“United 93” di Paul Greengrass
Da un aeroporto americano atterrano e decollano ogni giorno aerei provenienti e diretti in tutto il mondo. Dalla stazione di controllo gli esperti dirigono il traffico aereo monitorando la situazione attraverso computer e messaggi tecnici, impartendo preziosissime informazioni ai piloti riguardo le rotte da rispettare. E’ un giorno apparentemente uguale a tutti gli altri, tragicamente destinato ad entrare nella storia come uno dei momenti più dolorosi di tutte le epoche. E’ l’11 settembre 2001. Mentre ignari passeggeri si apprestano a volare nei trafficati cieli americani, nelle menti decise e spietate di alcuni kamikaze è già chiaro e stabilito il disegno di morte che segnerà per sempre gli USA e la vita di migliaia di persone. La torre di controllo perde improvvisamente il contatto radar con uno e successivamente con altri aerei civili. Sembrano spariti nel nulla ma il sospetto del dirottamento si trasforma presto in una sconcertante realtà. Il volo di linea United 93 è uno tra quelli dirottati. A bordo è il panico e immaginare che tutto ciò è realmente accaduto ci porta col pensiero ben oltre le immagini, imponendoci nel ricordo il vivido terrore provato quel giorno da chi purtroppo era su quegli aerei. "United 93" non è solo un film; è un pezzo di storia visto in diretta dagli occhi increduli di spettatori impotenti; è ciò che è successo e che tutti ci auguriamo non succeda mai più.
Un film di Peter Greengrass con Lewis Alsamari, Trish Gates, Cheyenne Jackson, Danny Dillon, Peter Herman, genere drammatico, durata 90’. Gran Bretagna/USA 2006.
Elena Taddei
|