di Benito Rossi*
08/08/2008 - Continuare ad occuparsi ancora oggi delle conseguenze create dalla nascita della provincia di Fermo ci sembra una inutile corsa all’indietro.
I fatti, anzi la legge, dice che ormai Fermo si è separata da Ascoli Piceno .
I politici capaci debbono prevedere le conseguenze di un atto politico e in questo caso prevedere sarebbe stato molto positivo, troppo facile e troppo tardio accorgersi delle conseguenze “a babbo morto”.
Bisognava agire, farsi carico di una battaglia politica, prima dell’approvazione della legge istitutiva delle TRE Province, legge che comprendeva la nascita di quella di Fermo.
Quella attuale è una battaglia di retroguardia che alla fine danneggerà sia la neonata provincia
“ Fermana” che quella di Ascoli, soprattutto a livello di immagine pubblica.
E’ vero che gli Enti Locali dell’ascolano NON si batterono con forza in difesa della unitarietà della Provincia di Ascoli , ma dobbiamo ricordare che il disimpegno fu generalizzato, compreso quello del nostro Comune.
La battaglia odierna serve solamente a fini personali per la conquista di posti al sole, cioè di posti di Governo della neonata prov. di Fermo , anticipando addirittura le prime elezioni provinciali e si litiga accanitamente sulla spartizione delle proprietà edilizie della vecchia Provincia .
Ci pare proprio che si tratti di una battaglia politicamente penosa e di bassa speculazione.
Riteniamo invece giusto battersi per una lotta propositiva ed impegnarsi per creare occasioni atte a dare forza al nostro territorio , sia dal punto di vista economico-sociale che di immagine.
Così facendo si potrà rendere un servizio alla nostra provincia e alla nostra popolazione.
Ripartiamo, per esempio, dal riconfermare, con la concretezza dei fatti, la VOCAZIONE TURISTICA di San Benedetto del Tronto e del suo Territorio; le potenzialità ci sono tutte e vanno sfruttate con saggezza, lungimiranza, obiettività e trasparenza sul fronte dello scenario Provinciale.
*ALLEANZA NAZIONALE, PRESIDENTE CIRCOLO AN PORTO D’ASCOLI