CONSUMI/ ARCO E COPAGRI PUNTANO SUI MERCATINI DEGLI AGRICOLTORI MARCHIGIANI
ASCOLI PICENO, 27/12/2008 - Per contrastare il carovita che preoccupa le famiglie marchigiane è necessario frenare l’incremento dei prezzi dal campo alla tavola, ma anche effondere novelli esempi di consumo, dato che nella nostra regione si spende più in sigarette che in olio d’oliva e la spesa mensile per il cibo rappresenta appena il un quinto di quella totale. L’incognita dell’accrescersi dei prezzi, riproposto dagli ultimi dati Istat, denuncia che le inefficacie delle filiere alimentari si rifrangano sugli acquisti punendo cittadini ed imprese agricole. Secondo un’osservazione già accertata, dal grano al pane il costo si moltiplica almeno dieci volte, quello delle uova raddoppia e il costo delle braciole di maiale cresce di quasi sette volte. Le fettine di vitella vedono accrescere il loro prezzo di ben sette volte dalla stalla a piatto, mentre il petto di pollo addirittura otto volte. Dati, questi, che dimostrano come nella forbice dei prezzi alla produzione e al consumo c’è spazio per riottenere un risparmio per il consumatore e garantendo un idoneo guadagno agli agricoltori senza opprimere i bilanci familiari con effetti negativi per i consumi generali. Ferme restando lo sforzo di famiglie e pensionati per approdare a fine mese, è necessario ripensare agli schemi di consumo. Secondo dati Istat, infatti, i marchigiani spendono mensilmente per la loro alimentazione il un quinto del totale spesa famiglia. Ragionevole è lagnarsi del pane che costa dieci volte più del grano necessario per produrlo, ma rammentiamo che esso incede per circa il 2% sulla spesa complessiva. Sarebbe opportuno dunque, guardare anche ai rincari verificatisi in altri settori e valutare quali debbano essere oggi le priorità. Per queste ragioni l’Arco Consumatori Marche in collaborazione con la Copagri di Ascoli Piceno stanno coinvolgendo i governi locali per favorire l’apertura di mercatini per la vendita diretta da parte degli agricoltori, di prodotti locali senza intermediazioni per opporsi con limpidezza ad eventuali speculazioni.
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