Moltheni: anticipazioni sul nuovo album
«le tue manie sono deboli le mie bugie d’altronde dimenticabili / non è di certo mio tutto quel merito che un po’ ti ha migliorato»
Umberto Giardini, in arte Moltheni, è un cantautore marchigiano – è nato a Sant’Elpidio a Mare nel 1968 – che dal 1999, anno del debutto discografico, coinvolge, commuove, disturba e appassiona gli amanti dell’indie-pop con canzoni struggenti come poche altre. Nel 2005 è uscito “Splendore terrore”, album meno rock dei precedenti che non si faceva scrupoli ad usare strumenti vintage e a scavare con coraggio dentro introspezioni delicate e poetiche. Dopo l’estate uscirà il nuovo lavoro, “Toilette memoria”, registrato a Bologna da Giacomo Fiorenza e Salvatore Russo, che avrà tra gli ospiti Franco Battiato e i fratelli Ferrari (Verdena), e che è anticipato in questi giorni dal singolo “L’età migliore”. Abbiamo rivolto qualche domandina volante ad Umberto, in attesa di intervistarlo come si deve una volta che l’album sarà nei negozi.
Erano passati quattro anni tra “Fiducia nel nulla migliore” e “Splendore terrore”, mentre adesso, a poco più di un anno da quest’ultimo, hai annunciato l’uscita di un nuovo album. Sei in un periodo di particolare felicità creativa? No, il mio problema non è mai stato quello della mancanza di creatività, ma piuttosto quello di trovare chi pubblicasse i miei lavori.
Come sarà “Toilette memoria”? “Toilette memoria” sarà un album folk ma non troppo, psichedelico e pop, ma positivo, sempre proteso alla ricerca della morte.
Cosa farà Franco Battiato nel disco? Canterà.
Ti sei ‘bendisposto’ al ruolo di outsider o speri che il nuovo disco faccia il botto? Non lo so e francamente non mi interessa. Il botto per me è molto relativo. Dubito che farò grosse vendite, poiché il mio linguaggio non è quello di Fabri Fibra.
Cosa puoi dire de “L’età migliore”, il nuovo brano? E’ un brano a cui sono molto affezionato, è molto hippie e mi fa stare bene canticchiarlo… dona luce.
Cosa ti ha spinto a confrontarti con un classico della canzone italiana come “Il tempo di morire”? Nulla di particolare, l’ho fatto perché me l’hanno chiesto. Serviva un brano di Battisti per un magazine indie, e io l’ho registrato.
Discografia: “Natura in replay” (Cyclope Records, 1999) “Fiducia nel nulla migliore” (Cyclope Records, 2001) “Splendore terrore” (La Tempesta/Venus, 2005)
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