Spettacoli in prima italiana, debutti e repliche sold out, pubblico nazionale di appassionati e operatori internazionali, coinvolgimento del territorio. Un bilancio “positivo sotto tutti i punti di vista” per InteatroFest ‘09, XXXII edizione del Festival internazionale di arti performative dal 2 al 4 luglio a Polverigi e Jesi (Marche – AN). Inteatro si conferma luogo di ricerca aperto alle nuove generazioni artistiche, luogo di confronto e feedback diretto tra pubblico, artisti e operatori, interessante volano turistico per le Marche e incubatore di professionalità artistiche e manageriali preziose per il territorio e per la scena attuale italiana.
- Il Presidente di Inteatro, Marco Bellardi: “Continueremo sulla strada della valorizzazione dei talenti e del coinvolgimento delle comunità”
- L’Assessore alla Cultura della Provincia di Ancona, Carlo Pesaresi: “Inteatro ha una funzione precisa nel Sistema Marche che deve essergli riconosciuta anche nel contesto della nuova legge regionale”.
- L’Assessore alla Cultura del Comune di Jesi, Valentina Conti: “credo si debba investire fortemente su una realtà che da 32 anni è all’avanguardia per ricerca e innovazione, un patrimonio per le Marche e l’Italia”.
Spettacoli in prima italiana, debutti e repliche sold out, pubblico nazionale di appassionati e operatori internazionali, coinvolgimento del territorio. Un bilancio “molto positivo sotto tutti i punti di vista” per InteatroFest ‘09, XXXII edizione del Festival internazionale di arti performative svoltasi dal 2 al 4 luglio a Polverigi e Jesi (Marche – AN), secondo il direttore artistico Velia Papa. Riscontro molto interessante di pubblico e operatori in particolare per il debutto di “Controllo remoto” degli Orthographe, che si confermano una delle realtà italiane in crescita e per i quali si è aperta la possibilità di una distribuzione all’estero, per il Big eco game “Il gioco dell’oca verde” di Adriana Zamboni e Lucio Diana, per “L’essere umano perfetto” di Rosa Casado e Mike Brookes, tutti prodotti da Inteatro e per “Menus Larcins” della compagnia francese Délit de Façade, in prima italiana grazie alla rete Meridians di cui Inteatro fa parte. Ad applaudire i lavori presentati in questa edizione 2009 del festival, c’erano spettatori in arrivo da tutte le Marche e dall’Italia, in particolare da Milano, Roma, dall’Emilia Romagna. Molti gli operatori provenienti da tutta Europa, Germania, Inghilterra, Francia, Repubblica ceca, da festival importanti come il Tanec Praha o lo Spielart di Monaco, curiosi di vedere cosa si muova sulla nuova scena artistica. Inteatro si conferma infatti “uno dei pochi luoghi in Italia aperto alla nuova generazione artistica e alla ricerca, cosa rara oggi non solo in ambito artistico ma anche in altri settori, che propone lavori nuovi con caratteristiche di originalità e successo di pubblico” ribadisce Velia Papa. Pubblico che ha partecipato in prima persona a una festa della creatività e vissuto l’atmosfera vitale in ogni luogo coinvolto dal festival, da Villa Nappi agli spazi quotidiani del centro di Polverigi, fino a quelli di Jesi. “Nonostante le risorse limitate, siamo riusciti a creare occasioni interessanti di spettacolo di qualità e a coinvolgere la comunità – tira le somme il presidente Marco Bellardi in carica da gennaio – Certamente bisogna continuare sulle due strade che ci caratterizzano, ovvero la valorizzazione dei talenti emergenti e il lavoro coinvolgimento del territorio”. Dal punto di vista degli artisti e degli operatori, Inteatro è un importante luogo di “confronto diretto e feedback immediato”. La possibilità di confronto e approfondimento in fase di elaborazione del lavoro era stato sottolineato anche da Rosa Casado e Mike Brookes, curatori de “L’essere umano perfetto” che ha coinvolto diversi cittadini jesini e che è pronto per essere riproposto all’estero. Inteatro è inoltre un volano interessante a livello turistico, richiamando pubblico da fuori regione che con l’occasione del festival, organizza soggiorni e vacanze vivendo il territorio anche prima o dopo la manifestazione. Tornano gli operatori, i turisti culturali e tornano gli artisti. Un volano non solo estemporaneo legato al festival, ma con una ricaduta tutto l’anno sul territorio come dimostrano per esempio le nuove competenze e le professionalità attivate. Molti giovani di Polverigi hanno intrapreso studi collegati all’attività festivaliera e dello spettacolo dal vivo o di lingue straniere. “Facciamo perfezionamento professionale grazie alle residenze creative, ma facciamo anche da incubatore di professioni artistiche e manageriali - ribadisce Velia Papa – Penso allo staff che lavora dietro le quinte, al management artistico di giovani che stanno crescendo e che immettono sempre idee nuove. Questo è un lavoro prezioso e che andrebbe sostenuto, è la vocazione che manteniamo ed è anche l’unico modo coerente e concreto per andare avanti”. Vocazione riconosciuta in pieno dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Ancona Carlo Pesaresi e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Jesi Valentina Conti, che sottolineano la scarsità di risorse con cui il festival si è dovuto misurare quest’anno e l’importanza di un sostegno a livello regionale. “Inteatro ha una funzione precisa nel Sistema Marche - dichiara Pesaresi - ovvero la formazione permanente nel campo dei talenti e il lavoro nel campo della ricerca e dell’innovazione artistica, di cui il festival pur imprescindibile è solo il culmine. Questo deve essergli riconosciuto anche nel contesto della nuova legge regionale”. Concorda l’Assessore Conti, che quest’anno ha voluto riattivare la partecipazione diretta di Jesi al Festival (socio fondatore), accogliendo due tra i più interessanti lavori presentati, gli eventi sociali con il coinvolgimento dei cittadini (il Big eco game e L’essere umano perfetto). Il Festival “ha una tradizione storica da portare avanti – ricorda Conti – Se a causa delle risorse limitate quest’anno non lo avessimo fatto, sarebbe stata una grave perdita per la cultura marchigiana e italiana. Perché questo festival è tra i più conosciuti a livello italiano e internazionale e credo si debba investire fortemente su una realtà che da 32 anni è all’avanguardia per ricerca e innovazione. Per quanto riguarda Jesi, i cittadini hanno capito quello che proponevamo e partecipato con interesse e la collaborazione continuerà sperando di trovare nuove risorse per fare un festival più ricco e più pieno”.
InteatroFest 2009 è un evento realizzato da Inteatro con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, POGAS Marche ‘Giovani ricercatori di senso’, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro della Gioventu’, Meridians – Commissione Europea - DG Istruzione e Cultura, Provincia di Ancona, Comune di Polverigi, Comune di Jesi.
Informazioni: Inteatro, Villa Nappi – Via Marconi 75, Polverigi (AN – I)
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