COLDIRETTI: AGRIASILI, FARM HOSPITAL E CASCINE SOLIDALI
PER DARE NUOVI SERVIZI ALLA SOCIETA’ MARCHIGIANA
DOMANI INCONTRO CON IL DIRETTIVO NAZIONALE EPACA
2007-04-12 - Agriasili per le famiglie che vivono nelle zone interne; agriturismi e aziende agricole utilizzate come farm hospital o come centri sociali per anziani o per l’inserimento dei disabili; “cascine solidali” per dare un’opportunità di lavoro alle ex prostitute. Sono alcuni dei progetti che l’Epaca lancerà nelle Marche, attraverso un campagna di informazione diretta verso le imprese associate e la società. “Coldiretti è una forza sociale e come tale si occupa non solo delle esigenze delle imprese agricole, ma di tutti i cittadini – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Le iniziative che intendiamo promuovere nella nostra regione vanno in tale direzione, con una particolare attenzione per le zone interne, dove è maggiore l’esigenza di servizi, anche per evitare lo spopolamento”. Domattina (venerdì 13 aprile, ore 10.30) il direttivo nazionale del patronato, guidato dal direttore generale Fiorito Leo, sarà al Jolly Hotel di Ancona per un incontro con tutti i funzionari marchigiani. Un’occasione per fare il punto della situazione (l’Epaca è il quarto patronato a livello nazionale) e per discutere dei nuovi servizi per la società marchigiana. Gli agriasili, ad esempio, sono strutture che ospitano i bambini da 5 mesi a tre anni, consentendogli di crescere a contatto con i cicli della natura osservando le stagioni, i profumi e svolgendo attività manuali, utilizzando esclusivamente prodotti naturali. Ma si guarda anche a veri e propri Farm Hospital, convenzionati con centri di recupero, strutture per la terza età, carceri e istituzioni sanitarie. Puntando sugli effetti positivi di un periodo di vacanza e di cura in una azienda agricola, queste strutture offrono attraverso pratiche quali l'ortoterapia e la cura degli animali stimoli nuovi soprattutto a soggetti particolari quali gli anziani, i diversamente abili e le persone che devono recuperare la piena forma fisica o psicologica dopo periodi di malattia.
Il progetto “cascine solidali” vuole, invece, offrire nuove opportunità di reinserimento sociale e professionale, in particolare a ragazze vittime di tratta che si sono affrancate dallo sfruttamento, attraverso borse lavoro.