ilmascalzoneSportivo, Osaka07 sul mascalzone
a cura di Pietro Lucadei
-Osaka, le interviste pre-esordio
Andrea Bettinelli e Nicola Ciotti inizieranno la loro avventura mondiale lunedì 27 agosto con le qualificazioni previste alle 10.40 (3.40 in Italia). Queste in sintesi le loro dichiarazioni alla conferenza stampa odierna tenutasi nella sede di Casa Italia Atletica ad Osaka.
Andrea Bettinelli (alto)
“Sono contento di essere qui, è il terzo mondiale che faccio assieme a Nicola Ciotti. Dopo l’esordio in Coppa Europa con 2.30 ho avuto alcuni problemi alla caviglia e dovrò affrontarli a fine stagione. Ho fatto una brutta gara a Losanna con la pedana bagnata, poi ho recuperato a Lignano dove ho superato 2.27 ma a Creta ho preso una botta sul piede di stacco. Su consiglio dei dottori Benazzo e Combi, con delle fasciature e degli antinfiammatori ho proseguito la mia preparazione anestetizzando il dolore. La condizione è comunque rimasta sempre buona e ho fatto un discreto test prima di ripartire. La pista è molto dura per me che ho questo piccolo problema al piede ma ho trovato gli spazi adeguati per la mia lunga rincorsa. Il Clima? Sicuramente meglio di Helsinki e Goteborg anche se dovremo proteggerci in qualche modo dal caldo”.
Nicola Ciotti (alto)
“Non ho fatto una stagione esaltante con risultati strepitosi. In allenamento ho profuso il massimo impegno, eppure non sono arrivate misure eclatanti. Ho avuto una punta ad Atene dove ho superato 2.25 ma forse per problemi tecnici non sono riuscito mai a fare quello che volevo. Anche agli italiani pensavo di approfittare dell’assenza di Bettinelli, Talotti e di mio fratello Giulio per affermarmi agevolmente ed invece sono arrivato secondo dietro Filippo Campioli che peraltro ha vinto meritatamente. La preparazione a Formia è andata bene, ho deciso di non gareggiare per preparare al meglio la rassegna iridata e trovare quelle certezze che mancavano a inizio stagione. E’ chiaro che le aspettative sono alte, vengo da un mondiale e un europeo fatti bene, spero di confermarmi a quei livelli. La pedana è buona, il materiale è stato studiato per offrire un buona spinta ai saltatori. Mio Fratello? Giulio mi manca qui e mi è mancato anche nella prima parte della stagione dove non ho avuto il solito compagno di allenamento. Ha deciso di operarsi per tornare grande nella stagione olimpica. Il clima sarà un problema per uno come me che nelle gare lunghe si trova a combattere quasi sempre con la disidratazione. Ma cercherò di organizzarmi con degli integratori. Arrivare quinto ad un mondiale è stato bellissimo, per un salto ho rischiato di vincere ma ho cercato di dimenticare quella gara perché ogni volta che entri in pedana è una storia diversa”.
Migidio Bourifa (maratona)
L'avventura di Migidio Bourifa, unico azzurro in gara nella maratona, e' durata 15 km, i primi nei quali il campione d'Italia e' rimasto nel folto gruppo di testa, ma alla prima selezione e' finito nelle retrovie fino al ritiro.
“Ho abbandonato al 24esimo chilometro perché ad un certo punto mi è calato improvvisamente il sipario. Ho sentito una sensazione di vuoto, senza più forze, avvolto dal caldo e da una percezione di surriscaldamento e per questo ho deciso, mio malgrado di gettare la spugna. Eppure nella prima parte di gara tutto era andato bene, avevo bevuto e mi ero bagnato ogni 2,5 chilometri perché ne sentivo il bisogno. Il ritmo non era sostenuto (16’36” ai 5km, 32’51” ai 10km e 49’29” ai 15 km) anche se sentivo che comunque si stavano bruciando molte energie. Mi dispiace perché stavo bene, ho lavorato molto in funzione di questa gara e mi ritrovo a non aver raccolto nulla. La scelta di conservare l’orario italiano è stata giusta, forse ho avuto più problemi di adattamento al clima.
Giovanni Esposito
-Mondiali: due azzurri nei quarti dei 100
La prima mattinata di gare ai Mondiali di Osaka mostra quell'Italia che volevamo vedere: orgogliosa, combattiva, pronta a migliorarsi anche nelle condizioni climatiche peggiori. Simone Collio e' l'esempio piu' probante di quello spirito richiesto alla vigilia ai ragazzi impegnati in gara. Il velocista delle FF.GG. non si scoraggia di fronte alle forti folate di vento contrario e coglie un fondamentale terzo posto in batteria in 10.22 che alla luce del metro e mezzo di vento avverso assume un enorme valore. Qualificazione diretta ai quarti di finale per lui nella stessa batteria dove si registra la clamorosa squalifica del campione europeo, il portoghese Obikwelu, un pretendente in meno per il podio finale. E a sorpresa a fine sessione di batterie arriva anche la qualificazione dell'altro azzurro in gara, Rosario La Mastra. Anche lui non si scoraggia del vento contrario e con 10.27 stabilisce il suo nuovo primato personale, condito dal ripescaggio per i quarti di finale. Le batterie dei 100 nel complesso vedono i due grandi favoriti, il primatista mondiale giamaicano Asafa Powell e lo statunitense Tyson Gay, nascondersi, mentre la squadra statunitense perde subito uno dei suoi tre rappresentanti, Jerks, con Samuels che evidenzia grandi difficolta' che sembrano rendergli difficile la prosecuzione del torneo.
Grande impressione desta anche Christian Obrist, che in una complicata batteria dei 1500 metri non si lascia intimorire dagli avversari e guadagna il quinto posto (che gli vale l'accesso alle semifinali di lunedi') in 3:41.74, e lo fa alla maniera forte, con una volata che gli consente di tenere alle spalle l'accreditato Belal Mansoor, ex campione mondiale allievi. Eliminata ma con tutti gli onori Elena Romagnolo nei 3000 siepi, nona in batteria in 9:50.79, tempo di tutto rispetto in una manifestazione che deve essere considerata un'ulteriore tappa di crescita per la portacolori dell'Esercito.
La maratona maschile ha assegnato il primo titolo. Disputata di primo mattino per sfuggire al caldo opprimente che invece ha comunque contraddistinto la gara, ha visto la seconda vittoria keniana nella storia dei Mondiali sui 42,195 km. Merito di Luke Kibet, autore di una forte progressione dopo meta' gara che gli ha consentito di staccare i due compagni d'avventura (ossia coloro che avevano animato la prova operando la selezione nel folto gruppo di partecipanti), il favorito Mubarak Shami (Qatar) giunto poi secondo e il keniano Kiplagat, che nel finale e' crollato. Grande prova dello svizzero Rothlin (lo ricordate avversario di Baldini lo scorso anno a Goteborg?) che con un'accorta tattica di gara ha effettuato una grande rimonta nel finale andando a conquistare il bronzo che si aggiunge all'argento europeo e ne fa uno dei principali esponenti di questa specialita'. 2h15:59 il tempo di Kibet, il che la dice lunga delle difficolta' della prova, con Shami staccato di 1:19 e Rothlin di 1:26. L'avventura di Migidio Bourifa, unico azzurro in gara, e' durata 15 km, i primi nei quali il campione d'Italia e' rimasto nel folto gruppo di testa, ma alla prima selezione e' finito nelle retrovie fino al ritiro, vittima del caldo come molti altri maratoneti. E vedendo come la prova si e' sviluppata, il rammarico per non avere visto nel gruppo uno Stefano Baldini all'altezza del suo passato e' stato tanto. (da fidal.it)
Gabriele Gentili
-Luke Kibet ha vinto la medaglia d'oro nella maratona
keniano oro in 2:15'59", ritirato azzurro Bounifa
25-08-2007 10:34
(ANSA) - OSAKA, 25 AGO - Luke Kibet ha vinto la medaglia d'oro nella maratona ai Mondiali di Atletica di Osaka in 2:15'59". Il keniano ha preceduto il rappresentante del Qatar, Mubarak Hassan Shami, e lo svizzero Viktor Rohtlin. Migidio Bourifa, l'unico italiano in gara, si e' ritirato intorno al Km 24. Kibet ha preso il controllo della gara intorno al 30/o Km e ha vinto la maratona piu' lenta di sempre, a 20 anni esatti dall'ultimo successo del Kenya in questa specialita'.
TUTTI I RISULTATI