Il regime detentivo speciale di “41 bis” per i mafiosi stragisti terroristi ed eversivi che hanno eseguito la strage di via dei Georgofili a Firenze il 27 Maggio 1993, non è “un obbrobrio”, tanto meno “una tortura democratica ” , come viene definito dalla parlamentare Bernardini Rita.
In quanto alla condanna del predetto regime di “41 bis” da parte dell’Unione Europea, sfidiamo quei Paesi Europei che gridano allo scandalo, a prendersi a casa loro Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e gli altri 13 stragisti dell’attentato di Firenze e affidiamo a loro molto volentieri l’opera di recupero e il reintegro nella società civile del gotha di “cosa nostra”.
I mafiosi o staranno al regime carcerario il più severo possibile, o continueranno ad ordinare stragi anche dal carcere; a tal proposito potremmo dire che nel calcolo delle probabilità a noi non toccherà più ,ma noi non siamo incoscienti e politicanti solo persone che hanno provato sulla loro pelle cosa è “cosa nostra” e vogliono che non succeda mai più a nessuno ciò che è successo a noi.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
MAFIA: ASS.GEORGOFILI, PAESI CONTRO 41 BIS SI PRENDANO I BOSS
FIRENZE- "In quanto alla condanna del regime di '41 bis' da parte dell'Unione Europea, sfidiamo quei Paesi europei che gridano allo scandalo a prendersi a casa loro Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e gli altri 13 stragisti dell'attentato di Firenze e affidiamo a loro molto volentieri l'opera di recupero e il reintegro nella società civile del gotha di Cosa nostra". Lo sostiene, in una nota, Giovanna Maggiani Chelli, portavoce dell'associazione fra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili. Nella nota Giovanna Maggiani Chelli aggiunge poi che "il regime detentivo speciale di '41 bis' per i mafiosi stragisti terroristi ed eversivi che hanno eseguito la strage di via dei Georgofili a Firenze il 27 Maggio 1993 non è 'un obbrobrio', tanto meno 'una tortura democratica', come viene definito dalla parlamentare Rita Bernardini". (ANSA)