-Il Carnevale di Fano snobbato dalla Giunta Spacca e dai Consiglieri regionali di centrosinistra.
E' tornato alla carica anche quest'anno il Consigliere Regionale Giancarlo D'Anna in sede di bilancio per cercare far ottenere al Carnevale di Fano un contributo adeguato all'importanza dell'evento.
Il più antico Carnevale d'Italia invece dovrà accontentarsi di poche migliaia di euro, un'elemosina. L'obiettivo del consigliere di A.N., invece, è quello di far inserire a bilancio una cifra annuale di 50.000 euro a favore della tradizionale manifestazione- che richiama centinaia di migliaia di persone provenienti da mezz'Italia-. La cifra consentirebbe agli addetti ai lavori di operare con maggior tranquillità e programmazione. Invece la maggioranza di centrosinistra ha votato No. NO ai contributi al Carnevale, NO alla Fano dei Cesari, NO al Teatro della Fortuna.
Dispiace-ha dichiarato D'Anna- anche quest'anno constatare il voto negativo dei Consiglieri Mollaroli, Altomeni e Solazzi che nel territorio di Fano sono stati eletti e quindi dovrebbero conoscere l'importanza degli eventi per i quali sono stati chiesti fondi adeguati.
Aumento della benzina
Una scelta che il centrodestra ha fortemente contestato ,anche in considerazione delle conseguenze a cascata che tale aumento comporta ,quella dell'aumento delle accise sulla benzina decisa ieri dal centrosinistra in Consiglio Regionale.
"Una scelta assolutamente marginale" viene definito invece dal Governatore Spacca l'aumento di due centesimi (corrispondenti a 40 lire) a litro dell'accise sul carburante.
Ma quella che è una "scelta assolutamente marginale" per Spacca, diventa una "vittoria" per la sinistra di cui il Presidente dell'Assemblea Regionale Raffaele Bucciarelli si fa portavoce. Egli infatti attribuisce alla componente di sinistra la riduzione di mezzo centesimo sul previsto iniziale aumento dell'accise sulla benzina. Una vittoria da far impallidire il mitico Pirro.
La sinistra era partita con contestare totalmente il provvedimento, minacciando di non votare favorevolmente in Consiglio. Poi come sempre accade, marcia indietro. Così ancora una volta la sinistra si adegua e piuttosto che chiedere, come ha più volte fatto l'opposizione, di sostituire gli assessori esterni con gli eletti con un consistente risparmio per i marchigiani, preferisce mettere ancora una volta le mani in tasca ai cittadini ad iniziare dai più poveri.