VISITA DEL MINISTRO DI PIETRO IN REGIONE
ANCONA, 2006-09-04 - L’ARRIVO DEL MINISTRO DI PIETRO IN REGIONE Il ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è arrivato a bordo di una Lancia, questa mattina alle 10.20, davanti all’ingresso di Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche. E’ stato accolto dal capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Roberto Oreficini, oltre che dal Prefetto di Ancona, Giovanni D’Onofrio e dal Questore, Giorgio Iacobone con i quali si è intrattenuto per alcuni minuti. Di Pietro, nelle Marche già da ieri sera, con il sorriso affabile che lo caratterizza, si è poi soffermato alcuni minuti nell’atrio del Palazzo a salutare gli amministratori pubblici marchigiani e funzionari regionali che lo stavano già attendendo per la programmata riunione di lavoro prevista per le 11.00 nella sala a piano terra. Quindi, il Ministro è stato accompagnato al settimo piano per un incontro riservato nello studio del Presidente della Regione, Gian Mario Spacca con il quale ha avuto un breve e cordiale colloquio fino alle 10.45. Con leggero anticipo, quindi, Di Pietro ha raggiunto la sala a piano terra dove lo aspettavano l’intera giunta regionale e molti amministratori pubblici. Il Ministro ha subito stretto la mano agli assessori regionali, al vicepresidente Luciano Agostini e ai presidenti delle Province con i quali ha scambiato qualche battuta: Massimo Rossi di Ascoli Piceno, Palmiro Ucchielli di Pesaro-Urbino, Giulio Silenzi di Macerata ed Enzo Giancarli di Ancona. Di Pietro è accompagnato dal suo staff di collaboratori, tra i quali, il capo dipartimento – Sviluppo del territorio, Gaetano Fontana e il direttore generale per le strade e autostrade Maria Pia Pallavicini. Al tavolo di lavoro, insieme al Ministro Di Pietro e al presidente Spacca, siedono il presidente dell’ANCI- Marche, Fabio Sturani; il presidente dell’UPI, Palmiro Ucchielli e il presidente dell’UNCEM (Unione Comunità montane) , Maria Assunta Paci. Alla destra del Ministro, l’ingegner Mauro Moretti, amministratore delegato RFI (Ente Ferrovie) ; Giovanni Castellucci, amministratore delegato Autostrade per l’Italia e Pietro Ciucci , presidente dell’ANAS. In sala sono presenti anche i sindaci di Ascoli Piceno, Celani; di Fermo, Saturnino Di Ruscio e Ceriscioli di Pesaro, il presidente della Lega delle Autonomie, Roberto Piccinini. All’incontro partecipano anche il presidente di Aerdorica, Mario Conti, l’Autorità portuale Giovanni Montanari e il presidente di Interporto Marche Roberto Pesaresi. I lavori sono iniziati alle 11:15, con la relazione introduttiva sulle infrastrutture prioritarie per le Marche del presidente della Regione, Gian Mario Spacca Ai lavori, che il Ministro, di comune accordo con la Regione, ha voluto improntati all’operatività e alla concretezza, partecipano anche i tecnici di Ministero e Regione.
-IL PRESIDENTE SPACCA ILLUSTRA LE PRIORITA’ DEL TERRITORIO MARCHIGIANO CHE DEVE SUPERARE IL GAP INFRASTRUTTURE SU QUADRILATERO: SUGLI ASPETTI GIURIDICI NON ABBIAMO PREGIUDIZIALI, MA NON BISOGNA PERDERE NE’ UNA LIRA NE’ UN GIORNO DI TEMPO”
Il presidente della giunta Gian Mario Spacca ha aperto l’incontro con il Ministro Antonio Di Pietro, con una relazione dettagliata di quelle che la Regione considera priorità per garantire la crescita dello sviluppo delle Marche, relazione definita con i rappresentanti del territorio. Siamo al primo posto per indice di produzione, con 13 poli produttivi, lo stesso numero del Veneto (2 più della Lombardia), ma abbiamo una dotazione infrastrutturale totalmente inadeguata. Se vogliamo evitare difficoltà alla crescita e la delocalizzazione, bisogna che siamo in grado di superare questo gap. E’ questa la Prima azione che il Governo regionale si pone. E’ per questo – ha sottolineato rivolgendosi al Ministro - che c’è così tanta attesa. E’ per questo che gli organi di informazione hanno seguito questo arrivo, perché “è tutta la comunità marchigiana che avverte fortemente questo problema”. Il presidente ha quindi indicato le priorità strategiche. Particolare attenzione è stata rivolta al Progetto Quadrilatero, esigenza che nasce all’indomani del terremoto del ’97. Su questo insieme di opere viarie - la direttissima Ancona-Perugia, la direttissima Civitanova-Foligno e la Pedemontana, come ha preferito chiamarle il presidente – ha dato un’indicazione precisa: “non dobbiamo perdere né una lira, né un giorno, dobbiamo lavorare perché si realizzi al più presto.” Quanto all’aspetto della forma giuridica e organizzativa, la Regione è aperta alle soluzioni che il Ministro riterrà più opportune, “non abbiamo alcuna pregiudiziale, sempre che non ci sia perdita di tempo e di risorse”, ha ribadito. Anche tenendo conto che le opere dovranno tener conto della reale disponibilità finanziaria. “Non è possibile - ha detto – che dobbiamo passare dall’Aquila per andare a Roma.” Un’opera importante ha detto Spacca che consente di intervenire sul quella che ha chiamato “piattaforma logistica delle Marche”: Porto di Ancona, Interporto di Jesi, Aeroporto di Falconara. L’elenco delle infrastrutture strategiche comprende: Per quanto riguarda le linee ferroviarie: la Falconara-Orte e la ferroviaria Adriatica. Quindi, sul fronte viario: · Il collegamento con il Porto di Ancona (Uscita ad Ovest e raddoppio variante SS16; · La Variante SS16 – Tratto Pesaro- Fano, la cosiddetta complanare; · La Mezzina; · La Fano-Grosseto · Il collegamento alla E45 – Bretella Val Marecchuia-E45 4 Salaria; · La Piattaforma logistica delle Marche già citata. Il presidente Spacca ha ringraziato il Ministro, per la disponibilità e per la mediazione importante che ha svolto per l’ampliamento dell’A/14, che consente la terza corsia da Rimini-Pedaso, senza quella mediazione, e il contributo dell’ad Castellucci, le Marche rischiavano di perdere le risorse a favore di altri territori. Il Ministro Di Pietro ha detto che sta girando l’Italia per sentire tutte le Regioni e raccogliere i contributi di tutti, ma bisogna sapere che ci sono difficoltà reali in termini finanziari. Quanto alla questione sollevata da Spacca per la Quadrilatero ha detto che occorre fare alcune verifiche e riflessioni.
-IL MINISTRO DI PIETRO INCONTRA I RAPPRESENTANTI DELLE CATEGORIE SOCIALI E PRODUTTIVE La visita nelle Marche del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è proseguita nel pomeriggio con l’incontro con le categorie sociali e produttive della regione. Agli intervenuti, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha illustrato in sintesi i principali argomenti affrontati in mattinata, in particolare, le urgenze viarie delle Marche, oggetto dell’incontro con la Giunta regionale, gli enti locali, Autorità Portuale, Aerdorica e Interporto. Successivamente, hanno preso la parola i rappresentanti delle categorie presenti. Unanime il coro delle voci che hanno espresso la necessità di superare il profondo gap infrastrutturale della regione. Il presidente di Confindustria regionale, Federico Vitali, ha detto che le Marche vantano un credito nei confronti dello Stato per quel che riguarda le infrastrutture, mentre il segretario regionale della CGIL, Gianni Venturi, ha sottolineato l’eccesso retorico che c’è stato sulle grandi opere in questi ultimi anni, “con la conseguenza – ha continuato Venturi - che le grandi opere non si sono fatte, mentre sono peggiorate le condizioni di vivibilità e competitività delle nostre aree”. Ermanno Santini della Cna ha espresso la necessità di avviare subito le opere e di spingere per la loro realizzazione e in questa azione ha sottolineato la necessità di procedere uniti da parte di tutte le categorie senza piantare paletti di sorta. Tra i nodi infrastrutturali su cui è emersa l’esigenza di intervenire c’è il Porto di Ancona, l’Aeroporto di Falconara, l’Interporto di Jesi. Altro nodo, le opere del progetto Quadrilatero. Presente all’incontro anche il presidente della società, Gennaro Pieralisi, il quale ha parlato di “degrado infrastrutturale delle Marche”. “Basti pensare al fatto – ha proseguito Pieralisi – che le Marche non hanno una complanare che consente di alleggerire il traffico pesante sulla Statale 16, lungo cui si sviluppano numerosi centri storici, al punto che la Regione deve pagare ogni anno per deviare il traffico dagli abitati. Per questo la mia richiesta è che non venga bruciato il lavoro svolto nei tre anni in cui sono stato presidente della Quadrilatero”. In conclusione, Bruno Bedetti, presidente regionale Confcommercio, ha paragonato le strade marchigiane alla tela di Penelope “che di giorno si fanno e di notte si disfano”. “Speriamo – ha concluso Bedetti, rivolgendosi a Di Pietro – che lei sia il nuovo Ulisse”.
Dopo questi interventi è stata la volta della replica del ministro delle Infrastrutture: “Le Marche sono una regione dove certamente le infrastrutture non rispondono alla sua capacità e alla sua potenzialità di sviluppo. Quanto alla linea ferroviaria, vanno individuate le priorità su singole tratte. Purtroppo non si può fare tutto e subito. Per il porto e l’interporto, è più possibile la realizzazione di quest’ultimo che gli interventi sul primo. Il porto di Ancona ha bisogno di fattibilità economica e giuridica, parametri che allo stato attuale vanno rivisti”. Per le strade e sul progetto Quadrilatero, in particolare, Di Pietro ha richiamato alla cautela: “Non vogliamo bloccare i lavori. Non è nostra intenzione perdere tempo o soldi, tuttavia ritengo che il progetto Quadrilatero sia finanziato con strumenti avveniristici perciò non possiamo impegnarci di fronte a fianziamenti non certi. Quanto al modello societario, ho dato incarico all’Anas di rivederne l’assetto, prevedendo diverse ipotesi tra cui quella di portarlo al 100% sotto quota ANAS”. Consultare la Fotogallery (fotoRiLLo)
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