E... state in Montagna in... Sicurezz@
L'alta quota può dare all'alpinista alcuni problemi supplementari, che possono essere superati con un'accurata preparazione. - Il freddo estremo ed i forti venti possono causare ipotermia. L'uso di indumenti idonei, a strati, con formazione di camera d'aria isolante, minimizzano le perdite di calore. - L'aria secca fredda porta due conseguenze: l'umidificazione dell'aria nei polmoni con ogni respiro è notevole, da una parte perchè a causa dell'alta frequenza respiratoria grossi volumi d'aria circolano nei polmoni, dall'altra perchè l'umidità assoluta è talmente bassa che l'umidificazione risulta notevole e le perdite di acqua attraverso i polmoni sono forti, facendo calare il contenuto di acqua nel sangue. Questo fatto, assieme all'aumento dei globuli rossi , rendono il sangue più viscoso, accentuando i problemi di circolazione nei capillari, cosa che aumenta il rischio di congelamento. - La mancanza di ossigeno provoca un forte aumento della frequenza respiratoria, pari a 3- 4 volte quella abituale a basse quote. Inoltre, quando manca l'acclimatizzazione, si presentano cefalea, vertigini, debolezza muscolare e stato euforico (si arriva alla perdita di coscienza e alla morte). Sono possibili effetti sulla psiche, per es. con uno stato confusionale, con l'alterazione della capacità decisionale del soggetto, cosa che va colta dagli altri membri del gruppo. L'aiuto e la comprensione dei colleghi sono essenziali in tali momenti di crisi.Durante l'ascesa al Tilicho nel Nepal centrale nel 1980, il nostro capospedizione Guido Bumann (purtroppo tragicamente scomparso pochi anni dopo all'Ama Dablan durante un recupero di feriti) divenne di buon umore e cominciò ad avere difficoltà nel prendere decisioni. Dopo la prima notte trascorsa oltre i 6000 m, si alzò con mal di testa e, dicendo frasi umoristiche, s'avviò solitario verso la cima, senza equipaggiamento. Andammo gentilmente a riprenderlo per accompagnarlo a quote più basse. Clickare il link: Regole per l'escursionismo, Provincia di Torino (formato PDF, 11 kB).
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