Finisce in un modo poco onorevole una delle stagioni più brutte della Sambenedettese, nel corso della stagione più indecente degli ultimi venti anni di serie C, con i fischi e gli insuti dei tifosi. E' questo quello che viene da dire dopo aver assistito alla "partita" tra Samb ed Ancona. E se si fa fatica a nominare la sfida di oggi "partita", figuriamoci chiamarla con il nome "derby" di cui tifosi ed addetti ai lavori si erano riempiti la bocca ed il cuore in questa settimana. La Samb e l'Ancona hanno dato luogo ad uno spettacolo noioso e prevedibile, in cui le squadre hanno fatto di tutto pur di non entrare nell'area avversaria. La Samb è così salva, senza onore, ma salva. Senza una di quelle prestazioni che potevano far gridare al miracolo. Sciupando così una buona occasione per rendere omaggio al suo pubblico, ancora una volta fedelissimo fino alla fine. E così, da salvare in questa stagione, sono rimasti alcuni giocatori, Curiale, Ferrini, Morini, Moi e Cia su tutti, la maggior parte in prestito, sui quali occorrerà lottare per strapparli ancora un anno alle società di appartenenza. Ai Tormenti l'arduo compito di costruire intorno all'ossatura del gruppo una squadra capace di infiammare il Riviera e far dimenticare una delle pagine più insignificanti della sua storia.