Cronache Mediorientali, Armi di Distrazione di Massa
Volete avere un'idea di come la televisione filtra e distorce i fatti e la realtà? Abbiamo preparato per voi una piccola recensione di un capitolo dell'ultimo SPLENDIDO libro di Robert Fisk. Cronache mediorientali di Robert Fisk “Leila Behbahani, tre anni, giace nella sua bara da pochi soldi, di compensato.Era una bambina molto piccola, e indossa il vestitino verde con la pettorina bianca che portava quando è morta, tre giorni fa, nell’istante in cui il missile della Marina degli Stati Uniti ha colpito l’Airbus iraniano sopra il golfo, uccidendo Leila e i 289 passeggeri che viaggiavano con lei”. Con queste parole, Robert Fisk introduce il capitolo del suo nuovo libro - “Cronache mediorientali” – in cui racconta ciò che vide e scoprì nei giorni precedenti e successivi il tragico 3 luglio 1988. Quel giorno, il volo di linea Iran Air IR55, pilotato dal Capitano Moshen Rezaian, era decollato da Bandar Abbas ed era diretto a Dubai con 290 passeggeri. Durante il suo ultimo viaggio fu abbattuto da due missili Standard lanciati dall’incrociatore americano “Vincennes” agli ordini del Capitano Will Rogers III. Il libro di Robert Fisk è una terribile, incalzante narrazione degli ultimi cinquant’anni di storia contemporanea. Ci parla dei conflitti mediorientali in Afghanistan, Iran, Iraq, Libano, Armenia, Israele, Palestina e ce li racconta come mai ci sono stati raccontati. Fisk, non è un giornalista con le pantofole. Non scrive i suoi articoli rimanendo comodamente seduto dietro ad una scrivania in qualche ufficio londinese. Non riceve direttive dai servizi segreti per divulgare versioni contraffatte della realtà.Lo scopo dei suoi pezzi non è certo quello di accontentare il potente di turno. Non è un giornalista prono e zerbino…per continuare consultare l’allegato (da controcorrentesatirica.com)
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