Klezmer 2006, un anno da record
Con lo strepitoso concerto di Noa che ha riempito in ogni suo posto il Teatro delle Muse, si chiude un’edizione davvero eccezionale per il Festival Klezmer. L’undicesimo anno ha visto poco meno di 10.000 persone assistere alle tre tappe con cui si è caratterizzata la manifestazione 2006. Innanzitutto l’anteprima di agosto, al parco del Cormorano di Falconara Marittima, dove più di 5000 persone, nonostante il tempo incerto, hanno danzato al ritmo della grande musica balcanica di Goran Bregovic. Poi è stata la volta della Bosnia Erzegovina dove il Festival ha portato quattro serate, anche lì da tutto esaurito, prima a Sarajevo poi a Banja Luka. Infine gli otto giorni appena conclusi, dove, dal primo concerto di apertura in Piazza Roma ad Ancona, passando per le chicche presentate al Ridotto delle Muse, all’Hangar e al Gratis Club di Senigallia, fino alla prima assoluta della Kocani Orkestar e la Banda Municipale Balcanica, che hanno coinvolto quasi mille persone alla ex Squadra Rialzo di Falconara, tutte le proposte hanno sempre trovato il consenso di un pubblico ancor più variegato e, soprattutto, contento. Buona musica, quindi, ma non solo: in tanti hanno apprezzato gli appuntamenti dedicati all’approfondimento, spesso anche difficile, delle problematiche legate alla guerra in Bosnia, così come è stato riconosciuto il lavoro svolto dalle Regioni Marche ed Emilia Romagna che con la Cooperazione internazionale hanno potuto inaugurare due strutture di recupero fisioterapico sia a Sarajevo che a Banja Luka. Accanto ai partner storici come la Regione Marche, il Comune di Ancona, la Fondazione Muse e la Provincia di Ancona, quest’anno si sono affiancati nuovi enti ed associazioni che hanno permesso una crescita significativa: come la Cooperazione italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata italiana a Sarajevo ed il Comune di Falconara. “A questo punto l’impegno nostro e dell’Arci - ha dichiarato Andrea Nobili, presidente dell’Associazione Musica Klezmer – è quello di continuare a far crescere un appuntamento che ha dimostrato tutte le sue potenzialità e il fascino che riesce ad esprimere”.
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