Sabato 9 febbraio alle 17 presso la ditta Pierpaoli la cerimonia di benedizione dell’ottavo container allestito dall'associazione Liberato Zambia 2001. Presente anche il direttore della Caritas diocesana Don Flavio Ricci
OSIMO (An), 07/02/2008 - Un nuovo carico di aiuti e speranza sta per prendere il largo verso l’Africa. Per l’ottavo anno consecutivo, l’associazione di volontariato Liberato-Zambia 2001 di Ancona, ha allestito un container di circa 10 tonnellate con apparecchiature sanitarie, che quest’anno è diretto in Malawi. Il “varo”, previsto a breve dal porto dorico, sarà preceduto da una cerimonia di benedizione sabato 9 febbraio alle 17 ad Osimo, in via Verdi, presso la locale ditta Pierpaoli, che ha sostenuto l’iniziativa, mettendo a disposizione spazi e attrezzature di carico del proprio magazzino. Parteciperanno tra gli altri il presidente dell’associazione Ettore Antico e il direttore della Caritas diocesana Don Flavio Ricci.
Il progetto è frutto della collaborazione fra la onlus e il professor Emidio Grisostomi, medico, nonché presidente della Commissione Apim (Azione di pubblico interesse mondiale) del Rotary di Marche Umbria e Abruzzo.
Grisostomi infatti, che per molti anni ha operato come specialista in ortopedia in Zambia e il dott. Ercolano Manfrini dell’associazione, si sono recati in Malawi l’anno scorso constatando con amarezza le tante mancanze e inefficienze delle strutture ospedaliere della capitale, dove è impossibile portare a termine anche gli interventi ortopedici meno complessi per mancanza di attrezzature e materiale sanitario.
Un passo in avanti si farà con questo container, che trasporterà tutte le attrezzature necessarie (lettini operatori, lampade scialitiche, autoclave per la sterilizzazione degli strumenti, apparecchio di anestesia, ecografo, gruppo elettrogeno, materiale sanitario e altri accessori) per allestire una nuova sala operatoria al Botton Hospital di Lilongwe, costruito dall’associazione tedesca Cbm - Christian Blind Mission.
Un percorso virtuoso che comincia ancora più a monte. Si tratta infatti di apparecchiature elettromedicali e chirurgiche dismesse dagli ospedali delle Marche, che anziché restare abbandonate nei magazzini dei nosocomi, Liberato Zambia recupera, revisiona, aggiusta e successivamente invia in ospedali africani dove non sarebbe possibile l’utilizzo di macchinari moderni e sofisticati e dove strumenti di minore tecnologia sono invece più alla portata del personale locale. Non solo. La onlus anconetana pensa anche alla manutenzione, formando i tecnici in loco alle modalità di impiego e inviando periodicamente personale specializzato.
Un’associazione, Liberato-Zambia 2001, che affianca ai progetti di carattere sanitario anche interventi in ambito sociale e scolastico, mediante il sostegno a distanza di bambini orfani o malati e di famiglie colpite da Aids, borse di studio per ragazzi meritevoli, gemellaggi tra scuole italiane e zambiane, finanziamento di centri nutrizionali.