Da Samuele Santoni, assessore alla cultura del Comune di Monte Vidon Corrado, riceviamo e pubblichiamo:
“La smania di protagonismo è un pessimo stimolo, ma se coniugata alla disinformazione è facile cadere nel grottesco: è accaduto a Gabriele Ercoli nella lettera denigratoria in cui critica in modo plateale quanto gratuito il lavoro che a Monte Vidon Corrado si sta svolgendo sulla figura di Osvaldo Licini. Già l’esordio è a dir poco criptico: chi ha distrutto l’artista in vita? Chi lo sta facendo ora? Quanto poi al deterioramento dei luoghi liciniani che – a detta di Ercoli – parte da una lastra commemorativa esposta sulla piazza vicino al Centro Studi, mi domando se Ercoli, quando nel settembre 1997 ha esposto nelle sale del Centro Studi, non si era accorto della suddetta targa che è stata apposta nel lontano 1994 per il centenario della nascita di Licini. Riguardo agli spazi espositivi del Centro, non si capisce a cosa faccia riferimento, non essendovi infissi o altro di colorato. Quanto poi alla Galleria dell’Arte, è semplicemente un piccolo vicolo in cui l’amministrazione ha voluto esporre alcune opere donate da vari artisti come omaggio a Licini e non sono state commissionate agli alunni dell’Accademia di Belle Arti di Macerata come lui scrive. Seguono poi critiche denigratorie alle opere esposte attualmente da Cecchi ma anche da Pozzati nel 1994… in ritardo di quattordici anni! Ercoli evidentemente ritiene di essere stato lui uno dei pochi eletti veramente degni di esporre nel “tempio liciniano”… Conclude poi impartendo sconclusionati consigli sulla sistemazione urbanistica del paese, chiedendosi se esista ancora un comitato scientifico che veglia sul Centro Studi: è una candidatura?
L’attuale amministrazione comunale opera dal 2004 e in questi anni è stata acquisita dal Comune la casa di Licini, per la quale stiamo cercando fondi ai fini del restauro e della trasformazione in casa museo. È attualmente possibile accedere alla casa su appuntamento con visita guidata e sarà una delle sedi espositive della mostra su Licini che si terrà dal 18 aprile al 4 novembre. Sono state poi donate in via definitiva sessantatre carte di Licini con disegni e scritti autografi, in esposizione permanente presso il Centro Studi, da Caterina Celi Hellström. Con la stessa sono stati instaurati ottimi rapporti di stima e amicizia, tanto che ha recentemente donato al Comune il mobilio restaurato della casa. L’attività del Centro Studi è ripartita lo scorso anno con la nomina di un prestigioso direttivo e della direttrice Daniela Simoni, critico e docente di storia dell’arte, nonché membro del comitato scientifico per le celebrazioni liciniane in cui figurano Maria Vittoria Marini Clarelli, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, Elena Pontiggia dell’Accademia di Brera, Enrica Torelli Landini dell’Università di Viterbo, Stefano Papetti direttore della Galleria d’arte Moderna di Ascoli Piceno. Presidente onorario è il prof. Luigi Dania. Attualmente il Centro Studi sta rafforzando il suo ruolo di centro di ricerca e raccolta di documentazione liciniana, abbiamo acquistato da pochi mesi l’epistolario di missive e cartoline tra Licini a Felice Catalini e molto materiale bibliografico su Licini. Un gruppo di ricerca ha lavorato negli archivi per raccogliere documenti sull’artista, fotografie, testimonianze. Nell’ambito delle celebrazioni si terrà contemporaneamente alla monografica di Ascoli Piceno una mostra a Monte Vidon Corrado sul periodo figurativo di Licini e sul suo contesto esistenziale, curata dalla direttrice Daniela Simoni, da Enrica Torelli Landini e da Patrizia Sabbatucci, storica economica dell’Università di Macerata.
Quanto alla didattica, la direttrice ha tenuto conferenze su Licini per gli studenti dell’Accademia di Macerata, al corso di aggiornamento in Beni culturali di Civitanova e sono in corso progetti didattici con le scuole medie dell’Istituto Comprensivo di Falerone, oltre ad un concorso indetto dal Rotary di Porto San Giorgio su Licini che coinvolge le scuole d’arte del Maceratese, Fermano ed Ascolano. È in programma per il mese di maggio un workshop con l’Accademia di Belle Arti di Macerata sull’originale legame tra net art e arte liciniana. Le celebrazioni avranno inizio il 18 aprile: l’attuale mostra di Sauro Cecchi, quindi, non è compresa nel programma ma è stata ospitata nelle sale del Centro Studi per gentile concessione del comitato direttivo, come è già avvenuto ed avverrà in seguito per altri artisti. Comunque il bilancio dell’esposizione di Cecchi è stato positivo in termini di consensi ed afflusso di visitatori.
Questo non significa che non siamo aperti a consigli e critiche, purché esse siano costruttive e disinteressate. Di certo non è chi si impegna e lavora con passione per valorizzare Licini e il suo paese a rovinarne la memoria, ma chi lancia messaggi destabilizzanti e pretestuosi.
Samuele Santoni
assessore alla cultura
Comune di Monte Vidon Corrado