dalla Coldiretti
-“ALLAGAMENTI: L’AGRICOLTURA E’ LA SOLUZIONE, NON IL PROBLEMA” COLDIRETTI MACERATA FA APPELLO AL SINDACO CORVATTA AFFINCHE’ DIA APPLICAZIONE ALLA LEGGE DI ORIENTAMENTO “Quando si parla di tutela dell’ambiente, le imprese agricole rappresentano una soluzione, non certo un problema”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Macerata, Luciano Fuselli, commentando un’ordinanza del sindaco di Recanati, Corvetta, sul “corretto esercizio delle attività agricole” che prescrive alle aziende una serie di opere di manutenzione. “Opere che le nostre imprese hanno sempre effettuato, anche perché sarebbe assurdo pensare che le aziende vadano contro il proprio interesse, mettendo a rischio le proprie produzioni. – spiega Fuselli -. E non è poi così scontato che dietro ogni terreno ci sia un agricoltore, visto che spesso e volentieri i problemi di incuria si segnalano proprio dove la proprietà fa capo ad altre realtà. Ciò considerato, non vorremmo che dietro tale decisione del Comune ci sia la volontà di addebitare a una categoria allagamenti passati e futuri. Problemi che, più spesso, sono addebitabili alla cementificazione di aree una volta rurali”. Coldiretti Macerata torna a proporre all’amministrazione recanatese di dare seguito all’applicazione della Legge di Orientamento. “Una legge che, esaltando la multifunzionalità dell’agricoltura, permetterebbe di affidare tutta una serie di lavori di manutenzione del territorio alle aziende – sottolinea il presidente -, riconoscendo il loro ruolo di difesa dell’ambiente, con vantaggi per cittadini, agricoltori e Comune stesso. Facciamo dunque un appello al sindaco Corvatta perché si possa partire quanto prima con un accordo tra imprese e amministrazione”. COLDIRETTI MACERATA NEWS - 0733 2441 - 335 1038834 -“I CONTROLLI SONO L’UNICA ARMA CONTRO I LADRI DI BESTIAME” PLAUSO DI COLDIRETTI MARCHE ALLA POLSTRADA DI PORTO S.GIORGIO “L’arresto del ladro di bestiame effettuato dalla polizia stradale di Porto San Giorgio conferma che i controlli sono l’arma migliore per combattere un fenomeno che nell’ultimo anno è costato agli allevatori marchigiani oltre tre milioni di euro”. Lo afferma la Coldiretti Marche, ringraziando gli agenti sangiorgesi che l’altra notte hanno fermato un autocarro carico di bovini rubati in Veneto. “Nei mesi scorsi avevamo denunciato l’ondata di furti di bestiame che aveva colpito le imprese zootecniche della nostra regione – ricorda il presidente Giannalberto Luzi – costringendo gli allevatori a dormire in stalla e improvvisarsi detective pur di evitare di finire sul lastrico”. Da qui la richiesta di maggiori controlli sui camion che viaggiano di notte sulla autostrada A14, anche perché il sospetto è che si tratti di una banda di professionisti, che agisce nottetempo ed è dotata di tutte le attrezzature necessarie per condurre quantità anche consistenti di animali fuori dalle stalle e caricarli sul camion. Come dimostrano, del resto. i trentatre vitelli recuperati a Porto San Giorgio. “Ora occorre continuare su questa strada – conclude Luzi -, e per quanto ci riguarda offriamo la massima disponibilità alle forze dell’ordine affinché si riesca una volta per tutte a far cessare i furti nelle stalle”. RAZZIA DI BESTIAME: I DATI DELL’ULTIMO ANNO
Tot Capi rubati - Bovini - Agnelli - Cavalli
| 988 - 244 - 729 - 15
| Danno economico
| 3.150.000 euro
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Fonte: elaborazione Coldiretti Marche L’ABIGEATO L’abigeato, ovvero la sottrazione di bestiame, è presente nel diritto penale italiano come aggravante del furto (Art. 625: “... se il fatto è commesso su tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria...”) e non più come reato distinto.
-UN CONSORZIO DI IMPRESE PER LA CRISI DELLA EX SCAC COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA E COPAGRI FANNO APPELLO ALLA FRUTTAGEL PERCHE’ RIMANDI LA CHIUSURA Un consorzio di imprese come soluzione per la crisi della Fruttagel di Senigallia. E’ l’idea emersa nel corso di un incontro tra Coldiretti Ancona, Cia, Confagricoltura e Copagri sulla chiusura dell’ex Scac, che sta creando allarme tra aziende e lavoratori. “Non possiamo permettere che lo stabilimento di Cesano chiuda i battenti definitivamente, poiché significherebbe infliggere un gravissimo colpo al settore ortofrutticolo regionale – spiegano le organizzazioni -. Da qui rivolgiamo un appello alla Fruttagel e al mondo politico affinché la data della chiusura, prevista per il prossimo 31 dicembre, venga posticipata per dare modo a chi fosse interessato di affittare o, addirittura, rilevare la struttura”. L’obiettivo è quello di trovare un consorzio di imprese del settore che possa prendere in gestione lo stabilimento senigalliese, continuando l’attività secondo un progetto legato al territorio. “Il settore ortofrutticolo è in una fase di cambiamento, anche in vista della nuova Ocm, e sarebbe dunque sbagliato pensare a soluzioni tampone, incapaci di dare certezze alle aziende e, conseguentemente, prospettive occupazionali – spiega Col diretti Ancona con Cia, Confagricoltura e Copagri -. Al contrario, il mantenimento in attività della ex Scac può costituire un punto di partenza per un progetto che abbia i suoi punti fermi nelle imprese e nei prodotti marchigiani, secondo un nuovo modello agroalimentare”.
-“PEAR, GIUSTO AVER BOCCIATO LE MEGACENTRALI” COLDIRETTI MARCHE RINGRAZIA IL PRESIDENTE SPACCA E CHIEDE RISORSE PER FARE SUBITO I MICROIMPIANTI “Puntare sui microimpianti e bocciare le megacentrali è la soluzione giusta per dare al territorio marchigiano un’occasione di sviluppo, oltre che di tutela dell’ambiente. Non possiamo che darne merito al Presidente Spacca e a quanti si sono battuti contro un modello di sviluppo sbagliato”. E’ il commento del presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, alla scelta unanime della Giunta regionale di confermare gli indirizzi contenuti nel Piano energetico ambientale. “La grande industria preme per realizzare megacentrali direttamente vicino ai porti, così da poter utilizzare biomasse provenienti dall’estero, ma questo è un modello che ha già mostrato di essere fallimentare – continua Luzi -. Né si capisce come si possa produrre energia per ridurre l’inquinamento quando la materia prima deve essere importata da migliaia di chilometri di distanza a bordo di navi che vanno a gasolio, non certo a vela”. “Ora la Regione deve fare il passo successivo – sottolinea Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Marche -, prevedendo risorse per concretizzare gli indirizzi del Pear, dando alle imprese agricola l’opportunità di realizzare da subito degli impianti per la produzione di energia elettrica o termica utilizzando biomasse o olio di girasole”. COLDIRETTI MARCHE NEWS - 071 28567203 - 335 1038834 - FAX 071 2856730
“Puntare sui microimpianti e bocciare le megacentrali è la soluzione giusta per dare al territorio marchigiano un’occasione di sviluppo, oltre che di tutela dell’ambiente. Non possiamo che darne merito al Presidente Spacca e a quanti si sono battuti contro un modello di sviluppo sbagliato”. E’ il commento del presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, alla scelta unanime della Giunta regionale di confermare gli indirizzi contenuti nel Piano energetico ambientale. “La grande industria preme per realizzare megacentrali direttamente vicino ai porti, così da poter utilizzare biomasse provenienti dall’estero, ma questo è un modello che ha già mostrato di essere fallimentare – continua Luzi -. Né si capisce come si possa produrre energia per ridurre l’inquinamento quando la materia prima deve essere importata da migliaia di chilometri di distanza a bordo di navi che vanno a gasolio, non certo a vela”.“Ora la Regione deve fare il passo successivo – sottolinea Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Marche -, prevedendo risorse per concretizzare gli indirizzi del Pear, dando alle imprese agricola l’opportunità di realizzare da subito degli impianti per la produzione di energia elettrica o termica utilizzando biomasse o olio di girasole”. COLDIRETTI MARCHE NEWS - 071 28567203 - 335 1038834 - FAX 071 2856730
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