Mezzina, nasce un comitato contro la strada.
Cossignano, 2006-05-04 - Il Comitato ha lo scopo, in questo momento, di ostacolare l’ipotesi di tracciato, così come è stato fino ad ora illustrato dai tecnici della provincia, attraverso, non la contrapposizione, ma il dialogo.
NASCE A COSSIGNANO IL COMITATO CONTRO LA STRADA “ MEZZINA” Un gruppo di cittadini di Cossignano, si sono autoconvocati in assemblea, per discutere il tracciato della strada, intervalliva, a scorrimento veloce, denominata “Mezzina”, che coinvolgerà il territorio marchigiano e abruzzese, da Civitanova a Teramo, e in particolare il tratto che va dalla Valtenna alla Valtesino, che dovrebbe essere realizzata ex-novo. Esiste una fondata preoccupazione da parte dei cittadini del Comune di Cossignano, che da poco, unitamente ai Comuni di Ripatransone e di Offida, ha ottenuto la certificazione del sistema di gestione ambientale, conforme alla norma ISO 14001: 2004, ed è per questo che siamo arrivati alla costituzione di un Comitato di cittadini. Il Comitato ha lo scopo, in questo momento, di ostacolare l’ipotesi di tracciato, così come è stato fino ad ora illustrato dai tecnici della provincia, attraverso, non la contrapposizione, ma il dialogo. Portare e far pesare le nostre idee di sviluppo del nostro ambiente umano e naturale, nelle sedi che sono deputate a decidere in maniera definitiva sul tracciato della strada mezzina. Riteniamo che, il tracciato così come è stato ipotizzato, costituirebbe un grave danno al nostro territorio. Un danno sia di tipo ambientale che economico. Ambientale, perché non si assicura un modello di sviluppo compatibile con il rispetto del territorio e si andrebbe a devastare delle bellissime vallate con paesaggi incantevoli. Economico, per l’immenso investimento di denaro pubblico, che questa grande opera infrastrutturale assorbirebbe, senza un reale ritorno per i cittadini di quel territorio, e un deprezzamento dei terreni interessati all’attraversamento della strada mezzina, con la sola affermazione di interessi economici e finanziari da parte di potenti speculatori. Per noi cittadini, il potenziamento del sistema di viabilità, per la riqualificazione e la valorizzazione del territorio, si può fare e si deve fare, dove occorre, utilizzando i tracciati stradali attualmente esistenti, con un adeguato ammodernamento e necessaria manutenzione, così come si sta già facendo per i tratti già definiti o in fase di realizzazione. Occorre, inoltre, puntare decisamente su ferrovie e su cabotaggio marittimo, come del resto ha riaffermato, la Direzione dei Trasporti della Comunità Europea, ribadendo la contrarietà ad ulteriori investimenti per i trasporti su gomma per lunghi percorsi.
-Le FINALITA’ del Comitato “Ambiente, Sviluppo, Tradizione e Cultura”: ☼ promuovere e valorizzare un territorio unico con una politica ambientale capace di coniugare lo sviluppo sostenibile ai fattori economici, sociali ed ambientali non a scapito della sicurezza, della salute, capace di soddisfare le esigenze di benessere delle generazioni presenti senza compromettere quelle future ☼ sostegno all’agricoltura che si caratterizza per la sua storica funzione di coesione sociale e lavorativa, conservazione e mantenimento del territorio, tutela dei prodotti tipici come veicolo di sviluppo con la valorizzazione del buon mangiare e del buon bere ☼ valorizzazione di un territorio ricco di beni culturali e di storia, una civiltà antica e sana che gli abitanti hanno saputo nel tempo conservare ☼ salvaguardia e cura del paesaggio agrario, forestale e mantenimento dell’assetto idro-geologico ☼ salvaguardare la quiete di questi luoghi “… la gente da queste parti si muove con tranquillità, dai monti al mare, attraverso la rassicurante presenza di ripide colline che decidono il ritmo della marcia. Ci si accorge che alcune decisioni le prende ancora oggi la natura. Le Marche ci hanno costretto alla calma e al buonsenso” (da Porthos Sett. 2005) -Obiettivi del Comitato in questa prima fase: - coinvolgere i cittadini dei Comuni e delle vallate a sud e a nord che vengono attraversati dalla strada mezzina - interloquire con le istituzioni, Comune, Provincia, Regione, … - ad ogni rilevante novità, riconvocare l’assemblea per informare i cittadini -In conclusione, essere contrari alle grandi opere infrastrutturali come la “Mezzina” significa fare una chiara scelta di campo, significa prendere atto che il sistema terra e le sue risorse non sono illimitate, e che non si può pensare ad uno sviluppo e ad una cultura che spingono a consumare sempre più merci, bisogna pensare di consumare meno materie prime e risorse naturali non rinnovabili e produrre meno rifiuti, tutelare l’ambiente, investire i soldi pubblici non in opere inutili e dannose, ma in sanità, scuole e pensioni. e-mail: pianoinclinato@interfree.it - paoli2@libero.it
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