di Giancarlo D’Anna*
Nella regione più longeva discriminati gli over 65
Assistenza domiciliare indiretta in favore dei disabili gravi: basta discriminazioni
La Regione Marche vanta un primato, quello di essere la regione più longeva d’Italia e non solo. Ma cosa accade a chi ha superato i 65 anni ed è un disabile in situazione di particolare gravità e ha bisogno di assistenza domiciliare indiretta?
Dopo i 65 anniNon ne ha diritto, anzi, gli viene negato il diritto a quel tipo di assistenza.
La Regione Marche, infatti, con delibera n.266 del 5.4.2007 prevede che tale assistenza venga fornita solo a chi non ha superato il sessantacinquesimo anno di età.
Una discriminazione che a nostro avviso non ha alcuna giustificazione, dopo i 65 anni c’è bisogno di assistenza come e più di altre età, specie per chi è disabile grave.
La delibera di Giunta Regionale n.266 dell’aprile 2007 avente per oggetto: “Assistenza domiciliare
Indiretta al disabile in situazione di particolare gravità. Per gli anni 2007 e 2008 “ è tristemente esplicita:
“Ai fini del riconoscimento, l’intervento riguarda unicamente ai portatori di handicap già riconosciuti in situazione di gravità dalla Commissione sanitaria di cui all’art. 4 della legge 104/1992 che- rispettivamente alla data del 31.12.2007 e del 31.12.2008 hanno compiuto tre anni (esclusi i casi valutati negli anni precedenti) e le persone che, alla stessa data, non hanno compiuto 65 anni”
La stessa delibera specifica:
”Per disabilità di particolare gravità si intende quella in cui la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in grado tale da rendere necessario un intervento assistenziale nella sfera individuale che deve essere permanente, per tutto il tempo a venire, continuativo per tutta la durata della giornata e globale per tutte le principali attribuzioni dell’autonomia personale.”
Alla luce di quanto specificato dalla Regione si comprende ancora meno perché siano stai esclusi coloro che hanno 65 anni e oltre.
Una intollerabile e ingiustificata discriminazione che deve essere rimossa immediatamente prevedendo che anche gli ultrasessantacinquenni possano usufruire dei contributi per tutti gli interventi della legge regionale n.18/96, aumentando contemporaneamente il fondo regionale - per l’anno 2007 ammontava a 2.200.00,00 euro- per evitare di ridurre le risorse a chi già beneficia dell’assistenza. Chiediamo un preciso e immediato impegno alla Giunta regionale: l’eliminazione del limite di età e il conseguente aumento del fondo regionale destinato all’assistenza domiciliare indiretta.
*Consigliere regionale A.N.-PdL
MOZIONE:
L’Assemblea Legislativa delle Marche
Premesso
Che la Regione Marche vanta il primato di essere la regione più longeva d’Italia;
che a tale situazione deve corrispondere una serie di servizi alla persona tale da garantire a tutte le fasce d’età l’assistenza necesessaria;
che con delibera di Giunta n. 266 del 5.4.2007 con oggetto “Assistenza domiciliare indiretta al disabile in situazione di particolare gravità- Criteri e modalità attuative degli interventi e assegnazione delle risorse- anni 2007-2008” si stabiliva che.” Ai fini del riconoscimento, l’intervento riguarda unicamente ai portatori di handicap riconosciuti in situazione di gravità dalla Commissione sanitaria di cui all’art. 4 della legge 104/1992 che- rispettivamente alla data del 31.12.2007 e del 31.12.2008 hanno compiuto tre anni (esclusi i casi valutati negli anni precedenti) e le persone che, alla stessa data, non hanno compiuto 65 anni” escludendo di fatto chi ha superato i 65 anni;
che in tale esclusione si ravvisa una vera e propria discriminazione di un’ampia fascia di popolazione;
tutto ciò premesso
impegna la Giunta a eliminare tale ingiustificata e penalizzante esclusione degli over 65 dai benefici dell’assistenza indiretta e allo stesso tempo ad incrementare il fondo regionale con adeguate risorse.