Ascoli P. - Sabato prossimo 18 marzo, un giro in bicicletta, mediamente impegnativo, che ricalca in parte il "famoso" giro del 31. Il giro è riservato ai soci ( è possibile associarsi prima della partenza - meglio precompilare il modulo scaricabile da www.adbascoli.it )
Partenza: Ascoli (Piazza Arringo) ore 9 direzione Mozzano passando davanti al cimitero di Ascoli su strada interna che arriva in 4 Km a Mozzano( saliscendi con una piccola rampa in salita poco prima di Mozzano). Da Mozzano prosecuzione x Roccafluvione (o su strada interna oppure su strada normale SS78). Arrivati a Roccafluvione a destra con indicazione Venarotta (SP 12) che si raggiunge in circa 4,5 Km con una impegnativa salita fino a Capodipiano. Da Venarotta ad Ascoli in discesa sulla SP 93 fino a prendere a destra il bivio di Gimigliano che si raggiunge in circa 3 KM. Da questa località una strada interna ci fa ridiscendere sulla stessa strada del cimitero che si è affrontata all'andata.
Note sul percorso: E' un percorso su strada e a saliscendi con leggera prevalenza della salita anche se non proibitiva. la lunghezza del percorso è di circa 32 Km. Considerate le soste e attestandoci su una media di 10 km ora, alle 12,30 si dovrebbe essere a Piazza Arringo x l'aperitivo.
Curiosità storiche e naturalistiche: Poco prima di arrivare a Mozzano, sulla sinistra si incontra una torre settecentesca presso la quale si è scritta una delle pagine più feroci del brigantaggio che imperversava all'inizio del 1800 su questa zona. Una violenta controffensiva dei briganti contro le truppe piemontesi mandate nell'ascolano per sconfiggere la piaga del brigantaggio si risolve nella fuga dei soldati piemontesi.Un ufficiale piemontese venne raggiunto nei pressi della torre e barbaramente ucciso a sangue freddo. Una spoglia colonna appena si entra nel cimitero di Ascoli ricorda il fatto di sangue e accoglie le spoglie del militare. Poco prima di arrivare sul ponte di Mozzano, a sx si incontra una casa con a fianco la stradina che scende al fiume Tronto. Era la casa dei finanzieri preposti al controllo fiscale e militare delle saline di Mozzano che si vedono dal ponte. Delle sorgenti di acqua particolarmente ricca di sale forniva il prezioso alimento che dal 1500 in poi era diventato monopolio di Stato e molto ricercato data la scarsità e il grande impiego che se ne faceva. Molto frequentata la sorgente nel periodo della 2a guerra mondiale quando l'Italia divisa in due non assicurava più il rifornimento del sale dalle saline di Margherita di Savoia (Foggia) maggiore produttore nazionale. Negli anni successivi la sorgente è andata sempre più inaridendo anche per la ripresa della produzione del sale su vasta scala con conseguente diminuzione del prezzo. Il nome tecnico della polvere bianca che si otteneva dall'evaporazione dell'acqua della sorgente era Salucha. A Gimigliano famoso santuario dell'apparizione della Madonna. Altro appuntamento per domani, venerdi 17 alle 21, presso la sede del CAI in via Cellini (di fianco la scuola elementare) dove il nostro amico Bruno Sistelli proietterà alcune foto delle sue ultime "imprese" in bicicletta. Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno