Pallanuoto, qualificazioni Olimpiche: una per sette e tutte per 13
ilmascalzoneSportivo, il la PallaNuoto sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei
Domani c'e' la semifinale con l'Olanda.Tania Di Mario presenta la sfida. "Siamo serene e sicure di noi". Da tre mesi e' uscito il suo libro. "Ho voluto lasciare qualcosa dell'esperienza di Atene"
KIRISHI, 2007-08-24 - Domani c'e la semfinale con l'Olanda. Sara' la penultima giornata del torneo di qualificazione olimpica per le squadre europee. Si gioca alle 12 italiane. L'Italia e' pronta. "Se avessimo potuto scegliere il nostro avversario dieci giorni fa, avremmo scelto l'Olanda ma questo non toglie nulla alla difficolta' della partita". Tania Di Mario e' serena e determinata, come il resto della squadra. Rispetta l'avversario ma non si sente da meno. Anzi, al contrario. E' sicura della forza e intelligenza del gruppo. "In questo torneo l'Olanda si e' dimostrata molto forte. Il modo di fermala c'e', intanto evitando l'uno contro uno, ma non voglio svelare segreti. Noi finora abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Da domani inizia la parte piu' difficile". La finale e' ad un passo e le azzurre non vogliono lasciarsi sfuggire la possibila' di qualificarsi subito per Pechino 2008. "Sarebbe ideale per tutto. Per la nostra preparazione, per il campionato, per avere piu' tempo per noi". "Una per sette e tutte per tredici". Tania Di Mario prente spunto dal titolo del suo libro, edito da Insigna, che e' gia' in libreria da tre mesi. "Mi hanno proposto di scriverlo subito dopo la vittoria alle Olimpiadi di Atene - spiega la numero 7 azzurra - perche' raccontassi quell'esperienza e perche' restasse qualcosa di quella vittoria che per ogni atleta e' il massimo risultato. L'ho scirtto in due mesi, mentre preparavo gli esami di Universita'. Ho iniziato dalla finale e ho ripercorso tutta la mia storia in Nazionale. A ciascuna delle mie compagne ho scritto quello che non ero mai riuscita a dire di persona. Non ho fatto tanta pubblicita' perche' non e' nel mio carattere. Non so neanche quante copie abbia venduto finora. Mi basta aver scritto quelle emozioni e sapere che restaranno". Si sta' laureando in Economia e Commercio. "Mi manca un esame". Questa squadra non si puo' paragonare al Setterosa che ha vinto le Olimpiadi di Atene, perche' ciascuna squadra e' irripetibile, ma puo' aprire un nuovo ciclo di grandi successi. "Di quelle di Atene siamo rimaste in sette (Bosurgi, Gigli, Di Mario, Miceli, Musumeci, Ragusa, Zanchi) e alcune caratteristiche sono rimaste ma fondamentalmente siamo un'altra squadra. La qualita' maggiore e' la serenita'. Ma non diteci che noi grandi siamo appagate, perche' abbiamo ancora tanta voglia di vincere". A cominciare da domani. L'altra semifinale si gioca alle 13.30 italiane tra Russia e Spagna. "Per la Russia non sara' cosi' facile come puo' sembrare - conclude Tania Di Mario - ma adesso pensiamo all'Olanda".