13/12/2007 - La cerimonia che coinvolge il battesimo e il varo di una nuova imbarcazione nei cantieri di Contessi, è sempre stato un evento toccante, commuovente, pieno di gioie, addirittura in periodi di incertezza per la industria pechereccia argentina. Tuttavia l’avvenimento di sabato 8 dicembre, giorno dell’ Immacolata Concezione, - non per caso scelto dall’azienda navale e la società armatrice-, in cui è stato meso in mare per prima volta il motopeschereccio SAN BENEDETTO ha avvuto un significato particolare, emblematico, forse unico.
In effetti, il varo dell’opera n. 106 della ditta marplatense costruita in tempi da record, 87 giorni, è stata dedicata al Santo Patrono del natio loco dell’ imprenditore marchigiano titolare della ditta il Comm Federico Contessi, qui emigrato nel dopoguerra. San Benedetto fu un soldato romano convertito al cristianesimo per cui fu condannato all’esecuzione capitale dall’Imperatore Diocleziano nell’anno 304 d.C. e il suo corpo fu sepolto nei pressi della città che poi diede origine al nome, cioè San Benedetto del Tronto.
Di seguito alla saldatura della Pezza Santa accaduta alcuni giorni prima, altra tradizione italiana ‘importata’ ed improntata da Contessi su tutte le sue imbarcazioni, l’evento del varo e battessimo della San Benedetto è stato presenziato da una moltitudine asieme ai rappresentanti comunali ed altri funzionari, il Console d’Italia Dott. Fausto Panebianco, dirigenti della comunità italiana e marchigiana locale, personale dipendente, fornitori e i proprietari della nuova barca.
Dopo l’intonazione dei brani degli inni nazionali argentino e italiano, interpretati dalla
Banda della marina militare, Domingo Contessi a nome dell’azienda, ha espresso la soddisfazione e l’orgoglio per la consegna dell’unità, “ perche si tratta di una nuova fonte di lavoro per la flotta peschereccia marplatense ma in modo particolare perchè la stessa porterà il nome del Santo Patrono, scelto dalla medesima ditta armatrice e inoltre molto legato alla nostra famiglia e alla numerosa comunità marchigiana qui emigrata”.
Il presbitero Armando Ledesma, Vicario della diocesi locale, ha impartito la benedizione del natante e successivamente le madrine della cerimonia, le signorine María e Daniela Mattera Di Vincenzo hanno avuto il compito, conforme alla tradizione, della 'bottigliata' di spumate sullo scafo. Pochi secondi dopo la San Benedetto era in acqua ed iniziai a navigare con i suoi propri mezzi all’interno del porto marplatense, dopodiche e come di consueto, i presenti sono stati invitati a prendere uno spuntino
presso uno dei capannoni del cantiere.
Aldo Mecozzi / Unione Regionale Marchigiana di Mar del Plata