dalla Coldiretti
- ANCONA, Matrimonio tra Passata Italiana, Maccheroncini di Campofilone e Razza Bovina Marchigiana. - CAMPOFILONE, Pizza al Pomodoro in Piazza
-COLDIRETTI: CELEBRATO IERI A CAMPOFILONE IL MATRIMONIO TRA PASSATA, MACCHERONCINI E RAGU’ DI MARCHIGIANA PER FESTEGGIARE L’OBBLIGO DELL’ORIGINE IN ETICHETTA CAMPOFILONE, 2006-06-15 - Si è celebrato ieri a Campofilone il matrimonio tra passata italiana, Maccheroncini di Campofilone e razza bovina Marchigiana. Una cena “trasparente” consumata all’agriturismo La Vecchia Monta e organizzata da Coldiretti Ascoli e Coldiretti Marche in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo di etichetta d’origine per la passata di pomodoro. Il tutto in collaborazione con l’ azienda “La Campofilone” di Enzo Rossi, Bovinmarche, “I Sapori dei Monti” di Massignano e l’amministrazione comunale, dopo che in mattinata era stato realizzato in piazza il pomodoro tricolore più grande del mondo, autore Stefano Marozzi. “Il fatto di sapere se la passata è fatta con pomodoro italiano o marchigiano, piuttosto che cinese, è una grande vittoria per i consumatori – ha spiegato Marco Maroni, presidente di Coldiretti Ascoli -, ma anche delle imprese, che vedono valorizzato il proprio prodotto”. “La trasparenza verso il cittadino e il legame col territorio sono due aspetti fondamentali – ha aggiunto il presidente della Provincia di Ascoli, Massimo Rossi – per un’agricoltura che può essere protagonista dello sviluppo, oltre che della difesa dell’ambiente”. Oltre alla passata, proposta dall’azienda “I Sapori dei Monti di Massignano” (che ha già messo in etichetta la dicitura “pomodoro marchigiano”), grandi protagonisti sono statim i maccheroncini di Campofilone e la carne di marchigiana. “La trasparenza verso il consumatore è un valore fondamentale – ha spiegato Enzo Rossi, titolare de “La Campofilone” – ed è per questo che tre anni fa abbiamo ottenuto la prestigiosa certificazione del sistema di rintracciabilità di filiera, secondo i sistemi di gestione per la qualità e per la rintracciabilità di filiera controllata”. Oltre a ciò Rossi ha avviato un progetto con il Consorzio Agrario Piceno per l’utilizzo nella pasta di grano marchigiano doc. Trasparenza totale anche per la carne bovina marchigiana. “Siamo partiti nel 1987 con un innovativo sistema di tracciabilità – ha spiegato il direttore di Bovinmarche, Paolo Laudisio -, che ha poi portato all’etichettatura elettronica di ogni singolo taglio di carne, raccogliendo il consenso dei consumatori, tanto che la domanda di carene di razza Marchigiana supera oggi l’offerta”. Oltre al direttore di Coldiretti Ascoli, Anacleto Malara, erano presenti alla cena il preside della Facoltà di Agraria di Ancona, Natale Frega e il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela, Alberto Mazzoni.
COLDIRETTI ASCOLI NEWS - 0736 253488 - cell. 335 1038834 - fax 0736 254369 -GRANDE SUCCESSO PER LA PIZZA AL POMODORO IN PIAZZA COLDIRETTI ANCONA HA FESTEGGIATO LA PASSATA ITALIANA “ORA METTERE IN TRASPARENZA TUTTA LA SPESA ALIMENTARE” ANCONA, 2006-06-15 - Via libera alla passata italiana, che da oggi, 15 giugno, dovrà recare in etichetta la zona di produzione (Italia o regione) del pomodoro fresco utilizzato. L’evento è stato celebrato ieri sera da Coldiretti Ancona con una degustazione di in piazza Roma che ha calamitato l’interesse dei cittadini anconetani, i quali hanno consumato in poche ore i quaranta chilogrammi di pizza al pomodoro italiano preparati. “L’entrata in vigore dell’obbligo dell’etichetta d’origine è una vittoria proprio per i consumatori – ha spiegato Maurizio Monnati, presidente di Coldiretti Ancona -, poiché potranno fare scelte di acquisto consapevoli, distinguendo la ‘pummarola’ fatta con pomodoro cinese da quella realmente made in Italy. Ma ciò porterà un vantaggio anche alle nostre imprese, che vedranno valorizzato il proprio lavoro”. Oltre alla degustazione di pizza, ai cittadini presenti sono stati spiegati i contenuti della nuova normativa, che prevede un periodo di tempo per l’industria per adeguare l’etichetta, anche se quasi tutti i maggiori produttori si sono già mossi in tal senso. “Con l’augurio di tornare presto nuovamente in piazza – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Ancona, Mauro Gabrielli - per festeggiare la messa in trasparenza delle altre produzioni ancora anonime, dalla carne di maiale a quella di coniglio, dai salumi alla frutta e verdura trasformate, dall’olio di oliva al latte a lunga conservazione, ai derivati dei cereali”.
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