il Gas Radom:
soluzioni per ridurre la presenza nelle nostre abitazioni.

Il radon è un gas radioattivo naturale inodore ed incolore prodotto dal decadimento radioattivo dell’uranio. Il periodo di dimezzamento del radon (ossia il tempo in cui dimezza la sua concentrazione per decadimento naturale) è di 3,8 giorni. L’unità di misura della concentrazione è il Becquerel al metro cubo (Bq/m3) (1 Bq corrisponde ad una transizione nucleare al secondo). L’uranio è uno dei più antichi elementi naturali esistenti sulla terra ed è distribuito ubiquitariamente, ossia ovunque sulla crosta terrestre, benché la sua concentrazione vari da luogo a luogo. Anche la concentrazione nei materiali da costruzione è variabile ed è più alta nei tufi, nelle pozzolane e nei graniti, mentre risulta inferiore nei marmi e nelle arenarie. Il radon viene generato dall’uranio presente nel terreno e poi si diffonde nell’aria presente nel sottosuolo che è in costante scambio con l’aria dell’atmosfera. Da un sottosuolo poroso o fratturato si diffonde facilmente in superficie raggiungendo anche distanze considerevoli dal punto in cui è stato generato. Viceversa, un terreno compatto, per esempio con un’alta percentuale di limi o argille, può costituire una forte barriera alla sua diffusione. Nella dinamica degli spostamenti dal suolo alla superficie, gli edifici svolgono un ruolo attivo: talora l’edificio penetra nello strato superiore del terreno e funziona come una pompa aspirante risucchiando l’aria dal terreno circostante. Una parte dei prodotti di decadimento del radon, anch’essi radioattivi, si attaccano a polvere, fumo e vapore e possono essere inalati. Si fissano, così, all’interno dell’apparato respiratorio
(bronchi e polmoni) danneggiandone le cellule ed aumentando il rischio di possibili processi cancerogeni. Tale rischio è proporzionale alla concentrazione di radon ed al tempo trascorso in ambienti ove esso è presente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha stimato che, dopo il fumo, il radon è la causa principale del tumore polmonare. In ambienti aperti la concentrazione del gas non raggiunge quasi mai livelli pericolosi (normalmente inferiore a 30 Bq/m3), mentre nei luoghi chiusi (abitazioni, scuole, ambienti di lavoro, ecc.) può raggiungere concentrazioni elevate potenzialmente dannose per la salute. Risulta quindi importante approfondire l’argomento per trovare soluzioni in grado di ridurre la presenza del radon nelle nostre abitazioni.

Consultare gli opuscoli allegati in pdf.

radon-02.pdf

RADON_Brocure.pdf

in Primo Piano, 2004-10-01