“Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”
di Asia Argento


Il romanzo “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa” di JT LeRoy alla sua uscita nel 2001, scosse il mondo letterario. La storia, altamente autobiografica, è di quelle che turbano: Jeremiah, un bambino di soli sei anni, trascorre insieme alla madre Sarah, una giovane prostituta tossicodipendente, un’esistenza travagliata nel cuore di un’America marginale, tra locali a luci rosse e parcheggi per camionisti, tra padri occasionali pervertiti, fabbricanti di droga e nonni religiosi al limite del fanatismo. Il libro diventa un caso letterario e un best seller mondiale, JT LeRoy, personaggio scomodo dall’aspetto alquanto ambiguo, viene consacrato il miglior scrittore della sua generazione ed elevato ad icona della controcultura americana. Inevitabilmente l’uscita del film ha suscitato grande attesa e notevoli aspettative, anche perché a portare una storia così cruda sul grande schermo è stata l’eccentrica e anticonformista Asia Argento, tanto trascurata dal cinema italiano quanto apprezzata oltreoceano, amica intima dell’autore. Il cast che ha accompagnato Asia è sicuramente d’eccezione: tra tutti Peter Fonda, Ornella Muti, Winona Ryder ed un Marilyn Manson sorprendentemente acqua e sapone. Il film ha ripagato solo parzialmente le aspettative. Particolarmente apprezzabili risultano, infatti, la regia dell’Argento, che sceglie di rappresentare secondo una visione onirica e distorta i momenti più cruenti, e la sua perfetta interpretazione nei panni di Sarah, con la sua voce stridula ed il suo comportamento insano ed eccentrico. E’ stato, però, trascurato troppo il personaggio di Jeremiah, la sua visione infantile ed ingenua della realtà, il suo attaccamento verso la madre ed il suo spirito d’emulazione; i racconti che si susseguono, inoltre, appaiono superficiali e perdono quell’intensità che è proprio la forza vitale della scrittura di LeRoy. Il ritorno alla regia di Asia Argento, dopo lo sfortunato esordio con “Scarlet Diva” è comunque positivo: il film non riesce a ricreare l’atmosfera del libro, ma è un coltello piantato nel fianco dell’America più puritana e bigotta.
L’uscita del film è stata accompagnata anche da un’encomiabile iniziativa di solidarietà: il 5% degli incassi cinematografici saranno destinati al Telefono Azzurro.

Articolo collegato: “INGANNEVOLE E’ IL CUORE PIU’ DI OGNI COSA” di J.T.LeRoy

Claudio Palestini

Recensioni, 23 Febbraio 2004, ore 22:00