====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 02-12-2008 al 08-12-2008 n.50/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Italia. Guerra agli 'smart shop'. Il Tribunale di Ferrara boccia la Procura ... - 'Smart shop'. Un commento al decreto del Tribunale di Ferrara NOTIZIE - Italia. Veneto. Diminuisce fra i giovani l'uso di droghe - Italia. Storie di guerra alla droga: carabiniere si tuffa e salva pacchetto di cocaina - Italia. Con San Patrignano si risparmia - Italia. Storie di proibizionismo, Maroni: le organizzazione criminali si finanziano al 70% con la droga - Messico. La guerra alla droga porta consensi, ma per la Chiesa non e' combattuta con rigore - Italia. Giovanardi esulta per il referendum svizzero sulla cannabis - Usa. California. Sentenza della Corte Suprema limita la vendita della marijuana terapeutica - Italia. Radicali: la Svizzera e' lontana ma non irraggiungibile - Italia. Giovanardi ritorna alla carica: test antidroga per chi chiede la patente - Italia. Bari. Continua la crociata contro 'le intenzioni' degli smart shop: istigano al consumo - Messico. Storie di guerra alla droga: testa mozzata in caserma. Gli Usa mandano denaro - Usa. Si celebra la fine del proibizionismo sull'alcool, che aveva raddoppiato il crimine - Messico. Storie di guerra alla droga: trovati 13 corpi crivellati - Peru'. Betancourt: le Farc vivono di narcotraffico - Russia. Nuovo record di morti per droga - Canada. Metadone contro la dipendenza da cocaina - Colombia. Punizione 'pedagogica' per chi consuma droga in pubblico - Italia. Visto il (non) successo, a Perugia nuove richieste di guerra alla droga a '360 gradi' - Usa. Mai piu' il proibizionismo sull'alcool, ora si discute di droghe - Italia. Censis: per gli italiani la droga e' sempre piu' normale - Olanda. Amsterdam. Via coffee shop e vetrine a luci rosse - Iran. Storie di guerra alla droga: impiccati tre spacciatori - Messico. Storie di guerra alla droga: otto cadaveri trovati in una fossa - Usa. Studio: fumo passivo da piccole riduce la fertilita' - Video. 23 secondi di guerra alla droga in Messico ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 44 arresti - 265,375 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 130,466 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 134,909 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 45 giorni di detenzione ARTICOLI 04-12-2008 Italia. Guerra agli 'smart shop'. Il Tribunale di Ferrara boccia la Procura ... Sonora bocciatura per la Procura di Ferrara e per il sottosegretario con delega sulla politica delle droghe Carlo Giovanardi. Da alcune settimane, la Procura di Ferrara ha infatti lanciato una vera e propria crociata contro la vendita di semi di canapa, libri, cartine per sigarette e attrezzature per la coltivazione di cannabis e altre 'smart drugs'. Tutti beni non proibiti dalla legge. Con blitz estesi in tutta Italia sono stati sequestrati 19 siti Internet, 79 negozi e distributori automatici. In 108 citta' italiane sono state fatte oltre 150 perquisizioni e la notifica di 62 informazioni di garanzia per il reato di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti nei confronti dei gestori dei siti Internet, dei negozi e dei distributori. Visto che la vendita di questo materiale e' legale, la Procura ha pensato bene di accusare questi venditori di un reato d'opinione, ovvero l'istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. In questo modo ha fatto proprio il "Giovanardi pensiero", che da sempre invoca la censura di ogni luogo o parola che contravvenga l'approccio sempre piu' repressivo e proibizionista di cui si fa portavoce. Ebbene, oggi il Giudice del Riesame del Tribunale di Ferrara ha sonoramente bocciato la stravagante tesi della Procura e del sottosegretario, dando ragione a sette persone che, assistite dagli avv. Angelo Averni e Giuseppe Campanelli, si erano opposte al sequestro. Il Tribunale ha cosi' motivato il dissequestro: "in concreto va ribadito come la mera messa in vendita o anche la pubblicizzazione su siti Internet della vendita di cose propedeutiche alla coltivazione di piante stupefacenti non integra la condotta di istigazione all'uso di sostanze stupefacenti attesa la necessita' di mantenere distinta l'attivita' di mero orientamento culturale da quella di concreta spinta all'azione implicita nella nozione di istigazione". Ci auguriamo che il sottosegretario Giovanardi e la Procura di Ferrara abbiano imparato la lezione. Purtroppo, oltre al danno inflitto a questi cittadini, le azioni della Procura di Ferrara costeranno ai contribuenti milioni di euro di operazioni di polizia e procedimenti giudiziari inutili e illegali. Note: Decreto del Tribunale di Ferrara: http://droghe.aduc.it/20081204-tribunale-ferrara.pdf Aggiornamento: Ci arriva questa nota dall'avv. Carlo Alberto Zaina: "Desidero precisarVi che il collegio non ha accolto il solo ricorso di sette indagati patrocinati dagli avv.ti Campanelli ed Averni, ma, invece, ha disposto il dissequestro in relazione a tutti coloro che avevano presentato istanza di riesame, nessuno escluso. I ricorrenti erano circa 25 e sono patrocinati da numerosi avvocati di tutta Italia, (ivi compreso lo scrivente). Senza nulla, quindi, togliere al valore ed all'impegno dei professionisti citati nella news, credo che sia rispondente a naturali criteri di correttezza informativa dare atto che il risultato non è patrimonio di un singolo professionista, ma è naturale conseguenza degli sforzi di tutti i difensori indiscriminatamente. Certo della Vs.comprensione. invio i migliori saluti. Pietro Yates Moretti 06-12-2008 'Smart shop'. Un commento al decreto del Tribunale di Ferrara Il Tribunale di Ferrara, adito dalle difese di numerosi indagati (destinatari di provvedimenti di perquisizione e sequestro emessi dal P.M. presso il Tribunale stesso), quale giudice del riesame di misure reali, interviene, con una pronunzia di ampio respiro e chiaro carattere interpretativo ed additivo, sulla sussistenza del delitto di cui all'art. 82 dpr 309/90, in relazione all'attività di commercio di semi di cannabis e di strumenti per la coltivazione degli stessi. E' noto che la tematica in questione ha avuto, recentemente plurime pronunzie di merito che hanno unanimemente sancito la insussistenza del reato. In proposito si ricordano sia la sentenza del Tribunale di Rovereto1, che la recentissima pronunzia della Corte di Appello di Firenze del 26 Novembre u.s. (in attesa di pubblicazione) che, riformando in toto la decisione del GUP di Firenze, il quale aveva condannato il titolare di una società e di un sito internet, ha assolto l'imputato perchè il fatto non sussiste. Entrando nel vivo del commento della motivazione addotta dal Collegio, si devono, quindi, osservare due elementi di particolare importanza. A) LA IDENTIFICAZIONE DELL’IPOTETICA CONDOTTA In primo luogo, il giudice del riesame fotografa con chiarezza quale tra le tre condotte “istigazione”, “induzione” e “proselitismo” debba essere, sul piano strettamente teorico, chiamata a fungere da comportamento illecito. La rilevanza di questa specificazione non va trascurata, perchè le tre condotte summenzionate, sussunte nel contesto dell'art. 82 dpr 309/90 rivestono un evidente valore di alternatività ed indipendenza tra loro. Ciascuna di esse, infatti, presenta peculiarità ed individualità importanti, che non si fermano all'interpretazione puramente e squisitamente lessicale, ma riverberano chiari e concreti effetti proprio in ordine al processo descrittivo dell'illecito che si assume commesso. Così, è pacifico che l'atteggiamento di induzione, presuppone che l'attività che il soggetto pone in essere – e che è finalizzata all'uso di sostanze stupefacenti – debba rivolgersi in maniera diretta ad un numero ben determinato e limitato di destinatari del messaggio e, più in generale, della comunicazione così propalata. Propria dell'induzione, poi, in armonia con l'individuazione dei singoli cui l'azione è diretta, è la forte caratterizzazione motivazionale dell'attività posta in essere dall'agente. Il significato lessicale del verbo “indurre”, infatti, va riportato in tesi principale alla categoria espressa dai concetti di “forzare” e “spingere”2. Ne consegue, dunque, la considerazione che l'agente-induttore operi, quindi, una spinta specifica e qualificata (quasi fisica si potrebbe dire) tesa univocamente a provocare uno specifico convincimento, (nonchè alla determinazione) in ordine all’uso di stupefacenti, orientando ed indirizzando consapevolmente la propria volontà nei confronti di una o più persone perfettamente individuate. Le considerazioni che precedono ci permettono, quindi, di ritenere corretta quell’impostazione che escluda nella situazione processuale descritta l’ipotizzazione della condotta di induzione a favore di quella di istigazione. Il Tribunale di Ferrara – espressis verbis – aderisce all’orientamento testè ricordato, facendolo proprio, senza tentennamenti ed, anzi, operando una precisa, quanto efficace sistematica dei tratti salienti il contegno istigatorio. L’istigazione – intesa quale fomentazione di una platea indeterminata di persone – deve, a parere del Collegio, presentare il requisito della “comunicazione illecita”. Come si legge nell’ordinanza, la propalazione può consistere “…nel fornire suggestioni, consigli e indicazioni sull’uso, nell’argomentare in maniera congrua e convincente sull’opportunità e desiderabilità della condotta vietata descritta come valore positivo”. E’, quindi, la predisposizione e la concertazione di un’attività finalizzata e destinata a conferire valenza di accettabilità e di favore ad un comportamento (l’assunzione di sostanze stupefacenti), che per quanto non penalmente punibile – pur a precise condizioni – costituisce, senza dubbio, elemento oggettivamente di disvalore e latamente antigiuridico (si pensi alle previsioni di cui all’art. 75 dpr 309/90), che integra l’in sé dell’istigazione. B) I CAPISALDI DELLA PRONUNZIA Risolta la importante questione preliminare, concernente la reale condotta sussumibile nel contesto criminoso ipotizzato, cioè la qualificazione giuridica dell’azione supposta come illecita, appare, indi, decisivo l’esame della ricostruzione operata dai giudici del riesame reale, in ordine al contegno fattuale che la pubblica accusa ha – a torto - ritenuto inseribile nel contesto della previsione di cui all’art. 82 dpr 309/90. In via assolutamente preliminare si è sancito che si verte in ambito di “mera messa in vendita di semi di canapa indiana e di altri accessori per la coltivazione della stessa”. A parere di chi scrive, su questo specifico punto, ci troviamo di fronte all’unica imprecisione dell’ordinanza, una mera sbavatura che, peraltro, non inficia la rilevanza e l’apprezzabilità della stessa. Va, infatti, sottolineato che i richiamati cd. accessori per la coltivazione della canapa, in realtà, presentano caratteristiche di indubbia fungibilità, venendo e potendo essi essere utilizzati, indistintamente, per qualsiasi tipologia di coltivazione. Tali strumenti, infatti, non presentano alcun profilo di destinazione specifica o caratteristiche che possano indurre a ritenere la destinazione in rapporto pertinenziale esclusivo alla coltivazione di piante di cannabis. E’, dunque, importante sottolineare questo passaggio fattuale, perché esso assume connotato di rilevanza, al fine di dimostrare che la coltivazione della cannabis – diversamente da quanto sostenuto in varie sedi anche politiche e giurisprudenziali - non richiede forme e modalità tecniche di minima specificità, ma si risolve in una forma di coltura del tutto analoga a qualsivoglia altra e diversa pianta. Ciò ritenuto, si deve notare come il fulcro argomentativo del ragionamento del Collegio si incardina proprio sulla differenza ontologica e giuridica fra la vendita di semi e la coltivazione degli stessi. Decisive e conclusive appaiono due osservazioni, pienamente condivisibili. In primo luogo il discrimen fra i due momenti comportamentali. 1a) Da un lato - ed anteriormente in un’ipotetica sequenza temporale – si pone, infatti, la vendita di semi come attività assolutamente priva di contenuto illecito. Essa non può venire considerata, assolutamente, un antecedente storico, necessario sul piano eziologico, posto in essere dall’agente con piena coscienza e volontà di pervenire – in fase successive – sia alla coltivazione, che alla germinazione della pianta, dalla quale trarre, indi, il prodotto tossicologicamente perfetto, cioè rientrante nella tabella delle sostanze stupefacenti. La ragione di questa esclusione è semplice a va rinvenuta nella nozione legale di stupefacente. E’ stato, infatti, dimostrato che i semi sono esclusi dalla nozione legale di Cannabis (e, quindi, di sostanze stupefacenti), giusto il disposto della L. 412 del 1974, art. 1, comma 1, lett. B; della Convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e, da ultimo, della tabella I Decreto Ministero della Salute 11 aprile 2006. “…Il termine canapa è, infatti, riferibile unicamente alle sommità fiorite o fruttifere della pianta ad esclusione dei semi e delle foglie non accompagnate dalle relative sommità…”. Va ricordato in proposito che questa posizione è stata propugnata ed esplicitata dal Tribunale monocratico di Benevento (sent. 7 Febbraio 2008 n. 74)3, il quale in maniera chiara ed esatta, ha statuito che “La vendita di semi non è idonea, quindi, a ledere il bene giuridico protetto in linea generale dalla legislazione sugli stupefacenti, non potendo ai predetti essere attribuito il benché minimo effetto drogante”. Ergo, appare indiscutibile che la vendita di semi concretizza un momento comportamentale antecedente che non si fonde, nè può essere confuso, in alcun modo, con la attività di coltivazione. Né si può, in alcun modo, seriamente sostenere – in carenza di rigorosi e pregnanti elementi di prova – che la causale che sottende alla vendita sia quella di porsi in eziologico rapporto con l’uso e la diffusione di stupefacenti. Si potrà, forse, discutere e polemizzare sull’ipocrisia insita nell’affermazione che lo scopo della vendita dei semi sia, ufficialmente quello del collezionismo; è, però di tutta evidenza che altra causale non può essere rinvenuta. Va, poi, considerato che - nella fattispecie sottoposta all’esame del Tribunale di Ferrara – l’attività commerciale venga svolta in parte preponderante via internet. Non si tratta di particolare di poco conto, atteso che tale profilo postula la valutazione della condotta del commerciante in relazione alle accortezze ed agli strumenti di prevenzione che devono essere assunte in proposito specificatamente. Assume, così, rilevanza, il controllo del sito della società (che è, certamente, lo strumento mercantile per antonomasia). L’ormai invalso uso di finestre pop up, riportanti messaggi di ammonimento agli utenti, in ordine sia ai divieti legislativi vigenti, sia ai limiti di utilizzazione dei prodotti che si possono acquistare, (corredate poi, dall’invito a desistere dall’uso di droghe), certamente, assolve alla ulteriore funzione di una corretta preventiva informazione e, sul piano processuale, funge da prova storica e documentale che permette di escludere che, nel caso in disamina, sussistesse l’elemento psicologico sia riguardante il concorso nella successiva condotta coltivativa (art. 73), sia – in via residuale – sia riguardante la gradata ipotesi di cui all’art. 82. 1b) Da altro canto, va segnalata la totale indipendenza ed autonomia del comportamento che viene tenuto dell’acquirente. Esso, dunque, sfugge a qualsiasi forma di controllo preventivo (successivo non è neppure pensabile) da parte del venditore. E’ questa, una conclusione assolutamente elementare nella sua logicità, ma, comunque, decisiva. Ne consegue, pertanto, la considerazione che una volta, che venga, infatti, escluso che il dante causa (venditore) non sia assolutamente legato, attraverso il denominatore di un comune contesto soggettivo, all’acquirente, appare indubbio che le volontà e le consapevolezze di entrambi sono – se tra loro rapportate - del tutto differenti, libere ed autosufficienti e non si influenzano reciprocamente in alcun modo. Uscita, così, dalla sfera di disponibilità del commerciante, la destinazione cui la res (i semi nella fattispecie) è destinata, ad opera esclusiva dell’acquirente, non può involgere a ritroso neppure in maniera minima il primo agente. La scelta di finalizzare una cosa ad un uso espressamente vietato dalla legge, con consequenziale deviazione e deragliamento della condotta iniziale dal binario di originaria liceità, poichè configura un’opzione attribuibile – come nel caso che ci occupa - in via esclusiva all’acquirente, non può dispiegare effetti, per cosi dire, retroattivi. Un’applicazione che si ponesse all’opposto di questo principio dell’autonomia delle condotte individuali, dunque, comporterebbe un’indebita ed inammissibile estensione del già discutibile principio di oggettivizzazione della responsabilità penale, sacrificando, così, in toto il profilo personalistico della stessa. In secondo luogo, si deve notare come il Tribunale dissenta con nettezza dalla posizione della pubblica accusa, la quale ha ipotizzato che la vendita dei semi acquisisca connotati di antigiuridicità penale, se abbinata ai ricordati strumenti coltivativi. Il giudice della cautela – in questo frangente – formula il proprio giudizio articolandolo tre distinti piani. 2a) In primo luogo, il Collegio qualifica felicemente, utilizzando in maniera appropriata gli aggettivi “asettici” e “neutrali”, le complessive modalità di messa in vendita dei prodotti citati. Nell’atteggiamento commerciale degli indagati non vi è strepitus fori, né, d’altronde, si rinvengono forme altisonanti o ridondanti che magnifichino l’uso di prodotti derivati dalla coltivazione, elementi che, cioè, possano dimostrare un atteggiamento palesemente posto “sopra le righe”, e, dunque, tale, quindi, da superare irreversibilmente lo spartiacque fra condotta lecita e condotta illecita. 2b) In secondo luogo, viene fissata, con precisione, la soglia temporale di punibilità della condotta illecita, che si sostanzia e concretizza nel momento coltivativo vero e proprio. Ergo, ribadendo la netta distinzione, cui si è fatta menzione al precedente punto 1a), il Tribunale valuta la condotta di vendita come – al più – teoreticamente inseribile nel contesto di quegli atti preparatori, peraltro, penalmente irrilevanti della successiva ipotetica azione illecita, in quanto ultronei ed inidonei rispetto all’ipotesi di tentativo punibile. Sul punto della distinzione fra atti preparatori e delitto tentato si osserva che la giurisprudenza ha affermato che “Ai fini della sussistenza del delitto tentato, occorre che, sulla base di una valutazione ex ante, gli atti compiuti, anche se meramente preparatori o solo parziali, siano idonei ed univoci, ossia diretti in modo non equivoco a cagionare l'evento lesivo ovvero a realizzare la fattispecie prevista dalla norma incriminatrice, rivelando così l'intenzione dell'agente di commettere lo specifico delitto.”4 Ad colorandum, va, poi, precisato che questo orientamento appare coerente con una esegesi rigorosa dell’istituto del tentativo di reato, così come concepito all’interno del complessivo sistema dato dal codice penale, porti a conferire valenza unicamente alla locuzione “atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere un delitto". Vi è, però, da rilevare, che pur non essendo prevista normativamente una distinzione fra atti preparatori e atti esecutivi, si possa ricorrere ad un criterio, per cosiddire, legale, atto alla qualificazione del tentativo punibile. Esso si compone di plurimi requisiti tutti necessari e richiesti. Il criterio in parola consiste, dunque, nell’esame dello sviluppo assunto dalla condotta, degli elementi distintivi del delitto consumato attraverso l'univocità della direzione degli atti compiuti verso la commissione di tale delitto e della contemporanea idoneità degli atti stessi a commetterlo. 3b) Coerentemente con le premesse svolte e delle quali si è fatta ampia menzione, il Tribunale esclude che la vendita dei semi possa essere elemento sussumibile nella configurazione dell’istituto giuridico del tentativo di coltivazione. Quella del tentativo, costituirebbe, comunque, un’ipotesi, peraltro, già rifiutata e criticata da un’antica pronunzia del Tribunale di Frosinone5 che affermò – seppure discutibilmente sotto altri aspetti - che la coltivazione non autorizzata di canapa indiana “…è un reato di pura condotta, che si perfeziona con la sola azione del coltivare la canapa indipendentemente dal suo risultato naturale; pertanto si deve escludere sia il reato impossibile sia il tentativo nell'ipotesi di mancanza di principi attivi di stupefacente nella pianta di canapa andiana, essendosi il reato già consumato con la sola azione del coltivare.” 4b) Da ultimo, ma per nulla secondario, viene richiamata nel complessivo contesto deliberativo – ancorchè fuggevolmente ed implicitamente – la rilevanza dell’elemento psicologico. Non mette conto, quindi, spendere eccessive considerazioni per sottolineare, comunque, come la struttura complessiva di un reato non possa minimamente prescindere dalla sussistenza di tale fattore necessario componente lo scheletro del reato. La decisività dell’investigazione, sul punto in parola, appare ancor più decisiva della dimostrazione dell’esecuzione della condotta materiale. In situazioni del tipo di quella in esame, la esistenza o meno di una volontà cosciente e consapevole dell’agente, quale indubitabile e specifica espressione di un disegno illecito predeterminato, rispetto al quale la singola azione si pone in nesso di strumentalità e, ancorchè lecita assume stimmate penalmente rilevanti, deve essere accertata con rigore ed al di là di ogni ragionevole dubbio. L’importanza di tale elemento costitutivo del reato, nell’economia ricostruttiva di una condotta, è senza discussione fondamentale. Esso è in grado, di per sé solo, di potere fornire qualificazione sul piano giuridico e sistematico ad una condotta, attraverso l’attribuzione alla stessa di un significato di disvalore ed antigiuridicità, non altrimenti conferibile. C) CONCLUSIONI Pur volendo prescindere dal ribadire il favore che la pronunzia deve incontrare – non tanto e non solo per la posizione assunta -, quanto per la coerenza e l’arguzia argomentativa, chi scrive ritiene di dovere concludere le considerazioni sin qui sviluppate, osservando come il collegio costituito ex art. 324 c.p.p., sottolineando l’apprezzabilità della nota di chiusura dell’ordinanza. Essa ribadisce la netta distinzione fra il comportamenti indiscriminato e criminoso di colui (o coloro) intenda svolgere un’attività di cieco ed irresponsabile proselitismo e, invece, chi intenda approcciarsi alle tematiche antiproibizioniste in modo serio, valutando il problema dei plurimi utilizzi della cannabis (non dimentichiamo ad esempio l’utilizzo e la sperimentazione autorizzata anche dalla Regione Marche nell’ambito di terapie antalgiche) come momento di informazione ed espressione culturale. Note [1]Cfr. www.altalex.it 06.02.2008 Mariuana: responsabilità del titolare di alcuni siti internet per la vendita di semi Tribunale Rovereto, sentenza 29.11.2007 n° 300 (Carlo Alberto Zaina) [2] Cfr. DE MAURO Dizionario Italiano, Paravia, 2000 Verona,vol. I, pg. 1205, [3] in www.altalex.com del 12.5.2008 [4] App. Milano Sez. II Sent., 16-07-2008 , Ca.Br. in www.leggiditalia.it ; Cass. pen. Sez. VI, 17-02-2004, n. 25040, Pg. in proc. Aniello, Guida al Diritto, 2004, 28, 92. [5] Trib. Frosinone, 10-11-1983 , Grossi,Giur. di Merito, 1984, 933 nota di DE ANGELIS Carlo Alberto Zaina, legale -------------------------------------- NOTIZIE 02-12-2008 Italia. Veneto. Diminuisce fra i giovani l'uso di droghe Lo stato di salute dei giovani veneti tra 11 e 15 anni, in un quadriennio (2002-2006) e' andato migliorando, seppur leggermente, e trovandosi ancora nella 'bassa classifica' europea.. In controtendenza rispetto al percepito, ad esempio, e' diminuito l'uso di alcool, fumo e droghe, ed e' calata la percezione di aver subito atti di bullismo a scuola. Aumentano invece i casi di obesita' o sovrappeso e cresce fortemente l'insoddisfazione per il proprio corpo, cosi' come aumentano i giovani che dichiarano di sentire fortemente lo stress da carico scolastico. Queste indicazioni sono emerse ieri a Verona, alla presentazione del volume 'I Giovani in Veneto', tenutasi alla presenza degli Assessori regionali Sandro Sandri e Stefano Valdegamberi. Lo studio approfondisce e confronta i risultati di una duplice rilevazione quadriennale svolta su un campione di 6.744 giovani veneti di 11,13 e 15 anni, nell'ambito del Progetto dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' 'Health Behaviour in School Aged Children', realizzato dalla Regione del Veneto, in collaborazione con il Centro Regionale di Riferimento per la Promozione della Salute dell'Ulss 20 di Verona, l'Universita' di Padova e la Direzione Scolastica Regionale per il Veneto. 02-12-2008 Italia. Storie di guerra alla droga: carabiniere si tuffa e salva pacchetto di cocaina Li hanno seguiti da Schio a Camposampiero (Padova) e quando i malviventi hanno tentato di fuggire gettando la droga in un torrente in piena e speronando la 'Gazzella', i carabinieri li hanno bloccati, arrestati e recuperato , con un tuffo fuori programma, la sostanza stupefacente. I carabinieri di Schio hanno cosi' messo fine all'attivita' di due albanesi, regolari, ora accusati, oltre che di detenzione a fini di spaccio di droga, di danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali dolose. In carcere sono finiti Altin Kola, alla guida della berlina di lusso sulla quale viaggiavano, e Valter Prendi, gia' noto alle forze dell'ordine, che ha lanciato l'involucro nel torrente Muson. C'e' voluto il coraggio e l'abilita' natatoria di un carabiniere per recuperare il pacchetto: il militare si e' tuffato nel corso d'acqua in piena tornando a riva con il 'pescato', un pacco contenente 150 grammi di cocaina per un valore di circa 50 mila euro. I due albanesi sono stati rinchiusi nel carcere di Padova. 02-12-2008 Italia. Con San Patrignano si risparmia Il risparmio per lo Stato - calcolato sulle rette pubbliche per il mantenimento dei ragazzi accolti non accettate - e' stata di 30,6 milioni di euro. E' questo uno dei dati contenuti nel "Bilancio di Missione 2007" della comunita' per il recupero di tossicodipendenti di San Patrignano che si e'aggiudicata l'Oscar di bilancio 2008 per le Organizzazioni non Erogative Nonprofit, il massimo riconoscimento assegnato al mondo delle imprese e del privato sociale dalla Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche), sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. "Il nostro Bilancio di Missione evidenzia come San Patrignano vada oltre il concetto di comunita' - spiega Andrea Muccioli, responsabile della realta' non profit riminese - per essere anche un'impresa sociale capace di relazionarsi come soggetto economico nel tessuto locale e nazionale, ma portandosi sempre dietro il 'fuoco sacro' della sua missione educativa". Tra i dati piu' importanti contenuti nel bilancio: 1693 ragazzi in carico nell'anno (di cui 1389 maschi e 304 femmine), oltre 20.000 quelli entrati a San Patrignano dal 1978; un "bilancio" economico annuale di 31,1 milioni di euro, di cui 11 provengono da attivita' produttive svolte nell'ottica dell'autogestione, 15,3 da donazioni e 4,8 da contributi pubblici legati a progetti. 02-12-2008 Italia. Storie di proibizionismo, Maroni: le organizzazione criminali si finanziano al 70% con la droga La lotta al narcotraffico rimane tra le priorita' del governo per combattere la criminalita'. Lo ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nel corso del suo intervento alla presentazione del libro di Carlo Brambilla 'L'Infiltrato. La vera storia di un agente sotto copertura'. Maroni ha spiegato che le organizzazioni criminali 'si finanziano per il 70% con il traffico di droga' e ha aggiunto che, la settimana prossima, avra' un incontro con esponenti dell' Fbi che si occupano di contrasto al narcotraffico e del terrorismo internazionale. 'La cooperazione tra le polizie del mondo - ha sottolineato il ministro - e' il mezzo piu' efficace per contrastare questi due fenomeni'. 02-12-2008 Messico. La guerra alla droga porta consensi, ma per la Chiesa non e' combattuta con rigore La lotta contro i cartelli della droga ingaggiata dal presidente messicano Felipe Calderon piace alla maggioranza dei messicani. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Reforma, il 64% dei connazionali sono soddisfatti dell'operato del presidente, due punti percentuali in piú in confronto a settembre (62%). La maggioranza dei 1.515 intervistati si è detta soddisfatta dei suoi sforzi per combattere il crimine organizzato e la crisi economica. Da quando ha assunto il suo incarico, nel dicembre 2006, Calderon ha inviato piú di 20mila soldati per arginare il narcotraffico in tutto il paese, aiutando a sequestrare 70 tonnellate di cocaina e 3.700 di marijuana. Le bande di narcotrafficanti hanno replicato al giro di vite aprendo il fuoco contro soldati e poliziotti. Piú di 4mila persone sono more quest'anno nelle violenze legate alla droga nel Paese centro-americano. E la Chiesa cattolica messicana attacca il governo sostenendo che e' "lontano" dal successo nella lotta contro il narcotraffico. Ma pur riconoscendo gli scarsi risultati della guerra alla droga, essa invoca maggiore rigore nel combatterla piuttosto che nel rivederla. Secondo l'Arcidiocesi del Messico e' colpa della polizia, dei politici e del sistema giudiziario se non si registra nessun miglioramento in tale ambito. Per la curia locale la battaglia contro il narcotraffico trova degli ostacoli a causa della presenza di giudici disonesti e parziali e di un sistema giuridico "burocratizzato e inoperante". A cio' fa eco il mal funzionamento del settore della polizia, nel quale si registrano diversi infiltrati appartenenti a bande di criminali e in piu' i politici sono "piu' preoccupati della lotta tra i partiti rispetto al miglioramento delle norme in favore della giustizia e della legalita'". Nonostante il fosco scenario dipinto dalla Chiesa, venerdi' scorso il ministro della Sicurezza Genaro García ha annunciato che l'ondata di violenza causata crimini legati al narcotraffico sta cominciando a ridursi. Ultimamente infatti sono state sgominate 53 organizzazioni e arrestati 1.400 criminali. 02-12-2008 Italia. Giovanardi esulta per il referendum svizzero sulla cannabis "Dalla Svizzera e dall'Olanda arrivano ottime notizie per chi come noi ritiene che non esista differenza fra i danni causati dalle droghe, pesanti o leggere che possano essere definite. Gli elettori svizzeri infatti hanno bocciato sonoramente con un referendum la proposta di liberalizzare lo spinello e l'Olanda sta facendo precipitosamente marcia indietro visti i danni derivanti dall'apertura dei cosiddetti coffee-shop". Lo afferma Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla lotta contro le tossicodipendenze. "Per quanto riguarda poi il recupero dei tossicodipendenti -conclude Giovanardi- confermiamo la linea e il sostegno a qualsiasi terapia tendente al pieno reinserimento nella societa' e il giudizio negativo sulla cronicizzazione del paziente con permanente somministrazione di eroina". 02-12-2008 Usa. California. Sentenza della Corte Suprema limita la vendita della marijuana terapeutica La Corte Suprema, dando una stretta interpretazione della legge californiana, ha stabilito che possono essere accusate di spaccio le persone che vendano la marijuana terapeutica dietro prescrizione medica. E' opinione comune che questa sentenza incoraggera' i californiani a comprare la marijuana terapeutica dalla cooperative autorizzate, invece che dai singoli. La sentenza si applica a coloro che la Proposition 215 del 1996 non intendeva proteggere. Sono esclusi coloro che non diano assistenza ai malati e i membri delle cooperative Per Lawrence Gibbs, avvocato della Contea di Santa Cruz, questa sentenza rendera' "difficilissimo per i malati procurarsi la marijuana". Anche se i pazienti possono ora rivolgersi alle cooperative o club, sono facilitati i raid federali contro i centri non protetti appunto dalla Proposition 215. Questa sentenza e' la seconda del 2008 che limita la Proposition 215, legge che consente la coltivazione e il consumo dietro "raccomandazione" medica. A gennaio, una sentenza stabili' la possibilita' per il datore di lavoro di licenziare i dipendenti fumatori di marijuana a scopo terapeutico, anche se usata fuori dal luogo di lavoro. Successivamente fu approvata una legge che capovolgeva questa sentenza, ma il governatore Schwarzenegger mise il veto. 02-12-2008 Italia. Radicali: la Svizzera e' lontana ma non irraggiungibile Riceviamo e pubblichiamo Dichiarazione degli esponenti radicali torinesi Giulio Manfredi e Domenico Massano: Ieri in Svizzera due votanti su tre hanno detto SI’ alla somministrazione controllata di eroina da parte del servizio sanitario nazionale; è la terza volta in 15 anni che i cittadini svizzeri si esprimono (tramite referendum senza quorum) in materia, confermando sempre la giustezza della scelta politica operata dal governo svizzero in tema di tossicodipendenze, basata sulla politica dei quattro pilastri: repressione, prevenzione, cura (in cui rientra la somministrazione di eroina sotto controllo medico) e riduzione del danno (che comprende le narcosale). Oggi l’Italia, il Piemonte, Torino, sembrano lontani anni luce dalla Svizzera, tanto da permettere alla cronaca de “La Stampa” di disinformare i suoi lettori con tredici parole: “La provocazione: I radicali aprono una stanza del buco in mezzo alla strada”. Solo i lettori di “Repubblica” hanno potuto conoscere quello che è realmente accaduto ieri a Porta Palazzo: la simulazione, non per provocazione ma per informazione, di una narcosala ad opera dal COBS (Coordinamento Operatori dei servizi a bassa soglia del Piemonte). Ma oggi sono accaduti fatti che ci consentono di sperare in un futuro più vicino a quello svizzero: questa mattina, al termine del dibattito organizzato dal COBS nella sede della VI Circoscrizione, i presidenti delle Circoscrizioni VI e VII di Torino (rispettivamente Gigi Malaroda e Piero Ramasso) hanno confermato la volontà di andare avanti nello studio di fattibilità di una narcosala sul territorio di Torino Nord, coinvolgendo anche le Circoscrizioni 4 e 5. E al dibattito erano presenti esponenti dei Comitati spontanei di quartiere, che hanno sottoscritto con i radicali una petizione al Sindaco per richiedergli di riconsiderare la questione narcosala; Chiamparino deve rispondere, ai sensi dello Statuto Comunale, entro metà dicembre. L’iniziativa, dunque, continua e l’esempio svizzero (ma anche il pullman itinerante “CAN GO”, unità di strada per il contatto dei tossicodipendenti, operativo da 15 anni qui a Torino) dimostra che strumenti che solo vent’anni fa sembravano impensabili e improponibili si sono rivelati efficaci e sono stati compresi, approvati e difesi dai cittadini. Oggi in Svizzera, domani in Italia! 03-12-2008 Italia. Giovanardi ritorna alla carica: test antidroga per chi chiede la patente Test obbligatorio sulla tossicodipendenza per chi chiede di conseguire la patente. Sara' presto introdotto in via sperimentale in quattro citta' d'Italia (Foggia, Cagliari, Perugia e Verona), 'nella speranza che possa poi essere esteso a tutta Italia'. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alle Tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, intervenuto alla trasmissione 28 Minuti su Radio2. 'Chi si droga - ha ribadito parlando del suo lungo impegno contro le tossicodipendenze - si rovina il cervello e rovina la vita a se stesso e agli altri. E non e' mai troppo presto per intervenire'. Da controlli fatti lo scorso agosto un venerdi' notte - ha ricordato Giovanardi - e' risultato che il 40% dei controllati guidava sotto l'effetto di alcool o droghe. Negli ultimi 10 anni abbiamo perso 10mila ragazzi in incidenti correlati all'uso di alcool e sostanze. In 5 anni abbiamo perso tanti ragazzi quanti ne hanno persi gli Stati Uniti nella guerra in Iraq. Anche la nostra e' una vera e propria guerra'. Giovanardi ha chiesto 'l'impegno di tutti per combatterla, anche di attori, cantanti e di chi scrive i fondi sui giornali, perche' chi manda messaggi del tipo 'fumare uno spinello non fa niente' o 'con la droga si puo' convivere' vanifica il lavoro di chi cerca di far capire ai giovani i rischi della droga'. E agli ambientalisti ha girato l'appello lanciato nei giorni scorsi del presidente della Colombia durante un convegno a Roma: 'Ogni 'sniffata' e' un pezzo di foresta che se ne va, perche' i mercanti di droga stanno aumentando in maniera esponenziale l'estensione delle piantagioni grazie alla forte richiesta del mercato'. Il sottosegretario ha anche annunciato che e' pronto un Portale per sapere tutto sui danni da dipendenze, 'e' rivolto a studenti, genitori e insegnanti, ne abbiamo gia' parlato con il ministro Gelmini e speriamo di farlo entrare al piu' presto nelle scuole'. 04-12-2008 Italia. Bari. Continua la crociata contro 'le intenzioni' degli smart shop: istigano al consumo Oltre 600 semi di cannabis e svariati attrezzi per il fumo collettivo sono stati sequestrati da militari della guardia di finanza in un negozio di Ruvo di Puglia (Bari), su disposizione della procura di Ferrara. Si tratta - e' detto in una nota della guardia di finanza - di droghe definite 'smart', ossia 'furbe', perche' la loro vendita non e' prevista come reato dal codice penale se vi e' una commercializzazione sottoforma di prodotti da collezione. L'apparente legalita' del commercio di questi prodotti - continua la nota - viene superata perche' si e' ritenuto di qualificare la vendita come 'istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti', reato per il quale sono previste sanzioni che possono arrivare fino a 12 anni di reclusione. 04-12-2008 Messico. Storie di guerra alla droga: testa mozzata in caserma. Gli Usa mandano denaro La testa di un uomo, con un coltello in bocca, infilata dentro un secchio: e' la scena che hanno trovato davanti alla propria caserma i soldati di una delle sedi militari della citta' di Chihuahua, nord del Messico. Lo hanno reso noto fonti locali, precisando che gli autori del macabro gesto hanno anche lasciato, davanti alla caserma, delle dichiarazioni scritte, che hanno definito 'narco-messaggini' e il cui contenuto non e' stato divulgato dalle forze della sicurezza. Quello di Chihuahua, rilevano i media, e' un altro episodio della violenza provocata nel paese dallo scontro tra le diverse bande di narcotrafficanti. Secondo dati resi noti oggi dalla stampa, negli ultimi 11 mesi le persone uccise in omicidi vincolati al narcotraffico sono 5.031. 'E' la cifra piu' alta mai raggiunta da quando il nostro giornale ha iniziato a contare le morti violente', ha affermato il quotidiano El Universal. 'Invece di calare, la violenza sta aumentando, visto che - conclude il quotidiano - 'per passare da 4 mila a 5 mila giorni sono 'bastati' appena 42 giorni'. E gli Stati Uniti si schierano a fianco del Messico nella lotta contro i cartelli della droga. Il governo americano ha accordato la prima parte di un pacchetto di aiuti da 400 milioni di dollari per finanziare le operazioni della polizia e dell'esercito messicani contro il narcotraffico. L'ambasciatore americano in Messico Tony Garza ha spiegato che l'operazione "Merida" consentirà alle due nazioni di collaborare nelle lotta alla droga, scambiandosi informazioni in tempo reale sulle attività dei cartelli. La concessione della prima parte dei finanziamenti, 197 milioni di dollari, si è svolta con una cerimonia a Città del Messico. Il resto degli aiuti sarà accordato nel corso del prossimo anno. L'iniziativa degli Stati Uniti arriva quando il Messico è scosso da un'ondata di violenza legata al traffico di droga. Solo quest'anno sono morte 4.000 persone in scontri tra narcotrafficanti, con incidenti anche oltre il confine con gli Stati Uniti. 05-12-2008 Usa. Si celebra la fine del proibizionismo sull'alcool, che aveva raddoppiato il crimine Con un sano bicchiere di vino, gli americani brinderanno domani al 75esimo anniversario dalla fine del proibizionismo che vieto' dal 1920 al 1933 la vendita, la produzione e il consumo di bevande alcoliche nel Paese. Se l'obiettivo era quello di ridurre, se non del tutto eliminare, il consumo di alcool e limitare cosi' la criminalita', ebbe invece, secondo molti osservatori, l'effetto opposto. Il diciottesimo emendamento, commentava il celebre milionario John Rockefeller nel 1932, "ha aumentato il consumo di alcool, ha fatto moltiplicare bar clandestini e ha formato un esercito di criminali". Secondo una storica della Columbia University, Amy Mittelman, fu proprio in quel periodo che in America ci fu il "doppio" dei crimini rispetto alla norma. I promotori del proibizionismo giudicavano lo giudicavano invece come "un nobile esperimento" e sostenevano che potesse ridurre crimini, corruzione e violenze domestiche. Chissa' se fra qualche decennio accadra' la stessa cosa con il proibizionismo attuale sulla cannabis e altre sostanze. 05-12-2008 Messico. Storie di guerra alla droga: trovati 13 corpi crivellati La polizia messicana ha trovato tredici corpi privi di vita, crivellati con numerosi colpi d'arma da fuoco, in una strada secondaria nello Stato di Sinaloa, roccaforte dell'omonimo cartello dello droga. Il ritrovamento è stato fatto a poca distanza dalla città di Coyotitlan nella costa pacifica del Paese. Fonti della polizia hanno detto di aver raccolto oltre 80 bossoli. Sono in corso le indagini anche se per il momento non è stato effettuato alcun arresto. La guerra alla droga in Messico: http://droghe.aduc.it/php/ricerca.php?=messico 05-12-2008 Peru'. Betancourt: le Farc vivono di narcotraffico Allarmata dal connubio fra guerriglia colombiana e narcotraffico, Ingrid Betancourt avverte: 'Oggi le Farc sono un cartello della droga'. E' una situazione simile a quanto accade in Afghanistan, commenta l'ex ostaggio delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, liberata cinque mesi fa grazie a un'operazione dell'intelligence militare di Bogotà. L'unione fra guerriglieri e narcotrafficanti - ha detto a Lima, durante un incontro con la stampa al quale ha partecipato AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL - avviene anche in Perù con i gruppi rimanenti di Sendero Luminoso: un fenomeno di dimensioni inferiori rispetto alla guerriglia colombiana, ma comunque preoccupante. Serve una riflessione a livello mondiale 'sulla guerra contro la droga' per analizzare, capire e 'stabilire nuove strategie', dice la Betancourt. L'ex candidata presidenziale è impegnata in un tour sudamericano per chiedere l'aiuto dei leader regionali a favore della liberazione degli altri sequestrati colombiani tuttora nelle mani delle Farc. Dopo l'Ecuador, l'Argentina e il Cile, la Betancourt ha visitato il Perù. Oggi arriva in Brasile e domani toccherà brevemente la Bolivia, per poi concludere il suo lungo viaggio in Venezuela. E' stata ricevuta dai presidenti di tutte le nazioni che ha visitato: 'Cerco l'appoggio di tutti'. L'obiettivo di questa 'missione' è 'la liberazione dei miei compagni ancora sequestrati', ha spiegato. Nessuna rivelazione sulle proposte concrete accennate dai vari capi di Stato per forzare le Farc ad abbandonare le armi e rilasciare i rapiti. Idee e iniziative emerse durante le sue conversazioni con i leader sudamericani (l'ecuadoregno Rafael Correa, l'argentina Cristina Kirchner, la cilena Michelle Bachelet, il peruviano Alan García) restano top secret. 'Serve molta prudenza', spiega l'ex prigioniera delle Farc, che oggi incontrerà Luiz Inacio Lula da Silva, domani Evo Morales e al termine del suo viaggio stringerà la mano a Hugo Chávez. La mediazione di quest'ultimo con le Farc permise il rilascio di sei ostaggi, ma poi naufragò nelle polemiche con il presidente colombiano Álvaro Uribe. 05-12-2008 Russia. Nuovo record di morti per droga In Russia nel 2008 i morti per droga sono ancora aumentati. Si parla ufficialmente di 30.000 decessi. In quanto ai tossicodipendenti, ne sono registrati 537.000, scrive Nowyje Iswetija che riporta le cifre comunicate dall'organismo competente. Ma altri media parlano di 2 milioni di individui dipendenti da sostanze come eroina e cocaina, su un totale di 143 milioni di persone. Le autoriita' segnalano che il 90% dei tossici registrati e' dipendente da eroina proveniente dall'Afganistan. Bisogna valutare attentamente le esperienze internazionali in materia di lotta alla droga perche' urge migliorare la prevenzione e i trattamenti. Parola del responsabile per la politica sulle droghe, Viktor Iwanow. 05-12-2008 Canada. Metadone contro la dipendenza da cocaina Il metadone, usato da anni per curare la dipendenza da eroina, potrebbe essere utile anche per curare quella da cocaina. Francesco Leri, psicologo dell'Universita' di Guelph, ha creato una dipendenza da cocaina su alcune cavie animali, curandoli con il metadone. Alcune hanno risposto bene al trattamento: in alcuni casi si e' vista una diminuzione nella richiesta di cocaina e il cervello si "riposizionava" com'era prima di iniziare a consumare la droga. "La sperimentazione deve essere fatta immediatamente sugli umani", ha dichiarato Leri. 06-12-2008 Colombia. Punizione 'pedagogica' per chi consuma droga in pubblico Consumare stupefacenti, dosi personali incluse, nei parchi, nelle piazze e nelle scuole di Bogotá e' proibito. La misura e' stata adottata, mediante decreto, dal sindaco Moreno Rojas. Chi infrange la legge ricevera' informazioni sui danni psicologici e fisici causati dall'assunzione di droga e sara' sanzionato a livello pedagogico, con lavori socialmente utili nel settore ecologico o dell'assistenza umanitaria. 06-12-2008 Italia. Visto il (non) successo, a Perugia nuove richieste di guerra alla droga a '360 gradi' I consiglieri comunali dell'intergruppo della liberta', Camicia e Rosi, hanno annunciato la richiesta di incontro al Prefetto affinche' ci sia maggiore attenzione sulla sicurezza pubblica e ci sia 'una battaglia a 360 gradi sul fenomeno della droga, perche' Perugia non puo' essere considerata il quadrilatero internazionale del traffico degli stupefacenti'. L'annuncio, dopo l'operazione di polizia che ha portato ieri in carcere 5 spacciatori e altri 11 magrebini gia' espulsi dal territorio e dopo la trasmissione Porta a Porta che 'ha messo in luce - hanno detto i due consiglieri Camicia a Rosi - le problematiche sulla sicurezza che, come Intergruppo della Liberta', abbiamo in piu' occasioni sollevato. Continuare a negare di fronte ad una evidenza cosi' palese che Perugia, secondo il sindaco Renato Locchi, e' ancora piena di fiori,significa non riconoscere errori che durano ormai da 10 anni. La Giunta Locchi - hanno concluso - che ha il merito di aver affondato Perugia e di averla fatta scendere di 360 gradi, dovrebbe ammettere i propri errori e, a dir poco, si dovrebbe dimettere'. 06-12-2008 Usa. Mai piu' il proibizionismo sull'alcool, ora si discute di droghe Il 5 dicembre del 1933 si chiudeva ufficialmente negli Stati Uniti l'esperienza del proibizionismo. Tuttavia, a 75 anni esatti da quella data, il dibattito negli States e' sempre aperto, ma coinvolge oggi la droga. Quando alla fine del 1933 lo Utah ratifico', assieme ad altri 35 stati, il 21esimo emendamento che poneva ufficialmente fine al bando dell'alcol negli Usa, era ormai chiaro alla gran parte degli americani il fallimento del proibizionismo nel ridurre il consumo di alcol e l'aumento, parallelamente, del suo smercio illegale. Oggi, invece, si discute negli Usa se sia giusto o meno ammorbidire un altro proibizionismo, quello sulle droghe e il dibattito e' rimbalzato sulle pagine del Wall Street Journal. Ethan Nadelmann, a capo della Drug Policy Alliance - un'organizzazione americana no profit che punta ad una legislazione piu' morbida sulla droga - sostiene che 'la proibizione delle sostanze stupefacenti ha conseguenze enormi in America limitando, ad esempio, lo sviluppo di politiche sanitarie responsabili. Mi aspetto che Barack Obama promuova una intensa campagna di informazione in questo senso'. A rispondere a Nadelmann e' stato John Walter a capo dell'ufficio della Casa Bianca di Bush che coordina la politica nazionale sul controllo delle droghe. Secondo Walters 'la politica del governo sulle droghe e' stata un successo in questi anni' portando ad un crollo del consumo tra i giovani e auspicando quindi che Obama continui sulla stessa linea. 06-12-2008 Italia. Censis: per gli italiani la droga e' sempre piu' normale Gli italiani provano a 'normalizzare' la droga, sempre più pervasiva nella quotidianità e sempre meno associata a fenomeni di devianza e marginalità conclamate. A dirlo è il 'Rapporto sulla situazione sociale del Paese' prodotto dal Censis. Se diminuiscono infatti i decessi per overdose, passati dagli 825 del 2001 ai 589 del 2007, e le quantità di eroina sequestrate (158 chili in meno tra il 2001 e il 2007) e delle persone segnalate per eroina, (da 9.670 a 6.560), aumenta però l'uso di 'droghe compatibili'. La cocaina sequestrata (oltre 2mila chili in più in 6 anni) e le persone segnalate per l'uso di questa droga passano da 8.221 del 2001 a 13.078 del 2007, così come aumentano i ritrovamenti di droghe sintetiche (le dosi sequestrate passano tra il 2001 e il 2007 da 315.779 a 393.457). Sotto l'effetto di stupefacenti si guida sempre di più: tra il 2004 e il 2008 le contravvenzioni sanzionate tra il venerdì e la domenica con questa motivazioni sono il 46,8% del totale, "La normalizzazione virtuosa diffusa nel quotidiano contempla, tuttavia, scarti, circoscritti ma non necessariamente meno dirompenti, sul piano del rischio e della emozionalità estrema. La mistica del no limits - spiega dal centro Studi - diventa un richiamo ritualizzato, condiviso da fasce ampie di cittadini 'normali' che lo incasellano in momenti specifici, contrassegnati da un'apparente sospensione delle regole della normalità". Un esempio? Le infrazioni accertate per il gareggiamento in velocità passano dal 2004 al 2008 da 93 a 312, mentre nel solo fine settimana si registra la metà dei morti per incidenti stradali, così come le contravvenzioni sanzionate tra il venerdì e la domenica per guida in stato di ebbrezza sfiorano il 70,5% . Una vera e propria escalation poi per i rave-party, passati da 4, con soli 6 denunciati nel 2006 ai 12 del 2008 con oltre 400 persone identificate. 07-12-2008 Olanda. Amsterdam. Via coffee shop e vetrine a luci rosse Nuovo giro di vite in vista ad Amsterdam contro i coffee shop - i bar dove è legale acquistare e fumare hashish e marjuana - e le vetrine a luci rosse, dove sono "esposte" le prostitute. L'amministrazione comunale ha annunciato ieri di voler ridurre drasticamente il numero dei locali dediti a queste attività nel centro della città. Obiettivo dell'iniziativa, liberare almeno in parte il cuore di Amsterdam da attività che, secondo l'amministrazione locale, contribuiscono all'aumento della criminalità che si sta registrando in queste aree. Allo stesso tempo la principale città olandese punta a rifarsi il look trasformando il centro città in una zona che, oltre a essere più sicura, sia anche più bella e vivibile. E' ormai da qualche tempo che in Olanda si è invertito il trend di tolleranza verso i coffee shop, autorizzati dal 1976 a vendere cinque grammi di cannabis ad ogni cliente maggiorenne. Alcune cittadine vicine alla frontiera belga hanno deciso di chiudere alcuni di questi bar per limitare il turismo transfrontaliero della droga e recentemente è scattato, nella città simbolo del Paese, il divieto di vendita dei funghi allucinogeni. Il progetto presentato oggi dal comune di Amsterdam punta a ridurre del 17% il numero complessivo dei coffee shop e dimezzare quello delle vetrine a luci rosse, che dovrebbero scendere dalle 482 attuali a 240. 08-12-2008 Iran. Storie di guerra alla droga: impiccati tre spacciatori Tre uomini condannati a morte per traffico di stupefacenti sono stati impiccati in Iran, secondo quanto scrive l'agenzia Fars. Le esecuzioni sono avvenute nel carcere di Zahedan, nel sud-est del Paese. L'agenzia riferisce solo le iniziali dei nomi dei giustiziati: P.D., M.M. e E.R. Quelle odierne portano ad almeno 220 le impiccagioni dall'inizio dell'anno nel Paese, secondo notizie di stampa. Lo scorso anno, secondo un conteggio di Amnesty International, erano state 317: un numero che aveva piazzato l'Iran al secondo posto per quantita' di esecuzioni capitali dopo la Cina. 08-12-2008 Messico. Storie di guerra alla droga: otto cadaveri trovati in una fossa Le autorità messicane hanno ritrovato i resti dei cadaveri di otto persone nel Michocoan, stato che si affaccia sull'Oceano Pacifico. Il ministero della Difesa ha spiegato che i corpi sono stati tagliati in pezzi e poi bruciati, prima di essere gettati in una fossa poco profonda nel patio di una casa nei pressi della città di Uruapan. I soldati hanno ritrovato inoltre due accette, un coltello, pistole, manette e maschere da sci dentro un baule seppellito accanto ai corpi. I clan che gestiscono il traffico della droga sono accusati di oltre quattro mila omicidi solo nel 2008. Lo stato del Michocan - di cui è originario il presidente Felipe Calderon - è una delle aree piú colpite dagli episodi di violenza. 08-12-2008 Usa. Studio: fumo passivo da piccole riduce la fertilita' Il fumo passivo e' letale quasi quanto fumare direttamente, e comporta seri rischi per la fertilita' e la gravidanza. Questo si sa. Ma la recente scoperta di un gruppo di scienziati americani e' ancora piu' inquietante: le donne che sono state esposte al fumo passivo da piccole, quasi sempre a causa di due genitori fumatori, corrono anche dopo molti anni seri rischi di avere problemi di fertilita', anche se da adulte tengono un regime di vita integerrimo. Le tossine nel fumo, si legge infatti nello studio pubblicato dalla rivista Tobacco Control, sono in grado di danneggiare gli organi della donna in modo permanente, aumentando in maniera esponenziale le possibilita' di non riuscire a rimanere incinte, o peggio di avere uno o piu' aborti spontanei. I ricercatori, guidati da Luke Peppone dell'Universita' di Rochester a New York, hanno studiato 4.800 donne curate presso il Roswell Park Cancer Institute di New York. Le donne hanno fornito dettagli di tutte le loro gravidanze, i tentativi di concepire e di aborti spontanei, cosi' come la loro storia di fumo "attivo" e l'esposizione nel corso della vita al fumo degli altri. Nel complesso, l'11 per cento delle donne hanno segnalato difficolta' ad avere una gravidanza, e circa un terzo ha perso uno o piu' bambini. In totale, il 40% delle donne ha avuto problemi di fertilita'. Analizzando la storia delle singole donne, si e' scoperto che quelle che avevano in casa genitori fumatori hanno avuto il 26% in piu' di difficolta' nell'avere un bambino, e addirittura il 39% di casi in piu' di aborto spontaneo. In totale, quattro donne su cinque hanno dichiarato di essere state esposte al fumo passivo nel corso della loro vita, e la meta' di aver "fumato" involontariamente per colpa dei genitori. "Queste statistiche sono mozzafiato - ha sottolineato Peppone - e certamente indicano ancora di piu' il rischio del fumo passivo". Secondo gli esperti, il tema del funmo passivo correlato alla fertilita' femminile "rimane una grande priorita' di sanita' pubblica". 08-12-2008 Video. 23 secondi di guerra alla droga in Messico Credete si tratti dell'Iraq? Oppure dell'Afghanistan? No. Questo e' il Messico, a poche miglia dal confine con gli Stati Uniti. Dall'inizio dell'anno, la guerra alla droga ha gia' mietuto piu' di 4.000 persone. Come gia' la Colombia, anche il Messico si avvia verso lo stato di guerra permanente. Fino a quando lasceremo che le organizzazioni criminali si finanzino con il monopolio del mercato illegale degli stupefacenti? Fino a quando permetteremo agli Al Capone di mettere sotto scacco un intero Paese? Guerra per le strade: http://www.youtube.com/watch?v=NN3i8_8NxUs Guerra nei negozi: http://www.latimes.com/news/nationworld/world/la-fg-monterrey7-2008dec07,0,5447755.story ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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