====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 11-03-2008 al 17-03-2008 n.12/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - L'Olanda sta per cambiare la politica sulle droghe - Messico. Pronta una proposta di legge per legalizzare il consumo di marijuana - Gb. Commissione sulla droga: tossicodipendenti non dovrebbero essere arrestati - Argentina. Proposte per una nuova politica sulle droghe NOTIZIE - Usa. Michigan. Raccolta firme valida per la marijuana terapeutica - Gb. Ricerca israeliana e spagnola sugli effetti positivi della cannabis per l'Alzheimer - Usa. Illinois. Sette cittadini su dieci favorevoli alla marijuana terapeutica - Olanda. Tribunale blocca trasferimento coffee-shop in periferia - Argentina. Il Governo annuncia la depenalizzazione del consumo di droghe - Usa. California. Condonata evasione tasse su vendita marijuana terapeutica - Italia. Piobbichi (Prc): legge Fini-Giovanardi spinge giovani a non discriminare fra droghe pesanti e leggere - Afghanistan. Onu alla ricerca di nuovo mandato Unama anche contro traffico di droga - Bolivia. Nuovo piano governativo per industrializzare la foglia di coca - Italia. Bologna. Garante: immigrati non possono disintossicarsi in carcere - Repubblica Ceca. Nelle discoteche e' la cocaina e' la droga preferita - Italia. Milano. Polizia: denunciati in un anno quasi 600 consumatori di droga - Italia. Milano. De Corato: sondaggi ci danno ragione su kit antidroga - Italia. Firenze. Professore finisce su Youtube mentre 'fuma' in classe - Italia. Marche. Assessore propone Consulta dei giovani per nuova legge su politiche giovanili - Italia. Procura chiede rinvio a giudizio di Cosimo Mele (ex Udc) per cessione droga - Repubblica Ceca. Ottuplicati sequestri di cocaina nel 2007 - Usa. California. Campagna contro le metanfetamine per aiutare la comunita' gay - Italia. Milano. Domani raccolta firme dei Radicali sugli scambiasiringhe - Nuova Zelanda. Vietata la 'pillola dei party' (Bzp) - Afghanistan. Coordinatore Usa antidroga esprime ottimismo. Ma l'Onu: negli ultimi due anni produzione oppio raddoppiata - Italia. Neuroimmagini per predire ricadute nelle droghe - Italia. Cataloghi droghe nei telefonini, arrestati quattro minorenni - Gli scout del 21mo secolo: 47% dice si' alla marijuana - Messico. Ritrovata fossa comune con 30 vittime della guerra di droga - Messico. Contro la legalizzazione della marijuana - Brasile. Arrivano per la prima volta le piantagioni di coca - Italia. Napoli. Agenti arrestano spacciatori e la folla li accerchia - Canada. Ottawa. Alla ricerca nuova politica di riduzione del danno per prevenire Hiv ed epatite C - Usa. Washington. Corte Suprema contro i tests, casuali, antidroghe agli studenti - Usa. Diminuisce il consumo di metanfetamine e cocaina fra i lavoratori - Italia. Padova. Cani antidroga e muro divisorio in scuola elementare per una foto - Italia. Giovani AN: ragazzi ingannati da quelli della droga libera ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 101 arresti - 372,438 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 199,348 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 173,090 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 95 giorni di detenzione ARTICOLI 11-03-2008 L'Olanda sta per cambiare la politica sulle droghe Dopo oltre trent'anni, l'Olanda sta per cambiare la propria politica in materia di droghe che finora e' stata la piu' liberale del mondo. Com'era prevedibile, anche i famosi coffieshop non resteranno fuori dalla discussione. Il Governo intende proibire i cosiddetti growshop, negozi in cui i privati possono comprare semi e altri articoli per coltivare marijuana a casa propria. Durante il dibattito, il ministro della Giustizia, Ernst Hirsch Ballin, ha annunciato che entro pochi mesi ci sara' un cambio delle leggi, in modo da rendere impossibile la coltivazione domestica della cannabis e comminare sanzioni severe a chi dovesse trasgredire. La maggioranza della Camera ha dato il suo sostegno ai piani del ministro d'irrigidire la legge riguardo a uso, coltivazione e vendita di droghe. Il rappresentante del partito di maggioranza al Governo, la Democrazia Cristiana, ha anche parlato di chiudere i coffeeshop, i locali dove chiunque puo' comprare e consumare una piccola quantita' di droghe leggere. E' probabile che la maggioranza dei parlamentari dia il via libera anche a questa misura. L'attuale situazione e' il risultato della combinazione delle forze politiche oggi al Governo. Si tratta dell'alleanza piu' conservatrice degli ultimi anni. Vi partecipano tre partiti: la Democrazia Cristiana (CDA), i socialdemocratici del PvdA e l'Unione Cristiana, un piccolo partito di confessione cristiana. Il partito che ha cambiato la propria posizione in modo clamoroso e' quello dei socialisti del PvdA. Con sorpresa e sgomento dell'opposizione progressista in Parlamento, il PvdA ha approvato quasi tutte le mozioni restrittive dei suoi alleati di Governo. Questo, sommato al fatto che i liberali del VVD e l'estrema destra del PPV hanno una posizione chiaramente conservatrice riguardo alle droghe, ha fatto si' che, per la prima volta in tanti anni, l'Olanda sia sul punto di mutare la propria politica in questo campo. L'opposizione di sinistra ha dichiarato che le modifiche annunciate sono un disastro. E' vero che la politica olandese sulle droghe ha ricevuto le critiche di molti Paesi, sostiene la sinistra, eppure si puo' parlare di successo. Per esempio, da molti anni l'Olanda e' tra i Paesi con meno morti per droga. Secondo gli esperti, cio' si deve in gran parte alla trasparenza del sistema, alla netta divisione tra droghe leggere e pesanti e all'accurata assistenza fornita ai tossicodipendenti. Il Governo vuole porre fine alla politica liberale sulle droghe per principi politici e perche' e' opposta alle norme generali europee. Ma questi cambiamenti arrivano, paradossalmente, proprio nel momento in cui molti Governi europei cominciano a considerare la possibilita' di seguire l'esempio olandese, che si dimostra valido. Rutger van Santen Tratto da Informarn.nl (trad. di Rosa a Marca) 12-03-2008 Messico. Pronta una proposta di legge per legalizzare il consumo di marijuana Studenti universitari e una coalizione di piccoli partiti della Citta' del Messico hanno predisposto un disegno di legge che consente il possesso di tre grammi di marijuana, con l'obiettivo di combattere meglio il piccolo spaccio di droga. La coalizione socialdemocratica della Asamblea Legislativa del Distrito Federal, controllata dalla sinistra, ritiene che si debba evitare che i consumatori siano considerati dei piccoli narcotrafficanti riducendo cosi' l'efficacia della lotta al vero narcotraffico. Nella proposta si prevede che "la quantita' massima da considerare come consumo personale siano 3 grammi nel caso della cannabis sativa, indica e americana, meglio conosciuta come marijuana, e 2 grammi per la sua resina, derivati e sementi". Nel 2006, l'ex presidente Vicente Fox (2000-2006) rinvio' al Legislativo una legge che depenalizzava il possesso di piccole quantita' di droghe, dopo che gli Stati Uniti l'avevano criticata paventando il rischio che i mercanti di droga restassero a piede libero. Quella proposta di legge ammetteva come dose per il consumo personale 5 grammi di oppio, 25 di eroina, 5 di marijuana, 500 milligrammi di cocaina. Presentando l'iniziativa, il coordinatore della Coalizione Parlamentare Socialdemocratica, Jorge Carlos Diaz Cuervo, e i 21 membri della Prima Assemblea dei Giovani Socialdemocratici, hanno sostenuto che "le persone che fumano marijuana, prima d'essere dei malati sono esseri umani che fumano per il piacere". Hanno sostenuto che "le azioni del governo federale si sono concentrate, finora, nel combattere la produzione e la distribuzione di droghe e hanno trascurato la domanda e il consumo" . "Anche il trattamento dei tossicodipendenti e' stato disatteso e relegato a istituzioni che non garantiscono a queste persone un trattamento medico adeguato", hanno aggiunto i socialdemocratici. Questo e' un problema particolarmente grave nelle carceri di Citta' del Messico "dove i reclusi sono piu' esposti a diventare tossicodipendenti e non ricevono la dovuta assistenza". In conclusione, hanno detto che "non si deve criminalizzare il consumo di droghe, bensi' regolamentare, eliminando nella legge tutte le ambiguita'. Inoltre bisogna sensibilizzare la popolazione sul fatto che l'abuso e il consumo di droghe e' una malattia piu' che una condotta criminale". Secondo gli autori della proposta di legge, una delle ambiguita' del Codice Penale e' contenuta nell'articolo che stabilisce: "non si procedera' contro coloro che, non essendo tossicodipendenti, si trovino in possesso di un qualche narcotico tra quelli segnalati nell'articolo 193, per una sola volta e in quantita' tale che si possa presumere che fosse destinata al consumo personale". Secondo Encuesta Nacional de Salud, in Messico ci sono 3,5 milioni di persone entro i 65 anni d'eta' che hanno fatto uso di droghe, escludendo tabacco e alcol. La droga piu' consumata, se non si considerano tabacco e alcol, e' la marijuana, giacche' 2,4 milioni di persone l'hanno provata qualche volta in un rapporto di 7,7 maschi per 1 donna. Ogni anno, centinaia di studenti si ritrovano per una marcia a Citta' del Messico con la richiesta di legalizzazione della marijuana. Il Governo messicano impiega un gran numero di forze dell'ordine contro il narcotraffico in vari Stati del Paese ed effettua numerosi sequestri e fumigazioni di piantagioni di canapa. Rosa a Marca 17-03-2008 Gb. Commissione sulla droga: tossicodipendenti non dovrebbero essere arrestati Come riporta il quotidiano Independent, secondo un recente rapporto di una commissione che si occupa di tossicodipendenze, "troppi criminali, per reati minori, con problemi di droga sono arrestati senza essere adeguatamente curati". Per la UK Drug Policy Commission: "Si verificano overdosi fatali per l'assenza di cure, ed i tests antidroghe, introdotti 5 anni fa, sui soggetti che commettono piccoli crimini si sono rivelati controproduttivi". Dal rapporto si apprende che uno, su sei detenuti consuma droghe di Classe A (eroina ed oppiacei). In Inghilterra e Galles ci sono circa 125 mila detenuti con problemi di droghe, e da un terzo alla meta' delle condanne eseguite riguardano persone che consumano droghe di Classe A. La Commissione suggerisce che sia piu' appropriato mandare i tossicodipendenti in comunita' piuttosto che in galera, aggiungendo: "La detenzione e' piu' dannosa che benefica". I tossicodipendenti rischiano di perdere casa e lavoro, e corrono anche il rischio di contrarre il virus dell'Hiv o dell'epatite C. La Commissione stima che uno su 200 eroinomani muore per overdose entro due settimane dal rilascio. "Le disintossicazioni senza un supporto nel tempo aumentano il rischio di overdosi e decessi. Il numero dei detenuti disintossicati e' considerevole, ma spesso non c'e' una qualita' dei servizi nel lungo tempo". La Commissione chiede che ci sia, quindi, una nuova politica, perche' l'attuale, che prevede tests antidroghe ai ladri, accattoni, rapinatori, comporta un alto costo sociale. David Howarth, portavoce dei liberali democratici per la Giustizia ha dichiarato: "Il rapporto mette in evidenza il sovraccarico che esiste nel nostro sistema penale. Invece di mandare le persone in prigione, il Governo dovrebbe chiedere cure disintossicanti per i criminali che commettano atti non violenti. Per questi sono piu' efficaci le cure che la prigione". David Hanson, ministro per le Carceri, ha dichiarato: "Il rapporto riconosce sia i problemi che il sistema giudiziario ha nel tentare di risolvere i problemi causati dalle detenzioni connesse agli stupefacenti, sia i miglioramenti raggiunti negli ultimi anni". Katia Moscano 17-03-2008 Argentina. Proposte per una nuova politica sulle droghe Il nuovo atteggiamento del Governo in merito alla legalizzazione del possesso di droghe per uso personale ha aperto un dibattito, e anche una finestra su un altro aspetto: se si toglie i consumatori di droghe dal sistema penale per inserirli in quello sanitario e sociale, bisogna costringere questi settori a dare una nuova risposta alla problematica, cosa che fino a oggi e' mancata. Nelle parole dello stesso viceministro della Sanita', Carlos Sorati, "finora le strategie non sono state realizzate tutte, ma c'e' un intento politico molto forte perche' lo siano". Percio', dopo che la Commissione di consulenza scientifica presso il ministero di Giustizia e' stata incaricata di proporre un cambio nella legge sulle droghe, e' stato istituito un tavolo interministeriale, intorno al quale si sono gia' seduti per ben due volte niente meno che i ministri di Giustizia (Anibal Fernandez), Sanita' (Graciela Ocana), Educazione (Jorge Tedesco), Sviluppo sociale (Alicia Kirchner) e persino del Lavoro (Carlos Tomada). Si tratta di un piano informale ma che, secondo quanto ha potuto verificare Clarin presso i vari ministeri interessati, ha un grande impatto politico giacche' tutti hanno impegnato risorse in un progetto comune che cerchera' di recuperare i tossicodipendenti non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale: completamento degli studi, abilitazioni, avvio al lavoro, integrazione nei quartieri. E l'interesse ufficiale mira non solo a dare una nuova opportunita' ai dipendenti dalle droghe illegali, ma anche a quelli che usano sostanze legali, soprattutto che abusano di alcol. Il nuovo approccio si basa su quello che , secondo la coordinatrice della Commissione consultiva, la procuratrice Monica Cunaro, definisce "un cambio di paradigma", poiche' e' in linea con la posizione adottata da Mercosur in quanto blocco regionale, con progressi in materia di depenalizzazione gia' attuati in Uruguay e Brasile. I consumatori smettono di essere delinquenti e smettono di essere tutti uguali. Per i tossicodpendenti, il punto centrale e' il trattamento sanitario. Secondo le stime della commissione scientifica, i tossicodipendenti non superano il 10% dei casi, mentre per l'insieme dei consumatori problematici -per la loro emarginazione sociale- la cifra arriva al 20% del totale dei consumatori. E per coloro che non sono ne' tossicodipendenti ne' consumatori problematici, il piano mira a una politica che in Europa e' nota da dieci anni, e che qui suona ancora nuova: riduzione del danno. Ossia: prevenire e sensibilizzare rispetto a rischi e conseguenze del consumo di droghe. Ad ogni modo, la Commissione ha lanciato un'inchiesta che interpellera' 51.000 famiglie (rappresentative del 95% della popolazione urbana), per conseguire una "mappa delle dipendenze". Secondo quanto ha spiegato un membro della Commissione, "servira' per conoscere l'ampiezza del problema e creare politiche, ma anche per evitare che un responsabile decida che nel suo distretto ci sono 5.000 drogati per ottenere fondi, quando in realta' sono 500". Secondo il viceministro Sorati, il nuovo approccio "implica riconoscere una diagnosi che va al di la' del consumo di droghe vietate, poiche' l'abuso d'alcol e' il piu' diffuso nella societa' e cosi' pure il consumo di farmaci e tabacco. La nuova visione strategica d'intervento sposta il baricentro su cio' che a che fare con la salute e la qualita' della vita, e con azioni di prevenzione, d'assistenza quando vi sia danno". Il terzo passaggio del progetto e' combattere di piu' e meglio le reti dei narcotrafficanti. E il fatto che sia Cunaro a parlarne per conto della Commissione non e' pura declamazione: la procuratrice ha avuto un ruolo centrale nella lotta al narcotraffico nelle ville (favelas) di Bajo Flores, dove, insieme ai suoi colleghi, ha raccolto in modo artiginale le cause disperse di vari crimini, fino a costituire la mappa di un'associazione illegale diretta dal narco peruviano noto come "Marcos". Sul suo cammino si e' posta di fronte ad Anibal Fernandez, accusando la Federal di occultamento. E ha segnalato come la politica imprigionasse nelle ville (favele) i consumatori anziche' i narcotrafficanti. Dopo lo ha convinto che le risorse venivano sperperate, e cosi' e' iniziata la svolta nella politica ufficiale. Ma fintanto che la svolta non si realizza -nel Governo si parla di due anni, pero' in parlamento hanno gia' cominciato a muoversi-, ogni consumatore di droghe fermato con delle sostanze continuera' a essere considerato un delinquente, con pene che vanno da un mese a due anni di carcere. Ogni anno vengono avviate 10.000 di queste cause, anche se la maggior parte finisce in prescrizione o con l'accusato che accetta di considerarsi drogato, cio' che gli consente di commutare la pena in trattamento sanitario. Reazioni Il presidente del Collegio degli avvocati di Misiones, Pablo Isaac Lenguaza, si e' detto favorevole al progetto che mira a depenalizzare il consumo di droghe, anche se ritiene necessario puntare a una politica di prevenzione. Sulla stessa linea, il presidente dell'Istituto di Scienze penali del Collegio degli Avvocati, Miguel Iglesias, secondo cui "consumare o no stupefacenti deriva normalmente da una decisione personale che, come ben dice la nostra Costituzione nazionale all'articolo 19, le azioni private degli uomini che non offendono l'ordine e la morale pubblica, ne' pregiudicano terzi, sono riservate a Dio, ed esulano dall'autorita' dei magistrati...". "L'esperienza, negli anni di vigenza della norma, ci ha dimostrato che e' servito poco o nulla criminalizzare i giovani per una questione che ha a che fare con la mancanza di cura famigliare, di aspettative di sviluppo educativo e lavorativo fino all'educazione generale". Anche lui ha sostenuto che "far uscire dal sistema punitivo statale questa complessa situazione sociale e spesso famigliare, colpirebbe anche le economie dei gruppi di delinquenti e persino gli eserciti irregolari che del traffico e della vendita di stupefacenti hanno fatto la pietra miliare dei loro finanziamenti". "Il maggior ostacolo alla depenalizzazione del consumo personale e' la mancanza d'informazione della societa' e il far accettare culturalmente che il diritto penale non ha potuto e non potra' risolvere conflitti sociali, e che non e' nemmeno questo il suo fine". "Il consumo e' una decisione personale ed estranea all'intervento dello Stato, essendo un dovere ineludibile dei genitori e degli adulti che i nostri giovani non prendano decisioni sbagliate", ha concluso. Lucas Guagnini -------------------------------------- NOTIZIE 11-03-2008 Usa. Michigan. Raccolta firme valida per la marijuana terapeutica Per il Michigan Board of Canvassers sono sufficienti le firme per la marijuana terapeutica raccolte dal Michigan Compassionate Care Coalition. Proposta di legge che sara' trasmessa alla House per il voto, e nel caso non sia approvata arrivera' al voto referendario di novembre. Gli organizzatori hanno raccolto 496 mila firme, quasi duecento piu' del necessario. La proposta di legge prevede che sia somministrata, dietro prescrizione medica, ai malati terminali e a quelli molto gravi, li protegge dal pericolo di essere arrestati, concede la possibilita' di coltivarla nei limiti dei minimi di quantita' concessi, crea un registro per i pazienti e permette che se arrestati arrivino in tribunale per discutere il caso. 11-03-2008 Gb. Ricerca israeliana e spagnola sugli effetti positivi della cannabis per l'Alzheimer Un medicinale a base di cannabis potrebbe migliorare la memoria nei pazienti con l'Alzheimer. La rivelazione e' stata fatta da scienziati israeliani e spagnoli al Royal Pharmaceutical Society, in Gran Bretagna. "Il composto della cannabis potrebbe significativamente migliorare gli effetti della perdita della memoria nei malati, ma occorre stare attenti al THC", hanno dichiarato nel loro intervento i ricercatori. Dieci anni fa, fu lanciato dalla Royal Pharmaceutical il protocollo per dimostrare l'efficacia terapeutica della cannabis, da cui sono partiti i tests clinici del Governo sui benefici della sostanza per i malati di sclerosi multipla. Il professor Raphael Mechoulam, della Hebrew University di Gerusalemme, nelle sue ricerche ha inoltre scoperto che la cannabis potrebbe essere utile nel combattere i sintomi del diabete di Tipo 1. "Per questo sono necessarie ulteriori ricerche sui potenziali benefici di un medicinale, senza THC". Il professor Tony Moffat, presidente del simposio, ha dichiarato nel suo intervento che negli ultimi dieci anni sono stati fatti molti progressi, ma sono necessarie ulteriori ricerche. Un medicinale a base di cannabis e' gia' disponibile in Canada. 11-03-2008 Usa. Illinois. Sette cittadini su dieci favorevoli alla marijuana terapeutica Secondo un recente sondaggio, il 68% degli abitanti e' favorevole alla somministrazione della marijuana terapeutica per i malati gravi, contro il 27 contrario. La ricerca telefonica e' stata finanziata dal Marijuana Policy Project ed e' stata condotta tra il 9 e il 16 febbraio. Il 70% dei consensi sono stati registrati a Chicago, e il 65% in provincia. Tra i Democratici il consenso e' stato dell'84 contro il 14% dei contrari, tra i Repubblicani il 54 contro il 41%, nel partito Indipendente la percentuale e' stata del 68 contro il 27. Il 49% dei favorevoli ha dichiarato che sosterrebbe un candidato favorevole alla marijuana terapeutica, il 20% si e' dichiarato contrario, mentre per il 26% e' indifferente la posizione del candidato sul tema. 12-03-2008 Olanda. Tribunale blocca trasferimento coffee-shop in periferia Il tribunale infligge alla citta' di Maastricht una prima sconfitta nella diatriba che da due anni la vede contrapposta ai comuni belgi limitrofi per la dislocazione di alcuni coffee-shop (i locali in cui la cannabis e' venduta liberamente) in periferia. Ma il sindaco della citta' olandese non si arrende: 'Proseguiremo sulla nostra strada'. A suonare il gong del primo round e' stato proprio il tribunale di Maastricht che ha bloccato la dislocazione di tre coffee-shop verso la periferia cittadina, primo passo per creare un enorme 'supermercato dello spinello' che spostasse lontano dal centro storico i disagi causati dall'enorme afflusso degli habituets delle droghe leggere. Il giudice, cui avevano fatto ricorso i comuni di frontiera belgi di Voeren, Vise e quello olandese di Eijsden, ha appoggiato le ragioni dei richiedenti e ha stabilito che la dislocazione dei frequentatissimi coffe-shop non risolverebbe il problema, ma lo sposterebbe solo piu' vicino ai municipi vicini. Immediata la reazione del battagliero sindaco di Maastricht, Gerd Leers, che ha dichiarato:'Questa sentenza non cancella il nostro piano di dislocazione dei coffee-shop. Noi proseguiremo sulla stessa strada'. Leers ha annunciato di voler ripresentare la domanda di dislocazione dei locali degli amanti della cannabis nelle sedi preposte per portare avanti la sua battaglia al turismo dello spinello e ha annunciato una nuova proposta-provocazione: installare telecamere sull'autostrada che dal Belgio porta a Maastricht per registrare le targhe delle auto in transito. 12-03-2008 Argentina. Il Governo annuncia la depenalizzazione del consumo di droghe Il Governo del presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha comunicato che proporra' un cambiamento legislativo, per cui il consumatore di alcune droghe non sara' piu' considerato delinquente. Finora, sul piano teorico, l'Argentina ha praticato la tolleranza zero nei confronti della droga. Ma le autorita' governative ritengono che questa politica abbia fallito poiche' equipara "il drogato al trafficante", ha spiegato il ministro della Giustizia, Anibal Fernandez. Secondo lui, e' piu' importante dare assistenza medica ai consumatori e perseguire il narcotraffico, anziche' usare le risorse dello Stato in processi penali contro i tossicodipendenti. E' un cambio notevole nell'atteggiamento dell'Argentina, che finora perseguiva la punizione del consumo ratificata dalla Convenzione Onu del 1989. In Argentina esistono 440.000 cocainomani, secondo dati ufficiali. Le maggiori quantita' di coca in entrata dalla Bolivia e, soprattutto, dei componenti per produrla, ha causato un drammatico incremento dei consumi e l'introduzione del paco, che' e' la parte residuale della fabbricazione della cocaina. Il paco e' una droga a basso costo -meno di 20 centesimi di euro la dose- ed e' estremamente pericolosa sul piano della dipendenza e della salute. Ma e' anche molto diffuso il consumo di marijuana e di droghe sintetiche. L'annuncio del Governo ha suscitato divergenze di opinioni tra chi e' favorevole a un approccio al problema simile quello adottato da Paesi come la Spagna e chi, invece, teme un effetto contrario a quello desiderato. Tra quest'ultimi ci sono gli ex responsabili della lotta al narcotraffico. 13-03-2008 Usa. California. Condonata evasione tasse su vendita marijuana terapeutica Secondo una nuova legge, i venditori di marijuana terapeutica che non hanno pagato le tasse potrebbero essere condonati, per evitare la bancarotta ed incoraggiarli a pagare quella futura. Anche se per la legge federale la vendita della marijuana e' un reato, in California e' possibile, gia' dal 1996, vendere quella terapeutica, e dal 2005 la "California Board of Equalization" ha previsto che i proprietari dei luoghi dove si vende la marijuana terapeutica paghino le tasse di vendita (Iva). "Per questo, molti dei proprietari, gia' attivi prima del 2005, potrebbero dovere pagare tasse arretrate con il rischio di fare bancarotta e uscire dagli affari", ha dichiarato Bruce Mirken, portavoce dell'organizzazione no-profit Marijuana Policy Project. La proposta di legge della senatrice democratica Carole Migden, intende condonare coloro che non hanno pagato tasse nel periodo antecedente ottobre 2005, ma che intendano pagarla nel futuro. La vice presidente del Board, Betty Yee, ha dichiarato che e' appropriato condonare queste tasse non pagate perche' gli stessi commercianti, prima del 2005, non facevano pagare l'Iva agli acquirenti. "Questa decisione", ha continuato la Yee, "permettera' ai Comuni di raccogliere dai 25 ai 30 milioni di dollari annuali. "Questo condono incentivera' i proprietari dei dispensari a registrarsi presso l'ufficio delle tasse e pagare l'Iva nel futuro", ha dichiarato l'avvocato Matt Kumin, che rappresenta molti di loro. A San Francisco ci sono 31 dispensari autorizzati dal Comune, e molti altri che operano senza alcun permesso. 13-03-2008 Italia. Piobbichi (Prc): legge Fini-Giovanardi spinge giovani a non discriminare fra droghe pesanti e leggere 'Ecco a cosa porta la legge Fini-Giovanardi sulle droghe che il Pd ha deciso di approvare con il silenzio-assenso': cosi' Francesco Piobbichi, responsabile politiche sociali del Prc, commenta la notizia dei liceali di Fermo allontanati da scuola perche' preparavano le dosi da iniettarsi davanti ai compagni di classe. 'Aver equiparato tutte le sostanze alla stessa maniera ha intrecciato i mercati delle droghe leggere con quelle pesanti e sta provocando soprattutto tra i piu' giovani la banalizzazione del consumo di droghe. Oggi gli adolescenti consumano alla stessa maniera le sostanze leggere e quelle pesanti, e il tutto avviene in totale incoscienza'. 'Fino a qualche anno fa nelle scuole si discuteva di spinelli in classe, oggi si parla di cocaina, e come riportano le agenzie di utilizzo iniettivo di eroina che coinvolge minorenni. Certo i consumi cambiano perche' cambia la societa', ma la legge Fini-Giovanardi impregnata di ideologia e repressione aumenta i problemi anziche' risolverli'. 13-03-2008 Afghanistan. Onu alla ricerca di nuovo mandato Unama anche contro traffico di droga Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato invitato a ridefinire il mandato della missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama), aumentando la sua capacità di coordinamento degli sforzi di assistenza internazionali. La situazione nel Paese continua infatti a essere fonte di preoccupazione. L'Italia ha fatto circolare una bozza di risoluzione che si prefigge di rinnovare il mandato dell'Unama, che scade il 23 marzo, dandogli però nuovi obiettivi che ambiscono a un miglior coordinamento dell'azione degli alleati coinvolti nella ricostruzione dell'Afghanistan. La bozza, la cui adozione è prevista il 20 marzo, mira così a incaricare l'Unama e il nuovo rappresentante dell'Onu in Afghanistan, il diplomatico norvegese Kai Eide, "di promuovere un sostegno più coerente della comunità internazionale al governo afgano" per accelerare l'applicazione degli obiettivi della strategia nazionale di sviluppo del Paese (ANDS). Per questo, sono destinati a coordinare l'azione dell'Onu e degli altri alleati, in particolare nei tre settori chiave "della lotta contro il traffico di droga, la ricostruzione e lo sviluppo". I poteri di Eide dovrebbero esseri rafforzati rispetto a quelli del suo predecessore, il tedesco Tom Koenigs. "Negli ultimi anni, la più importante personalità internazionale nel Paese è stata il comandante di Isaf, cosa che ha dato più rilievo all'azione militare che all'azione civile. Si tratta di invertire questo in modo che l'aspetto civile sia considerato come quello che svolge il ruolo trainante", ha spiegato alla stampa un diplomatico europeo. La Nato guida una forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) di oltre 43.000 uomini, originari di 40 Paesi, impegnati nella ricostruzione del Paese devastato da 30 anni di guerra, al fianco di altre organizzazioni e nazioni. Ma Isaf si trova soprattutto coinvolta in combattimenti contro la guerriglia integralista islamica talebana, che sono nuovamente all'offensiva dopo essere stati estromessi del potere nel 2001 da una coalizione internazionale sotto comando americano. 13-03-2008 Bolivia. Nuovo piano governativo per industrializzare la foglia di coca Farmaci naturali, infusi, farina, cosmetici e altro ancora: i molteplici usi della foglia della coca -un arbusto utilizzato già ai tempi delle culture pre-incaiche e incaiche- saranno industrializzati in base a un nuovo piano del governo boliviano "tendente ad assorbire la produzione che potrebbe essere altrimenti utilizzata a fini illegali". Lo riferisce l'agenzia Misna. Il 'Consiglio nazionale per la lotta al traffico di droga' (Conaltid) presenterà questa settimana la relativa proposta alla Commissione Onu per il controllo dei narcotici (International narcotics control board-Incb) in sessione a Vienna. Con uno stanziamento iniziale di 300.000 dollari, La Paz si prefigge di estendere la superficie legale delle coltivazioni da 12.000 a 20.000 ettari con obiettivimolto specifici: 1500 tonnellate di foglia saranno destinate alla produzione di infusi, 2000 alla farina, 200 ai farmaci, 300 a prodotti nutritivi; è prevista anche la costruzione di tre impianti "per la trasformazione produttiva della foglia di coca" a Cochabamba e nelle Yungas. Su questa strada sarà rivista la legge antidroga 1008 che troppo spesso ha finito per criminalizzare i piccoli produttori tradizionali ('cocaleros') senza incidere sul narcotraffico: la normativa sarà divisa in due sezioni, una conterrà le regole per la produzione, l'altra le strategie di repressione della circolazione di stupefacenti. È prevista anche l'istituzione di un ufficio che coordinerà le politiche di prevenzione del narcotraffico con l'obiettivo di ridurre fino all'85%, entro il 2010, la produzione di cocaina, "con strumenti che promuovano il coinvolgimento e la corresponsabilità della società civile". Nei giorni scorsi in un nuovo rapporto la commissione dell'Onu aveva raccomandato al governo boliviano di interdire l'uso tradizionale della foglia di coca, inclusa la masticazione ('chacchado' o 'acullico') e la produzione di materiale per infusi. "Eliminare questa pratica ancestrale equivarrebbe a mettere fine a gran parte della nostra cultura" aveva risposto il ministro dell'Interno, Alfredo Rada, definendo il documento "unilaterale, obsoleto e con un alto contenuto colonialista che viola i diritti umani dei popoli originari e della popolazione boliviana". 13-03-2008 Italia. Bologna. Garante: immigrati non possono disintossicarsi in carcere Drogati, carcerati e senza la possibilita' di disintossicarsi. Per tossicodipendenti stranieri e irregolari rinchiusi alla Dozza di Bologna "non c'e' nessuna possibilita' di concretizzare percorsi di cura fuori dal carcere, sia per ragioni economiche, ma anche per l'ambiguita' normativa del testo unico per l'immigrazione". In pratica, anche se questi cittadini irregolari e con problemi di dipendenza da alcool o da droga "richiedono di sottoporsi a programma terapeutico, fatta salva la somministrazione del metadone, restano in carcere". E' la Garante per i diritti delle persone private della liberta' personale, Desi Bruno, a sollevare un problema che le vieno riferita anche dagli operatori del Sert attivi alla Dozza. Bruno, ricorda di avere "ripetutamente segnalato ai ministeri (Salute e Interno) la situazione degli stranieri tossicodipendenti e alcooldipendenti seguiti in carcere dal Sert", anche perche' sono sempre di piu'. "Ho scritto tre volte a entrambi i ministeri ma non ho mai ricevuto risposta". I dati del 2006 contavano alla Dozza 928 tossicodipendenti su circa 1.100 detenuti. Gli stranieri con problemi di dipendenza erano 468, le donne 11. Ora pero' la popolazione e' di nuovo sulle 1.200 unita' e con il numero "aumentano i tossicodipendenti", incalza la Garante, convinta che si tratti "di un problema di gravita' assoluta, che si inserisce in un contesto di forte disagio per la popolazione extracomunitaria". Eppure, secondo la legge agli stranieri presenti in Italia, non in regola con le norme sull'ingresso e il soggiorno, "sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorche' continuative, per malattia ed in infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva". Ma l'elenco delle prestazioni garantite agli stranieri e previsto dalle legge non e' esaustivo. Si parla di profilassi, diagnosi e cura di malattie infettive, da cui "si desume che i tossicodipendenti stranieri irregolari malati di Aids o comunque sieropositivi rientrano con certezza nella previsione normativa" deduce Bruno. La tossicodipendenza comunque dovrebbe "rientrare tra le malattie per le quali va garantita la possibilita' di cura", cosa "essenziale" a tutela del diritto alla salute individuale e collettiva. Insomma, incalza la Garante, la presenza "sempre piu' significativa di stranieri in carcere con problemi di tossicodipendenza e alcooldipendenza, che sul territorio nazionale e' nell'ordine di migliaia di casi, impone un chiarimento e un indirizzo sull'applicabilita' dell'articolo 35 anche alle cure per le dipendenze", ripete il garante. E' "del tutto evidente che una lettura restrittiva della norma pone problemi seri di compatibilita' costituzionale", aggiunge. Tra l'altro la recente disciplina sugli stupefacenti "favorisce, almeno nelle intenzioni espresse, la sottoposizione a cura delle persone tossicodipendenti in carcere, sia con programmi territoriali che con ingresso in comunita' terapeutiche". Ma il problema resta aperto perche' anche questa regola "di fatto potrebbe essere applicata solo a persone di nazionalita' italiana o regolari sul territorio" oppure a persone "irregolari economicamente in grado di sostenere le spese relative alle rette, situazione difficile da verificarsi". 13-03-2008 Repubblica Ceca. Nelle discoteche e' la cocaina e' la droga preferita Secondo la ricerca "Dance and Drugs" condotta dal Centro nazionale per le droghe, nelle discoteche e' piu' diffusa la cocaina che la marijuana e l'ecstasy. Solo il 7,5% di 2.500 persone intervistate ha ammesso di non avere mai usato droghe, mentre circa tre quarti dei frequentatori abituali di discoteche hanno ammesso di avere assunto ecstasy un mese prima. Alla ricerca, condotta via Internet quattro anni dopo la precedente, hanno partecipato persone con un livello di istruzione maggiore (universitario). Nella ricerca del 2003, il 20,1% consumava cocaina, percentuale salita al 30,9 nel 2007. Consumo maggiore causato, in parte, da un abbassamento del prezzo della cocaina, e dal fascino assunto dalla sostanza, il medesimo che nel passato aveva l'ecstasy. E' cresciuto anche il consumo delle metanfetamine (pervitina): piu' del 15% degli intervistati ne ha ammesso il consumo il mese prima, e il 28% nell'anno precedente. Nella Repubblica Ceca ci sono circa 30 mila tossicodipendenti e due terzi di essi consuma la pervitina. 13-03-2008 Italia. Milano. Polizia: denunciati in un anno quasi 600 consumatori di droga Nel periodo compreso tra il 26 marzo 2007 e 10 marzo 2008 l'Unità operativa criminalità diffusa (Uocd) della Questura di Milano ha arrestato 769 persone e ne ha denunciate 463. La stragrande maggioranza delle persone fermate è rimasta coinvolta in operazioni contro lo spaccio di stupefacenti, che hanno portato anche alla segnalazione all'autorità prefettizia di 538 consumatori di droga. 13-03-2008 Italia. Milano. De Corato: sondaggi ci danno ragione su kit antidroga 'Molti italiani hanno capito l'utilita' del kit antidroga e condividono l'iniziativa del Comune di Milano. Lo dice oggi il sondaggio apparso sul Magazine del Corriere della Sera che non solo conferma la validita' di questa iniziativa, ma dimostra come il senso di essa sia stato capito e condiviso da una larga maggioranza di italiani'. Lo afferma il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato a seguito del sondaggio pubblicato dal Magazine del Corriere della Sera secondo il quale il 72,8% dei votanti si dice convinto dall'iniziativa. 'L'opposizione ha attaccato pesantemente in questi giorni l'iniziativa, primo fra tutti il ministro uscente alla Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, cosi' come alcuni cattolici schierati con la sinistra. Ma evidentemente, come dimostra il risultato di questo sondaggio, le polemiche sollevate dai detrattori non sono riuscite a mettere in secondo piano l'importanza di un'iniziativa che invece gode di largo consenso'. 'Il kit antidroga e' solo uno degli strumenti con cui il Comune di Milano vuole cercare di contrastare il consumo di droga nella nostra citta'. Un'iniziativa concreta per offrire alle famiglie con figli giovani, magari ignari dei pericoli che potrebbero correre, un modo per favorire il dialogo'. Se c'e' una presenza costante delle famiglie e un'educazione contro l'uso della droga 'allora il kit antidroga puo' essere utile, altrimenti, se manca questo background, questo strumento sara' letto come un mero strumento di polizia'. E' il parere espresso, a margine di un incontro a Milano, da Andrea Muccioli, direttore della comunita' di San Patrignano. Il kit, infatti, 'e' solo uno strumento, ma gli anticorpi piu' potenti per non andare verso la droga sono dati dall'educazione e quindi da una presenza costante delle famiglie'. 13-03-2008 Italia. Firenze. Professore finisce su Youtube mentre 'fuma' in classe "Ma guardalo, complimenti!", ride la studentessa, "questo lo mettiamo su Internet". E infatti lì è finito il filmato girato con un videofonino, 54 secondi su You Tube che immortalano "Il prof ke si fa una canna", come spiega il titolo del video. Forse nulla (o quasi) di strano se un professore facesse uso personale di droghe leggere ma il fatto, scorrendo le immagini, è avvenuto in classe, comunque nei locali di una scuola. E per precisione all'Istituto tecnico per il turismo 'Marco Polo' di Firenze, precisa chi ha postato on-line il filmato. Sotto accusa ora è un docente di educazione fisica: "Abbiamo saputo il fatto stamattina, avvertiti dal dirigente scolastico dell'Itt -spiega il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Cesare Angotti- abbiamo subito dato mandato al preside di acquisire le testimonianze necessarie. Il fatto ci è stato comunque confermato, quando ci trasmetteranno gli atti penseremo ai provvedimenti da prendere". Contro il prof. partirà dunque un procedimento disciplinare, anche per "l'atto fortemente diseducativo": certa una multa per divieto di fumo in luogo pubblico, se venisse confermato che le boccate incriminate si riferiscono proprio a uno spinello è sicura la sospensione dal ruolo. "Ma pare si tratti di ben altro fumo", sentenzia già Angotti. On-line restano i commenti di studenti e visitatori del posto: qualcuno invoca il licenziamento, altri la legalizzazione delle droghe leggere, altri ancora se la prendono con chi ha fatto la spia pubblicando il video. Uno, in particolare, suggerisce: "Solo professori così!". "Il video del prof. che fuma una canna in classe e presente su you tube dallo scorso 8 marzo, a' una vergogna per la scuola italiana, a' la negazione della responsabilita' educativa". E' quanto sostiene Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria. "Ma il pessimo esempio dato da questo professore, non a' il primo. Esponenti della maggioranza di Governo si sono vantati di aver seminato Marijuana dentro Montecitorio; Rifondazione Comunista, partito attualmente di Governo, nel 2006 distribuiva in campagna elettorale cartine con sopra il simbolo di partito. Non solo, uno dei primi atti fatti dal Governo uscente a' stato quello di raddoppiare le dosi consentite di cannabis. Credo quindi che da parte di Renzi e Fioroni, che fino a ieri erano nella stessa maggioranza di Caruso al Governo della Nazione, ci vorrebbe meno ipocrisia e pia'¹ ammissione di colpa." "La sinistra crede di potersi accattivare le simpatie dei giovani, strizzando l'occhio alle droghe cosi' dette leggere. Se le Istituzioni di Governo sono le prime a far passare messaggi permissivi, a' ovvio che come conseguenza i Professori si possano sentire autorizzati a seguire le indicazioni di Parlamentari e partiti di Governo. Ma Veltroni che ne pensa? E' favorevole a depenallizare le canne? L'aspirante futuro primo ministro pensa che il Prof. in questione sia un emancipato comunicatore del disagio adolescenziale o un perfetto idiota?". 14-03-2008 Italia. Marche. Assessore propone Consulta dei giovani per nuova legge su politiche giovanili Realizzare una Consulta dei giovani che aiuti la Regione Marche nella stesura della nuova legge sulle politiche giovanili. A lanciare la proposta e' stato l'assessore regionale alle Politiche giovanili, Luigi Minardi, dai banchi dell'Istituto tecnico commerciale 'Benincasa' di Ancona, dove era stato invitato per assistere alla simulazione di un Consiglio comunale fatto dagli studenti della 4 A Igea nell'ambito del progetto 'e-Democracy'. L'assemblea consiliare e' stata gestita dai ragazzi stessi che, nei precedenti incontri, avevano nominato i loro rappresentanti. Tre sono state le proposte di legge presentate dagli studenti: la prima per la nomina di un sindaco junior tra i 18 e i 21 anni, eletto dai ragazzi tra i 16 e i 21 nell'ambito delle elezioni amministrative da affiancare al vero sindaco dei Comuni; la seconda per la formazione di un Consiglio dei giovani; la terza per favorire il recupero di chi ha fatto uso di droghe. Minardi ha preso in considerazione le proposte esortando la formalizzazione di una vera e propria legge per l'istituzione di un sindaco junior e di un Consiglio da sottoporre poi, tramite la chat gia' attivata dalla Regione, alle altre scuole coinvolte nei progetti. L'obiettivo finale sarebbe la concretizzazione della legge, nei Comuni marchigiani che vorranno inserirla nei loro Statuti. Per informazioni www.pogas.marche.it. 14-03-2008 Italia. Procura chiede rinvio a giudizio di Cosimo Mele (ex Udc) per cessione droga Chiusa a Roma l'indagine sul parlamentare Cosimo Mele, ex Udc, per la vicenda del festino a luci rosse in un albergo in via Veneto. Il procuratore aggiunto Italo Ormanni ed il sostituto Carlo Luberti hanno depositato gli atti, ipotizzando nei confronti del deputato il reato di cessione di droga. Richiesta di rinvio a giudizio in vista, quindi, per questa circostanza. Allo stesso tempo i magistrati hanno sollecitato l'archiviazione della parte di inchiesta che vede Mele indagato per omissione di soccorso. L'accusa di cessione di droga non e' circoscritta all'incontro con due accompagnatrici nella notte tra il 27 ed il 28 luglio scorsi, ma anche ad altri analoghi episodi. Nel capo di imputazione si afferma, infatti, che Mele, il quale dopo aver lasciato l'Udc e' confluito nel Gruppo Misto, con piu' 'azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in coincidenza con reiterati incontri sessuali, offriva e metteva a disposizione dei suoi occasionali 'partners', taluni non identificati ed altri identificati, quantita' non modica di sostanza stupefacente del tipo 'cocaina''. Nel motivare l'archiviazione dell'accusa di omissione di soccorso, configurata in seguito al malore avvertito da Francesca Zenobi, gli inquirenti sostengono che 'lo stato confusionale e allucinatorio della donna' non puo' essere attribuito a Mele per la volontaria assunzione di cocaina da parte della Zenobi. Non solo, i pm Ormanni e Luberti hanno accertato, dopo aver sentito il personale dell'albergo e la stessa Mariya Zara (quest'ultima e' l'ucraina che si trovava con la Zenobi nell'albergo Flora di via Veneto), che Mele chiamo' due volte la reception per segnalare che c'era una persona che si sentiva male e che non sottrasse il telefonino, strumento che poteva essere usato che chiedere aiuto, alla stessa Zenobi. "La notizia della richiesta di archiviazione dell'accusa di omissione di soccorso nei confronti Francesca Zenobi, coglie in pieno quelle che erano stati gli elementi emersi sinora. Viene confermato, oggi, quel che avevamo sempre sostenuto sin dalla fine di luglio scorso, ovvero che le dichiarazioni rese dalla signorina. non erano dotate di sicura attendibilità". Ha detto così l'avvocato Mario Guagliani, principale difensore del parlamentare ex Udc. La chiusura delle indagini per il reato di cessione di stupefacenti, non ha colto comunque di sorpresa il penalista. "Attendo di vedere gli atti. In base a quanto mia conoscenza, l'accusa inconsistente, specie dopo l'esito dell'incidente probatorio su quanto repertato all'interno della stanza d'albergo. Sono certo che, in prosieguo, cadrà anche il resto". 14-03-2008 Repubblica Ceca. Ottuplicati sequestri di cocaina nel 2007 La polizia ceca ha annunciato di aver sequestrato 37 chili di cocaina nel 2007, un volume complessivo otto volte superiore al totale registrato nel 2006. Nel rapporto annuale presentato oggi la squadra anti-droga della Repubblica ceca spiega che l'aumento del traffico di cocaina dipende anche dalla riduzione del prezzo sul mercato degli stupefacenti. La maggior parte della cocaina proviene dall'Olanda e dal Sud America. La polizia ceca ha sequestrato anche più di 20 chili di eroina proveniente dall'Afghanistan, in diminuzione rispetto ai 28 chili del 2006. Infine sono stati sequestrati 122 chilogrammi di marijuana. 14-03-2008 Usa. California. Campagna contro le metanfetamine per aiutare la comunita' gay 14 marzo Lanciata una campagna antidroghe di 11 milioni di dollari. L'iniziativa statale e' diretta agli omosessuali, per scoraggiarli dal consumare le metanfetamine ed evitare comportamenti sessuali a rischio Hiv. Dagli anni '90, le crystal metanfetamine sono le sostanze piu' diffuse nelle discoteche frequentate dagli omosessuali. Dalla ricerca pubblicata questa settimana e' risultato che tra gli omosessuali la diffusione di queste droghe e' 11 volte maggiore rispetto al consumo medio della popolazione della California. Il 55% dei 549 omosessuali e bisessuali intervistati consuma queste droghe, mentre la percentuale e' del 5% tra i non omosessuali. Mike Rizzo, manager del centro di servizi contro le metanfetamine del "Los Angeles Gay & Lesbian", ha elogiato la campagna, specialmente per l'uso di Internet. Il Gay & Lesbian Center e il San Francisco AIDS Foundation, hanno appoggiato l'approvazione della "California Methamphetamine Initiative 2006". Dati ufficiali riportano che quasi uno su tre omosessuali o bisessuali e' positivo ai tests sulle metanfetamine, il triplo rispetto al 2001. Secondo una ricerca statale, i gay sono l'unico gruppo ad adottare comportamenti sessuali a rischio in presenza di queste sostanze. "Non solo sono piu' alte le probabilita' che essi abbiano rapporti sessuali senza protezione, ma aumenta le probabilita' di avere rapporti con piu' partners, aumentando il rischio di contrarre il virus dell'Hiv", ha dichiarato la dottoressa Michelle Roland, capo del Dipartimento di sanita' pubblica per l'Aids. Sono a rischio per infezioni ed epatiti anche le donne e gli uomini eterosessuali che usino queste sostanze. Molte donne consumano le metanfetamine per perdere peso e come energetico. Per la dottoressa Renee Zito, del California Department of Alcohol and Drug Programs, anche se la campagna e' diretta ai gay "Potrebbe servire a scoraggiare chiunque sia tentato da questi stupefacenti". 14-03-2008 Italia. Milano. Domani raccolta firme dei Radicali sugli scambiasiringhe Virginia Fiume, Associazione Enzo Tortora- Radicali Milano, risponde al vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato su un sondaggio pubblicato dal Magazine del Corriere della Sera secondo il quale il 72,8% dei votanti si dice convinto dall'iniziativa. E annuncia un tavolo di raccolta firme sugli scambiasiringhe domani dalle 15.00 alle 18.00 alla Fiera di Sinigallia. "De Corato gioca sporco; il sondaggio di corriere.it sul kit antidroga non ha valenza statistica, è sufficiente che uno organizzi un bel gruppo di persone al computer per ottenere il risultato voluto. Quello che conta sono i precedenti reali: a Crema il kit antidroga è stato un fallimento. E anche in zona 6 solo la metà dei kit antidroga erano stati ritirati. De Corato si occupi piuttosto di rilanciare una seria politica di riduzione del danno a Milano, partendo dal ripristino degli scambiasiringhe. Su questo, dobbiamo parlare chiaro anche alla Sinistra Arcobaleno; non passa giorno in cui non attacchi il Partito Democratico sulla questione droghe. Oltre alle prediche, sarebbe, però, oltremodo gradito che i compagni passassero all'azione, a partire dal territorio. Noi domani saremo dalle 15.00 alle 18.00 alla Fiera di Sinigallia a raccogliere firme sulla petizione sugli scambiasiringhe. La Sinistra Arcobalmeo ha intenzione di darci una mano o rimarrà, come ha fatto finora, alla finestra a pontificare?" 15-03-2008 Nuova Zelanda. Vietata la 'pillola dei party' (Bzp) E' come la cannabis, dunque e' illegale e va messa al bando. Questa la decisione del Parlamento neozelandese nei confronti della cosiddetta 'pillola dei party', a base di benzilpiperazina (Bzp). E subito e' scattata la corsa all'accaparramento dei forzati delle serate in discoteca. La Nuova Zelanda ha fissato fino al primo ottobre il termine per una sorta di amnistia che riguardera' chi, entro quella data, verra' sorpreso con una pillola di Bzp. Dopo si rischieranno fino a tre mesi di detenzione. Il nuovo provvedimento, dunque, rende illegale una sostanza che in molte altre nazioni, compresa l'Italia, e' gia' vietata. Nel nostro Paese, infatti, il decreto del ministro della Salute Livia Turco del 18 luglio 2007 ha inserito la stessa Bzp nella Tabella 1 delle sostanze stupefacenti, sulla base di alcune considerazioni tra cui quella che "la benzilpiperazina non risulta essere usata in terapia e in Italia non esistono medicinali contenenti benzilpiperazina autorizzati all'immissione in commercio. E preso atto che in Italia le Forze dell'ordine hanno sequestrato ingenti quantita' di compresse contenenti benzilpiperazina destinate alla vendita come sostanza a uso ricreazionale, analogamente all'ecstasy (Mdma)". Finora i 'discotecari' neozelandesi potevano invece, con 40 dollari del proprio conio (32 dollari Usa), acquistare 4 pillole simil-ecstasy in molti negozi senza alcuna ricetta medica. La Bzp e' stata messa a punto dieci anni fa, ed e' un derivato di una sostanza usata per uccidere i parassiti intestinali degli animali d'allevamento. Venduta con i nomi di Frenzy, Torque e D-lite, e' stata incoraggiata come un'alternativa "piu' sicura di alcol e tabacco", e capace di "tenere i consumatori alla larga dalle sostanze stupefacenti vere e proprie". I produttori della Bzp hanno subito osteggiato la decisione del Parlamento neozelandese, rilevando che il divieto alla commercializzazione "ne favorira' la circolazione sul mercato nero". E sottolineando come "la sostanza non da' assuefazione e non ha mai causato alcun decesso". Ma medici e tossicologi non sono dello stesso avviso, basandosi su alcuni episodi di "effetti collaterali gravi, in qualche caso sfociati in coma per il mix di Bzp e alcol'. 15-03-2008 Afghanistan. Coordinatore Usa antidroga esprime ottimismo. Ma l'Onu: negli ultimi due anni produzione oppio raddoppiata 'Ci sono voluti vent'anni per sconfiggere il narcotraffico che proveniva dalla Thailandia, in Afghanistan siamo solo al terzo anno della nostra battaglia'. Tom Schweich, nominato lo scorso anno dal presidente George W. Bush 'coordinatore per la lotta alla droga e per la riforma della giustizia in Afghanistan', si dice 'cautamente ottimista' sul futuro della lunga e difficile guerra al papavero da oppio. 'Le buone notizie -spiega Schweich in un incontro con la stampa italiana- sono che da un punto di vista geografico la maggior parte del territorio afghano non e' piu' occupata da piantagioni di oppio e possiamo dire che quest'anno in 26 province su 34 non ci sara' nessuna o quantomeno pochissima produzione di oppio'. 'Sfortunatamente nel sud del paese in almeno 5 province, dove e' piu' forte l'attivita' talebana, il problema rimane molto serio'. Schweich, al quale il presidente Bush ha conferito per il suo incarico il ruolo di ambasciatore, e' a Roma per una serie di incontri con le autorita' italiane tra cui il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso, per discutere delle iniziative di riforma del sistema giudiziario in Afghanistan, nel quale l'Italia ha un ruolo di primo piano, e di lotta al narcotraffico. Negli ultimi anni, spiega l'ambasciatore, un misto di 'bastone e carota', fatto di incentivi ai contadini per riconvertire le loro piantagioni e di lotta ai trafficanti, ha 'liberato' molte delle province a nord e a est del Paese dalle piantagioni di papavero da oppio. Le coltivazioni si sono pero' spostate e concentrate nelle province meridionali, tra quella di Farah, dove operano le truppe italiane, e quella di Kandahar. La produzione, di fatto, come si legge anche nel recente rapporto dell'UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), diretto dall'italiano Antonio Costa, e' raddoppiata negli ultimi due anni e in Afghanistan si produce il 90% dell'oppio mondiale. 'Per quest'anno non ci aspettiamo un aumento della produzione rispetto allo scorso anno, ma un calo significativo dipende molto dalle iniziative in corso in Afghanistan per ridurre la coltivazione. Mi aspetto pero' che la produzione sara' la stesso o poco piu' bassa di quella dello scorso anno'. Una produzione, spiega Schweich, di cui 'il 50% transita attraverso l'Iran, un 30% attraverso il Pakistan e il restante 20% attraverso gli altri paesi confinanti', per poi riversarsi sotto forma di eroina sui mercati mondiali della droga. Sul coordinamento nella lotta al narcotraffico con i paesi vicini dell'Afghanistan, Schweich spiega che 'Gli Stati Uniti non hanno relazioni con Iran e non ci coordiniamo con loro. Altre nazioni lo fanno e per noi va bene. Con il Pakistan e gli altri abbiamo una collaborazione molto stretta'. Sempre il rapporto UNODC, come conferma il diplomatico americano, sfata un mito abbastanza diffuso: la coltivazione dell'oppio non e' piu' necessariamente legata alla poverta' dei contadini afghani. 'E' cambiata la dinamica. I contadini che hanno accettato di riconvertire le loro piantagioni hanno ricevuto aiuti e assistenza per lo sviluppo nelle loro aree, mentre vediamo che ora la coltivazione papavero da oppio e' in mano a gente assai piu' benestante, in alcuni casi ricca, e potente'. Alcune foto aeree mostrate da Schweich illustrano molto bene la situazione nelle aree nelle quali attualmente si concentra la produzione di oppio. Si vedono campi ben irrigati e fattorie ben organizzate, in alcuni casi prossime centri abitati. Segno che la produzione e' passata in mano a ricchi latifondisti ben collegati all'insorgenza talebana. 'Si tratta di un legame molto stretto e lo sta diventando ancora di piu''. La guerra al papavero da oppio non e' direttamente condotta dalle truppe Isaf, spiega Schweich, ma portata avanti da speciali unita' della polizia afghane. La stategia portata avanti dagli Stati Uniti e dai loro alleati prevede ora un consolidamento dei successi ottenuti e un maggiore impegno per il futuro. 'Nel nord e a est dove la coltivazione del papavero da oppio e' stata ridotta o fermata del tutto, vogliamo assicurarci che la popolazione riceva aiuti specifici per lo sviluppo delle loro province, come ricompensa per aver accettato di riconvertire le loro piantagioni. Nel sud abbiamo bisogno di una migliore coordinamento tra iniziative militari e civili per individuare ed eliminare con forza i bersagli di maggiore importanza'. Nelle aree nelle quali la strategia implementata da Schweich ha avuto successo, c'e' stato anche un benefico 'effetto collaterale', a vantaggio delle donne. A molte di esse, infatti, i capitribu' consentono ora di lavorare nei siti di stoccaggio e conservazione dei raccolti (siti e celle frigorifere) realizzati con il passaggio alle piantagioni alternative. Tra l'altro, questi nuovi strumenti, consentono ai contadini afghani di poter vendere le loro merci non solo nei mercati locali, ma, grazie alle possibilita' di conservazione, anche di poterli esportare. Nessuno spazio invece, secondo Schweich, per le proposte avanzate anche dall'Italia, di acquistare la produzione di oppio per usarla a fini medici. 'Abbiamo analizzato quelle proposte molto attentamente, ma il problema e' che il prezzo dell'oppio legale e' molto inferiore a quello dell'oppio illegale per i contadini afghani e' piu' vantaggioso da un punto di vista economico accettare le colture alternative che noi offriamo loro'. 16-03-2008 Italia. Neuroimmagini per predire ricadute nelle droghe Dall'analisi delle fotografie funzionali delle aree del cervello sara' possibile comprendere le possibilita' di ricaduta all'uso di alcol e droghe. I primi studi sulle nuove prospettive delle neuroimmagini applicate alle tossicodipendenze verranno presentate al convegno internazionale che si terra' a Verona la prossima settimana. Grazie alla risonanza magnetica funzionale e ai nuovi apparecchi come la Pect - spiega Giovanni Serpelloni, organizzatore del convegno - e' possibile mettere in luce le aree del cervello che si attivano durante il craving. Le prime ricerche condotte da studiosi dell'Istituto Brain Mind di Zurigo hanno messo in evidenza che tali aree si attivano sulla base di evocazioni di memorie legate a situazioni piacevoli; ma queste stesse aree dovrebbero essere controllate da un'altra zona del cervello; dalla prevalenza dell'una o dell'altra si puo' prevedere una eventuale ricaduta. Sempre nel campo della ricerca, ha spiegato Serpelloni, sono in programma due studi collaborativi con gli Stati Uniti : il primo riguarda la sperimentazione di una farmaco promettente per la prevenzione del desiderio di bere; il secondo uno studio per comprendere le varianti genetiche legate alla predisposizione all'uso di alcol e droghe nei giovani. 16-03-2008 Italia. Cataloghi droghe nei telefonini, arrestati quattro minorenni Quattro minorenni sono stati arrestati dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria della Compagnia dei Carabinieri di Desenzano Del Garda, insieme al personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Brescia, per detenzione e spaccio di stupefacenti e lesioni gravi preterintenzionali. L'indagine, condotta su tutto il territorio della Lombardia, nata a seguito del ricovero presso l'ospedale di Desenzano del Garda di un altro minorenne finito in coma dopo l'assunzione di ecstasy, ha fatto emergere una diffusa rete di spaccio gestita da minorenni. I giovani, che nel fine settimana si spostavano da tutta la Lombardia per spacciare e consumare stupefacenti nei locali dell'area del Garda, disponevano nei loro telefonini di veri e propri cataloghi delle sostanze stupefacenti, usati poi per le contrattazioni e la visione della merce. 16-03-2008 Gli scout del 21mo secolo: 47% dice si' alla marijuana L'82% ritiene possibile ubriacarsi, il 47% fumare marijuana, oltre il 90% accetta il sesso prematrimoniale e piu' del 42% non esclude di poter far sesso con una persona sposata. E' ritratto degli scout che emerge da una ricerca condotta su 2.522 aderenti al movimento provenienti da 25 paesi europei e iscritti a 39 diverse associazioni scout, di eta' compresa tra i 16 e i 21 anni. Sono stati sentiti 1.284 maschi e 1.238 femmine, di cui il 45% di nazionalita' italiana. La ricerca e' stata presentata ieri nella sede della Provincia di Firenze. Dal questionario emerge una apertura verso la trasgressione che si allinea agli atteggiamenti prevalenti anche nel mondo giovanile non scout e dominanti nella cultura contemporanea, dove e' un dato di fatto la relativita' dell'etica e del senso di legalita'. Il 39% degli intervistati non esclude di poter abortire, mentre quasi il 91% pensa di poter usare materiale digitale piratato. Quasi il 50% del campione e' credente, il 16% si dichiara 'in ricerca', il 15% dice di essere credente ma di non riconoscersi in nessuna confessione religiosa. L'81% del campione e' cattolico. Gli scout europei, afferma ancora la ricerca, si sentono per il 50% prevalentemente legati alla nazione e alla citta' di provenienza e, solo in seconda istanza, si proietta sull'essere cittadini del mondo (48%) e poi dell' Europa (39%). Tanti sembrano essere delusi dalla politica: il 30% non ha nessuna fiducia nei partiti, il 20% non ne ha nei funzionari dello stato e nei militari, il 42,5% non ha fiducia nei politici. Al contrario, i giovani continuano a riporre fiducia nella famiglia, oltre il 70%, nei loro capi scout (il 35%) e negli scienziati (20%). 16-03-2008 Messico. Ritrovata fossa comune con 30 vittime della guerra di droga Più di trenta cadaveri seppelliti nel giardino sul retro di una villetta: a Ciudad Juarez, a pochi chilometri dalla frontiera con gli Stati Uniti, la polizia messicana ha scoperto l'ennesimo orrore della guerra tra le bande del narcotraffico. Secondo quanto riferito ieri dalla procura federale di Città del Messico, gli agenti hanno scoperto 36 cadaveri seppelliti in 16 fosse. Nella villetta è stata anche sequestrata una grande quantità di marijuana. A pochi chilometri dalla città texana di El Paso, Ciudad Juarez è uno degli snodi strategici del narcotraffico messicano. Negli ultimi tempi, anche a causa di operazioni di polizia più frequenti ed efficaci, le bande locali sono state protagoniste di faide sanguinose per il controllo del mercato. 17-03-2008 Messico. Contro la legalizzazione della marijuana Il Segretario della Sicurezza Pubblica del Distrito Federal, Joel Ortega, ha espresso la sua contrarieta' alla proposta di legalizzazione della marijuana, giacche', secondo lui, l'unica cosa che si otterrebbe sarebbe d'indurre a un maggior consumo. D'altra parte, invita i deputati dell'Assemblea Legislativa a un dibattito approfondito e ampio nell'esaminare la proposta di una dose minima di marijuana, giacche' i proponenti dell'iniziativa starebbero trascurando altre misure, come le azioni legislative a livello federale e non condurrebbero con serieta' l'iniziativa, quando invece la gente dovrebbe poter dire la propria opinione. Ortega ha poi evidenziato che se questa droga venisse legalizzata sorgerebbero molte contraddizioni, poiche', da un lato, si vuole dare maggiore apertura a droghe come questa e, dall'altro, si pretende di punire coloro che fumano nei luoghi pubblici. 17-03-2008 Brasile. Arrivano per la prima volta le piantagioni di coca Una vasta piantagione di foglie di coca, forse di tipo transgenico, e' stata scoperta dalle autorita' brasiliane alla frontiera con il Peru' e la Colombia, in quello che e' stato definito dalle autorita' 'un fatto senza precedenti'. 'E' la prima volta che troviamo la coca in Brasile -ha riferito alla stampa il tenente colonnello Antonio Elcio Franco, comandante dell'ottavo Battaglione di fanteria della selva- dato il fatto che si tratta di una pianta che ama il clima montagnoso. Per questo supponiamo che i narcotrafficanti usino una versione transgenica adatta alle regioni non andine'. L'agenzia statale Brasil ha indicato che si tratta di una piantagione divisa in quattro appezzamenti di 100-150 ettari localizzati via satellite a sud di Tabatinga, citta' dello Stato di Amazonas, lungo il letto del Rio Javari, e a poca distanza dalla localita' colombiana di Leticia. Fino qui sono giunti elicotteri e lance dell'esercito brasiliano e della polizia civile di Anmazonas nell'ambito dell'operazione denominata 'Cocada Verde', segnalando anche l' esistenza di un laboratorio per la fabbricazione di pasta base che disponeva di un magazzino in cui si trovavano grandi quantita' di acido solforico, sacchi di cemento, calce ed ammoniaca. Secondo Walter Mairevitch, specialista in criminalita' organizzata ed ex responsabile politico dell'Unita' antidroga brasiliana, 'aver cominciato a piantare nelle pianure amazzoniche invece che nella regione andina puo' essere indizio di un cambiamento geo-strategico operato dai Cartelli colombiani della droga'. 17-03-2008 Italia. Napoli. Agenti arrestano spacciatori e la folla li accerchia Poliziotti accerchiati mentre stavano arrestando un sorvegliato speciale. E' accaduto a Napoli, mentre veniva arrestato un pregiudicato, R.B. di 49 anni. L'uomo era sottoposto all'obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Gli agenti lo hanno trovato in strada mentre spacciava droga, alla vista della polizia ha tentato di allontanarsi ma è stato raggiunto è catturato dagli inquirenti. La polizia ha recuperato alcune dosi di cocaina e del danaro contante. Mentre scattavano le manette, la gente del posto ha accerchiato la polizia nell'inutile tentativo di evitarne l'arresto. 17-03-2008 Canada. Ottawa. Alla ricerca nuova politica di riduzione del danno per prevenire Hiv ed epatite C I responsabili cittadini per la sanita' pubblica stanno cercando una nuova politica di scambio per le siringhe allo scopo di ridurre l'immondizia dalle strade. Alcuni consiglieri comunali e alcuni cittadini hanno, infatti, chiesto un miglioramento dei servizi, per avere meno sporcizia nelle strade e nei parchi, per impedire che bambini o adulti si pungano. Ad Ottawa sono 13 le agenzie che si occupano dei programmi di scambio delle siringhe, al fine di ridurre la diffusione del virus dell'Hiv e dell'epatite C, ma Paul Lavigne, responsabile per la riduzione del danno teme che la richiesta di cambiamenti ai programmi conduca ad una riduzione degli stessi, e non necessariamente a strade piu' pulite. "Dobbiamo bilanciare la sicurezza dei tossicodipendenti e quella dei cittadini", ha concluso. Nel 2002, la citta' ha condotto una ricerca sui vantaggi e la sicurezza dei programmi di scambio delle siringhe mono-uso, programmi finanziati soprattutto dalla Provincia, concludendo che sono costosi. Attualmente ogni siringa costa circa 11 centesimi, mentre quelle sicure costano circa un dollaro. 17-03-2008 Usa. Washington. Corte Suprema contro i tests, casuali, antidroghe agli studenti Per la Corte Suprema dello Stato di Washington non e' legale effettuare test antidroghe a caso sugli studenti. L'Alta Corte ha stabilito che non e' ammissibile che gli atleti delle scuole medie e superiori siano sottoposti ai test, fatti a random, per poter partecipare ad attivita' sportive. Il caso e' stato aperto circa dieci anni fa dal Wahkiakum School Board, quando inizio' a chiedere agli studenti il test delle urine per partecipare a gare sportive. Politica adottata in assenza di qualsiasi sospetto o indizio sugli studenti esaminati. 17-03-2008 Usa. Diminuisce il consumo di metanfetamine e cocaina fra i lavoratori Tra il 2006 e il 2007, e' scesa di oltre 22 punti la percentuale dei lavoratori e di coloro che cercano un impiego positivi alle droghe. Ricerca effettuata dal "Quest Diagnostic Drug Testing Index", e da cui risulta un trend in discesa verso il consumo delle droghe, dopo l'apice toccato tra il 2002 e il 2004, dove risultarono positivi il 73% dei lavoratori e di coloro in cerca di lavoro. Il rapporto rivela anche che la positivita' alla cocaina e' diminuita del 19% anche grazie alla lotta contro la produzione illegale di metanfetamine. La ricerca rivela un calo della dipendenza da metanfetamine, ma un aumento di quello da anfetamine, anche se di poco (5%). "Anche se si rileva un calo del consumo di metanfetamine, si e' visto uno spostamento delle preferenze dei lavoratori verso le anfetamine", ha dichiarato il dottor Barry Sample, direttore del centro di ricerche del Quest Diagnostic. Mediamente, il consumo delle droghe e' risultato il piu' basso dal 1988, da quando sono iniziati questi test. Solo il 3,8% dei lavoratori sono risultati positivi, rispetto al 13,6% del 1988. I test sono stati eseguiti su 8,4 milioni di lavoratori tra gennaio e dicembre 2007. 17-03-2008 Italia. Padova. Cani antidroga e muro divisorio in scuola elementare per una foto Un cingalese di 18 anni nel Centro territoriale permanente fotografa in cortile un bimbo di seconda per mandare a casa un'immagine della scuola dove sta imparando l'italiano. L'episodio scatena paura e fobie dei genitori. Arriva la polizia con i cani antidroga. La preside fa costruire un muro divisori. Leggi l'articolo 17-03-2008 Italia. Giovani AN: ragazzi ingannati da quelli della droga libera In tentativo è quello di mantenere viva l'identità dei giovani di destra. Ecco allora che Azione giovani si attrezza e organizza un tir coloratissimo, l'Acchiappasogni', pronto a girare l'Italia per la campagna elettorale del 'Pdl per Berlusconi presidente'. Alla fine del tour i giovani di An, spiega Giorgia Meloni, consegneranno "ai leader del centrodestra un film", una rassegna di brevi interventi raccolti in giro per la Penisola: saranno i giovani a parlare e a indicare al centrodestra le priorità, "dalla casa al precariato". Domani il tir di 13 metri, presentato alla stampa stamane in via dei Fori imperiali a Roma, sarà in Friuli, poi girerà per il resto del Nord, quindi scenderà nel Centro-Sud. L'ultima settimana i ragazzi di Ag la dedicheranno a Roma, dove c'è Gianni Alemanno che sfida Francesco Rutelli. Meloni indica in "studio, lavoro, famiglia e futuro" le priorità e lancia la "rivolta dei bamboccioni" al grido di "vogliamo subito", mutuando slogan vagamente sessantottini, ma con l'aggiunta del principio del "merito". "Vogliamo immaginare finalmente una politica che possa dare risposte concrete ad una generazione che è stata ingannata soprattutto dal centrosinistra che negli ultimi anni ha rubato loro il futuro pensando di poterli ripagare con la droga libera e con i concerti gratuiti. Noi, invece, vogliamo risposte serie sui temi del precariato, della scuola, della casa, della formazione e dell'Università". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------