AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori Avvertenze numero 2008-9 del 1 Maggio 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Class Action. Presentato disegno di legge per una profonda modifica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=239 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=239 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=239 - La scheda. ASSEGNI, CONTANTI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE: LE NUOVE REGOLE ANTIRICICLAGGIO http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=218546 - La pulce nell'orecchio. E' LA MODA! SI'. MA CHI E' SUA SORELLA? (con lucida inquietante risposta di Giacomo Leopardi http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Bambino oggi, Uomo domani: la societa' che sara'. La competitivita' del sistema-paese http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Multiproprieta' e finanziamento. Nullo per violazione delle norme sul credito al consumo http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Gli agricoltori innovano: 'chilometri zero' la distribuzione che conviene a consumatori, aziende e ambiente http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. L?impugnazione delle delibere assembleari http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Aduc Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Ogni settimana viene edita una Newsletter. - Aduc Salute – su liberta' di cura e di ricerca scientifica. Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. A questo indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/salute - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter. - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione - Aduc Tlc – il portale sui diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc ------------------------------------------- EDITORIALE Class Action. Presentato disegno di legge per una profonda modifica Il 29 aprile 2008, primo giorno della nuova legislatura, ho presentato un disegno di legge che ritengo sia fondamentale per l'affermazione dei diritti dei cittadini consumatori e utenti e per la giustizia: *la riforma della class action*, elaborato in collaborazione con l?Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), *Nella precedente legislatura e' stato introdotto un modello di azione collettiva chiaramente inefficace a tutelare i diritti dei consumatori* e molto criticato da tutti gli addetti ai lavori. Era stato stabilito il principio -anticostituzionale- che *l'accesso alla giustizia non fosse per tutti*: solo il cittadino consumatore puo' partecipare ad una class action, mentre tutti coloro che intendono tutelare i propri interessi nello svolgimento della propria attivita' lavorativa, ne sono esclusi (forse un contratto presunto truffaldino con un gestore telefonico o l'acquisto, a suo tempo, di un'azione o bond come Cirio o Parmalat, per esempio, non puo' riguardare anche un artigiano o un professionista?). Inoltre si stabilisce che, *per l'indennizzo dopo sentenza favorevole, il ricorrente debba adire un tentativo di conciliazione con la parte perdente* e, in caso di risultato negativo o non soddisfacente, proseguire in giudizio secondo l'ordinamento civilistico abituale: procedura che, prevedendo di fatto una durata di decenni, svilisce e rende poco interessante il ricorso a questo tipo di azione collettiva. Il disegno di legge presentato oggi vuole introdurre una azione giudiziaria collettiva che tuteli i diritti dei soggetti coinvolti da illeciti plurioffensivi, traendo spunto dall'esperienza dei Paesi di common law (la c.d. class action) e rendere lo strumento compatibile con i principi del nostro ordinamento giuridico. _Alcuni presupposti:_ *- La legittimita' ad agire* deve essere concessa ad ogni soggetto che abbia interesse a farlo. *- L'introduzione del concetto di "danno punitivo"* attraverso il quale si restituisce ai danneggiati da un illecito plurioffensivo, non solo il danno emergente ed il lucro cessante, ma anche l'eventuale maggior profitto realizzato attraverso l'illecito. *- Incentivare anche sul piano economico l'utilizzo dello strumento*. Per questo e' necessario eliminare qualunque rischio legale per i cittadini che aderiscono all'azione collettiva. Per i professionisti che seguiranno queste azioni giudiziarie e' bene che sia disincentivato l'avvio pretestuoso e, al contempo, incentivate -anche economicamente- quelle meritevoli. *- L'automatismo fra sentenza e risarcimento del danno*. Viene istituito il "curatore amministrativo", nominato dal Giudice, il quale ha il compito ?fra l'altro? di procedere all'esecuzione materiale della sentenza rimborsando direttamente i cittadini iscritti alla classe - *La normatura di eventuali abusi*. - La transazione, affinche' sia efficace, deve essere sottoposta a *votazione di tutti i membri della classe*. Qui il testo completo della relazione e del disegno di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=218574 (Donatella Poretti senatrice) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo SPAGNA / I farmaci responsabili del 6% dei decessi ospedalieri Le medicine servono per curare, ma possono anche causare reazioni controproducenti. Per lo piu' si tratta di conseguenze lievi, qualche volta invece sono letali. Uno studio dell'Universita' di Granada mostra che il 6% dei pazienti deceduti in ospedale muore per gli effetti negativi dei farmaci. Lo studio si e' avvalso delle cartelle cliniche di 289 pazienti adulti deceduti nel 2004 al /San Cecilio /di Granada. Prima conclusione: i medicinali usati abitualmente sono anche quelli che piu' spesso provocano reazioni contrarie; antinfiammatori non steroidei o antiaggreganti piastrinici, come l'acido acetilsalicilico, possono innescare reazioni negative quali emorragia digestiva o aritmie cardiache. Seconda conclusione: bisogna evitare di mescolare farmaci gastrolesivi come gli antinfiammatori, gli analgesici, gli antiaggreganti e i corticoidi, giacche' il 53% dei pazienti deceduti per reazione avversa ai farmaci aveva ricevuto un'associazione di queste sostanze. FRANCIA / Botta e risposta tra farmacisti e grande distribuzione L'imminente debutto della liberalizzazione dei medicinali senza ricetta ha messo il fuoco alle polveri. Tra la catena di distribuzione *Michel-Edouard Leclerc* e i farmacisti e' scontro per interposta pubblicita'. Slogan contro slogan, la guerra la vincera' chi sapra' convincere meglio i pazienti-consumatori, coinvolti in questa guerra del farmaco che ha sullo sfondo la crisi del potere d'acquisto e la razionalizzazione della spesa sanitaria. Da settimane Leclerc promette che i suoi negozi venderanno le medicine a un prezzo inferiore del 20-30% rispetto alle farmacie. E questo perche' "con l'aumento dei prezzi delle medicine, curare il raffreddore diventera' presto un lusso". "No, monsieur L, curarsi in Francia non sara' mai un lusso", rispondono i farmacisti, che si rifiutano, in nome della sanita' pubblica e dell'efficacia economica, di mettere in discussione il loro monopolio. USA / Nuove accuse a Merck per il Vioxx In un'indagine pubblicata il 16 aprile, /Journal of the American Medical Association (JAMA)/ accusa la multinazionale farmaceutica Merck d'aver nascosto una serie di informazioni riguardanti i rischi mortali legati all'assunzione dell'antinfiammatorio Vioxx, quando veniva prescritto a persone affette dal morbo d'Alzheimer. Documenti interni della societa' mostravano, dal 2001, un rischio di morte triplicato per questi malati. Secondo JAMA, i dati non sono mai stati trasmessi all'Agenzia del farmaco FDA. Le nuove accuse vanno ad aggiungersi al 'dossier' contro la casa farmaceutica gia' oggetto di class action. DANIMARCA / Danni da abuso di vitamine Non dispiaccia ai consumatori assidui di vitamine: l'uso integrativo di vitamine non migliora la salute, ma puo' avere conseguenze negative e accrescere il rischio di morte prematura. E' il caso soprattutto della vitamina A (che si trova naturalmente in uova, fegato e pesci grassi). Una gigantesca analisi di 67 studi, compilata da noti ricercatori dell'Universita' di Copenhagen, conclude che la vitamina A, e anche la E (che si trova nell'olio vegetale, noci, nocciole), possono interferire nelle difese naturali dell'organismo. Per il loro studio, gli esperti si sono avvalsi dei dati della /C//ochrane Library/ (una delle migliori banche dati di saggi terapeutici del mondo) riguardanti gli integratori di vitamine A, C, E, beta-carotene e selenio, volti a prevenire malattie cardiovascolari e cancro. I dati hanno contemplato 233.000 individui che prendevano regolarmente le vitamine a scopo preventivo. Alla fine, gli studiosi hanno concluso che le cure di vitamina A, E e beta-carotene incrementavano i rischi rispettivamente del 16%, 4% e 7%. ITALIA / La sorte di Malpensa e Alitalia poco importa ai turisti italiani Se tra le priorita' per il nuovo governo ci sono Alitalia e Malpensa, molti italiani sembrano invece concentrati sulle soluzioni 'low cost' per i ponti primaverili, del 25 aprile e dell'1 maggio, ormai alle porte, e l'85% si affida a Internet per individuare le migliori offerte di viaggio. E la possibile acquisizione straniera di Alitalia e le conseguenze che avrebbe per Malpensa, per l'89% degli italiani sembra non avere alcun impatto sulle abitudini di viaggio. E' quanto emerge da un recente sondaggio condotto tra gli italiani iscritti al sito TripAdvisor, la piu' grande community di viaggi al mondo. Questa mancanza di incidenza sul modo di pianificare le proprie vacanze degli italiani ha una duplice valenza: per il 57% degli intervistati il possibile arrivo di Air France rispetto a una cordata italiana non avrebbe alcun impatto perche' comunque non vola mai con Alitalia, mentre per il 32% l'acquisizione straniera non influenzerebbe comunque la scelta di continuare a viaggiare con la compagnia di bandiera. Solo l'11% del campione di italiani ha risposto che cambiera' programmi a causa della situazione: il 5% ha deciso di non viaggiare Alitalia per i ponti di primavera mentre il 6% di non utilizzare l'aereo del tutto come mezzo di trasporto per le imminenti vacanze. Stessa prevalenza del fronte del 'no' per la questione Malpensa: alla domanda se la possibile drastica riduzione dei voli avra' un impatto sul modo in cui si pianificheranno le vacanze per i ponti primaverili, il 53% ha risposto negativamente specificando che non utilizza mai l'hub lombardo, mentre l'altra faccia del 'no' riflette il 29% degli intervistati che ha dichiarato che Malpensa rimarra' comunque lo scalo aeroportuale di riferimento. Per il 18% invece il destino di Malpensa influenza le proprie scelte presenti e future: c'e' che preferisce evitare Malpensa per questo prossimo ponte (4%) e chi addirittura pensa di non utilizzarlo piu' in futuro, volando attraverso altri aeroporti (13%), mentre solo una minima percentuale si vede costretta a non volare del tutto e utilizzare altri mezzi (1%). Dopo l'automobile (30%) infatti, l'aereo rimane comunque il mezzo che verra' utilizzato di piu' per i prossimi ponti primaverili (22%). ITALIA / Telecom Italia, Agcom e bollette gonfiate: la beffa degli 892 La beffa puntualmente e' arrivata, dopo il provvedimento che prevedeva, salvo specifica richiesta dell'utente, la disattivazione automatica di tutte le numerazioni speciali (899, 892, satellitari, ecc.), ecco la prima eccezione, comunicata da Telecom Italia. "Dal 30 Aprile 2008, per chi attiva il servizio di Disabilitazione Permanente Gratuita, i numeri 892000, 892400, 892412, 892424 e 892892, dedicati ai servizi di informazione abbonati, non sono più disabilitati, in adempimento a quanto disposto dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nella stessa data, le chiamate a tali numeri saranno riabilitate, automaticamente e senza alcuna richiesta, a coloro che avevano già attivo il servizio di Disabilitazione Permanente Gratuita." Gli 892 sono numeri che in passato hanno contribuito a gonfiare molte bollette telefoniche, con questa decisione ritorneranno sicuramente in 'voga'. ITALIA / L'enorme sperpero d'energia per avere in tavola prugne cilene Consumando prodotti locali e facendo attenzione agli imballaggi, una sola una famiglia puo' arrivare a tagliare fino ad una tonnellata di emissioni di anidride carbonica l' anno. E' quanto afferma *Coldiretti*, che ha stilato la top ten dei cibi che sprecano energia, con relative emissioni di gas serra. Questa stima, elaborata nell'ambito del Forum Internazionale sull'energia a Venezia, in collaborazione con lo Studio Ambrosetti, considera ad esempio che il vino che arriva dall'Australia sulle tavole italiane deve percorre oltre 16mila km, con un consumo di 9,4 kg di petrolio e l'emissione di 29,3 kg di anidride carbonica, mentre le prugne dal Cile, che devono volare 12mila km con un consumo di 7,1 kg di petrolio, liberano 22 kg di anidride carbonica. La carne argentina poi, viaggia per 11mila km bruciando 6,7 km di petrolio, liberando 20,8 km di anidride carbonica attraverso il trasporto con mezzi aerei. A livello globale, riferisce Coldiretti, si stima che un pasto medio percorra oltre 1.900 km via camion, nave e/o aeroplano, prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vuole piu' energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. U.E. / Rapporto sui prodotti difettosi Il 14 aprile nei locali della Commissione europea facevano bella mostra di se' tanti bei prodotti lucenti. A guardarli da vicino, pero', veniva la pelle d'oca. Come quella minimoto dall'evidentissima saldatura difettosa, o certi giocattoli di latta dagli angoli taglienti, i peluche talmente mal cuciti che un bimbo non ci mette che due secondi a infilarsi mezza imbottitura in bocca. Ma i rischi ci sono anche per gli adulti: non tutti i tostapane sono a prova di scossa elettrica! La mostra serviva a illustrare l'attivita' svolta da /Rapex/, il sistema d'allarme rapido sui prodotti di consumo pericolosi, che coinvolge l'Ue-27, Lichtenstein, Norvegia e Islanda. Un'attivita' che e' cresciuta del 57% nel 2007. Merito, sostiene Bruxelles, di una vigilanza piu' attenta e capillare. ITALIA / Il Consiglio di Stato deve risarcire Europa7, 'oscurata' da Retequattro Nel giudicare la richiesta di risarcimenti da parte di /Europa 7/ per non aver potuto usufruire delle frequenze assegnate ed utilizzate da /Retequattro/ il Consiglio di Stato italiano dovra' applicare la sentenza della *Corte di giustizia europea *che aveva dato ragione alla Tv di Francesco di Stefano. Cosi' il commissario Ue alla Concorrenza *Neelie Kroes* ha risposto all'interrogazione scritta presentata da tre eurodeputati della sinistra Ue (Gue/Ngl) Giusto Catania, Roberto Musacchio e Vittorio Agnoletto. Nell'udienza sul caso Europa 7, prevista per il 6 maggio, il Consiglio di Stato 'dovra' applicare l'interpretazione del diritto comunitario fornita dalla Corte di giustizia sui fatti della controversia in questione', si legge nella risposta, 'che riguardano una richiesta di risarcimento del danno che la Centro Europa 7 sostiene di aver sofferto per il fatto che non le sono state assegnate, dai convenuti nella causa principale, le radiofrequenze terrestri in tecnica analogica necessarie per svolgere l' attivita' di diffusione di programmi radiotelevisivi'. Il 31 gennaio scorso infatti la Corte di giustizia europea aveva definito 'contrarie al diritti comunitario' le leggi italiane che consentono a Retequattro di utilizzare le frequenze destinate a Europa 7 e assegnate nel 1999. Per i giudici di Lussemburgo quindi le norme italiane in materia non rispettano 'il principio di libera prestazione di servizi e non seguono criteri di selezione obiettivi e trasparenti'. Nella stessa risposta inoltre la Kroes ha ricordato che la Commissione a luglio del 2006 la Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia per le normative sul passaggio alla tv digitale, arrivando a inviare a Roma un 'parere motivato' a luglio del 2007. Ora, ha ricordato il commissario europeo, 'la Commissione ha gia' intrapreso un'azione per porre termine alle violazioni e controllera' che la decisione della Corte di giustizia sia pienamente applicata dall'Italia'. GERMANIA / Sentenza europea: piu' tutele per i consumatori tedeschi I commercianti tedeschi non potranno piu' esigere dal cliente un risarcimento per l'uso di un prodotto difettoso nei due anni coperti da garanzia. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia europea, con una sentenza emessa il 17 aprile, e che comportera' probabilmente la modifica della legge BGB. Il caso riguarda la cliente di un'azienda di vendite a distanza che aveva comprato un forno. Dopo un anno e mezzo e' emerso un evidente difetto d'origine e la cliente ha restituito il forno; il negoziante gliel'ha sostituito, pretendendo pero' 70 euro per l'uso del vecchio. La signora si e' rivolta all'associazione dei consumatori, che l'ha trasformato in caso emblematico ricorrendo in giudizio. Il Tribunale federale ha pero' trasferito il quesito alla Corte europea, giacche' un articolo della legge tedesca diverge dalla normativa comunitaria: il risarcimento per l'uso di un oggetto difettoso vale in Germania, non a livello Ue. ITALIA / Mister prezzi: segnalazioni di rincari al ritmo di 40 al giorno In meno di due mesi, oltre 2 mila segnalazioni di rincari a Mister prezzi, l'autorita' che dovrebbe impedire speculazioni sui prezzi. I call center delle Camere di commercio che sono preposti a ricevere le segnalazioni ne contano circa 40 al giorno. Le citta' che piu' 'segnalano' sono, ovviamente, le piu' popolose, Roma con 242 telefonate, seguono Milano, Napoli e Torino. I rincari piu' frequenti riguardano i prodotti alimentari, con pane, latte fresco e pasta in cima alla lista. ITALIA / Contro la burocrazia Telecom, il paesino senza Adsl organizza mostra Contro il muro di gomma di Telecom Italia, singolare protesta culturale contro il 'digital divide' a Orsogna, piccolo comune in provincia di Chieti: i ragazzi dell'associazione 'moviMenti' hanno dedicato una mostra di arte contemporanea alla mancanza in paese di Adsl e banda larga per la navigazione su Internet. L'iniziativa e' stata denominata non a caso 'Progetto 56k', ovvero la velocita' massima della connessione analogica. I ragazzi denunciano le lentezze e gli intoppi burocratici da parte di quello che definiscono il 'principale operatore' di telefonia italiano. Nei quadri, installazioni, fotografie, musiche che compongono la mostra l'associazione evidenzia la 'contrapposizione tra realta' ricche di stimoli e in perenne movimento, come quelle delle citta', e la vita nei piccoli centri, a rischio di un graduale abbandono e svuotamento da parte dei giovani'. 'L'obiettivo - spiegano gli organizzatori del Progetto 56k - e' di porre in evidenza e valorizzare le potenzialita' di crescita delle nostre aree, dove l'avvio a sistemi di comunicazione ormai indispensabili, come la banda larga Adsl, rappresenterebbe motivo di arricchimento e sviluppo'. ITALIA / Triplicata la bolletta elettrica in 10 anni Le famiglie italiane hanno visto lievitare le bollette elettriche di tre volte in 10 anni. Se nel 1997 la spesa annua era di 476 euro, nel 2007 la cifra e' salita a 1.500 euro. Fonte: Autorita' per l'energia e il gas, elaborazioni de /Il Sole 24 Ore./ ITALIA / Piace il Fisco a rate: 24 mila istanze per dilazionare un miliardo di debiti 24 mila istanze nel primo mese di vigenza delle nuove regole, che permettono di dilazionare i debiti verso il Fisco fino a sei anni. L'importo medio del debito di cui viene chiesta la dilazione e' di circa 41 mila euro, per un totale che sfiora il miliardo di euro. La novita' prevede il passaggio della competenza delle riscossioni dall'Agenzia delle entrate a Equitalia. EUROPA / Test sulla sicurezza delle gallerie stradali Il test 2008 effettuato da /Euro TAP /su trentuno gallerie stradali europee e' il peggiore degli ultimi cinque anni. Due sono giudicate "preoccupanti", sette "carenti". Il tunnel peggiore, e per la quarta volta consecutiva, e' risultato quello di Cernobbio sul lago di Como di 2,4 chilometri, in funzione dal 1983. Le sue pecche? Manca un centro direzionale; nessun servizio d'emergenza; assente un dispositivo automatico d'allarme in caso d'incendio come pure un sistema d'areazione; vie di fuga non segnalate; troppo poche le uscite di sicurezza. Tutt'altra cosa il vincitore, Pont Pla in Andorra la Vella, aperto nel 2006 e lungo 1,3 chilometri: praticamente perfetto. Il test 2008 indica pero' anche che "si puo' migliorare". Lo dimostra la galleria del San Bernardino in Svizzera, che nel 1999 era tra i "preoccupanti", e oggi, dopo le opportune migliorie, ottiene "molto bene". USA / New York impone di indicare le calorie dei cibi nei menu' Le grandi catene della ristorazione (McDonald's, Burger King, ecc.) presenti nella Grande mela dovranno indicare le calorie contenute nei loro prodotti. Cosi' ha stabilito un giudice federale di New York. Il nuovo regolamento riguardera' tutte le catene che hanno almeno 15 esercizi attivi negli Usa. Si calcola che nella sola Manhattan (che e' un quartiere di New York) i ristoranti interessati siano 2.400. La misura suscita pareri contrastanti: misura eccessiva, secondo l'associazione dei ristoratori (anche se Stabucks e McDonald's hanno subito aderito all'iniziativa); piu' consapevolezza di cio' che mangiamo, esulta il sindaco di New York, Michael Bloomberg. La misura punta a ridurre il numero degli obesi: con il nuovo provvedimento si stima che 130 mila newyorkesi eviteranno l'obesita' e 30 mila di ammalarsi di diabete. ITALIA / Non e' necessario il parere del prefetto per i photored ai semafori Per l'istallazione dei sistemi di controllo automatici ai semafori (senza la presenza di vigili) non e' necessaria l'autorizzazione del prefetto (indispensabile in caso di autovelox), basta che i photored siano omologati e approvati dalla giunta comunale, con debite motivazioni legati alla sicurezza stradale. E' quanto ha definitivamente chiarito l'Avvocatura generale dello Stato con il parere n. 46819 del 10 aprile 2008. GERMANIA / Voli low cost: il risparmio e' solo nelle pubblicita' Il quotidiano tedesco /Frankfurter Allgemeine Zeitung/ ha fatto le pulci alle tariffe delle compagnie aeree low cost. Ha scoperto che aggiungendo tutte le 'addizionali' alle tariffe base pubblicizzate, il low cost rimane solo sui volantini pubblicitari, perche' a queste deve aggiungersi supplemento carburante, costo per la prenotazione del posto, costo per imbarcare un valigia, ecc.. Tutte componenti gia' incluse nella tariffa delle compagnie tradizionali. Ad esempio il volo Colonia-Londra acquistato oggi per un viaggio in luglio costa con la Lufthansa poco piu' di 100 euro, con Ryanair 136. ITALIA / Nel 2007 sono calate le vendite di case, non i prezzi Nel 2007 sono calate le vendite di immobili (non avveniva dal 2003), non i prezzi che hanno continuato la corsa anche se a ritmo inferiore rispetto agli anni precedenti. Il numero di transazioni e' sceso del 7%. Considerano solo il settore residenziale il calo e' stato piu' contenuto, meno 4,6%: in valore assoluto sono passate di mano 806 mila case. La flessione maggiore e' stata registrata a Milano dove e' stato venduto l'11% di case in meno. I prezzi sono cresciuti 'solo' del 2,6% nell'ultimo semestre 2007. Dati Agenzia del Territorio. MONDO / Allarme e rassicurazioni sull'eparina 'cinese' Australia, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Olanda, Nuova Zelanda, Stati Uniti e anche Italia. Questi gli 11 Paesi in cui, secondo l'ente regolatorio americano sui farmaci, la Food and drug administration (Fda), sono arrivati lotti di eparina contaminata dalla sostanza chimica condroitina solfato. Il farmaco anticoagulante alterato ha provocato solo negli Usa ben 81 morti, secondo le stime 'al rialzo' della stessa Fda, che la settimana scorsa parlava di 62 decessi correlati all'uso del medicinale, probabilmente contraffatto in Cina durante il processo di produzione. Ma, come riporta il /New York Times/, le autorita' sanitarie cinesi non credono che il contaminante possa essere letale e si dicono convinte che le ispezioni nei siti produttivi incriminati non debba limitarsi agli stabilimenti cinesi, ma estendersi anche a quelli americani. Ning Chen, secondo segretario dell'ambasciata cinese, ha assicurato dunque che ogni futuro accordo di ispezione dovra' riguardare sia i siti cinesi che quelli americani. L'*Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) *precisa: l'eparina e' un medicinale salvavita impiegato da decenni principalmente per la prevenzione e il trattamento delle trombosi che mettono a rischio la vita del paziente e viene prodotto per estrazione dalla mucosa intestinale di suino. Ad oggi nessun caso di decesso correlato con l'impiego di eparina non frazionata (sodica - calcica) e frazionata (eparine a basso peso molecolare), e' stato segnalato in Europa; in ogni caso il problema dell'impiego e del monitoraggio delle reazioni avverse da eparina e' oggetto di verifica e di analisi congiunte da parte dell'AIFA, delle Agenzie Europee e dell'Agenzia dei Medicinali Europea. ITALIA / Il Nord paga piu' cara la spesa quotidiana Fare la spesa costa di piu' al nord. E per gli alimentari le due citta' piu' care in Italia sono Bolzano e Milano, che fanno registrare livelli dei prezzi piu' elevati di oltre il 10% rispetto alla media nazionale (rispettivamente +13,3% e +11,2%). A dirlo sono i primi risultati sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi di regione italiane per alcune tipologie di beni e in particolare per tre capitoli di spesa (alimentari, abbigliamento e calzature e arredamento) per un peso complessivo pari a circa il 35% della spesa per consumi delle famiglie. I dati, relativi al 2006, sono stati presentati da Istat, Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne. ITALIA / Nuove cure rimborsabili: entra anche l'epidurale Si rafforza, con il nuovo elenco di cure assicurate dai /Livelli essenziali di assistenza (Lea)/, l'assistenza domiciliare, con particolare attenzione ai malati terminali. Lotta al dolore poi, dal momento del parto (anestesia epidurale) alle malattie croniche. Si allunga con altre 109 malattie o gruppi di malattie rare, l'elenco di queste per le quali e' prevista l'esenzione dal ticket. Sono queste le novita' che arrivano nel dpcm che modifica i Livelli essenziali di assistenza, firmato dal presidente del Consiglio* Romano Prodi,* dal ministro della Salute *Livia Turco* e da quello dell'economia* Tommaso Padoa Schioppa.* *Specialistica*. Arriva a terapia fotodinamica laser per il trattamento di lesioni retiniche con Verteporfina riservata ai malati di degenerazione maculare miopica o legata all'eta'. *Analisi di laboratorio*. Introdotte diverse prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio di malattie rare (ad esempio, per le malattie metaboliche, il dosaggio degli enzimi mitocondriali e il dosaggio di acidi organici urinari con metodi gas cromatografici). Sara' assicurata l'enteroscopia con microcamera ingeribile per i casi di sanguinamento oscuro dopo l'esofago-gastro-duodeno-scopia (Egds) e colonscopia totale negative, una tecnica che fa uso di videocapsule monouso per i casi di difficile esplorazione dell'intestino e quando gli esami tradizionali non hanno dato risultato apprezzabili. Altra novita' e' la 'sedazione cosciente' per i pazienti sottoposti a endoscopie e biopsie per garantire esami indolori e piu' accettabili in termini di confort. *Dolore*. Introdotta la visita anestesiologica di controllo per la terapia del dolore risponde alla crescente sensibilita' nei confronti della sofferenza e del dolore cronico. *Protesi. *Verra' garantita l'introduzione di nuovi ausili informatici di comunicazione e di controllo ambientale (tra i quali i comunicatori a sintesi vocale o a display, i sensori di comando, i sistemi di riconoscimento vocale), ausili per la mobilita' personale (sollevatori mobili e fissi), ausili per la cura e l'adattamento della casa (stoviglie adattate, maniglie e braccioli di supporto), apparecchi acustici di ultima generazione per le persone con sordita' preverbale e periverbale, ecc. *Assistenza ospedaliera e piu' day hospital. *Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera le principali novita' riguardano l'incentivazione dell'analgesia epidurale nel corso del travaglio e del parto naturale e l'inclusione della diagnosi neonatale della sordita' congenita e della cataratta congenita. Ma importante e' anche l'ampliamento da 43 a 108 degli interventi ospedalieri che dovranno essere preferibilmente effettuati in regime di day hospital anziche' in ricovero ordinario. *Assistenza distrettuale. *Si prevede una organizzazione divisa in: assistenza sanitaria di base, continuita' assistenziale, assistenza ai turisti; emergenza sanitaria territoriale; assistenza farmaceutica; assistenza integrativa (erogazione di dispositivi medici monouso, di presidi per diabetici, di prodotti destinati ad un'alimentazione particolare); assistenza specialistica ambulatoriale, protesica e termale. Rientrano in questa area anche l'assistenza sociosanitaria domiciliare e territoriale e l'assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale. Una novita' riguarda la fornitura gratuita in tutta Italia di prodotti a basso contenuto di proteine alle persone che soffrono di nefropatia cronica. ITALIA / Sanita': al via in Lombardia la cartella clinica elettronica Sviluppare un sistema elettronico capace di rendere omogenea la sanita' di diverse regioni, per migliorare la continuita' delle cure, favorire la mobilita' inter-regionale dei pazienti e ridurre i costi e gli errori medici. E' il nucleo del progetto Ipse, che sta per diventare operativo in Lombardia, e che rendera' quest'ultima la Regione coordinatrice a livello italiano della sperimentazione. Questo grazie a una delibera, gia' predisposta dall'assessore regionale alla sanita' Luciano Bresciani, che sara' presto discussa nella Giunta. L'obiettivo principale di Ipse,* *spiega la Regione, e' quello di sviluppare un 'fascicolo sanitario elettronico', una vera e propria cartella clinica digitale che sara' capace tra l'altro di rendere compatibili tra loro i differenti sistemi sanitari regionali, sia italiani che europei, e di informatizzare anche le prescrizioni delle terapie. In Italia, oltre alla Lombardia (che finanziera' il progetto con 210.000 euro), saranno coinvolte altre 9 realta' (Friuli, Veneto, provincia di Trento, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise e Sardegna), grazie anche al contributo del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie (Dit) del Ministero della Salute. U.E. / Tv: famiglie inglesi le piu' digitalizzate In tutti i principali Stati dell'Ue (Germania, Regno Unito, Spagna, Francia e Italia) si sta preparando il definitivo abbandono del segnale televisivo analogico per abbracciare quello digitale. Ma non c'e' omogeneita' nei 'preparativi'. Sono le famiglie inglesi quelle che piu' di tutte hanno gia' la nuova televisione (l'86%, riceve programmi in digitale, dal satellite o tramite cavo o tramite ripetitori terrestri). In Italia, Spagna, Francia e Germania la percentuale e' sotto il 50%, nonostante un avvio sprint al momento del lancio del ddt (digitale terrestre). Il cosiddetto switch off (abbandono definitivo dell'analogico) e' previsto nel 2009 in Germania, nel 2010 in Spagna, nel 2011 in Francia e solo nel 2012 nel Regno Unito e Italia. FRANCIA / Pesticidi nei vini d'annata, ma i francesi 'tacciono' Secondo uno studio della *Pesticide Action Network Europe*, i vini di tutto il mondo (l'Italia si salva) sono contaminati da residui di pesticidi in quantita' mille volte superiore al limite consentito per l'acqua del rubinetto. Lo studio si basa sull'analisi di 40 campioni di vino rosso dell'annata 2002, provenienti da Francia, Austria, Germania, Portogallo, Sud Africa, Australia e Cile. Dalle analisi si salvano soltanto 6 bottiglie di prodotto biologico, le altre contengono tracce da quattro a dieci pesticidi differenti. Prodotti chimici inseriti tra gli agenti cancerogeni nella direttiva europea sulle sostanze pericolose. La notizia, rilanciata dal sito del settimanale /Nouvel Observateur/, e' potenzialmente devastante, ma e' passata sotto silenzio in Francia. Solo un generico comunicato dell'associazione dei produttori che mettono in dubbio la metodologia delle analisi. Anche l'Unione che raggruppa i grandi produttori di bordeaux si tira fuori: 'non e' questione di nostra competenza'. Pero', sui dieci campioni francesi analizzati (tre bourgogne e sette bordeaux) figurano tre vini prestigiosi venduti ad oltre 200 euro a bottiglia. ITALIA / Cassazione: notai esentati dalla legge Bersani La sentenza 9878 della Cassazione, depositata il 15 aprile, da' ragione al Consiglio notarile di Verona nel processo contro un notaio incolpato di aver fatto concorrenza 'illecita' ai colleghi nel luglio del 2004. La Corte afferma che la riforma Bersani, che prevede la possibilita' di concorrenza tra professionisti anche sulle parcelle, non ha effetto retroattivo. Poi va oltre, distinguendo il notaio da avvocati, commercialisti e ingegneri. Infatti, la natura 'pubblica' della professione notarile legittima la possibilita' di rendere gli onorari minimi inderogabili, afferma la Cassazione. ITALIA / Antitrust: i professionisti continuano a non farsi concorrenza Nulla e' cambiato, avvocati, notai, commercialisti e ingegneri hanno continuato a non farsi concorrenza. /Italia Oggi /anticipa le conclusioni dell'indagine conoscitiva dell'Antitrust sul grado di concorrenza sviluppatosi nell'ambito delle professioni dopo l'entrata in vigore della legge Bersani. Insomma, le promesse da parte dei vari ordini professionali di autoriformarsi sono state vane, cosi' quasi nessun professionista ha colto la palla al balzo offerta dalle nuove regole che prevedono la liberta' tariffaria (essendo abolite le tariffe minime) e la possibilita' di farsi pubblicita'. ITALIA / Gasolio da riscaldamento: prezzo industriale e tasse alle stelle Alto prezzo industriale e tassazione a livelli record fanno si' che il gasolio da riscaldamento 'italiano' sia il piu' caro d'Europa. Il prezzo al consumo di aprile e' 1,251 euro a litro, di cui 0,612 euro sono tasse e 0,639 il prezzo industriale (il piu' alto dell'Ue a 27). Il Paese dove costa meno riscaldare le case col gasolio e' Cipro, con 0,741 euro a litro. THAILAND / Verso il divieto di cosmetici contenenti staminali umane Saranno presto vietati i prodotti cosmetici contenenti cellule staminali umane, ha annunciato l'Agenzia per la sicurezza dei farmaci, che non ha ancora approvato i prodotti per questioni di sicurezza o per motivi etici. Il primo regolamento contro l'uso di cellule staminali umane in prodotti di bellezza entrera' in vigore il mese prossimo. Le cellule possono essere ottenuti da molte fonti, come embrioni, tessuti adulti, midollo osseo, sangue e cordone ombelicale. Ma il processo di estrazione delle cellule, in cui gli embrioni vengono distrutti, e' ancora molto controversa, ha detto il vicesegretario generale dell'Agenzia *Werawan Taengkaew*. ''Un provvedimento nei confronti dell'uso non etico di cellule staminali umane per scopi bellezza deve rimanere in vigore fino a quando non vi sara' qualche prova medica per la sicurezza dei consumatori,''ha detto. Con il nuovo regolamento, i produttori o importatori di prodotti contenenti cellule staminali umane rischiano fino a un anno di carcere. Tuttavia, l'uso di cellule staminali di origine animale per i cosmetici e' ancora consentito. SVEZIA / E' pronto il vaccino antifumo L'Istituto Karolinska di Stoccolma ha messo a punto un vaccino per aiutare le persone a starsene alla larga dalle sigarette. Con l'aiuto di /Naccin/, il sistema immunitario umano dovrebbe produrre anticorpi contro la nicotina, in modo da impedire che arrivi al cervello e faccia scattare il "clic" della dipendenza. A breve, /Naccin/ sara' sperimentato su 400 persone residenti in Scandinavia per la durata di un anno. Secondo il quotidiano Svenska Dagbladet, nel mondo sono in corso almeno altri tre tentativi di questo tipo. Se, e quale, vaccino riuscira' nell'intento, dipendera' molto dalla sua capacita' d'indurre l'organismo a produrre anticorpi efficaci contro le molecole nicotiniche, estremamente piccole. ITALIA / Arezzo inaugura il primo idrogenodotto al mondo Domani 30 aprile verra' inaugurato il primo idrogenodotto al mondo in area urbana. Viene cosi' realizzato il primo tassello di un mosaico che, se sviluppato, e' in grado di garantire ad un territorio sicurezza ed autosufficienza energetica, producendo in loco idrogeno dal fotovoltaico e mettendo al 'riparo' famiglie ed imprese non solo da black out tecnici ma soprattutto dai black out che ai bilanci, piccoli e grandi, sono in grado di determinare le impennate del prezzo del petrolio e, conseguentemente, di tutte le tradizionali forme di energia. L'intero Progetto Idrogeno per Arezzo e' stato realizzato da un partenariato pubblico e privato. ITALIA / Giustizia: ultimi in assistenza legale gratuita per i poveri Sommando la spesa per tribunali e pubblici ministeri, l'Italia spende piu di tutti i paesi europei. In un capitolo, pero', risparmiamo molto: l'assistenza legale gratuita per gli indigenti. E' uno degli aspetti piu' contraddittori dell'Italia tratti dal rapporto European Judical systems, che ha preso in esame la Giustizia in Europa. L'elaborazione dei dati effettuata da /LiberoMercato /evidenzia che mentre in Svezia si spendono per grutuiti patrocini 10 mila euro per abitante, in Italia solo 1.129. Il Regno Unito addirittura 57 mila euro per abitante. SLOVACCHIA / L'euro circolera' anche a Bratislava Bratislava, sara' la sedicesima capitale che vedra' circolare l'euro. La Slovacchia salvo improbabili ostacoli dell'ultima ora, dal primo gennaio 2009 adottera' la moneta unica, sara' il secondo Paese dell'Est Europa ad avere l'euro come moneta ufficiale. Finora c'e' la sola Slovenia. Gli altri Paesi, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Lituania dovranno ancora attendere qualche anno. ITALIA / Alitalia: il trasferimento da Milano a Roma 'svuota' i voli intercontinentali Alitalia dal 30 marzo scorso ha spostato molti voli intercontinentali da Malpensa a Fiumicino. A giudicare dai dati riservati e diffusi da /Il Sole 24 Ore,/ pero', si desume che il cambio da Milano a Roma abbia 'svuotato' gli aerei. Il tasso di riempimento a Malpensa era su quasi tutte le rotte attorno al 90%, una percentuale che Fiumicino raggiunge solo un paio di tratte, per il resto i valori sono inferiori del 20% circa. MONDO / Svizzeri e statunitensi smettono di pagare tasse ad aprile Gli svizzeri e gli statunitensi si sono gia' liberati dal peso delle tasse, rispettivamente il 14 aprile e il 23. In Italia, se va bene, smetteremo di destinare i guadagni a imposte e assicurazioni sociali solo a luglio. Nella Confederazione Svizzera negli ultimi anni il 'tempo delle tasse' e' passato dai 109 giorni del 200 agli attuali 104. ITALIA / Volare: la gara vinta da Alitalia e' da rifare Va ripetuta la gara per l'aggiudicazione di Volare. Lo ha ribadito oggi il Consiglio di Stato rigettando la richiesta di Alitalia di revocare la decisione con cui gli stessi giudici di Palazzo Spada, il 3 marzo, hanno ordinato al commissario straordinario di Volare, Fabio Franchini, di indire entro 30 giorni una nuova gara. Alitalia si era aggiudicata Volare il 17 marzo del 2006. MONTENEGRO / Record: un abitante, due schede sim per cellulari Ogni montenegrino, inclusi i bebe', possiede due carte sim. E' quanto emerge dai dati dell'Agenzia per la telecomunicazione di Podgorica, secondo i quali le carte attive sono 1.113.099. Gli abitanti della piccola repubblica adriatica sono circa 600mila. Tra gli operatori di telefonia mobile, Promonte si conferma leader del mercato. Alle spalle delle societa' controllata dai norvegesi della Telenor, si piazza M-Tel - di proprieta' di Telekom Srbija. Terza T-Mobile- in mano alla Deutsche Telekom. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA ALBERGHI A MISURA DI BAMBINO Nelle zone turistiche meno famose gli albergatori, in particolare quelli di montagna, non se la possono cavare offrendo ai clienti solo un tetto sopra la testa. Per avere successo devono ampliare l'offerta con gite, trattamenti di bellezza e per il benessere fisico, magari differenziando le tipologie. Un esempio riuscito e' quello inventato 25 anni fa da un albergatore della Carinzia (Austria), che ha messo nel suo albergo seggioloni, lettini con le sbarre e scalda-biberon, ecc., e l'ha chiamato Babyhotel. E' andata bene: oggi vanta una clientela internazionale e l'80% di presenze durante tutto l'anno. Nel frattempo l'idea si e' propagata in Europa, e questo piccolo mercato di nicchia raggruppa gia' 47 membri, ognuno con la propria struttura pensata apposta per famiglie con bambini piccoli. In Italia le strutture turistiche per bambini sono prevalentemente quelle marine e organizzate in club vacanze, invece, gli alberghi singoli, in special modo quelli di montagna, eccetto l'Alto Adige, non offrono strutture adeguate. Sarebbe ora di ripensare le tipologie di ospitalita'. MOBILI DA CUCINA. 3 MILIONI 372 MILA INCIDENTI. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Si apre oggi la 47ma edizione del mobile alla Fiera di Milano (Rho) e qualche consiglio per gli acquisti e' d'obbligo. Una delle scelte indispensabili per mettere su casa e' la cucina, scelta impegnativa sia sotto il profilo finanziario, sia per la verifica della qualita' e sicurezza del prodotto. Stabilire la qualita' e la sicurezza dei mobili da cucina e' piuttosto difficile: spesso ci si affida al venditore, prendendo per oro colato quel che viene detto. L'unica cosa che si puo' osservare e' la "bellezza" della cucina, ma qualita' e sicurezza chi la certificano? In effetti, una norma europea sulla sicurezza c'e', ma non e' obbligatoria per i mobilieri benche' si rileva che in Italia ogni anno si verificano 3 milioni 672 mila incidenti domestici che coinvolgono 3 milioni 48 mila persone, di cui circa 68.000 sono bambini; il luogo, all'interno dell'abitazione, dove avvengono la maggior parte dei traumi e' la cucina e il gruppo in assoluto piu' colpito e' quello delle casalinghe. Anche la qualita' del mobile (resistenza alla abrasione, all'umidita', al calore e alla luce, emissione di aldeide formica, ecc.) e' definita da norme, ovviamente opzionali per il costruttore. I consumatori dovrebbero verificare se i mobili da acquistare riportano una etichetta con la dichiarazione "conforme alle norme UNI EN 14749/2005", altrimenti non sono garantiti negli acquisti e rischiano, nel giro di un paio di anni, di trovarsi mobili deformati. In soccorso arriva, inoltre, l'Istituto per la certificazione delle imprese del legno e arredamento (Icila) di conformita' alle norme europee per quanto concerne i sistemi di gestione aziendale. Appello dei medici: abolire l'Ordine professionale L'abolizione degli ordini professionali e' uno dei nostri principali temi. Essi costituiscono un impedimento alla liberta' professionale e al libero accesso alla professione, limitazioni che si ripercuotono poi sul cittadino in costi e qualita' dei servizi. Dall'Ordine dei giornalisti a quello dei medici, queste corporazioni hanno il solo scopo di amministrare e difendere privilegi acquisiti, soprattutto dai loro dirigenti. Ma la richiesta dell'abolizione degli ordini non giunge solamente dal cittadino in quanto consumatore e utente, ma anche da molti professionisti che a quegli ordini -loro malgrado- devono versare ingenti contributi, senza ricevere in cambio alcunche'. *Lo testimonia un gruppo di medici milanesi con cui recentemente abbiamo aperto un dialogo. *Per evitare eventuali ritorsioni da parte dell'Ordine a cui sono obbligati ad iscriversi, questi medici hanno chiesto di rimanere anonimi. Di seguito, quindi, pubblichiamo in forma anonima un appello che questi medici rivolgono ad altri loro colleghi e soprattutto a quei giornalisti liberi che vorranno informare sui costi del mantenimento delle corporazioni. Un esempio su tutti: solo l'Ordine di Milano (ce ne sono 120 in Italia) ha speso nel 2007 ben 6,3 milioni di euro. *L'APPELLO* Egregia Aduc, Siamo un gruppo di medici milanesi che purtroppo deve per ora mantenere l'anonimato perche' considera l'Ordine professionale una consorteria medievale con tendenze vessatorie verso i colleghi. Noi plaudiamo al vostro impegno per abolire gli ordini professionali e siamo certi che se fosse possibile una campagna di stampa su quello che costa per finanziare i 120 ordini, uno per ogni provincia, sicuramente la classe medica vi appoggerebbe. Sono soldi sottratti alla pensione dei medici, che e' di poco piu' alta della pensione sociale. Dal bilancio 2007 pubblicato sul Bollettino n. 1/2008 dell'Ordine di Milano e del preventivo di spesa per il 2008, ci si puo' rendere conto quanto, solo quest'Ordine spende per mantenere una sede faraonica da poco ingrandita e rinnovata. Noterete anche che e' prevista una spesa di 170.000 euro per le sole elezioni che si terranno a novembre di quest'anno. Se tutte le sedi venissero chiuse, si risparmierebbe una enorme somma in acquisizioni, affitti, manutenzione delle sedi, spese di impiegati e quant'altro, e si potrebbe devolvere l'importo risparmiato all'aumento della umiliante cifra che i medici percepiscono attualmente come pensione. Siamo certi che non vi sono motivi validi per cui gli Ordini professionali non possano essere aboliti. *Un medico neo laureato potrebbe, per esercitare la professione, iscriversi in Comune e all'ASL competente. Queste due istituzioni potrebbero dargli tutto cio' che l'Ordine Professionale da' loro, cioe' niente. *Pero' verrebbero smantellati dei centri di potere che nutrono in maniera vergognosa le ambizioni personali di tanti personaggi dediti solo ad attivita' burocratiche di cui la maggioranza dei medici non ha assolutamente bisogno. Sicuramente una campagna di stampa su quanto potrebbe essere devoluto alla pensione da fame dei medici, chiudendo gli Ordini, avrebbe un enorme risultato e i 300.000 medici vi appoggerebbero. QUIZ TV E BOLLETTE GONFIATE. L'ANTITRUST VA AVANTI, MA C'E' GIA' UN NUOVO QUIZ, SU ITALIA 1 A distanza di quattro mesi dalla nostra denuncia [1], e' iniziato il procedimento per verificare l'ingannevolezza dello pseudo quiz tv 'Christmas game', una televendita di loghi e suonerie 'spacciata' per quiz. Il gioco andava in onda su molte emittenti locali, organizzato da una societa? di Palermo. Durante la trasmissione la conduttrice invitava a telefonare a numeri 899 per vincere 10 mila euro, apparentemente per indovinare una banalissima equazione matematica, in effetti lo sprovveduto telespettatore (di solito bambino o anziano) acquistava inconsapevolmente loghi e/o suonerie per telefonini, con un addebito in bolletta di ben 15 euro a telefonata. Nella comunicazione pervenutaci [2] l'Antitrust chiede informazioni aggiuntive ai soggetti coinvolti: Media business maker, organizzatore; Canale Italia, l'emittente televisiva; TeleUnit spa, gestore intestatario del numero 899. Il procedimento si concludera' entro settembre 2008, dopo circa un anno dalla messa in onda del programma. I lunghi tempi delle 'indagini', non disincentivano il ripetersi delle trasmissioni che, stimolano il pubblico a telefonare a numeri speciali. */Pseudo quiz dal regolamento incomprensibile sono di nuova in onda su Italia 1, anche in questo caso si rimanda, per partecipare ad un numero 899/* [3]. [1] Christmas game e telefonate 899. il nuovo quiz tv ingannevole? Denuncia all'Antitrust http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=204088 [2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/AntritrustPs_350.pdf [3] www.camerinovirtuale.mediaset.it BOTTIGLIE DI PLASTICA CANCEROGENE? CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Bottiglie di plastica, biberon, imballaggi vari sono sotto accusa, non da oggi, per la presenza di un composto organico il bisfenolo A (Bpa), che interferisce con il sistema endocrino (rischi di tumore al seno e alla prostata, disturbi neurologici). Ricordiamo, citando Paracelso, che e' la quantita' che fa il veleno e la dose giornaliera e' di 0,05 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. Il problema si presenta, in particolare, per i bambini, specialmente per i lattanti, che hanno un peso limitato e che assumono latte artificiale. Il consiglio e' quello di cambiare spesso il biberon e di non scaldare troppo il latte nel poppatoio (il calore favorisce la migrazione del Bpa dal contenitore al contenuto). Per gli adulti, che acquistano l'acqua in bottiglie di plastica, consigliamo di leggere la data entro la quale e' preferibile il consumo, che deve essere la piu' lontana possibile. Inoltre e' il caso di dare una occhiata alla collocazione delle bottiglie: se esposte alla luce e al calore e' bene non acquistarle. L'alternativa e' quella di bere acqua in bottiglie di vetro o di prenderla dal rubinetto di casa. Bottiglie di plastica cancerogene Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=217291 ALITALIA: SCUSI PRESIDENTE... CHE FINE HA FATTO LA CORDATA? Durante la campagna elettorale, Silvio Berlusconi ha annunciato una cordata imminente ? in contrapposizione all'ipotesi Air France, che avrebbe salvato Alitalia. Si e' trattato del primo (e riteniamo unico, irripetibile) caso nel quale un candidato premier commette deliberatamente un reato in campagna elettorale a fini elettorali. Secondo le nuove norme sul reato di aggiotaggio, infatti, affinche' il reato si consumi non e' necessario che colui che diffonde notizie in grado di turbare l'andamento del mercato ne tragga (o possa trarne) un vantaggio. E' sufficiente la diffusione di notizie false e tendenziose in grado di turbare i mercati. Passate le elezioni, apprendiamo dai giornali che secondo il presidente del consiglio /in pectore/ l'ipotesi Air France e' sempre in campo e che ne parlera' con Sarkozy. Nel frattempo pare che anche al presidente russo Putin sia offerta stata offerta Alitalia ma che lo stesso abbia garbatamente declinato... La domanda ? come diceva qualcuno ? sorge spontanea:* /Presidente, che fine ha fatto la cordata Alitalia?/* Abbiamo il vago sospetto che la cordata fosse una pura invenzione per prendere qualche voto in piu' (perfettamente riuscita, fra l'altro) a discapito degli investitori dei titoli Alitalia e ? soprattutto ? in violazione della legge. Vedremo se il presidente della Consob che ? all'epoca aveva aperto un'indagine sul caso Alitalia ? sapra' opporre al Presidente del Consiglio le giuste conseguenze dei suoi atti. Chissa' perche', ancora una volta, abbiamo il vago sospetto che tutto finira' in una bolla di sapone. / / BOLLETTE GONFIATE E 892: MARCIA INDIETRO DI TELECOM E AGCOM, NUOVA FREGATURA PER GLI UTENTI Come previsto, i numeri speciali che gonfiano le bollette telefoniche non andranno in pensione. Telecom Italia comunica [1] che verranno riabilitati i numeri 892 utilizzati da societa' che forniscono informazioni sugli abbonati (quelli che hanno sostituito il vecchio numero 12). Nei recenti provvedimenti l'Agcom [2] aveva previsto che anche gli 892, al pari di 899 e satellitari, potevano essere disabilitati. Inoltre, da giugno sarebbe scattato il blocco di tutti i numeri speciali, salva la possibilita' per gli utenti di richiederne l'abilitazione. Il contrario di cio' che e' successo finora. Ora, il principale gestore italiano, col placet dell'Autorita' delle Comunicazioni, *riattivera' gli 892 senza nulla chiedere agli utenti, anche a quelli che avevano espressamente intimato al gestore la disabilitazione.* E' facile prevedere che gli addebiti truffaldini, che negli ultimi tempi si erano concentrati su 899 e satellitari, si dirotteranno verso gli 892. Allora, perche' la riabilitazione automatica? Perche' non attendere che sia l'utente, che necessita di contattare un numero speciale, a richiederne la riabilitazione? *E' l'ennesima conferma che questa Agcom e Telecom Italia se ne sbattono degli utenti*, utenti che da anni si trovano a combattere contro la tassa delle bollette gonfiate, che sono tali anche per l'inazione della specifica Autorita'. Il presidente dell'Agcom, Corrado Calabro', che tanto si vanta dell'aumentata concorrenzialita' del mercato della telefonia italiana, /lo sa che basta una bolletta gonfiata per azzerare tutti i risparmi dovuti ad una tariffa ribassata? /A Calabro' ricordiamo che *in materia di bollette gonfiate ha fatto di piu' l'Antitrust* [3] del suo collega Antonio Catricala' (ha almeno impedito a Telecom di staccare la linea agli utenti che non pagavano gli addebiti da satellitari) *in pochi mesi, che l'Agcom in 10 anni*. /Il nuovo capo di Telecom, Franco Bernabe', che tanto insiste sul recupero del rapporto con la clientela, cosa ne pensa di questa mossa? Perche' Telecom non si e' opposta? / A Bernabe' ricordiamo che un giudice di pace di Firenze ha scritto nero su bianco: le bollette telefoniche gonfiate dai numeri 899 e similari non sono frutto di un caso, ma dipendono anche *da responsabilita' precise di Telecom Italia, che hanno a che fare coi reati di frode informatica, ricettazione e omessa denuncia. *[4] [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=217306 e http://www.187.alice.it/cgi-bin/di_187/di/187/jsp/demand/news/vediNews.jsp?BV_UseBVCookie=Yes&oid=536918497 [2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=214617 [3] http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=antitrust+satellitari&tipo=noti [4] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=215517 ICI, SINDACATO E CUNEO FISCALE Il segretario della Cgil, Gugliemo Epifani, si dice contrario ad un taglio immediato dell'Ici sulla prima casa, l'imposta piu' odiata dagli italiani. La priorita', sostiene e' "il sostegno ai redditi piu' bassi". Il 74% degli italiani che possiede una casa dove abita non e' fatto di soli ricchi: la stragrande maggioranza sono persone di ceto medio o medio-basso che con notevoli sacrifici si e' comprato una casa anche perche' era, ed e', impossibile economicamente prenderne una in affitto, grazie alla famigerata legge sull'equo canone (n. 392 del 1978), che fu approvata da maggioranza e opposizione (esclusi i radicali) e che blocco' il mercato degli affitti favorendo quello delle vendite. Oggi ne paghiamo ancora le conseguenze. Non pagare una tassa significa aumentare il reddito che puo' essere speso e rilanciare l'economia. Possibile che il segretario Epifani non capisca? E che dire del cuneo fiscale, approvato dalla attuale maggioranza in Parlamento, che doveva entrare nelle tasche dei lavoratori ed e' invece finito nella fiscalita' generale a fornire "il sostegno ai redditi piu' bassi" nel silenzio generale? Con queste dichiarazioni il segretario Epifani ha preso due piccioni con una fava (siamo nel periodo giusto): e' impopolare e antipopolare. Il massimo. GAP TECNOLOGICO FERROVIE DELLO STATO. LE PROMESSE DELL'AD MORETTI: PRENDIAMO APPUNTI E VERIFICHIAMO. INTANTO LO SFACELO LOCALE CONTINUA L'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ieri ha esternato sulle attivita' della sua azienda per superare il gap tecnologico che la rende cenerentola tra i big europei. Dopo essersi vantato di essere piu' veloce degli svizzeri nel realizzare tunnel (8 anni del Firenze-Bologna rispetto ai 20 di un tunnel che non specifica), ha dato una scadenza: "entro dicembre 2009 ci vorranno solo tre ore con una frequenza di un treno ogni 15 minuti tra Milano e Roma e viceversa nelle ore di punta". *Noi prendiamo appunti: tre ore, dicembre 2009, un treno ogni 15 minuti.* A meta' novembre dell'anno prossimo saremo qui a ricordarlo ed a verificare. Siamo diffidenti ma non vogliamo lasciare nulla di intentato e saremo ben lieti di superare questa diffidenza. _Intanto ci poniamo un altro problema_. /Quali sono le iniziative dell'ad Moretti per il trasporto locale e, essenzialmente, per la rete la cui deficienza che pare essere una delle principali responsabili dello sfacelo di questo ambito? /Solo per fare alcuni esempi: dei 225 km della linea di raddoppio Palermo - Messina, oltre 100 km sono gia' a doppio binario, che succede per gli altri 125 e, soprattutto, quando? Tra Firenze e Grosseto (140 Km di strada) continueremo eternamente ad impiegarci quasi tre ore? Esempi (pochi tra i tanti, ma esemplificativi) su cui torneremo sempre a dicembre 2009. I trasporti italiani integrati Ecco la vignetta di Giannino: http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=217648 OLIO CONTRAFFATO. ITALIA COME LA CINA? CHI PROTEGGE IL CONSUMATORE? IL CASO DELLA REGIONE LAZIO E' in corso una operazione dei Nas dei Carabinieri che ha portato all'arresto di 39 persone responsabili di aver commercializzato olio di oliva contraffatto. Diverse le province interessate, tra le quali anche quella di Latina. Dopo il vino, la mozzarella, ora l'olio di oliva, cioe' uno dei prodotti di eccellenza, come i primi due, di cui l'Italia si vanta nel mondo. Andra' a finire che all'estero quando dovranno comprare un prodotto alimentare italiano avranno gli stessi dubbi che insorgono al momento dell'acquisto di prodotti cinesi. I carabinieri stanno facendo un'opera meritoria ma, ci chiediamo, cosa fanno le Asl che istituzionalmente e regolarmente dovrebbero controllare i prodotti alimentari? Caso particolare e' quello della Regione Lazio che ha un assessore alla Tutela dei consumatori, Mario Michelangeli, il cui fine, lo dice la parola, sarebbe quello di tutelare i consumatori. Usiamo il condizionale perche' l'assessore potrebbe ben figurare nella trasmissione "Chi l'ha visto?". MINISTERO POLITICHE AGRICOLE DELL'ITALIA O DEL VENETO? PER ORA LO STIVALE E' UNITO E FA PARTE DELL'UE: E' BENE RICORDARLO.... Il ministro in pectore delle Politiche Agricole, Luca Zaia, attuale vicepresidente della Regione Veneto ed esponente del partito Leganord, ha oggi dichiarato: /"Se diventero' ministro sara' una grande responsabilita' e comunque mi faro' portavoce delle istanze del mio territorio..."./ Ci preme ricordare alcuni particolari non secondari, per l'interesse dei consumatori e delle istituzioni: - Il ministero delle Politiche Agricole dovrebbe essere della Repubblica Italiana e non della "Repubblica Veneta". - Le istanze e le problematiche dell'ottimo radicchio trevigiano, crediamo debbano essere trattate al pari livello dell'altrettanto ottimo pomodoro di Pachino o del carciofo del Lazio, dell'olio di Toscana e Liguria o dei fichi d'India di Sicilia e Sardegna... per citare solo alcuni esempi. La funzione di questo ministero, visto che le politiche in agricoltura sono decise quasi essenzialmente a livello regionale e comunitario, e' di operare per l'appunto a livello comunitario, e li' se la sente Luca Zaia di essere italiano piuttosto che veneto? - Il ministero delle Politiche Agricole non dovrebbe esistere perche' gli italiani lo hanno abolito con un referendum quando si chiamava "dell'Agricoltura", ma poi ci hanno preso in giro cambiandogli nome... se poi ci si deve ritrovare con un ministero della "Repubblica Veneta" che comanda su tutto.... */il ministro in pectore Zaia intende scaldare gli animi o governare l'Italia?/* GALLERIE STRADALI. CONTINUA IL TRAGICO PRIMATO ITALIANO DI PERICOLOSITA'. CHE FARE? Il test 2008 effettuato da /Euro TAP /(1)/ /su trentuno gallerie stradali europee e' il peggiore degli ultimi cinque anni. Due sono giudicate "preoccupanti", sette "carenti". *Il tunnel peggiore, e per la quarta volta consecutiva, e' risultato quello di Cernobbio sul lago di Como di 2,4 chilometri, in funzione dal 1983.* Le sue pecche? Manca un centro direzionale; nessun servizio d'emergenza; assente un dispositivo automatico d'allarme in caso d'incendio come pure un sistema d'areazione; vie di fuga non segnalate; troppo poche le uscite di sicurezza. Tutt'altra cosa il vincitore, Pont Pla in Andorra la Vella, aperto nel 2006 e lungo 1,3 chilometri: praticamente perfetto. Il test 2008 indica pero' anche che "si puo' migliorare". Lo dimostra la galleria del San Bernardino in Svizzera, che nel 1999 era tra i "preoccupanti", e oggi, dopo le opportune migliorie, ottiene "molto bene". Il test di euro TAP viene fatto con periodicita' sistematica e con altrettanta sistematicita' vengono ignorati questi segnali da parte dell'autorita' locale e centrale. Cambiano i ministri, ma tutto rimane immobile. Passata la sbornia delle promesse elettorali (che spesso rimangono tali), ci sara' qualcuno in grado di raccogliere questo segnale e prendere provvedimenti? (1) http://www.sueddeutsche.de/automobil/artikel/889/170391/7/print.html EDIFICI RISCALDATI CON IL CALORE UMANO Gas, elettricita', energia solare? Obsoleti. Per lo meno in Svezia, dove si prevede di costruire un complesso edilizio riscaldato parzialmente dal calore umano. Il progetto dovrebbe vedere la luce nel 2010, ma e' gia' ben studiato. L'immobile verra' costruito nelle immediate vicinanze della stazione centrale di Stoccolma, separato solo dai binari. E sara' riscaldato dal calore emesso dalle 250.000 persone che transitano quotidianamente per la stazione, oltre che dai ristoranti e bar, tutti produttori d'energia e anche di aria viziata. L'idea, di una semplicita' sconcertante, e' nata durante una pausa pranzo nell'azienda pubblica Jernhunsen, che pilotera' il progetto. "Si tratta solo d'avere a disposizione i tubi che collegano le due costruzioni", si precisa. Il piano avvantaggia sia il complesso con i suoi negozi, uffici e un albergo, sia la stazione. Fornira' il 15% di calore al primo, raffreddera' l'aria della seconda. L'aria calda che circola nella stazione sara' incanalata nei tubi riempiti d'acqua che cosi' riscaldata, verra' inviata nei radiatori del complesso immobiliare con delle pompe. Poi l'acqua, che nel frattempo si sara' raffreddata, sara' rispedita in stazione perche' agisca da climatizzatore. Insomma, la tecnica e' semplice e nient'affatto rivoluzionaria, bastava solo pensarci. E il costo? 300.000 corone (32.000 euro). Si potrebbe fare anche in Italia. Ma chi ci pensa? RETTE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI. SOSPESE ANCHE DAL TAR LOMBARDIA LE RICHIESTE ECONOMICHE AI PARENTI Il TAR Toscana si e' piu' volte pronunciato in materia di rette per la degenza delle persone anziane non autosufficienti nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa), ed ha sospeso le richieste di pagamento da parte di Asl e Comuni ai parenti degli assistiti. Ora *si aggiunge anche il TAR Lombardia*, come ci segnala /l'avv. Franco Trebeschi/ del foro di Brescia. Il tribunale con ordinanza del 16 aprile 2008 n. 602/08 *ha sancito che la retta deve essere parametrata non gia' sulla base dei redditi dell'intero nucleo familiare dell'assistito* (ricordiamo che spesso le amministrazioni chiedono illegittimamente le dichiarazioni dei redditi di figli, generi, nuore e nipoti) ma *solo sulla base dei redditi di quest'ultimo.* Plaudiamo al riconoscimento, da parte dei giudici, di un diritto che la legge prevede ma che ad oggi e' rispettato in minima parte dalle amministrazioni e ci auguriamo che queste ultime, a fronte di una giurisprudenza che diventa sempre piu' corposa, decidano finalmente di porre fine alla illegalita' protratta e intenzionale con cui trattano i propri cittadini piu' deboli. Qui il testo dell'ordinanza: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/TAR-MI-2008-602.pdf Qui il settore del nostro sito Internet con tutte le informazioni in materia: http://www.aduc.it/dyn/rsa ALITALIA, MA QUANTO MI COSTI!? Alitalia: * 5 miliardi gia' spesi dalla Stato, cioe' da noi; * altri 300 milioni stanziati per dare ossigeno e sopravvivere per un paio di mesi, sempre a carico dei contribuenti; * una compagnia aerea che perde quando vola; * che si dice italiana ma italiana non e' perche lo Stato possiede il 49,9% delle azioni, il che significa che la maggioranza delle azioni e' in mano non pubbliche; * terreno di caccia di partiti e sindacati; * servizi scadenti; * personale burocratizzato. Ci chiediamo perche' mai non si portano i libri contabili in tribunale, azzerando il tutto e ricominciando daccapo, seguendo l'esempio di Swissair. Tra l'altro il fallimento di Swissair ha portato ad un procedimento giudiziario a carico di 19 ex-dirigenti della compagnia, fra questi anche gli ultimi tre presidenti del gruppo, due responsabili delle finanze e i membri del consiglio d'amministrazione dell'epoca. E in Italia? Alitalia senza francesi e con Berlusconi Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=218077 PONTI DI PRIMAVERA. BENZINA: COME RISPARMIARE. CONSIGLI AGLI AUTOMOBILISTI Ponti di primavera. Tra il 25 aprile e il 1 maggio circa 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio, in prevalenza con la propria automobile, il che significa un vero e proprio salasso visto il costo del carburante. Carissima benzina, potemmo dire e non e' l'inizio di una lettera ma, purtroppo, la constatazione che il carburante indispensabile ai nostri spostamenti viaggia su livelli di costi piuttosto elevati: siamo arrivati a 1,4 euro il litro. In attesa che Governo diminuisca la tassazione che incide per il 66% del prezzo, il "consumatore" del combustibile d'oro puo' adottare alcune tecniche che servono a risparmiare. Ecco i consigli. * Scegliere il fai da te nel rifornimento fa risparmiare, anche se e' scomodo; * Si risparmia fino al 30% mantenendo la velocita' a 2/3 di quella massima consentita dalla propria auto; * Si risparmia fino al 30% con un carico di bagagli non eccessivo. Da evitare carichi esterni; * Si risparmia fino al 10% con una conduzione dolce della guida; * Si risparmia fino all'11% con un uso accorto del condizionamento (inutile tenerlo "a palla". Utilizzare il ricircolo dell'aria gia' rinfrescata); * Si risparmia fino al 10% con una corretta pressione dei pneumatici; * Si risparmia fino al 10% spegnendo il motore in caso di lunghe file. Finanziamenti Ue ai coltivatori di tabacco, carcere a chi coltiva una piantina di cannabis Con la ratifica italiana della Convenzione Quadro dell?Oms per la lotta al tabagismo (1), anche in Italia sara? presto vietato vendere sigarette ai minori di 18 anni. E? l?ultimo di una serie di provvedimenti per contrastare il consumo di tabacco, individuato dalla comunita? medica quale una delle principali cause di mortalita?. Ma ai visibili e pubblicizzatissimi divieti, agli spot anti-fumo, ai programmi di educazione e rieducazione, non corrisponde altrettanta severita? nei confronti dei produttori. La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha appena approvato un prolungamento fino al 2012 del regime di aiuti ai produttori insieme all'aumento al 6 per cento dei trasferimenti destinati al finanziamento del Fondo comunitario del tabacco. Insomma, i soldi del contribuente europeo sono impiegati contemporaneamente per scoraggiare il consumo di tabacco e per incentivarne la produzione. Incentivi economici che contribuiscono peraltro ad impoverire i produttori dei Paesi piu? poveri, che difficilmente possono competere con i colleghi occidentali ben finanziati dai soldi dei contribuenti. Alla faccia della lotta al tabagismo e della liberta? di mercato. Soprattutto, alla faccia della coerenza nella lotta alle dipendenze o presunte tali. Giunge or ora la sentenza delle sezioni penali unite della Cassazione, secondo cui chi coltiva anche una sola piantina di cannabis per uso personale deve finire in carcere (2). Ricordiamo che a fronte di oltre 4 milioni di morti ogni anno nel mondo per tabagismo, la cannabis non ha causato un solo decesso dimostrabile. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=217547 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17958 CANNABIS. L'OLANDA CHIEDE DI LEGALIZZARLA. L'ITALIA VIETA DI COLTIVARLA PERSONALMENTE Il presidente del sindacato di polizia olandese NPB, Hans van Duijin, ha dichiarato che la lotta alla cannabis e' inutile, in quanto provoca solamente un maggior numero di atti criminali. Per questo auspica la legalizzazione delle droghe leggere. Inoltre, vorrebbe che i tossicodipendenti di lunga data fossero in grado di assumere le droghe sotto controllo medico. "Queste sono le uniche strategie in grado di combattere il crimine connesso alle droghe. Le forze di polizia sono costrette ad occuparsi di questi crimini invece di occuparsi di quelli piu' gravi", aggiungendo che molti poliziotti condividono questa idea. Per Hans van Duijin, i politici sono riluttanti all'idea di legalizzare le droghe leggere a causa delle pressioni a livello internazionale. Per questo, conclude van Duijin, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. In Italia arriva la sentenza delle sezioni penali unite della Cassazione, secondo cui chi coltiva anche una sola piantina di cannabis per uso personale deve finire in carcere. La coltivazione, per uso personale, potrebbe spezzare il cerchio che lega il consumatore al fornitore. Ricordiamo che a fronte di oltre 4 milioni di morti ogni anno nel mondo per tabagismo, la cannabis non ha causato un solo decesso dimostrabile. Quando la ragione va a farsi benedire! ATTENZIONE ALL'OLIO DI GIRASOLE, E' CONTAMINATO E POTREBBE FARE MALE. CHE NE DICE IL MINISTERO DELLA SALUTE? La Francia ha avvertito della presenza in Europa di un olio di girasole proveniente dall'Ucraina contaminato da oli minerali. Il prodotto e' in distribuzione quanto meno in Olanda, Italia, Francia e Spagna (1). Non ci sarebbero veri rischi per la salute giacche' la raffinazione impedisce la concentrazione eccessiva di idrocarburi alifatici, ma il ministero della Sanita' spagnola e' intervenuto per bloccarne la vendita e sconsigliarne il consumo. A noi sembra strano che, se questo olio non fa male, perche' l' Agencia Española de Seguridad Alimentaria y Nutrición (AESAN) ha creato problemi economici a produttori e importatori del proprio Paese? Qualcosa non torna, */percio' chiediamo l'intervento urgente del ministero della Salute: ci dica la sua in merito e, soprattutto, ci indichi in quali confezioni di quali marche sul mercato e' presente questo olio di provenienza ucraina. /* (1) http://www.elpais.com:80/articulo/sociedad/Sanidad/pide/consuma/aceite/girasol/ partida/contaminada/elpepusoc/20080426elpepisoc_3/Tes /partida/contaminada/elpepusoc/20080426elpepisoc_3/Tes> La Cassazione sancisce: notai, casta intoccabile C'e' poco da fare, il sistema di privilegi delle caste italiane non si scardina. I taxi sono sempre pochi, le banche solo dopo un anno annunciano che rispetteranno le nuove regole su mutui e ipoteche sugli immobili, altre corporazioni fanno di peggio. La sentenza 9878 della Cassazione, depositata il 15 aprile, da' ragione al Consiglio notarile di Verona nel processo contro un notaio incolpato di aver fatto concorrenza 'illecita' ai colleghi nel luglio del 2004. La Corte afferma che la riforma Bersani, che prevede la possibilita' di concorrenza tra professionisti anche sulle parcelle, non ha effetto retroattivo. Poi va oltre, distinguendo il notaio da avvocati, commercialisti e ingegneri. Infatti, la natura 'pubblica' della professione notarile legittima la possibilita' di rendere gli onorari minimi inderogabili, afferma la Cassazione. Dal canto loro, avvocati, commercialisti e ingegneri fanno resistenza passiva, continuando a non farsi concorrenza. A dirlo sono le conclusioni dell'indagine conoscitiva dell'Antitrust sul grado di concorrenza sviluppatosi nell'ambito delle professioni, dopo l'entrata in vigore della legge Bersani. Insomma, le promesse da parte dei vari ordini professionali di autoriformarsi sono state vane, cosi' quasi nessun professionista ha colto la palla al balzo offerta dalle nuove regole che prevedono la liberta' tariffaria (essendo abolite le tariffe minime) e la possibilita' di farsi pubblicita'. Altro che caro vita, altro che emergenza criminalita', il nodo scorsoio all'Italia e' racchiuso in questi castelli burocratici (ordini professionali, Cassazione) che tutelano interessi particolari che soffocano con le scartoffie ogni tentativo di rinnovamento. REGIONE LAZIO. POLICLINICO UMBERTO I. ANCHE L'INFORMAZIONE E' UN DISASTRO Anche l'informazione e' un disastro al Policlinico Umberto I. Ecco il racconto di una "paziente" (e' proprio il caso di dirlo!!!). Alla signora XY sono state prescritte delle particolari analisi del sangue: lo specialista, privato, consiglia di effettuarle presso il Policlinico Umberto I. La signora si fa prescrivere le analisi dal medico di base e si attiva telefonando al centralino, all'URP (Ufficio relazioni con il pubblico) e all'Ufficio informazioni per sapere il da farsi e prendere un appuntamento. Dopo una giornata di inutili tentativi decide di rivolgersi al figlio perche' tramite Internet si riesca ad avere informazioni. Il sito del Policlinico Umberto I pero' sembra fatto da persone che poco hanno dimestichezza con domande semplici. Niente da fare. La signora XY decide di recarsi personalmente al Policlinico, facendosi accompagnare dal marito, che deve assentarsi dal lavoro. All'Ufficio informazioni l'addetto consiglia di rivolgersi al reparto (clinica?) di ematologia che non e' all'interno dell'area ma "e' li vicino". L'addetta del reparto di ematologia invia la signora XY ad una ulteriore sezione distaccata, dove le viene comunicato che li' non si effettuano quel tipo di analisi. Sopraggiunge, nel frattempo, una altra responsabile la quale informa che occorre prendere appuntamento telefonico con lo specialista, che eventualmente fara' le prescrizioni del caso. Dopo una mattinata di inutili tentativi, la signora XY si rivolge alla nostra associazione. Noi protestiamo (con il presidente della Regione, con l'assessore alla Sanita' e con il direttore del Policlinico) e chiediamo l'attivazione di servizi da Paese civile. Non sappiamo come andra' a finire. Aspettiamo la seconda puntata di questa odissea. Tanto per essere in tema, e' cosi' che si perdono le elezioni. Il prestito ponte di Alitalia Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=218437 COMUNE DI ROMA. PRIMA GRANA PER IL NEO SINDACO: 7 MILIARDI DI DEBITO Prima grana per il neo sindaco del Comune di Roma, Gianni Alemanno: un debito di 7 miliardi di euro, che significa 600 milioni l'anno di soli interessi. A tanto ammonta il lascito della gestione dell'ex sindaco Walter Veltroni. Con tale fardello sulle spalle sara' compito arduo offrire ulteriori servizi ai cittadini ma si puo' ottimizzare la spesa comunale risparmiandone il 20%, che e' la percentuale che riconosciamo plausibile ottenere razionalizzando il bilancio capitolino. Al contempo si possono conseguire servizi piu' efficienti ed efficaci per i cittadini romani. E' una sfida difficile che si potra' realizzare nel corso degli anni durante i quali occorre tenere la barra dritta, mettere in conto l'impopolarita' e i facili attacchi degli oppositori. Nei prossimi giorni faremo delle proposte precise al sindaco Alemanno. Da subito gli chiediamo di superare l'occupazione partitica (come l'attuale) della Aziende municipalizzate: sara' un segno di discontinuita'. Ce la fara' il neo sindaco? ASSEGNI, CONTANTI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE: LE NUOVE REGOLE ANTIRICICLAGGIO. SCHEDA PRATICA DELL'ADUC Il 29 Dicembre 2007 e' entrato in vigore il cosiddetto "decreto antiriciclaggio", il D. Lgs. n.231 del 21 Novembre 2007 che recepisce la Terza Direttiva Antiriciclaggio/Antiterrorismo (N. 2005/60/CE), volta a prevenire il riciclaggio di fondi di provenienza illecita ed il finanziamento del terrorismo internazionale. Con la nuova normativa, vengono introdotti nuovi obblighi e/o divieti finalizzati a rafforzare l?effetto del preesistente impianto giuridico, in modo da rendere tutto il quadro normativo piu' aderente alle esigenze di contrasto dei fenomeni del riciclaggio e del terrorismo. In estrema sintesi, e' stata abbassata la soglia dell'utilizzo del denaro contante e dei titoli al portatore da 12.500 a 5.000 euro e sono state introdotte nuove restrizioni sulla girata degli assegni e la circolazione dei libretti di risparmio al portatore. Di questo si occupa la nuova scheda pratica che, /a cura di Rita Sabelli e Simone Franci/, si puo' consultare al seguente link: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=218546 Le novita' che riportiamo sono corredate dai chiarimenti dati dal ministero dell'Economia e delle Finanze con circolare del 20 Marzo 2008. NUOVE LINEE GUIDA LEGGE PROCREAZIONE ASSISTITA. MEGLIO TARDI CHE MAI ANCHE SE E' PROPRIO LA LEGGE CHE NON VA Il ministro della Salute ha emanato le nuove linee guida sulla legge per la procreazione assistita che erano scadute ad agosto del 2007 (1). Bocciate da piu' tribunali li' dove erano in palese contraddizione con la legge, piuttosto che interpretarla (divieto della diagnosi preimpianto e divieto di accesso alle persone fertili ma con malattie sessualmente trasmittibili), hanno ora ristabilito un minimo di legalita'. Questo e' quanto si puo' fare in materia con la legge 40 vigente, per cui c'e' solo da gioire che sia stato fatto, ma tutti i problemi di questa legge, come il divieto per la ricerca con le staminali embrionali, rimangono come ostacolo all'avanzamento della ricerca scientifica. Una cosa importante va evidenziata. Nonostante fossero scadute da quasi un anno, le nuove linee guida arrivano dopo che tutte le tornate elettorali politiche ed amministrative sono terminate. Ancora un volta, sull'altare della politica di parte e' stata sacrificata la salute degli italiani: per non turbare gli equilibri interni al proprio partito/schieramento (il Partito Democratico e i suoi alleati), il ministro Livia Turco ha volutamente evitato qualunque iniziativa in periodo elettorale. Questo e' il modo di governare che, viste le vicende elettorali terminante alcuni giorni fa, ci dovremmo lasciare alle spalle. Sapra' il nuovo ministro alla Salute non essere cosi' dannoso alla salute degli italiani? Lo auspichiamo e vigileremo. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=218685 MOZZARELLA ALLA DIOSSINA. TUTTO A POSTO? NO! Mozzarella alla diossina. Tutto a posto dopo le dichiarazioni del Ministero della Salute? No! Vediamo il perche'. Per le provincie di Napoli, Caserta e Avellino i campioni non conformi sono il 14,4% di quelli esaminati. Le statistiche ricordano la definizione di Trilussa sui polli: "da li conti che se fanno seconno le statistiche d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra ne le spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perché c'è un antro che ne magna due". Se invece scomponiamo i dati, risulta che nei distretti Asl 1 e 2 di Napoli i campioni non conformi rappresentano il 30% di quelli esaminati, percentuale notevole per un prodotto di eccellenza (a nostro parere per qualsiasi alimento). Anche la stessa percentuale media rilevata, 14,4%, e' elevata per un contaminante, la diossina, che si accumula progressivamente nel nostro organismo. Ovviamente, nessuno muore all'istante ma gli effetti si faranno sentire nel tempo perche' i consumatori hanno mangiato mozzarella alla diossina per anni. Politici ed esperti nelle settimane passate hanno dichiarato che l'allarme era immotivato, ora cosa dichiareranno? Insomma di costoro non c'e' da fidarsi. Gravi anche le responsabilita' del ministro della Salute, Livia Turco, che non ha voluto informare -e non informa- i consumatori fornendo l'elenco delle ditte inquinatrici. Ultima considerazione: la diossina si assume, prevalentemente, con gli alimenti. Qualcuno ha controllato i foraggi per le bufale? DENUNCE DEI REDDITI IN INTERNET. LE BUGIE DEL VICEMINISTRO VISCO E LEGGE PRIVACY INSUFFICIENTE In merito alla pubblicazione dei redditi di tutti gli italiani sul sito Internet dell'Agenzia delle Entrate, denunciamo *una grave violazione dei diritti fondamentali dei cittadini*. Nei prossimi giorni, insieme ad i nostri legali, *valuteremo di intraprendere un'iniziativa giudiziaria che potrebbe arrivare fino alla Corte europea di Giustizia*, in quanto e' chiaro che in materia di Privacy la legge italiana e' insufficiente. *Vincenzo Visco dice che cosi' avviene normalmente negli Usa*, dove le dichiarazioni dei redditi sarebbero gia' pubbliche ('basta guardare un telefilm americano', ha detto il viceministro). */_Non e' vero!_/* Abbiamo parlato con l'IRS (l'agenzia delle entrate Usa), la quale ci ha confermato che *la legge federale proibisce la pubblicazione dei dati dei contribuenti *(Us Federal Code, Title 26, section 6103) (1). Se quei telefilm li avesse visti con piu' attenzione, Visco avrebbe capito che solo le autorita' possono accedere ai database dell'Internal Revenue Service (Irs). *Non esiste alcuna ragione di pubblica necessita' e giustificazione per una intrusione cosi' sproporzionata nella riservatezza dei cittadini*. Il motivo e' forse di spingere i cittadini a spiare i vicini e denunciarli alle autorita' qualora il reddito fosse piu' basso rispetto alla percezione del tenore di vita? /E perche' allora non pubblicare anche l'estratto conto bancario? O i dati anagrafici?/ Pensiamo anche alle cartelle sanitarie, che se pubblicate, ci permetteranno di denunciare il trapiantato di fegato che beve alcool. Ma dall'altra parte, il trapiantato di fegato potrebbe anche non trovare un datore di lavoro disponibile ad assumerlo per la sua condizione. Cosi' come per i piu' poveri potrebbe diventare piu' difficile trovare un proprietario disponibile ad affittare un appartamento per il basso reddito. (1) Il numero da chiamare e' il primo dell'elenco, "National Media": http://www.irs.gov/newsroom/article/0,,id=97242,00.html ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi E' LA MODA! SI'. MA CHI E' SUA SORELLA? (con lucida inquietante risposta di Giacomo Leopardi Non sento ancora un gran caldo, in questa meta' di aprile. Sono diventata davvero tanto freddolosa? Non e' cosi'. Il fatto e' che la colonnina di mercurio e' ancora restia a salire e volentieri fa lunghe soste intorno ai 10 gradi centigradi, a meno che non sia sollecitata direttamente da un raggio di sole, peraltro abbastanza fugace. Ma nonostante questo, gia' molte sono le persone che vestono come meglio si potrebbe addire a un'avanzata primavera -e non solo turisti e non solo giovani. E cosi', ricompaiono frequenti gli ombelichi scoperti, che peraltro, in alcuni casi, erano rimasti intrepidamente, se non sempre bellamente, esposti anche ai rigori invernali. E', questa, una moda tenace, a quanto capisco, perche' sono diversi anni che sta resistendo, diffusa in parecchie nazioni e di recente passata dalle donne anche agli uomini. E col tempo si e' imposta, a quel che ho potuto notare, una variante; la parte del ventre e della schiena scoperta si e' ampliata parecchio grazie alla confezione di pantaloni e gonnelle, in cui la "vita" e' scesa praticamente all'altezza del pube, mentre da li' fa capolino, debitamente griffato, l'elastico dello slip o del boxer. *E' la moda!* Si', certo. *Ma e' una moda "sana"?* Non nel senso della morale, ma proprio *nel senso della salute fisica*. Fra l'ansia un po' isterica di mia nonna che affermava la necessita' della pancera sempre e comunque perche' "i reni e i visceri devono stare al caldo" e l'esposizione totale agli sbalzi di temperatura di queste effettivamente delicate e preziose parti del corpo, puo' esservi una sana (per la mente e il corpo) via di mezzo? *E' la moda!* Gia'! E cosi' si perpetua quell'antico pseudoimperativo che recita "per bell'apparire bisogna soffrire". *E invece di rispondergli coralmente un sonoro "un corno!"*, ci si abbandona alla sua tirannia. La quale si esercita ancora in modo diffuso nelle calzature che spesso, invece che esposte nella vetrina di un negozio, starebbero meglio in quelle di un museo delle torture medievali. Dalle forme piu' strane e sempre strette per tutti, uomini e donne, ma con un particolare riguardo sadico al femminile, con quei tacchi vertiginosi che impongono al malcapitato piede una curvatura abnorme o zeppe altrettanto vertiginose che sembrano assicurare un bel po' di lavoro agli ortopedici? e anche a molti altri medici. Perche' non e' piu' uno strano sapere di altrettanto strani omeopati o naturopati, ma e' ormai un sapere universalmente accettato che certi comportamenti legati alle mode dell'abbigliamento sono nocivi alla salute generale dell'organismo. Ragion per cui, un piede torturato, solo per fare un esempio, non portera' soltanto col tempo a disturbi di tipo ortopedico estesi per altro alle ginocchia e alle anche, ma pure ad altri tipi di disturbi, come quelli legati alla circolazione sanguigna e ad altri ancora fino a quelli -perche' no?- di tipo psichico, dato che, nonostante la parcellizzazione delle specializzazioni mediche, *noi siamo e restiamo un tutto unico di corpo e anima/psiche*. Lo sapevano, del resto, gia' gli antichi cinesi, gli indiani (quelli dell'India e quelli delle Americhe) lo sapevano, piu' vicini a noi, i greci e i romani. Lo sapeva anche il nostro *Giacomo Leopardi* che ormai quasi un paio di secoli fa inseri' nelle sue */Operette morali/* un *dialogo fra la morte e la moda*, individuando tra le due una vera e propria strettissima parentela e collaborazione. La moda, come la vita umana, nasce e muore; ambedue sono dunque caduche e proprio di Caducita', dice Leopardi, sono figlie e Moda e Morte. Non solo, ma *Moda e' *proprio* una stretta collaboratrice della sorella Morte*, offrendole su un piatto d'argento un visibilio di persone da lei torturate nei modi piu' fantasiosi, fra cui si annoverano anche le usanze proprie di ciascun popolo della terra, come quella, ad esempio, di "/sformare le teste dei bambini con fasciature e altri ingegni, mettendo per costume che tutti gli uomini del paese abbiano a portare il capo di una figura, come ho fatto in America e in Asia/", osservata gia' da Ippocrate (V-IV sec. a.e.v.) presso i Macrocefali (ovvero Testelunghe) del Ponto (una regione sul mar Nero, che oggi si trova in Turchia). Rileggendo questo dialogo leopardiano dopo piu' di quarant'anni, mi ha colpito un particolare, e cioe' che alcune usanze citate da Moda, che allora avevano bisogno di una nota che spiegava che erano "*usanze di popoli primitivi*", le possiamo invece osservare oggi sotto i nostri occhi, a casa nostra, seguite da persone perfettamente "nostrane". E' questo, per esempio, il caso di un paio di usanze, che Moda ha imposto da tempo immemorabile e che consistono nello "/sforacchiare quando orecchi, quando labbra e nasi, e stracciarli colle bazzecole che io v'appicco per li fori; abbruciacchiare le carni degli uomini con istampe roventi che io fo che essi v'improntino per bellezza/ [?]". Cos'e' tutto cio' se non quello che noi chiamiamo /piercing /e tatuaggio (o /tattoo/, tanto per continuare ad anglicizzare la nostra lingua)? E qui si puo' aprire un elenco di seri interrogativi, di cui do solo un accenno: Se quelle pratiche erano davvero "usanze di popoli primitivi" com'e' che sono arrivate nella nostra "civilta'"? Si sono davvero insinuate nella modernita' come un corpo estraneo, una merce di contrabbando? Oppure il "primitivo" ce lo portiamo dentro di noi, sta in quei due cervelli (il rettiliano e il mammifero) sotto la neocorteccia, la quale e' da noi usata quasi esclusivamente per esaltare proprio quegli istinti animali (fra cui il gregarismo che sta alla base della moda), da cui, invece, proprio essa ci consentirebbe di emanciparci? E cosi' via. Nel dialogo leopardiano, tuttavia, non si tratta solo della tirannide di Moda sulle fogge degli abiti che "/fanno tremare di freddo o affogare dal caldo secondo che io voglio/" e delle calzature che "/storpiano/"la gente, oppure, come appena notato, del /piercing /e dei tatuaggi. Vi si parla anche di un suo potere molto piu' ampio sullo stesso modo di vivere delle persone, mandando "/in disuso e in dimenticanza le fatiche e gli esercizi che giovano al benessere corporale/" e introducendone di "/innumerabili che abbattono il corpo in mille modi e scorciano la vita/". E non possono rientrare qui -solo per fare alcuni esempi attualizzanti- la "febbre del sabato sera", la pratica ossessiva dello sport, che spinge al /doping/ anche i nonnetti, gli esodi di massa dei forzati della vacanza a ogni costo? A me pare che in questo dialogo Leopardi abbia messo in bocca a Moda un elenco esaustivo e universale dei modi in cui collabora strettamente con Morte, e, cosi' facendo, offra a chi legge un potente e salutare spunto di riflessione anche sulla propria vita. E' dunque con un sentimento di riconoscenza al grande poeta e filosofo di Recanati che offro questo *dialogo tra Moda e Morte*, che io trovo sostanzialmente molto comprensibile, anche se vi sono delle allusioni che a noi non dicono piu' niente (come quelle al Petrarca e agli inglesi) e anche se la lingua e', come osservava Benedetto Croce, "un po' arcaica anche per il suo tempo", al qual proposito pero' faccio osservare che quelli che possono sembrare errori (come, per esempio, "vadi", "saria", "gittasti", "innumerabili" al posto degli attuali "vada", "sarebbe", "gettasti", "innumerevoli"), non lo sono, perche' a una data epoca si parlava e si scriveva proprio cosi'. *GIACOMO LEOPARDI* */DIALOGO DELLA MODA E DELLA MORTE/* *Moda*. Madama Morte, madama Morte. *Morte*. Aspetta che sia l'ora, e verro' senza che tu mi chiami. *Moda*. Madama Morte. *Morte*. Vattene col diavolo. Verro' quando tu non vorrai. *Moda*. Come se io non fossi immortale. *Morte*. Immortale? Passato e' gia' piu' che 'lmillesim'anno che sono finiti i tempi degl'immortali. *Moda*. Anche Madama petrarcheggia come fosse un lirico italiano del cinque o dell'ottocento? *Morte*. Ho care le rime del Petrarca, perche' vi trovo il mio Trionfo, e perche' parlano di me quasi da per tutto. Ma in somma levamiti d'attorno. *Moda*. Via, per l'amore che tu porti ai sette vizi capitali, fermati tanto o quanto, e guardami. *Morte*. Ti guardo. *Moda*. Non mi conosci? *Morte*. Dovresti sapere che ho mala vista, e che non posso usare occhiali, perche' gl'Inglesi non ne fanno che mi valgano, e quando ne facessero, io non avrei dove me gl'incavalcassi. *Moda*. Io sono la Moda, tua sorella. *Morte*. Mia sorella? *Moda*. Si': non ti ricordi che tutte e due siamo nate dalla Caducita'? *Morte*. Che m'ho a ricordare io che sono nemica capitale della memoria. *Moda*. Ma io me ne ricordo bene; e so che l'una e l'altra tiriamo parimente a disfare e a rimutare di continuo le cose di quaggiu', benche' tu vadi a questo effetto per una strada e io per un'altra. *Morte*. In caso che tu non parli col tuo pensiero o con persona che tu abbi dentro alla strozza, alza piu' la voce e scolpisci meglio le parole; che se mi vai borbottando tra' denti con quella vocina da ragnatelo, io t'intendero' domani, perche' l'udito, se non sai, non mi serve meglio che la vista. *Moda*. Benche' sia contrario alla costumatezza, e in Francia non si usi di parlare per essere uditi, pure perche' siamo sorelle, e tra noi possiamo fare senza troppi rispetti, parlero' come tu vuoi. Dico che la nostra natura e usanza comune e' di rinnovare continuamente il mondo, ma tu fino da principio ti gittasti alle persone e al sangue; io mi contento per lo piu' delle barbe, dei capelli, degli abiti, delle masserizie, dei palazzi e di cose tali. Ben e' vero che io non sono pero' mancata e non manco di fare parecchi giuochi da paragonare ai tuoi, come verbigrazia sforacchiare quando orecchi, quando labbra e nasi, e stracciarli colle bazzecole che io v'appicco per li fori; abbruciacchiare le carni degli uomini con istampe roventi che io fo che essi v'improntino per bellezza; sformare le teste dei bambini con fasciature e altri ingegni, mettendo per costume che tutti gli uomini del paese abbiano a portare il capo di una figura, come ho fatto in America e in Asia; storpiare la gente colle calzature snelle; chiuderle il fiato e fare che gli occhi le scoppino dalla strettura dei bustini; e cento altre cose di questo andare. Anzi generalmente parlando, io persuado e costringo tutti gli uomini gentili a sopportare ogni giorno mille fatiche e mille disagi, e spesso dolori e strazi, e qualcuno a morire gloriosamente, per l'amore che mi portano. Io non vo' dire nulla dei mali di capo, delle infreddature, delle flussioni di ogni sorta, delle febbri quotidiane, terzane, quartane, che gli uomini si guadagnano per ubbidirmi, consentendo di tremare dal freddo o affogare dal caldo secondo che io voglio, difendersi le spalle coi panni lani e il petto con quei di tela, e fare di ogni cosa a mio modo ancorche' sia con loro danno. *Morte*. In conclusione io ti credo che mi sii sorella e, se tu vuoi, l'ho per piu' certo della morte, senza che tu me ne cavi la fede del parrocchiano.' Ma stando cosi' ferma, io svengo; e pero', se ti da' l'animo di corrermi allato, fa di non vi crepare, perch'io fuggo assai, e correndo mi potrai dire il tuo bisogno; se no, a contemplazione della parentela, ti prometto, quando io muoia, di lasciarti tutta la mia roba, e rimanti col buon anno. *Moda*. Se noi avessimo a correre insieme il palio, non so chi delle due si vincesse la prova, perche' se tu corri, io vo meglio che di galoppo; e a stare in un luogo, se tu ne svieni, io me ne struggo. Sicche' ripigliamo a correre, e correndo, come tu dici, parleremo dei casi nostri. *Morte*. Sia con buon'ora. Dunque poiche' tu sei nata dal corpo di mia madre, saria conveniente che tu mi giovassi in qualche modo a fare le mie faccende. *Moda*. Io l'ho fatto gia' per l'addietro piu' che non pensi. Primieramente io che annullo o stravolgo per lo continuo tutte le altre usanze, non ho mai lasciato smettere in nessun luogo la pratica di morire, e per questo vedi che ella dura universalmente insino a oggi dal principio del mondo. *Morte*. Gran miracolo, che tu non abbi fatto quello che non hai potuto ! *Moda*. Come non ho potuto? Tu mostri di non conoscere la potenza della moda. *Morte*. Ben bene: di cotesto saremo a tempo a discorrere quando sara' venuta l'usanza che non si muoia. Ma in questo mezzo io vorrei che tu da buona sorella, m'aiutassi a ottenere il contrario piu' facilmente e piu' presto che non ho fatto finora. *Moda*. Gia' ti ho raccontate alcune delle opere mie che ti fanno molto profitto. Ma elle sono baie per comparazione a queste che io ti vo' dire. A poco per volta, ma il piu' in questi ultimi tempi, io per favorirti ho mandato in disuso e in dimenticanza le fatiche e gli esercizi che giovano al ben essere corporale, e introdottone o recato in pregio innumerabili che abbattono il corpo in mille modi e scorciano la vita. Oltre di questo ho messo nel mondo tali ordini e tali costumi, che la vita stessa, cosi' per rispetto del corpo come dell'animo, e piu' morta che viva; tanto che questo secolo si puo' dire con verita' che sia proprio il secolo della morte. E quando che anticamente tu non avevi altri poderi che fosse e caverne, dove tu seminavi ossami e polverumi al buio, che sono semenze che non fruttano; adesso hai terreni al sole; e genti che si muovono e che vanno attorno co' loro piedi, sono roba, si puo' dire, di tua ragione libera, ancorche' tu non le abbi mietute, anzi subito che elle nascono. Di piu', dove per l'addietro solevi essere odiata e vituperata, oggi per opera mia le cose sono ridotte in termine che chiunque ha intelletto ti pregia e loda, anteponendoti alla vita, e ti vuol tanto bene che sempre ti chiama e ti volge gli occhi come alla sua maggiore speranza. Finalmente perch'io vedeva che molti si erano vantati di volersi fare immortali, cioe' non morire interi, perche' una buona parte di se' non ti sarebbe capitata sotto le mani, io quantunque sapessi che queste erano ciance, e che quando costoro o altri vivessero nella memoria degli uomini, vivevano, come dire, da burla, e non godevano della loro fama piu' che si patissero dell'umidita' della sepoltura; a ogni modo intendendo che questo negozio degl'immortali ti scottava, perche' parea che ti scemasse l'onore e la riputazione, ho levata via quest'usanza di cercare l'immortalita', ed anche di concederla in caso che pure alcuno la meritasse. Di modo che al presente, chiunque si muoia, sta sicura che non ne resta un briciolo che non sia morto, e che gli conviene andare subito sotterra tutto quanto, come un pesciolino che sia trangugiato in un boccone con tutta la testa e le lische. Queste cose, che non sono poche ne' piccole, io mi trovo aver fatte finora per amor tuo, volendo accrescere il tuo stato nella terra, com'e' seguito. E per quest'effetto sono disposta a far ogni giorno altrettanto e piu'; colla quale intenzione ti sono andata cercando; e mi pare a proposito che noi per l'avanti non ci partiamo dal fianco l'una dell'altra, perche' stando sempre in compagnia, potremo consultare insieme secondo i casi, e prendere migliori partiti che altrimenti, come anche mandarli meglio ad esecuzione. *Morte*. Tu dici il vero, e cosi' voglio che facciamo. NOTA Il "*Dialogo della Moda e della Morte*" e' il terzo dei 24 scritti contenuti nelle */Operette/ /Morali/*, che *Giacomo Leopardi* inizio' a comporre intorno al 1820. Le prime 20 composizioni, molte delle quali in forma di dialogo, furono pubblicate in volume a Milano nel 1827, dopo che le prime tre erano state stampate l'anno prima sull'"Antologia", l'importante rivista di Gian Pietro Vieusseux, che si pubblico' a Firenze dal 1821 al 1833, quando fu soppressa dalla censura. Nel 1834 l'opera ebbe una seconda edizione a Firenze con l'aggiunta di altri due dialoghi. Una terza edizione completa sarebbe dovuta uscire a Napoli nel 1835, ma non ebbe il necessario visto della censura; alcune copie pero' circolarono comunque. Dopo la morte di Leopardi, fu l'amico napoletano Antonio Ranieri a ristampare nel 1845, all'interno delle */Opere/* leopardiane, questi scritti seguendo le intenzioni dell'autore. Su Internet il testo integrale delle *Operette morali* si trova sui seguenti siti: http://libri.freenfo.net/0/0078070.html http://www.leopardi.it/operette_morali.php http://www.classicitaliani.it/index041.htm Una scelta, fra cui il dialogo oggetto di queste noterelle, e altre prose leopardiane: www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_8/t345.pdf Un commento e' visibile su: http://www.italialibri.net/opere/operettemorali.html Su *Giacomo Leopardi*, di cui si da' comunque di seguito una breve nota biografica, si trovano informazioni ai seguenti link: http://www.italialibri.net/autori/leopardig.html http://biografie.studenti.it/biografia.htm?BioID=571&biografia=Giacomo+Leopardi *Giacomo Leopardi *nacque a Recanati (nelle Marche, allora nello Stato pontificio) il 29 giugno 1798 e mori' a Napoli (allora capitale del Regno delle Due Sicilie) il 14 giugno 1837. Suo padre era il nobile Monaldo, uomo colto e conservatore, ma poco capace di amministrare i propri beni, sua madre, Adelaide dei marchesi Antici, che dovette assumersi la cura dei beni familiari e che il figlio descrisse come una persona molto arida. Ebbe un fratello, Carlo, e una sorella, Paolina, appena piu' giovani di lui, particolarmente amati non solo durante l'infanzia. Fin da bambino, tuttavia, passo' gran parte del suo tempo nella ricca biblioteca paterna, dedicandosi, come lui stesso ebbe a dire a uno "studio matto e disperato". Fra i nove e i quattordici anni ebbe come maestro un prete che pero' nel 1812, onestamente, dichiaro' di non avere nient'altro da insegnare al giovanissimo allievo, il quale aveva gia' dato prova a undici anni di sensibilita' artistica e letteraria, scrivendo il sonetto /La morte di Ettore/. Nonostante vivesse ancora nel "natio borgo selvaggio" di Recanati, i suoi primi scritti, gia' di grande valore, furono conosciuti e apprezzati da molti studiosi, fa cui in particolare da Pietro Giordani che era gia' un uomo maturo e famoso e che defini' il Leopardi appena ventunenne un "colosso". Dopo un tentativo fallito di fuggire da casa, nel 1819 (e' di quel periodo la redazione della poesia /L'infinito/ e di altri versi famosi, che uscirono a stampa a Bologna nel 1824), riusci' ad allontanarsi da Recanati nel 1822, per andare a Roma, da dove tornera' poco dopo molto deluso. E' allora che lavora alacremente alle /Operette morali/ e ad altre opere di critica letteraria che saranno pubblicate a Milano, dove Leopardi si reco' nel 1825, passando poi a Bologna e Firenze, quindi a Pisa, dove visse tra il 1827 e il 1828, ritrovando la vena poetica (e' di questo periodo la celebre poesia /A Silvia/). Tornato a Recanati alla fine del 1828, compose i "grandi idilli", ma nel 1830 riparti' definitivamente da casa e si reco' a Firenze, dove ebbe la triste esperienza dell'illusorio rapporto con Fanny Targioni Tozzetti, che gli ispiro' alcune poesie amare e famose. Si era intanto legato d'amicizia con il piu' giovane Antonio Ranieri, con cui si reco' a Napoli nel 1833, dove rimase fino alla morte, assistito, oltre che dall'amico, dalla sorella di quest'ultimo, Paolina. Quella di Napoli, nonostante la malattia fisica, e' considerata dagli studiosi la sua stagione intellettualmente e poeticamente piu' felice. Oltre a scritti di vivace e lucida polemica, compose alcune poesie, tra cui, nel 1836, /La ginestra/. Sul periodo di amicizia con Leopardi, Antonio Ranieri pubblico' nel 1880 /Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi/, sembra, per difendersi da alcune accuse che lo volevano irriguardoso nei confronti dell'amico scomparso e avevano messo in dubbio il suo disinteresse. L'opera appena citata e' comunque una fonte preziosa di informazioni sulla vita del poeta (sull'argomento vedere: http://it.wikisource.org/wiki/Brani_di_vita/Libro_secondo_(Polemiche)/Gli_ultimi_anni_di_Giacomo_Leopardi ) Fra le opere di Leopardi, oltre alle *Operette morali*, si possono citare: I *canti*, la cui prima edizione curata dall'autore risale al 1831 (Firenze), e la cui prima edizione completa e' quella curata da Antonio Ranieri nel 1845 presso l'editore Le Monnier sempre a Firenze; lo *Zibaldone *(dei pensieri), una vastissima raccolta di riflessioni composta tra il 1817 e il 1832 (a volte viene pubblicato parzialmente sotto il titolo di "Pensieri"); il *Discorso di un italiano sopra la poesia romantica*, scritto nel 1818, ma restato inedito fino al 1906; il *Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani* (1824). (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Bambino oggi, Uomo domani: la societa' che sara'. La competitivita' del sistema-paese Lo scorso 23 Aprile, presso il Cnr a Roma, si e' svolta una conferenza stampa del Gruppo di Lavoro per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica sui laboratori scientifici nelle scuole. Nell'incontro sono stati illustrati i risultati della ricerca censuaria su tutte le scuole, volta a indagare lo stato delle attrezzature e dei laboratori scientifici, che il Gruppo di Lavoro ha svolto in stretta collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione. Qualche tempo fa, su questa rubrica avevamo asserito sulla importanza della cultura scientifica per una sostanziale crescita del sistema-Paese Italia , soffermandoci sui particolari psico-pedagogici che confermavano come ogni uomo fosse, nella sua essenza, incline alle scoperte scientifiche a patto che da bambini fossimo stati raggiunti da idonei stimoli. Insistevamo, inoltre, sulla necessita' di abolire gli insegnamenti "astratti" in tenera eta', perche' sarebbero responsabili di condurre ad una situazione inversa . Sull'onda lunga di tali ricerche psico-pedagogiche , delle iniziative attuate a livello europeo come il progetto "le mani in pasta", avevamo asserito che era importante razionalizzare il sistema scolastico. Evidenziavamo come fosse dannoso usare tempo e risorse con l'educazione religiosa, per il suo valore altamente filosofico non percepibile se non in una dimensione virtuosamente astratta, soprattutto se praticata in eta' scolare, diventando dannosa fino a negarla delle sue risorse di pensiero analitico-scientifico. Ancora una volta non ci sbagliavamo.* Arriva come un macigno la dichiarazione del prof. Luigi Berlinguer, presidente del Gruppo di Lavoro Interministeriale per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica: * "/In Italia la cultura scientifica e' poco diffusa e affermata. Questo dipende anche da come la scienza e' insegnata"./ Non si deve dimenticare che la competitivita' del sistema Paese dipende dal grado delle risorse educative e dell'avanzamento della ricerca scientifica. */Cosa avviene in Italia?/* A fronte di ore spese in tematiche che dovrebbero interessare una sfera emotiva matura -come l'ora di religione che in Italia e' ora di confessionale-catechismo- la cultura e l'esercizio degli insegnamenti scientifici sono effettuati "alla cattedra", totalmente svincolati dagli elementi pratici-dimostrativi dei laboratori, per "vivere" la scienza come dovrebbe essere vissuta, osservando, meravigliandosi. Mancano perfino i laboratori pratici e, quando esistono, come nelle scuole del nord Italia, sono incompleti, oltremodo il corpo docente non ha dimestichezza con la pratica laboratoristica. E cosi' la scienza, invece di essere esperienza e teoria insieme, resta solo gnoseologia. /Cosa fare urgentemente?/ Mettere innanzitutto il corpo docente nelle condizioni di saper gestire un laboratorio, oltremodo, adeguare le scuole con tali basilari ausili. Per questo e' necessario un massiccio investimento, in termini di risorse economiche ed umane. Razionalizzare significa anche poter gestire il tempo del bambino per migliorarlo. Il bambino e' l'uomo di domani, la societa' che verra', che noi tutti stiamo contribuendo a creare. Le ore spese male, soprattutto da bambini, non torneranno indietro, ne' daranno frutti. La filosofia, nelle scuole elementari, non esiste di gia', ne puo' esistere nessun insegnamento "astratto" come e' la religione, che in Italia non e' come dovrebbe -Storia delle Religioni- ma una banale ora di religione-confessionale, un'ora di catechesi mascherata da studio e storia delle religioni. Ad ognuno le proprie responsabilita', non e' affatto per caso che siamo dietro a tanti altri Paesi e fanalino di coda in Europa. Ulteriori informazioni possono essere reperite al sito web: http://www.pubblica.istruzione.it/argomenti/gst/index.shtml / / ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Multiproprieta' e finanziamento. Nullo per violazione delle norme sul credito al consumo Finalmente si comincia a parlare delle *nullita' e invalidita' proprie* (e non solo per l'evidente collegamento con il contratto di vendita cui accede) *dei contratti di finanziamento* con i quali poche finanziarie, tra cui Finemiro Leasing (oggi Neos Finance), hanno pagato numerosi acquisti di quote associative di complessi turistici e multiproprieta' spagnole varie. Stavolta a pronunciarsi (seppur ancora in via incidentale non definitivo e infraprocessuale) e' il *Tribunale di Bergamo, sezione distaccata di Treviglio* (ordinanza del 13 aprile 2008 emessa in una causa r.g. 12336/07 promossa dagli avvocati Claudia Moretti, legale Aduc e Corrado Scamuzzi) il quale, rigettando una richiesta della Neos Finance di provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo concesso in suo favore e poi opposto dagli attori (gli acquirenti della multiproprieta') ha cosi' motivato: "...rilevato che, alla luce della deliberazione sommaria propria di questa decisione, appare fondata l'eccezione di nullita' del contratto di credito al consumo sollevata dalla parte opponente ai sensi dell'art. 124, comma 3, T.u.l. b., dal momento che il contratto in questione non sembra rispettare il requisito della descrizione analitica dei beni il cui acquisto viene finanziato, mancando l'indicazione sia del periodo di tempo durante il quale la multiproprieta' e' utilizzabile, sia il luogo di ubicazione della stessa..." Si tratta di una pronuncia molto importante, seppur non ancora spendibile come precedente definitivo. Per la prima volta si afferma chiaramente la* nullita' originaria propria *del contratto di finanziamento con il quale sono acquistate negli ultimi anni le multiproprieta', _anche quelle vendute con il raggiro sul diritto di recesso, anche quelle vendute con il messaggio telefonico ingannatore "hai vinto un viaggio". E cio' perche', a prescindere dalla nullita' del contratto principale, a prescindere dal collegamento negoziale che lega a quest'ultimo la sorte del finanziamento, *ogni credito al consumo deve osservare, a tutela del consumatore, una serie di requisiti essenziali, a pena nullita*'. Si legga il terzo comma dell'articolo citato: "3. Oltre a quanto indicato nel comma 2, i contratti di credito al consumo che abbiano a oggetto l'acquisto di determinati beni o servizi contengono, a pena di nullita': a) la *descrizione analitica dei beni e dei servizi*; b) il prezzo di acquisto in contanti, il prezzo stabilito dal contratto e l'ammontare dell'eventuale acconto; c) le condizioni per il trasferimento del diritto di proprieta', nei casi in cui il passaggio della proprieta' non sia immediato." *La ragione per la quale il legislatore ha imposto delle norme specifiche di chiarezza e trasparenza nei contratti di finanziamento**,** appare evidente: da un lato la maggior consapevolezza del consumatore che lo sottoscrive, dall'altro responsabilizzare l'ente che finanzia un prodotto o un servizio a controllarne **"**analiticamente**"** la natura e la portata e a vagliarlo attentamente/*. *Proprio perche' non accada cio' che **invece accade**,*cioe' societa' fantasma che continuano a vendere prodotti inesistenti o a truffare i cittadini mediante false dichiarazioni sul recesso e la finanziaria di turno a corrispondere a tali soggetti cospicue somme di denaro senza valutarne la serieta'. La decisione del Tribunale di Bergamo e' altresi' importante perche' supera il problema giuridico del collegamento negoziale fra contratto di vendita e contratto di finanziamento, problema sul quale una giurisprudenza oscillante non ha saputo far chiarezza, anzi lo ingloba perche', proprio nell'art. 124 t.u. citato, si sancisce di fatto detto collegamento: *non esiste ed e' nullo ogni credito al consumo che non abbia ad oggetto un bene identificato e analiticamente descritto, in quanto e proprio perche' tale oggetto e' il **cuore** del contratto di mutuo stipulato (c.d. mutuo di scopo) e ne segue pertanto immancabilmente le sorti. * ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Gli agricoltori innovano: 'chilometri zero' la distribuzione che conviene a consumatori, aziende e ambiente Mercatini ortofrutticoli piu' o meno strutturati, prezzi convenienti e prodotti locali freschi di stagione. Sono i presupposti dell'iniziativa 'chilometri zero' [1], inventata da Coldiretti. Il nome evidenzia la differenza con frutta, ortaggi, carne e latte che per arrivare sulle tavole dei consumatori devono percorrere migliaia di chilometri. La promozione di 'chilometri zero' punta sull'ecologia: quanto carburante viene consumato da navi, aerei e camion per far giungere una bistecca argentina nelle padelle italiane? Stando ai primi risultati, 'chilometri zero' sta funzionando. Incontra il favore sia dei consumatori, sia di agricoltori ed allevatori che riescono a vendere a prezzi remunerativi la loro produzione, il contrario di cio' che succede quando le piccole aziende hanno a che fare con i grossisti. Abbiamo piu' volte criticato le associazioni agricole [2] per la loro incapacita' di interpretare il mercato, 'chilometri zero' e' una piacevole eccezione. Cosa c'e' di innovativo? Il mercato, appunto. Dopo decenni di lamenti, finalmente un'iniziativa che non si basa sui sussidi pubblici, ma deve il successo al fatto che i consumatori acquistano prodotti a prezzi piu' convenienti, appagando anche il desiderio di ridurre il livello di inquinamento. E' una novita' che un'associazione agricola abbia concepito e implementato una rete distributiva innovativa per l'Italia. E' la distribuzione, infatti, il punto debole del sistema italiano, non solo agricolo. E' questa la via per emancipare l'agricoltura italiana, rendendola competitiva a prescindere dei contributi europei (che rimangono alti). [1] http://www.google.it/search?q=chilometri+zero+col diretti&ie=utf-8&oe=utf-8&aq= t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a [2] *I prezzi della verdura, le speculazioni dei grossisti e le colpe degli agricoltori * http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=193389 ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci L'impugnazione delle delibere assembleari Impugnare una delibera significa opporsi alla stessa con ricorso all'Autorita' Giudiziaria, per vederla "eliminata" (nelle parti contestate) a causa dei suoi vizi. L'impugnazione puo' essere totale, se riguarda la delibera in toto, o parziale se concerne solo una sua parte, e puo' riguardare una deliberazione nulla o annullabile. Il Codice Civile all'art. 1137 disciplina, per l'appunto, l'impugnazione delle delibere assembleari. L'inquadramento dei vizi delle delibere assembleari nell'alveo della nullita' o dell'annullabilita' e' stata lungamente dibattuta in dottrina e ha ottenuto risposte contrastanti in giurisprudenza. La distinzione non e' di poco conto se si pensa che solo l'impugnazione delle delibere annullabili e' sottoposta a termini di decadenza. Cio' fino a poco tempo fa. Infatti, una preziosa indicazione, che ha risolto l'annoso problema, ci viene fornita dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4806 del 2005. Il Supremo Collegio ha affermato che "sono da ritenersi nulle le delibere prive degli elementi essenziali, con oggetto impossibile o illecito (contrario all'ordine pubblico, alla morale e al buon costume), con oggetto che non rientra nella competenza dell'assemblea, che incidono sui diritti individuali, sulle cose, sui servizi comuni o sulla proprieta' esclusiva di ognuno dei condomini o comunque invalide in relazione all'oggetto"; sono, invece, annullabili "le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell'assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari attinenti al procedimento di convocazione o informazione in assemblea, quelle genericamente affette da irregolarita' nel procedimento di convocazione, quelle che richiedono maggioranze qualificate in relazione all'oggetto". Esemplificando: e' da considerarsi illecita e quindi nulla, la delibera con la quale si decide di destinare il giardino condominiale a coltivazione di marijuana. E', invece, annullabile (caso sicuramente piu' frequente) quella delibera adottata da un'assemblea che non e' stata regolarmente convocata in tutti i suoi elementi. La distinzione, come si diceva precedentemente, non e' di poco conto. Nel primo caso (nullita') la delibera e' impugnabile da chiunque vi abbia interesse e in qualsiasi tempo. Nel secondo caso, la deliberazione assembleare e' impugnabile nel termine di 30 giorni e solo da parte dei condomini assenti (con decorrenza del termine dalla comunicazione dello svolgimento dell'assemblea) o dei condomini dissenzienti (con decorrenza del termine dal giorno della delibera). Indubbiamente questa pronuncia delle Sezioni Unite pone le basi per una maggiore certezza dei rapporti giuridici tra condomini e tra il condominio ed i terzi che, viceversa, verrebbe meno in condizioni di poca chiarezza nel discrimine tra nullita' ed annullabilita' anche solo in considerazione dei diversi termini previsti per opporsi. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA ASSEGNI, CONTANTI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE: LE NUOVE REGOLE ANTIRICICLAGGIO Il 29 Dicembre 2007 e' entrato in vigore il cosiddetto "decreto antiriciclaggio", il D. Lgs. n.231 del 21 Novembre 2007 che recepisce la Terza Direttiva Antiriciclaggio/Antiterrorismo (N. 2005/60/CE), volta a prevenire il riciclaggio di fondi di provenienza illecita ed il finanziamento del terrorismo internazionale. Con la nuova normativa, vengono introdotti nuovi obblighi e/o divieti finalizzati a rafforzare l?effetto del preesistente impianto giuridico, in modo da rendere tutto il quadro normativo più aderente alle esigenze di contrasto dei fenomeni del riciclaggio e del terrorismo. Gli obblighi e/o divieti che riguardano la circolazione dei contanti, degli assegni e dei libretti e titoli al portatore *entrano in vigore dal 30 Aprile 2008.* In estrema sintesi, e' stata abbassata la soglia dell'utilizzo del denaro contante e dei titoli al portatore da 12.500 a 5.000 euro e sono state introdotte nuove restrizioni sulla girata degli assegni e la circolazione dei libretti di risparmio al portatore. Le novita' che riportiamo sono corredate dai chiarimenti dati dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare del 20 Marzo 2008. CONTANTE E TITOLI AL PORTATORE Dal 30 Aprile 2008 e' vietato effettuare pagamenti tramite trasferimenti di contante, di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera quando il valore dell'operazione -anche frazionata- sia pari o superiore ai 5.000 euro (il limite precedente era 12.500 euro). Per operazioni frazionate si intende un'unica operazione unitaria sotto il profilo economico posta in essere attraverso piu' operazioni singolarmente inferiori ai 5.000 euro, anche effettuate in momenti diversi. La disposizione riguarda i trasferimenti fatti a qualsiasi titolo tra soggetti diversi. E' quindi vietato l'uso di contanti per compiere operazioni di qualsiasi natura e di importo uguale o superiore alla nuova soglia (5.000 euro) che avvengono tra privati. Tali trasferimenti vanno fatti tramite le banche, le poste e gli istituti di moneta elettronica mediante disposizioni accettate per iscritto previa consegna della somma in contanti, ovvero mediante bonifici, carte di pagamento, etc. Il beneficiario ha diritto di ottenere il pagamento nella provincia del proprio domicilio entro tre giorni lavorativi successivi a quello dell'accettazione della banca (che dev'essergli comunicata dal debitore una volta ottenuta). Il limite massimo per i trasferimenti di contante tramite soggetti che svolgono attivita' di incasso e trasferimento fondi (i cosiddetti "money transfer" come Wester Union, Money Gram, Xoom, etc.etc.) e' invece di 2.000 euro. I trasferimenti di denaro per importi pari o superiori ai 2.000 euro, e comunque inferiori ai 5.000 euro, possono avvenire in questi casi solo se il soggetto che ordina l'operazione consegna all'intermediario documenti che attestino la congruita' dell'operazione rispetto al profilo economico dello stesso ordinante.(non vi sono chiarimenti in merito, si presume si tratti di documenti che dimostrino la capacita' economica di chi trasferisce il denaro). *Irregolarita' e sanzioni* Il trasferimento di contante o libretti al portatore per operazioni di importo pari o superiori ai 5.000 euro e' punibile con una sanzione amministrativa variabile dall1 al 40% dell'importo del trasferimento. Tali sanzioni vengono irrogate dal Ministero dell'economia e delle finanze con modalita' che devono ancora essere fissate. E' applicabile in ogni caso la legge 689/81 (sanzioni amministrative), quindi e' presumibile che le regole comprenderanno la notifica della contestazione entro 90gg, il pagamento in misura ridotta entro 60gg e la riscossione coattiva tramite iscrizione a ruolo (cartella esattoriale). ASSEGNI BANCARI, CIRCOLARI E POSTALI *OBBLIGATORIETA' DELLA CLAUSOLA "NON TRASFERIBILE"* Dal 30 Aprile 2008 non e' piu' possibile emettere un assegno bancario o postale per un importo pari o superiore ai 5.000 euro senza apporre la clausola "non trasferibile" e senza aver indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario (la soglia precedente era di 12.500 euro). Rimane possibile intestare l'assegno di importo uguale o superiore ai 5.000 euro a proprio ordine -con le formule "mio proprio", " a me medesimo", etc.- ma lo stesso sara' sempre, in ogni caso, "non trasferibile" ed utilizzabile solo per l'incasso di denaro (si vedano le nuove regole sulla girata, inserite piu' avanti). Tutti i libretti di assegni che saranno rilasciati a partire dal 30/4/08 saranno gia' muniti della clausola "non trasferibile" .Tale clausola impedisce la girata dell?assegno e rende lo stesso un titolo nominativo, consentendone l?incasso al solo beneficiario. La banca negoziatrice di un assegno "non trasferibile" che effettua il pagamento a persona diversa dal beneficiario si assume il rischio di una eventuale contestazione del pagamento da parte dell?effettivo prenditore. Per ottenere assegni senza la clausola si deve fare una specifica richiesta scritta alla banca o alla posta. Detti assegni, detti anche *in forma libera*, potranno essere utilizzati SOLO per importi inferiori ai 5.000 euro. Se si compilano assegni di importo uguale o superiore la clausola "non trasferibile" dev'essere apposta a mano da chi firma l'assegno. La richiesta di assegni in forma libera comporta -dal 30/4/08- l'obbligo di pagare 1,5 euro per ciascun assegno. Questa somma e' dovuta a titolo di imposta di bollo che la banca (o posta) dovra' poi riversare all'erario. I libretti consegnati ai clienti prima di tale data non sono soggetti a tale imposta e possono essere utilizzati fino a loro esaurimento nel rispetto, ovviamente, delle nuove regole (ovvero apponendo la clausola "non trasferibile" e specificando il nome o la ragione sociale del beneficiari se l'importo e' uguale o superiore ai 5.000 euro). *Stessa cosa per gli assegni "vecchi" *ancora in possesso dei clienti. Essi possono circolare fino a loro esaurimento nel rispetto delle nuove regole entrate in vigore il 30/4/08. *Gli assegni emessi anteriormente al 30 Aprile* in forma libera e incassati a partire da tale data, per importi pari o superiori a 5.000 euro (e ovviamente nei limiti di 12.500 euro) saranno in tutto e per tutto regolari e dunque non assoggettati ad alcuna sanzione anche se incassati a decorrere da tale data. Fa fede, in tal senso, la data di emissione apposta sull'assegno, che deve essere /anteriore al 30 Aprile./ *Tutte le novita' suddette si applicano anche agli assegni circolari e ai vaglia postali e cambiari. * *NOVITA' SULLA GIRATA* Come gia' visto possono essere girati solo gli assegni emessi in forma libera di importo inferiore ai 5.000 euro. La novita' e' che ogni girata, pena la sua nullita', deve riportare il codice fiscale del soggetto che la effettua. Se il girante e' una societa' va dichiarato il codice fiscale della stessa e non della persona che materialmente gira l'assegno. Questa regola vale sempre, sia utilizzando i nuovi libretti (che probabilmente riporteranno uno spazio appositamente dedicato) sia utilizzando quelli vecchi. Gli assegni emessi all'ordine dell'emittente (con le espressioni "mio proprio", "a me medesimo", "m.m.", etc.) possono essere girati -per l'incasso- SOLO ad una banca o alle poste. Essi quindi vengono sempre ritenuti NON TRASFERIBILI (indipendentemente dal loro importo) e non possono piu' essere utilizzati per pagare ma solo per incassare contanti. Nella girata "per l'incasso" non e' obbligatorio riportare il codice fiscale, ma rimane l'obbligo per la banca di appurare e verificare l'identita' del soggetto che ha presentato l'assegno. *Anche queste novita' si applicano, oltre che agli assegni bancari e postali, anche a quelli circolari e ai vaglia postali e cambiari. * *UTILIZZI SCORRETTI, CONSEGUENZE* Gli assegni di importo uguale o superiore ai 5.000 euro emessi, a partire dal 30/4/08, senza la clausola "non trasferibile" o senza il nome o la ragione sociale del beneficiario sono pagabili dalle banche e dalle poste ma vige su queste obbligo di segnalare l'irregolarita' al Ministero dell'economia e delle finanze. Questo potra', conseguentemente, comminare una sanzione amministrativa variabile dall' 1 al 40% dell'importo dell'assegno. Sono solidalmente responsabili in tal senso il traente, il beneficiario e tutti gli eventuali giranti. Le irregolarita' relative agli assegni emessi all'ordine dell'emittente ("mio proprio") e girati ad altro soggetto sono ugualmente segnalate pur se la banca (o posta) e' tenuta a pagarli ugualmente qualora la girata sia ovviamente corretta. Le sanzioni amministrative variano sempre dall'1 al 40% dell'importo dell'assegno e sono solidalmente responsabili sia il traente che i giranti. La mancanza del codice fiscale sulla girata comporta invece la nullita' della stessa e quindi l'impossibilita' di incassare l'assegno da parte del portatore. In questo caso la banca chiamata all'incasso puo' rifiutarsi di pagare o versare l'assegno stante l'obbligo di segnalare l'irregolarita'. Stessa cosa nel caso in cui il codice fiscale sia manifestamente errato o il girante ne sia sprovvisto. In questi casi non sana l'assegno la regolarita' delle girate successive, e quindi l'ultimo girante dovra' rivolgersi al precedente per arrivare a far regolarizzare il codice errato o mancante. Riguardo alle sanzioni, come gia' detto, il Ministero specifichera' le modalita' di applicazione, ma e' gia' chiaro che saranno applicate le norme sulle sanzioni amministrative -legge 689/81- che consentono il pagamento ridotto entro il 60simo giorno dalla notifica della contestazione (la cosiddetta "oblazione" che consente, in questi casi, il pagamento del 2% dell'importo dell'assegno). LIBRETTI AL PORTATORE Dal 30 Aprile 2008 non e' piu' possibile aprire libretti di deposito al portatore per importi pari o superiori a 5.000 euro. I libretti al portatore, lo ricordiamo, sono quelli pagabili direttamente al possessore che li presenti allo sportello per l'incasso. Da tale data i libretti di importo uguale o superiore a 5.000 euro dovranno quindi essere tutti nominativi, intestati ad una precisa persona (il precedente limite di giacenza era di 12.500 euro). Sempre dal 30 Aprile, se il libretto al portatore viene ceduto ad un altro soggetto, entro 30 giorni da tale cessione si devono comunicare alla banca (o posta) i dati del nuovo possessore e la data di cessione. Nel caso di incasso di libretti emessi prima del 30/4 e' sufficiente che il cessionario rediga un'autocertificazione dove dichiara data di cessione e nome di chi gli ha ceduto il libretto. Se manca l'autocertificazione il cedente deve -nei 30 giorni successivi all'incasso- comunicare alla banca i dati dell'avvenuta cessione. Se manca sia l'autocertificazione che questa comunicazione la banca (o posta) devono segnalare l'irregolarita' al Ministero dell'economia e delle finanze. I libretti di risparmio, in ogni caso, non devono essere anonimi od avere intestazione fittizia. *I vecchi libretti al portatore *(emessi prima del 30/4/08) aventi saldo uguale o superiore ai 5.000 euro dovranno essere regolarizzati entro il 30 Giugno 2009 in uno di questi modi: - estinzione del libretto con incasso della somma. Se il libretto e' stato nel frattempo ceduto, serve l'autocertificazione o la comunicazione del cedente dette sopra; - prelievo della somma eccedente i 5.000 euro, in modo da portare il saldo ad un importo inferiore a tale cifra; - trasformazione del libretto in libretto nominativo. Le banche e le poste sono tenute, per legge, a diffondere capillarmente dette informazioni a tutta la clientela interessata. Rivolgersi alla propria banca o ufficio postale e' quindi il primo adempimento per chi possiede libretti al portatore. *Utilizzo scorretto, sanzioni* Se non si provvede a regolarizzare i vecchi libretti entro il 30/9/09 oppure se non si comunicano entro 30 giorni i dati della persona a cui si cede il libretto al portatore, si rischia di vedersi applicare una sanzione amministrativa variabile dal 10% al 20% del saldo del libretto. Se il saldo del libretto al portatore arriva ad essere pari o superiore a 5.000 euro, il rischio e' invece di vedersi applicare una sanzione amministrativa variabile dal 20% al 40% del saldo stesso. Le sanzioni vengono applicate dal Ministero dell'economia e delle finanze dietro segnalazione delle stesse banche o poste, segnalazione specificatamente prevista dalla legge da farsi entro 30 giorni da quando l'illecito e' rilevato. COMUNICAZIONI AL FISCO Tra i vari dati che la Banca e' obbligata a comunicare al fisco, si aggiungono quelli relativi ai soggetti ai quali siano stati rilasciati libretti di assegni bancari o postali in forma libera o che abbiano richiesto assegni circolari o vaglia postali in forma libera nonche' di tutti i giratari e di coloro che li abbiano presentati all'incasso. Le modalita' di comunicazione di tali dati -che costituiscono una prova documentale ai sensi di quanto previsto dal codice di procedura penale- saranno fissate da un prossimo provvedimento dell'Agenzia delle entrate. Il riferimento normativo per tutti gli obblighi di comunicazione e' l'art.7 comma 6 del d.p.r.605/73. LINK UTILI - *Il testo del d.lgs.231/07 (la parte di interesse e' agli art.49, 50, 51 e 58):* http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/07231dl.htm - *Il testo della circolare del Ministero dell'economia e delle finanze del 20/3/2008:* http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Prevenzion/Antiriciclaggio/Normativa-/Art-_49_.pdf - *La brochure informativa messa a punto dall'ABI con la collaborazione del Ministero dell'economia e della Banca d'Italia:* http://www.abi.it/library/elencoDocumenti/mainFrameAperturaDocumento.j html?TITOLO=Assegni%20-%20Nuove%20regole&URLDOC=/doc/home/doc/ 1208786770337_Impa_assegni_def__2_.pdf&DATA=21/04/2008%20 (Rita Sabelli e Simone Franci) ---------------------------------- GLI ARTICOLI Spagna. L'Andalusia sta per completare le proprie linee di cellule staminali di Reyes Rincon 17 Aprile 2008 I ricercatori del programma andaluso di terapia cellulare e medicina rigenerativa sono molto vicini a ottenere proprie linee di cellule staminali. Studiosi della Unidad Genetica, de Reproduccion y Medicina Fetal dell'ospedale Virgen del Rocio di Siviglia, con il sostegno di Camiber (Centro andaluso di biologia molecolare e medicina rigenerativa), hanno conseguito, per la prima volta, dei risultati preliminari promettenti in tre sperimentazioni tese a sviluppare linee di cellule staminali embrionali umane, che sono considerate la materia prima per la medicina rigenerativa. Finora gli esperti andalusi hanno lavoravato su 14 linee cellulari importate dall'Istituto Karolinska di Stoccolma, da Stati Uniti, Catalogna e Valencia. Ma una delle principali sfide perseguite e' stata quella di crearne delle proprie. I lavori, che ora sembrano dare frutti, fanno parte di un progetto di ricerca finanziato dall'Assessorato della Sanita' attraverso il programma di terapia cellulare e medicina rigenerativa 2006. I precedenti di questo tipo di ricerca indicavano che per ottenere una linea cellulare stabile occorre provare con una media di 200 blastocisti (embrioni a uno stadio iniziale dello sviluppo). Gli studiosi del programma andaluso hanno iniziato a gennaio di quest'anno con 12 pre-embrioni donati da coppie che si erano sottoposte alla fecondazione in vitro. Dei 12, tre hanno sviluppato una linea stabile fino a oggi, cio' che e' considerato un grande successo. "L'efficacia e' altissima. Abbiamo usato un numero molto piccolo di embrioni e fin dall'inizio hanno funzionato molto bene", spiega Guillermo Antinolo, direttore del Piano di genetica dell'Andalusia e dell'unita' di genetica del Virgen del Rocio. Due degli embrioni sono arrivati gia' alla loro dodicesima settimana e il terzo alla nona. Per confermare la stabilita' della linea cellulare occorrono 40 settimane, ma i ricercatori andalusi si mostrano ottimisti con i loro primi risultati. "Tutto sembra indicare che siano linee molto stabili e consistenti", nota Antinolo. Le linee cellulari sono formate da cellule stabili, vale a dire, che conservano le loro caratteristiche originali anche se vengono sottoposte a dei cambiamenti. Sono cellule capaci di dividersi in continuazione e sono definite pluripotenti, in grado cioe' di formare qualsiasi tessuto. Con esse si spera di poter rigenerare tessuti danneggiati da malattie com Parkinson, Alzheimer o lesioni cardiache. "Sara' un passo molto importante per il progetto andaluso, e dobbiamo ricordare sempre che tutto cio' non sarebbe possibile senza quella societa' civile stupenda che abbiamo". "Una delle chiavi del nostro lavoro e' il contributo delle coppie che hanno donato i loro embrioni". Nelle settimane che restano prima di poter dare per acquisito il risultato del progetto, i ricercatori cominceranno a provare il risultato su un modello animale. "E a partire da li' continueremo a lavorare per acquisire i criteri necessari e fare i controlli per verificare se la stabilita' si mantiene". Se "fruttificano", le linee cellulari verranno depositate nella banca delle cellule di Granada, che e' il nodo centrale della Spagna per fornire ai ricercatori questo materiale. Visti i buoni risultati ottenuti, l'equipe di Antinolo iniziera' in settimana a lavorare con embrioni del programma di diagnosi genetica preimpianto, quelli colpiti geneticamente da determinate malattie come la distrofia muscolare di Duchenne o la fibrosi cistica. L'obiettivo e' di ottenere linee di cellule anche partendo da loro. "Queste malattie finora non dispongono di un modello di tessuto vivo vicino agli umani, ma solo di animali, cio' che pone problemi poiche' il modello umano e' piu' complesso e, soprattutto, diverso", avverte il ricercatore. L'ottenimento di cellule da questi embrioni permettera' di conoscere i meccanismi del difetto responsabile della malattia, e di elaborare terapie per combatterlo e anche frenarlo. .................................. Pillole di agenzia: la religione travestita da bioetica nella seconda (o terza?) Repubblica di Redazione 19 Aprile 2008 IL PAPA - Negli Stati Uniti, "la Chiesa e' chiamata a proclamare il dono della vita, a proteggere la vita e a promuovere una cultura della vita". Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata nella cattedra di New York, ricordando "la testimonianza eroica per il Vangelo della vita offerta dai cardinali Cooke ed O'Connor", arcivescovi della citta' che strenuamente si sono battuti contro l'aborto e ogni attentato alla dignita' della persona umana. "La proclamazione della vita deve essere il cuore della nuova evangelizzazione. E' questo il messaggio di speranza che siamo chiamati ad annunziare e ad incarnare in un mondo in cui egocentrismo, avidita', violenza e cinismo cosi' spesso sembrano soffocare la fragile crescita della grazia nel cuore della gente". I CARDINALI -  'Con il buon senso e l'aiuto della fede, la ragione arriva a identificare una concezione antropologica vera e completa. E la bioetica, come ogni altro aspetto del progresso, della scienza, della ricerca, ha come riferimento e come scopo una antropologia completa al cui servizio deve porsi'. L'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, ha ribadito il suo pensiero sui limiti della ricerca e della bioetica in particolare a margine della cerimonia per festeggiare i 120 anni dell'Ospedale Galliera. Laici e cattolici hanno una visione differente sui limiti della ricerca: 'il limite di ogni espressione umana, quindi anche della ricerca, e' la persona stessa che diventa il criterio di tutto cio' che e' in sua funzione'. 'La fede aiuta la ragione alla identificazione della persona umana, del concetto di uomo, e dato che l'uomo e' al centro del progresso, della scienza e della tecnologia, queste hanno un motivo in piu' per svilupparsi per il bene autentico della persona in tutti i suoi aspetti, non soltanto in uno, prescindendo dagli altri. Perche'  fare un progresso solo su un aspetto della persona, che prescinde pero' dall'insieme, evidentemente puo' essere limitato. La fede illumina la ragione e la stimola verso il bene integrale. In questo e' pienamente alleata'.    'Spesso si pensa che la religione possa essere un freno alla ricerca scientifica perche' rimanda a valori essenziali, fondamentali e irrinunciabili: io penso il contrario, la fede diventa un incentivo particolarmente forte per la ricerca, che passa attraverso l'interrogativo, il dubbio, e arriva al dato certo'. L'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, ha parlato dello stimolo che la religione da' alla ricerca nell'intervento ufficiale alla cerimonia per i 120 anni dell'ospedale Galliera di Genova, presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco. 'La ricerca e' sempre qualche cosa di aperto che si sa confrontare con i dati che vengono anche da altre scienze, come la filosofia, la teologia. Non esiste una ricerca scientifica astratta ma una attuata dalle persone, che hanno valori che non sono solo quelli dello scienziato ma anche quelli dell'uomo. Occorre percio' resistere alla tentazione di assolutizzare la ricerca scientifica che deve essere servizio alla persona e alle sue esigenze'. Su certi temi pero', come ad esempio il benessere della persona, laici e cattolici hanno vedute diverse: 'il benessere della persona e' globale, il rischio che corriamo spesso e di fermarci su alcuni aspetti dimenticandone altri che sono connessi alla unita' della persona. Il problema e' definire con esattezza questo benessere, e' l'annosa e permanente questione della qualita' della vita. Occorrerebbe ricordare che la' dove la vita e' rispettata e' possibile camminare verso una qualita' capace di realizzare i valori della persona, ma dove la qualita' della vita puo' comportare la soppressione della vita stessa non so di quale qualita' si possa in verita' parlare'.   IL 'BIOETICISTA' - E' 'bioeticamente comprensibile ed accettabile la necessita' di porre dei limiti alla scienza e alla ricerca, purche' si tratti di limiti ragionevoli e adeguati alle circostanze. Dunque, il 'no' del Papa ad una scienza che minaccia la vita e l'ambiente e' condivisibile'. E' l'opinione del vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) Lorenzo D'Avack, che afferma la necessita' di 'limiti ragionevoli' alla scienza moderna. 'Dal punto di vista bioetico e' ammissibile auspicare forme di controllo quando la scienza si trasforma in potenziale rischio nei confronti del genere umano. Dei limiti sono necessari, perche' e' evidente la possibilita' che le biotecnologie possano portare a dei mutamenti nell'ambito delle vicende naturali della vita, con gravi ripercussioni per le generazioni presenti e future'. Tuttavia, ha aggiunto il bioeticista, 'i limiti devono essere ragionevoli e adeguati alla circostanza, perche' la scienza deve andare avanti'. Il discorso del Papa, ha sottolineato D'Avack, e' 'ampio e generale'. Nella pratica, ha proseguito, 'si tratta di vedere che tipo di controllo va attuato: per alcuni e' infatti preferibile che tale controllo sulla scienza sia lasciato all'autonomia della persona o del ricercatore, mentre secondo altri e' auspicabile un controllo di tipo normativo'. 'Penso - ha concluso D'Avack - che il Pontefice si riferisse a questa seconda ipotesi, avendo chiamato direttamente in causa il ruolo che a questo proposito le Nazioni Unite potrebbero svolgere'. IL 'LAICO' (NON OTTOCENTESCO): MANCA LA DEMOCRAZIA CRISTIANA - "La Chiesa dice quel che ritiene, ha le sue posizioni". Lo ha detto Giuliano Amato, intervistato da Radio Radicale. L'intervista andra' in onda in replica alle 14 30 ed e' la prima intervista concessa da Amato dopo le elezioni. "Come mi e' stato detto da illustri Cardinali con i quali sono andato a parlare di questioni di rilevanza etica 'io le posso dire i miei principi, la mediazione tocca a lei, e le faccio i miei auguri''.  'Questo mi veniva detto non in quanto politico italiano appartenente alla schiera dei non credenti, ma in quanto politico italiano. E quindi valeva per me come vale per i politici di fede religiosa, musulmani o cattolici che siano. La fase che viviamo e' particolarmente delicata rispetto ad anni fa per il convergere di due fenomeni: il moltiplicarsi delle questioni di rilevanza etica rispetto a 30 o40 anni fa nella sfera pubblica, e dall'altra l'essere venute meno forze politiche capaci di quella mediazione in nome del bene comune".  "Mancano uomini come Fanfani, e cito non a caso l'uomo che volle il referendum sul divorzio!  Quando a Fanfani fu detto e scritto che era dovere dei cattolici attenersi nella legislazione ai credenda, rispose che allora non serviva avere un partito come la Dc ma bastava affidarsi ad un assistente spirituale. Oggi una risposta di questo tipo, questo tipo di leader politico, che era Moro, che era Fanfani, che era De Gasperi, non lo abbiamo. Vediamo il Cardinale, ma non vediamo quello che dovrebbe trovare dall'altra parte".   ........................ A tre anni dalla legge sul fine vita, i limiti del "lasciar morire" di Cécile Prieur 20 Aprile 2008 Una ragazza di vent'anni indotta da quasi dieci anni in coma neurovegetativo senza alcuna speranza di guarigione, e i cui genitori chiedono che "la si lasci partire"; un uomo affetto da sclerosi laterale amiotrofica, ingabbiato in un corpo atrofizzato, che rivendica la morte... Da quando e' entrata in vigore la legge Leonetti sul fine vita, nel 2005, il Centro d'etica clinica dell'ospedale Cochin di Parigi si e' confrontato con una mezza dozzina di situazioni estreme: tutti casi in cui e' stata discussa l'ipotesi di cessare l'alimentazione e l'idratazione in risposta alla richiesta di morte anticipata. Il centro e' una struttura unica in Francia, che chiarisce col personale medico e i famigliari i dilemmi medici. In assenza di possibilita' legale dell'aiuto attivo a morire, e' questa forma del "lasciar morire", ancora molto poco conosciuta dal personale curante, che la legge autorizza."Ora, se viene mal applicata, la prassi e' potenzialmente fonte di derive etiche", rileva la direttrice del centro, la dottoressa Véronique Fournier. Vietando qualsiasi forma d'accanimento terapeutico, la legge Leonetti ha messo i medici al riparo da procedimenti giudiziari qualora decidano di sospendere certi trettamenti, anche se cio' puo' causare la morte del paziente. Nella quasi totalita' dei casi, la legge facilita la decisione, quando famiglie e sanitari sono concordi che occorra cessare ogni escalation medica. Restano le persone che non sono in fin di vita e non dipendono, come unico trattamento, soltanto dall'alimentazione artificiale attraverso la sonda. E' il caso del giovane Herve Pierra, che era in situazione di coma neurovegetativo. Ha impiegato sei giorni a morire dopo il ritiro del sondino, in condizioni estremamente difficili. Sarebbe stata la stessa cosa per Vincent Humbert, il giovane tetraplegico che ha preteso il diritto di morire, se gli fosse stata applicata la legge Leonetti. I responsabili del Centro d'etica clinica constatano che molte equipe curanti si rifiutano d'applicare questa forma di "lasciar morire". Inoltre, quando il personale medico accetta di sospendere l'alimentazione e l'idratazione, non sono rare le cattive esecuzioni per mancanza di conoscenze."Alcuni si lanciano senza veramente preoccuparsi di sapere come fare affinche' la cosa avvenga nel modo piu' dignitoso e umano possibile", prosegue Veronique Fournier. In certi casi, si possono determinare situazioni molto delicate. A seconda che siano giovani o no, in buono o cattivo stato generale, in coma da molto tempo o affetti da malattia incurabile, i pazienti non reagiscono allo stesso modo alla sospensione della sonda e dei sedativi. Il personale curante si trova spesso disorientato, deve adeguarsi a reazioni talvolta impressionanti, non immaginate. L'agonia puo' durare numerosi giorni, una circostanza mal sopportata dai famigliari. Al quinto e sesto giorno d'agonia, Herve Pierra era scosso da convulsioni cosi' violente da farlo saltare dal letto."Esiste un fossato notevole tra cio' che avvertono i sanitari e le famiglie", testimonia la dottoressa Fournier. "Per i medici, cessare i trattamenti vuol dire scegliere che la medicina si ritiri e la natura si riprenda i suoi diritti; l'agonia e' in qualche modo "normale", il setaccio naturale tra la vita e la morte. Per le famiglie, che s'apettano che l'anima sia liberata dal corpo da una partenza medicalizzata e rapida, questa tappa puo' rivelarsi insopportabile". Per la direttrice Fournier, il quesito posto dalle morti lente, che durano diversi giorni, riguarda lo statuto dell'agonia nella nostra societa'. Mentre nei secoli precedenti l'agonia era socializzata, e i moribondi erano circondati dai loro cari fino all'ultimo respiro, la societa' attuale ne fa economia a causa della medicalizzazione del fine vita. Il 70% dei francesi muore all'ospedale. "Bisogna re-imparare a considerarla come un momento essenziale della fine della vita?", s'interroga la dottoressa Fournier. "E' un soggetto concreto: mi sembra che tramite la questione dell'eutanasia, la societa' chieda ai medici di saltare questo passaggio, pretendendo dalla medicina una morte dolce". Un chiarimento e' tanto piu' necessario quanto piu' i silenzi della legge Leonetti possono indurre a derive etiche. "Se la legge ha esplicitamente rifiutato le pratiche eutanasiche, esse possono comunque aver luogo sotto la sua copertura", afferma la signora Fournier. La cessazione dell'alimentazione e dell'idratazione puo' essere decisa con l'intenzione di "far morire" anziche' "lasciar morire". "Questa situazione non mi sembra buona, non perche' bisognerebbe disapprovare l'eutanasia in se', ma perche' non e' cosa sana che non venga considerata", analizza Veronique Fournier. Le Monde (trad. di Rosa a Marca) ................................. Studio: cure palliative migliorano anche grazie a chi chiede la legalizzazione dell'eutanasia di Katia Moscano 21 Aprile 2008 Possibile collaborazione tra i sostenitori dell'eutanasia e quelli che vorrebbero il miglioramento dell'assistenza per le cure palliative. Per il ricercatore Jan Berheim (del gruppo di ricerca per l'eutanasia e le cure palliative della Vrije Universita' di Bruxelles) e i suoi colleghi, questi due gruppi sono antagonisti perche' hanno un diverso approccio al problema della morte, ma dovrebbero riconoscere che in realta' entrambi lavorano su valori scientifici ed etici per il bene dei malati. L'eutanasia e' la morte assistita, e con le cure palliative si cerca di ridurre la sofferenza dei malati terminali. I ricercatori hanno condotto uno studio sull'impatto dell'eutanasia in Belgio, il terzo Paese al mondo a decriminalizzare la pratica nel 2002. Il Belgio e' al terzo posto, dopo l'Islanda e la Gran Bretagna, per la qualita' delle cure palliative. Berheim e i suoi colleghi rivelano che queste due pratiche sono complementari. Da un lato, il movimento politico e sociale per legalizzare l'eutanasia ha portato ad un miglioramento delle cure palliative, e dall'altro, le cure palliative conducono ad una accettazione della legalizzazione della "dolce morte". La ricerca ha riscontrato che i malati piu' deboli non sono danneggiati dalla legalizzazione dell'eutanasia, ed inoltre, malgrado la preoccupazione dell'European Association for Palliative Care, la legalizzazione dell'eutanasia non ha impedito il miglioramento delle cure. Per i sostenitori dell'eutanasia, le cure palliative sono complementari e non in competizione. L'eutanasia e' una opzione che avviene alla fine del percorso delle cure. La legge sulla legalizzazione tiene conto delle cure palliative, infatti prevede che un malato interessato all'eutanasia sia informato sulla terapia del dolore. Scrivono i ricercatori: "Il processo della legalizzazione dell'eutanasia e’ stato eticamente, professionalmente, politicamente e finanziariamente legato allo sviluppo delle cure palliative. Il dibattito sociale sull'argomento ha rivelato che gli obiettivi sono simili. In Belgio, come in altri Paesi, i sostenitori dell'eutanasia promuovono anche le cure, e gli attivisti di questa pratica non dovrebbero opporsi alla legalizzazione dell'eutanasia". Anche in Italia, infatti, la Chiesa cattolica, da sempre contro l'eutanasia, e molte associazioni e politici  hanno cominciato a promuovere insistentemente il miglioramento e l'accessibilita' delle cure palliative proprio quando si sono presentate le prime istanze per la legalizzazione dell'eutanasia. La ricerca, "Development of Palliative Care and Legalisation of Euthanasia: Antagonism or Synergy?" e' stata condotta da Jan L Bernheim, Reginald Deschepper, Wim Distelmans, Arsène Mullie e Johan Bilsen. ......................... Argentina. In diecimila attendono risultati dalla ricerca con le cellule staminali di Rosa a Marca 22 Aprile 2008 In soli cinque anni, le banche private del sangue da cordone ombelicale si sono moltiplicate per sette sul territorio, riuscendo a catturare l'attenzione di diecimila argentini che nelle cellule staminali intravedono una speranza per la cura di malattie croniche. E' un fenomeno nato dai risultati di numerosi studi sulle cellule staminali e le loro possibili conseguenze per patologie quali il diabete, l'Alzheimer, il Parkinson o la distrofia muscolare. Da meno di un decennio, ricercatori di varie parti del pianeta hanno scoperto che questo tipo di cellule ha la capacita' di creare tutti i tessuti, gli organi e i sistemi dell'organismo, non solo quelli del sangue e del sistema immunitario. Inoltre, hanno rilevato che una cellula sana ne puo' sostituire una danneggiata. Cosi', gli studiosi hanno visto in questo tipo di cellule una sorta di "messia" che in futuro potrebbe venire a salvare gli esseri umani fornendo le cure per gran parte delle malattie esistenti. Ma, parallelamente, risuona con intensita' l'eco dei magri risultati conseguiti in centinaia di sperimentazioni, e cio' crea una linea del dubbio. L'unica cosa che finora sia stata confermata scientificamente e' che l'uso di queste cellule riesce a combattere malattie oncologiche correlate al sangue.   La ricerca in Argentina In Argentina non c'e' un registro ufficiale per le ricerche svolte in precedenza, ma dall'anno scorso -quando e' stato riorganizzato il Comite' de Docencia e Investigacion e sono state concesse a Incucai le competenze sugli studi attinenti alle cellule staminali-, sono stati presentati circa quindici protocolli. Di questi, due sono stati approvati e avviati; per gli altri si spera in un'autorizzazione entro l'anno. Ma sono almeno quattro anni che i ricercatori argentini si sono lanciati in questa "avventura". Uno dei primi a realizzare sperimentazioni e' stato Hospital de Alta Complejidad Juan Domingo Peron, dove sono state effettuate prove con cellule staminali per uso cardiaco e la malattia del Chagas. Un'altra istituzione che sta conseguendo risultati importanti e' la Fundacion Roberto Fernandez Vina a San Nicolas, nella zona di Buenos Aires. Nel 2003, l'equipe di cardiologi della Fondazione ha avviato uno studio comparativo di terapia cellulare su infartuati, in cui s'impiegano cellule staminali adulte provenienti dal midollo osseo e le si impiantano per via intracoronarica, con una tecnica di cateterizzazione dell'arteria coronarica occlusa. L'inserimento di cellule staminali estratte dallo stesso paziente colpito da infarto del miocardio consente al cuore di recuperare la funzione e mantenere la vitalita' a lungo, come hanno assicurato i responsabili in vari congressi di cardiologia. E i risultati finora ottenuti evidenziano nei pazienti quasi il 90% di miglioramento delle aree trattate. La Fondazione pratica anche l'impianto di cellule staminali in pazienti diabetici di tipo II, con risultati molto promettenti. Nel frattempo, Hospital Italiano porta avanti un protocollo di cellule staminali a livello di coltivazione, ossia, in laboratorio si studia come una cellula staminale possa formare qualunque cellula del corpo. Da parte loro, gli esperti dell'Instituto Fleni si dedicano a protocolli sull'uso di cellule staminali in neurologia, mentre l'Istituto cardiologico di Buenos Aires, ICBA, e Instituto Argentino del Diagnostico, insieme alla Clinica Suizo Argentina fanno la stessa cosa ma nel campo delle malattie cardiovascolari. Queste sono solo alcune delle sperimentazioni che si eseguono in Argentina, per lo piu' condotte in istituzioni sanitarie del settore privato. Ma affinche' i risultati non siano "false promesse" e abbiano rigore scientifico, Incucai supervisionera', regolamentera' e sosterra' tutte le iniziative che gli saranno fornite dal Comite', precisano fonti di quest'organismo a Noticias Argentinas. "Per ora, sono solo prove sperimentali, ma poiche' i risultati sono tremendamente incoraggianti, forse in 20 anni permetteranno d'affermare a voce alta e con certezza la possibilita' di cura di molte malattie croniche", ha sostenuto Claudio Shilk, esperto in materia e consulente legale del Marter Cell, la prima banca del sangue cordonale in Argentina. Ha chiarito che tutto e' ancora troppo nuovo perche' si possa dare l'avallo all'uso delle cellule staminali, e men che mai autorizzarne l'applicazione clinica in modo massiccio. Ci sono ancora troppe cose da capire, per esempio come agiscono le cellule staminali e da dove estrarle. Inoltre -ha commentato- troppi lavori realizzati in Cina e a Singapore danno dei risultati talmente spettacolari da renderli poco credibili. Si deve procedere con i piedi di piombo, perche' affermare, oggi, che esiste la cura del diabete, sarebbe fomentare false aspettative. Comunque lui personalmente non nutre alcun dubbio sul fatto che la cosa si avverera' e che la medicina del futuro sara' rigenerativa. .......................... La fabbrica delle emergenze di Pietro Yates Moretti 22 Aprile 2008 Diciamoci la verita': la vita sarebbe molto piu' noiosa senza l'emergenza. Se non fosse per lei, quel telegiornale potremmo vederlo piu' tardi o addirittura saltarlo, e non staremmo attaccati allo schermo del computer per seguirne l'evoluzione minuto per minuto. Senza la quotidiana emergenza, al bar saremmo costretti ad iniziare ogni conversazione facendo il punto sulle condizioni meteorologiche, ed ogni tentativo di andare oltre rischierebbe di essere travolto dal profluvio di notizie ordinarie. Fate caso all'uso scientifico della parola emergenza la prossima volta che usufruite di qualche organo di informazione. Ecco alcuni esempi recenti: 'Stuprata: e' emergenza sicurezza' (funziona solo se il violentatore e' un immigrato, meglio se rumeno). Oppure: 'adescava minori online: e' emergenza pedofilia online' (poco importa che oltre il 90% delle violenze sui minori avvenga in famiglia). O ancora: 'a scuola con uno spinello: e' emergenza giovani' (il bravo analista ricama poi con espressioni del tipo 'giovani allo sbando', 'profondo disagio giovanile', 'generazione a rischio'). C'e' da chiedersi perche', al contrario, il recente arresto per droga di un volto noto della Cnn e del direttore di TF1 International non abbia ancora ispirato titoli come 'emergenza giornalisti', 'categoria allo sbando', 'informazione drogata'. L'emergenza nazionale, quella proclamata all'unanimita' dai media, ci permette di dimenticare, seppur brevemente, le nostre emergenze personali: la quarta settimana, il mutuo, il lavoro, il costo della vita, le liste d'attesa nella sanita', le tasse, i disservizi pubblici. Ci consente di ignorare le mille distrazioni che informano e frammentano le nostre preoccupazioni, concentrando in un sol punto il nostro senso di rivalsa, di giustizia e di vendetta. Quando va bene, l'emergenza ci aiuta anche a sdoganare fugacemente le nostre fobie, che altrimenti dobbiamo tenere nascoste, represse, per pudore. Ma l'emergenza non e' solo la regina delle notizie. Sta diventando anche il motore immobile della politica. Essa costituisce una delle armi piu' potenti del bravo eletto, tanto da meritarsi nel mondo anglosassone l'appellativo di 'weapon of mass distraction' (arma di distrazione di massa). Un efficace analgesico a doppia azione per lenire i sintomi da responsabilizzazione del pubblico amministratore. I problemi ordinari e mai risolti, quelli che realmente vessano nel quotidiano la quasi totalita' dei cittadini, passano in secondo piano: troppo complessi, troppo quotidiani per fare notizia e per essere affrontati a colpi di leggiucce emergenziali. E anche laddove un problema ordinario fosse promosso ad emergenza, il nuovo status mediatico potrebbe in parte scusare l'inadeguatezza delle risposte ordinarie date fino a quel momento. Tanto potente e' l'emergenza, che oggi e' difficilissimo far passare una legge in meno di due anni senza di essa. Basti vedere quante leggi negli ultimi anni portano il nome 'Norme urgenti in materia di...'. Il Codice della Strada e' oramai un collage di modifiche emergenziali stimolate da questo e quel caso di cronaca, ed anche le leggi sull'immigrazione, sulla droga e lo stesso codice penale seguono allegramente la stessa via. I politici navigati fiutano immediatamente l'emergenza e come giavellottisti olimpionici fanno a gara a chi lancia la soluzione piu' lungimirante, almeno in termini di economia elettorale: 'tolleranza zero', 'chi sbaglia paga', 'chiudere le frontiere', 'piu' galera'. Non fraintendetemi, la fabbrica mediatica dell'emergenza c'e' ed ha tutto il diritto di continuare ad esserci. Ma ho l'impressione -o forse solo l'auspicio- che sia presa sempre meno sul serio, con il rischio che la vera emergenza sia poi ignorata al pari di tutte le altre. Un po' come quel ridicolo sistema di colori (giallo, arancione, rosso, etc.) che ogni mattina ci hanno propinato i media statunitensi per indicare il livello di allerta antiterrorismo. Insomma, pur di entrare nelle conversazioni da bar, la fabbrica dell'emergenza ha adottato a tutti gli effetti gli strumenti della previsione meteorologica: temperature in diminuzione, nuvoloso sulle regioni centrali, con elevato rischio di violenza da immigrato sulle aree urbane. Un invito a giornalisti e politici a spendere con parsimonia l'efficacia mediatica dell'emergenza e' ovviamente inutile. E proporre una legge per proibirne l'abuso ('Norme urgenti in materia di emergenza') sarebbe altrettanto infruttuoso, oltre che incostituzionale. Pertanto l'invito lo rivolgo agli utenti dell'informazione, spesso molto piu' maturi di quanto i professionisti dell'emergenza possano immaginare: giudicate sempre con la vostra esperienza, conoscenza e intelligenza tutte le emergenze. Soprattutto, valutatene bene le cause, che non sempre –anzi, quasi mai- coincidono con gli effetti visibili. Se le carceri sono piene di immigrati, non e' necessariamente perche' lo straniero e' geneticamente piu' criminale dell'italiano. Sapete che basta non mostrare un documento di riconoscimento alla Polizia -magari perche' si e' dimenticato il portafogli a casa- per finire in carcere, se si e' stranieri? E poi, detto fra noi, se io (caucasico) ed un immigrato di colore giriamo con uno spinello in tasca, chi dei due ha maggiori possibilita' di essere fermato per un controllo di polizia? E se, in presenza di una delle leggi sulle droghe piu' severe del mondo occidentale, in Italia aumenta il consumo di droghe, e quindi anche i profitti delle organizzazioni criminali che a loro volta incrementano l'offerta, forse la colpa e' di una societa' 'allo sbando', 'senza valori'? Davvero e' 'la crisi dei giovani d'oggi' che causa le morti da sballo del sabato per l'assunzione di sostanze incontrollate ed incontrollabili? Forse la colpa e' anche un po' delle 'Norme urgenti in materia di...' ............................ Australia. Specialisti divisi sull'eutanasia di Julia Medew 23 Aprile 2008 Anestesisti, ostetrici e ginecologi hanno maggiori probabilita' di praticare l'eutanasia su malati terminali con meno di tre mesi di vita rispetto ad altri specialisti, secondo uno studio. Questi medici sono i piu' forti sostenitori della sedazione dei pazienti nelle loro ultime settimane e mesi di vita, rispetto agli specialisti che lavorano regolarmente con cure palliative, come gli oncologi e i geriatri. I ricercatori della University of Queensland hanno intervistato piu' di 1400 medici australiani sul trattamento dei pazienti malati terminali nelle diverse circostanze. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica The Medical Journal of Australia questa settimana, ha rilevato che il 25% dei 169 anestesisti intervistati e' disposto ad aiutare un paziente a suicidarsi se gli rimanessero due settimane per vivere e dolore difficile da lenire. All'interno dello stesso gruppo, il 22% ha detto che praticherebbe l'eutanasia su un paziente con tre mesi di vita e con dolori controllabili in modo adeguato, ma esausto, con difficolta' respiratorie e bloccato a letto. Il secondo gruppo piu' prone ad assistere al suicidio nella stessa situazione e' composto da ostetrici e ginecologi, con il 21% dei 126 intervistati che aiuterebbe un paziente con due settimane di vita a suicidarsi. Per un paziente con tre mesi di vita, il 20% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto ad aiutarlo ugualmente. Al contrario, solo l'1% dei 121 oncologi intervistati ha detto che non assisterebbe in nessuno degli scenari suggeriti. Allo stesso modo, solo l’ 1-2% dei 120 dei geriatri intervistati ha detto che assisterebbe un paziente a togliersi la vita in entrambi i casi. Il professore associato di Etica Medica presso l'Universita' del Queensland e autore dello studio, Malcolm Parker, ha detto che, mentre egli non e' in grado di spiegare il supporto per l'eutanasia e la sedazione tra alcuni specialisti, gli operatori delle cure palliative sono generalmente piu' religiosi e quindi hanno minori probabilita' di assistere al suicidio. "Le loro opinioni sono piu' pesantemente basate su opinioni religiose secondo cui e' immorale aiutare qualcuno a morire e che unirsi alla morte di qualcuno e' inaccettabile." Lo studio ha anche rilevato che quasi il 4% dei medici intervistati utilizzano droghe per accelerare la morte di un paziente senza il suo consenso, se lo stesso ha meno di tre mesi di vita ed e' esausto, con difficolta' respiratorie e immobilizzato a letto. Tale prassi e' e deve rimanere illegittima in Australia, in quanto il consenso del paziente dovrebbe essere rispettato in medicina, ha commentato Parker. Tratto dal quotidiano The Age ........................... E ora l'educazione antidroga nelle scuole la fanno i cani di Pietro Yates Moretti 28 Aprile 2008 C'era una volta in America un programma chiamato D.A.R.E (educazione per la lotta contro l'abuso delle droghe), progetto di ‘prevenzione ed educazione' condotto dai soldati che ogni giorno combattono in prima linea la guerra alla droga. L'acronimo era velocemente apparso sulle insegne di tutte le scuole medie, sulle magliette di milioni di ragazzi e soprattutto su quelle dei loro genitori. Era in sostanza il pilastro del programma federale di prevenzione alle droghe, in una guerra che altrimenti si continua a combattere quasi esclusivamente sul fronte della repressione. E' D.A.R.E. che ha reso famosi slogan come "Say no to drugs" (di' no alle droghe) e che ha promosso campagne di informazione shock, come quel celebre spot televisivo sbeffeggiato da decine di milioni di giovani in cui un ragazzo perde la memoria, picchia i genitori e si isola dal mondo dopo aver provato un tiro di marijuana. Sempre D.A.R.E. ha promosso i test obbligatori antidroga per gli studenti ed i controlli delle unita' cinofile nelle scuole. Ma poi e' arrivata la scienza, quella impietosa forza terrena che troppo spesso rovina la festa allo slancio ideologico. Studio dopo studio, e' stata dimostrata la totale inefficacia di D.A.R.E. Anzi, secondo diverse indagini, dove c'e' D.A.R.E. c'e' piu' droga. Perche' tutto questo? Secondo i ricercatori (quei maledetti guastafeste), vi erano sostanzialmente due grossi problemi con il programma. Per prima cosa, la tecnica della paura, basata su informazioni esagerate ed allarmistiche sugli effetti delle singole sostanze, ha un effetto contrario a quello auspicato. Molti, moltissimi studenti hanno fumato uno spinello, e sanno benissimo che non vi e' alcun rischio di trasformarsi in serial killer o di morire. Soprattutto, il programma non era condotto da esperti della materia (medici, operatori sanitari, etc.), ma da agenti di polizia, che ovviamente interpretano la tossicodipendenza come questione essenzialmente militare. Un mix letale, secondo gli scienziati, che ha portato rapidamente alla quasi scomparsa di D.A.R.E. dalle scuole statunitensi. Nel 1993, quando D.A.R.E. andava ancora per la maggiore, ho avuto modo di partecipare ad uno di questi seminari scolastici nella scuola superiore che frequentavo all'epoca. Era evidente dai commenti dei miei compagni di classe che l'evento aveva tre principali funzioni: saltare qualche ora di lezione, deridere le affermazioni stravaganti sugli effetti mortali della marijuana (magari dandosi appuntamento a 'sfidare la morte' all'uscita dalla scuola) e infine soddisfare la cuorisita' adolescenziale per le armi da fuoco. Il seminario termino' con una lunga sequela di richieste al malcapitato poliziotto di mostrare la sua pistola d'ordinanza. Ma tutto questo e' accaduto in un Paese lontano lontano. E cosi', come se niente fosse, nel nostro Paese diamo oggi vita a programmi di 'prevenzione' che ricalcano le tecniche di D.A.R.E. A Varese, sono addirittura i cani antidroga ad impartire lezioni agli studenti. 'La droga a scuola non può essere tollerata', e per prevenire il consumo di droga, lo scorso 22 aprile e' stata offerta una dimostrazione agli studenti delle medie di Varese da parte della forze dell'ordine. 'Un modo per far loro vedere cosa succede a chi infrange la legge', riporta un quotidiano locale. Dopo un corso teorico in aula condotto da un maresciallo della Guardia di Finanza, sempre secondo le cronache locali, i cani antidroga si sono esibiti nella ricerca di sostanze illegali, per poi simulare un arresto con tanto di tentativo di fuga. Insomma, un D.A.R.E. in versione cinofila. Dai kit antidroga distribuiti gratuitamente alle famiglie, alle ispezioni di polizia nelle scuole, l'Italia di oggi sta imitando gli Stati Uniti di ieri. Mi chiedo, ma come e' possibile tutto questo alla luce dell'esperienza americana? Dopo averci riflettuto un po', credo di aver trovato le risposte: 1. I marescialli della Guardia di Finanza, i dirigenti scolastici e gli amministratori locali hanno forse qualche lacuna con l'inglese. Cio' inibisce l'accesso agli studi sulle tossicodipendenze pubblicati sulle riviste scientifiche internazionali (ammesso e non concesso che siano comunque di loro interesse). 2. I promotori del D.A.R.E. all'italiana possono contare sulla condizione disastrata della ricerca scientifica nel nostro Paese. Insomma, meno studiosi fra le scatole che potrebbero dimostrare l'inefficacia e addirittura la pericolosita' del loro operato. 3. E' innegabile che mandare uomini armati e cani antidroga nelle scuole abbia un suo fascino elettorale, in particolar modo per quei genitori comprensibilmente terrorizzati dalla retorica mediatica dell'emergenza continua (emergenza che, per la quasi totalita' della comunita' scientifica internazionale, e' spesso causata da leggi e programmi ispirati alla sola repressione piuttosto che alla prevenzione e alla riduzione sanitaria del danno). Che fare? Sinceramente, anche alla luce di cio' che sta accadendo nel mondo della politica parlamentare, non lo so. Le chance che un Governo italiano, di qualsiasi parte politica, segua le indicazioni degli operatori e degli studiosi della tossicodipendenza, sono pari a zero. Dovremo quindi attendere che sia l'Europa ad indicarci (o imporci) nuovi strumenti per la lotta alle dipendenze. Nel frattempo, c'e' solo da augurarsi che il ‘D.A.R.E. di noi altri' non dia vita ad una nuova generazione di giovani diffidenti e quindi indifferenti alle istituzioni e ai propri genitori. Perche' questo e' il rischio che corriamo ogni volta che l'educazione si basa sulla paura e sul sospetto, piuttosto che sul rispetto dell'intelligenza e sulla fiducia. ........................ Argentina. Intervista a Nelson Feldman: la tossicodipendenza non puo' essere reato di Mariana Iglesias 30 Aprile 2008 Per lui, il consumo di sostanze e' una decisione personale e 'non un reato'. Che depenalizzare non e' la stessa cosa di legalizzare. Che il tossicodipendente ha un problema di salute, e che non si rimedia criminalizzandolo. Dice anche che lo Stato dev'essere preparato a curare i consumatori bisognosi d'assistenza. L'autore di queste frasi e' Nelson Feldman, argentino residente in Svizzera, specialista di droghe presso il Servizio d'abuso di sostanze del Dipartimento di psichiatria dell'ospedale universitario di Ginevra. Feldman si trova a Buenos Aires per una conferenza al ministero di Giustizia, Sicurezza e Diritti Umani. E' che, di recente, il ministro Anibal Fernandez ha sorpreso con il cambio d'atteggiamento manifestato nella Sessione Straordinaria delle Nazioni Unite sul consumo di droghe e narcotraffico. Ha detto che occorre'rivedere le norme' e 'smetterla con un sistema che persegue il consumatore e lo criminalizza'. Cosi', e' stato istituito un Comitato con l'incarico d'elaborare un progetto per depenalizzare il consumo di tutte le droghe. La Svizzera, paese federale (suddiviso in Cantoni), non ha depenalizzato per legge l'uso di droghe, ma nei fatti si potrebbe dire di si'.' Di otto milioni di svizzeri, 300 mila sono consumatori di droghe. Se si applicasse la legge, ci sarebbero 300 mila persone fuorilegge. Per quanto attiene l'uso di stupefacenti, il giudice applica il cosiddetto principio di opportunita', che in pratica non punisce una persona perche' fa uso di droghe, ma cerca d'avviarla a un centro di recupero'. -Com'e' che in Svizzera non e' stata conseguita la depenalizzazione? -Perche' la gente pensava che potesse portare alla legalizzazione delle droghe. E in realta' ci sono due dibattiti differenti: depenalizzare significa non punire il consumatore, mentre legalizzare e' autorizzare la vendita in certi luoghi, come avviene nei'coffee shop' in Olanda. Pero' esiste un sistema di salute che tratta il tossicodipendente... Si', certo. In materia di droga esiste una politica basata su quattro pilastri: la prevenzione, il trattamento, la riduzione del danno e la repressione, che ha a che vedere con la lotta al traffico. E sono tutti complementari. Vi ha influito l'Aids? L'Aids e' stato il catalizzatore del cambiamento nella politica delle droghe. Come si applica il concetto di riduzione del danno? Si cambiano le siringhe vecchie con quelle nuove, si danno cannule per aspirare e, nei trattamenti di sostituzione, si fornisce metadone fino all'eroina, pura. Esiste un'associazione civile,'Prima linea', con presidi per le strade, dove i tossicodipendenti si possono drogare in modo sicuro. Cosi' si evitano le overdose, il contagio dell'epatite o dell'Aids. E la polizia non interviene. Coloro che si oppongono alla depenalizzazione dicono che il consumo cessa di essere un problema individuale quando, per effetto della droga, si causano danni ad altre persone. Tutte le droghe, anche l'alcol, sono sostanze psicoattive, vale a dire, che cambiano il comportamento. Per questo la legge dev'essere chiara e punire, per esempio, coloro che guidano sotto l'effetto di droghe. In Svizzera si porta la persona al commissariato per sottoporla all'analisi delle urine e vedere se ha consumato droghe. In Francia il test viene fatto con la saliva. Con un argomento simile usato contro il divorzio, gli oppositori dicono che depenalizzare indurra' all'aumento del consumo. E' un errore. E' evidente che, malgrado la legge punizionista, il consumo e' enorme in tutte le classi sociali. La societa' deve adeguare le sue leggi alla realta'. Criminalizzare il malato e' discriminarlo, emarginarlo. Mi azzarderei a dire che, da una certa prospettiva, la depenalizzazione e' persino un fatto umanitario. Intervista tratta dal quotidiano argentino Clarin, traduzione di Rosa a Marca .................................. Stranieri e maggiore eta': permesso di soggiorno per motivi familiari anche senza studiare o lavorare Emmanuela Bertucci 21 Aprile 2008 Il 28 marzo 2008 il Ministro degli Interni ha emanato una importante circolare (prot. 17272/7) in tema di conversione e rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari al compimento della maggiore eta'. Il testo unico in materia di immigrazione (D. lgs. 286/98) disciplina la materia agli articoli 28-30 e dispone che al figlio minorenne di un cittadino extracomunitario regolarmente soggiornante in Italia venga rilasciato al compimento della maggiore eta' un permesso di soggiorno "per motivi di studio, di accesso al lavoro ovvero di lavoro subordinato o autonomo". Il diciottenne straniero -a differenza degli italiani- non poteva perder tempo: deve subito decidere se continuare gli studi, e se cosi' non e', dovrebbe subito mettersi a lavorare. Una situazione molto comune fra le famiglie straniere che vivono in Italia, quello che segue e' solo uno dei tanti esempi di richieste che ci sono giunte. Domanda: "La mia domanda riguarda il permesso di soggiorno, sono arrivato in Italia con ricongiungimento familiare, per anni ho sempre avuto un permesso di soggiorno per motivi di famiglia, ma l'anno scorso al rinnovo la questura non ha voluto rilasciarmi il pds per famiglia in quanto ero gia' maggiorenne (22anni) nonostante sono a carico di mio padre con un reddito piu' che sufficiente... siccome studio all'universita' la questura mi ha rilasciato un pds per studio annuale, con scadenza a dicembre 2007. A questo punto mi trovo nella difficile situazione di non poter convertire il pds in lavoro a meno di una laurea... mentre se andavo subito al lavoro lo potevo fare visto che psd per motivi familiari permetteva il lavoro. C'e' la possibilita' di poter lavorare oltre che rientrare in un decreto flussi, a quanto pare improbabile prima della scadenza del mio psd? Nel caso riuscissi a laurearmi posso convertire a pds per lavoro sub. subito, cioe' prima ancora di aver trovato ancora lavoro? se si qual'e' la sua durata? (6 mesi, 1 anno o 2 anni?) o devo avere gia' un contratto firmato per usufruire della conversione? Spero di essere stato chiaro, so di aver buttato un po' troppe domande ma era per avere tutta una panoramica della mia situazione. Vi ringrazio per la vostro gentile supporto. Grazie mille." Risposta dell'ADUC: "Con il suo permesso puo' lavorare fino a 20 ore settimanali: - in caso di decreto flussi puo' chiedere la conversione da studio a lavoro; - successivamente alla laurea puo' ottenere la conversione senza attendere i flussi; - se non avra' gia' un contratto le verra' rilasciato, in entrambi i casi, un permesso per attesa occupazione valido sei mesi". La circolare prende atto della giurisprudenza che nel corso degli anni si e' stratificata in materia di titoli di soggiorno ai minori d'eta' e a coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno, e fornisce le direttive per la pubblica amministrazione al fine di garantire una piu' omogenea applicazione dei principi di legge che disciplinano la materia. E non solo. La piu' grande novita' introdotta da questa circolare e' che estende un consolidato principio piu' volte sottolineato dalla Corte di Cassazione, secondo il quale i genitori hanno l'obbligo di mantenere i figli anche dopo il raggiungimento della maggiore eta' fino a che lo stesso non abbia raggiunto una propria indipendenza economica ed una appropriata collocazione nel contesto sociale, anche agli stranieri. Verrebbe da dire: ovvia conclusione! Ma fino ad ora questo principio non era purtroppo scontato. La circolare ricostruisce dettagliatamente il proprio percorso logico. L'art. 30 della Costituzione statuisce il dovere/diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli quale diritto fondamentale della persona. Tale diritto, in virtu' dell'art. 2, comma 2 del Testo Unico sull'Immigrazione deve essere applicato anche agli stranieri regolarmente soggiornanti. E poiche' la stessa legge impone di tutelare l'unita', l'integrita' e la salvaguardia della famiglia straniera e dei suoi legami "reinterpreta" l'art. 30, comma 3 e l'art. 32, comma 1 del Testo Unico stabilendo che gli "stranieri che, al compimento del diciottesimo anno di eta', siano titolari di un permesso di soggiorno per motivi familiari, potra' essere rinnovato il proprio titolo di soggiorno per la stessa durata di quello del genitore e purche' quest'ultimo soddisfi le condizioni di reddito e di alloggio richieste per il ricongiungimento familiare". La circolare ministeriale adotta dunque una interpretazione molto estensiva della legge, e a nostro avviso corretta, eliminando la disparita' di trattamento che finora subivano i diciottenni stranieri rispetto ai loro coetanei italiani consentendo loro di non dover decidere subito circa il proprio futuro lavorativo o di studio, ma di poter continuare a rinnovare il permesso di soggiorno per motivi familiari rimanendo a carico dei genitori. Qui' il testo della Circolare: http://www.meltingpot.org/articolo12451.html ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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