====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 20-02-2007 al 26-02-2007 n.9/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Droga e ricerca. Diciamo addio alla riforma - Distribuzione controllata di eroina: seguire l'esempio britannico per fronteggiare un'emergenza NOTIZIE - Italia. Secolo d'Italia: la Fini-Giovanardi funziona - Afghanistan. Ministro Esteri: troppi compromessi con i narcotrafficanti - Usa. Carolina del Sud. Probabilmente presto legge sulla marijuana terapeutica - Usa. Nida: gli effetti del fumo sul cervello sono simili a quelli delle altre droghe - Italia. Prc: abolire legge Fini-Giovanardi sulla droga - Egitto. Quadruplicati i sequestri di cannabis - Usa. Nevada. Proposta di legge per inasprire le pene per la coltivazione di marijuana in presenza di minori - Usa. Condannata "Sonia", guerrigliera-narcotrafficante colombiana - Italia. Marcozzi: cocainomane solitamente trentenne sposato - Spagna. L'ecstasy liquido prende campo - Italia. Roma. Coscia: partire dalle scuole per prevenire il consumo di droghe - Italia. Calciatore di Serie A trovato positivo alla cocaina - Repubblica Ceca. Corte Suprema: coltivare cannabis non e' un crimine - Usa. Vermont. Commissione del Senato estende legge per la somministrazione terapeutica della marijuana - Usa. Britney Spears in clinica per consumo di ecstasy? - Italia. A Firenze piu' cocaina che a Londra - Svizzera. Via alla sperimentazione dell'ecstasy contro stress post-traumatico - Repubblica Ceca. Corte Suprema fa marcia indietro: la coltivazione di cannabis e' ancora illegale - Usa. California. Associazione cita Dipartimento federale per informazioni errate sulla marijuana terapeutica - Italia. Cassazione: punibile chi non rivela nome del proprio pusher - Italia. Torino. Comunita' di recupero aperta agli adolescenti - Spagna. Al via sperimentazione vaccino anticocaina - Italia. Bologna. Manca cocaina sequestrata: arrestato poliziotto - Italia. Mantovano (An): bocciate politiche libertarie anche sulle droghe - Brasile. Rio de Janeiro. Un altro poliziotto ucciso nella guerra alla droga - Italia. Bologna. Clinica fasulla per disintossicarsi - Olanda. Al via la fiera della cannabis - Italia. Berlusconi: Roma e' la capitale della droga - Gb. Contro il crimine, il Governo distribuira' gratuitamente l'eroina - Italia. Bologna. Forza Italia: indagine su cocaina nelle fogne - Peru'. Cocaleros minacciano rivolta popolare contro sradicamento piantagioni - Italia. Pedrizzi (An): chi fuma marijuana guida troppo veloce perche' il tempo scorre lentamente - Usa. California. Proposte di legge contro le metanfetamine - Spagna. Catalogna. Piu' trattamenti per cocainomani ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 188 arresti - 375,058 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 224,681 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 150,377 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 98 giorni di detenzione ARTICOLI 22-02-2007 Droga e ricerca. Diciamo addio alla riforma E' cominciata in Svizzera la sperimentazione dell'ecstasy contro i disturbi e lo stress post-traumatico. Swissmedic, l'agenzia svizzera del farmaco, ha dato via libera alla sperimentazione. Secondo il direttore della ricerca, le metilenedioximetamfetamine (Mdma, alias ecstasy) ".... somministrate oculatamente, sotto controllo medico e a maggiori di 18 anni, sono innocue e sicure, anche a lungo termine". Questa sperimentazione si unisce alle numerose altre in corso in vari Paesi europei e americani. Ricordo ad esempio le sperimentazioni sulle stanze del buco, sul trattamento della tossicodipendenza con eroina, sull'efficacia antidolorifica e terapeutica della cannabis, e sulla distribuzione controllata di eroina. Eppure, in Italia, non si riesce a sperimentare, a fare ricerche significative che potrebbero beneficiare enormemente sia i tossicodipendenti che centinaia di migliaia di altri malati. Questo perche' vi e' uno stigma sulle droghe non di natura medico-scientifica, ma culturale ed ideologico. A questo si aggiunge la legge Fini-Giovanardi, una delle piu' repressive conosciute nel mondo occidentale –cosi' repressiva da impedire addirittura anche la registrazione e commercializzazione di farmaci a base di cannabis sintetica. Purtroppo, nonostante i numerosi e ripetuti annunci, questa legge e' praticamente stata fatta propria dal Governo Prodi. Oggi, dopo cio' che e' accaduto al Senato, appare improbabile che si arrivera' in questa legislatura ad una modifica della legge Fini-Giovanardi. Le priorita', ci verra' detto, sono altre. La mancata modifica di questa norma, il voltare le spalle alla ricerca e alle sperimentazioni, e' una delle maggiori responsabilita' di un Governo e di una maggioranza che, in materia di tossicodipendenze, ha fatto poco o niente nel nome della sua precaria sopravvivenza. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno 26-02-2007 Distribuzione controllata di eroina: seguire l'esempio britannico per fronteggiare un'emergenza Ancora un buon esempio di buona politica dal premier britannico Tony Blair: esiste un fenomeno, quello dei tossicodipendenti piu' irriducibili; esiste un problema, quello della sicurezza dei cittadini messa a repentaglio da scippi e furti; esiste una politica pragmatica che cerca di ridurre il danno e di trovare soluzioni possibili senza lanciarsi in crociate ideologiche ed inconcludenti. E' con questo spirito che occorrerebbe condividere la proposta di passare attraverso la mutua eroina ai tossicodipendenti recidivi da altre terapie. Costo stimato per eroinomane: 18 mila euro; una cifra conveniente rispetto al risparmio per indagini di polizia, tribunali e prigioni per il comportamento delittuoso che avrebbe messo in atto per procurarsi l'eroina. Ulteriore vantaggio piu' sicurezza per i cittadini, cosi' che il Governo britannico potra' tener fede alla promessa di ridurre la quantita' di crimini del 20% entro il 2008. L'Italia continua imperterrita nei proclami e nelle denunce dei problemi irrisolti. Mentre, infatti, Berlusconi denuncia che Roma e' la capitale della droga, viene da chiedersi se e' per attaccare il sindaco Veltroni, o se si e' accorto del fenomeno droga solo ora o anche quando era presidente del Consiglio. La decisione presa dal Governo britannico, condivisa dalla Polizia locale, e' una buona scelta che potrebbe incontrare consensi sia nella maggioranza che nell'opposizione. Del resto la sperimentazione per la distribuzione controllata di eroina e' gia' stata avviata con successo in Svizzera, Olanda e Spagna, e suggerita anche dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Somministrare eroina a chi non riesce con percorsi alternativi come il metadone, non significa gettare la spugna, ma tentare ancora un intervento e un possibile aggancio quantomeno sanitario, oltre che una scelta di sicurezza per i cittadini. Il testo dell'interrogazione al ministro della Salute sulla distribuzione controllata di eroina: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=228 Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno -------------------------------------- NOTIZIE 20-02-2007 Italia. Secolo d'Italia: la Fini-Giovanardi funziona La legge Fini sulla droga "funziona, ma la sinistra continua a negare l'evidenza". Cosi' 'Il Secolo d'Italia', in prima pagina, da' risalto ai dati pubblicati ieri da 'Il Sole 24 Ore' sulle misure adottate nella passata legislatura dal governo di centrodestra per combattere il traffico e l'uso di stupefacenti. I reati, sottolinea il quotidiano di Alleanza nazionale, "sono in calo e non vi e' alcuna criminalizzazione del mero consumatore". Per An, tuttavia, la sinistra "nega l'evidenza", come farebbe, ad esempio, secondo 'Il Secolo d'Italia', il ministro per la Solidarieta' Paolo Ferrero: "se mostrera' indifferenza a questi dati -dice An- vorra' dire che l'ideologia prevale su tutto, anche sul recupero del tossicodipendente. Se mai vi prestera' attenzione, non e' necessario che ammetta di aver sbagliato: e' sufficiente che non vada oltre". Ma non solo sui numeri, insiste il quotidiano di An citando le valutazioni del Sole 24 Ore, si sarebbero sentiti gli effetti della Fini-Giovanardi: "proprio la contestata equiparazione tra droghe cosiddette 'leggere' e quelle 'pesanti' avrebbe portato ad un chiarimento di tutti i procedimenti per droga, atteso che, contrariamente a cio' che viene propagandato dai 'liberalizzatori' degli stupefacenti, la detenzione di una qualsiasi droga e' punita e punibile penalmente quando finalizzata allo spaccio. Da questo punto di vista -ammettono i giuristi del 'Sole'- poco importa che l'indagato abbia hashish piuttosto che cocaina perche', se il fine e' lo spaccio, e' sempre un reato 'pesante'. Tornare a far confusione su questo aspetto, come sembra si accinga a fare il ministro Ferrero, significa depotenziare l'azione di contrasto delle forze dell'ordine che, al contrario, dalla Fini-Giovanardi hanno ricevuto un sostanziale contributo positivo". COMMENTI Sul consumo di cocaina "basta alla complicita' dei salotti, perche' con quale credibilita' diciamo ai nostri figli di non consumare cocaina quando nei salotti bene si consuma abitualmente?" E' il grido di allarme lanciato dall'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ospite questa mattina di 'Radio anch'io'. "Quando ci sveglieremo quando le autorita' politiche, i giornalisti, gli uomini di spettacolo faranno una campagna per dire basta alla droga, basta alla tolleranza?" 20-02-2007 Afghanistan. Ministro Esteri: troppi compromessi con i narcotrafficanti L'Afghanistan, secondo il ministro degli esteri Rangin Dadfar Spanta, si e' impegnato a punire i criminali di guerra e rifiutera' la mossa del parlamento che vuole concedere, nel nome della 'riconciliazione nazionale', un'amnistia generale, di cui beneficeranno anche membri delle due camere accusati di abusi e leader taleban come il Mullah Omar. 'Abbiamo le nostre responsabilita' internazionali', ha detto il ministro. 'Secondo la legge internazionale i crimini contro l'umanita' e la violenza sistematica contro i diritti umani non sono materia di amnistia'. Il controverso progetto di legge, che deve ancora essere promulgato dal presidente Hamid Harzai, e' stato approvato oggi dal senato afghano ed e' stato adottato a gennaio dalla camera bassa, dominata da ex 'signori della guerra'. I gruppi per i diritti umani hanno contestato duramente il testo, affermando che punire i crimini commessi nelle tre decadi di combattimenti e' essenziale per riportare la pace nel paese. Dure anche le critiche dell'Onu che ha condannato la legge, sostenendo che 'stanno lasciando al potere gente che ha commesso atrocita''. L'associazione americana Human Rights Watch ha accusato il presidente Karzai e i suoi alleati stranieri, ma anche le Nazioni Unite, di aver sbagliato nel cercare di far entrare anche criminali di guerra nel governo, nel tentativo di assicurare stabilita' al paese. 'Negli ultimi cinque anni il governo afghano, le Nazioni Unite e la comunita' internazionale, guidata dagli Usa, hanno continuato una politica controproducente di affidarsi a criminali di guerra, violatori di diritti umani e trafficanti di droga invece di perseguirli', ha scritto Hrw. 'Karzai erroneamente ha cercato di ricondurre tutte le forze politiche sotto il suo ombrello, mentre gli Stati Uniti hanno lavorato con molti individui del genere come parte della loro 'guerra al terrorismo'', e' l'accusa lanciata in un recente rapporto. Karzai ha lasciato intendere che la legge non sara' comunque promulgata perche' contraddice la costituzione afghana, basata sulla sharia, secondo cui solo le vittime possono concedere il loro perdono per un crimine. Oltre un milione e mezzo di persone hanno perso la vita nei trent'anni di guerre in Afghanistan, di cui piu' di 4.000 solo nel 2006, anno piu' sanguinoso da quando i taleban sono stati rovesciati dal potere nel 2001. 20-02-2007 Usa. Carolina del Sud. Probabilmente presto legge sulla marijuana terapeutica E' all'esame della South Carolina Legislature (Camera e Senato riunite) la legge che consente ai medici la prescrizione medica della marijuana per i malati gravi. E' oramai certo che la sostanza stimoli l'appetito ed aiuti a combattere la nausea provocata, ad esempio, dalla chemioterapia a cui si sottopongono alcuni malati. La legge concede, inoltre, ai malati e agli infermieri di coltivare alcune piante di marijuana. 20-02-2007 Usa. Nida: gli effetti del fumo sul cervello sono simili a quelli delle altre droghe Il fumo produce nel cervello umano cambiamenti biochimici molto simili a quelli indotti dalle sostanze stupefacenti, e osservati direttamente dai ricercatori sugli animali di laboratorio. A mettere a confronto le conseguenze del tabacco con quelle di cocaina, eroina e altre droghe, sono i ricercatori del National Institute on Drug Abuse (Nida) Usa. "La scoperta -dicono gli scienziati su Neuroscience- rafforza la convinzione che il fumo, con il tempo, inneschi nel cervello alterazioni tali da creare una dipendenza dalla sostanza. E fornisce al tempo stesso informazioni preziose sul meccanismo stesso della tossicodipendenza". Per rintracciare i segnali del 'passaggio' della nicotina nel cervello, sono stati studiati campioni di tessuto cerebrale di fumatori di lungo termine fino al decesso, di accaniti fumatori che prima di morire avevano smesso, e di non fumatori. Osservando i campioni di diverse aree cerebrali, i ricercatori hanno dato la caccia a due enzimi specifici che si trovano all'interno dei neuroni, simili al neurotrasmettitore dopamina, e che servono a trasmettere i segnali chimici al di fuori delle cellule cerebrali. Cosi' facendo, hanno scoperto "livelli elevati di questi enzimi nei tessuti cerebrali di fumatori ed ex-fumatori", rispetto agli stessi campioni di chi, in vita, non aveva mai acceso una 'bionda'. Un risultato analogo a quello osservato in laboratorio dagli scienziati sulla materia grigia degli animali a cui erano state somministrate sostanze stupefacenti. "Il parallelo tra le evidenze dei cambiamenti a lungo termine del tabacco sul cervello umano, e delle droghe su quello animale - proseguono gli autori dello studio - e' importante perche' un nesso causale e' gia' stato dimostrato, negli animali, tra la presenza dei due enzimi neuronali e l'adozione di comportamenti tipici della dipendenza da sostanze", concludono. 20-02-2007 Italia. Prc: abolire legge Fini-Giovanardi sulla droga Dopo l'indulto via le leggi repressive della Cdl e, possibilmente, l'amnistia. Rifondazione comunista ha lanciato, assieme all'associazione Antigone, una campagna per la tutela dei diritti dei detenuti, partita con la visita dei capigruppo di Camera e Senato, Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, al carcere di Regina Coeli a Roma. Nel mirino, spiega Migliore, "la Bossi-Fini, da abolire secondo il programma dell'Unione, la Fini-Giovanardi sulla droga e la ex Cirielli sulla recidiva". Per Rifondazione si tratta di leggi che puniscono in modo particolare i giovani, gli extracomunitari e gli autori di piccoli reati, vanificando di fatto l'effetto positivo dell'indulto, che ha ristabilito il livello della popolazione carceraria secondo le possibilita' di capienza delle strutture: "Il rischio che si corre -sottolinea Russo Spena- e' oggi di avere 'soltanto' un carcere con meno detenuti, mentre noi chiediamo un carcere diverso, in sintonia con il dettato della Costituzione". Il Prc chiede, infatti, anche la piena attuazione del regolamento penitenziario varato nel 2000 e che avrebbe dovuto realizzarsi completamente nel 2005, invece ancora oggi la qualita' della vita dei detenuti per "vitto, spazi, igiene, diritto alla salute" non corrisponde ai parametri previsti. 'Il triste ed inarrestabile elenco delle morti di overdose della nostra regione richiede un impegno concreto da parte della politica umbra, soprattutto dalle forze dell'Unione': lo sostiene il capogruppo di Rifondazione comunista in consiglio regionale Stefano Vinti. Per l'esponente di Prc 'emerge con forza il fallimento dell'intero impianto della normativa sulle droghe in vigore, non in grado, come evidenziano i fatti di questi giorni di fornire gli strumenti adeguati per affrontare il fenomeno'. Secondo Vinti 'la legge in vigore drena energie preziose sul lato del contrasto all'offerta, destinandole, in una logica punitiva da stato etico, sul versante del consumo di sostanze cercando di scoraggiarlo'. 'In realta' fallisce entrambi gli obbiettivi, perche' i consumi di sostanza sono in aumento, e non ci pare che le reti criminali siano sconfitte. Anzi, pur apprezzando il lavoro delle nostre forze dell'ordine portato avanti in questi anni, e' innegabile constatare che il mercato delle droghe si e' allargato. Sostanze come la cocaina, diffusissima nella nostra regione, dovrebbero farci riflettere della potenza che hanno acquistato in questi ultimi anni le reti mafiose, anche in rapporto alla loro infiltrazione nell'economia legale. Per questo dovremo indagare piu' a fondo nella dimensione dello spaccio, non solo rispetto al piccolo, ma ai flussi finanziari che attraversano i nostri territori, al collegamento fra economie legali ed illegali favorito anche dall'elusione e dall'evasione fiscale'. 'Occorre che la nostra Regione convochi al piu' presto un tavolo di discussione con i ministri competenti (Amato, Ferrero, Turco) e con le regioni limitrofe. Abbiamo la necessita' non solo di rafforzare i nostri servizi esistenti, lasciati troppo spesso nella precarieta', ma di renderli piu' moderni, programmando un intervento su un fenomeno complesso, come quello del consumo di sostanze, con un'impronta di tipo sociale. Se Perugia e' diventata una piazza dello spaccio intraregionale occorre infatti che anche con le altre Regioni, soprattutto la Toscana e le Marche, coordinino i propri interventi con noi, attivando spazi di formazione congiunta tra gli operatori'. Osservando quanto avvenuto in altri paesi europei, Vinti propone di sperimentare 'la creazione di un sistema di 'allerta rapido' in grado d'informare in poche ore i consumatori della pericolosita' delle sostanze illegali che girano nelle piazze' e di allargare 'le possibilita' rispetto ai trattamenti con nuove terapie, come la 'somministrazione sotto controllo medico' dell'eroina, e l'ampliamento delle pratiche di riduzione del danno'. 21-02-2007 Egitto. Quadruplicati i sequestri di cannabis Secondo il rapporto annuale dell'Agenzia nazionale antinarcotici (Anga), nel 2006 i sequestri di cannabis sono piu' che quadruplicati. Il direttore generale dell'antinarcotici (Anga) Ahmed Kamaleddin Samak ha dichiarato: "Il problema e' serio. C'e' un aumento nel consumo e la vicinanza a zone di guerra facilita i traffici illeciti". Nel 2006 la polizia ha sequestrato oltre cinque tonnellate di cannabis, tasso del 336% maggiore del 2005. Secondo l'Ufficio antidroghe e crimine dell'Onu (Unodc), la posizione geografica rende l'Egitto un punto di transito per il traffico di eroina e cannabis provenienti dal Sud est asiatico verso i mercati europei. 21-02-2007 Usa. Nevada. Proposta di legge per inasprire le pene per la coltivazione di marijuana in presenza di minori I genitori che coltivino anche una singola pianta di marijuana in presenza dei figli possono essere condannati a 15 anni di detenzione. La Senate Bill 5, sostenuta dal senatore repubblicano Joe Heck, equipara la coltivazione di marijuana, in presenza di minori, alla preparazione delle metanfetamine. Nel 2005, fu approvata una legge piu' severa per la coltivazione e la vendita di sostanze stupefacenti sintetiche in presenza di minori, nell'intento di ridurne la diffusione, ma la marijuana fu ignorata, e questa nuova legge intende porvi rimedio. "La vendita di qualsiasi stupefacente mette in pericolo i bambini, per questo occorrono pene piu' severe", ha dichiarato Heck alla Commissione per le risorse umane e l'educazione. "Se qualcuno ha un paio di piante di marijuana, puo' essere libero in una settimana, ma se ci sono bambini presenti, si rischiano fino a 15 anni di detenzione per averli esposti ad una attivita' cosi' pericolosa". 21-02-2007 Usa. Condannata "Sonia", guerrigliera-narcotrafficante colombiana La Corte federale statunitense della Columbia ha riconosciuto ieri all'unanimita' colpevole di narcotraffico la guerrigliera colombiana Nayibe Rojas Valderrama, conosciuta come Sonia, in un verdetto che secondo il Ministro della Difesa colombiano, Juan Manuel Santos, prova che le Farc sono 'il primo Cartello delle droghe del mondo'. Intervistato da radio Rcn, Santos ha ricordato che la sentenza, che dovra' essere quantificata da un altro tribunale il 4 maggio potendo raggiungere un massimo di 30 anni di carcere, 'e' la prima emessa dalla magistratura statunitense contro un responsabile delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc)' e 'dimostra l'efficacia della cooperazione fra Stati Uniti e Colombia nella lotta contro il terrorismo e la droga'. Estradata il 9 marzo 2005 dopo essere stata catturata nel dipartimento del Caqueta', Sonia ha reso noto che presentera' appello contro la sentenza, anche se esso si limitera' solo ad una verifica della corretta applicazione della legge e non potra' riaprire il caso. Un altro dirigente delle Farc, Ricardo Palmera, alias Simon Trinidad, e' stato estradato negli Usa il 31 dicembre 2004 e processato a Washington per responsabilita' nel sequestro di tre cittadini statunitensi. Ma il 21 novembre scorso il processo e' stato annullato non essendosi la giuria messa d'accordo sulla sua colpevolezza. In passato le Farc hanno sempre respinto di essere un Cartello della droga, anche se hanno ammesso di riscuotere una imposta di guerra nelle zone dove hanno influenza ed esistono importanti piantagioni di coca. La settimana scorsa, ricorda infine Rcn, il direttore dell'unita' operativa della Dea (l'ente antodroga statunitense), Michael Braun, ha affermato che le Farc ottengono fra 500 e 1.000 milioni di dollari l'anno per il traffico di droga. 21-02-2007 Italia. Marcozzi: cocainomane solitamente trentenne sposato Ha un'eta' media di 30 anni, solitamente e' un uomo di ceto socio-economico e scolarita' medi, libero professionista o piccolo imprenditore e spesso sposato con figli. E' l'identikit del cocainomane romano tracciato dal presidente dell'Agenzia per le tossicodipendenze del Comune di Roma, Ignazio Marcozzi, durante la presentazione di oggi del Piano di prevenzione anti-polvere bianca nelle scuole della Capitale. "Il cocainomane e' una persona normale ed e' purtroppo in aumento l'uso di questa sostanza rispetto all'eroina nel 2006, sui 1.400 utenti che seguiamo nei nostri 6 centri diurni, il 30 per cento faceva uso di cocaina. Ed e' ancora sottostimato l'uso che ne fanno i giovani come anche i danni che provoca nei consumatori". Il Lazio, inoltre, vanta un triste primato: le morti per overdose. "Nel primo semestre 2005, il Lazio ha registrato il piu' alto tasso di decessi in Italia e Roma raggruppa l'87,5 per cento dei casi regionali una morte su 7 e' causata dalla cocaina. Questa sostanza da' effetti cardiologici e cerebrali che non si individuano facilmente, percio' molte morti al pronto soccorso non vengono ancora addebitate alla cocaina". 21-02-2007 Spagna. L'ecstasy liquido prende campo Polvere biancastra, giallognola, marrone; oppure pietruzze di cristallo grandi come chicchi di riso che contengono anche il 98% di principio attivo MDMA (metilenediossimetamfetamina); costa tra i 60 e gli 80 euro a grammo. Questa la carta d'identita' di "crystal" o ecstasy liquido, che la polizia ha fornito dopo aver disarticolato un gruppo che la spacciava a Madrid. "Crystal" circola abbondantemente durante le feste negli Usa, in Francia e in Scozia, mentre in Spagna ha fatto il suo debutto ufficiale solo nell'estate del 2004. Oggi, l'unita' di polizia che si occupa di droga e crimine organizzato (Udyco) mette in guardia dalla sua pericolosita'. Il rischio e' che il MDMA contenuto sia pressoche' puro, diversamente dalle "pasticche del riso" che contengono appena il 30% di principio attivo. Alto il pericolo di overdose e le sue conseguenze sono sempre piu' devastanti. L'effetto si fa sentire dopo mezz'ora e arriva al culmine dopo 60 minuti; sparisce dopo quattro ore. Secondo gli investigatori, questa droga provoca "una profonda alterazione della coscienza", che si manifesta in una "sovreccitazione simpatica" -tornando alla vecchia definizione del MDMA si puo' chiamarla anche "droga dell'amore". Gran parte dei suoi consuamtori l'associa alla musica elettronica, ai locali chiusi e al ballo. Il copioso sudore che provoca puo' sfociare in disturbo renale acuto, come e' successo con le pasticche in numerose occasioni. E le conseguenze cardiovascolari sono imprevedibili. Per la polizia, la sostanza "apre un ventaglio di possibilita'", oltre che una maggiore probabilita' di overdose. Con il "crystal" o "marmellata", come viene anche definita, i trafficanti non incontrano grosse difficolta' ne' di attrezzature ne' di miscela con le altre sostanze che compongono le pasticche. La sua produzione necessita di meno fasi ed e' facile da occultare. In effetti, il maggior sequestro avvenuto in Spagna risale al luglio 2004 quando furono sequestrati 9 chili di MDMA. 21-02-2007 Italia. Roma. Coscia: partire dalle scuole per prevenire il consumo di droghe "Per una vera ed efficace prevenzione contro i fenomeni di diffusione e abuso tra gli adolescenti e i giovani di sostanze stupefacenti e alcool e' decisivo coinvolgere le scuole". Questo il commento dell'assessore comunale alla Scuola, Maria Coscia, sul Piano cittadino di prevenzione per le tossicodipendenze presentato oggi in Campidoglio dall'assessore alle Politiche sociali Raffaela Milano. Secondo l'assessore Coscia da sottolineare il fatto che "32 istituti superiori della citta' abbiamo aderito al progetto di Master Plan sulla prevenzione, promosso dal Comune di Roma e che si svolgera' attraverso la modalita' della 'peer education'. L'educazione fra pari, come abbiamo potuto sperimentare piu' volte in diversi nostri progetti, come quelli sulla legalita', l'usura, la memoria, la solidarieta' o la dispersione scolastica risulta essere il miglior veicolo per trasmettere saperi e conoscenze tra i giovani. L'istintiva fiducia che si crea tra coetanei o tra ragazzi piu' grandi e quelli piu' piccoli crea un circuito virtuoso di conoscenze e consapevolezza". 21-02-2007 Italia. Calciatore di Serie A trovato positivo alla cocaina Anche Francesco Flachi cade nella rete della cocaina. L'attaccante della Sampdoria, quest'anno gia' fermato per due mesi dopo il suo coinvolgimento in un caso di calcio-scommesse, rischia adesso una nuova lunga squalifica per un'accusa ancora piu' infamante: il doping. Positivo alla benzoilecgonina, un metabolita della cocaina, lo scorso 28 gennaio in occasione della gara contro l'Inter, Flachi attende ora l'esito delle controanalisi per conoscere il proprio destino ma le prospettive non sono certo incoraggianti. Poco piu' di un anno fa, infatti, arrivava la squalifica a vita per Jonathan Bachini, trovato positivo alla cocaina per la seconda volta. La radiazione, nel caso dell'allora esterno del Siena, era scattata in quanto recidivo ma gia' nel primo caso, ai tempi del Brescia, la mano della giustizia sportiva era stata piuttosto pesante: un anno di squalifica. Un'ipotesi che rischierebbe di compromettere seriamente la carriera del quasi 32enne attaccante blucerchiato, ennesima vittima di quella che generalmente e' sempre stata definita la "droga dei ricchi". Il caso di Flachi, infatti, allunga ulteriormente la lista di calciatori che sono caduti nella trappola della coca. Il piu' famoso di tutti e' ovviamente Diego Armando Maradona. L'ex Pibe de Oro, nel 1992, fu squalificato per 15 mesi dopo una positivita' che segno' l'inizio della sua fine calcistica. dal tunnel della droga e' riuscito a uscirne solo dopo molti anni di strenua lotta. "Per colpa della cocaina ho pagato un prezzo molto elevato - ha dichiarato un po' di tempo fa Maradona - perche' ho perso l'amore della mia vita. Non ho visto le mie figlie crescere, le ho fatte piangere non presentandomi ad alcuni dei loro compleanni, ho fatto soffrire mio padre ed i miei fratelli". Ma l'elenco di giocatori caduti nella rete della cocaina e' piuttosto lungo. In Italia, oltre a Maradona, c'e' stato il caso di Edoardo Bortolotti, che nel '91 fu squalificato per dodici mesi e che si suicido' quattro anni dopo gettandosi da un balcone, e poi quello di Claudio Caniggia, che si becco' 13 mesi il 22 aprile 1993. Come dimenticare poi le storie di Angelo Pagotto e Fabio Macellari. Il primo, ex di Milan e Perugia, nel '99 fu squalificato per 24 mesi, la condanna piu' dura degli ultimi 15 anni. Pagotto, che aveva sempre sostenuto la sua innocenza parlando di uno scambio di provette, ha avuto la forza di reagire e un paio di stagioni fa ha fatto uno splendido campionato nelle fila dell'Arezzo. Macellari, che invece aveva ammesso la sua colpevolezza, e' ripartito dalla C1, con il Pavia, ma potesse tornare indietro non farebbe lo stesso errore. "Avevo tutto, forse troppo. Per spezzare la monotonia volevo provare nuove sensazioni. E per poco non ci lasciavo le penne", ha confessato in seguito l'ex difensore nerazzurro. L'ultimo "resuscitato" e' Adrian Mutu, che il Chelsea aveva licenziato in tronco dopo la positivita' e ora di nuovo in prima pagina grazie al suo talento e ai gol segnati prima con la Juventus e adesso con la Fiorentina. Se le controanalisi dovessero confermare tutto, per Flachi si aprirebbe un lungo tunnel. Tocchera' a lui, con il sostegno di chi gli sta intorno, rimboccarsi le maniche e uscirne. 21-02-2007 Repubblica Ceca. Corte Suprema: coltivare cannabis non e' un crimine Per la Corte Suprema, "la coltivazione della cannabis non e' un crimine. Il crimine e' commesso quando un soggetto essicca le foglie, producendo la marijuana". Il quotidiano Mlada fronta Dnes riporta la notizia, e scrive "Per la sentenza del giudice Eduard Teschler la coltivazione di cannabis non si puo' considerare produzione di droga". Questa sentenza, dello scorso anno, era sfuggita all'attenzione dei mass media, ma un recente servizio del settimanale ceco Reflex l'ha riportata agli onori della cronaca. La Corte Suprema e' intervenuta sul caso di Mojmir Miklica e Hana Ticha, i quali erano stati condannati per la coltivazione di 500 piante di cannabis. Presentando l'appello, i due avevano sostenuto che il consumo era "terapeutico". La coppia fu condannata, perche' per il tribunale essi "erano intervenuti sulle piante"; successivamente la sentenza, favorevole, della Corte Suprema. 21-02-2007 Usa. Vermont. Commissione del Senato estende legge per la somministrazione terapeutica della marijuana La Commissione per la salute e welfare del Senato ha approvato una nuova legge sulla marijuana terapeutica, che e' ora all'esame del Senato. Il presidente della Commissione, il democratico Doug Racine ha dichiarato che la "Bill State 07", presentata dal collega Dick Sears e' pronta per passare anche al vaglio della Commissione per le finanze, in quanto nel testo di legge sono previste le tasse per il finanziamento del programma. La legge prevede che i pazienti, registrati, possano possedere massimo sei piante, 18 piantine (con le foglie non ancora mature) e 4 once (112 grammi) di marijuana, e riduce le tasse di iscrizione sda 100 a 50 dollari. Le legge in vigore prevede invece il possesso di una pianta, due piantine e due once di marijuana. Attualmente sono 33 i malati registrati. 22-02-2007 Usa. Britney Spears in clinica per consumo di ecstasy? Capelli a zero, top color rosa e pantaloni marron. Britney Spears fuma una sigaretta con uno sguardo serio, accanto a un uomo. E' una foto -pubblicata oggi dal tabloid tedesco "Bild"- che ritrae Britney nel giardino della clinica di disintossicazione di lusso "Promises", a Malibù, in California, mentre aumentano le indiscrezioni malevoli sul taglio di capelli estremo e sull'abuso di droghe da parte della principessa del pop Usa. Secondo il tabloid "Sun", la 25enne popstar fa uso da tempo di droghe: ecstasy, cocaina e ogni tanto qualche farmaco, con ricetta medica, contro gli attacchi di panico. Amanda Alexander, sorella del suo primo marito Jason Alexander, ha dichiarato: "Ero con lei, quando ha preso l'ecstasy". E mentre i fan solidarizzano con la cantante rasandosi i capelli a loro volta, sul web si vocifera che il (quasi ex) marito Kevin Federline venerdì scorso l'abbia minacciata di sottoporla a un test ai capelli per rilevare l'uso di droga. La sera stessa Britney è ricorsa al drastico taglio. Voleva forse cancellare ogni possibile traccia dell'eventuale abuso di droghe? La coppia è separata ed entrambi chiedono il diritto di provvedere all'educazione dei loro due bimbi, Sean Preston, 1 anno, e Jaden James, 5 mesi. La cantante della Louisiana è entrata ieri nella clinica di riabilitazione nelle montagne di Santa Monica (con un panorama stupendo sull'oceano Pacifico), dove sono già state curate numerose celebrità, tra cui Winona Ryder, Diana Ross, Ben Affleck e Charlie Sheen. Non lontano c'è la sua villa sul mare, la casa nella quale Britney abitava con Kevin. Ora ci abita la mamma con i due bimbi, oggetto della contesa. 22-02-2007 Italia. A Firenze piu' cocaina che a Londra Oltre 12 chilogrammi pari a 482.240 dosi. E' il dato relativo al consumo di cocaina in sei mesi a Firenze, che emerge da una ricerca effettuata prelevando campioni dalla rete fognaria cittadina. Lo studio e' stato condotto dalla struttura di tossicologia dell'Universita' di Firenze con la collaborazione dell'Amministrazione comunale, dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Publiacqua. Una ricerca che evidenzia come, fatte i necessari rapporti, a Firenze in proporzione si consuma piu' cocaina che a Londra. L'indagine e' stata presentata dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni, dal preside della Facolta' di Medicina dell'Universita' di Firenze Gianfranco Gensini, e dai curatori della ricerca Francesco Mari, direttore della struttura di tossicologia forense, ed Elisabetta Bertol, professore ordinario di tossicologia forense. 'Questa ricerca si basa su una metodologia innovativa gia' utilizzata da studi recenti effettuati nel Regno Unito, in Germania e in Italia', ha spiegato il professor Mari. 'Una metodologia che consente di ottenere dati epidemiologici e statistici piu' precisi e affidabili. Il presupposto e' che nell'uomo l'escrezione degli stupefacenti avviene principalmente per via urinaria e che quindi l'analisi delle acque provenienti dagli impianti di collezione delle reti fognarie urbane puo' rappresentare un indicatore ottimale'. In dettaglio l'indagine, uno studio sperimentale pilota, si e' svolta in sei mesi, da luglio a dicembre 2006 compresi i giorni di Capodanno. I ricercatori hanno prelevato campioni di acqua negli impianti di collezione delle reti fognarie di Firenze. I campioni sono stati analizzati con le piu' moderne apparecchiature alla ricerca delle tracce di cocaina ed eroina. Ebbene, nei sei mesi di indagine, e' stata rilevata una presenza di cocaina e metaboliti corrispondente a un consumo di poco piu' di 12 chilogrammi (per la precisione 12.056 grammi) che tradotto in dosi equivale a 482.204 singole strisce. La presenza di eroina e dei suoi metaboliti si e' attestata invece su oltre un chilogrammo (1.149 grammi). Il rapporto tra il consumo delle due sostanze e' quindi 10 a 1 (cocaina/eroina), un dato che conferma i numeri emersi dalla ricerche degli ultimi anni. La ricerca ha poi evidenziato che i mesi in cui si e' registrato il maggior consumo sono, sia per la cocaina sia per l'eroina, dicembre ed agosto. Ma l'indagine non si e' fermata qui. 'Abbiamo deciso di confrontare la ricerca con uno studio analogo gia' effettuato -ha aggiunto la professoressa Bertol- e abbiamo scelto quello eseguito sul Tamigi per quanto riguarda Londra, una citta' che per composizione delle persone presenti (residenti, pendolari e turisti) si puo', sempre con le dovute cautele, paragonare a Firenze'. Da questo raffronto emerge che che il consumo di cocaina nel capoluogo toscano si rapporta a quello della capitale inglese con una proporzione di 5 a 4. Ovvero in proporzione a Firenze si consuma piu' cocaina che a Londra. L'indagine proseguira' nei prossimi mesi e sara' ampliata prendendo in esame anche altre sostanze. 22-02-2007 Svizzera. Via alla sperimentazione dell'ecstasy contro stress post-traumatico Pasticche di ecstasy unite alla psicoterapia contro i disturbi e lo stress post-traumatici. A testare questo abbinamento insolito e' un gruppo di psichiatri svizzeri indipendenti capeggiati da Peter Oehen, che hanno gia' iniziato ad arruolare 12 volontari per un trial clinico che si concludera' all'inizio del 2008. E da cui gli esperti si aspettano di poter dedurre l'efficacia di queste droghe da 'sballo', scientificamente dette metilenedioximetamfetamine (Mdma), contro il malessere che segue un lutto, un incidente o l'aver vissuto situazioni difficili come un attacco terroristico o una rapina. Il team di studiosi ha gia' ottenuto il via libera a procedere con questa delicata indagine scientifica dalla Swissmedic, l'agenzia svizzera per i farmaci. Secondo Oehen, l'ecstasy "potrebbe produrre cambiamenti dell'umore, provocando una sensazione di benessere che verrebbe in aiuto dei pazienti in preda all'ansia e a sentimenti negativi. Se queste droghe vengono somministrate oculatamente, sotto controllo medico e a maggiori di 18 anni - assicura lo studioso - sono innocue e sicure, anche a lungo termine". 22-02-2007 Repubblica Ceca. Corte Suprema fa marcia indietro: la coltivazione di cannabis e' ancora illegale Per la Corte Suprema "coltivare la cannabis, da cui deriva la marijuana, e' ancora illegale, salvo speciale permesso. La Corte e' cosi' intervenuta sull'interpretazione di una sua sentenza riportata ieri dal quotidiano Mlada fronta Dnes, nel quale si leggeva che "secondo la Corte Suprema la coltivazione della cannabis e' legale". "La legge definisce la pianta di cannabis un narcotico, dunque la coltivazione non puo' che essere illegale, ed essendo difficile distinguere automaticamente tra coltivazione e produzione, i tribunali devono decidere caso per caso", si legge nell'agenzia di stampa inviata dalla Corte Suprema al giornale ceco. Il Mlada riportava ieri il caso di una coppia arrestata piu' di un anno fa e condannata per la coltivazione di piante di cannabis. La Corte Suprema aveva annullato la sentenza di condanna e chiesto un nuovo processo con nuove prove, e il giornale aveva interpretato la sentenza della Corte Suprema affermando, tra l'altro, che essa riteneva che "il reato penale esiste solo qualora si essiccassero le foglie di cannabis per farne marijuana", ma la Corte ha precisato che questa interpretazione del giornale e' errata. "La Corte Suprema non ha mai affermato che la coltivazione della marijuana sia legale. Per la legge sugli stupefacenti la marijuana, o Cannabis Sativa, e' una sostanza additiva. Se non esiste uno speciale permesso, la coltivazione e' illegale". Nella precedente sentenza la Corte precisava che "Di per se' la pianta di cannabis non produce marijuana, e che la coltivazione non sia da considerarsi automaticamente un reato di produzione e possesso (di droga), ma la coltivazione di cannabis e' ancora un reato specialmente se le piante sono coltivate per qualcun altro, e anche se fosse per se stessi, il soggetto potrebbe essere perseguito anche se il numero di piante sia minore di una piccola quantita'. I tribunali devono considerare produzione anche la coltivazione di piante adatte a produrre marijuana, anche se la sostanza non fosse prodotta", conclude la nota. 22-02-2007 Usa. California. Associazione cita Dipartimento federale per informazioni errate sulla marijuana terapeutica L'Americans for Safe Access (associazione che sostiene la marijuana terapeutica) ha citato il Dipartimento federale per la salute e i servizi sociali, perche' mente quando dichiara che "nel Paese c'e' meno accettazione sul consumo terapetico della marijuana", malgrado studi scientifici ne attestino l'efficacia. La citazione, presentata presso la Corte federale di Oakland, arriva ad una settimana dalla pubblicazione di una ricerca che dimostra la validita' della marijuana per alleviare alcuni dolori provocati dall'Aids. "Chiediamo al tribunale di intervenire e costringere il Governo a non pubblicare false affermazioni sulla marijuana teerapeutica", ha dichiarato Steph Sherer, direttore esecutivo dell'associazione. La citazione e' stata presentata sotto la legge federale "Administrative Procedure Act", che provvede al controllo delle azioni arbitrarie e incongruenti delle agenzie federali. 22-02-2007 Italia. Cassazione: punibile chi non rivela nome del proprio pusher La Cassazione cerca di arginare l'area dell'omerta' che protegge gli spacciatori -dal rischio di essere denunciati dalle persone alle quali forniscono la droga- inasprendo i rischi di condanna "per favoreggiamento" nei confronti di chi fa uso personale di stupefacenti e rifiuta di rivelare i nomi dei fornitori alla polizia giudiziaria. Le Sezioni Unite penali della Cassazione hanno stabilito che, e' "configurabile" l'accusa di favoreggiamento, nei confronti di chi spontaneamente ammette di essere un tossicodipendente o e' gia' noto come tale alle forze dell' ordine (e per questo e' gia' stato sanzionato con provvedimenti amministrativi limitativi della liberta' personale come la sospensione della patente, del passaporto o del porto d'armi). Avra', invece, la possibilita' di tacere il nome dello spacciatore, senza essere incriminato per favoreggiamento -almeno questo sembra il senso della massima provvisoria depositata oggi e relativa alla soluzione di un contrasto di giurisprudenza- il consumatore (non noto in quanto tale agli inquirenti) che per la prima volta incappa in indagini sullo spaccio. In questo caso potra' tacere -invocando l'esimente della non punibilita' prevista dal codice penale- per evitare il danno che gli deriverebbe dall'applicazione delle sanzioni amministrative conseguenti all'ammissione della tossicodipendenza. Ecco il testo della massima delle Sezioni Unite (le motivazioni saranno depositate entro trenta giorni): "E' configurabile il delitto di favoreggiamento ed e' applicabile l'esimente di cui all'art. 384, comma 1, cp, se in concreto le informazioni richieste possono determinare un grave e inevitabile nocumento nella liberta' o nell'onore, anche se determinato dall'applicazione delle misure previste dall'art. 75 legge stupefacenti". L'avvocato Giovanni Cipollone che ha difeso il consumatore abituale -condannato per favoreggiamento senza concessione dell'esimente in quanto era gia' un tossicodipendente acclarato- ha accolto "positivamente" la decisione delle Sezioni Unite, come dichiarazione di principio, anche se il 'verdetto' concreto applicato al suo caso sara' noto solo domani. 23-02-2007 Italia. Torino. Comunita' di recupero aperta agli adolescenti Una comunità di recupero per adolescenti tossicodipendeni. E' a Torino, nel popolare quartiere di Mirafiori, in un luogo che è ovviamente tenuto segreto. A dare notizia dellesistenza del centro, unico anche per la giovane età di quanti lo frequentano, è oggi il quotidiano 'La Stampa' nelle pagine i cronaca locale. La struttura, fondata nel 1991 da alcuni volontari, vede all'opera alcune famiglie di volontari e un sacerdote, tutti residenti al suo interno. Gli adolescenti in terapia, rivela 'La Stampa' seguono regole rigide: quelli che riescono ad allontanarsi dagli spacciatori, studiano e si creano un percorso con un obiettivo finale: un lavoro e una vita normale. Percentuali d' 'uscita' dal tunnel al momento non sono disponibili ma le storie racontatte dai volontari parlano di una lotta teribile contro la dipendenza dalla droga, spesso 'dalle droghe', oltre che dall'alcol. Alle spalle dei giovani storie terribili, tesuti famigliari caratterizzati da grande degrado. Alla fine qualcuno ce la fa, molti restano anche in comunità ad aiutare ma altri, come racconta ancora 'La Stampa', scompaiono e non frequentano più la comunità come un giovane, un ragazzino di 12 anni, che si 'faceva' di eroina. 23-02-2007 Spagna. Al via sperimentazione vaccino anticocaina Tossicodipendenti e inglesi potrebbero essere le 'cavie' per la messa a punto di un vaccino anti-cocaina . Lo ha annunciato Jose Perez de los Cobos, presidente della Società Spagnola della Tossicodipendenza (Set), durante l'inaugurazione del XII Congresso della Set e del II Forum Iberoamericano dei Disturbi da Assuefazione. La possibilità, ancora "in fase di studio", ha precisato Perez de los Cobos, si deve alla considerazione dell'ingente quantità di cocaina consumata nei due paesi, che sono in testa alla classifica del consumo dello stupefacente. Tuttavia sono stati realizzati solo i "primi contatti" per l'inizio della sperimentazione. In pratica, il 'vaccino' allo studio funzionerebbe annullando gli effetti eccitanti della cocaina e impedendo così al tossicodipendente di provare la sensazione di appagamento proporzionata dallo stupefacente. Anche se il solo versante farmacologico non è sufficiente: la cura si deve completare con un appoggio psicologico che aiuti il soggetto a non desistere nella lotta alla dipendenza. Il vaccino agisce assorbendo le micromolecole di cocaina prima che raggiungano il cervello. Infatti, nonostante si pratichino differenti metodi di assunzione (Fumata, sniffata, ecc.), il 'trasporto' della droga al cervello avviene sempre attraverso il sangue. E, proprio come nei vaccini classici, il metodo funzionerebbe grazie alla somministrazione di una molecola simile a quella della cocaina, ma manipolata in maniera da favorire la formazione di anticorpi che impediscano il superamento della barriera emoencefalica. La cura, ha spiegato il presidente della Set, non avrebbe carattere preventivo, ma priverebbe i consumatori dell'effetto piacevole derivante dallo stupefacente. Uno strumento apparentemente efficace per contrastare il vertiginoso aumento del consumo di cocaina registrato negli ultimi anni. 23-02-2007 Italia. Bologna. Manca cocaina sequestrata: arrestato poliziotto Dopo la sospensione, l'arresto. E' finito in carcere l'agente della questura di Bologna che all'inizio dell'anno era stato denunciato con l'accusa di aver sottratto la cocaina, che doveva custodire come prova di reato, per assumerla. E' stata infatti eseguita stamani dai colleghi della squadra mobile l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip Milena Zavatti su richiesta del Pm Lorenzo Gestri. Il poliziotto, si era appreso lo scorso 30 gennaio, era stato sospeso amministrativamente e penalmente dal servizio dopo che si era accertato che era dovuto a lui l'ammanco di ammanco di 1,4 chilogrammi di cocaina dall'ufficio reperti a cui era assegnato. L'agente era finito all'ospedale proprio per i disturbi dell'uso di cocaina. Quei malesseri nervosi di cui soffriva, venne segnalato ai magistrati dallo stesso questore Francesco Cirillo, in realta' nascondevano guai peggiori, evidenziati dalla presenza di droga nel suo corpo. L'accusa che ha fatto scattare le manette e' rimasta identica a quella iniziale: peculato e detenzione non solo a fini personali di droga. Evidentemente, nonostante il notevole quantitativo, non sono emersi elementi per fare aggravare l'accusa a quella di spaccio di sostanze stupefacenti. Il peculato e' il reato che viene compiuto dal pubblico ufficiale che si appropria di denaro o beni che ha nella propria disponibilita' per il suo incarico, in questo caso la custodia. Il fascicolo era stato aperto dalla Procura dopo una segnalazione sul ricovero del poliziotto fatta ai magistrati dal Questore Francesco Cirillo. L'agente, su proposta del Questore e' stato sospeso dal servizio con provvedimento del Capo della Polizia. Successivamente Cirillo aveva ringraziato 'il Procuratore della Repubblica, che ha affidato a noi le indagini sulla vicenda'. 23-02-2007 Italia. Mantovano (An): bocciate politiche libertarie anche sulle droghe "Mercoledi' scorso i resti di quello che era uno dei piu' potenti eserciti lobbistici e mediatici del mondo, che si era schierato in forze per far approvare la legge sui dico, il testamento biologico/eutanasia e la legalizzazione della droga, hanno risalito in disordine e senza speranza le valli che nell'aprile 2006 avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Firmato: non Diaz, ma Senato della Repubblica". Cosi' Alfredo Mantovano, componente dell'esecutivo nazionale di An, ironizza sulla sconfitta subita dal governo lo scorso mercoledi' al Senato. "Fra i militanti del martedi' grasso in ritirata il mercoledi' delle Ceneri, spiccano i ministri Bonino, Pollastrini, Bindi, Ferrero, gli onorevoli Borselli, Luxuria, Grillini, Cappato e Diliberto, il senatore Marino". La linea del fronte "in pochi minuti ripiega rovinosamente dalla pretesa di abrogare il Concordato ad affidare i dico alla esclusiva competenza del Parlamento. Comprendo che la sconfitta bruci ma, cari iscritti al club dei libertari, se desiderate l'onore delle armi abbiate dignita': evitate di ricorrere ad acrobazie in politichese e riconoscete che, come nel gioco dell'oca, siete tornati al punto di partenza. Guai a scambiare il mercoledi' delle Ceneri per il martedi' grasso: il vostro Carnevale e' finito, e proprio per questo gli italiani festeggiano". "E' fin troppo chiaro che Prodi l'ha fatto con il preciso scopo di rendere piu' digesto il suo programma a qualche senatore centrista, nel disperato ed inverecondo tentativo di 'acquistarlo' e assicurarsi cosi' una parvenza di maggioranza a Palazzo Madama, che gli consenta di cullarsi nell'illusione di essere rimasto in sella (per cui e' auspicabile che nessuno dei senatori "indiziati" si presti a questo mero gioco di potere, asfittico e miope). Ma e' un fatto che il dodecalogo dell'Unione e' la certificazione stessa della sconfitta degli ampi settori di quello schieramento che propugnano il relativismo etico e il nichilismo libertario". Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di An, responsabile nazionale per le politiche della famiglia e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito. Secondo l'esponente di via della Scrofa 'il programma con cui il sinistracentro si e' presentato alle elezioni, infatti, -osserva Pedrizzi- prevedeva i Pacs camuffati da riconoscimento dei diritti individuali dei conviventi, l'eutanasia mascherata da testamento biologico, la legalizzazione della droga travestita da riforma della legge Fini. Il dodecalogo prodiano, invece, "scarica" i Pacs camuffati da Dico con la scusa che ormai sono affare del Senato (dove anche i bambini sanno che non passeranno mai) e prevede il sostegno della famiglia'. 'Anche se si parla solo di misure di equita' verticale come gli assegni familiari, oltre agli asili nido, e non di misure di equita' orizzontale come il quoziente familiare o il Bif (Basic income familiare), che invece sono la conditio sine qua non di ogni vera politica per la famiglia. Insomma, -conclude Pedrizzi- Prodi vuole fare un governo che abbia un programma non di sinistra. La sinistra come fara' a votarlo?" 23-02-2007 Brasile. Rio de Janeiro. Un altro poliziotto ucciso nella guerra alla droga Continuano le violenze di strada a Rio de Janeiro. Un alto funzionario di polizia, presunto capo di una forza paramilitare impegnata a contrastare le gang di narcotrafficanti nelle favelas della città, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da quattro uomini armati. Lo ha riferito la polizia locale. Il corpo di Felix dos Santos Tostes, 49 anni, è stato ritrovato crivellato di colpi all'interno di un camioncino pick uo nel distretto di Recreio dos Bandeirantes. 24-02-2007 Italia. Bologna. Clinica fasulla per disintossicarsi Avrebbero speculato sul problema della tossicodipendenza proponendo, anche tramite un sito Internet, una terapia di disintossicazione che, in particolare per la cocaina, non avrebbe nessuna base scientifica ed efficacia. E' quanto e' stato scoperto da un'inchiesta della Pm di Bologna Lucia Musti e del Nas dei carabinieri, che vede 14 indagati tra medici, infermieri, direttori sanitari di due cliniche, e un intero nucleo familiare, padre, madre e figlio. Sarebbe stato il figlio a organizzare la terapia a pagamento. Le accuse vanno, a seconda dei casi, dall'associazione per delinquere, all'abuso di ufficio, al falso, al peculato, all'abbandono di persone incapaci. Tra le persone che si sono sottoposte al trattamento anche l'attore Paolo Calissano: rimase ricoverato per disintossicarsi in una clinica bolognese dal 25 maggio al 3 giugno 2005, ma non funziono'; poco tempo dopo, il 25 settembre dello stesso anno, fini' in carcere per aver causato la morte della ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra durante un festino a base di cocaina a casa sua. Il sito web -che nel frattempo ha cambiato contenuti- proponeva trattamenti di disintossicazione applicabili a eroina, metadone, morfina, oppio, buprenofina, cocaina e alcol, vantando una equipe che 'in 10 anni' aveva 'effettuato centinaia di disintossicazioni da oppiacei e cocaina' composta da anestesisti con 'esperienze di responsabili di reparti di rianimazione e terapia intensiva in importanti ospedali di Bologna' e indicava come strutture di ricovero 'Case di cura private' di Bologna con possibilita' di 'trattamento Vip per la disintossicazione di cocaina'. Ma la realta' era un'altra: quella di una 'organizzazione che, facendo leva sul disperato tentativo degli utenti di risolvere in breve tempo il problema dell'astinenza dall'assunzione di stupefacenti, non ha avuto scrupoli a rappresentare una falsa realta' sulla innocuita' e sulla buona riuscita dei trattamenti, abbandonando i pazienti, dopo aver conseguito l'illecito introito, al forte pericolo di ricadute e al conseguente rischio di overdose'. La Pm Musti aveva chiesto anche misure cautelari nei confronti di cinque persone -tra cui due medici- ma il Gip Andrea Scarpa non le ha concesse perche' tutti, in ipotesi di condanna, beneficeranno dell'indulto. Il giudice, pero', nel suo provvedimento, spiega che l'indagine si fonda su un elemento che 'allo stato pare evidente, vale a dire l'assoluta consapevolezza da parte dei protagonisti della vicenda dell'assoluta inutilita' -se non della probabile dannosita'- del trattamento terapeutico'. Inoltre dalle intercettazioni si capisce come 'l'obiettivo principale sia quello di conseguire il guadagno derivante dai trattamenti'. Per il giudice la terapia usata per la disintossicazione da cocaina utilizzata non ha alcuna base scientifica, e quanto agli oppiacei c'e' una non documentata efficacia oltre a rischi legati all'anestesia totale. 24-02-2007 Olanda. Al via la fiera della cannabis Torna ad Amsterdam l'annuale appuntamento per i coltivatori di cannabis. Da ieri fino a domenica, grazie al fatto che in Olanda, la vendita dei semi di canapa non e' proibita, gli amanti del genere potranno portarsi a casa tutto l'occorrente per una piccola piantagione casalinga. L'aspetto esteriore della mostra-mercato e', come al solito, quello di una sorta di grande fiera agricola, ma a chi ne fa richiesta i commercianti, oltre alla vendita di semi, forniscono volentieri notizie sul tipo di terreno o sui fertilizzanti da usare, su quante volte irrigare le pianticelle per arrivare a risultati soddisfacenti. Qualche volta, poi, ai consigli di tipo agricolo, si uniscono quelli per evitare che le pianticelle di cannabis, una volta cresciute, possano attirare l'attenzione dei vicini e di conseguenza anche della polizia. Ma anche questo aspetto, ormai, fa parte della tradizione della fiera. Per i tanti acquirenti che arrivano un po' da tutta Europa, prezzi per tutte le tasche: un pacchetto da dieci semi, ad esempio, varia da 25 a 125 euro. Ed a chi fa notare che dietro alla fiera si continuano a coprire illegalita' -anche in Olanda non si puo' coltivare cannabis-, i commercianti rassicurano: la canapa serve per fare una grande quantita' di cose, dai vestiti alla carta. Il consumo legale di cannabis in Olanda divide da tempo tra favorevoli e contrari ad una maggiore liberalizzazione. Da una parte c'e' chi avanza la preoccupazione soprattutto per l'incremento del turismo della droga, dall'altra invece chi chiede una regolamentazione della produzione per poter meglio rifornire i coffee shop. Ma il nuovo governo, insediatosi ieri, grazie alla pressione del piccolo partito ortodosso dell'Unione cristiana, sembra puntare su un giro di vite: nel programma infatti anche quello di eliminare i coffee shop in prossimita' delle scuole. 24-02-2007 Italia. Berlusconi: Roma e' la capitale della droga Duro attacco del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi nei confronti di quello che ha definito ironicamente "il super sindaco Veltroni", che governa una citta' diventata "capitale della droga" e in cui "aumenta l'esercito dei disperati" come dimostrato da "duemila persone che vivono per strada e altre 9 mila che vivono in grotte e favelas lungo il corso del Tevere". Il Cavaliere ha parlato ieri nel corso di un intervento in collegamento telefonico, con la Consulta azzurra dei municipi romani di Forza Italia presso il Residence di Ripetta. Il Cavaliere, che ha difeso le ragioni sulla sussidiarieta' anche a livello locale "contro il centralismo del sindaco rispetto al quale protestano anche 18 capi dei municipi su 19 che fanno capo alla sinistra", ha cercato di mobilitare i forzisti della capitale affinche' essa non venga ricordata soltanto come "il trampolino di lancio dei Rutelli e dei Veltroni". D'altronde, ha denunciato l'ex presidente del Consiglio, "Roma non e' la capitale delle meraviglie ma una citta' che e' divenuta, secondo quanto riferiscono inchieste giornalistiche, la capitale della droga" e ha citato la cocaina nel quartiere dell'Eur mentre a Trastevere sarebbe piu' diffuso l'hahish. Tutto questo, ha insistito Berlusconi, fa si' che "le bande criminali operino divise per quartieri con un aumento della criminalita' il cui dato macroscopico sono 61 scippi al giorno". Infine, la denuncia della emergenza alloggi, con il caro-affitti, e inoltre l'aumento delle tasse e una "irrisoria" riduzione dell'Ici. Ed ecco quindi il grave degrado sociale per cui "a Roma duemila persone vivono per strada, molte delle quali in baracche fatte con bottiglie di plastica, e 9 mila vivono in grotte e favelas lungo il corso del Tevere". Berlusconi ha quindi esortato i dirigenti locali ad attivarsi, senza gelosie personalistiche per una crescita complessiva del partito in vista di una missione: liberare "questa che non e' una citta' delle meraviglie ma e' una citta' sofferente", con in vista l'obbiettivo delle elezioni a sindaco del 2011. "Non facciamoci illusioni, molti pensano che dopo Veltroni ci sara' un sindaco di centrodestra, ma attenti -ha avvertito l'ex premier- perche' la sinistra dopo Veltroni si dara' da fare per trovare un candidato credibile" e quindi agli azzurri spetta il compito di darsi da fare e "lavorare con gli alleati per concordare una candidatura autorevole. Naturalmente speriamo tutti che il prossimo sindaco della capitale sara' colorato di azzurro", ha concluso il Cavaliere. 'Facciano tutti gli attacchi al sindaco di Roma, ma lascino in pace la citta', soprattutto se non sanno di cosa parlano'. Cosi' il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha replicato al leader di Forza Italia. Intervenendo ad un convegno dei Ds sul Partito Democratico, Veltroni ha aggiunto: 'Avete mai sentito uno dei leader di un Paese parlare in questi termini della capitale del proprio Paese? E' l'assenza di amore per il proprio Paese e lo spirito di parte che fa parlare in questo modo'. 26-02-2007 Gb. Contro il crimine, il Governo distribuira' gratuitamente l'eroina Vogliamo meno furti, meno rapine, meno scippi? Il modo c'e': si fornisce eroina gratis ai drogati piu' incalliti. Cosi' non commettono piu' crimini per pagarsi la tossicodipendenza. Il governo Blair sembra prepararsi ad adottare questa nuova strategia, secondo rivelazioni del domenicale 'Independent on Sunday'. Il ministero degli Interni ha segnalato di essere sostanzialmente d'accordo e sviscera tutta la problematica del complesso rapporto droga-delinquenza in un rapporto top secret di un centinaio di pagine. La nuova strategia basata sulla distribuzione gratuita dell'eroina a cura del 'National Health Service' (cosi' si chiama la mutua del Regno Unito) dovrebbe essere adottata su scala nazionale a partire dell'anno prossimo, dopo che nei prossimi mesi si tirerranno definitivamente le somme su promettenti esperimenti-pilota in corso a Londra, Brighton e nel nord-est dell'Inghilterra. Il rapporto top secret del ministero degli Interni parla chiaro: il governo potra' tener fede alla promessa di ridurre i crimini del 20% entro il 2008 soltanto se si andra' ad un forte calo dei reati commessi dai drogati. L'eroina iniettabile (e fors'anche il crack da fumare) sara' ad ogni modo elargita soltanto ai tossicodipendenti 'hardcore' dalla vita 'caotica', quelli che non si riesce proprio a disintossicare nemmeno con il metadone e che rubano, scippano, rapinano a tutto spiano pur di finanziarsi il vizio. Il costo per la mutua dovrebbe essere di circa 18.000 euro all'anno per drogato, una somma conveniente se si calcolano i risparmi per le indagini di polizia, i tribunali, la prigione. L'opportunita' di passare la micidiale droga pesante ai tossicodipendenti e' stata pubblicamente caldeggiata nelle ultime settimane da Ken Jones, presidente dell'Associazione dei Capi della Polizia. A suo giudizio e' ora di tentare un approccio piu' realistico e pragmatico alla piaga. 'I drogati possono diventare molto violenti e incontrollabili quando vanno a caccia di soldi per soddisfare il bisogno di sostanze stupefacenti. Dobbiamo percio' trovare un approccio vincente al problema. Rendere l'eroina un farmaco prescrivibile dalla mutua potrebbe essere davvero la soluzione'. Nel lancio di questa strategia potenzialmente controversa (gia' sperimentata con successo dalla Svizzera, a quanto dicono al ministero dell'Interno britannico) il governo laburista di Tony Blair non dovrebbe andare incontro a grossi problemi politici: David Cameron, leader dell'opposizione conservatrice, ha in gioventu' sperimentato con la marijuana e ha gia' indicato che vede di buon occhio l'idea di tener buoni i drogati piu' irrecuperabili con l'eroina somministrata gratuitamente dalla mutua. Il rapporto top secret del ministero degli Interni contiene altri punti lontani dalla vulgata corrente. Sottolinea ad esempio che sequestri di grosse quantita' di eroina da parte della polizia possono avere un impatto controproducente e peggiorare la situazione sotto il profilo dell'ordine pubblico: spingono infatti verso l'alto il prezzo della droga al dettaglio e inducono i tossicodipendenti 'ad azioni criminali piu' disperate e piu' pericolose'. 26-02-2007 Italia. Bologna. Forza Italia: indagine su cocaina nelle fogne Un'indagine -fatta dall' Universita' o da strutture sanitarie- simile a quella che a Firenze ha accertato la presenza nelle fognature di tracce di cocaina superiori a quelle trovate da uno studio simile a Londra. La chiedono i consiglieri provinciali di Bologna di Forza Italia Giuseppe Sabbioni e Luca Finotti. La richiesta viene avanzata in considerazione del fatto che il capoluogo toscano e' una citta' che 'per numero di abitanti, ruolo di capoluogo regionale, collocazione geografica, meta di turismo ha forti somiglianze con Bologna'. 'Un accertamento del genere permetterebbe di meglio conoscere l'entita' quantitativa del fenomeno droga. Gia' altri indicatori purtroppo danno in forte crescita l'uso della cocaina anche fra i giovani ed i giovanissimi, e una eventuale conferma dei dati consentirebbe di chiedere un adeguamento delle necessarie misure preventive e repressive a tutela della salute individuale e del benessere complessivo della comunita''. 26-02-2007 Peru'. Cocaleros minacciano rivolta popolare contro sradicamento piantagioni I 'cocaleros' (coltivatori di coca) del Peru' hanno minacciato di scatenare una rivolta popolare e manifestazioni in tutto il paese se il governo del presidente Alan Garcia continuera' con lo sradicamento forzato delle piantagioni. Elsa Malpartida, rappresentante del settore dei coltivatori di coca nel Parlamento andino, ha sostenuto che noi contadini 'non tollereremo che ci si inganni e che invece di perseguire i produttori di agenti chimici per la fabbricazione della cocaina si reprimono i contadini 'cocaleros''. 'Se ci si chiudono tutte le prospettive -ha aggiunto Malpartida, eletta nel Parlamento nelle liste del Partito nazionalista peruviano di Ollanta Humala- scenderemo in strada con un bastone in mano'. Da parte sua un altra deputata, Nancy Obregon, anche lei del Partito nazionalista, ha detto che il governo non sta cercando 'alternative reali' al problema delle coltivazioni di coca ed ha annunciato 'altre iniziative di lotta' per accompagnare i contadini 'cocaleros' che, ha assicurato, sono vittime del narcotraffico e delle 'politiche sbagliate' di sostituzione delle coltivazioni. L'ex Ministro dell'Interno del governo dell'ex presidente Alejandro Toledo, Fernando Rospigliosi, ha detto oggi che la posizione radicale di Malpartida e Obregon 'fa il gioco delle organizzazioni criminali del narcotraffico'. 26-02-2007 Italia. Pedrizzi (An): chi fuma marijuana guida troppo veloce perche' il tempo scorre lentamente "Quel genio di Ferrero, per contrastare il drammatico fenomeno delle stragi del sabato sera, vuole vietare la pubblicita' degli alcolici, che, accusa, ne banalizza e ne incentiva il consumo. Lo stesso ministro, pero', vuole fare un vero e proprio spot delle sostanze stupefacenti, banalizzandone e incentivandone l'uso, attraverso la controriforma della legge Fini antidroga e antispaccio. Un po' di coerenza non guasterebbe". E' quanto dichiara il deputato di An Riccardo Pedrizzi, responsabile del partito per le politiche della famiglia. "Evidentemente Ferrero pensa che tra le cause di questa carneficina ci sia l'alcol e non la droga. Si sbaglia di grosso. Lo sa il ministro, per esempio, che la cannabis, quella che lui vuol tornare a definire droga 'leggera', e' causa di molti incidenti stradali, perche' il suo uso provoca modificazioni sottili della percezione del tempo? Lo sa, Ferrero, che sotto l'effetto di hashish e marijuana il tempo, appunto, scorre lentamente, per cui si puo' essere indotti a una velocita' eccessiva in automobile?". Per Pedrizzi, "se il ministro volesse davvero combattere il drammatico fenomeno delle stragi del sabato sera, dovrebbe lanciare ai nostri giovani messaggi univoci, non contraddittori: no all'abuso di alcol e no all'uso di droga. Dovrebbe chiedere alla collega Turco di ritirare il suo decreto. E dovrebbe battersi per l'approvazione della legge Giovanardi affossata, nella scorsa legislatura, dalla lobby del divertimentificio sulla pelle dei nostri ragazzi". 26-02-2007 Usa. California. Proposte di legge contro le metanfetamine Per risolvere il problema delle metanfetamine nella Central Valley e nella California rurale, il senatore repubblicano Dave Cogdill ha presentato due proposte di legge, la Senate Bill 591 e 592. Il possesso di metanfamine e' ora considerato un'infrazione, per la Bill 591 diventerebbe un crimine, mentre la 592 vorrebbe che fosse istituito un nuovo fondo, all'interno dell'Illegal Drug Lab Cleanup Account, per aiutare i proprietari di immobili a ripulire i locali dopo aver trovato all'interno un laboratorio clandestino. Cogdill ha dichiarato: "Il consumo delle metanfetamine e' cresciuto negli ultimi anni, le due proposte dovrebbero aiutare a risolvere il problema, inasprendo le pene e fornendo aiuti finanziari alle persone che si trovino a subire la produzione illegale di stupefacenti all'interno di un proprio immobile". 26-02-2007 Spagna. Catalogna. Piu' trattamenti per cocainomani Dal 1990, le richieste di cura per dipendenza da cocaina sono aumentate di quattordici volte, segnala Joan Colom, responsabile delle tossicodipendenze della Sanita' catalana. Lo ha detto alla presentazione del XII Congreso Nacional de la Sociedad Espanola de Toxicomanias e del II Foro Iberoamericano de Trastornos Adictivos. Ha parlato di un forte aumento del consumo in questi ultimi anni, e ha fornito le cifre: delle 14.236 persone che nel 2005 hanno avviato un trattamento presso i servizi pubblici, i cocainomani rappresentano il 27,5%, mentre nel 1990 erano appena l'1,8%. Diverso il discorso dell'eroina: con il 52% delle richieste d'intervento, gli eroinomani costituivano la maggioranza nel 1990, mentre nel 2005 la loro quota e' scesa a 13,7%. Inoltre Colom ha detto che, in un'indagine scolastica sull'uso di droghe tra i ragazzi dai 14 ai 18 anni, svolta di recente in Catalogna, emerge che il 3,8% aveva assunto cocaina nel mese precedente la rilevazione. Alcol: ne aveva consumato il 65,6% dei ragazzi, ma l'inchiesta non specificava la quantita', e quindi sono cifre descrittive che non definiscono un comportamento a rischio. In quanto all'ecstasy, ne aveva aveva usato l'1,8% dei ragazzi mentre il 25,1% aveva preferito la cannabis. Se si osserva la fascia 15-29 anni, il 79% aveva consumato alcol nell'ultimo mese, il 27% aveva fatto uso di cannabis, il 2,1% di ecstasy e 1,5% di cocaina. In quanto alla popolazione generale, il 71% aveva bevuto alcol, il 13,9% aveva usato la cannabis, lo 0,8% ecstasy e l'1,7% cocaina. Secondo Colom, la maggior parte dei dipendenti da cocaina la consumano da una a quattro volte a settimana, cio' che costituisce una modalita' poco comune in materia di assunzione droghe; le altre sostanze hanno infatti un ritmo quotidiano o comunque piu' regolare. Colom ha voluto mettere in guardia da quest'abitudine pericolosa che porta a una "falsa percezione" del rischio, ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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