====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 26-06-2007 al 02-07-2007 n.27/2005 (Anno VII) ARTICOLI - Legalizzare cannabis o proibire alcool e tabacco. Due proposte di legge per armonizzare una politica contraddittoria - La riforma della legge sulla droga rimandata a settembre!! Qualcuno vuole affossarla? - Sicurezza stradale: il testimone al Senato. Uniformare gli standard per i test antidroga ed eliminare il carcere NOTIZIE - Colombia. Juanes: referendum per depenalizzare le droghe - Italia. Ferrero attacca concerto Forza Italia contro la droga: e' spottone - Italia. PrevoLab: minorenni consumano piu' eroina - Italia. Ancora "vallette" indagate per cocaina - Mondo. Rapporto Onu: contenuto consumo di droga a livello mondiale - Italia. Sit-in davanti alla Camera per la modifica della Fini-Giovanardi - Italia. Giornata mondiale contro le droghe nella polemica. Ferrero: avanti con ddl di riforma - Italia. Procede esame in commissione pdl su test antidroga per parlamentari - Italia. Comunita' e Sert denunciano grave crisi: mancano fondi - Afghanistan. Senlis Council: acquistare oppio per produrre morfina - Bulgaria. Il 2% della popolazione consuma droga - Italia. Milano. Palmeri: si' a test antidroga ma solo su base volontaria - Indonesia. Vicepresidente Kalla: marijuana ottimo condimento per cibi - Italia. Ferrero: sia magistratura e non le tabelle a decidere quando e' spaccio - Italia. Bologna. Prc: creare zona franca per commercio droghe - Usa. California. Comincia a diffondersi la salvia divinorum - Spagna. Governo risponde a emergenza cocaina - Italia. Camera dice si' a carcere per chi guida dopo spinello - Brasile. Rio de Janeiro. Sempre piu' violenta la guerra alla droga - Canada. Ontario. Due milioni di dollari per combattere la proliferazione delle metanfetamine - Italia. Insegnante in vacanza fuma spinello, denunciata - Italia. Lazio. Giovani Fi: Veltroni non parla del dramma spaccio nella Capitale - Irlanda. Campagna contro il consumo della cocaina - Italia. Azione Giovani si mobilita contro ddl Ferrero-Amato - Usa. Linsday Lohan intossicata prima di incidente auto - Italia. Bologna. Prc: su proposta zone franche non c'e' scontro nel partito - Irlanda. Cocaina diffusa tra gli adolescenti - Italia. Roma. Campagna di Scientology: "Dico no alla droga, dico si' alla vita" - Afghanistan. Bonino: superare proibizionismo sulle colture di oppio ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 4 morti - 191 arresti - 424,030 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 267,021 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 157,009 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 190556 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 245090 piante di cannabis - 180 giorni di detenzione ARTICOLI 26-06-2007 Legalizzare cannabis o proibire alcool e tabacco. Due proposte di legge per armonizzare una politica contraddittoria Oggi (26 giugno), in occasione della giornata mondiale contro le droghe, ho presentato, insieme all'on. Bruno Mellano, due proposte di legge "gemelle" elaborate in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori): una per legalizzare il consumo ed il commercio della cannabis, l'altra per proibire l'alcool ed il tabacco. Delle due l'una: o si prende atto che la politica proibizionista e repressiva non sta funzionando, legalizzando una sostanza come la cannabis; oppure si decide che il proibizionismo funziona e lo si applica fino in fondo, vietando sostanze infinitamente piu' dannose come l'alcool ed il tabacco. Quello che e' certo e' che oggi la strategia adottata contro le droghe e' fortemente ambigua ed ipocrita. A fronte di zero morti causati dalla cannabis, l'alcool ed il tabacco producono ogni anno circa 130mila morti solo in Italia, oltre 5 milioni di decessi nel mondo. Nonostante cio', si puo' finire in carcere fino a 20 anni per il possesso di cannabis superiore a 0,5 grammi, mentre e' possibile acquistare e consumare quantita' illimitate di alcool e tabacco. Legalizzando la cannabis: - sarebbe eliminata una buona parte delle entrate su cui vivono le organizzazioni criminali che gestiscono i traffici; - sarebbe possibile controllare la qualita' della sostanza, evitando che i milioni di italiani che ne fanno uso fumino cannabis geneticamente modificata o peggio tagliata con altre sostanze sconosciute e talvolta letali (vedi il caso del giovane di Torino, il cui spinello conteneva crack cocaina); - sarebbe separato il mercato della cannabis da quello delle droghe pesanti, evitando il facile contatto degli spacciatori coi milioni di giovani loro "clienti", a cui vendere prodotti piu' lucrosi perche' creano dipendenza, tipo cocaina ed eroina. Mi auguro che si proceda in questa direzione, e cosi' mi battero'. Ma se la strada legalizzatrice non sara' percorsa, sia perseguita in fondo quella proibizionista attuale. Per questo, sarebbe opportuno che la repressione, se proprio la si vuol fare, sia applicata in maniera giusta ed equa, senza discriminazioni fra consumatori di droghe buone (tabacco e alcool) e cattive (cannabis). E soprattutto senza quella tolleranza dell'illegalita' che crea zone grige di vendita e consumo... come –pare- in Parlamento. 1. Proposta di legge per la proibizione del mercato e del consumo di alcool e tabacco: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15743 2. Proposta di legge per la legalizzazione del mercato e del consumo di cannabis: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15742 Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della commissione Affari Sociali 26-06-2007 La riforma della legge sulla droga rimandata a settembre!! Qualcuno vuole affossarla? La buona notizia e’ che la riforma della legge Fini-Giovanardi e’ stata calendarizzata. Quella cattiva e’ che stata fissata come primo provvedimento delle commissioni Affari Sociali e Giustizia solo alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, a settembre. Per allora saranno nominati i relatori e quindi partira’ un ciclo di audizioni. Questa e’ la decisione emersa dopo la riunione di presidenza delle due commissioni che ha visto uno strano andamento. La convocazione era dovuta ad un appello di Rnp, Verdi, Pdci, Rc, Sd, Idv, Nuovo Psi che chiedevano la calendarizzazione delle proposte parlamentari senza attendere un disegno di legge del Governo. Da An e Fi sono invece arrivati appelli ad attendere il testo del Governo preannunciato –purtroppo- proprio nelle pagine dei giornali di oggi. L’annuncio del ministro degli Affari Sociali, Paolo Ferrero, e’ stato cosi’ facilmente utilizzato e strumentalizzato dall’opposizione per evitare che gia’ a luglio potesse essere messa all’ordine del giorno la riforma della legge attuale. Sollecitazione colta al volto dal presidente della commissione Affari sociali, Mimmo Luca’, che ha voluto sottolineare la necessita’ di rimandare il tutto a settembre per evitare di fare una scortesia al Governo calendarizzando alcuni testi parlamentari mentre il Governo medesimo ne preannuncia uno in materia. Purtroppo dobbiamo registrare come l’annuncio di Ferrero non sia stato opportuno alla vigilia della riunione delle due commissioni, e sia stato solo usato, da chi si oppone alla riforma delle leggi sulla droga, per prendere altri mesi di tempo. Ora vedremo su chi cadra’ la scelta dei due presidenti come relatori. Non mi aspetto niente di buono e mi auguro in particolare che il presidente Luca’ non decida di contrastare la richiesta della commissione nominando due presidenti che, con una sorta di mandato speciale, abbiano l’obbiettivo di affossare il tema. Per questo motivo, per la commissione Affari Sociali, mi propongo come relatrice. Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno e segretario della Commissione Affari Sociali 27-06-2007 Sicurezza stradale: il testimone al Senato. Uniformare gli standard per i test antidroga ed eliminare il carcere E' stato accolto dal Governo il mio ordine del giorno presentato al ddl "Disposizioni in materia di circolazione e di sicurezza stradale" (A.C.2480-A/R) per impegnarsi a stabilire standard uniformi nell'effettuazione dei test antidroga, basati sull'evidenza scientifica, test che dimostrino l’assunzione di sostanze stupefacenti e non mere tracce precedenti. Accogliendo anche un altro ordine del giorno, da me sottoscritto e a prima firma Cancrini, il Governo si e’ anche impegnato a far si’ che lo stato di alterazione psicofisica, a cui far seguire il test, sia attestato da un medico. Il problema, in parte, era gia' stato risolto grazie al recepimento di alcuni emendamenti presentati da Forza Italia. Confido che il mio ordine del giorno possa rendere ancora piu' attento il Governo su questo tema e fissare anche dei limiti quantitativi. A differenza della guida in stato di ebbrezza, dove, attraverso l'etilometro, si puo’ dimostrare che effettivamente si e' alla guida di un'automobile dopo aver assunto alcool (ma forse troppo poco per finire in carcere visti i parametri), per quanto riguarda alcune sostanze stupefacenti -per esempio la cannabis- non ci sono strumenti o attrezzature per dimostrarlo. In molti casi i test sono si' capaci di individuare il consumo (che non e' un reato penale), ma non quando questo sia avvenuto restando tracce fino a 90 giorni nel capello, 60 nelle urine, 30 nel sangue e 24 ore nella saliva! Sono piccole migliorie che mi porteranno a votare con la Rosa nel Pugno a favore del provvedimento. Si e’ aperto un dibattito, lasciamo ora il testimone al Senato che dovra’ fare la sua parte e completare l’operazione di revisione di un testo in buona parte modificato. Il compito che affidiamo al Senato e’ di eliminare completamente quell’articolo 10 che non abbiamo comunque votato alla Camera: il carcere come misura per la sicurezza stradale non e’ di alcuna utilita’. Sorprendere una persona alla guida dell’auto sotto effetto di alcool o stupefacenti e mandarla in carcere per qualche mese non e’ ne’ una misura di prevenzione, ne’ di messa in sicurezza della circolazione stradale, se non per quei mesi in cui la persona sara’ detenuta. Potra’ altresi’ intasare le aule di giustizia e andare a pesare sul sistema penitenziario. Per la sicurezza delle strade sono piu’ efficaci sanzioni amministrative pecuniarie e sulla patente. Se il Senato non realizzera’ il compito che oggi gli affidiamo, il provvedimento che tornera’ alla Camera non potra’ che vedere la mia contrarieta’. Il testo dell'ordine del giorno: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=185388 Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno -------------------------------------- NOTIZIE 26-06-2007 Colombia. Juanes: referendum per depenalizzare le droghe La star della musica Juanes propone che in Colombia s'indica un referendum affinche' la gente dica la sua sulla depenalizzazione delle droghe, una decisione che, secondo l'artista, indebolirebbe le organizzazioni criminali dedite al narcotraffico. Il cantante colombiano, famoso per i brani come La Camisa Negra e A Dios le Pido, la settimana scorsa ha detto alla tv locale che la guerra contro le droghe ha reso solo piu' produttivo e redditizio il mercato. "Bisogna pensare a depenalizzare una certa parte, in modo da ridurre, indebolire la mafia", sostiene l'artista spiegando che e' una proposta di lungo respiro e ha ammesso che forse il Paese non e' ancora pronto per incominciare a discuterne. "Sono cinque decenni di una guerra che non finisce, e non finira' fintanto che il mercato e' cosi' produttvo", ha affermato. La Colombia, con i suoi 42 milioni di abitanti, conduce una guerra interna da oltre quarant'anni, con migliaia di vittime l'anno e in cui sono coinvolte le Forze Armate, la guerriglia di sinistra e gli squadroni paramilitari dell'ultradestra. La Colombia e' il primo produttore al mondo di cocaina e riceve dagli Stati Uniti migliaia di milioni di dollari in aiuti militari per combattere il narcotraffico nel contesto del Plan Colombia. I democratici, che controllano il Congresso Usa, sono piuttosto contrari agli aiuti alla Colombia, sia per una questione di violazione dei diritti umani sia per gli scarsi risultati delle politiche tese a ridurre il narcotraffico. Il Paese nordamericano e' il principale consumatore della cocaina che si coltiva e si sintetizza in Colombia a partire dagli anni Ottanta. I "cartelli" della droga, in perenne guerra tra loro per dividersi il mercato nordamericano, sono gruppi finanziari perfettamente strutturati e aperti a coloro che desiderano inserirsi, cio' che spiega la loro penetrazione in ogni strato sociale. 26-06-2007 Italia. Ferrero attacca concerto Forza Italia contro la droga: e' spottone "Solo un spottone elettorale". Cosi' Paolo Ferrero, a margine del convegno 'Crescere indipendenti - la prevenzione: quali modalita' d'intervento?', a Roma, parla del concerto che Forza Italia ha organizzato a piazza Farnese per dire 'no' alla droga. La manifestazione "nulla ha a che vedere- spiega Ferrero- con lo soluzione dei problemi, e' un iniziativa che fa leva sulle paure della societa'. E'- conclude- l'industria politica della paura". "Sconcertanti le dichiarazioni del ministro Ferrero che definisce il nostro concerto contro la droga di domani uno spottone elettorale": lo afferma Beatrice Lorenzin, coordinatrice nazionale dei giovani di Forza Italia e promotrice del concerto. "A Ferrero - prosegue l'esponente azzurra in un comunicato - rispondiamo alla romana: 'elettorale de che?'. Non ci sono elezioni in vista, a meno che il Ministro non si senta traballare la poltrona su cui siede quotidianamente, e gli ricordiamo che le elezioni le hanno appena perse, anche grazie a questa politica inconcludente e nichilista. E' grave che il ministro della Solidarietà Sociale - prosegue Lorenzin - attacchi una manifestazione organizzata da un movimento giovanile contro la droga nella giornata mondiale indetta dall'Onu. Forse gli dà fastidio che abbiamo condannato le sue proposte come veterosessantottine?". "E' spiacevole che un ministro solitamente parco nelle sue espressioni come il ministro Ferrero si sia lasciato andare a definire come uno 'spottone elettorale' una manifestazione politica nella quale si intrecciano, come spesso accade, discorsi politici e musica". Lo afferma Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia. "Vorra' dire- conclude- che useremo la stessa frase sprezzante per definire le manifestazioni di Rifondazione comunista". "Domani a Piazza Farnese ci sara' una festa di tutti i tanti ragazzi che non la pensano come il ministro Ferrero". Lo afferma in una nota Giancarlo Miele, coordinatore di Forza Italia Giovani del Lazio. "Saremo in piazza- prosegue Miele- per dare voce ai tanti ragazzi italiani che rigettano la cultura normalizzatrice del ministro Ferrero e della sinistra che di fronte al dilagare del consumo di stupefacenti fra i giovani sta rispondendo con politiche sconclusionate e improvvisate". E' inaccettabile, conclude il coordinatore, "bollare dei giovani che parlano ad altri giovani del problema droga come autori di un semplice spot elettorale. Affermazioni come quelle del ministro Ferrero sono veramente disarmanti". "Forse Ferrero non se ne e' accorto, ma le elezioni amministrative sono gia' passate e tra l'altro hanno sonoramente bastonato sia il suo partito che la sua coalizione. Perche' dunque parlare di 'spottone elettorale'? Forse Ferrero vede avvicinarsi le elezioni politiche?". Lo chiede Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia. "L'iniziativa di domani dei giovani di Forza Italia contro la droga- prosegue Gardini- e' meritevole e degna di apprezzamento. Per quanto riguarda il riferimento del ministro Ferrero alla paura, possiamo solo dire che la vera paura di questi giovani, e della stragrande maggioranza della societa' italiana, e' che il governo Prodi continui a governare come sta facendo". "Lo spottone al nostro concerto contro la droga lo ha fatto lo stesso ministro Ferrero". Lo afferma Francesco Giro (Fi), coordinatore regionale del Lazio. Lo ha fatto, secondo il deputato, "presentando i punti del disegno di legge delega sulle tossicodipendenze, che confermano l'assoluta necessita' di manifestare domani, in Piazza Farnese a Roma, il nostro legittimo dissenso verso un governo che ha deciso, di fatto, di favorire la liberalizzazione delle droghe". 'La manifestazione contro la droga, organizzata da Forza Italia Giovani insieme al dipartimento nazionale sanita' di Forza Italia domani a Roma in piazza Farnese, in occasione della celebrazione della giornata mondiale contro la droga, rappresenta un evento significativo ed un messaggio positivo ed educativo per tutti gli italiani, giovani e meno giovani: altro che spot elettorale come irresponsabilmente afferma il ministro della solidarieta' sociale Ferrero, in maniera ideologica'. E' quanto afferma Domenico Di Virgilio, responsabile nazionale del dipartimento sanita' di Forza Italia, fra i promotori dell'evento di domani dei giovani FI. 'Il ministro Ferrero -ricorda Di Virgilio- fu colui che propose addirittura la stanza del buco per i giovani che vogliono persistere in questo grave attentato alla propria salute. Ed ora insieme al ministro della Salute Livia Turco ha annunciato un disegno di legge di riforma della legge Fini-Giovanardi, con cui si vuole depenalizzare il consumo, eliminare il concetto quantitativo per distinguere tra uso personale e spaccio e reintrodurre la distinzione tra droghe pesanti e leggere". 'E' giusto che in tutta Italia ci siano iniziative come questa, che i giovani di Forza Italia non pensino solo allo studio e al lavoro. Non sono giovani che hanno normalmente l'attenzione delle televisioni, perche' non sfasciano le vetrine, non attaccano la Polizia, non lanciano le molotov: sono fatti di tutta un'altra pasta'. Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervenuto questa sera alla manifestazione organizzati dai giovani azzurri in Piazza Farnese, in occasione della Giornata mondiale della lotta alla droga. Berlusconi ha osservato che la manifestazione e' 'un fatto molto positivo ed e' anche una reazione alla politica schizofrenica di questa sinistra, che un giorno annuncia di voler aumentare le dosi consentite di cannabis e il giorno dopo vuole mandare i Nas nelle scuole...'. 'Quello che ne emerge - osserva Berlusconi - e' un messaggio equivoco: pare che la droga faccia male ma non piu' di tanto. La droga invece non solo fa male ma fa anche perdere la propria liberta''. 26-06-2007 Italia. PrevoLab: minorenni consumano piu' eroina Occhio all'eroina, che sembra tornare in voga negli ambienti insospettabili di minorenni socialmente ben inseriti. Ma anche attenzione alla cannabis artigianale, che entra prepotentemente sul mercato italiano con un principio attivo innalzato. E al 'popper', inalante che sta conquistando fette di clientela sempre piu' vaste, anche fra gli studenti universitari. A lanciare l'allarme sulle nuove tendenze del mercato degli stupefacenti in Italia e' il bollettino intermedio di PrevoLab, l'osservatorio nato da un accordo di programma fra la presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Lombardia per tenere sotto controllo l'evoluzione dei fenomeni d'abuso. Un organismo gestito direttamente dal dipartimento Dipendenze patologiche dell'Asl Citta di Milano. Il rapporto semestrale, presentato ieri nel capoluogo lombardo, riassume e integra, con ulteriori dati raccolti durante il monitoraggio continuo, le previsioni rese note a dicembre scorso. E arriva, non a caso, alla vigilia della Giornata internazionale contro la droga, promossa dall'Onu. Sotto osservazione i nuovi dati disponibili sulla diffusione di alcune sostanze come l'eroina e i cannabinoidi in Italia, ma non solo. Nel bollettino semestrale trova spazio anche un accenno all'evoluzione del consumo di droghe che potrebbero influenzare i mercati futuri: il popper e gli altri inalanti, le sostanze 'etniche' e quelle sintetiche non inserite nella tabella ufficiale. 'Ci sono alcuni fenomeni sospetti -spiega Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche- che ci costringono a correggere le previsioni di inizio anno. Si tratta di campanelli d'allarme che non possiamo ignorare, perche' suggeriscono un'evoluzione in corso nel mercato della droga e ci possono aiutare a inquadrare in tempo i pericoli futuri'. I ricercatori di PrevoLab stimano una crescita del 15-16% sia dei consumatori che dei sequestri di eroina in Italia tra il 2006 e il 2009. La decisione di concentrarsi sulla diffusione di questa sostanza e' frutto di alcune incongruenze emerse fra i rapporti giunti dai Sert italiani che riferendosi ai tossicodipendenti indicano una situazione di stabilita', e lo studio nazionale Ipsad (Italian population survey on alcol and drugs) che invece segnala un incremento sostanziale. 'Sembra si stiano creando due mercati paralleli', spiega Gatti. 'Il primo rivolto al consumatore iniziale o al poliassuntore, cui corrisponderebbe la disponibilita' di sostanza con una percentuale bassa di principio attivo, e il secondo indirizzato a un consumatore abituale'. L'eroina sta tornando, dicono le previsioni. Soprattutto fra i giovani di eta' compresa fra i 15 ei 19 anni. Ragazzi socialmente ben inseriti, non tossicodipendenti relegati ai margini della societa'. A confermarlo sono sia alcune segnalazioni che arrivano da Asl e dipartimenti dipendenze della Lombardia, sia i dati sui sequestri di eroina in continuo aumento. 'Dalle elaborazioni sui dati della direzione centrale del servizio antidroga (Dcsa) emerge che i sequestri di eroina effettuati in Italia tra il 2000 e il 2005 sono piu' alti di quelli registrati negli anni di massimo allarme sociale, cioe' tra gli '80 e i '90', avverte Gatti. 'L'eroina in circolazione sul mercato italiano - ribadisce Gatti - ha un basso principio attivo. E questo tipo di diffusione potrebbe essere frutto di una strategia per garantire la penetrazione di questa sostanza su un mercato sostanzialmente saturo e in cerca di stabilita'. Il target preso di mira sono i giovani che cominciano ad assumerla in questa forma leggera per poi scivolare verso la dipendenza'. I ricercatori di PrevoLab raccolgono dati da aree diverse: si va da interviste periodiche nei Pronto soccorso e nei Sert ai numeri sui traffici e le attitudini al consumo espresse dalla popolazione. Una seconda tendenza ritenuta preoccupante dai ricercatori, e' quella osservata nel mercato dei cannabinoidi. Anche in Italia, sull'onda di quanto gia' successo in Gran Bretagna, sono in aumento i sequestri di sostanze con un alto principio attivo, tra il 18% e il 24%. 'Si tratta del giro della 'droga fai da te' - spiega Gatti - un settore in crescita. Lo stesso che in Inghilterra ha dato vita alla 'skunk', marijuana potenziata. Questo tipo di droga potrebbe diffondersi anche da noi. C'e' un mercato molto attivo, via internet e attraverso circuiti di negozi, che e' quello della vendita dei semi. La materia prima che potrebbe essere utilizzata per produrre cannabinoidi con principio attivo innalzato'. Da non sottovalutare e' il 'Popper', farmaco vasodilatatore che provoca euforia e stordimento, molto in voga fra i giovani. Una tendenza da approfondire, secondo Gatti. Soprattutto alla luce dei dati emersi da due studi recenti. 'Il primo e' quello condotto sugli utenti delle scuole guida milanesi dal dipartimento dipendenze patologiche dell'Asl Citta' di Milano, che colloca gli inalanti al secondo posto nella classifica delle droghe da abuso'. Un abuso consolidato, dal momento che il popper era la seconda sostanza piu' utilizzata nell'ultimo mese. Alle stesse conclusioni e' arrivata anche un'indagine sulla popolazione degli atenei milanesi. 'Si tratta - precisa Gatti - di consumi di nicchia che possono crescere indisturbati, dal momento che il livello di attenzione e' ancora basso'. Il rischio e' che adesso si sottovalutino questi segnali, fa notare l'esperto. 'Non vorrei che la giornata contro la droga indetta dall'Onu resti una commemorazione inutile. Per evitarlo e' necessario intervenire, per esempio sul mercato afgano, primo Paese produttore di oppio. A maggior ragione perche' l'Europa e' presente sul territorio con i suoi militari'. Auspicabile, conclude Gatti, sarebbe infine una legge europea sugli stupefacenti: 'Non bastano indicazioni generali. Ci vuole polso della situazione. Qualcuno si assuma la responsabilita' di coordinare strategie comuni di lotta alla droga'. 26-06-2007 Italia. Ancora "vallette" indagate per cocaina Tre vallette e showgirl, Aida Yespica, Ana Laura Ribas e Alessia Fabiani indagate insieme a Francesco Arca, personaggio di 'realities' televisivi, modello ed ex 'tronista' del programma 'Uomini e donne', per favoreggiamento e false dichiarazioni rese al pm di Milano Frank Di Maio in relazione al consumo di droga in alcuni locali milanesi, in particolare le discoteche 'Hollywood' e 'The Club'. E' questo l'ultimo sviluppo dell'inchiesta milanese su 'Vallettopoli', formalmente chiusa venerdi' scorso a carico di cinque persone tra cui Lele Mora e Fabrizio Corona, e che oggi, con gli avvisi di garanzia notificati ai quattro nuovi indagati, ha rivelato l'esistenza di uno stralcio che riporta in primo piano la questione del consumo di cocaina nei locali. E' Pietro Tavallini, uno dei giovani 'pierre' indagati nell'inchiesta, a parlarne diffusamente. A detta della modella Fernanda Lessa, interrogata il 27 marzo scorso, Tavallini portava, grazie alle sue conoscenze, 'belle ragazze' ai tavoli delle discoteche e per questo veniva 'remunerato mediante cessioni di cocaina. Questa sorta di scambio si verificava un po' in tutti i locali da lui frequentati', spiegava la modella brasiliana. Un concetto precisato dallo stesso Tavallini il 2 aprile scorso: 'Io vado li' con belle ragazze, nessuno dice di no a una bella ragazza'. Bastava chiedere la cocaina, insomma, per trovarla. Ma a chi, 'a imprenditori?', chiede il pm Di Maio. 'Si', sono imprenditori, i soliti ragazzi che lavorano con la ditta di papa''. 'Figli della Milano bene?', gli chiede ancora l'inquirente. 'Si', bene, si'', conferma Tavallini. Per questi ultimi, secondo l'indagato, era un modo 'per stare in discoteca, per farsi belli magari con i loro amici' a cui potevano dire 'al mio tavolo c'e' questa qua'. Il pm vuole capire quale sia il grado di consapevolezza di chi gestisce il locale e, all'Hollywood, l'ormai noto prive' che era il tempio, la domenica sera, del popolo di Lele Mora: 'Il direttore del prive' e' al corrente di questo giochetto?' chiede il pm. 'No...di base al direttore del prive' non interessa. Gli interessa fare (vendere, ndr.) piu' bottiglie possibile', afferma Tavallini, secondo cui i gestori non sanno con precisione che si consumino stupefacenti ma non lo esclude del tutto: 'Beh, lo sapra', cioe' lo immaginera'. A lui poi penso che non gliene freghi niente'. E' sempre il giovane 'pierre', interrogato in seguito, a smentire le dichiarazioni di Aida Yespica e Ana Laura Ribas che hanno portato oggi alla loro incriminazione. Le due vallette negavano di aver mai fatto uso di cocaina, tantomeno nei locali al centro della vicenda, ma Tavallini, nuovamente interrogato sul punto, afferma di ricordare 'con esattezza' almeno un episodio: era l'ottobre 2006, 'in prossimita' della settimana della moda' e, racconta, 'eravamo io, Ana Laura Ribas e Aida Yespica. Qualcuno di noi, ma non ricordo chi, tiro' fuori la cocaina e la consumammo tutti e tre insieme'. 26-06-2007 Mondo. Rapporto Onu: contenuto consumo di droga a livello mondiale "Pochi anni fa il consumo di droga nel mondo stava raggiungendo livelli epidemici. Oggi dati sempre piu' convincenti mostrano che il problema droga, a livello globale, si e' stabilizzato". Lo ha affermato Antonio Maria Costa Direttore Esecutivo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc), presentando il Rapporto Mondiale 2007 sulla droga dell'Ufficio dell'Onu contro la Droga e il Crimine. Costa ha parlato di "contenimento di tutte le droghe (cocaina, eroina, cannabis e amfetamine) sia in termini di produzione, sia di traffico e di consumo". "I dati per il periodo 2004-06 confermano che la situazione pare al momento sotto controllo, ma e' troppo presto per dare un giudizio definitivo. Occorre molta cautela: a livello globale le tendenze sono promettenti, ma il progresso realizzato in alcuni paesi, si accomuna al deterioramento della situazione altrove", ha aggiunto Costa evidenziando, ad esempio, il calo del consumo di cocaina in Usa a fronte dell'aumento in Europa. "Lo sviluppo piu' incoraggiante e' il progressivo riconoscimento a livello mondiale del fatto che la tossicodipendenza sia una malattia neuro-psichica che deve, e puo' essere curata come ogni altra infermita'. E' soprattutto importante non stigmatizzare il tossicodipendente, e tanto meno criminalizzarlo', ha ammonito poi Costa. Il Rapporto mostra una vasta stabilizzazione dei mercati mondiali della droga nell'ultimo triennio. Costa ha precisato che 'ci sono segnali di un generale contenimento di tutte le droghe (cocaina, eroina, cannabis e amfetamine) sia in termini di produzione, sia di traffico e di consumo". "La coltivazione di coca nelle Ande continua a decrescere, mentre il consumo mondiale di cocaina si e' stabilizzato. Tuttavia, il decremento negli Stati Uniti e' stato vanificato da un'allarmante crescita del consumo in Europa. Anche il mercato di stimolanti di tipo amfetaminco (Ats), quali l'ecstasy, e' stato contenuto: in molti paesi i livelli della produzione e del consumo sono stabili -rimarca Costa- Per la prima volta da decenni, le statistiche non indicano un incremento della produzione e del consumo mondiale di cannabis". "Un numero crescente di consumatori di cannabis chiede assistenza sanitaria. Questo perche' ormai esistono potenti tipi di cannabis in circolazione che portano a disturbi mentali, violenza e criminalita'", ha spiegato il Direttore Esecutivo dell'Unodc. Mentre crescono i segnali di un'ampia stabilizzazione dell'offerta e del consumo di droga, e degli effetti dei grandi sforzi intrapresi per ridurre i danni provocati dal consumo, resta la consapevolezza che la situazione potrebbe nuovamente e facilmente degenerare. "Non dobbiamo abbassare il livello di guardia. Prevenire il consumo di droga e investire in terapie per i tossicodipendenti sono tuttora azioni di vitale importanza", ammonisce Costa. La produzione di oppio in Afghanistan e' ancora uno dei problemi piu' gravi: nel 2006 si e' infatti assistito a una drastica crescita delle coltivazioni, che ha oscurato i grandi successi ottenuti attraverso l'azzeramento di altri bacini di offerta dell'oppio, specialmente in Asia Sud-Orientale. Il capo dell'Agenzia dell'Onu contro la droga ha affermato che "in Afghanistan l'oppio e' una questione di sicurezza molto piu' che non una questione di droga", aggiungendo che "la provincia di Helmand, minacciata dalla guerriglia, e' divenuta il principale fornitore mondiale di droga. Qui le coltivazioni illegali sono piu' ampie che nel resto del paese nella sua totalita'. Le coltivazioni a Helmand sono addirittura piu' estese di quelle del Myanmar e della Colombia". Per Costa, "in Afghanistan occorre estirpare il cancro delle droga e della violenza, liberando il mondo dalla principale fonte della droga piu' pericolosa, che direttamente e no uccide 100mila persone all'anno. La sicurezza dell'intera Asia occidentale ne verrebbe rafforzata". A livello mondiale il coordinamento delle forze dell'ordine nelle operazioni antidroga ha consentito una crescita dei sequestri. Piu' del 45% della cocaina prodotta nel mondo viene oggi intercettata, si pensi che nel 1999 la percentuale era solo del 24%. E, inoltre, piu' del 25% dell'eroina che circola sul mercato viene sequestrata, contro il 15% del 1999. Oggi i trafficanti sono sempre piu' alla ricerca di nuove rotte, come quelle che attraversano l'Africa. "L'Africa e' attaccata dai trafficanti di cocaina colombiana da Ovest e dai trafficanti di oppio afgano da Est. La criminalita' organizzata trae vantaggio dalla debolezza dei governi e delle amministrazioni in Africa, e del fatto che le altre vie di esportazione diretta dalla Colombia in Europa sono sempre meglio presidiate", ha spiegato Costa. "Questa minaccia deve essere affrontata tempestivamente per bloccare la criminalita' organizzata e fermare il riciclaggio del denaro e la corruzione. Ma c'e' un rischio ancora peggiore: dobbiamo intervenire subito per prevenire il dilagare del consumo di droga in un continente gia' teatro di molte altre tragedie". Le possibilita' di sequestrare cannabis e stimolanti di tipo amfetaminico sono invece piu' limitate a causa della frammentazione dei canali dell'offerta. Costa chiede alle forze dell'ordine "di individuare i laboratori e le coltivazioni di cannabis che si trovano nelle nostre stesse citta'. Proprio perche' la produzione avviene negli stessi centri urbani la droga oggi circola con tanta facilita' tra i giovani e nelle scuole". Se si spera di ridurre nel lungo termine il problema della droga, e' necessario mettere in atto piu' interventi di prevenzione. Bisogna cioe' risalire all'origine: a chi consuma droga. "Nel mondo la vita di almeno una persona su 200 e' governata dalla droga", ha detto Costa. "La tossicodipendenza e' una malattia che dobbiamo e possiamo prevenire e curare. Test di controllo, migliori terapie e l'integrazione del trattamento terapeutico nei servizi sanitari pubblici e nei programmi sociali possono liberare le persone dalla loro dipendenza dalla droga". "Curare le persone che soffrono a causa della droga e' un investimento nella salute dei nostri paesi cosi' come lo sono il trattamento dell'Aids, del diabete o della tubercolosi". Nel presentare il Rapporto, Costa ha lanciato un appello mondiale affinche' si cambi l'approccio al problema della droga, chiedendo che la salute delle persone sia difesa con lo stesso impegno con il quale si distruggono le coltivazioni illecite e si smantellano le organizzazioni criminali. Si tratta di una responsabilita' che tutti devono condividere a livello internazionale, tra i paesi produttori e consumatori, regionale, tra i paesi vicini, e nazionale, tra tutti i settori della societa' civile". 26-06-2007 Italia. Sit-in davanti alla Camera per la modifica della Fini-Giovanardi Oggi, 26 giugno, si celebra la Giornata internazionali contro l'abuso e il traffico illecito di droga. Dal 1987 è l'espressione della determinazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di fortificare l'azione e la cooperazione per portare a termine la realizzazione di una società internazionale libera dall'abuso di droghe. In occasione della Giornata il cartello "Non incarcerate il nostro crescere" organizza questa mattina, in piazza Montecitorio, un sit-in "per chiedere con forza l'avvio urgente di una discussione parlamentare per la costruzione di una nuova proposta di legge sulle droghe, volta alla cancellazione della Fini Giovanardi e l'approvazione di una nuova cultura sulle droghe". "Ad un anno dal cambio di direzione politica alla guida del Paese, ad un anno dall'impegno esplicito -assunto da tutte le forze politiche di centrosinistra nel loro programma di governo- di un cambiamento sostanziale in materia di politiche sulle droghe, ci ritroviamo purtroppo a fare i conti, nei nostri servizi e sulle strade, con domande e questioni che non hanno ancora trovato risposte diverse o ipotesi alternative su cui discutere se non quelle lasciateci in eredità da una politica sulle droghe punitiva, crudele e miope, che insieme abbiamo contrastato e condannato o addirittura con affermazioni, prese di posizioni e proposte che riteniamo gravi e incomprensibili. Alla luce di questi ritardi e distanze ci sentiamo in questa fase 'feriti da fuoco amico' ma soprattutto riteniamo estremamente grave il ritardo con cui il governo ed il parlamento stanno affrontando il percorso di revisione verso una nuova proposta di legge". 26-06-2007 Italia. Giornata mondiale contro le droghe nella polemica. Ferrero: avanti con ddl di riforma "Nel disegno di legge delega che ho presentato ai ministri ci sono 20 milioni di euro ricavati dal fondo specifico del governo per le nuove leggi, che serviranno soprattutto sul versante della prevenzione e della formazione. Si tratta di risorse spendibili nel 2008-2009 e che diverranno annuali. A questi si aggiungono altri 18 milioni di euro circa rimasti dai vari fondi stanziati per la lotta alle droghe". Lo ha detto il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, intervenendo ad un convegno promosso da Cnca, Federserd e Fict, dal titolo "Sistema delle dipendenze. Un modello integrato di intervento". CHIESTA CALENDARIZZARE RIFORMA FINI-GIOVANARDI - Con un documento comune firmato dai capigruppo delle Commissioni affari sociali e giustizia della Camera di Rosa nel pugno, Verdi, Prc, Pdci, Itali dei valori, Partito socialista-Nuovo Psi e Sinistra democratica per il socialismo europeo si chiede la calendarizzazione della legge di riforma Fini-Giovanardi sulla droga. Proprio oggi, Giornata mondiale contro la droga indetta dall'Onu, scrivono i parlamentari nel loro documento, la calendarizzazione della legge di riforma costituirebbe un segno 'di spirito costruttivo e impegno politico' nel contrasto alle tossicodipendenze. Questo di fronte al raddoppio, nel nostro paese, sia dei consumatori di cannabis che di cocaina come testimonia anche l'ultima Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze. I capigruppo, quindi, 'sollecitano la Camera dei Deputati, attraverso le commisioni competenti Affari sociali e Giustizia, ad aprire al piu' presto un confronto fra le diverse proposte di legge al riguardo gia' depositate, che saranno integrate dal disegno di legge del Governo, quando formalmente depositato in Parlamento'. ECONOMISTA: MERCATO ILLEGALE PARI A 9% PIL MONDIALE - Il valore del mercato illegale della droga e' pari al 9% del prodotto interno lordo mondiale, cioe' a 3,78 trilioni di dollari: il dato allarmante e' stato reso noto da Donato Masciandaro, ordinario di economia all' universita' Bocconi, in apertura del convegno 'Economia drogata: dal narcotraffico al riciclaggio', organizzato oggi a Roma dall' associazione Saman, in occasione della Giornata mondiale sulla droga. Il traffico di droga, e' stato sottolineato nel convegno, e' il 'core business' delle mafie a livello internazionale. In Italia, le attivita' illecite collegate allo spaccio di stupefacenti generano enormi ricchezze 'sporche', che per essere ripulite vengono immesse nel circuito dell' economia legale, minandola gravemente. Un fenomeno, hanno spiegato i relatori, in costante crescita, e un affare criminale che non conosce crisi. Le forze dell' ordine, nel solo anno 2006, hanno effettuato ben 20.580 operazioni antidroga, sequestrando 33.135 chilogrammi di sostanze stupefacenti. 'C'e' un problema serio di economia illegale - ha denunciato il presidente di Saman, Achille Saletti - e la prima a doversi preoccupare dovrebbe essere la classe imprenditoriale. Quel che viene meno e' il principio della concorrenza leale, e il governo su questo dovrebbe cominciare a riflettere'. AZIONE GIOVANI CONSEGNA A FERRERO UNA 'CANNA' GIGANTE - Iniziativa goliardica di Azione Giovani, che in occasione della giornata mondiale contro la droga ha consegnato al ministro Ferrero uno spinello gigante di cartone. "E' questo il simbolo di un anno di politica sulla tossicodipendenza dello schizofrenico Governo Prodi, che prima propone la depenalizzazione e poi invoca l'intervento dei Nas nelle scuole", dichiara Federico Iadicicco, presidente romano di Azione Giovani. "Continueremo a difendere la legge Fini che applica semplici sanzioni amministrative per chi fa uso di sostanze stupefacenti, mira al recupero dei tossicodipendenti e punisce invece lo spaccio con dura fermezza", conclude Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera dei Deputati e presidente nazionale del movimento giovanile di Alleanza nazionale. MASTELLA: NON SONO D'ACCORDO CON FERRERO - "La droga rimane la droga: un fenomeno che bisogna evitare per quello che e' possibile con una azione pedagogica e in qualche caso anche reprimere". Cosi' il ministro della Giustizia Clemente Mastella replica alla proposta di legge presentata dal ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero. A Milano per un convegno sul 'Contenzioso medico-paziente', Mastella dopo aver sottolineato di non aver "ancora valutato la proposta" ha ricordato che "la mia opinione e' pero' un po' diversa da quella del ministro Ferrero, vediamo come conciliare il tutto". ALTRI COMMENTI 'Il ministro Ferrero farebbe bene, innanzitutto, a imparare a leggere. Il rapporto Onu sulla droga, infatti, e' relativo al periodo 2004-2006, sul quale - e' evidente - hanno inciso in modo determinante le politiche scellerate portate avanti dal governo di centrosinistra. La legge del centrodestra, infatti, e' stata varata alla fine del 2005. Se sapesse leggere, Ferrero capirebbe che il problema non sono le politiche del centrodestra, ma quelle della sinistra. Basta guardare cio' che e' accaduto in Spagna con l'avvento del compagno Zapatero: l'uso di cocaina (popolazione tra i 15 e i 64 anni) e' balzato dall'1,6% nel 1999 al 3% nel 2005, cioe' a una percentuale quattro volte superiore alla media europea (0,75). Al ministro per caso Ferrero vorremmo sommessamente ricordare che su temi come la lotta alla droga ci vogliono serieta' e coerenza, non improvvisazione e propaganda. E, continuando a non capirlo, continuera' a commettere errori, sulla pelle dei cittadini'. E' quanto dichiara Maria Elisabetta Casellati, vicepresidente dei senatori di Forza Italia. Anche il Consiglio Regionale dell'Umbria aderisce alla Giornata Internazionale contro la droga e si impegna a promuovere iniziative annuali in occasione dell'importante appuntamento. La mozione, approvata con 20 voti, e' sta sottoscritta dai capigruppo Franco Zaffini (An), Ada Girolamini (Sdi), Pietro Laffranco (Per l'Umbria), Luigi Masci (Margherita), Fiammetta Modena (FI), Gianluca Rossi (Ds), Enrico Sebastiani (Udc) e Oliviero Dottorini (Verdi civici). Illustrandone i contenuti Franco Zaffini, primo firmatario dell'atto, ha evidenziato la concomitanza odierna con la Giornata mondiale contro la droga promossa dall'Undoc (Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine). 'Ritengo - ha aggiunto Zaffini - che tutti i gruppi politici del Consiglio regionale, possano sottoscrivere questo documento, presentato oggi 26 giugno, Giornata mondiale contro la droga, per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema. La condivisione della mozione e' un atto dovuto, a maggior ragione in una realta' come l'Umbria che, da qualche tempo, registra un'alta incidenza di mortalita' da tossicodipendenze'. Nel testo della mozione approvata si richiamano gli impegni dell'Undoc a 'rafforzare l'azione internazionale contro la produzione, il traffico e le attivita' criminali connesse alla droga' e l'ideale di poter aspirare a vivere in 'una societa' libera dall'abuso di droga'. A proposito della situazione regionale, la mozione parla di 'occasione irrinunciabile' per istituzioni, enti e associazioni, 'alla luce dell'emergenza rappresentata in Umbria dalla grande diffusione del fenomeno e dalla alta incidenza dei decessi'. "Non possiamo limitarci a considerare il mercato della cocaina legato a una dinamica solo criminale: oggi il traffico e la vendita di 'polvere bianca' rappresentano la prima impresa italiana e la più globalizzata". E' quanto ha affermato il presidente della Commissione Giustizia alla Camera, Pino Pisicchio, intervenendo al convegno 'Economia drogata: dal narcotraffico al riciclaggio', organizzato oggi a Roma dall'associazione Saman in occasione della Giornata mondiale sulle droghe. "Oggi - spiega Pisicchio - il traffico di cocaina è diventato un elemento fondamentale per comprendere l'intera economia europea e quella del nostro paese. Calabria e Campania forniscono i più grandi mediatori mondiali nel traffico di droga e i loro continui investimenti in questo mercato ci consentono di capire in anticipo dove si orienteranno i futuri capitali finanziari. E' su questo fronte che dobbiamo intervenire per contrastare il fenomeno dello smercio e del consumo di cocaina". "A fronte di stime che ci dicono che 7 persone su 100 hanno usato cocaina almeno una volta nella vita - conclude il presidente della Commissione Giustizia -, è necessario prima di tutto coinvolgere la società civile nelle campagne di sensibilizzazione e migliorare i servizi di trattamento e recupero dei tossicodipendenti. Ma la dimensione cruciale su cui intervenire è anche quella della lotta alla criminalità che gestisce il traffico di droga e del contrasto alla fonte del narcotraffico, attraverso una più efficace cooperazione internazionale capace di adottare i nuovi strumenti di interpretazione del fenomeno che, ormai, ha un connotato eminentemente 'finanziario' e serve a sostenere attività in apparenza rispettabili". "Non convince molto il punto relativo all'eliminazione delle sanzioni amministrative". Cosi' Silvana Mura, deputata dell'Italia dei valori, commenta la bozza di modifica della legge Bossi-Fini, preparata dal ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero. "La Bossi-Fini va cambiata perche' non si e' rivelata uno strumento adatto a fronteggiare il fenomeno della droga- sottolinea Mura- per quanto riguarda la bozza Ferrero e' necessario attendere il testo definitivo per esprimere un giudizio compiuto". Giudicando, pero', in base alle anticipazioni "sembrano piu' di uno i punti apprezzabili, tra questi l'abolizione delle tabelle ministeriali che determinano automaticamente la quantita' per uso personale e spaccio, rimettendo tale valutazione al magistrato". No pero' all'eliminazione delle sanzioni amministrative: "La droga e' una sostanza illegale la cui vendita e' reato, dunque il suo acquisto e consumo va sanzionato in ogni caso con una multa, senza legare la sanzione all'attuazione di comportamenti socialmente pericolosi". Senza questo nesso di causa ed effetto, per la deputata Idv "c'e' il rischio di equiparare le sostanze stupefacenti a prodotti legali normalmente acquistabili sul mercato, con il rischio di consentire un piu' facile accostamento ad essa da parte dei giovani. Confidiamo comunque che in sede di Cdm- conclude Mura- si sapra' trovare una mediazione equilibrata per licenziare un testo che possa ottenere il consenso in Parlamento". 'Tra il ddl del ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero, di riforma della normativa antidroga, e le sue dichiarazioni di oggi secondo cui 'se in Italia si e' verificato un aumento dei consumi di cocaina, questo e' avvenuto con una legislazione di centrodestra', ci preoccupa, e non poco, su cosa uscira' tra qualche settimana dal Consiglio dei ministri quando affronteranno questo ddl'. Lo afferma il capogruppo vicario della Democrazia cristiana per le Autonomie alla Camera, Giampiero Catone. 'Anche sull'emergenza droga il centro sinistra e' diviso'. E' il commento di Isabella Bertolini (Fi), secondo la quale, 'per l'ennesima volta Mastella distingue la sua posizione da quella dei colleghi di Governo. Mentre loro litigano su tutto, il Paese aspetta delle risposte. La droga si diffonde sempre di piu' tra gli adolescenti. Sempre piu' persone cadono nella trappola della dipendenza dalle sostanze stupefacenti'. 'E la soluzione della maggioranza - ha aggiunto - e' sempre balbettante e confusa, quando non e' dannosa. Noi siamo contrari alla proposta della Turco, che e' un obbrobrio normativo. Siamo contrari alla depenalizzazione del consumo, alla distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, alla discrezionalita' lasciata al giudice in materia. Nella giornata mondiale della lotta contro la droga, l'Italia esce sicuramente indebolita dall'annuncio di un disegno di legge irresponsabile ed ideologico, che favorira' certamente una maggiore diffusione del consumo di sostanze stupefacenti'. 'Adesso che anche le Nazioni Unite denunciano in modo chiaro e forte l'aumento indiscriminato dell' utilizzo di cocaina in Italia, il ministro Ferrero, non volendo proprio accettare la realta' delle cose, reagisce accusando l'Onu di dire bugie'. Lo afferma il deputato di An, Carlo Ciccioli, medico psichiatra e gia' responsabile del servizio tossicodipendenze dell'Asl di Ancona. 'Per salvare posizioni permissiviste fuori dalla storia nella lotta alla droga, il Governo e' capace di prendersela anche con l'Onu - continua Ciccioli - colpevole di opporsi all'ideologia della liberalizzazione tanto in voga nell'Italia governata dalla sinistra'. 'E nel tentativo disperato di difendere l'indifendibile - conclude - Ferrero se la prende anche con la legge del centrodestra, non accorgendosi che i dati Onu sull'aumento del consumo di cocaina nel nostro Paese si riferiscono al periodo 2004-2006 mentre la legge del centrodestra e' stata varata solo alla fine del 2005 e mai attuata realmente. Forse Ferrero per trovare i responsabili di questi dati, dovrebbe guardare piu' in dietro, alle leggi libertarie del centrosinistra'. 'Il ministro della Solidatrieta' sociale Paolo Ferrero festeggia la giornata mondiale della droga confermando l'intenzione del governo di smantellare la legge Fini, che ha gia' dimostrato di funzionare e di tornare a una politica pro-droga e pro-spaccio'. E' il commento di Riccardo Pedrizzi, responsabile di Alleanza nazionale per le politiche della famiglia, ai contenuti della riforma della legge sulle tossicodipendenze anticipati da Ferrero. 'Ci opporremo al tentativo di controriforma del di questo governo - conclude -. I cattolici dell'Unione dovrebbero svegliarsi e non essere complici'. Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia partecipa alla Giornata Mondiale contro la Droga tramite il suo movimento Valori e Futuro, gia' da tempo impegnato in un'azione culturale e sociale per rivitalizzare il ruolo delle famiglie con un alto sistema valoriale verso i giovani. 'Ritengo molto allarmante -ha dichiarato- la diffusione della droga tra i giovani del nostro Paese, questo fenomeno non e' piu' ristretto ad alcune fasce sociali ma attanaglia oramai percentuali del tutto non trascurabili di giovani e giovanissimi. Questa evoluzione negativa e' certamente correlata allo sminuito ruolo delle famiglie ed alla perdita di un metodo educativo, anche scolastico, nel quale si spronavano i giovani ad avere chiari i valori su cui fondare la propria crescita. Credo che sia il momento di spezzare questa gravissima involuzione sociale riportando l'attenzione delle Istituzioni verso lo sviluppo e la crescita di una societa' piu' autentica cosi' come e' sempre stata quella italiana.' E' sempre piu' affidato alla manovalanza il traffico di ingenti quantitativi di droga dall'estero verso l'Italia e viceversa. Una manovalanza "sempre piu' bassa come livello, molto ma molto lontana da chi gestisce i traffici e incassa i profitti". Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, durante l'audizione di oggi a Palazzo San Macuto. Grasso ha parlato di ingenti profitti ed anche di una sorta di "circuito parallelo dell'aspetto patrimoniale dei traffici di droga, come se fossero diversi l'uno dall'altro". C'e' quindi una manovalanza, spesso straniera, e poi c'e' chi al vertice mette a profitto, a modo suo, i proventi ricavati. Il procuratore nazionale Antimafia ha parlato di subappalto dei trasferimenti di ingenti quantitativi di droga affidato a clan d'oltre confine, in particolare albanesi, "che appaiono molto specializzati". Contro l'uso di sostanze stupefacenti che causano moltissimi incidenti stradali, scendono in campo i medici di medicina legale. "Il rapporto Onu sulla droga dovrebbe essere una buona base di lavoro per chi ha responsabilita' istituzionali in questa materia. Invece, incredibilmente, dobbiamo ascoltare il ministro Ferrero abbandonarsi alle polemiche, accusando il precedente esecutivo. Signor ministro, ci spiega cosa sta facendo il suo governo, a parte dichiarazioni d'intenti e progetti annunciati ai giornali? Come medici legali abbiamo sollevato piu' volte e in piu' sedi i problemi legati all'uso di droghe, ma non siamo mai stati ascoltati". E' quanto dichiara Nicola Fracasso, segretario nazionale del Sismla (Sindacato italiano specialisti di medicina legale e delle assicurazioni). "Troppe volte - aggiunge Fracasso - siamo testimoni di incidenti stradali che vedono coinvolti giovani e meno giovani che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti: vogliamo fermare o no questa strage? I medici legali, con la loro professionalita' e la loro competenza, sono a disposizione per un confronto serio, nel quale non entri il pregiudizio politico, ma solo la volonta' di dare risposte concrete su un tema che riguarda il futuro stesso della nostra societa'". 'Non possiamo permetterci di abbassare la guardia nonostante i dati dell'Onu relativi al 2004-2006 confermino che la situazione a livello mondiale sembra essersi stabilizzata'. Ad affermarlo e' Laura Bianconi, capogruppo di Forza Italia in comissione Igiene e Sanita'. 'Le istituzioni e il governo - conclude - hanno il dovere di intraprendere azioni concrete per affrontare il problema della diffusione della droga, soprattutto tra i giovani'. L'Europa rappresenta un mercato sempre piu' appetito da produttori e trafficanti di droga, tanto che si stima che siano 10 milioni - quasi il 3% della popolazione - i cittadini dell'Unione che consumano o hanno consumato cocaina. Lo ha ricordato, in una dichiarazione, il vicepresidente e commissario europeo alla giustizia, liberta' e sicurezza Franco Frattini, in occasione della giornata mondiale della lotta contro gli stupefacenti. La strategia europea, ha ricordato, si basa su un duplice approccio: da un lato punta a ridurre l'offerta delle droghe disponibili sul mercato, dall'altro cerca di intervenire sulla domanda,attuando politiche di prevenzione, di cura e di riduzione del danno. Le strategie di contrasto, per combattere efficacemente il commercio e l'uso illegale di stupefacenti, devono pero' adeguarsi alla flessibilita' su cui ormai si muove il mercato stesso. 'Ci vuole un cambiamento radicale nelle modalita' concrete di applicazione della legge, dentro e fuori i confini dell'Unione' ha aggiunto Frattini, il quale ha precisato di non riferirsi a nuove strutture. 'In Europa gia' sono attive agenzie quali l'Europol, Eurojust, il Centro di monitoraggio europeo per le droghe e le dipendenze e altre. Quello che i cittadini si aspettano e' che tutto questo funzioni in modo coordinato e che sia efficace'. Intanto, l'Unione europea, ha rilevato il vicepresidente della Commissione Ue, resta il principale finanziatore dell'agenzia Onu per la lotta contro droga e crimine, con circa 700 milioni di euro stanziati. 'La sinistra italiana ha scambiato la Giornata mondiale delle droghe con quella per la loro legalizzazione'. Lo afferma Fabio Rampelli di Alleanza nazionale in relazione al Ddl di riforma della normativa antidroga. 'Prodi e Ferrero - aggiunge - celebrano con questa proposta il diritto di drogarsi, 'assolvono' la cannabis contro l'evidenza dei danni procurati, demoliscono la legge Fini-Giovanardi, tornando al permissivismo'. 'Per noi - conclude Rampelli - qualsiasi tipo di droga non e' lecita e la prevenzione deve avere per obiettivo il 'consumo zero''. 'Chiudere con il proibizionismo, depenalizzare il consumo personale, abrogare la Fini-Giovanardi sono gli impegni previsti dal programma dell'Unione: mi auguro quindi che sia approvato velocemente il ddl presentato dal ministro Ferrero'. Lo ha detto Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra Europea. 'Le reazioni della destra sono ideologiche, irrazionali e mostrano un'enorme ignoranza: dimenticano che la depenalizzazione del consumo personale in Italia e' stata stabilita da un referendum, e che la distinzione tra droghe leggere e pesanti, in relazione ai rischi sanitari, e' sostenuta da migliaia di pubblicazioni scientifiche internazionali. La riduzione del danno - e' detto in una dichiarazione - ha l'obiettivo di mantenere in vita chi continua a fare uso di droghe pesanti e di evitare che contragga malattie mortali come l'AIDS; per questo le strategie di riduzione del danno dovranno essere al centro della nuova legge come auspicato anche dalle risoluzioni del Parlamento Europeo'. 'Per essere concreti: vanno potenziati progetti quali le unita' mobili e le macchinette scambiasiringhe; devono essere resi disponibili, come richiesto dagli operatori del settore, i test rapidi sulle sostanze consumate nei rave come nelle discoteche per poter avvisare i consumatori della composizione delle droghe che circolano e quindi dei rischi che ne derivano; devono essere potenziati i Sert sia nell' organico che nella disponibilita' economica. Esattamente il contrario - conclude Agnoletto - di quanto sta facendo a Milano la giunta Moratti che, bloccando i fondi per i progetti di Riduzione del danno, mette a rischio la vita di centinaia di tossicodipendenti abbandonati a se stessi'. "Possibile che questo centrosinistra non si renda conto del danno che arrechera' ai giovani con il suo comportamento irresponsabile ed eccessivamente permissivista, per niente utile ed educativo?". Se lo chiede Domenico Di Virgilio, Responsabile Sanita' di FI, circa il ddl annunciato dal ministro Ferrero sulle tossicodipendenze e sulla proposta di legge presentata dalla Rosa nel Pugno per liberalizzare l'uso della cannabis. "Oggi si celebra la giornata mondiale contro la droga e il governo, attraverso il ministro Ferrero, per tutta risposta annuncia un ddl che nulla ha della lotta contro la droga ma che vuole modificare una legge, la Fini-Giovanardi, che ha gia' prodotto risultati positivi ed incoraggianti nella lotta contro la tossicodipendenza. Il ministro Ferrero, contestatissimo oggi anche da azione giovani, dovrebbe fermarsi a pensare prima di affermare che la nostra manifestazione di oggi e' uno spot elettorale - prosegue - perche' la tossicodipendenza si combatte con una informazione chiara e veritiera che ribadisca continuamente che ogni droga fa male, sia pesante che leggera, perche' danneggia le cellule di tutti i tessuti specialmente quelle cerebrali". "I giovani sono il futuro del nostro Paese - conclude Di Virgilio - ed e' dovere della societa' e delle istituzioni fare tutto cio' che e' necessario per indirizzarli verso stili di vita corretti e lontani da qualsiasi sorta di dipendenza. Questo e' l'obiettivo della manifestazione di Forza Italia di questa sera a Piazza Farnese, e l'alternativa che proponiamo ai giovani e' di amare la vita e combattere contro coloro che propugnano morte". "Stravolgere la Fini-Giovanardi e' come dire piu' spinelli per tutti. La legge Fini-Giovanardi e' una buona legge e ha dato ottimi risultati. Il ministro Ferrero sbaglia. A dirlo sono i numeri e, soprattutto, lo dicono le comunita' di recupero come quella di Don Gelmini che hanno parlato di legge opportuna. Comunque, questo e' uno di quegli argomenti su cui le forze politiche devono sforzarsi per approdare a un terreno di confronto sereno e costruttivo". Lo afferma il segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi. Una riforma 'doverosa' che arriva con un anno di ritardo. Cosi' i Radicali commentano la notizia che il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, portera' giovedi' in Consiglio dei Ministri un disegno di legge di riforma della legge sulla droga. 'Come ricorda il sito antiproibizionisti.it - sottolineano, Rita Bernadini (segretaria di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani) - sono trascorsi 483 giorni dall'entrata in vigore della legge n. 49 del 21 febbraio 2006, conversione in legge di un decreto riguardante in origine solamente il finanziamento delle Olimpiadi invernali di Torino, dentro il quale, con un vero e proprio colpo di mano anticostituzionale, avallato dall'ex presidente Ciampi, l'ex ministro Giovanardi fece passare il peggioramento proibizionista della gia' indigesta legge 'Iervolino/Vassalli' del 1990. Nel programma elettorale del centrosinistra - proseguono i due esponenti radicali - e' scritto chiaramente che la legge 'Fini-Giovanardi' doveva essere cancellata; il governo Prodi e' in carica da 405 giorni e non solo la cattiva eredita' del centrodestra non e' stata superata ma, come risulta dal sito del ministro Ferrero, il governo di centrosinistra non e' riuscito a portare a casa un solo provvedimento in materia di tossicodipendenze (l'unica norma citata e' la 'Legge Finanziaria', che contiene gli stanziamenti antidroga annuali). Ieri, il ministro della Solidarieta' Sociale ha annunciato di aver predisposto il disegno di legge di riforma della 'Fini-Giovanardi'; prendiamo atto che ha fatto una cosa doverosa, con un anno di ritardo. Rispetto ai contenuti, visti i precedenti, non ci fidiamo degli articoli di giornale; attendiamo - concludono Bernardini e Manfredi - che il ministro rimpolpi il suo sito con la sua proposta di riforma ...e magari anche con la Relazione annuale sulle tossicodipendenze, che deve presentare in Parlamento entro sabato 30 giugno'. Erano state le Iene a sollevare il polverone e ora che in Commissione Affari Costituzionali della Camera e' partito l'iter della proposta di legge sui controlli ai parlamentari che fanno uso di stupefacenti, il loro commento e': 'Non sta a noi dire se una legge e' buona o cattiva. Ma non era quello che volevamo noi. Riteniamo fondamentale garantire l'anonimato e non la gogna su chi si droga e chi no'. 'Non abbiamo mai commentato neanche l'iniziativa di Casini (primo firmatario del pdl, ndr), ne' con Casini stesso, che ce lo aveva chiesto piu' volte - afferma Lorenzo Maiello, uno degli autori del programma di Italia 1 che riprendera' a settembre - La nostra era una cosa proprio diversa, per noi era fondamentale garantire l'anonimato. Volevamo sottolineare un paradosso di un Parlamento, anche se di un Parlamento precedente, che aveva votato una legge molto restrittiva in tema di droghe e che magari al suo interno invece aveva persone che erano consumatori. Ma garantendo l'anonimato, che poi e' quello che abbiamo fatto e che non abbiamo potuto mandare in onda. Questa e' una cosa che riguarda i politici, non abbiamo nulla da commentare'. Sulle due liste previste dalla proposta di legge, una con i nomi di chi ha accettato di fare il test e un'altra con quelli di chi si e' rifiutato, dice: 'Il nostro mestiere non e' dare giudizi sulle leggi. Non sta a noi dire se una legge e' buona o cattiva. Noi solleviamo dei problemi, non additiamo dei colpevoli'. Liberalizzare l'accesso alle comunita' terapeutiche. Lo propone l'esponente di Forza Italia Valentina Aprea. Secondo Aprea 'numerose sono ancora oggi le barriere che si frappongono tra le comunita' di recupero per le tossicodipendenze e le persone che vorrebbero essere aiutate a ritrovare se stesse'. 'In particolare - spiega - le Asll funzionano da filtro negativo rispetto ai desiderata delle famiglie e dei giovani che si rivolgono ai Centri, oppure ne ritardano l'autorizzazione facendo precipitare situazioni gia' gravi. Nella Giornata mondiale contro la droga, sarebbe, per questo, un bel segnale se si liberalizzassero gli accessi alle Comunita''. La parlamentare, responsabile Scuola del partito, ritiene , inoltre che occorra 'prendere sul serio la prevenzione del consumo di stupefacenti nelle scuole e dimostrare fermezza e tenacia sulle iniziative che via via,in questa direzione, si assumono'. 'Al contrario, su questioni cruciali che riguardano aspetti fondamentali della vita dei cittadini le soluzioni prospettate dal Governo Prodi - osserva - sono state finora altalenanti, quando non in contraddizione con azioni e proposte precedenti. Ne e' un esempio eclatante, proprio il caso del Ministro Turco che ha proposto recentemente di mandare i Nas all'interno delle scuole per verificare lo spaccio di sostanze stupefacenti, dopo aver aumentato la dose minima consentita di uso di cannabis a scopo personale, secondo la piu' classica tradizione sessantottina. Ci dichiarammo sfavorevoli al raddoppio della dose minima (peraltro mai entrata in vigore), mentre abbiamo espresso parere favorevole alla possibilita' di prevedere un'operazione seria di ricognizione nelle scuole rispetto a presenze indesiderate e indesiderabili. Se finora c'e' stata tolleranza, soprattutto rispetto alle cosiddette droghe leggere, si cominci a far sentire a chi continua a spacciare droga nelle scuole superiori italiane il fiato sul collo della presenza istituzionale'. 26-06-2007 Italia. Procede esame in commissione pdl su test antidroga per parlamentari Alla Camera ai blocchi di partenza, alla Affari costituzionali, la proposta di Pier Ferdinando Casini sui test 'antidoping' ai parlamentari. Stamattina, in commissione, il provvedimento ha mosso i primi passi, con la relazione del centrista Maurizio Ronconi. Un avvio che -significativamente- coincide con la 'giornata mondiale contro le droghe'. La legge, sottoscritta da 89 deputati (Udc al completo, ma anche parecchi aennini e forzisti, tra i quali i capigruppo La Russa e Vito, e pure alcuni ulivisti e un Verde) e di recente rilanciata dal leader centrista alla trasmissione di Fiorello 'Viva Radio2', era stata messa a punto sull'onda di una puntata delle 'Iene' che avevano sottoposto (a loro insaputa) una cinquantina di deputati al 'tampone' antidroga. Due soli articoli per l'antidoping' parlamentare, con la finalita' di "assicurare trasparenza e informazione al cittadino" sull'eventuale uso di droghe da parte dei suoi rappresentanti per "favorire la libera e consapevole determinazione della volonta' dell'elettorato". In pratica, deputati e senatori saranno sottoposti al test al momento della nomina e una o piu' volte all'anno in date stabilite dai presidenti dei due rami. Nel rispetto delle norme sulla privacy, i risultati saranno poi resi noti, a meno che l'assunzione di stupefacenti non sia prescritta dal medico per uso terapeutico. Il test non sara' obbligatorio, ma il nome di chi rifiuta finira' in un elenco pubblico. Votiamo subito in commissione e in aula la proposta Casini del test antidroga per i parlamentari, e' un segnale forte e un buon esempio che diamo al Paese. La sua approvazione ci farebbe diventare meno 'casta' e piu' vicini alla gente e alle famiglie italiane'. Lo afferma il deputato dell'Udc Gianpiero D'Alia. 'Siamo d'accordo con il ministro Turco - conclude - che introduce i test antidroga obbligatori per i piloti e gli autisti, per chi fa un lavoro delicato e di grande responsabilita''. "Ci attendiamo un iter breve ed una rapida approvazione del disegno di legge che assicura trasparenza ed informazione al cittadino sull'uso di sostanze stupefacenti da parte dei parlamentari. Questo e' anche il mio particolare impegno come relatore del disegno di legge". Lo afferma il vicecapogruppo dell'Udc alla Camera, Maurizio Ronconi. "Nessuna obbligatorieta' a sottoporsi ai controlli - aggiunge - ma diffusione delle informazioni anche riguardo a quei parlamentari che decidono di non sottoporsi a controllo. E' un contributo che deve essere offerto ai cittadini perche' nel tempo in cui i parlamentari vengono riconosciuti come una casta di privilegiati, si sappia che chi e' deputato a legiferare viene sottoposto a controlli su eventuali assunzioni di sostanze stupefacenti, come quelli, obbligatori, per alcune categorie di lavoratori da cui dipende la sicurezza e l'incolumita' degli altri". 26-06-2007 Italia. Comunita' e Sert denunciano grave crisi: mancano fondi Il sistema delle dipendenze versa in una grave situazione di crisi e la responsabilita' va ricercata nella mancata applicazione delle leggi e nello scarso investimento che governo, regioni e aziende sanitarie hanno fatto sul fronte droghe in questi ultimi anni. L'allarme e' stato lanciato oggi dal 'Tavolo di alta integrazione' delle comunita' e dei Sert riunito, in occasione della Giornata mondiale contro l'abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, presso il centro congressi Frentani di Roma. Il Tavolo, formato dal Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca), dalla Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (Federserd) e dalla Federazione italiana comunita' terapeutiche (Fict), ha presentato la propria analisi e le sue proposte in un rapporto dal titolo 'Sistema delle dipendenze. Un modello integrato di modello'. Ad evidenziare la difficolta' del sistema a fronteggiare la scarsita' di risorse disponibili e la rapidita' e complessita' del fenomeno droghe sono diversi elementi, primo fra tutti l'organico impiegato nei servizi pubblici per le dipendenze ridotto, in media, al 50% di quanto previsto nel decreto del Presidente della Repubblica 309/90. A fronte di questa carenza il numero delle persone prese in cura e' in continuo aumento e presenta livelli di gravita' e complessita' sempre maggiori: oggi circa 6.500 operatori pubblici e 6.000 operatori privati devono curare e assistere 180.000 persone prese in carico dal sistema. Si conferma, tra le sostanze illecite, al primo posto la cocaina della quale abusano il 50% dei nuovi soggetti presi in cura nel nord Italia. Per il Cnr, in tutto il Paese, i consumatori di cocaina sono circa 1,5 milioni e, di questi, non piu' di 30.000 riescono ad essere presi in cura dai servizi. Il 40% delle persone prese in carico lo e' da piu' di dieci anni e, fatto sconcertante per gli organizzatori del convegno, da quattro anni e' stato cancellato il Fondo nazionale per la lotta alla droga "con la conseguenza che il 25% di quel fondo, che sarebbe dovuto essere impiegato per le sperimentazioni nazionali, non e' piu' disponibile, mentre il 75% assegnato alle Regioni non e' piu' vincolato nella destinazione ed e' stato speso dalle amministrazioni regionali e locali anche per interventi sociali non rivolti alle dipendenze. Per quanto riguarda la spesa regionale nel settore, si spende in media una cifra pari allo 0,8% del Fondo sanitario nazionale, contro una media europea dell'1,5%. Solo la Toscana e le Marche, al momento, si sono impegnate a raggiungere la media europea nell'arco di qualche anno. Clamorose differenze si registrano tra una regione e l'altra per quanto riguarda il trattamento e il riconoscimento delle comunita': le rette possono andare dai 40 euro a persona al giorno, in alcune regioni, fino agli 80 euro di altre. A fronte di questo quadro il Tavolo di alta integrazione delle comunita' e dei Sert avanza tre proposte: implementare il sistema delle dipendenze come previsto nell'atto di intesa Stato-Regioni del 1999; superare la situazione di totale disinvestimento nei confronti del settore che ha caratterizzato, per gli organizzatori, "tanto il precedente governo quanto quello in carica"; stabilizzare gli interventi di prossimita' sia nel campo delle gravi marginalita' sia rispetto ai contesti giovanili e ai consumi dei ragazzi. Su quest'ultimo punto il Tavolo sottolinea come gli interventi di prossimita' vantano ormai numeri importanti: alcune decine di servizi attivi sulle gravi marginalita' arrivano a migliaia di contatti l'anno con persone che presentano problemi di inserimento sociale e anche interventi rivolti ai contesti e ai luoghi di divertimento giovanili (Arezzo Wave, Heineken Jammin' Festival, ecc...), raggiungono un'ampia fascia di popolazione. 26-06-2007 Afghanistan. Senlis Council: acquistare oppio per produrre morfina 'Salvare' l'Afghanistan con morfina e altri antidolorifici: producendo questi farmaci a livello locale a partire dall'oppio coltivato nei villaggi afgani, lo si potrebbe infatti sottrarre ai talebani e al commercio illegale di droga. E' la proposta contenuta nel rapporto 'Poppy for Medicine in Afghanistan: A Village-based Counter-narcotics and Counter-insurgency Model', redatto dal Senlis Council, gruppo internazionale di esperti con sede a Londra che ha sviluppato un progetto pilota pronto a partire in autunno in tre aree dell'Afghanistan se arriveranno le autorizzazioni locali. L'Afghanistan produce il 90% dell'oppio illegale nel mondo, si rileva sul sito di Nature che presenta il rapporto, in questo paese il commercio di oppio dal 1988 e' cresciuto da 200 tonnellate per anno alle 6100 tonnellate per anno registrate nel 2006. L'idea delle medicine al posto dell'oppio per contrastarne il commercio illegale e togliere il consenso popolare per i talebani, sostiene il direttore esecutivo di Senlis Council Emmanuel Reinert, deve essere tentata. 'La situazione non puo' essere peggiore di adesso - dichiara Reinert - la strategia di radicare i raccolti di oppio perseguita da Usa e Nato, non ha dato alcun risultato tangibile', se non il fatto di impoverire ancora di piu' le popolazioni locali gia' strozzate dalla tragica situazione interna e rafforzare il consenso verso i talebani, considerati loro protettori. C'e' una forte carenza di morfina, codeina e altri antidolorifici prodotti a partire dall'oppio, la loro produzione oggi e' insufficiente soprattutto per i paesi in via di sviluppo e solo sei paesi in tutto il mondo (Stati Uniti, Francia, Canada, Germania, Gran Bretagna e Australia) consumano da soli piu' dell'80% di tutta la produzione farmaceutica di medicine a base di morfina. Il rapporto redatto dal gruppo di esperti contiene un Dossier tecnico in cui si dimostra la fattibilita' del progetto: sintetizzare queste medicine a partire dall'oppio richiede una procedura semplice, spiega Reinert, attuabile all'interno di laboratori mobili da installare nei villaggi afgani. Il processo produttivo, continua Reinert, avverrebbe interamente nei villaggi, dal seme alla medicina finita, con l'aiuto del Governo, di collaboratori al progetto e di altri attori internazionali. Si spera, conclude Reinert, che questa idea sia messa in pratica e sostenuta al piu' presto. 27-06-2007 Bulgaria. Il 2% della popolazione consuma droga Rispetto alla Repubblica Ceca e all'Ungheria, in Bulgaria c'e' minore consumo di droga; infatti la percentuale e' del 2%, mentre e' del 12% negli altri due Paesi europei. Le ricerche, su dati del dicembre 2002-gennaio 2003, 2005, 2006 e 2007 rivelano una diminuzione del consumo di eroina. La tendenza, specialmente nelle grandi citta' e' la coltivazione delle droghe leggere, l'aumento del consumo di amfetamine e cocaina. L'eroina e' consumata da circa 20/30 mila persone di cui la meta' nella capitale Sofia. Il ministro degli Interni Rumen Petkov ha dichiarato che la posizione geografica facilita l'ingresso delle droghe nel Paese. 27-06-2007 Italia. Milano. Palmeri: si' a test antidroga ma solo su base volontaria 'Non sono d'accordo con chi propone il test antidroga obbligatorio per chi e' stato eletto dai cittadini, ma io sono disponibile a sottopormi subito, dando una riposta a chi chiede una maggiore conoscenza di chi li rappresenta'. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale di Milano Manfredi Palmeri, in occasione della Giornata internazionale indetta dall'Onu contro l'abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti. 'Ho apprezzato molto l'ipotesi di rendere vincolanti gli esami per i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente rischiose per la sicurezza propria e soprattutto degli altri ma ho apprezzato meno la proposta di un controllo obbligatorio per chi riveste cariche pubbliche. Ritengo pero' che, nel rispetto della liberta' della persona, chi e' stato eletto direttamente dai cittadini e rappresenta le istituzioni ha la responsabilita' di mettersi a disposizione per trasmettere messaggi positivi attraverso le parole e i comportamenti'. Secondo Palmeri, 'Di fronte ai non nuovi dati dell'Asl di Milano sulla preoccupante diffusione di sostanze stupefacenti, in particolare tra giovani e giovanissimi ben vengano tutti i mezzi per aumentare la consapevolezza della pericolosita' delle droghe. Non solo nei principali luoghi educativi ma anche nei centri di aggregazione e di divertimento, dove si deve sottolineare l'importanza della salute e della vita'. 28-06-2007 Indonesia. Vicepresidente Kalla: marijuana ottimo condimento per cibi La marijuana non deve essere legalizzata come droga, ma in cucina va benissimo: lo ha dichiarato il vicepresidente dell'Indonesia, Jusuf Kalla. 'E' giusto usare (la cannabis) come condimento per cibi, anche se non dovrebbe essere pienamente legalizzata', ha detto Kalla, citato dal quotidiano indonesiano 'Post', a proposito di uno studio di due agenzie che si occupano di tossicodipendenza che raccomandano di non legalizzare la canapa indiana e derivati. L'uso dei semi di canapa indiana per aggiungere sapore al curry e' diffuso in particolare nella provincia autonoma di Aceh, dove la pianta di cannabis e' comune. 'La marijuana e' disponibile nel mio ristorante di cucina locale di Aceh come lo e' il coriandolo', dice Ratna Dwikora, proprietario di un ristorante di Giakarta, citato dal 'Post'. 28-06-2007 Italia. Ferrero: sia magistratura e non le tabelle a decidere quando e' spaccio Saranno riviste le tabelle a seconda della pericolosita' delle sostanze stupefacenti. Lo ha detto ieri il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, intervenendo al question time. Quanto alla distinzione tra consumo e spaccio di droga, secondo il ministro, questa "non e' una decisione politica ma della magistratura". Il fatto poi che il consumo di cocaina e cannabis dal 2000 al 2005 sia raddoppiato significa, a giudizio di Ferrero, "insufficienza se non fallimento" delle politiche sulla lotta alla droga". Il Governo, ha aggiunto il responsabile del dicastero della Solidarieta' Sociale, portera' avanti la politica dei quattro pilastri proposta dall'Unione Europea: prevenzione, cura, riduzione del danno e lotta al narcotraffico. Intanto, sta per partire il piano d'azione nazionale d'intesa con le Regioni e che prevede interventi sulle scuole e luoghi di divertimento, cosi' come richiesto dall'Unione Europea. Sono inoltre previsti interventi contro le pubblicita' menzognere sull'alcool e sanzioni pesanti sui comportamenti pericolosi come la guida in stato di alterazione. ferrero ha inoltre annunciato l'aumento del finanziamento ai servizi sociali pari a 20 milioni di euro. "Drogarsi fa male e il messaggio che questo governo invece manda alle famiglie italiane è un messaggio sbagliato a livello educativo e culturale. Non possiamo lasciare sole le famiglie italiane". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, rispondendo alla Camera al question time del ministro Ferrero. "La distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti - ha sottolineato Casini - è un alibi. Dal Governo sono arrivati segnali contraddittori: prima il ministro Turco che alza il livello della cannabis, poi però pensa di inviare i Nas nelle scuole; poi, ancora, il ministro Amato che parla di cocaina a fiumi nella nostra società ed infine vari esponenti della maggioranza che parlano di distinzioni (tra droga leggera e pesante, ndr) come inevitabile. Questo è un messaggio sbagliato". "Il Ministro Ferrero durante il Question Time alla Camera dei Deputati ha confermato la grande confusione del Governo in materia di droga". Lo afferma Carlo Giovanardi, dell'Udc. "Secondo lui infatti la legge Fini-Giovanardi entrata pienamente invigore nell'estate del 2006 non avrebbe impedito il grande l'aumento del consumo di Cannabis e Cocaina dal 2001 al 2005. E' evidente a tutti coloro che applicano un minimo di logica che le norme giuste e rigorose della nuova legge -continua l'esponente dell'Udc- vogliono proprio colpire gli effetti di una normativa precedente troppo nebulosa e non possono essere causa retroattiva dei dati lamentati dal ministro". 28-06-2007 Italia. Bologna. Prc: creare zona franca per commercio droghe Una zona franca per lo spaccio di droga in un quartiere di Bologna. La proposta, 'possibile, assolutamente laica, ma di difficile accetazione', e' contenuta in un documento di nove pagine, che sara' presentato anche al sindaco Cofferati, assieme ad altre 'inizitive antidegrado' ('a costo zero per l'amministrazione'). Oltre alla zona franca per lo spaccio (ma non il consumo) di stupefacenti, si parla di wc chimici, vigile di quartiere, un ritrovo per i punk-a-bestia. Dietro il documento, presentato alla stampa, c'e' l'invito a 'cambiare passo e agire sul disagio in citta' che e' oggettivo' ha chiarito Mauro De Pasquale, consigliere nel centralissimo quartiere San Vitale, a due passi dalle Torri. Un messaggio rivolto espressamente al sindaco e alla sua Giunta, ha aggiunto Roberto Sconciaforni, capogruppo del Prc in Comune, per ricordare loro che 'invece di inseguire An e le sue proposte sul degrado (avanzate a Cofferati nei giorni scorsi con seguito di polemiche a destra e a sinistra, ndr), sarebbe molto piu' proficuo ed efficace discutere di questi temi e trovare risposte concrete ai problemi'. Cosi' partendo dal problema dello spaccio in zona universitaria, perche' non spostarlo da qui e circoscriverlo in un altro luogo, come succede nel nord Europa, si chiede Rifondazione? 'E' una via possibile, assolutamente laica, ma di difficile accettazione' si legge sul documento. Una novita' che, come ha precisato Andrea Ronchi, legale dei No global, 'va inquadrata a livello nazionale nell'ottica dell'abolizione della legge Fini-Giovanardi'. Intanto pero', secondo il Prc, 'eviteremmo molti danni in attesa di una legge migliore'. Altre soluzioni suggerite sono i wc pubblici in centro, l'istituzione del vigile di quartiere inteso come una sorta di operatore sociale capace di mediare i microconflitti affrancato da compiti di ordine pubblico, una cauzione su bottiglie e lattine acquistate in centro, cestini per rifiuti fino alla progressiva pedonalizzazione dell'area universitaria. Proposte alternative rispetto al piano deciso ieri da Comune e prefettura (rafforzamento delle forze dell'ordine ed eventi culturali), perche', dice il segretario provinciale Tiziano Loreti, non e' militarizzando o chiudendo la citta' presto che si risolve il degrado. Una legittimazione dell'illegalita', che rischia di ridurre Bologna a 'un vero e proprio immondezzaio'. Cosi' il gruppo Lega Nord Padania ha definito la proposta ('geniale') avanzata dal comitato bolognese di Rifondazione comunista di creare un'area franca per lo spaccio di stupefacenti per combattere il degrado nel capoluogo emiliano. 'Una proposta allucinante - ha spiegato Maurizio Parma, consigliere regionale della Lega Nord - che oltre ad essere in stridente contrasto con la legge attualmente in vigore, da' la misura del modo in cui l'estrema sinistra e' solita affrontare i problemi di una citta' ormai allo sbando'. A fargli eco anche Manes Bernardini, segretario bolognese del Carroccio che ha espresso 'una dura condanna' nei confronti della proposta del Prc. 'La sicurezza a Bologna e' una problematica estremamente seria e che un partito dell'attuale maggioranza diffonda un piano contenente una simile provocazione - ha continuato - non fa altro che legittimare il comportamento di chi vive nell'illegalita' spacciando droga e riducendo la citta' ad un vero e proprio immondezzaio'. 'Personalmente ritengo che piuttosto che vagheggiare di 'zone franche' bisognerebbe, tutti, impegnarsi di piu' per contrastare anche sul piano culturale e ideologico la filosofia dello sballo e dell'evasione dalla realta' attraverso l'uso e l'abuso di droga ed alcol'. E' il commento del Pm della Dda di Bologna, Valter Giovannini. 'Allo stato attuale della legislazione - ha aggiunto Giovannini, che di recente ha posto sotto sequestro un locale dove si spacciava e che da tempo mette in atto il sequestro penale della patente per chi ha abusato di droga e alcol - la proposta e' assolutamente impraticabile'. Piu' abbottonato il Procuratore Enrico Di Nicola: 'Sono scelte politiche, nelle quali la magistratura puo' essere sentita istituzionalmente se interpellata. La mia opinione, che e' oltre che di cittadino anche di Procuratore, sono pronto a comunicarla a livello istituzionale'. Marco Beltrandi e Bruno Mellano (deputati radicali della Rosa nel Pugno) hanno dichiarato: "L'unica cosa che ci vede d'accordo con gli esponenti bolognesi di Rifondazione è il tentativo di contestare al "partito dell'ordine" il monopolio dell'uso del termine "sicurezza" e delle relative declinazioni. Ma per far questo occorre fare proposte concrete e fattibili nell'immediato, non lanciare provocazioni che si ritorcono subito contro i proponenti e fanno solamente il gioco degli avversari. Una zona di libero spaccio non è la soluzione per Bologna come non lo è stata per la Svizzera, citata male e a sproposito. L'esperienza dei primi anni '90 nel parco di Zurigo fallì perché la situazione dell'ordine pubblico divenne insostenibile, con un sovraffollamento di spacciatori e di consumatori. Rifondazione avrebbe, invece, dovuto rifarsi ai programmi di somministrazione controllata di eroina - nati facendo tesoro del fallimento di Zurigo - che da tredici anni sono in atto in Svizzera, che sono parte integrante delle politiche sulle tossicodipendenze e che sono stati confermati dai cittadini elvetici con due referendum: migliaia di consumatori ricevono quotidianamente dai medici il farmaco eroina (e non più dagli spacciatori la merda chiamata "droga di strada"). Risultato: meno overdosi, meno reati, più recuperi e reinserimenti. Ma per far questo in Italia, occorre modificare la legge sulla droga esistente. C'è un'altra iniziativa che può essere attuata subito, a Bologna come in ogni altra città italiana, con la legge vigente: una narcosala, un luogo dove i tossicodipendenti che hanno acquistato la droga nel mercato criminale, possono assumere le sostanze sotto controllo medico. Risultato: meno siringhe in giro, meno paura e insicurezza per tutti i cittadini, meno rischi sanitari per i consumatori, la possibilità di agganciare i td.ti più "duri" per poi avviarli al recupero. L'art. 79 del DPR 309/90 (Agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti) punisce chi adibisce locali all'uso di droghe per fini di spaccio e di lucro; è del tutto evidente che quando parliamo di narcosala parliamo di altro, di una misura socio-sanitaria che rientra a pieno titolo nelle politiche di riduzione del danno che l'attuale governo sostiene a parole e dovrebbe sostenere nei fatti. Una narcosala a Bologna, qui ed ora: Rifondazione ma anche il sindaco Cofferati cosa ne pensano?". 28-06-2007 Usa. California. Comincia a diffondersi la salvia divinorum La Salvia Divinorum, di origine messicana, ha poteri allucinatori quando viene masticata o fumata, ed e' perfettamente legale in California, come in quasi tutti gli Stati degli Usa. La conoscono ancora in pochi, ma la sua crescente diffusione sta iniziando a preoccupare le autorita' californiane, come ha scritto ieri il San Francisco Chronicle, il piu' diffuso quotidiano del nord del Golden State. La salvia allucinogena, dagli effetti simili a quelli dell'Lsd o dei cosidetti funghi magici, e' liberamente in vendita nelle erboristerie e presso i tabaccai della 'Bay Area', l'area urbana di circa 5 milioni di persone che si sviluppa attorno a San Francisco. La Salvia Divinorum e' gia fuorilegge in 4 Stati americani, mentre un progetto di legge per proibirla in California era stato bocciato un prima volta. Ora verra' ripresentato. Della salvia allucinogena di sta occupando anche la Dea, l'agenzia federale anti-droga, che potrebbe decidere di metterla fuorilegge in tutta l'Unione. 28-06-2007 Spagna. Governo risponde a emergenza cocaina La Spagna e' diventata il primo consumatore mondiale di cocaina e il governo di Jose' Luis Rodriguez Zapatero ha annunciato un piano d'intervento per combattere il fenomeno, soprattuto tra i giovani. Secondo il Rapporto Mondiale sulle Droghe 2007, pubblicato dall'Onu in coincidenza della Giornata mondiale contro gli stupefacenti, per la prima volta nella storia la Spagna ha superato gli Stati Uniti, gia' paese in vetta alla classifica dei consumatori. E il 20% della cocaina che arriva in Europa viene 'sniffato' in Spagna. Il ministro della sanita' Elena Salgado, secondo quanto riportato dalla stampa, ha annunciato un finanziamento di 7 milioni di euro per far partire gia' da luglio una campagna informativa con l'obiettivo di sfatare il mito che associa questa sostanza stupefacente al prestigio sociale e al successo professionale. Allo stesso tempo il ministero ha raggiunto un accordo con la Federazione alberghiera per lottare contro il consumo di coca nei bar e negli altri locali dove si 'tira' con piu' frequenza. L'accordo prevede anche la formazione degli impiegati affinche' 'essi stessi non consumino droga' e la creazione nei locali di 'spazi liberi dalla droga' segnalando che 'qui non si vende e non si consuma'. Il Rapporto dell'Onu rivela che dal 1999 il consumo di cocaina fra gli spagnoli dai 15 ai 64 e' duplicato toccando una percentuale del 3% contro lo 0,75% della media europea, quattro volte in piu'. Fra i giovani tra i 14 e i 18 anni, inoltre, il consumo si e' quadruplicato passando dall'1,8 al 7,2%, e continua a crescere superato solo da quello della cannabis che pero' si e' stabilizzato. Un dato interessante, quanto curioso, lo da' lo stesso responsabile del Rapporto, Thomas Pietschmann, il quale ha rivelato che in uno studio, esterno all'Onu, che ha analizzato le acque fognarie di diverse citta', e' risultato come a Miranda de Ebro, una cittadina di 38 mila abitanti della provincia di Burgos, ogni giorno si consuma piu' coca che in qualsiasi altra citta' spagnola o del mondo, superata solo da New York. La cocaina e' la causa del 44,5% dei ricoveri ospedalieri nei centri di disintossicazione, poco sotto a quelli per eroina il cui consumo ha pero' smesso di crescere. Nel 2004 questi centri hanno aiutato 21.400 persone a combattere la dipendenza dalla coca contro le 11.900 di due anni prima. In Catalogna e nella Comunita' valenciana i ricoveri per cocaina superano addirittura quelli per eroina, rappresentando, secondo l'Onu, un caso unico al mondo. Il ministro Salgado pur ammettendo la gravita' della questione ha invitato alla cautela, affermando che, per ragioni di metodologia dello studio, le conclusioni dell'Onu che fanno della Spagna il primo consumatore mondiale non sono del tutto probanti. 28-06-2007 Italia. Camera dice si' a carcere per chi guida dopo spinello Multe salate e 'tolleranza zero' verso chi mette a rischio la vita (sua e degli altri) correndo troppo sulle strade, mettendosi al volante senza patente o dopo aver bevuto o parlando al cellulare. E, al contempo, 'bonus' ai piloti virtuosi, foglio rosa a 16 anni e piu' tempo per i ricorsi. Via libera, alla Camera, alla riforma (parziale) del codice della strada. Il testo, ora, andra' al Senato. Chi guida 'in stato di alterazione' per uno spinello o l'uso di droghe rischia l'arresto fino a due mesi e l'ammenda da 500 a 2.000 euro. E se c'e' un incidente, pene raddoppiate. A chi si mette al volante dopo una 'canna', tra l'altro, sara' sospesa la patente da sei mesi a due anni e scattera' il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni. Arresto, ammenda e sospensione patente -ma in misura ridotta- anche per gli ubriachi, con pene che comunque si fanno piu' pesanti se il tasso alcolemico supera 1,5 grammi per litro di sangue. Chi si rifiuta di sottoporsi alla 'prova del palloncino' rischia una multa fino a 10mila euro, la sospensione della patente da 6 mesi a due anni e la confisca dell'auto per 6 mesi. E se recidivo, patente revocata. Nel caso di alcol e droghe, se il reato e' commesso da un autista di autobus e da un camionista (a parte le sanzioni) ci sara' la revoca della patente. Il carcere, peraltro, e' evitabile attraverso l'affidamento in prova ai servizi sociali, lavorando in associazioni che si occupano di assistenza alle vittime della strada. 28-06-2007 Brasile. Rio de Janeiro. Sempre piu' violenta la guerra alla droga I colpi di arma da fuoco, il sibilo delle pallottole, ma anche granate e migliaia di agenti in assetto da guerra: scene che si ripetono a Rio de Janeiro dove e' in corso una dura campagna per stanare i narcotrafficanti che si nascondono nelle popolose favelas della citta' brasiliana. E' di ieri l'ultimo blitz delle forze della polizia, solo in ordine di tempo probabilmente, che ha impiegato oltre 1300 agenti e ha fatto 13 vittime in una vasta zona di baracche ammassate, la favela nota come 'Complexo do Alemao' dove vivono circa 100 mila persone. 'I morti (nell'operazione di ieri ndr) sono tutti delinquenti', ha assicurato il ministro dell'Interno brasiliano in una seconda conferenza stampa in cui ha comunicato che il bilancio ufficiale delle vittime e' di 13 morti e non di 18 come detto in un primo momento e ha smentito che tra questi vi sia un operaio come invece era emerso dalle testimonianze raccolte tra gli abitanti della favela nella parte nord di Rio. Mentre sono dieci i feriti, tra questi un poliziotto e un uomo di 27 anni. Le immagini sono di violenta guerriglia urbana: le urla, la gente che fugge terrorizzata, le scuole chiuse e gli spari, da una parte e dall'altra. L'agglomerato di baracche fatiscenti e' costantemente circondato dagli agenti, molti di loro parte di gruppi speciali, mentre elicotteri che sorvolano la zona, bulldozer sfondano recinzioni e muri nel tentativo di fare breccia in quello che le forze dell'ordine ritengono essere quartier generale e arsenale dei trafficanti di droga. Sono state sequestrati fucili e una trentina di armi anti-aeree. Quella di ieri e' tra le piu' massicce operazioni condotte fino ad ora nell'ambito di una campagna di mobilitazione che mira a sgominare le bande di narcotrafficanti che hanno fatto della grande favela il loro covo. E' parte di un programma per 'ripulire' Rio dal crimine entro il 13 luglio prossimo quando la citta' carioca ospitera' i giochi pan-americani. Dallo scorso due maggio il 'Complexo do Alemao' e' sotto assedio, circondato dagli agenti armati fino ai denti. Negli scontri di queste settimane 30 persone sono rimaste uccise e 80 ferite. Ma la popolazione della favela, gia' provata, e' messa a dura prova dalla costante tensione che la situazione comporta, non un dettaglio secondo gruppi per la difesa dei diritti umani che a piu' riprese ne hanno denunciato la gravita' 28-06-2007 Canada. Ontario. Due milioni di dollari per combattere la proliferazione delle metanfetamine Il governo del premier McGuinty ha stanziato 2 milioni di dollari per la lotta alla produzione, al traffico e al consumo delle crystal metanfetamine. Lo ha reso noto il ministro per la Sicurezza sociale Monte Kwinter, il quale ha aggiunto che le metanfetamine stanno diventando un serio problema per le comunita' dell'Ontario. Il Governo stanziera' 1,5 milioni per la polizia provinciale, e 500 mila dollari saranno devoluti ai vigili del fuoco per il soccorso alle sempre piu' frequenti esplosioni causate dai laboratori illegali. 29-06-2007 Italia. Insegnante in vacanza fuma spinello, denunciata Un'insegnante torinese di 43 anni e' stata sorpresa dai carabinieri mentre fumava uno spinello e, dato che aveva con se' altri due grammi e mezzo di hashish, e' stata denunciata dai militari per detenzione di sostanze stupefacenti. La professoressa, in vacanza nel borgo di Portovenere, e' stata notata dai carabinieri con in mano una sigaretta 'particolare'. Dall'identificazione, e' emerso che si trattava di un'insegnante residente nella zona di Torino, dove presta servizio come docente in una scuola. Il controllo e' avvenuto nella notte. 29-06-2007 Italia. Lazio. Giovani Fi: Veltroni non parla del dramma spaccio nella Capitale "E' molto significativo che anche il Tg1 abbia sottolineato la situazione drammatica dello spaccio e del consumo indisturbato di sostanze stupefacenti a Roma. Lo ha dichiarato in una nota Giancarlo Miele, coordinatore di Forza Italia Giovani del Lazio. "Speriamo che il Sindaco Walter Veltroni, ora anche candidato leader del Pd, invece di parlare di futuro e di giovani in modo vuoto inizi a dare delle risposte su un problema che riguarda da vicino troppi giovani e giovanissimi romani. Il silenzio su un tema come questo e' inaccettabile oltre che imbarazzante". 29-06-2007 Irlanda. Campagna contro il consumo della cocaina Il ministro con la responsabilita' per le droghe Pat Carey ha promesso un ampliamento della campagna informativa contro la cocaina, per scoraggiarne l'uso nelle scuole secondarie. Carey e' intervenuto nella conferenza di Dublino sulla necessita' di ridurre il consumo della sostanza e sui pericoli ad essa associati. Secondo le ultime statistiche il consumo e' aumentato piu' velocemente rispetto a quello di altri Paesi occidentali, ed il ministro e' convinto che occorra inviare un messaggio chiaro ai giovani sulla pericolosita', letale, della sostanza. 29-06-2007 Italia. Azione Giovani si mobilita contro ddl Ferrero-Amato "Con la presentazione nei prossimi giorni del ddl Ferrero sulle droghe, si apre per la destra giovanile e identitaria una nuova fase della politica d'opposizione al governo Prodi e alla sua maggioranza". Lo affermano, in una nota congiunta, i rappresentanti di Azione giovani, l'organizzazione giovanile di An, Alessandro Amorose, Daniele Caroleo e Simone Spiga. "Il ministro 'kinder' Ferrero ha sfornato una delle sue 'sorprese' ed e' pronto a proporre la riduzione del danno e la depenalizzazione delle cosiddette droghe leggere". Per questo, Azione giovani promuove, a partire da oggi, una campagna nazionale di "sensibilizzazione nei confronti dei giovani e contro il governo sulle politiche antiproibizioniste e demagogiche". Il tutto avverra' attraverso un blog all'indirizzo www.nodroga.splinder.com che si occupera' di "tenere sotto controllo il percorso legislativo della legge, sperando sempre che venga impallinata dal Parlamento, ma anche attraverso una campagna tematica sul tema, che si sviluppera' con volantinaggi, banchetti e manifestazioni di contestazione a Ferrero e a tutti gli esponenti del governo". Da domani -avvertono da Ag- le citta' saranno invase da manifesti e volantini". 29-06-2007 Usa. Linsday Lohan intossicata prima di incidente auto Sembra che avesse consumato alcol e cocaina la giovane star di Hollywood, Lindsay Lohan, prima dell'incidente d'auto all'alba del 26 maggio, quando ha distrutto la sua Mercedes sul Sunset Boulevard, a Beverly Hills. Gli agenti avrebbero rinvenuto tracce di polvere bianca all'interno dell'abitacolo della vettura, riferisce 'Tmz', ricordando che la Lohan, 21 anni lunedi' prossimo, e' stata prima ricoverata in ospedale e poi arrestata. Per questo dovra' presentarsi davanti al giudice il 24 agosto. Poco dopo l'incidente la Lohan si era ricoverata volontariamente nel centro 'Premises' di Malibu, per disintossicarsi. Proprio questa settimana la mamma della Lohan, Dina, ha raccontato che sua figlia ci si trova bene. Ex bambina prodigio diventata l'idolo delle adolescenti americane con il film 'Mean Girls', la Lohan avveva ammesso in passato di aver fatto ricorso ad alcol e droghe per superare lo "stress" di Hollywood. 30-06-2007 Italia. Bologna. Prc: su proposta zone franche non c'e' scontro nel partito "Sono molto tranquillo, come sempre abbiamo azzeccato la reale dimensione del problema". Dispensa serenita' il segretario provinciale di Rifondazione Tiziano Loreti, a dispetto della correzione in corsa arrivata ieri mattina dai vertici nazionali del partito sulla proposta di spazi franchi per governare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti a Bologna. Anche se il responsabile nazionale per le droghe del Prc, Francesco Piobbichi, aveva escluso la possibilita' che i bertinottiani abbiano in mente di creare spazi legalizzati per lo spaccio -come pero' andavano dicendo appena un paio di giorni fa alcuni esponenti locali di Rifondazione- per Loreti "non c'e' nessuna contraddizione con il livello nazionale, non e' successo nulla di eclatante". In realta', anche il segretario smorza pero' i toni di quella che all'inizio aveva tutti i contorni di una proposta provocatoria. "Noi abbiamo parlato della necessita' di non lasciare il controllo di alcune aree tutte in mano agli spacciatori, ma l'importante e' creare il disincentivo al consumo di droga, che pero' non si ottiene soltanto con la repressione". Insomma, il segretario di Rifondazione puo' addirittura dirsi "soddisfatto" dopo che anche il sindaco Sergio Cofferati pur bocciando la proposta choc, ha rintracciato alcuni "spunti interessanti" nel corposo documento elaborato da Rifondazione. "Ora, finita la fase dei gossip, e' il momento di riflettere sulla necessita' -conclude Loreti- di aprire una discussione seria" sulla via di Rifondazione alla soluzione del rebus sicurezza a Bologna". 02-07-2007 Irlanda. Cocaina diffusa tra gli adolescenti Per Stephen Rowen, del Dublin Rutland Centre, sono sempre piu' gli adolescenti che consumano cocaina, e lo psichiatra Conor Farren riporta la ricerca delle Nazioni Unite che colloca l'Irlanda nei cinque Paesi in cui nel 2005 si e' verificato un aumento del consumo di quella droga, con una tendenza al peggioramento. Rowen ha dichiarato che la cocaina, a differenza dell'eroina, e' diffusa in ogni villaggio e citta', ed inoltre che si registra il piu' alto consumo di alcol pro capite (per spesa) e il terzo per consumo pro capite per abitante (rispetto alla popolazione). Ricerche rivelano anche un abuso di antidepressivi e antidolorifici da banco. 02-07-2007 Italia. Roma. Campagna di Scientology: "Dico no alla droga, dico si' alla vita" Torna la campagna di informazione "Dico no alla droga, dico si' alla vita", organizzata dalla Chiesa di Scientology. Ad alcuni giorni dalla Giornata Mondiale contro le droghe, indetta dall'ONU per lo scorso 26 giugno, in occasione della quale i volontari capitolini di questa iniziativa ventennale, hanno distribuito una speciale edizione degli opuscoli informativi, domenica mattina e' stata la volta del Parco di Villa Gordiani, sulla Prenestina. Gli "acchiappa-siringhe" di Scientology hanno provveduto a ripulire dalle siringhe abbandonate l'area verde a cavallo della nota strada consolare e hanno fornito ai residenti informazioni su "cosa sono le droghe" e "perché una persona si droga". Supportata in tutto il mondo dalla Chiesa di Scientology, "Dico no alla droga" si ispira sin dal 1986, anno della sua nascita, ad una frase del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard: "Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che rappresentano, comunque, l'unica ragione per vivere". 02-07-2007 Afghanistan. Bonino: superare proibizionismo sulle colture di oppio Non solo azioni militari, ma anche superamento del proibizionismo sulle culture dell'oppio. E' questa la posizione di Emma Bonino sull'Afghanistan. 'Le vittime civili, le vittime collaterali sono sempre una cosa terribile. A volte pero', se non si partecipa o non si vuole partecipare alle missioni militari, e' difficile mettersi a criticare dall'esterno. E tuttavia e' ovvio che la sola azione militare non puo' essere risolutiva. Quello che piu' mi preoccupa, complessivamente, e' che rimane il problema di fondo, che non trova orecchie attente, quello dello sviluppo economico e di questo cancro straordinario, il proibizionismo sulle colture di oppio. Non voglio ora riaprire questo dossier, ma e' indubbio che sono proprio i proventi illegali -sottratti al bilancio dello Stato- a finanziare bande di tutti i tipi, compresi i talebani'. Secondo la Bonino l'oppio 'e' una fonte di denaro che sostiene terroristi, talebani, qaidisti. Penso insomma che la sola azione militare non sia risolutiva. Da tempo diciamo che quantunque necessaria non e' affatto sufficiente per un decollo anche di speranza e di prospettiva per quel Paese'. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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