====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 14-04-2009 al 20-04-2009 16/2009 (anno IX) NOTIZIE - Giamaica. Usain Bolt: ho fatto uso di marijuana - Usa. New York. Storie di proibizionismo: anche durante la crisi, la marijuana frutta molto - Italia. Successi della guerra alla droga: denunciato anziano in possesso di una dose di hashish - Giamaica. Bolt si scusa: non e' vero che tutti i giamaicani hanno consumato marijuana - Usa. La severita' delle politiche antidroga non riduce il consumo di marijuana - Italia. Genova. Psicologo antidroga nelle discoteche - Usa. Guerra alla droga, nominato lo 'zar del confine' con il Messico - Messico. Obama incontra Calderon: avanti con la guerra alla droga - Italia. Rischio ictus per giovani, consumano troppe droghe legali (sigarette e alcolici) - Colombia. Uribe vuole la criminalizzazione del consumo di droghe illegali - Francia. Storie di proibizionismo: censurata anche la pipa di Monsieur Hulot - Messico. Guerra alla droga: venti morti in poche ore - Italia. Forli': convegno sui cento anni del proibizionismo sulle droghe - Italia. Storie di proibizionismo: si getta dall'ottavo piano dopo perquisizione antidroga - Olanda. Stretta sui grow-shop - Italia. Storie di guerra alla droga: arrestato spacciatore 13enne ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 61 arresti - 306,262 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 188,342 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 117,920 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 2978 piante di cannabis - 41 giorni di detenzione -------------------------------------- NOTIZIE 14-04-2009 Giamaica. Usain Bolt: ho fatto uso di marijuana Non apprezzera' questa dichiarazione Giovanni Serpelloni, direttore del dipartimento antidroga italiano che alcuni giorni fa aveva detto che chi fuma anche un solo spinello e' perduto. Lo sprinter giamaicano Usain Bolt ha confessato di avere fatto uso di marijuana in gioventú. Ma come per il 99% di coloro che hanno fumato cannabis, la sua vita non si e' fermata li'. "Qui in Giamaica tutti l'hanno provata", ha detto alla Bild lo sprinter, vincitore di tre medaglie d'oro su 100, 200 e nella staffetta 4x100 metri alle ultime Olimpiadi di Pechino. 14-04-2009 Usa. New York. Storie di proibizionismo: anche durante la crisi, la marijuana frutta molto In tempi di crisi economica, c'è un business che sta fruttando molto, soprattutto a New York: si tratta, stando a quanto rivela il tabloid newyorchese New York Post, delle coltivazioni in casa della marijuana. Dallo scorso primo ottobre, le autorità hanno scovato infatti ben otto coltivazioni idroponiche, cinque delle quali piantate nella Grande Mela. Lo stesso John Golbride, responsabile dell'ufficio di New York della Dea (Drug Enforcement Administration), ammette che la coltivazione idroponica - ovvero nell'acqua - della marijuana dà grandi vantaggi economici, visto che ogni libbra (453,5 grammi) di 'erba' cosí coltivata che va in strada è valutata ben 5.000 dollari (contro un prezzo che oscilla tra i 400 e i 1.500 dollari della marijuana messicana). Delle cinque coltivazioni che sono state scoperte a New York, quattro sono state sequestrate nel Bronx. In tutto, cinque raid delle forze dell'ordine hanno scovato 830 libbre (376,405 chili) di marijuana, valutate ben 4,15 milioni di dollari. 15-04-2009 Italia. Successi della guerra alla droga: denunciato anziano in possesso di una dose di hashish I carabinieri di Tricase, in provincia di Lecce, hanno denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti un pensionato 66enne di Castrignano del Capo. L'uomo è stato trovato in possesso di una dose di hashish che ha tentato di giustificare dicendo di averla rinvenuta in terra e poi raccolta senza sapere cosa fosse. Tale "ingenuità" non ha peró convinto i militari che lo hanno denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Lecce. Nel lungo weekend festivo i militari hanno controllato 160 automezzi e identificato oltre 200 persone. I servizi, rivolti a garantire la sicurezza alla viabilità nelle principali arterie del Salento meridionale, hanno consentito, tra l'altro, di denunciare un 34enne di Tricase per guida in stato d'ebbrezza con relativo ritiro della patente di guida. Nel corso dell'attività di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti sono state segnalate all'autorità amministrativa 7 giovani, tutti di età compresa tra i 17 e i 25 anni. La sostanza stupefacente del peso di alcuni grammi, marijuana e hashish, è stata sequestrata. 15-04-2009 Giamaica. Bolt si scusa: non e' vero che tutti i giamaicani hanno consumato marijuana Usain Bolt si e' scusato per l'intervista in cui aveva confessato di aver fumato marijuana. In un comunicato, il re della velocita' ha chiesto scusa ai suoi connazionali "giamaicani che si sono sentiti offesi dall'affermazione che in Giamaica per un bambino e' normale rullare uno spinello e tutti lo provano". Bolt ha anche invitato i giovani "a tenersi alla larga da qualsiasi tipo di droga perche' non gli dara' alcun beneficio, ne' personale, ne' sportivo". L'intervista di Bolt alla "Bild" era stata molto criticata in Giamaica, in quanto avrebbe banalizzato il fumo degli spinelli e fornito un'immagine distorta dell'isola delle Antille. 16-04-2009 Usa. La severita' delle politiche antidroga non riduce il consumo di marijuana Secondo una ricerca pubblicata sull'International Journal of Drug Policy la severita' delle leggi non si associa alla riduzione del consumo della marijuana tra gli adolescenti. E' stato investigato il consumo della marijuana e dell'alcol tra 5 mila adolescenti (14/15 anni) in Canada, Stati Uniti e Olanda. E' risultato che il tasso del consumo e' simile, malgrado la diversa politica sulle droghe. Negli Stati Uniti, il 33% dei quindicenni maschi e il 26% delle ragazze hanno consumato la marijuana l'anno precedente la ricerca. In Canada, con una politica proibizionista, ma con un approccio sul campo abbastanza rilassato, il 32% dei ragazzini e il 31% delle coetanee non l'hanno usata. In Olanda, dove e' legale la vendita della cannabis ai maggiori dei 18 anni, il 29% dei maschi e il 20% delle ragazzine l'hanno consumata. "Sorprendentemente ci sono poche prove della connessione tra il consumo della cannabis e la politica. I risultati rivelano che in Olanda il consumo non e' maggiore che negli Stati Uniti, e contrastano con le teorie secondo le quali il proibizionismo riduce il consumo tra gli adolescenti, e che la decriminalizzazione lo incoraggia. Non ci sono prove che il proibizionismo statunitense protegga piu' della politica canadese o della legalizzazione olandese", si legge nell'articolo. 16-04-2009 Italia. Genova. Psicologo antidroga nelle discoteche Uno psicologo in discoteca per aiutare i giovani a combattere la dipendenza da droga e alcol. E' l'iniziativa del portale www.informatutto.info che ha elaborato un progetto per fornire un servizio anti dipendenza da droga ed alcol da parte di uno psicologo nelle discoteche genovesi. L'obiettivo dell'iniziativa e' quello di dare un punto di riferimento ai giovani, un posto dove potersi sfogare e parlare dei loro problemi. I giovani che ricorreranno al servizio potranno continuare la terapia anche dopo il primo colloquio, presso lo studio dello psicologo oppure nelle discoteche che aderiranno, negli orari in cui il professionista sara' disponibile. 16-04-2009 Usa. Guerra alla droga, nominato lo 'zar del confine' con il Messico Janet Napolitano, ministro della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, ha ufficialmente presentato il nuovo "zar dei confini"; si tratta dell'ex procuratore federale Alan Bersin. La nomina di Bersin, avvenuta con una conferenza stampa indetta sul ponte che collega El Paso a Ciudad, in Messico, arriva alla vigilia del viaggio del presidente americano Barack Obama in Messico. Obama arriverà domani a Città del Messico, prima di presenziare al summit delle Americhe di Trinidad e Tobago, che prenderà il via dopodomani, 17 aprile. Al centro della prima visita di Obama in America Latina, sarà la lotta al narcotraffico: la stessa lotta di cui dovrà occuparsi l'ex funzionario del dipartimento di Giustizia Bersin; nelle vesti di zar del confine, Bersin avrà infatti il compito di controllare gli sforzi del dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, volti a porre fine alla violenza legata al narcotraffico e anche a ridurre il flusso di immigrati clandestini attraverso il confine tra il Messico e gli Usa. 17-04-2009 Messico. Obama incontra Calderon: avanti con la guerra alla droga Preceduto da encomi all''eroico impegno' del presidente Felipe Calderon nella lotta ai narcos e dalla decisione di mettere tre cartelli messicani nella lista nera dei boss della droga, il presidente Barack Obama e' volato in Messico per la prima visita di un presidente Usa nella capitale dai tempi di Bill Clinton. Migliaia di poliziotti hanno guardato a vista la zona della residenza presidenziale teatro del blitz di 24 ore sulla via del vertice delle Americhe che si aprira' venerdi' a Port of Spain, la capitale di Trinidad e Tobago. Una visita lampo, decisa in segno di rispetto per il vicino meridionale a cui Obama ha ogni intenzione di dare una mano nella lotta contro la violenza dei narcos che ha fatto oltre diecimila morti dal 2006. 'Calderon sta facendo un lavoro eroico nell'affrontare un problema enorme ai nostri confini', ha detto Obama in un'intervista alla Cnn in spagnolo indicando che gli Stati Uniti stanno cercando di fare la loro parte: 'Non solo intercettando il traffico che sale al nord, ma anche bloccando il flusso di armi e di liquidi che scende a sud'. Ieri, a questo scopo, Washington ha aggiunto tre cartelli messicani - Sinaloa, Los Zetas e La Familia Michoachana - alla lista nera dei boss della droga, con una procedura accelerata rispetto a un processo che usualmente prende un anno e che consentira' al governo americano di mettere sotto sequestro i beni dei narcocriminali. Ogni anno, secondo stime federali americane, da 19 a 39 miliardi di dollari di proventi del traffico di droga scendono in Messico dagli Stati Uniti. Dal 2000, 78 gruppi di narcotrafficanti sono stati inseriti nella lista nera dal governo americano. L'incontro di oggi e' il secondo tra Obama e Calderon che si erano gia' visti a Washington poco prima dell'insediamento del nuovo presidente democratico. Usa e Messico condividono una lunga frontiera e hanno l'obbligo di andare d'accordo. Da quando si e' insediato alla Casa Bianca, Obama e i suoi collaboratori hanno lavorato assiduamente per delineare una politica messicana in chiave di 'responsabilita' condivise'. Nella sua prima visita in Messico da segretario di Stato Hillary Clinton aveva segnalato una svolta nella posizione Usa riconoscendo che il narcotraffico serve soprattutto ad alimentare i consumatori statunitensi, un mea culpa nelle corde della visita di Obama che ha avuto un effetto distensivo nell'atteggiamento dei messicani. Oltre alla lotta al narcotraffico, con il recente drammatico aumento delle violenze nelle aree di frontiera, e alla crisi economica che dagli Stati Uniti ha allargato il contagio a sud del Rio Grande, la questione dell'immigrazione clandestina negli Usa e' stato uno dei punti messi in cima all'agenda. Obama, che ieri ha nominato un alto magistrato, Alan Bersin, nell'incarico di 'zar dei confini', ha promesso alla Cnn in spagnolo un rinnovato impegno per portare una riforma complessiva in dirittura d'arrivo al Congresso. 17-04-2009 Italia. Rischio ictus per giovani, consumano troppe droghe legali (sigarette e alcolici) Bevono in modo esagerato e fumano senza considerare i rischi che corrono. I giovani italiani sono sempre piu' vittime di alcolici e sigarette, principali fattori di rischio di tante patologie, tra cui l'ictus. A dimostrarlo e' uno studio-screening effettuato su 728 studenti dell'universita' Sapienza di Roma. I dati dell'indagine sono stati presentati oggi al policlinico capitolino Umberto I, durante un convegno organizzato da Alice (Associazione per la lotta all'ictus cerebrale) giovani. Dallo screening emerge come i giovani si sentano al sicuro, non si curino dei principali fattori di rischio ictus, considerando questa come una malattia che colpisce soltanto. Il 28% degli intervistati ha infatti ammesso di consumare alcolici in maniera eccessiva, mentre uno su due ha confessato di fumare quasi meta' pacchetto di sigarette al giorno. Dati allarmanti secondo gli esperti intervenuti all'incontro. Se alcuni fattori di rischio ictus non sono modificabili (sesso, eta', ereditarieta'), ce ne sono infatti altri su cui si puo' intervenire. Sigarette e alcolici in cima alla lista. Ma anche alimentazione e droga non sono aspetti da trascurare. Il dato piu' allarmante che emerge dallo screening riguarda i fumatori. Per le donne con il vizio e che assumono anche contraccettivi orali (23% degli intervistati), infatti, aumenta di 5,5 volte il rischio di eventi cardiovascolari. "I dati emersi da quest'indagine - sottolinea Arturo Consoli, coordinatore nazionale di Alice Giovani - ci dicono che i rischi esistono anche per le persone giovani e solo la conoscenza e un comportamento responsabile possono ridimensionare il fenomeno. La nostra associazione - conclude - deve proseguire con entusiasmo nella prospettiva di migliorare la conoscenza di questa fascia d'eta' nei confronti di questo problema". 17-04-2009 Colombia. Uribe vuole la criminalizzazione del consumo di droghe illegali Il Congresso discutera' il progetto di legge presentato dal Governo che proibisce il possesso di qualsiasi droga e punisce i consumatori, obbligandoli alla disintossicazione. La proposta intende cambiare la sentenza della Corte Costituzionale del 1994, secondo la quale il proibizionismo "viola i diritti della personalita'". Da allora, e' possibile che gli adulti posseggano massimo 20 grammi di marijuana o uno di cocaina per consumo personale. L'ultimo sondaggio sul consumo, condotto lo scorso anno dall'Amministrazione Uribe e pubblicata a febbraio, rivela che il 2,3% dei colombiani hanno ammesso di avere usato l'anno precedente la marijuana, e meno dell'1% cocaina. Molti cittadini sono scesi in strada per difendere il diritto al consumo personale. Sin dalla campagna presidenziale, Alvaro Uribe dichiaro' di voler cambiare la legge sul possesso di droghe, ma in sei anni di presidenza non ha mai raggiunto l'obiettivo, compreso un referendum nel 2003 che fu bocciato. Ben quattro volte ha cercato di far si' che il Governo discutesse della legge, ma senza alcun successo. Per Uribe e' contraddittorio che la Colombia, maggiore produttrice ed esportatrice di cocaina del mondo proclami la guerra alle droghe, finanziata anche dagli Stati Uniti, e permetta poi il consumo di cocaina. "Non e' corretto che si lotti contro i traffici e i trafficanti, criminali e contemporaneamente si sia permissivi", ha detto il presidente in una conferenza stampa. "Se il Governo dovesse approvare la proposta di legge, la Colombia non sara' mai un Paese libero dalle droghe, e sara' meno libero civilmente", si legge nel rapporto sulla sicurezza di Alfredo Rangel. Il senatore Armando Benedetti, membro della coalizione governativa, si e' opposto a qualsiasi tentativo del presidente di penalizzare il consumo di droghe. "Lo Stato non deve regolare la vita privata dei colombiani", ha dichiarato 18-04-2009 Francia. Storie di proibizionismo: censurata anche la pipa di Monsieur Hulot 'Assurdo, ridicolo, Jacques Tati senza la sua pipa, e' come Chaplin senza cappello'. E' unanime il coro di proteste contro la decisione di Metrobus, la pubblicitaria della metropolitana parigina, di censurare il manifesto di una mostra alla Cinematheque dedicata al mitico regista-attore, perche' la pipa di Monsieur Hulot a spasso sul suo Solex 'e' contraria alla legge anti tabacco'. Metrobus voleva cancellare completamente l'oggetto dello scandalo, ma ad iniziativa cosi' ridicola la Cinematheque ha risposto con uno stratagemma che sottolinea il ridicolo: sui manifesti consegnati a Metrobus ed esposti nelle stazioni della metropolitana la pipa e' sostituita da una girandola colorata. E perche' non mettere in testa a Monsieur Hulot un casco integrale, e sostituire il Solex inquinante con un veicolo verde? La stampa ha fatto a gara per inventare commenti ironici. Il cineasta Costantin Costa Gavras, presidente della Cinematheque, trova assurdo questo 'eccesso di zelo' e sottolinea che Tati non accende mai la famosa pipa, in nessuno dei suoi film. Claude Evin, ex ministro della sanita' e padre della legge anti tabacco di 18 anni fa, teme addirittura che la polemica scatenata dalla censura - censura che alcuni paragonano al buon tempo della manipolazione di immagini nell'ex Urss - nuoccia alla lotta contro il fumo e sottolinea che Monsieur Hulot, il personaggio creato e interpretato da Jacques Tati, e la sua pipa fanno parte del patrimonio culturale della Francia. Ma Tati-Hulot non e'la prima vittima della legge Evin: nel 1996 da un francobollo raffigurante Andre' Malraux scomparve la sigaretta tra le labbra, e nel 2005 tocco' ad un altro accanito fumatore, Jean Paul Sartre: la sigaretta spari' dalla foto di un catalogo di una mostra a lui dedicata alla Biblioteca nazionale. 18-04-2009 Messico. Guerra alla droga: venti morti in poche ore I corpi senza vita di venti persone assassinate sono stati rinvenuti nelle ultime ore negli stati messicani di Chihuahua, a nord, e di Michoacan, a ovest. Lo ha reso noto la polizia messicana, precisando che tre delle vittime sono state decapitate e che tra le persone uccise c'e' un americano di 32 anni, Sergio Porras. Gli omicidi sono avvenuti di fatto in coincidenza con la visita del presidente Barack Obama, che nei suoi colloqui a Citta' del Messico ha affrontato proprio il tema della lotta al narcotraffico e l'aumento della violenza. Porras, ha spiegato la polizia, e' stato ucciso a Ciudad Juarez, dove era giunto da El Paso in Texas, sud degli Stati Uniti, per visitare la madre. Alcuni uomini gli hanno sparato da un'auto mentre cercava di entrare in casa dei suoi familiari. Altri quattro cadaveri, tre dei quali decapitati, sono stati recuperati a San Lucas, nello Stato di Michoacan. Nelle stesse ore venivano rinvenuti i corpi senza vita di quattro persone a Chihuahua: uno di questi era di una donna che si trovava all'interno di un veicolo con targa statunitense. Altre sei persone sono state uccise d'altra parte a Michoacan e cinque a Tarahumara, ancora nello stato di Chihuahua. 20-04-2009 Italia. Forli': convegno sui cento anni del proibizionismo sulle droghe Cos'hanno prodotto cent'anni di accordi internazionali sul controllo delle droghe? Quali le conseguenze e quali i vantaggi? Che tipo di societa' abbiamo costruito e in che direzione intendiamo andare in futuro? Un convegno in programma domani e mercoledi' a Forli' cerchera' di rispondere a questi interrogativi, affrontando il problema delle sostanze stupefacenti dal punto di vista delle politiche attuate in materia anziche' da quello clinico. Il congresso '1909-2009. Cento anni di controllo internazionale sulle droghe' e' in programma in sala Santa Caterina; l'iniziativa, organizzata dal Sert dell'Ausl di Forli' in collaborazione con la Facolta' di Scienze Politiche Roberto Ruffilli e diverse associazioni impegnate nel campo delle droghe (Itaca Italia e Itaca Europa, In Itinere, Forum Droghe, Ais, Sezione di Socioogia della Salute e della Medicina Siss), vedra' l'intervento di esperti italiani e stranieri, fra cui Peter Cohen (professore emerito Universita' Asterdam), Cristopher Hallam (International Drug Policy Consortium-Release) e Massimo Barra (Commissione permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa). 'Lo spunto da cui siamo partiti e' il centenario del primo accordo internazionale sulle droghe - spiega il dottor Edoardo Polidori, direttore del Sert dell'Ausl di Forli' - nel 1909, infatti, per porre fine ai rapporti conflittuali legati a immigrazione e scambi commerciali, Usa e Cina decisero di sedersi davanti a un tavolo al fine di regolare a livello mondiale il commercio d'oppio. La Conferenza internazionale sull'oppio di Shangai del 1909 partori' nove risoluzioni finali che, pur non prevedendo obblighi vincolanti, rappresentarono ugualmente il primo testo di diritto della droga'. Di li' in avanti, l'attenzione delle grandi potenze a questi temi aumento' costantemente. 'Dopo l'oppio, si passo' a disciplinare lo scambio di altre sostanze - illustra Polidori - Per comprendere l'importanza attribuita a questi accordi, basti pensare che un intero capitolo del trattato di Versailles del 1918 era dedicato al commercio delle droghe'. Per arrivare a oggi, l'argomento e' piu' che mai d'attualita': proprio quest'anno, infatti, in base alla clausola di revisione decennale prevista dall'Onu, sono stati rinegoziati gli ultimi trattati in materia. 'Gli accordi siglati in questo secolo, mirando a un controllo globale sulle droghe, avevano delle finalita' - commenta il direttore del Sert - il nostro obiettivo e' indagare se siano state raggiunte e, se si', a che prezzo. Leggendo i dati Onu sembra emergere un quadro molto positivo: il numero di paesi in cui si coltiva oppio e' costantemente calato e oggi esiste un solo grande stato produttore, l'Afganistan. Lo stesso trend vale per la cocaina, con la Colombia unico paese esportatore benche', stando ad alcune fonti, i sequestri qui operati dalla polizia siano pari alle quantita' immesse sul mercato. Solo gli stati dove si coltiva cannabis sono segnalati in aumento, dai 130 di dieci anni fa ai 170 odierni'. 'Vogliamo riflettere con mente aperta, rifuggendo dalla gabbia proibizionismo/antiproibizionismo - precisa Polidori - Le scelte attuate in questo campo delineano il tipo di comunita' che si intende costruire: pensando al futuro, quindi, e' fondamentale comprendere le ripercussioni del tipo di regolamentazione adottato a livello internazionale e poi variamente tradotto nei diversi paesi'. I lavori si apriranno domani alle 9.30 con il saluto delle autorita', fra cui il sindaco di Forli' Nadia Masini e il Direttore Generale dell'Ausl Claudio Mazzoni. 20-04-2009 Italia. Storie di proibizionismo: si getta dall'ottavo piano dopo perquisizione antidroga Corriere della Sera - Un ragazzo sorpreso con la droga in auto si è tolto la vita gettandosi dal balcone della sua casa. I carabinieri di Aprilia hanno bussato ieri mattina all'abitazione di Roberto Pregnolato, operaio incensurato di 33 anni, a seguito dei controlli effettuati in strada nella notte appena trascorsa ad opera del nucleo radiomobile. La pattuglia lo aveva fermato con la fidanzata rinvenendo nella macchina 6 grammi e mezzo di «neve». IL GESTO - Dipendente della farmaceutica Abbot, senza precedenti penali, deve aver sofferto per la seconda perquisizione nella mansarda che divideva con la compagna. I carabinieri hanno infatti trovato un altro piccolo quantitativo di hashish e un bilancino, e lui non ha retto per la vergogna. «Roberto dove sei?», ha urlato la fidanzata: sfuggendo per un attimo agli sguardi dei militari e della donna, il ragazzo si è lanciato dall'ottavo piano del condominio di piazza Benedetto Croce rovinando al suolo. Perché una reazione così estrema? Difficile una risposta, ma il black out nella mente di Roberto è scattato, forse, per il timore di una ulteriore perquisizione sul posto di lavoro, e la paura di vedersi marchiato come cocainomane. LE INDAGINI - Un caso delicato, che ha portato sul luogo dell'incidente il comandante provinciale dei carabinieri Roberto Boccaccio per le prime verifiche. Le indagini sono passate alla squadra mobile - una prassi quando ci sono vicende inerenti le stesse forze dell'ordine - mentre il fascicolo, su cui lavora il sostituto procuratore Luigia Spinelli, è stato secretato. Forse una notte brava è costata la vita a Roberto, operatore chimico presso la sede apriliana della multinazionale, un passato nelle giovanili della Roma, la corsa alle comunali nel 2005, intenzionato a sposare presto la sua Selvaggia, addetta al personale in un grande centro commerciale. «Ditelo che è stata una cavolata quella della droga - tengono a precisare gli amici - lui era troppo onesto, la coscienza lo ha spinto a quel gesto». 20-04-2009 Olanda. Stretta sui grow-shop Dopo l'annunciato giro di vite sui coffee-shop da parte del governo, in Olanda finiscono nel mirino anche i grow-shop, i negozi in cui si trova tutto il necessario per coltivare la cannabis in proprio. A lanciare l'offensiva e' soprattutto la citta' di Rotterdam, che vuole cercare di stroncare il giro di affari illeciti che ruoterebbe attorno a questi esercizi. Le autorita' comunali hanno infatti chiesto al Governo una legge che metta al bando i grow-shop. In subordine, la richiesta e' quella di una revisione della legislazione vigente, in modo da poter aumentare i controlli sulle attivita' commerciali sospettate di essere illegali, con la possibilita' di verificare se i titolari dei negozi hanno precedenti penali, contatti col mondo del commercio di droghe, oppure se con la loro attivita' riciclano denaro sporco. 'I grow-shop sono l'anello chiave nella catena della criminalita' che ruota attorno alle droghe leggere', spiega Corine Duitman, dell'assessorato alla sicurezza del comune di Rotterdam, dove sono presenti almeno 25 negozi del genere. 'Ci aspettiamo che circa l'80% dei negozi non passera' uno screening del genere e che quindi potra' essere chiuso', ha aggiunto riferendosi all'ipotesi di un inasprimento dei controlli. Infatti, spiegano al municipio di Rotterdam, le relazioni tra piantagioni di cannabis e i grow-shop sono molto strette, tanto che 'in alcuni casi le piantagioni sono addirittura finanziate o gestite dai grow-shop stessi'. E coltivare cannabis per la vendita in Olanda e' illegale. Per sfuggire alla legge, pero', molti di questi negozi si registrano alla Camera di Commercio come un altro tipo di impresa: uno - come emerso dalle recenti verifiche - persino come negozio che vende acquari per i pesci. 20-04-2009 Italia. Storie di guerra alla droga: arrestato spacciatore 13enne Un ragazzino di 13 anni, P.L., e' stato arrestato ieri sera dalla polizia a Catania perche' sorpreso a spacciare marijuana nel quartiere San Cristoforo. E' accusato di detenzione di sostanze stupefacenti. Il tredicenne, notato mentre cedeva della droga in via Murifabbro, vedendo gli agenti e' fuggito ma e' stato bloccato dopo un lungo inseguimento. Addosso i poliziotti gli hanno trovato 265 euro in contanti e 16 'stecchette' di marijuana. Il ragazzino e' stato accompagnato in un centro di prima accoglienza. ----------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA. Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale 10411502 IBAN: IT 81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 - IBAN: IT 11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a se' stante e' la lettera O e non la cifra 0) -----------------------------