====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 28-10-2008 al 03-11-2008 n.45/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Mondo. Le campagne antifumo invogliano a fumare - Il nuovo nemico si chiama Ser.T. - Governo vs. Governo ... ma i Mass Media non se ne accorgono (come al solito) NOTIZIE - Canada. British Columbia. Presentano appello due attivisti di Holy Smoke - Olanda. Arriva la bibita alla nicotina - Messico. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti fra i funzionari della Procura generale - Italia. Cassazione: convivere con pusher non e' sinonimo di complicita' - Ue. Verso il bando totale del fumo nei locali pubblici - Usa. Florida. Storie di proibizionismo: migliaia di persone non potranno votare il 4 novembre - Messico. Commissione Diritti Umani, aperto al dibattito sulla legalizzazione delle droghe - Usa. Atlantic City, il divieto di fumo dura 12 giorni - Usa. SHOCK: Walters appoggia la decriminalizzazione della marijuana...in Messico - Italia. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti "bipartisan" - Italia. Bimbo di un anno muore (forse) per aver ingerito il metadone dei genitori - Italia. Presentato sistema di allerta rapida contro le droghe killer - Afghanistan. Quanto e' calata la produzione di oppio? Guerra di cifre Onu-Usa - Messico. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti infiltrano magistratura, esercito, ambasciate, polizia ... - Italia. Esperto: il cibo da' dipendenza, come alcool e droghe - Italia. Lombardia. Federserd al vicesindaco di Milano: falla finita! - Israele. Partito dei Verdi per la legalizzazione della marijuana - Italia. Mussolini: test antidroga per le donne in gravidanza - Messico. Storie di guerra alla droga: trovata lista con militari corrotti dai narcotrafficanti - Bolivia. Governo sradica 5mila ettari di coca...senza l'aiuto degli Usa - Usa. Il prezzo della cocaina aumentato del 65% - Italia. Serpelloni: rivedremo le linee guida sull'affidamento del metadone - L'Italia non combatte il dolore: prima in Ue per uso di Fans, ultima per impiego di oppiacei - Italia. Bimbo morto (forse) per metadone, il nonno: i media ne fanno Cogne bis - Italia. Storie di proibizionismo: capo polizia penitenziaria arrotondava stipendio vendendo droga ai detenuti - Messico. Bollettino di guerra alla droga del 31 ottobre: 32 morti - Messico. Storie di proibizionismo: si dimette vicecapo Polizia accusato di narcotraffico - Bolivia. Morales ordina la sospensione delle attivita' della Dea - Italia. Nonostante la "tolleranza zero" continuano le stragi sulle strade ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 55 arresti - 334,480 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 188,445 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 146,035 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 68 giorni di detenzione ARTICOLI 30-10-2008 Mondo. Le campagne antifumo invogliano a fumare Il fattore subliminale e' piu' importante di quanto s'immagini, rivela "Buyology", il nuovo libro di Martin Lindstrom, che e' un noto esperto di mercato (di neuromarketing precisamente). Il libro tratta di come reagiscono i consumatori all'impatto dei marchi. Ad esempio, se una campagna antifumo mette in guardia dai rischi del consumo di sigarette, il messaggio ha senz'altro senso da un punto di vista razionale, eppure e' controproducente, secondo le tesi di Lindstrom: ottiene che i fumatori sentano potentemente il desiderio di fumare e non il contrario. Il volume "Buyology: verita' e menzogne su cio' che compriamo" e' frutto di una ricerca durata tre anni e costata 7 milioni di dollari (5.436.000 euro), come segnala il rapporto Advertising Age. Lindstrom e la sua equipe hanno applicato le ultime tecniche neurologiche a duemila persone di cinque Paesi, allo scopo di decifrare il comportamento dell'essere umano quando si tratta di fare acquisti. Tra le evidenze emerse, spicca il fatto che i consumatori non si fanno guidare solo da motivazioni coscienti, ma anche da quelle inconsapevoli. "La maggior parte delle decisioni quotidiane si formano in una parte del cervello di cui non siamo neanche coscienti", ha spiegato Lindstrom. Il responsabile del libro e dello studio voleva scoprire "che cosa rende attraente un marchio", ma la risposta e' risultata complicata. Soprattutto riguardo alle sigarette. Quando chiedeva ai soggetti del campione se gli allarmi antifumo funzionano, la maggioranza rispondeva "Si'" senza nessuna esitazione. Era il loro lato cosciente... ma quello subcosciente li contraddiceva. Infatti, i risultati mostrano che se la domanda si accompagnava alle immagini, i fumatori avevano piu' voglia di prendere una sigaretta dal pacchetto. Giudizi sulla pubblicita' indiretta. Un altro dei risultati interessanti dell'indagine di Lindstrom e' la sottrazione dell'importanza dei loghi dei marchi, giacche' il libro assicura che gli altri sensi, come l'olfatto o l'udito, incidono anche di piu' sulla decisione finale del consumatore. Inoltre, lo studio smitizza il potere del product placement o pubblicita' indiretta -la tecnica pubblicitaria che consiste nel piazzare un prodotto di marca in un programma televisivo. Nel reality American Idol, Coca-Cola e Ford hanno speso la stessa cifra, ma i consumatori memorizzavano molto meglio le immagini dell'azienda di bibite essendo piu' intrecciata all'azione. L'autore, il cui libro sta per essere pubblicato, raccomanda il neuromarketing per scoprire questi segreti, che sicuramente segneranno le indagini pubblicitarie del futuro. Rosa a Marca 30-10-2008 Il nuovo nemico si chiama Ser.T. La furia ideologica del proibizionismo ha aperto un nuovo fronte nella guerra alla droga: il nuovo nemico si chiama Ser.T., Servizio per le tossicodipendenze. Ora che chi, come noi, si batte per una diversa politica sulle droghe, e' stato ormai emarginato come minoranza ideologica o addirittura pro-droga, si e' passati a combattere anche quella minima assistenza sanitaria che permette ad alcuni tossicodipendenti di rompere con il mercato illegale, di smettere di delinquere per procurarsi la dose e ricostruirsi una vita normale. Prendiamo ad esempio le dichiarazioni del vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato (An): 'I Sert sono da chiudere. Sono oggi un focolaio di spaccio piu' che luogo di cura'. Direte voi: ma queste sono dichiarazioni isolate di un folle. Purtroppo non e' cosi', come ci dimostra un recente episodio di cronaca. Un bambino di un anno e' tragicamente morto per aver (forse) ingerito del metadone dato in affidamento dal Sert.T. ai genitori (1). L'affidamento, una pratica diffusa in quasi tutti i Paesi europei, evita al paziente di doversi recare ogni giorno presso il proprio Ser.T., un enorme perdita di tempo e di risorse che senza dubbio costituisce un ostacolo al recupero della normalita'. Se dovessimo tutti i giorni recarci in una clinica, magari dall'altra parte della citta', e aspettare il nostro turno per ricevere la dose quotidiana di insulina o di antidepressivo, di cardioaspirina o di betabloccanti, sarebbe difficile avere una vita normale, mantenere un lavoro, avere del tempo libero da passare con i propri cari, viaggiare. Ebbene, questo singolo episodio ha scatenato reazioni furiose contro i Ser.T. L'onorevole Isabella Bertolini ha tuonato: "si aprono interrogativi inquietanti sulla bonta' e sull'efficacia delle leggi che regolano la somministrazione e la prescrizione del metadone ai drogati" (notare bene la parola 'drogati'). Andrea Muccioli, patron della comunita' di recupero San Patrignano, che sul proibizionismo ha costruito le sue fortune, sentenzia: "Queste morti sono solo il risultato piu' visibile ed eclatante della dissennata politica di cronicizzazione della tossicodipendenza, chiamata 'riduzione del danno'". Gli onorevoli Alessandra Mussolini e Domedico Di Virgilio si spingono a chiedere l'obbligatorieta' del test antidroga per tutte le donne incinta (e allora perche' non controllare se consumano anche alcool o tabacco, oppure troppi zuccheri, visto che le conseguenze sul feto possono essere altrettanto disastrose?) (2) Alla fine e' arrivato anche il braccio destro di Giovanardi, il medico-scrittore-compositore-pittore Giovanni Serpelloni (3), che annuncia la revisione delle linee guida sull'affidamento del metadone. Per capire quanto intellettualmente disoneste -per non dire insensate- siano queste dichiarazioni, basti pensare a quanti bambini muoiono per aver ingerito i farmaci (legali) dei genitori, oppure il detersivo o la candeggina mal custodita sotto l'acquaio. E' proprio l'intossicazione da farmaci e da prodotti della casa che costituisce la seconda causa di incidenti domestici per gli under 14 (gli incidenti domestici sono la prima causa di morte per i bambini di questa eta'). Solo in Gran Bretagna, ogni anno circa 25.000 bambini 'pasteggiano' a pasticche o detersivi -di cui un quinto finisce in ospedale (4). Non ho dati precisi, ma le morti da intossicazione da farmaci o altri prodotti domestici in Italia e' probabilmente nell'ordine di decine, se non centinaia. Nessuno si sognerebbe di mettere in discussione l'acquisto di un flacone di candeggina, imponendo l'acquisto massimo di una dose al giorno. Verrebbe considerato uno squilibrato quel politico che chiedesse di vietare la vendita di piu' di un'aspirina al giorno o addirittura definisse la farmacia 'un focolaio di spaccio'. Eppure, questo viene detto dei Ser.T. In fondo, di mezzo non ci sono pazienti 'normali', ma dei 'drogati' -come premurosamente e compassionevolmente li chiama l'on. Bertolini. Ma come si e' arrivati fino a questo punto? Come e' possibile che sia stato messo a tacere del tutto il dibattito politico intorno alla droga, tanto da arrivare a mettere in discussione uno strumento come il Ser.T. che esiste anche nei Paesi che guidano la guerra mondiale alla droga? La risposta e' senza dubbio la mancanza di informazione, di giornalismo d'inchiesta. Per i mass media, l'evidente fallimento della pluridecennale guerra alla droga non e' piu' -forse non lo e' mai stato- un tema degno di essere approfondito. Questo ha permesso alle posizioni piu' estremiste ed ideologiche di mascherarsi da pensiero mainstream. Al punto che e' ormai fatto normale invocare la chiusura dei Ser.T. senza che un singolo giornale a tiratura nazionale si degni di analizzare il merito di tale proposta (e del proponente). Eppure ogni giorno, questi stessi organi di 'informazione' scrivono delle conseguenze di questa guerra: - galere stracolme di tossicodipendenti e giovani il cui unico reato e' stato il possesso di sostanze vietate; - migliaia di morti per overdose; - droghe killer, messe sul mercato senza controllo alcuno da narcotrafficanti senza scrupoli; - l'enorme espansione economica e territoriale delle organizzazioni criminali (la 'Ndrangheta e' ormai una potenza mondiale nel commercio della cocaina) e terroristiche (Talebani, Al Qaida, Farc, etc.); - centinaia di milioni di euro destinati alle forze dell'ordine e al sistema giudiziario, che riescono ad intercettare una risibile percentuale del fenomeno (invece di investirli in educazione, prevenzione e cura); - aumento esponenziale del consumo di sostanze illegali (ogni giorno sembra suonare l'allarme 'droga'); - diffusione di Aids e altre malattie. Ma l''informazione' continua a riportarli come fatti di cronaca isolati, invece di porsi l'elementare interrogativo: queste sconfitte sono forse riconducibili ad una scelta politica sbagliata? E' inevitabile che l'evento di cronaca, specialmente quando qualche giovane ha finito per rimetterci la vita, ispiri nel lettore un senso di sdegno e vendetta verso il colpevole piu' facilmente individuabile: lo spacciatore, l'amico che ha condiviso la sostanza, e cosi' via. Ed e' proprio su questa comprensibile reazione che il politico in cerca di consenso interviene, invocando maggiori sanzioni, piu' guerra, "tolleranza zero". E cosi' fioccano le proposte piu' stravaganti: via per sempre la patente a chi e' condannato per droga (ma non a chi e' condannato per terrorismo o mafia); nuovi divieti, dal rave party ai siti Internet che promuovono la legalizzazione della marijuana; cani antidroga e poliziotti nelle classi scolastiche; kit antidroga gratuiti ai genitori per testare i figli; eliminazione dei programmi di scambio delle siringhe (gli unici attualmente in grado di diminuire il contagio fra tossicodipendenti). Il problema e' che se scegliessimo una strategia diversa, magari legalizzando e controllando il mercato e la distribuzione delle sostanze stupefacenti, molti di questi episodi non avrebbero motivo di esistere. Certo, la piccola vittima del genitore irresponsabile che lascia del metadone incustodito, continuerebbe purtroppo ad esserci, come ci sara' sempre la madre che non allaccia le cinture di sicurezza al figlio o il padre che lascia i figli incustoditi nella vasca da bagno piena d'acqua. Ma il tossicodipendente, come gia' il farmaco-dipendente, non finirebbe in carcere, ma in una struttura socio-sanitaria. Soprattutto, non sarebbe costretto a delinquere per procurarsi la sostanza (avete mai letto "Svaligia supermercato per procurarsi il sonnifero", oppure "Si prostituisce per comprarsi l'ansiolitico"?). Cosi' come gli enormi guadagni della 'Ndrangheta sarebbero trasferiti alle compagnie farmaceutiche e al sistema sanitario nazionale. E lo spacciatore sarebbe sostituito dal medico curante e dal farmacista, figure che potrebbero offrire garanzie sulla composizione delle sostanze, oltre a percorsi di disintossicazione e reinserimento sociale. Vabbe', ormai siamo lontani anni luce da questo dibattito. Regna la cronaca dell'emergenza e della superficialita'. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18860 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18868 (3) http://www.giovanniserpelloni.it/index.php?pa=26 (4) http://www.dica33.it/argomenti/pediatria/farmaci/pediatria8.asp Pietro Yates Moretti 01-11-2008 Governo vs. Governo ... ma i Mass Media non se ne accorgono (come al solito) Facciamo appello alla curiosita' intellettuale, alla professionalita', al senso di responsabilita', nonche' all'amore della verita', di cui vogliamo credere siano ancora dotati alcuni giornalisti italiani. L'appello riguarda le due notizie che seguono. Invece di riportarle come fatti separati di cronaca politica, fate uno sforzo (basta poco) per individuare quella macroscopica contraddizione che le caratterizza. Un aiutino: il tabacco uccide piu' di tutte le altre droghe messe insieme. NOTIZIA 1. IL GOVERNO: DROGARSI NON E' LECITO, GRANDE RIGORE CONTRO LA DROGA Prevenire, individuare e cercare di recuperare pienamente i tossicodipendenti, ma nella certezza che non puó essere rivendicato un 'diritto a drogarsi' e che il Governo terrà un atteggiamento "di grande rigore" nei confronti della droga, dallo spaccio alla propaganda e fino al suo utilizzo. Questi i principi illustrati ieri da Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio delegato al coordinamento delle politiche di contrasto alle tossicodipendenze, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri dove, su invito del premier Berlusconi, ha presentato una relazione sulle strategie di sensibilizzazione contro gli effetti negativi dell'uso di sostanze psicoattive messe a punto dal Governo. Iniziative volte "a perseguire, in un dialogo continuo e costruttivo con Regioni, con il servizio pubblico e con il privato sociale, un'incisiva politica di prevenzione, di strategie per l'individuazione precoce della tossicodipendenza giovanile, di valorizzazione delle cure e dei trattamenti piú efficaci per un effettivo e pieno recupero delle persone tossicodipendenti", ma che dovranno "coniugarsi con la ferma indicazione che non puó essere rivendicato il 'diritto a drogarsi'". Il Governo terrà, ha garantito Giovanardi, un atteggiamento "di grande rigore nei confronti delle attività illecite, della propaganda e dello smercio di tutte le sostanze stupefacenti, senza confondere, sotto il profilo sanzionatorio, la figura del consumatore con quella dello spacciatore di droga". NOTIZIA 2. IL GOVERNO: LOTTEREMO PER DESTINARE FONDI UE AI COLTIVATORI DI TABACCO 'Daremo vita a un forte coordinamento tra le delegazioni dei Paesi europei produttori di tabacco per fare pressing sull'Unione Europea in modo da salvaguardare questa coltivazione, che rappresenta un importante motore di sviluppo per molte economie locali, soprattutto nelle aree piu' svantaggiate'. Cosi' il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia annuncia, in una nota, il vertice dei Ministri dell'Agricoltura dei Paesi dell'Unione Europea produttori di tabacco, che si terra' a Verona il 4 novembre. La tabacchicoltura, ha proseguito Zaia, 'e' un presupposto irrinunciabile per evitare l'esodo della popolazione rurale, salvaguardare il reddito di migliaia di famiglie che vivono in zone fragili e mantenere un livello soddisfacente di sviluppo economico'. Al summit saranno presenti i rappresentanti di Bulgaria, Francia, Grecia, Polonia, Romania, Spagna e Ungheria, che discuteranno con una comunicazione congiunta le prospettive del comparto comunitario del tabacco. In particolare i Ministri chiederanno al presidente di turno Michel Barnier e alla commissaria europea Mariann Fischel Boel di mantenere in vigore fino al 2013 gli attuali schemi di sostegno e considerare le problematiche concernenti il comparto comunitario del tabacco come parte integrante dell'accordo finale che il Consiglio sara' chiamato ad adottare a conclusione del negoziato sullo Stato di Salute della Pac. -------------------------------------- NOTIZIE 28-10-2008 Canada. British Columbia. Presentano appello due attivisti di Holy Smoke Hanno presentato appello i due attivisti di Holy Smoke Culture Shop, Akka Annis e Paul DeFelice, condannati per spaccio di cannabis. I due sono fra i fondatori dell'associazione che promuove la legalizzazione della sostanza. DeFelice e' stato liberato su cauzione lo scorso febbraio, dopo essere stato condannato per traffico di marijuana a 12 mesi di detenzione da scontare presso il Kamloops Regional Correctional Facility. Per l'avvocato difensore Donald Skogstad questa condannata e' troppo severa. "La sentenza e' sbagliata. I miei clienti dovevano essere assolti. La sentenza e' troppo severa". Anche Annis e' stato liberato su cauzione. "Andiamo in appello per riaprire il caso su principi di costituzionalita'", ha concludo Skogstad. Il 23 dicembre saranno processati altri due attivisti coinvolti, Kelsey Stratas e Alan Middlemiss. 28-10-2008 Olanda. Arriva la bibita alla nicotina In aiuto ai tanti fumatori di mezza Europa colpiti dalla misure anti sigaretta in bar e ristoranti e' in arrivo 'Liquid Smoking', una bibita a base di estratti naturali che promette effetti simili a quelli della nicotina, facendo passare la voglia di accendere. La sigaretta in lattina, prodotta da un'azienda olandese, la United Drinks and Beauty Corporation, promette lo stesso mix di 'ebbrezza' e rilassatezza garantito dalla nicotina senza pero' dover avere a che fare con tabacco, accendini e posacenere. Il 'Liquid Smoking', se tutto va bene, sara' in commercio in Olanda entro Natale. E poi dara' l'assalto ad altri drink energizzanti oggi usati nei club per produrre cocktail che 'danno la carica'. 'Abbiamo dato vita a questo prodotto per aiutare chi e' stato colpito dal divieto di fumo nei locali pubblici', ha spiegato al Daily Mail l'amministratore delegato Martin Hartman, 'e tagliera' il desiderio di una sigaretta per anche quattro ore'. Nonostante non ci saranno limitazioni d'eta' al consumo di questa bevanda la stessa azienda consiglia ai minori di 15 ani di non farne uso, visto le proprieta' eccitanti. Ma qual e' il segreto del 'Liquid Smoking'? Un intruglio di sostanze naturali originarie del Sudafrica usate per secoli dai boscimani. Ora distillate in un olio che viene aggiunto alla bibita dal gusto alla frutta. 28-10-2008 Messico. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti fra i funzionari della Procura generale La Procura generale del Messico ha rivelato che alcuni membri del gruppo di narcotrafficanti diretto dai fratelli Beltrán Leyva erano infiltrati nell'organismo statale e che la banda corrompeva alti funzionari incaricati della lotta contro il narcotraffico. Sulla base di atti giudiziari, perizie e testimonianze ricavate dal capo della Sottoprocura per l'investigazione del crimine organizzato (Subprocuraduría de investigación espacializada en delincuencia organizada-Siedo) Miguel Colorado González, sono accusate attualmente cinque persone e altre 35 sono state destituite dai loro incarichi. Tra questi, l'ex direttore generale dell'inteligence della Siedo Fernando Rivera Hernández, che al momento si trova agli arresti. González ha rivelato che i funzionari corrotti ricevevano dai narcotrafficanti fino a 450 mila dollari al mese. 28-10-2008 Italia. Cassazione: convivere con pusher non e' sinonimo di complicita' Convivere con uno spacciatore di droga non vuol dire essere un complice. La cassazione ha accolto il ricorso di una ragazza che e' stata condannata, insieme con il suo compagno, perche' nella loro abitazione di Ravenna sono state trovate circa 9000 pasticche di ecstasy. La giovane Alessandra C., ventinovenne, era stata condannata dalla Corte d'appello di Bologna per "detenzione di stupefacenti a fini di spaccio": la stessa accusa contestata al suo compagno, Stefano G. La difesa, durante i giudizi di merito, non era riuscita neppure ad ottenere la trasformazione del reato da concorso nello spaccio a favoreggiamento. I giudici della sesta sezione penale della cassazione, invece, hanno annullato con rinvio la sentenza di secondo grado spiegando che "il solo comportamento omissivo, di mancata opposizione alla detenzione in casa di droga da parte di altri", non puo' costituire una prova decisiva della partecipazione all'attivita' di vendita degli stupefacenti. Soprattutto, sottolinea la Suprema Corte con la sentenza 39989, "se si tratta di una persona legata da vincoli affettivi o strette relazioni personali". La cassazione ha ordinato ai giudici di appello di Bologna di riesaminare il caso, tenendo presente che la ragazza non puo' essere condannata per il solo fatto "di non aver impedito" al suo uomo di custodire l'ecstasy. La Corte d'appello, infatti, aveva sottolineato che per Alessandra C., non essendo sposata con Stefano G., non esisteva alcun obbligo di "tollerare il comportamento dell'uomo". Ma i magistrati del Palazzaccio hanno osservato che dal punto di vista della responsabilita' penale non c'e' differenza tra la convivenza "more uxorio" e la vita matrimoniale. E' necessario invece - e da qui la necessita' di rifare il processo d'appello - accertare se il comportamento della ragazza sia stato, come sostenuto dalla difesa e come appare anche dalle motivazioni della stessa sentenza di condanna, quello di una semplice "spettatrice". Infatti, conclude la cassazione, non ha importanza che la donna non abbia "preteso l'allontanamento della droga" dall'abitazione dal momento che "non esiste nei confronti dalla ragazza alcun obbligo giuridico di impedire l'evento". 28-10-2008 Ue. Verso il bando totale del fumo nei locali pubblici Basta fumo in ogni posto dove si lavora, e tra questi sono compresi bar e ristoranti. L'Europa vuole adeguarsi all'Italia (e agli altri paesi dove oramai la sigaretta è bandita) e il commissario al Lavoro Vladimir Spidla ha avviato una consultazione con tutte le parti, come sindacati e datori di lavoro, per arrivare, in un futuro al momento remoto, ad una bando totale. Lo ha spiegato oggi la sua portavoce Chantal Hughes, dicenco che "per ragioni di salute e sicurezza il commissario vorrebbe vedere il divieto di fumo in tutti i luoghi di lavoro". I tempi peró sono ancora molto lunghi, per ora si è solo all'avvio della pratica che, has piegato Huges, "non potrà portare ad una direttiva da parte di questa Commissione europea, ma dalla prossima sí". In particolare Spidla vorrebbe bandire il fumo "da bar, pub e ristoranti, dove i lavoratori sono costantemente esposti al fumo passivo, e noi abbiamo il dovere di proteggere la sicurezza di tutti i lavoratori", ha detto la portavoce. In gran parte dei Paesi Ue è oramai proibito fumare nei luoghi di lavoro intesi come "uffici" ma in tanti, come ad esempio il Belgio e la Spagna, lo si puó ancora fare in molti locali di "Incontro sociale", come i bar. 28-10-2008 Usa. Florida. Storie di proibizionismo: migliaia di persone non potranno votare il 4 novembre Alle prossime elezioni presidenziali dalle 300 mila alle 900 mila persone non potranno votare, perche' hanno perso il diritto ad esercitare questo diritto. Molti lo hanno perso a causa di condanne per droga. Secondo l'articolo pubblicato dal Florida Times-Union il 23 ottobre, (intitolato "Advocates Seek Changes in Fla Felon Rights System"), molti ex pregiudicati, che dovrebbero avere il loro diritto ripristinato non si registrano perche' non ne sono al corrente, e gli organi statali per la registrazione al voto spesso perdono le tracce di queste persone. D'altro canto, molti sono registrati anche se il loro diritto non e' stato ripristinato. "Questi sono segnali che il sistema non funziona perfettamente", ha dichiarato Mark Schlakman, responsabile del Centro studi per i diritti umani dell'universita' dello Stato della Florida. Schlakma e altri sostenitori dei diritti civili chiedono due interventi nel sistema, per migliorarlo, anche se e' tardi per vederli attuati nelle presidenziali del 4 novembre. "Una volta scontata la pena, inclusa la liberta' vigilata o su cauzione, il condannato dovrebbe avere i diritti civili ripristinati, per esempio il diritto al voto, a fare parte di una giuria, e a lavorare in un ufficio pubblico", conclude Schlakman. Si legge nell'articolo del Times: "La Florida e' uno dei dieci stati che non restituisce automaticamente i diritti civili. Lo scorso anno la legge e' cambiata, accelerandoli per alcuni, ma per coloro che hanno commesso crimini piu' gravi e il cui giudizio non e' ancora terminato, essendo necessario l'approvazione del governatore e il voto favorevole di almeno due dei tre membri del Gabinetto statale. L'approvazione veloce non include: gli assassini, i sequestratori, gli stupratori, il primo grado per traffico di droghe, e il primo grado di furto con scasso". 29-10-2008 Messico. Commissione Diritti Umani, aperto al dibatito sulla legalizzazione delle droghe Il presidente della Commissione dei Diritti Umani del Distretto Federale (CDHDF), Emilio Alvarez Icaza, si e' detto favorevole ad aprire il dibattito sulla legalizzazione della marijuana, ma ha chiarito che al momento non ci sono le condizioni per depenalizzarne il consumo. In un'intervista rilasciata dopo l'inaugurazione del Forum "Verso una nuova legge di sicurezza pubblica", ha sostenuto d'essere d'accordo nell'irrobustire la prevenzione del consumo di droghe, giacche' sempre piu' giovani vi ricorrono, anche se si tende a credere che sia un problema lontano dalla nostra societa'. "Quando parliamo di droga pensiamo che sia un problema degli Stati Uniti o un problema dei narcos che sono lontani, che riguardi il nord della Repubblica o che sia solo il transito di droghe. Il fatto e' che quattro studenti su dieci ritengono che sia molto facile reperire la droga. Allora mi pare che la pertinenza dell'iniziativa presentata sia di discutere di questo tema". 29-10-2008 Usa. Atlantic City, il divieto di fumo dura 12 giorni In tempi di crisi Atlantic City fa una brusca marcia indietro: dal 16 novembre gli scommettitori piu' nervosi potranno sfogarsi fumando una sigaretta. Il consiglio comunale della 'Las Vegas della East Coast' ha deciso di eliminare il divieto di fumare all'interno dei casino', approvato nell'aprile scorso. Il divieto e' durato in realta' pochissimi giorni: era entrato in vigore neanche due settimane fa, tra le proteste di una buona parte dei proprietari delle sale da gioco, convinti che senza la possibilita' di fumare l'affluenza si sarebbe ridotta. L'amministrazione di Atlantic City si e' resa conto che in un periodo non certo roseo per l'economia americana, il provvedimento rischiava davvero di minare le casse del Trump Taj Mahal - tra i piu' lussuosi alberghi-casino' della citta' - e dei suoi fratelli. Cosi', dalla meta' di novembre, si potra' tornare a fumare giocando alle slot machine. La decisione e' stata presa mentre fuori al Municipio, un nutrito gruppo di manifestanti era praticamente diviso a meta'. Ai sostenitori dei casino' 'salutisti' che gridavano 'Salviamo le nostre vite', si contrapponeva, al grido di 'Salviamo il nostro lavoro', chi preferisce sale da gioco fumose, ma piene. 29-10-2008 Usa. SHOCK: Walters appoggia la decriminalizzazione della marijuana...in Messico Il gruppo per la riforma delle leggi sulla marijuana si congratula con John Walters perche' sostiene la decisione del Governo messicano di decriminalizzare il possesso di piccole quantita' di marijuana. "Non posso credere a cio' che dico: John Walters ha ragione. Accogliamo con entusiasmo il suo sostegno alla decriminalizzazione della marijuana in Messico, e speriamo che appoggi un cambiamento anche qui negli Stati Uniti", ha dichiarato Rob Kampia, direttore esecutivo del Marijuana Policy Project. Il New York Times del 22 ottobre riporta parte della dichiarazione di Walters: "Non penso che riguardi la legalizzazione. Secondo la proposta del presidente messicano Felipe Calderon, un soggetto fermato con una piccola quantita' di sostanza non sara' condannato o multato a patto che arrivi al termine di un programma educativo, o se tossicodipendente, uno disintossicante. Inoltre la proposta intende decriminalizzare l'eroina, la cocaina e le metanfetamine". Ha commentato Kampia: "E' fantastico che Walters riconosca i danni che la guerra alle droghe ha prodotto in Messico, e ora chieda riforme, ma sarebbe ipocrita se continuasse ad osteggiare le riforme negli Stati Uniti. La proposta messicana e' molto piu' estrema delle nostre sulla decriminalizzazione della marijuana a scopo ricreativo e terapeutico, che Walters osteggia". 29-10-2008 Italia. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti "bipartisan" Ex fiancheggiatori dei terroristi neri dei Nar di Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini in combutta con noti affiliati alla Mala del Brenta di Felice Maniero e alla banda della Comasina di Renato Vallanzasca. Tutti insieme al vertice di una organizzazione che gestiva un vasto traffico di droga sull'asse Veneto-Lombardia-Emilia. Un 'connubio' preoccupante scoperto dal Ros dei carabinieri che la notte scorsa ha portato in carcere 23 persone su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Venezia e che ha messo sull'avviso gli inquirenti su una possibile ripresa dell'eversione nera. Dalle indagini finora non sono emersi elementi che confermino i sospetti, ma gli investigatori vogliono comunque vederci chiaro. Sospetti legittimi di fronte a nomi come quelli che si sono trovati davanti gli investigatori. A cominciare da quello che e' considerato il capo dell'organizzazione, Angelo Manfrin, 64 anni, condannato nel '90 dalla Corte d'Assise d'Appello di Venezia per associazione per delinquere in concorso con Cavallini, Fioravanti e Francesca Mambro e altri della banda responsabile, tra l'altro, dell'omicidio dei carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese, uccisi a Padova nel 1981. O come Roberto Frigato, altro esponente della destra eversiva ordinovista, e come Fiorenzo Trincanato, il fiancheggiatore dei Nar coinvolto nell'inchiesta sull'omicidio dei due carabinieri a Padova e arrestato nel '94 nelle indagini sull'evasione di Maniero, capo della Mala del Brenta. Nell'operazione 'Testuggine' (20 ordini di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti emessi dal Gip di Venezia ed eseguiti in Lombardia, Veneto e Liguria, tre arresti in flagranza di reato, 39 perquisizioni e altrettanti indagati) figura anche il nome di Antonio Colia, ex braccio destro di Vallanzasca e perfino un 'nostalgico' delle Br. 'Il fatto che questa gente gravitasse nell'area della destra eversiva ci mette sull'avviso - spiega il capo della Dda di Venezia Vittorio Borraccetti - L'inchiesta prosegue perche' vogliamo capire il senso della presenza di questi personaggi. Al momento siamo di fronte ad un gruppo che operava nel narcotraffico, ma cercheremo di capire se il ricavato di questa attivita' fosse destinato anche ad un impiego di carattere eversivo. Si tratta solo di un' ipotesi che in questo momento non e' sorretta da elementi specifici'. Il comandante dei Ros dei carabinieri gen.Giampaolo Ganzer - che alla fine degli anni '70 e i primi anni '80, quando i Nar imperversavano, era un giovane capitano - al momento si sente di escludere una ripresa dell'eversione di destra, 'perlomeno per come l'abbiamo conosciuta in passato'. Le indagini tuttavia vanno avanti proprio perche' - fa notare Ganzer - 'il numero di questi personaggi, le modalita' operative 'compartimentate' tipiche delle formazioni terroristiche e il materiale sequestrato impongono approfondimenti su possibili finalita' eversive'. Le indagini sono partite nel 2006 dai carabinieri di Verona che avevano notato una certa 'effervescenza' di questi vecchi personaggi. La loro intuizione ha portato cosi' a scoprire il vasto traffico di droga (un giro di cocaina da 15 kg alla settimana) con 'basi' a Rovigo, Verona, Padova, Ferrara, Modena e Milano. Sono stati individuati anche i circuiti finanziari per riciclare il denaro (verso la Svizzera) e la base operativa di Manfrin in un appartamento di Novara. Secondo i carabinieri, Manfrin gestiva il traffico direttamente con la famiglia calabrese dei Morabito, che importava cocaina dal Sudamerica. 30-10-2008 Italia. Bimbo di un anno muore (forse) per aver ingerito il metadone dei genitori Potrebbe avere ingerito una sostanza tossica - forse del metadone incustodito - il bambino di un anno arrivato esanime intorno alle 18 di ieri pomeriggio in braccio ai genitori al pronto soccorso dell'ospedale di Ronciglione, in provincia di Viterbo. I sanitari hanno tentato in tutti i modi di rianimare il piccolo, ma ogni tentativo e' risultato inutile e non e' rimasto che constatarne il decesso. La successiva perquisizione effettuata in casa della coppia dai carabinieri della locale Compagnia, comandati dal capitano Marco Nasponi, ha portato al rinvenimento e al sequestro di diversi flaconi di metadone (alcuni pieni e alcuni vuoti), di 11 piantine di marijuana, di semi di cannabis e di una vera e propria una serra artigianale - ricavata all'interno del locale - destinata alla coltivazione di canapa indiana. L'uomo, 35 anni, e la sua convivente, di 25, sono stati arrestati per detenzione di droga: lui, in cura presso il Sert di Ronciglione, ha precedenti specifici legati allo spaccio. "Nell'appartamento - spiega il capitano Nasponi -, in pratica un'unica grande stanza adibita a piu' usi, regnava una grandissima confusione: il piccolo dormiva quando i genitori si sono accorti che stava male". "Aveva le manine e i piedini freddissimi", avrebbe raccontato la mamma in lacrime agli inquirenti. "Lo abbiamo avvolto in un accappatoio e l'abbiamo subito portato in ospedale". Solo l'autopsia, in programma domani, potra' accertare le reali case del decesso: gli esami di laboratorio riguarderanno anche quanto rigurgitato dal bimbo quando i sanitari hanno provato ad intubarlo e le tracce di vomito rimaste sugli abiti indossati dalla madre al momento della corsa in ospedale. Il bambino morto per avvelenamento da metadone, un oppioide sintetico utilizzato nella terapia di mantenimento per la dipendenza da eroina, potrebbe avere avuto una depressione dei centri del respiro. E' questo infatti l'effetto piu' pericoloso del farmaco utilizzato nella terapia di mantenimento per tossicodipendenti da eroina. Il metadone si assume sotto forma di sciroppo o supposte e passa nel latte materno; con l'analisi dei liquidi biologici (sangue, urine) si puo' determinare se e in che dosaggio e' stato assunto. Il metadone ingerito, probabilmente in modo accidentale, potrebbe essere stata la causa o aver aggravato una condizione preesistente. Viene utilizzato, ha spiegato Piergiorgio Zuccaro dell'Istituto Superiore di Sanita', in pediatria solo nei neonati che nascono in crisi d'astinenza da madri eroinomani, ma viene somministrato dal neonatologo, e non e' previsto l'uso domiciliare. Ci sono altri precedenti di intossicazioni da metadone nei bambini, che in due recenti casi era stato dato dai genitori per farli addormentare. Si e' trattato di un bambino di due anni a Venezia e una bambina di tre anni a Campobasso poi morta. Zuccaro spiega che l'intossicazione da farmaci e' una delle principali cause di accesso ai centri antiveleno e i piu' a rischio sono proprio i bambini piu' piccoli, quelli sotto i 5 anni che sono il 70% dei pazienti che vengono ricoverati per questa causa. "La notizia della morte del bambino di Viterbo, deceduto per aver ingerito metadone in possesso dei genitori tossicodipendenti, lascia sgomenti". Lo afferma Isabella Bertolini, componente del direttivo del Pdl alla Camera in merito alla morte di bambino di un anno a Ronciglione, nel viterbese, per aver ingerito accidentalmente sostanze stupefacenti. "Se le indiscrezioni saranno confermate - ha spiegato la Bertolini - si aprono interrogativi inquietanti sulla bonta' e sull'efficacia delle leggi che regolano la somministrazione e la prescrizione del metadone ai drogati. Questa morte orribile - ha concluso - testimonia il fallimento delle politiche basate sulla filosofia della riduzione del danno. Le forze politiche devono interrogarsi sulle modifiche legislative necessarie ed opportune da apportare rapidamente alla normativa vigente, per impedire che si consumino altre tragedie come quella avvenuta oggi". Andrea Muccioli, patron della comunita' di recupero San Patrignano fondata dal padre Vincenzo, lancia un appello alla alla classe politica dopo la morte di un bimbo di un anno causata dall'ingestione di metadone che era stato affidato al padre: per Mucccioli bisogna "sospendere da subito gli affidamenti di stupefacenti che oggi provocano drammi come questi, oltre ad alimentare il mercato nero. E procedere a un cambiamento integrale delle politiche sociali sulla droga". Casi analoghi, elenca Muccioli, sono gia' successi a marzo a Campobasso e a maggio a Palermo. "In quest'ultimo caso, Francesco, 9 anni, si era salvato - spiega ancora Muccioli - E' ora di dire basta. Bisogna interrompere subito questa striscia di morte. Queste morti sono solo il risultato piu' visibile ed eclatante della dissennata politica di cronicizzazione della tossicodipendenza, chiamata 'riduzione del danno'. Litri di metadone, di altre sostanze sostitutive e di psicofarmaci prescritti a persone che non possono garantire, a causa della loro condizione, alcuna affidabilita'". "La vicenda del bimbo tragicamente morto nel viterbese e' l'ennesima dimostrazione dei terribili danni comunque riconducibili alla droga e a chi ne fa uso che determina comportamenti irresponsabili di cui possono essere vittime anche persone innocenti. Bisogna inoltre sensibilizzare l'opinione pubblica sui troppi decessi dovuti a una custodia imprudente dei farmaci che troppo spesso vengono lasciati alla portata dei bambini". Lo dichiara il senatore Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga. 30-10-2008 Italia. Presentato sistema di allerta rapida contro le droghe killer E' stato presentato ieri ai responsabili della Dipartimento centrale dei servizi antidroga del ministero dell'Interno il nuovo Sistema di allerta rapida del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo ha reso noto il sottosegretario Carlo Giovanardi. All'incontro hanno partecipato il direttore centrale della Dcsa Stefano Berrettoni e il Capo del Dipartimento per le politiche antidroga, Giovanni Serpelloni. Nel corso della riunione sono stati 'ribaditi lo spirito di grande collaborazione tra le due strutture diversamente impegnate nel contrasto dell'uso delle sostanze stupefacenti'. Il 'Geo Drugs Alert' e' il Sistema di Allerta Precoce e Risposta Rapida per le Droghe. Basato su una piattaforma tecnologica ed informatizzata servira' a contrastare in tempo reale la comparsa di nuove droghe e di nuove modalita' di consumo al fine di evitare, o ridurre, le intossicazioni acute di tipo epidemico nelle regioni italiane e sull'intero territorio nazionale. 'Si tratta - ha detto Serpelloni - di una risposta innovativa per contrastare e prevenire i danni derivanti dalla messa in commercio e dallo spaccio di sempre nuove sostanze a piu' alta tossicita' e dannosita''. Il sistema, utilizzando una comunicazione multicanale (sms, fax, e-mail, videoconferenza, telefono), in tempo reale mettera' in rete, non solo strutture di emergenza sanitaria, ospedali, dipartimenti delle dipendenze, forze dell'ordine, comuni, ma anche discoteche, radio tv, giornali e, tramite un sistema di sms, direttamente, il comune cittadino. Il sistema di prevenzione elaborera' le informazioni ricevute, con l'obiettivo di far scattare allerte rapide anche a livello europeo. Berrettoni ha 'elogiato l'iniziativa, cui non fara' mancare l'apporto della struttura interforze da lui diretta per quanto concerne gli aspetti legati al contrasto del traffico e dello spaccio delle sostanze stupefacenti'. 30-10-2008 Afghanistan. Quanto e' calata la produzione di oppio? Guerra di cifre Onu-Usa Gli esperti delle Nazioni Unite e degli Stati uniti concordano sul calo della produzione di oppio in Afghanistan nel 2008, ma si registra uno scontro tra i rispettivi uffici antidroga sulle stime del decremento. Secondo l'ufficio antidroga della Casa Bianca, la produzione di eroina ha subito una flessione del 31 per cento rispetto al 2007 (- 2.700 tonnellate), anno in cui e' stato registrato il picco piu' alto degli ultimi anni. Secondo le Nazioni Unite - che hanno rilasciato le stime lo scorso 26 agosto -, il calo nella coltivazione dei papaveri e' pari al 19 per cento e avrebbe prodotto una contrazione meno consistente della produzione di oppio a causa di un aumento della resa del campo coltivato. Anche per la Casa Bianca la coltivazione del papavero ha subito una analoga contrazione pari al 22 per cento, ma la resa e' diminuita in pari misura. Secondo il direttore dell'ufficio antidroga della presidenza Usa, John Walters, le stime del Palazzo di vetro sono dovute ad "anomalie metodologiche": la tecnica della raccolta delle informazioni da parte dell'Onu e' sostanzialmente diversa da quella statunitense. I due istituti concordano pero' sulle cause della contrazione dei raccolti: la siccita' dell'ultimo anno ha ridotto drasticamente la superficie coltivabile. Secondo le Nazioni Unite si e' passati dai 193 mila ettari dello scorso anno agli attuali 157 mila. Per Washington, che concorda con l'Onu sulla superficie coltivata per il 2008, si parte da un dato superiore per lo scorso anno di poco superiore ai 200 mila ettari. L'amministrazione Bush ha speso dal 2002 la cifra di 2,8 miliardi di dollari per la lotta alla coltivazione della droga in Afghanistan, registrando nel 2006 e 2007 un record nell'aumento dei raccolti. Ogni anno entrano nelle casse dei trafficanti di oppio - che sono per lo piu' talebani -, oltre 70 milioni di dollari. L'Afghanistan e' ancora il piu' grande produttore di oppio al mondo e la provincia meridionale di Helmand e' quella dove si registra la maggiore produzione, pari al 60 per cento di tutto il paese. Un dato positivo, secondo Walters e' l'aumento costante delle province afgane dove non si coltiva il papavero: attualmente sono 18 su un totale di 34, nel 2007 erano 15, mentre nel 2006 erano 12. (Il Velino) 30-10-2008 Messico. Storie di proibizionismo: narcotrafficanti infiltrano magistratura, esercito, ambasciate, polizia ... E' sempre piu' guerra aperta in Messico fra il governo ed i potenti 'Cartelli' dei narcotrafficanti che, nell'intento di assicurarsi il controllo del territorio, causano decine di vittime ogni giorno e non esitano ad utilizzare ingenti somme di denaro per assicurarsi complicita' in istituzioni ed organismi pubblici, messicani e perfino statunitensi. Ed proprio nell'ambito di una 'Operazione Pulizia' avviata mesi fa, e' emerso che una delle famiglie piu' potenti dei narcos, i Beltran Leyva, e' riuscita negli ultimi anni ad infiltrare propri uomini nella Procura della Repubblica, nell'Esercito, nonche' nell'ufficio messicano della Dea e negli organici dell'ambasciata degli Stati Uniti a Citta' del Messico. La stampa dedica pagine e pagine all'operazione, sia alle dichiarazioni del Procuratore generale della Repubblica, Eduardo Medina, riguardanti l'arresto di una trentina di ufficiali della Vice-Procura dell'indagine specializzata in delinquenza organizzata (Siedo). Questo organismo ha perso di colpo il suo secondo (Miguel Colorado) e terzo (Fernando Rivera) massimo responsabile, che hanno ammesso di aver ricevuto somme di 150-450 mila dollari al mese per collaborare con i Beltran Leyva. Per quanto riguarda invece l'Esercito, il generale Roberto Aguilera Olivera, che pareva avesse lottato in modo efficace contro i Cartelli di Sinaloa e del Golfo tanto da meritarsi il posto di addetto militare in Argentina, e' stato di colpo spinto a chiedere il pensionamento. E' emerso infatti che dalla direzione sotto la sua responsabilita' vi furono 'fughe di informazioni' che frustrarono operazioni dirette a catturare Joaquin 'El Chapo' Guzman, leader del Cartello di Sinaloa e forse il narcotrafficante piu' potente del mondo. Come se non bastasse, un pentito che ora e' a disposizione della Procura messicana e di cui si conosce il nome in codice, 'Felipe', ha rivelato che i fratelli Beltran Leyva sono riusciti a piazzare uomini fidati nell'ufficio della Dea e nell'ambasciata degli Stati Uniti. Secondo il quotidiano El Universal, peraltro, il Centro nazionale anti-terrorismo statunitense (Nctc) ha gia' avviato una indagine approfondita sulle infiltrazioni di organismi statunitensi in Messico. Resosi conto della drammaticita' della situazione al momento di assumere l'incarico l'1 dicembre 2006, il presidente Felipe Calderon non esito' a gettare nella mischia 35 mila uomini dell'Esercito, dispiegati negli Stati settentrionali, al confine con gli Stati Uniti, dove piu' forte e' la pressione dei 'Cartelli' messicani e di conseguenza il fenomeno di corruzione delle forze dell'ordine e degli organismi pubblici. Questa pressione militare non ha impedito pero' che nei quasi due anni di presidenza Calderon, quasi 4.500 persone siano morte in modo violento, in un macabro scenario quotidiano di massacri di persone incolpevoli, cadaveri torturati e carbonizzati e teste mozzate, spesso collocate in frigoriferi portatili e accompagnate da minacciosi messaggi. 30-10-2008 Italia. Esperto: il cibo da' dipendenza, come alcool e droghe Alcuni disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia nervosa e il binge eating disorder, condividono con le dipendenze da sostanze, come droga, tabacco e alcol, gli stessi meccanismi neurobiologici. A sostenerlo e' stato Massimo Cuzzolaro, della 'Societa' Italiana per lo studio del Comportamento Alimentare', e Docente presso le Universita' 'La Sapienza' e 'Tor Vergata' di Roma ieri nel corso della seconda giornata del seminario di formazione 'Roma InDipendenteMente', organizzato dal Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio presso il Policlinico Umberto I di Roma, diretto da Mauro Ceccanti. Secondo dati del Ministero della Salute, circa il 10% delle ragazze in eta' adolescenziale soffre di qualche disturbo collegato all'alimentazione. Il 2% soffre delle forme piu' gravi come anoressia e bulimia. Ogni anno in Italia insorgono oltre 9000 nuovi casi di disturbo del comportamento alimentare. La fascia d'eta' piu' colpita e' quella compresa tra i 12 e i 25 anni. 'Alcuni disturbi del comportamento alimentare - ha spiegato Cuzzolaro - condividono tratti clinici e biologici simili alla dipendenza da sostanze'. 'Evidenze scientifiche e una consolidata letteratura in materia dimostrano infatti che i due meccanismi possono colpire gli stessi circuiti, anche se in maniera diversa'. Anche la terapia prescritta per questi tipi di disturbi deve, quindi, essere - e' stato sottolineato - multidimensionale, multidisciplinare e adeguata nel tempo. Si e' dunque parlato anche della 'trasmigrazione dei sintomi': 'se un paziente guarisce da una forma di dipendenza da sostanze - ha spiegato Cuzzolaro - ma dopo qualche tempo manifesta un altro tipo di dipendenza o un certo tipo di disturbo del comportamento alimentare, c'e' da chiedersi se siano disturbi diversi e indipendenti tra loro o se, al contrario, si tratti di uno stesso disagio che si manifesta in forme diverse, in momenti diversi della vita del paziente'. Cio' dimostra, secondo Mauro Ceccanti come 'tabagismo, dipendenza da alcol, dipendenza dalle droghe e alcune forme di disturbi del comportamento alimentare non sono solo vizi' ma vere e proprie patologie che condividono dei tratti psicobiologici comuni'. 30-10-2008 Italia. Lombardia. Federserd al vicesindaco di Milano: falla finita! FeDerSerD Lombardia vuole stigmatizzare le gravissime ed inaudite dichiarazioni rese alcuni giorni fa dal vice Sindaco di Milano. Confondere la luna con il dito, attribuendo la responsabilità di un problema alle strutture create per affrontarlo, è un esercizio abituale per chi ha la necessità di fare cattiva informazione. Ci rendiamo conto che il controllo del territorio e la gestione dell’ordine pubblico sono, oggi, un grande problema per tutti i comuni delle grandi città. Ma non è certo lanciando assurde accuse alle Strutture del Sistema Sanitario Nazionale che i Comuni miglioreranno le proprie performances nel garantire la sicurezza ai cittadini. La Federazione accoglie con soddisfazione la netta presa di distanza della Direzione Strategica della ASL Città di Milano, che ha voluto sottolineare la qualità del lavoro dei propri Servizi per le Dipendenze e la necessità di potenziarli. Vogliamo cogliere, nella dichiarazione della Regione Lombardia relativa alla necessità di riformare i Ser.T., la condivisione delle necessarie inversioni di tendenza rispetto a problemi che affliggono i Servizi da anni, e che da altrettanti anni FeDerSerD Lombardia segnala puntualmente: • PERSONALE – perduto in cinque anni il 60% (rapportato all’aumento della popolazione in carico ai Servizi) • ADEGUAMENTO delle sedi sia dal punto di vista della logistica e delle attrezzature, che dal punto di vista del comfort e del decoro generale • INVESTIMENTI finalizzati alla formazione e alla supervisione dei gruppi di lavoro • INVESTIMENTI finalizzati a progetti di monitoraggio e sperimentazione delle attività innovative Per il Direttivo di FeDerSerD Lombardia Il Presidente regionale Edoardo Cozzolino 31-10-2008 Israele. Partito dei Verdi per la legalizzazione della marijuana La riforma sulla politica delle droghe e' stata alla base della creazione del Partito dei Verdi (Ale Yarok party). Boaz Wachtel nel 1999 pago' 13 mila shekels e raccolse le 100 firme necessarie per fondarlo, e ne e' stato presidente fino al 2006. Ex addetto militare dell'ambasciata israeliana di Washington, Wachtel si e' laureato in amministrazione e marketing all'universita' del Maryland. Pioniere nel Paese oer quanto riguarda una riforma della legge sulla marijuana, ha lavorato in un gruppo di studio della Knesset (Parlamento) per cambiare lo status della marijuana. "Stiamo cercando di cambiare le leggi sulle droghe, che sono molto simili a quelle, disastrose, degli Stati Uniti. Alle volte abbiamo raggiunto dei risultati e altre volte abbiamo perso", ha dichiarato intervistato dal quotidiano The Jewish Advocate. Dal 2006 il nuovo presidente del Partito e' il ventisettenne Ohad Shem Tov, il piu' giovane presidente di partito dalla formazione dello Stato di Israele. Le pene, negli anni, sono state alleggerite, ma la marijuana continua ad essere illegale. I Verdi non si occupano solo delle droghe, ma vorrebbero legalizzare anche la prostituzione e il gioco d'azzardo. Infatti riformando questi settori, ritengono che si alleggeriscano i problemi causati dal consumo e dal mercato nero. Inoltre sono per una politica di pace. Il Partito non ha ancora alcun rappresentante alla Knesset. 31-10-2008 Italia. Mussolini: test antidroga per le donne in gravidanza "Occorre sancire il principio di una genitorialita' consapevole e responsabile. Non si puo' e non si deve piu' assistere a morti di bambini innocenti a causa dell'assunzione di droghe da parte dei genitori. E' necessario prevedere esami di laboratorio per rilevare l'uso di droghe per le donne in stato di gravidanza ed in caso di positivita', l'obbligatorieta' di affidarsi a centri di recupero". Lo affermano, in una nota congiunta, Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Bicamerale per l'Infanzia e segretario nazionale di Azione Sociale-Pdl, e Domenico Di Virgilio, deputato del Pdl, commentano la drammatica vicenda del bimbo di un anno morto a Sutri, in provincia di Viterbo. 31-10-2008 Messico. Storie di guerra alla droga: trovata lista con militari corrotti dai narcotrafficanti La Procura della repubblica messicana ha rivelato oggi che la polizia ha rinvenuto una lista di almeno 20 ufficiali dell'esercito che erano al soldo del Cartello della droga di Sinaloa. A quanto si e' appreso l'elenco di collaboratori dei narcotrafficanti e' stato trovato il 21 gennaio scorso durante una perquisizione realizzata a Culiacan, capitale dello Stato settentrionale di Sinaloa, dopo la cattura di Alfredo Beltran Leyva, detto 'El Mochomo' ed ex socio di Joaquin 'El Chapo' Guzman, capo del Cartello di Sinaloa. Secondo l'inchiesta i militari della lista, che avevano gradi fra sottotenente e capitano, ricevevano fra sette e 15.000 dollari settimanali per i loro servigi. Questo annuncio fa seguito ad uno simile dei giorni scorsi sulla scoperta che i numeri 'due' e 'tre' della Vice-Procura dell'indagine specializzata in delinquenza organizzata (Siedo) ricevevano altissimi compensi (fino a 450.000 dollari) dallo stesso Cartello per girare informazioni utili ad evitare le operazioni antidroga governative. 31-10-2008 Bolivia. Governo sradica 5mila ettari di coca...senza l'aiuto degli Usa Il governo della Bolivia si accinge a celebrare sabato il raggiungimento dell'obiettivo prefissato per il 2008: lo sradicamento di 5 mila ettari di piantagioni di coca. Lo scrive l'agenzia di stampa statale Abi. Il viceministro boliviano di Difesa sociale, Felipe Caceres, ha indicato che la quota di produzione della foglia di coca eccedente e' stata eliminata 'senza erbicidi e senza l'uso della forza'. 'Per raggiungere questo risultato - ha sottolineato - abbiamo realizzato grandi sforzi, rispettando i diritti umani e in un ambiente di pace, senza l'uso della forza e con l'intervento di militari, polizia e degli stessi produttori'. Il risultato dell'eliminazione di 5.004 ettari di coca sara' celebrato sabato a Chimore', nella zona di Cochabamba, alla presenza del presidente della Repubblica, Evo Morales. Due giorni fa a Caracas Morales ha avvertito che se la Dea statunitense, invece di occuparsi specificamente della sua attivita' di repressione del narcotraffico, svolgesse attivita' politica in Bolivia, non esiterebbe ad espellere l'organismo ed i suoi agenti. A questo fine, ieri l'incaricato d'affari statunitense a La Paz Kris Urs - l'ambasciatore Philip Goldberg e' stato espulso a settembre da Morales - e' stato ricevuto dal vicepresidente boliviano Alvaro Garcia Linera. A lui, scrive il quotidiano La Razon, ha assicurato che 'ne' la Dea, ne' Usaid (organismo di cooperazione di Washington) stanno svolgendo attivita' politica' in Bolivia. 31-10-2008 Usa. Il prezzo della cocaina aumentato del 65% Il prezzo della cocaina negli Stati Uniti e' aumentata del 65 per cento tra gennaio del 2007 e settembre del 2008. È cio' che emerge dal summit che si e' tenuto a Bogota' tra il direttore del Dipartimento antidroga degli Usa (Dea), Michele Leonhart, il Procuratore generale del Messico, Eduardo Medina Mora e il ministro colombiano della Difesa Juan Manuel Santos. Secondo i tre l'aumento del prezzo indica una minore disponibilita' della droga negli Usa. Santos ha anche spiegato che le cifre riflettono il successo dello sforzo congiunto dei tre paesi per la lotta al narcotraffico. Ma l'aumento del costo non significa necessariamente un successo. I guadagni delle organizzazioni infatti non sono diminuiti, in quanto fanno ricadere sui consumatori la riduzione dell'offerta. Questo costringe molti tossicodipendenti a delinquere ancora di piu' per procurarsi il denaro necessario per acquistare le dosi. 31-10-2008 Italia. Serpelloni: rivedremo le linee guida sull'affidamento del metadone Dal governo arriva l'impegno a rivedere l'affidamento a casa del metadone come terapia sostitutiva per i tossicodipendenti. Parlando con i giornalisti a margine di un convegno al Senato, Giovanni Serpelloni, capodipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, spiega che "questa decisione e' stata presa subito dopo la tragica notizia della morte del bambino che aveva ingerito il metadone utilizzato dal padre. Dopo aver appreso la notizia ne ho parlato immediatamente con il sottosegretario con delega alla droga Carlo Giovanardi. E abbiamo concordato la necessita' di studiare nuovi regolamenti per l'affidamento della terapia farmacologica sostitutiva per le persone con problemi di tossicodipendenza". Oggi dipendono da Regioni, Asl le modalita' di assegnazione di farmaci come il metadone. "Occorre prevedere criteri di esclusione dall'affidamento a casa del metadone per tutte quelle categorie di persone che non ne abbiano una reale e assoluta necessita' dovuta a malattia oppure orari di lavoro. E in ogni caso stiamo valutando la possibilita' di evitare la possibilita' di portare a casa il metadone per quanti vivano con minori". Infine un dubbio: "Il metadone che ha ucciso il bambino era confezionato bene? Per legge le confezioni devono essere 'child-proof', a prova di bambino", conclude Serpelloni. 31-10-2008 L'Italia non combatte il dolore: prima in Ue per uso di Fans, ultima per impiego di oppiacei L'Italia e' prima in Europa per consumo pro-capite di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), ed e' fanalino di coda per l'impiego di oppioidi nelle terapie del dolore. Due 'record' collegati, sottolinea Franco De Conno, direttore dell'Associazione europea di cure palliative (Eacp): il primato nel consumo di Fans, ha spiegato ieri in un incontro a Milano, "e' paradossale perche', anche se utile, l'antinfiammatorio non steroideo va usato per periodi molto brevi. Quindi nel dolore cronico non dovrebbe essere impiegato in maniera cosi' estesa perche' da' effetti collaterali molto importanti. Cosa che viceversa non succede con l'oppioide, un farmaco molto affidabile". Ma l'Italia, su questo fronte, e' all'ultimo posto in Europa. "Siamo stati superati anche dalla Grecia per il consumo pro-capite", ricorda. Nel Paese si contano circa 250 mila malati terminali che ogni anno necessitano di cure palliative: 160 mila sono pazienti oncologici. Di questi solo il 40% riceve un'adeguata assistenza sanitaria e psicologica. Il motivo di tanto ritardo sul fronte dell'uso di oppioidi? Secondo De Conno e' che in Italia resiste ancora oggi una "barriera culturale" che impedisce il diffondersi dell'abitudine a somministrarli. "La gente, quando sente parlare di morfina o metadone, e in generale di oppiacei, ha paura. Anche se non ce n'e' motivo", osserva. Un pregiudizio che non si riesce a cancellare, nonostante si sia ampiamente diffusa la consapevolezza del diritto alla dignita' del trattamento di fine vita. A rilevarlo e' un'indagine condotta dalla Federazione cure palliative: secondo i dati, otto italiani su dieci approvano l'uso di oppioidi nella gestione del dolore e ritengono che le terapie del dolore debbano essere di competenza del sistema sanitario pubblico. Un altro ostacolo, aggiunge De Conno, e' infine legato "all'impegno che deve metterci il medico per controllare il malato che assume oppioidi, soprattutto nelle prime ore. Deve dare disponibilita' e mantenersi in contatto costante col paziente", ribadisce. Per evitare problemi con le dosi. Oggi si sta cercando di ovviare a questo problema e, annuncia De Conno, "ci sono studi che potrebbero aiutarci a rivedere le linee guida e facilitare il compito al medico prescrittore". 01-11-2008 Italia. Bimbo morto (forse) per metadone, il nonno: i media ne fanno Cogne bis 'Mai nessun bambino e' stato amato e curato come Rocco', 'nei 15 mesi delle sua breve esistenza e' stato il fulcro della nostra famiglia', 'questa non e' una storia di abbandono e infanzia negata ma e' una tragedia, punto e basta'. E' Rocco Pellegrini, il nonno del piccolo di 15 mesi, che aveva il suo stesso nome, morto due giorni fa forse per aver ingerito metadone trovato in casa, a scrivere sul sito Agora Wox Italia uno sfogo che e' anche una denuncia nei confronti dei carabinieri di Ronciglione che 'hanno fatto una conferenza stampa nella quale hanno raccontato una sorta di Cogne bis, ricostruendo la vicenda non sui fatti ma sul profilo delle persone coinvolte...' e di quotidiani e tg che hanno 'coperto di ingiurie e di falsita' la mia famiglia'. Pellegrini, che insegna teoria e tecnica dei nuovi media nel corso di laurea di scienza della comunicazione a Perugia, annuncia querele e, sulla rete, 'che per fortuna c'e' e ci da' la possibilita' di difenderci da soli', racconta la famiglia del bimbo che non c'e' piu', la casa in cui viveva, i fatti. E 'il tugurio' dove viveva il bimbo, diventa una parte della 'gran bella casa nella campagna del viterbese' dove vivevano tutti assieme, il nonno, la nonna (nota giornalista vaticanista oggi in pensione), il padre del bimbo 'che ha un passato di tossicodipendenza dalla quale ha cercato di uscire con sforzi molto grandi ma sempre precari', la mamma 'che ha avuto disturbi psichici ed e' ancora oggi in cura'. 'Viviamo in un mondo che difende il diritto dell'embrione, ma una persona in carne e ossa che ha una vita difficile, piena di sofferenze e' una vita bruciata?' scrive Rocco Pellegrini, citando un quotidiano che cosi' ha definito i suoi ragazzi. Tra i reperti sequestrati nelle stanze dove viveva il bimbo 'ho visto una piantina di canapa' scrive ancora e aggiunge: 'per sapere cosa abbia portato Rocco alla morte e se e come sia stata trovata droga, bisogna fare delle analisi ed un'autopsia'. Tutte cose che non sono ancora state fatte. 01-11-2008 Italia. Storie di proibizionismo: capo polizia penitenziaria arrotondava stipendio vendendo droga ai detenuti Mille euro: sarebbe stato questo per gli inquirenti il compenso incassato dall'assistente capo della polizia penitenziaria di Napoli, Antonio Palmieri, per introdurre ogni volta nel carcere di Secondigliano droga e telefonini. Palmieri, 42 anni nativo di Aversa, e' stato arrestato dai suoi colleghi della polizia penitenziaria assieme ad una complice, Luisa Scarci, una napoletana di 63 anni. Altre tre ordinanze di custodia cautelare sono state notificate ad altrettanti detenuti reclusi a Secondigliano nell'ambito dell'operazione denominata 'torta gelato': sono Salvatore Padovani, napoletano di 38 anni, Antonio Maregas, 40 anni di Castellammare di Stabia e Giovanni Frattini, napoletano di 43 anni. Erano proprio i familiari di Frattini ad aver organizzato il traffico di stupefacenti che vedeva nell' agente Palmieri il corriere che materialmente si preoccupava di far entrare la merce nella struttura penitenziaria. I reati contestati vanno dalla illecita detenzione e cessione di sostanza stupefacente (hashish, marijuana e cocaina) alla corruzione. La droga introdotta veniva poi venduta tra i vari detenuti. Proprio le dichiarazioni rese da alcuni detenuti hanno consentito il sequestro di diversi quantitativi di droga. 01-11-2008 Messico. Bollettino di guerra alla droga del 31 ottobre: 32 morti Il Messico ha vissuto la sua ennesima giornata di sangue segnata dalla morte violenta di almeno 32 persone in numerosi Stati del paese, fra cui i componenti di un gruppo musicale di Sinaloa crivellati di colpi all'esterno di un giornale. Lo scrivono i media messicani. Intanto si e' appreso che nell'ambito di una 'Operazione pulizia' realizzata a livello nazionale, ed estesa nei singoli Stati, il governatore di Guerrero, Zeferino Torreblanca, ha rivelato che 508 agenti di polizia, ossia quasi il 4% dell'organico a sua disposizione, non hanno superato un test antidoping e verranno quindi licenziati. Per quanto riguarda le persone assassinate nelle ultime 24 ore, 13 abitavano in Chihuahua (sei a Ciudad Juarez) e 12, fra cui quattro ufficiali dell'Agenzia di sicurezza dello Stato (Ase), operavano nello Stato di Mexico (Messico centrale). L'opinione pubblica e' peraltro stata colpita dalla ferocia con cui un commando armato con fucili AK-47 ha assassinato ieri pomeriggio a Culiacan tre musicisti ed il manager del gruppo musicale Herederos de Sinaloa che erano appena usciti dalla redazione del quotidiano El Sol de Sinaloa, dove erano stati intervistati. La stampa riferisce che il gruppo interpretava musica folkloristica e si era specializzato in 'narcocorridos', brani che illustravano le gesta, nel bene e nel male, dei boss del narcotraffico messicano. 03-11-2008 Messico. Storie di proibizionismo: si dimette vicecapo Polizia accusato di narcotraffico Il vicecapo della Polizia Federale Preventiva (Pfp) messicana, Victor Gerardo Garay, si e' dimesso dal suo incarico per difendersi dalle accuse che gli sono state mosse in quanto presunto complice di una banda di trafficanti di droga, informano oggi i media locali. In una conferenza stampa, Garay ha detto che dopo quindici anni di servizio nella polizia portati avanti con convinzione e dedicazione ora non ha potuto che dimettersi, per chiarire qualsiasi dubbio esistente sulla sua persona. Garay aveva sostituito nel suo incarico nella Pfp -un organismo che conta con circa 25 mila agenti- a Edgar Mill ne' ucciso lo scorso 8 maggio. La giustizia messicana ha aperto un'inchiesta sui presunti rapporti far vari alti responsabili della Pfp, fra cui Garay, con una banda di trafficanti, che avrebbero pagato i poliziotti per introdurre importanti quantita' di droga nel paese, attraverso l'aeroporto internazionale della capitale. 03-11-2008 Bolivia. Morales ordina la sospensione delle attivita' della Dea Il presidente boliviano, Evo Morales, ha ordinato la sospensione di ogni attivita' nel suo paese della Drug Enforcement Agency (Dea), l'agenzia antidroga statunitense, accusandola di appoggiare economicamente i prefetti regionali che si oppongono al suo governo. Lo rende noto l'agenzia di stampa locale Abi. Durante una manifestazione sull'eliminazione della coltivazione della foglia di coca a Chimore', a circa 170 km da Cochabamba, nel centro del paese, Morales ha detto che si tratta di una sua 'decisione personale'. 'A partire da oggi si sospende indefinitamente l'attivita' della DEA americana, perche' abbiamo il dovere di difendere la sovranita' del popolo boliviano', ha detto il capo di Stato. Morales ha precisato che dispone di informazioni che dimostrano che l'agenzia americana ha finanziato azioni di protesta che miravano a destabilizzare il suo governo, come l'occupazione degli aeroporti di Santa Cruz, Pando, Beni e Tarija. 03-11-2008 Italia. Nonostante la "tolleranza zero" continuano le stragi sulle strade Davanti all' ''emergenza drammatica degli incidenti stradali' avvenuti la scorsa notte, che 'dimostra purtroppo che ancora una volta che l'uso di droga e l'abuso di alcol al volante persiste e provoca gravi e irreparabili danni', il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi afferma 'la necessita' di continuare un'opera di informazione e prevenzione ma nel contempo insistere nell'intensificazione dei controlli su strada'. 'Il territorio deve essere presidiato maggiormente - afferma Giovanardi in una nota - ed e' per questo che si e' proposto e si continuera' a promuovere metodi di comprovata efficacia al fine di individuare e fermare persone ubriache o drogate al volante, mediante la stretta collaborazione di sanitari con le forze dell'ordine'. 'Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri - prosegue la nota - ha gia' predisposto e verificato da tempo una metodologia in tale senso (protocollo Drugs On Street) oltre alla possibilita' di avere, da parte delle Regioni, Comuni e Prefetture interessate, un supporto tecnico/consulenziale diretto per poter attivare interventi efficaci'. 'Per questo si ritiene che proprio perche' siamo davanti a un'emergenza che continua a mietere giovani vittime, sia necessario rivedere gli schemi di collaborazione tra le varie compagini operanti sul territorio - conclude Giovanardi - oltre a promuovere e valorizzare anche un nuovo ruolo dei Sert che potrebbero essere particolarmente utili nell'affiancarsi, come specialisti sanitari, alle forze dell'ordine'. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------