====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 14-10-2008 al 20-10-2008 n.43/2008 (anno VIII) ARTICOLI - Messico. Citta' del Messico. La proposta di legalizzare le droghe crea polemiche tra i deputati NOTIZIE - Afghanistan. De Gregorio: la Nato insiste affinche' l'Italia partecipi alla guerra alla droga - Australia. Governo accusato di razzismo per campagna anti-alcol nelle comunita' aborigene - Italia. Storie di proibizionismo: rapina madre e sorella per comprarsi la dose - Honduras. Presidente chiede legalizzazione del consumo di droga - Usa. La nicotina puo' mitigare sintomi della schizofrenia - Italia. Un italiano su tre conosce un farmacodipendente - Italia. Firenze. Garante detenuti: la legge sulla droga contribuisce a sovraffollamento - Italia. Vicesindaco insiste sulle multe ai consumatori: Milano e' la piu' grande piazza della droga in Europa - Usa. La marijuana inficia le funzioni cerebrali nei giovani almeno per un mese dopo l'ultima sigaretta - Bosnia. Ritirato libro scolastico e CD perche' una canzone menziona la marijuana - Italia. Giovanardi accusa Don Gallo e Pannella di 'inneggiare allo spinello' - Israele. La nicotina favorisce la metastasi del tumore al seno - Gb. La polverina blu da sniffare - Italia. Quattro fumatori su dieci soffrono di problemi psichiatrici - Italia. Piemonte. Sinistra e Idv per le narcosale, ma il Pd frena: 'un problema complesso' - Italia. Cresce il consumo di eroina fumata fra i giovani...ma ora che c'e' Giovanardi cambia tutto - Mondo. Storie di proibizionismo: alleanza fra 'Ndrangheta e cartelli messicani - Italia. A Cosenza il consumo di droghe e' superiore alla media nazionale - Italia. Roccella: un giovane europeo su quattro muore a causa dell'alcool - Italia. Senatori Pdl: chi porta figli in piazza contro decreto Gelmini ha il cervello bucato dalla droga - Brasile. Guerra alla droga: un milione di minorenni e' tossicodipendente - Italia. Torino. Burzi (FI) sulle narcosale: parliamone - Usa. California. Corte Suprema: legittimo legalizzare la marijuana terapeutica anche se la legge federale la vieta - Iran. Guerra alla droga: impiccati quattro trafficanti di droga - Turchia. Verso il divieto di pubblicita' degli alcoolici - Australia. Storie di proibizionismo: si sniffa benzina - Italia. Torino. Petizione al sindaco per l'istituzione di una narcosala ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 77 arresti - 265,073 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 177,034 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 88,039 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 68 giorni di detenzione ARTICOLI 18-10-2008 Messico. Citta' del Messico. La proposta di legalizzare le droghe crea polemiche tra i deputati La legalizzazione della marijuana e' una "buona idea" del coordinatore parlamentare del PRD Victor Cirigo, ha riconosciuto il deputato del PAN, Hector Jaime Ramirez. Ma persino la collega di partito del proponente, Claudia Cruz, ha affermato che non sosterra' la proposta, mentre il presidente della Camera dei Deputati, Cesar Duarte Jaquez, lo considera un tema da dibattere a livello nazionale. Serve una discussione seria e responsabile, ha sostenuto, poiche' dalle esperienze di altri paesi si sa che non conviene autorizzare il consumo di droghe. "Personalmente penso che i paesi che hanno preso quella decisione, come l'Olanda, non hanno ottenuto i risultati sperati; disgraziatamente essa ha provocato il turismo degli stupefacenti, cosa che non vorremmo vedere qui in Messico", ha spiegato il membro del PRI. Viceversa, il presidente della Giunta del Coordinamento Politico, Javier Gonzales Garza, del PRD, ha spiegato che non si puo' chiudere gli occhi davanti al problema e nemmeno criminalizzare i consumatori di "cannabis". Per questo motivo si e' detto favorevole a trasformare il tema in oggetto di discussione nazionale poiche, ha aggiunto, in Messico ci sono milioni di consumatori. Gonzales Garza, che e' anche coordinatore dei deputati del PRD, ha sostenuto che il Governo deve attivare l'investigazione e le procedure giudiziarie contro la criminalita', non occuparsi dei vizi. Si augura che i componenti l'assemblea del Distretto Federale impostino il tema alla Camera dei Deputati e allora la discussione diventera' nazionale. Da parte sua, Cristian Castano, del PAN, ritiene che permettere la legalizzazione della marijuana sarebbe riconoscere che il crimine organizzato sta vincendo la battaglia contro lo Stato, e quindi dev'essere ben chiaro che il PAN non appoggera' per nessun motivo intese sull'argomento. Ha detto che bisognerebbe chiedere ai padri di famiglia se sono d'accordo che i loro figli consumino questo tipo di droghe. Infine, la deputata del PRD Claudia Cruz ha ribadito il suo netto rifiuto: non e' con la depenalizzazione del consumo di droghe che si risolve il problema dell'insicurezza del paese; prima di pensare ad approvare la legalizzazione degli stupefacenti bisogna rafforzare le politiche di prevenzione. Rosa a Marca -------------------------------------- NOTIZIE 14-10-2008 Afghanistan. De Gregorio: la Nato insiste affinche' l'Italia partecipi alla guerra alla droga "Lamers ha insistito sulla necessita' di fronteggiare il traffico di stupefacenti nelle province afghane con un piu' incisivo impegno militare, anche se la posizione italiana e' giustamente prudente sull'opportunita' di ingaggiare pericolosi combattimenti con i narcos". Lo ha dichiarato il presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato, Sergio De Gregorio, a margine dell'incontro di ieri mattina a Berlino con il vicepresidente dell'assemblea parlamentare della Nato, Karl Lamers. "E' evidente, comunque che l'argomento sara' al centro del dibattito politico nelle prossime settimane e che la Nato insistera' su questo fronte. Inoltre, ho sostenuto la necessita' di una maggiore visibilita' per la delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare della Nato, potendo il nostro Paese contare su grandi professionalita' e su una legislatura stabile, che consentira' per i prossimi cinque anni un grande impegno in seno agli organismi deputati alla sicurezza e alla difesa internazionale". "Lamers, in qualita' di presidente del gruppo conservatore, ha assicurato che sosterra' l'Italia nel rafforzamento del suo impegno all'interno dell'assemblea parlamentare e che sara' sua preoccupazione mantenere piena sintonia con le questioni italiane sui temi principali in discussione nei prossimi mesi". 14-10-2008 Australia. Governo accusato di razzismo per campagna anti-alcol nelle comunita' aborigene Il massiccio intervento in oltre 70 remote comunita' aborigene dell'Australia, lanciato un anno fa dal passato governo conservatore per combattere la pedofilia e la violenza domestica alimentate dall'alcolismo cronico, ha incrinato le relazioni fra il governo e le popolazioni indigene, aggravando il senso di ingiustizia. E' la principale conclusione del rapporto di una commissione indipendente, incaricata dal nuovo governo laburista di rivalutare a 12 mesi di distanza l'intervento, che comprende il dispiegamento di polizia e militari a fianco di medici e assistenti sociali, con deroghe alla legge antidiscriminazione. La commissione ha trascorso due mesi visitando 31 comunita', ha ricevuto oltre 200 esposti, e ha constatato che nessuno e' stato finora arrestato per abusi sessuali su minori, il motivo principale che aveva giustificato l'intervento. Le misure per imporre la frequenza scolastica sono rimaste senza successo. 'In molte comunita' vi e' la convinzione profonda che le misure introdotte dal governo siano un'imposizione collettiva basata sulla razza, e non sarebbero mai state imposte ad altri australiani...vi e' un forte senso di ingiustizia per il fatto che le genti aborigene e la loro cultura siano viste come sole responsabili di problemi causati da decenni di abbandono da parte dei governi, che hanno mancato di provvedere a quegli standard fondamentali di salute, di alloggi, istruzione e servizi, di cui gode il resto degli australiani ', si afferma nel rapporto, rilasciato dal ministro per gli affari aborigeni Jenny Macklin. La commissione sostiene che l'intervento debba continuare, ma con modifiche significative. In particolare chiede di cambiare il sistema di controllo dei sussidi di previdenza, introdotto per assicurare che almeno la meta' sia spesa per cibo e beni essenziali e per assicurare la frequenza scolastica dei figli. Secondo il rapporto e' necessario che il governo costruisca nuove relazioni con le comunita' indigene, basate sulla consultazione, per assicurare il loro sostegno per il programma. Il premier laburista Kevin Rudd, eletto lo scorso novembre, ha indicato gli affari indigeni fra le priorita' del suo governo, e ha raccolto elogi per aver presentato scuse ufficiali in parlamento agli aborigeni per le ingiustizie e i maltrattamenti del passato. Rudd ha promesso di continuare l'intervento, ma di modificarlo in base alle raccomandazioni del rapporto. I circa 460 mila aborigeni rappresentano circa il 2% della popolazione e hanno un'aspettativa di vita di 17 anni inferiore al resto degli australiani, hanno inoltre tassi altissimi di disoccupazione, di abuso di alcool e droghe, di violenza domestica e di detenzione. 14-10-2008 Italia. Storie di proibizionismo: rapina madre e sorella per comprarsi la dose Un pregiudicato tossicodipendente, Antonio S., di 31 anni e' stato arrestato dalla polizia dopo aver picchiato la madre e la sorella per rapinarle. L' uomo nel primo pomeriggio di ieri, ha minacciato con un coltello da cucina la madre e poi l' ha malmenata impossessandosi di 50 euro con i quali voleva probabilmente acquistare droga. In difesa della donna e' intervenuta una sorella di S., che si trovava con i figli nell' abitazione della madre, in via Pignasecca. Anche lei e' stata minacciata con il coltello e poi picchiata. Alla sorella il pregiudicato ha sottratto tre telefoni cellulari e 50 euro. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Montecalvario, che hanno trovato il pregiudicato in stato di agitazione e lo hanno bloccato. Madre e sorella di S. hanno dovuto farsi medicare in ospedale per l'aggressione subita. Per la madre la prognosi e' stata di otto giorni, per la sorella di 7. Solo due giorni fa il pregiudicato era stato denunciato per un'altra aggressione nei confronti della madre. 14-10-2008 Honduras. Presidente chiede legalizzazione del consumo di droga Il presidente dell'Honduras, Manuel Zelaya, ha raccomandato la legalizzazione del consumo di stupefacenti, per contrastare il narcotraffico. Zelaya ha fatto la proposta ieri, in apertura dei lavori della 18/a riunione dei responsabili di organismi incaricati della lotta alla droga, che si tiene per cinque giorni a Tegucigalpa, con la partecipazione di osservatori di Ue, Russia, Israele e Corea del Sud. Zelaya ha argomentato che il traffico di droga, di armi e di persone 'controllato dal crimine organizzato internazionale, affligge le nostre societa' ben oltre le possibilita' dei nostri governi di combatterlo'. I consumatori di droghe - ha proseguito - devono essere considerati 'come malati, come una malattia che si cura legalmente con medicine e dottori, con programmi sociali statali'. 14-10-2008 Usa. La nicotina puo' mitigare sintomi della schizofrenia Un gruppo di ricercatori italiani che lavora in Usa ha scoperto che la nicotina puo' mitigare i sintomi della schizofrenia: infatti accende nei neuroni un neurotrasmettitore inibitorio, il GABA, che spegne i neuroni e potrebbe aiutare a controllare le allucinazioni tipiche della malattia. E' quanto emerso in un lavoro su animali condotto da Alessandro Guidotti ed Erminio Costa del Dipartimento di Psichiatria del College of Medicine, University of Illinois e pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS'. Somministrando a topolini per via sottocutanea della nicotina, i ricercatori si sono accorti che nei neuroni 'GABAergici' della corteccia frontale, un importante circuito inibitorio del cervello che tiene a bada l'attivita' cerebrale, aumentano i livelli di neurotrasmettitore inibitorio GABA, di solito carente nei pazienti con schizofrenia. Gli esperti hanno scoperto anche l'esatto meccanismo con cui la nicotina induce nel cervello la produzione di questo fattore inibitorio ed hanno visto che bloccando i recettori della nicotina l'effetto svanisce. Questa ricerca suggerisce quindi un motivo per cui molti pazienti schizofrenici fumano incessantemente sigarette, perche' appunto la nicotina potrebbe dar loro effetti benefici sui sintomi della loro malattia. 15-10-2008 Italia. Un italiano su tre conosce un farmacodipendente Il 27,7% degli italiani conosce delle persone farmacodipendenti (-8% rispetto al 2002) e per il 74,7% di essi la responsabilità della farmaco-dipendenza è delle paure e delle ansie piuttosto che della leggerezza prescrittiva dei medici o del bisogno indotto creato dalle industrie farmaceutiche. E' quanto si evince dall'analisi realizzata dal Censis e presentata ieri a Roma al convegno 'Trent'anni di ricerca biomedica e di lotta alle malattie: passato e futuro del farmaco'. Oltre l'80% degli italiani ritiene che si consumino troppi farmaci rispetto a quelli realmente necessari: ansia, incertezza, instabilità psichica individuale sono le ragioni dell'iperconsumo farmaceutico. Nel dettaglio, per il 71,7% degli italiani l'eccesso di consumo di farmaci è dovuto al fatto che la gente è ansiosa e pensa che il farmaco possa risolvere tutto, mentre un 17,4% richiama la responsabilità dei medici. Sul fronte della ricerca sui farmaci: per il 68,1% degli italiani in futuro il compito principale della ricerca dovrà essere quello di scoprire farmaci in grado di guarire patologie ancora incurabili, il 28,8% degli intervistati si aspetta dalla ricerca farmacologica che scopra farmaci meno rischiosi e con meno effetti collaterali di quelli attuali eil 19,6% ritiene prioritario per il futuro il trattamento a scopo preventivo di fattori di rischio per malattie gravi. Infine, nonostante il decreto Bersani sulle liberalizzazioni, dall'indagine del Censis emerge una persistente fedeltà dei cittadini alla farmacia di fiducia, tanto che oltre il 67% degli intervistati, quota identica a quella rilevata nel 1996, dichiara di rivolgersi di solito alla stessa farmacia. Il farmacista (77%) segue il medico di medicina generale (97%) come soggetto che, secondo gli intervistati, deve dare informazioni sui farmaci. La fiducia al farmacista e la fedeltà alla farmacia, con il riconoscimento pieno del ruolo sociale di entrambi, non determinano comunque tabú di alcun tipo, n‚ preclusioni verso l'evoluzione del mercato dei farmaci e delle modalità distributive. Spicca, infatti, la positiva valutazione espressa da oltre il 69% degli italiani relativamente alla possibilità di vendere farmaci in luoghi diversi dalle farmacie, anche se per il 56,6% deve avvenire sempre e comunque in presenza di un farmacista nel punto vendita. Meno del 18% ha peró effettivamente acquistato farmaci in luoghi diversi dalla farmacia. 15-10-2008 Italia. Firenze. Garante detenuti: la legge sulla droga contribuisce a sovraffollamento 'Tra qualche mese assisteremo allo scoppio delle carceri. E' una previsione facile, il numero di detenuti e' ormai superiore a 56 mila unita', con una media di ingresso di mille ogni mese. A breve saremo quindi oltre il numero presente prima dell'indulto che era 62 mila e al momento in cui si arrivera' a queste cifre il livello di invivibilita' sara' terribile e quindi anche la gestione delle carceri non facile'. Lo ha detto il garante dei detenuti di Firenze Franco Corleone a margine della presentazione di 4 progetti dedicati ai detenuti in Palazzo Vecchio. Secondo Corleone 'la mancanza di una politica di riforma ha innescato una bomba a orologeria. Quando scoppiera' non lo so ma e' una responsabilita' grande quella di non aver approfittato dell'occasione irripetibile dell'indulto per fare una riforma del codice penale, delle leggi criminogene che riempiono le carceri come quella sulle droghe, sulla recidiva e sull'immigrazione'. Corleone ha poi spiegato che 'qualcuno ha giocato a criminalizzare l'indulto invece di approfittarne per riammodernare le carceri e per una riforma legislativa perche' le carceri non si riempissero piu''. 15-10-2008 Italia. Vicesindaco insiste sulle multe ai consumatori: Milano e' la piu' grande piazza della droga in Europa Milano e' la piu' grande piazza in Europa per consumo e spaccio di sostanze stupefacenti e per questo motivo e' necessario un pugno di ferro contro l'espandersi del fenomeno. A renderlo noto e' Riccardo De Corato, vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano in seguito al blitz dei militari di Milano che ha portato all'arresto di 3 corrieri avvenuto nella notte di sabato a Susa, in provincia di Torino, in seguito ad alcuni appostamenti fatti nella zona di San Lorenzo a Milano. "E' giusto dunque il provvedimento di Prefetto e Questore, come auspicato dall'Amministrazione, di rafforzare i controlli delle forze dell'ordine. A cominciare da via Vetere e dintorni, che questa sera sara' presidiata dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Porta Genova e Porta Ticinese. Ma tutta l'area delle Colonne di San Lorenzo-piazza Vetra e' fortemente pattugliata, visto che vi opera un altro contingente della Polizia di Stato del commissariato Centro, oltre a Polizia Locale, Carabinieri e Guardia di Finanza che garantiscono frequenti passaggi e servizi di perlustrazione". Sono, continua il vicesindaco del capoluogo lombardo, piu' di una tonnellata i sequestri di sostanze stupefacenti effettuati a Milano dall'inizio del 2008. Questi dati "giustificano il vertice chiesto dal sindaco Moratti sull'emergenza droga. Incontro che si terra' il 21 ottobre in Prefettura, al quale parteciperanno anche la Procura e le forze di Polizia. Milano e' oggi la piu' grande piazza europea di traffico e consumo non solo di cocaina, ma anche di hashish ed eroina, che sta tornando a diffondersi". L'iniziativa del Comune di Milano, continua De Corato, e' volta a disincentivare il consumo tra i giovani ed e' "perfettamente in linea con l'attuale legge Fini-Giovanardi che non autorizza al libero consumo personale". 16-10-2008 Usa. La marijuana inficia le funzioni cerebrali nei giovani almeno per un mese dopo l'ultima sigaretta Le risonanze magnetiche rivelano che il cervello dei giovani che fumano marijuana lavora piu' "duramente" di quelli che non fumano. I risultati della ricerca sono stati presentati al meeting annuale dell'American Academy of Pedriatrics, tenutosi a Boston, dalla docente di psicologia dell'universita' di Cincinnati Krista Lisdahl Medina, con la collega Susan Tapert, dell'universita' della California, di San Diego. La ricerca della Medina, intitolata "Risonanza magnetica sul consumo della marijuana e i suoi effetti sulle funzioni cognitive", rivela che un consumo stabile e intenso della marijuana nell'adolescenza, periodo nel quale il cervello e' ancora in crescita, si manifesta con una carente attivita' celebrale, che comprende minima velocita' psicomotoria, poca memoria e abilita' programmatoria. "E questi segni ci sono anche dopo un mese dall'ultima sigaretta", ha dichiarato la Medina, che ha aggiunto che continuano ad esserci deficienze nell'attenzione anche se ultime ricerche rivelano che gia' dopo tre settimane di astinenza dal fumo c'e' un parziale miglioramento delle funzioni verbali. "Non solo peggiorano le loro capacita' di pensiero, ma anche le cognizioni sono anormali. Per gli adolescenti fumatori di marijuana, anche per i test piu' semplici, come ricordare dove sono posti alcuni oggetti, e' risultato che essi usano piu' corteccia parietale e frontale del cervello. Il loro cervello lavora piu' del necessario". Alcune recenti ricerche rivelano che le fumatrici adolescenti hanno una corteccia prefontale piu' larga, portandole ad avere nel tempo problemi alle capacita' neurocognitive. Una corteccia prefontale grande significa avere minime capacita' esecutive, che si rivelano nelle difficolta' a pianificare, prendere decisioni e concentrare l'attenzione. Per la Medina sono necessari ulteriori studi per verificare i miglioramenti nei periodi di astinenza dal fumo. 16-10-2008 Bosnia. Ritirato libro scolastico e CD perche' una canzone menziona la marijuana Il ministero dell'educazione ha ritirato un CD dal mercato, allegato ad un libro scolastico, perche' in un testo c'erano dei riferimenti alla marijuana. Il ministero dell'educazione per i mussulmani croati della Bosnia Erzegovina ha rilasciato una dichiarazione in cui biasima l'autore del libro e coloro che l'hanno recensito per avere incluso la famosa canzona messicana "La cucaracha", perche' contiene dei versi inappropriati. Da settembre il libro e il CD sono gia' adoperati nelle classi di quinta elementari di alcune scuole della Bosnia. I versi della canzone incriminati sono: "Lo scarafaggio, lo scarafaggio non puo' piu' camminare, perche' non ha, perche' non ha piu' marijuana da fumare". Spesso il testo e' cambiato, proprio per evitare queste reazioni. 16-10-2008 Italia. Giovanardi accusa Don Gallo e Pannella di 'inneggiare allo spinello' 'E' stato provato scientificamente che le droghe fanno male e Don Andrea Gallo e Marco Pannella devono smettere di dire che lo 'spinello 'e' bello''. Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga, Carlo Giovanardi, si e' rivolto al leader radicale e al fondatore della comunita' di San Benedetto al porto di Genova, durante la presentazione della 'Campagna Informativa 2008 contro la droga' a Palazzo Chigi. 'La prossima settimana andro' a trovare don Gallo e gli diro' che ci sono tante cose belle che si possono comunicare ai giovani'. NASCE COMITATO SCIENTIFICO CON AMERICANI E INGLESI - Fornire al Governo indicazioni, pareri e criteri generali su cui orientare le politiche e strutturare i piani di intervento e di azione nel contesto italiano. Con questi obiettivi e' stato istituito il Comitato Scientifico antidroga presentato ieri a palazzo Chigi dal sottosegretario Giovanardi e Giovanni Serpelloni, Capo Dipartimento Politiche Antidroga. E, accanto al Comitato, e' stata istituita anche la Consulta degli esperti e degli operatori, composta da 70 membri, 'una sorta di 'parlamentino' - ha spiegato Giovanardi - dove discutere le politiche antidroga'. Il comitato e' presieduto da Antonello Bonci, professore di neurologia alla Ernest Gallo Clinic and Research Center University of California che, in collegamento telefonico, ha detto: 'I professionisti che fanno parte del comitato sono le persone migliori del mondo nei propri campi d'appartenenza, si tratta di colleghi americani e inglesi anche per avere l'opportunita' di dimostrare all'estero che in Italia c'e' l'intenzione e il serio desiderio di cambiare le cose'. Del comitato fanno parte: Howard Field, professore di neurologia e fisiologia all'universita' della California; Nora D. Volkow, docente di psichiatria e direttore del National Institute on Drug Abuse statunitense; Rita Z.Goldstein, professore di psicologia al Brookhaven National Laboratory Usa; Eric Nestler, docente di neuroscienze al Mount Sinai Brain Institute; Kathleen Carrol, psichiatra della Yale University come anche Marina Picciotto. E poi gli italiani Fabrizio Schifano, docente di farmacologia all'universita' di Hertfordshire (GB); Marina Bentivoglio, presidente della Societa' italiana di neuroscienze; Silvio Garattini, docente di farmacologia all'Istituto Mario Negri di Milano e il tossicologo Enrico Malizia. 'I loro pareri - ha concluso Giovanardi - avranno una valenza sia consultiva che propositiva. Non si tratta di un comitato finalizzato alla ricerca astratta, quanto piuttosto alla ricerca di nuovi soluzioni per il problema della droga'. A DICEMBRE TEST 'PRE-PATENTE' IN 4 CITTA' - Un test tossicologico al posto dell'autocertificazione per il rilascio della patente di guida. Il 'drug test pre-patente', rivolto ai giovani che aspirano alla patente di guida per l'auto o al patentino per i motocicli, partira' "entro dicembre in 4 citta' pilota". Ad annunciarlo il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega alla Droga, Carlo Giovanardi, nel corso della presentazione della campagna informatica contro la droga del 2008. "Sono Verona, Foggia, Cagliari e Perugia i centri prescelti- dice Giovanardi- lo scopo dell'iniziativa e' quello di creare una deterrenza all'uso di droghe tra i piu' giovani". 17-10-2008 Israele. La nicotina favorisce la metastasi del tumore al seno La nicotina favorisce la comparsa di metastasi nei casi di tumore al seno. Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista Cancer Research e realizzato da un gruppo di ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center. Fino ad oggi si conosceva benissimo il ruolo svolto dalla nicotina nella genesi tumorale, ma poco si conosceva nel ruolo svolto da questa sostanza contenuta nelle sigarette nella formazione delle metastasi. Ora lo studio dei ricercatori israeliani guidati da Chang Yan Chen, mostra che alcune cellule del tessuto epiteliale della mammella contengono diversi recettori della nicotina che, una volta attivati, possono dar luogo a crescita fuori controllo delle celle stesse e a una loro migrazione. Gli studi in vivo, confermerebbero i risultati ottenuti: se iniettate nella coda di topi, le cellule cancerose MCF7 migrano verso i polmoni dando luogo a metastasi. 18-10-2008 Gb. La polverina blu da sniffare Una piccola bottiglia blu, piena di polverina color arancio brillante, e' finita nel mirino in Gran Bretagna. Akuz e' una nuova polvere alle erbe da sniffare, perfettamente legale, che promette una scarica di energia simile a quella degli energy drink. Ma secondo qualcuno rischia di aprire la strada alla cocaina, rendendo piu' glamour l'idea di provare la rischiosa polvere bianca. Al centro delle polemiche c'e' una sostanza fatta di guarana' e glucosio, che profuma come il mentolo. Non contiene tabacco, ma si annusa piu' o meno nello stesso modo: ogni boccettina contiene circa 60 tiri, ma secondo un'associazione contro la tossicodipendenza britannica, Hope UK, rischia di fare da volano alla cocaina, perche' rende piu' affascinante e un po' piu' innocente l'idea di provare a sniffare qualcosa di diverso. Un'accusa respinta al mittente dai produttori di Akuz, che invece punterebbero a tenere lontani i giovani dalle droghe, proprio permettendo loro di scegliere qualcosa di legale e davvero naturale, come si legge sulla Bbc online. 18-10-2008 Italia. Quattro fumatori su dieci soffrono di problemi psichiatrici Disturbi di personalita', disturbi dell'umore, fobie ed altri disturbi d'ansia: sono queste le patologie psichiatriche piu' frequenti, riscontrate in almeno il 40% dei fumatori. Una dipendenza che non e' solo un 'vizio', ma una vera e propria patologia che provoca profonde e, in parte, permanenti trasformazioni del cervello. E' quanto emerso ieri mattina nel corso della prima giornata di 'Roma InDipendenteMente', iniziativa promossa dal CRARL, Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio presso il Policlinico Umberto I di Roma, diretta dal professor Mauro Ceccanti, promossa dalla Regione Lazio - Assessorato alla tutela del Consumatore, e volta alla formazione e aggiornamento di tutte le figure professionali, quali medici, psicologi, infermieri, dietisti, assistenti sociali, che, a vario titolo, prendono in carico una o piu' dimensioni del fenomeno delle dipendenze. Attualmente e' fumatore il 22% degli italiani con eta' superiore ai 15 anni (circa 11,2 milioni di cittadini, di cui 6,5 milioni di uomini e 4,7 milioni di donne). L'abitudine al fumo e' tuttavia un comportamento che gli italiani stanno gradualmente abbandonando: i dati del 2008 confermano quanto osservato dall'analisi del trend storico degli anni precedenti, secondo cui negli ultimi 50 anni si assiste ad una costante diminuzione dei fumatori, la riduzione complessiva nel 2008 e' pari a 1,5 punti percentuali rispetto al 2007. I giovani tra i 15 e i 24 anni che fumano sono il 24%, corrispondenti a circa un milione e mezzo di ragazzi. Ed e' da giovanissimi che per lo piu' si inizia a fumare: circa il 45% dei fumatori ed ex fumatori ha avuto il primo contatto con la sigaretta tra i 15 e i 17 anni e il 17% addirittura prima dei 15 anni. Mediamente i fumatori consumano 14 sigarette al giorno e questo trend del consumo medio giornaliero e' rimasto pressoche' stabile negli ultimi quattro anni. Gli uomini sono quelli che fumano di piu' e i 'forti fumatori' (25 o piu' sigarette/die) sono il doppio delle donne, 11,2% vs 5,7%. Nel 2008 gli ex fumatori sono aumentati rispetto al 2007 passando dal 17,5% al 18,4% e nell'ultimo anno hanno smesso di fumare piu' di 560.000 fumatori. I motivi principali che hanno spinto i fumatori a smettere sono: per reali problemi di salute (38,5%) e per una maggiore consapevolezza dei danni che il fumo provoca (il 40%). Fra gli attuali fumatori il 29,8% ha fatto almeno un tentativo di smettere di fumare senza pero' ottenere risultati soddisfacenti: il 20,7% ha smesso soltanto per qualche giorno, l'11,8% solo per qualche settimana. Inoltre dai dati dell'indagine risulta che ben il 75,4% non e' intenzionato a smettere nei successivi sei mesi. 18-10-2008 Italia. Piemonte. Sinistra e Idv per le narcosale, ma il Pd frena: 'un problema complesso' Istituire delle 'narcosale' sul territorio regionale. E' quanto chiede un ordine del giorno presentato al consiglio regionale del Piemonte dal Partito dei Comunisti Italiani. L'assemblea piemontese, dopo averne gia' discusso durante i lavori di martedi' scorso, affrontera' nuovamente l'esame dell'odg nel corso della prossima seduta. Il documento, il cui primo firmatario e' il consigliere regionale e segretario provinciale del Pdci Vincenzo Chieppa, ha raccolto il consenso anche di esponenti di Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Democratica e Uniti a Sinistra. Le narcosale, secondo l'odg, dovranno essere strutture sotto il diretto controllo e gestione del Servizio Sanitario Regionale, dovranno avvalersi della presenza di personale altamente professionalizzato con il compito di avvicinare i tossicodipendenti e dovranno fornire materiale iniettivo sterile a titolo gratuito. Inoltre, sul modello gia' adottato da altri Paesi europei, le narcosale potrebbero anche fornire controlli medici. 'E' inutile chiudere gli occhi e far finta che il problema della tossicodipendenza non esista -spiega Chieppa- istituire le narcosale e' un passo importante. Oggi si vedono molti tossicodipendenti che si bucano in strada, senza il rispetto delle norme igieniche. Avviene anche nel parcheggio dei gruppi consiliari che si trova proprio accanto alla sede del consiglio regionale'. Per Nino Boeti, esponente del Pd, l'ordine del giorno sulle narcosale 'rischia di dare una risposta semplice a un problema complesso'. L'affermazione, ribadita oggi per spiegare l'astensione annunciata dal partito sull'ordine del giorno di Chieppa che sara' messo al voto in consiglio regionale martedi' prossimo, era gia' stata fatta da Boeti nell'intervento di martedi' scorso in aula. 'Il dibattito sulle narcosale in Piemonte si e' caratterizzato per la confusione e l'equivoco. Il sindaco Chiamparino si era detto favorevole non alle narcosale, ma a una sperimentazione, per altro non praticabile in Italia. Nell'esperienza di Vancourer le narcosale hanno avuto il merito di agganciare i tossicodipendenti e di metterli a contatto con la struttura pubblica. Da noi questo viene gia' fatto dai Sert e dai diversi servizi, anche mobili, come le unita' di strada, che operano sul territorio'. 'Una commissione tecnica ha operato per mesi in assessorato per definire un piano di intervento nei confronti delle tossicodipendenze. In questo quadro imporre con un ordine del giorno una legge alla giunta mi pare sbagliato. Chiediamo di discutere al piu' presto in Commissione i risultati della Commissione tecnica e di decidere su questa base le azioni da compiere, in modo che una discussione cosi' importante, che riguarda oltre 15 mila tossicodipendenti in Piemonte, sia sottratta all'ideologia e alla strumentalizzazione e sia affrontata da un punto di vista scientifico'. Un 'si' convinto all'ordine del giorno sulla sperimentazione delle narcosale, nel consiglio regionale di martedi' prossimo'. E' l'invito che i radicali Giulio Manfredi e Domenico Massano rivolgono al centro sinistra, 'per non ripetere il triste spettacolo di un anno fa in Comune a Torino'. 'Allora esisteva Tossic Park, oggi rischiano di moltiplicarsi in citta'. E' ora che la politica dia risposte adeguate al problema, senza delegare le proprie responsabilita' alle forze dell'ordine e all'esercito'. 18-10-2008 Italia. Cresce il consumo di eroina fumata fra i giovani...ma ora che c'e' Giovanardi cambia tutto Si trova facilmente e costa poco, pochissimo, ovvero quanto un pacchetto di sigarette. Con 5 o 10 euro "porti a casa eroina da fumare, con gli amici o anche solo", conferma Francesco, un ragazzino romano di 16 anni appena. "Ormai conviene piu' dell'hashish, costa di gran lunga meno dell'erba mentre lo 'sballo' e' altamente superiore. L'eroina fa viaggiare, e te la vendono gli stessi da cui prima trovavi solo 'fumo' e marijuana. La sera a Ponte Milvio, uno dei punti di ritrovo dei giovanissimi della capitale, ad esempio basta passeggiare per sentirne nell'aria l'odore acre". Ed e' subito boom. Tanto che al Sert dell'Asl Roma C, il centro in Piazza San Giovanni, confermano che sono sempre piu' i ragazzini che a 14-15 anni ne fanno gia' uso. "Purtroppo la prova arriva anche dalle nostre indagini - asserisce all'Adnkronos Salute Sebastiano Vitali, direttore superiore della Polizia di Stato del Servizio operativo antidroga del Dcsa (Direzione centrale servizi antidroga) - C'e' un pericoloso mutamento di mercato. Se prima l'eroina era concepita come una droga da disperato", il tossicomane con i buchi sulle braccia, laccio emostatico e siringa pronti all'uso, "ora, con questa nuova modalita' di consumo, sta diventando una droga socializzante e non invasiva, esattamente come la cocaina". E intanto il mercato cresce a passi da gigante. "Il 92% della produzione mondiale appartiene all'Afghanistan, e tra il 2006 e il 2007 l'aumento di produzione di eroina all'interno del Paese asiatico e' stato di ben il 63%". Con ripercussioni inevitabili anche sul nostro mercato. "Che, non a caso, serve anche il Centro e Nord Europa e detiene il secondo posto nel vecchio continente per numeri di sequestri messi a segno". A far schizzare la produzione afghana e' stata la perdita di potere dei talebani, passati dal ruolo di rigidi moralizzatori e censori dell'uso e della produzione di eroina "a quello di principali detentori del mercato", spiega Vitali. Un mercato senz'altro redditizio, "da cui i talebani tirano fuori grandi quantitativi di denaro per finanziare armi e esplosivi", spiega Vitali. Oltre alla raccolta di oppio, "si sono appropriati anche della raffinazione, un tempo demandata ai turchi. Ora, invece, i talebani hanno aperto laboratori di lavorazione nel Sud del Paese, ai confini con Turchia e Siria: e' li' che l'oppio viene trasformato in eroina e quant'altro". Piu' disponibilita', dunque, e nuove strategie di marketing messi a punto dalla malavita: "Mini-dosi da 5 e 10 euro - spiega il capo del Servizio operativo antidroga - per promuoverne la circolazione. L'eroina si fuma e non ci si buca, dunque viene meno la paura della siringa e la percezione del tossico, di cui le nuove generazioni non hanno neanche il ricordo. Tira maggiormente perche' non riesce piu' a far scattare il campanello d'allarme". "Il principio attivo", in queste dosi a prezzi stracciati, "si aggira intorno al 15% della sostanza, il resto e' composto da schifezze. Ma visto il grande quantitativo che si sta riversando sul mercato non e' da escludere che giri anche eroina purissima, a cui il corpo di chi ne fa uso non e' abituato e che pertanto potrebbe rivelarsi letale". La strategia messe a punto per conquistare nuovi consumatori sembra funzionare ed essere destinata a fare ulteriori proseliti. "Nell'immediato futuro - stima Roberta Pacifici, dell'Osservatorio fumo, alcol e droga (Ossfad) dell'Istituto superiore di sanita' - ci aspettiamo lo stesso trend di crescita che ha contraddistinto la cocaina negli ultimi anni. Ormai fumare eroina - fa notare la ricercatrice - costa davvero poco. In piu' la sostanza si trova nei posti piu' semplici: accessibile ed economica, ideale per giovanissimi alla ricerca di sballo". Fumare eroina, dunque, fa meno paura, ma i pericoli sono quelli di sempre, con o senza siringa. "Certo senza il buco si evitano i rischi collaterali legati all'uso della siringa, vedi infezioni e Hiv. Ma a livello cerebrale gli effetti sono gli stessi. Tanto che si diventa dipendenti esattamente come avviene iniettandosi l'eroina in vena". "In piu' ci sono tutti i problemi e le ripercussioni a livello polmonare, legati all'inalazione della sostanza". Ma i giovani che ne fanno uso sembrano non curarsene. "L'abbiamo provata quasi per caso - racconta Francesco, il sedicenne che ha deciso di narrare la sua esperienza all'Ankronos Salute - il tipo che ci vende il 'fumo' un giorno ci ha chiesto se volevamo provarla, e cosi' io e gli amici che erano con me l'abbiamo fumata. Ne avevamo gia' parlato con altri, alcuni compagni di scuola, e ci avevano garantito che era un 'viaggio pazzesco', da provare. Cosi' l'abbiamo fatto, senza pensarci piu' di tanto. Eravamo incuriositi e l'occasione era a portata di mano". Tre dosi da cinque euro riscaldate su un pezzo di carta stagnola e inalate a giro. "Un mio amico mi aveva detto che fumata cosi' - spiega - era di gran lunga meglio". Il problema, secondo chi lotta ogni giorno contro la droga, e' anche nella mancanza di prevenzione, che vede il nostro Paese fanalino di coda in Europa. "Eravamo gli unici insieme a Malta a non avere, tra i 27 Paesi dell'Ue, un Piano nazionale antidroga, che lavorasse sul duplice fronte della prevenzione e della repressione. La Svezia ne e' dotata dal lontano '39, quello italiano e' stato varato nell'ultimo giorno del Governo Prodi". Non si inietta in vena, si fuma. Ma il nuovo trend di consumo di eroina che si sta affermando tra i giovanissimi "buca comunque il cervello, mettendo fuori gioco i neuroni in modo irreversibile". Parola del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze Carlo Giovanardi, che all'Adnkronos Salute commenta il fenomeno dell'eroina da fumare tra teenager, sottolineando la necessita' "di informare, allertando soprattutto i giovani e le loro famiglie, e mi riferisco - sottolinea il sottosegretario - in particolare alla fascia 13-18 anni". "Gli adolescenti, i ragazzi - spiega Giovanardi - devono capire che usando queste sostanze si autocondannano, rovinandosi la vita e bruciando quella degli altri: pensiamo agli incidenti d'auto provocati da gente che si mette al volante in condizioni pietose. Se il prezzo dell'eroina e' sceso vertiginosamente - fa notare il sottosegretario - e' solo perche' i trafficanti stanno coltivando consumatori in erba per alimentare il mercato nei prossimi 20 anni". E riguardo alla possibilita' che la mancata distinzione - stralciata dalla legge Fini-Giovanardi - tra droghe 'leggere' e 'pesanti' possa agevolare la diffusione di eroina tra i giovani, il sottosegretario e' categorico: "quella divisione - afferma - era legata a un'ideologia tutta italiana. La cannabis e' nociva come l'eroina, fanno male entrambe. Tutte le droghe lavorano sul cervello e creano dipendenza, questo e' il messaggio che deve raggiungere tutti. Del resto anche le tabelle delle Nazioni Unite non fanno distinzioni di alcun tipo, dividendo droghe buone da quelle cattive". Piuttosto una stilettata per il precedente Esecutivo. "A causa del Governo Prodi - sostiene Giovanardi - siamo stati ben 2 anni e mezzo senza dipartimento anti-droga, privi dunque di qualsiasi programmazione istituzionale sul tema. Ora, per fortuna, il servizio e' stato ripristinato, ed e' al lavoro per allertare i giovani". La composizione degli organismi consultivi in materia di droga, il nuovo Comitato scientifico e la nuova Consulta, indica 'un grande cambiamento di metodo seguito dall'attuale governo, sia rispetto al precedente governo di centrosinistra sia rispetto ai precedenti governi di centrodestra'. E' il commento di Alfio Lucchini, presidente nazionale di Federserd, la federazione dei servizi pubblici per le dipendenze. 'Il Comitato scientifico e' formato da scienziati assolutamente prestigiosi, quasi totalmente operanti all'estero. Ci auguriamo che questa scelta possa contribuire a stimolare la qualita' dell'intervento, basato su evidenze scientifiche, nei servizi pubblici e nelle comunita' terapeutiche'. Per quanto riguarda la Consulta, secondo Lucchini 'l'elenco dei nomi non riflette la rappresentanza territoriale, ma progettualita' e linee di intervento ritenute strategiche dal governo. Una scelta particolare, che merita' una verifica in tempi brevi, della capacita' di svolgere il suo compito di rappresentanza della realta' del settore e di stimolo verso il legislatore'. 'Per Federserd - conclude - impegno essenziale sara' quello di rapportarsi anche in questo organismo con i rappresentanti delle Regioni, interlocutori istituzionali della Consulta'. 18-10-2008 Mondo. Storie di proibizionismo: alleanza fra 'Ndrangheta e cartelli messicani "Nicola Gratteri e' sostituto procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Una vita spesa lottando in prima linea contro la 'Ndrangheta calabrese. Instancabile uomo di legge, scrittore e appassionato della cultura calabrese. Si direbbe un uomo come gli altri invece, Nicola Gratteri, puo' essere considerato come uno dei massimi esperti di 'ndrangheta - scrive Francesca Porpiglia dalla redazione di Miami di Gente d'Italia quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia - . Da anni ormai vive sotto scorta, blindato, ha ricevuto e continua a ricevere minacce di morte da parte degli esponenti della malavita calabrese. Ma lui non si ferma e lavora senza sosta. Da Reggio Calabria a New York e Atlanta, due delle citta' che lo hanno ospitato quando, al termine di una maxi indagine che ha riscosso un grandissimo successo, Gratteri si e' incontrato con i vertici dell'Fbi, della Dea e dell'Ice. Dopo un anno e mezzo di indagini, infatti, il 17 settembre scorso, i Carabinieri del ROS, su input informativo fornito dalla Dcsa (Direzione centrale per i servizi antidroga), in collaborazione con la DEA (Drug Enforcement Administration), l'FBI (Federal Bureau Investigation) e l'ICE (Immigration & Customs Enforcement), hanno arrestato oltre 200 persone, nell'ambito di una maxi - operazione condotta tra Stati Uniti, Italia, Messico e Guatemala, nei confronti di una struttura transnazionale dedita al traffico di tonnellate di cocaina tra il Sud America, il Nord America e l'Europa. Tra gli indagati figurano in particolare sedici affiliati alla cosca Aquino - Coluccio, egemone nell'area di Gioiosa Jonica (RC), localizzati ed arrestati a New York, e in Calabria. I provvedimenti restrittivi, disposti per l'Italia dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, scaturiscono da un'indagine avviata dal ROS, al quale la Dcsa ha fornito un patrimonio informativo ottenuto in stretta cooperazione con le citate Agenzie statunitensi, che ha poi consentito di documentare le radicate proiezioni della 'ndrangheta negli Usa". "Quindi nuovi luoghi per lo stoccaggio - chiede Porpiglia - ? 'L'azione di contrasto al traffico di droga proveniente dalla Colombia, infatti, ha costretto i cartelli fornitori a ricercare nuove aree per lo stoccaggio della pasta di coca destinata ai mercati statunitensi ed europeo. Questa opportunita', hanno spiegato gli investigatori del Ros, e' stata trovata soprattutto in Messico, dove le organizzazioni di narcotrafficanti, e in particolare il 'Cartello del Golfo', sono risultate in grado di assicurare il necessario controllo del territorio anche attraverso l'impiego di sanguinari gruppi mercenari, come "Los Zetas", analogamente a quanto gia' accertato nella stessa Colombia, dove la produzione e la prima commercializzazione della droga continua ad avvenire sotto l'egida delle organizzazioni paramilitari Farc e Auc. E proprio alle Los Zetas le indagini hanno attribuito la responsabilita' di feroci rappresaglie eseguite prevalentemente in Messico nei confronti di centinaia di potenziali testimoni, presunti informatori, esponenti locali della magistratura, poliziotti impegnati nelle indagini antidroga. Secondo gli investigatori, infatti il Cartello messicano conta su una colossale rete distributiva della droga, composta da circa 1.400 affiliati'. E allora, qual e' la novita' nel trasporto della droga? 'La novita' sta nel fatto che la droga arriva oggi in Europa dagli Stati Uniti attraverso spedizioni, pacchi che attraversano gli oceani per arrivare a destinazione. I messicani sono per la 'ndrangheta un partner importantissimo perche' riescono a vendere la cocaina a prezzi piu' bassi, piu' concorrenziali. Ecco la nuova alleanza, inedita, tra 'ndrangheta e cartelli messicani'". "Lei ha scritto un libro, 'Fratelli di sangue', pubblicato per la prima volta nel 2006. A questa prima edizione sono succedute altre 10, per arrivare nell'agosto 2007 all'undicesima edizione. Un grande successoà, nota, infine Porpiglia. 'Ho scritto Fratelli di Sangue con l'intento di ricostruire dal punto di vista storico la storia della 'ndrangheta dalle origini (fine ottocento) ai giorni nostri. Difatti, fra pochi mesi uscira' la nuova edizione che e' stata aggiornata e che spiega anche la 'ndrangheta moderna'. Si puo' affermare che la 'ndrangheta ha soppiantato nel campo della droga la mafia? 'Ma questo e' avvenuto piu' di dieci anni fa. La 'Ndragheta oggi ha tra i suoi acquirenti proprio la mafia. Incredibile pensarlo eppure e' proprio cosi'. La mafia compra la droga dalla 'ndrangheta. La mafia ha imparato negli anni a diversificare i propri interessi, oggi, si occupa soprattutto di riciclaggio, grossi investimenti commerciali e finanza. Cambiano i tempi, i crimini diventano piu' sofisticati e quindi, anche tra le organizzazioni, ci si 'appropria' ognuno di una fetta di mercato". 18-10-2008 Italia. A Cosenza il consumo di droghe e' superiore alla media nazionale Si chiama 'Cento per tutti...Liberiamoci dalle dipendenze' e vuole insegnare ai giovani cosentini a volersi piu' bene. E' il progetto per la prevenzione delle tossicodipendenze, elaborato dall'Associazione 'Volontari del Delfino' in collaborazione con il Comune di Cosenza, presentato stamani. 'Dall'incontro e' emerso - e' scritto in una nota del Comune - che sulla tossicodipendenza c'e' oggi meno attenzione che in passato, mentre pero' il fenomeno e' in continua espansione. E Cosenza non e' certo immune. Anzi. Uno studio prodotto dal Delfino per l'Istituto Superiore di Sanita' testimonia che il cosiddetto livello di rischio per i giovani cosentini e' di due punti percentuali superiore alla media nazionale'. 'La proficua sinergia tra Comune e operatori esperti come quelli del Delfino - ha detto l'assessore alle Politiche del welfare, Alessandra La Valle - e' stata resa possibile dall'attivazione di una legge statale che ci consente di operare avendo a disposizione circa 130 mila euro per un periodo di tre anni. La novita' del progetto consiste nel fatto che ci si rivolge non solo ai giovani, ma anche ad altri soggetti, famiglie, scuola, parrocchie ed istituzioni, perche' tutti dobbiamo sentirci coinvolti e responsabili nell'affrontare il problema'. 'I genitori sono spesso impreparati, non vogliono o non sanno vedere. Intanto, pero', il fenomeno si e' ulteriormente esteso. Si e' abbassata l'eta' della prima assunzione e si hanno a disposizione droghe piu' pericolose e subdole nella loro apparente innocuita'. Dunque, il progetto vuole mettere in contatto istituzioni, famiglie, mondo del volontariato per fare rete e cosi' operare piu' efficacemente'. 18-10-2008 Italia. Roccella: un giovane europeo su quattro muore a causa dell'alcool Emergenza alcol per i giovani non solo in Italia, ma a livello europeo: nella Ue, infatti, il 25% della mortalita' giovanile tra i maschi e' proprio dovuta all'alcol. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, presentando ieri la I Conferenza nazionale sull'alcol che si svolgera' a Roma lunedi' e martedi' prossimo. I dati a livello europeo, ha sottolineato Roccella, 'sono preoccupanti, se si pensa che un omicidio su 4 ed un suicidio su 6 sono alcol-correlati'. Complessivamente, ha aggiunto, 'sono 195.000 le morti ogni anno in Europa causate dall'alcol, e proprio l'alcol si colloca al terzo posto tra i 26 maggiori fattori di rischio individuati dall'Ue'. Bisogna inoltre considerare, ha concluso il sottosegretario, che 'sempre a livello europeo, oltre il 46% della mortalita' tra i 15 ed i 24 anni e' causata da incidenti stradali che, il piu' delle volte, sono appunto imputabili all'assunzione di alcol'. 19-10-2008 Italia. Senatori Pdl: chi porta figli in piazza contro decreto Gelmini ha il cervello bucato dalla droga 'Che nel nostro Paese ci siano genitori cosi' sconsiderati da portare in piazza bambini di pochi anni con cartelli 'la Gelmini mangia i bambini' la dice lunga sulla natura della sinistra italiana. L'opposizione in democrazia e' essenziale. La strumentalizzazione dei bambini dimostra invece la natura criminogena dell'opera di falsificazione in atto'. Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato a proposito delle manifestazioni contro la riforma della Gelmini. 'Veltroni e Di Pietro non prendono le distanze dai loro manovali, i cui figli vengono intossicati da cattivi genitori dal cervello bruciato dalla droga e dalle bugie dei capi della sinistra. Veltroni si deve vergognare di questa opera di manipolazione dei bambini che hanno programmato a tavolino. La magistratura dovrebbe intervenire perche' si stanno consumando reali violenze contro i minori'. 20-10-2008 Brasile. Guerra alla droga: un milione di minorenni e' tossicodipendente In Brasile oltre un milione di minorenni tra i 6 e i 17 anni sono tossicodipendenti e spesso anche alcolizzati. Lo rivela una ricerca diffusa oggi dall'Associazione brasiliana di Psichiatria (Abp). Nel grande paese sudamericano sono 26 milioni i minori al di sotto dei 18 anni. 'Molti ragazzi cominciano a drogarsi verso i 10-11 anni, passando dall'alcol alle droghe sempre piu' pesanti - ha commentato Denisio Lima, vicepresidente dell'Abp, in un'intervista al quotidiano Correio Brasiliense - E' proprio la precocita' il dato che piu' colpisce nello studio, i cui dati sono ulteriormente aggravati dalle disfunzioni della rete pubblica di salute'. Il problema e' piu' grave nella fascia meno abbiente della popolazione, dove i giovani sono piu' esposti all'offerta di droga e dove la carenza di strutture pubbliche rende piu' difficile la diagnosi precoce. Lo studio afferma anche che in buona parte dei casi, in particolare nelle favelas, la tossicodipendenza puo' rappresentare l'ingresso nel mondo della criminalita'. I minorenni vengono adescati con la droga dalle bande di narcotrafficanti per poi essere usati come corrieri o persino come assassini su commissione, perche' comunque non possono essere incriminati penalmente. Il mese scorso, la polizia di Belem ha arrestato un ragazzo di 16 anni dipendente di crack con almeno dodici delitti sulle spalle, che ha confessato tranquillamente, certo dell'impunita'. 20-10-2008 Italia. Torino. Burzi (FI) sulle narcosale: parliamone (Da Repubblica) A lanciare la provocazione è Vincenzo Chieppa, segretario provinciale dei Comunisti Italiani che, dopo il lungo dibattito in Comune, apre anche in Regione la polemica, chiedendo l´istituzione delle narcosale. La notizia però arriva dal centrodestra con il capogruppo di Forza Italia Angelo Burzi che apre, sia pure con molti se e ancor più ma, a questa possibilità: «La proposta del Pdci di istituire narcosale è un´azione strumentale che mette in luce, ancora una volta, le profonde divisioni interne alla maggioranza. Questa materia però - aggiunge - non può continuare ad essere un terreno di battaglia ideologica. È necessario, invece, partire da dati concreti per affrontare il problema della tossicodipendenza e soltanto dopo, indicare le possibili soluzioni. Per questo chiederò di istituire una Conferenza regionale permanente alla quale partecipino soggetti pubblici e privati che operano nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza le cui conclusioni dovranno essere utili per individuare le necessarie correzioni alla legislazione regionale. Inoltre chiederemo anche la creazione di un´Agenzia ‘interistituzionale´ sulle tossicodipendenze, composta da esperti, in grado di studiare la tematiche nelle sue varie sfaccettature: partendo quindi dal recupero e dal reinserimento fino ad arrivare al sostegno concreto alle famiglie. Non demonizzo alcuna soluzione, neppure quella dell´istituzione delle narcosale però sono convinto sia necessario chiarire anzitutto quali siano gli obiettivi che si vogliono raggiungere». L´ordine del giorno di Chieppa, che è già stato in parte discusso a Palazzo Lascaris martedì scorso, sarà messo ai voti nella prossima seduta. Nel documento il Pdci insieme a esponenti di Rifondazione, Idv, Sinistra Democratica e Uniti a Sinistra chiede che «poiché narcosale a cielo aperto sono ovunque a Torino, sarebbe meglio istituirle davvero con il controllo del sistema sanitario». Sul documento ha già annunciato la sua astensione il Pd: «Il dibattito sulle narcosale in Piemonte - sottolinea il consigliere Nino Boeti - si è caratterizzato per la confusione e l´equivoco. Bisogna sottrarlo all´ideologia e alla strumentalizzazione e affrontarlo da un punto di vista scientifico». Giulio Manfredi (giunta di segreteria Radicali Italiani) e Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato: “Condiviamo sia l’impostazione laica data da Burzi alla questione sia le sue richieste specifiche, dalla Conferenza regionale permanente (anche se una cosa simile già esiste) all’Agenzia regionale sulle tossicodipendenze (che non sia un doppione di quella, inutile, esistente in Comune). Crediamo che la posizione del capogruppo di Forza Italia sia utile anche per portare a un ripensamento all’interno del gruppo consiliare del PD; il preannunciato voto di astensione, martedì prossimo, sulla mozione pro narcosale è sbagliato, anzi è ingiustificabile. Il consigliere Boeti non può accusare i sostenitori delle stanze del consumo di ideologismo: da cinque anni abbiamo arricchito il dibattito con elementi concreti a sostegno della nostra proposta; Forum Droghe ha fatto arrivare a Torino esperti e operatori dalle narcosale di mezza Europa; un migliaio di cittadini torinesi hanno firmato la petizione ad hoc. E Boeti non può nemmeno cavarsela a buon mercato dicendo che ci sono già i Sert; le narcosale sarebbero uno strumento in più per la riduzione del danno e dovunque sono state aperte si sono integrate perfettamente con i servizi esistenti. In queste poche ore che ci separano dal voto di martedì, il centro-sinistra in Regione deve saper trovare le motivazioni e la determinazione per un SI’ convinto, per non ripetere il triste spettacolo di un anno fa, in Comune a Torino. Allora esisteva Tossic Park; oggi i Tossic Park rischiano di moltiplicarsi in città. E’ ora che la politica dia risposte adeguate al problema, senza delegare le proprie responsabilità alle forze dell’ordine e all’esercito.”. 20-10-2008 Usa. California. Corte Suprema: legittimo legalizzare la marijuana terapeutica anche se la legge federale la vieta Due contee hanno chiesto l'intervento della Corte Suprema statale, affermando di essere state costrette a condonare delle violazioni alle leggi federali riguardanti il consumo terapeutico della marijuana (legittimo, invece, per quelle statali), ma la Corte ha respinto le loro richieste. San Diego e San Bernardino hanno chiesto l'intervento della Corte per cambiare la Proposition 215, che legalizza il consumo della marijuana terapeutica, e alcune leggi piu' recenti che richiedono una carta identificativa per i consumatori. I giudici dell'Alta Corte all'unanimita' hanno rifiutato di intervenire sulla legge, concludendo che la California e' libera di decidere, secondo le proprie leggi, se punire i consumatori di marijuana, malgrado il divieto federale. La decision e' "una vittoria importante per i numerosi malati gravi che la usano", ha dichiarato Adam Wolf, avvocato dell'American Civil Liberties Union, che ha difeso la legge statale in questo giudizio. Un parlamentare della contea di San Bernardino ha dichiarato che e' gia' pronto il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti. La Corte ha piu' volte nel passato concesso alle autorita' federali la possibilita' di perseguire i consumatori statali e chiudere i centri dove la marijuana e' venduta, ma non ha mai impedito agli Stati di decidere quale sostanza proibire secondo le proprie leggi. 20-10-2008 Iran. Guerra alla droga: impiccati quattro trafficanti di droga Quattro persone condannate per traffico di droga sono state giustiziate in Iran. Le impiccagioni sono avvenute nella prigione della citta' sudorientale di Zahedan, capoluogo della remota regione iraniana del Sistan-Beluchistan, al confine con Pakistan e Afghanistan. A riferirlo e' la radio nazionale precisando che i detenuti sono stati mandati alla forca per aver spacciato tre chilogrammi di eroina. Sale cosi' a 194 il numero delle condanne a morte eseguite dall'inizio dell'anno nel Paese, stando ad un conteggio dell'Afp. Secono Amnesty International, l'Iran e' stato nel 2007 il primo Paese al mondo per numero di esecuzioni dopo la Cina, con 317 persone giustiziate. Nella Repubblica Islamica la pena capitale e' prevista oltre che per l'omicidio anche per altri tipi di crimini come lo stupro, rapina a mano armata, traffico di droga e adulterio. 20-10-2008 Turchia. Verso il divieto di pubblicita' degli alcoolici Le presunte strategie del governo turco, guidato dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) di ispirazione islamica, finalizzate a vietare il consumo di alcolici nel paese continuano ad accendere aspre polemiche. Nel mirino degli oppositori dell'esecutivo è finita questa volta una bozza di regolamento dell'Autorità per la regolamentazione del mercato del tabacco e dell'alcol (Tapdk), che fa capo al governo. La bozza prevede infatti un divieto assoluto di farsi pubblicità per le marche di alcolici. In particolare, il documento mira a vietare i messaggi pubblicitari relativi a liquori, birre o altri prodotti contenenti alcol su tv e giornali. Bandita inoltre la sponsorizzazione di eventi sportivi e di altro genere, oltre a qualsiasi programma televisivo o pubblicazione che venga considerata idonea a invogliare all'uso di alcolici. Gli oppositori dell'Akp, partito del premier Recep Tayyip Erdogan e del capo dello stato Abdullah Gul, accusano il governo di aver lanciato una vera crociata contro l'alcol, sulla base dei precetti dell'Islam che ne vietano il consumo. L'esecutivo non ha adottato alcun provvedimento che esplicitamente fa divieto di bere bevande alcoliche, ma per l'opposizione ha avviato una campagna volta a porre un divieto 'de facto'. Il sito del quotidiano 'Hurriyet' ricorda che ad agosto la polizia municipale picchiò il proprietario di un locale di Ankara che si era rifiutato di sospendere la vendita di alcolici, intimata in precedenza dalle stesse autorità municipali. A settembre le violenze si erano ripetute, a opera di alcuni cittadini, contro un altro negoziante. A Istanbul inoltre, nei quartieri in cui si concentrano i locali più alla moda, sono ormai frequenti le proteste dei giovani contro presunte pressioni delle autorità che avrebbero portato alla sospensione della vendita di alcolici in molti locali. 20-10-2008 Australia. Storie di proibizionismo: si sniffa benzina I fumi della benzina per rimediare alla povertà e alla noia. Fra le comunità aborigene piú remote dell'Australia settentrionale si sta diffondendo sempre di piú la pratica di sniffare la benzina, le cui esalazioni sono in grado di provocare, a costo quasi zero, una stato di ebbrezza e di estraneazione all'incombente povertà. La crescita del fenomeno - spiega oggi la Bbc online - è da imputare in particolare al deciso intervento dello Stato per bloccare la piaga dell'alcolismo e quella delle violenze sui bambini in questeItaliani) e Bernardo Moscariello (Presidente Comitato Spontaneo Parco Stura). A questo proposito, Massano e Manfredi hanno dichiarato: "Stiamo utilizzando tutti gli strumenti che lo Statuto Comunale ci offre per richiedere al Sindaco Chiamparino un salto di qualità nelle politiche sulle tossicodipendenze. Siamo lieti di avere al nostro fianco i Comitati Spontanei perché così sfatiamo in un colpo solo il luogo comune per cui i sostenitori delle narcosale sono unicamente interessati alla tutela della salute dei cittadini tossicodipendenti e non prestano attenzione alle esigenze degli abitanti dei quartieri (e viceversa, per il Comitati Spontanei). E’, invece, ampiamente documentato che abbiamo sempre posto sullo stesso piano le due esigenze: salute (per i td.ti) e sicurezza (per i cittadini). Ci auguriamo che la presa di posizione pro-narcosale dei Comitati Spontanei Torinesi, forte e chiara, consenta un’ulteriore riflessione innanzitutto ai consiglieri regionali del centro-destra che domani saranno chiamati ad esprimersi sulla mozione “Chieppa ed altri”. Non è più tempo di steccati ideologici ma della ricerca delle soluzioni migliori ai problemi, in questo come in altri campi. In questa direzione ci paiono andare anche le recente dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia, Angelo Burzi. Naturalmente, la posizione di Verra e soci spiazza completamente il Partito Democratico: quali scuse troveranno domani i consiglieri regionali PD per astenersi in Consiglio Regionale quando i Comitati Spontanei, per lungo tempo additati come “forcaioli” e prigionieri delle parole d’ordine della destra più retriva, dimostrano un’apertura mentale e politica tale da contestare pubblicamente Ghiglia e soci e da allearsi “addirittura” con i radicali, per sbloccare finalmente una situazione sempre più insostenibile?". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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