====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 09-10-2007 al 15-10-2007 n.42/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Assoluzione mariuana.it. Splendida notizia, ma il pm ora sia punito NOTIZIE - Gb. Commissario capo chiede al Governo chiarimenti sulla legge sulla cannabis - Italia. Don Ciotti: le narcosale non sono una manna - Itaia. Veneto: 330.000 euro per la prevenzione - Italia. Torino. Continuano audizioni esperti su narcosale - Italia. Torino. Primario a processo per trattamento "choc" disintossicazione - Italia. Promotori petizione a Don Ciotti: narcosala non e' manna, ma e' prezioso aiuto - Russia. Capo antidroga: mio vice arrestato per faida fra 'servizi' - Austria. Consumo di cannabis: rischio sottovalutato - Italia. Ferrero: narcosale riducono morti e criminalita' - Usa. Sindaco di Atlantic City scompare, era in comunita' terapeutica - Italia. Patteggia il frate arrestato per possesso di cocaina: non era per me - Gb. Madre offriva cannabis ai figli per salvarli dai pusher, niente carcere - Italia. Torino. Convegno "Stanze del consumo: Barcellona, Francoforte, Torino", 13 ottobre - Italia. Recensione di "Cannabis. Come perdere la testa e a volte anche la vita", di Claudio Rise' - Usa. California. Coetanei importanti per scoraggiare il consumo di droghe - Myanmar. Onu: inqiuetante aumento produzione di oppio - Francia. Corsi di 'rieducazione' obbligatori ed a pagamento per chi fuma cannabis - Italia. Assolto Matteo Filli di mariuana.it: "il fatto non sussiste" - Italia. Umbria. Entro dicembre Conferenza regionale sulle tossicodipendenze - Italia. Torino. Mozione su narcosale giunge in Consiglio comunale - Francia. Duecentomila francesi coltivano la propria cannabis - Italia. Antiproibizionisti.it: grande soddisfazione per assoluzione Filli di Mariuana.it - Canada. British Columbia. Interrompere ellettricita' contro le coltivazioni indoor di marijuana - Italia. Torino. Promotori petizione narcosale: appuntamento per domani mattina al teatro Baretti - Nuova Zelanda. Alto il consumo della cannabis tra gli automobilisti - Olanda. Proibita la vendita degli 'shrooms', i funghi allucinogeni - Italia. Lega italiana per lotta contro l'Aids: pieno appoggio a narcosale - Italia. Bologna. Vigilessa arrestata per spaccio di droga - Italia. Torino. Convegno sulle narcosale: altrove sono gia' parte integrante dei servizi sanitari - Italia. Fini: no alla liberta' di drogarsi - Italia. Portici (Na). Ancora un vigile urbano arrestato per spaccio di droga - Italia. Torino. Al Pr.Assi (Asl 3), migliaia di nuove richieste disintossicazione - Italia. Perugia. Consiglio provinciale: campagna informativa nelle scuole contro la droga - Gb. Capo di Polizia per legalizzare tutte le droghe ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 167 arresti - 514,350 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 299,661 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 214,689 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 450095 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 315047 piante di cannabis - 188 giorni di detenzione ARTICOLI 12-10-2007 Assoluzione mariuana.it. Splendida notizia, ma il pm ora sia punito L'assoluzione di Matteo Filli, gestore del sito Mariuana.it, e' una splendida notizia. Lo avevamo sostenuto allora e lo sosteniamo ora: chiedere la legalizzazione della marijuana o vendere prodotti legali legati a tale sostanza, non costituisce reato. Ci auguriamo, anche se sappiamo bene che cosi' non sara', che il Consiglio superiore della magistratura punisca lo zelante pubblico ministero, le cui azioni hanno violato non solo l'individuo Filli, facendolo arrestare per un reato inesistente, ma hanno anche profondamente ferito il diritto alla liberta' di espressione. L'impunita' di tali magistrati, che usano la giustizia come una clava per imporre una loro visione della societa', e' una grave minaccia alla liberta' di qualsiasi cittadino. Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 09-10-2007 Gb. Commissario capo chiede al Governo chiarimenti sulla legge sulla cannabis "Per porre termine alla confusione tra le forze dell'ordine, il Governo dovrebbe rivedere la legge sulla declassificazione della cannabis", questa e' la richiesta del Commissario capo Jan Johnston. "Riteniamo che la declassificazione della cannabis in fascia C sia stato un errore", ha dichiarato Johnston, presidente dell'associazione di categoria della polizia per l'Inghilterra e il Galles. "Fu declassificata sotto l'Home Secretary David Blunkett. Noi conosciamo la pericolosita' della droga e crediamo che sia piu' giusto rimetterla in Fascia B. La cannabis ha danneggiato molte vite, e deve diventare per le forze dell'ordine una priorita'. Il messaggio che sia "leggera" e' stato un errore". Una ricerca condotta dall'associazione rivela che nel Paese le pene sono diverse. Alcuni distretti di polizia procedono con le ammonizioni verso i consumatori, mentre altre adottano la politica della tolleranza zero, arrestandoli. "Per queste differenze riscontrate, occorre un chiarimento", ha concluso Johnston. Nelle linee guida, diffuse all'inizio dell'anno dall'associazione dei commissari, si raccomanda la prassi dell'ammonizione piuttosto che quella dell'arresto. 09-10-2007 Italia. Don Ciotti: le narcosale non sono una manna 'Le narcosale non sono una manna', dice don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele, nel giorno in cui a Torino le cosiddette 'stanze del buco', (locali pubblici dove i tossicodipendenti possono assumere droga in condizioni igieniche e sanitarie controllate) tornano al centro del dibattito politico con la discussione e l'audizione di esperti nella commissione sanita' e servizi sociali del consiglio comunale, in corso questo pomeriggio. Don Ciotti, a margine della presentazione di un concorso sul riciclaggio dei rifiuti lanciato dalla cooperativa sociale Arcobaleno e dall'Amiat, l'azienda per la raccolta dei rifiuti, insiste sul fatto che l'assistenza tecnica non e' assolutamente sufficiente: 'Occorre ascoltare, intercettare i bisogni di questi giovani, stabilire un rapporto empatico, costruire un progetto insieme. Non basta aprire le sale. Ben venga una riflessione - prosegue don Ciotti, che sottolinea una posizione non preconcetta - bisogna agganciare delle vite, e l'amministrazione deve tentare di farlo'. 'Le esperienze straniere? Ce ne sono di buone. Anche in Svizzera o in Gran Bretagna, e in tutti i casi positivi che ho trovato c'era un rapporto non solo tecnico con i tossicodipendenti'. Don Ciotti, che sottolinea di non essere stato consultato in alcun modo dall'amministrazione comunale su questo progetto, rispetta l'autonomia della politica ma avverte che si tratta di un'iniziativa 'delicata e dai numeri stralimitati'. La discussione approdera' in consiglio comunale il prossimo 15 ottobre. 09-10-2007 Itaia. Veneto: 330.000 euro per la prevenzione La Giunta Regionale ha stanziato 300mila euro l'anno per il programma triennale di prevenzione sulle dipendenze da sostanze d'abuso affidato e coordinato dall'Ulss 20 di Verona. Lo rende noto l'assessore alle Politiche Sanitarie, Francesca Martini. 'Gli scenari relativi all'uso di droghe e di alcol - sottolinea - sono fortemente cambiati e i modelli interpretativi e di intervento adottati in questi anni, soprattutto per quanto concerne l'eroina, non sono attualmente piu' idonei a fronteggiare la grave emergenza. Con il provvedimento approvato si intende, pertanto, formulare un progetto d'azione all'avanguardia che tenga in considerazione le diverse tipologie di sostanze stupefacenti (cocaina, cannabis, ecstasy) e alcol che stanno modificando il vecchio mercato della droga e stanno creando sempre nuovi consumatori con forte impatto sulla salute pubblica. Non abbiamo, poi, dimenticato di considerare gli effetti sulla sicurezza stradale e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Non vogliamo neppure trascurare i casi di doppia diagnosi (dipendenza da sostanze d'abuso e disturbi psichiatrici) e l'incremento delle patologie correlate (infezioni da hiv, epatiti tbc, malattie cardiovascolari)'. 'Nell'ambito assistenziale, diagnostico e terapeutico - conclude - l'impegno e' teso a razionalizzare e a maggiormente integrare gli interventi farmacologici, riabilitati e psicosociali'. 10-10-2007 Italia. Torino. Continuano audizioni esperti su narcosale Continuera' giovedi' prossimo in sede di commissione consigliare, a Palazzo Civico, l'audizione degli esperti che si occupano di temi delle tossicodipendenze e della riduzione del danno, in merito alla questione di una possibile sperimentazione delle narcosale a Torino. Questa mattina la commissione Sanita', in seduta congiunta con la commissione Gioventu', ha ospitato le audizioni di alcuni rappresentanti della Regione Piemonte, delle Asl e dei Sert. "La prima domanda da porsi e' se funzionano o no le narcosale -ha spiegato Paolo Jarre, coordinatore del gruppo per la riduzione del danno presso l'assessorato alla Sanita' della Regione Piemonte- in otto paesi, di cui sei europei, funzionano le sale di consumo. In nessuno di questi paesi si e' tornati indietro: sono partite come sperimentali e poi si sono stabilizzate. Non c'e' alcuna evidenza scientifica di fallimenti di questo tipo di interventi". Secondo Jarre: "Ci sono, invece le prove della loro efficacia, sia in termini di vite salvate, sia per quanto riguarda la diminuzione delle malattie infettive. Con le narcosale non si facilita l'uso di droga, ma si facilita la richiesta di aiuto che aumenta sensibilmente. La valutazione, dunque, va fatta su questi elementi". Per Marco Grimaldi, esponente di Sinistra democratica e primo firmatario della mozione che invita l'amministrazione comunale torinese a sperimentare la sale di consumo, "il risultato ottenuto e' molto positivo. La presenza oggi in aula di tutte le Asl e di tutti i Sert e' una dimostrazione importante. Anche la Regione Piemonte, attraverso i suoi esperti, mi sembra che abbia dato un assenso di massima". La questione delle narcosale continua a suscitare moltissime polemiche. Questa mattina Alleanza nazionale ha manifestato la propria contrarieta' con uno striscione appeso alla facciata di Palazzo Civico, mentre durante la seduta della commissione alcuni esponenti dell'opposizione hanno richiesto di poter approfondire l'argomento. 10-10-2007 Italia. Torino. Primario a processo per trattamento "choc" disintossicazione Guarire dalla dipendenza dalla droga in sole ventiquattro ore, magari direttamente a casa propria, grazie un semplice mix di farmaci: e' quanto offriva un medico di Torino, la cui terapia, pero', le e' costata un processo. Lucia Piazza, 70 anni, ex primario di ospedale, e' comparsa questa mattina in tribunale, dove risponde di abbandono di incapace e di lesioni volontarie. La cura disintossicante proposta dal medico prevedeva la somministrazione di farmaci antagonisti agli oppiacei, ma secondo il pubblico ministero Patrizia Caputo era farcita di irregolarita': il trattamento era pieno di rischi per i pazienti e, inoltre, contemplava anche l'uso di un principio attivo, il Propofol, che essendo un anestetico leggero puo' essere usato solo in ospedale. La dottoressa Piazza, difesa dall'avvocato Cesare Zaccone, visitava gli interessati (parecchie decine sono le persone che si sono servite da lei) a domicilio oppure in un piccolo locale nel quartiere San Salvario. La tariffa, come hanno ricostruito le indagini di Loreto Buccola, maresciallo dei carabinieri del Nas, era attorno ai duemila euro. L'accusa di abbandono di incapace -elevata per tre episodi- si riferisce al fatto che per 24 ore il paziente restava praticamente sedato (in un locale non idoneo) e veniva seguito da un infermiere. Le lesioni sono legate alla depressione e alle crisi di tipo psicotico che avrebbero colpito un uomo alcuni giorni dopo il trattamento. Il processo continua a gennaio. Ieri in aula e' comparso sul banco dei testimoni uno degli ex pazienti del medico, che ha raccontato nei dettagli la sua esperienza: 'Consumavo droga da tre, quattro anni, e volevo togliermela di dosso. Ricordo che mi venne impiantata una flebo. Quando tornai in me non mi reggevo sulle gambe. Ero convinto di essere stato addormentato; poi, ripensandoci, mi resi conto di essere stato soltanto sedato. Dovevano essere dei prodotti che mi avevano fatto passare il ricordo di quelle 24 ore'. Per l'avvocato Zaccone e per la dottoressa (che nel corso dell'indagine venne anche messa agli arresti domiciliari) non e' vero che ci sono effetti nocivi diretti sulla salute dei pazienti. 'Quella terapia - hanno aggiunto - era stata dapprima autorizzata dalle autorita' sanitarie. Poi ci furono delle variazioni. Ma sul fatto che sia fuori legge dobbiamo ancora discutere'. Secondo l'accusa, comunque, il metodo della Piazza e' sostanzialmente riconducibile a quello che in passato veniva definito 'protocollo Urod' (disintossicazione ultrarapida da oppiacei) e, come tale, praticabile soltanto in ambiente ospedaliero. Pubblico ministero e carabinieri del Nas ritengono inoltre che la terapia farmacologica debba essere accompagnata da un supporto psicologico: la Piazza raccomandava ai pazienti di farsi visitare da uno specialista, ma questo, per l'accusa, non era sufficiente. 10-10-2007 Italia. Promotori petizione a Don Ciotti: narcosala non e' manna, ma e' prezioso aiuto "Siamo d'accordo con don Ciotti quando afferma che le 'narcosale non sono una manna'. Secondo noi sono semplicemente una mano tesa a coloro che non riescono a farcela, per tentare di agganciarli e metterli in relazione con la rete dei servizi". E' quanto affermano Domenico Massano dell'associazione radicale Adelaide Aglietta, Alessandro Orsi di Malega 9 Produzioni e Franco Cantu' del Forum Droghe, promotori della petizione al consiglio comunale di Torino per l'istituzione di una narcosala, commentando le dichiarazioni rilasciate ieri da don Luigi Ciotti. "Lo stesso don Ciotti cita le esperienze europee di narcosale. Esse rappresentano anche il nostro riferimento, tanto e' vero che, grazie all'attivazione di Forum Droghe, Conferenza Latina della Riduzione del danno e Coordinamento piemontese dei servizi a bassa soglia, riusciremo a portare a Torino, sabato mattina presso il teatro Baretti, operatori delle narcosale di Francoforte e Barcellona". 10-10-2007 Russia. Capo antidroga: mio vice arrestato per faida fra 'servizi' C'è una guerra in corso tra i servizi segreti, all'ombra del Cremlino. La denuncia arriva dal direttore dell'anti-droga Victor Cherkesov, a pochi giorni dall'arresto del suo braccio destro Alexander Bulbov e di altri uomini dell'agenzia ad opera del Fsb, il servizio di sicurezza erede del Kgb. Gli arresti, scrive Cherkesov sul quotidiano finanziario Kommersant, portano alla ribalta "una lotta interna tra i servizi speciali, una guerra nella quale non possono esservi vincitori" perchè "la posta in gioco è troppo alta": la stabilità del Paese e del governo. Cherkesov, amico di lunga data di Vladimir Putin, non fa nomi. Ma secondo gli osservatori la mossa del Fsb è una risposta alla battaglia in corso con Igor Serchin e una parte dell'entourage del Presidente. Bulbov è stato incriminato ieri -scrive l'Itar-Tass citando il suo avvocato- per aver fatto intercettazioni illegali; a dispetto delle prerogative dell'Antidroga, che può non chiedere autorizzazioni in caso di indagini in corso. 10-10-2007 Austria. Consumo di cannabis: rischio sottovalutato Pubblichiamo questo articolo di Andreas Wetz apparso sul quotidiano Die Presse del 9 ottobre scorso Statisticamente parlando, un cittadino su cinque dell'Europa centrale ha provato la cannabis almeno in un'occasione. Ed e' una cifra in crescita. Se nel 2000, in Austria, furono 7.727 le persone segnalate per la prima volta dalla polizia per abuso di cannabis, nel 2006 si arrivo' a 11.152, ossia a un incremento del 44,3%. Per il 2007 manca ancora qualsiasi dato. Mentre per molte persone la cannabis e' un'esperienza una tantum, il numero dei veri spinellati, vale a dire consumatori che hanno problemi seri con la sostanza, e' cresciuto notevolmente. Percio' gli esperti si dolgono che proprio per questo tipo di persone manchino strutture adeguate d'assistenza. La cannabis e' davvero un problema trascurato? Secondo un assistente sociale, noto a Die Presse, operatore in un centro per tossicodipendenti finanziato dalla citta' di Vienna e desideroso di restare anonimo, "l'amministrazione usa consapevolmente belle parole per parlare del problema e tenta di dargli scientificita' attraversi i sondaggi". Non c'e' dunque da stupirsi se l'ultima indagine sulla dipendenza a Vienna, relativa al gruppo 15-29 anni, indica solo un 8% di consumatori di cannabis mentre a Graz, dove il monitoraggio e' piu' veritiero, le cifre parlano del 37% di consumatori occasionali nella fascia 12-25 anni. E anche considerando le persone che hanno provato la sostanza una sola volta nella vita, a Graz la quota e' del 59%, molto piu' alta del 34% di Vienna. Una scoperta almeno altrettanto allarmante l'ha fatta Sophie Lachout del consultorio "CheckiT!" di Vienna. Se negli ultimi anni la quota dei fumatori occasionali e' rimasta piuttosto stabile, il numero dei fumatori "intensivi" e' molto cresciuto. Dal 1998, la percentuale di coloro che fanno uso dei derivati della canapa 20 o 30 giorni al mese e' salito dal 25% al 45%. Uno sviluppo inquietante, che l'esperto di droga e perito psichiatra del tribunale, Reinhard Haller, nel suo recente libro intitolato (In) felicita' del vizio spiega cosi': "Il fatto e' che in molti campi la cannabis comporta meno rischi di altre droghe. A preoccupare dovrebbe essere pero' l'assunzione di grandi quantita' che possono causare danni psichici rilevanti". Una realta' ormai provata scientificamente. Ma chi vuole rendere consapevoli dei rischi, trova difficolta' a discutere seriamente del tema cannabis. Per la Sinistra e' solo una sostanza euforizzante, contraltare della droga borghese alcol. A Destra, l'erba e la sua sostanza attiva Thc sono considerati "l'erba del diavolo". "Certo e' che, negli ultimi anni, sempre piu' persone si sono rivolte a noi perche' il consumo di lungo periodo li ha resi dipendenti", spiega la direttrice di CheckiT, Lachout. Secondo le sue stime, almeno un consumatore di cannabis su cinque ha problemi di dipendenza dalla sostanza. Il tipico spinellato ha diciott'anni, nel 70% dei casi e' maschio, e in passato e' stato trascurato dalla famiglia. Le conseguenze sono generalmente l'assenza di stimoli, paranoia e deficit cognitivi. Poiche' i dipendenti da cannabis solitamente non sono in condizioni di disagio paragonabile a quello degli eroinomani o cocainomani, si rifiutano di mescolarsi a quest'ultimi e quindi evitano i centri d'assistenza. Non e' un problema da poco, secondo Sabine Haas dell'Istituto federale austriaco per la sanita' (Oebig). "In linea di principio, le strutture d'assistenza ai drogati sono accessibili a tutti i tossicodipendenti. Ma poiche' i consumatori di cannabis non vogliono condividere il destino notevolmente piu' duro degli eroinomani, i quali occupano comunque la maggior parte dei posti disponbili, ecco che solo pochi di loro fruiscono dell'assistenza". Insomma, e' difficile dare una mano a chi abusa di spinelli. Haas chiede dunque una differenziazione dell'offerta, in modo che ci si possa dedicare, nei casi specifici, solo a chi abusa di cannabis. "Germania e Francia dispongono gia' di sistemi di questo tipo", aggiunge. Tra le forze dell'ordine il problema e' vissuto in un altro modo. Fintanto che rimangono i "veri problemi" legati a sostanze quali eroina e cocaina, non ci si puo' concentrare ne' intervenire massicciamente sulla cannabis, spiega uno specialista di sequestri di droga. Anche perche' il danno provocato dalla cannbis non e' paragonabile alla concorrenza "pesante". "Mentre nello scenario che sta intorno a eroinomani e cocainomani abbiamo a che fare con rapine e omicidi, il consumo di cannabis e' finanziabile anche con la semplice paghetta", chiosa un funzionario. 10-10-2007 Italia. Ferrero: narcosale riducono morti e criminalita' 'Dove sono state sperimentate, all'estero, le cosiddette narcosale hanno ridotto il numero di morti, le malattie, la microcriminalita' legata alla tossicodipendenza, e anche l'allarme sociale e i rischi per la popolazione': lo ha detto il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, rispondendo al Question time alla Camera a un'interrogazione del deputato di An Alberto Giorgetti. Ferrero ha detto di condividere il giudizio del ministro della salute Livia Turco in merito all'iniziativa del Comune di Torino su questo tipo di sperimentazione. Ha poi spiegato quali sono le iniziative sulle dipendenze messe in cantiere dal suo dicastero: innanzitutto il Piano d'azione nazionale; poi un accordo con i ministeri della pubblica istruzione e della giustizia (16 milioni di spesa) per programmi gia' avviati dal precedente governo; un accordo di programma con le Regioni (5 mln) per l'intervento sui giovani; un altro accordo con la Pubblica istruzione per interventi con 40 consulte studentesche in 40 province sulla prevenzione. Ferrero ha anche reso noto che e' stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando sul reinserimento abitativo delle persone tossicodipendenti che hanno beneficiato dell'indulto (3 mln); 'stiamo finendo - ha aggiunto - la costruzione dell'Osservatorio del disagio giovanile legato alle dipendenze con la Conferenza Stato-Regioni (5 mln), abbiamo confermato i progetti di ricerca con il Cnr (8 mln)'. Ancora, il ministro ha annunciato che tra due giorni sara' pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando per l'affidamento di una campagna informativa rivolta alla dissuasione al consumo di sostanze stupefacenti: 'un progetto da 2,5 milioni di euro, che facciamo insieme alle Regioni e al Ministero della salute'. 'Siamo sulla strada di proseguire sulla via maestra della prevenzione e del potenziamento dei servizi pubblici, a partire dai sert e dalle comunita''. 'Come puo' il ministro Ferrero, da membro del governo, dare la sua approvazione a un'iniziativa che e' palesemente in contrasto con la legge?': se lo chiede Maurizio Gasparri, di An, il quale sottolinea che 'dicendosi d'accordo con il ministro della salute Livia Turco sulla sperimentazione delle cosiddette narcosale, di fatto Ferrero da' il suo placet a un progetto illegale e che non si puo' realizzare ne' a Torino ne' in alcun'altra parte d'Italia'. Secondo Gasparri 'nessuno puo' dar vita a questa sperimentazione, perche' trovera' la nostra ferma opposizione in nome di quella stessa legge che vogliono violare'. 'Questo governo - insiste - non solo non e' in grado di produrre alcuna seria politica antidroga, ma con bugie e inganni cerca di alimentare il gorgo della droga, che invece si combatte con la prevenzione e il recupero'. 'La smettano di dire bugie, di alimentare false speranze - conclude l'esponente di An - quando i risultati sulle narcosale sono riconosciuti come fallimentari. Si tratta di un progetto la cui realizzazione e' esclusa a priori perche' noi lo impediremo'. "Il commento alle dichiarazioni del ministro Ferrero e' molto semplice: c'e' chi pensa che la riduzione del danno sia l'unica strada possibile per la lotta alla droga e c'e' chi invece continua a credere che la lotta alle tossicodipendenze si una lotta per la vita e la dignita' dell'uomo". Lo afferma Beatrice Lorenzin, coordinatrice nazionale dei giovani di Forza Italia, che aggiunge: "Come giovani non possiamo rinunciare imbelli alla speranza di una societa' libera che garantisca la dignita' della persona e non possiamo non rifiutare un governo che proponga la via per uno 'stato etico della morte'". 'Dopo le narcosale il ministro Ferrero cosa si inventera': allestira' delle sale a spese del contribuente, in cui le persone invece di disintossicarsi dall'alcol potranno liberamente ubriacarsi quando e quanto vogliono?': cosi' Domenico Di Virgilio, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Sociali della Camera, commenta le affermazioni di Ferrero sulle narcosale. 'E' inconcepibile - afferma il parlamentare azzurro - che invece di avviare iniziative, concrete e realizzabili in tempi brevi, per combattere la tossicodipendenza, si vogliano creare degli spazi in cui giovanissimi, giovani e meno giovani possano liberamente drogarsi'. 'E poi - si chiede - chi paghera' per realizzare queste narcosale? Saranno i contribuenti? E dove verranno realizzate: nei condomini, nelle scuole, negli ospedali?'. 'Le narcosale non risolveranno il problema droga nel nostro Paese conclude Di Virgilio e il ministro Ferrero non vuol capire che si tratta di una guerra contro questo male oscuro che ogni anno miete vittime di ogni eta' e condizione sociale e che provoca gravi turbamenti nelle famiglie'. "Sono veramente incomprensibili i motivi che spingono questa sinistra e il governo a gettare i giovani nella disperazione e, quindi, nelle braccia del primo spacciatore". Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, commenta cosi' le dichiarazioni del ministro Ferrero. "La riduzione del danno e le narcosale sono la presa d'atto che di fronte al problema della droga non si puo' fare nulla. Cio' getta nella disperazione i giovani che, invece, hanno bisogno di stimoli per allontanarsi dal male del secolo. Come ha piu' volte detto Umberto Bossi -conclude Grimoldi- i giovani hanno bisogno di una speranza, di una via di uscita. A chi cerca questo, Ferrero e' solo capace di indicare l'indirizzo delle stanze del buco... ." Rita Bernardini, della segretaria di Radicali Italiani e Giulio Manfredi, della Direzione Nazionale Radicali Italiani) sostengono: 'le parole di Ferrero ci fanno dire che il bicchiere e' mezzo pieno e mezzo vuoto. Il ministro ribadisce le buone ragioni che stanno alla base dell introduzione delle narcosale ma fa di tutta l'erba un fascio, mescolando le narcosale dove i consumatori di droghe assumono sostanze acquistate sul mercato illegale con quelle dove avviene la somministrazione controllata di eroina tramite la 'prescrizione medica' citata da Ferrero. A scanso di equivoci, in buona o mala fede - aggiungono i radicali - la narcosala proposta a Torino sia da una mozione consiliare sia tramite una petizione popolare non prevede la somministrazione controllata di eroina ai cittadini tossicodipendenti'. Inoltre, gli esponenti radicali ritenevano che 'Ferrero s impegnasse a creare un tavolo di lavoro con il Comune di Torino e con l Assessorato Regionale alla Sanita' (retto da una sua compagna di partito) per trovare i finanziamenti e le strutture per la narcosala torinese. E ancora in tempo per farlo, - concludono - magari dopo aver partecipato all importante convegno che si terra' sabato mattina a Torino, dove porteranno la loro esperienza operatori delle narcosale di Barcellona e Francoforte'. 10-10-2007 Usa. Sindaco di Atlantic City scompare, era in comunita' terapeutica E' stato risolto il mistero della scomparsa del sindaco di Atlantic City. Robert Levy, sparito il 26 settembre scorso, ha presentato oggi le sue dimissioni dalla carica dopo avere trascorso una settimana in un centro di recupero per drogati o depressi. Levy era svanito dopo avere telefonato in ufficio il 26 settembre per dire che non si sentiva bene. Qualcuno l'aveva visto salire sulla sua vettura e lasciare la citta'. Da allora erano fiorite le ipotesi piu' varie sulla scomparsa del sindaco della 'Las Vegas' della costa atlantica. Levy, che ha 64 anni ed ha combattuto in Vietnam, era al centro di una inchiesta per avere tentato di impreziosire, con una serie di bugie, il suo passato militare. Aveva detto ad esempio di essere un membro dei Berretti Verdi, ma e' stato subito smentito. L'avvocato del sindaco ha spiegato oggi, nel presentare le dimissioni di Levy dalla carica, che il suo cliente ha trascorso una settimana, a partire dal 26 settembre, in una clinica di recupero e adesso sta trascorrendo 'un periodo di riposo' nella sua abitazione. Il legale non ha voluto pero' precisare per quale motivo il sindaco si sia fatto ricoverare nella clinica o dare dettagli sulle sue condizioni fisiche o mentali. 10-10-2007 Italia. Patteggia il frate arrestato per possesso di cocaina: non era per me 'Consapevole che l'osservanza del vincolo del segreto avrebbe comportato per lui sicura condanna, padre Franco Marzioni ha preferito non barattare una sua possibile assoluzione con il venir meno della fiducia accordatagli dalle persone che si erano rivolte a lui.'. Cosi' gli avvocati Andrea Speciale e Emanuele Cardinali, difensori del frate arrestato nel luglio 2006 per detenzione di cocaina, hanno spiegato in una lettera la sua decisione di patteggiare una pena di sei mesi davanti al gup Paola Moscaroli. La missiva, consegnata dai legali ai giornalisti al termine dell'udienza di oggi, e' pubblicata 'anche al fine di evitare il rischio che la notizia (del patteggiamento; ndr) possa essere accolta in modo non aderente al vero'. La scelta di padre Marzioni, spiegano gli avvocati, 'e' stata dettata esclusivamente dalla sua volonta' di non coinvolgere nel procedimento penale (neppure come testimoni) le famiglie dei tossicodipendenti che, per la sua attivita' di sacerdote e di educatore, si erano rivolte a lui. Da quelle famiglie che gli hanno dato fiducia, chiedendogli un aiuto per consentire ai figli di uscire dalla difficile situazione in cui si trovano, padre Franco ha ricevuto il materiale che gli e' stato sequestrato nel corso delle indagini'. Dunque, il religioso ha scelto di 'rischiare di sacrificare la propria dignita' ed onorabilita' anziche' quella degli altri'. 'Il desiderio di padre Franco e' ora di lasciarsi alle spalle la vicenda che lo ha visto incolpevole protagonista, per continuare con serenita' a prodigarsi nell'interesse di chi ne ha bisogno, sostenuto anche dalle centinaia di attestati di stima ed affetto tributategli da chi ha avuto modo di conoscerlo'. 10-10-2007 Gb. Madre offriva cannabis ai figli per salvarli dai pusher, niente carcere Forniva lei stessa droga ai suoi figli per evitare che i due adolescenti si cacciassero in qualche guaio, comprandola da loschi spacciatori. E nei guai c'e' finita lei Nicola Cooper, 43 anni, residente nel Suffolk, che ha rischiato il carcere per aver fatto fumare qualche spinello ai suoi figli, che all'epoca dei fatti avevano 16 e 18 anni. La donna, tuttavia, se la cavera' con 200 ore di lavoro in comunita' e una multa di 90 euro perche' al giudice David Cooper, stando a quanto dichiara il Daily Telegraph, e' piaciuto 'il suo bel carattere'. Nicola Cooper, ex insegnante ausiliaria che ha perso il lavoro proprio per la faccenda, ha mostrato lei stessa ai poliziotti il sacchetto contenente 116 grammi di marijuana e quindi ad ammettere davanti al giudice di farne uso e di averla data ai figli adolescenti. Ma con il solo intento di evitare loro di entrare in contatto con persone poco raccomandabili. 11-10-2007 Italia. Torino. Convegno "Stanze del consumo: Barcellona, Francoforte, Torino", 13 ottobre Sabato 13 ottobre 2007 alle ore 10.30, presso il Teatro Baretti in Via Baretti 4, Torino (San Salvario), avra' luogo il Convegno "Stanze del consumo: Barcellona, Francoforte, Torino". Di seguito pubblichiamo l'invito al pubblico. Stanze del consumo, narcosale, drug consumption rooms, stanze del buco… tanti nomi per un servizio sociale e sanitario per la riduzione dei danni correlati al consumo “di strada” di droghe illegali. Se ne riparla a Torino: a cinque anni dall’iniziativa del sindaco Chiamparino, che nel 2002 lanciò la proposta di una sperimentazione, il Comune ne ridiscute proprio i questi giorni. Ma cosa sono “le stanze”? che obiettivi hanno? Che risultati stanno avendo nelle città europee dove sono attive da oltre vent’anni? Che benefici per i consumatori e per i cittadini? E comportano dei rischi? Per saperne di più, per informare, per valutare questa proposta Forum Droghe, CLAT4 - 4° Conferenza latina sulla riduzione del danno, e COBS - Coordinamento Operatori Servizi a Bassa Soglie del Piemonte, propongono un dialogo e un confronto con gli operatori di due esperienze europee di stanze del consumo: Manuel Anoro, coordinatore di Sala Baluard, Barcellona (E) Juergen Weimer, coordinatore servizi tossicodipendenze della città di Francoforte (G) intervistati da: Angelo Giglio (Medico Tossicodipendenze), Leopoldo Grosso (consulente Ministero Solidarietà Sociale), Angelo Pulini (Giornale di strada “Polvere) Intervengono: Vittorio Agnoletto (Europarlamentare, ex presidente LILA – Lega Italiana Lotta all’AIDS), Franco Corleone (Forum Droghe) e Susanna Ronconi (Forum Droghe, COBS). Il confronto è aperto: partecipate! Durante l’incontro continua la raccolta di firme per la petizione popolare per l’apertura di una stanza del consumo a Torino, promossa da Forum Droghe, Associazione Radicale Adelaide Aglietta, e MALEGA9 Produzioni Per aderire: narcosalatorino@libero.it Info: www.fuoriluogo.it, www.clat4.org, www.bassasogliapiemonte.it 11-10-2007 Italia. Recensione di "Cannabis. Come perdere la testa e a volte anche la vita", di Claudio Rise' Segnaliamo la recensione di Enrico Pietrangeli del libro Cannabis. Come perdere la testa e volte anche la vita di Claudio Rise' (San Paolo Ed., 2007), pubblicata su L'Opinione delle Liberta' (edizione n.218 del 9 ottobre 2007): http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=218&id_art=6741&aa=2007 11-10-2007 Usa. California. Coetanei importanti per scoraggiare il consumo di droghe Secondo una ricerca dell'Universita' della California, sono i coetanei i migliori consiglieri per non iniziare a consumare droga. La ricerca condotta dalla USC Keck School of Medicine rivela che gli adolescenti a rischio, se coinvolti in programmi di prevenzione tenuti da coetanei, hanno meno probabilita' di diventare tossicodipendenti. Rispetto ai programmi tradizionali, la percentuale e' inferiore del 15%. "Molti programmi forniscono informazioni sui negativi effetti delle droghe e insegnano come starne lontani senza pero' tenere conto dell'influenza dei coetanei", ha dichiarato Thomas Valente del team di ricercatori. "Noi abbiamo capito che una rete di supporto tra coetanei e' utile nei programmi a lungo termine per cambiare le abitudini degli adolescenti". Sono stati intervistati sul consumo di tabacco, alcol, marijuana e cocaina circa 550 studenti (eta' media 16 anni) di 14 scuole superiori a rischio della California del Sud. 11-10-2007 Myanmar. Onu: inqiuetante aumento produzione di oppio L''inquietante' aumento della produzione di oppio in Birmania potrebbe impedire ogni passo avanti verso la creazione di una zona libera da droghe nel sudest asiatico. Lo afferma un rapporto dell'agenzia dell'Onu per la lotta contro la droga (Unodc), pubblicato ieri a Vienna. Grazie a sforzi comuni pero', precisa il rapporto, il celebre 'Triangolo d'oro' (Birmania, Laos e Thailandia) non rappresenta piu' una zona rilevante per la produzione di oppio. Nel comunicato che accompagna il rapporto, il responsabile dell'Unodc Antonio Maria Costa sottolinea che 'l'aumento della coltura del papavero in Birmania nel 2007 e' inquietante e mina ogni progresso verso una zona libera da droga' nella regione. Nel 2007 le coltivazioni nel paese sono aumentate del 29% e la produzione di oppio del 46%. Secondo l'agenzia dell'Onu, l'aumento di produzione di oppio e' dovuta in particolare alla 'corruzione e alla permeabilita' delle frontiere'. Inoltre i proventi della coltura delle piante utilizzate per la fabbricazione di droghe, che prima andavano ai contadini poveri, ora sono a disposizione di gruppi criminali che producono droghe sintetiche. Per quanto riguarda il 'triangolo d'oro' nel suo complesso, da questa regione viene circa un 5% della produzione mondiale di oppio rispetto al 33% del 1998. Il Laos ha ridotto la sua produzione del 94% in meno di un decennio, la Thailandia e' libera dalla coltura dell'oppio da 20 anni, mentre la Birmania, che alcuni anni fa assicurava il 63% della produzione mondiale, era passata al 6% tra il 1998 al 2006. Dopo il recente aumento della produzione la Birmania e' attualmente il secondo produttore mondiale di oppio dietro all'Afghanistan. 11-10-2007 Francia. Corsi di 'rieducazione' obbligatori ed a pagamento per chi fuma cannabis Linea dura di Nicolas Sarkozy contro gli spinelli. In Francia chi sara' sorpreso a fumare una canna dovra' seguire corsi obbligatori di rieducazione sui rischi della marijuana per la salute. E dovra' pagarli di tasca propria, fino a un massimo di 450 euro. La nuova misura entrera' in vigore l'anno prossimo, ha annunciato il presidente della Commissione interministeriale per la lotta alle tossicodipendenze (Mildt), Etienne Apaire, in un'intervista a "Le Parisien". Nei corsi, che dureranno due giorni, medici, psicologhi o poliziotti illustreranno i pericoli per chi fa uso di marijuana. Per accrescere l'effetto dissuasivo i corsi saranno a pagamento, fino a 450 euro che e' l'ammenda massima per questo tipo di contravvenzione. L'idea e' quella di un giro di vite senza ingolfare i tribunali, dato che i corsi permetteranno di evitare le sanzioni penali per il consumo degli spinelli. I corsi sono previsti da un decreto che il 26 settembre ha dato attuazione a una legge del 5 marzo sulla prevenzione dei crimini. Restano da individuare le associazioni e i professionisti che dovranno impartire i corsi. "Bisogna accertarsi della loro serieta' per evitare che dei cialtroni si approfittino della situazione", ha avvertito Apaire. In Francia il consumo di droghe leggere e' in preoccupante aumento, con 5 milioni che fumano occasionalmente spinelli e un milione e 200 mila che lo fanno in modo abituale. Il presidente del Mildt ha escluso che il consumo di marijuana possa essere depenalizzato mentre resteranno le pene dure contro lo spaccio: cinque anni di carcere e 75mila euro di multa. 11-10-2007 Italia. Assolto Matteo Filli di mariuana.it: "il fatto non sussiste" Il Giudice Monocratico di Rovereto ha assolto stamani Matteo Filla, titolare del sito mariuana.it, perche' 'il fatto non sussiste': lo rende noto Marco Contini, segretario dell'associazione politica Antiproibizionisti.it, che esprime grande soddisfazione per la sentenza. Filla era accusato di 'istigazione al consumo di sostanze stupefacenti', in quanto vendeva via Internet prodotti (legali) e gadget e ospitava un sito di discussione sulla cannabis. 'Sin dal primo momento -afferma Contini- abbiamo espresso preoccupazione per le gravi accuse che avevano portato all'arresto di Filla e all'oscuramento del sito, perche' configuravano, a nostro giudizio, una grave limitazione della liberta' di espressione, non soltanto nei confronti dei soggetti direttamente coinvolti nell'episodio specifico, ma di tutti i cittadini'. 'In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza ribadiamo l'importanza di questa pronuncia, destinata certamente a fare storia'. 11-10-2007 Italia. Umbria. Entro dicembre Conferenza regionale sulle tossicodipendenze La Giunta regionale da qualche mese ha istituito un Tavolo interistituzionale sulle dipendenze, le cui indicazioni consentiranno di organizzare, entro il prossimo dicembre, una Conferenza regionale: e' quanto e' emerso nel corso dell'audizione degli assessori regionali Damiano Stufara, Maurizio Rosi e Maria Prodi, organizzata dalla Commissione affari sociali. L'audizione -riferisce una nota della Regione- e' stata organizzata proprio per dirimere la vicenda della opportunita' o meno di istituire una Commissione speciale, come proposto dai consiglieri di An (primo firmatario il capogruppo Franco Zaffini), ma osteggiata dalla maggioranza che la considera 'superflua' poiche' 'la stessa Commissione affari sociali avrebbe in se' tutte le prerogative per poter assolvere al compito'. Sulla base dell'audizione, la stessa commissione decidera' sul merito della proposta, nella sua prossima riunione. Ad inizio seduta il presidente Enzo Ronca ha ricostruito i motivi che hanno portato alla soluzione 'insolita ma condivisa' di ascoltare solo i tre assessori, rispettivamente alle politiche sociali (Stufara) alla sanita' (Rosi), e alla istruzione e formazione (Prodi). In merito al Tavolo interistituzionale, Stufara ha spiegato che emergono primi dati allarmanti quali: 'un mercato umbro delle droghe, soprattutto perugino, che richiama consumatori da fuori regione con prezzi contenuti ma in grado di mettere a disposizione, inspiegabilmente, sostanze con principi attivi fortemente concentrati, fino a sette volte la norma sulla eroina'. Stufara, che ha sottolineato l'aumento esponenziale della cocaina, ha anche annunciato che sono allo studio campagne informative rivolte ai consumatori ed alle famiglie dei giovani a rischio, insieme a specifici 'sistemi di allerta per il mondo dei consumatori', capaci di avvisare quando sul mercato arrivano sostanze particolarmente pericolose. Nel merito della opportunita' della commissione, Stufara ha sottolineato il 'diritto di iniziativa della Giunta, sancito anche dallo Statuto', dichiarandosi comunque disponibile a partecipare alle iniziative che il Consiglio autonomamente vorra' prendere. Disponibile a collaborare anche Rosi, che si e' detto comunque 'contrario a creare una delle solite commissioni di inchiesta che nel passato sono state volute dalla minoranza su settori che funzionano bene e che non hanno dato risultati'. Disponibile a collaborare con il Consiglio e con il mondo della scuola anche l'assessore Maria Prodi, secondo la quale 'spesso la politica non sa dare risposte ai tanti problemi della societa' e si limita a creare strumenti piuttosto che a cercare soluzioni'. 11-10-2007 Italia. Torino. Mozione su narcosale giunge in Consiglio comunale Approda in Consiglio comunale la mozione sulla sperimentazione delle narcosale a Torino. A 'liberarla' per l'aula sono state, oggi, le commissioni Sanita' e Servizi Sociali e Cultura al termine di una riunione nella quale, come gia' nella precedente, le minoranze di centro destra hanno tenuto un atteggiamento fortemente polemico. La mozione e' stata lievemente modificata con un emendamento che prevede l'autorizzazione del Ministero della Salute alla sperimentazione. E ai 20 firmatari, primo dei quali Marco Grimaldi (Sinistra Democratica), se ne e' aggiunto un ventunesimo, Gioacchino Cuntro' (Ulivo). 'E' bene ricordare -dice Grimaldi- che questa mozione e' un atto di indirizzo politico che, qualora approvato, impegnera' il sindaco a farsi promotore della sperimentazione delle narcosale, previo il parere di Regione Piemonte e ministero della Salute. Quindi, le opposizioni avranno tutto il tempo in aula di fare valere le loro argomentazioni; avrebbero fatto meglio, in commissione, a rispettare il luogo, deputato alle discussione, e gli ospiti, invece di trattarli come imputati alla sbarra'. Dal centrodestra arriva la richiesta, presentata dal capogruppo dell'Udc, Antonello Angeleri, al presidente del consiglio comunale, di rimuovere Maria Grazia Silvestrini (Prc) dalla presidenza della commissione Sanita': 'Il caos che si e' creato oggi in commissione e' addebitarsi totalmente a lei: non e' stata nemmeno capace di riportare le istanze dei colleghi consiglieri agli assessori, in modo da garantire una discussione concertata su temi tanto delicati'. An ha ribadito la sua contrarieta' alle narcosale: 'E' una proposta irresponsabile -sostengono i consiglieri Agostino Ghiglia e Roberto Ravello- da attribuire a mere ragioni ideologiche, ma non e' supportata da tesi chiare e comprovanti la natura scientifica della sperimentazione'. 12-10-2007 Francia. Duecentomila francesi coltivano la propria cannabis Gli uomini della Polizia Giudiziaria (PJ) di Tolone, che da mesi svolgevano un'indagine su un trafficante d'erba locale, non riuscivano a credere ai propri occhi. Lunedi', in una villa di un quartiere residenziale di La Seyne-sur-Mer (Var), hanno scoperto una vera fabbrica di produzione di cannabis. "Il giardino era invaso da numerose centinaia di piante, mentre il garage e la rimessa erano adibiti a locale per l'essiccazione", racconta un poliziotto. "In casa abbiamo scoperto anche degli stock di semi, diverse lampade e documentazione specializzata. In tutto, si stima che li' ci fossero parecchie decine di migliaia di euro in merce". Nell'ambito di un'indagine del tutto diversa, a Nimes, il nucleo di Polizia Giudiziaria di Montpellier ha scoperto, in quello stesso giorno, un deposito di 600 piante su una superficie di 200 mq. Dotato di sistema d'illuminazione, di riscaldamento e di fornitura d'acqua tra i piu' sofisticati, la fabbrica sembrava destinata ad alimentare il mercato locale. Due presunti trafficanti dovrebbero essere trasferiti oggi in prigione. Secondo una stima fatta di recente dall'Osservatorio francese per le droghe e le tossicodipendenze (OFDT), sarebbero 200.000 le persone che coltivano le proprie piantine di cannabis sul territorio francese. Stando ai poliziotti specializzati, le grandi coltivazioni, che comportano l'acquisizione di materiale costoso e alimentano il traffico, sono poco numerose. "Al contrario, l'autocoltura, marginale a meta' degli anni 1990, sembra essersi diffusa tra i consumatori", azzarda il direttore di OFDT, Jean-Michel Costes. Una riprova viene da una sessantina di commercianti specializzati nella vendita di lampade al sodio e contenitori per altri sistemi idroponici, i quali da un po' di tempo fanno ottimi affari. Del resto, secondo varie indagini qualitative, un consumatore regolare ogni quattro dichiara di coltivarsi le proprie piantine. Jean-Baptiste ospedaliero, 28 anni, fumatore occasionale, coltiva la propria erba da quattro anni. "Ci sono arrivato dopo essermi rifornito a lungo per strada, col rischio d'incappare in roba di cattiva qualita' o di farmi spogliare", racconta. "Quando gliene ho parlato, i miei genitori, che abitano in un piccolo villaggio del sud della Francia, hanno immeditamente accettato d'ospitare le mie colture nel loro orto a condizione che non rivendessi l'erba. L'anno scorso, ho dunque raccolto circa 1,5 chili di teste secche cui ho aggiunto l'essenziale ai miei vasi. L'unico problema, e' che ho una fifa nera di farmi beccare quando devo trasportare l'erba". Al riparo da sguardi indiscreti, talvolta in campo aperto, tal'altra in un appartamento, e di piccola taglia, la maggior parte delle colture sfugge alla vigilanza dei servizi repressivi che, l'anno scorso, hanno sporto 1.600 denunce per detenzione di cannabis mentre 115 "coltivatori" sono stati arrestati per "traffico". (Articolo di Cyrille Louis pubblicato su Le Figaro, 11-10-2007; trad. di Rosa a Marca) 12-10-2007 Italia. Antiproibizionisti.it: grande soddisfazione per assoluzione Filli di Mariuana.it "Salutiamo con grande soddisfazione la sentenza pronunciata dal Giudice Monocratico di Rovereto (Trento), che, accogliendo le argomentazioni dell'avvocato Zaina, ha assolto Matteo Filla, titolare del sito mariuana.it, accusato di istigazione e proselitismo all'uso illecito di stupefacenti, perche' 'il fatto non sussiste'". Lo afferma Marco Contini, Segretario dell'associazione Antiproibizionisti.it.. Il giudice, ha ritenuto che la vendita, attraverso il sito, di semi di cannabis privi di Thc e di altri prodotti non univocamente destinati alla coltivazione di marijuana , cosi' come la gestione di un forum nel quale si discuta di cannabis, non sia penalmente rilevante. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione. "Sin dal primo momento abbiamo espresso preoccupazione per le gravi accuse che avevano portato all'arresto di Filla e all'oscuramento del sito perche' configuravano, a nostro giudizio, una grave limitazione della liberta' di espressione, non soltanto nei confronti dei soggetti direttamente coinvolti nell'episodio specifico, ma di tutti i cittadini". 12-10-2007 Canada. British Columbia. Interrompere ellettricita' contro le coltivazioni indoor di marijuana Per la polizia provinciale non e' difficile identificare le case dove si coltiva la marijuana. E' sufficiente che controlli le bollette della luce per verificare consumi superiori alla norma. Dopo le verifiche, e' possibile che sia interrotto il servizio alle abitazioni in cui risiedano persone gia' note alla polizia. In questa Provincia, ci sono circa 20 mila coltivazioni indoor di una qualita' molto potente di marijuana. Le piante, che possono procurare complessivamente un reddito di quasi 7 miliardi di dollari, richiedono circa il 6% del consumo provinciale di energia. Gli alti consumi di energia all'interno di alcune abitazioni furono notati dalle autorita' locali, e nel 2006 fu approvata la legge che consentiva alla societa' elettrica di inviare i dati alla polizia (se richiesti). Dal 2006, il numero delle coltivazioni indoor sono drasticamente diminuite del 65% nella citta' di Surrey e del 14% in altre citta' della British Columbia. 12-10-2007 Italia. Torino. Promotori petizione narcosale: appuntamento per domani mattina al teatro Baretti Domenico Massano (Associazione Radicale Adelaide Agliett), Alessandro Orsi (Malega9 produzioni) e Franco Cantu’ (Forum Droghe), i promotori della petizione popolare al Consiglio Comunale di Torino per l’istituzione di una narcosala, hanno dichiarato: “C’è il rischio che il dibattito sulla narcosala rimanga relegato nelle stanze del Palazzo e non diventi, invece, come deve essere, patrimonio di tutti i cittadini torinesi. Proprio per evitare questo, speriamo siano in molti a venire domani mattina al Teatro Baretti (via Baretti n. 4, San Salvario) per partecipare all’incontro pubblico con gli operatori delle narcosale di Francoforte e Barcellona, che saranno intervistati dal Dr. Angelo Giglio (Sert ASL 4) e dal Dr. Leopoldo Grosso (consulente Ministero Solidarietà Sociale). Nell’occasione, i cittadini potranno sottoscrivere la nostra petizione. Registriamo, naturalmente, con soddisfazione il voto favorevole in commissione consiliare sulla mozione per la narcosala ma denunciamo anche il rischio dello scaricabarile: l’altro ieri, alla Camera, il ministro piemontese Paolo Ferrero ha parlato della narcosala come di “un'ipotesi che credo sia stata avanzata dalla città di Torino”; ieri, sulla Stampa, la ministra piemontese Livia Turco ha parlato di “sperimentazioni che appartengono alla discrezionalità del consiglio comunale di Torino”; in commissione, è venuta fuori la condizione pregiudiziale dell’ “autorizzazione della narcosala da parte del Ministero della Salute” … ma una commissione consiliare non ha il potere di dire ad un ministro quali atti deve emanare! Sembra che alcuni politici siano combattuti tra la consapevolezza della necessità e dell'importanza di un servizio che si prende cura in particolare degli ultimi, dei tossicodipendenti marginali, tutelandone la vita, presupposto fondamentale per l'intrapresa di qualsiasi percorso di recupero; dall'altra hanno paura di assumersi la responsabilità di una presa di posizione chiara e concreta in tal senso, che faccia seguire alle parole un sostegno concreto all'iniziativa. Per affrontare efficacemente il fenomeno delle tossicodipendenze abbiamo bisogno di politici coraggiosi, coerenti e capaci di restituire senso a troppe parole ormai "stanche".”. Di seguito il programma: STANZE DEL CONSUMO. BARCELLONA FRANCOFORTE TORINO (tutto quello che avreste sempre voluto sapere e non avete ancora potuto chiedere) Sabato 13 ottobre 2007 alle ore 10.30 Teatro Baretti Via Baretti 4 Torino (San Salvario) Stanze del consumo, narcosale, drug consumption rooms, stanze del buco… tanti nomi per un servizio sociale e sanitario per la riduzione dei danni correlati al consumo “di strada” di droghe illegali. Se ne riparla a Torino: a cinque anni dall’iniziativa del sindaco Chiamparino, che nel 2002 lanciò la proposta di una sperimentazione, il Comune ne ridiscute proprio i questi giorni. Ma cosa sono “le stanze”? che obiettivi hanno? Che risultati stanno avendo nelle città europee dove sono attive da oltre vent’anni? Che benefici per i consumatori e per i cittadini? E comportano dei rischi? Per saperne di più, per informare, per valutare questa proposta Forum Droghe, CLAT4 - 4° Conferenza latina sulla riduzione del danno, e COBS - Coordinamento Operatori Servizi a Bassa Soglie del Piemonte, propongono un dialogo e un confronto con gli operatori di due esperienze europee di stanze del consumo: Manel Anoro, coordinatore di Sala Baluard, Barcellona (E) Jürgen Weimer, coordinatore servizi tossicodipendenze della città di Francoforte (G) intervistati da: Angelo Giglio (Medico Tossicodipendenze), Leopoldo Grosso (consulente Ministero Solidarietà Sociale), Angelo Pulini (Giornale di strada “Polvere) Intervengono: Vittorio Agnoletto (Europarlamentare, ex presidente LILA – Lega Italiana Lotta all’AIDS) Franco Corleone (Forum Droghe) Susanna Ronconi (Forum Droghe, COBS). 12-10-2007 Nuova Zelanda. Alto il consumo della cannabis tra gli automobilisti Scienziati neozelandesi stanno verificando l'accuratezza dei tests sulla saliva dei guidatori sospettati di guidare sotto l'inflenza delle droghe, perche' il problema e' molto piu' diffuso dell'alcol. Ricerche condotte dall'universita' di Otago e dal Dipartimento della salute e sviluppo di Christchurch, finanziate dall'Environmental Science and Research (ESR), rivelano che la popolazione dei 25enni guida piu' comunemente sotto l'influenza della cannabis che dell'alcol. Questa ricerca e' la prima che evidenzi il problema del consumo delle droghe tra gli automobilisti, ed e' anche il risultato della proposta di legge del Parlamento che vorrebbe dare alla polizia maggiori poteri sui controlli antidroghe e sul fermo dei guidatori intossicati. Circa mille 25enni hanno partecipato alla ricerca dell'universita' di Otago, dichiarando quante volte negli ultimi 4 anni hanno guidato sotto l'influenza della cannabis o dell'alcol. Il consumo medio di cannabis e' risultato essere di 9 volte in 4 anni, rispetto alle 3 volte dell'alcol. Per il professore David Fergusson, la ricerca e' stata una sorpresa. "Non prevedevamo che la cannabis fosse un problema maggiore dell'alcol. Piu' dell'80% degli intervistati ha ammesso di fumarla". Per la proposta di legge del Parlamento, la polizia potra' effettuare tests antidroghe, quali quello sull'equilibrio, controllo delle pupille e se positivi procedere alle analisi del sangue. Per gli oppositori del disegno, il livello di THC rimane nel corpo del fumatore per diverse ore, ma per la tossicologa della ESR, Helen Poulsen, il livello di THC rimane nel sangue dalle 4 alle 24 ore, e i dubbi sollevati dalla opposizione sono i medesimi di quelli sui test della saliva. 13-10-2007 Olanda. Proibita la vendita degli 'shrooms', i funghi allucinogeni Addio ai funghi allucinogeni in Olanda. Le autorita' dei Paesi bassi hanno infatti proposto una modifica legislativa per bandire il loro commercio assestando un duro colpo ai venditori e ai tanti turisti che si recano in Olanda per acquistarli e consumarli. Il ministro della Salute Ab Klink e quello della Giustizia Hirsch Ballin hanno raggiunto una bozza di accordo per modificare la legge sulle sostanze stupefacenti che, se approvata da Parlamento e Senato, impedira' la coltivazione e la vendita dei famosi funghetti allucinogeni. La decisione e' stata presa in seguito ad un dibattito sulla sicurezza scaturito dal moltiplicarsi degli incidenti che avevano coinvolto numerosi turisti negli ultimi mesi. 'Il numero di incidenti dopo il consumo dei funghi e' passato da 55 nel 2004 a 129 nel 2006 -sottolinea il portavoce del ministero della sanita' olandese- mentre quest'anno abbiamo gia' registrato piu' di cento incidenti, principalmente ad Amsterdam'. Nel marzo scorso, una giovane francese di 17 anni che aveva consumato alcuni funghi, si era buttata da un ponte della capitale olandese ed era morta. A livello formale non era stato stabilito alcun legame tra il consumo dei funghi e il suo decesso. Tuttavia, era stato rilevato che altri turisti dopo aver assunto i funghi, diventavano aggressivi e paranoici. Molti deputati avevano quindi chiesto il divieto di vendita e commercio dei funghi. 'Prevediamo che il divieto entrera' in vigore entro qualche mese, quando Parlamento e Senato avranno approvato la modifica legislativa'. 13-10-2007 Italia. Lega italiana per lotta contro l'Aids: pieno appoggio a narcosale La Lila (Lega italiana per la lotta contro l'Aids) appoggia pienamente la mozione presentata al Consiglio comunale di Torino sulla sperimentazione delle narcosale e chiede una sua veloce approvazione. E, in una nota, nvita, inoltre, la cittadinanza del capoluogo piemontese a firmare la petizione popolare d'appoggio promossa da Forum Droghe, Associazione Adelaide Aglietta e Malega9. A Torino, osserva la Lila, le commissioni Sanita' e Servizi Sociali e Cultura hanno presentato al Consiglio comunale una mozione sulla sperimentazione delle narcosale (o "stanze del buco"). L'iniziativa, si legge ancora, e' coraggiosa in quanto l'ignoranza sulle narcosale e sulla loro utilita' e' molto alta soprattutto tra quanti non operano nel settore della tossicodipendenza. Da qui la manipolazione politica dell'opposizione che vuol far passare come "permissivismo" e "incitazione all'uso della droga" uno strumento che invece gia' a livello internazionale e' stato segnalato efficace e adeguato. La Lila fa, poi, una richiesta specifica alle Istituzioni: che la mozione non venga palleggiata da un'istituzione all'altra (ministero, Consiglio Regionale, Consiglio comunale) ma che sia resa velocemente realizzabile in Torino, cosi' da poter lanciare un progetto-pilota utile anche ad altre realta' italiane. 13-10-2007 Italia. Bologna. Vigilessa arrestata per spaccio di droga Un agente della polizia municipale di Casalecchio di Reno (Bologna) quando non era in servizio spacciava droga. Fermata dalla polizia è stata arrestata. La scorsa notte, durante normali controlli a Bologna, i militari hanno fermato la vigilessa a bordo della sua Fiat Punto in pieno centro storico. Con sé aveva, nella borsetta, un bilancino di precisione e due due involucri con 10 grammi di cocaina. Condotta in Questura per ulteriori accertamenti l'agente di polizia municipale è stata posta agli arresti domiciliari. 13-10-2007 Italia. Torino. Convegno sulle narcosale: altrove sono gia' parte integrante dei servizi sanitari Questa mattina, al Teatro Baretti di Torino, si è svolto un incontro -promosso da Forum Droghe, Clat, Coordinamento Operatori bassa soglia del Piemonte- a cui hanno partecipato Manel Anoro (coordinatore narcosala “Sala Baluard” di Barcellona) e Jurgen Weimer (coordinatore servizi tossicodipendenze città di Francoforte), che si sono confrontati per oltre tre ore con Angelo Giglio (medico Sert ASL 4 di Torino), Leopoldo Grosso (consulente Ministero Solidarietà Sociale), Angelo Pulini (giornale di strada “Polvere”), Vittorio Agnoletto (europarlamentare), Franco Corleone e Susanna Ronconi (Forum Droghe). Jurgen Weimer ha dimostrato, grafici alla mano, che le cinque narcosale di Francoforte hanno prodotto una forte diminuzione delle overdosi mortali e delle infezioni da HIV e da epatite. Nei primi anni ’90 un parco di Francoforte, in pieno centro, era occupato ogni giorno da centinaia di tossicodipendenti; ogni giorno 15 ambulanze intervenivano in quella zona. Dopo l’apertura delle narcosale, la zona richiede l’intervento di 13 ambulanze alla settimana. E’ stata fondamentale la collaborazione fra i servizi sanitari e la polizia. Manel Anoro: “Madrid ha scelto di relegare la narcosala fuori città, a Barranquilla; Barcellona ha scelto, invece, di piazzare le narcosale (ora sono cinque) dentro la città, dove c’è il consumo di droghe. Gli abitanti del quartiere si sono inizialmente opposti ma poi si sono ricreduti. La narcosala che dirigo si trova a cento metri dalle Ramblas. E’ aperta tutti i giorni dell’anno, 24 ore al giorno. Sei équipes mediche si alternano nei tre turni giornalieri. Ogni mese distribuiamo 16.000 siringhe e riusciamo ad ottenere dai consumatori l’80% di quelle utilizzate. Abbiamo aperto 5.000 cartelle sanitarie. Abbiamo affrontato e risolto in tre anni 360 overdosi.”. Susanna Ronconi: “Ormai a Torino il dibattito sulla questione “narcosala” è pienamente incardinato sia a livello istituzionale (la mozione relativa arriverà lunedì in Consiglio Comunale) sia a livello di democrazia diretta (la petizione popolare lanciata da Forum Droghe, radicali e Malega 9 sta raccogliendo ampi consensi). Oggi abbiamo più speranze che cinque anni fa ma dobbiamo far fronte, come allora, a una discussione “drogata” dall’ideologia e dal pregiudizio, dove non c’è spazio per la corretta informazione. Per questo è importante il convegno di oggi, per offrire qualche “evidenza”. Gli operatori dei servizi a bassa soglia chiedono un “pezzo in più” per integrare l’offerta socio-sanitaria già esistente”. Vittorio Agnoletto: “Dal 29 novembre al 1° dicembre si terrà a Milano la Conferenza dei nale sulla Riduzione del Danno. Occorre riportare il dibattito a dati e fatti concreti. Il Parlamento Europeo ha approvato due anni fa una risoluzione che promuove le politiche di riduzione del danno e ricordo che l’Unione Europea persegue in materia la politica dei “quattro pilastri”: prevenzione, cura, repressione narcotraffico, riduzione del danno. Le narcosale sono progetti “salvavita”, progetti socio-sanitari che non incentivano l’uso di droghe bensì riducono i danni provocati da tale uso. Non è necessario modificare la legge antidroga vigente per istituire le narcosale. Occorre rivolgersi a tutti i cittadini, spiegando che è un’iniziativa che va incontro alle loro legittime richieste di sicurezza, affrontandole in termini non repressivi.”. Franco Corleone: “Dobbiamo lottare contro il pre-giudizio che vuole cancellare la difficoltà della ricerca, della costruzione di un percorso alternativo all’esistente. Ricordo che in Europa le politiche di riduzione del danno sono state portate avanti , nel corso ormai di un ventennio, da amministrazioni di diverso colore politico. La narcosala non è un servizio nuovo, è un’estensione, un’integrazione di quelli già esistenti; non c’è contrapposizione fra servizi pubblici, comunità e narcosale, anche se Gasparri e soci tentanto di crearla ad arte. Polizia e magistratura devono essere coinvolte per costruire il consenso sociale. E l’art. 79 del DPR 309/90 non deve essere usato come alibi: punisce l’utilizzo di locali a fini di spaccio; la narcosala è un presidio socio-sanitario e non rientra quindi nella fattispecie punita dalla legge.”. Il convegno sara' presto disponibile in audio/video su Radio Radicale 14-10-2007 Italia. Fini: no alla liberta' di drogarsi "Dobbiamo ribadire che non ci dev'essere la liberta' di drogarsi e in questo senso a sinistra c'e' troppa confusione. A Veltroni che chiede di raddoppiare la pena per chi spaccia, diciamo non solo che c'e' gia' la nostra legge che lo prevede, ma che c'e' bisogno di una controffensiva culturale che insegni ai nostri figli che non bisogna drogarsi". Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini, nel corso del suo intervento conclusivo della manifestazione organizzata ieri da Alleanza Nazionale a Roma. Tornando sul tema degli immigrati, Fini ha aggiunto che "gli immigrati devono considerare l'Italia la loro secondo patria, rispettare la nostra identita' e la nostra religione". 14-10-2007 Italia. Portici (Na). Ancora un vigile urbano arrestato per spaccio di droga Ancora un vigile urbano, questa volta in servizio a Portici (Na), e' stato arrestato dalla polizia per detenzione di droga ai fini di spaccio. Ieri, un altro vigile, in servizio a Bologna, era stato arrestato per lo stesso motivo. Le manovre di G.L.B., 60 anni, sono finite nel mirino degli agenti del commissariato San Giovanni Barra, guidato da Luciano Nigro, che hanno monitorato l'abitazione del vigile, fino a sequestrare, ieri sera 1,6 kg di hashish. L'uomo aveva destato sospetti perche' usciva continuamente dalla propria abitazione per raggiungerne un'altra attigua, in corso San Giovanni Teduccio. Da un controllo nell'appartamento di G.L.B. sono stati rinvenuti in un armadio otto 'pani' di hashish. L'uomo e' stato arrestato. 15-10-2007 Italia. Torino. Al Pr.Assi (Asl 3), migliaia di nuove richieste disintossicazione Silvia ha 22 anni, una madre seguita dai servizi psichiatrici, un padre alcolizzato, due fratelli tossicodipendenti e due sacchetti di nylon al posto delle scarpe. Ha problemi di droga da 5 anni, un tentativo comunitario fallito, esperienze di carcere e di prostituzione per vivere. Roberto, invece, arriva da una famiglia benestante che non gli ha fatto mancare nulla, se non l'affetto, per oltre tre anni e' stato vittima di una profonda depressione e della droga dalla quale ha cominciato a uscire per poi scoprire la sua sieropositivita'. Due storie diverse ma rese uguali non solo dalla droga, ma anche dal fatto di essere riusciti a uscirne. Silvia e Roberto sono solo due dei 1.861 nuovi utenti, il 5% provenienti da fuori Piemonte, che dal 2000 al 2006 si sono rivolti a Pr.Assi, il servizio di pronta assistenza dell'Asl 3 di Torino per l'accoglienza e il recupero delle persone tossicodipendenti che conta oggi circa 200 passaggi quotidiani e 54 mila annuali. Guardando le cifre si scopre che i poco piu' di 19 mila passaggi del '99 sono cresciuti costantemente fino al 2003, anno in cui se ne sono registrati oltre 67 mila e 600, per scendere a cominciare dall'anno successivo quando, per problemi di finanziamento, il servizio ha dovuto ridurre il suo orario di apertura. Nel 2004 e nel 2005 si sono, quindi registrati rispettivamente, 56 mila e 200 e 46 mila 900 passaggi, saliti nuovamente lo scorso anno, fino a superare i 54 mila, grazie alla riattivazione dell'apertura 7 giorni su 7 per tutti i giorni dell'anno. Basandosi, poi, sui dati forniti dai nuovi utenti ai quali viene chiesto di rispondere, non obbligatoriamente, a un questionario anonimo si puo' tracciare un profilo delle persone che decidono di chiedere aiuto al servizio diretto dal dottor Emanuele Bignamini e che, primo di questo tipo in Europa, e' stato attivato a partire dal '97 con il sostegno della Regione e poi ampliato nel 2000 con l'apertura del modulo sanitario che si e' aggiunto a quello socio-educativo. Dei mille e 581 nuovi utenti fra i 17 e i 60 anni che negli ultimi 7 anni hanno accettato di rispondere al questionario, mille e 86 erano uomini italiani, 201 stranieri, 279 erano donne italiane e 15 straniere. Dai primi passaggi e' stata rilevata una percentuale del 55% di persone gia' seguite dai Servizi per le tossicodipendenze, i Ser.T, un 45% di soggetti non seguiti, il 10% dei quali fanno parte di quello che viene definito il 'risommerso', ossia chi andava al Ser.T in passato ma che, per motivi diversi, ha interrotto i contatti. Aspetti interessanti sono, poi, quelli che riguardano il lavoro e la casa. Il 44% ha, infatti, dichiarato di di lavorare, la maggior con un regolare contratto di assunzione, mentre il 37%, soprattutto donne che utilizzano i dormitori o sono ospiti di conoscenti, ha risposto di essere senza fissa dimora, mentre gli altri vivono con la famiglia di origine, un compagno o con amici. Inoltre il 43 % ha avuto una o piu' esperienze di comunita', quasi mai gli stranieri, il 53 % e' stato almeno una volta in carcere, la stragrande maggioranza, mille e 375 sul totale dei nuovi utenti, e' in una fase attiva di tossicodipendenza in particolare da eroina (1123) e cocaina (989), il 73,5% fa uso di piu' di una sostanza, spesso abbinate con compreso alcol e psicofarmaci e piu' di un terzo ha fatto almeno una overdose. A questi si aggiungono, poi, le famiglie, almeno due ogni giorno, che chiedono al servizio, che fa parte del comprensorio dell'Ospedale Amedeo di Savoia, di essere sostenute per un loro caro con problemi di droga.Dal punto di vista 'tecnico' Pr.Assi puo' contare su un' equipe multiprofessionale composta da educatori professionali, operatori pari , ossia persone che hanno esperienza personale di tossicodipendenza e possono quindi fare da mediatori culturali e garanti tra utenti e Servizio, medici, infermieri professionali, psicologi, caposala e al Drop-in sono in turno contemporaneamente un minimo di 4 operatori. Oltre alll'accoglienza e all'orientamento, sono prevede visite mediche, colloqui, medicazioni, interventi in situazione di crisi, counselling, accompagnamenti e il servizio somministrazione metadone che viene svolto da due infermieri per turno, per una media di circa 300 pazienti al giorno. Inoltre Pr.Assi lavora in stretto e continuo collegamento con servizi sociali, come mense e dormitori, sanitari e per le dipendenze oltre che con associazioni di volontariato. E per festeggiare i suoi primi anni di attivita' e' in programma alla Cavallerizza Reale di Torino, da domani al 17 ottobre, una tre giorni, organizzata dall'assessorato regionale alla tutela della salute e sanita' e dalla Asl, intitolata 'Prassi analoghe. Dipendenze tra malesseri visibili e bisogni indicibili'. 'In questa ricorrenza -sottolinea il dottor Bignamini, direttore dell'Unita' per le patologie da dipendenza dell'Asl 3- e' importante evidenziare come in tutta la regione siano presenti diversi servizi ai quali e' possibile accedere senza alcuna formalita', ricevendo accoglienza immediata e un sostegno per la tutela della propria salute'. Mentre l'assessore Eleonora Artesio ricorda come il progetto sia 'importante non solo per le funzioni che svolge ma anche per la sua stessa organizzazione interna, che puo' servire da stimolo per la creazione di altre realta', non solo piemontesi'. 'La prevenzione e la lotta alla tossicodipendenza - aggiunge - deve poter contare su una rete di collaborazione tra enti, strutture e operatori e, dal punto di vista dell'informazione e della comunicazione, e' necessario mantenere sempre il giusto livello di attenzione'.Nei prossimi tre giorni saranno dunque allestiti spazi espositivi in collaborazione con le associazioni Libera e Isola di Arran, la casa circondariale 'Lorusso e Cotugno', il Gruppo Abele e il Coordinamento operatori servizi bassa soglia Piemonte e sara' possibile ricevere materiale informativo, consigli e indicazioni in merito ai danni derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti e alle attivita' di prevenzione, anche attraverso fotografie e filmati che raccontano la vita quotidiana e i luoghi di sopravvivenza dei tossicodipendenti. La serata inaugurale sara' aperta dal concerto di Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi, mentre martedi' sera il medico Edoardo Polidori e lo psicologo Roberto Pagliara, saliranno sul palco per proporre, in modo apparentemente leggero, riflessioni e informazioni su uso e abuso di stupefacenti con 'Le droghe: uno spettacolo.Tutta colpa di Baudelaire'. Il 17 ottobre, a partire dalle 11, gli addetti ai lavori si confronteranno poi nel dibattito 'Interventi per le dipendenze: cosa serve?' mentre la chiusura dell'evento sara' affidata a gruppi musicali torinesi che si esibiranno all'Hiroshima Mon Amour'. (Adnk) 15-10-2007 Italia. Perugia. Consiglio provinciale: campagna informativa nelle scuole contro la droga Una campagna di sensibilizzazione e di informazione, rivolta ai giovani, sul grave rischio droga da organizzare nelle scuole, nelle discoteche e negli altri luoghi in cui i giovani sono soliti ritrovarsi. E' quanto ha chiesto il consiglio provinciale di Perugia con una mozione presentata dal capogruppo Udc, Luigi Andreani, e poi approvata, dopo alcune modifiche apportate dal Consiglio. Con il documento, 'il Consiglio, ritenendo moralmente inaccettabile non prendere atto di tale drammatica situazione e gravemente omissivo non intervenire per arginare il fenomeno, da' mandato al presidente e impegna la Giunta ad organizzare la campagna e, inoltre, impegna il Presidente a reperire le necessarie risorse'. 'Nei primi 100 giorni del 2007 si sono verificati nella Provincia di Perugia 9 decessi per abuso di stupefacenti -precisa una nota del Consiglio Provinciale- e solo grazie alle associazioni di volontariato e alla professionalita' dei medici del 118 e del pronto soccorso si e' riusciti a salvare da overdose almeno una persona al giorno. Con questi numeri la nostra regione detiene da tempo e mantiene il triste e ben poco invidiabile primato in Italia per decessi da abuso di droga e la nostra provincia, e piu' in generale la regione Umbria, risulta essere non solo un crocevia per lo smercio della droga ma addirittura la quarta regione in Italia per uso ed abuso di tali sostanze'. 15-10-2007 Gb. Capo di Polizia per legalizzare tutte le droghe Richard Brunstrom, capo del corpo di polizia del Galles del Nord, ha proposto di legalizzare tutte le droghe. Secondo il poliziotto, uno dei piu' rispettati del Regno Unito, il proibizionismo e' fallito perche' il numero dei drogati e' cresciuto enormemente negli ultimi anni, il prezzo delle sostanze e' in calo costante e la criminalita' organizzata realizza profitti enormi con lo spaccio. Brunstrom ha esposto il suo programma in 30 pagine inviate in risposta a un sondaggio promosso dal ministero dell'Interno che sta preparando la strategia nella guerra alla droga per i prossimi dieci anni. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------