====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 23-01-2007 al 30-01-2007 n.5/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Cannabis terapeutica. Il ministro della Salute denuncia ritardi. La soluzione e' legalizzare l'autocoltivazione - Peru'. Cocaina fuori controllo - Legge Fini-Giovanardi in vigore da 390 giorni, 138 sotto Berlusconi e 252 sotto Prodi. Interrogazione al ministro Ferrero - Italia. Cambiare la legge sulla droga.... - L'impegno del ministro Ferrero per cambiare la legge: non decidere facendo propria l'attuale legge? NOTIZIE - Italia. Turco: sulla cannabis terapeutica siamo in ritardo - Italia. 40 deputati Unione presentano Pdl per depenalizzare il consumo - Gb. Bma chiede oppio afghano per produrre antidolorifici - Australia. Gli studenti abusano di mix di alcol e cannabis - Gb. Consumatori di cannabis saranno puniti solo se fermati almeno tre volte - Usa. Vermont. Commissione del Senato estende legge sulla marijuana terapeutica - Russia. Servizi segreti: Afghanistan maggior coltivatore oppio al mondo - Italia. Terni. Nuova campagna contro droga e alcool - Italia. Umbria. An critica Ddl del Consiglio sulle tossicodipendenze - Cina. Giapponese condannato a morte per narcotraffico - Italia. Rimini. Radicali al sindaco: su cannabis terapeutica faccia quanto promesso - Afghanistan. Vendrell (Ue): c'era meno oppio sotto i Talebani - Italia. R.Emilia. Fict: presentazione progetto "Drogaonline" - Italia. Inchiesta "Panorama": si consuma piu' cocaina che eroina - Italia. Ostia. Grassi, l'ospedale che salva la vita ai corrieri della droga - Usa. New Mexico. Dalla Drug Policy Alliance programma contro le metanfetamine - Singapore. Domani esecuzione di un trafficante di droga - Afghanistan. Costa (Onu): coltivazione oppio aumenta dove c'e' guerriglia - Italia. Veneto. Le ragazze consumano piu' cannabis e alcool dei coetanei maschi - Italia. Firenze. Commissione cultura passa mozione contro droga a Italia Wave (ex Arezzo Wave) - Afghanistan. Karzai dice no agli insetticidi antioppio - Italia. Bianconi e Bertolini chiedono ripristino vecchie tabelle sulla cannabis - Italia. Eurispes: oltre 2 milioni di italiani hanno sniffato cocaina - Italia. Nuovo sito per il Centro Solidarieta' Il Delfino - Finlandia. Helsinki. Aumentano le coltivazioni indoor di marijuana - Peru'. Gli studenti cominciano a consumare droghe a 13-14 anni - Venezuela. Aumentato del 30% il consumo di droga fra i giovani - Indonesia. Aumento del consumo di droghe e pericolo AIDS - Canada. Vancouver. Sindaco chiede l'approvazione per un rivoluzionario programma terapeutico - Olanda. Amsterdam. Consiglio comunale limita il fumo della marijuana in alcune zone della citta' - Italia. Padova. Zanon (An): no a sportello antiproibizionista - Gb. Buoni acquisto per chi rinuncia alla droga - Italia. E.Romagna. Regione stanzia 60 mila euro contro la droga a Bologna - Brasile. Oltre 400 poliziotti inquisiti per collusione con narcotrafficanti - Brasile. Poco efficace l'esercito per ristabilire l'ordine a Rio de Janeiro - Italia. Potenza. Cancelliere Tribunale arrestato per spaccio - Colombia. Malgrado i trionfalismi del Governo, l'oppio continua ad essere coltivato ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 2 feriti - 174 arresti - 317,401 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 188,730 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 128,671 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 4509 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 30 piante di cannabis - 120 giorni di detenzione ARTICOLI 23-01-2007 Cannabis terapeutica. Il ministro della Salute denuncia ritardi. La soluzione e' legalizzare l'autocoltivazione Il ministro della Salute Livia Turco ha ricordato oggi in commissione Affari sociali che 'In Italia, a causa delle norme in vigore, l'uso medico della cannabis, e le ricerche scientifiche sugli effetti terapeutici dei suoi principi attivi, registrano un ritardo rispetto al panorama internazionale". L'attuale legge Fini-Giovanardi ha aggravato la situazione, levando la cannabis dalla tabella delle sostanze che possono essere importate come farmaci. E' evidente che la criminalizzazione di una sostanza per i suoi possibili usi ludici ha di fatto creato l'impossibilita' per il suo uso terapeutico. Situazione ancora piu' paradossale per l'Italia, che e' il Paese tra gli ultimi per le terapie del dolore. Per avviare la ricerca scientifica su questa pianta e permettere ai malati di farne uso senza attendere il lungo e difficile procedimento burocratico denunciato dal ministro, una soluzione rapida ed efficace ci sarebbe: legalizzare l'autocoltivazione e la vendita di cannabis naturale per uso medico, come prevede la proposta di legge che ho presentato con altri colleghi, e redatta in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori). (1) La proibizione della cannabis, infatti, vale per tutti i cittadini, incluso chi e' gravemente malato e che spesso soffre in maniera insopportabile. Eppure sono numerosi gli studi e le sperimentazioni cliniche –come ricorda lo stesso ministro Turco- che dimostrano alcune importanti proprieta' terapeutiche della cannabis. Fra queste vi e' l'efficace azione contro il dolore -in particolar modo quello neuropatico-, la nausea, il glaucoma, i disordini neuromotori. Inoltre la cannabis stimola l'appetito, specialmente nei pazienti affetti da Hiv, Aids, e demenza. Secondo studi recenti, la cannabis ha proprieta' inibitorie per alcuni tipi di tumori. Vi e' poi una notevole differenza tra l'utilizzo della cannabis in forma naturale e nei farmaci derivati dai suoi estratti. Secondo sperimentazioni cliniche e le testimonianze di pazienti, in questi farmaci c'e il problema del metodo di somministrazione, non in grado di dare all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare efficacemente il dolore. Contrariamente al consumo di cannabis in forma naturale, ad esempio, la cannabis in pillole (Marinol) impiega da 1 a 4 ore per fare effetto. Inoltre, contrariamente alla coltivazione e all'acquisto di cannabis utilizzabile in forma naturale, la forma sintetica e' costosissima per l'utente e per il sistema sanitario, ad esclusivo beneficio delle case farmaceutiche che la producono. La mia proposta di legge prevede che persone affette da alcune gravi patologie, possano accedere sia alla cannabis in forma naturale che ai farmaci derivati da estratti di cannabis, sempre e comunque sotto controllo medico e previa autorizzazione dell'azienda sanitaria locale. La proposta vuole inoltre stimolare la ricerca e la sperimentazione clinica di questa sostanza, dando la possibilita' al ministero della Salute, ai centri di ricerca autorizzati e alle universita' di accedere a questa sostanza con norme precise e codificate, e non con deroghe particolari. In attesa che il Governo faccia sua la mia proposta di legge, mi unisco all'appello del ministro perche' il Senato approvi rapidamente il Ddl del Governo per l'introduzione dell'uso terapeutico dei derivati sintetici della cannabis. (1) Qui il testo della proposta di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=168536 Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno 23-01-2007 Peru'. Cocaina fuori controllo Negli ultimi anni il Peru' ha mantenuto stabili le piantagioni illegali di foglia di coca, eppure in alcune di esse la coltivazione e' raddoppiata e la produzione di cocaina e' andata fuori controllo. La colpa e' dei mezzi insufficienti per combattere un mercato tanto lucrativo, sostiene il Governo. La ministra degli Interni Pilar Mazzetti ha spiegato alla Reuters che i trafficanti di droga del secondo maggior produttore mondiale di coca hanno cambiato la loro produzione -dalla pasta base di cocaina alla cocaina pura. "Le cose sono mutate. Quattro o cinque anni fa veniva prodotta piu' pasta di coca; ora scopriamo piu' laboratori nelle aree di crescita e sempre piu' cloridrato di cocaina". "Prima era l'80% di pasta, oggi e' l'80% di cocaina, e cocaina di alta qualita'", ha aggiunto. Secondo la ministra, la densita' delle piantagioni e la qualita' dell'alcaloide migliorano notevolmente. "Usano fertilizzanti chimici, nuovi tipi di semi, e non possiamo impedire le modificazioni genetiche". Le autorita' valutano in circa 49.000 gli ettari seminati a coca, per un volume di 110.000 tonnellate di pasta base, da cui si ricavano 36.700 tonnellate di cloridrato di cocaina l'anno. Ma, secondo la signora Mazzetti, gli esperti ritengono che la produzione di coca superi le 180.000 tonnellate, equivalenti a 60.000 tonnellate di cocaina. Eppure l'industria legale, che serve a produrre medicinali, bevande e rituali indigeni, adopera solo 250 tonnellate di pasta. Lo scorso anno, le forze di sicurezza sradicarono 10.000 ettari di piantagioni di foglie di coca; altri 3.000 ettari furono riconvertiti in coltivazioni differenti. Washington ha concessoi al Peru' 54 milioni di dollari in virtu' dell'accordo di cooperazione antidroga: una goccia nel mare se si considerano gli oltre 3.000 milioni di dollari investiti in Colombia dal 2000. URGE PIU' AIUTO INTERNAZIONALE. "Gli Stati Uniti stimano che solo il 20% della cocaina in entrata nel loro Paese provenga dal Peru', il resto dalla Colombia; per questo l'aiuto al Peru' e' molto minore. Noi ci sforziamo d'ottenere finanziamenti da altre fonti, lavorando con l'Unione Europea", spiega la ministra. La crescita economica contribuisce ad incrementare la spesa per l'attivita' antidroga di quest'anno, eppure essa copre solo la meta' dei 200 milioni di dollari necessari per sradicare ed interdire. Il Governo vuole anche modificare le leggi, in modo da poter accusare i produttori illegali di costituire gruppi criminali, di assumere persone per il traffico e il lavaggio del denaro sporco. Inoltre deve controllare le sostanze chimiche usate per produrre le droghe. Circa l'80% della cocaina peruviana e' esportata via mare, mescolata alla frutta fresca o confezionata, e raggiunge Panama e l'Europa, l'Africa, il Messico, gli Stati Uniti. Nelle aree dove si coltiva la pianta di coca, un chilo di cocaina costa 1.200 dollari, che sale a 1.800 a Lima e balza a 25.000 negli Stati Uniti e a 54.000 dollari in Europa. La lotta antidroga degli Usa in Colombia e Messico ha fatto si' che i cartelli cerchino nuove basi di produzione a alcuni di loro ora lavorano con i produttori peruviani. "(I produttori) sono anche campesinos poveri che seminano quel che seminano perche', spesso, li' non cresce altro. Noi non usiamo pesticidi e potiamo le piante manualmente", ha spiegato la ministra. Quando le piantagioni di coca sono opera di piccoli contadini, e rappresentano il loro unico sostentamento, le autorita' guardano dall'altra parte poiche' l'eradicazione potrebbe causare un grave malessere sociale. Da parte loro, i narcotrafficanti godono della protezione dei membri residui della guerriglia di Sendero Luminoso che operano nella foresta. "Questi hanno imparato che dare protezione ai narcotrafficanti significa denaro", ha concluso la ministra. Rosa a Marca 24-01-2007 Legge Fini-Giovanardi in vigore da 390 giorni, 138 sotto Berlusconi e 252 sotto Prodi. Interrogazione al ministro Ferrero Ho presentato oggi una interrogazione (question time) in commissione Affari sociali, in cui chiedo al ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, quando e come intenda modificare la normativa sulle tossicodipendenze. A quanto ne sappiamo, infatti, la Consulta nazionale sulle tossicodipendenze e' stata convocata una sola volta senza alcun risultato, in quanto sarebbe stato comunicato ai presenti che la linea del Governo e' ancora incerta. Come ricorda l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), lo scorso 9 ottobre, il ministro aveva anche annunciato che aveva redatto ed inviato ad altri ministeri competenti un nuovo Ddl sulle tossicodipendenze. Che fine ha fatto quel Ddl? Che fine hanno fatto i numerosi annunci su una imminente modifica della legge Fini-Giovanardi, modifica che era stata considerata fra le priorita' dell'azione di Governo? Temiamo che anche su questo tema, divenuto ahime' "sensibile", si sia sacrificata ancora una volta la Politica sull'altare della sopravvivenza politica. E cosi' una legge criticata e condannata, alla fine e' stata fatta propria. Basti ricordare che la legge Fini-Giovanardi e' in vigore da 390 giorni, di cui 138 durante il precedente Governo che l'ha voluta, e 252 –quasi il doppio- durante l'attuale Governo che l'ha in sostanza fatta sua. Mi auguro che il ministro Ferrero voglia sonoramente smentirmi. Allo stato dei fatti siamo in una situazione che rischia di far passare alla storia il Governo ed il ministero di Paolo Ferrero in sintonia e continuita' con quello precedente. Questo il testo dell'interrogazione: INTERROGAZIONE AL QUESTION TIME IN XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI) Premesso che: - il ministro ha annunciato numerose volte una imminente modifica del Testo unico sulle tossicodipendenze; in particolare, il ministro ha in piu' occasioni annunciato che la nuova normativa avrebbe previsto il ritorno alla divisione delle sostanze stupefacenti in sei tabelle, il superamento del concetto di dose minima introducendo quello di 'commercio a fini di lucro', graduazione delle pene a seconda della pericolosita' e non dell'illegalita', superamento delle sanzioni amministrative, ampliamento della sfera di applicazione della riduzione del danno, possibilita' di forme alternative al carcere per chi e' in recupero; - in data 9 ottobre 2006, il ministro ha dichiarato di aver inviato ai ministeri competenti, per essere "testato", un Disegno di legge sugli stupefacenti, il cui contenuto e le cui sorti rimangono tutt'ora sconosciute; - in data 5 dicembre 2006 si e' riunita per la prima e –per quanto ne sappiamo- unica volta la Consulta nazionale delle dipendenze, che non ha prodotto alcun documento pubblico; e considerato che: - sono ormai passati otto mesi dall'insediamento del Governo senza alcun intervento organico sul Testo unico sulle tossicodipendenze; - come segnala l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), sono molti gli operatori del settore delle tossicodipendenze che denunciano gli effetti devastanti dell'attuale legislazione; per sapere: il contenuto dei provvedimenti che sono stati gia' redatti –tra cui il Ddl annunciato lo scorso 9 ottobre 2006- e che sono in preparazione al fine di modificare l'attuale normativa sulle tossicodipendenze, e quando tali provvedimenti saranno presentati al Parlamento. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno e segretaria della commissione Affari Sociali 25-01-2007 Italia. Cambiare la legge sulla droga.... http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=168827 Joshua Held 25-01-2007 L'impegno del ministro Ferrero per cambiare la legge: non decidere facendo propria l'attuale legge? Il ministro della Solidarieta' Sociale. Paolo Ferrero, ha risposto oggi ad una mia interrogazione (question time) su quando e come intenda modificare la normativa sulle tossicodipendenze (1). La Consulta nazionale sulle tossicodipendenze e' stata convocata una sola volta senza alcun risultato, in quanto sarebbe stato comunicato ai presenti che la linea del Governo e' ancora incerta. Sempre il ministro aveva annunciato di aver redatto ed inviato ad altri ministeri competenti un nuovo Ddl sulle tossicodipendenze. Che fine ha fatto quel Ddl? Che fine hanno fatto i numerosi annunci su una imminente modifica della legge Fini-Giovanardi, modifica che era stata considerata fra le priorita' dell'azione di Governo? Il ministro ha detto oggi che non c'e' ancora un ddl del Governo, ma e' stato istituito un tavolo interministeriale per tracciare delle linee guida: - depenalizzazione consumo come da indicazione del referendum del 1993, eliminare le sanzioni amministrative; - eliminare tabelle e che la distinzione tra consumo e spaccio torni al giudice e non alla rigidita' delle tabelle; - inquadramento del fenomeno dal punto di vista socio-sanitario e non di polizia. Mi sono dichiarata soddisfatta della risposta, ma attenzione ai tempi, perche' il paradosso che stiamo vivendo e' quello che il centrosinistra, che ha criticato la legge Fini-Giovanardi, sta applicando quella legge. Far passare troppo tempo equivale a non decidere e in pratica si traduce nella decisione di far propria la Fini-Giovanardi. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15925 Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno -------------------------------------- NOTIZIE 23-01-2007 Italia. Turco: sulla cannabis terapeutica siamo in ritardo 'In Italia l'uso medico della cannabis e le ricerche scientifiche sugli effetti terapeutici dei suoi principi attivi registrano un ritardo rispetto al panorama internazionale, a causa della complessita' delle caratteristiche della normativa in vigore'. A dirlo e' il ministro della Salute, Livia Turco, nel corso di una audizione presso la commissione Affari sociali della Camera. 'E' noto che i potenziali beneficiari di questa terapia hanno notevoli difficolta' nell'approvvigionamento di tali medicinali registrati all'estero a causa delle procedure previste in materia e degli ostacoli posti dalla recente legge n.49 del 2006. Una situazione resa ancora piu' difficile dalla scarsa conoscenze delle procedure da parte dei medici e dei funzionari delle Asl'. Il ministro ha inoltre ricordato come il fatto che la collocazione tra i farmaci della cannabis, 'non significhi l'automatica autorizzazione alla produzione o immissione in commercio in Italia, cosa regolata dall'agenzia del farmaco. Tuttavia grazie a questa ricollocazione, per la prescrizione sara' sufficiente la normale ricetta medica da rinnovare volta per volta, senza ricorrere al ricettario speciale'. Per venire incontro ai pazienti, conclude Turco, 'la soluzione auspicabile sarebbe quella di disporre di medicinali regolarmente autorizzati all'immissione in commercio in Italia e quindi reperibili in farmacia. A tal fine il ministero chiedere all'Aifa di verificare se le aziende che hanno in commercio tali prodotti in altri paesi europei intendano chiedere l'autorizzazione anche per il mercato italiano'. Maurizio Gasparri, di An, sostiene che 'non ci puo' essere spazio per alcuna iniziativa tesa a legalizzare l'uso delle sostanze stupefacenti', aggiungendo che 'il centro sinistra periodicamente rinnova i suoi tentativi di legalizzare le droghe leggere con proposte assurde o con un uso improprio di argomenti para-scientifici'. Per Gasparri, il ministro della sanita', Livia Turco, 'dovrebbe sapere che sull'uso terapeutico della cannabis ci sono decine e decine di studi che dimostrano l'infondatezza della tesi, perche' si possano usare tanti altri farmaci che ottengono effetti migliori'. Gasparri definisce poi 'la difesa della legge Fini-Giovanardi uno dei capisaldi dell'azione del centro destra' sottolineando che 'nei giorni scorsi si e' visto ad esempio che per la prima volta si sono applicate sanzioni alternative al carcere per coloro che sono stati condannati per spaccio'. Gasparri conclude sostenendo che 'vogliamo vedere quale sara' la posizione dei cattolici del centro sinistra che non potranno certamente unirsi alle proposte demagogiche e irresponsabili del centro sinistra'. 23-01-2007 Italia. 40 deputati Unione presentano Pdl per depenalizzare il consumo Depenalizzazione totale del consumo di droga, abolendo anche le sanzioni amministrative; ampliamento delle misure alternative al carcere; rafforzamento delle misure di riduzione del danno, introducendo le shooting room e il sistema di allerta rapido per analizzare le droghe presso i luoghi di consumo; tabelle diverse per le varie sostanze. Sono le novita' principali della proposta di legge Boato, presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera per chiederne una rapida calendarizzazione. La pdl, che oltre alla firma del parlamentare dei Verdi reca anche quelle di una quarantina di deputati del centrosinistra (anche della Margherita), e' stata presentata il 28 aprile 2006, primo giorno del governo Prodi, ma non e' ancora incardinata nel calendario delle Commissioni giustizia e affari sociali della camera a cui e' stato affidato l'esame del provvedimento. 'Si tratta di una proposta in linea con il programma dell'Unione' hanno sottolineato i promotori, che con il lancio della pdl sembrano voler incalzare governo e maggioranza al rispetto degli impegni presi in campagna elettorale. 'Il ministro Ferrero -ha detto Franco Corleone, di 'Forum droghe' - ha pronto il testo del ddl di riforma della normativa, ma ha ricevuto un altola''. 'Tra i firmatari ci sono tutte le anime del centrosinistra' ha sottolineato Marco Boato, mentre il vicepresidente della Camera, Carlo Leoni, ha promesso il suo interessamento per la nomina dei relatori nelle commissioni e ha rivolto un appello ai parlamentari ad affrontare la questione droga 'con razionalita''. 'Il Prc converge sulla proposta Boato' ha incalzato il deputato Daniele Farina, che ha parlato di 'resistenze interne all'alleanza' e ha precisato che 'non e' un prodotto della sinistra radicale ma un provvedimento di buon senso e moderato'. La deputata della Margherita Cinzia Dato ha sottolineato 'l'ipocrisia' sul fatto che un certo consumo di droga non e' considerato illegale ma poi 'non esiste un modo legale di procurarsi la droga', mentre il collega di partito Ruggero Ruggeri ha precisato che la Boato 'non e' una proposta per liberalizzazione delle droghe o per trovarle nei supermercati'. Per il cartello 'Non incarcerate il nostro crescere', che raccoglie operatori, sindacati e associazioni, di tratta di una 'buona base di partenza'. 'Il mondo dei servizi per le tossicodipendenze -ha ammonito Riccardo De Facci- non e' disposto a tollerare oltre un dibattito politico distante dai problemi veri. Servono segnali forti per evitare un collasso del sistema'. Anche Susanna Ronconi, presidente di 'Forum droghe', si e' detta preoccupata 'da una certa modalita' di discussione molto ideologica' sulla questione droghe, mentre Patrizio Gonella di 'Antigone' ha sottolineato come l'indulto sia 'totalmente inutile se non si mette mano ad alcune leggi, come la Fini-Giovanardi e la Bossi-Fini, che hanno prodotto un affollamento nelle carceri'. C'e' poi il problema delle terapie a base di cannabis, come hanno evidenziato gli interventi di una psicoterapeuta malata di sclerosi multipla e di un operatore, ma per questo, come ha detto il consulente del ministro Livia Turco Beppe Vaccari, l'uso terapeutico e' gia' previsto da un ddl approvato dal governo e ora in attesa della delibera Stato-Regioni. Questi i deputati che hanno firmato della Proposta di legge: Boato, Leoni, Ruggeri, Mascia, Buemi, Balducci, Crapolicchio, Maran, D’elia, Bonelli, Amici, Bellillo, Boffa, Bucchino, Buffo, Burgio, Chiaromonte, Crema, Dato, De Zulueta, Gianni Farina, Fedi, Folena, Froner, Fundaro` , Grillini, Lion, Mancini, Marone, Nicchi, Pellegrino, Camillo Piazza, Poretti, Sasso, Trepiccione, Turci, Vacca, Zanella, Zanotti COMMENTI "Ormai in Italia i fumi di cannabis annebbiano ogni benchè minima forma di buon senso: dilaga il malcostume di condizionare i cittadini con sondaggi sui temi etici spesso infondati, ma l`esempio delle opinioni rilevate durante il referendum sulla legge 40, poi smentite dalla volontà popolare, ne è ancora un esempio". Lo dichiara il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè. "Il 17 gennaio - ricorda l`esponente centrista - il Tar Lazio ha chiesto chiarimenti alla Turco sull`innalzamento delle soglie per l`uso di cannabis: entro 45 giorni sapremo su quali elementi reali si fondi la scelta pro-droga del Ministro. L`Unione e Boato, forse per evitare tale giudizio - sottolinea Volontè - chiede con urgenza l`abrogazione delle legge Fini-Giovanardi". "Legalizzare le droghe leggere e avvio di una politica di riduzione del danno a cominciare dall'istituzione delle 'stanze del buco'". Questo il commento di Francesco Mosca, segretario nazionale della federazione dei Giovani socialisti alla richiesta, da parte di 40 deputati dell'Unione, di calendarizzare da subito la proposta Boato. "Il programma dell'Unione- continua- prevede l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi. Quindi, senza tentennamenti- chiude Mosca- si deve cancellare quella legge che ha fallito, e si deve introdurre una legislazione chiaramente antiproibizionista". "I sedicenti cattolici del Sinistracentro, e in particolare i cosiddetti teodem, condividono la pdl pro-droga e pro-spaccio presentata dal loro schieramento alla Camera?" E' quanto chiede provocatoriamente Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di An. "Noi la contrasteremo come merita- aggiunge Pedrizzi- difendendo la legge Fini anti-droga e anti-spaccio, una normativa di civilta' che gia' ha dimostrato di ben funzionare e di conseguire risultati importanti, primo dei quali proprio la decarcerizzazione tanto invocata dagli esponenti dell'Unione". La pdl "leoncavallina" Boato-Farina, osserva Pedrizzi, "considera l'assuntore di stupefacenti, che non sia al tempo stesso spacciatore a fini di lucro (gratis invece puo' cedere tutta la droga che gli pare), esclusivamente come un ammalato, in quanto tale da curare e da riabilitare". Secondo la sinistra, dunque, "drogarsi (e perfino detenere grossi quantitativi di droga) non e' censurabile nemmeno in via amministrativa". Insomma, conclude Pedrizzi, "se la pdl Boato e' espressione del programma dell'Unione, vuol dire che il programma dell'Unione prevede la legalizzazione della droga e dello spaccio". Il tema della lotta alla droga è presente nel programma dell'Unione e come tale dovrà essere affrontato, in particolare per modificare una legge come la Fini-Giovanardi che si limita all'esclusiva criminalizzazione di chi fa uso di sostanze stupefacenti. E' quanto dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv. "Però la totale depenalizzazione delle sostanze stupefacenti, comprese le misure amministrative mi lascia molto perplessa. Il punto principale del contrasto alla droga deve consistere nella prevenzione, oltre che nella cura e nella riabilitazione, prevenzione che diverrebbe più difficile da realizzare concretamente senza misure disincentivanti. Spero che su un tema delicato come quello della droga nessuno pensi di procedere in maniera ideologica ma ci sia spazio per la discussione e la riflessione necessarie a dar vita ad una buona legge". "La legge Fini-Giovanardi sulla droga ha totalmente depenalizzato l'uso personale delle sostanze, ha consentito, come avvenuto a Milano l'altro giorno, che consumatori-spacciatori siano stati condannati non al carcere ma ad assistere per un anno i barboni la notte alla stazione centrale di Milano, ha fatto diminuire, come dimostrato dai numeri, gli arresti per i detentori di cannabis". Cosi' l'ex ministro Carlo Giovanardi (Udc), firmatario della legge sulla regolamentazione degli stupefacenti, interviene nel dibattito sulla revisione della normativa attuale. "Contro questa legge una parte della sinistra conduce una battaglia ideologica fatta di disinformazione e slogan, con l'intenzione di introdurre in Italia le 'stanze del buco' dove il consumo di droga si trasforma da disvalore in diritto dei giovani ad autodistruggersi". L'esponente centrista precisa: "Ci opporremo duramente in commissione ed in Aula a questa impostazione, informando i cittadini italiani che l'abrogazione delle sanzioni amministrative significa consentire impunemente di guidare automezzi a persone sotto gli effetti di stupefacenti senza che- conclude Giovanardi- gli possa venire ritirata la patente o sequestrato il motorino". 'Apprezzo molto le proposte avanzate oggi a Roma dal Forum droghe': lo afferma il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, rendendo noto che 'le proposte del Governo e della maggioranza su questo argomento sono state delineate nel corso di una mia recente audizione alla Commissione Salute del Senato'. 'Su questo tema e' inoltre attivo un comitato interministeriale, la cui prossima riunione e' gia' in calendario, per definire concretamente la legge che superera' la Fini-Giovanardi'. 24-01-2007 Gb. Bma chiede oppio afghano per produrre antidolorifici Per la "British Medical Asosciation, l'oppio afghano potrebbe essere usato, invece che distrutto, per aiutare gli afghani e il sistema sanitario nazionale inglese. La diamorfina e' gia' usata per alleviare i dolori post operatori e per i malati terminali, ma attualmente il Governo inglese e quello afghano rifiutano l'idea di usare l'oppio aghano per colmare le carenze degli ospedali inglesi. Carenze che stanno peggiorando. Infatti si stanno adoperando sostituti meno efficaci e piu' costosi. L'associazione medica ha proposto questa radicale soluzione, che potrebbe migliorare anche le finanze dei contadini afghani. La dottoressa Vivienne Nathanson, capo del dipartimento di scienza ed etica della BMA, ha detto che e' ora di trovare un nuovo approccio. "Se noi raccogliessimo l'oppio afghano invece di distruggerlo ne beneficerebbe la popolazione locale cosi' come i malati, ed elimineremmo molti pericoli sociali. Ci deve essere un modo per coltivarlo ed essere certi che arrivi alle industrie per farne diamorfina. Il governo afghano e le organizzazioni internazionali dovrebbero trovare il modo di far diventare questa sostanza legale ed usarla per fini medici". Il Dipartimento della sanita' pubblica inglese riconosce la scarsita' delle scorte, ma dichiara che la situazione e' in miglioramento. Il portavoce ha dichiarato: "AbbiaMo discusso sulla possibile entrata nel mercato, ma ci sono degli ostacoli da sormontare. Uno di questo e' che la soluzione della diamorfina deve essere conservata al freddo. E' un processo molto speciale, che comporta una limitata produzione sia nel Regno Unito che negli altri Paesi". Le autorita' afghane non condividono la legalizzazione dell'oppio, continuando la lotta ai traffici e alle coltivazioni. Emmanuel Reinert, direttore esecutivo del Senlis Council, un gruppo no profit che sostiene la legalizzazione dei campi di oppio afghani, ha dichiarato: "Quasi ogni villaggio dovrebbe essere autorizzato alla coltivazione e alla produzione della morfina, cosi' che i guadagni arrivino direttamente ai contadini e alle loro famiglie, rendendo semplice l'esportazione dai villaggi alla capitale, e verso l'estero". 24-01-2007 Australia. Gli studenti abusano di mix di alcol e cannabis Secondo una nuova ricerca del "National Drug and Alcohol Research" (NDARC) sempre piu' studenti mischiano alcol e cannabis. La percentuale e' di uno su cinque. Paul Dillon, portavoce del NDARC, ha dichiarato che le campagne antidroghe non si sono occupate a sufficienza di questo problema. "Ci si occupa per un periodo di una singola droga. I mix hanno spesso conseguenze inaspettate, ma non diamo abbastanza informazioni. Si tende a parlare delle droghe isolatamente, non connessione le une con le altre, e questo non va bene". 24-01-2007 Gb. Consumatori di cannabis saranno puniti solo se fermati almeno tre volte Per le nuove linee guida della polizia, i consumatori di cannabis trovati in possesso della sostanza saranno arrestati e puniti solo alla terza volta che questo avviene. La Association of Chief Police Officers (Acpo) aveva gia' proposto una regolamentazione simile nel 2002. Per le nuove linee guida, i minori di 18 anni sorpresi a fumare la cannabis non saranno piu' automaticamente arrestati. I sostenitori della proposta ritengono che i poliziotti, d'ora in poi, "tratteranno i minori di 18 anni in maniera meno intrusiva, ad esempio accompagnandoli a casa se colti in flagrante". Martin Barnes, dell'organizzazione no profit DrugScope ha dichiarato: "Accogliamo positivamente le nuove linee guida, che pongono un giusto equilibrio tra il possesso personale di piccole quantita' e i reati di vendita". 24-01-2007 Usa. Vermont. Commissione del Senato estende legge sulla marijuana terapeutica La Commissione giustizia del Senato ha approvato, con 4 voti a favore e uno contrario, la legge che migliora quella esistente sulla marijuana terapeutica, aumentando il numero delle malattie per le quali e' possibile alleviare i dolori assumendo la sostanza e permettendone la coltivazione per uso personale. La legge diminuisce la tassa di iscrizione al registro istituito ad hoc per i malati a 50 dollari, e autorizza anche i medici di altri Stati a certificare i pazienti all'uso terapeutico della sostanza. "Non siamo per la legalizzazione della marijuana", ha dichiarato il senatore democratico John Campbell, tra i sostenitori della legge. "Abbiamo guardato il problema da un punto di vista compassionevole. Alcune persone soffrono e noi dobbiamo fare qualcosa per alleviare le loro sofferenze". La proposta di legge e' ora all'esame della Commissione salute. 24-01-2007 Russia. Servizi segreti: Afghanistan maggior coltivatore oppio al mondo L'Afghanistan rimane saldamente al primo posto nel mondo per estensione di terra coltivata a oppio. A ricordarlo oggi è stato il capo del Servizio di Frontiera dell'intelligence russa (Fsb), Vladimir Pronichev, apparso davanti al Consiglio Federale. Nel suo resoconto Pronichev ha sottolineato come la superficie è più che raddoppiata in quattro anni, passando dai 74mila acri nel 2002 ai 165mila nel 2006. La droga viene quindi distribuita attraverso Tagikistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Kazakistan. 'Oltre il 65% dell'oppio e più dell'80% dell'eroina sono trasportati dall'Afghanistan attraverso questa strada'. Un fiorente commercio, i cui proventi vanno a finire nelle casse delle organizzazioni terroristiche. 24-01-2007 Italia. Terni. Nuova campagna contro droga e alcool Una campagna di informazione e prevenzione sull'uso e la dipendenza da droghe e alcol sara' attuata a Terni con un impegno congiunto di Comune, questura, ufficio scolastico e azienda sanitaria. L'iniziativa e' stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Paolo Raffaelli, dal presidente della Provincia Andrea Cavicchioli, dal prefetto Sabatino Marchione, dal questore Gianfranco Urti e da rappresentanti di vari altri organismi. Il sindaco ha messo in evidenza 'come Terni, malgrado tutto, resti una citta' senza particolari problemi anche legati al mondo della droga, affermando che in questo mese si sono registrati solo sette furti'. Il prefetto ha sottolineato come sia necessario essere consapevoli dei problemi che creano la dipendenza da alcol e droghe per cui occorre una maggiore conoscenza. Il questore ha quindi annunciato una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie superiori da parte dei dirigenti della squadra mobile e della volante. Nel corso della conferenza stampa e' stato presentato un opuscolo suddiviso in due parti. La prima e' rivolta ai giovani nei quali si illustrano le conseguenze negative dell'uso delle diversificate sostanze stupefacenti, dei rischi che si corrono, delle sanzioni anche di carattere penale ci si va incontro. La seconda parte e' rivolta ai genitori con suggerimenti operativi. L'opuscolo contiene anche i risultati di un questionario rivolto a 600 studenti della provincia di Terni sulla percezione dell'uso delle droghe. 24-01-2007 Italia. Umbria. An critica Ddl del Consiglio sulle tossicodipendenze 'Un disegno di legge irragionevole, evidentemente in contrapposizione con la normativa nazionale, ma ancor piu' irragionevole e' stato che la maggioranza tutta, insieme alle sue componenti cosiddette moderate, lo abbia approvato'. Commenta cosi'il capogruppo regionale di Alleanza nazionale Franco Zaffini il disegno di legge, 'Accesso ai trattamenti terapeutici per i cittadini consumatori di sostanze psicoattive o in stato di dipendenza' sottoposto all'approvazione del Consiglio Regionale dall'assessore Daminao Stufara. Un disegno di legge che, come ricorda Zaffini 'prevede l'esclusivita' delle strutture pubbliche, i Ser.T, nella certificazione dello stato di dipendenza e del bisogno terapeutico'. 'Lo stato di emergenza che l'Umbria si trova a fronteggiare a causa della droga non puo' contentarsi di una legge che limita alle sole strutture pubbliche la 'certificazione del bisogno' del tossicodipendente di un trattamento terapeutico'. 'La droga e' una piaga che in Umbria miete piu' vittime che nelle altre regioni italiane. E' un problema che implica un dispiegamento di forze il piu' massiccio possibile: e la Giunta regionale che cosa fa? Mentre da una parte fa finta di voler coinvolgere tutti nell'azione di prevenzione e di informazione capillare, dall'altra costringe i tossicodipendenti, e i loro famigliari, a rivolgersi esclusivamente alle strutture pubbliche, impedendo a quelle private di contribuire a una lotta cosi' difficile pur avendone queste le capacita''. 'Allora dov'e' la collaborazione quando si tratta di affrontare questioni serie? Dov'e' la partecipazione di tutti nello spirito di quel principio di sussidiarieta' su cui ha appena legiferato la maggioranza umbra? E' evidente che l'esecutivo non sa cosa significhi sussidiarieta' ne come combattere la droga, cosi' tratta il tossico come se fosse un malato incurabile e fa della tossicodipendenza una banale voce di spesa da tenere sotto controllo con strutture che invece andrebbero definitivamente chiuse. E tutto questo senza alcun rispetto della normativa statale, che invece riconosce alle strutture private che lo meritano le stesse competenze di quelle pubbliche'. 24-01-2007 Cina. Giapponese condannato a morte per narcotraffico Un tribunale cinese ha condannato a morte un giapponese, riconosciuto colpevole, insieme ad altri due cinesi, di traffico di droga. La corte di Dalian, localita' costiera nella provincia nordorientale di Liaoning, ha emesso la sentenza di pena capitale per il nipponico Taketo Teruo, 64 anni, e i suoi due complici cinesi Zheng Xiaobin e Liu Zhiqian. Nel giugno del 2004 Teruo fu trovato in possesso di oltre tre chili di cristalli di metanfetamina ('crystal meth'), detta anche la 'cocaina dei poveri', durante un controllo di polizia a Shenzen, cittadina meridionale che confina con Hong Kong. Ogni anno in Cina, secondo alcune stime delle organizzazioni umanitarie, vengono messi a morte e giustiziati oltre 5mila persone. 25-01-2007 Italia. Rimini. Radicali al sindaco: su cannabis terapeutica faccia quanto promesso Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dell'Associazione Radicali Riminesi: In Italia, a causa delle norme in vigore, l'uso medico della cannabis, e le ricerche scientifiche sugli effetti terapeutici dei suoi principi attivi, registrano un ritardo rispetto al panorama internazionale".E' quanto ha dichiarato in sede di Commissione il ministro della salute Livia Tutco, aggiungendo: "L'attuale legge Fini-Giovanardi ha aggravato la situazione, levando la cannabis dalla tabella delle sostanze che possono essere importate come farmaci". E' evidente che la criminalizzazione di una sostanza, per i suoi possibili usi ludici, ha di fatto creato l'impossibilita' per il suo uso terapeutico. Situazione ancora piu' paradossale per l'Italia, che e' il Paese tra gli ultimi per le terapie del dolore. Per avviare la ricerca scientifica su questa pianta e permettere ai malati di farne uso senza attendere il lungo e difficile procedimento burocratico denunciato dal ministro, una soluzione rapida ed efficace ci sarebbe: legalizzare l'autocoltivazione e la vendita di cannabis naturale per uso medico, come prevede la proposta di legge che ha presentato con altri colleghi la deputata radicale della RnP Donatella Poretti. La proibizione della cannabis, infatti, vale per tutti i cittadini, incluso chi e' gravemente malato e che spesso soffre in maniera insopportabile. Eppure sono numerosi gli studi e le sperimentazioni che dimostrano alcune importanti proprieta' terapeutiche della cannabis. Fra queste vi e' l'efficace azione contro il dolore - in particolar modo quello neuropatico-, la nausea, il glaucoma, i disordini neuromotori. Vi e' poi una notevole differenza tra l'utilizzo della cannabis in forma naturale e nei farmaci derivati dai suoi estratti. Secondo sperimentazioni cliniche e le testimonianze di pazienti, in questi farmaci c'e il problema del metodo di somministrazione, non in grado di dare all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare efficacemente il dolore. Contrariamente al consumo di cannabis in forma naturale, ad esempio, la cannabis in pillole (Marinol) impiega da 1 a 4 ore per fare effetto. Inoltre, contrariamente alla coltivazione e all'acquisto di cannabis utilizzabile in forma naturale, la forma sintetica e' costosissima per l'utente e per il sistema sanitario, ad esclusivo beneficio delle case farmaceutiche che la producono. La proposta di legge Poretti prevede che persone affette da alcune gravi patologie, possano accedere sia alla cannabis in forma naturale che ai farmaci derivati da estratti di cannabis, sempre e comunque sotto controllo medico e previa autorizzazione dell'azienda sanitaria locale. La proposta vuole inoltre stimolare la ricerca e la sperimentazione clinica di questa sostanza, dando la possibilita' al ministero della Salute, ai centri di ricerca autorizzati e alle universita' di accedere a questa sostanza con norme precise e codificate, e non con deroghe particolari. In attesa che il Governo faccia sua questa proposta di legge, ci rivolgiamo al sindaco-medico di Rimini, Alberto Ravaioli, perche', coerentemente a quanto aveva espresso a suo tempo sul Caso Lino Vici "Mi interessero' personalmente, anche come medico, se ci saranno delle possibilita' concrete per aiutarti nella tua richiesta". Bene, il momento e' arrivato. Si interessi appunto, con la sua autorita' e competenza, presso i "suoi canali", politici e medici, perche' questa proposta di legge abbia il destino che merita. 25-01-2007 Afghanistan. Vendrell (Ue): c'era meno oppio sotto i Talebani 'La produzione di narcotici in Afghanistan ha superato in questi mesi il picco raggiunto durante il governo dei Talebani'. E' l'allarme lanciato dall'alto rappresentante dell'Ue Francesc Vendrell durante la sua audizione presso la commissione Affari esteri del Senato. Un terzo del prodotto interno lordo afghano, ha detto ancora Vendrell, si deve alla coltivazione e produzione dei narcotici, basti pensare che 'il 90 per cento dell'eroina consumata in Europa proviene dall'Afghanistan'. Per questo, secondo il diplomatico Ue, occorre migliorare l'addestramento delle forze del'ordine, combattere la corruzione e trovare forme alternative di sostentamento per la popolazione. 25-01-2007 Italia. R.Emilia. Fict: presentazione progetto "Drogaonline" Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche: Reggio Emilia sarà per un giorno la capitale delle riflessioni sulle politiche e i trattamenti per contrastare la diffusione della cocaina. Il Ceis di Reggio Emilia e la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT) organizzano, Venerdì 26 Gennaio, un convegno che coinvolgerà le esperienze di altre 20 città dell’intero territorio nazionale. L’iniziativa patrocinata da Provincia, Comune e Ausl di Reggio Emilia, si svolgerà all’Oratorio Cittadino di via Adua, a partire dalle ore 10, con il benvenuto di don Giuseppe Dossetti, Presidente dei Ceis di Reggio Emilia, e di Gina Pedroni, Assessore ai Diritti di Cittadinanza. L’apertura dei lavori sarà invece affidata ad Alessandro Dionigi, coordinatore della rete Cocaina della FICT, e Umberto Nizzoli, responsabile del Dipartimento delle Dipendenze dell’Ausl. Nel pomeriggio si svolgerà un incontro durante il quale saranno illustrati i contenuti del progetto “No Cocaine” del Ceis di Reggio Emilia. Prima della presentazione dei dati, Marcello Stecco, Assessore provinciale alla Solidarietà, e Mimmo Battaglia, Presidente FICT, esporranno i principali aspetti dell’iniziativa. I 20 Centri terapeutici, presenti su tutto il territorio nazionale, si confronteranno sui contenuti del Progetto “No Cocaine” che il Ceis ha attivato attraverso una rete di collaborazioni che vedono coinvolti Sert, Comuni e Provincia. Si tratta di un programma di carattere psicosociale e psicoeducativo non residenziale di counseling personale e di gruppo che ha come obiettivo finale la condizione di “drug free” dei partecipanti, tramite un percorso di “uscita” dal consumo di cocaina diviso in cinque fasi. Fornisce un servizio di consulenza online che prevede un primo contatto con coloro che fanno uso di sostanze, avvalendosi del supporto telematico e di un numero di telefono cellulare ad hoc. A supporto di questa azione individuale si affianca il servizio “Drogaonline”, uno sportello gratuito che quotidianamente ricevere decine di richieste da giovani, adulti, utenti e famigliari. I risultati del 2006 testimoniano l’importanza del servizio: - 55 le telefonate raccolte - oltre 2000 domande e richieste di aiuto tramite il servizio telematico - 370 scambi di corrispondenza informativa attraverso la posta elettronica. Di prossimo avvio uno sportello online sulla droga con l’obiettivo di concentrarsi maggiormente sui giovani 25-01-2007 Italia. Inchiesta "Panorama": si consuma piu' cocaina che eroina I cocainomani hanno superato gli eroinomani. E' quanto emerge dall'inchiesta pubblicata da Panorama nel numero in edicola domani che cita i dati 2006 dei Sert di Milano, i centri specializzati cui si possono rivolgere i tossicodipendenti. Il settimanale e' partito dal libro dello psichiatra e psicoterapeuta Furio Ravera "Un mare di cocaina" (Rizzoli, in libreria dal 7 marzo) per studiare l'evoluzione di questa droga che, dice Ravera, "sta diventando un'epidemia". Secondo i dati del Consiglio nazionale per le ricerche gli italiani che hanno provato almeno una volta nella vita la cocaina sono 2 milioni, mentre quelli che nel 2005 ne hanno consumato almeno una volta sono 700mila e spendono 4,2 miliardi di euro per la "polvere bianca". Per l'Istituto superiore di sanita', negli ultimi 8 anni, i consumatori sono aumentati dell'11,9% (del 17 in Lombardia, la regione leader del mercato con quasi il 39% degli utilizzatori). Ma la crescita e' sempre piu' forte. Il dottor Riccardo Gatti, direttore di Prevo.Lab, osservatorio lombardo sulle dipendenze, ha anticipato: "Nel 2009 i consumatori italiani aumenteranno del 40-50%". Secondo gli esperti intervistati da "Panorama" questa societa' "cocainizzata" porta con se' almeno altri due problemi: la ricattabilita' di parte della classe dirigente da parte delle organizzazioni criminali e le future, inimmagibili, ricadute di questa epidemia sul sistema sanitario. Senza contare i danni sociali ed economici che una simile classe dirigente potrebbe arrecare al Paese. 25-01-2007 Italia. Ostia. Grassi, l'ospedale che salva la vita ai corrieri della droga E' tornato alla ribalta delle cronache dopo il caso della donna venezuelana che aveva ingerito 150 ovuli per oltre due chili di cocaina. Stiamo parlando dell'ospedale Grassi di Ostia, che al suo interno ha un gruppo di dottori che negli anni si sono specializzati nel trattare i cosidetti body packers, persone che fanno del proprio corpo un contenitore per trasportare droga. Vent'anni di operativita' e circa 1000 casi trattati, ma come ci tiene a sottolineare il dottor Remo De Bartolomeo, responsabile dell'equipe, "non esiste una vera e propria unita' operativa, semplicemente un gruppo di lavoro con specializzazione all'interno della chirurgia generale e d'urgenza dell'ospedale Grassi di Ostia, che negli anni si e' specializzata in body packers". Esperienza che ha costretto i medici del Grassi a mettere a punto un vero e proprio protocollo di intervento. I corrieri vengono prima di tutto sottoposti a radiografie per accertare e conoscere la vera entita' degli ovuli, numero e tipologia di droga. Dopo aver accertato che il paziente non sia un consumatore di droga, viene monitorato con le analisi delle urine per constatare l'integrita' degli ovuli. Solo nel caso in cui ci fosse l'allarme di rottura i medici interverranno chirurgicamente. Normalmente il paziente, infatti, elimina gli ovuli in modo naturale, senza trattamenti invasivi. "Il corriere viene tenuto a letto senza nessuno stimolo farmacologico che potrebbe essere dannoso. Facciamo, invece, dei controlli per verificare l'eventuale presenza di patologie che potrebbero complicare la situazione. Con questo sistema siamo riusciti a operare un numero molto basso di persone, meno del 10% tra tutti gli assistiti". Il protocollo dell'ospedale ha, infatti, registrato in 20 anni un solo decesso per overdose di cocaina che, come spiega il medico, "provoca convulsioni molto violente, fino a disturbi del ritmo cardiaco e la fibrillazione ventricolare e anche la morte" a differenza dell'overdose di eroina che ha piu' possibilita' di essere curata. Sicuramente lo stimolo per gli operatori e i dottori del Grassi a crearsi una specializzazione e' la vicinanza allo scalo romano di Fiumicino, dove la maggior parte dei corrieri della droga vengono fermati. Una fonte inesauribile, ci dice il dottor De Bartolomeo, "che negli anni ci ha anche permesso di fare una sorta di identikit del trafficante". Su 1000 casi trattati, infatti, il 70% e' di sesso maschile, di eta' compresa tra i 17 e 67 anni, per quanto riguarda la nazionalita' la maggior parte e' nigeriana e sud-americana, e, continua De Bartolomeo, "sono tutti 'contenitori' per denaro, pochissimo se si calcola il rischio, e non consumatori, spesso sottoposti a intervento chirurgico a causa complicanza legata a patologie preesistenti". Il responsabile del gruppo di lavoro del Grassi ci parla proprio di un caso, oggetto di studio e di molte pubblicazioni, avvenuto nel 1995, "un caso che ha visto un body packers rischiare la vita perche' gli ovuli di cocaina erano andati a finire in un'ernia di cui il paziente non era a conoscenza. L'intervento e' stato necessario e delicatissimo e per fortuna non e' costato la vita al trafficante". Cosa c'e' nel futuro di questa unita' operativa non riconosciuta? De Bartolomeo risponde auspicando che "si costituisca al piu' presto un gruppo di 'competenza' che, in collaborazione con le forze dell'ordine, possa tutelare la salute di quelle che per noi sono vittime del traffico di droga. Ovviamente senza ospedalizzazione, ma attraverso la creazione o l'utilizzo di strutture di osservazione e controllo sanitario". 25-01-2007 Usa. New Mexico. Dalla Drug Policy Alliance programma contro le metanfetamine La Drug Policy Alliance intende istituire nelle scuole superiori un programma contro le metanfetamine, progetto finanziato con 500 mila dollari ottenuti dal Dipartimento della giustizia dal senatore democratico Jeff Bingaman. Il programma prevede una campagna di prevenzione creata da e per i giovani da trasmettere nelle televisioni e radio di tutto lo Stato. "Sappiamo per esperienza che i giovani ignorano i messaggi banali sui pericoli associati alle droghe. Il nostro obiettivo e' di essere scientificamente credibili, informando seriamente e non spaventando i giovani", ha dichiarato il direttore della DPA del New Mexico. L'organizzazione terra' inoltre, diverse conferenze per genitori, insegnanti, presidi scolastici e personale sanitario delle scuole per insegnare loro le tecniche antidroghe piu' efficaci. Queste conferenze saranno seguite da altre a livello regionale. 25-01-2007 Singapore. Domani esecuzione di un trafficante di droga Un nigeriano di 21 anni condannato per traffico di droga sara' impiccato domani a Singapore, nonostante le proteste della comunita' internazionale e gli scioperi della fame fatti dagli attivisti per i diritti umani della citta' Stato. L'esecuzione della condanna a morte di Iwuchukwu Amara Tochi e' programmata per domani all'alba, informa un funzionario dell'ambasciata nigeriana a Singapore. Il giovane e' stato arrestato nel novembre 2004 all'aeroporto Changi di Singapore perche' trovato in possesso di 727 grammi di eroina. Secondo Amnesty International, il giudice che ha emesso la condanna ha 'accertato che c'e' la possibilita' che il ragazzo non sapesse che la sostanza trasportata fosse eroina'. A Ginevra il commissario speciale delle Nazioni Unite per le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, Philip Alston, ha detto che se l'esecuzione fosse eseguita, Singapore violerebbe gli standard internazionali che regolano l' applicazione della pena capitale. 'La condanna a morte puo' essere applicata solo se le prove non mostrano nessuna possibilita' per un'interpretazione alternativa dei fatti', ha dichiarato Alston, un avvocato australiano che riferisce al Consiglio dell'Onu per i diritti umani. Olusegun Obasanjo, presidente della Nigeria, ha chiesto la sospensione dell'esecuzione. Tochi in Nigeria era un giocatore di calcio professionista, ha informato un'organizzazione per la tutela dei diritti umani. Il Ministro degli interni di Singapore non ha pero' risposto all'appello del Presidente nigeriano. Singapore ha la piu' alta percentuale di esecuzioni pro capite nel mondo. Dal 1991 piu' di 420 persone sono state giustiziate per impiccagione. 25-01-2007 Afghanistan. Costa (Onu): coltivazione oppio aumenta dove c'e' guerriglia Da stime delle Nazioni Unite sulle seminagioni nel 2006, la produzione di oppio in Afghanistan, soprattutto nelle province al sud dove maggiore e' la presenza di miliziani armati, e' in forte aumento, con conseguente rischio di una crescita del finanziamento della guerriglia. In dichiarazioni all'Ansa, il direttore esecutivo dell' Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), l'italiano Antonio Maria Costa, ha anticipato che la sua organizzazione sta ultimando la valutazione delle seminagioni di oppio in Afghanistan nell'autunno 2006 in vista del raccolto nel 2007. Lo scorso anno erano stati stimati 165.000 ettari di colture per un totale di 6.100 tonnellate di oppio. Per quest'anno le notizie 'non sono rassicuranti', ha detto. A seguito dell'elevato raccolto nel 2006, l'Unodc aveva concentrato la sua attenzione sulle province che potrebbero abbandonare del tutto la produzione di oppio. Nel 2006 quelle esenti erano sei e l'obbiettivo ora e' arrivare a 12-14: 'un certo progresso c'e'', ha aggiunto, ma nelle altre province, 'specie quelle al sud (Kandahar, Helmand, Nimros, Zabul) dove ci sono le milizie armate, c'e' un forte aumento'. (Si teme per cui un finanziamento della insurrezione armata con i proventi della vendita dell'oppio). In particolare Costa ha sottolineato il rischio di un 'forte aumento delle coltivazioni' nella provincia di Herat (quella dove e' stazionato il contingente italiano). Lo sforzo finanziario in atto da parte dell'Onu per scoraggiare la produzione di oppio 'e' notevole': ai governatori delle province esenti sono stati gia' erogati mezzo milione di dollari con la promessa di altri 500.000 a fine giugno dopo la verifica. Per le nuove 6-8 province che si spera potrebbero abbandonare del tutto la produzione di oppio, l'Onu ha gia' erogato 250.000 dollari, con la promessa di altri 500.000 a giugno. 25-01-2007 Italia. Veneto. Le ragazze consumano piu' cannabis e alcool dei coetanei maschi Nell'ultimo anno il 32,9% delle studentesse venete di 15 anni si e' ubriacata, superando la media del 26% dei coetanei: e' quanto emerso da uno studio sull'uso di alcol e droghe nel Veneto condotta dal Cnr di Pisa per conto della Regione Veneto, dal quale risulta che in tutto sono 87.676 i giovani veneti di entrambi i sessi che si sono ubriacati da dieci a piu' volte in un anno (piu' 4,6% rispetto al 2001). 'Possiamo dire che in questo campo e' stata raggiunta la pari opportunita' e non e' un traguardo di cui vantarsi', commenta l'assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. D'altra parte, rileva l'indagine, il 41,3% dei ragazzi di 15 anni (al di sotto dell'eta' legale per la somministrazione di bevande alcoliche) ha gia' sperimentato almeno un'ubriacatura (75% con i 19enni). Circa un terzo degli studenti veneti tra i 15 e i 19 anni, inoltre, ha sperimentato la cannabis e i suoi derivati: per il 15% dei 15enni si e' gia' verificato il primo contatto, quota che passa al 50% se si considerano i 19enni. Anche qui e' la quota femminile, in particolare le studentesse di 19 anni, a distinguersi: il 34,5% rispetto al 30% della media nazionale. Nessun sorpasso 'di genere', invece, per quanto riguarda la cocaina: in tutte classi di eta' le quote piu' elevate di consumatori di cocaina si trovano tra i maschi, il 5,9% contro il 2,8% delle femmine. 25-01-2007 Italia. Firenze. Commissione cultura passa mozione contro droga a Italia Wave (ex Arezzo Wave) Una campagna antidroga diretta ai giovani di Italia Wave, il festival rock fiorentino che raccoglierà quest'estate l'eredità di Arezzo Wave: questa l'iniziativa al centro della mozione approvata all'unanimità dalla Commissione Cultura del Comune di Firenze. Il documento propone di "caratterizzare la prima edizione di Italia Wave con una campagna di sensibilizzazione sugli effetti negativi di droghe pesanti e superalcolici". Il presidente della Commissione, Dario Nardella, ha spiegato che "è di assoluta importanza utilizzare manifestazioni che richiamano ogni anno migliaia di giovani come Italia Wave per trasmettere messaggi positivi sulla civile convivenza e sugli stili di vita alle nuove generazioni". Una campagna del genere, per Nardella, "potrà essere da un lato un modo per evitare quanto già successo in passato con Arezzo Wave, e dall'altro uno strumento intelligente per aiutare i giovani a fare scelte più consapevoli per la propria vita e il proprio futuro". Italia Wave, che si svolgerà dal 17 al 22 luglio in provincia di Firenze, nel parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, è la nuova incarnazione di Arezzo Wave, rassegna che per un ventennio ha rappresentato un punto di riferimento per gli giovani appassionati di musica rock. Il passaggio a Firenze non è stato privo di polemiche: a scatenarle, un'inchiesta trasmessa da 'Le Iene', nella quale si puntava il dito contro il massiccio uso di sostanze stupefacenti da parte di ragazzi ospitati dal campeggio del festival. Le diverse reazioni degli organizzatori e del Comune di Arezzo propiziarono il divorzio: in un secondo momento emerse tuttavia che le trattative per il 'trasloco' a Firenze erano in corso da tempo. 26-01-2007 Afghanistan. Karzai dice no agli insetticidi antioppio Hamid Karzai ha detto no. Le piantagioni di oppio in Afghanistan non subiranno un trattamento con spray insetticida come richiesto dagli Usa per combattere la produzione e il contrabbando di droga. Dopo settimane di delicati negoziati ad alti livelli, il presidente afgano ha comunicato la sua decisione: al momento non si può, se necessario sarà fatto il prossimo anno. "Se la lotta al narcotraffico darà i suoi effetti, bene. Altrimenti il prossimo anno l'uso dello spray sarà una delle opzioni valutate", ha ammesso il portavoce del ministero per la lotta al Narcotraffico, Mohammad AzaM. La decisione, sottolinea l'edizione odierna del Times, rappresenta un duro colpo per gli americani. L'ambasciatore americano a Kabul, Ronald Neumann, ha esercitato forti pressioni negli ultimi mesi sul presidente Karzai per convincerlo a fare ricorso allo spray insetticida per colpire le piantagioni di oppio, da cui deriva la stragrande maggioranza dell'eroina messa in vendita in tutto il mondo. 26-01-2007 Italia. Bianconi e Bertolini chiedono ripristino vecchie tabelle sulla cannabis "Anche il Tar del Lazio ha verificato che non sussistono motivazioni scientifiche nel decreto dei ministri Turco e Mastella sull'aumento del quantitativo di cannabis detenibile per uso personale". Cosi' le parlamentari di Forza Italia Isabella Bertolini e Laura Bianconi, che hanno presentato rispettivamente alla Camera ed al Senato una interrogazione rivolta ai ministri firmatari del decreto in cui chiedono che vengano formulate con precisione le motivazioni scientifiche che dovrebbero essere alla base della decisione presa di aumentare a 1000 milligrammi la dose detenibile di cannabis. "Vogliamo sapere dal ministro Mastella se non ritenga di dover presentare una relazione, a partire dalla data di applicazione delle nuove tabelle predisposte dal ministro Turco, in merito agli arresti e alle denunce per detenzione illegale di sostanze stupefacenti comparandole con i dati in cui erano in vigore le tabelle predisposte dal precedente governo precisandone: i casi in cui la quantita' di principio attivo contenuta nella sostanza detenuta era superiore a 500 milligrammi e inferiore ad 1 grammo; i casi in cui la detenzione delle sostanze era finalizzata allo spaccio e i casi in cui la detenzione delle piante intere di cannabis derivava da attivita' di coltivazione e spaccio. "I dati drammatici contenuti nel rapporto annuale sulle tossicodipendenze, presentato dal ministro Ferrero, durante un audizione presso la commissione Sanita' del Senato non lascia scampo su come sia aumentato il numero dei giovani che fanno uso di droghe". "La comunita' scientifica, inoltre ha piu' volte dimostrato come tutte queste sostanze, compreso la cannabis, provochino gravissimi danni alla salute. Facciamo un appello ai ministri Turco e Mastella affinche' ritirino il decreto che ha modificato le tabelle". 26-01-2007 Italia. Eurispes: oltre 2 milioni di italiani hanno sniffato cocaina Sono oltre 2.130.000 gli individui che hanno "sniffato" cocaina almeno una volta nella vita e quasi 700mila coloro che lo hanno fatto nell'ultimo anno. Sono le stime dell'Eurispes, secondo cui nell'ultimo mese i consumatori superano i 286mila. Il 19/esimo rapporto sull'Italia dell'istituto di ricerca rivela che il prezzo medio della "polvere bianca" e' diminuito da 99 a 87 euro nel corso degli ultimi 4 anni: il costo cala, quindi, e il consumo aumenta. La crescente popolarita' di questa droga coinvolge soprattutto gli uomini tra i 25 e i 34 anni; dal 2000 al 2005 gli utenti in carico presso i Sert sono piu' che raddoppiati (rispetto al totale) raggiungendo la quota record del 13,2%. 26-01-2007 Italia. Nuovo sito per il Centro Solidarieta' Il Delfino Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Centro di Solidarietà Delfino: Il Centro di Solidarietà Il Delfino inaugura il proprio sito internet all’indirizzo www.ildelfino-onlus.it . Il sito, di facile consultazione, è ricco di informazioni sulle attività e i servizi che la cooperativa Il Delfino offre. Gli aggiornamenti continui consentono di seguire giorno per giorno le iniziative del Centro di Solidarietà la cui attività, oramai, si estende ben al di fuori della provincia di Cosenza. Navigando all’interno del sito si accede alle informazioni istituzionali ma anche ai servizi per i tossicodipendenti e ai servizi al territorio, si possono scaricare bandi e testi di legge e prendere contatto con gli operatori e i responsabili del Centro. Tra le tante pagine anche la storia dei primi vent’anni della Cooperativa di servizi sociali onlus, le attività realizzate e i partners che hanno affiancato il Delfino nell’opera di lotta alle tossicodipendenze. L’invito per tutti, dunque, è quello di visitare il sito internet www.ildelfino-onlus.it, specchio virtuale di una realtà consolidata come il Centro di Solidarietà Il Delfino. Il Presidente Salvatore Vergara 26-01-2007 Finlandia. Helsinki. Aumentano le coltivazioni indoor di marijuana Le coltivazioni domestiche di marijuana aumentano, diventando quasi un business, mentre l'eroina sta ritornando sul mercato dopo un periodo di assenza. Nella conferenza stampa della polizia sulle condizioni dello spaccio nell'area metropolitana di Helsinki, e' risultato un aumento, rispetto agli ultimi anni, dei sequestri di cannabis coltivata al chiuso. "Sono stati trovati interi appartamenti condominiali con coltivazioni di marijuana", ha dichiarato Kullervo Rinne, della Helsinki Drug Police. L'anfetamina, la buprenorfina e la cannabis sono le tre sostanze piu' diffuse in citta'. L'eroina e' in crescita, dopo un periodo di calo, rimpiazzata dal 2000 dalla buprenorfina. Secondo Reijo Aarnio, capo della Helsinki Drug Police, l'emergenza eroina e' iniziata la scorsa estate. L'ecstasy e' in calo, anche se e' sempre disponibile nelle strade, e anche la diffusione della cocaina, prima rara, sta aumentando. 27-01-2007 Peru'. Gli studenti cominciano a consumare droghe a 13-14 anni Secondo uno studio di Comision Nacional para el Desarrollo i Vida Sin Drogas (DEVIDA), gli studenti peruviani incominciano a consumare droga verso i 13 e i 14 anni. Il rapporto e' stato realizzato sulla base di un sondaggio effettuato tra 60.000 studenti del secondo, quarto e quinto anno della scuola secondaria. Il presidente di DEVIDA, Romulo Pizarro, ha spiegato che nove studenti su cento hanno iniziato a consumare droghe illegali. Il documento -elaborato con il sostegno dell'Ufficio delle Nazioni Unite ONNUD e la Commissione Interamericana per il controllo e l'abuso di droghe- rileva che negli ultimi tre anni, tra gli studenti peruviani c'e' stato un incremento del consumo di marjiuana del 75%. Inoltre, riferisce che il 17% dei giovani ha facilita' a reperirla. Ancora, il 32% della popolazione scolastica ha una predisposizione per le droghe illegali e sei studenti su dieci ne hanno fatto uso almeno una volta. Pizarro ha aggiunto che il 20% degli studenti ammette che dentro gli istituti scolastici si consuma droga illegale e il 29% che lo si fa nelle vicinanze della scuola. L'indagine permette anche di valutare l'enorme importanza che hanno i genitori nel prevenire l'uso di sostanze stupefacenti. Nel caso di studenti i cui genitori non si curano abbastanza dell'educazione dei figli, la quota di consumo di marjiuana e' dodici volte piu' alta. In questo gruppo di giovani il consumo della pasta base di cocaina, di cocaina e di ecstasy aumenta rispettivamente di 22, 18 e 23 volte rispetto ai coetanei inseriti in un buon ambiente familiare. Pizarro ha concluso che i dati emersi dallo studio sono preoccupanti; dimostrano che i giovani peruviani sono vulnerabili di fronte a un mercato della morte quale e' il narcotraffico. Il Peru' e' il secondo Paese produttore di foglia di coca e di cocaina del mondo dopo la Colombia, come ha segnalato il Rapporto mondiale sulle droghe del 2006 di ONUDD. 27-01-2007 Venezuela. Aumentato del 30% il consumo di droga fra i giovani Con il supporto di un recente studio, Catedra Libre de Drogas del Instituto Pedagogico de Caracas (Cliad) ha rilevato che nella Gran Caracas il consumo di stupefacenti tra giovani ed adolescenti e' aumentato fino al 30%. "Benche' non ci siano statistiche e rilevazioni pubbliche o private attendibili, possiamo segnalare tramite il nostro monitoraggio in 187 collegi e licei e in 14 universita' ed istituti di studi superiori della Gran Caracas, che le droghe sono penetrate nell'ambiente studentesco", riferisce con preoccupazione Hernan Matute, fondatore di vari forum permanenti a livello medio ed universitario. ALTO RISCHIO DAI 15 ANNI Gli indici costruiti da Cliad danno conto di giovani, in particolare studenti, collocati tra il settimo anno della scuola primaria e la fine degli studi universitari, che hanno sperimentato le droghe e sono consumatori. "La domanda d'assistenza in strutture pubbliche e private, rivolta soprattutto a tossicologi, terapeuti, medici, psicologi, psichiatri e consulenti familiari, si riferisce all'assunzione di stimolanti; le richieste d'ingresso in centri di trattamento e di riabilitazione (al collasso) ci dimostrano che il problema si e' aggravato in uno dei settori piu' vulnerabili della popolazione qual'e' quello dei nostri giovani". Nel marzo 2005, Conacuid -ora Oficina Nacional Antidrogas- indicava che il 62% delle persone assistite dai servizi di disintossicazione e di riabilitazione avevano un'eta' compresa tra i 15 e i 25 anni. Il coordinatore di Cliad ritiene che alla crescente tossicodipendenza dei giovani contribuiscano vari elementi. In primo luogo, il fatto che i venezuelani si siano abituati a considerare il consumo di droga come un fatto naturale tra gli adolescenti; in secondo luogo, la crisi delle famiglie causata da scarsa comunicazione, mancanza d' attenzione e di progettualita' familiare e personale; la conseguenza e' la creazione di gruppi di complicita' mafiosa tra studenti. Un altro fattore e' la poca informazione, nelle sedi educative, riguardo alle conseguenze del consumo di droghe. Infine, con tutto lo sforzo che possa fare lo Stato, "bisogna dichiarare un'emergenza preventiva ad alto livello, con programmi solidi, disegnati professionalmente e con un'applicazione permanente che promuova una politica di carattere integrale, invitando a parteciparvi tutti i settori coinvolti". Secondo Hernan Matute, un buon termometro per misurare la situazione attuale e' il fenomeno dei "tragados" detenuti in Portogallo e in Spagna. "I tragados sono giovani che trasportano ovuli di droga nel proprio corpo. Nei due Paesi, nelle ultime perquisizioni e retate, su 10 corrieri 3 o 4 erano ragazzi venezuelani minori di 25 anni". SUGGERIMENTI Se ci si accorge che il figlio, un familiare o un amico consuma droghe: - Parla con lui in modo franco e in un clima di confidenza; non lo aggredire, trattalo come una persona che potrebbe aver problemi e che soffre perche' non sa risolverli. - Fagli capire le conseguenze legate all'uso indebito di droghe e come queste non risolvano nulla; al contrario, causano problemi gravi. - Avvicinati a lui. Ricordati che ha bisogno di sostegno, di orientamento e di un'opportunita' per cercare un'uscita. - Stimolalo a realizzare attivita' che possano aiutarlo ad agire in modo responsabile e creativo, ad esempio lo sport, la musica, la lettura, il lavoro. - Consulta un professionista specializzato che lo indirizzi verso il recupero. - Cerca di restare sereno di fronte a quest'avversita' 27-01-2007 Indonesia. Aumento del consumo di droghe e pericolo AIDS L'Indonesia sta affrontando una crescita impressionante nel consumo delle droghe, riconoscendone le connessioni con le organizzazioni criminali, e allo stesso tempo c'e' preoccupazione per la diffusione del virus dell'HIV/AIDS. I costi umani sono altissimi. Si stima che nel 2004 c'erano 572 mila tossicodipendenti di droghe pesanti (per via endovenosa), di cui la meta' sieropositivi; inoltre sono circa 15 mila le morti annuali per droga. "Stiamo affrontando un incremento della produzione, dei traffici e del consumo. Sono molto preoccupato dei collegamenti tra i traffici illeciti, i terroristi e il crimine internazionale", ha dichiarato Made Mangku Pastika, capo dell'Ufficio nazionale antinarcotici. Pastika, veterano della polizia indonesiana, si e' occupato di indagare sulle bombe esplose nel 2002 a Bali, di cui sono stati accusati alcuni militanti islamici. L'ufficiale ha inoltre sottolineato che i ribelli separatisti di Aceh si autofinanziano vendendo la marijuana coltivata nella provincia di Sumatra. Si stima che nella provincia ci siano 500 ettari di campi di marijuana. I ribelli raggiunsero un accordo nel 2005 con il Governo per distruggere 300 ettari di marijuana, sostituendoli con altre colture. In Indonesia circolano, oltre la marijuana, anche l'eroina e le droghe sintetiche. "Il Paese", ha concluso Pastika, "si e' trasformato da un luogo di passaggio delle droghe, a uno di produzione". 27-01-2007 Canada. Vancouver. Sindaco chiede l'approvazione per un rivoluzionario programma terapeutico Il sindaco Sam Sullivan vorrebbe che il Governo federale di Ottawa esentasse Vancouver dall'applicazione delle vigenti leggi antidroghe per poter attuare un piano che prevede la cura con stimolanti di almeno 700 tra cocainomani e consumatori di metanfetamine. La terapia, conosciuta come "terapia sostitutiva", e' simile a quella che provvede la somministrazione agli eroinomani di piccole dosi di oppiacei. Nelle ricerche, condotte con successo da John Grabowski dell'Universita' del Texas, a Huston, sono state somministrate piccole dosi di metanfetamine. Il programma di Vancouver sara' quello a piu' larga scala. "Prescrivere legalmente medicinali da' alle persone l'opportunita' di recuperare stabilita' nelle loro vite", ha dichiarato il sindaco. "Bisogna riconoscere che la tossicodipendenza e' una delle cause per i crimini contro le proprieta' e l'ordine pubblico. Credo che un nuovo approccio aiuti a ridurre i pericoli nelle nostre comunita'". Questa iniziativa fa parte delle riforme previste per le Olimpiadi che si terranno in citta' nel 2010. Il progetto, conosciuto come "Project Civil City", ha l'obbiettivo di ridurre, in tre anni, del 50% il consumo delle droghe. 27-01-2007 Olanda. Amsterdam. Consiglio comunale limita il fumo della marijuana in alcune zone della citta' Il Consiglio comunale ha approvato una legge che impedisce il fumo della marijuana nei posti pubblici dove sono soliti fumare i ragazzini. La delibera segue quella che impedisce il fumo nel distretto di De Baarsjes di Amsterdam. La delibera "sperimentale" del distretto intendeva impedire il disturbo arrecato dal fumo negli spazi pubblici. 27-01-2007 Italia. Padova. Zanon (An): no a sportello antiproibizionista 'Mi chiedo quali professionalita' siano impiegate nello sportello antiproibizionista di Padova, forse professionisti specializzati nel consumo di sostanze stupefacenti?'. Cosi' il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Raffaele Zanon, commenta l'iniziativa sorta al Portello per offrire assistenza a chi fa uso di droghe leggere. 'Il coordinamento dello sportello e' stato affidato a Max Gallob, leader del Centro Sociale Pedro di Padova; chiedo quindi alla giunta di verificare se vi siano contributi pubblici per l'avvio dello sportello di consulenza legale e soprattutto quali interventi urgenti la giunta intenda adottare per contrastare in modo efficace l'aumento del consumo di sostanze stupefacenti nella Regione, indotto anche da iniziative antiproibizionistiche, come questa, in contrasto con la legge 'Fini-Giovanardi'. 27-01-2007 Gb. Buoni acquisto per chi rinuncia alla droga Buoni per lo shopping del valore di 10 sterline a ogni esame tossicologico superato con successo. In Inghilterra e nel Galles potrebbe essere questo il futuro espediente utilizzato dal sistema sanitario nazionale (Nhs) per diminuire le dipendenze da droghe e, oltretutto, organizzare screening 'di massa' contro malattie come l'Aids, la tubercolosi e l'epatite C. Si stima che circa 50 mila tossicodipendenti britannici potrebbero partecipare al curioso programma di 'spinta' alla riabilitazione. E' stato un gruppo di esperti del National Institute for Health and Clinical Excellence (Nice) a valutare positivamente questa 'trovata', definita potenzialmente di successo anche dal punto di vista economico. L'idea di ricompensare l'astinenza dalle sostanze stupefacenti con questi incentivi, e di sostituire l'atteggiamento di condanna con un comportamento positivo, e' venuta agli studiosi valutando i risultati di 20 ricerche sull'argomento effettuate negli Usa, che dimostravano come questo 'scambio' funzioni. 27-01-2007 Italia. E.Romagna. Regione stanzia 60 mila euro contro la droga a Bologna Forte rilancio delle unita' di strada, accreditamento dei centri di accoglienza per tossicodipendenti, maggiore collaborazione dei Comuni con le forze dell'ordine e progetti nelle scuole per la prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti. Con una delibera approvata dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, riparte la lotta alla droga. Con una richiesta da parte di viale Aldo Moro di una forte collaborazione tra enti locali, anche con le Province, che ricevono fondi proprio per il coordinamento delle iniziative. Alla Provincia di Bologna, per esempio, arrivano 60 mila euro. La delibera di Giunta, approvata a fine 2006, e' stata argomento di un incontro tra gli assessori alla Sanita' di Regione (Giovanni Bissoni) e Provincia (Giuliano Barigazzi) e gli operatori sanitari del territorio provinciale, che si e' tenuto ieri a Palazzo Malvezzi, sede dell'amministrazione provinciale. La decisione della Regione, ha spiegato stamane Bissoni, deriva dall'emergenza che si sta creando nel mondo dei giovani. L'eta' di chi inizia ad assumere sostanze si abbassa, aumentano notevolmente i consumatori, la cocaina e' sempre piu' diffusa. Ecco quindi che oltre al rafforzamento della lotta allo spaccio, servono anche azioni di prevenzione. E per farlo, ha affermato Bissoni, "bisogna ripartire dalle comunita' locali". I Comuni, dunque, le scuole, che devono diventare "contenitori di educazione e promozione della salute". E quando il consumatore di droga diventa dipendente, serve "la riduzione del danno". Ecco quindi che per i servizi ausiliari, cioe' i centri che si occupano dei tossicomani, assicura Bissoni gli accreditamenti partiranno da aprile. Intanto, e' intenzione dell'assessore rafforzare le Unita' di strada, che gia' nei mesi scorsi, anche a Bologna, hanno lanciato grida di allarme per la carenza di risorse e di mezzi. La Provincia di Bologna, ha aggiunto Barigazzi, ha gia' avviato progetti che riguardano invece le scuole. Nella scorsa primavera, per esempio, sette scuole superiori (per un totale di 15 classi) hanno partecipato a un laboratorio teatrale che ha portato alla messa in scena di uno spettacolo sul tema dell'abuso. Si tratta di un modo "per comunicare coi giovani con il loro linguaggio che ha la funzione di far riflettere e che ha ottenuto un buon successo". 29-01-2007 Brasile. Oltre 400 poliziotti inquisiti per collusione con narcotrafficanti La Polizia militare di Rio de Janeiro sta indagando su 412 suoi uomini, sospettati di vendita di armi e munizioni alla criminalita' organizzata. E' quanto riferisce la stampa locale, ricordando che l'avvio dell'inchiesta e' scattato all'indomani dell'arresto di 78 agenti per corruzione la scorsa settimana. Agenti che, in servizio nelle favelas per contrastare il traffico di armi e droga, si erano alleati con la malavita locale, rifornendola di mitragliette, fucili, munizioni e anche marihuana. Tra i sospettati ci sarebbe anche un'intera pattuglia di 7 agenti che aveva a disposizione un veicolo blindato e che potrebbe essere accusata del sequestro di un minorenne. 29-01-2007 Brasile. Poco efficace l'esercito per ristabilire l'ordine a Rio de Janeiro Le forze speciali, inviate recentemente dal Governo nazionale a Rio de Janeiro per contrastare l'azione di gruppi criminali, non sono riuscite ad impedire i terribili fatti di sangue avvenuti negli ultimi giorni e che hanno provocato la morte di 13 persone. Cinque adolescenti dai 14 ai 18 anni che vivevano nella favela Mare' -senza precedenti penali, rei soltanto di abitare in quella zona- e che la sera del 24 gennaio erano andati nella zona nord di Rio per giocare a pallone con gli amici, sono stati sequestrati, torturati, uccisi e squartati. Gli esecutori del crimine appartengono presumibilmente a una banda di narcotrafficanti che avrebbero confuso i ragazzi con membri di un'organizzazione rivale. I cadaveri, insieme a quelli di due adulti, anch'essi mutilati, sono stati trovati all'interno di una macchina abbandonata di fronte a un Pronto Soccorso. Alcune ore dopo, altri cinque corpi, questa volta uccisi dalla polizia, si aggiungevano al macabro bilancio della giornata. Fonti giornalistiche segnalavano ancora un'altra persona assassinata nell'area settentrionale della citta', probabilmente un narcotrafficante. Stando alle dichiarazioni ufficiali, l'elenco dei morti include persone sospettate di aver partecipato all'ondata di attacchi che in dicembre hanno causato almeno 26 omicidi a Rio. E' stata proprio quella mattanza a motivare la richiesta del governatore Sergio Cabral al presidente Luiz Inacio Lula da Silva di rafforzare la vigilanza armata, in vista del momento clou della stagione turistica in citta'. Secondo alcuni investigatori, queste ultime esecuzioni potrebbero essere una dimostrazione di forza dei narcos contro i 600 agenti di Fuerza Nacional de Seguridad inviati dal Governo. Da parte loro, gli abitanti della citta' contano i caduti dell'uno e dell'altro versante quasi si trattasse dei risultati di una partita di calcio. "Delinquenti: 26; poliziotti: 5". 29-01-2007 Italia. Potenza. Cancelliere Tribunale arrestato per spaccio Un cancelliere addetto all'Ufficio 'Corpi di reato' del Tribunale di Lagonegro e' stato arrestato dai carabinieri a Lagonegro. All'uomo, di 47 anni, vengono contestati il porto abusivo di pistola con matricola abrasa e la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri lo hanno sorpreso a Lagonegro mentre era in localita' Calda in sosta con la propria autovettura. Il controllo dei militari, che hanno notato qualche movimento sospetto, ha confermato l'intuizione. In possesso dell'uomo sono stati trovati una pistola calibro 25 con matricola abrasa, nascosta in una tasca del giubbino, un'altra pistola Beretta calibro 7,65, sei cartucce dello stesso calibro e circa 35 grammi di eroina nascosti nell'abitacolo. Inoltre nella perquisizione in casa ed in un casolare di campagna a Castelsaraceno sono stati trovati anche un fucile illecitamente detenuto, numerose munizioni di vario calibro, due grammi circa di cocaina e materiale vario per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente. L'uomo e' stato quindi arrestato e condotto alla casa circondariale di Sala Consilina. I carabinieri stanno indagando per stabilire la provenienza delle armi e della droga. Tra le ipotesi in esame anche quella che derivino da sequestri penali e che possano quindi essere stati illecitamente prelevati dall'Uffico 'Corpi di reato' del Tribunale a cui l'uomo aveva facile accesso per le sue funzioni. 29-01-2007 Colombia. Malgrado i trionfalismi del Governo, l'oppio continua ad essere coltivato Circa due mesi fa il ministro della Difesa Juan Manuel Santos prese un macete e taglio' quella che defini' "l'ultima pianta di papavero del Paese", ma continuano ad esserci prosperose e lucrose piantagioni nelle regioni del sud, nel confine tra la Colombia e l'Ecuador. Le unita' antinarcotici hanno fatto enormi passi per combattere l'eroina in Colombia, droga che e' venduta principalmente nelle strade degli Stati Uniti. Grazie anche ai 4 miliardi di dollari in aiuti dagli Stati Uniti, le eradicazioni hanno ridotto le coltivazioni da 6,540 ettari del 2001 ai 2,100 del 2004, ma la realta' e' che sono pochi gli incentivi per i contadini ad abbandonare l'oppio. Il Governo colombiano dovrebbe intervenire per eliminare totalmente le coltivazioni illegali, ma spesso deve anche combattere contro la guerriglia e le forze paramilitari, entrambe finanziate dai traffici illeciti. I cartelli colombiani controllano la maggioranza del commercio della migliore eroina in commercio, che puo' costare anche dieci volte di piu' se raffinata in cocaina. Malgrado le dichiarazioni dei successi ottenuti, il governatore dello Stato di Narino Eduardo Zuniga ha stimato che ci siano circa mille ettari di coltivazioni di papavero nelle regioni montuose, pari quasi a tutta la produzione colombiana. "Il Governo centrale dichiara che ha distrutto quasi tutte le coltivazioni di papavero, ma la verita' e' che e' quasi impossibile farlo". La Colombia, all'interno del programma antidroghe noto come Plan Colombia, spende annualmente milioni di dollari per incoraggiare i contadini a coltivare colture alternative, ma una piccola quantita' di questi fondi arrivano a Narino, a causa della mancanza di sicurezza e per la mancanza di investimenti nell'area. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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