====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2006 Numero 129 22-12-2006 la prossima edizione: 05-01-2007 EDITORIALE Embrioni orfani senza casa. Meglio utilizzarli per la ricerca di Donatella Poretti ARTICOLI - Spagna. Manifesto contro proposta Zapatero: il preembrione non esiste di Rosa a Marca - Turismo sanitario: in Spagna anche per la diagnosi preimpianto per salvare i fratellini malati di Donatella Poretti NOTIZIE - Israele. Stephen Hawking scopre ricerca per curare sua malattia - Gb. Esperti propongono nuova convenzione per la creazione di staminali embrionali - Usa. Cellule staminali embrionali derivate da partenogenesi - Usa. Connecticut. Finanziamento di 20 milioni Usd per ricerca con staminali embrionali - Usa. New Jersey. Finanziamento di 270 milioni Usd per la ricerca con le staminali - Usa. Illinois. 25 milioni Usd l'anno per la ricerca con le staminali - Italia. Antinfiammatorio interagisce con terapia cellulare contro distrofia - Italia. Terapia con cellule staminali per sindrome Ada-Scid - Ue. Consiglio approva VII programma quadro sulla ricerca - Italia. Centro biotecnologie Ri.Med potrebbe emigrare per taglio fondi in Finanziaria - Italia. Veronesi: parola d'ordine "arrestare la scienza" - Vaticano. Papa: ricerca con le staminali embrionali un "attentato alla pace" - Italia. Lecce. Poli Bortone in cerca di un luogo per la banca regionale del cordone ombelicale - Italia. Da cordone ombelicale cellule per riparare rene - Francia. Dopo le polemiche, raccolti 101 milioni di euro anche per ricerca con staminali - Italia. Volonte’ accusa Telethon di violare legge 40. Agnelli: e’ falso - Italia. Potenza. Dona cellule staminali per curare gemello affetto da leucemia - Corea del Sud. Clonati altri tre cani dopo Snuppy - Spagna. Andalusia. Piu' sperimentazioni e meno conservazione delle cellule staminali - Spagna. Staminali adulte per riparare danni di malattie cardiovascolari - Spagna. Deciso l'uso di 358 preembrioni per ottenere cellule staminali - Argentina. Speranza dalle staminali per giovane parzialmente paralizzato -------------------------------------- EDITORIALE - Embrioni orfani senza casa. Meglio utilizzarli per la ricerca L'ex ministro della Salute Girolamo Sirchia ha chiesto oggi al ministro della Salute Livia Turco spiegazioni sulla questione del trasferimento degli embrioni congelati sovrannumerari. Secondo il censimento eseguito dall'Istituto superiore di Sanita' dopo l'entrata in funzione della legge 40, sarebbero infatti circa 400 gli embrioni "abbandonati" presso i centri di fecondazione assistita. Secondo l'ex ministro l'operazione di trasferimento degli embrioni in sovrannumero e' stata per il momento bloccata "per l'assenza di fondi necessari". Era stato lo stesso Sirchia, nell'applicazione delle linee guida della legge 40, con il Decreto 4 agosto 2004 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita - GU n. 200 del 26-8-2004) a stanziare 50.000,00 Euro a favore dell'Istituto Superiore di Sanita' per l'operazione di trasferimento e 400.000,00 Euro per la creazione della Biobanca Nazionale situata presso il Centro trasfusionale e di immunologia dei trapianti dell'Ospedale Maggiore di Milano. Verrebbe da chiedere dove siano finiti tutti questi soldi. E ancora di piu', perche' destinare questi embrioni ad un enorme e costoso congelatore in cui non saranno mai utilizzati. Il ministro della Salute Turco, rispondendo al suo predecessore ha assicurato che interpellera' l'Istituto Superiore di Sanita' per risolvere questo problema, importante per l'applicazione delle linee guida della legge 40. Suggerisco al ministro di cogliere l'occasione per rivedere la destinazione di questi embrioni orfani. Sarebbe buon senso utilizzarli per la ricerca scientifica e aiutare tutti coloro che soffrono di malattie incurabili. di Donatella Poretti (deputata Rosa nel Pugno) -------------------------------------- ARTICOLI - Spagna. Manifesto contro proposta Zapatero: il preembrione non esiste Il preembrione e' un termine con cui eufemisticamente alcuni ricercatori e settori interessati definiscono l'embrione nei suoi primi giorni di vita; in realta' e' un essere umano a tutti gli effetti. Lo sostengono alcuni ricercatori, scienziati, accademici e cattedratici. Piu' di 200 esperti hanno reso pubblico, l'11 dicembre, un manifesto che illustra la loro posizione divergente rispetto ad alcuni contenuti del Proyecto de Ley de Investigacion en Biomedicna predisposto dall'Esecutivo Zapatero, e in discussione alla Camera dei Deputati il 14 dicembre. Il manifesto, promosso da Luis Franco Vera della Real Academia de Ciencias Exactas, Fisicas y Naturales e professore di Biochimica e Biologia molecolare dell'Universita' di Valencia, e' stato firmato da 14 accademici, 2 ricercatori insigniti del Premio Jaime I, 39 cattedratici e oltre 150 tra ricercatori e professori. Il termine "preembrione" e' inammissibile. "Da un punto di vista strettamente scientifico, non hanno senso distinzioni semantiche come quella che definisce "preembrione" l'embrione ottenuto dalla fecondazione in vitro", dice il manifesto. Secondo questi studiosi, ci sono dati che rendono "inammissibile, dal punto di vista biologico, identificare l'embrione come una semplice massa di cellule, persino nei giorni antecedenti il suo impianto". L'embrione e' "un organismo individuale della specie Homo sapiens, certamente in uno stato iniziale dello sviluppo, ma non per questo titolare di uno statuto biologico distinto da quello di un adulto", aggiungono. Sull'uso terapeutico delle cellule staminali, i firmatari del manifesto vogliono evitare la "creazione di false speranze nell'impiego di cellule staminali d'origine embrionale", giacche' "queste cellule non hanno dato luogo, finora, ad applicazioni realmente terapeutiche negli esseri umani". In piu', non va dimenticato l'alto tasso di tumoralita' generato dalle cellule embrionali -in oltre il 60% degli animali in cui sono state impiantate. Viceversa, questi specialisti promuovono l'uso di cellule staminali adulte, in particolare se estratte dall'organismo del paziente. "Hanno dato luogo al trattamento di oltre 70 patologie umane di diverso tipo e sono numerosi i protocolli di sperimentazione clinica in atto, con risultati in molti casi promettenti", assicurano. Di fatto, "sono 544 i protocolli che utilizzano cellule staminali adulte, e non ne e' stato presentato nemmeno uno con cellule d'origine embrionale". Servano come esempio due recenti esperimenti realizzati con staminali adulte impiegate in casi d' infarto e di cecita'. Un gruppo di ricercatori britannici ha iniettato nel cuore delle cellule staminali estratte dal midollo osseo dell'anca per curare un infarto del miocardio. Questo genere di cellule ha la capacita' di svilupparsi e di convertirsi in vari tipi di cellule, in questo caso in cellule del muscolo colpito. Gli specialisti basano le loro speranze su esperimenti e studi clinici che sono gia' stati realizzati nel continente europeo, come quello che ha dato buoni risultati presso la Clinica universitaria di Navarra, che adotta una tecnica simile. Pero', mentre all'Universita' di Navarra si iniettano le cellule staminali nel ventricolo dopo cinque o sei settimane dall'infarto, in Gran Bretagna si usa la stessa tecnica "intracoronarica" entro cinque ore appena dall'attacco cardiaco. Un altro successo e' stato ottenuto sempre da medici britannici, i quali sono riusciti a guarire animali ciechi utilizzando cellule nervose oculari. Essi hanno curato topi privi della vista tramite impianti oculari di cellule staminali, capaci di collegarsi ai nervi oculari gia' esistenti e di riparare il tessuto danneggiato. I protagonisti di questa scoperta credono che il trattamento potra' restituire la vista a milioni di persone in un arco di tempo non superiore a un decennio. "I trapianti di fotorecettori sono l'unica speranza per milioni di pazienti, e abbiamo dimostrato che rappresenta un'alternativa percorribile per restituire la vista ai ciechi", ha assicurato l'8 novembre il responsabile dello studio, di Rosa a Marca ------------------- - Turismo sanitario: in Spagna anche per la diagnosi preimpianto per salvare i fratellini malati La Commissione Nazionale spagnola della Riproduzione assistita ha autorizzato, per la prima volta, l'applicazione della diagnosi preimpianto finalizzata ad avere non solo un figlio sano, ma anche compatibile per salvare la vita di un altro figlio malato grazie alle staminali del cordone ombelicale, ovvero di praticare il cosiddetto "designer baby". Tutta la procedura era partita nel 2004 dall'Ivi, l'Istituto Valenziano di Infertilita', quando tre coppie spagnole, a cui se ne erano aggiunte due italiane, avevano chiesto di realizzare questo intervento in Spagna e non essere costrette ad andare all'estero, in particolare negli Usa o in Turchia. La notizia e' la conferma e la spiegazione del perche' la Spagna sia la meta privilegiata da parte delle coppie italiane che per avere un figlio hanno bisogno di accedere alle pratiche di fecondazione assistita. Secondo gli ultimi dati sono quadruplicati i pazienti che vanno all'estero: la notizia e' un ulteriore segnale di come il nostro Paese stia abdicando la gestione della sanita' all'estero, visto che in Italia questa pratica e' proibita, sia perche' e' vietata la diagnosi preimpianto (anche se poi con diagnosi prenatale come villocentesi o amniocentesi si lascia la porta aperta all'interruzione volontaria di gravidanza), e sia perche' le tecniche di fecondazione in vitro sono accessibili solo a persone con problemi di fertilita' e non con malattie genetiche ereditarie. Il Parlamento si deve muovere, a partire dalle varie proposte di riforma, alcune anche della Rosa nel Pugno: chi ha a cuore la salute dei cittadini, e' bene che consideri che, visto il fallimento del referendum abrogativo (non la sconfitta, in quanto e' mancato il quorum che avrebbe resa valida la consultazione), l'unica via percorribile e' quella parlamentare. Tenersi questa legge significa regalare ad altri Paesi la liberta' delle donne e delle coppie italiane, nonche' il business ad essa connesso.Negli anni 70, anche il turismo sanitario all'estero delle donne che volevano abortire, contribui' a far approvare la specifica legge. Se la storia e' fatta di corsi e ricorsi, spero che l'attuale turismo produca altrettanto sulla legge 40. di Donatella Poretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Israele. Stephen Hawking scopre ricerca per curare sua malattia Stephen Hawking, celebre fisico e docente all'universita' di Cambridge in Gran Bretagna, si e' recato in Israele -come fa spesso- per fare alcune lezioni e per promuovere la ricerca britannica. Una volta la' ha pero' anche scoperto qualcos'altro. Grazie al suo impegno per la ricerca con le cellule staminali embrionali ed adulte, Israele potrebbe divenire uno dei centri mondiali della ricerca sulla Sla (sclerosi laterale amiotrofica), di cui Hawking e' affetto da oltre 40 anni. Fondata nel 2004, l'Associazione israeliana sulla Sla ha spinto alcuni delle migliori menti del Paese a studiare e scoprire nuove terapie per combatterne i terribili effetti. "Coloro che soffrono di Sla in Israele stanno portando avanti una rivoluzione", ha detto Tal Leder dell'Associazione. "Fino a due anni fa non c'era ricerca in Israele perche' coloro che sono affetti da Sla muoiono molto velocemente". Hawking e' quindi venuto a conoscenza degli sforzi dell'Associazione israeliana per spingere gli scienziati a studiare la malattia. Senza le restrizioni sulla ricerca con le staminali a cui sono sottoposti gli scienziati americani o europei, Israele spera cosi' di acquistare una posizione di leadership nella ricerca biotecnologica. A creare e dirigere l'Associazione c'e' un uomo di affari israeliano, David Cohen, a cui e' stata diagnosticata la Sla nel 2003. "David ha deciso che se anche per lui sara' troppo tardi, vuole creare un centro per finanziare la ricerca in Israele", ha detto Leder. L'assistente di Hawking ha fatto sapere che si reca spesso in Israele proprio perche' e' sempre stato un centro di eccellenza per la scienza. - Gb. Esperti propongono nuova convenzione per la creazione di staminali embrionali Alcuni esperti hanno proposto una nuova convenzione per riportare la derivazione di linee di cellule staminali embrionali umane. La proposta, pubblicata sull'edizione di novembre della rivista scientifica Regenerative Medicine, include una serie di raccomandazioni sugli standard che gli scienziati devono seguire per dare conto delle linee da loro create. Non esiste un metodo universalmente accettato per riportare la qualita' e lo stadio degli embrioni da cui sono derivate le linee. La mancanza di uno standard ha reso difficile un paragone fra le diverse metodologie e i diversi riultati. La proposta e' stata formulata da Emma Stephenson (University College London, & King's College London), Peter Braude (King's College London, Guy's and St Thomas' Foundation Trust) e Chris Mason (University College London). "Se giungeremo alla standardizzazione dei criteri di valutazione della derivazione di linee di cellule staminali embrionali, i ricercatori potranno essere sicuri che le valutazioni saranno uniformi e riproducibili", concludono gli autori. - Usa. Cellule staminali embrionali derivate da partenogenesi Embrioni di topo creati attraverso un procedimento di "concepimento vergine", chiamato partenogenesi, dimostrano che le cellule degli ovociti non fecondati possono costituire una importante fonte di cellule staminali embrionali. Secondo un articolo pubblicato su Science lo scorso 8 dicembre, queste cellule potrebbero divenire una importante fonte per trapianti, in quanto e' possibile creare tessuti altamente compatibili con il sistema immunitario del paziente. Ci sono infatti meno ostacoli nel produrre queste cellule attraverso la partenogenere piuttosto che utilizzare la clonazione terapeutica. "Credo che sia una opzione molto piu' realistica", ha detto George Daley del Children's Hospital e della Harvard Medical School di Boston, direttore della ricerca. Se questo esperimento potra' essere riprodotto sull'uomo, queste cellule potrebbero essere una alternativa per produrre tessuti da trapiantare, o per studiare alcune malattie. "Stiamo cercando aggressivamente di produrre cellule staminali embrionali umane attraverso la partenogenesi", ha detto Daley. Ma produrre questo tipo di cellule richiede un grande numero di ovociti donati da donne, non un ostacolo facilmente sormontabile. - Usa. Connecticut. Finanziamento di 20 milioni Usd per ricerca con staminali embrionali Il Connecticut ha recentemente annunciato un finanziamento di 20 milioni di dollari destinati a 21 progetti di ricerca con le cellule staminali embrionali a partire dall'inizio del 2007. Il Governatore Jodi Rell, un repubblicano, aveva firmato nel giugno 2005 una legge che prevede finanziamenti di 100 milioni di dollari in dieci anni per la ricerca con le staminali embrionali e allo stesso tempo vieta la clonazione terapeutica e la vendita di ovociti, sperma ed embrioni. Il primo giro di finanziamenti e' andato all'Universita' del Connecticut, alla Yale University e alla Wesleyan University. - Usa. New Jersey. Finanziamento di 270 milioni Usd per la ricerca con le staminali Dopo un lungo iter di due anni in cui la politica ha giocato un ruolo ancora piu' importante di quello della scienza, lo scorso 14 dicembre il New Jersey ha approvato una delle misure piu' ambiziose per poter recuperare una delle prime posizioni nella ricerca con le cellule staminali. Il Senato e l'Assemblea statali hanno infatti autorizzato la spesa di 270 milioni di dollari per la creazione di centri di ricerca in Brunswick, Newark e Camden. Il Governatore, Jon Corzine, ha gia' detto che avrebbe entusiasticamente controfirmato la nuova legge. "Credo che sia una delle piu' importanti iniziative mai prese da questo Stato", ha detto. "Credo che supporti la nostra leadership come gia' ci era stata riconosciuta nel campo della medicina sia a livello nazionale sia mondiale". Nonostante un iter molto difficile e caratterizzato da aspri scontri, il voto della scorsa settimana e' avvenuto senza quelle nette divisioni fra democratici e repubblicani nate due anni fa. Nel 2004, l'allora Governatore James McGreevey aveva firmato una legge per creare il primo istituto di ricerca con le cellule staminali degli Stati Uniti, nonostante la dura opposizione della Chiesa Cattolica, dicendo che la scienza non poteva trovare ostacoli nella politica. Dopo la California, il New Jersey era addirittura divenuto il secondo Stato a legalizzare la ricerca con le staminali embrionali. Ma mentre i politici discutevano su come realizzare questo progetto, molti altri Stati hanno approvato finanziamenti alla ricerca con le staminali, rischiando di lasciare il New Jersey irrimediabilmente indietro. Cosi', il voto del 14 dicembre ha richiesto non piu' di un paio di minuti, ed e' stato caratterizzato da una ampia maggioranza. - Usa. Illinois. 25 milioni Usd l'anno per la ricerca con le staminali Un gruppo bipartisan di legislatori dello Stato dell'Illinois ha presentato lo scorso 14 dicembre una proposta di legge per utilizzare 25 milioni di dollari l'anno provenienti dal patteggiamento con i produttori di tabacco per promuovere la ricerca con le cellule staminali. Una simile proposta era stata bocciata per pochissimi voti al Senato, ma il senatore democratico Jeff Schoenberg ha detto che nelle scorse elezioni di novembre sono stati eletti sei sostenitori della ricerca in piu'. Anche il leader dei Repubblicani alla Camera, Tom Cross, da sempre un sostenitore della ricerca, e' ottimista sulla eventuale approvazione della proposta. "Quante persone sono toccate da questo argomento in qualche modo? Hanno un vicino, un amico o un familiare affetto da malattie gravi o altri problemi", ha detto Cross. Apprezzamento e' giunto dal mondo della ricerca. "Venticinque milioni di dollari sarebbero davvero un aiuto importantissimo per poter fare sperimentazioni essenziali", ha detto Jack Kessler, direttore di Neurologia alla Northwestern University's Feinberg School of Medicine. - Italia. Antinfiammatorio interagisce con terapia cellulare contro distrofia Da un farmaco antinfiammatorio gia' noto, attualmente in sperimentazione come possibile terapia anti-Alzheimer, arrivano nuove speranze per i malati di distrofia muscolare: una patologia genetica al momento senza cure, contro cui l'unico trattamento ad oggi approvato e' la somministrazione di corticosteroidi. Ora un studio italiano condotto su topi con distrofia Duchenne (la forma di malattia piu' diffusa, che colpisce nel nostro Paese un neonato maschio ogni tremila e che affligge anche il vice presidente dell'Associazione Luca Coscioni, Piergiorgio Welby) o con distrofia cosiddetta 'dei cingoli' (che colpisce un neonato maschio o femmina ogni 15mila), ha dimostrato che il nitroflurbiprofene puo' rallentare la degenerazione muscolare. La ricerca -condotta da studiosi dell'Istituto scientifico-universitario San Raffaele di Milano, dell'universita' Statale del capoluogo lombardo, dell'universita' degli Studi di Milano-Bicocca, dell'universita' di Pavia, dell'Irccs Medea dell'associazione 'La Nostra Famiglia' e del Centro ricerche dell'azienda francese Nicox- e' pubblicata sulla rivista 'Pnas' ed e' stata possibile grazie a fondi di Telethon, Afm (Association francaise contre les myopathies), Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), Parent Project Italia Onlus, Ue e ministero della Salute. Alla fine della sperimentazione i topi trattati hanno recuperato una capacita' di movimento circa quattro volte superiore e una resistenza alla fatica doppia rispetto agli animali curati con soli corticosteroidi. I roditori che hanno ricevuto nitroflurbiprofene guadagnavano anche una struttura muscolare migliore. L'infiammazione interna ai muscoli colpiti dalla malattia si e' infatti ridotta, le fibre muscolari sono sopravvissute piu' a lungo e si sono rigenerate piu' facilmente. Oltre ad avere un'azione antinfiammatoria il nitroflurbiprofene si e' dimostrato efficace nel reintegrare le 'scorte' di nitrossido, sostanza fondamentale per il metabolismo e la rigenerazione dei muscoli e presente in misura insufficiente nei pazienti distrofici. Per la prima volta, inoltre, lo studio ha permesso di osservare come un trattamento farmacologico possa interagire con la terapia cellulare. I ricercatori hanno infatti verificato che, se associato al nitroflurbiprofene, funziona meglio anche l'inoculazione di particolari cellule staminali associate ai vasi sanguigni e dette mesoangioblasti, recentemente usate con successo dal San Raffaele nella cura di cani distrofici. In particolare, abbinato a terapia cellulare, il nitroflurbiprofene ha permesso ai mesoangioblasti di 'colonizzazione' meglio il muscolo distrofico, portando cosi' a una rigenerazione muscolare assai piu' efficace. 'Avere impiegato una molecola gia' in fase di sperimentazione sull'uomo ci permettera' di abbreviare i tempi per passare dal laboratorio alla sperimentazione sull'uomo', spiega Emilio Clementi, professore dell'universita' degli Studi di Milano, supervisore dell'Unita' di Farmacologia cellulare del San Raffaele e coordinatore dello studio. 'Inoltre, poiche' il nitroflurbiprofene e' un antinfiammatorio non cortisonico, il suo uso potrebbe permettere di elaborare una terapia meno tossica per l'organismo del paziente rispetto a quella tradizionale'. Tuttavia 'bisogna essere prudenti. Si tratta di uno studio sugli animali e non ancora di una terapia per i malati. E prima di arrivare a un impiego di questa strategia nella cura della distrofia saranno necessari almeno altri tre anni', precisa. Gli specialisti del San Raffaele ricordano che, proprio a causa dei pesanti effetti collaterali, le cure standard anti-distrofia a base di cortisone non possono essere somministrate ai bimbi minori di quattro anni. Inoltre, non esiste una strategia condivisa da tutto il mondo scientifico sul modo migliore per utilizzare tali farmaci. In risposta a questa situazione, i ricercatori hanno individuato due strade alternative: lo studio di terapie geniche e cellulari e la messa a punto di nuovi farmaci, mirati non a curare il difetto genetico, ma piuttosto a ritardare la progressione della patologia o ad aumentare la massa muscolare. Entrambe le strade hanno pero' dato risultati non completamente soddisfacenti: le terapie geniche e cellulari sarebbero ideali, ma sono difficili da sviluppare e non si ritiene siano praticabili a breve - concludono gli autori - mentre i nuovi farmaci non hanno dato i risultati sperati, mostrando anche problemi immunologici e costi ingenti. - Italia. Terapia con cellule staminali per sindrome Ada-Scid Potra' essere presentata nel 2007 la documentazione per chiedere che la terapia genica messa a punto in Italia contro una grave forma di immunodeficienza acquisita sia registrata come un farmaco. 'Abbiamo gia' fatto i primi passi in questa direzione, ottenendo la registrazione della terapia genica come farmaco orfano. Per il prossimo anno contiamo di completare l'iter per la registrazione come farmaco', ha detto Alessandro Aiuti, dell'Istituto Telethon di Terapia Genica (Tiget), a margine della maratona televisiva Telethon. Finora sette bambini nati completamente privi di difese immunitarie a causa della sindrome Ada-Scid sono stati curati in Italia, presso il Tiget che, ha rilevato Aiuti, 'e' diventato il centro di riferimento mondiale in questo campo'. Altri tre sono in lista d'attesa. 'Adesso il nostro obiettivo e' completare lo studio clinico utilizzando la tecnica attuale per dimostrare pienamente che la terapia genica e' sicura ed efficace'. Quando questi ultimi dati saranno pronti, potra' essere presentata all'ente europeo per il controllo sui farmaci (EMEA) la documentazione per chiedere che la terapia genica sia riconosciuta come farmaco. Questo significhera', innanzitutto, che non sara' piu' necessario presentare una richiesta per ogni intervento, come e' necessario fare attualmente. Nel frattempo, ha concluso Aiuti, la ricerca sta andando avanti, alla ricerca di nuove tecnologie, in grado di portare a risultati ancora migliori. La terapia, per la quale sono necessari cinque giorni, consiste nel prelevare cellule staminali del midollo dei pazienti e trattarle in laboratorio in modo da introdurre al loro interno il gene sano. Prima di ricevere le cellule cosi' corrette dal difetto genetico, i pazienti vengono trattati con un breve ciclo di chemioterapia allo scopo di indebolire le cellule malate. Una volta preparata la via alle cellule sane, queste vengono reintrodotte nell'organismo del paziente con una trasfusione di sangue. Dopodiche' gradualmente cominciano a popolare l'organismo. - Ue. Consiglio approva VII programma quadro sulla ricerca La dichiarazione sulle cellule staminali embrionali, annunciata a Bruxelles dal presidente del Consiglio Romano Prodi, e' stata allegata dal governo italiano al verbale del Consiglio Ue che ha approvato lo scorso 18 dicembre, definitivamente e senza discussione, il VII programma quadro comunitario di ricerca. L'adozione del programma quadro da parte del Consiglio è un atto puramente formale, dopo che il pacchetto (già negoziato in precedenza con il Consiglio) era stato approvato dal Parlamento europeo il 30 novembre, durante la sessione 'miniplenaria' di Bruxelles. Il 29 novembre, durante il dibattito in aula, il commissario Ue alla Ricerca, Janez Potocnick, aveva confermato la posizione della Commissione europea secondo cui "non saranno finanziati progetti che includono attività di ricerca in cui vengano distrutti embrioni umani, anche per l'approvvigionamento di cellule staminali". Saranno finanziabili invece, aveva aggiunto, i progetti riguardanti "tappe successive" della ricerca "che implichino cellule staminali embrionali umane". La Commissione, aveva insistito Potocnik "non finanzierà attività di derivazione (delle cellule staminali, ndr) che implichino la distruzione di un embrione umano". In una precedente 'Dichiarazione etica', inoltre, Bruxelles aveva già chiarito che "non saranno finanziate in uno Stato membro attività proibite dal suo ordinamento nazionale". La 'dichiarazione etica' dell'Esecutivo Ue su questa questione, aveva poi precisato il commissario, sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee come parte del 'pacchetto' sulla ricerca Ue. "La Commissione rispetterà e attuerà pienamente questa dichiarazione, che considera come parte integrante del VII Programma quadro". Le affermazioni del commissario erano state considerate soddisfacenti da alcuni eurodeputati che avevano presentato emendamenti per limitare la finanziabilità ai progetti di ricerca con staminali derivate da linee cellulari già esistenti. Due di questi emendamenti (uno firmato da Vittorio Prodi, della Margherita, e l'altro da Carlo Casini, dell'Udc) erano stati ritirati prima del voto. Non era stato ammesso al voto, invece, un terzo emendamento di Casini, che mirava a fissare esplicitamente una 'cut-off date' (la data dell'entrata in vigore del VII Programma quadro) da cui far partire il divieto di derivazione di nuove linee cellulari staminali da embrioni umani. L'emendamento contestato riproponeva, infatti, un testo simile (anche se non identico) a un emendamento che era stato già respinto dalla Plenaria di Strasburgo in prima lettura, il 15 giugno scorso. PRODI: SARO' GARANTE SU RISPETTO NORMATIVA VIGENTE "In questi mesi mi sono impegnato in incontri formali ed informali perché l'Europa recepisse a vari livelli le decisioni del Senato italiano che erano state rappresentate in Consiglio dei ministri dal ministro Mussi e fatte mie all'incontro alla Camera". Con questa lunga premessa il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha introdotto nel corso della conferenza stampa che conclude il vertice europeo, il tema delle cellule staminali. E lo fa sottolineando che "avremmo voluto garantire alcuni confini etici più precisi, ma la necessaria mediazione democratica ci ha obbligato a ottenere un risultato parziale come spesso avviene in politica". Ciò nonostante, Prodi assicura che si farà "garante sul fatto che in Italia si rispetti la normativa vigente sulla sperimentazione sugli embrioni. Sottolineo infine che ci sono campi di straordinaria importanza nella ricerca biomedica e su questi costruiremo la nostra società della conoscenza sul modello di Lisbona". REAZIONI "Embrioni, Italia inerte nella Ue": è il titolo che 'Avvenire' dedica alle dichiarazioni pronunciate ieri dal presidente del Consiglio Romano Prodi, a Bruxelles. "Una vicenda marcata dall'ambiguità. E risolta, dispiace dirlo, all'insegna di qualche ipocrisia", scrive il quotidiano dei vescovi italiani in un editoriale in prima pagina. Per 'Avvenire', infatti, il fatto che Prodi non abbia posto la questione di una revisione del cosiddetto settimo programma quadro dell'Ue al vertice dei giorni scorsi a Bruxelles ha reso l'incontro un'occasione "passata invano". Quanto ai futuri appuntamenti europei, il governo italiano, sottolinea il giornale, "ha predisposto una dichiarazione interpretativa" che risulta "indubbiamente abile sul piano formale, ma nella sostanza desolatamente remissiva". Il quotidiano della Cei, che nei giorni scorsi aveva invitato Prodi a mantenere le "promesse" fatte in precedenza, oggi legge nel comportamento del governo italiano una lezione "profonda e indimenticabile". "Vari segnali -scrive 'Avvenire' in trasparente riferimento ai parlamentari cattolici dell'Unione- inducono a ritenere che lo sia anche per tutti quei politici che avevano creduto di poter indurre a onorare principi di ragione e di precauzione i colleghi invece fautori di una ricerca senza paletti". Rispetto allo "strappo" del ministro alla Ricerca Fabio Mussi -che nei mesi scorsi, sempre a Bruxelles, depennò la firma dell'Italia da una dichiarazione di una 'minoranza di blocco' di Paesi Ue ostili alla ricerca sulle cellule staminali embrionali- per 'Avvenire' "niente è stato ricucito, troppo risulta compromesso". Dichiarazione di Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno: I finanziamenti europei del VII Programma Quadro andranno anche alle ricerche che prevedono l'uso di linee di cellule staminali embrionali umane e nel rispetto delle normative vigenti nei singoli Paesi. Decisione ribadita anche oggi e confermata dal nostro presidente del Consiglio che si e' fatto garante del suo rispetto. Bene che si dica che verranno rispettate le normative e le decisioni gia' assunte, ma quando Romano Prodi a Bruxelles precisa che la legge italiana in materia di ricerca scientifica con gli embrioni non verra' modificata, deve essere chiaro che parla a titolo personale e non per la maggioranza che lo sostiene e che con lui si e' presentata alle elezioni. Occorre ricordare che su questo argomento non trovando un comune denominatore che facesse inserire nel programma elettorale la modifica della legge 40, ne' il suo mantenimento, si e' delegato alle singole forze politiche e ai parlamentari di agire sui temi della ricerca e della fecondazione assistita senza vincolo di schieramento e di Governo. Basta andare a vedere tra i progetti di legge gia' depositati e se ne troveranno molti e di diversi partiti che sostengono il Governo, e sono progetti che vorrebbero cambiare quella legge. Inutile ricordare che chi lo scorso anno aveva promosso la campagna referendaria per abrogare parte della Legge 40 non ha cambiato idea rispetto ai danni che sta facendo. Restano in piedi tutte le critiche ad una legge biecamente proibizionista e restrittiva, con l'aggravante che ora iniziano a vedersi gli effetti: il turismo procreativo e' quadruplicato. Nel frattempo, inoltre, alla schiera dei Paesi che gia' possono fare ricerca con gli embrioni sovrannumerari, si aggiungono anche quelli, come in Australia, che permettono la clonazione terapeutica Unica nota positiva per i nostri ricercatori: c'e' piu' scelta, ci sono cioe' sempre piu' Paesi dove emigrare! "Riguardo la dichiarazione del premier che a Bruxelles ha detto che l'Italia rispettera' le norme vigenti sulla sperimentazione embrionale, e che avrebbe voluto definire confini etici piu' precisi, ricordiamo che il nostro Paese ha gia' aderito al VII programma quadro comunitario Ue per la regolamentazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali". Lo afferma Maria Luisa Boccia, del coordinamento donne parlamentari del Prc. "Nel programma europeo sono definiti i criteri etici, per nulla generici, da rispettare. Ricordiamo inoltre che per quanto riguarda l'Italia, c'e' gia' una mozione parlamentare che definisce 'i confini': verificare la possibilita' di sperimentazione sulle cellule, tenendo conto sia dei progressi scientifici, sia degli embrioni crioconservati, che, presumibilmente non verranno mai impiantati". "Il Presidente del Consiglio Prodi ha reso nota l'intenzione dell'Italia di presentare una dichiarazione al prossimo Consiglio Ue finalizzata ad ostacolare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. La motivazione in base alla quale si vorrebbe limitare la ricerca finanziabile dall'Ue ai soli embrioni attualmente esistenti è assurda e antiscientifica. Non esiste alcun rischio, infatti, che siano prodotti embrioni al solo scopo di ricerca, essendoci ampia disponibilità di embrioni sovrannumerari nei centri di fecondazione (embrioni che in Italia marciscono inutilmente nei congelatori). Per questo è assurdo imporre ai ricercatori europei di limitarsi tra qualche anno ad utilizzare embrioni ormai vecchi". Lo afferma in una nota Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni ed eurodeputato dei Radicali. "Non si capisce allora davvero per quale motivo mai, se non per compiacere un Vaticano sempre più talebano e militarizzato contro la ricerca e la libertà individuale, Prodi vada contro le decisione del Parlamento europeo, della Commissione europea e del Consiglio per seguire le orme europee di Berlusconi e mettere il bastone tra le ruote della ricerca scientifica contro malattie che colpiscono milioni di persone. La lotta di Luca Coscioni e di Piergiorgio Welby continuerà nelle prossime settimane proprio per calendarizzare una radicale riforma della legge 40 e finalmente consentire anche in Italia quella ricerca fino ad oggi vietata". 'Molti fra noi avrebbero voluto una scelta piu' chiara sotto il profilo etico. C'e' pero' una buona notizia: la legge 40 non si tocca e resta almeno in Italia la maggiore difesa su cui possono contare i nostri embrioni, anche quelli criocongelati'. I parlamentari dell'Ulivo Paola Binetti, Emanuela Baio, Luigi Bobba, Enzo Carra e Marco Calgaro ribadiscono la loro posizione sulle staminali e sottolineano che Prodi a Bruxelles e' intervenuto 'assicurando che in Italia si fa 'garante del fatto che rispetteremo la normativa vigente sulla sperimentazione delle cellule staminali embrionali''. 'Il Presidente del Consiglio alla fine di luglio si era impegnato a tutelare la sorte di tutti gli embrioni europei, chiedendo che fosse fissata una data oltre la quale non era piu' possibile estrarre cellule staminali embrionali per il rischio assai probabile di distruggere embrioni. Prodi ha ricordato come in questi mesi abbia cercato di intervenire nelle diverse fasi del processo decisionale, ma l'Italia non sia riuscita ad ottenere dagli altri Paesi della Comunita' europea un'analoga posizione di garanzia'. 'Segno evidente di quanto sia difficile questa battaglia in difesa della vita e come sia possibile che il valore della scienza entri in conflitto con l'ancor piu' prezioso valore della vita'. 'Diamo atto al Presidente di averci sinceramente provato, ma di aver potuto ottenere come risultato pieno solo la conferma che la legge 40 ha ancora molto da dire e da dare a tutela della vita e della scienza'. 'La coppia Prodi-Bonino ha fallito su tutta la linea europea: zero direzioni generali di rilievo, zero impegno reale a tutela degli embrioni'. Lo afferma, in una nota, Luca Volonte', capogruppo dell'Udc alla Camera. 'Prodi ha dimostrato anche ieri la sua fluida pavidita': e' un uomo 'liquido' dai comportamenti inaffidabili, omissivo verso gli omicidi. Promette alla Camera la difesa della vita dal concepimento e in Europa si fa ammaliare dalla Bonino. Sui Pacs finira' per ascoltare Boselli, l'unico suo 'convivente' rimastogli fedele'. 'Un atteggiamento nettamente schierato con le posizioni del mondo clericale e contrario a quanto chiesto da migliaia di ricercatori che avevano firmato una petizione promossa da Luca Coscioni al Parlamento Europeo'. Cosi' Piergiorgio Strata, copresidente dell'associazione Luca Coscioni e direttore del Rita Levi Montalcini Center for Brain Repair. 'Lunedi' a Bruxelles si votera' definitivamente il varo del VII programma quadro che prevede finanziamenti per lo studio delle cellule staminali embrionali. Prodi si e' premurato di anticipare che in Italia si fara' garante del rispetto della vigente normativa",sottolinea il direttore del Rita Levi Montalcini Center for Brain Repair riferendosi all'intervento di Prodi a Bruxelles giovedi' scorso". " Cio' significa che i ricercatori italiani che ottenessero fondi per le loro ricerche in questo settore non potrebbero usarli, lasciando cosi' un vantaggio competitivo agli altri Paesi europei. Lo stesso Prodi ha annunciato che tentera' di porre un vincolo che limiti l'uso alle sole staminali embrionali esistenti. Siccome nella maggior parte dei Paesi europei gli embrioni continuano a essere congelati in ogni intervento di fecondazione assistita, con questa proposta si vuole imporre agli altri Paesi il non uso dei loro embrioni'. "Per colpa delle scelte del ministro Mussi, avallate dal governo, della mozione fondata sulla negoziazione stessa del principio non negoziabile della tutela della vita umana fin dal concepimento, approvata al Senato dai sedicenti cattolici del 'sinistracentro', e della latitanza e dell'inadempienza di Prodi, che non ha mantenuto le promesse fatte e gli impegni presi, limitandosi a presentare una dichiarazione tanto inutile quanto ipocrita, l'Europa decreta il sacrificio della vita sull'altare del business, finanziando la trasformazione dell'uomo in cavia e la vivisezione su di esso. E lo fa a spese dei cittadini europei, anche quelli contrari, in spregio ad ogni principio democratico". Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di An, responsabile nazionale per le politiche della famiglia e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito. "La verita' e' che occorreva e occorrerebbe molta piu' coerenza da parte dei sedicenti cattolici del 'sinistracentro'". "Si e' dolorosamente concluso l'itinerario del VII programma quadro per la ricerca dell'Unione Europea, sancendone definitivamente l'approvazione della ricerca scientifica distruttrice di embrioni umani. È veramente doloroso constatare l'ipocrisia dei comportamenti del governo italiano". Non lesina critiche Rocco Buttiglione (Udc) a proposito del provvedimento Ue che da' il via alla ricerca sulle cellule staminali e del comportamento del governo riguardo a questo problema. "Quando avevamo il potere di decidere, perche' il nostro voto in consiglio europeo era decisivo, abbiamo aperto le porte alla ricerca distruttrice di embrioni. Poi dopo si e' cercato di dare l'impressione di fare qualcosa per impedire cio' che noi stessi, in quanto Italia, avevamo voluto. È una prova grande dalla confusione di idee e della disonesta' intellettuale con cui il governo italiano e anche Prodi personalmente hanno affrontato questo drammatico problema. Allora io misi tempestivamente tutti sull'avviso dicendo che l'unico modo di impedire questa sconfitta della vita era votare al Senato italiano una chiara mozione di indirizzo al governo. Purtroppo non sono stato ascoltato". L'approvazione del settimo programma quadro per la ricerca Ue, a Bruxelles, suscita "una certa delusione" per l'assenza, dalla versione definitiva, di una 'cut-off date', la data limite da cui far partire il divieto di derivazione di nuove linee cellulari staminali da embrioni umani: è l'opinione di Luigi Bobba, senatore della Margherita. Di fronte alle critiche della Cdl l'esponente dei cosiddetti 'teodem' evidenzia, poi, la responsabilità di alcuni europarlamentari di centrodestra a raggiungere, in passato, un buon compromesso. "C'è una certa delusione rispetto alla possibilità di fissare una data limite, com'era stata anche indicato anche dal presidente del Consiglio Prodi ad un 'question time' alla Camera dei Deputati (a luglio, ndr.). Sarebbe stata una soluzione più certa e avrebbe creato meno difficoltà", spiega Bobbba interpellato telefonicamente. Ora, per l'esponente diellino, l'attenzione si sposta sull'applicazione del settimo programma quadro. "Adesso è previsto un registro" per le cellule staminali, spiega Bobba, "vorrei sperare che esso abbia una gestione che lascia fuori le cellule che arrivano un minuto dopo l'istituzione del registro". E le critiche del centro-destra ai cattolici dell'Unione? "Pensino agli europarlamentari di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega che hanno bocciato l'emendamento Niebler (il primo che introduceva la 'cut-off date', ndr.), non favorendo un compromesso che era un buon punto di non-ritorno", risponde il senatore. Quanto ai parlamentari europei della Margherita, assicura Bobba, "continueranno l'azione di monitoraggio e vigilanza svolta sin qui". 'E' finita male: il VII programma quadro e' stato approvato a Bruxelles, con il via libera al finanziamento di ricerche sulle cellule embrionali, con conseguente possibilita' di distruggere embrioni umani'. Duro commento sulla definitiva approvazione del VII Programma Quadro europeo sulla ricerca scientifica del senatore Luca Marconi, responsabile dell'Udc per il Mondo cattolico e le realta' ecclesiali. 'Abbiamo voluto sperare fino all'ultimo nella buona fede del Governo Prodi: beato chi gli ha creduto. A cominciare dai cattolici del centrosinistra i quali ci hanno sempre assicurato che non si sarebbe arrivati a questo tipo di soluzione. In realta' fin da quando il ministro Mussi ha ritirato la firma dalla cosiddetta 'minoranza di blocco' costituitasi a difesa delle materie etiche, era evidente che la maggioranza aveva gia' deciso di andare nella direzione della piccola e meschina rivincita sulla Legge 40 e sul referendum che l'ha confermata'. 'E' stata una vergogna: ragion di Stato, vendetta della sinistra radicale, difesa di Mussi per non mettere in imbarazzo Prodi appena eletto a capo del governo e silenzio pilatesco dello stesso Prodi che ha svicolato come un'anguilla di fronte a qualsiasi scelta risolutiva'. 'Il mondo cattolico farebbe bene a riflettere sulla sincerita' di chi dice di difendere i valori cristiani, ma poi si rende complice della morte di decine di migliaia di embrioni non considerando, e ferendo anzi nel proprio convincimento, chi li ritiene gia' vita umana, come insegnava Giovanni Paolo II'. - Italia. Centro biotecnologie Ri.Med potrebbe emigrare per taglio fondi in Finanziaria Il centro di biotecnologie Ri.Med. potrebbe essere spostato dalla sede progettata di Carini, a pochi chilometri da Palermo, all'estero se fosse confermato il taglio di finanziamenti operato dalla legge finanziaria. Lo afferma Jeffrey Romoff, presidente dell'University of Pittsburgh medical center, tra i creatori dell'Istituto mediterraneo trapianti di Palermo (Ismett), motore del progetto Ri.Med. Intervistato lo scorso 13 dicembre dal "Sole 24 ore", Romoff dice che si sta gia' esaminando un'offerta dell'Irlanda che si e' proposta come sede del centro biotech e avverte che se i fondi non venissero ripristinati dalla finanziaria "saremmo costretti a portare altrove il nostro progetto". La finanziaria precedente aveva assegnato al Ri.Med. 330 milioni di euro da erogare in 5 anni, ma la somma non e' stata finora confermata dalla finanziaria attualmente all'esame del Senato. Il centro di biotecnologie secondo Romoff assorbirebbe a Carini 600 ricercatori, da impegnare in studi di genetica e medicina rigenerativa con le cellule staminali adulte. - Italia. Veronesi: parola d'ordine "arrestare la scienza" Il sistema mediatico 'non e' in grado di creare conoscenza', mentre le tv del Paese si riempiono di maghi e oroscopi, e 'serpeggiano ovunque movimenti antiscientifici': 'Sembra quasi che la parola d'ordine oggi sia 'arrestare la scienza''. Se il tono e' pacato, sono severi i contenuti della Lectio magistralis di Umberto Veronesi, tenuta l'11 dicembre a Napoli. Nella sede del rettorato della Federico II, Veronesi ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze e Tecnologie agrarie - in passato gliene sono gia' state conferite gia' sette - e si e' soffermato sulle prospettive dell'ingegneria genetica. A margine, un passaggio sulla ricerca sul cancro: 'Il dna ci ha fatto questo grande regalo di darci oggi questo elemento molto solido, per potere vedere il futuro della lotta ai tumori coronato finalmente, io spero, dal successo'. Eppure, ha sostenuto lo scienziato nel corso della lezione, 'l'opinione pubblica non ha ancora elaborato la rivoluzione genetica', evento di portata analoga alla rivoluzione copernicana'. 'Il punto e' fissare insieme i limiti, ma con la ragione', ha detto ancora, sottolineando che in Italia la maggior parte dei dibattiti su temi come eutanasia, fissione nucleare, staminali, sono 'inconcludenti'. 'Occorre molta umilta' per non schierarsi senza approfondimenti l'ignoranza non da' nessun diritto ne' a credere ne' a non credere'. - Vaticano. Papa: ricerca con le staminali embrionali un "attentato alla pace" "Rispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale. È cosi' che si prepara un futuro sereno per le nuove generazioni". Sono parole di Benedetto XVI, nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2007, che ha per tema "Persona umana, cuore della pace", cosi' come le riporta l'agenzia Sir. Il Papa ha affrontato vari temi, riferendosi con dolore delle morti silenziose 'provocate dalla fame, dall'aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall'eutanasia', e chiedendosi: 'Come non vedere in tutto questo un attentato alla pace?'. Per il Pontefice, inoltre, "non e' mai accettabile una guerra in nome di Dio", poiche' "quando una certa concezione di Dio e' all'origine di fatti criminosi, e' segno che tale concezione si e' gia' trasformata in ideologia". "Un altro preoccupante sintomo di mancanza di pace nel mondo e' rappresentato dalle difficolta' che tanto i cristiani, quanto i seguaci di altre religioni incontrano spesso, nel professare pubblicamente e liberamente le proprie convinzioni religiose", scrive ancora il Santo Padre, convinto che all'origine di non poche tensioni che minacciano la pace, poi, "ci sono sicuramente le tante ingiuste disuguaglianze ancora tragicamente presenti nel mondo". Tra esse, si legge ancora nel testo diffuso per la Giornata mondiale della pace 2007, "particolarmente insidiose" sono "le disuguaglianze nell'accesso a beni essenziali, come il cibo, l'acqua, la casa, la salute" e anche "le persistenti disuguaglianze tra uomo e donna nell'esercizio dei diritti umani fondamentali". Non mancano poi, da parte di Benedetto XVI, attenti riferimenti alla "ecologia della natura", "umana" e "sociale". "L'esperienza dimostra che ogni atteggiamento irrispettoso verso l'ambiente reca danni alla convivenza umana, e viceversa. Sempre piu' chiaramente emerge un nesso inscindibile tra la pace con il creato e la pace tra gli uomini". Un problema sempre piu' grave, secondo il Pontefice, e' quello dei "rifornimenti energetici", per cui da un lato ci sono "nuove nazioni" entrate "con slancio" nella produzione industriale, "incrementando i bisogni energetici", dall'altro, "in alcune regioni del pianeta si vivono ancora condizioni di grande arretratezza, in cui lo sviluppo e' praticamente inceppato anche a motivo del rialzo dei prezzi dell'energia". "La distruzione dell'ambiente, un suo uso improprio o egoistico e l'accaparramento violento delle risorse della terra generano lacerazioni, conflitti e guerre, proprio perche' sono frutto di un concetto disumano di sviluppo", cosi' come deve essere netta "la determinazione per distruggere le armi nucleari". Un altro pericolo per la pace e' coltivare "concezioni antropologiche che rechino in se stesse il germe della contrapposizione e della violenza. Ugualmente inaccettabili sono concezioni di Dio che stimolino all'insofferenza verso i propri simili e al ricorso alla violenza nei loro confronti". A tal proposito, Benedetto XVI torna ad attaccare la pedofilia, con un accorato pensiero ai bambini "specialmente a quelli il cui futuro e' compromesso dallo sfruttamento e dalla cattiveria di adulti senza scrupoli". COMMENTI Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc: Come sostenitori della legalizzazione dell'aborto e dell'eutanasia, e della ricerca con le cellule staminali, non ci sentiamo attentatori della pace, ma persone che lottano per l'affermazione di diritti umani, quali l'autodeterminazione, la liberta' di ricerca, e la liberta' terapeutica. Questo attacco, particolarmente denigratorio, e' solo l'ultimo di una serie di interventi dello Stato del Vaticano (non-democratico e teocratico) per influenzare la politica di un Paese sovrano e democratico qual e' l'Italia. L'attacco all'eutanasia e' esplicitamente mirato ad influenzare il dibattito in corso su Piergiorgio Welby. Il papa, attraverso organi di stampa quali l'agenzia Sir e il quotidiano Osservatore Romano, attacca sia le istituzioni italiane -in particolare Governo e Parlamento- sia le forze politiche ed associazioni come la nostra. Cosa accadrebbe se il Presidente Giorgio Napolitano affermasse -facendo riferimento al Vaticano- che e' complice di sterminio chi nega l'uso del profilattico contro le infezioni da Aids? Ricordiamo che due forum del nostro sito Internet sono stati sequestrati da un Pm di Catania per vilipendio della religione cattolica, su segnalazione di don Fortunato di Noto. Fra le parole ritenute offensive vi sono quelle che negano la veridicita' storica dell'Immacolata concezione e quelle che accusano i cristiani di comprendere solo la violenza. E' piu' offensivo definire guerrafondai o terroristi chi si batte per la liberta' di ricerca e per la legalizzazione dell'eutanasia, o mettere in dubbio la verginita' della Madonna? Non ci risulta infatti che le opinioni su ricerca ed eutanasia abbiano creato sommosse popolari e morti in mezzo mondo, come invece e' accaduto per le parole del papa nel suo discorso di Ratisbona in Germania. Contrariamente ai nostri accusatori, non solo non censuriamo le parole del Papa, ma daremmo anche la nostra liberta' perche' Benedetto XVI continui ad esprimere il proprio pensiero. Ci auguriamo pero' che il capo della Chiesa romana si rivolga alle coscienze dei fedeli piuttosto che alle istituzioni italiane. Auspichiamo infine che i rappresentanti delle nostre istituzioni -Capo dello Stato e Governo in primis- rispondano al duro attacco di un capo di Stato estero fatto alla gran parte dei cittadini italiani, per l'appunto favorevoli alla legalizzazione dell'aborto e dell'eutanasia. - Italia. Lecce. Poli Bortone in cerca di un luogo per la banca regionale del cordone ombelicale Il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone ha chiesto all'assessore alla Salute della Regione Puglia Alberto Tedesco di valutare la possibilita' che la struttura ospedaliera 'Vito Fazzi' di Lecce possa ospitare il centro regionale per la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale. Il primo cittadino ritiene 'urgente l'attuazione della legge regionale sul sistema trasfusionale, che prevede tra le altre cose proprio l'individuazione di una struttura di questo tipo'. 'La Legge Regionale 24 del 2006 -scrive la Poli Bortone in una lettera inviata all'assessore alla Sanita' Alberto Tedesco, al presidente Nichi Vendola ed al direttore generale della Asl Lecce 1 Gianluigi Trianni- riorganizza l'intero sistema trasfusionale regionale prevedendo il termine di novanta giorni entro il quale la Giunta regionale avrebbe dovuto individuare, fra le altre, la struttura cui affidare compiti di centro di riferimento regionale per la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale'. 'Ad oggi la legge in questione non ha ancora trovato attuazione, nonostante l'attualita' e l'urgenza del problema, che ha visto proprio nella citta' di Lecce la nascita del comitato promotore 'Un cordone per la vita' che registra, ad oggi, 6000 adesioni. Ritengo inoltre che l'ospedale 'Fazzi' possa rappresentare la struttura giusta per la realizzazione di tale banca'. - Italia. Da cordone ombelicale cellule per riparare rene Cellule staminali prese dal cordone ombelicale possono riparare il rene malato. L'annuncio in occasione del 48/mo Congresso della Societa' americana di ematologia, ad Orlando in Florida, dove sono stati presentati degli studi italiani a conferma di questa importante scoperta. Lo rende noto l'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri' di Bergamo, tra gli autori della ricerca. L'insufficienza renale acuta (che causa la progressiva e rapida perdita delle funzioni del rene e porta alla dialisi) e' infatti, ancora oggi, una malattia da sconfiggere: piu' del 50% dei pazienti muoiono per varie complicanze. Considerando che le terapie farmacologiche sono ancora insufficienti, questa malattia rappresenta una sfida importante per i ricercatori, che vedono appunto nelle cellule staminali mesenchimali (che portano poi alla formazione di cellule del tessuto muscolare e di alcuni organi) lo strumento piu' idoneo per la sua cura. A questo proposito, in occasione del congresso americano, sara' presentato uno studio fatto da ricercatori italiani e che apre un'importante prospettiva di cura per questa malattia: le cellule staminali mesenchimali sono state isolate con successo dal sangue placentare, una sorgente attualmente molto promettente, ampiamente disponibile e dalle numerose possibilita' terapeutiche. Lo studio, frutto della collaborazione tra la 'Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena' di Milano e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo, e sponsorizzato dalla Comunita' Europea, ha dimostrato che queste cellule (capaci di generare in vitro anche osso e cartilagine), trapiantate in un modello animale con danno renale hanno favorito la riparazione del tessuto danneggiato. 'Cellule staminali mesenchimali umane sono state iniettate in topi in cui era stata provocata una forma di insufficienza renale acuta. Le cellule staminali si sono localizzate nel rene danneggiato e hanno favorito una rapida rigenerazione del tessuto renale e un significativo miglioramento della funzione dell'organo', spiega Marina Morigi, del Dipartimento di Medicina Molecolare del Mario Negri, che ha condotto gli studi in vivo. Questi risultati 'sono molto incoraggianti -aggiunge Lorenza Lazzari del Dipartimento di Medicina Rigenerativa della Fondazione di Milano, che e' riuscita a isolare ed espandere in vitro le MSC dal sangue placentare- e le cellule mesenchimali da sangue placentare dimostrano un notevole potenziale rigenerativo nell'insufficienza renale acuta'. Piu' evidenze si accumulano a tale riguardo, concludono gli esperti, piu' vicina e' la possibilita' di offrire ai pazienti affetti da insufficienza renale uno strumento efficace per combattere tale malattia'. - Francia. Dopo le polemiche, raccolti 101 milioni di euro anche per ricerca con staminali L'edizione 2006 di Telethon ha raccolto 101.472.581 di euro in promesse di donazioni in Francia, al termine di una maratona benefica trasmessa in diretta su France 2 e France 3. Si tratta, hanno annunciato gli organizzatori, di una cifra superiore ai 99 milioni di euro raccolti durante le trenta ore dell'edizione 2005. Laurence Tiennot-Herment, presidente dell'Afm (Associazione francese contro le miopatie), ha ritenuto che il risultato sia sotto gli occhi di tutti. "E' la risposta del cuore e della convinzione dei francesi e delle francesi, che hanno fiducia in una lotta giusta per la vita", ha aggiunto, in risposta alla polemica sollevata recentemente da alcuni responsabili cattolici sull'utilizzo dei fondi per la ricerca sulle cellule staminali. Nel 2005, l'importo delle donazioni aveva raggiunto 104,1 milioni di euro visto che le linee telefoniche che raccolgono le promesse erano rimaste aperte una decina di giorni, cosa che accade anche quest'anno. La maratona 2004 aveva superato per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro. In diciannove edizioni, sono stati raccolti più di 1,3 miliardi di euro per permettere all'Afm, ideatrice di Telethon, di finanziare circa 400 programmi di ricerca. I padrini di questa ventesima edizione di Telethon sono stati gli attori Gerard Jugnot e Thierry Lhermitte, un'edizione contrassegnata da una polemica lanciata da responsabili cattolici che criticano la ricerca sulle cellule staminali, una polemica che aveva coinvolto lo stesso presidente Jacques Chirac contro le alte gerarchie cattoliche. - Italia. Volonte’ accusa Telethon di violare legge 40. Agnelli: e’ falso ‘Alcuni progetti di ricerca scientifica Telethon potrebbero violare la legge 40 in tema di cellule staminali embrionali'. A sostenerlo e' Luca Volonte', capogruppo Udc alla Camera, che su questo tema ha rivolto un'interpellanza urgente al ministro della Salute, Livia Turco e a quello dell'Universita' e della ricerca, Fabio Mussi, per 'chiedere spiegazioni al Governo'. 'L'ultima maratona televisiva Telethon per la raccolta di fondi contro la distrofia muscolare e altre malattie genetiche ha raccolto piu' di 30 milioni di euro in donazioni, che serviranno per il rifinanziamento di progetti di ricerca gia' iniziati e per la pianificazione di nuovi. Tuttavia - spiega Volonte' - nell'indice del comitato scientifico della fondazione si notano alcuni progetti che prevedono l'utilizzo delle staminali embrionali e di cloni murini embrionali, in aperta violazione della legge 40. La ricerca e' un settore strategico per lo sviluppo e la crescita dell'individuo, cosi' come le manifestazioni benefiche sono fondamentali per sensibilizzare l'opinione pubblica. Cio' non toglie, tuttavia, che prima di tutto venga il rispetto della legge'. AGNELLI: FONDAZIONE TELETHON RISPETTA LA LEGGE 'Sono sorpresa della nota rilasciata dal capogruppo Udc alla Camera, onorevole Volonte''. Cosi' commenta il presidente della Fondazione Telethon, Susanna Agnelli, la dichiarazione di Volonte' secondo la quale 'Alcuni progetti di ricerca scientifica Telethon potrebbero violare la legge 40 in tema di cellule staminali embrionali'. 'Come gia' dichiarato in numerose occasioni, la Fondazione Telethon aderisce alla legislazione vigente in Italia e non finanzia progetti che comportino produzione di cellule embrionali umane. Tra l'altro, per tutti gli studi in cui siano utilizzate cellule umane, noi verifichiamo l'esistenza dell'autorizzazione dei comitati etici locali competenti prima di erogare i fondi'. 'Finanziamo invece, numerosi progetti che utilizzano cellule staminali umane dell'adulto, grazie ai quali sono stati ottenuti alcuni importanti risultati, fra cui il successo terapeutico in pazienti affetti da una grave malattia genetica del sistema immunitario'. 'In ogni caso, i riassunti di tutti i progetti finanziati da Telethon sono consultabili da chiunque lo desideri nel libro degli atti pubblicati in occasione del Convegno Scientifico di Telethon. Infine non mi sembra di ricordare che la legge 40 riguardi le cellule animali'. ALTRI COMMENTI 'Se quanto denunciato dall'onorevole Volonte' rispondesse al vero, ci troveremmo di fronte ad un fatto grave: il governo, tramite i ministri competenti, ha il dovere di fare subito chiarezza, venendo a riferire in Parlamento'. Lo dichiara l'onorevole Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di AN, responsabile nazionale per le politiche della famiglia e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito. 'In Italia la sperimentazione sulle cellule staminali embrionali, e comunque la distruzione degli embrioni, e' illegale. Inoltre, i soldi che gli italiani hanno donato generosamente a Telethon non possono andare a finanziare pratiche che calpestano e negano quella legge 40 che la stragrande maggioranza dei cittadini di questo Paese, ai referendum di appena un anno e mezzo fa, ha difeso. Infine, in ogni caso, una ricerca scientifica che trasformi l'uomo in cavia e lo sottoponga a vivisezione, non e' ricerca scientifica'. Donatella Poretti, deputato Rosa nel Pugno: Secondo l'on. Volonte' la legge 40 vieta la ricerca con le cellule staminali embrionali e questi fondi servirebbero anche per questo tipo di ricerca... ecco lo scandalo! Che tale non e' perche', nella legge 40, non si dice nulla sulla ricerca sulle embrionali (per esempio importate dall'estero) ma si parla solo dell'intoccabilita' dell'embrione.. La legge vieta la raccolta e la produzione di staminali embrionali, ma non che degli scienziati vi si dedichino. Credo che questo sia importante per capire come una certa politica si rapporti con il diritto e con la scienza. Non avendo probabilmente argomenti forti se non la reiterata affermazione del proprio principio ideologico e religioso, resta solo da "fare fuffa", scombinare, creare scandali che non esistono, denigrare gli scienziati, i politici e tutti coloro che sono impegnati nel settore col marchio di chi incentiva l'illegalita', la violazione delle leggi. Se si ascoltassero simili discorsi al bar, si potrebbe chiosare sull'ignoranza di chi li fa. Quando arrivano dai rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni e diventano anche oggetto di interrogazione parlamentare, la questione diventa preoccupante e sintomatica. Preoccupante perche' l'on. Volonte' dimostra di non conoscere cosa c'e' scritto nella legge che lui medesimo con tanta foga ha approvato e poi difeso per far fallire il referendum abrogativo. Sintomatica perche' ci indica –in buona o malafede del proponente l'interrogazione poco importa- come si spendono inutilmente i soldi dei contribuenti. - Italia. Potenza. Dona cellule staminali per curare gemello affetto da leucemia Un trapianto allogenico (da donatore a paziente) antileucemia e' stato effettuato nel reparto di ematologia dell' ospedale San Carlo di Potenza dall' equipe diretta dal professor Attilio Olivieri su un giovane potentino di 23 anni, che ha ricevuto cellule staminali emopoietiche dal fratello gemello. 'Per questo tipo di trapianti l' approccio e' meno tossico del classico trapianto da donatore e sfrutta la possibilita' delle cellule immunitarie del donatore di eliminare le cellule tumorali dell'ospite senza piu' affidarsi alle altissime dosi di farmaci o radioterapia. Per questa tecnica e' necessario che vi sia tra donatore e ricevente una compatibilita' Hla, una affinita' tra gli antigeni dei due soggetti: la possibilita' di attecchimento del trapianto dipende dal grado di compatibilita'. E' necessario, dunque, che il paziente accetti il trapianto e non lo rigetti. Per diminuire il pericolo di rigetto e' necessario condizionare il paziente con farmaci immunosoppressivi che gli permettono di accettare le cellule staminali nonostante una incompatibilita' Hla. Da alcuni anni esistono farmaci immunosoppressivi cosi' potenti da far attecchire i trapianti anche in casi difficili (di compatibilita' parziale)'. - Corea del Sud. Clonati altri tre cani dopo Snuppy A un anno dalla nascita di Snuppy, il primo cane clonato, altri tre cani fotocopia sono nati in Corea del Sud, nell'universita' di Seul. Come Snuppy, sono levrieri afghani, sono nati fra giugno e luglio e sono tre cuccioli identici, bianchi e rossicci, chiamati Bona, Peace e Hope. L'esperimento, pubblicato on line sulla rivista internazionale Theriogenology, e' stato fatto ai fini della ricerca medica e la finalita' non e' affatto quella di clonare gli animali domestici', ha detto il coordinatore della ricerca, Lee Byung-chun, l'esperto di veterinaria che ha sostituito Hwang Woo-Suk, il ricercatore responsabile della frode relativa a una ricerca sulle cellule staminali embrionali umane condotta nel 2004 e nel 2005. Obiettivo del gruppo coordinato da Lee e' mettere a punto tecniche per una futura terapia cellulare basata sulle cellule staminali embrionali e, nello stesso tempo, utilizzare la tecnica della clonazione per salvaguardare le specie minacciate di estinzione. I tre cuccioli sono stati ottenuti a partire da cellule prelevate da una femmina adulta e l'interesse del'esperimento, secondo gli esperti, e' nel fatto che i cani sono considerati fra i mammiferi piu' difficili da clonare a causa delle caratteristiche del loro ciclo riproduttivo. Nel nuovo esperimento condotto nella Corea del Sud e' stata migliorata la tecnica con cui Hwang ha ottenuto Snuppy e riconosciuta come valida e corretta dalla comunita' scientifica internazionale. Nell'esperimento condotto da Hwang 1.095 embrioni erano stati trasferiti in 123 madri surrogate, per ottenere due cuccioli: Snuppy e un secondo cane morto dopo 22 giorni per una polmonite. Questa volta i tre cani sono stati ottenuti a partire da un numero decisamente inferiore di embrioni: 167, trasferiti in 12 madri surrogate. - Spagna. Andalusia. Piu' sperimentazioni e meno conservazione delle cellule staminali Il nuovo direttore del Banco de Lineas Celulares de Andalucia, Pablo Menendez, e' intenzionato a riorientare il laboratorio della banca che, secondo lui, oggi e' incentrata sulla conservazionne del materiale biologico (il 90% dell'attivita') e non sulla sperimentazione. In un'intervista a Efe, Menendez, che da pochi giorni ha preso il posto di Angel Concha, ha spiegato che un centro con quelle caratteristiche non puo' essere "un magazzino (di cellule staminali)", ma che deve assolvere fondamentalmente a una funzione di ricerca, giacche' la ricerca e' "l'unica cosa che permette di produrre conoscenza" e di verificare, col tempo, se la conservazione "abbia utilita' o no". Per questo la Banca andalusa (BANCELAN) con sede a Granada, sta per reclutare i leader della ricerca con le cellule staminali embrionali adulte, giovani ma con esperienza, che intraprendano programmi capaci d'attirare fondi, sia pubblici sia privati, per far avanzare la struttura. Due dei progetti principali su cui si concentra BANCELAN consistono nella sperimentazione di due sottotipi di cellule staminali adulte: le ematopoietiche (del sangue) e le mesenchimali (legate a grasso, cartilagine e tessuto osseo). Nel primo caso si mira a studiare come si formano cellule staminali sanguigne durante lo sviluppo embrionale e fetale; nel secondo, si vuole verificare il processo che porta determinate cellule staminali, tanto mesenchimali che sanguigne, a trasformarsi in cellule che originano tumori infantili come i fibrosarcomi -spiega Menedez, che e' specialista in emato-oncologia. A questi progetti se ne aggiungono altri due: lo studio di piccole molecole che regolano l'espressione dei geni e che possono avere un ruolo nella differenziazione delle cellule staminali, e uno sulle cellule staminali in rapporto a danni muscolari. Inoltre, BANCELAN, considerato punto chiave in Spagna per la fornitura ai ricercatori di questo materiale biologico, continua ad avere tra i suoi obiettivi l'ottenimento di cellule staminali embrionali proprie, partendo da preembrioni eccedenti da progetti di fecondazione medicalmente assistita, donate dai genitori attraverso il consenso informato. Nel marzo 2005 la banca ha scongelato per la prima volta tre preembrioni soprannumerari, ma la loro qualita' non era buona, e il risultato e' stato "un insuccesso", secondo Menendez. Egli precisa che per ottenere una linea cellulare stabile ed atta a sviluppare una sperimentazione bisogna provare con almeno 200 embrioni. Attualmente, la banca continua a reperire donatori e dispone di oltre 80 premeebrioni. Mentre produce le proprie, essa puo' contare su quattro linee cellulari dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, di cui almeno due sono destinate al progetto sulla cura del diabete, portato avanti da Bernat Soria che opera nel Centro Andaluz de Biologia Molecular y Medicina Regenerativa (CAMIBER), e altre tre dell'Universita' britannica di Sheffield. A queste se ne aggiungera' una proveniente da Newcastle e altre due dagli Stati Uniti, che il Banco spera di ricevere entro la primavera del 2007. - Spagna. Staminali adulte per riparare danni di malattie cardiovascolari L'uso di cellule staminali adulte potrebbe risultare efficace nella riparazione dei danni prodotti ai tessuti dalle malattie cardiovascolari. Cosi' spiega Xavier Lopez Aranguren, biologo e biochimico dell'Universita' di Navarra nella sua tesi di dottorato. In queste malattie si verifica la morte del tessuto per mancanza d'ossigeno e di nutrimento delle arterie. Secondo lo specialista, "le cellule staminali adulte possono correggere il danno poiche' aumentano la vascolarizzazione dei tessuti con la loro capacita' di differenziarsi nelle cellule che compongono le arterie". Per la sua ricerca, Lopez Aranguren ha utilizzato cellule progenitrici multipotenti (MAPC), un tipo di staminali adulte che "possono crescere per lunghi periodi di tempo e differenziarsi in una grande varieta' di tessuti, da cellule epatiche fino ai neuroni". E' questo il motivo per cui le MAPC possono risultare molto utili nel trattamento delle malattie cardiovascolari. - Spagna. Deciso l'uso di 358 preembrioni per ottenere cellule staminali La Comunita' Valenciana utilizzera' 358 preembrioni umani crioconservati nei laboratori dell'Instituto Valenciano de Infertilidad (IVI) per sviluppare nuove tecniche di reperimento delle cellule staminali. La decisione scaturisce dal parere della Commissione competente -parere favorevole al progetto di ricerca con cellule staminali d'origine embrionale presentato dalla Comunita' autonoma, e che mira ad ottenere staminali senza distruggere il preembrione. Il progetto "Derivazione delle linee cellulari embrionali umane di livello terapeutico in Spagna" rappresenta una variazione della tecnica del programma di ricerca che ha lo stesso nome ed e' diretto da Carlos Simon del Centro de Investigacion Principe Felipe; il suo programma, che avra' inzio la settimana prossima, ha anch'esso l'obiettivo di scoprire i meccanismi necessari per ottenere cellule staminali senza distruggere l'embrione. I ricercatori contano sull'aiuto che viene dall'esperienza clinica di oltre 10 anni di diagnosi genetica preimpianto, una pratica finalizzata a prevenire malattie cromosomiche e/o genetiche, e che ha consentito la nascita di migliaia di bambini sani. Questa ricerca dovrebbe inoltre migliorare le conoscenze scientifiche sui meccanismi molecolari che regolano lo sviluppo embrionale umano, un'impostazione che rendera' possibile lo studio dei geni implicati nel destino finale dei blastomeri o delle cellule, e di stabilire come si produce lo sviluppo che porta alla formazione di una linea di cellule staminali. La metodologia base di questo progetto parte dai metodi classici usati nella diagnosi preimpianto, combinata con le tecniche utilizzate per ottenere cellule staminali preembrionali. In questo senso, "la possibilita' di derivare linee di cellule staminali senza distruggere l'embrione evitera' i problemi sociali, etici e religiosi inerenti al processo di ottenimento di cellule staminali d'origine preembrionale", hanno spiegato. Il Banco de Lineas Celulares del Centro de Investigacion Principe Felipe ha ricevuto l'autorizzazione dell'Instituto de Salud Carlos III, appartenente al ministero della Sanita', per elaborare questa tecnica innovativa. Il consigliere della Sanita', Rafael Blasco, ha spiegato che la Comunita' Valenciana e gli Stati Uniti sono "gli unici luoghi al mondo dove si studia come ottenere cellule staminali mantenendo la vivibilita' dei preembrioni umani e quindi evitando la loro distruzione". Blasco ha sottolineato "l'impulso decisivo di Generalitat per consolidare un modello di ricerca sanitaria che avvantaggia direttamente la vita dei cittadini". Il Centro de Investigacion Principe Felipe conta con un gruppo di ricercatori specializzati nelle tecniche piu' avanzate per l'ottenimento di cellule staminali. Infatti, ha precisato Blasco, "questa settimana sono tornati a Valencia gli studiosi che negli Stati Uniti hanno collaborato con l'unico laboratorio al mondo, finora, ad aver studiato come reperire cellule staminali senza distruggere il preembrione". - Argentina. Speranza dalle staminali per giovane parzialmente paralizzato Per Alvaro Perez Acosta la speranza ha un nome scientifico, piu' precisamente e' legata alle nuove scoperte con le cellule staminali che forse lo aiuteranno a migliorare le condizioni della sua vita. Dieci anni fa, il giovane che oggi ha 33 anni, fu picchiato selvaggiamente all'uscita da una discoteca. Il pestaggio l'aveva ridotto in coma per dieci lunghi mesi; da quando ne e' uscito, e' iniziato un difficile lungo recupero, seguito con fiducia dalla sua famiglia. Ma il ragazzo non e' piu' tornato come prima. In dieci anni ha potuto recuperare la mobilita' della parte destra del corpo, pero' muove malamente la mano e la gamba sinistra, e controlla appena il tronco. Inoltre ha problemi di comunicazione malgrado che le sue capacita' intellettuali siano intatte; l'unico mezzo utilizzabile e' la scrittura. Nella clinica Stem Cells Argentina, diretta da Esteban Estrada, il giovane sara' sottoposto ad accertamenti per verificare se sia adatto a ricevere un trapianto di cellule staminali. Queste verrebbero estratte dal suo midollo osseo e sottoposte a terapia iperbarica prima di essere impiantate. Sua sorella Cecilia, che e' medico, spiega: "Le cellule staminali producono tessuto pancreatico o nervoso; per questo si usano nelle terapie del diabete di tipo II, del morbo di Parkinson e in casi di disturbi cerebrovascolari (ACV)". "Secondo le esperienze realizzate nei malati di Parkinson, questa terapia migliora enormemente le funzioni dell'organismo. In quattro mesi un uomo ha ripreso a camminare, a controllare gli sfinteri e a parlare". La speranza e' che, con il trattamento basato sulle cellule staminali, Alvaro possa migliorare ill suo sistema nervoso, fino a poter tornare a camminare e a parlare con i propri mezzi. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------