====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 07-08-2007 al 13-08-2007 n.33/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Morti per guida dopo aver assunto droghe. Stato e Parlamento responsabili NOTIZIE - Usa. Alcolici al malto portano al consumo di marijuana - Italia. Bari. Piu' droga, piu' violenza e piu' liti - Bolivia. Ogni giorno sono state sequestrate 1,8 tonnellate di droga - Asia. Relazione Onu: 40 milioni di pillole sequestrate nel 2006 - Italia. Bologna: cure precluse a stranieri tossicodipendenti - Italia. Rifondazione: in carcere per 10 grammi di fumo - Brasile. Pistole elettriche contro i narcos - Francia. Verdi: legalizzare la marijuana - Usa. Chi ha usato droghe potra' entrare in Fbi - Gb. Willem Buiter: liberalizzare tutte le droghe - Repubblica Ceca. Socialdemocratici pensano a legalizzazione droghe leggere ed eutanasia - Italia. Padova. Raccolta firme per nuovo muro antispaccio - Spagna. Aragona. Cresce il consumo di cannabis ma e' l'alcool la droga piu' comune - Messico. Arrivano nuovi fondi dagli Usa per lotta al narcotraffico - Usa, Rapporti tra terrorismo islamico e narcos messicani - Italia. Venezia. Allarme aumento consumo eroina - Italia. Nuove norme CdS. Manfredi/Radicali: impunita' e scappatoie classiste - Italia. Palermo. Sequestrate 1,4 milioni di piante di cannabis - Usa. Texas. Willie Nelson cantera' per la legalizzazione della marijuana - Usa. Diminuisce il consumo di cocaina a Detroit e in molte altre citta' - Bolivia. Piu' di un quarto della cocaina sequestrata proviene dal Peru' - Canada. Approvata la somministrazione del Sativex - Usa. Kansas. Nuova organizzazione per il consumo terapeutico della marijuana - Brasile. Si' all'estradizione di Abadia se Usa garantisce di non applicare la pena di morte - Afghanistan. Usa rafforza la propria strategia anti-oppio - Afghanistan. Le delusioni dell'azione britannica - Italia. Genova. Piu' processi per la guida sotto effetto di stupefacenti e alcool - Afghanistan. Senza risultati il programma Ue per addestramento polizia - Italia. Pescara. Test antidroga per consiglieri comunali? - Colombia. Ufficiali israeliani contro i narcos? - Canada. Victoria. Vice-capo polizia: combattere la marijuana non e' una priorita' - Italia. Guida dopo aver assunto stupefacenti. Capezzone: inasprire le pene - Italia. Manfredi: solo il cardinal Tonini contesta la cristoterapia di don Gelmini? - Italia. Emergenza cocaina con mix di altre droghe - Italia. Francesco Baccini versus Vasco Rossi ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 5 morti - 113 arresti - 383,499 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 244,590 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 138,909 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 175065 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 1589630 piante di cannabis - 61 giorni di detenzione ARTICOLI 13-08-2007 Morti per guida dopo aver assunto droghe. Stato e Parlamento responsabili Incidente stradale in provincia di Caserta con una bimba di tre mesi morta e 5 feriti: il colpevole guidava la propria auto dopo essersi fatto un mix di cocaina e anfetamine. Molto probabilmente questo autista passera' i guai, ma certamente non potra' essere resuscitata la bimba che e' morta e, soprattutto, non esistera' un indennizzo possibile per i genitori e le sorelline ferite che erano in macchina con lei. Da questo dato di fatto occorrerebbe partire per capire la "filosofia" a cui si dovrebbero ispirare i provvedimenti del legislatore, per rimediare alle emergenze che lui stesso ha determinato con leggi che non funzionano e con addetti incapaci e/o assenti. Invece non e' cosi' e le stragi continuano! La "filosofia" dominate e' quella del "muso duro", della galera infinita, di patenti ritirate, cioe' una repressione che dovrebbe indurre i futuri delinquenti ad avere timore a mettersi in condizione di delinquere e fare male a se stessi e agli altri. "Filosofia" che non ha mai pagato e continua a non pagare e non si capisce perche' dovrebbe esserlo in futuro. E proprio alcuni giorni dopo l'approvazione delle nuove norme del codice della strada, che manca solo prevedano il taglio delle mani per chi guida per aver bevuto troppo alcool o essersi fatto di qualche droga, accade la tragedia di Caserta. A cosa sono servite queste nuove norme? A nulla per il cittadino! Sono servite invece al legislatore incapace per farsi bello, duro e forte di fronte ai propri adulatori (tra gli esseri umani "normali" queste sirene dei legislatori non hanno piu' effetto da tempo), e tutto a spese del contribuente e della vita, questa volta di una bimba. C'e' solo un metodo per farsi meno male: la prevenzione. Invece di spendere i soldi dei contribuenti per fare leggi inutili e procrastinatrici del pericolo, sarebbe bastato aumentare i fondi a disposizione delle autorita' di controllo e moltiplicare il numero delle stesse, dotandole di apparecchiature idonee al controllo e facendo si' che siano sulla strada 24 ore su 24 in tutti i posti possibile e immaginabili. Il miglior deterrente e' la presenza fisica degli accertatori, con gli idonei strumenti. Ricordiamo solo un dato: mezzo milioni di controlli in Italia a fronte di 5 milioni in Gran Bretagna. Vincenzo Donvito -------------------------------------- NOTIZIE 07-08-2007 Usa. Alcolici al malto portano al consumo di marijuana Secondo una ricerca dell'universita' di Buffalo, gli adulti che bevono alcolici derivati dal malto hanno piu' probabilita' di diventare alcolizzati e di avvicinarsi al consumo della marijuana. Questi alcolici sono meno costosi, hanno una gradazione alcolica maggiore (dal 6 all'11%) e spesso sono pubblicizzati per arrivare ad un pubblico giovane. "Nella nostra ricerca gli intervistati hanno dichiarato di bere regolarmente alcolici derivati dal malto, ed e' risultato che questi alcolici portino piu' spesso di altri all'alcolismo e al consumo della marijuana", ha dichiarato R. Lorraine Collins, professore del dipartimento di psicologia e ricercatore del dipartimento sullo studio delle dipendenze dell'universita' americana. Nella ricerca sono stati intervistati 639 giovani (eta' media: 23 anni), che bevono settimanalmente 40 once (poco piu' di un litro) di liquore. La marijuana e' risultata la droga preferita dal 46% di essi. Coloro che bevono e allo stesso tempo fumano hanno dichiarato di fumare circa 19 sigarette a settimana, mentre i non bevitori di alcolici al malto, se fumatori di marijuana, hanno dichiarato di fumarne due. Il primo gruppo ha dichiarato di avere iniziato a bere verso i 13-14 anni, e di consumarne in misura maggiore rispetto al secondo. La ricerca e' pubblicata sul numero di giugno del giornale "Psycology of Addictive Behaviors". 07-08-2007 Italia. Bari. Piu' droga, piu' violenza e piu' liti "Piu' cocaina, marijuana e hashish che passa di mano in mano, soprattutto tra i giovani e piu' litigi all'interno delle famiglie baresi. Il lavoro di prevenzione compiuto nei primi sei mesi di quest'anno dagli agenti dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, ha prodotto un numero di denunce, sequestri e arresti superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 e 'certificato' che a Bari circola piu' droga e che all'interno delle famiglie sempre piu' spesso si finisce per scontrarsi e prendersi a botte". E' quanto riporta il quotidiano 'La Gazzetta del Mezzogiorno', sottolineando che "E' praticamente raddoppiato il quantitativo di dosi sequestrate durante i controlli compiuti tra il primo gennaio e il 30 giugno". "L'ufficio ha sequestrato quest'anno 485 grammi di sostanze stupefacenti di vario genere, piu' del doppio rispetto ai 204 del 2006. Non si tratta di un bilancio parziale, della guerra al narcotraffico, ma di un dato legato alla vita di tutti i giorni". Cresce il numero di giovani baresi che fa uso di droghe, aggiunge 'La Gazzetta del Mezzogiorno' e crescono anche le liti familiari. "Nel 2006 -si legge- gli uomini delle volanti sono intervenuti tra gennaio e giugno per interrompere 261 violenti, rumorosi a volte drammatici alterchi scoppiati all'interno delle pareti domestiche. Quest'anno i soccorsi prestati alle famiglie in guerra sono stati 382". "Il segno 'piu' precede quasi tutti gli interventi effettuati dalle 'volanti': piu' arresti, sono stati 67 nel 2006 e 98 nel 2007; piu' denunce, da 273 a 341; piu' auto e moto sequestrate, da 55 a 94; piu' violazioni amministrative contestate, da 9 nel 2006 alle 18 di quest'anno". 07-08-2007 Bolivia. Ogni giorno sono state sequestrate 1,8 tonnellate di droga La Fuerza Especial de Lucha Contra el Narcotráfico (Felcn) ha confiscato tra gennaio e luglio di quest'anno una media di 1,8 tonnellate di droga al giorno, gran parte della quale marijuana distrutta, poi, in vari paesi delle province del Beni, Cochabamba, Chuquisaca, La Paz e Santa Cruz. Questi dati sono stati diffusi dal viceministro della Difesa Sociale, con una indagine statistica sulle politiche proibizioniste che riferisce in particolar modo sull'efficienza delle 5776 operazioni antidroga eseguite tra gennaio e luglio del 2007 in tutto il territorio nazionale. La Felcn, infatti, ha confiscato circa 382 tonnellate di droga, di cui 1,5 di cloridato di cocaina, 8 di pasta base di cocaina e 373 tonnellate di marijuana. Con questi sequestri la Felcn spera di contribuire a raggiungere l'obiettivo del Governo per interrompere il traffico di droga. Sono stati inoltre distrutti 6 laboratori di raffinazione, 2150 fabbriche di droga, 3360 pozze in cui la droga viene fatta macerare e sono state arrestate 2419 persone coinvolte nella produzione e traffico. A causa, poi, dell'allarmante incremento della produzione e della commercializzazione di marijuana, la Felcn ha attivato diiversi piani d'azione. Gran parte della marijuana viene venduta nelle strade delle citta' di La Paz, Cochabamba e Santa Cruz. E' stato, infine, confermato, sempre grazie alle operazioni svolte dalla Felcn, che le zone di produzione e di transito della cocaina non si trovano esclusivamente nell'interno del Paese ma che esistono corridoi che uniscono la Bolivia con i mercati illegali dell'Argentina, Brasile, Cile e dell'Europa. 07-08-2007 Asia. Relazione Onu: 40 milioni di pillole sequestrate nel 2006 L'aumento avutosi l'anno passato dei sequestri di pasticche e laboratori di metanfetamine, anche se incoraggiante, ha dimostrato la crescita della minaccia delle ATS (anfetamine) nella regione asiatica dove, secondo l'ultima relazione sulla droga realizzata dall'UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), oppio e eroina stanno velocemente diventando droghe, per cosi' dire, datate. L'anno passato sono stati sequestrati piu' di 100 laboratori clandestini di metanfetamine, meta' dei quali solo in Cina. Molti degli altri, trovati in Indonesia, Malaysia, Myanmar e Cambogia, agivano esclusivamente per i mercati d'esportazione. Mentre la regione del Myanmar (ex Birmania), rimane la maggiore produttrice di metanfetamine, Cina e Cambogia si stanno specializzando nella produzione di "crystal methamphetmine" meglio conosciute come "ice" o "shabu shabu". E' stato Jeremy Douglas, coordinatore regionale del progetto dell'UNODC per la regione dell'Asia dell'Est e del Pacifico, a dirlo: "alcuni recenti sequestri di laboratori clandestini che si occupano della produzione di droghe, hanno dimostrato come in Asia la produzione di metanfetamine avviene su scala industriale". Sempre Douglas ha specificato che droghe come l'"ice" sono molto lucrative grazie alla loro purezza che permette di tagliarle anche in seguito. Le Filippine sono considerate il piu' grande mercato in Asia per le "crystal methamphetmine", ma la "shabu" sta diventando popolare anche in Brunei, Indonesia, Malaysia, Australia e Giappone. Le metanfetamine piu' comuni, quelle chiamate "yaa baa" o "crazy drug," sono invece ancora le ATS piu' vendute in Thailandia, Cambogia, Laos e Myanmar. Secondo i dati dell'UNODC circa 19,5 milioni di pasticche, sui 40 sequestrati l'anno passato dalle autorita' in tutta l'Asia, provengono dal Myanmar. "Il sequestro di 19, 5 milioni di pasticche e' stato il risultato di una operazione puntigliosa nel Triangolo d'Oro" ha continuato Douglas, facendo riferimento all'area tra Myanmar, Thailandia e Laos, che e' una delle maggiori produttrici al mondo di oppio ed eroina. Le 19, 5 milioni di pasticche sequestrate erano destinate alle esportazioni soprattutto nei paesi confinanti con la Thailandia. Secondo Douglas nell'area del Myanmar, negli scorsi dieci anni si e' avuta una riduzione significativa delle coltivazioni di oppio proprio in coincidenza con l'aumento della produzione di ATS. Questa e' l'opinione anche di molti agenti anti-narcotici che hanno visto nell'area un vero e proprio boom economico dell'industria di metanfetamine. Contemporaneamente in Asia si e' venuta formando una nuova generazione di persone che abusano di queste sostanze. Per Douglas l'eroina comincia ad essere una droga vecchia mentre le metanfetamine sono molto diffuse nella cultura dei giovani asiatici. D'accordo con i dati dell'UNODC, in Asia le nazioni che hanno riportato il maggior numero di problemi dovuti agli abusi di droga sono state Cina, Indonesia, Malaysia, Myanmar e Vietnam. Il report dell'UNODC conclude affermando che le metanfetamine, sostituendo l'eroina, sono diventate in Asia le principali fonti di preoccupazione per il problema della droga. 07-08-2007 Italia. Bologna: cure precluse a stranieri tossicodipendenti Nel 2006 il Servizio tossicodipendenze (Sert) ha seguito all'interno del carcere della Dozza di Bologna ben 928 persone, di cui 468 stranieri. Ma per i cittadini extracomunitari clandestini con problemi di tossicodipendenza che finiscono dietro le sbarre "non c'e' nessuna possibilita' di concretizzare percorsi di cura, per ragioni economiche, ma anche per l'ambiguita' normativa del Testo unico sull'immigrazione". E' lo stesso Sert a certificare, nero su bianco, che per questi detenuti non e' possibile l'accesso ai percorsi di recupero. "Di fatto, i tossicodipendenti irregolari restano in carcere anche se richiedono di sottoporsi a programma terapeutico, fatta salva la somministrazione del metadone", afferma Desi Bruno, Garante dei diritti delle persone private della liberta' personale del Comune di Bologna. E questo, aggiunge, non e' un problema solo di Bologna, ma "di carattere nazionale". Per cui, Bruno ha deciso di sottoporre la questione al ministro della Salute, Livia Turco, e al ministro dell'Interno, Giuliano Amato, con una lettera (pubblicata poi sul suo sito). Infatti, scrive il Garante, "si tratta di un problema di gravita' assoluta, che si inserisce in un contesto di forte disagio per la popolazione extracomunitaria". Il Garante dei detenuti, dunque, ritiene che la tossicodipendenza "debba rientrare tra le malattie per le quali va garantita la possibilita' di cura, da ritenersi essenziale, per ovvi motivi, a tutela del diritto alla salute individuale e collettiva". Ma ottenere questo riconoscimento appare difficilissimo. Messi in fila problemi e norme in vigore, il Garante chiede quindi a Turco e Amato "di voler esprimere il loro autorevole parere" sulla faccenda. 07-08-2007 Italia. Rifondazione: in carcere per 10 grammi di fumo 'Le nostre peggiori ipotesi sui danni nefasti della legge Fini-Giovanardi sono confermate': lo afferma il responsabile droghe del Prc, Francesco Piobbichi, commentando la notizia dell'arresto a Terni di due sorelle incensurate, rinchiuse in carcere perche' trovate in possesso di 25 grammi di hashish. 'Se a Terni - argomenta Piobbichi - tutti quelli che hanno qualche decina di grammi di fumo in tasca venissero arrestati, non basterebbe lo stadio Liberati a contenerli. In un paese dove scorrono tonnellate di cocaina controllate dalla 'ndrangheta, e dove i politici si danno ai coca party, non passa giorno in cui non si rovina la vita a persone normali, incensurate, che vengono arrestate solo perche' non calcolano bene le quantita' minime'. 'Visto che l'Unione non si sbriga ad abrogare la Fini-Giovanardi, come prevede il programma e' utile che diamo la scossa e la sveglia a questo governo il 20 ottobre' con la manifestazione indetta da Manifesto e Liberazione contro il precariato. Le due sorelle, di 33 e 39 anni, sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Terni per detenzione di sostanze stupefacenti. Le due donne erano a bordo di una Opel Corsa, che e' stata fermata alla periferia della citta' per un controllo. Il loro nervosismo ha insospettito i carabinieri, che hanno perquisito la vettura trovando 25 grammi di hascisc. Le due sorelle sono state subito rinchiuse nel carcere di Vocabolo Sabbione. 07-08-2007 Brasile. Pistole elettriche contro i narcos I poliziotti che a Rio de Janeiro affrontano i narcotrafficanti nelle favelas saranno dotati di pistole elettriche non letali, che paralizzano con una scarica di 50mila volt. Lo ha annunciato il segretario per la pianificazione della sicurezza a Rio, Roberto Sa'. La polizia federale ha acquistato 136 di queste pistole chiamate Taser per un costo di quasi 1.000 euro ciascuna. Prima verranno assegnate al battaglione di polizia per operazioni speciali (Bope), che combatte il traffico di droga nelle baraccopoli sulle colline della metropoli carioca. Le Taser paralizzano gli arti inferiori della vittima facendolo cadere, e lo lasciano in uno stato confusionale. Basta che l'obiettivo sia a meno di otto metri di distanza, la pistola elettrica spara due arpioncini che al contatto con la pelle mandano per cinque secondi una scarica di 50mila volt. Amnesty Internacional ha protestato per l'utilizzo delle pistole elettriche nelle favelas di Rio, denunciando che queste armi non sono al cento per cento sicure: in almeno 74 casi in tutto il mondo le scariche hanno causato la morte delle persone colpite. Il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva ha annunciato ieri che verranno spesi per le favelas delle grandi metropoli del Brasile 55 miliardi di euro, cifra record nella storia brasiliana. In questa somma sono inclusi numerosi milioni per migliorare le condizioni di sicurezza nelle baraccopoli. 07-08-2007 Francia. Verdi: legalizzare la marijuana In un'intervista a Liberation, l'esponente dei verdi Dominique Voynet ha rinnovato la sua posizione a favore della 'legalizzazione controllata' della marijuana in Francia contro 'l'attuale politica del divieto ipocrita e inefficace'. Secondo l'esponente verde 'la legalizzazione favorirebbe la prevenzione'. 'Se la marijuana fosse una droga legale, come l'acol o il tabacco, si potrebbe comunicare piu' chiaramente sui suoi pericoli', aggiunge la Voynet che si dice contraria alla 'semplice depenalizzazione' della marijuana che secondo lei 'non impedirebbe l'economia sotterranea e parallela'. Dominique Voynet interviene su Liberation che dedica oggi la prima pagina all'uso della marijana e a sui rischi ricordando che in Francia ci sono 1,2 milioni di fumatori regolari di marijuana di cui 550 mila la usano tutti i giorni. Il quotidiano ritorna anche sulla 'banalizzazione' della droga in Francia dovuta a dei costi piu' bassi (un grammo di marijuana costa 4 euro, cioe' il 30% in meno rispetto a 10 anni fa). 07-08-2007 Usa. Chi ha usato droghe potra' entrare in Fbi J.Hedgar Hoover, il cui dito puntato contro "il falso coraggio" e i crimini indotti dalla marijuana è ancora impresso nella memoria storica del Bureau, non avrebbe gradito. Ma lo Fbi ha deciso di aprire le sue porte anche ad analisti, programmatori e agenti speciali che abbiano fatto uso di droghe non solo sporadicamente in passato. Un adeguamento alla realta', e non solo a quella fotografata dalle statistiche (un americano su 3 ha fumato marijuana nella sua vita, per stare solo allo stupefacente più diffuso): "Abbiamo realizzato che la nostra politica in materia di droghe era nettamente fuori-passo rispetto a quella delle altre agenzie di intelligence", spiega uno dei responsabili della Divisione sicurezza del Fbi, Jeffrey Berkin, al Washington Post che ha scoperto le nuove norme in vigore da inizio anno. Finora lo Fbi respingeva qualsiasi candidatura di chi avesse usato marijuana per piu' di 15 volte o altri stupefacenti per 5 nella sua vita. Un criterio senza possibilita' di deroghe o di interpretazioni diverse che adesso e' stato sostituito con riferimenti temporali: non sperate di entrare tra gli agenti federali se avete usato droghe nei 10 anni precedenti ai test di ammissione, o marijuana nell'arco degli ultimi 36 mesi. Un allentamento -fermo restando che il rapporto avuto con gli stupefacenti viene analizzato al di la' della distanza temporale- che non toglie al Bureau il primato di intransigenza: la Cia considera solo gli ultimi 12 mesi prima dell'invio del curriculum. E anche la Dea e' permissiva: se "non ci sono prove di un uso regolare e confermato", l'anti-droga non chiude le sue porte a chi ha avuto esperienze passate con gli stupefacenti. 08-08-2007 Gb. Willem Buiter: liberalizzare tutte le droghe Mentre il Governo britannico sta considerando di inasprire le pene per chi usa e spaccia cannabis, che verrebbe riclassificata passando di categoria dalle sostanza psicotrope leggere a quelle medie, una voce autorevole fa appello dalle colonne del quotidiano Financial Times alla liberalizzazione totale degli stupefacenti, 'In nome della liberta' e della sicurezza', come recita un vistoso titolo pubblicato nella pagina delle opinioni. L'economista e commentatore Willem Buiter scrive che 'l'unica eccezione alla legalizzazione dovrebbe riguardare sostanze il cui consumo inducesse comportamenti potenzialmente a rischio per altre persone oltre ai consumatori'. Consentire lo smercio della droga significherebbe anche il controllo della sua qualita' e purezza. Inoltre, gli stupefacenti verrebbero tassati, esattamente come avviene per l'alcol o il tabacco. Secondo Buiter, 'non spetta al governo proteggere persone adulte e capaci di intendere e di volere dalle conseguenze prevedibili del loro comportamento. Uno stato deve assumersi il compito di informare le persone che fossero male o insufficientemente informate dei rischi insiti nel fare uso di droga, nonche' di tutelare i minori o chi non e' in grado di decidere per proprio conto della propria vita', ma li' il suo compito deve cessare'. Un argomento pragmaticamente a favore della liberalizzazione degli stupefacenti, aggiunge Buiter, che e' professore alla 'London school of economics', e' che la loro criminalizzazione produce forti rendite illecite e non fa che favorire gli imprenditori-criminali nel ricorso a violenza, intimidazione, corruzione ed estorsione per non perdere e per incrementare i loro guadagni. Un altro argomento a favore della legalizzazione e' che l'eliminazione sistematica delle coltivazioni di papavero da oppio e di coca lascerebbe le popolazioni delle rispettive aree geografiche di diffusione prive di una importante fonte di reddito, dando piu' margine di manovra ai taleban in Afghanistan e, in Colombia, alle forze della guerriglia. 08-08-2007 Repubblica Ceca. Socialdemocratici pensano a legalizzazione droghe leggere ed eutanasia Il partito d'opposizione social democratico (Cssd) ha in cantiere un programma elettorale di modernizzazione che include proposte di legalizzazione delle droghe leggere e dell'eutanasia. Le proposte sono state redatte da Petr Dimun, consigliere del segretario del Cssd Jiri Paroubek. Nel 2005-2006, Dimun e' stato portavoce del ministro della Giustizia Pavel Nemec (dell'Unione della liberta', Us-Deu). "Come membro del Cssd, cerchero' di far passare le mie proposte", ha detto Dimun al quotidiano. Paroubek non si e' ancora pronunciato sulle proposte del suo consigliere. Al contrario, il vice segretario del Partito Zdenek Skromach ha gia' fatto sapere di essere contrario alla legalizzazione delle droghe leggere e dell'eutanasia. "Queste sono le proposte che Dimun aveva gia' fatto durante l’ultima campagna elettorale dell’Unione della liberta'. Ne conosciamo tutti il risultato…", ha detto ironicamente il numero due del Cssd. L'Unione della liberta' non e' infatti riuscito ad ottenere un singolo eletto nelle passate elezioni. 08-08-2007 Italia. Padova. Raccolta firme per nuovo muro antispaccio Dopo via Anelli, Padova potrebbe inaugurare presto un nuovo muro: a sollecitarlo sono gli abitanti di via Manara, un'altra area 'calda' della citta', che hanno gia' raccolto 600 firme per sollecitare il sindaco Zanonato e il commissariato della Stanga ad adottare nella zona lo stesso provvedimento contro spacciatori e clandestini. Via Manara, ricorda oggi il Gazzettino, e' la stessa arteria stradale nella quale l'altro giorno sono stati aggrediti due sottufficiali dei Carabinieri da due immigrati tunisini. Uno dei militari, colpito a bottigliate, ha riportato una ferita suturata con 30 punti alla testa. Il militare e' gia' stato dimesso dall'ospedale. Sono due i condomini presi particolarmente di mira dagli abitanti della zona, il 37 e il 39, nei quali sono ubicati una cinquantina di mini alloggi, trasformati -secondo la denuncia dei residenti- in enormi discariche che creano seri problemi di igiene pubblica. 08-08-2007 Spagna. Aragona. Cresce il consumo di cannabis ma e' l'alcool la droga piu' comune E' l'alcool la droga piu' consumata. Nonostante per molti la dipendenza da questa sostanza non sia cosi' preoccupante come quella da cannabis e cocaina, nell'ultima edizione (2007) dei "Datos Básicos" di Aragona si legge che circa il 97% degli aragonesi ha consumato bevande alcoliche una volta nella propria vita e che un 67% lo ha fatto nell'ultimo mese. Sensibilmente minore, il 14,6%, e' la percentuale di quelli che consumano alcool quotidianamente. La tolleranza che la societa', per ragioni culturali, ha sempre dimostrato nei confronti del consumo di alcool non ha fatto che inasprire maggiormente gli avvertimenti degli specialisti che si occupano di salute e tossicodipendenze. Molte delle conseguenze dell'abuso di alcool ricadono infatti sui diretti interessati, che non sanno fino a dove possono arrivare i danni alla salute. Non si parla solo di danni irreversibili all'organismo ma anche di perdita di virilita' e la sindrome che provoca l'astinenza e' mortale nel 50% dei casi. Inoltre l'abuso di sostanze alcoliche puo' facilmente portare al consumo di altre sostanze il cui consumo, nonostante non sia generalizzato e comune come quello della birra o dei cocktail, cresce rapidamente. Ad Aragona, secondo il rapporto che sta per essere reso pubblico dal'amministrazione, una persona su quattro tra i 15 e i 64 anni ha provato a fumare cannabis almeno una volta nella vita, l'8,3% confessa di averlo fatto negli ultimi 12 mesi e il 5,4% negli ultimi 30 giorni. E se nel 2001 il 1,1% degli aragonesi intervistati affermava di fumare cannabis una volta al giorno, oggi la percentuale e' salita al 1,3. L'aumento non sembra essere a prima vista molto evidente ma dovrebbe essere sufficiente per mantenere l'allarme. Onnipresente quasi come l'alcool e' il tabacco, che e' stato abbandonato da molti uomini ma non altrettanto dalle donne. I dati del rapporto indicano che si fuma piu' nella provincia di Aragona che in tutta la Spagna. La differenza piu' evidente si ha confrontando la media degli spagnoli che hanno provato a fare un tiro di sigaretta almeno una volta nella vita (69,5%) con quella degli aragonesi (77,7%). La distanza di riduce quando si guardano le persone che hanno fumato nell'ultimo mese (40,4% ad Aragona e 38,4% in Spagna) e quotidianamente negli ultimi tre giorni (34,4% degli aragonesi, 38,4% degli spagnoli). L'amministrazione di Aragona con la "Dirección Provincial de Salud Pública" ha organizzato un piano che questo anno investira' 3.685.000 euro per assistenza e prevenzione delle dipendenze. Questa strategia ha una durata di 3 anni (2005-2008) e in totale destinera' 16 milioni e mezzo di euro. 08-08-2007 Messico. Arrivano nuovi fondi dagli Usa per lotta al narcotraffico Dopo anni di rapporti tesi e reciproci sospetti, Washington sta per stanziare un maxi fondo di aiuti al Messico per contribuire alla lotta alla droga. Stando al quotidiano americano 'Washington Post', si tratta di un contributo piuttosto sostanzioso, lo sforzo maggiore degli Usa per contrastare il narcotraffico all'estero da quando e' stato varato il "Plan Colombia", 5 miliardi di dollari in 7 anni a favore di Bogota'. "Sono sicuro che si trattera' di centinaia di milioni di dollari -dice il deputato democratico Henry Cuellar- se vogliamo riuscire a estirpare questo cancro laggiu', dobbiamo investire parecchio". Quanto ai tempi, il parlamentare texano anticipa che l'annuncio potrebbe avvenire anche il prossimo 20 agosto, in occasione dell'incontro in Quebec tra il presidente George W. Bush, il capo dello Stato messicano Felipe Calderon e il primo ministro canadese Stephen Harper. Calderon, nota il quotidiano americano, ha impressionato l'amministrazione estradando negli Usa un numero record di sospettati di narcotraffico e destinando oltre 20 mila uomini, tra agenti federali e militari, al contrasto della criminalita' e del traffico di stupefacenti, ma tale impegno non ha fermato le violenze. Il pacchetto di aiuti rappresenta una svolta nei rapporti tra i due Paesi, secondo un funzionario repubblicano impegnato sul fronte della lotta alla droga. "Uno stupefacente cambiamento di rotta -dice il funzionario che ha chiesto l'anonimato- e' il riconoscimento che Calderon ha un problema. E che un suo successo, o un fallimento, avra' delle ripercussioni anche da noi. Gli anni delle accuse -considera- sono dietro le spalle". 08-08-2007 Usa, Rapporti tra terrorismo islamico e narcos messicani Gli Stati Uniti sospettano che esista una connessione diretta tra il terrorismo islamico e il cartello della droga in Messico. Anche per questo si apprestano ad un giro di vite sull'immigrazione lungo quel confine. Lo rivela un Rapporto riservato del Dipartimento per la Sicurezza Interna, in base al quale terroristi islamici con cittadinanza ispanica sono da tempo in contatto con le potenti bande di trafficanti messicani sia per cercare di entrare nel territorio degli Stati Uniti, sia per finanziare la rete terroristica attiva in Medio Oriente. Nel Rapporto, stralci del quale sono stati pubblicati oggi dal quotidiano Washington Times, si precisa che la connessione tra terroristi e trafficanti si e' consolidata nel tempo fino diventare una minaccia verosimile: la connessione e' tale che "e' come se eventi terroristici delle proporzioni dell'11 settembre siano facilitati, deliberatamente o meno, dai trafficanti di droga che operano al confine tra Stati Uniti e Messico". E' anche per questo motivo che il Governo Usa si appresta a un giro di vite per quanto riguarda immigrazione, lotta alla droga, controlli alla frontiera col Messico. Sia il Washington Post che il New York Times anticipano oggi i contenuti di un accordo, dato per 'imminente', tra l'amministrazione Bush e Citta' del Messico riguardante appunto i controlli al confine, i poteri di indagine da parte degli Usa in territorio messicano, gli aiuti e il sostegno da parte americana alle squadra antidroga messicana. In particolare gli Usa si impegnerebbero a fornire al Messico aerei di trasporto per le squadre speciali antidroga, sofisticati apparati tecnici (come radar per seguire i battelli dei trafficanti), dotazioni tecnologiche per le intercettazioni a distanza. 08-08-2007 Italia. Venezia. Allarme aumento consumo eroina Consumo di droga: a Mestre e a Venezia e' nuovamente allarme rosso, con un 'ritorno' dell'eroina e un aumento vertiginoso dei giovanissimi che ne fanno uso, mentre vanno sempre fortissimo le droghe sintetiche. E' quanto emerge dai dati del Servizio riduzione del danno del Comune di Venezia presentati oggi nel corso di una conferenza stampa. 'Il dato piu' preoccupante che emerge -ha spiegato il dirigente dell'assessorato alle Politiche sociali Pierangelo Spano- e' che sta tornando in auge il consumo di eroina, sia fumata sia iniettata, e che sta aumentando vertiginosamente la percentuale dei giovanissimi (15-24 anni) che ne fanno uso: siamo passati dal 7% del 2002 al 45,6% del 2006, per arrivare, in questi primi 6 mesi del 2007, al 51% delle persone da noi contattate. E' in aumento, tra l'altro, anche l'uso di droga tra le ragazze (passato in poco tempo dal 10 al 20%), nonche' degli immigrati, specie dai Paesi dell'Europa dell'Est'. Il Servizio Riduzione del danno, attivo ormai da 10 anni, opera con un camper in strada, contattando i ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti, offrendo loro informazioni, ma anche un luogo dove poter avere cibo, bevande, siringhe sterilizzate, medicinali. 'Questi dati -commenta l'assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer- ci invitano a non abbassare la guardia, ma al contempo confermano l'efficacia della presenza delle operatrici e degli operatori di strada, che ci aiutano a saper leggere con tempestivita' le variazioni dei fenomeni legati al consumo di stupefacenti e a proporre, in tempo quasi reale, nuovi servizi'. E' per questo che il 17 settembre, in via Giustizia, il Comune aprira' un 'Drop-In': un luogo dove le persone con problemi di droga avranno la possibilita', quattro volte la settimana, non solo di usufruire dei servizi gia' offerti dal camper viaggiante, ma anche di farsi una doccia, di lavarsi la biancheria, di navigare su Internet, di cercare un lavoro, di collaborare al giornalino 'Ladri di biciclette'. Sempre in settembre scattera' il progetto 'Tips & Tricks', che prevede l'attivazione di un secondo camper itinerante che avra' lo scopo di entrare in contatto, questa volta, con i consumatori di droghe sintetiche. 'Le persone fanno uso di queste sostanze -e' stato spiegato- sono ben piu' numerose di quelle che consumano eroina o cocaina e che, si calcola, nel Comune di Venezia, siano tra i 1.500 e i 2.000. Sono dati davvero allarmanti, che ci spingono a chiedere con forza che il problema droga, in Italia, torni ad essere considerato prioritario.' 09-08-2007 Italia. Nuove norme CdS. Manfredi/Radicali: impunita' e scappatoie classiste In merito all'attuazione del D.L. 3 agosto 2007, n. 117 (Disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione), entrato in vigore sabato 4 agosto, Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani) ha dichiarato: L'entrata in vigore da un giorno all'altro di norme che comunque riguardano milioni di cittadini e che comunque comportano forti sanzioni sia penali sia amministrative lasciava gia' perplessi. Ora, dalle prime applicazioni sulla strada, emergono situazioni paradossali: a Torino un guidatore talmente ubriaco da non riuscire a soffiare la seconda volta nel palloncino non e' incorso in alcuna sanzione poiche' "l'accertamento tecnico non e' completo". Chi maggiormente sarebbe passibile di sanzioni rischia di essere premiato con l'impunita' … e nel Paese dei Cachi molti guidatori si fingeranno talmente brilli da evitare la prova palloncino! E grazie alle nuove norme, anche chi si rifiuta semplicemente di sottoporsi alla prova etilometro o agli esami sulle sostanze stupefacenti limita fortemente i danni: e' soggetto alla sanzione amministrativa (pagamento di una somma da 2.500 a 10.000 euro) piu' la sospensione della patente di guida da sei mesi a due anni e al fermo del veicolo per sei mesi (ma solo se l'auto e' sua). Evita cosi', se ha assunto alcolici in misura consistente, l'ammenda da 1.500 e 6.000 euro e, soprattutto, l'arresto fino a sei mesi; se ha assunto sostanze stupefacenti, l'ammenda da 1.000 a 4.000 euro e l'arresto fino a tre mesi. E' evidente che i cittadini piu' ricchi hanno piu' possibilita' di farla franca. Infine, e' utile ricordare come saranno sicuramente fonte di contestazioni e di ricorsi le disposizioni riguardanti gli autovelox (le loro modalita' di impiego sono demandate a un decreto del Ministro dei trasporti ancora da fare) e l'obbligo dei gestori dei locali di esporre tabelle che (udite, udite) riproducano: "a) la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell'aria alveolare espirata; b) le quantita', espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche piu' comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso corporeo.". Anche qui si rimanda la patata bollente ad un decreto del ministro della Salute … da emanare entro ottobre. Il decreto-legge del governo ricorda le dettagliatissime "grida" citate dal Manzoni con cui nell'Italia del 1600 si volevano contrastare i prepotenti; allora come oggi, l'unica legge veramente in vigore e' quella de "A chi la tocca, la tocca!". 09-08-2007 Italia. Palermo. Sequestrate 1,4 milioni di piante di cannabis Una coltivazione con circa 1,4 milioni di piante di cannabis indica e' stata scoperta dai carabinieri nella campagne di San Cipirello, in provincia di Palermo. L'area si estende per oltre 12mila metri quadri ed e' circondata da terreni regolarmente coltivati a vigneto. Le piante sono di altezza variabile dai 40 centimetri al metro e mezzo. Si tratta di un vero e proprio sequestro record. 09-08-2007 Usa. Texas. Willie Nelson cantera' per la legalizzazione della marijuana Willie Nelson, il leggendario cantante country, cantera' per la legalizzazione della marijuana venerdi' prossimo a Austin, nel Texas. I proventi del concerto andranno ad organizzazioni impegnate sul fronte della riforma delle leggi sulla droga. "Mi piacerebbe che la cannabis fosse tassata, regolamentata e considerata per quello che e', una sostanza meno pericolosa di alcool e tabacco", ha detto Nelson, spiegando che ha smesso di bere e di fumare, ma non di usare marijuana. All'evento, denominato Freedom Fest, sono stati invitati alcuni dei piu' influenti gruppi antiproibizionisti nella speranza di raggiungere un migliore coordinamento a livello nazionale. A chi lo accusa di mettere in pericolo la salute dei piu' giovani, Nelson risponde: "Ai giovani dico di non fumare, perche' devono ancora sviluppare polmoni e cervello. Ma quando si arriva a 74 anni di eta' come me, non credo che nessuno abbia il diritto di impormi cio' che devo o non devo fare per la mia salute". 09-08-2007 Usa. Diminuisce il consumo di cocaina a Detroit e in molte altre citta' Secondo la Casa Bianca, in molte citta' americane tra cui anche Detroit, stanno diminuendo i consumi di cocaina. La riduzione del commercio di questa sostanza sarebbe attribuibile agli sforzi delle forze dell'ordine negli Stai Uniti, in Messico, ed in Centro e sud America. John P. Walters, direttore del "National Drug Control Policy" dell'amministrazione Bush, ha dichiarato che se i dati dei rapporti che sta ricevendo dagli investigatori sono giusti, la diminuzione delle quantita' di cocaina nelle citta' americane e' senza precedenti e riguarda ben 37 citta' in cui tra l'altro i prezzi stanno aumentando. Questo, a sua volta, sta facendo si' che meno persone consumino questa sostanza. Sempre Walters, giovedi' scorso ha dichiarato che questa situazione si sta ampliando a larga scala e che ovviamente non puo' che soddisfare. Perche' meno persone subiscono danni dal consumo di droga. Nonostante dai rapporti non ci sia un modo per quantificare questa diminuzione, dal "National Drug Control Policy" fanno sapere che a Detroit il prezzo medio per un kg di cocaina era negli ultimi tre mesi del 2006 tra Usd18,500 e Usd 24,000 ed ha continuato a salire fino ad oggi per piu' del 70%. Le altre citta' in cui si e' avuta questa diminuzione sono New York, Los Angeles, Indianapolis, Philadelphia, Cleveland e Grand Rapids in Michigan. Walters ha continuato ad illustrare i dati precisando che: "Le informazioni arrivano da un'indagine a larga scala, intercettazioni e altri mezzi delle forze dell'ordine e sono relative alle piu' grosse organizzazioni criminali e non al semplice commercio di strada". Relativamente agli effetti di questa diminuzione e il relativo aumento dei prezzi, Walters ha detto che generalmente c'e' meno violenza quando il mercato della droga si contrae e che se le persone non possono assumere cocaina sono piu' invogliate a cercare aiuto per curare la loro dipendenza. La maggiorparte delle violenze legate al consumo di droga e' opera di persone sotto effetto di droga. Una riduzione del genere, quindi, non puo' che farne a sua volta diminuire il consumo. Walters ha anche detto che normalmente i ricettatori di droga quando ci sono contrazioni nel mercato di una sostanza, hanno sempre cercato di venderne altre ma che questo non sta succedendo ora perche' non ci sono aumenti in nessun altro mercato di droga. A Detroit, il portavoce della polizia James Tate ha detto che c'e' stata una vera e propria riduzione del consumo di cocaina ed eroina, con molti meno sequestri che negli anni passati. Ha anche precisato che i motivi di questa diminuzione non sono del tutto chiari, cioe se per l'aumento dei prezzi o per una maggiore informazione sui rischi della droga. Tate ha concluso ricordando che il consumo di droga a Detroit si e' spostato a favore della marijuana. 09-08-2007 Bolivia. Piu' di un quarto della cocaina sequestrata proviene dal Peru' Il capo della "Fuerza Especial de Lucha Contra el Narcotráfico" (FELCN), colonnello René Sanabria, ha spiegato all'agenzia di stampa Efe che 3 delle 11 tonnellate di cocaina sequestrata in Bolivia da gennaio fino ad oggi, erano di origine peruviana (circa il 27,2%). Inoltre ha detto che la maggiorparte della droga sequestrata aveva come destinazione Brasile, Cile, Argentina ed Europa dove la Spagna e' uno dei Paesi in cui se ne fa maggior uso. Secondo invece quanto pubblica oggi il quotidiano "La Razón", il ministro boliviano della Difesa, Felipe Cáceres, afferma che la droga peruviana trovata nel Paese rappresenta piu' del 50% del totale sequestrato. Il ministro Caceres ha anche dichiarato che i narcotrafficanti del Paese vicino hanno trasformato la Bolivia in un ponte internazionale per l'esportazione di stupefacenti. All'inizio del luglio scorso nella citta' orientale di Santa Cruz, la polizia boliviana ha sequestrato 487 kg di cocaina che proveniva dal Peru' e che era nascosta sotto un camion. Il colonnello Sanabria ha comunque precisato che attualmente in Bolivia arrivano piu' foglie di coca peruviana perche' i narcotrafficanti la preferiscono in quanto piu' economiche di quelle boliviane. Secondo la legge boliviana e' permesso la coltivazione di 12.000 ettari di piante di cocaina in tutto il Paese mentre il resto delle coltivazioni sono considerate illegali. Il governo di Evo Morales tuttavia ha un progetto per portare le coltivazioni di cocaina legali da 12 a 20.000 ettari. Secondo un rapporto dell'Onu, la produzione di cocaina in Bolivia dal 2005 al 2006 e' cresciuta del 18%, nello stesso periodo i coltivatori sono aumentati dell'8%. 09-08-2007 Canada. Approvata la somministrazione del Sativex Health Canada ha approvato l'uso del Sativex, medicinale a base di cannabis, anche per i malati di cancro. Il medicinale e' dal 2005 somministrato ai malati di sclerosi multipla. 09-08-2007 Usa. Kansas. Nuova organizzazione per il consumo terapeutico della marijuana E' nata una nuova organizzazione per la tutela dei malati, consumatori di marijuana terapeutica, e dei medici che la prescrivono. Il Kansas Compassionate Care Coalition intende tutelare i malati che usano la sostanza per combattere i dolori provocati da alcune malattie, come ad esempio l'aids, la sclerosi multipla, il glaucoma o l'epilessia o causati dalla chemioterapia. "Il nostro obiettivo e' semplice, ossia permettere che siano i medici e non i politici a decidere cosa sia meglio per i malati, e proteggere i cittadini dall'arresto per il consumo di marijuana", ha dichiarato Laura Green, direttrice del gruppo. "Nessuno dovrebbe essere arrestato solo perche' vuole stare meglio (in salute). Noi lavoriamo con i parlamentari dello Stato, le forze di polizia e i medici per fare approvare una legge che aiuti i cittadini". In Kansas il possesso di qualsiasi quantita' di marijuana e' punito con l'arresto fino ad un anno e con una multa di 2.500 dollari; la coltivazione di cinque o piu' piante, anche per consumo medico, comporta l'arresto dagli 11 ai 17 anni. 09-08-2007 Brasile. Si' all'estradizione di Abadia se Usa garantisce di non applicare la pena di morte Il Brasile accettera' di estradare negli Stati Uniti il boss colombiano della cocaina Juan Carlos Ramirez Abadia, arrestato tre giorni fa a San Paolo, solo se ricevera' garanzie che non sara' punito con la pena di morte, anche se lo stesso Abadia ha chiesto di essere inviato in Usa e ha detto di essere disposto a collaborare con le autorita' americane. La Costituzione brasiliana proibisce infatti l'estradizione di criminali, brasiliani o stranieri, in Paesi dove rischiano la pena di morte. Su Abadia pesano accuse per almeno 15 omicidi in Stati americani come New York, Washington e Colorado, dove vige tuttora la pena di morte. Ieri il Supremo tribunale federale (Stf) ha decretato la detenzione preventiva di Abadia, considerato oggi uno dei maggiori narcotrafficanti al mondo, in un carcere di massima sicurezza a San Paolo. Il governo americano ha adesso 60 giorni per richiedere l'estradizione, ma dovra' fornire garanzie che il boss colombiano, soprannominato 'Chupeta' per la mania di succhiare leccalecca, non sara' condannato alla pena capitale, altrimenti il Stf potrebbe negare l'autorizzazione. Sulla questione e' intervenuto ieri anche il procuratore generale colombiano, Mario Iguaran. 'Se sara' necessario ricorreremo ad altri strumenti di collaborazione giudiziaria internazionale di lotta alla criminalita' organizzata, per far si' che Abadia possa finire almeno qui, se non negli Stati Uniti', ha detto Iguaran all'agenzia Ansa. 'Chupeta' ha intanto ribadito la sua intenzione di collaborare con la Dea (Drug Enforcement Agency) americana, che aveva gia' preannunciato, secondo alcune fonti non confermate, a due agenti della Dea presenti al suo arresto. Il boss ha rivelato agli agenti federali brasiliani di essere arrivato in Brasile in nave tre anni fa con una valigia contenente 4 milioni di dollari, per sfuggire alla giustizia colombiana, grazie anche ai suoi legami con trafficanti messicani. E' emerso intanto che Abadia aveva in qualche modo subodorato che il cerchio si stava stringendo attorno a lui in Brasile, e percio' si preparava a fuggire in Uruguay, da dove intendeva rimettere gran parte del suo patrimonio di 1,8 miliardi di dollari in paradisi fiscali e sparire per qualche tempo, grazie anche alle quattro plastiche facciali realizzate in Colombia e in Brasile. 10-08-2007 Afghanistan. Usa rafforza la propria strategia anti-oppio Con le buone o con le cattive, la produzione di oppio in Afghanistan deve essere sradicata. L'Amministrazione Bush ha presentato oggi le linee-guida della sua strategia: altri 50-60 milioni di dollari annui in aggiunta ai 420 del fondo creato per incentivare la conversione delle coltivazioni di papaveri o la loro distruzione. Un rafforzamento della "strategia del bastone e della carota", ha sintetizzato il responsabile della sezione narcotici del Dipartimento di Stato: "Vogliamo essere sicuri che ci siano premi maggiori per i successi e conseguenze maggiori per i fallimenti", ha spiegato Tom Schweich. Finora, nonostante sia aumentato il numero delle zone 'free', la produzione complessiva di oppio dell'Afghanistan è ulteriormente aumentata. Si ritiene -le Nazioni Unite diffonderanno a metà settembre il rapporto ufficiale aggiornato- fino al 95% della produzione mondiale; con una crescita di 3 punti rispetto al 2006, e del 25% rispetto al 2000 (alla vigilia dell'invasione Usa). Le coltivazioni crescono soprattutto nella provincia di Helmand, quella più restia a piegarsi all'ordine imposto dal governo Karzai e dagli occidentali. I contadini sembrano indifferenti agli incentivi, per un insieme di fattori che oltre al narcotraffico che finanzia i talebani include anche la corruzione dei funzionari governativi. "L'oppio è una minaccia enorme, probabilmente seconda solo al terrorismo, per il futuro dell'Afghanistan", ha ammonito lo zar anti-droga della Casa Bianca, John Walters. La 'nuova' strategia statunitense verra' messa a punto nei dettagli a giorni, dopo l'incontro tra Bush e Karzai. 10-08-2007 Afghanistan. Le delusioni dell'azione britannica L'operazione anti-narcotici finanziata dalla Gran Bretagna in Afghanistan non ha prodotto i risultati sperati, con il Paese che anche quest'anno si prepara a registrare una produzione record di oppio. Lo scrive l'edizione online del quotidiano britannico The Guardian, citando Lord Malloch-Brown, ministro del Foreign Office responsabile per l'Afghanistan, che si e' detto estremamente deluso. "L'Afghanistan avra' un secondo anno consecutivo di coltivazioni record di oppio. Le prime indicazioni suggeriscono che la produzione sara' anche maggiore dell'anno passato", ha dichiarato Malloch-Brown, citato sempre dal quotidiano. Londra, afferma ancora il Guardian, si prepara a spendere altri 34 milioni di euro per le operazioni anti-droga mentre l'Amministrazione Bush ha presentato ieri le linee-guida di una sua nuova strategia: altri 50-60 milioni di dollari annui in aggiunta ai 420 del fondo creato per incentivare la conversione delle coltivazioni di papaveri o la loro distruzione. 10-08-2007 Italia. Genova. Piu' processi per la guida sotto effetto di stupefacenti e alcool Sono quasi triplicati i procedimenti iscritti presso la Procura di Genova per guida sotto l' effetto di stupefacenti considerando che, da 65 iscritti nel 2005 e 93 nel 2006, si e' passati a 101 solo dal primo gennaio al 31 luglio 2007. La tendenza a crescere e' rilevata anche per i procedimenti riguardanti la guida in stato di ebbrezza alcolica: 1013 nel 2005, 996 nel 2006 e 705 nei primi sette mesi di quest'anno. I dati sono stati forniti dal procuratore aggiunto Francesco Cozzi che coordina, tra l'altro, il settore dei reati in materia di codice della strada. Per quanto riguarda i procedimenti riferiti a persone denunciate per aver guidato in stato di ebbrezza alcolica vi e' un aumento del 25-30% effettivo su base annua con una media mensile dell'84,4% nel 2005, dell'83% nel 2006 e del 100,7% nel 2007. La considerazione e' che l'aumento e' si' dovuto ai maggiori controlli ma se questi ultimi dovessero aumentare si avrebbe, di conseguenza, un'impennata dei procedimenti. Per quanto riguarda la guida sotto l' effetto di stupefacenti Cozzi ha detto che i dati rilevati destano preoccupazione considerando una media mensile di procedimenti iscritti del 5,4% nel 2005, 7,8% nel 2006 e 14,4% nei primi sette mesi del 2007. A questo proposito Cozzi ha spiegato che dovrebbero essere migliorate le procedure di controllo e che 'la Regione Liguria e l'Asl dovrebbero fare in modo di dotarsi di strumentazioni piu' precise per questo tipo di esami che consentano di accertare la quantita' e la qualita' dello stupefacente'. Sono in aumento anche i procedimenti relativi a denunce per guida in stato di ebbrezza alcolica e stupefacenti: dai 1089 del 2006 si e' passati a 806 nei primi sette mesi del 2007 con una media mensile del 90,8% dell'anno scorso e di 115,1 dal primo gennaio al 31 luglio 2007 ed un aumento complessivo di 26,7%. La media mensile e' comunque di un centinaio di procedimenti tra guida in stato di ebbrezza alcolica e di quella sotto l' effetto di stupefacenti. Il procuratore ha detto di essere d'accordo sulle modifiche previste dal decreto-legge emanato recentemente in materia di codice della strada soprattutto per quanto riguarda l'inasprimento di pena finale graduato a seconda del tasso alcolico rilevato e dell'eventuale incidente provocato. 'E' positivo - ha affermato - sul piano della prevenzione generale tenendo conto della scarsa efficacia delle sanzioni precedenti. Preoccupa pero' che le sanzioni del decreto-legge puniscano lo stato di alterazione da stupefacenti meno gravemente (la pena e' al massimo di 3 mesi) rispetto alla guida per alcool che arriva a 6 mesi quando si supera il tasso alcolico di 1,5'. Cozzi si e' augurato 'che il Parlamento, nel momento di convertire in legge il decreto, si adegui alla linea sanzionatoria 'anche per quanto riguarda la possibilita' di una sostituzione immediatamente efficace della pena dell'arresto con misure alternative quali i lavori di pubblica utilita' visto che l'arresto non diventa mai effettivo. Inoltre che introducano la possibilita' di fermare il conducente nei casi piu' gravi'. 11-08-2007 Afghanistan. Senza risultati il programma Ue per addestramento polizia Afghanistan. Senza risultati il programma Ue per addestramento polizia Il programma di addestramento della polizia afghana dell'Unione Europea (decisione del mese scorso) non ha fino ad ora ottenuto i risultati pianificati. Il settimanale tedesco Der Spiegel denuncia che il gruppo di 160 funzionari inviati in Afghanistan dallo scorso giugno per offrire la loro esperienza nel condurre indagini soprattutto nel settore della lotta al narcotraffico, non ha molto lavoro da svolgere. E questo a causa del ritardo del Governo afghano nello scegliere gli agenti da inserire nel programma e nei corsi di addestramento. Il programma dell'Ue guidato dal generale tedesco Friedrich Eichele e' frenato anche dall'usuale problema di Cipro, che ostacola in diverse altre situazioni la cooperazione fra Nato e strutture di difesa e sicurezza dell'Ue (in questo caso contingenti Isaf dovrebbero assicurare la sicurezza della missione europea). La Turchia infatti, Paese membro della Nato e non dell'Unione Europea, blocca l'accordo che regola la cooperazione fra le due istituzioni, anche in Afghanistan. Der Spiegel cita fra i problemi della missione anche il sistema di reclutamento della polizia afghana, per cui una volta terminato il programma di addestramento dei nuovi agenti, molti di loro offrono il loro servizio, e le nuove capacita' acquisite, ai talebani, alle milizie locali o ai signori della droga, che offrono 'salari' molto piu' elevati di quelli del Governo. E' stato piu' volte riconosciuto da diversi analisti che mentre il programma di addestramento del nuovo esercito afghano ha dato alcuni risultati, quello della polizia, uno dei programmi cardine (coordinato dalla Germania) dello sforzo internazionale per la stabilizzazione dell'Afghanistan, non ha altrettanto successo. 11-08-2007 Italia. Pescara. Test antidroga per consiglieri comunali? Test antidroga per i consiglieri comunali di Pescara. E' quanto chiedono, con una mozione da votare in aula, i consiglieri comunali di Pescara Carlo Masci e Berardino Fiorilli, rispettivamente dell'Udc e del gruppo "Pescara futura". Nella mozione si chiede, in particolare, che "il sindaco si attivi affinche' il comune di Pescara sottoscriva con la Asl di Pescara un protocollo di intesa che consenta agli amministratori ed ai dirigenti di nomina fiduciaria di effettuare periodicamente, almeno una volta ogni sei mesi, su base volontaria, test antidroga da rendere pubblici direttamente attraverso la Asl". Fiorilli e Masci fanno notare che "la droga sta diventando un flagello e i giovani vi si avvicinano in numero sempre maggiore. Ogni giorno, poi, la cronaca ci mostra incidenti stradali o episodi di delinquenza comune in cui sono coinvolte persone obnubilate dall'assunzione di sostanze stupefacenti, per cui si rende necessaria una risposta decisa da parte delle istituzioni affinche' risulti con chiarezza che l'assunzione di droga e' da condannare perche' distrugge il cervello e, con esso, la vita delle persone. In tale contesto - prosegue la mozione - i politici devono per primi dare l'esempio, non soltanto stigmatizzando l'uso di droghe di qualsiasi tipo". E poi, ancora, prosegue il documento, "gli elettori hanno diritto di conoscere se le persone a cui danno fiducia fanno uso di sostanze che potrebbero mettere in crisi le loro facolta' intellettive o condizionarne l'operato, e per facilitare una prospettiva del genere il Comune potrebbe firmare un protocollo d'intesa con la Asl di Pescara per permettere agli amministratori che volessero sottoporsi al test antidroga di effettuare tale incombenza nelle strutture pubbliche o convenzionate. Il test dovrebbe essere effettuato periodicamente e volontariamente e dovrebbe essere esteso, sempre su base volontaria, anche ai dirigenti di nomina fiduciaria del sindaco". I consiglieri comunali che hanno proposto la mozione si sottoporranno "autonomamente e periodicamente al test antidroga a prescindere dall'approvazione o meno del documento". 11-08-2007 Colombia. Ufficiali israeliani contro i narcos? Il ministro della Difesa della Colombia, Juan Manuel Santos, ha confermato che un gruppo di israeliani, ex ufficiali dell'esercito del loro Paese, sta collaborando con il governo di Bogota' nella lotta contro i gruppi ribelli e i narcotrafficanti. Lo scrive il settimanale colombiano Semana, che evidenzia il fatto nella necessita' del Governo colombiano di avere a disposizione una intelligence molto specializzata e preparata (come, per l'appunto, sarebbe quella israeliana nella lotta al terrorismo). Il gruppo e' composto da tre ex generali, un ufficiale di grado inferiore e tre interpreti argentini, poiche' nessuno di questi israeliani parla lo spagnolo. La loro presenza sarebbe frutto di un accordo del ministro colombiano con l'ex-ministro israeliano Shlomo Ben Ami, attualmente vice-presidente del Centro Internazionale per la pace di Toledo (Spagna). Anche le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) hanno denunciato la presenza di commandos israeliani, operativi nella giungla insieme alle forze americane e britanniche. 13-08-2007 Canada. Victoria. Vice-capo polizia: combattere la marijuana non e' una priorita' Il numero due della polizia di Victoria ha testimoniato giovedi' scorso dinnanzi alla Corte Suprema sulla distribuzione di marijuana terapeutica. Bill Naughton ha confermato che nessuna associazione per la vendita di marijuana e' sotto indagine e che la cannabis non e' fra le priorita' per le autorita', al contrario di eroina e metanfetamine. "L'applicazione delle leggi contro la marijuana non e' una priorita' per la polizia", ha detto Naughton, chiamato a testimoniare dai legali di Michael Swallow e Mat Beren, accusati di possesso di sostanze illegali dopo una perquisizione presso la loro associazione per la marijuana terapeutica. Il poliziotto ha spiegato che non sono state le autorita' locali a svolgere le indagini, ma la polizia federale. La difesa dei due gestori del "compassionate club" perquisito ritiene che tali raid siano incostituzionali, in quanto sarebbero migliaia i pazienti costretti a procurarsi la cannabis illegalmente per mancanza di distributori autorizzati e a causa della scarsa qualita' della sostanza prodotta dall'unico centro autorizzato nel Paese. La Corte ha anche ascoltato la testimonianza del Senatore Pierre Claude Nolin, presidente della commissione del Senato sulle droghe che nel 2002 aveva chiesto la legalizzazione della marijuana. Nolin ha spiegato che le leggi impediscono l'accesso alla sostanza a molti cittadini che soffrono, e costringono i medici a svolgere funzioni di controllo che non competono loro. "I medici non vogliono questa responsabilita', non vogliono fare i guardiani". La legge canadese, approvata dopo numerose sentenze, permette ai cittadini di ottenere marijuana per ragioni mediche, ma per far questo e' necessaria l'autorizzazione di un medico. Il Governo ha autorizzato un solo centro per la coltura della cannabis in Flin Flon, Man. Nolin ha spiegato che l'unico modo per risolvere il problema sarebbe coinvolgere altri centri privati distribuiti sul territorio nazionale per rendere efficace la legislazione e dare attuazione alle sentenza della Corte Suprema. 13-08-2007 Italia. Guida dopo aver assunto stupefacenti. Capezzone: inasprire le pene "Dopo questa ennesima tragedia, che oggi colpisce addirittura una neonata, non si puo' rimanere insensibili e inerti". Questo il commento del deputato radicale Daniele Capezzone (Rnp) di fronte alla tragedia di Castelvolturno (NA), dove una bimba di tre mesi e' morta in un incidente automobilistico causato da un uomo alla guida sotto effetto di stupefacenti. "Sono e resto convintamente antiproibizionista - aggiunge il presidente della commissione Attivita' produttive alla Camera -: penso cioe' che una pura e semplice linea di proibizione, in materia di droghe, produca effetti contrari a quelli desiderati, specie in termini di lotta alla criminalita'. Tuttavia, pur da antiproibizionista, dico che cosi' non si puo' andare avanti rispetto al legame tra incidenti stradali e uso di sostanze psicoattive. Le misure da adottare sono due: da una parte, moltiplicare i controlli sui guidatori (in Italia se ne fanno solo poche centinaia di migliaia ogni anno, mentre nei maggiori paesi europei se ne fanno milioni l'anno). Dall'altra, servono pene severissime, pesantissime, per chi sia trovato alla guida sotto l'effetto di droga e alcool. Un conto e' infatti decidere per se' di assumere una sostanza (cosa che a mio avviso non va punita), altra cosa (questa si' da punire, e con il massimo della severita') e' mettere a rischio la vita degli altri". 13-08-2007 Italia. Manfredi: solo il cardinal Tonini contesta la cristoterapia di don Gelmini? Su settimanale "Panorama", il cardinale Ersilio Tonini cosi' risponde a chi gli chiede che cosa ne pensa del metodo antidroga di don Gelmini, da lui chiamato "Cristoterapia": "Cristo non e' un farmaco. Questo sbaglio terminologico puo' far pensare che Cristo automaticamente ti liberi dai tuoi problemi. Che sia una cosa meccanica: abbi fede e non avrai piu' problemi. La Chiesa, in questo modo, si ridurrebbe a un'agenzia che somministra una cura. La Chiesa e' popolo…”. Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani), cosi' commenta: Un segno dell’enorme potere acquisito da Don Gelmini, nel nome della lotta alla droga, e' il fatto che nessun esponente della Chiesa Cattolica aveva, prima del cardinale Tonini, osato contestargli l'uso strumentale del nome e della figura di Gesu' Cristo –tecnicamente una vera e propria bestemmia- per sponsorizzare la sua comunita' terapeutica. E dopo le chiare e nette parole di Tonini, nessun altro religioso si e' fatto avanti … Il cardinale Tonini consiglia a Don Gelmini umilta'; mi permetto, da umile non credente, di associarmi al consiglio; alla messa di Ferragosto, ennesimo evento mediatico, Don Gelmini dovrebbe arrivare non piu' paludato con vesti che si addicono di piu' ad un vescovo o a un cardinale ma con l’abito piu' dimesso possibile; lettura evangelica consigliata: la parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18, 9-14), "chi si umilia sara' esaltato, chi si esalta sara' umiliato". 13-08-2007 Italia. Emergenza cocaina con mix di altre droghe La cocaina da sola non basta e il mix con altre sostanze la rende ancora piu' pericolosa, soprattutto sulle strade come e' avvenuto nel caso dell'uomo che ha causato nel casertano uno scontro frontale che ha portato alla morte una bimba di appena 3 mesi. 'La cocaina associata a sostanze eccitanti come l'anfetamina -ha spiegato Giovanni Serpelloni, responsabile dell'Osservatorio Dipendenze della Regione Veneto- impediscono a chi guida di comprendere le distante e gli effetti delle manovre'. E cosi' nel cervello si crea una percezione alterata della realta' che fa credere possibile un certo percorso, un sorpasso, un'accelerazione. Senza calcolare gli effetti negativi sul cuore che viene sottoposto a un fortissimo stress e sul cervello che rischia veri e propri black out. Ma perche' associare alla cocaina altre sostanze? 'Chi fa uso di droga -ha spiegato Serpelloni- e' alla continua ricerca di nuove sensazioni e l'alcol e' in grado di prolungare l'effetto della cocaina'. Le associazioni piu' frequenti della polvere bianca sono quindi i drink ma anche la cannabis e l'eroina (il cui mix e' chiamato in gergo speed ball, palla veloce per indicare appunto la sensazione di stordimento immediato). La cocaina viene poi tagliata gia' al momento dello spaccio con altre molecole (come nel recente drammatico caso dell'atropina) che si sommano in cocktail sempre piu' micidiali. Ma sulle strade non e' sempre semplice accertare questi mix, sempre piu' frequenti. Una esperienza pilota e' stata realizzata dall'equipe di Serpelloni, composta da 8 persone fra medici e tecnici, proprio lo scorso venerdi' notte assieme alla polizia stradale vicino al lago di Garda. Quattro test (quello per l'alcol, due per scoprire droghe nell'organismo con l'analisi della saliva e del sangue ed un test di valutazione psicomotoria) hanno portato al ritiro della patente di 9 automobilisti (il 50% dei fermati essendo state fermate 18 macchine). Su come agire per ridurre i rischi sulle strade, l'esperto non ha dubbi: controlli, controlli e ancora controlli e un livello di attenzione sociale sempre altro. 'L'Inghilterra 20 anni fa era al primo posto in Europa per numero di patenti sequestrate per uso di alcol e droghe. I continui controlli -ha concluso Serpelloni- hanno permesso di portare il Paese all'ultimo posto di questa classifica negativa'. 13-08-2007 Italia. Francesco Baccini versus Vasco Rossi "Vasco Rossi rappresenta quello che e' il collante di cinque generazioni: la droga". Secondo Francesco Baccini, cantautore genovese, Vasco e' un esempio negativo per i giovani che "vedono in lui un fratello maggiore un po' scapestrato. E' simpatico e gli perdonano tutto, tipico del nostro Paese. Vasco strizza sempre l'occhio a certe tematiche e da parte sua non c'e' mai una condanna vera, un no deciso". La guerra dichiarata dal governo all'uso di alcool e di droghe prima di mettersi alla guida, soprattutto tra i giovani, che consegna alla cronaca quotidianamente autentici bollettini di guerra, e' a suo giudizio una fatica di Sisifo. "Il mondo dello spettacolo ha enormi responsabilita' -spiega Baccini, raggiunto telefonicamente a Caltanissetta dall'agenzia Agi durante una pausa della sua tournee 'Dalla parte di Caino'- ma se ne infischia. Tutto e' apparenza: sballarsi e' un tema che fa vendere e gran parte dei musicisti, anche i nuovi, sanno bene che facendo un certo tipo di discorso si vendono piu' dischi. E' un po' come negli anni '70, quando tutti parlavano di politica sapendo che era quello che portava i ragazzi a comprare i dischi. Lo facevano tutti, ma solo in pochi sono sopravvissuti artisticamente. Ad un Guccini, corrispondevano centinaia di gruppacci destinati all'oblio". Per cambiare le cose, per far si' che i giovani si allontanino dai miti di alcol e droghe, dunque, a giudizio di Baccini "servirebbe una rivoluzione culturale che portasse a penalizzare cio' che storicamente, dagli anni '70 in poi, e' considerato trasgressivo: soprattutto le droghe e l'alcol". Ma per fare questo, prosegue il cantautore, "serve responsabilita' anche da parte del mondo dello spettacolo: gli artisti sanno che quando sono sul palco hanno grossa influenza sul pubblico, ma sanno anche che strizzando l'occhio a certi temi venderanno piu' dischi. E' la norma". Ma non e' necessario drogarsi per essere sballati, conclude Baccini: "Io sono completamente astemio e non mi sono mai drogato in vita mia. Eppure sul palco sono completamente fuori di testa. In molti mi chiedono cosa usi e ci rimangono quasi male quando rispondo: acqua tonica! Per me l'euforia e l'eccitazione sono questioni prettamente mentali, non servono stupefacenti". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------