====== AVVERTENZE ========================= Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it Avvertenze numero 2008-20 del 15 Ottobre 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Crisi finanziaria e sirene del risparmio. Non fidarsi!! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=250 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=250 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=250 - La scheda. ENERGIA ELETTRICA: UNA GUIDA http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=236401 - La pulce nell'orecchio. TRADUCTORA TRAIDORA http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? La salute del risparmio http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Teoria dell'inevitabile impossibilita' alla felicita': e' l'ebreo, e' la strega, e' la cellulite che rende infelici? http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. L?impianto di riscaldamento centralizzato http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- EDITORIALE Crisi finanziaria e sirene del risparmio. Non fidarsi!! Da quando e' scoppiata la crisi finanziaria tutti i vari mezzi di informazione si dispensano nel fornire consigli su come il risparmiatore medio deve affrontare la crisi. Ma, visto che la tragedia e' stata evitata grazie allo Stato, appaiono abbastanza discutibili, almeno alla stato dei fatti, quei consigli che indicano questo o quell'altro prodotto piu' o meno strutturato e comunque promosso da quella o quell'altra banca che, se e' ancora in piedi, lo deve essenzialmente allo Stato. I consigli piu' diffusi portano tanto di firma dei rispettivi promotori finanziari dei vari prodotti... consigli tutti uguali: ?il mio prodotto e' buono e sicuro? e sembra che dicano ?non parlo male di quell'altro? perche', come si dice in Toscana, ?cencio che dice male di straccio?, sarebbe proprio il colmo della satira finanziaria e non solo. Noi abbiamo valutato come ponderata la politica del Governo in materia, ben sfrondandola dagli eccessi di trionfalismo a cui il presidente del Consiglio cerca di abituarci, anche perche' non c'erano alternative (1). Nel contempo, proprio per chi non avesse voglia di tenersi i soldi ben stretti e avesse voglia di smobilizzarli li' dove erano a rischio, abbiamo indicato i Buoni Postali Fruttiferi [Btp] (2). Sta cambiando qualcosa per il risparmiatore? Il presidente americano George W.Bush che fa politica ?socialista? come il ?liberista? Silvio Berlusconi o lo ?statalista conservatore? presidente francese Nicolas Sarkozy. Boh! Vedremo. Se dall'emergenza si passera' all'ordinarieta', vedremo quali saranno opportunita' e offerte. *Per il momento, la parola imperante e' ?normalizzazione? con la sovraintendenza dello Stato. Domani vedremo. Chiarito questo, credo che abbiamo fatto un po' di luce sul mercato del risparmio gestito che si affida ai propri osti... ?Oste com'e' il vino di questa osteria??. ?Ottimo signore!?. Cos'altro potrebbe dire il promotore finanziario, cioe' il piazzista, del prodotto che gli viene dato in carica per la vendita? Non arrossendo minimamente al fatto che ?vita morte e miracoli? di quel prodotto non e' frutto della propria professionalita' o della capacita' d'impresa del proprio datore di lavoro, ma un'elargizione dello Stato per evitare che con lui rotolassero come birilli tutti, vicini e lontani. Sirene del risparmio, questo sono. Nel contempo, grazie ai vari mezzi di informazione che si sentono in dover di intervenire per ingraziarsi le banche che da sempre tengono in piedi le loro aziende, senza rendersene conto diventano uccelli rapaci: girano sulle loro prede sanguinanti, colpite da uno Stato lontano e nemico, lo stesso che oggi continua a dare cibo ai propri scagnozzi del risparmio... e lo stesso che se un singolo risparmiatore avesse fatto il passo piu' lungo della gamba, sarebbe inflessibile con iscrizione su liste di cattivi pagatori, cartelle esattoriali, pignoramenti, sequestri... cioe' tutto quello che le banche meriterebbero se solo il principio base costituzionale della ?legge uguale per tutti? non fosse solo un sonetto da parate, feste di partito e campagne elettorali. Cosa vogliamo rilevare? Risparmiatori, non fidatevi di nessuno, ma accettate con diffidenza solo il male minore, quello Stato che -pur se fa schifo... ce ne rendiamo conto- col suo potere di atterrare e risollevare forse -e ribadiamo forse- puo' farvi meno male dei suoi scagnozzi che tiene attaccati alla propria flebo. 1. http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=235821 2. http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=235799 (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo SPAGNA / Bloccata la vendita di dolciumi cinesi sospetti Direccion General de Salud Pubblica della Giunta Valenciana ha sequestrato 83.736 lecca-lecca di cioccolata e altri 407 articoli -biscotti, caramelle e yogurt- contenenti latte di provenienza cinese sospettati di contenere melamina. Le analisi saranno effettuate dal Centro nazionale dell'alimentazione di Madrid; i risultati si dovrebbero conoscere in settimana. OLANDA / Ritirati biscotti con tracce di melamina In Olanda sono stati ritirati dal mercato biscotti alle noci e al cioccolato del marchio Koala importati dalla Cina, per la presenza di tracce di melamina. I biscotti, venduti in negozi cinesi, non rappresentano un vero rischio per la salute giacche' la sostanza incriminata e' minima. "Bisognerebbe che un bambino ne mangiasse due chili in un giorno perche' la sua salute fosse in pericolo", e' stato detto. Evidentemente, la prudenza non e' mai troppa. AFRICA / Il virus dell'Aids e' centenario Il virus dell'immunodeficienza umana (Hiv) circolava in Africa gia' all'inizio del ventesimo secolo, secondo la storia evolutiva che alcuni biologi statunitensi sono riusciti a seguire partendo da un'insolita mostra di tessuti dell'inizio degli anni sessanta. Anche se, spiegano, i primi casi di Aids sono stati identificati solo nel 1980. I campioni chiave fanno parte di una collezione di 813 tessuti raccolti tra il 1958 e il 1962, conservati in paraffina, e custoditi dall'Universita' di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). Uno di questi, del 1960, appartiene a una biopsia del nodulo linfatico di donna adulta; l'altro, del 1959, al plasma sanguigno di un uomo. La cosa interessante delle analisi di Michael Worobey (Universita' dell'Arizona) e colleghi e' che, studiando le differenze genetiche tra questi due ceppi "preistorici", e' stato possibile stabilire che contenevano un virus ancestrale comune nel 1900 e non nel 1930, come si pensava. Ambedue i ceppi sono del VHI 1, gruppo M, ma le sue sequenze genetiche divergono approssimativamente del 112%. Come spiegano su /Nature/, l'Hiv sarebbe una mutazione del virus delle scimmie (VIS) arrivato all'uomo attraverso l'esposizione del sangue di scimpanze' sacrificati per il consumo. ITALIA / La meta' dei giovani ha letto almeno un libro in un anno, piu' dei 'grandi' I ragazzi italiani leggono piu' dei loro genitori: nel 2007 un giovane su due, tra i 6 e i 19 anni, dichiarava di aver letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi (il 53,8% contro il 43,1% della media nazionale). Ma all'interno della categoria giovanile, si rilevano differenze ad esempio legate al genere, le ragazze leggono piu' dei maschi, raggiungendo il massimo divario nella fascia d'eta' 15-17 anni (67,8% contro 46,2). A influire ci sono poi differenze territoriali, corrispondenti a 15-20 punti percentuali tra regioni del Nord e del Sud. E' la fotografia dei giovani lettori italiani, scattata dall'ufficio studi dell'*Associazione italiana editori *e presentata a Roma, nel corso della prima giornata di lavori degli Stati generali dell'editoria 2008, dedicati al tema 'Piu' cultura, piu' lettura, piu' paese. Scommettere sui giovani'. Di grande importanza sono le ragioni della 'non lettura': l'11 dei 6-19enni sostiene di non disporre delle necessarie competenze per la lettura di un testo; il 6,9 ammette di non saper leggere o di leggere male e il 4,2% pensa che i libri siano scritti in modo difficile. Dati confermati dalle rilevazioni Pisa-Ocse, secondo le quali il 26,4 dei quindicenni possiede competenze di lettura inferiori al 'livello 2', il livelli minimo per garantire il successo scolastico e personale dei singoli. Gli studenti nel meridione dimostrano inoltre una preparazione inferiore nelle capacita' di comprensione di un testo, di soluzione di problemi di matematica e di scienze rispetto a quelli del Settentrione. Il contesto familiare e' quello che favorisce il contatto e il rapporto con i libri. La biblioteca di casa e' il canale in media piu' utilizzato (19,6 nella fascia 6-19 anni) per procurarsi libri da leggere. Seguono l'acquisto in libreria (18,5), il regalo (16,1) e, solo in coda, il prestito in biblioteca (5,3). Quanto alla scelta dei libri, il 19 dei ragazzi tra i 5 e i 13 anni sostiene di acquistare personalmente il libro mentre il 28% sceglie in autonomia. Confrontando le abitudini di lettura dei nostri ragazzi con quelle dei loro coetanei europei, risulta che gli italiani occupano le posizioni piu' basse, con il 53,8, contro il 60% della Francia, il 73,3% della Spagna. In Gran Bretagna, inoltre, il 90% delle madri ha dichiarato di leggere libri di racconti o fiabe ai loro bambini almeno una volta a settimana, contro il 41% dell'Italia. La spesa in istruzione in Italia e' pari al 4,5% del Pil, in Danimarca e' quasi il doppio, e in Francia e Gran Bretagna e' rispettivamente del 5,7 e 5,5%. ITALIA / Indagine: giornalisti bugiardi, inadeguati ed esagerati Per il 68% degli italiani i giornalisti sono "bugiardi" e l'immagine di questa categoria professionale risulta sensibilmente peggiorata negli ultimi dieci anni, ma c'è comunque una domanda sociale di "buon giornalismo" altissima e in crescita. E' il risultato di un'indagine su un campione di oltre 2mila italiani maggiori di 15 anni commissionata a Astra Ricerche dall'origine dei giornalisti della Lombardia e presentata a un convegno sul futuro del giornalismo. Le principali riserve riguardano appunto la non veridicità di molte informazioni, ma i giornalisti sono accusati anche di inadeguatezza (60%), esagerazione (59%), non indipendenza (52%), partigianeria (48%), corruzione (40%), narcisismo (30%), scarsa comprensibilità (20%). Il quadro che emerge appare negativo e in peggioramento rispetto a una rilevazione del 1997 e il risultato è che l'immagine del giornalismo italiano è pessima per il 32% e cattiva per il 23% della popolazione. In questo panorama negativo l'83% degli intervistati rileva peró diverse eccezioni che rappresentano un modello di testata e giornalismo ideali. "E' come se si invocasse un ritorno in campo del malato - ha commentato l'autore della ricerca, il presidente di Astra, Enrico Finzi - visto che emerge una domanda di buon giornalismo molto alta e un sentimento quasi di affetto". Secondo il ricercatore a essere interessati a un giornalismo piú credibile sono comunque anche gli inserzionisti pubblicitari "per rendere piú efficace la loro comunicazione. Se il contesto è degradato - ha concluso Finzi - anche il messaggio pubblicitario perde di efficacia". GERMANIA / Rimborso parziale se il treno ritarda Se un treno a lunga percorrenza ritarda di un'ora, il passeggero ha diritto di riavere un quarto del prezzo pagato, anche in contanti. Se il ritardo e' di due ore, il rimborso e' del 50%. Per i viaggi brevi, le ferrovie devono essere piu' rispettosi dei passeggeri e informarli meglio. Tutto questo e' contenuto nella legge sui diritti dei passeggeri, presentata dalla ministra della Giustizia *Brigitte Zypries*. Union e i ministeri regionali dei Consumatori avrebbero voluto un rimborso gia' per mezz'ora di ritardo. La ministra ha spiegato che cio' comporterebbe 240 milioni di costi aggiuntivi, ma soprattutto che la sua legge e' in linea con la direttiva Ue. "Non ha senso concordare regole comunitarie, e poi introdurre diritti nazionali particolari", ha commentato. La direttiva Ue scatta a dicembre 2009, la Germania potrebbe anticipare a maggio, quando inizia la stagione dei viaggi. ITALIA / Le 100 eccellenze aziendali e non solo in un rapporto Eurispes La manifattura centro di eccellenza del sistema imprenditoriale italiano. Lo sottolinea l'Eurispes nel 'Terzo rapporto sull'eccellenza' in cui si precisa che, in totale, sono 56 le imprese private selezionate mentre 44 le istituzioni, gli enti e le associazioni. Dal rapporto emerge che "la quota piu' elevata di imprese presenti operano nel settore manifatturiero (20). Ben rappresentati risultano anche le industrie alimentari e delle bevande (9) e quelle tessili e dell'abbigliamento (5)". Per quanto riguarda la distribuzione regionale, l'Eurispes sottolinea come "il Lazio risulta essere la regione italiana piu' rappresentata con 12 imprese, seguita dal Veneto con 8 e dalla Lombardia con 7". Primato del Lazio anche per le istituzioni "con 23 casi di successo istituzionale ma, in questo caso, il dato si spiega con l'alto numero di istituzioni presenti nella capitale". Tra i casi di eccellenza imprenditoriale si va dall'Antica gelateria del Corso, all'Acquario di Genova, da Eraclea, l'azienda attiva nel cioccolato, a Ethic, marchio dell'abbigliamento che punta sul 'Made in Italy', dal gruppo Averna, che produce una vasta gamma di liquori e distillati, distribuiti in circa 50 paesi del mondo con una quota export pari al 20%, alla casa editrice Il Mulino. Tra le istituzioni, gli enti e le associazioni che eccellono, spiega l'Eurispes, ci sono le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), la Fondazione Fabrizio De Andre', il servizio aeronavale della Guardia di Finanza, la procura della Repubblica di Bolzano, la Scuola Normale di Pisa e il Nucleo antisofisticazioni e sanita' dei Carabinieri (Nas). ITALIA / Eni, si' alla conciliazione online con gli utenti del gas. Parte sperimentazione in Veneto L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori aderenti al Consiglio Nazionale consumatori Utenti (Cncu) hanno firmato il Protocollo di Conciliazione on-line. Il Protocollo da' l'avvio alla fase sperimentale di Conciliazione paritetica che avra' la durata di un anno e che inizialmente riguardera' i clienti gas del mercato domestico della Regione Veneto. Alla fine del periodo di sperimentazione la Conciliazione potra' essere estesa su tutto il territorio nazionale. Attraverso la procedura di Conciliazione, si potranno risolvere le richieste dei clienti per la ricostruzione dei consumi per contestazioni di fatturazioni in bolletta, a seguito di blocco totale o parziale del misuratore o per misuratore illeggibile. Il protocollo contempla anche la possibilita' di richiedere la rateizzazione di fatture anomale, rispetto alla media degli importi fatturati al cliente negli ultimi due anni, a seguito di recuperi per conguagli tariffari oltre quanto gia' previsto dalle delibere dell'Authority. Infine, sara' possibile gestire alcune criticita' relative alla sospensione della fornitura per morosita' del Cliente. U.E. / Prorogati i dazi su scarpe cinesi e vietnamite I dazi antidumping introdotti dall'Ue due anni fa contro le importazioni di scarpe di cuoio da Cina (16,5%) e Vietnam (10%) verranno prorogati di almeno un anno. La decisione è effettiva da oggi, data di scadenza della 'procedura scritta' dell'Esecutivo comunitario (l'atto entra in vigore automaticamente se nessun commissario Ue si oppone entro i termini previsti). La proroga, in sostanza, estende la durata dell'istruttoria sulle calzature prodotte in regime di dumping nei due paesi asiatici oltre la data prevista inizialmente per la sua conclusione, il 6 ottobre. Di norma, l'estensione di un'istruttoria di questo genere dura dai 12 ai 15 mesi, ma i servizi del commissario Ue al Commercio, Peter Mandelson, si sono impegnati a essere piú rapidi. Secondo la 'Foreign trade association', che riunisce gli importatori europei e si oppone con forza ai dazi, il riesame delle misure da parte di Bruxelles potrebbe essere ridotto a sette mesi; ma il portavoce di Mandelson, Peter Power, ha riferito che non c'è alcuna garanzia su questi tempi. La decisione, che sarà pubblicata sulla Gazzeta ufficiale sabato, era avversata da 15 Stati membri, guidati dai paesi tradizionalmente liberisti (Gran Bretagna, Olanda e nordici), e sostenuta invece dai paesi, generalmente del Sud Europa, che hanno ancora una produzione manufatturiera nel settore delle calzature, a cominciare dall'Italia (con Portogallo, Spagna, Francia, Ungheria etc.). ITALIA / Autovelox non regolari: i comuni toscani furbi nel mirino della Corte dei conti I comuni toscani che hanno fatto i furbi, installando autovelox (e altre apparecchiature elettroniche per rilevare infrazioni al codice della strada) non omologati, sono finiti nel mirino della Corte dei conti. E' stato aperto un procedimento da parte della magistratura contabile per verificare il danno erariale, causato dai tanti ricorsi vinti davanti al giudice di pace dagli automobilisti multati. MONDO / L'immagine delle nazioni nel mondo: Italia sesta, davanti agli Usa Per la prima volta, la maggiore societa' tedesca di ricerca di mercato GfK ha analizzato l'immagine che uno Stato ottiene sul piano internazionale. Cosi' come si fa con i beni di consumo. Nel Nations Brand Index, che contemplava cultura, politica, economia, investimenti, turismo, immigrazione, esportazioni in venti Stati, al primo posto si e' piazzata la Germania. Cio' si spiegherebbe col fatto che e' prevalso l'aspetto economico, come dimostra il buon piazzamento di tutti i Paesi piu' industrializzati. Dopo la Germania troviamo infatti Francia, Gran Bretagna, Canada e Giappone; l'Italia e' sesta e precede gli Stati Uniti. Tra i top ten ci sono anche Svizzera, Australia e Svezia. L'Austria e' quattordicesima. Dei primi 20, 15 sono Stati europei. ITALIA / Il danno da treno in ritardo va dimostrato Aspettare il treno non causa danni alla salute. Il Tribunale di Perugia, si legge in una nota di Ferrovie dello Stato, ha ribaltato una sentenza del Giudice di Pace che aveva riconosciuto a un passeggero dell'Eurostar 9341 Foligno-Roma del 30 novembre 2005, arrivato in ritardo, il diritto ad essere risarcito con la somma di 500 euro per 'danni alla salute causati da sofferenza psico-fisica'. In assenza di prove concrete e di accertamenti medico-legali, indispensabili in uno stato di diritto per legittimare una condanna risarcitoria, il Giudice togato ha deciso di accogliere l'appello di Trenitalia. Tenuto conto dell'eccezionalita' dell'evento che aveva provocato il ritardo, Trenitalia, dopo le scuse, aveva riconosciuto ai passeggeri giunti a destinazione con quattro ore di ritardo il rimborso del biglietto e rilasciato un bonus utilizzabile per un nuovo viaggio. ITALIA / Nucleare, italiani favorevoli e disinformati Secondo un sondaggio Eurisko, il 53% degli italiani sarebbe favorevole al ritorno al nucleare, anche se il 76% si dichiara poco informato sull'argomento. Su questo fronte c'e' da registrare il 'ripensamento del premio Nobel Carlo Rubbia per la fisica che ha inserito il 'nuovo' nucleare tra le fonti energetiche del futuro, in passato era stato favorevole ai referendum anti nucleari. L'energia solare ma anche quella nucleare "saranno i due grandi attori della scena dei prossimi 50-100 anni", ha detto Rubbia. "Nel 2050 ci si aspetta la riduzione del CO2 della meta' quindi e' necessario utilizzare le energie rinnovabili, soprattutto solare ma anche quella nucleare nuova. Nel 2050 una piccola superficie solare nel Sahara, di 210 chilometri quadrati, sarebbe in grado di fornire una buona parte dell'energia necessaria al mondo". Rubbia ha quindi sottolineato come ad oggi un quarto della popolazione mondiale è senza elettricità. Poi parlando della Cina ha detto che "puo' risolvere da sola il problema energetico e se faranno pure gli specchi solari sono certo che costeranno meno dei 700 dollari a metro quadrato" che costano attualmente. Per Rubbia queste energie sono essenziali per i Paesi in via di sviluppo "e noi che abbiamo le capacita' tecniche dobbiamo portare avanti le chiavi di queste conoscenze". ITALIA / Antitrust: ingannevoli le promesse salutiste dello yogurt Mila Benessere attivo L'Antitrust ha condannato la scorrettezza della pratica commerciale posta in essere dalla Milkon Alto Adige, Società agricola cooperativa, nella promozione dello yogurt da bere (latte magro fermentato) a marchio ?Mila Benessere attivo? impiegando, sulle confezioni e nei messaggi pubblicitari, diciture che promettono azioni specifiche sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi, nonche' l?attitudine a rallentare l?invecchiamento cellulare ed a controllare il peso corporeo. L'Antitrust, alla Milkon, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 100.000 euro. ITALIA / Sette italiani su dieci contro i blocchi del traffico Gli italiani sono in grande maggioranza contrari ai blocchi del traffico: 7 su 10 gli ritengono inutili. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Automobile Club d'Italia su Internet, nei suoi oltre 1.600 punti di assistenza sul territorio e tra i convegnisti della 64/a Conferenza del Traffico e della Circolazione di Riva del Garda e diffusi oggi. I risultati del sondaggio evidenziano l'avversione degli automobilisti alla politica dei divieti. Allo stesso tempo gli italiani si dichiarano sensibili alle problematiche sul rispetto dell'ambiente. Il 62% degli automobilisti sarebbe infatti disposto a lasciare il veicolo in garage, se venissero garantiti mezzi pubblici efficienti, mentre il 18% degli interpellati preferirebbe parcheggi di scambio adeguati. Gli italiani non hanno dubbi sulle responsabilita' dell'inquinamento cittadino: il 61% ha indicato come prima causa gli impianti di riscaldamento. Seguono fabbriche (23%) e veicoli (13%). Secondo il 69% degli interpellati non servono i provvedimenti restrittivi della circolazione. Il 71% dei votanti si e' dichiarato disponibile ad acquistare una vettura con motore a basso impatto ambientale, preferibilmente in presenza di uno sconto sul prezzo. Solo 1 su 5 si farebbe convincere dall'esenzione sul pagamento del bollo o da agevolazioni sull'acquisto del carburante (9%). ITALIA / Abbassare l'Iva sui prodotti dell'infanzia. Petizione L'europarlamentare di An-Pdl e delegato del sindaco di Roma per le Politiche per la promozione e la tutela dei diritti dei minori, Roberta Angelilli, stamani ha rilanciato da Roma la petizione europea per chiedere la riduzione dell'Iva sui prodotti per l'infanzia con una manifestazione sulla scalinata del Campidoglio 'addobbata' per l'occasione con diecimila peluches. 'Un bambino su quattro e' a rischio poverta' - ha spiegato Roberta Angelilli - E dietro un bambino povero c'e' una famiglia in difficolta'. Per esempio, nel Lazio questa realta' coinvolge piu' di 153 mila famiglie con un aumento del 5% solo nell'ultimo anno'. 'Con questa iniziativa - ha continuato l'eurodeputato - abbiamo voluto raccontare il disagio sociale attraverso un'immagine suggestiva e facendo parlare chi di solito non ha voce in capitolo, i bambini'. 'Abbassare le tasse e' un obiettivo di concretezza che permetterebbe un risparmio nel bilancio familiare fino al 20% su ogni prodotto, dai pannolini alle calzature. Solo nel primo anno di vita di un neonato si spendono circa 1.800 euro per il latte, non meno di 700 euro per il corredo bebe' e circa 500 euro per i pannolini', spiega Angelilli. La petizione e' stata gia' firmata da molti sindaci di grandi citta' europee, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno in prima fila. GERMANIA / Rimborsi per gli utenti del gas Il deciso intervento dell'Autorita' antitrust contro i fornitori di gas ha avuto un primo successo: numerose filiali della societa' E.on sono intenzionate a restituire agli utenti le maggiorazioni di prezzo, secondo le informazioni del settimanale Der Spiegel. Le sei filiali di E.on hanno accettato di rinviare gli aumenti gia' decisi dal primo ottobre a dicembre, e di restituire ai loro clienti dai 35 ai 45 euro sulla bolletta annuale. Si tratta di una bella cifra: 55 milioni di euro. In cambio l'Antitrust sospende la procedura d'infrazione. GERMANIA / Il gestore mobile di Deutsche Telekom 'perde' i dati di 17 milioni di utenti La succursale di Deutsche Telekom, T-Mobile, ha ammesso d'aver 'perso' le informazioni di 17 milioni di clienti: in pratica, uno su due. Il furto delle identita' sarebbe avvenuto nel 2006 e riguardano numeri di telefono, data di nascita, indirizzi, ma non informazioni di origine finanziaria come il conto bancario o la carta di credito -e' stato precisato. Sul furto e' in corso un'indagine giudiziaria, e intanto il direttore di Telekom, *René Obermann*, ha chiesto scusa ai clienti, tra i quali figurano politici, manager, gente dello spettacolo e miliardari, tutti potenzialmente minacciati se quei dati dovessero essere approdati in mani criminali. Oltre alle scuse, la societa' offre di cambiare gratuitamente il numero di telefono. ITALIA / Dal 2002 aumenti di gas e luce piu' che doppi rispetto all'inflazione In testa alla classifica dei rincari ci sono le tariffe relative al gas che dal 2002 al 2008 sono aumentate del 37,5%; al secondo posto quelle elettriche che sono cresciute del 37,2%, seguite dai rifiuti urbani piu' 34,1% e dall'acqua potabile piu' 30,5%. Incrementi che sono ben al disopra dell'indice generale dell'inflazione rilevato nel periodo 2002-2008 pari al 16,2%. E' quanto risulta dallo studio dell'associazione di artigiani Cgia di Mestre. ITALIA / I consumi ai tempi della crisi I consumi degli italiani globalmente sono in calo, ma ci sono beni che aumentano le vendite. Per esempio, tra i beni durevoli spicca l'aumento del 16% delle vendite, nei primi nove mesi del 2008, dei televisori a schermo piatto, che si contrappone al calo del 6,4% dei telefonini. Se da una parte calano del 23% le vendite delle auto cabrio e delle spider, c'e' un aumento del 194% di quelle crossover (Suv). Tra i beni ad acquisto quotidiano si riscontrano aumenti nei consumi di beni come spumante e champagne (piu' 9,1%), Nutella e altre creme spalmabili (piu' 12%). Alcuni dati, poi fanno capire come stia mutando la vita degli italiani: aumenta la vendita di piatti pronti, crescono i consumi di vino in bottiglie da 0,75 litri, mentre cala la vendite in bottiglie da 0,76 fino a 2 litri. Aumentano le vendite dei detersivi per lavastoviglie, calano quelli per lavare i piatti a mano. Elaborazioni Ufficio studi Confcommercio. AUSTRIA / Il risparmio privato gode di buona salute "Risparmia in ogni momento per non trovarti in miseria". Dev'essere questo il motto che induce gli austriaci a mettere soldi da parte. Infatti, malgrado la congiuntura sfavorevole e le incertezze del sistema finanziario, riescono ad accantonare il 10% del loro reddito, indica la classifica dell'Ocse. E il libretto di risparmio prevale in assoluto, con 143 miliardi di soldi depositati -un volume destinato a crescere, vista la diffidenza verso le azioni e gli investimenti immobiliari. Nell'Ocse, la capacita' di risparmio delle famiglie vede al primo posto l'Irlanda (11,1%) seguita dalla Germania (10,9). Dietro all'Austria, terza, ci sono Svizzera (9,6), Svezia (8,1), Olanda (6,9), Italia (6,8), Ungheria (5,2), Usa (1,8), Canada (1). ITALIA / Guida: etilometro non sufficiente a provare lo stato d'ebbrezza L'etilometro portatile utilizzato nei controlli su strada dalle forze dell'ordine non e' sufficiente a provare lo stato di ebbrezza. Lo ha stabilito il gip del tribunale di Firenze, che ha prosciolto un uomo di 56 anni dall'accusa di guida in stato di ebbrezza, nonostante sia stato trovato con un livello di alcol tre volte superiore al limite consentito. Secondo il giudice, per accertare effettivamente il tasso di alcol, bisogna sottoporre gli indagati al test alcolemico negli uffici di polizia o in ospedale, ma non in strada. L'uomo aveva chiesto il patteggiamento. Contro la sentenza la procura di Firenze ha presentato ricorso in Cassazione. ITALIA / Treni e concorrenza: indagine Antitrust contro Fs e Rfi L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana per possibile abuso di posizione dominante con particolare riferimento al trasporto ad alta velocita'. La procedura, spiega l'Autorita', e' stata avviata dopo una segnalazione della societa' Nuovo Trasporto Viaggiatori che 'denunciava la mancata risposta delle societa' alla richiesta di accesso ad alcune infrastrutture'. In particolare, prosegue l'Antitrust, secondo la denuncia 'la societa' RFI avrebbe posto in essere comportamenti dilatori di fronte alla richiesta, avanzata da NTV, di accesso ed utilizzo del Centro di manutenzione e delle infrastrutture tecniche dell'impianto Dinamico Polifunzionale del Nodo di Napoli e di accesso agli Spazi nei fabbricati viaggiatori'. L'istruttoria 'dovra' stabilire se il comportamento opposto dal gruppo Ferrovie dello Stato per il tramite della controllata RFI, Rete Ferroviaria Italiana, sia ingiustificato e idoneo a ostacolare l'ingresso di un nuovo concorrente in un mercato appena liberalizzato, favorendo la controllata Trenitalia, con pregiudizio del consumatore finale'. Il procedimento dovra' concludersi entro il 31 dicembre 2009. ITALIA / Banche: documentazione dei conti del defunto gratis per gli eredi Accesso gratuito per i familiari dei defunti ai loro dati personali nella documentazione bancaria. Lo ha ribadito l'Autorita' per la protezione dei dati personali, che ha accolto il ricorso presentato da un cittadino che aveva chiesto ad una banca la comunicazione di tutti i dati personali relativi al padre scomparso sui rapporti che questi aveva intrattenuto con l'istituto di credito. In seguito ad una richiesta di versamento in favore della banca a fronte delle spese da sostenere per fornire l'ulteriore documentazione esistente, l'uomo si era rivolto al Garante chiedendo che ordinasse alla banca di estrapolare e comunicare i dati personali relativi al defunto. U.E. / Piu' tutele per chi fa acquisti su Internet: proposta della Commissione Comprare e vendere in Internet in modo piu' semplice e piu' corretto. In futuro, l'acquirente dovra' capire meglio quanto costa un articolo e se ci sono spese aggiuntive o no; se poi viene recapitato in ritardo o non arriva, il cliente deve poter far valere i propri diritti. Lo prevede una bozza della commissaria Ue per i consumatori, Meglena Kuneva, che sara' presentata a Bruxelles e di cui il quotidiano Die Presse e' in possesso. I cittadini che comprano online sono 150 milioni -un terzo della popolazione Ue-, ma solo 30 milioni lo fanno anche oltre frontiera. Troppo pochi. Bruxelles pensa che stimolare il commercio elettronico aiuti a risparmiare. Un esempio: nei siti austriaci gli strumenti elettronici costano il 34% in piu' che in Lituania e addirittura +69% rispetto alla vicina Slovacchia. Ma il 68% dei cittadini comunitari teme l'acquisto oltre confine e, in parallelo, il 75% dei commercianti vende solo nel proprio Paese perche' le regole variano da uno Stato all'altro. Le nuove norme proposte: - piu' informazione prima dell'acquisto: caratteristiche del prodotto; indirizzo del venditore; prezzo con tutti i costi aggiuntivi; la data ultima d'arrivo. - recapito: entro 30 giorni dalla firma dell'ordine; il commerciante s'assume rischio e oneri fino a quando la merce non e' in mano al compratore; se arriva tardi, deve rimborsare i soldi entro 7 giorni. - restituzione: se il fornitore trasgredisce al dovere d'informare, il diritto di recesso vale tre mesi. La proposta dovra' essere approvata da Stati e Parlamento Ue. ITALIA / Consumatori pessimisti sul futuro A settembre, il 39,2% degli italiani ritiene che la situazione economica, politica e sociale nei prossimi 12 mesi sara' peggiore, contro il 17,6% di maggio. A dirlo e' una ricerca dell'Osservatorio Findomestic, una rilevazione con cadenza mensile, fatta con 500 interviste a un campione di individui di eta' compresa fra i 25 e i 54 anni. Se per il futuro gli italiani si mostrano preoccupati, il livello di soddisfazione per la situazione italiana attuale (economica, politica e sociale) mostra, invece, una lieve dinamica positiva, anche se i valori sono al di sotto della media (4,54 su 10 a settembre, contro il 4,26 di giugno). Le persone piu' pessimiste sono quelle con un'istruzione universitaria e quelle che abitano nelle regioni centrali, mentre i piu' ottimisti hanno la scuola dell'obbligo oppure abitano al nord. E' la prima volta che i laureati si dichiarano piu' insoddisfatti di chi ha frequentato fino alla scuola dell'obbligo. Il 77% degli intervistati, poi, non prevede un aumento degli acquisti di beni e servizi nei prossimi 12 mesi. La previsione media e' in flessione da aprile ed ha raggiunto il minimo storico dall'inizio della rilevazione (ottobre 2007). Dal mese di giugno gli italiani hanno aumentato la loro propensione al risparmio passando (in una scala da 1 a 5 dove 1 sta per un sicuramente no all'aumento del risparmio e 5 per un sicuramente si') dal 2,18 di giugno al 2,34 di settembre. Ma si tratta di misure che li portano a risparmiare sugli acquisti di tutti i giorni piuttosto che a creare dei risparmi da investire. Il 66%, pero', dichiara che non riuscira' ad aumentare la propria propensione al risparmio nei prossimi 12 mesi. In ogni caso il 30% degli italiani non vogliono rinunciare alle spese per attrezzature o abbigliamento sportivo, viaggi e vacanze (23,5%) e bricolage (17,1%), anche se queste voci sono in flessione a settembre. In calo anche gli acquisti di elettrodomestici, tv, Hi-fi, video, mobili, motocicli, mobili e case. Flette in modo sensibile anche l'acquisto di auto, sia nuove (in una scala da 1 a 5 si passa dal 1,30 di luglio all'1,18 di settembre) che usate (dall'1,23 di agosto all'1,20 di settembre). ITALIA / Anche Enel nel mirino dell'Antitrust per abuso di posizione dominante Dopo l'istruttoria contro Ferrovie dello Stato , tocca ad un'altra societa' ex monopolista finire sotto indagine dell'Antitrust. L'Autorita' Antitrust ha deciso il 2 ottobre scorso di avviare un'istruttoria nei confronti di Enel, Enel Servizio Elettrico e Enel Distribuzione per verificare se, con i comportamenti tenuti nei confronti della societa' Exergia, abbiano messo in atto un abuso di posizione dominante, volto a limitare la concorrenza nella vendita al dettaglio di energia elettrica ai clienti non domestici. Lo afferma una nota dell'Antitrust che ha fissato "in 7 giorni il termine entro il quale le societa' del gruppo Enel dovranno presentare memorie per consentire all'Autorita' di valutare se siano necessarie misure cautelari che evitino danni gravi e irreparabili alla concorrenza". Il procedimento e' stato avviato alla luce della denuncia presentata da Exergia, societa' indipendente attiva nella vendita di energia elettrica. Enel dal canto suo nega ogni responsabilita'. EUROPA / Giustizia civile: Italia terza per spesa, ultima in velocita' La giustizia civile italiana e' la maglia nera in Europa, ha oltre 3,6 milioni di cause pendenti. Nessun altro Paese come da noi, solo la Francia ha un numero di cause in corso superiore al milione (1,1). Eppure la spesa per gli uffici giudiziari in Italia e' inferiore solo a quella tedesca e inglese. Dati 2006, tratti dal rapporto Cepej del Consiglio d'Europa. MONDO / Competitivita': l'Italia scende ancora, ci 'salvano' solo i telefonini L'Italia scende ancora nella classifica internazionale della competitivita' e, al 49esimo posto, si fa superare da Barbados e Giordania (47 e 48esimo posto) per portarsi a livello dell'India (50esima). A certificare il nuovo declino in termini di efficienza, gestione governativa e concorrenza sui mercati, e' la classifica annuale del World Economic Forum che declassa l'Italia di tre posizioni in una lista di 134 nazioni capeggiata dagli Usa, cui spetta il primato mondiale della competitivita', seguiti da Svizzera, Danimarca e Svezia. L'Italia, si legge nel rapporto stilato dagli economisti dell'organizzazione svizzera che riunisce ogni anno il Forum di Davos, "continua a mantenere una buona posizione nel campo dell'evoluzione del suo 'business', producendo beni di alta qualita' grazie anche alla forza dei suoi distretti industriali". Tuttavia, viene fatto notare nel rapporto, "la performance competitiva del Paese e' ostacolata dalle debolezze strutturali della sua economia". Tra i punti di cedimento il mercato del lavoro, "tra i piu' rigidi del mondo", sottolineano gli esperti che assegnano all'Italia il 129mo posto in questo settore. Area problematica anche quella della finanza pubblica per via di un alto livello di debito (123mo posto) che si unisce a "un inefficiente uso delle risorse pubbliche da parte del governo". Infine i punti deboli 'storici' del paese come quello della corruzione e del crimine organizzato e la poca indipendenza del sistema giudiziario, fattore che "aumenta i costi aziendali e mina la fiducia degli investitori". L'Italia continua comunque a mantenere i suoi punti di forza in alcuni 'pilastri' importanti presi in considerazione dal rapporto: nel campo delle infrastrutture tecnologiche e' al 10 posto per le linee telefoniche, vanta un secondo posto assoluto nel numero di telefonini, il 26esimo per diffusione della banda larga e il 22esimo per l'utilizzo di Internet. ITALIA / Semafori intelligenti e autovelox: importanti chiarimenti dal ministero Dopo anni di multe, il ministero dei Trasporti interviene, chiarendo ulteriormente come utilizzare autovelox e semafori 'intelligenti'. *Autovelox *Con i pareri numero 75730 e 75753 del 25 settembre 2008, il ministero ha chiarito che: - gli autovelox non possono essere posizionati dentro auto 'anonime', senza insegne indicanti che si trattasi di auto di veicoli di polizia o vigili, anche se la postazione fosse adeguatamente segnalata; - quando l'apparecchiatura e' presidiata da agenti, non e' necessaria alcuna autorizzazione prefettizia su nessun tipo di strada. *Semafori intelligenti* Il ministero con il parere numero 66135 dell'11 agosto ha ribadito che: - i semafori che si attivano al superamento del limite di velocita' dei veicoli in transito non sono ammessi dal codice della strada. I comuni che solo li installassero rischiano sanzioni, al pari dei produttori. ITALIA / Calano le vendite anche nei supermercati Per la prima volta dopo diversi anni, le vendite della Grande distribuzione organizzata hanno subito una flessione. E' quanto rileva Unioncamere, precisando che il calo, dello 0,3%, e' stato registrato tra luglio e agosto scorsi rispetto allo stesso periodo del 2007. Il costo della spesa e' invece aumentato del 4,8%, facendo cosi' raggiungere ad alcuni prodotti di largo consumo, come la pasta, ben il 40% di aumento in un anno. La contrazione delle vendite - si legge nella nota - si fa sentire di piu' nel Nord-Ovest (-1%) e nel Mezzogiorno (-0,5%), dove peraltro i prezzi registrano un incremento maggiore che nelle altre regioni. I fatturati di iper e supermercati comunque tengono (+4,5%), malgrado siano solo gli andamenti dei nuovi insediamenti commerciali e tenere alte le performance. ITALIA / Istituto superiore di sanita': influenza, poche cure, passa da sola Influenza, come riconoscerla e come combatterla, e' il titolo delle linee guida dell'Istituto superiore di sanita'. Tra i consigli: niente rimedi omeopatici o terapie alternative, sono inutili; evitare gli antibiotici e altri farmaci per adulti (come l'aspirina) ai bambini; il vaccino e' da somministrare ai piu' deboli, anziano over 65 e bambini con patologie a rischio. La sintesi e': poche cure, l'influenza passa da sola. U.E. / Europei contrari alla carne ricavata da animali clonati La maggioranza dei cittadini dell'Ue (58%), in un sondaggio Eurobarometro, sostiene che la clonazione degli animali a fine alimentari 'non e' giustificabile'. Anzi, per il 61% degli europei e il 63% degli italiani e' 'moralmente sbagliata'. Il sondaggio ha intervistato 25.000 cittadini nei 27 stati membri lo scorso luglio. AUSTRIA / Colpo di sonno alla guida per un conducente su sette Il 14% degli automobilisti ha gia' avuto un colpo di sonno di qualche secondo, e al 33% e' capitato di rischiare d'addormentarsi al volante, dice un sondaggio condotto da OEAMTC tra 2.000 automobilisti. Stupisce che molti ammettano di continuare a guidare in quelle condizioni. Se il 30% si ferma a fare un sonnellino, il 61% ritiene che basti una pausa un po' lunga; l'80% cede il volante ad altri se e' possibile. Gran parte dei conducenti adotta delle strategie piuttosto inutili, come aprire il finestrino per far entrare aria fresca; guidare piu' adagio e sforzarsi di concentrarsi; accendere la radio; bere caffe' o una bibita energizzante; cantare a voce alta; continuare come nulla fosse; fumare una sigaretta. Il 7% accelera sperando d'accrescere l'attenzione e arrivare prima a destinazione. Dice la psicologa *Dora Donosa*: manca la consapevolezza del rischio per la propria vita e quella altrui. SVIZZERA / Un nuovo motore ibrido: aria compressa al posto della batteria elettrica Il prezzo della benzina sale e l'industria automobilistica studia come ridurre i consumi. Il rimedio e' il motore ibrido che Toyota ha reso popolare, e a cui quasi nessun costruttore vuole rinunciare, come dimostra l'attuale Salone dell'auto di Parigi. Tutti promettono, ma non si sa quanto fidarsi perche' l'auto elettrica, ad esempio, continua a essere cara. Dice *Lino Guzzella* del Politecnico di Zurigo: "In Svizzera l'auto ibrida ce la possiamo ancora permettere; in Italia e Francia molto meno; da escludere in Cina e India". Ma e' proprio li' che cresce il bisogno di motorizzazione. Percio' le prossime auto dovranno essere meno energivore e meno care. L'equipe di Guzzella e' riuscita, in collaborazione con Bosch e il sostegno del ministero per l'Energia, a elaborare un nuovo motore ibrido. Anziche' una batteria elettrica, ha un serbatoio d'aria compressa. Questo motore ibrido pneumatico verrebbe a costare il 20% in piu' di uno a benzina (ma quello elettrico costa il triplo), pero' farebbe risparmiare il 30% di carburante, addirittura il 50% in citta'. Il prototipo a due cilindri e' pronto, e il gruppo di Guzzella sta trattando con un'azienda europea perche' renda commerciabile l'invenzione. ITALIA / Affitti alle stelle per gli studenti universitari Sono ormai stellari gli affitti che gli studenti universitari si trovano a pagare nelle grandi aree metropolitane, ma anche nei centri minori, per un posto letto o una camera singola. A denunciare l'ascesa vertiginosa dei prezzi e' il Sunia che in una indagine ad hoc punta il dito anche contro le clausole capestro e molto spesso vessatorie dei contratti, spesso neppure registrati, che accompagnano un canone di affitto che per un effetto domino comincia ormai a mettere in difficolta' anche gli stessi residenti in cerca di una casa in affitto. I numeri sono a dir poco proibitivi ed il 'giro d'affari' appetitoso se si considera, come fa il sindacato, che secondo stime recenti poco meno della meta' degli studenti universitari sono fuori sede e non pendolari, ovvero frequentano facolta' fuori della propria provincia trasferendosi stabilmente in altre citta'.La piu' cara, tra le grandi aree urbane, e' senza dubbio Milano: non meno di 400-500 euro per un posto letto mentre schizza a 650 euro l'affitto di una camera singola. Segue Firenze con 350-400 euro per un posto letto e 600-700 euro per una camera singola. Al terzo posto Bologna con 250-280 per un posto letto e tra i 370 ed i 500 euro per una camera singola seguita da Roma dove per un posto letto si arriva a pagare 300-450 euro e 450-600 per una camera singola. A Napoli, invece, un posto letto costa tra i 300 ed i 450 euro al mese ed un camera singola tra i 400 ed i 560 euro mentre a Bari un posto letto lo si puo' trovare tra i 250 ed i 300 euro mentre una camera singola tra i 350 ed i 380 euro. Vanno un po' meglio i centri minori dove pero' si registra un 'doppio' binario di affitto maggiorato del 25-30% in caso di studenti extracomunitari. U.E. / Incidenti stradali: Roma la citta' piu' pericolosa d'Europa 'Le grandi citta' italiane hanno un livello di rischio sensibilmente superiore a quello di Parigi, Londra, Stoccolma, Madrid o Barcellona. Basta pensare che Roma e', in assoluto, la piu' pericolosa d'Europa'. Lo sostiene Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale. 'Nel nostro Paese - spiega Salvati - il numero complessivo di vittime della strada e' leggermente diminuito, ma e' aumentato notevolmente quello di vittime nelle aree urbane. Per ogni quattro incidenti con danni alle persone, tre si verificano in ambito urbano, con 2.600 morti e 210.000 feriti all'anno'. 'Gli incidenti stradali - prosegue il presidente della Fondazione - sono un'emergenza nazionale e, oltre agli enormi drammi umani, costano alla collettivita' 35 miliardi all'anno. Occorrono misure forti da parte delle autorita' per aumentare la cultura della prevenzione e del controllo'. 'La Fondazione Ania - conclude - e' stata creata dagli assicuratori proprio con l'unico obiettivo di ridurre le vittime, riducendo gli incidenti. Stiamo lavorando con le istituzioni su questo e siamo pronti a cooperare con il ministro Matteoli sui progetti che vorra' lanciare per rendere piu' sicure le nostre strade'. ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA Bollette telefoniche gonfiate. Parte il blocco degli 899, ma solo per i telefoni fissi. Attenzione ai telefonini e ai numeri 48xxx Da oggi, chi vuol telefonare ad un numero 899 dovra' farne richiesta al proprio gestore. L'Agcom dopo un decenni di bollette gonfiate e polemiche a non finire, ha imposto il cosiddetto blocco automatico dei numeri speciali. Chi vuole usarli dovra' farne esplicita richiesta. Il blocco automatico riguarda numeri come 899, 892, satellitari e prefissi internazionali con tariffe superiori a quelle praticate per la zona telefonica 6, e per i numeri che iniziano per 4 (per quest'ultimi solo quelli a pagamento). *Attenzione, pero', solo per la telefonia fissa c'e' il blocco automatico*. *Per quella mobile si deve richiedere la disattivazione al gestore.* Proprio questo ha fatto si' che molti pseudo servizi (erotici e non solo) si siano gia' 'spostati' dagli 899 ai numeri che iniziano per 4. Si tratta di numerazioni come i 48xxx, molto utilizzate per fornire servizi tramite i cellulari, in particolare suonerie che molto attraggono adolescenti, ma non solo. E' presumibile che presto ci sara' un'ulteriore intensificazione dell'attivita' di molte societa' poco serie se non vere e proprie centrali della truffa, che *grazie all'interessata disattenzione dei gestori concepiranno meccanismi che potrebbero vanificare il blocco appena imposto.* Purtroppo le numerazioni inizianti per 4 sono anche utilizzate per attivita' benemerite come raccolta fondi o il cosiddetto televoto. E sicuramente questo aumentera' la confusione e le possibilita' dei raggiri. Per questo consigliamo quindi a tutti di richiedere al proprio gestore mobile la disattivazione tramite il nostro modulo http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=178105 Chiediamo all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni di stabilire il blocco automatico anche per le utenze mobili, in quanto dai primi segnali, dubitiamo che senza il cambio di regole si potra' evitare un'ondata di reclami per l'azzeramento del credito residuo di molti utenti mobili. Fra l'altro dalle prime segnalazioni ricevute ci risulta che i gestori permettano agli utenti di poter utilizzare i servizi 48xxx anche a debito, con la conseguenza che la successiva ricarica verra' immediatamente azzerata per restituire il 'debito'. Per approfondimenti su quello che potrebbe accadere: http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=234826 Concorso al ministero dei Beni Culturali e quiz fasulli. La beffa delle case editrici, come chiedere il rimborso Il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali ha pubblicato sul proprio sito Internet il seguente avviso: * "*/Risulta che vengano messi in vendita dei testi con quesiti di cultura generale che fanno riferimento a concorsi pubblici per esame banditi dal MIBAC. A chiarimento, si segnala che il MIBAC esclude qualsiasi coinvolgimento nella pubblicazione di tali quesiti e che gli stessi non rappresentano in alcun modo le scelte dell?Amministrazione, ne' possono farlo dal momento che non sono ancora stati definiti. /*/ Si comunica che: ...... 2) verranno pubblicati esclusivamente su questo sito web;....". Diversi utenti ci hanno segnalato che, effettivamente, alcune case editrici, in occasione della pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale, hanno posto in vendita libri di quiz inequivocabilmente riferiti a questo concorso. *Ma e' evidente, visto il comunicato del ministero, la scorrettezza del comportamento degli editori. Non vi e', infatti, alcuna certezza che le domande riportate nei testi concorsuali siano tra quelle oggetto delle prove preselettive. A cio' si unisca il danno che tali libri non hanno un costo basso. Chi ha acquistato erroneamente questi libri, puo' chiedere la restituzione di quanto speso e l?eventuale risarcimento del danno, facendosi valere, in mancanza di disponibilita' bonaria della casa editrice, con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 . Crack finanziario Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=234985 Aduc - Osservatorio Lecce. Il tombino danneggiato. Il servizio di consulenza A seguito della nostra denuncia dell0 scorso 29 settembre, su un pericolo in viale Gallipoli, nei pressi del Catasto, rappresentato ad un tombino danneggiato (1), abbiamo constatato che sono stati presi dei provvedimenti provvisori per mettere la zona in sicurezza (2). Speriamo che si intervenga rapidamente per sostituire il tombino danneggiato e ripristinare la situazione di normalita'. C?e' di certo che vigileremo affinche' la soluzione definitiva sia adottata in tempi rapidi.Nel frattempo tutti i cittadini che intendono segnalarci tutto cio' che meriti una denuncia o un plauso, possono contattare lo sportello Aduc di Lecce, in via di Porcigliano n. 46, ogni lunedi' dalle 16 alle 19 (tel. 339.7855670 fax 0832.245557) o all?indirizzo e-mail a.gallucci@aduc.it (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=234557 (2) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/DSC_0005.JPG Cannabis meno dannosa di alcol e tabacco: occorre cambiare l'ipocrita politica proibizionista Intervento dei Senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, parlamentari Radicali-Partito Democratico La cannabis e' meno dannosa di alcolici e sigarette. Lo sostiene la Global Cannabis Commission della Ong Beckley Foundation, in un rapporto messo a punto in vista della revisione della politica delle Nazioni Unite in materia di droga nel 2009. Nel documento, oltre a sottolineare il fallimento dell'attuale strategia proibizionista, si chiede un cambiamento di rotta. La proposta, destinata a sollevare non poche polemiche, e' di liberalizzare la marijuana all'interno di un "mercato controllato", soggetto a tasse, regole precise, obbligo di eta' minima per l'acquisto (1). E' esattamente quanto andiamo sostenendo da anni, e che abbiamo dettagliato il primo giorno della legislatura con due proposte di legge "gemelle" elaborate in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori): una per legalizzare il consumo ed il commercio della cannabis, l'altra per proibire l'alcool ed il tabacco (1) Delle due l'una: o si prende atto che la politica proibizionista e repressiva non sta funzionando, legalizzando una sostanza come la cannabis; oppure si decide che il proibizionismo funziona e lo si applica fino in fondo, vietando sostanze infinitamente piu' dannose come l'alcool ed il tabacco. Quello che e' certo e' che oggi la strategia adottata contro le droghe e' fortemente ambigua ed ipocrita. A fronte di zero morti causati dalla cannabis, l'alcool ed il tabacco producono ogni anno circa 130mila morti solo in Italia, oltre 5 milioni di decessi nel mondo. Nonostante cio', si puo' finire in carcere fino a 20 anni per il possesso di cannabis superiore a 0,5 grammi, mentre e' possibile acquistare e consumare quantita' illimitate di alcool e tabacco. Legalizzando la cannabis: - sarebbe eliminata una buona parte delle entrate su cui vivono le organizzazioni criminali che gestiscono i traffici; - sarebbe possibile controllare la qualita' della sostanza, evitando che i milioni di italiani che ne fanno uso fumino cannabis geneticamente modificata o peggio tagliata con altre sostanze sconosciute e talvolta letali (vedi il caso del giovane di Torino, il cui spinello conteneva crack cocaina). - sarebbe separato il mercato della cannabis da quello delle droghe pesanti, evitando il facile contatto degli spacciatori coi milioni di giovani loro "clienti", a cui vendere prodotti piu' lucrosi perche' creano dipendenza, tipo cocaina ed eroina. (1) I nostri disegni di legge: - legalizzazione cannabis: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=235099 - proibizione tabacco e alcool: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=235100 (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=235111 Se non e' razzista il vice Sindaco di Milano, non lo e' nessuno 'Non solo furti, stupri e sfruttamento della prostituzione, ora scopriamo che gli italiani fanno anche i corrieri della droga, in particolare cocaina'. Pensate se il vice Sindaco di New York avesse pronunciato queste parole a seguito della recente indagine condotta da Carabinieri, Fbi, Dea e Ice che ha rivelato come la 'Ndrangheta abbia rafforzato la sua leadership mondiale nel traffico di cocaina. Vi sarebbero state reazioni immediate, tensioni diplomatiche ed eventualmente delle solenni scuse, se non anche delle rapide dimissioni. Eppure, per molto meno -una piccola operazione di polizia in un campo Rom di Baranzate (MI) in cui e' stata sgominata una piccola banda di spacciatori- il vice Sindaco di Milano, Riccardo De Corato, ha pronunciato quella stessa frase nei confronti dell'intera etnia Rom: "Non solo furti, stupri e sfruttamento della prostituzione, ora scopriamo che i Rom fanno anche i corrieri della droga, in particolare cocaina". Ci chiediamo: cosa deve fare una persona per meritarsi l'appellativo di razzista? Se queste parole non sono razziste, cosa e' il razzismo? Forse ci sfugge qualcosa... I Talebani si finanziano con il narcotraffico? Diciamo grazie alla politica internazionale sulle droghe Dopo anni di guerra, la Nato ha ammesso l'innegabile ed il risaputo: i Talebani si finanziano grazie al narcotraffico (1). E' dal 2001 che lo diciamo (2), non perche' preveggenti o particolarmente informati, ma perche' era inevitabile che cosi' non fosse: la guerra alla droga, il proibizionismo, rafforza e sostiene le organizzazioni criminali e terroristiche. Lo dimostrano i fatti recenti in Messico, dove un inasprimento della guerra alla droga lanciato dal presidente Calderon, con tanto di invio di migliaia di soldati in zone calde, ha gia' prodotto quasi 5mila morti. (3) Per non parlare della Colombia, che come il Messico riceve denaro e mezzi militari dagli Usa, dove le Farc continuano a destabilizzare le istituzioni finanziandosi con il narcotraffico. Se invece di opporci alla coltivazione dell'oppio, spingendo cosi' le popolazioni contadine nelle braccia dei Talebani, l'avessimo acquistato per produrne morfina (un farmaco che scarseggia) o anche solo per soddisfare il nostro bisogno di falo' della vanita', oggi non ci troveremmo in una situazione cosi' difficile e tragica. Inasprire i programmi di eradicazione del papavero non solo ora rischia di regalare nuovi alleati ai Talebani, ma e' impossibile senza una presenza massiccia di soldati Nato, con costi in termini economici e di vite umane infinitamente superiori a quelli che avremmo affrontato acquistando l'oppio dall'origine. L'attuale politica internazionale sulle droghe non solo produce inutile sofferenza e morte, ma nel XXI secolo diventa la base con cui i nostri nemici, dai Talebani ad Al Qaeda, ma anche organizzazioni criminali nostrane come la 'Ndrangheta, si finanziano. *Ai sostenitori di queste politiche ora chiediamo di riflettere* (anche se la salute dei tossicodipendenti non fosse di loro primario interesse, lasciando che questi malati finiscano in carcere o rischino la morte con sostanze non controllate e il contagio di malattie infettive): *vale ancora la pena, nel nome del messaggio etico-proibizionista, perdere la guerra contro il terrore e la criminalita' organizzata?* 1. http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18745 2. Leggi, ad esempio, "I taleban senza oppio non esistono" del 23 settembre 2001: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=3011 3. http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18746 Contratto luce. Conoscere le regole e sapersi rivalere. Nuova scheda pratica dell'Aduc E' stata pubblicata una nuova scheda pratica dell'Aduc, "Energia elettrica: condizioni contrattuali di fornitura e prezzi": http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40789 Curata da Rita Sabelli (responsabile dell'associazione per gli aggiornamenti normativi), affronta le problematiche relative ad avvio, gestione e contestazione dei contratti nel cosiddetto mercato vincolato, cioe' quello le cui regole sono stabilite dall'Autorita' per l'energia elettrica ed il gas. Si tratta di quei contratti (la stragrande maggioranza), da quando a luglio 2007 il mercato e' stato "liberalizzato", di utenti che non hanno sottoscritto alcuna offerta del mercato libero, in genere famiglie (utenti domestici) e piccole imprese in bassa tensione. Chi invece ha scelto il mercato libero, sottosta' alle condizioni di fornitura e alle tariffe dello specifico gestore che, comunque, e' verificato dall'Autorita' su standard di qualita' e condotta commerciale. A seguire le voci principali della scheda pratica: Le condizioni contrattuali minime - lettura del contatore - fatturazione dei consumi - calcolo dei consumi - tempi e modalita' di pagamento - morosita' - modalita' e tempi di sospensione della fornitura - malfunzionamento del contatore - rateizzazioni - il deposito cauzionale I prezzi - allacciamento e variazioni - fornitura di energia - reclami e contestazioni Link utili La strana coppia: Roberto Benigni e Joseph Ratzinger Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=235532 Risparmi: se la banca fallisce? Che le banche possano chiudere i battenti e' possibile e l'idea turba i sonni dei risparmiatori vista la crisi finanziaria mondiale. In caso di fallimento della banca esistono comunque dei meccanismi che prevedono il risarcimento di depositi bancari. Una Direttiva comunitaria (1) dispone un livello minimo di garanzia di 20.000 euro per singolo depositante. La norma europea e' stata recepita nell'ordinamento legislativo italiano (2), nel quale si e' aumentato il limite di rimborso a 103.291,38 euro. In sostanza se la banca fallisce il risparmiatore e' assicurato fino a tale cifra. A tale proposito e' stato istituito un Fondo interbancario di tutela dei depositi che si rende garante fino alla copertura della cifra indicata. Se pero' una persona e' intestataria di piu' conti nella stessa banca non puo' chiedere il rimborso del valore limite per ciascun conto corrente aperto, perche' la restituzione avverra' cumulativamente fino all'ammontare di quanto stabilito, cioe' 103.291,38 euro. Sono in ogni modo esclusi dalla protezione i seguenti casi: * i depositi e gli altri fondi rimborsabili al portatore; * le obbligazioni e i crediti derivanti da accettazioni, paghero' cambiari e operazioni in titoli; * il capitale sociale, le riserve e gli altri elementi patrimoniali della banca; * i depositi riconducibili ad operazioni per le quali sia intervenuta una condanna per i reati previsti negli artt. 648-bis e 648-ter del codice penale (reati di riciclaggio e di impiego di denaro di provenienza illecita); * i depositi delle amministrazioni dello Stato, degli enti regionali, provinciali, comunali e degli altri enti pubblici territoriali; * i depositi effettuati dalle banche in nome e per conto proprio, nonche' i crediti delle stesse; * i depositi delle societa' finanziarie indicate nell'art. 59, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385, delle compagnie di assicurazione, degli organismi di investimento collettivo del risparmio; di altre societa' dello stesso gruppo bancario; * i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei componenti gli organi sociali e dell'alta direzione della banca o della capogruppo del gruppo bancario; * i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei soci che detengano almeno il 5% del capitale sociale della consorziata; * i depositi per i quali il depositante ha ottenuto dalla consorziata, a titolo individuale, tassi e condizioni che hanno concorso a deteriorare la situazione finanziaria della consorziata stessa, in base a quanto accertato dai commissari liquidatori (3). (1) Direttiva n. 94/19 CE (2) D.L. del 4 Dic 1996, n° 659 (3) http://www.fitd.it Aduc - Osservatorio Firenze. I pericolosi giochi per bimbi in piazza Leopoldo: situazione degenerata, esposto in Procura della Repubblica Lo scorso 22 settembre "Aduc - Osservatorio Firenze" ha denunciato le condizioni di pericoli dei giochi per bimbi in piazza Leopoldo. Una sorta di pedana/serpentone ondulata e in salita che solo un equilibrista potrebbe solcare, e' anche traballante e i pochi bimbi che vi si avventurano spesso cascano. Una delle due giostrine girevoli a forma di pianta carnivora, e' traballante e, puntualmente, i bimbi che la usano cascano rovinosamente. Ma -dicevamo- il top sono le pedane di legno su cui i bambini dovrebbero saltellare e giocare in modo piu' morbidoso: sono lise dal tempo perche' costruite con materiali scadenti, piene di schegge e con diversi grossi chiodi arrugginiti che spuntano in qua e in la' (1) Nel frattempo avevamo provveduto anche a segnalare la situazione al servizio "Piccole cose" del Comune di Firenze (2). Sono passate due settimane abbondanti e in piazza Leopoldo non solo tutto e' come prima, ma la situazione e' degenerata: le pedane di legno con chiodi arrugginiti sono di piu', mentre diverse tavole di legno che pavimentano tutta l'area giochi sono divelte o dismesse, con bimbi che vi inciampano o finiscono dentro le buche che ne derivano, con rovinose cadute. Evidentemente qualcuno per agire sta aspettando il cosiddetto morto, visto che *sembra* che anche alcuni vigili in zona a cui e' stata segnalata dai residenti la situazione, hanno motivato con "abbiamo le mani legate"... Da parte nostra, come avevamo preannunciato, *abbiamo inviato un esposto in Procura della Repubblica*, che' la questione possa avere anche risvolti penali oltre che amministrativi, lo si evince, per esempio, dall'art.675 del codice penale (collocamento pericoloso di cose ? 3) con l'aggravante che si tratta di una pubblica istituzione. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=233908 (2) http://www.comune.firenze.it/opencms/export/sites/retecivica/amm/sicurezza_e_emergenze/cittasicura/attivita_servizi/piccole_cose.htm (3) Art. 675 - Collocamento pericoloso di cose. Chiunque, senza le debite cautele, pone o sospende cose, che, cadendo in un luogo di pubblico transito, o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, possano offendere o imbrattare o molestare persone, è punito con l'ammenda fino a lire duecentomila. Aduc ? Osservatorio Lecce. Il tombino pericoloso. Dopo il nostro intervento, risolto in una settimana L?Aduc risolve i problemi. Verrebbe da dire questo, perche' in seguito alla nostra denuncia di lunedi' scorso 29 settembre (1), su un tombino danneggiato in viale Gallipoli, nei pressi del Catasto, che poteva essere un pericolo per i passanti, dopo che nel giro di tre giorni era stato transennato (2), ora e' stato prontamente sostituito (3). Certo, queste cose andrebbero monitoriate e risolte dai Comuni interessati con un'opera di costante manutenzione del proprio territorio (specie in zone molto trafficate e frequentate) e non affrontate solo per il clamore suscitato. Speriamo, che d'ora in poi si intervenga rapidamente in tutte quelle altre zone della citta' dove quotidianamente si presentano problemi di incuria e degrado. L?Aduc sara' li' pronta a vigilare e segnalare tutte queste situazioni. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=234557 (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=235083 (3) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/DSC_0001.JPG Quiz tv fasulli, numeri 899 e bollette gonfiate: nuova condanna dell'Antitrust Condannate sia le emittenti televisive locali, sia le societa' organizzatrici di pseudo quiz tv. E' quanto ha deciso l'Antitrust ad oltre un anno dalla nostra denuncia (1). Trasmissioni denominate /Il Quizzone /o/ Quizzissimo/ erano ingannevoli, perche' simulando un innocente e facile giochino a premi, spingevano migliaia di utenti a telefonare a numeri 899 (con costi fino a 15 euro a chiamata). L'indagine dell'Antitrust ha di nuovo messo a nudo gli elementi truffaldini dei quiz, condannando le societa' coinvolte a sanzioni di circa 40 mila euro, aumentate, per chi aveva subito gia' una analoga condanna, a 56 mila euro. Non e' la prima condanna dell'Antitrust in quest'ambito, oggetto di provvedimenti sono stati altri pseudo giochi, come /Quiz on the beach/. Se da un lato, l'ingannevolezza dei quiz e' accertata, non mancano gli utenti alle prese con i gestori telefonici che pretendono comunque il pagamento delle telefonate agli 899. Da tempo chiediamo all'Autorita' per le comunicazioni (Agcom) di trovare un meccanismo per azzerare l'arretrato, ma al momento nulla da fare. Cosi' i Corecom regionali continuano ad essere intasati dalle istanze di conciliazione degli utenti che non vogliono pagare o che pretendono il rimborso di quanto versato. (1) Numeri 899 e bollette gonfiate. Chi canta viva la pappa col pomodoro? E scatta l'addebito di 15 euro http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=191627 Mozione al Senato contro l'aumento dei prezzi. Uso inutile e dannoso delle istituzioni E' in corso nell'Aula del Senato il dibattito su una mozione bipartisan per l'istituzione di una commissione parlamentare straordinaria per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza sui mercati. Oggi pomeriggio voteranno e presumiamo scontato il risultato. *Ci domandiamo quali ulteriori informazioni il Senato debba acquisire per informarsi e prendere coscienza dei problemi e delle politiche che fanno lievitare i prezzi in modo imprevisto*, almeno per quella parte che e' di competenza "nazionale" e non sia frutto del disastro economico e politico in corso a livello europeo e mondiale. Infatti i dati sono gia' in circolazione e forniti da vari osservatori pubblici e privati, tra cui "Mister Prezzi", la Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del ministero dello Sviluppo economico, l'Istat, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), l'Ismea etc.. Per contrastarne crescita e impazzimento, occorrerebbe intervenire a partire dalla riduzione della fiscalita' eccessiva, dalla delegificazione, dalla de-corporativizzazione, nonche' dall'abolizione dei conflitti di interesse in particolare da parte delle amministrazioni locali che sono controllori e controllati delle varie societa' che gestiscono quasi tutti i servizi locali. *La commissione straordinaria prospettata ci sembra solo il classico prender tempo, mettersi la coscienza a posto e non affrontare il problema con l'urgenza che lo stesso richiede*. La politica di attenzione e scoraggiamento per l'aumento dei prezzi e servizi, dovrebbe partire proprio con la valorizzazione della funzione legislativa ed interventista del Parlamento, ma sembra che cosi' non sia, accontentandosi dell'ennesimo inutile osservatorio. Crisi finanziaria. Che fare? Investire Informati, il nostro sito d'informazione e consulenza finanziaria Bollenti i nostri telefoni con una domanda ricorrente dei risparmiatori: che fare dei nostri soldi in questo momento di crisi finanziaria? Ricordiamo a tutti che abbiamo un apposito sito di informazione e consulenza finanziaria accessibile a tutti, soci e non soci, gratuitamente, all'indirizzo: http://investire.aduc.it "Investire Informati" non si rivolge a chi si ritiene un 'esperto' di investimenti ne' a chi vuole diventarlo e tanto meno a chi e' interessato a varie forme di speculazione finanziaria. Non parla di singoli titoli, di notizie economiche, di prospettive dei mercati finanziari. "Investire Informati" si rivolge a chi vorrebbe gestire i propri risparmi puntando, semplicemente (!), alla serenita' finanziaria. Si rivolge a chi non e', e non vuole diventare, un "mago della finanza", a chi non vorrebbe seguire tutti i giorni i propri investimenti, a chi ha altre passioni ed altre cose da fare ma non per questo vuole trovarsi spiacevoli sorprese in fondo all'anno per aver delegato le scelte fondamentali che riguardano la propria vita finanziaria. Se molti dei nostri interlocutori avessero seguito i nostri "consigli per gli acquisti" forse non si sarebbero trovati adesso in un momento difficile. La giungla telefonica: stasera l'Aduc risponde ai telespettatori di Antenna 3 Bollette gonfiate, attivazioni non richieste o mancate attivazioni, i nuovi pericoli dei numeri 48xxx, saranno gli argomenti trattati stasera in una trasmissione televisiva, che si occupera' della giungla telefonica italiana. A partire dalla 20,30 Emmanuela Bertucci e Claudia Moretti, del nostro ufficio legale, risponderanno ai quesiti dei telespettatori di Antenna3, emittente milanese che copre Lombardia, Piemonte e Emilia, in una trasmissione condotta da Roberto Poletti. A questo indirizzo, il settore del sito dedicato all'argomento: http://www.aduc.it/dyn//tlc Aduc - Osservatorio Firenze. Giochi piazza Leopoldo. Arriva il Comune, il problema e' transennato, ma fra quanto sara' risolto? Dopo la denuncia di Aduc - Osservatorio Firenze, e la presentazione in Procura di un esposto (1), l'amministrazione di Palazzo Vecchio si e' mossa. Si tratta dello stato disastroso in cui versa quest'area giochi per bimbi, con pavimentazione in legno divelta e chiodi arrugginiti che spuntano, nonche' dei giochi in se' rotti e pericolosi. Il Comune e' arrivato e, dopo aver trransennato solo la pavimentazione in legno, lasciando i giochi in modo che possano essere sempre usati dai bimbi ("i giochi risultano rispondenti alle normative vigenti e sono certificati dalla ditta costruttrice" dice l'assessore ai rapporti coi quartieri e il presidente del quartiere 5... peccato che alcuni sono traballanti e talvolta i bimbi si feriscono...), ha fatto sapere che ci vorranno 280 mila euro per mettere a posto il tutto e che sara' previsto nel bilancio 2009. Comunque -dice sempre l'assessore- l'ultima manutenzione della pavimentazione risale a marzo 2008. Un quadro drammatico che si conferma tale e con soluzioni che non si intravedono. Primo perche' i giochi non vengono presi in considerazione per un intervento di messa in sicurezza; secondo perche' la manutenzione dello scorso marzo, visto lo stato di degrado e di pericolo ad un livello molto avanzato e non dovuto, per esempio, a qualche atto vandalico recente, la dice lunga sulla capacita' di rimedio da parte dell'amministrazione; terzo perche' si parla di intervento nel 2009... e nel frattempo? Transenne e transenne. Purtroppo siamo abituati ai "problemi transennati" e non risolti (ci sono situazioni in citta' in cui le transenne sono li' da anni, vedi per esempio il giardino dell'orticoltura di via Vittorio Emanuele). Questo per dire che, nel frattempo, fintanto che non vedremo a breve risolto il problema, il nostro esposto in procura della repubblica vale a tutti gli effetti e lo ritireremo solo quando vedremo qualcosa di concreto. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=235544 Crisi finanziaria. I buoni postali fruttiferi Con l'attuale crisi finanziaria numerosi risparmiatori ci hanno telefonato chiedendo consigli su investimenti tranquilli ed in particolare sui Buoni Postali Fruttiferi. I Buoni Postali Fruttiferi sono una forma di risparmio ingiustamente screditata dalle stesse Poste Italiane (oltre che da tutto il sistema finanziario) perche' vendendoli non ci si guadagnano molte commissioni. Certamente i rendimenti sono estremamente risicati, come tutti quelli delle obbligazioni di Paesi affidabili, pero' sono una forma di investimento sicuro che presenta una struttura tecnica particolarmente vantaggiosa per gli investitori del tutto inesperti (1). Lo strumento, infatti, ha un rendimento medio annuo crescente con il passare del tempo ed e' rimborsabile in qualsiasi momento senza nessuna penalizzazione dopo un anno dalla scadenza. Questa caratteristica, rara se non unica nel mercato obbligazionario, mette al riparo il risparmiatore dal pericolo dell'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni a tasso fisso. Le emissioni dei buoni postali fruttiferi cambiano da periodo a periodo. E' buona norma informasi sul sito della Cassa Depositi e Prestiti (2). Riassumiamo le caratteristiche dei Buoni: ? sono garantiti dallo Stato; ? non comportano alcuna spesa per l'acquisto e il rimborso; ? gli interessi, maturati per bimestri, possono essere riscossi solo estinguendo completamente il titolo; ? se rimborsati entro un anno dalla sottoscrizione, non fruttano interessi; ? sono esenti dall'imposta di bollo e dalle tasse di successione; ? sono soggetti a tassazione con aliquota del 12,50%, come i titoli di Stato; ? se non riscossi entro dieci anni dalla loro scadenza sono soggetti a prescrizione, tanto per il capitale che per gli interessi. (1) Per ulteriori informazioni si veda: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=58803 (2) http://www.cassaddpp.it Decreto sulla crisi finanziaria: questa volta il Governo sta facendo quello che serve Gli Italiani, ormai e' un cliche', danno il meglio di se' in situazioni di emergenza. Il Governo sta mostrando in questi giorni una capacita' nel gestire le ripercussioni nostrane della crisi finanziaria internazionale della quale, francamente, ci sembra opportuno dar merito. Dopo aver inutilmente tentato di far nascere una soluzione europea con un fondo al quale avrebbero dovuto prender parte tutti gli Stati membri in proporzione al PIL, preso atto dell'impraticabilita' di quella strada, ha progettato un piano tagliato sulla realta' nazionale. I dati ci dicono che il sistema bancario italiano e' fra i piu' solidi in Europa (noi aggiungiamo che cio' accade anche perche' le banche in Italia sono da sempre abituate a scaricare i rischi sui clienti ed a far pagare molto di piu' i loro servizi, ma in questo momento le priorita' sono ben altre) ma al tempo stesso, in situazioni di panico come quelle che si stanno profilando, i dati oggettivi contano molto meno del dovuto. Era necessario, come ha detto il Governatore Draghi, "prepararsi le armi" per affrontare situazioni che tutti speriamo di non dover affrontare. Il problema centrale che ha causato la crisi del sistema bancario e' la scarsita' del capitale delle banche in rapporto agli investimenti. Le regole che presiedono alla capitalizzazione delle banche sono adeguate all'interno di un contesto normale, ma inadeguate all'interno di un contesto straordinario come quello dello scoppio di una bolla immobiliare nella quale le banche stesse sono invischiate (come spesso e' accaduto in passato, e non solo in Italia). *Intervenire sul capitale, con azioni senza diritto di voto, e' la cosa giusta da fare. *Allo stato delle conoscenze, in Italia non dovrebbe esserci bisogno di una iniezione di capitale, ma oggi la verita' e' che nessuno -a partire dalle banche stesse- si fida piu' dei numeri iscritti in bilancio. Ieri il Governo ha dato un chiaro segnale, non solo a parole, che non permettera' che alcuna banca italiana sia inadempiente. Passata questa crisi, ci auguriamo che si utilizzi la stessa tempestivita' e capacita' nel costruire un nuovo sistema di regole di Governo della finanza che impedisca il ripersi di una situazione simile. Ma adesso, per una volta, quando finalmente possiamo dar atto al Governo di aver fatto una cosa corretta, ci fa piacere sottolinearlo. Purtroppo, non capita spesso... / /PS Se il Ministro Tremonti, o qualche suo collaboratore, in tutto questo slancio di capacita', trovasse 5 minuti del proprio tempo per scrivere i regolamenti attuativi per il Fondo di solidarieta' per mutui prima casa, consentirebbe finalmente ai poveri disgraziati che rischiano di vedersi portar via la casa di abitazione dalle banche perche' non sanno come fare a pagare il mutuo di avere fino a 18 mesi per riorganizzare la propria vita. Comprendiamo che in questa situazione tutto cio' possa apparire secondario, ma si tratta in realta' di una gravissima inadempienza del Governo che auspichiamo venga colmata nel piu' breve tempo possibile. Crisi finanziaria, panico, santi e Superenalotto... un gioco d?azzardo che non rispetta le regole dell?azzardo In questo momento di crisi finanziaria il risparmiatore si fa prendere dal panico, vende quello che non dovrebbe, si appella ai santi o gioca al Superenalotto. La notizia che oggi, per il Superenalotto, ci saranno 77 milioni di euro in palio per il primo vincitore fa venire l?acquolina in bocca a moltissimi italiani. 77 milioni di euro sono una montagna di soldi. In un sistema di libero mercato, chi gioca dovrebbe avere il corrispettivo del rischio. Nel caso del Supernalotto, la probabilita' di azzeccare la combinazione e' di una su 622 milioni e per una giocata di 0,5 euro (un euro per due colonne) si dovrebbe avere, in caso di vincita, 622 milioni il valore della giocata, cioe' 311 milioni di euro, ma non e? cosi?. Se il ragionamento appare assurdo si consideri il gioco alla roulette. I numeri sono 36 (piu' lo zero) e nel caso di una puntata vincente su un solo numero, si riceve 36 volte la posta. Lo stesso ragionamento si dovrebbe applicare a tutti i giochi, Superenalotto compreso. C'e' una evidente disparita' tra il rischio e il premio in palio ed e' lo Stato a guadagnare. Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi al 2007. Entrate.. 1.940.000.000 di euro Allo Stato.. 49,5% (960 milioni di euro) Ai vincitori.. 38,1% delle entrate (739 milioni) A punto vendita.. 8% delle entrate (155 milioni) Alla Sisal.. 4,4% delle entrate (85 milioni) Finanziamenti pubblici ai coltivatori di tabacco: offendono l'intelligenza e le tasche dei contribuenti La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha appena approvato, su insistente richiesta dell'Italia, il reinserimento del tabacco fra i prodotti per i quali e' previsto un sostegno diretto. In altre parole, oltre alle campagne di informazione contro il fumo, i contribuenti italiani ed europei dovranno continuare a finanziare anche i produttori di tabacco. Ma che politica e' questa? Ricordiamo che il tabacco uccide ogni anno 90mila persone in Italia e 4 milioni nel mondo, con innumerevoli miliardi di euro spesi per trattamenti sanitari dovuti al suo consumo. Allo stesso tempo, nel nome della tolleranza zero verso altre droghe, chi coltiva per uso personale anche una sola piantina di cannabis viene arrestato, processato e condannato al carcere -secondo l'Organizzazione mondiale della Sanita' e il ministero italiano della Salute, la cannabis uccide 0 (ZERO) persone ogni anno. Riassumendo: - Coltivi migliaia di ettari di tabacco? Quattro milioni di morti ogni anno? Finanziamento pubblico. - Coltivi una piantina di cannabis nella vasca da bagno? Zero morti nel mondo? Arresto e condanna fino a 6 anni di carcere. Chiunque abbia un po' di onesta' intellettuale non potra' non ammettere che vi sia una fatale contraddizione nella logica dell'attuale legislazione sulle droghe. Una contraddizione purtroppo ignorata non solo dalla politica per ovvi motivi di convenienza, ma anche e soprattutto dai media, che sull'argomento non propongono ormai riflessione alcuna, limitandosi a fare la micro-cronaca della quotidiana follia. Per questo abbiamo presentato due disegni di legge alternativi, uno per legalizzare la cannabis, l'altro per proibire il tabacco: _http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15741_ Ci auguriamo che i legislatori, e soprattutto i media, ne facciano tesoro. Aduc ? Osservatorio Firenze. Degrado e distruzione dopo la manifestazione degli studenti. I vigili che fanno? Stamane, a partire da piazza San Marco, c'e' stata una manifestazione di studenti contro le nuove modifiche del Governo per la scuola. *Siamo andati durante e dopo la manifestazione per capire se il diritto a manifestare fosse reso compatibile, da parte delle forze dell'ordine, al diritto dei cittadini a non vivere nel degrado e nelle difficolta'. *Subito dopo la partenza del corteo, che si e' diretto verso il centro citta', la situazione che abbiamo registrato in piazza San Marco era allucinante e l'abbiamo documentata con una serie di immagini che alleghiamo. Recinzioni delle aiuole divelte, piccoli cespugli divelti, persone dentro le aiuole e non solo studenti perche', visto l'andazzo e le panchine della piazza occupate, alcuni turisti hanno seguito l'esempio dei manifestanti che hanno ritenuto opportuno sostare li'. La cosa piu' incredibile e' che i vigili urbani non mancavano, intenti si' a dirigere il traffico stradale impazzito, ma anche sulla piazza accanto alle aiuole con le recinzioni divelte e il verde distrutto e le persone in divieto, ignorando queste ultime. A cosa servivano i vigili? Chiunque oggi ha deciso di comportarsi in modo anti-urbano sara' stimolato a continuare a farlo, perche' da parte dei vigili non c'e' stato alcun minimo accenno a farli desistere. Qui le immagini del disastro: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/10102008002.jpg http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/10102008003.jpg http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/10102008004.jpg http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/10102008005.jpg Crisi finanziaria. Banche: si ritorna all'Iri? Lo Stato non entrera' nel capitale delle banche, sostiene il governo Berlusconi. Come al solito, all'italiana, invece di sostenere con chiarezza e trasparenza una decisione ci si contorce nel sostenere il contrario di quanto scelto. Non c'e' niente da fare siamo un popolo levantino, Bisanzio e' il nostro riferimento. Dunque il Governo dice una cosa ma ne fa, contemporaneamente, un'altra. La scelta di acquisire azioni privilegiate delle banche e, quindi, di non entrare nelle decisioni strategiche e di direzione, ha come contraltare la possibilita' di intervento nelle assemblee straordinarie delle banche stesse. In una situazione di crisi chi neghera' allo Stato, cioe' al Governo, di sollecitare una assemblea straordinaria dove si decide sull'atto costitutivo, sulla emissione di obbligazioni, sulla conferma del piano finanziario e, quindi, sulle strategie da seguire e sulla struttura dirigenziale? E' una forma di nazionalizzazione strisciante richiesta o imposta alle banche. In certi momenti nazionalizzare questo o quel settore sembra una necessita' inderogabile e, allora, perche non dirlo chiaramente? Crisi finanziaria Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=235985 Englaro. Se si vuole davvero impedire al paziente di scegliere, si abbia il coraggio di modificare l'articolo 32 della Costituzione Sul caso di Eluana Englaro, anche a seguito del rigetto da parte della Consulta del conflitto di attribuzione, non siamo di fronte ad una invasione di campo della magistratura che usurpa le prerogative del Parlamento, bensi' ad *una parte del Parlamento che vuole usurpare i cittadini di un prezioso diritto individuale: la liberta' di scegliere se e come essere soggetto a trattamenti sanitari. * Ci auguriamo che le decisioni delle massime corti italiane, la Consulta e la Cassazione, mandino un messaggio chiaro al legislatore: nessuno puo' essere soggetto a trattamenti sanitari contro la propria volonta' (articolo 32 della Costituzione). Se dal Parlamento uscisse fuori una legge sul testamento biologico il cui unico scopo fosse quello di impedire ai pazienti di esprimere anticipatamente se essere o meno mantenuti in vita artificialmente attraverso trattamenti sanitari come la nutrizione e la respirazione artificiale, ci troveremmo di fronte ad una legge incostituzionale e liberticida. L'unico modo per negare questo diritto agli italiani e' modificare l'articolo 32 della Costituzione in senso restrittivo. Se davvero il partito del Popolo della Liberta' vuole privare i cittadini di questa fondamentale liberta' di scelta individuale, negando cosi' persino il proprio nome, trovi la forza di farlo nei modi e tempi previsti dalla Carta fondamentale. Sui diritti costituzionali non si puo' agire attraverso scorciatoie. Aumenti telefonia, canone Telecom incluso: ipocrisia, perversione ed inutilita' Ipocrisia, perversione, inutilita'. Tre sostantivi che caratterizzano il settore delle telecomunicazioni italiane. L'ipocrita e' Telecom, perversa e' l'Autorita' Garante nelle Comunicazioni (Agcom) e il suo sistema di regolamentazione, inutile e' Mister Prezzi. *I fatti* Telecom Italia ha annunciato che chiedera' un aumento di un euro agli altri gestori di telefonia fissa sul canone di interconnessione tramite l'unbundling (il costo che mensilmente Wind, Fastweb, Tele2-Vodafone, Tiscali, ecc pagano per l'affitto della rete, cavi dell'ultimo miglio e centraline). L'Agcom dice che questo potrebbe determinare un ulteriore vantaggio di Telecom sul mercato, visto che i gestori alternativi dovranno aumentare le tariffe ai clienti finali. Ne consegue che l'ex monopolista sara' 'obbligato' ad aumentare il canone agli utenti, affinche' gli stessi abbiano poca convenienza a tornare a Telecom, abbandonando, per esempio, Wind. *L'ipocrisia* Scrive l'Apcom, agenzia stampa del gruppo Telecom Italia. /"In sostanza a Telecom non interessava aumentare il canone ma solo il costo dell'unbundling, e la prima manovra e' un passaggio conseguente ma non richiesto da Telecom". /E poi:/ "Telecom ha pero' deciso di alleviare le conseguenze dell'operazione sulla clientela residenziale. L'aumento del canone non colpira' le fasce piu' deboli della popolazione. In sostanza tutti gli utenti che rientreranno nell'operazione del governo con la 'social card' (circa un milione secondo le ultime stime) non subiranno aumenti del canone, anzi sono allo studio da parte dell'azienda interventi per diminuire l'attuale costo di 12,4 euro al mese (Iva esclusa)". / *Ragionamento ipocrita:* nella telefonia fissa Telecom detiene una quota di mercato superiore al 70% e fare lo sconto ad un milione di utenti, non cambia la sostanza: *Telecom, *?di riffa o di raffa?,* aumenta il canone mensile agli italiani!* *La perversione* Sta nel fatto che l'Agcom fa aumentare anche le tariffe per gli utenti finali di Telecom in modo che questo gestore non abbia un vantaggio sugli altri... ma *Telecom, alla fin fine, e' quella che ci guadagna di piu', dai singoli utenti e dai gestori che continuano ad essere costretti ad acquistare i suoi prodotti.* *L'inutilita'* Mister Prezzi ha promosso concorrenza e calo dei prezzi nel settore: "Sono i medicinali e la telefonia i settori che hanno maggiormente risentito degli effetti positivi delle liberalizzazioni", ha detto Antonio Lirosi... ignorando le recenti rimodulazioni tariffarie nella telefonia mobile, gia' avvenute, e i possibili aumenti che potrebbe conoscere la telefonia fissa. */Ancora una volta ci chiediamo: a che serve Mister Prezzi?/* */Che si aspetta alla divisione strutturale della rete dell'ultimo miglio da Telecom?/* Roma. Commissione Marzano. Alemanno si e' dimenticato degli utenti. Zep: zitto e paga Parte con il piede sbagliato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: si e' dimenticato degli utenti e consumatori, cioe' di coloro che pagano e utilizzano i servizi della citta', pubblici e privati. Nell'istituire la Commissione per elaborare nuove proposte per lo sviluppo della capitale d'Italia, Alemanno ha fatto il pienone di rappresentanti delle varie categorie, soprattutto confindustriali, ma si e' dimenticato di coloro che con le tasse e i consumi, consentono all'amministrazione comunale e agli imprenditori di ben vivere e prosperare: gli utenti e i consumatori. "Zitto e Paga" potrebbe essere lo slogan del nuovo sindaco. L'inizio non e' proprio entusiasmante. Leucemia infantile. Piu' malati nei pressi delle centrali nucleari Bambini sotto i cinque anni che vivono nei pressi di un impianto nucleare sono piu' sottoposti al rischio di leucemia ma non esiste un legame stringente tra i casi di malattia e la debole radioattivita' emessa dalle centrali atomiche. Cosi' recita un rapporto della Commissione per la tutela dalle radiazioni (SSK, Germania), che ha esaminato i casi di leucemia nelle aree vicine agli impianti. "Le radiazioni delle centrali atomiche dovrebbero essere mille volte superiori per poter spiegare i rischi osservati", ha detto il direttore della commissione, il prof. Rolf Michel dell'Universita' di Hannover (Germania). Dunque, le cause delle leucemie infantili, registrate in zone comprese nei 5 km di raggio dalle centrali, restano sconosciute. Potrebbe trattarsi della concomitante presenza di pesticidi e di malattie infettive che aggrediscono il sistema immunitario, fattori non considerati dallo studio. Certo e' che occorrono approfondimenti ulteriori, magari anche quelli che servirebbero per capire meglio come si forma la leucemia infantile. Gia', bisognerebbe approfondire gli studi, necessita' che in Italia non e' avvertita mentre si lanciano programmi per la costruzione di centrali nucleari. Cosi' diverremo meno dipendenti dal petrolio e dal gas, prodotti che vengono importati, si dice. La domanda sorge spontanea: l'uranio che serve per le centrali lo importiamo o no? E se lo importiamo non siamo sempre dipendenti da coloro che posseggono miniere di uranio, in particolare Australia, Canada, Kazakhstan (58% delle riserve)? Commissione vigilanza Rai. Lo sfascio delle istituzioni. Dopo Pannella ripartiamo dall'abolizione dell'odioso canone/imposta Sesto giorno di sciopero della sete. Nono giorno di occupazione della sede della commissione di vigilanza. 520 parlamentari (piu' del 50% del Parlamento italiano) che chiedono che il Parlamento ottemperi ai propri obblighi istituzionali, convocandosi ad oltranza per l?elezione del Giudice della Consulta e per l?insediamento della Commissione di Vigilanza Rai. Scandiamo, perche' forse per i piu' -cioe' quelli che non hanno uno scranno in Parlamento o in altro luogo in cui siano sistemati per decisione dei partiti- si tratta di una cosa talmente assurda che anche solo pensarci fa sorridere. *?Per l'insediamento della Commissione di Vigilanza Rai?*, l'organismo che dovrebbe verificare che radio e tv di Stato svolgano servizio pubblico di informazione. Ci rendiamo conto che in un servizio pubblico molto basato su pubblicita' commerciale e spettacoli di intrattenimento e sport, gli interessi della sopravvivenza di se stessi possano travalicare la missione pubblica, ma arrivare a si' tanta sfrontatezza preoccupa molto. Come spesso accade, *Marco Pannella, andando alla radice dei problemi, ?mette a nudo il re?,* ma questa volta, oltre alla coscienza critica dell'italiano medio, anche piu' di 500 parlamentari si sono sentiti toccati nel vivo (?anche loro hanno una coscienza?... verrebbe da urlare con gioia) e stanno sostenendo la sua azione. E ancora non accade nulla. /La salute di Marco Pannella e' una questione di salute pubblica e se lui sta male -dicendocelo- siamo tutti preoccupati perche' e' altamente probabile che il suo male corrisponda al male di tutti noi, ed e' drammaticamente cosi' anche questa volta./ *Ma noi intendiamo andare ancor piu' alla radice dello star male di Pannella, la Rai.* E qui -candidamente- _poniamo le domande:_ siamo proprio sicuri che la Rai serva alla nostra comunita', oltre a quelli che ci lavorano e ai partiti che ci piazzano i loro accoliti? Siamo sicuri che un servizio pubblico di informazione radiotelevisiva debba e possa essere gestito in questo modo? Abbiamo bisogno di una tv di Stato? Dobbiamo continuare con questo apertissimo conflitto di interessi e abuso di posizione dominante, cioe' la Rai/Stato che controlla se stessa e i propri concorrenti? L'esistenza di fatto di un duopolio televisivo, non e' forse generato da questo sistema pubblico di informazione? Quanta energia imprenditoriale e di eccellenza artistica e' fiaccata da questo sistema in cui contano solo gli amici degli amici e non capacita' e qualita'? Ci fermiamo con gli interrogativi e *chiediamo a Pannella* (anche se e' scontata la sua risposta) *e agli oltre 500 parlamentari se non sia il caso, a partire dalla constatazione della violazione di legalita' da parte di chi dovrebbe garantire la stessa, di cominciare a ripensare il tutto scardinando un sistema il cui primo mattone e' l'imposizione del canone, l'imposta piu' odiata dagli italiani.* Se la battaglia di Pannella andra' in porto -e ovviamente l'auspichiamo e ci diamo da fare perche', per l'appunto, riguarda anche la nostra salute- per evitare che si tratti solo di rilievo e sistemazione delle contraddizioni di un regime di illiberalita' incostituzionale e monopolista, occorre non fermarsi. _*L'abolizione del canone/imposta crediamo sia il passo successivo*_. Sappiamo non essere pochi i parlamentari favorevoli a questa opzione, ma sono molti coloro che lo pensano e non fanno per scelta di comodo. Bene, parlamentari comodosi, se avete avuto il coraggio di dire che non volevate sentirvi male con Pannella per lo stato drammatico e disastroso della commissione di vigilanza Rai, noi vi offriamo un altro elisir di lunga vita, quello della liberta' di informazione e di impresa nel settore. Qui il nostro specifico settore sulla questione canone Rai: http://www.aduc.it/dyn/rai La soluzione delle banche alla crisi finanziaria Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=236360 Omosessualita'. Crolla il mito del "contronatura" Che l'omosessualita' sia "contro natura" e' convinzione comune, che questa opinione sia sbagliata e' scientificamente dimostrato, ma la dimostrazione trova resistenze ad essere recepita. In questi giorni, il Museo Civico di Storia Naturale ?G. Doria? di Genova, ospita la mostra "Against nature?" del Museo di Storia Naturale di Oslo (Norvegia) sull'omosessualita' nel mondo animale. Si "scopre" cosi' che ci sono ben 1500 specie animali, dall'insetto al capodoglio, che praticano l'attivita' omosessuale e non solo a scopo ludico-sessuale ma anche affettivo, il che puo' portare a rapporti duraturi. L'omosessualita' non e' praticata solo da specie a noi vicine ma anche dai moscerini o dai pappagalli Galah (44% degli individui). La bisessualita', altro tema controverso, e' praticata dai Bonobo (scimmie antropomorfe) dal 100% degli individui! Tutte le "convinzioni" che ci hanno instillato nella testa cadono di fronte alla constatazione dei fatti e alle argomentazioni scientifiche. Eppure gli omosessuali sono stati internati in campi di concentramento nazisti e nei gulag sovietici. Alcune religioni hanno assunto posizioni particolarmente dure nei confronti degli omosessuali: si andava dalle 100 frustate, all'esilio, alla graticola e, ancora oggi, all'impiccagione. L'auspicio e' che questa mostra faccia il giro dei musei, non solo, d'Italia. ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi TRADUCTORA TRAIDORA *Dal Cammino di Santiago ?* "*/Tra-duc-to-ra/*/ *trai-do-ra*/". Me li vedo ancora sfilare davanti *i quattro hidalgo spagnoli*, baldanzosi pellegrini quarantenni della buona borghesia madrilena (uno ci teneva a dire che abitava nello stesso quartiere del primo ministro Aznar!), mentre io ero accasciata per la stanchezza sul ciglio di una strada di campagna vicinissimo, come avrei scoperto poco dopo riprendendo la marcia, alla famosa /Fuente de los Moros/, una bella costruzione medievale che facilitava l'accesso a una provvidenziale sorgente. Non so se a scandire divertito quelle parole col dito scherzosamente puntato su di me fu il farmacista, l'avvocato, il medico o l'ingegnere; so che queste erano le professioni dichiarate, ma e' tutto quello che in concreto ricordo di loro. Per me erano i "*tre moschettieri*". E tali si dimostrarono in effetti, quando, obbedendo al motto degli eroi di Dumas padre "Uno per tutti. Tutti per uno", dopo una settantina di chilometri da quell'episodio, abbandonarono in blocco il Cammino di Santiago perche' a uno di loro era insorta una tendinite. * una dritta ... * "*Traductora traidora*": e vai! Anche in Spagna avviene questo cortocircuito, pensai fra me e me. D'altra parte, l'esca gliel'avevo gettata io al moschettiere spagnolo, perche', obbedendo all'invito dei registri degli ostelli del Cammino, alla voce "professione", fra le due o tre che potevo legittimamente scegliere, non avevo avuto il minimo dubbio di dichiararmi "*traductora*", perche' *tale mi sento per vocazione*. Ed e' proprio questo che avrei voluto fare subito, appena laureata, e questo tentai, anche di fare, ma, dopo un paio di prove, dovetti rendermi conto che, purtroppo, una persona comune non puo' mantenersi con le traduzioni. I latini dicevano "*Carmina non dant panem*", cioe' *scrivendo poesie non si vive*. In epoca moderna, appunto, *neppure facendo traduzioni*. Dato che dovevo contare sulle mie forze, mi trovai obbligata a optare per qualcosa di piu' sostanzioso e sicuro, trasformando la traduzione in niente di piu' che un hobby che si coltiva nei ritagli di tempo. Ma la vita -lo posso testimoniare con tranquillita'- e' sorprendente. In tutti i sensi. E, accanto a qualche sorpresa, di cui, a dire il vero, avrei fatto volentieri a meno, a me ha riservato anche questa possibilita' di dedicarmi, in eta' piu' matura, a questa mia passione, che non si era affievolita col passare degli anni. Anzi. Questo e', per cosi' dire, l'antefatto, ovverosia lo sfondo su cui adesso *desidero * *osservare *piu' da vicino *il cortocircuito* che viene fatto comunemente mettendo accanto i due termini (traduttore e traditore) come se fra di essi ci fosse qualcosa di piu' di una semplice assonanza, la quale tuttavia ha avuto e continua ad avere un peso enorme se e' vero, come e' vero, che nei dizionari italiani, fra i diversi significati di "*tradire"*, e' menzionato esplicitamente pure quello di "*distorcere*", "*travisare*" il pensiero di qualcuno non solo in generale, ma anche in sede di traduzione da una lingua a un'altra. *...per andare oltre un luogo comune * Parto dunque con la mia riflessione, sapendo che c'e', come dire, una base massiccia e compatta nel pregiudizio che vuole il traduttore in veste di traditore, che e' difficile da scalfire, anche se occorre osservare che questa equazione e' un problema tutto italiano e spagnolo, di quelle lingue, cioe' dove traduttore fa rima con traditore. Comunque, cio' che mi propongo qui (e di cui mi contento) e' di *esprimere liberamente le mie considerazioni* che sono andate maturando nel tempo, dopo aver preso sul serio questo slogan e averlo anche usato come severo richiamo d'attenzione nel mio fare, non foss'altro per il rispetto che sento fortissimo per me stessa, in primo luogo, e subito dopo, a pari merito, per chi ha scritto cio' che devo tradurre e per chi dovra' leggere cio' che avro' tradotto. Ebbene, secondo me, *dire "traduttore traditore"*, a parte l'intrigante, anzi, intrigantissima assonanza, *significa prendere un abbaglio*. *Di sicuro sul piano etimologico* che e' e resta essenziale per capire a fondo il significato dei termini che usiamo. Sia "tradurre" sia "tradire" vengono dal latino. Partiro' da "*tradire*" che viene dal latino *trado, is, tradidi, traditum, tradere* (sempre con l'accento tonico sulla sillaba "tra"), che significa: "*consegnare*", "*affidare*", "*dare*". Il filologo Giacomo Devoto, nel suo /Dizionario etimologico/ del 1968, osserva che e' stato "/influenzato nel significato dall'uso peggiorativo //della tradizione evangelica, nella quale Gesu' e' 'consegnato', e cioe' 'tradito' da Giuda/". Ma attenzione, il verbo latino, *tradere*, a conferma del suo primo significato pacifico di "consegnare, affidare", sta anche alla base del termine "tradizione", che e' l'insieme di cio' che il passato ha consegnato ai posteri. E con questo significato di "tramandato" e' usata (anche se a livello specialistico) quella stessa parola "tradito", questa volta pero' con l'accento tonico alla latina, cioe' sulla sillaba "tra". (Un'ultima curiosita': anche se non si vede bene, *trado, tradere*, e' un composto di *trans* e *dare*; parola di Giacomo Devoto). Invano pero' si cercherebbe fra i significati del "tradere" latino uno che somigli a "tradurre", e questo per la semplicissima ragione che non e' lui la "matrice" del termine italiano. Tradurre, insomma, non ha proprio niente a che vedere con "consegnare", mettere nelle mani di". E sfido io! *Tradurre*, infatti, *viene* da un altro verbo latino, e cioe' *da* *traduco*,* is*,* traduxi*,* traductum*, *traducere* (sempre con l'accento tonico sulla sillaba -du-), dove la formazione del termine composto (*trans* e *duco*) e' piu' chiara rispetto al precedente. *Traducere *in latino significa principalmente "*far passare oltre*", "*trasportare*" e anche proprio "*tradurre*", nel nostro senso di volgere un testo da una lingua a un'altra. E dunque, partendo dall'etimologia, *la persona che traduce* non consegna proprio niente a nessuno (e tanto meno in mani ostili), ma piuttosto e' lei che *riceve in consegna* un testo *per trasportarlo* in un altrove che ha un paesaggio sempre diverso (anche moltissimo) da quello in cui quel testo si e' formato. *Chi traduce* va visto dunque come un *traghettatore*, o passatore, come si diceva una volta. E per me, questa, e' una bellissima immagine, che ben rende l'azione del tradurre in tutta la sua complessita' e delicatezza. Chi traduce, dunque, riceve nelle proprie mani una cosa viva e palpitante, vale a dire cio' che un individuo, altrettanto vivo e palpitante, ha plasmato o forgiato esprimendo la sua personalita' nel proprio sistema linguistico e orizzonte culturale legato al luogo, all'epoca, alla situazione, in cui l'opera e' stata concepita e data alla luce. E questa opera pulsante di una vita ormai propria, chi traduce la deve trasportare in un diverso sistema linguistico, a cui fa da sfondo un diverso orizzonte culturale, un'altra sensibilita', tutt'altro patrimonio di modi di dire, di derivazioni etimologiche ? *Saranno queste mie mani abbastanza forti e abili* da non sciupare l'originale e sostenerlo in questa sua transizione che significa pur sempre un rimodellamento? O, per mantenere la metafora del traghettatore, *sara' questa mia barca abbastanza solida e accogliente* per comprendere, in ogni senso del termine, tutta la ricchezza che trasporta, e farla scendere sull'altra sponda senza che si sia sciupato niente non solo della sostanza ma anche della forma? *Sapro' tenere la rotta dell'imbarcazione e guidarla con perizia *anche se e quando il vento agiti furiosamente le acque e il loro livello cresca in modo preoccupante, e la corrente minacci di spingerla lontana dal giusto approdo? Come si vede l'immagine del traghettatore e' ottima perche' tradurre significa anche e proprio attraversare flutti tempestosi, magari pure cercare un piccolo rifugio momentaneo per aspettare che la tempesta passi e riprendere dopo con maggiore calma il viaggio. Che fuor di metafora significa sostare davvero su singoli punti, magari tornandoci e ritornandoci piu' volte, ruminandoli, intanto, nella mente e nell'anima, e non stancarsi di fare il punto della rotta con precisione. Tradurre un testo letterario o saggistico, ma forse anche tecnico, e' una cosa che vuole tempo, anche perche', a mio avviso ed esperienza, *bisogna farsi amici profondi e rispettosi di chi l'ha scritto*, il che non significa peraltro complici. Gli occhi vanno tenuti aperti, anche se, ovviamente, non possiamo intervenire sugli eventuali errori che scopriamo (al massimo ci possiamo permettere il fatidico "sic" in una "nota del traduttore", per dire a chi legge: guarda che io, traduttore, con questa castroneria non c'entro niente). Sulla qual cosa, a mo' di esempio, posso ricordare quella volta che mi tocco' tradurre che la fatidica mela che, secondo la tradizione, porto' alla scoperta della legge di gravita', era cascata in capo a Galileo invece che a Newton. E anche un'altra cosa e' importante e me l'ha insegnata la mia amica tedesca S. che ho la fortuna di avere vicina e disponibile ad aiutarmi quando annaspo in acque limacciose o mi trovo bloccata in secche che sembrano insuperabili. A volte da lei mi sono sentita dire: si', hai capito quello che c'e' scritto, solo che in italiano hai usato un termine troppo preciso; in tedesco, invece, c'e' un termine molto generico. E qui constato come sia facile correre *il rischio di* *interpretare il pensiero dell'autore e quindi limitarlo *a qualcosa di preciso, troppo preciso, che non rientrava esattamente nelle intenzioni originarie. Questo ammonimento mi e' servito anche per fare piu' attenzione alla stessa lettura di testi italiani; anche qui, a ben vedere, spesso l'interpretazione personale travalica le intenzioni dell'autore, le fa leggere da una prospettiva limitante e quindi fuorviante che non e' la sua. Potenza della nostra personale formazione culturale e della carica emotiva che ci detta imperiosamente una pre-comprensione che non rende giustizia al testo, e magari ci fa partire lancia in resta contro ostacoli in realta' inesistenti per sfondare usci aperti e?fare un volo nella piscina come in quell'esilarante e a suo modo spietata scena del film /Uno sparo nel buio/. (E va ancora bene se la piscina e' piena d'acqua!). Naturalmente, si puo' vedere il traduttore anche come un paziente artigiano che lavora a mano, servendosi dell'ausilio di una macchina solo ed esclusivamente per la parte meccanica del lavoro, vale a dire la trascrizione, ma niente di piu' perche' cio' che e' vivo non sopporta alcun meccanicismo. Senza escludere altre immagini che possono rendere giustizia all'arte del tradurre, desidero tornare, in ultimo, a quella suggerita dall'etimologia, cioe' traduttore come chi trasporta il testo da un luogo a un altro, e questo per portare all'attenzione un infelice slittamento possibile proprio in tale ambito. Infatti, oltre a tutti i rischi di naufragio insiti nell'immagine del traghettatore, ve ne e' un altro, e cioe' quello di trattare il testo come un prigioniero, o peggio, ancora un sequestrato. Gia', perche' *tradurre*, anche nella forma latina, ha pure il significato di *trasportare un prigioniero*, e il servizio della polizia penitenziaria (un tempo dei carabinieri) addetto al trasporto dei prigionieri si chiama, guarda caso, servizio "traduzioni". Per finire un augurio: che la barca del traghettatore non si trasformi mai in un cellulare della polizia dove il testo diventa come un individuo senza diritti, e a bordo vi si respiri sempre a pieni polmoni l'aria frizzante e rigenerante della piena liberta' di esistere e di esprimersi in quella salutare tensione che, per quanto a volte scomoda, e' pur sempre l'unica linfa vitale di ogni autentica relazione creativa. NOTA All'inizio ho usato il termine spagnolo "*hidalgo*"che significa "*nobile*" (alla lettera: /hijo de algo/, cioe' "figlio di qualcuno"). La fotografia della *Fuente de los Moros*, che* *si trova in Navarra, a un chilometro dal paese di Villamayor de Monjardín, e' ripresa, con riconoscenza, dal sito seguente, dove si possono vedere molte altre immagini di varie localita' poste sul *Cammino di* *Santiago*: http://www.caminhodesantiago.com/ffmartin3/181_fuente_de_los_moros.html (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi La salute del risparmio E' di poche ore la notizia che gli assessori alla Salute delle regioni italiane, hanno bocciato il piano dei LEA (livelli essenziali di assistenza) definendoli non adeguati e quindi pericolosi per la salute collettiva. Per esempio, si dovra' pensare al divario esistente tra il medico descrittore, e l'offerta sanitaria del SSN (servizio sanitario nazionale) . Il medico di famiglia sara' costretto a prescrivere tutto quello che secondo scienza e coscienza riterra' opportuno per una adeguata diagnosi, ed il cittadino sara' costretto a doverselo pagare di tasca propria. Quando non potra', non effettuera' gli esami, creando ancor piu' che pericoli per la salute personale, soprattutto per quella collettiva. Cosi' facendo, il governo crea delle disegualianze sociali, solo chi potra' affrontare economicamente le spese sanitarie si curera', viceversa nessuna cura. Facciamo un esempio:nell'esame radiologico, secondo i Lea del Governo avranno copertura SSN solo i malati oncologici. Questo significa che, se si necessita di una diagnosi Rx con mezzo di contrasto, solo se sei malato di cancro avrai il servizio gratuito, altrimenti sarai costretto a pagare. Pensiamo a quanti casi patologici necessitano di una rx con mezzo di contrasto? In sostanza, il medico sara' costretto a non prescrivere il mezzo di contrasto, per non danneggiare economicamente il suo paziente, oppure ? invitarlo a sborsare. Non sono pochi i cittadini che questo ?sborsare- non possono farlo. Abbiamo un Governo che non guarda in faccia la realta' storica e politica italiana, fatta di una buona medicina soprattutto equitaria per tutti i cittadini. Continuano a dire che non ci sono coperture economiche, dando colpa ad esempio alla mancata chiusura dei piccoli ospedali di provincia, che sembra, secondo le parole del ministro del Welfare, essere uno "spreco" per la sanita'. Ci chiediamo cosa faranno i cittadini quando questi preziosi ospedali disseminati nelle grandi provincie italiane chiuderanno. La sensazione viva e' che il ministero della salute si sia, a sproposito, "evoluto" in ministero del Welfare. Questa evoluzione sta portando il benessere e la salute umana ad una mera trasposizione di calcoli propensi al risparmio. Per noi comuni cittadini non certo per loro. Si risparmia sulla buona salute dei cittadini, e si investono enormi capitali sul nucleare in nome di una autonomia dalle fonti energetiche che e' falsa perche' in Italia non si produce urano: se non si dipendera' dal petrolio, col nucleare saremo dipendenti dall'uranio di Paesi come Australia, Canada, Kazakhstan (58% delle riserve). Capitali che come per l'Alitalia saranno soldi, ancora una volta, dei cittadini. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Teoria dell'inevitabile impossibilita' alla felicita': e' l'ebreo, e' la strega, e' la cellulite che rende infelici? *I corsi di marketing sono fantastici.* Si raccontano aneddoti di vittorie, di come l'eroe-impresa esca fuori da una situazione difficile; si raccontano storielle come queste: due agenti di commercio giravano l'Africa per conto dei rispettivi calzaturifici. Il primo invio' in ditta questo messaggio: /inutile spedire scarpe, qui tutti vanno scalzi./ Il secondo scrisse: /richiedo spedizione immediata di due milioni di paia di scarpe, tutti qui vanno scalzi. /(1) Chi dei due venditori ha avuto ragione? Di certo uno vedeva solo lo stato attuale dell'Africa, l'altro immaginava il futuro. Istintivamente ci viene da tifare per il secondo, il vincente, l'innovatore. Di certo in una platea di studenti il professore di turno avra' fatto riflessioni su come, osservando la medesima realta', si possano trarre conclusioni antitetiche. In questo caso, un venditore prende atto che le scarpe non sono richieste, mentre l'altro conta di stimolarne il consumo. *Stimolare i consumi e fornire la ricetta della felicita'.* E' quello che da anni fanno in tutti i settori delle imprese. Appagati i bisogni di base, nel nostro mondo, puntano a farne sorgere di nuovi. Cosi' oggi gli spot ti dicono di scaricarti la suoneria per il tuo cellulare, inviando un sms al numero 48xxx, cosi' sarai 'unico'. /Ma quando mai!! /Oppure, rimanendo nel campo della telefonia, confezionano abbonamenti per inviare 1000 sms al giorno. /Ma chi ha il tempo di spedirli?!!/ Non parliamo, poi, della defecata quotidiana, che si ottiene solo ingerendo il particolare prodotto che fa, appunto, cag... Come riescono a indurci a consumare cio' che nemmeno immaginavamo, lo abbiamo spiegato in passato (2), puntando sulle emozioni, come da dettami del *marketing emozionale*; il cui assioma e': *costruire sicurezze basate sull'intangibile*. Non e' il caso di stupirsi piu' di tanto, da che mondo e mondo, tali meccanismi sono sempre stati utilizzati, provocando disastri anche in passato. Si pensi solo alla caccia alle streghe o all'antisemitismo, resi possibili anche dal consenso di una parte della popolazione, che credeva o gli era stato inculcato il concetto: senza streghe o senza ebrei la tua vita sara' migliore. *E' l'ebreo, e' la strega, e' la cellulite che crea infelicita'.* Anzi, almeno dalle nostre parti, le cose sono migliorate. Meglio spalmarsi un'inutile crema che ardere vive delle persone. *Il vero problema* del basare tutto sulle intangibili emozioni o credenze e' un altro. Prima i potenti raccontavano alla massa frottole, dogmi, credenze. Da un po' di anni i potenti se le sono raccontate tra di loro. E' quanto accaduto nella crisi finanziaria in corso. Le banche hanno confezionato prodotti assurdi, definendoli strutturati, li hanno intrecciati tra di loro e poi hanno preso a scambiarseli, con quotazioni e utili sempre maggiori, cosi' da poter riconoscere a fine anno lauti compensi ai grandi manager. *I grandi banchieri sapevano che confezionavano aria fritta e se la vendevano, pero' accettavano il gioco.* Un gioco che e' durato a lungo perche' hanno continuato ad alzare sempre di piu' il tiro. I primi prodotti strutturati avevano un legame con qualcosa di reale, poi ? (3). Intanto, le autorita' di controllo acconsentivano, i governi godevano e i teorici dei sofisticatissimi prodotti finanziari venivano premiati. Ora tutto gli e' crollato addosso, ci e' crollato un altro mito: i potenti non si lasciano 'fottere'. E invece sono fallite potentissime banche che da decenni dominavano il mondo. Poco importa che i manager in doppio petto abbiamo comunque intascato miliardi di dollari, la storia ricordera' che all'inizio del millennio le potenti banche del mondo si sono prese per i fondelli l'un l'altra e alla fine sono cadute tutte giu' per terra. Ma ? *I corsi di marketing sono frustranti. *Danno strumenti per capire, per agire, per vincere il mercato, ma se non ci riesci ? sei fottuto: *non e' ammesso il fallimento, soprattutto non e' studiato.* Nelle universita' i manuali prevalentemente narrano storie aziendali di successo. Per intenderci, dello sfascio Alitalia o del declino di Telecom Italia si potra' leggere su libri al vetriolo. Difficilmente, pero', vengono raccontati in testi universitari le balle scritte nei bilanci Parmalat, il caso Enron o sui recenti disastri di Lehman Brothers e delle altre banche d'affari statunitensi. Non ci stupiremmo se tra qualche tempo nuovi signorotti, ben vestiti, magari con ori ed ermellini oppure con un maglioncino a collo alto oppure sportivo senza cravatta, ritorneranno a pontificare sulla teoria della felicita' assoluta, sulla verita' indissolubile. E, vista la precarieta' umana che ci caratterizza, forse ci illuderemo di nuovo. *(1) *L'aneddoto e' stato citato di recente da Zygmunt Barman, in un articolo pubblicato da Repubblica sulla crisi finanziaria. /*Il mondo drogato della vita a credito*/ _http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/crisi-mutui-9/bauman/bauman.html_ (2) /*L'acqua che depura e il marketing emozionale*/ http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=173151 (3) /*La vendita dei crediti, la cartolarizzazione e i mutui della Florida*/ _http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=190627_ ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci L?impianto di riscaldamento centralizzato Avvicinandosi l'inverno nel nostro condominio non tardera' la necessita' di ri-attivare l'impianto di riscaldamento. Ancora molti immobili condominiali, in Italia, usufruiscono di un impianto centralizzato. In questo articolo cercheremo di chiarire in modo semplice e lineare che cos?e' un impianto centralizzato, come deve essere utilizzato, come si suddividono le spese che lo interessano e come e se e' possibile dismetterlo e/o distaccarsi. *Una premessa e' d'obbligo. *Quella della gestione ed utilizzo dell'impianto di riscaldamento e' una materia che ha dato vita ad un elevato numero di vertenze giudiziarie, che hanno prodotto decisioni molto spesso in contrasto tra loro. Qui non terremo conto di queste decisioni che, come spesso succede in ambito condominiale, riguardano casi concreti molto ben delineati che fanno si' che la sentenza non possa esprimere un principio valido /per tutti/. Fanno eccezione, naturalmente, quei casi in cui si riscontra uniformita' e costanza di pronunce. Cio' anche per rendere piu' semplice e lineare la trattazione dell'argomento. Ex art. 1117 c.c. l'impianto di riscaldamento centralizzato e' un bene comune, appartiene cioe' a tutti i condomini. Per tutti si intendono coloro che ne usufruiscono o potenzialmente ne potrebbero usufruire, escludendo chi per ragioni strutturali dell'immobile non possa effettivamente usufruirne. E' evidente che si tratti di un accertamento che sfugge a generalizzazioni e, invece, va effettuato caso per caso. Tutto cio' vale se l?impianto e' stato installato al momento della costruzione del palazzo. Se, viceversa, l'installazione di un impianto di riscaldamento centralizzato e' fatta in un momento successivo, essa deve essere deliberata dall'assemblea con le maggioranze previste per l?innovazione. *Nel caso in cui non tutti i condomini ne vogliano usufruire*, si trattera' di una spesa da ripartire tra chi ha voluto l'impianto, pur restando in capo ai dissenzienti una servitu' di passaggio dei tubi verticali dell'impianto nei propri muri. Puo' sembrare un'ipotesi di scuola, ma basta pensare ai condomini siti in localita' marittime che nel corso degli anni siano diventati abitazioni stabili e non solo per la villeggiatura, o ancora a vecchi palazzi nei centri storici, per capire che in realta' e' una fattispecie che puo' ripetersi di frequente. La legge italiana -intendendo per legge tutte le disposizioni legislative e regolamentari- disciplina in modo piuttosto scrupoloso, ma tuttavia flessibile, le modalita' di utilizzazione degli impianti. Punto fermo e' che non possono essere accesi prima delle 5 di mattina e devono spegnersi prima delle 23. In secondo luogo, deve essere tenuto presente che esistono una serie di norme per regolare l'utilizzo razionale degli impianti, sia di risparmio energetico sia di sicurezza. L'inosservanza delle quali molto spesso e' accompagnata dall'applicazione di sanzioni pecuniarie che possono gravare tanto sull'amministratore quanto sul condominio. Il periodo di accensione e spegnimento degli impianti e' diverso a seconda della zona geografica in cui si risiede. E' regolata anche la temperatura che si deve raggiungere negli ambienti riscaldati dall'impianto centralizzato: non si deve scendere al di sotto dei 18° C e andare al di sopra dei 20° C, con una tolleranza per il limite massimo di 2° C. Trattandosi di un bene comune, le spese per la sua manutenzione ed il suo funzionamento devono essere ripartite tra tutti i condomini, in questo caso anche tra quelli che pur potendone usufruire non lo utilizzano (ad es. perche' il loro appartamento non e' abitato). Solitamente quando sono presenti le tabelle millesimali, insieme a quelle di proprieta' sono presenti anche quelle d'uso dell'impianto centralizzato. Si tratta di uno strumento di suddivisione delle spese che considera vari elementi, quali ad esempio il piano, l'esposizione a nord o sud dell'appartamento, ecc. Solo con l'unanimita' dei consensi e' possibile derogare il criterio di ripartizione proporzionale delle spese. L?impianto di riscaldamento centralizzato presente nel palazzo fin dalla costruzione dello stesso, e' un bene comune a cui il singolo condomino non puo' rinunciare. La deliberazione condominiale che decidesse diversamente sarebbe radicalmente nulla. Tuttavia, l'evoluzione normativa e tecnologica ha permesso di giungere a delle ipotesi di dismissione e distacco dall'impianto centralizzato. Analizziamole nell'ordine. La dismissione consiste nella messa a riposo dell'impianto centralizzato e della sua sostituzione con tanti impianti autonomi. Prima della legge 10/1991, la dismissione era permessa solo quando si raggiungeva l'unanimita' dei consensi: l?art. 26 di questa legge consente la dismissione con la sola maggioranza dei millesimi. In questo caso anche i dissenzienti devono adattarsi e sostenere le spese per rendere autonomo il proprio impianto e dismettere quello comune. Diverso e' il caso del distacco dall'impianto centralizzato effettuato da un singolo condomino. Pur non essendovi uniformita' di vedute sul punto, il modo migliore -a parere di chi scrive- per rapidita' e buon senso di chi vuole distaccarsi e' il seguente: l'interessato deve farsi redigere una relazione da un tecnico specializzato che attesti che l'operazione di distacco non comporta in alcun modo danno all'impianto comune. Fatto cio', presenta questa relazione all'amministratore o direttamente all'assemblea ma solo per conoscenza; l'assemblea potrebbe far redigere una contro-relazione per verificare la non nocivita' del distacco per l'impianto comune. Si tratterebbe in sostanza di applicare l'art. 1122 del codice civile: questa, pero', e' un'ipotesi che alle volte si scontra con quella scuola di pensiero che vede nel distacco un'innovazione da far approvare dall'assemblea nei modi e nei termini di legge. In ogni caso, comunque, il distacco non comporta la rinuncia al bene comune. Questo significa che il condomino sara' tenuto a pagare per la manutenzione ed anche una quota minima di consumo in caso di dispersione di calore causata dal suo distacco. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA ENERGIA ELETTRICA: UNA GUIDA Dal 1 Luglio 2007 e' formalmente scattata la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in seguito ai dettami europei e -per quanto riguarda l'Italia- al d.l. 73/07 convertito nella legge 125/07 nonche' a numerose delibere dell'Autorita' garante per l'energia ed il gas. In sostanza cio' rende libero ciascun utente di scegliere il venditore di energia che applica le migliori condizioni contrattuali e tariffarie in rapporto al proprio caso. In Italia l'attuazione e' stata (e in parte e') graduale, e l'organo garante, l'Autorita' per l'energia ed il gas, da una parte continua a garantire determinate condizioni fisse per gli utenti che non vogliono passare al mercato libero e dall'altra continua a garantire regole comuni per quanto riguarda gli standard di qualita' (tempi di esecuzione lavori, etc.), la condotta commerciale (come fare le offerte, etc.) e la continuita' del servizio. Gli utenti che NON hanno sottoscritto contratti con un nuovo venditore e rimangono legati al vecchio gestore (per Enel "Enel servizio elettrico", per Acea "AceaElectrabel elettricita'", etc.) continuano infatti ad essere gestiti secondo modalita' e tariffe stabilite dall'Autorita' garante in un regime vincolato detto *"servizio di maggior tutela", *accessibile alle famiglie e alle piccole imprese. Quelli invece che passano al mercato libero, ovvero che diventano clienti di un venditore che opera su detto mercato (per fare degli esempi: Enel Energia per Enel, Sorgenia, la nuova Eon Energia, Eni, etc.etc.) sono gestiti con condizioni contrattuali e prezzi liberamente stabiliti dal singolo venditore. E' indispensabile, prima di fare qualsiasi scelta (rimanere vincolati o passare al mercato libero) conoscere le regole generali del "gioco" , saper dove andare a cercare le informazioni utili e -soprattutto- avere il modo di confrontare le varie offerte. *PASSARE AL MERCATO LIBERO E VICEVERSA * *PRIMA DI FIRMARE* Oltre al prezzo del servizio vanno considerate tutte le possibili voci di spesa nonche' le condizioni contrattuali specifiche come la durata, la frequenza della lettura del contatore, le modalita' di pagamento, conseguenze della morosita', etc. Sono di utile consultazione, al riguardo, le sezioni riportate piu' avanti inerenti la BOLLETTA e le CONDIZIONI CONTRATTUALI. Per quanto riguarda la fase precontrattuale esiste un *codice di condotta commerciale* emanato dall'Autorita' dell'energia e del gas con delibere 105/06 e 272/07. *Comunicazione del prezzo * In generale i venditori devono fornire le loro offerte in modo trasparente e completo, e i contratti devono essere ben leggibili ed espressi in linguaggio chiaro. Nella pubblicita', negli opuscoli informativi e nelle proprie offerte, anche fatte attraverso i siti Internet, i venditori debbono specificare i prezzi in tutte le loro componenti, utilizzando unita' di misura comuni in modo che gli stessi siano confrontabili con quelli applicati da altri venditori. I prezzi per l'energia consumata devono essere espressi in euro per kwh, quelli per la potenza impegnata in euro per kwh per anno e la quota fissa in euro per anno. Ogni ulteriori componenti di prezzo devono essere indicate per unita' di misura. Le offerte e i contratti potrebbero stabilire anche che tale prezzo e' determinato applicando degli sconti sulle tariffe stabilite dall'Autorita' per l'energia ed il gas o sui prezzi applicati da un venditore concorrente. In questi casi il cliente dev'essere informato del prezzo originario e su quanto tale sconto incide sul prezzo complessivo da pagare. Le offerte che non riportano i prezzi devono comunque precisare i casi in cui non e' possibile aderire e le modalita' per poter conoscere le informazioni complete (numero verde, sito Internet, etc.) *Contatti col personale * Il personale che promuove l'attivita' di vendita deve essere riconoscibile e deve sempre identificarsi in tutti i casi in cui il contatto avvenga fuori dalle sedi del venditore (presso un centro commerciale, a casa del cliente, per telefono, etc.) In caso di contatto telefonico deve essere fornito un recapito del venditore (numero di telefono), negli altri casi dev'essere consegnato un documento con i propri dati e quelli del venditore (biglietto da visita, coupon, etc.). In tutti i casi il potenziale cliente dev'essere informato che lo scopo del contatto e' presentare un'offerta e stipulare un contratto. *Informazioni obbligatorie* - il nome e un recapito del venditore, dell?eventuale intermediario incaricato di concludere il contratto e del soggetto che stipulera' i contratti per il servizio di trasporto dell?energia, se diverso dal venditore; - il prezzo e le condizioni di fornitura del contratto proposto; - la durata del contratto proposto, le modalita' con cui potra' essere rinnovato, i termini e le modalita' che il cliente dovra' seguire per recedere dal contratto proposto (cioe' estinguerlo prima della sua scadenza naturale); - gli standard di qualita' commerciale che l?esercente dovra' garantire, gli eventuali indennizzi automatici previsti per il mancato rispetto degli standard, e i livelli di qualita' effettivamente raggiunti nell?anno precedente; - la durata dell?offerta e i casi in cui non e' possibile aderire, se previsti; - i tempi necessari per l?avvio effettivo del servizio . *Documenti obbligatori* _Prima che il contratto sia concluso o che la proposta contrattuale venga accettata -con esclusione dei casi in cui l'adesione viene data per telefono- debbono essere consegnati questi documenti:_ - una copia integrale del contratto; - una nota informativa, predisposta dall?Autorita', che riassume gli obblighi di informazione previsti dal Codice e illustra al cliente cosa deve verificare prima di aderire a un nuovo contratto; - per i soli clienti domestici, una _scheda di riepilogo per il confronto dei prezzi_, predisposta secondo uno schema definito dall?Autorita'. *La scheda di riepilogo per il confronto dei prezzi *e' un documento riassuntivo del prezzo, degli sconti, dei bonus, con il calcolo della spesa annuale ipotetica di un cliente tipo confrontata con quella calcolata alle tariffe dell'Autorita' garante -quindi indicante l'eventuale risparmio rispetto al "servizio di maggior tutela". Nei casi in cui la sottoscrizione avviene "a distanza" -ovvero via Internet o per telefono- il cliente deve ricevere i documenti obbligatori entro 10 giorni o poterli scaricare dal sito stesso. Le informazioni obbligatorie, ovviamente, devono invece essere fornite subito, all'atto della telefonata o del collegamento a distanza. *Nei casi in cui viene richiesta la sottoscrizione di una "proposta di contratto*", e' bene sapere che la firma del cliente e' pienamente impegnativa ma che il contratto diventa definitivo solo con l'accettazione da parte dell'impresa venditrice. L'Autorita' garante ha stabilito (delibera 144/07) che se l'accettazione non viene data entro 45 giorni, la proposta e' automaticamente revocata e il cliente e' liberato da vincoli. *I contratti (o le proposte di contratto) devono contenere, oltre agli elementi obbligatori gia' detti: * - le eventuali garanzie che il cliente deve fornire al venditore per ottenere il servizio (ad esempio, un deposito cauzionale); - gli oneri e le spese che, oltre al prezzo del servizio, saranno a carico del cliente; - come e quando saranno misurati i consumi; - periodicita' delle bollette nonche' tempi e modi di pagamento; - le conseguenze per il cliente che non paga le bollette entro la scadenza prestabilita; - i tempi e le modalità di recesso (inteso sia come tempi di disdetta sia come tempi del recesso per ripensamento), vedi piu' avanti; - come fare per ottenere informazioni, presentare un reclamo o risolvere una controversia con l'impresa di vendita. *Diritto di recesso per ripensamento * _In tutti i casi di contratti sottoscritti fuori dai locali commerciali o a distanza _(a casa del cliente, presso un esercizio commerciale, via Internet, per telefono, a mezzo posta, etc.) dev'essere specificata la possibilita' di esercitare il _diritto di recesso per ripensamento_ tramite invio di una raccomandata a/r entro 10 giorni lavorativi. Essi partono dalla sottoscrizione del contratto o, nel caso soprattutto di adesione telefonica, dal momento della ricezione del contratto scritto. Se e' stata firmata una "proposta di contratto" i 10 giorni partono dall'invio della proposta. Fonte: Codice del consumo (d.lgs. 206/05) art. 64 e segg., e Delibera AEEG 144/07 *Modifiche contrattuali * I contratti possono prevedere che alcune clausole siano modificate dal venditore per motivi comunque giustificati. In questi casi dev'essere previsto l'invio di un preavviso scritto al cliente (cartaceo o inviato per email, sms, etc.) almeno 60 giorni prima che le modifiche diventino attive, dove viene chiarito che quest'ultimo ha la possibilita' di non accettare le variazioni dando disdetta senza alcun onere a suo carico entro un termine stabilito. *Recesso del venditore* Il contratto puo' riconoscere al venditore la facolta' di recedere, ed in questo caso il cliente dovra' ricevere un avviso scritto con un preavviso -per i clienti domestici- di almeno sei mesi. *Per evitare di creare confusione e fraintendimento, infine, le societa' che svolgono attivita' sia nel mercato libero che su quello vincolato* (anche attraverso societa' collegate) devono adottare la massima trasparenza nel separare i due settori ogni qual volta comunicano con i clienti. Oltre a inserire nei contratti e nelle bollette l'informazione inerente il tipo di servizio reso (vincolato o del mercato libero), devono organizzare informazioni e servizi di consulenza separati nei propri siti, agli sportelli e ai call-center. Le societa' che svolgono attivita' per il servizio di maggior tutela non possono fornire informazioni ne' promuovere offerte riguardo all'impresa del proprio gruppo che offre servizi sul mercato libero. Fonte: delibera AEEG 272/07 *REGOLE DI PASSAGGIO* I passaggi al mercato libero sono disciplinati da precise regole -stabilite dall'Autorita' garante- che tutti i venditori devono seguire. Dopo tutte le valutazioni del caso si firma il contratto col nuovo fornitore e questi comunica entro quanto subentrera' sull'utenza (i tempi previsti dall'Autorita' sono di uno o due mesi). Per i passaggi dal regime vincolato -servizio di maggior tutela detto sopra- al mercato libero la disdetta del vecchio contratto -che deve essere inviata con un preavviso massimo di un mese per i clienti domestici- e' sempre a carico dell'utente che dovra' ottemperarvi secondo quanto previsto dal contratto stesso (meglio provvedere con raccomandata a/r). Nel passaggio da un venditore del mercato libero ad un altro, invece, e' il nuovo venditore che provvedera' , per conto dell'utente/cliente, a disdire il vecchio contratto. Ovviamente e' bene sempre controllare che cio' venga fatto. (Fonte: Delibera AEEG 144/07) Gli impianti normalmente non vengono toccati e il passaggio e' solo amministrativo, quindi non dovrebbero esserci interruzioni di fornitura. A livello di fatturazione, il vecchio fornitore dovra' inviare una bolletta di conguaglio basata sull'ultima lettura del contatore (comunicata dall'utente o dal nuovo venditore) ed il nuovo dovra' far partire le sue fatturazioni da quella stessa lettura. Detto questi, in caso di interruzione di fornitura o di doppia fatturazione vanno individuate le responsabilita' -potrebbe essere stata omessa una disdetta, per esempio- e va subito inviata una contestazione formale per raccomandata a/r. I passaggi sono sempre gratuiti. Solo nel caso in cui si passi da un venditore del mercato libero ad un altro nei 12 mesi da quando e' stato sottoscritto il precedente contratto potrebbero essere addebitati dei costi che il venditore paga al distributore locale nella misura di 27 euro fissi. Se si torna al mercato di maggior tutela il costo non puo' essere addebitato. *TORNARE AL SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA* Tornare al servizio di maggior tutela e' sempre possibile ?per i clienti domestici e le piccole imprese- e, come gia' detto, non ci sono costi di passaggio. Ci si deve rivolgere al distributore locale o alla societa' di vendita ad esso collegata per attivare un nuovo contratto. Questo dovrebbe provvedere anche a disdettare il contratto precedentemente stipulato col venditore del mercato libero, ma e' sempre opportuno verificare che la cosa venga fatta. Il ritorno al servizio di maggior tutela e' invece praticamente "automatico" (scatta come meccanismo di protezione) nei casi in cui l'utente rimanga senza fornitore o qualora quest'ultimo fallisse. In questi casi il distributore locale -tramite la propria societa' di vendita- subentra automaticamente. Il distributore locale della propria zona puo' essere trovato attraverso un motore di ricerca del sito dell'Autorita' garante riportato tra i link utili di questa scheda. *A CHI MI RIVOLGO PER....* Per tutte le informazioni commerciali la controparte a cui rivolgersi e' ovviamente il venditore con cui e' stato sottoscritto il contratto, contattabile nelle modalita' che devono essere specificate nel contratto e nella bolletta (potrebbe esserci un numero verde o a pagamento, ma deve sempre esserci un indirizzo per le comunicazioni scritte). Ci si deve rivolgere al venditore anche per tutte le prestazioni che riguardano la distribuzione (controllo contatore, riattivazione a seguito di morosita', ripristino fornitura a seguito di guasto sul contatore, lavori semplici sull'impianto, etc.). In questi casi il venditore funziona da tramite col distributore locale che eseguira' la prestazione. Per segnalare guasti, avere informazioni tecniche, richiedere preventivi in assenza di contratto di fornitura, richiedere spostamento di linee non funzionali allo spostamento del contatore, richiedere lo spostamento di prese non attive non fatte dal subentrante, etc. il riferimento e' unicamente il distributore locale, e quindi il numero da contattare (indicato in bolletta) non varia pur se cambiasse il venditore di energia. Per approfondimenti si rimanda alla lettura della scheda ENERGIA ELETTRICA: GLI STANDARD DI QUALITA' COMUNI: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=236388 *CONDIZIONI CONTRATTUALI E PREZZI * Per gli utenti rimasti col vecchio fornitore, ovvero quelli del "servizio di maggior tutela", sono valide le condizioni contrattuali minime ed i prezzi fissati dall'Autorita' per l'energia ed il gas. Le condizioni contrattuali minime -previste dalla delibera 200/99- ed i tariffari dell'Autorita' garante sono riservati, oltre che ai clienti del "servizio di maggior tutela", anche ai clienti domestici (o piccole aziende) che hanno sottoscritto un contratto con un venditore del mercato libero che poi fallisce o chiude o che comunque decidono volontariamente di ritornare al mercato vincolato. Per i clienti del mercato libero le condizioni contrattuali ed i prezzi sono invece liberamente decisi dal venditore. Per approfondimenti si rimanda alla lettura della scheda "ENERGIA ELETTRICA: CONDIZIONI CONTRATTUALI DI FORNITURA E PREZZI": _http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40789_ *GLI STANDARD COMUNI DI QUALITA' E GLI INDENNIZZI AUTOMATICI * Come gia' detto, l'Autorita' per l'energia ed il gas mantiene il controllo della qualita', nel senso che continua a stabilire standard comuni minimi per tutti i venditori (sia del mercato vincolato che del mercato libero) inerenti i tempi di esecuzione dei lavori, degli allacciamenti, delle risposte ai reclami, etc. Restano comuni anche gli importi degli *indennizzi automatici* che i venditori debbono versare se non rispettano i suddetti standard di qualita'. Ovviamente ogni venditore e' libero di fissare standard ed indennizzi automatici propri a condizione che essi siano piu' favorevoli di quelli fissati dall'Autorita'. E' bene quindi consultare la *carta del servizio (o carta di qualita')* del proprio venditore, tenendo come base quella dell'Autorita'. Per approfondimenti si rimanda alla lettura della scheda ENERGIA ELETTRICA: GLI STANDARD DI QUALITA' COMUNI: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=236388 *LA BOLLETTA E LE MODALITA' DI FATTURAZIONE DEI CONSUMI * Tra le disposizioni comuni dettate dall'Autorita' sulla trasparenza vi sono, oltre a regole inerenti le offerte e i contratti (gia' viste), anche precise disposizioni riguardanti la fattura dell'energia. Essa deve essere suddivisa in due parti: un quadro di riepilogo e uno di dettaglio. _Dati del quadro di riepilogo:_ - tipologia di contratto e di tariffa/opzione tariffaria (per i clienti del mercato libero va riportata la denominazione dell'offerta sottoscritta); - tensione di alimentazione (es. 220 v per le utenze di bassa tensione), potenza contrattualmente impegnata (3 kwh) e potenza disponibile (per i contratti a 3 kwh la disponibile e' 3,3 kwh); - elementi identificativi del cliente e del punto di prelievo (in particolare il codice POD, di 14 caratteri che iniziano per IT e numero di presa); - periodo di riferimento e scadenza di pagamento; - situazione dei pagamenti delle bollette precedenti (sono esclusi i venditori che fatturano con periodicita' inferiore al bimestre); - letture o autoletture (oppure letture presunte) riferite al periodo di cui sopra e consumi fatturati espressi in kwh. In caso di bollette di conguaglio emesse a seguito di fatturazioni presunte queste debbono essere detratte dal conguaglio stesso; - totale dovuto con importo netto diviso dalle imposte. _ Dati del quadro di dettaglio per i clienti domestici: _- corrispettivi fissi espressi in euro per mese; - corrispettivi di potenza espressi in euro per kwh impegnato per mese; - corrispettivi di energia espressi in euro e riferiti ai consumi del periodo; - Imposte (imposta erariale e addizionale locale espressi in euro e riferiti ai consumi del periodo e Iva al 10% sul totale netto); - oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di energia, come ad esempio interessi di mora per ritardati pagamenti (con indicazione del tasso applicato), contributi di allacciamento o relativi ad altri tipi di lavoro (spostamento contatore, verifica contatore, etc.), corrispettivi per servizi aggiuntivi, etc. * Attenzione!* - Le prime tre voci (corrispettivi) potrebbero essere unite in una sola nel caso di contratto che preveda un corrispettivo unico che comprende l'uso delle reti, il servizio di misura, gli oneri generali, i servizi di acquisto e vendita, dispacciamento e sbilanciamento dell'energia elettrica. In tal caso la voce sara' "corrispettivo per la fornitura di energia elettrica). - Se le tariffe previste dal contratto sono a scaglioni di consumo, la fatturazione terra' conto di tali scaglioni e i consumi fatturati saranno quindi suddivisi secondo tali scaglioni. - Se il contratto prevede degli sconti essi vanno riportati in corrispondenza al corrispettivo a cui si riferiscono. - Se la bolletta e' un conguaglio fatto a seguito di addebiti di consumi presunti, questi vanno decurtati. - Se sono dovuti indennizzi automatici essi vanno ovviamente riportati specificando la causale. _ Altre informazioni:_ - riguardo al pagamento, va segnalata la possibilita' di rateizzare le bollette quando cio' sia possibile indicando tempi e modalita' con cui puo' essere fatta richiesta; - in caso di morosita' vanno indicate le modalita' di comunicazione da parte del cliente dell'avvenuto pagamento, al fine di evitare l'attivazione delle procedure previste dal contratto, procedure delle quali dev'essere data informazione (riduzione della potenza, sospensione della fornitura, etc.); - vanno comunicati eventuali aggiornamenti tariffari con relativo riferimento normativo; - devono essere forniti dati sui consumi annui divisi per fasce orarie nel caso in cui le tariffe siano differenziate in tal modo e -almeno una volta all'anno- le variazioni dei consumi medi giornalieri, divisi in fasce orarie in caso di tariffe differenziate (biorarie, per esempio). - Devono essere riportati uno o piu' recapiti telefonici per il servizio guasti del distributore, nonche' i propri recapiti per l'inoltro -anche in forma scritta- dei reclami e delle richieste di informazioni. Fonte: delibera AEEG 152/06 valevole per i clienti vincolati in bassa e media tensione e per il clienti del mercato libero in bassa tensione. *IL BONUS SOCIALE * Il 6 Agosto 2008, con delibera 117/08, l'Autorita' per l'energia ed il gas ha emanato le regole inerenti la fruizione del* bonus sociale *introdotto dal decreto interministeriale del 28/12/07. Si tratta di uno "sconto" sul conto dell'energia che potra' essere usufruito dai clienti in *condizioni di disagio economico *(utenti con ISEE -indicatore di situazione economica equivalente- di valore inferiore od uguale a 7.500 euro per l'utenza di residenza anagrafica con potenza impegnata non superiore ai 3 kwh) e dai clienti in *condizioni di disagio fisico* (quelli nel cui nucleo familiare sono presenti persone che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l?utilizzo di apparecchiature elettromedicali necessarie per il loro mantenimento in vita). Per i primi (clienti in disagio economico) gli importi annuali usufruibili sono gia' stati fissati e variano a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare: - euro 60 annui per nucleo familiare di 1-2 componenti; - euro 78 annui per nucleo familiare di 3-4 componenti; - euro 135 annui per nucleo familiare di oltre 4 componenti; Per i clienti in condizioni di disagio fisico devono ancora essere fissati gli importi ed emanate le condizioni di accesso ed utilizzo. *Il bonus sara' usufruibile dal 1/1/2009 con possibilita' di godimento retroattivo a tutto il 2008 (per chi inoltrera' la domanda entro il 28/2/09).* Gli utenti dovranno presentare le domande al proprio Comune di residenza che poi comunichera' i dati al gestore elettrico locale. Questo dara' poi disposizioni ai vari venditori che provvederanno ad accreditare le somme nelle bollette, ripartendo l'importo annuale per il numero di bollette emesse nell'anno. Attualmente e' in corso l'approntamento di un sistema informatico di gestione delle domande -che dovrebbe essere attivo entro Novembre 2008- ed e' probabile che l'Autorita' predisponga anche una modulistica. _Non appena possibile sara' approntata una scheda pratica di approfondimento._ *LINK UTILI * - Pagina dell'Autorita' garante con informazioni e modalita' di confronto delle offerte economiche dei venditori del mercato libero: _http://www.autorita.energia.it/consumatori/schede/mercato_eledom_1.htm_ - Elenco venditori del mercato libero verificati dall'Autorita' garante: _http://www.autorita.energia.it/elettricita/venditori/elenco_venditori.html_ - Ricerca distributore locale: _http://www.autorita.energia.it/cgi-bin/ricerca_generale?STRUTTURA_CODE=1_ (Rita Sabelli) ------------------------------------------- ARTICOLI Gli ordini dei medici respingono la Legge andalusa sulla morte dignitosa Rosa a Marca L'Organizzazione Medica Collegiale di Spagna (OMC) ha manifestato il suo "netto rifiuto" al disegno di legge "Diritto e Garanzie della Dignita' della Persona nel Processo della Morte" o /Ley de la muerte digna/, proposta dall'Assessorato alla Sanita' andaluso. La giudicano "inutile poiche' esiste gia' una legislazione sufficiente al riguardo". E vi si oppongono per il suo contenuto sanzionatorio nei confronti dei medici. Il presidente dell'OMC, *Isacio Siguero*, ha spiegato ad /ABC/ che l'opposizione dell'Organizzazione al progetto andaluso deriva dal fatto che esso e', innanzitutto, "inopportuno e inutile". Inopportuno, perche' "crea confusione nella societa'" al punto che qualcuno lo confonde con la legge sull'eutanasia "con cui nulla ha a che vedere", e inutile, perche' ci sono norme "come le volonta' anticipate o testamento vitale o delle garanzie del malato che affrontano gia' questo tema". E' infatti d''accordo che si applichino le leggi esistenti. * Senza precedenti in Europa* Per Isacio Siguero la normativa andalusa contiene poi un regime sanzionatorio per i medici assolutamente da respingere. I medici -dice- non possono lavorare sotto la pressione di sanzioni. E' impensabile che un medico generico o ospedaliero debba preoccuparsi di una multa che lo puo' rovinare. Sono sanzioni fino a un milione di euro; aggiunge che "in nessun Paese d'Europa esiste una cosa simile". Afferma che "l'assessore andaluso non ha alcun diritto d'imporre multe ai medici". Ne' ci sarebbe, secondo lui, nessun vuoto giuridico da colmare giacche', se il medico compie un errore o un reato, "esiste il codice penale". Anche per quanto attiene all'obiezione di coscienza, c'e' gia' una normativa. Puo' accadere -dice- che ci sia un contrasto tra il diritto del paziente a un determinato trattamento e quello del professionista che obietta, ma si risolve ricorrendo semplicemente a un altro professionista. Anche il Segretario generale della OMC, *Juan Jose' Rodriguez Sendin*, ha detto, in una conferenza stampa a Madrid, che il disegno di legge e' "pura letteratura", e quello che manca in realta' e' l'applicazione delle leggi vigenti che regolano la volonta' anticipata, il consenso informato e il rifiuto terapeutico, cosi' come e' carente il controllo sul loro adempimento. Introdurre "nuovi elementi" nella legislazione come pretende l'assessore andalusa, *Maria Jesus Montero*, contribuisce a "distorcere la realta'", innescando un dibattito sociale "confuso e inutile" che puo' essere "pregiudizievole" per gli interessi dei pazienti. Riguardo al regime sanzionatorio, il Segretario della OMC e' anche lui dell'avviso che l'assessore alla Sanita' non abbia nessun diritto d'imporre multe ai medici. "Multe perche'"? A punire le male pratiche bastano i codici deontologici e le organizzazioni professionali; se poi si tratta di reati, allora interviene il codice penale. "Le leggi devono servire a garantire i diritti in caso di conflitto e a proteggere i piu' deboli; la qualita' assistenziale si ottiene solo con la qualita' professionale, non con le minacce". In quanto all'accanimento terapeutico, secondo Siguero non e' giusto utilizzarlo per giustificare il disegno di legge dando da intendere che sia "un problema frequente". "L'accanimento terapeutico e' una brutta pratica, rifiutata proprio dalla professione medica in ambito internazionale, e gia' esistono i meccanismi per vigilare e prevenire casi di questo tipo, come i comitati etici ospedalieri, il secondo parere medico o le commissioni deontologiche degli ordini dei medici". Dentro l'OMC si pone l'accento poi anche sulla differenziazione tra "morte dignitosa" del progetto andaluso e il "suicidio assistito" difeso dal ministro *Bernat Soria*. "La prima riguarda la cattiva o la buona pratica contemplate dai codici deontologici, il secondo e' una cosa ancora da definire". *Nuovi diritti* Da parte sua, l'Assessore alla Sanita' Montero ha spiegato che la legge dovrebbe essere pronta in primavera; ora e' nella fase di raccolta di allegati, da studiare ed eventualmente incorporare per arricchire il testo. Ha spiegato che la normativa non ha competenze sull'obiezione di coscienza dei professionisti, giacche' questa e' un diritto basilare, regolamentato "a livello statale". Quello che la sua legge prevede e' "la garanzia del paziente in caso di diniego del professionista per obiezione di coscienza". Comunque ha ammesso che la Giunta studia il modo d'inserire "alcune questioni che impongono di salvaguardare l'attivita' professionale e garantire l'assistenza ai pazienti". Infine, la legge obblighera' il sistema sanitario a sviluppare una rete di cure palliative che trasformino questo tipo d'assistenza in un diritto del paziente e "permetta al cittadino che lo desideri, di morire in casa con attorno i suoi familiari". Benedetto XVI e divieto di contraccezione. I maestri senza maestria e l'imprudenza diffusa Donatella Poretti * Benedetto XVI ha fatto appello a non far uso della contraccezione nei rapporti sessuali, affidandosi solo a metodi "naturali" e a far figli (1). *Ogni volta che leggo di un papa o di un altro esponente della religione vaticana che fa appello contro l'uso della contraccezione, non riesco a non stupirmi di cotanta sfrontatezza*: /ma e' possibile che chi ha deciso liberamente di non praticare sesso (almeno ufficialmente) debba poi erigersi a maestro verso chi, pur cattolico, ha deciso invece di godere anche di questo aspetto della propria vita e della propria corporalita'?/ Ok, sono questioni fra cattolici apostolici romani, e non dovrebbero riguardarmi in quanto non professo questa religione. *Ma siccome sono consapevole che diversi praticanti la religione di Benedetto XVI hanno dato il voto al partito grazie al quale oggi sono in Senato*, e lo hanno dato ben sapendo che in questo partito sulla contraccezione si sostiene essenzialmente il contrario, mi sento colpita da queste affermazioni, quasi in difesa di questi elettori, e */non riesco ad esimermi nel cercare di stigmatizzare questa realta' di maestri senza maestria./* Se penso poi che, come dice la Societa' Italiana di Ginecologia (Sigo), l'Italia si trova agli ultimi posti in Europa per utilizzo di contraccezione ormonale, dovrei riconoscere che papa Ratzinger stia colpendo nel segno coi suoi appelli.... ma non e' cosi', perche', sempre grazie ai dati Sigo, il non utilizzo della contraccezione non sembra sia legato a scelte religiose ma ad imprudenza diffusa. *Proprio per arginare questa imprudenza, lo scorso 12 settembre ho presentato una mozione in Senato* (con altri otto senatori) (2) per - maggiore informazioni sulla contraccezione, prevedendo anche l?inserimento dell?informazione sessuale tra le materie d?insegnamento a scuola; - eliminare l?obbligo di ricetta per la pillola del giorno dopo e prevedere la disponibilita? gratuita per le adolescenti; - consentire l?effettuazione dell?interruzione volontaria di gravidanza in intramoenia, anche in strutture sanitarie private convenzionate, prevedendo una tariffazione analoga a quella del DRG; - prevedere una programmazione regionale degli ospedali in cui debbono effettuarsi le IVG, garantendo aggiornamento scientifico e qualificazione professionale del personale; - prevedere che ogni forma di colloquio per un ulteriore approfondimento con personale estraneo al servizio, volontari o personale obiettore, sia attivato su richiesta della donna o per decisione del medico, ma non sia imposto coattivamente. - prevedere il rispetto di tempi certi per le strutture che debbono assicurare l?intervento allo scadere dei sette giorni o, in caso di procedura di urgenza, subito come prescrive la legge 194; - garantire un riequilibrio del personale medico e infermieristico, come per altro previsto all?articolo 9 della legge 194 attraverso la mobilita? del personale, nell?ambito di livelli minimi e di una programmazione regionale, che preveda almeno il 50% di personale non obiettore. Anche al fine di garantire al personale ?non obiettore? di occuparsi forzatamente solo delle IVG; - prevedere la possibilita? di ricorso all?aborto farmacologico con la RU486 in maniera omogenea su tutto il territorio garantendo l?immissione in commercio anche in Italia del Mifepristone, nel pieno rispetto dell?art 15 della legge 194. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=235145 (2) http://blog.donatellaporetti.it/?p=246 * senatrice Radicale-Partito Democratico Le contraddittorie motivazioni del dissequestro del sito di Pirate Bay Red /(Punto Informatico) /Sono arrivate le motivazioni del Tribunale del riesame di Bergamo sul dissequestro del sito Pirate Bay, accusato dalla procura di favorire la violazione del diritto d'autore, http://aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=pirate+bay&tipo=noti permettendo il download di file audio e video. La decisione finale e' stata di dissequestrare, ma le motivazioni sono tutt'altro che assolutorie rispetto al sito e ai suoi frequentatori. Leggi tutto Usa. California. Verso il voto sulla Proposition 5 Katia Moscano Se fosse approvata la proposta referendaria "Nonviolent Offender and Rehabilitation Act", i reati non violenti commessi dai tossicodipendenti potrebbero non interessare piu' i tribunali e le galere, ma i centri di disintossicazione. Nel 2000, i californiani approvarono la Propostion 36, con la quale si e' cercato di tenere fuori dei tribunali i tossicodipendenti che commettono piccoli reati. Secondo una ricerca della University of California Los Angeles, solo un terzo dei tossicodipendenti che entrano a far parte di questo programma lo terminano, ma allo stesso tempo fa risparmiare ai contribuenti circa 2,50 dollari ogni dollaro speso, e 4 dollari al giorno per ogni persona che lo completa. La Proposition 5 stanzia per lo Stato 150 milioni di dollari da spendere per il 2008, e 460 milioni per il 2009, per finanziare programmi al fine di migliorare le carceri, per aiutare i detenuti in liberta', per programmi che aiutino i tossicodipendenti ad uscire dalla dipendenza. Il 15% dei fondi sono destinati ai programmi per i minori. Intende controllare piu' a lungo i detenuti in liberta' condizionata, (che abbiano commesso crimini violenti), e ridurre i termini detentivi, concedendo sconti di pena per buona condotta. Il possesso di marijuana sarebbe considerato una violazione amministrativa e non un reato. Verrebbe esteso il numero dei membri del Board Parole, l'organo che concede la liberta' vigilata, da 17 a 29. Per l'ufficio di controllo delle leggi, il programma costerebbe ai contribuenti 1 miliardo l'anno, ma ne risparmia altrettanto migliorando il sistema carcerario, e 2,5 miliardi nella costruzione di istituti penitenziari nel futuro. I sostenitori di questa legge hanno gia' raccolto quasi 4,5 milioni di dollari: 1,4 dal finanziatore e filantropo *George Soros*, altrettanti dall'uomo d'affari e filantropo *Bob Wilson,* 700 mila dal senior partner di Goldman Sachs, *Jacob D. Greenfield,* 500 mila dal fondatore dell'universita' di Phoenix, *John G. Sperling*. Gli oppositiori hanno raccolto 288 mila dollari: 175 mila dalla Sycuan Band di Kumeyaay Nation e 60 mila dal California Narcotics Officers Association (un'associazione di poliziotti antidroga). Per i sostenitori della proposta (Soros, la Drug Policy Alliance Network e la Califonia Public Defenders Association) essa potrebbe ridurre la densita' della popolazione carceraria, finanziarebbe con 65 milioni di dollari alcuni programmi da destinare ai giovani, ridurrebbe i costi per gli edifici carcerari. Per i contrari (California District Attorneys Association,California Association of Drug Court Professionals, California Chamber of Commerce) essa non aiuta la decriminalizzazione, ma al contrario aumenterebbero i crimini e la burocrazia. Ultimo miglio: riflessioni sul futuro della rete di accesso Red Agcom, Telecom Italia, gestori alternativi e dietro le quinte il governo stanno discutendo del nuovo assetto della rete dell'ultimo miglio, e degli investimenti necessari per cablare in fibra ottica il Paese. Un articolo pubblicato su /Punto Informatico/ fa il punto su/ "La rete fissa di accesso e gli impegni di Telecom"./ Leggi tutto Morte dignitosa, pura letteratura Pablo Simon Lorda Il 25 settembre, la /Organizacion Médica Colegial/ (OMC) ha reso pubblico un comunicato di condanna del progetto di legge andaluso sulla morte dignitosa (/Anteproyecto de Ley de Muerte Digna/). Ma la societa' spagnola e' molto piu' intelligente e matura di quanto loro pensino. L'aspirazione a morire degnamente, atto finale dell'ideale di una vita dignitosa, e' stato affermato con forza negli ultimi dieci anni. Ora sappiamo cosa significa. Significa morire con la minima sofferenza fisica, psichica e spirituale. Morire accompagnati dalle persone care. Morire ben informati se lo si desidera e non nella menzogna falsamente compassionevole. Morire potendo rifiutare i trattamenti che non si vogliono. Morire avendolo preparato attraverso il Testamento Vitale. Morire nell'intimita' personale e famigliare. Morire senza che il professionista, con tutte le buone intenzioni ma sbagliando, si ostini a proseguire con trattamenti che non servono se non ad allungare la fine. Morire in casa se si puo'. Morire addormentati se uno lo chiede. Morire ben assistiti. Morire per tempo. Morire in pace. Tutto cio' e' quanto il progetto di legge dell'Andalusia desidera garantire. E' "pura letteratura", secondo la brillante espressione del segretario generale della OMC. Magari fosse cosi', giacche' e' nella pura letteratura che piu' abbiamo appreso della dignita' della vita e della morte. Basta leggere Tolstoi ne /La morte di Ivan Illich/ per capirlo. Dicono che il progetto e' inutile poiche' le leggi attuali sono sufficienti. La memoria e' fragile: si sono gia' dimenticati di Inmaculada Echevarria o delle sedazioni di Leganés. Pero' gli altri, noi, ricordiamo bene il calvario che hanno passato quei protagonisti per sapere se fossero/ legali, /mentre sopportavano l'avversione di chi gli sussurrava "eutanasia!, eutanasia!". Evitare che cio' si ripeta, e' quanto si prefigge il progetto di legge. L'estensione dei diritti dei pazienti risulta sempre minacciosa per alcuni settori minoritari della professione medica, che produce cattiva e dannosa letteratura, zeppa di pregiudizi e interessi ideologici occulti. Si scandalizzano perche' la legge prevede un regime sanzionatorio. Evidentemente, non sanno che una legge che regola diritti e doveri non puo' non contemplarlo. Dicono che basta gia' l'etica professionale, che i medici si autoregolano con il proprio Codice Deontologico. Non sanno che ha cessato d'essere vero all'inizio del XX secolo perche' le societa' democratiche e moderne non tollerano piu' l'impunita' giuridica. Non sopportano che la societa' esiga il rispetto di valori chiave per un'etica della cittadinanza, come quella dell'informazione trasparente. Osano persino minacciare i cittadini dicendo che eserciteranno una "medicina difensiva". Paradossalmente, terminano pretendendo piu' cure palliative e testamenti vitali, precisamente cio' che il progetto di legge vuole garantire giuridicamente. Fortunatamente, i redattori di questo genere letterario non rappresentano nemmeno tutta la OMC, organizzazione che, per la verita', rappresenta sempre meno medici, almeno moralmente. E' piu' importante sapere cio' che pensano le societa' scientifico-mediche. Molte di loro hanno gia' dato una lettura critica, ma nell'insieme positiva, della legge. Lo stesso si puo' dire delle organizzazioni di consumatori, utenti e pazienti. Persino la gerarchia della Chiesa cattolica e' stata prudente, poiche' e' ovvio che i valori sottesi a questo progetto di legge non sono contrari a quelli della loro morale religiosa. Altro sono l'eutanasia e il suicidio assistito. Nell'eutanasia, le persone chiedono volontariamente che il professionista ponga fine alla loro vita somministrandogli alcune sostanze letali perche' la malattia gli causa una sofferenza insopportabile. Nel suicidio assistito i professionisti si limitano a fornire le sostanze, ma e' il paziente che decide liberamente quando prenderle. Il progetto di legge andaluso, nonostante quel che dicono erroneamente alcuni, non e' una legge sull'eutanasia ne' sul suicidio assistito. Primo, perche' non potrebbe esserlo giuridicamente. E' una materia regolamentata dal Codice Penale. Solo il Parlamento spagnolo puo' decidere in merito. Inoltre, essi sono contenuti nell'ideale di "morte dignitosa" ma, a differenza di quelli previsti nel progetto di legge, non sono accettati da tutte le persone. Per questo, se lo discuteremo, conviene farlo con grande delicatezza, con tempo, misura e responsabilita'. Non si puo' partire lancia in resta senza aver ben pensato come e quando sara' affrontato. Altrimenti puo' capitare di non essere presi sul serio. O peggio, che cio' che si afferma un giorno sui giornali a lettere cubitali, venga poi ridimensionato e rettificato pochi giorni dopo, ottenendo in tal modo solo discredito e confusione. (Il progetto di legge e' consultabile su http://www,juntadeandalucia.es/salud Il comunicato della OMC su http://www.medicosypacientes.com/noticias/2008/09/26-muertedigna) / Tratto da El Pais del 9 ottobre 2008 (traduzione di Rosa a Marca)/ La ministra della Giustizia contro la modifica della legge sul fine vita Rosa a Marca Il 9 ottobre, la ministra della Giustizia *Rachida Dati* e' stata sentita dalla commissione Leonetti (incaricata di valutare se la legge sul fine vita o /loi Leonetti/ abbia bisogno di aggiustamenti e quali, ndr.). La ministra si e' detta contraria a un cambiamento della legge del 22 aprile 2005, ma ritiene opportuno farla conoscere meglio. "Il divieto di uccidere e' un divieto fondativo e assoluto della nostra societa'. Il riconoscimento di un diritto alla morte sarebbe la negazione di valori essenziali delle nostre societa' moderne", ha dichiarato. Ha messo in guardia i deputati dai rischi di una depenalizzazione dell'eutanasia. Per lei, "la legge del 2005 si caratterizza per la grande umanita' poiche' permette una morte acquietata nella dignita'". "Essa consente il rispetto della persona e della sua volonta', la persona non e' piu' spossessata dalla sua morte, non c'e' piu' accanimento terapeutico". E ancora, "E' il riconoscimento delle cure palliative, e permette al personale medico d'accertarsi delle aspettative del paziente". La depenalizzazione dell'eutanasia farebbe correre il rischio di gravi "derive", secondo la guardasigilli. "La questione principale non e' cambiare la legge, l'urgenza e' piuttosto di farla conoscere meglio e di spiegarla", ha dichiarato. Per rimediare alla lacuna, Rachida Dati chiede un rafforzamento dell'informazione delle famiglie e dei parenti nel caso in cui i malati siano impossibilitati a esprimersi. "Occorre che le conclusioni mediche siano portate a conoscenza di tutti i parenti e occorre rafforzare l'informazione e la formazione dei magistrati". Si e' dichiarata favorevole alla creazione di un "Osservatorio sul fine vita", proposto dalla commissione, che dovrebbe raccogliere le informazioni sulle pratiche mediche nel fine vita in Francia. Intanto e' in via d'elaborazione una circolare da indirizzare alle procure per far conoscere meglio la legge vigente, e per armonizzare l'iter delle procedure. Infine, la ministra propone delle modifiche al codice di deontologia medica per permettere ai medici di dare una "informazione adeguata" alle famiglie quando il paziente non e' piu' in grado di farlo. In precedenza c'erano state le dichiarazioni dell'ex guardasigilli *Robert Badinter*, il quale ha ricordato come "dalla rivoluzione francese, il suicidio non e' piu' ne' un crimine ne' un reato. Non si dovrebbe essere processati per complicita' nel suicidio. Certo, nel 1988 e' stato istaurato un reato nel diritto penale, quello d'istigazione al suicidio. Che cosa significa?" E si e' chiesto: "se ci fosse un servizio medico che permettesse alla gente di suicidarsi sarebbe un'istigazione, e dunque da perseguire penalmente? Non so, temo che si tratterebbe comunque di un'incitazione". Tornando su quest'aspetto, *Jean Leonetti* si e' chiesto anche lui: "come stabilire la distinzione tra assistenza al suicidio e istigazione al suicidio?". *Jean-Marie Huet*, direttore degli Affari criminali e delle grazie, ha dichiarato davanti alla commissione che "la messa a disposizione di medicinali, effettuata in modo neutrale, non sembra potersi configurare come istigazione al suicidio, e sarebbe difficile intraprendere un'azione giudiziaria". Il giorno prima, il decano *Bernard Beignier* aveva ricordato che "la porta dell'assistenza al suicidio non e' chiusa, ma e' stretta. Non voglio che diventi un portico". E' quello che ha ribadito la ministra: "E' esatto, ma non esiste il diritto al suicidio. Qualche volta la frontiera e' labile tra aiuto al suicidio e istigazione". Le telecomunicazioni italiane secondo Calabro' (Agcom) Red Il presidente di Agcom Corrado Calabro' ragiona, in un'intervista a /'Il Corriere delle Comunicazioni',/ sullo stato delle tlc italiane e fa il bilancio di dieci anni di liberalizzazione del mercato. 'Parlano i dati. Siamo partiti, nel 1998, da una situazione di monopolio, con alti prezzi, bassa innovazione, ed una completa mancanza di orientamento delle offerte alle necessita' della clientela. Ora, l'Italia e' il Paese in cui sono attivi i maggiori operatori internazionali, e' il quinto mercato al mondo nelle tlc per fatturato pro-capite, e il primo nel mondo per i servizi voce di telefonia mobile. Siamo leader nella diffusione di innovazioni quali l'Umts e il Dvb-h. Nel frattempo, i prezzi sono drasticamente scesi, piu' che altrove: il 28% mentre l'inflazione e' aumentata di oltre il 20%'. *D.* Oggi il settore e' in difficolta'. E' finita un'epoca?. *CALABRO': *'O almeno e' finita una fase del ciclo di vita. E' la naturale evoluzione che sta caratterizzando tutti i mercati maturi. Ma inizia anche una fase nuova, con nuove opportunita' che possono rivelarsi anche maggiori delle precedenti. L'Italia deve saper sfruttare la nuova fase tecnologica e di mercato per catturare le nuove opportunita'. Pero', se non ci muoviamo c'e' il rischio di perdere le posizioni acquisite'. 'Parlano i dati. Siamo partiti, nel 1998, da una situazione di monopolio, con alti prezzi, bassa innovazione, ed una completa mancanza di orientamento delle offerte alle necessita' della clientela. Ora, l'Italia e' il Paese in cui sono attivi i maggiori operatori internazionali, e' il quinto mercato al mondo nelle tlc per fatturato pro-capite, e il primo nel mondo per i servizi voce di telefonia mobile. Siamo leader nella diffusione di innovazioni quali l'Umts e il Dvb-h. Nel frattempo, i prezzi sono drasticamente scesi, piu' che altrove: il 28% mentre l'inflazione e' aumentata di oltre il 20%'. Il presidente di Agcom Corrado Calabro' ragiona, in un'intervista a 'Il Corriere delle Comunicazioni', sullo stato delle tlc italiane e fa il bilancio di dieci anni di liberalizzazione del mercato. D. Oggi il settore e' in difficolta'. E' finita un'epoca?. CALABRO': 'O almeno e' finita una fase del ciclo di vita. E' la naturale evoluzione che sta caratterizzando tutti i mercati maturi. Ma inizia anche una fase nuova, con nuove opportunita' che possono rivelarsi anche maggiori delle precedenti. L'Italia deve saper sfruttare la nuova fase tecnologica e di mercato per catturare le nuove opportunita'. Pero', se non ci muoviamo c'e' il rischio di perdere le posizioni acquisite'. D. Quando arriveranno le decisioni di Agcom su Open Access?. CALABRO': 'Abbiamo appena ricevuto tutti i contributi degli operatori sugli impegni di Telecom Italia. Si e' quindi conclusa la fase di consultazione pubblica. Ora spetta a Telecom Italia replicare alle osservazioni fornite dagli operatori. Solo a quel punto avremo tutte le informazioni e i dati per poter decidere. E' un procedimento che si dovrebbe concludere nel giro di alcune settimane'. D.Ci sara' una 'task force' per le Ngn?. CALABRO': 'La giudico un'iniziativa che va nella giusta direzione. E' indispensabile che gli interventi per lo sviluppo delle nuove reti siano coordinati in un disegno unitario. Il problema e' complesso e servono ricette complesse: un menu di interventi coordinati e complementari che incida contemporaneamente su tutte le strozzature strutturali, sia dal lato della domanda (la bassa alfabetizzazione informatica delle famiglie italiane) che da quello dell'offerta (l'assenza di reti alternative a quelle di Telecom Italia)'. D. A livello locale c'e' molta effervescenza. CALABRO': 'Le municipalita' sono una risorsa. Non e' necessario avere una unica rete nazionale, considerato che le economie di scala sono presenti nella fase di offerta dei servizi finali e non in quella di realizzazione delle reti e di fornitura dei servizi wholesale. D'altronde in Europa (e negli Stati Uniti) e' proprio a livello metropolitano che si sono realizzate le prime infrastrutture di accesso completamente in fibra ottica: Londra, Parigi, Stoccolma, Vienna, Berlino, Amburgo, Amsterdam sono oramai state totalmente cablate. Serve poi un'attivita' centralizzata di coordinamento, monitoraggio e di vigilanza che assicuri l'apertura e l'interoperabilita' delle reti locali. L'Autorita' e' ovviamente il soggetto piu' indicato a svolgere questo ruolo'. D. Avete poteri sufficienti?. CALABRO': 'Voglio essere chiaro: i nostri poteri non sono sufficienti a governare questa nuova fase. Si pensi a tutta la problematica connessa con i diritti di passaggio e di accesso alle infrastrutture passive, cosi' centrale, ma in merito alla quale abbiamo poteri limitati'. D. Quando arriveranno le decisioni di Agcom su Open Access?. CALABRO': 'Abbiamo appena ricevuto tutti i contributi degli operatori sugli impegni di Telecom Italia. Si e' quindi conclusa la fase di consultazione pubblica. Ora spetta a Telecom Italia replicare alle osservazioni fornite dagli operatori. Solo a quel punto avremo tutte le informazioni e i dati per poter decidere. E' un procedimento che si dovrebbe concludere nel giro di alcune settimane'. D.Ci sara' una 'task force' per le Ngn?. CALABRO': 'La giudico un'iniziativa che va nella giusta direzione. E' indispensabile che gli interventi per lo sviluppo delle nuove reti siano coordinati in un disegno unitario. Il problema e' complesso e servono ricette complesse: un menu di interventi coordinati e complementari che incida contemporaneamente su tutte le strozzature strutturali, sia dal lato della domanda (la bassa alfabetizzazione informatica delle famiglie italiane) che da quello dell'offerta (l'assenza di reti alternative a quelle di Telecom Italia)'. D. A livello locale c'e' molta effervescenza. CALABRO': 'Le municipalita' sono una risorsa. Non e' necessario avere una unica rete nazionale, considerato che le economie di scala sono presenti nella fase di offerta dei servizi finali e non in quella di realizzazione delle reti e di fornitura dei servizi wholesale. D'altronde in Europa (e negli Stati Uniti) e' proprio a livello metropolitano che si sono realizzate le prime infrastrutture di accesso completamente in fibra ottica: Londra, Parigi, Stoccolma, Vienna, Berlino, Amburgo, Amsterdam sono oramai state totalmente cablate. Serve poi un'attivita' centralizzata di coordinamento, monitoraggio e di vigilanza che assicuri l'apertura e l'interoperabilita' delle reti locali. L'Autorita' e' ovviamente il soggetto piu' indicato a svolgere questo ruolo'. D. Avete poteri sufficienti?. CALABRO': 'Voglio essere chiaro: i nostri poteri non sono sufficienti a governare questa nuova fase. Si pensi a tutta la problematica connessa con i diritti di passaggio e di accesso alle infrastrutture passive, cosi' centrale, ma in merito alla quale abbiamo poteri limitati'. ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977 Abi 06160 Cab 02817 Cin O - coordinate bancarie IBAN IT11O0616002817000007977C00 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. Se non sei interessato a ricevere le nostre notizie, visita la pagina http://www.aduc.it/dyn/adesabb/rem-avv.html -------------------------------------------