====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 22-07-2008 al 29-07-2008 n.31/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Italia. Vietare i Rave Party? Una proposta di chi non e' mai stato giovane... alimentando il consumo pericoloso di droghe - Cannabis pesante, una leggenda metropolitana? Cosa dice la scienza - Messico. Ogni anno centomila nuovi tossicodipendenti - Florida. Consumatrice di marijuana trattata come una criminale: il caso di Rachel Hoffman NOTIZIE - Nuova Zelanda. Commissione Salute ascolta i sostenitori della marijuana terapeutica - Gb. Parte la guerra all' happy hour - Usa. Niente seppi, niente consumai: le ambizioni del "Just Say no" - Usa. Contea di Los Angeles. Programma di distribuzione delle siringhe - Italia. Nel primo semestre 2008 aumentati del 30% le vittime di incidenti stradali - Italia. Proibizione ecstasy inefficace, Pdl chiede unita' speciali contro rave party - Spagna. L'analisi del capello per individuare il consumo di droghe - Gb. Quasi un milione di ricoverati ogni anno per alcool - Bolivia. Morales nega visita a piantagioni di coca all'inviato Usa - Honduras. Zelaya: tragedia narcotraffico e' colpa degli Stati Uniti - Italia. Morte al Rave, l'autopsia: l'ecstasy e' sicuramente concausa - A.Saudita. Guerra alla droga: decapitato per spaccio - Usa. Lo Stato di New York vieta il fumo a chi vuole disintossicarsi da droga, alcool o gioco d'azzardo - Francia. La musica ad alto volume accelera il consumo d'alcol - Australia. Il proibizionismo monta sull'idroponico - Italia. Storie di proibizionismo: scontro fra nigeriani e magrebini per controllo del mercato - Usa. Gates e Bloomberg, 400 milioni di dollari contro il tabacco - Usa. Guerra alla droga: taser uccide spacciatore gia' ammanettato - Italia. Milano. Un automobilista su tre guida in stato di ebbrezza - Usa. Ex zar antidroga accusa Karzai: favorisce il narcotraffico - Italia. Giovanardi: c'e' cocaina in Parlamento come in qualsiasi altro luogo - Italia. Torino. Radicali al Sindaco: istituire stanze del consumo contro morti per overdose - GB. Droghe: 10 consumatori, 10 perche' - Usa. California. Referendum per una nuova politica sulle droghe - Canada. Quebec. Presto a Montreal una stanza del consumo - Gb. Multato dalla polizia perche' fumava sul furgone della sua azienda - Italia. Sottufficiale della polizia penitenziaria trovato con 25 kg di droga - Italia. Questore di Torino nominato direttore dei servizi antidroga - Usa. Energy drink? Le consumano i tossicodipendenti - Usa. Fa fumare una canna ai nipotini, condannato ad otto anni di carcere - Italia. Muccioli (S.Patrignano): abbiamo salvato 20mila vite - Iran. Guerra alla droga: domani 20 impiccagioni per spaccio - Italia. Genova. Aspira butano per sballo, muore detenuto - Italia. Torino. Storie di proibizionismo: caccia a partita di eroina 'killer', quattro morti sospette - Caraibi. E' un flop la prima operazione antidroga del principe William - Messico: Gli abusi di potere dell'esercito nella guerra alla droga allontanano i cittadini - R. Domenicana. Zar antidroga: gli Usa se ne fregano di noi - Italia. Torino. Cobs: sperimentare le stanze del consumo - Italia. Cassazione: portare cannabis fuori casa non e' reato se per uso personale - Ue finanzia comunita' Andina contro la droga - Italia. Morti per overdosi e eroina killer. Il sottosegretario: bisogna riqualificare il parco - Italia. Torino. Radicali a sindaco e assessore: pensate anche alla salute dei tossicodipendenti ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 3 morti - 38 arresti - 214,028 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 164,990 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 49,038 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 239445 piante di cannabis - 61 giorni di detenzione ARTICOLI 22-07-2008 Italia. Vietare i Rave Party? Una proposta di chi non e' mai stato giovane... alimentando il consumo pericoloso di droghe Dopo la morte di una giovane ragazza per l'abuso di ecstasy e alcool durante un rave party a Venezia, sono diverse le voci che si sono sollevate chiedendo che questo tipo di raduni musicali siano vietati (1). Per eccellenza, si distinguono quegli onorevoli che non sono mai stati giovani e, deputati fin dalla nascita con la casacca di chi sa il fatto proprio e quello di tutti gli altri, fanno di tutto per cercare di affermare i loro principi di morale, eticita', ubbidienza, sottomissione che –a loro avviso- forgerebbero la gioventu' in tempra, spirito, cultura e dovere. Oltre al sottosegretario Carlo Giovanardi, si distingue l'on. Luca Volonte': "Il Governo emani un decreto ...per evitare lo spaccio incontrollato di mix di droghe e la somministrazione senza ritegno di alcool durante le 'feste macabre' estive...". Feste macabre? La liberta' di linguaggio e' fondamentale, soprattutto per coloro che non conoscono il significato delle parole: sembra quasi che il nostro onorevole non sia mai stato agli abituali riti che le diverse varianti del cattolicesimo celebrano in occasione della dipartita di un loro congiunto. Con un minimo di elasticita' cerebrale, valorizzerebbe "come da vocabolario della lingua italiana" il concetto e la pratica di macabro, scoprendo che ai rave party accade proprio il contrario... ma forse per comprenderlo bisognerebbe, per l'appunto, essere stati giovani e –magari- concepire lo sballo non necessariamente come qualcosa che ti ammazza, ma per divertirti. Anche noi siamo preoccupati per la morte della ragazza a Venezia, cosi' siamo preoccupati per tutti coloro che muoiono durante la transumanza automobilistica estiva dalle citta' alle vacanze. Non ci viene pero' per niente l'idea di vietare quest'ultima, ma solo di cercare di regolamentarla con consigli, norme e maggiore vigilanza da parte delle autorita'. Nel caso delle droghe, invece, il consiglio, da parte delle autorita', e' sempre e solo uno: non consumatela e se lo fate, se "ti cucco" (o meglio "se voglio cuccarti") piu' o meno ti rovino la vita... dipende solo se in quel momento il Giovanardi o il Volonte' di turno ha bisogno di stimolare il consenso di pancia di chi l'ascolta distrattamente. E' evidente che se sulle droghe ci fosse quell'informazione che serenamente potrebbe essere data quando si ha a che fare con sostanze legali, il fenomeno abuso sarebbe piu' controllato e meno dannoso. Ma questa e' un'evidenza che per essere compresa abbisogna di serenita', razionalita', buon senso, cioe' tutto cio' che sembra assente in chi non e' mai stato giovane. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18448 Vincenzo Donvito 24-07-2008 Cannabis pesante, una leggenda metropolitana? Cosa dice la scienza La cannabis non e' piu' quella di una volta. Oggi la cannabis e' una droga pesante come l'eroina e la cocaina. La cannabis e' 20-30 volte piu' potente di dieci anni fa. Queste sono alcune delle affermazioni piu' comuni sulla cannabis, intese a giustificare l'attuale politica repressiva sulle droghe illegali, definite appunto "tutte uguali". Affermazioni che non sono solo in bocca a qualche fautore dello stato etico, ma ripetute dai mass media e persino da alcuni operatori nel settore delle tossicodipendenze. Prendiamo ad esempio una recente dichiarazione della Fict (Federazione italiana delle comunita' terapeutiche) in cui, nel dare pieno sostegno alla legge Fini-Giovanardi, si lancia l'allarme sulle droghe ex-leggere: nel frattempo gli scenari delle dipendenze si aggravano anche perché l'abuso di sostanze rende più difficile il trattamento a causa della pesante insorgenza di problemi psichiatrici, molti dei quali possono venire esacerbati, o indotti dall'uso di droghe, anche da quelle che tanti, purtroppo, continuano a considerare “leggere” (e tali non sono più!). E quindi, chi coltiva qualche piantina di marijuana in casa propria commette un crimine pari a chi taglia e confeziona bustine di crack, eroina, e altre sostanze micidiali. "Uno spinello puo' uccidere", si sente gridare sempre piu' spesso. E chi dice non sostiene questa tesi e' vittima o promotore di ideologie. Ma da dove ha origine questa certezza? Davvero siamo difronte ad una moltiplicazione esponenziale della potenza della cannabis in commercio? Ebbene, basterebbe approfondire un po' per capire che siamo di fronte ad una probabile leggenda urbana, o comunque ad una esagerazione -questa si' ideologica. Per averne il sospetto basterebbe sapere che affermazioni simili sulla potenza della cannabis fanno da sempre parte dell'arsenale proibizionista. Esatto, gia' negli anni '70 veniva affermato che la potenza della cannabis era cresciuta fuori controllo e si invocavano leggi piu' severe contro il consumo. Sara' forse un caso, ma queste informazioni coincidevano -guarda caso- con ricerche finanziate dal Governo Usa, presenziato allora dal padre del proibizionismo, Richard Nixon. Ma queste sono solo malignita' di uno scettico. Allora guardiamo di dati. Lo facciamo grazie ad un ampio studio del National Drug and Alcohol Research Centre (Centro nazionale di ricerca su droga ed alcool) dell'Universita' del South Wales (Australia), pubblicato sulla rivista scientifica Addiction (Volume 103, Issue 7, Pages 1100-1109). Lo studio analizza tutte e nove le ricerche condotte per un periodo pluriennale sulla potenza della cannabis. Tabella. Gli studi sulla potenza della cannabis Studio Paese (periodo) Sampling (n) Tipo di cannabis (% di tutti i samples) Test Main findings Commenti Livelli medi cannabinoidi Range—%THC ElSohly et al.[28] USA (1980–97) Confische (35 213) Marijuana (91%) Sinsemilla (4%) Ditchweed (6%) THC, CBD, CBC, CBN contenuto THC Avg. all samples: 2.0% (1980)–4.5% (1997) CBD <1 for marijuana e sinsemilla; 1.0% (1980)– 2.1% (1997) for ditchweed CBC e CBN <1 for all samples Tutti gli anni: Marijuana: 0–29.86% Sinsemilla: 0.1–33.12% Ditchweed: 0.01–2.40% Non e' chiara la proporzione di marijuana composta da bocciuoli, rispetto a steli meno potenti, o se questa proporzione e' cambiata nel tempo. Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. ONDCP [29] USA (1983–2006) Confische (59 369) Non riportato THC contenuto ~ 4.0% (1983)–8.5% (2006) Non riportato Non e' specificato se le confische includono la resina di cannabis oltre alla marijuana, sinsemilla e ditchweed Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Poulsen and Sutherland [27] New Zealand (1976–96) Confische (1066) Foglie di cannabis (57.5%) fioritura (42.5%) THC contenuto Foglia: 1.6% (1978–82)–1.0% (1994–96) fioritura: 3.8% (1976–82)–3.4 (1994–96) Foglia: 1978–82: 0.3–4.2% 1987–89: 0.3–3.9% 1994–96: 0.2–3.8% fioritura: 1978–82: 1.3–9.7% 1987–89: 0.7–9.2% 1994–96: 1.0–8.8% Foglie e fioriture sono state separate per l'esame e potrebbero provenire dalle stesse confische. Quasi tutta coltivata outdoor EMCDDA [21] Austria (1997–2003) Confische (2268) Herbal cannabis (100%) THC contenuto ~2% (1997)–~2% (2003) Non riportato Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Czech Republic (1997–2003) Non riportato Herbal cannabis (100%) THC contenuto ~2% (1997)–~6% (2003) Non riportato Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Imported herbal cannabis Germany (1997–2003) Confische (17 403) cannabis erbacea (100%) THC contenuto ~5% (1997)–~8% (2003) Non riportato Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Netherlands (1999/2000– 2001/2002) Coffee shops (523) cannabis erbacea importata (28%) Sinsemilla (72%) THC contenuto cannabis erbacea importata: ~5% (1999/2000)–~5% (2001–02) Sinsemilla: ~8% (1999/2000)–~13% (2001–02) Non riportato La gran parte di sinsemilla coltivata indoor Portugal (1997–2003) Confische (149) cannabis erbacea (100%) THC contenuto ~1% (1997)–~1% (2003) Non riportato Analizzati solo grandi quantitativi confiscati (sopra i 10 kg) analysed. Analizzate solo pochissime confische negli ultimi anni (es. 2003 si basa su circa 4 confische) Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Niesink et al.[31] Netherlands (2000/2001– 2006/2007) Coffee shops (562) cannabis erbacea importata (26%) Nederwiet (sinsemilla) (74%) THC contenuto; CBD e CBN contenuto mediano; rapporto CBN/THC THC cannabis erbacea importata: 5.0% (2000/2001)–7.0% (2003/2004)–6.0% (2006/2007) Nederwiet: 11.3% (2000/2001)–20.4% (2003/2004)–16.0% (2006–07) CBD e CBN <1% for all samples cannabis erbacea CBN/THC rapporto (×100) cannabis erbacea importata: 9.5 Nederweit: 0.0 2006/2007: cannabis erbacea importata: 0.6–14.6% Nederwiet: 3.8–23.7% I samples di nederwiet sono stati scelti il base alle varieta' piu' vendute nei coffee shop all'epoca. La varieta' piu' venduta non era piu' potente delle varieta' ritenute piu' 'forti' Maggior parte coltivata indoor Baker et al.[32,33] UK (1975–81) Confische (335) cannabis erbacea (100%) THC contenuto 3.4% (1975)–4.9% (1981) 1975: 0.2–17.0% 1976: 0.4–17.0% 1978: 0.4–8.8% 1979: 1.2–11.0% 1980: 0.6–12.0% 1981: 1.8–12.0% Tutte le confische sono state importate Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Eaton et al.[34] UK (1998–2004) Non riportato 'foglie di cannabis' THC contenuto 7.9% (1998)–12.7% (2004) Non riportato Non e' chiaro cosa costituisca 'foglia di cannabis' Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. Licata et al.[35] Italy (1997–2004) Confische (947) Marijuana sciolta (5%) Kilobricks (55%) Bocciuoli (26%) Produzione domestica (15%) THC contenuto 2.5% (1997)–15.0% (2004) Non riportato La gran parte dell'aumento in potenza si e' verificato quanto la fioritura (costituiti di steli, semi, foglie e bocciuoli)e' stata sostituita con 'kilobricks' quale sostanza analizzata Non e' specificato se coltivata indoor o outdoor. THC = delta-9-tetraidrocannabinolo; CBD = cannabidiolo; CBC = cannabicromene; CBN = cannabinolo. 'Marijuana' indica una mistura di foglie, steli, semi e bocciuoli; 'sinsemilla' indica la fioritura femmina o bocciuli di piante senza semi (che non sono stati impollinati); 'ditchweed' indica una cannabis fibrosa selvatica; 'cannabis erbacea' indica foglie e fioritura, ma non steli, radici o semi; 'nederwiet' indica marijuana coltivata indoor domesticamente in Olanda e fatta di sinsemilla; 'foglie di cannabis' non e' definita dallo studio; 'marijuana sicolta' indica samples di cannabis non classificata; 'kilobricks' indica samples di cannabis pressata costituita da foglie, bocciuoli, steli e semi; 'bocciuoli' indicano le fioriture della pianta. ONDCP: Office of National Drug Control Policy; EMCDDA: European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction. Insomma, si rivela un raddoppio della potenza negli Usa, in Gran Bretagna ed in Olanda (dove pero' dal 2004 vi e' stata una diminuzione di concentrazione di Thc). Nessuna differenza e' stata rilevata invece in altri Paesi europei, in Australia ed in Nuova Zelanda. In Italia e' stato rilevato un aumento, ma -come vedremo- questo e' probabilmente dovuto alla varieta' confiscata ed analizzata. ERRORI METODOLOGICI Ma c'e' di piu'. Un'analisi degli studi rivela grosse lacune metodologiche anche laddove e' stato rilevato un aumento di Thc. 1. La concentrazione di Thc, infatti, varia a seconda della parte della pianta analizzata. Uno studio italiano, ad esempio, rivela che dal 2000 al 2004 la percentuale di Thc e' aumentata fino al 15%. Ma durante questi anni, vi sono stati anche maggiori sequestri di 'buds' (bocciuolo), ovvero di quella parte di pianta a maggiore contenuto di Thc. Lo studio italiano viene quindi dismesso dagli studiosi australiani, in quanto l'aumento del Thc e' quasi sicuramente legato alle diverse parti della pianta analizzate in quegli anni. 2. Altri cannabinoidi. Non c'e' solo il Thc. I cannabinoidi psicoattivi sono circa una settantina, ed alcuni di essi anno proprieta' additive o antagoniste al Thc. In altre parole, non e' stata studiata la presenza di altri cannabinoidi che diminuiscono l'effetto psicoattivo del Thc (ad esempio il cannabidiolo, un ansiolitico e antipsicotico che agisce da antagonista al Thc). 3. Ai proprietari dei coffee shop olandesi, ad esempio, sono stati chiesti campioni delle migliori qualita' di cannabis, non necessariamente un sample rappresentativo del mercato. Insomma, gli esami effettuati difficilmente danno un quadro anche in parte rappresentativo della realta'. INDOOR VS. OUTDOOR Grazie anche alla politica repressiva, e' aumentata la coltivazione indoor di cannabis, piu' facilmente nascondibile agli occhi indiscreti dei vicini o quelli minacciosi delle forze dell'ordine. La coltivazione indoor permette un maggior controllo della qualita' (luce, annaffiamento, temperatura, tutti elementi che impattano la quantita' di cannabinoidi). Questo potrebbe aver portato all'immissione nel mercato di cannabis con qualita' piu' uniformi. In altre parole, niente cannabis geneticamente modificata o pesante, solo un maggior controllo della qualita', di cui ringraziare anche la politica proibizionista. EFFETTI SULLA SALUTE Una maggiore potenza della cannabis significa minore frequenza di aspirazione, con conseguenze positive sull'apparato respiratorio. Lo dimostrano alcuni studi, che pero' dovrebbero essere approfonditi, spiegano gli studiosi. Per quanto riguarda gli effetti sulla psiche, sono necessari altri studi per verificare l'effetto del cannabidiolo, che potrebbe avere effetto ansiolitico e antipsicotico. Gli studi fatti fino ad oggi si concentrano invece solo sul Thc. In altre parole, una cosa e' studiare gli effetti del solo Thc, altra cosa e' studiare gli effetti della cannabis nel suo complesso, probabilmente molto diversi. CONCLUSIONI Lasciamo le conclusioni agli studiosi del National Drug and Alcohol Research Centre. In conclusione, gli indizi sulla potenza e contaminazione della cannabis e' frammentaria e viziata da questioni metodologiche. In ogni caso, e' chiaro che l'affermazione di un aumento di 20-30 volte la potenza e gli effetti sulla salute mentale della cannabis non e' supportata dall'evidenza scientifica. Un'esame sistematico e scientificamente solido e' urgente e necessario per monitorare i trend attuali nella potenza della cannabis, e per determinare se la cannabis e' o meno contaminata. Inoltre, sono necessari ulteriori studi per determinare se l'aumento della potenza della cannabis corrisponde a conseguenze piu' negative sulla salute dei consumatori, che devono ricevere informazioni veritiere e credibili per prevenire e ridurre il danno associato al consumo di cannabis. Pietro Yates Moretti 25-07-2008 Messico. Ogni anno centomila nuovi tossicodipendenti Favorito dalla diminuzione dei prezzi e dall'ampia disponibilita' d'acquisto attraverso l'estesa rete di spaccio al minuto, il consumo di cocaina sintetica registra un incremento inusitato tra i giovani messicani, a un ritmo molto simile a quello delle anfetamine, che infatti hanno finito per spodestare la marijuana. Nella sua analisi, l'Istituto nazionale di psichiatria mette in guardia dalle conseguenze neurologiche irreversibili provocate dal consumo di queste sostanze che "stanno creando una generazione di giovani tossicodipendenti con severi disturbi mentali, inclini alla violenza e a rischio di morte improvvisa per infarto multiplo". La grande disponibilita' di droghe a basso prezzo e facili da produrre non sta causando solo un aumento del consumo -20% annuo- ma anche l'abbassamento dell'eta' d'iniziazione. Nel rapporto nazionale sulle droghe si segnala che ogni anno circa centomila messicani, in maggioranza giovani tra i 14 e i 18 anni, cominciano ad assumere una qualche droga e che circa i due terzi partono con cocaina sintetica e anfetamine. Eduardo Riquelme, esperto d'integrazione giovanile, sostiene che l'incremento delle sostanze dipende dal loro potenziale effetto allucinogeno (sensazione di estrema forza e paranoia), dalla grande disponibilita' e dalla riduzione dei prezzi per eccesso d'offerta. Le anfetamine -ecstasy, speed, ghiaccio, cristallo, vetro- si fabbricano in laboratori clandestini con tutta una gamma di componenti come l'efedrina contenuta negli antinfluenzali reperibili in farmacia, mentre la cocaina viene distribuita con differenti modalita', a seconda delle possibilita' economiche del cliente. La piu' letale e a minor costo e' il crack, che si mescola con ammoniaca e bicarbonato di sodio fino a fargli assumere un color caffe' pallido; e' la forma piu' drogante e dannosa di cocaina. La prevalenza del consumo di cocaina sintetica e anfetamine e' testimoniata dall'eta' sempre piu' precoce d'ingresso nelle cliniche e nei centri d'assistenza. Nel 1995 la fascia piu' frequente era tra i 25 e i 29 anni; nel 1998, tra i 19 e i 24; nel 2007, tra i 14 e i 24 anni -bisogna sapere che il tossicodipendente di solito decide di curarsi non prima di tre anni d'uso di sostanze. La ricercatrice dell'Universita' nazionale autonoma del Messico (UNAM), Raquel Paredes, spiega che la guerra alla droga e' stato un totale fallimento, e che ora i cartelli non utilizzano il Messico solo come Paese di transito della droga verso gli Stati Uniti, ma stanno creando un mercato interno sostenuto dallo spaccio al minuto, attivita' che e' cresciuta del 700% tra il 2001 e il 2007, cui si dedicano 300 mila persone, incluse famiglie intere. La Segreteria di Sicurezza Pubblica ammette che in Messico il consumo di droghe aumenta del 20% l'anno e avverte che se non si rafforzano le attivita' di contrasto al piccolo spaccio, entro fine anno si conteranno 3,6 milioni di tossicodipendenti, di cui 1.200.000 consumatori di cocaina o dei suoi derivati sintetici. L'organismo responsabile per le droghe delle Nazioni Unite sostiene che il consumo in crescita nel Messico e' dovuto al fallimento dei programmi governativi per sconfiggere i cartelli, e che questi hanno cambiato strategia, abbandonando le grosse operazioni di narcotraffico per creare un mercato interno di consumo attraverso il piccolo spaccio. Nel suo rapporto indica che la prova dell'avanzamento del narcotraffico nel maggior mercato del consumo al mondo, formato da Canada Stati Uniti e Messico, e' che delle 655 tonnellate di droga commercializzate nell'ultimo anno, ne sono state sequestrate soltanto 40,8 tonnellate, di cui 21 in territorio messicano. Javier Oliva, ricercatore dell'UNAM, nota che il rafforzamento dei controlli alle frontiere statunitensi "sta respingendo la droga" in Messico, dove e' facilmente acquisibile in certi negozi, nelle case private, per strada, nei parchi, a scuola, in discoteca, e in dosi facili da nascondere e consumare. La "sovraofferta" sta creando un fiorente mercato interno della cocaina che non entra in Usa e cosi' il Messico, da Paese di transito della droga, appare come potenziale consumatore, sottolinea lo studioso. Arturo Gomez Salgado 28-07-2008 Florida. Consumatrice di marijuana trattata come una criminale: il caso di Rachel Hoffman La 23enne Rachel Hoffman, trovata dalla polizia di Tallahassee in possesso di una borsa con della marijuana, e' stato chiesto di diventare un'informatrice per evitare di scontare quattro anni di detenzione La ragazza, laureatasi alla Florida State University, e' stata uccisa due mesi fa, durante un'incauta missione che le fu affidata. Anche il programma televisivo ABC 20/20 ha parlato del suo caso. "Combattere le droghe significa proteggere le persone, mentre sembra che questo obiettivo non venga rispettato", ha dichiarato Lance Block, legale della famiglia Hoffman. Il ministro della Giustizia dello Stato ha assicurato che controllera' le procedure seguite dalla polizia. Ma il caso ha riaperto i dubbi sulle leggi federali e statali sul possesso di marijuana. "La definisco una criminale", ha dichiarato alla ABC Dennis Jones, commissario di Tallahassee, aggiungendo che per il suo Dipartimento sia i consumatori che gli spacciatori sono considerati criminali. Per la legge statale, il possesso di oltre 20 grammi di marijuana e' un crimine. La ragazza fu trovata in possesso anche di due pastiglie di ecstasy, che per lo Stato e' un crimine, indipendentemente dalle quantita', e la polizia sospettava che vendesse anche, non fosse solo una consumatrice. "Il mio compito e' arrestare i criminali e tenerli lontani dalle strade", ha aggiunto Jones. Questo caso porta alla luce anche i modi con i quali la polizia ingaggia e usa i collaboratori. La Hoffman non fu addestrata prima di compiere la missione, ossia andare a comprare un grande quantitativo di droghe da due sospetti, uno dei quali l'ha poi colpita a morte Katia Moscano -------------------------------------- NOTIZIE 22-07-2008 Nuova Zelanda. Commissione Salute ascolta i sostenitori della marijuana terapeutica Ai membri della commissione salute del Parlamento neozelandese e' stato chiesto di legalizzare il consumo terapeutico della marijuana. I sostenitori della marijuana terapeutica sono stati auditi dalla Commissione, a cui viene richiesto che sia modificata la legge a riguardo. Billy McKee, tra i sostenitori del cambiamento, ha dichiarato che spesso i consumatori sono disoccupati e osteggiati dai familiari, e accade che quando la coltivano siano derubati. La sua casa per dieci volte e' stata visitata dai ladri, e il suo cane ucciso. Per un altro sostenitore, la marijuana terapeutica darebbe ai giovani il messaggio che e' un medicinale e non qualcosa da usare per "ribellione". 22-07-2008 Gb. Parte la guerra all'happy hour In Gran Bretagna i pub non potranno piu' vendere birra, vino e liquori a prezzi scontati durante certe ore del giorno: il governo si appresta ad un giro di vite che mette al bando le 'happy hours' e le 'promozioni'. I ministri si sono convinti della necessita' di correggere la legge che tre anni fa ha sostanzialmente liberalizzato la vendita degli alcolici nei locali pubblici, rendendoli disponibili 24 ore al giorno. Il giro di vite e' stato deciso, spiega il tabloid Daily Mail, alla luce di un dato allarmante: in Gran Bretagna negli ultimi tre anni e' aumentato di un quarto il numero dei ricoveri legati ad ubriachezza e alcolismo. Il governo progetta in apparenza di imporre ai pub di servire i drink dentro bicchieri piu' piccoli e in quantita' inferiore. Un'altra novita' all'orizzonte e' un'etichettatura per le bottiglie di birra, vino e altri alcolici analoga a quella gia' in vigore per le sigarette, con l'avvertenza che l'alcol nuoce gravemente alla salute. L'alto consumo di alcol non e' soltanto un problema di sanita' pubblica ma anche di criminalita': spesso infatti sfocia in atti di violenza. E anche questa tendenza risulta in preoccupante aumento. 22-07-2008 Usa. Niente seppi, niente consumai: le ambizioni del "Just Say no" Droga: vietato parlarne. E' questa l'elevata ambizione del programma "Just Say No", una sorta di 'tolleranza zero' contro l'informazione sulla droga. Non che si tratti, naturalmente, di una censura a tutto campo sulle sostanze illegali. Sarebbe troppo semplice. L'intenzione del "Just Say No" è quello di limitare il più possibile la trasmissione di dati e di racconti di esperienze individuali. Meglio così, ritiene Robert Ali che dirige i Drug and Alcohol Servces SA clinical services. Può sempre sembrare che i governi statali e il governo federale siano indulgenti con siffatte sostanze. Classici esempi di nemici da debellare sono i siti dove gli utenti si dilungano sugli effetti dell'ecstasy o di mix strani, oppure su come è meglio o peggio assumere certe sostanze. "Dopo mezz'ora mi sentivo così e cosà...il mio cuore andava a mille all'ora...ne basta un quarto di pillola" eccetera: tutti concetti da censurare. In realtà, spiega il professor David Caldicott, tossicologo di Adelaide, è proprio l'assenza di un'informazione grosso modo ufficiale a spingere i ragazzi a fare da soli, con tutti i rischi che ne derivano. Più che preoccuparsi per l'incitamento all'uso, ci sarebbe da preoccuparsi per l'esattezza di quanto si raccontano a voce o via web. 22-07-2008 Usa. Contea di Los Angeles. Programma di distribuzione delle siringhe Nella Contea di Los Angeles, tre delle maggiori catene di farmacie e quasi 50 indipendenti possono vendere siringhe senza prescrizioni, facendo ridurre significativamente il rischio dei contagi. Queste farmacie hanno aderito al Disease Prevention Demostration Project (DPDP), che ha il fine di ridurre il rischio di infezioni contro l'epatite C e l'Hiv. Il gruppo Drug Policy Alliance, movimento leader per l'applicazione di questi programmi nella Contea, e' riuscito a far aderire anche la catena del Longs Drug Stores, facendo diventare quasi 300 le farmacie che aderiscono al progetto. Nella Contea, quasi 3500 persone sono diventate sieropositive e malate di Aids a causa delle siringhe infette, a quasi 200 mila hanno l'epatite C. 22-07-2008 Italia. Nel primo semestre 2008 aumentati del 30% le vittime di incidenti stradali Aumentano gli incidenti stradali, i morti e i feriti. E spesso complici delle tragedie sono alcol e droga. Secondo l'Osservatorio Asaps, Associazione sostenitori della Polstrada, sono 136 gli episodi di pirateria stradale nel corso del primo semestre del 2008 con 48 persone uccise e 127 ferite. L'incremento degli episodi nel primo semestre 2008 e' del 74% rispetto ai 78 eventi dello stesso periodo del 2007, del 30% l'aumento del numero delle vittime (37 lo scorso anno) e addirittura del 92% l'incremento dei feriti rispetto ai 66 dei primi sei mesi del 2007. Il monitoraggio riguarda pero' solo una piccola parte degli eventi effettivamente accaduti. Gli episodi passati al setaccio dallo speciale Osservatorio istituito dall'Asaps sono quelli piu' gravi, utili per ottenere importanti spunti di riflessione: il 75% degli autori viene poi smascherato, mentre 'solo' il 25% resta ignoto. Su 136 inchieste monitorate, 102 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 48 occasioni (47,1% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 54 (52,9%). Su tutti questi eventi pesa, come un macigno, l'ombra dell'alcol e delle droghe: in 49 casi ne e' stata accertata la presenza, ma e' un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato 'attendibile'. Bisogna infatti considerare che la positivita' dei test condotti e' riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 102 su 136. 22-07-2008 Italia. Proibizione ecstasy inefficace, Pdl chiede unita' speciali contro rave party "Controlli specifici sui 'rave party 'considerando che sono molto difficili da prevenire perche' organizzati attraverso siti Internet clandestini e con il sistema del passaparola. Istituire quindi una unita' investigativa specializzata per porre fine a 'rave party' non autorizzati". E' la richiesta del parlamentare del Pdl Giampiero Catone, in relazione alla morte di Nicole Passetti, uccisa dall'ecstasy durante un 'rave party' a Lido di Venezia. "Piu' vigilanza quindi - ha continua Catone - per evitare che adunanze di centinaia di ragazzi immersi tra i fumi dell'alcol e mix di droghe portino a conseguenze tragiche che troppo spesso si verificano con queste manifestazioni illegali come avvenuto lo scorso giorno a Venezia con la morte di una minorenne". 'Per numero, diffusione e morti ormai i 'rave party' sono un pericolo grave per i giovani italiani. E' assurdo che nei meandri dei tanti decreti non si sia trovato il modo di vietarli, come accade in molti Paesi europei'. Lo ha dichiarato, in una nota, Luca Volonte' dell'Unione di centro. 'Il Governo emani un decreto - ha continuato Volonte' - in questo caso giustificatissimo e urgentissimo, per evitare lo spaccio incontrollato di mix di droghe e la somministrazione senza ritegno di alcool durante le 'feste macabre' estive. Una norma semplice e chiara: sul territorio italiano sono vietati cosiddetti 'Rave Party'. Le pene siano esemplari. Basta giocare con le parole o inviare mazzi di fiori, bisogna agire'. "Inutile stracciarsi le vesti e piangere sul latte versato", ha invece dichiarato la senatrice Donatella Poretti (Radicali-PD). "Per evitare i morti l’unica strada e’ la prevenzione e la riduzione del danno. Accanto all’informazione sull’uso e l’abuso di alcol e di sostanze psicotrope, sarebbe bene che le amministrazioni locali e in particolare le Asl, ogni qualvolta sanno di eventi del genere predispongano le unita’ di strada per analizzare le sostanze in circolazione, prima della loro assunzione.Il pill test infatti, praticato da decenni in Olanda, è un’analisi chimica delle pasticche per permettere ai consumatori di sapere cosa stanno assumendo. Consiste in una postazione fissa di medici all’ingresso dei rave che analizzano su richiesta le pasticche e intervengono in caso di emergenze. Cosi’ si salvano le vite e non si piangono le lacrime di coccodrillo." 22-07-2008 Spagna. L'analisi del capello per individuare il consumo di droghe Uno studio spagnolo punta all'analisi del capello per rilevare il consumo di droghe, il tipo di dipendenza e lo stato del paziente. Il metodo, considerato tra i piu' efficaci dall'Ordine dei farmacisti di Madrid (COFM), dalla facolta' di Farmacia e dal Centro di Spettrometria Atomica della facolta' di Geologia dell'Universita' Complutense di Madrid, e' pubblicato nell'ultimo numero della rivista scientifica Schironia. Oltre a individuare se una persona sta consumando droghe o no, il test permette di distinguere tra i vari profili di consumatore -sporadico, assiduo, cronico o non consumatore- poiche' rileva il tempo di permanenza della droga per mesi o anni, anziche' per poche ore come nei campioni del sangue o i tre giorni dell'urina. Nei casi di consumo di cocaina, l'analisi del capello offre un'affidabilita' diagnostica del cento per cento, a fronte delle informazioni ottenute dalle interviste personali. Inoltre, permette di valutare, ad esempio nelle donne incinte, se esiste il rischio che la droga s'incorpori nel feto. Un test semplice e dai molti usi L'approccio con questo campione biologico e' molto piu' semplice di altri metodi, quali l'analisi del sangue, dell'urina o del sudore, e lo si utilizza in studi molto diversi, come la prevenzione di malformazioni fetali nei figli di donne tossicodipendenti, il rilevamento del doping tra gli sportivi, la diagnosi d'intossicazione nei bambini, nella medicina forense o in antropologia. Benche' in Spagna l'analisi del capello ancora non abbia valore legale, in Paesi come Italia e Stati Uniti e' ammessa quale prova complementare per concedere la patente di guida. Il capello fornisce non solo informazioni sul consumo di droghe, ma puo' anche essere utilizzato per monitorare altre sostanze nell'organismo: insetticidi, erbicidi, additivi nel cibo, agenti cancerogeni, veleni ambientali e sostanze terapeutiche. 23-07-2008 Gb. Quasi un milione di ricoverati ogni anno per alcool Crociata antialcol del governo britannico: sulle etichette delle bottiglie di bevande alcoliche sarà necessario mettere in chiaro quante "dosi" o porzioni contengono, e l'esecutivo si aspetta collaborazione sia dall'industria, sia dai commercianti al dettaglio, pena il varo di leggi che li obblighino a rispettare certe regole. Su queste leggi in ogni caso verrà aperta fin d'ora una consultazione che si chiuderà in ottobre. L'altolà di Dawn Primarolo, sottosegretario alla salute pubblica, segue la pubblicazione di cifre preoccupanti secondo cui il numero degli alcolisti britannici è almeno il quadruplo di quanto si pensasse finora. Secondo uno studio di cui dà conto il Telegraph le statistiche vere sono impressionanti. Ogni anno oltre 800.000 persone vengono ricoverate in ospedale per problemi legati al bere e in pratica sei ricoveri ogni dieci sono da ricondurre anche al consumo eccessivo di alcol: non solo malattie epatiche ma anche tumori, malattie cardiache, ictus. Anche a limitarsi alle cifre ufficiali in un paio di anni la situazione sembra essere precipitata. Nel biennio 2005-2006 le statistiche ufficiali parlano di 208.000 ricoveri connessi a problemi di alcolismo contro i 400.000 'ufficiali' di oggi. I commercianti e i produttori avevano adottato fin dal 1998 un codice di autoregolamentazione che richiedeva di segnalare sulle etichette la quantità di porzioni di alcol contenuta in ogni bottiglia (tanto per non lasciare adito a dubbi e non far 'raddoppiare' inconsciamente il contenuto medio di un bicchiere), ma anche di invitare a un consumo "intelligente". Solo che un'analisi condotta presso i commercianti ha dimostrato che questo codice viene seguito poco o punto. "Ogni individuo deve assumersi la responsabilità di quello che beve, ma hanno un peso anche altri fattori, inclusa l'industria" ha detto Dawn Primarolo. La risposta al codice di autoregolamentazione, ha detto, è "deludente". Ed è ora "di aprire una consultazione su un approccio molto piú rigido nei confronti dell'industria". La consultazione riguardo alle nuove leggi in materia tratta vari temi: restrizioni sulle "happy hours", controllo del posizionamento dei prodotti alcolici sugli scaffali dei negozi, etichette obbligatorie che indichino le dosi di alcol in ogni bottiglia e le dosi giornaliere raccomandate. Su questo ultimo tema, sia le associazioni mediche che l'esecutivo sono molto insistenti: una recente ricerca dimostra che il 43% dei prodotti alcolici britannici non mostra le dosi di alcol contenute in ogni bottiglia, e che solo il 3% dei prodotti dà informazioni complete incluse le dosi giornaliere raccomandate. Dice il ministro della Salute Nicola Sturgeon, citato dalla Bbc: "L'industria deve fornire al pubblico le informazioni necessarie a capire quanto alcol consumano davvero. Queste informazioni devono essere sull'etichetta. Per ora non c'è la decisione di varare delle leggi, ma se non ci saranno sviluppi volontari da parte dell'industria se ne parlerà in parlamento". 23-07-2008 Bolivia. Morales nega visita a piantagioni di coca all'inviato Usa Il presidente della Bolivia, Evo Morales, non ha autorizzato la vista del responsabile della diplomazia Usa per l'America Latina, Thomas Shannon, nella regione di Cochabamba dove si coltiva la foglia di coca. "La Bolivia e' un Paese sovrano e qualsiasi visita di funzionari esteri deve necessariamente essere gestita dal governo nazionale o dal ministero degli Esteri", ha affermato Morales riguardo all'incontro nel Chapare con il colonnello Rene' Sanabria, responsabile della Forza aerea di lotta al narcotraffico, che l'ambasciata Usa in Bolivia aveva organizzato per Shannon. Giunto nella notte a La Paz per incontrare Morales e il ministro degli Esteri boliviano David Choquehuanca, Shannon ha spiegato l'obiettivo della sua missione. "Siamo qui per parlare con il governo e con la popolazione della Bolivia per costruire un'agenda positiva di relazioni bilaterali". Intanto il ministero degli Esteri ha precisato che Morales ricevera' questa mattina alle 5, ora locale, il responsabile della diplomazia Usa per l'America Latina, nel palazzo Quemado di La Paz. 23-07-2008 Honduras. Zelaya: tragedia narcotraffico e' colpa degli Stati Uniti Il presidente dell'Honduras, Manuel Zelaya, ha accusato gli Stati Uniti di avere la responsabilita' maggiore dell'esistenza del narcotraffico in America latina. Intervistato dalla tv locale, il capo dello Stato honduregno che di recente si e' avvicinato alle iniziative del collega venezuelano Chavez, ha sostenuto che 'il narcotraffico e' un problema che colpisce il Messico, tutto il Centroamerica e il Sudamerica, con particolare rilievo nel caso colombiano. E' un vero flagello' di cui bisogna imputare la responsabilita', ha insistito, 'agli Stati Uniti'. 'Sono loro la causa principale del narcotraffico in Honduras e in America latina', ha aggiunto, riferendosi anche a critiche alla politica di Tegucigalpa in questo ambito rivolte giorni fa dall'ambasciatore statunitense in Honduras, Charles Ford. 'Non si deve dimenticare che il popolo americano ha un altissimo consumo di droga e che questo ha generato un problema per l'intera umanita' che Washington si deve incaricare di risolvere'. 23-07-2008 Italia. Morte al Rave, l'autopsia: l'ecstasy e' sicuramente concausa E' stata l'ecstasy a stroncare la giovane vita di Nicole, la 16enne di Rovigo morta domenica all'ospedale di Dolo, dopo aver consumato sabato notte la droga nel corso di un rave party al Lido di Venezia. E' questo uno dei primi risultati dell'autopsia compiuta ieri all'ospedale di Dolo, secondo cui sarebbe stato proprio il principio attivo dell'ecstasy 'Mdma' a provocare il collasso degli organi interni e l'emorragia inarrestabile alla giovane, non lasciandole scampo. Altri, successivi esami, dovrebbero pero' chiarire se ci sono state concause che possono avere determinato la morte della giovane. Nel frattempo, proseguono le indagini degli investigatori della polizia per individuare la coppia di pusher che avrebbe fornito la droga a Nicole e alle sue due amiche nel corso del rave party. 23-07-2008 A.Saudita. Guerra alla droga: decapitato per spaccio Un nigeriano condannato a morte per traffico di droga e' stato decapitato oggi alla Mecca, la citta' santa islamica nell'ovest dell'Arabia Saudita. Lo ha reso noto il Ministero degli Interni, in un comunicato stampa pubblicato dall'agenzia ufficiale Spa. Il condannato, Shuaib Ali Mohammed, aveva gia' precedenti penali legati al traffico di droga. Con quest'ultima decapitazione sale a 66 il numero delle esecuzioni portate a termine in Arabia Saudita a partire dall'inizio dell'anno. Un record e' stato raggiunto nel 2007 con 153 esecuzioni totali, rispetto alle 37 del 2006. Rapimenti, omicidi, casi di apostasia, rapine a mano armata e traffico di droga sono crimini puniti con la pena di morte nel regime ultraconservatore dell'Arabia Saudita che applica la sharia (legge islamica). Le esecuzioni vengono generalmente effettuate in pubblico. 24-07-2008 Usa. Lo Stato di New York vieta il fumo a chi vuole disintossicarsi da droga, alcool o gioco d'azzardo E' rivolta a numerose persone col problema della dipendenza da alcol, da droga o anche da gioco d'azzardo, la nuova misura proibizionista adottata dallo Stato di New York, che ha deciso di vietare in assoluto il fumo nei centri di assistenza, sia pubblici che privati. Non sarà più tollerato dunque neanche il consumo di tabacco. Finora erano 13 i centri di trattamento delle dipendenze dove valeva già questo divieto. La decisione viene giustificata col fatto che, secondo le statistiche, è molto più probabile che un trattamento di tossicodipendenza abbia successo se il paziente smette completamente di fumare, anche sostanze legali. 24-07-2008 Francia. La musica ad alto volume accelera il consumo d'alcol Uno studio condotto dall'Universita' de Bretagne-Sud e pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Reserach mostra che la musica ad alto volume induce a bere piu' in fretta. Il responsabile della ricerca, Nicolas Guegen, spiega che una precedente indagine aveva gia' dimostrato come la musica veloce provochi un consumo veloce, e che nei bar dove e' diffusa la musica i clienti si trattengono piu' a lungo. Rispetto allo studio attuale, Guegen chiarisce che e' il primo ad aver utilizzato un metodo sperimentale in un contesto reale, e a scoprire gli effetti della musica sull'assunzione di alcolici. I ricercatori hanno visitato in incognito due bar per tre notti, di sabato, in una citta' di media grandezza all'ovest della Francia. I soggetti dello studio, 40 uomini tra i 18 e i 25 anni, ignoravano d'essere osservati ed erano solo quelli che chiedevano birra alla spina. Con il permesso dei proprietari dei locali, i ricercatori manipolavano in modo aleatorio il livello del suono prima di scegliere i partecipanti. Dopo che il soggetto osservato lasciava il bar, i livelli acustici venivano di nuovo selezionati aleatoriamente e veniva scelto un altro soggetto. I risultati hanno dimostrato che il volume alto induce a un maggior consumo d'alcol in minor tempo. Possibili cause I ricercatori offrono due possibili ipotesi. La prima, che e' in sintonia con altre indagini su musica cibo e bevande, fa pensare che i volumi alti causino l'innalzamento del limite personale, per cui il soggetto beve piu' in fretta e di piu'. La seconda: la musica alta potrebbe avere un effetto negativo sui rapporti sociali, sicche' i clienti bevono di piu' perche' parlano di meno. Gueguen aggiunge che in Francia ogni anno muoiono 70.000 persone a causa del consumo cronico di alcol, cui s'associa la maggioranza di incidenti d'auto con esito mortale. "Abbiamo mostrato che la musica ambientale diffusa nel bar si lega con un aumento del consumo d'alcol. E' necessario indurre i proprietari a tenere la musica a un livello moderato, e avvertire i consumatori che la musica alta puo' influire sul consumo d'alcol", conclude il ricercatore. 24-07-2008 Australia. Il proibizionismo monta sull'idroponico Nel South Australia entra in vigore una legge che prende di mira le coltivazioni clandestine di droga. In particolare, saranno proibiti certi tipi di sistemi di coltivazione utilizzati nel chiuso dei laboratori. Tra questi vi sono le lampade ad alto voltaggio, i riflettori e i filtri al carbone utilizzati per far crescere la cannabis in regime idroponico, cioè "fuori suolo"; la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, ecc. ). Il Procuratore Generale Michael Atkison ha annunciato che chi verrà trovato con un equipaggiamento di questo genere senza fornire una motivazione a norma di legge, verrà multato da un minimo di 10 mila dollari a un massimo di due anni di prigione. 24-07-2008 Italia. Storie di proibizionismo: scontro fra nigeriani e magrebini per controllo del mercato Una guerra per bande rischia di turbare l'estate di Perugia. Da una parte - secondo una ipotesi degli inquirenti e delle forze dell'ordine - i clan magrebini e dall'altra quelli nigeriani. Il motivo del contendere sarebbero le piazze piú importanti dello spaccio cittadino. I segnali di questo scontro per bande sono arrivati domenica notte quando un nigeriano di 24 anni, con precedenti penali per reati legati al mondo della droga, è stato accoltellato a morte in Piazza del Bacio; uno dei luoghi piú malfamati del capoluogo umbro e di norma terreno di rifugio e di spaccio dei magrebini. La polizia aveva subito intuito che l'omicidio era maturato nell'ambito del mondo degli stupefacenti. Ieri proprio mentre gli agenti arrestavano l'autore dell'omicidio - ma si cercano ancora due complici -, in un altro parco della zona un clan nigeriano accoltellava un pusher (presunto) marocchino clandestino, la cui identità non è stata ancora scoperta. L'uomo è in fin di vita all'Ospedale Silvestrini. L'accoltellamento di mercoledí pomeriggio sarebbe la prova della guerra tra i due clan. Fino ad oggi ai malavitosi nigeriani spettava la gestione della cocaina e della prostituzione di colore a basso prezzo. I clan magrebini invece hanno il controllo su eroina e fumo. Forse l'imtromissione di quest'ultimi nel mercato della coca potrebbe aver acceso la miccia. 24-07-2008 Usa. Gates e Bloomberg, 400 milioni di dollari contro il tabacco Due dei piu' ricchi uomini del mondo, Michael Bloomberg, sindaco di New York, e Bill Gates, fondatore della Microsoft, dichiarano guerra alle 'bionde' e stanziano 375 milioni di dollari per combattere la dipendenza dal tabacco soprattutto nei paesi in via di sviluppo come Indonesia e Bangladesh, ma anche in alcune potenze economiche, tra cui Cina, India e Russia, dove il tasso di fumatori e' elevatissimo. I 250 milioni di dollari donati da Bloomberg e i 125 milioni di dollari di Gates verranno utilizzati in progetti e campagne per aumentare le tasse sul tabacco, aiutare le persone a guarire dalla dipendenza dal fumo, abolire pubblicita' che sponsorizzano l'acquisto o il consumo di sigarette e proteggere i non-fumatori dall'esposizione al fumo. Bloomberg, uno tra i 20 uomini piu' ricchi al mondo, ex-fumatore incallito, ha iniziato la sua crociata contro il tabacco nel 2006, con un' iniziativa da 125 milioni di dollari. Nel 2002, durante il suo primo mandato da sindaco di New York, ha introdotto il divieto di fumare in tutti i locali pubblici della Grande Mela, promuovendo una vasta campagna di sensibilizzazione per aiutare i newyorkesi a sconfiggere il vizio del fumo. 'Se non interveniamo in qualche modo, entro il prossimo secolo avremo 1 miliardo di persone morte per malattie correlate al consumo di tabacco. La buona notizia e' che abbiamo i mezzi per sconfiggere questa epidemia', ha spiegato Bloomberg durante la conferenza. Gates,considerato dalla rivista Forbes il terzo uomo piu' ricco al mondo, abbandonata la presidenza della Microsoft ormai si dedica totalmente alla Fondazione creata insieme alla moglie Melinda, la 'Bill and Melinda Gates Foundation', impegnata gia' da molto tempo alla lotta contro HIV, malaria e tubercolosi. Parte del denaro donato da Gates, 24 milioni di dollari verra' investito direttamente nel progetto di Bloomberg, il resto dei soldi verra' impiegato per ridurre il sempre maggiore consumo di tabacco in Africa. 24-07-2008 Usa. Guerra alla droga: taser uccide spacciatore gia' ammanettato Dopo mesi di indagini che hanno suscitato polemiche per la lentezza dell'inchiesta, un ex poliziotto della Louisiana e' a un passo dal venir incriminato per omicidio per la morte di un ragazzo di colore, colpito con nove scariche di pistola elettrica Taser. La morte risale allo scorso gennaio, ma soltanto adesso, conclusa la fase delle perizie medico-legali, le autorita' della Louisiana si apprestano a formalizzare l'accusa di omicidio contro l'ex agente Scott Nugent, ora licenziato. Secondo il medico legale che ha eseguito l'autopsia, Baron Pikes, un afroamericano ventunenne di Winnfield (Louisiana), sarebbe stato arrestato dall'agente per traffico di cocaina e in un secondo momento, con le manette gia' ai polsi, sarebbe stato sottoposto alle ripetute scariche elettriche. L'ex poliziotto si e' difeso spiegando di essere stato costretto ad usare l'arma piu' volte per necessita': il giovane pesava quasi 50 chili piu' di lui e, secondo Nugent, stava facendo resistenza. Ma gli avvocati della vittima hanno replicato che al momento delle scariche il giovane era gia' disteso sul pavimento, aveva le braccia immobilizzate dalle manette ai polsi e non ci sarebbe stata dunque alcuna necessita' di usare l'arma. Il poliziotto e' bianco, il ragazzo morto era di colore: alcune dozzine di abitanti di Winnfield, citta' popolata per meta' da afro-americani, hanno manifestato per protesta, dicendosi convinti che l'accanimento del poliziotto sia stato frutto di una discriminazione razziale. Anche la lentezza delle indagini e' stata motivo di polemica in Louisiana. I casi di utilizzo da parte delle forze dell'ordine della Taser sfociati in decessi sono stati decine negli ultimi anni negli Usa e in Canada, provocando sempre piu' interrogativi sull'arma a scariche elettriche. 24-07-2008 Italia. Milano. Un automobilista su tre guida in stato di ebbrezza Un automobilista su tre e' risultato positivo al test dell'etilometro nei controlli effettuati negli ultimi due mesi a Milano. E' il dato evidenziato dall'assessore alla Salute del Comune, Giampaolo Landi di Chiavenna, alla presentazione della campagna di sensibilizzazione estiva contro l'abuso di alcol e droga. Un'iniziativa che, dal 25 luglio a meta' settembre, mettera' in guardia, tramite cartellonistica e messaggi audio e video, gli automobilisti dal rischio di mettersi al volante sotto l'effetto di alcolici o di sostanze stupefacenti. Promossa da Palazzo Marino, la campagna si spostera' da Milano ai lidi della Riviera Adriatica, fino alle coste del Salento, grazie alla sinergia con la Provincia di Lecce e le associazioni delle discoteche. Tra Rimini e Riccione, infatti, venti saranno i luoghi del divertimento fuori dai quali si fara' prevenzione con l'alcol test e i kit antidroga forniti dal Comune di Milano. Con la campagna, Palazzo Marino si augura di fermare il trend di crescita della guida in stato di ebbrezza: tra maggio e giugno 'sui 788 controlli - ha detto l'assessore - 238 sono stati gli automobilisti risultati positivi, di cui 122 extracomunitari'. Un trend che negli ultimi sei mesi e sui 2.600 controlli eseguiti, era fermo al 25%. 'Sono dati preoccupanti - ha detto Landi -. Per questo la prevenzione resta fondamentale'. 24-07-2008 Usa. Ex zar antidroga accusa Karzai: favorisce il narcotraffico Il presidente afgano Hamid Karzai starebbe ostacolando da tempo gli sforzi della comunità internazionale contro la coltivazione e il commercio di oppio in Afghanistan. A denunciare l'atteggiamento del capo di Stato è l'ex responsabile del dipartimento di Stato americano per la lotta al narcotraffico, Thomas Schweich. Schweich, che ha lasciato il suo incarico nel mese di giugno, ha scritto in un articolo pubblicato dal New York Times che "la corruzione riguardo agli stupefacenti è direttamente collegata alla leadership del governo afgano". Secondo il funzionario statunitense, sarebbe lo stesso presidente Karzai a proteggere i signori della droga per esclusive ragioni politiche. Schweich riferisce che Karzai, in particolare, avrebbe assunto un atteggiamento di protezione nei confronti dei coltivatori del sud, dove si produce la maggior parte dell'oppio e dell'eroina del paese. 25-07-2008 Italia. Giovanardi: c'e' cocaina in Parlamento come in qualsiasi altro luogo "Se dovessi dire che tra tutti gli imprenditori italiani nessuno fa uso di droga, o che tra tutti i professionisti italiani, avvocati o medici, nessuno fa uso di droga, o che su 58 milioni di italiani nessuno fa uso di droga direi una cosa molto disonesta ed ipocrita". Carlo Giovanardi sottolinea invece di non essere "ne' ipocrita ne' disonesto", per questo ribadisce che "la droga, e purtroppo la cocaina e' diffusa anche nei quartieri alti ed e' la classica droga che trova diffusione anche tra coloro che hanno grandi responsabilita' imprenditoriali, professionali e politiche". Quella del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla lotta alla droga, e' la spiegazione delle osservazioni che hanno indotto una cinquantina di deputati, primo firmatario il Pd Francesco Laratta, a presentare un'interpellanza. Nulla che giustifichi "considerazioni ipocrite come quelle che ho ascoltato oggi", perche' "ahime', che ci siano parlamentari che hanno fatto uso o spacciato droga, e siano stati rinviati a giudizio" e' certificato dalla cronaca. Giovanardi tiene invece a respingere l'accusa di una generica accusa al Parlamento, "che ho difeso dall'operazione, quella si' diffamatoria, delle 'Iene' nella scorsa legislatura". "Giovanardi faccia i nomi. Dica chi usa cocaina in Parlamento. Lei non solo copre chi commette un grave reato, quanto infanga tutti gli onesti che siedono in Parlamento, tutti coloro che non usano sostanze stupefacenti". Lo afferma il deputato del Pd, Franco Laratta, che con altri 50 parlamentari chiede conto al governo dell'affermazione di Giovanardi alla stampa. "Il confronto si e' svolto oggi nell'aula di Montecitorio. Giovanardi, sottosegretario alla presidenza, rispondeva a Laratta e a 50 deputati del Pd, dell'Udc e di Idv. "Giovanardi si e' anche innervosito ricordando le sue battaglie contro la droga". Laratta lo ha provocato accusandolo di non voler fare i nomi e per questo di "infangare tutto il Parlamento". Ha anche accusato il sottosegretario di "leggerezza": "Lei non sa quello che dice, parla con superficialita' di temi molto gravi. Il Parlamento deve essere una casa trasparenza. La invito a dire quello che sa, di denunciare i colpevoli. Ma Giovanardi non ha fatto alcun nome". 25-07-2008 Italia. Torino. Radicali al Sindaco: istituire stanze del consumo contro morti per overdose Dopo aver appreso da “La Stampa” la notizia della morte per overdose (forse per una partita di eroina tagliata male) di tre persone nelle ultime 48 ore, Domenico Massano (Giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Giunta di segreteria Radicali Italiani) hanno dichiarato: “Tre persone morte per overdose interrogano la città sull'effettivo impegno delle istituzioni nel farsi carico della sofferenza e della salute dei suoi cittadini, di tutti, nessuno escluso. Come da tempo ripetiamo, senza una chiara assunzione di responsabilità che porti alla realizzazione di nuovi servizi socio-sanitari per la riduzione del danno, senza la definizione e l'attuazione di strategie complesse e concrete, capaci di coinvolgere le diverse realtà impegnate sul versante tossicodipendenze, non vi sono prospettive di miglioramento della situazione. Il Consiglio Comunale, a gennaio, bocciò la possibilità di realizzare almeno una stanza del consumo (o narcosala), come richiesto dalla “mozione Grimaldi” e da mille cittadini torinesi firmatari della petizione popolare promossa dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta, da Forum Droghe e da Malega 9. La stanza del consumo è un servizio socio-sanitario di riduzione del danno, di tutela della vita e della salute della persona tossicodipendente, innanzitutto rispetto al rischio di morte per overdose. A Parco Stura la città ha abbandonato e continua ogni giorno ad abbandonare al loro destino centinaia di consumatori di sostanze, rinunciando a cercare di “abbassare la soglia” per farli agganciare dagli operatori dei Sert. Signor Sindaco: questo è degno di una città civile? Queste morti, le ultime di una lunga serie, le prime di una lunga serie futura, richiamano lei, gli Assessori competenti, il Consiglio Comunale a scelte coraggiose ed a politiche responsabili per evitare il ripetersi di queste tragedie e per rendere Torino una città maggiormente sicura per tutti, nessuno escluso”. 25-07-2008 GB. Droghe: 10 consumatori, 10 perche' Il quotidiano The Observer del 20 luglio 2008 ospita la testimonianza di 10 consumatori abituali di cocaina, skunk e ketamina: non ne deriva un filo conduttore chiarissimo. Probabilmente, perché i motivi che spingono a consumare droga sono talmente vari e complessi, che è impossibile trovarne uno principale o più diffuso degli altri. C'è chi si droga per non chiudersi in se stesso, e c'è chi si droga per chiudersi in se stesso. Le testimonianze dell' Observer comunque vertono principalmente sul rapporto con la società e la creatività. Per chi compone canzoni, o per chi, come Jude di Londra, fa il designer, la ketamina significa essere più determinati e convinti. Ma quante contraddizioni: l'eroina dà calore e dà la sensazione di non aver bisogno di nessuno. Ma se si vuole suonare in una band, non ci si può isolare dagli altri. Unanime il parere sulla bassa qualità della droga in circolazione, a causa del terrorismo e della questione sicurezza. Bocciata la skunk, perché è troppo "pesante". 25-07-2008 Usa. California. Referendum per una nuova politica sulle droghe L'ufficio per le elezioni dello Stato ha approvato il referendum per il prossimo novembre che prevede la liberta' condizionata per i crimini non violenti connessi alle droghe e riduce le pene per il possesso di marijuana. Con il sostegno del gruppo Drug Policy Alliance, la Proposition 5 (nota anche cone Nonviolent Offender Rehabilitation Act) intende ampliare i programmi che prevedono per i tossicodipendenti le cure invece del carcere, ed aumentare i fondi statali per i centri di riabilitazione. La proposta vuole, inoltre, ridurre le pene per il possessi marijuana, passando da infrazione penale (punibile con una multa di 100 dollari con l'iscrizione nel casellario giudiziario) a una infrazione civile (punibile con 100 dollari, e senza iscrizione penale). La Proposition 5 e' sostenuta dal Partito Democratico californiano, dalla Societa' californiana per la medicina sulle tossicodipendenze, dalla Lega californiana per le donne al voto, e dalla Societa' per i medici di famiglia. 25-07-2008 Canada. Quebec. Presto a Montreal una stanza del consumo Grazie alla sentenza di maggio che ha permesso all'Insite di Vancouver di rimanere aperto, anche Montreal avra' un luogo simile, e ne sono previsti altri in tutta la Provincia. L'Insite e' l'unica struttura di questo genere nel Nord America, ma il ministero della Salute del Quebec intende aprire un network di cliniche, iniziando da Montreal. "C'e' un gruppo di persone che sta studiando la fattibilita' e l'accettazione (della citta') di questa proposta, ma non e' stata ancora decisa una data di apertura. Stiamo lavorando per quel momento e speriamo che arrivi presto", ha dichiarato il direttore della sanita' pubblica Alain Poirier. L'Insite di Vancouver, nato come progetto pilota cinque anni fa, ha l'esenzione dall'applicare le leggi federali contro le droghe. Sotto l'attuale Governo Conservatore la struttura e' stata messa in discussione, ma la sentenza della Suprema Corte della British Columbia l'ha riabilitata, stabilendo che sia governata dalle leggi provinciali, non federali, e che questa esenzione e' costituzionale. In Quebec e' gia' attiva una politica per la riduzione del danno: ci sono circa 800 luoghi per la distribuzione delle siringhe. Poirier ha aggiunto che un luogo simile all'Insite e' il normale proseguimento della politica del Quebec. 25-07-2008 Gb. Multato dalla polizia perche' fumava sul furgone della sua azienda Beccato mentre aspirava una sigaretta alla guida del suo furgoncino, un decoratore d'interni britannico ha pagato una multa di 30 sterline, circa 38 euro. La polizia lo ha multato perche' il malcapitato stava fumando sul 'posto di lavoro', il suo camioncino. E' successo in Galles a Gordon Williams, 58 anni, che si e' visto staccare la singolare contravvenzione senza poter protestare. "Mi e' stato detto che fumando sul posto di lavoro, stavo infrangendo la legge anti-tabacco", racconta l'uomo al Daily Mail. In realta', per lui, il furgoncino e' solo un mezzo per spostarsi da un posto all'altro, non il suo ufficio. "Decoro abitazioni - sottolinea con un pizzico di ironia - non automobili". Ma a nulla e' valso farlo presente agli agenti. Williams aveva finito di lavorare e stava guidando verso un alimentari, lungo la A487 poco distante dalla sua abitazione. Era sul van con un amico di famiglia, anche lui con la sigaretta in bocca. Tanto e' bastato per ricevere la multa, la prima del genere emessa dal Ceredigion Council da quanto la legge con i divieti di fumo e' entrata in vigore lo scorso anno. Motivo: fumare su un veicolo commerciale e' come farlo sul posto di lavoro e, dunque, e' vietato. Un'interpretazione un tantino rigida della legge, commenta Williams, che ha intenzione di fare ricorso, anche se la moglie ha gia' pagato la multa, che altrimenti sarebbe raddoppiata dopo un certo periodo di tempo. Da allora, pero', l'uomo non si e' piu' acceso nemmeno una sigaretta sul furgoncino, per non rischiare ancora. 25-07-2008 Italia. Sottufficiale della polizia penitenziaria trovato con 25 kg di droga Un sottufficiale della polizia penitenziaria, G.A., di 48 anni, è stato arrestato questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo svolge servizio presso una casa circondariale della Campania ed è originario della provincia di Palermo: stava facendo rientro a casa per le ferie estive. L'uomo, fermato per dei controlli agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, nonostante si fosse presentato come un 'collega' ha tenuto un comportamento 'nervoso e insofferente' che ha insospettito gli uomini del vice questore Diego Trotta che hanno cosí deciso di effettuare una perquisizione all'interno dell'autovettura, rinvenendo oltre 25 chili di sostanza stupefacente che, immessa sul mercato, avrebbe garantito guadagni per oltre 250 mila euro. L'uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. 25-07-2008 Italia. Questore di Torino nominato direttore dei servizi antidroga Rodolfo Ronconi, nominato prefetto dal Consiglio dei ministri, da direttore centrale dei servizi antidroga diventa direttore centrale immigrazione. All'incarico di direttore dei servizi antidroga e' andato a Stefano Berrettoni, attuale questore di Torino. Il questore di Trieste, Domenico Mazzilli, e' stato nominato responsabile dell' osservatorio sulle manifestazioni sportive. 26-07-2008 Usa. Energy drink? Le consumano i tossicodipendenti Gli energy drink che vanno oggi per la maggiore anche nei locali notturni, pure in associazione ad alcolici, sono legati a comportamenti a rischio come l'assunzione di droghe, il fumo, l'alcol, il sesso occasionale. E' quanto emerge da uno studio condotto da Kathleen Miller presso l'Universita' di Buffalo, nell'istituto di ricerca sulle dipendenze. Secondo quanto riferito sul Journal of Adolescent Health, si registra una correlazione netta tra consumo di energy drink e comportamenti a rischio, ma questo, ha tenuto a precisare Miller, non nasconde necessariamente una relazione di causa-effetto tra consumo di energy drink e comportamenti irresponsabili e rischiosi. Tuttavia la correlazione non e' di poco conto, ha detto Miller, oggi tanti giovani e giovanissimi bevono energy drink inconsapevoli del fatto che queste bibite contengono da 3 a 10 volte piu' caffeina di una normale bibita, in piu' altre sostanze che possono essere anche nocive se assunte in alta quantita'. L'esperta ha analizzato il consumo di queste nuove bevande in 795 universitari e visto che chi consuma sei o piu' bottigliette al mese e' tre volte piu' probabile che fumi sigarette o che si sia trovato in situazioni pericolose come risse, due volte piu' probabile che beva alcol e fumi spinelli o faccia sesso occasionale. Questi risultati non devono essere sottovalutati, ha concluso Miller, si aggiungono di certo agli altri timori che ruotano intorno al consumo di energy drink, primo tra tutti il fatto che molti giovani li consumano insieme a bevande alcoliche e questo da' loro una irreale percezione di sobrieta', mettendoli di fatto a rischio di comportamenti pericolosi senza consapevolezza. 26-07-2008 Usa. Fa fumare una canna ai nipotini, condannato ad otto anni di carcere Un diciottenne americano e' stato condannato a otto anni di prigione per aver girato un video nel quale obbligava i suoi due nipoti, rispettivamente di 2 e 4 anni, a fumare marijuana. Il video mostra il giovane, Demetris McCoy, mentre si accende una canna e obbliga entrambi i bambini, uno per volta, a fumarla. Le immagini mostrano McCoy ridere dei bambini mentre tossiscono a causa del fumo pesante e canzonarli piu' volte, chiamandoli 'fumatori di hashish'. Secondo quanto riportato dalla polizia, il video e' stato girato mentre la madre dei bambini dormiva in un altra stanza. La polizia ha trovato il filmato mentre perquisiva un appartamento dopo un furto al quale avrebbe partecipato lo stesso McCoy. 26-07-2008 Italia. Muccioli (S.Patrignano): abbiamo salvato 20mila vite 'Nel 1978 mio padre Vincenzo fondo' la comunita' di recupero di tossicodipendenti 'San Patrignano'. Grazie al sostegno di mia madre, inizio' questa impresa con spirito pionieristico': cosi' Andrea Muccioli in un'intervista al settimanale 'Gente', che ne ha diffuso un'anticipazione, ricorda il 'compleanno' della comunita'. 'In trent'anni di attivita', abbiamo salvato 20 mila ragazzi ricordo la prima ospite, con il suo drammatico problema, che busso' alla nostra porta. Ci sarebbero tante cose da raccontare, ma preferisco far parlare le cifre'. Gli ospiti di San Patrignano sono attualmente 1.693. Il 60% di loro non ha mai fatto uso di eroina, ma ha consumato cocaina e droghe sintetiche. La maggior parte e' uscita dall'incubo della tossicodipendenza: il tasso di recupero completo e' del 73%. Il nostro metodo educativo si basa sul concetto di famiglia allargata'. 'Ho visto tanti innamorarsi - racconta Lina Balsani, tra le prime volontarie accanto al fondatore Vincenzo -. Qui si sono celebrati ben 16 matrimoni' e, per le coppie, e' stato realizzato un quartiere di 60 villette all'interno della comunita'. 26-07-2008 Iran. Guerra alla droga: domani 20 impiccagioni per spaccio La magistratura iraniana ha annunciato che trenta fra omicidi e trafficanti di droga saranno impiccati domani mattina a Teheran. Lo riporta stamani la stampa nazionale. Secondo un comunicato della procura di Teheran, citato dal quotidiano Aftab, 'dieci fra di loro hanno commesso omicidi e venti sono stati riconosciuti colpevoli di fare parte di bande di trafficanti di droga'. Trenta impiccagioni rappresentano il numero maggiore di esecuzioni in un giorno negli ultimi anni in Iran. Le esecuzioni di gruppo sono frequenti nella repubblica islamica, ma in genere riguardano al massimo una ventina di persone. Dall'inizio dell'anno sono state eseguite nel paese almeno 126 condanne capitali. L'organizzazione italiana contro la pena di morte 'Nessuno tocchi Caino' ha ricordato che nel 2007 l'Iran e' stato il secondo paese al mondo per numero di esecuzioni eseguite (almeno 355), preceduto da Cina (almeno 5.000) e seguito da Arabia Saudita (almeno 166), Pakistan (almeno 134) e Stati Uniti (42). 26-07-2008 Italia. Genova. Aspira butano per sballo, muore detenuto Un giovane detenuto piemontese che stava scontando una condanna a 5 mesi nel carcere genovese di Marassi e' stato trovato privo di vita in un bagno della prigione dopo che aveva inalato butano, probabilmente nel tentativo di drogarsi. E' accaduto la scorsa notte. La vittima e' Manuel Eliantonio, 22 anni, originario di Pinerolo, in carcere per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni plurime aggravate. La sua pena avrebbe dovuto terminare il 4 settembre. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia penitenziaria, e anticipato oggi da alcuni organi di stampa locali, il giovane avrebbe cercato lo 'sballo' inalando butano attraverso un tubo di plastica collegato ad una piccola bombola usata per alimentare i fornelli da campo che i detenuti usano per cucinare. Quando e' stato scoperto dagli agenti della penitenziaria, ormai era troppo tardi. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del carcere. 27-07-2008 Italia. Torino. Storie di proibizionismo: caccia a partita di eroina 'killer', quattro morti sospette Quattro morti sospette. La prima 72 ore fa, l'ultima ieri mattina. E' caccia a Torino ai pusher della droga killer, una partita di eroina e cocaina tagliata male che sta seminando morte tra i tossicodipendenti. Nella notte i carabinieri hanno arrestato 17 pusher e sequestrato oltre 1.200 dosi, che sono ora nei laboratori analisi del comando provinciale per essere analizzati. Tocca agli esperti del Las, il Laboratorio analisi stupefacenti, individuare la 'componente mortale' di questa droga ed eliminarla per sempre dalla strada. 'Abbiamo scelto i controlli a tappeto del territorio - spiega il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Antonio De Vita - perche' crediamo possa essere l'unico modo per difendere la vita dei tossicodipendenti, che sono l'anello di una catena che e' comunque difficilmente controllabile'. Colpa di spacciatori senza scrupoli, che per 50 euro confezionano dosi di droga mista a terra, tra i rifiuti che si accumulano nei cespuglio del Parco Stura, il famigerato Tossic Park. Colpa dell'inesperienza di pusher improvvisati, che sostituiscono i connazionali arrestati o ritornati al proprio Paese per l'estate. Colpa della disperazione dei tossici, a caccia di qualunque cosa da iniettarsi nelle vene pur di porre fine alle continue crisi di astinenza. Eroina o cocaina non fa differenza, anche quando non si sa da dove arrivano o se siano state mescolate. Come in America, dove lo speed-ball, questo il nome del pericoloso cocktail, va di moda gia' da tempo. Roba troppo forte per i fisici debilitati da anni di sniffate e buchi sparsi. Specie quando le modalita' in cui viene confezionata in condizioni igieniche drammatiche. Dopo che il blitz al Parco Stura dello scorso 26 giugno ha portato alla chiusura di alcuni laboratori chimici artigianali, i bilancini di precisione dei pusher sono finiti lungo il fiume Stura, nascosti nei tronchi degli alberi o, peggio ancora, tra l'immondizia che si accumula da queste parti. Ovvio che poi possa scapparci il morto, a pensare che quel miscuglio di microbi di ogni genere viene iniettato nelle vene. Gli specialisti del comando provinciale dei carabinieri non escludono nessuna ipotesi. E intanto continuano a rastrellare i viali del Tossic Park, le vie di Porta Palazzo e quelle di Barriera di Milano. Perche' anche solo una dosa puo' essere fatale. Dichiarazione di Giulio Manfredi (giunta di segreteria Radicali Italiani) e Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta) hanno commentato: “Sarà un segno dei tempi: in nome della sicurezza, i militari svolgeranno le funzioni delle forze dell’ordine; e le forze dell’ordine, a Torino, svolgono le funzioni degli operatori socio-sanitari, tentando di ridurre il danno provocato dalle partite di eroina tagliata male o troppo pura, immesse sul mercato da nuovi spacciatori. Ma non è la stessa cosa! Tra ieri e oggi alcuni spacciatori sono stati arrestati; saranno sostituiti da altri e i consumatori di sostanze illegali continueranno a dipendere da questi, senza avere alcuna possibilità di controllare quello che si inietteranno o quello che ingeriranno. Questo accade ogni giorno, a Parco Stura come dappertutto. A Parco Stura c’era e c’è la possibilità concreta (perché la legge, addirittura la legge Fini-Giovanardi, non lo proibisce) di istituire una narcosala per permettere almeno ai cittadini tossicodipendenti (che hanno il diritto come gli altri alla salute e alla sicurezza) di consumare le sostanze sotto controllo medico, in condizioni ambientali ben diverse da quelle che oggi i TG hanno documentato. Una narcosala anche per agganciare i consumatori e permettere loro un accesso più facile alla rete dei servizi socio-sanitari. Nel film “Il ladro di bambini”, il regista Gianni Amelio fa dire a un carabiniere “Noi carabinieri facciamo i lavori che gli altri non vogliono fare”. Sarebbe ora che la politica non delegasse più alle forze dell’ordine, oltre alla repressione, anche quelle politiche di riduzione del danno attuate, adesso, in tanti paesi europei. Sindaco Chiamparino, nulla da dichiarare?”. 27-07-2008 Caraibi. E' un flop la prima operazione antidroga del principe William Il principe William, figlio di Carlo e nipote delal regina Elisabetta di Inghilterra, ha ieri partecipato a una nuova operazione anti-droga condotta nei Caraibi dall 'Iron Duke', l'unita' della marina britannica su e' in servizio temporaneo come ufficiale. Secondo il ministero della difesa a Londra, William era uno degli uomini a bordo di un elicottero Lynx lanciato all'inseguimento di una imbarcazione veloce sospettata di avere a bordo una partita di cocaina. Dall'elicottero sono partite anche raffiche di avvertimento contro i presunti trafficanti ma, ha precisato il ministero, non e' stato il principino a aprire il fuoco. Quando hanno udito gli spari i tre occupanti dell'imbarcazione si sono gettati in mare e sono stati poi presi a bordo della nave britannica. Sul motoscafo non e' stata trovata nessuna partita di cocaina ma solo tracce della sostanza stupefacente. Si sospetta che i tre abbiano scaricato la droga in mare. William, 26 anni, secondo in linea di successione al trono, sta prestando servizio sulla Iron Duke per un periodo di due mesi. Lo scorso 2 luglio, sempre nei Caraibi, aveva preso parte a un'altra operazione anti-droga che aveva portato al sequestro di 900 chili di cocaina per un valore di circa 51 milioni di euro. 27-07-2008 Messico: Gli abusi di potere dell'esercito nella guerra alla droga allontanano i cittadini Onjinaga, che si estende lungo il Rio Grande, città di confine tra il Messico e il Texas, si ritiene oltremodo ferita dalla guerra alla droga. E non è l'unica. Mentre la Commissione nazionale per i diritti umani ha già registrato 600 abusi da quando Calderon ha inviato 20 mila soldati lungo il territorio messicano per combattere i trafficanti di droga, il Procuratore Generale del Messico è convinto che questi casi siano solo degli episodi isolati. Un sondaggio pubblicato il 30 giugno dal quotidiano El diario of Ciudad Juarez riporta che soltanto il 18% di quanti vi vivono approvano la presenza dell'esercito in città. Due mesi fa, avrebbe risposto di sì il 65% degli intervistati. "So soltanto che le forze armate sono arrivate qua semplicemente per combattere il narcotraffico, e noi siamo d'accordo con tale obiettivo" si limita a dire il sindaco Cesar Carrasco, speranzoso "che tutte le autorità continuino a rispettare i diritti individuali di ogni cittadino di Ojinaga". Eppure varie testimonianze di aggressioni e perquisizioni improvvise da parte di soldati col passamontagna sono state raccolte dall'Associated Press durante una manifestazione contro la presenza dell'esercito. L'agenzia riporta ad esempio il racconto di Roberto, fermato ad un posto di blocco assieme ad altri 6 uomini. Roberto sostiene di essere stato picchiato, legato, bendato e trasportato ad una base militare dove, subendo varie torture, si è sentito ripetere ossessivamente la domanda: "dove hai nascosto la droga? dove hai nascosto la droga?". Al dipartimento per i diritti umani dello Stato di Chihuahua non è stato concesso di rilasciare commenti, così come naturalmente agli ufficiali della base di Ojinaga. 28-07-2008 R. Domenicana. Zar antidroga: gli Usa se ne fregano di noi A Washington fanno gli gnorri: l'accusa è di Marino Vincio Castillio. Il supervisore governativo della lotta alle droghe sostiene che gli Usa sarebbero colpevoli di limitare l'efficacia della "war on drugs" della Repubblica Domenicana, dove, spiega Castillo, entrano ormai quantità di sostanze degne di uno "Stato in fallimento". Secondo Castillo, le autorità degli Usa sono a conoscenza del numero di voli che ogni settimana invadono il suo Paese con carichi di droga. Il problema attuale, ha aggiunto, mina l'intera società della Repubblica Domenicana. 28-07-2008 Italia. Torino. Cobs: sperimentare le stanze del consumo 'Evitare che le persone muoiano nello squallore e nell'abbandono'. E' l'appello del Cobs piemonte, il Coordinamento operatori servizi a bassa soglia, che definisce 'evitabili' le morti per overdose degli ultimi giorni e ribadisce la necessita' di sperimentare le stanze del consumo sicuro, le cosiddette narcosale. 'Come ogni estate - si legge in una nota dei Cobs - e' partita la strage dei consumatori di sostanze stroncati da overdose o mix chimici letali. Proprio queste sono le morti evitabili. Ribadiamo quindi la richiesta di poter effettuare una sperimentazione sanitaria che permetta di incidere sul fenomeno almeno per quanto riguarda le morti e la diffusione di patologie droga-correlate'. 28-07-2008 Italia. Cassazione: portare cannabis fuori casa non e' reato se per uso personale Le droghe leggere, in piccole quantita', si possono portare fuori dalla propria abitazione e il loro possesso, da parte di chi ne fa uso, non puo' essere scambiato come indizio di spaccio in quanto non vi e' nessuna 'massima di esperienza' che imponga di affermare che 'portare fuori casa hashish e marijuana non ha altro senso se non quello di spacciare'. Lo sottolinea la Cassazione che ha assolto un giovane milanese condannato a nove mesi di reclusione e 4.500 euro di multa dopo essere stato sorpreso in macchina con gli amici con un grammo di hashish e uno di marijuana. La Suprema corte ha accolto il ricorso di Dario D.V., di 32 anni. In casa del giovane, inoltre, era stato trovato un altro grammo di marijuana e 9 grammi di hashish. Sia in primo sia in secondo grado era stato condannato per spaccio. Ma gli Ermellini - con la sentenza 31441 della IV Sezione penale - hanno accolto la tesi difensiva in base alla quale aver portato fuori casa la droga non significava che Dario fosse un pusher. In proposito la Cassazione osserva che sulla scia di 'inesistenti massime di esperienza' i giudici di merito avevano condannato il giovane milanese sottolineando che i 'progetti serali di natura 'commerciale', anziche' di mero svago' erano dimostrati dalla mancanza di strumenti per fumare subito gli spinelli e dal fatto che la droga fosse stata portata fuori di casa. A giudizio di Piazza Cavour non e' 'significativa' dell'attivita' di spaccio la 'mancanza di strumenti per il consumo diretto', come le cartine o il tabacco. Inoltre gli Ermellini aggiungono che 'non e' dato comprendere sulla base di quale massima di esperienza sia possibile affermare che portare fuori casa quella droga non aveva altro senso se non quello di destinarla allo spaccio'. Anche gli amici di Dario avevano piccole quantita' di droga leggera. Anche la procura di Piazza Cavour aveva chiesto l'assoluzione di Dario. 28-07-2008 Ue finanzia comunita' Andina contro la droga La Commissione europea sostiene progetti della Comunita' Andina per favorire l'integrazione economica e rafforzare la lotta contro le droghe illegali con uno stanziamento di circa 10 milioni di euro. Il programma definito Inter-Can, per migliorare la cooperazione regionale e per rafforzare i controlli delle merci alle frontiere, prevede un finanziamento di 6,5 milioni della Commissione europea su un ammontare complessivo di 9 milioni. Un altro progetto, Pradi-Can, di cooperazione nella lotta alla droga ricevera' invece fondi comunitari per 3,25 milioni su un budget complessivo di spesa di 4 milioni di euro. Nell'aprile dello scorso anno la Commissione europea ha firmato un accordo con la Comunita' Andina per uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro da destinare alla cooperazione allo sviluppo nel periodo 2007-2013. 28-07-2008 Italia. Morti per overdosi e eroina killer. Il sottosegretario: bisogna riqualificare il parco Dopo le 1.200 dosi di droga sequestrate venerdi' notte, i carabinieri di Torino ne hanno trovato altre 300 nascoste in una buca all'interno del Parco Stura. L'operazione e' avvenuta, questa mattina, quasi in contemporanea con il sopralluogo del sottosegretario all'Interno Michelino Davico nella zona del Tossic Park. Il nuovo sequestro e' il risultato del giro di vite da parte delle forze dell'ordine, dopo le quattro morti degli ultimi giorni, provocate da una sospetta partita di droga tagliata male. 'Non mi va che una piccola area, come quella del Parco Stura, diventi il simbolo di Torino e del Piemonte'. Sono le parole con cui il sottosegretario all'Interno ha concluso il vertice sull'emergenza droga che negli ultimi giorni ha colpito il capoluogo piemontese. 'Dobbiamo fermare questa piaga', ha aggiunto, annunciando che e' allo studio una delega al prefetto, Paolo Padoin, per accelerare la riqualificazione del Parco. L'obiettivo e' di far tornare il Tossic Park, come viene oggi chiamato il Parco Stura per la costante presenza di tossicodipendenti e pusher, 'un parco come quello di tante altre citta' d'Europa - ha sottolineato - dove le donne e i bambini non hanno paura di passeggiare'. Il Comune di Torino ha gia' pronto il progetto di riqualificazione della zona, 60 mila metri quadrati nella parte nord di Torino, 'si tratta solo - ha detto Davico - di accelerare l'iter burocratico, in modo da far iniziare i lavori gia' a settembre'. Nessun potere straordinario, dunque, ma una delega amministrativa al prefetto che riduca i normali tempi per gli appalti. Nei prossimi giorni potrebbe essere gia' pronta. La somministrazione controllata di sostanze stupefacenti in ambito sanitario e' un argomento sul quale "anche l'attuale governo dovra' riflettere". E' quanto ha affermato il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al termine del vertice che si e' tenuto oggi nel capoluogo piemontese con il sottosegretario all'Interno Michelino Davico sull'emergenza droga. "Si potrebbe riprendere il discorso -ha detto Chiamparino- qui c'era stato un ampio dibattito sulle stanze del buco che aveva avuto interpretazioni diverse. La prima, che non aveva convinto, era quella di luoghi dove andare ad iniettarsi sostanze, l'altra interpretazione, che avevamo sottoposto all'allora governo e che il ministro Turco aveva fatta propria, era quella di fare una sperimentazione controllata in ambito sanitario di somministrazione di sostanze alla fascia cronica dei tossicodipendenti. E' un tema sul quale bisognera' che anche questo governo rifletta". "Il dibattito sulle cosiddette stanze del buco si e' gia' svolto lo scorso anno. Evitiamo di riproporre, quindi, dibattiti senza senso che fanno solo perdere tempo". Cosi' il segretario cittadino del Carroccio torinese Mario Carossa commenta le dichiarazioni del sindaco Chiamparino sulla necessita' di ripensare al discorso della somministrazione controllata. "Piuttosto, - aggiunge Carossa - come abbiamo detto con il sottosegretario all'Interno Michelino Davico, avrebbe piu' senso iniziare a progettare con delle associazioni del settore, che quotidianamente si occupano delle tossicodipendenze, un progetto piu' funzionale. La Lega Nord - dice ancora - ritiene che il problema della droga non si possa risolvere portando le persone a drogarsi o a morire in luoghi differenti, magari al chiuso. Devono essere effettuati degli interventi piu' profondi che, a nostro avviso, non sono stati ancora pensati". "Lo diciamo dal 2006: al Tossic Park ci vogliono le ruspe. Fa bene il Governo con il Sottosegretario Davico a seguire questa linea". E' quanto afferma il parlamentare di An Agostino Ghiglia, che aggiunge: "tutti i tentativi sperimentati dal Sindaco Chiamparino (che l'anno scorso ha tentato di risolvere il problema con le piadine della festa DS) sono costati tantissimo e non sono serviti a nulla. L'amministrazione utilizza l'annosa questione della riqualificazione dell'area per finanziare associazioni dell'ultimo minuto. Esattamente un anno fa il Comune dava incarico per circa 10 mila euro per uno studio di fattibilita' finalizzato alla realizzazione di un campo da golf, su cui Chiamparino ha gia' smesso di fantasticare". "Ci chiediamo - conclude Ghiglia - che fine ha fatto quello studio... non possiamo confidare nei sogni del Sindaco. Vogliamo concretezza e un'azione di forza contro l'illegalita'". Dichiarazione di Domenico Massano, giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta, e Giulio Manfredi, giunta di segreteria di Radicali Italiani Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per le dichiarazioni del sottosegretario all'interno Davico che, nonostante quattro persone siano morte di overdose in questi giorni a Parco Stura, sembra preoccuparsi unicamente di riqualificare la zona, invocando subito l’intervento delle ruspe. Riteniamo, però, che siano altrettanto preoccupanti le immediate rassicurazioni da parte del sindaco Chiamparino in tal direzione:'Se avessi poteri speciali avrei mosso da tempo le nostre ruspe'. E’ preoccupante dover constatare come, anche di fronte al ripetersi di queste tragedie, il Sindaco non riesca ad attivarsi per promuovere una strategia di intervento capace di andare oltre i limiti evidenti del “reprimere e riqualificare” . Occorrono politiche integrate capaci di governare la difficile situazione che si è creata a Parco Stura, occorrono alternative concrete e concertate, declinabili in interventi capaci di mediare tra le esigenze dei residenti e i bisogni dei cittadini tossicodipendenti che, vogliamo ribadirlo con forza, non sono una categoria astratta, ma sono persone reali, concrete, persone che ci sono qui ed ora, che non possono essere nascoste sotto un campo da golf, o trattate alla stregua di rifiuti 'tossici', confusi con il contesto in cui consumano quotidianamente il loro dramma. Da tempo sosteniamo che l'implementazione dei servizi di riduzione del danno, l'attivazione di almeno una narcosala e la concertazione degli interventi con i vari attori presenti sul territorio sono presupposti necessari per affrontare responsabilmente “l’emergenza droga” a Parco Stura. Sindaco Chiamparino le tanto auspicate ruspe non sono una risposta al problema, nella migliore delle ipotesi serviranno a spostarlo, marginalizzando ancor di più le persone tossicodipendenti ed aumentando esponenzialmente i rischi per la loro salute e vita. Signor Sindaco oltre al sottosegretario all'interno Davico ascolti anche l’assessore regionale alla sanità Eleonora Artesio che le ricorda che situazioni come quella di Parco Stura non si risolvono con iniziative estemporanee ma con il coordinamento e l’integrazione tra i diversi interventi. Signor Sindaco, dopo aver bocciato le narcosale e mentre aspetta le ruspe, istituisca urgentemente un presidio fisso a Parco Stura per la distribuzione di narcan, di materiale sterile e per un primo intervento in caso di overdose (come proposto da Leopoldo Grosso del Gruppo Abele). Tale servizio rappresenterebbe una iniziativa immediatamente attivabile ed in continuità con gli interventi di riduzione del danno sul territorio. La città non deve piangere altre morti che, forse, si sarebbero potute evitare. 29-07-2008 Italia. Torino. Radicali a sindaco e assessore: pensate anche alla salute dei tossicodipendenti Dichiarazione di Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (giunta di segreteria di Radicali Italiani): Abbiamo assistito ieri a un’indecente sfilata di politici della PDL al Parco Stura, “a vedere i drogati”, come si vanno a vedere gli animali allo zoo. Con giudizio finale del sottosegretario Michelino Davico, che ha bollato le persone tossicodipendenti come esempi di "aberrazione e depravazione umana", destituendoli di umanità. Ricordiamo all'onorevole Ghiglia, che pone come priorità il "recupero della persona umana", che una persona morta difficilmente è recuperabile. Invitiamo, inoltre, sia lui che il consigliere Carossa (Lega) a mantenere un decoroso silenzio in questi frangenti, visto il nulla che hanno saputo proporre in consiglio comunale per affrontare e per prevenire il ripetersi delle morti di questi giorni. La rabbia demagogica che li ha portati a contrastare senza alcuno spazio di dialogo e confronto la proposta di una narcosala, dimostra in questi giorni tutta la sua sterilità. Lo ripetiamo e lo ripeteremo: la priorità è e deve essere la tutela della salute e della vita delle persone tossicodipendenti, da perseguire attraverso adeguati interventi socio-sanitari e con la definizione di strategie di intervento basate su quella che viene definita a livello internazionale la politica dei quattro pilastri: repressione, prevenzione, cura e riduzione del danno. La narcosala è un intervento di riduzione del danno che ha la finalità non solo di tutelare la vita e la salute delle persone tossicodipendenti, ma anche di favorire il loro aggancio per un recupero possibile. Sui banchi del consiglio comunale è ancora depositata la petizione popolare che a gennaio chiedeva l'istituzione di almeno una sala del consumo a Torino. Ci auguriamo che qualche consigliere sappia raccogliere e rilanciare questa proposta nata dal basso, nata dalla cittadinanza consapevole e responsabile, che ha fatto una proposta concreta e realizzabile. Nell'attesa che si riapra un dibattito serio attorno a questa proposta, invitiamo il Sindaco Chiamparino a non sfuggire nuovamente alle proprie responsabilità con la proposta della somministrazione controllata di eroina. Sindaco, siamo seri: il governo Prodi non è nemmeno riuscito ad abolire la legge “Fini-Giovanardi”, Fini e Giovanardi dovrebbero impazzire e dare ragione a Pannella? Chiamparino si attivi, invece, con l'assessore regionale alla salute, Eleonora Artesio, per fronteggiare l'emergenza di questi giorni: si istituisca almeno (attraverso l'ASL competente) al Parco Stura un servizio di pronto intervento (distribuzione di narcan, di materiale sterile, con la presenza di operatori che possano intervenire in caso di overdose); un’iniziativa di riduzione del danno già proposta tra gli altri da Leopoldo Grosso del Gruppo Abele. L’unica figura istituzionale che ieri abbia avuto la ragionevolezza di ricordare che occorrono, oltre alle ruspe, anche interventi socio-sanitari coordinati per i consumatori è stato il prefetto di Torino, Paolo Padoin. Occorre ripartire dalle sue parole: «Enti locali e autorità sanitarie devono studiare azioni di prevenzione e di assistenza. La prefettura è disponibile a concorrere per quanto di sua competenza». ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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