====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 23-10-2007 al 29-10-2007 n.44/2007 (Anno VII) NOTIZIE - Austria. Encod: conferenza "La guerra alle droghe: una menzogna conveniente?" - Italia. Giovedi' alla Camera parte discussione su riforma Fini-Giovanardi - Germania. Gli eccessi alcolici degli adolescenti - Afghanistan. Helmand. Governatore: "Prossimo anno meno campi di papavero" - Italia. La difesa: l'on. Mele non ha assunto cocaina o altre sostanze stupefacenti - Messico. In arrivo dollari Usa contro il narcotraffico - Italia. Bologna. Rapporto Osservatorio epidemiologico su tossicodipendenze - Canada. Quebec. In piccole dosi, la cannabis e' un antidepressivo - Italia. Umbria. Botta e risposta An-Prc sulle narcosale - Italia. Padova. Ricerca: diciottenni propendono all'uso di droga - Italia. Piemonte. Informazione e test della saliva per la guida sicura - Italia. Roma. De Bosi (Idv): mettere fine agli smart shop - Italia. Milano. Denuncia: niente accoglienza per ex-tossicodipendenti - Usa. California. Governatore firma legge per finanziare programmi di scambio siringhe - Usa. California. Marijuana come antidolorifico - Italia. Cesena: ai Sert mille tossicodipendenti - Italia. Al via dibattito parlamentare su riforma Fini-Giovanardi - Ue. Parlamento: si' alla produzione controllata di oppio in Afghanistan - Italia. Cassazione: risarcire Laura Antonelli per processo durato nove anni - Italia. Umbria. Bocciata proposta An per istituire commissione sulla droga - Gb. Consumo diminuito del 21% dopo declassificazione cannabis - Gb. Aumentati del 50% i militari positivi ai test antidroga - Italia. Morire per due piantine di marijuana - Italia. Torino. Domani ultimo tavolo raccolta firme su petizione narcosala - Cile. Cosi' si spengono i sintomi dell'astinenza - Usa. Ohio. Senato: condanne uguali per il possesso di cocaina e crack - Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: sconfitta mozione centrodestra in Consiglio Circoscrizione 6 - Italia. Evo Morales: Paesi industrializzati responsabili per diffusione cocaina - Italia. Federserd: ragazze dai 14 ai 16 anni consumano cocaina e alcol - Usa. Schwarzenegger: "La marijuana non e' una droga, ma una foglia". - Gb. Casa reale e droga: ricatto da 75 mila euro - Italia. Lumia: 'Ndrangheta attiva in Colombia - Italia. Veneto. Cani antidroga anche nelle classi - Gb. Scozia. Professore chiede la tolleranza zero sulle droghe - Italia. Torino. Consegnate firme petizione popolare su narcosala ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 177 arresti - 440,680 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 290,398 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 150,282 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 199045 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 145000 piante di cannabis - 178 giorni di detenzione -------------------------------------- NOTIZIE 23-10-2007 Austria. Encod: conferenza "La guerra alle droghe: una menzogna conveniente?" Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Andre Fuerst, della European Coalition for Just and Effective Drug Policies (Coalizione europea per politiche giuste ed efficaci sulla droga), inviata alle autorita' Svizzere: Nel giugno 1998, l'ONU annunciò una strategia di 10 anni per ottenere "risultati misurabili" nella lotta contro le droghe, compresa una "riduzione significativa" della coltivazione di cannabis, coca e papavero da oppio per l'anno 2008. Il 10 marzo 2008, la Commissione sugli Stupefacenti dell'ONU si incontrerà a Vienna per rivedere i risultati di questa strategia. Negli ultimi 10 anni, la guerra alle droghe ha fallito- di nuovo. Il consumo di droghe può causare problemi, ma il proibizionismo causa disastri. Milioni di persone sono criminalizzate, miliardi di euro sono spesi in una guerra inefficace e improduttiva. Gli sforzi di riduzione del danno e di promozione di un uso responsabile delle droghe sono attivamente ostacolati dai governi. Nel frattempo, il mercato delle droghe rimane nelle mani della criminalità organizzata, i cui enormi guadagni distorcono l'economia globale e generano corruzione diffusa. Le politiche sulle droghe dovrebbero essere una questione di sanità pubblica, non di sicurezza. Chiediamo all'ONU di stabilire il diritto di ogni cittadino adulto del mondo di coltivare e possedere piante naturali per uso personale e scopi non commerciali, usando tutta l'attrezzatura tecnica disponibile per questo. Allo stesso tempo, singoli paesi potrebbero consentire esperimenti con politiche sulle droghe non basate sulla proibizione. Vienna 2008 è l'opportunità di lanciare questo urgente messaggio all'ONU. Vieni con noi a Vienna. Per dettagli su viaggio e alloggio, contattaci. Programma Venerdi 7 marzo: Conferenza "La guerra alle droghe - una menzogna conveniente? " - un'analisi delle ragioni alla base del proibizionismo. Sábato 8 marzo: Manifestazione "Cure non guerre" davanti al palazzo dell'ONU Domenica 9 marzo: Esposizione e workshops sugli usi benefici delle piante proibite. La guerra alle droghe deve finire. Aiutaci a dichiarare la pace. European Coalition for Just and Effective Drug Policies 23-10-2007 Italia. Giovedi' alla Camera parte discussione su riforma Fini-Giovanardi Nella seduta congiunta delle Commissioni Giustizia ed Affari Sociali programmata per giovedi' mattina si aprira' il difficile confronto tra maggioranza ed opposizione sulla riforma del Testo Unico 309 del 1990 su sostanze stupefacenti e tossicodipendenze. Base della discussione sono le pdl 34 e connesse che puntano soprattutto a rivedere il testo varato nella scorsa legislatura sui criteri di ammissibilita' di sostanze stupefacenti per consumo personale, sulle sanzioni previste per spaccio e sulle modalita' di assistenza ai tossicodipendenti. Le relazioni di Gambescia per la Giustizia e Di Girolamo per la Affari Sociali porranno in luce i punti programmati per l'intervento correttivo delle disposizioni vigenti e certamente il dibattito riflettera' le nette contrapposizioni registrate in merito anche negli ultimi mesi alla luce delle recenti disposizioni ministeriali. Il primo impegno delle Commissioni sara' quello di individuare un testo base unificato delle varie proposte in esame presentate soprattutto da deputati di centrosinistra. 23-10-2007 Germania. Gli eccessi alcolici degli adolescenti La responsabile della politica governativa per le droghe, Sabine Baetzing (SPD), intende porre un freno al crescente abuso d'alcol tra gli adolescenti. Bevono fino a ubriacarsi, ha spiegato durante l'incontro annuale che si e' svolto a Berlino il 22 ottobre. Percio' ha senso un test sui giovani acquirenti; serve a far si' che distribuzione e ristorazione s'impegnino a rispettare meglio la legge di tutela della gioventu' -purche' s'impieghino solo ragazzi dai sedici anni in su. Bisogna agire per ritardare il piu' possibile l'approccio dei giovani con l'alcol, e a questo proposito Comuni e Regioni sono invitatati a collaborare piu' strettamente con il Governo e gli operatori specializzati. Un quarto degli adolescenti si sbronza almeno una volta al mese con cinque o piu' bicchieri di alcolici. L'abuso d'alcol ha fatto si' che nell'arco di cinque anni il numero dei giovanissimi ricoverati negli ospedali sia raddoppiato -da 9.500 del 2000 a 19.400 del 2005. L'eta' d'inizio del consumo regolare (almeno una volta la settimana) e' intorno ai tredici anni, con una punta dell'1% tra gli undicenni. Negli ultimi anni, il numero dei sedicenni alcolisti e' decuplicato, ha detto Oliver Bilke, primario del reparto di psichiatria infantile e adolescenziale della Vivantes Klinikum di Berlin-Hellersdorf. Dieci anni fa il tema era ancora l'eroina, oggi e' l'alcol. (Frankfurter Allgemeine Zeitung, 22-10-2007) 23-10-2007 Afghanistan. Helmand. Governatore: "Prossimo anno meno campi di papavero" 22 ottobre reuters Gli anziani e i contadini della regione maggior produttrice di oppio hanno deciso che quest'anno non pianteranno il papavero. Lo ha dichiarato il governatore provinciale, ad una settimana dalla semina. L'Afghanistan produce il 93% della produzione mondiale di oppio e piu' della meta' deriva dalla provincia di Helmand. Asadullah Wafa, nominato lo scorso dicembre governatore di Helmand, ha promesso che i capi tribu' e i contadini quest'anno non coltiveranno il papavero. "Quando fui nominato, il papavero era gia' stato seminato, ma gli anziani hanno promesso che il prossimo anno non lo coltiveranno", ha dichiarato alla Reuters. "Ho discusso con loro sui nefasti effetti del papavero e la sua contrarieta' all'Islam. Il prossimo anno queste coltivazioni diminuiranno di molto". Molti contadini sono intrappolati dai debiti contratti con i trafficanti. "In linea generale e' una idea ottima, ma per essere realistici occorre che i contadini ricevano qualcosa in cambio", ha dichiarato Christina Oguz, a capo dell'Unodc per l'Afghanistan. 24-10-2007 Italia. La difesa: l'on. Mele non ha assunto cocaina o altre sostanze stupefacenti La consulenza tricologica fatta compiere dalla difesa subito dopo i fatti sul deputato Cosimo Mele (ex Udc, ora al gruppo Misto) ha evidenziato che il parlamentare di Carovigno (Brindisi) non ha assunto ne' cocaina ne' qualunque altro tipo di sostanza stupefacente. Lo si e' appreso a Brindisi da fonti attendibili. I risultati della consulenza sono ora al vaglio del pm inquirente del tribunale di Roma, Carlo Luberti, che ha indagato Mele per cessione di sostanze stupefacenti ed omissione di soccorso in relazione ad una presunta notte a luci rosse svoltasi tra il 27 e il 28 luglio scorso in un lussuoso albergo della capitale. Durante la notte una delle due ragazze che si trovavano nella stanza d'albergo, Francesca Zenobi, avverti' un malore. 24-10-2007 Messico. In arrivo dollari Usa contro il narcotraffico Il piano per la lotta contro il narcotraffico e il crimine organizzato in Messico presentato ieri dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, non include la presenza nel territorio nazionale di militari Usa: lo ha sottolineato oggi il ministro degli esteri messicano, Patricia Espinosa. Il programma presentato ieri da Bush, che ha chiesto al Congresso finanziamenti pari a 500 milioni di dollari per aiutare il Messico nella lotta contro la droga, non prevede d'altra parte l'impiego 'di consulenti per l'addestramento del personale messicano o di imprese della sicurezza privata', ha sottolineato Espinosa durante una conferenza stampa, poco dopo un colloquio telefonico in cui Bush e il presidente messicano, Felipe Calderon, hanno affrontato proprio il tema del nuovo piano Usa. L'unico tipo di 'addestramento' che ricevera' il personale messicano sara' quello di alcune societa' di 'consulenze tecniche', ha osservato il ministro. 'In nessun momento si e' esaminata la presenza di truppe o la partecipazione operativa di agenti americani nelle azioni sul territorio nazionale', ha aggiunto Espinosa, rilevando inoltre che 'vista la vicinanza geografica con gli Usa e le dimensioni del problema, la cooperazione con Washington e' indispensabile'. Per l'ambasciatore Usa in Messico, Tony Garza, la nuova iniziativa americana rappresenta 'un cambiamento chiave che punta a rafforzare la nostra alleanza strategica con il Messico', oltre ad essere il progetto 'piu' aggressivo mai lanciato nella lotta ai cartelli messicani della droga'. Il programma, che Espinosa ha chiamato 'iniziativa Merida', aprira' 'una nuova tappa nella cooperazione tra i due paesi', ha d'altra parte sottolineato lo stesso ministro, rilevando che grazie al progetto, i due paesi potranno 'attaccare con maggior efficienza il crimine organizzato transnazionale: il punto - ha precisato - e' quello di poter contare su strumenti piu' adeguati'. Tra questi 'strumenti', Espinosa ha ricordato equipaggiamenti e programmi informatici, cosi' come altre tecnologie per l'elaborazione di dati, analisi e indagini; sistemi piu' moderni per individuare armi, esplosivi e droghe; addestramento di personale tecnico adatto all'uso di tecnologie avanzate; aerei per pattugliamenti e trasporto di personale. Espinosa non ha precisato come i finanziamenti di Washington verranno distribuiti tra queste aree, limitandosi a segnalare che l'ultimo punto (quello relativo agli aerei) assorbira' una parte importante dei 550 milioni di dollari del piano, dei quali -secondo quanto annunciato da Bush- 500 milioni saranno destinati al Messico e 50 milioni ai paesi dell'America Centrale. 24-10-2007 Italia. Bologna. Rapporto Osservatorio epidemiologico su tossicodipendenze Il 60% fuma cannabis, il 55% e' dedito all'alcool, poco piu' del 20% sceglie i funghi allucinogeni, il 18% invece si "fa" di cocaina e l'11% di ecstasy. E' la fotografia che ritrae "solo" 1.167 giovani intervistati in circa cinque mesi a Bologna, ma da' una prima e chiara impressione sul potenziale consumo di sostanze stupefacenti in provincia di Bologna. Chi sono? L'eta' media e' di 26 anni (di cui la meta' femmine), il 53% ha un diploma di scuola superiore ed e' residente a Bologna (un 30% ha invece la laurea), con un reddito tra gli 800 e i mille euro. I dati sono stati presentati oggi dall'Osservatorio epidemiologico metropolitano, che pero', nell'illustrare la situazione sulle dipendenze a Bologna e dintorni, ha messo l'accento anche su un altro fenomeno: mille nuove persone ogni anno che hanno problemi con le sostanze pesanti. Il rapporto 2006, curato da Raimondo Pavarin e dallo staff dell'Osservatorio, conta 3.865 soggetti che rischiano a causa del consumo problematico: 2.902 eroinomani, 2.013 che si "fanno" in vena, 1.477 poliassuntori, 1.377 cocainomani, 351 alcolizzati, 131 oppioidi. Il rischio di morte per overdose, poi, e' in calo per gli utenti Sert, ma e' in aumento in citta'. Ma chi ammette di avere problemi e' inferiore al numero reale di persone che li hanno, e l'Osservatorio presume dal 2004 al 2006 un passaggio da 5.500 a 7 mila nella stima dei consumatori problematici di qualsiasi sostanza; da poco meno di 3.500 a poco piu' di 4.500 con l'eroina, mentre e' appena in calo, dopo un picco nel 2005, la "coca" (sempre sui 1.500 consumatori problematici stimati). Un ulteriore studio su 3.524 persone inquadra l'identikit dei consumatori di sostanze pesanti: il 52,6% non lavora, ha una eta' media di 35 anni, nel 32,5% non e' residente a Bologna, il 30% ha l'epatite C, il 18% e' femmina, il 16% e' straniero, il 7% e' positivo al test Hiv. Intanto, sono in aumento tra i residenti compresi tra 15 e 45 anni i consumatori di qualsiasi sostanza, ma non va tanto meglio con i non residenti e con gli stranieri che fanno uso di sostanze pesanti. Tra i cittadini non italiani con una eta' media di 30 anni, i consumatori di droghe pesanti sono in netta prevalenza maghrebini (quasi il 70%), non lavoratori (quasi il 90%) e non residenti (quasi l'80%) L'ipotesi infatti e' che gli stranieri residenti che lavorano siano piu' integrati e abbiano meno problemi. Una novita' del rapporto, ottenuta dall'incrocio coi dati del 118, e' la localizzazione delle zone della citta' dove si consuma in maniera piu' rischiosa: i numeri indicano 171 interventi nell'area di piazza Verdi, 106 in zona stazione, 102 in Don Minzoni, 55 al Navile, 49 a San Donato, 42 in via Carracci e limitrofe, 39 tra via Massarenti e San Vitale. Il rapporto sulle dipendenze 2006 conta anche 3.389 contatti con i Sert e come capita ogni anno, una prevalenza di morti tra coloro che lo hanno abbandonato o che non si sono lasciati aiutare. I morti per overdose nel 2006 sono 30 (19 nel 2005) meta' dei quali sconosciuti ai Sert, con una eta' media di 34 anni, piu' della meta' non residenti: cinque stranieri (Algeria, Marocco, Tunisia), otto fuori regione (Puglia, Sicilia, Lazio, Campania e Veneto). Nei Sert negli ultimi anni tra gli eroinomani sono aumentati gli stranieri e i non residenti, sale l'eta' media, le persone con un titolo di studio medio alta, la quota dei poliassuntori. Sono in crescita anche le donne, le persone con carcerazioni pregresse, mentre scendono i soggetti positivi al test Hiv e epatite c. E come accade da qualche hanno, invece, i cocainomani hanno un profilo tipico: un'alta percentuale lavora, ha alta scolarita' e una situazione abitativa normale, poche persone sono state in carcere, mentre molte bevono grandi quantita' di alcolici. E l'alcool e' la croce dichiarata di circa 2.500 persone nell'area metropolitana di Bologna nel 2006 (erano 2 mila e rotti nel 2005), pure se le stime prevedono 7 mila cittadini che hanno un problema con l'alcool. Intanto, i ricoveri per patologie correlate all'alcool hanno toccato quota 1.376: diminuiscono i rioveri per danni epatici (51%), dipendenza (33%) e aumentano invece quelli per abusi che sono piu' di 100, per una percentuale del 15% del totale. (Dire) 24-10-2007 Canada. Quebec. In piccole dosi, la cannabis e' un antidepressivo Una sostanza sintetica, simile al THC, assunta in piccole dosi potrebbe essere un efficace antidepressivo, ma con dosi massicce potrebbe produrre l'effetto contrario e accentuare nei malati i sintomi. E' noto in medicina che la scarsita' di serotonina conduce alla depressione, e sono disponibili sul mercato alcuni medicinali (Prozac e Celexa) che cercano di aumentarne la concentrazione nel cervello. Quest'ultima ricerca rivela che anche la cannabis aumenta la serotonina, ma in piccole dosi. A cavie di laboratorio sono state iniettate dosi di cannabinoidi sintetici (WIN55,212-2) e sono state sottoposte a tests specifici. I ricercatori hanno verificato l'efficacia dei cannbinoidi dato l'aumento di attivita' dei neuroni produttori di serotonina. "Ma un aumento nelle dosi ha rovinato i positivi effetti raggiunti", ha dichiarato la dottoressa Gabriella Gobbi della McGill University. "Piccole dosi sono un potente antidepressivo, ma aumentandole si e' visto diminuire la serotonina nel cervello delle cavie. Abbiamo dimostrato un doppio effetto: con un basso dosaggio si aumenta la serotonina, ma con un aumento si procura l'effetto contrario". La Gobbi, e il gruppo dei ricercatori dell'universita' canadese che stanno studiando le potenzialita' della cannabis come antidepressivo, ha aggiunto: "Come psichiatra ho notato che diversi pazienti, depressi, nel passato avevano fumato la cannabis. Da articoli scientifici sappiamo che malati di sclerosi multipla e aids fumatori di cannabis a scopo terapeutico sono soggetti a sbalzi di umore, ma non c'erano studi specifici che dimostrassero la funzione antidepressiva della cannabis". La ricerca e' pubblicata sul "Journal of Neuroscience" ed e' stata condotta dalla dottoressa Gabriella Gobbi, della McGill University, e dal Centro di ricerche Fernard Seguin dell'Ospedale Louis-H Lafontaine, dall'universita' di Montreal, dai dottorandi Francis Bambico e Noam Katz, e dal dottor Guy Debonnel del dipartimento di psichiatria della McGill. 24-10-2007 Italia. Umbria. Botta e risposta An-Prc sulle narcosale 'Il partito umbro di Rifondazione comunista ha presentato un programma di contrasto al traffico di stupefacenti, all'aumento delle tossicodipendenze e a quello delle morti per overdose. Tra i punti del programma, quello su cui non potremo mai essere d'accordo e' la riduzione del danno, in cui trova giustificazione l'ultima proposta di sperimentare le cosiddette 'stanze del buco' per la somministrazione controllata dell'eroina'. Dopo la conferenza stampa di Rifondazione comunista della scorsa settimana sul problema droga in Umbria, e' Franco Zaffini, capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio regionale, a prendere la parola dichiarandosi 'convintamente contrario a una politica che non mira a risolvere i problemi, ma soltanto a trovare il modo migliore per conviverci'. 'Non ci meraviglia che anche l'Umbria paleocomunista sia arrivata a parlare delle stanze del buco, dopo il parere favorevole del ministro Ferrero, quello del ministro Turco, e dopo le prime sperimentazioni nel Comune di Torino, approvate dal sindaco Chiamparino. Non ci meraviglia perche' la proposta non e' altro che un nuovo passo verso la liberalizzazione della droga, a cui la sinistra radicale ha da sempre aspirato, contrariamente ai proclami sulla prevenzione e sulla rieducazione sociale dei giovani nel rispetto della vita e dell'individuo'. 'A questa proposta noi rispondiamo con la linea seguita dalla legge Fini-Giovanardi, quella della tolleranza zero. Nelle scuole insegnano ai ragazzi che la droga e' la rovina della societa', perche' uccide i giovani. Sara' difficile spiegare a quei ragazzi che pero' c'e' qualcuno al governo che propone delle stanze dove ti iniettano eroina sotto controllo medico. Ed e' assurdo prospettare un servizio del genere quando nei locali pubblici ti fanno la multa se fumi una sigaretta. La politica antidroga della sinistra e' di una incoerenza molto grave, incoerenza di cui porta il vessillo lo stesso ministro alla Salute, che ora strizza l'occhio alla somministrazione controllata di eroina, ora grida all'allarme alcol, che definisce 'peggio della droga' (e propone l'intensificare dei test sulle strade e fuori dalle discoteche) ora parla di controlli Nas nelle scuole perche' i ragazzi cominciano ad avere il fumo in tasca a 12 anni'. 'Le proposte a vanvera del Prc non ci interessano, ne' possono interessare le famiglie dei tanti giovani che si drogano fino anche a morire. La riduzione del danno non salva la vita ai tossicodipendenti. Le stanze del buco sono una soluzione per chi non vuol vedere il problema. Non credo che a chi le propone, piacerebbe sapere che il proprio figlio ridotto a uno straccio morente e' dentro una stanza dove qualcuno si cura di dargli la dose quotidiana di veleno'. 'La polemica attivata da Zaffini contro la proposta avanzata da Rifondazione comunista per aggredire l'emergenza overdose a Perugia ed in Umbria, dimostra ancora una volta l'incapacita' di cogliere tutti gli aspetti del problema, dalla profonda modificazione dell'offerta di sostanze all'altrettanto radicale modificazione delle tipologie di assunzioni': cosi' il capogruppo del Prc in Regione, Stefano Vinti, replica al capogruppo di An sul tema delle cosiddette 'Stanze del buco'. Vinti definisce 'un dato drammatico' quello delle 13-14 overdose mortali a Perugia nel 2007 e tre-quattro a Terni, 'da affrontare non con vuoti slogan, ma con politiche innovative. La nostra proposta, dopo decenni di azioni inefficaci basate sul deterrente penale, si orienta su una strategia integrata, fondata su prevenzione, riduzione del danno, riabilitazione, regressione del narcotraffico, partecipazione'. 'E' necessario - per Vinti - un complesso di iniziative che preveda l'aumento delle azioni di contrasto al traffico di sostanze riducendo l'approccio penale al minimo necessario, interventi mirati a contrastare i livelli alti dello spaccio, intercettando il riciclaggio e gli investimenti dell'economia legale delle risorse 'lavate'. Occorre poi separare i mercati delle sostanze in base alla loro pericolosita' sociale, sviluppare un modello di prevenzione strutturato e valutabile, come pure agevolare l'accesso ai servizi delle terapie sostitutive, potenziando l'offerta di sostegno psico-sociale. Bisogna inoltre aumentare le azioni di riduzione del danno, incrementare la distribuzione dei farmaci salvavita anche attraverso l'utilizzo delle forze dell'ordine, sviluppare azioni comuni tra citta' limitrofe per evitare l'effetto calamita, sviluppando un sistema di allerta rapido interregionale. Tra i i consumatori occorre poi diffondere la pratica del pill testing, lavorando ad azioni di mediazione sociale sulla percezione del fenomeno'. Per Vinti occorre anche 'avviare protocolli d'intesa tra forze dell'ordine e servizi, per coordinare le azioni di prevenzione e contrasto, attivare un'informazione capillare presso scuole e discoteche sulla nocivita' delle droghe e sperimentare luoghi protetti e sotto il controllo medico, per i tossicodipendenti sfuggiti alle relazioni con la famiglia, ai servizi sociali, fuggiti dalle comunita' terapeutiche, cioe' coloro che hanno un'alta probabilita' di morire come cani abbandonati lungo un marciapiede di periferia o in un parcheggio'. Da ultimo, Vinti segnala anche la necessita' di allestire dei servizi di pronto soccorso metadonico, di rafforzare i Sert e di potenziare le unita' di strada. Infine 'e' necessario e urgente modificare le leggi Fini-Giovanardi e Bossi-Fini'. 24-10-2007 Italia. Padova. Ricerca: diciottenni propendono all'uso di droga Diciottenni al microscopio in un'indagine scientifica promossa dall'azienda ospedaliera Universita' di Padova (Progetto di Prevenzione Andrologica Permanente 'Il ruolo della scuola e delle altre istituzioni'): l'identikit che se ne ricava non e' tra i piu' entusiasmanti. I giovani che hanno appena raggiunto la maggiore eta' risultano afflitti da mille problemi: hanno genitori non troppo giovani, sono spesso soli, alti piu' del normale, sovrappeso, non praticano sport, hanno problemi della sfera sessuale con disfunzioni, anche se praticano sesso, spesso non protetto, e consumano droghe varie. L'esito di questa indagine e' stato presentato oggi a Padova dal professor Carlo Foresta, promotore dello studio e direttore del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell'azienda ospedaliera Universita' di Padova. L'analisi statistica dei risultati e' stata eseguita da Stefano Campostrini della Cattedra di Statistica sociale dell'Universita' Ca' Foscari di Venezia. Coinvolti nel progetto 42 istituti superiori di Padova e provincia con 1211 studenti maggiorenni di sesso maschile frequentanti l'ultimo anno di studi, dei quali 932 si sono sottoposti a visita andrologica. Per 500 di loro e' stato necessario condurre approfondimenti attraverso esami del liquido seminale, per 379 si e' proceduto a sottoporli ad ecodoppler. L'indagine si e' svolta tra dicembre 2005 e maggio 2007. Ed ecco quanto si apprende dallo studio: il 26 per cento dei diciottenni intervistati ha un padre con oltre 55 anni di eta'. Aumenta dunque la distanza anagrafica tra genitori e figli. Un diciottenne su due ha un fratello, uno su sei e' figlio unico. E' la generazione della solitudine quella che vede protagonisti i ragazzi nati nel 1988: il 56,7 vive con un fratello, il 16,1 solo con mamma e papa', il 19,2% ha due fratelli, il 5,9 tre, l'1,3 quattro, lo 0,7 % da cinque in su. La famiglia si va dunque sempre piu' assottigliando. Dal punto di vista strutturale i 'nuovi' diciottenni sono alti, mediamente 178,85 centimetri, piu' robusti, il peso medio e' 72,41 kg. Un dato preoccupante: il 19.6% e' soprappeso o obeso. Un diciottenne su quattro non pratica nessuno sport, una percentuale di sedentari in crescita di quattro punti percentuali l'anno. Nel 2007 a non fare sport e' il 24,4 per cento dei maggiorenni, nel 2006 era il 20,1%. Oltre alle ore di educazione fisica previste dall'orario scolastico, il 15,1 dedica all'attivita' sportiva da una a due ore alla settimana, il 33,9 % da tre a sei, il 21,4 % da sette a dieci, il 5,3% piu' di dieci. Un giovane su tre presenta un'alterazione dei parametri del liquido seminale che potrebbe tradursi in un significativo deficit della capacita' di procreare, andando a incidere sulla fertilita'. In altre parole, la qualita' del liquido seminale non rientra nel range della normalita' in una percentuale tra il 30 e il 40 per cento dei diciottenni. Le cause? Varicocele, ginecomastia, ipotrofia testicolare, obesita' per citare le piu' comuni. "E' fondamentale - commenta Foresta - che, come avviene per le donne con l'abitudine ormai consolidata di periodiche visite ginecologiche, anche i maschi, che ora non possono piu' contare su quel primo approccio andrologico che era la visita di leva, adottino una cultura della prevenzione delle malattie dell'apparato sessuale. Disturbi che, se non intercettati per tempo, possono tradursi in gravi problemi in grado di minare sia la salute del soggetto sia la sua capacita' riproduttiva". A 18 anni il 58% dei ragazzi ha gia' avuto rapporti sessuali completi e il 54% di questi senza la minima protezione, non solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche per difendersi da malattie sessualmente trasmissibili. Cresce la voglia di sesso (nel 2006 erano 53 ragazzi su 100 quelli che ammettevano di aver consumato) e cresce l'incoscienza (nel 2006 prevalevano i rapporti protetti). Le informazioni? Un giovane su tre definisce scarsa o assente la sua conoscenza in tema di sessualita', contraccezione e malattie sessuali. Con chi ne parla? Con gli amici soprattutto (67%) ma notizie in merito provengono anche da film e tv (45), libri (36), giornali (35), per appena il 27 per cento dai parenti, per il 22% dal medico. Entro i 14 anni un ragazzo su tre ha gia' provato le sigarette, aumenta pure l'abitudine a trasformare questa sperimentazione in pratica continuativa: il 77% dei ragazzi che attualmente fumano (42 su 100, lo scorso anno erano 33 su 100) lo fa ogni giorno (contro il 72% del 2006). Il 64% dei giovani beve alcolici soprattutto nei week-end. Ed ancora: il 58,5 per cento dei giovani ha provato hashish o marijuana (nel 2006 era il 49,3), l'11,9% caina (contro il 7,7), il 5,7-5.4% ecstasy (era il 3,4). Anche per le sostanze stupefacenti cresce la frequenza: a consumare marijuana o hashish almeno una volta alla settimana e' l'8,4 per cento dei giovani del 2007 contro il 5,6 del 2006, ogni giorno il 5,7% a fronte del 2,7% dello scorso anno. Infine l'ultimo dato: il 30 per cento dei diciottenni che hanno avuto rapporti sessuali senza ricorrere al preservativo risulta positivo al Papilloma virus (Hpv), cosi' come il 6% di chi ha avuto rapporti protetti, a testimonianza che il rischio di contagio esiste ed e' tangibile. Solo l'astinenza cancella qualsiasi pericolo. "Abbiamo riscontrato la presenza del virus Hpv in un numero consistente di ragazzi che avevano avuto le loro prime esperienze sessuali - osserva Foresta - nella maggior parte dei casi si tratta di tipi di Papilloma virus non strettamente correlati a patologia tumorale. Anche se spesso il virus viene eliminato spontaneamente entro due anni, questi dati impongono una riflessione sull'utilita' di vaccinare da Hpv, oltre le giovani ragazze, anche i maschi prima che si accostino ai rapporti sessuali'. 24-10-2007 Italia. Piemonte. Informazione e test della saliva per la guida sicura Parte in Piemonte una campagna per la guida sicura che invita a non mettersi al volante dopo avere assunto droghe o psicofarmaci. L'iniziativa e' dell'assessore alla Polizia Locale, Giovanni Caracciolo. L'iniziativa prevede la distribuzione di materiale informativo e interventi di controllo con l'utilizzo di test della saliva, in grado di fornire risultati sulla presenza di droghe e farmaci in pochi minuti. Gli automobilisti che vengono colti alla guida con risultati positivi al test vengono accompagnati presso una struttura sanitaria per ulteriori accertamenti. Chi si rifiutera' dovra' pagare una sanzione fra 2.500 e 10 mila euro, con il ritiro della patente, il fermo del veicolo e il successivo ordine del prefetto a sottoporsi a visita medica. Se gli accertamenti confermeranno l'esito positivo del test della saliva scatteranno le sanzioni previste dalla legge: ammenda da mille a quattromila euro, arresto fino a tre mesi, sospensione della patente da sei mesi a un anno. I controlli scatteranno a tappeto nei territori dei comuni aderenti alla campagna. A Torino ci saranno controlli particolari fra le 23 e le 5 del mattino del 25 ottobre, del 16 novembre e del 15 dicembre. Potranno far sottoporre i guidatori al test della saliva sia le pattuglie della polizia stradale, sia quelle della polizia municipale. 'La ricerca internazionale -commenta Caracciolo- ha recentemente messo in evidenza il fenomeno dell'incidentalita' stradale correlato in generale all'uso di sostanze psicoattive, alcol compreso. Uno studio condotto in Austria ha evidenziato come il 12% di feriti in incidenti stradali aveva consumato droghe prima del sinistro e il 27% era sotto l'effetto di farmaci'. 'In Italia non ci sono studi specifici. Ma i dati relativi ai controlli della Polizia Stradale evidenziano che nel 2007, fino a oggi, ci sono state 575 patenti ritirate per guida sotto effetto di stupefacenti e 3.368 conducenti risultati positivi ai controlli. I numeri non elevati rispecchiano il fatto che i controlli sono ancora pochissimi'. 'E' necessario aumentare la consapevolezza del cittadino circa la pericolosita' del consumo di sostanze abbinato alla guida di un veicolo, siano esse sostanze illegali oppure psicofarmaci prescritti dal medico curante, che sono sicuramente indispensabili per la salute del cittadino ma non compatibili con la sicurezza alla guida'. 24-10-2007 Italia. Roma. De Bosi (Idv): mettere fine agli smart shop 'A Roma proliferano gli smart shop', negozi in cui e' possibile acquistare le cosiddette 'smart drugs', droghe furbe, 'negli ultimi 48 mesi sono il 57 per cento in piu'' con un 'aumento stimato dei volumi di guadagno del piu' 300 per cento negli ultimi due anni solo nella capitale'. Lo ha detto il presidente della commissione sicurezza del Comune di Roma Mauro de Bosi. 'Sappiamo da una recente pubblicazione dell'Istituto superiore di sanita' che, se da un lato molte di queste merci promettono l'aumento delle capacita' cerebrali e fisiche, poi alla stregua delle droghe illegali diventano causa di numerosi incidenti, di comportamenti violenti, di disagio psichico o di ricoveri per malori'. Secondo De Bosi, 'l'iter per la loro messa al bando prevede un larghissimo lasso di tempo prima che vengano effettuate le dovute ricerche e che successivamente le autorita' competenti in materia le dichiarino illegali'. Denunciando che 'le varie erbe vengono vendute come profumatori ambientali o semi da collezione', Bosi ritiene 'doveroso, unitamente al comparto scientifico, lanciare un messaggio esclusivamente di allerta, su questa realta' potenzialmente dannosa'. 24-10-2007 Italia. Milano. Denuncia: niente accoglienza per ex-tossicodipendenti Un appello alle comunita' di accoglienza perche' aiutino una giovane italiana di 21 anni, ex consumatrice di cocaina ma pronta a costruirsi una nuova vita, che non riesce a trovare un posto dove dormire a Milano. A lanciarlo all'Adnkronos e' Adelina Alma Sejdini, ex prostituta albanese salvata, dopo 4 anni di violenze, dalle forze dell'ordine italiane e ora impegnata in aiuto delle vittime della prostituzione e non solo. "Non si trova una comunita' che possa aiutarci", afferma Adelina che ospita gia' da qualche giorno la giovane, per la quale ora cerca l'appoggio di una struttura. "Abbiamo bussato alla porta di molte associazioni ma per gli ex-tossicodipendenti non si trova un letto dove dormire. Purtroppo in questa societa' e' difficile fare del bene". 25-10-2007 Usa. California. Governatore firma legge per finanziare programmi di scambio siringhe Il governatore Arnold Schwarzenegger ha firmato la legge "Bill 110, presentata da John Laird, parlamentare democratico, che consente ai Consigli comunali di comprare siringhe sterili usando i fondi statali per la prevenzione dell'Hiv. La legge, presentata con il supporto della Drug Policy Alliance e della Fondazione San Francisco Aids, consentira' di salvare vite umane e le finanze pubbliche, perche' sara' possibile controllare a livelli locale l'utilizzo dei fondi statali. Secondo la legge attuale, i Governi locali sono responsabili per l'autorizzazione ed il controllo dei programmi di scambio siringhe pulite, importanti per ridurre i contagi di Hiv/Aids ed altre malattie infettive. Ma gli enti locali non sono stati in grado di usare i fondi statali per finanziare questi programmi in quanto non autorizzati specificamente dal Parlamento statale. La Bill 110 premettera' di usare i fondi secondo le necessita' locali. 25-10-2007 Usa. California. Marijuana come antidolorifico Nel numero di novembre della rivista scientifica Anesthesiology sara' pubblicata la ricerca sulla marijuana e la sua efficacia sulla riduzione del dolore, ma solo se assunta in piccole quantita'. "La nostra ricerca ha rivelato un'ampia gamma di risultati: un basso dosaggio e' inefficace, una dose media puo' avere funzioni antidolorifiche, e un alto dosaggio aumenta il dolore", ha dichiarato il dottor Mark S. Wallace, dell'Universita' della California, San Diego. Wallace e il suo team hanno studiato gli effetti della marijuana come antidolorifico su 15 volontari, sani, facendogli fumare una dose bassa, media o massiccia di cannabis (graduando il THC), oppure un placebo. Il dolore era provocato da una iniezione di una sostanza chimica presente nel peperoncino piccante. Cinque minuti dopo aver fumato, nessuna delle tre dosi ha dato alcun sollievo al dolore, ma 45 minuti dopo, per coloro che avevano fumato la dose media, il dolore era significativamente ridotto. Mentre l'alto dosaggio di marijuana aveva provocato un incremento nel dolore. Il basso dosaggio non faceva registrare alcun effetto. 25-10-2007 Italia. Cesena: ai Sert mille tossicodipendenti Aumentano i tossicodipendenti che si rivolgono al Sert, cala l'eta' media dei nuovi utenti. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto dell'attivita' 2006 del Sert di Cesena e che saranno presentati sabato nel corso di un convegno. L'anno scorso si sono rivolti al servizio 1001 tossicodipendenti, contro i 766 nel 2005: 502 sono stati presi in carico ed inseriti in un percorso terapeutico strutturato (88 nuovi, 414 gia' in carico o riammessi), 200 sono i provvisori, cioe' i soggetti che hanno avuto contatti con il servizio durante l'anno, ma che non hanno aderito ad un percorso terapeutico strutturato, 62 i definitivi, gia' conosciuti non in carico ma con prestazioni nell'anno, 237 appoggiati: soggetti gia' in carico al Sert di residenza, ai quali il Sert di Cesena assicura la continuita' terapeutica durante la permanenza nel territorio cesenate. Questi dati nel loro insieme evidenziano come nell'ultimo anno vi sia stato un incremento degli accessi complessivi al servizio (+18,4%). I tossicodipendenti accedono ai servizi nella maggioranza dei casi spontaneamente (59,0%) o attraverso le forze dell'ordine (12,4%) o tramite il carcere (5,6%). La percentuale di utenti di sesso femminile (19,3%) e maschile (81,7%) conferma la differenziazione di genere, che caratterizza il fenomeno della tossicodipendenza, anche se va rimarcato che tale differenza tende ad assottigliarsi nei nuovi utenti, fra i quali le donne raggiungono il 25%. Se prendiamo in considerazione l'eta' si evidenzia come a fronte di un leggero ma costante incremento dell'eta' media generale, che sottolinea la natura cronica della tossicodipendenza e il protrarsi dei percorsi di cura, si registri, un abbassamento dell'eta' media dei nuovi accessi. Si tratta di una utenza nella maggior parte dei casi celibe/nubile nella, che vive una situazione abitativa spesso problematica, con un livello scolastico medio basso, con un discreto inserimento nel mercato del lavoro. L'eroina si conferma la principale sostanza d'abuso primario, registrando una lieve flessione (71,1%, rispetto al 71,9% del 2005). Seguono cocaina 14,1%, in continuo trend ascendente, e la cannabis 11,2%, stabile sui livelli dell'anno precedente. Il rapporto da' conto anche degli alcoolisti che nel 2006 si sono rivolti al Sert: 238, contro i 181 del 2005. Dopo la flessione registrata nel 2000 che aveva portato a 80 gli utenti in carico, continua anche per il 2006 il trend ascendente. Tale incremento e' coinciso con una modifica organizzativa interna al servizio che ha portato alla creazione di una "equipe alcol" che opera esclusivamente sui pazienti alcolisti. Gli alcolisti in carico sono prevalentemente maschi (66,9%), la quota di femmine nel 2006 si attesta al 33,1%, in calo rispetto all'anno precedente (35,7%), comunque molto al di sopra del dato regionale che per il 2005 era pari al 26,5%. Considerando l'eta' la fascia prevalente va dai 40 ai 49 anni (32,6%); il 58,6% ha, comunque, un'eta' compresa fra i 30 e i 59 anni; rispetto all'anno precedente si registra un aumento degli alcolisti con piu' di 50 anni, e una lieve contrazione di tutte le altre fasce. Rispetto al dato regionale, si rileva una maggiore presenza degli alcolisti piu' giovani, al di sotto dei 39 anni. In generale negli ultimi anni si sta verificando che i nuovi utenti registrano una eta' media superiore a quelli gia' in carico al Sert. Emerge il quadro di un alcolista che ha, o ha avuto, esperienze di convivenza e matrimonio e che in prevalenza vive fuori dal nucleo famigliare di origine. Ha una scolarita' bassa, salvo eccezioni, ha una attivita' lavorativa regolare o una pensione. Il vino rimane la bevanda d'abuso prevalente piu' diffusa (57,9% dei casi), che torna ai massimi livelli e che interessa trasversalmente le diverse classi di eta'. A seguire, i superalcolici, in significativo calo, e la birra, il cui dato rimane costante. 25-10-2007 Italia. Al via dibattito parlamentare su riforma Fini-Giovanardi E' iniziata in commissione giustizia alla Camera la discussione sulle proposte di legge volte a superare la Fini-Giovanardi sulle droghe. "Una legge -sottolinea il vicepresidente della Camera, Carlo Leoni (Sd)- inutilmente punitiva e discriminatoria verso i giovani. Le nuove proposte si concentrano sulle politiche di depenalizzazione e di riduzione del danno che in molti paesi europei sono da tempo adottate con indubbio successo. Anche su questo tema si comincia finalmente ad attuare il programma dell'Unione per superare la filosofia e la pratica proibizionista, che si e' palesemente rivelata non solo dannosa ma del tutto inefficace". Con le relazioni dei due relatori, e' stato avviato stamani, dalle commissioni giustizia e affari sociali della Camera riunite in seduta congiunta, l'esame delle proposte di legge di iniziativa parlamentare di riforma del Testo Unico sulla droga, la legge 309 del 1990. Ne da' conferma il presidente della Commissione affari sociali, Mimmo Luca', che preannuncia la sua intenzione di chiedere una serie di audizioni di 'tutti i soggetti legati a vario titolo al mondo della tossicodipendenza'. 'Proporro' all'ufficio di presidenza, insieme al presidente della commissione giustizia Pisicchio -ha riferito Luca' all'Ansa- di avviare una fase di audizioni dei soggetti che, a diverso titolo, sono collegati a questo mondo, come le istituzioni locali, i Sert, le comunita' di accoglienza, il comparto sanita', il terzo settore e cosi' via'. 'Vogliamo anche capire cosa pensano delle esperienze condotte finora in Italia, a che punto siamo, quali sono le sostanze che circolano. Prima di mettere mano a una normativa, bisogna avere la piena consapevolezza di come stanno le cose nella realta''. Base della discussione, ha confermato Luca', sono la proposta Boato e tutte le altre pdl depositate. 'Manca il ddl del governo e noi prendiamo atto di questo. Si va avanti con l'iniziativa parlamentare'. 25-10-2007 Ue. Parlamento: si' alla produzione controllata di oppio in Afghanistan La Plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi, con 368 voti a favore, 49 contro e 25 astensioni, una risoluzione proposta dal radicale Marco Cappato che chiede l'avvio di un progetto sperimentale, da realizzarsi su un'area limitata, di produzione di oppio in Afghanistan per fini terapeutici. Fra i voti contrari, quelli degli eurodeputati italiani di An e di Forza Italia, mentre la grande maggioranza del gruppo Ppe (a cui Fi appartiene) ha votato a favore, come tutta la sinistra, i Verdi e i liberaldemocratici. Per Vittorio Agnoletto, eurodeputato della Sinistra Unitaria Europea (Gue), si tratta di "un voto importantissimo" perché propone "un approccio nuovo". Fino ad oggi, spiega Agnoletto, "l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc) e l'azione condotta sul campo dalla Nato, hanno investito risorse ed energie essenzialmente sull'eradicazione manu militari delle piantagioni. Il risultato è stato un fallimento totale: secondo i dati Onu nel 2001, prima dell'invasione dell'Afganistan, la produzione di oppio era di 185 tonnellate, diventate 6.100 nel 2006; gli ettari coltivati ad oppio nel 2001 erano 8.000 e nel 2006 165.000". Il progetto sperimentale propugnato dall'Europarlamento "rappresenta tra l'altro un'opportunità per molti paesi che oggi non possono permettersi di acquistare morfina, farmaco notoriamente prodotto a partire dall'oppio", osserva Agnoletto, che sottolinea come, allo stesso tempo, verrebbe "identificato uno sbocco nel mercato legale per una parte della produzione di oppio, aiutando in tal modo migliaia di contadini a sottrarsi dal potere e dal controllo dei narcotrafficanti". Intervenendo al Parlamento Europeo, Salvatore Tatarella (An-Uen) si e' detto decisamente contrario alla legalizzazione della coltivazione di oppio in Afghanistan. "La proposta e' contenuta -riferisce lo stesso Tatarella in una nota- nelle conclusioni del rapporto dell'onorevole Cappato, in votazione oggi al Parlamento di Strasburgo, che ipotizza la possibilita' di consentire la coltivazione dell'oppio a fini medicali". "La soluzione proposta dal radicale Cappato -ha sottolineato Tatarella- verrebbe intesa come un segnale di resa e di sconfitta nella lotta per il ripristino della legalita' e dello stato di diritto nella martoriata regione afghana e vanificherebbe gli sforzi e l'impegno della comunita' internazionale, delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea contro la diffusione della droga". Tatarella ha ricordato come anche il Governo afghano e l'International Narcotic Control Board siano contrari alla legalizzazione della coltivazione dell'oppio e favorevoli, invece, all'inasprimento delle misure per contrastarne la produzione. Il Partito Pensionati di cui il segretario nazionale Carlo Fatuzzo e' relatore-ombra per il gruppo del Partito Popolare Europeo, proporra' a Strasburgo la bocciatura della relazione del Parlamento Europea sulla produzione di oppio a fine terapeutici in Afghanistan. 'La trasformazione d'uso delle attuali coltivazioni d'oppio in Afghanistan, che riforniscono l'illecito mercato della droga nel mondo, per almeno il 50%, e' una pia illusione - ha dichiarato Fatuzzo - che non farebbe altro che agevolare i trafficanti di morte'. Alla richiesta di bocciare il documento si sono associati tutti i parlamentari europei di Fi, An, Udc, Lega. 'Il Partito Pensionati - ha proseguito il segretario nazionale - si augura che il Parlamento Europeo respinga questa relazione, che aprirebbe, a mio giudizio, una grave falla nella lotta alla droga'. Secondo Fatuzzo 'l'utilizzo dell'oppio afgano a fini terapeutici, vista la situazione politico-militare di quel Paese, e' impensabile e non farebbe altro che incrementare ulteriormente i traffici illeciti di questa droga'. 'La lotta alla droga - conclude - si fa bloccando proprio le grandi coltivazioni che generalmente si trovano in territori dove la legge e la legalita' sono in grave difficolta' o non esistono affatto e dove bande di terroristi o criminali comuni spadroneggiano'. "E' incredibile che il Parlamento europeo non prenda in considerazione ne' le richieste del governo afghano ne' le indicazioni delle Nazioni Unite che avevano chiesto il sostegno alle Istituzioni comunitarie per aiutare l'Afghanistan a eliminare i traffici illeciti di droga e a riconvertire le colture di oppio, differenziando lo sviluppo rurale". Lo afferma capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli, dopo il voto sulla relazione Cappato approvata oggi dall'aula di Strasburgo. "Soprattutto non si e' tenuto in considerazione che e' del tutto inutile aumentare la produzione legale di analgesici e psicofarmaci perche' c'e' un surplus di produzione di questi medicinali che gia' implementano il mercato nero", conclude Angelilli. "La leggerezza con cui il Parlamento europeo affronta temi cosi' importanti, che hanno una fortissima ricaduta sociale, e' incredibile. Il nostro voto e' importante come segnale contrario alla pericolosa deriva 'aperturista' di ampi settori della politica europea alla cultura e all'utilizzo della droga o di sostanze psicotrope utilizzate come droghe". Cosi' il capodelegazione della Lega Nord al parlamento europeo, Mario Borghezio, commenta il voto sulla relazione Cappato, approvata oggi dall'aula di Strasburgo. 'L'approvazione da parte del Parlamento Europeo della raccomandazione per l'uso a fini medici dell'oppio prodotto in Afghanistan e' una gran buona notizia'. E' quanto afferma il ministro per la Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, secondo il quale 'la decisione dell'Ue di prevedere la creazione di progetti pilota per la conversione di una parte delle colture dell'oppio per la produzione di farmaci costituisce la risposta migliore per sottrarre i contadini afgani dalla morsa dei mercanti di droga e dei cosiddetti 'signori della guerra' e delle narcomafie'. 'Si tratta -prosegue il ministro per la Solidarieta' Sociale- di una prospettiva che avevo sostenuto intervenendo, a nome del Governo Italiano, alla sessione della 'Commission on narcotic drugs' che si e' svolta a Vienna lo scorso marzo. Ritengo infatti -conclude Ferrero- che per la stabilizzazione dell'Afghanistan, paese martoriato da decenni di guerra, sia di grande importanza lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto e riconversione delle coltivazioni illegali di oppio'. 25-10-2007 Italia. Cassazione: risarcire Laura Antonelli per processo durato nove anni Laura Antonelli sara' risarcita dal ministero della Giustizia con 150 mila euro. La somma, disposta dalla Corte d'appello civile di Perugia nel maggio scorso, e' stata ritenuta oggi legittima anche dalla Cassazione (Prima sezione civile, sentenza 22280). Il ministero di via Arenula, il cui ricorso e' stato respinto, dovra' risarcire la protagonista di 'Malizia' per lo stress e la depressione in cui e' caduta per le lungaggini della giustizia nel processo per droga durato nove anni dal quale infine e' uscita assolta. Per la Suprema Corte, l'eccessiva durata del processo "ha senz'altro influito in maniera determinate sulla destabilizzazione psichica della Antonelli". L'attrice, che gia' quando la Corte di merito le aveva riconosciuto il maxi risarcimento aveva sostenuto che una parte della somma l'avrebbe destinata in beneficenza, era stata processata in seguito al ritrovamento nella sua villa di 24 grammi di cocaina. Condannata in primo grado nel 1991, aveva dovuto attendere nove anni per essere poi assolta. 25-10-2007 Italia. Umbria. Bocciata proposta An per istituire commissione sulla droga La Commissione speciale sul fenomeno tossicodipendenze in Umbria, proposta dal capogruppo di An Franco Zaffini, non supera l'esame preliminare, per poter accedere al voto dell'Aula. La Commissione affari sociali, presieduta da Enzo Ronca, a maggioranza, con tre voti contro e due a favore, ha respinto la proposta anche dopo aver ascoltato, nell'ultima seduta, i tre assessori regionali alla sanita', alle politiche sociali ed alla istruzione. Avviato, invece, l'iter della proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri di Prc-se Stefano Vinti e Pavilio Lupini, per istituire, nelle Asl dell'Umbria, il 'Servizio di assistenza odontoiatrica protesica ed ortesica', allo scopo di contenere i forti costi che attualmente gravavano sugli utenti. La proposta prevede l'utilizzo di personale medico dipendente delle stesse Asl e di appositi 'gabinetti odontoiatrici' da realizzare in tutti i distretti sanitari. La Commissione ha deciso di convocare sull'atto tre distinte audizioni: il 16 novembre, chiamando ad esprimersi i dirigenti di Asl ed aziende sanitarie; gli ordini professionali del settore odontoiatrico; le organizzazioni sindacali anche mediche e le associazioni dei consumatori. La Commissione ha esaminato anche la Petizione popolare di alcuni abitanti del Comune di Polino che chiedevano di poter usufruire dei fondi regionali stanziati dalla Regione per adattare le proprie abitazioni alle esigenze di anziani fisicamente autonomi. L'atto e' stato archiviato dopo aver ascoltato l'assessore alle politiche sociali Damiano Stufara, che ha evidenziato come la petizione di Polino potra' avere un esito positivo nell'ambito delle procedure di ripartizione dei fondi disponibili con il prossimo piano triennale di edilizia residenziale pubblica. Al momento mancano le previste richieste da parte del Comune di Polino. 'Non mi sorprende la bocciatura della commissione speciale sulla tossicodipendenza in Umbria, 'perche' viene da una maggioranza che pensa di risolvere la piaga della droga distribuendo ai tossicodipendenti falsi antidoti all'overdose o, peggio, aiutandoli a iniettarsi eroina in apposite stanze sotto controllo medico'. Cosi' Franco Zaffini; 'rimane pero' la delusione per la chiusura totale verso la possibilita' di un approccio diverso, scientifico e ponderato, a tutte le problematiche legate al fenomeno droga in Umbria, e resta il problema di voler curare malattie mortali con ricette fasulle'. 'Faremo una commissione droga esterna, se non sara' mantenuto l'impegno dei consiglieri di maggioranza a monitorare il fenomeno della tossicodipendenza in Umbria, individuando ed organizzando tutte le iniziative che si ritengano opportune': e' quanto annunciano i consiglieri regionali Aldo Tracchegiani (La Destra) ed Enrico Melasecche (Udc), dopo il 'no' in commissione ad una commissione speciale sulla droga. In una nota congiunta, Tracchegiani e Melasecche (che in commissione hanno votato a favore della proposta), sollecitano la maggioranza che ha respinto l'atto 00a rispettare l'impegno preso ed a riservare la dovuta attenzione al fenomeno tossicodipendenza'. 25-10-2007 Gb. Consumo diminuito del 21% dopo declassificazione cannabis Il consumo di cannabis tra i giovani in Gran Bretagna e' diminuito in maniera significativa da quando la sostanza e' stata declassata nel 2004. Secondo gli ultimi dati del ministero dell'Interno infatti, la percentuale di ragazzi tra 16 e 24 anni che ha fatto uso della droga e' scesa al 21% nel 2006/2007 rispetto al 25% nel 2004. Nel 1998 erano il 28%. L'impatto della nuova politica del 'confiscare e ammonire' introdotta nel 2004 ha inoltre portato ad un aumento della quantita' di sostanza requisita che per l'ultimo anno e' salita del 54%. Mentre viene segnalato come sempre piu' cannabis venga coltivata a livello domestico: nell'ultimo anno la polizia ha confiscato poco meno di 210 mila piante, l'82% delle quali in gruppi di meno di 50. Nonostante il consumo sia sceso, il premier Gordon Brown ha ordinato di rivedere la classificazione della cannabis dopo che da alcune ricerche e' emerso che nuove tipologie piu' concentrate di questa droga potrebbero avere un legame con alcuni disturbi mentali. Tra tutte le fasce d'eta', il 10% delle persone interpellate ha dichiarato di aver usato almeno un tipo di droga illegale nell'ultimo anno. 25-10-2007 Gb. Aumentati del 50% i militari positivi ai test antidroga Dal 2003, e' aumentato del 50% il numero del personale militare risultato positivo alle droghe, mentre e' triplicato quello positivo alla cocaina. Complessivamente, nel 2003 risultarono positive alle droghe 518 persone, di cui 112 alla cocaina. Nel 2006, 769 persone risultarono positive, di cui 340 alla cocaina. I positivi alla cocaina, cannabis, ecstasy e amfetamine (insieme) sono saliti da 136 a 423. I positivi all'eroina sono diminuiti da quattro ad uno, e da 85 a 73 quelli all'ecstasy, e da 103 a 95 sono diminuiti quelli positivi all'ecstasy mischiata con altre sostanze. I consumatori di cannabis sono diminuiti da 244 a 221, e per le metamfetamine il calo e' stato da 25 a 19. Questi dati fanno parte relazione scritta che il ministro della difesa Derek Twigg ha inviato al parlamentare Tory Patrick Mercer. Secondo i dati di un'altra ricerca effettuata tra gennaio 2006 e settembre 2007, su 21,957 dipendenti della Marina Militare testati, sono risultati positivi alle droghe l'88%, nell'esercito, su 164.00 tests, lo 0,85%, e nella RAF su 21.554 lo 0,13%, specialmente per droghe di Classe A. 26-10-2007 Italia. Morire per due piantine di marijuana E' morto in carcere un uomo di 54 anni, arrestato per il possesso di due piantine di marijuana, secondo quanto riporta Carta.org. Nella notte tra il 13 ed il 14 ottobre, l'uomo, Aldo Bianzino, e' stato trovato morto nella propria cella. L'autopsia ha riscontrato quattro emorragie cerebrali, traumi al fegato e due costole rotte, segni evidenti di una brutale aggressione. Segnaliamo questo articolo di Sarah di Nella apparso su Carta.org il 24 ottobre scorso: Ucciso in carcere dal proibizionismo. 26-10-2007 Italia. Torino. Domani ultimo tavolo raccolta firme su petizione narcosala Domani, sabato 27 ottobre, a Torino, in via Garibaldi n° 14 (sotto i portici di p.zza Castello angolo via Roma, in caso di pioggia), dalle ore 11:00 alle ore 13:00, si terrà l'ultimo tavolo di raccolta firme sulla petizione popolare per l'istituzione di almeno una narcosala in città. I presentatori della petizione (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta - Alessandro Orsi/Malega 9 - Franco Cantù/Forum Droghe) hanno dichiarato: Pur avendo già superato le 800 firme necessarie per la presentazione della petizione in consiglio comunale, continuiamo nel nostro impegno per informare e sensibilizzare la cittadinanza relativamente alle sale del consumo. Continuiamo sulla strada del dialogo e del confronto, per l'affermazione di una cultura laica e scientificamente fondata, che crediamo sia il presupposto necessario per governare efficacemente il fenomeno delle dipendenze, al di là di prese di posizione ideologiche e strumentalizzazioni politiche. Apprezziamo l'impegno del Presidente Levi e del vice presidente Castagno della circoscrizione 8 (San Salvario), che insieme alla consigliera Pautasso hanno partecipato mercoledì sera ad un dibattito su "sicurezza e riduzione del danno", da noi organizzato presso la sede circoscrizionale, dichiarandosi favorevoli alla sperimentazione delle narcosale e sottoscrivendo la nostra petizione popolare. Ci spiace dover segnalare la totale assenza di rappresentanti delle forze politiche contrarie all'iniziativa, che hanno perso l'ennesima occasione di confronto; certo, è molto più comodo e redditizio per loro lucrare sulla paura e sull'insicurezza dei cittadini! Speriamo che il dibattito di San Salvario possa essere replicato anche in altre circoscrizioni; rivolgiamo un appello ai presidenti e ai consiglieri delle forze di maggioranza, affinché seguano l'esempio dei loro colleghi della Circoscrizione 8. 27-10-2007 Cile. Cosi' si spengono i sintomi dell'astinenza er 'spegnere' i sintomi dell'astinenza da droghe basta agire su una precisa area del cervello chiamata insula. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori cileni, con uno studio, per ora effettuato solo su topi, pubblicato dalla rivista Science. Ricerche precedenti avevano gia' dimostrato che lesioni all'insula, un'area del cervello piu' piccola di una monetina, annullano il desiderio di fumare. Gli scienziati dell'universita' Cattolica del Cile hanno disattivato con un farmaco l'insula in topi precedentemente resi dipendenti da anfetamine. Nelle cavie trattate la dipendenza dalla droga e' sparita, ma e' ricomparsa al termine del trattamento. In un altro esperimento i ricercatori hanno iniettato ai topi il litio, un farmaco usato per disordini dell'umore che da' effetti collaterali sull'apparato digerente. In questo caso nei topi con l'isola disattivata gli effetti collaterali sono spariti. 'Questi risultati confermano che l'insula elabora le informazioni sullo stato del corpo e puo' controllare i comportamenti -spiega Fernando Torrealba, che ha coordinato lo studio- ma prima di applicarne i risultati all'uomo sono necessari altri studi'. 27-10-2007 Usa. Ohio. Senato: condanne uguali per il possesso di cocaina e crack Una nuova legge che regolamenta la cocaina e' stata approvata dal Senato dello Stato. La legge equipara le pene della cocaina a quelle del crack. La legge vigente prevede, infatti, condanne meno severe per il possesso della cocaina, rispetto al crack. Il senatore Ray Miller, tra i propositori del disegno di legge, ha ricevuto il sostegno dei pubblici ministeri. La legge, approvata con 32 voti a favore e nessuno contrario, prevede un costo aggiuntivo per le prigioni statali di circa 25 milioni di dollari. 28-10-2007 Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: sconfitta mozione centrodestra in Consiglio Circoscrizione 6 Giovedì scorso, in serata, il Consiglio della Circoscrizione 6 di Torino (sul cui territorio c’è il Parco Stura, tristemente noto come “Tossic Park”) ha respinto a larga maggioranza una mozione presentata dal centrodestra contro l’ipotesi di istituire una narcosala sul territorio comunale. La maggioranza di centrosinistra aveva proposto di affrontare la questione dopo una serata di approfondimento (che si terrà comunque il 21 novembre); il centrodestra ha voluto andare subito al voto; vi è stato un lungo e appassionato dibattito (17 interventi), al termine del quale si è registrata, nelle file del centrosinistra, una sola astensione di un consigliere della Margherita e il voto compatto degli altri. I promotori della petizione popolare per l’istituzione di una narcosala a Torino (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Franco Cantù/Forum Droghe – Alessandro Orsi/Malega9) hanno dichiarato: “L’intento del centrodestra era evidente: coalizzare tutte le circoscrizioni di Torino contro il Consiglio Comunale, facendo approvare mozioni anti-narcosala con il concorso di esponenti del centrosinistra indotti a farlo sulla base della paura e del ricatto: “E se la facessero nel tuo quartiere, cosa vai a dire ai tuoi elettori?”. Il voto compatto della Circoscrizione 6, direttamente interessata in questi mesi dal problema “Tossic Park”, fa saltare il gioco del centrodestra e apre la strada per pronunciamenti analoghi in altri quartieri (il presidente della Circoscrizione 8/San Salvario si è già dichiarato pubblicamente a favore della narcosala). Puntare le proprie carte sulla paura e sull’insicurezza dei cittadini a volte non paga!”. 28-10-2007 Italia. Evo Morales: Paesi industrializzati responsabili per diffusione cocaina I cocaleros non sono i colpevoli della diffusione di cocaina nel mondo, lo sono molto di piu' i paesi industrializzati che producono l'agente chimico che trasforma la foglia di coca in cocaina e che con il segreto bancario coprono le fortune dei narcotrafficanti. Il presidente della Bolivia Evo Morales, a Rimini per le giornate di studio del Pio Manzu', ha con queste parole ribadito la politica del suo governo sui coltivatori di foglia di coca. Una coltivazione di cui Evo Morales, storico leader del sindacato dei cocaleros, ha fatto una bandiera politica. 'Abbiamo fatto una politica che non vuol sradicare la coltivazione delle foglie di coca, ma neanche liberalizzare la coltivazione perche' siamo consapevoli che una parte prende vie illegali. Abbiamo chiesto all'Onu di togliere la foglia di coca dalla lista delle sostanze stupefacenti, perche' non va confusa con la cocaina. La cosa peggiore e' che i cocaleros vengano fatti passare per narcotrafficanti e i consumatori di foglia per tossicodipendenti. L'agente chimico per trasformare la foglia di coca in cocaina viene prodotto nei paesi industrializzati e il segreto bancario che viene posto da molti paesi nasconde le fortune dei produttori. Se venisse abolito si potrebbero rintracciare i narcotrafficanti'. 28-10-2007 Italia. Federserd: ragazze dai 14 ai 16 anni consumano cocaina e alcol Le ragazzine fra i 14 e i 16 anni hanno scoperto la cocaina e la usano insieme all'alcol per potenziarne gli effetti: l'allarme, che conferma e aggrava i dati della Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze di quest'anno, giunge oggi dal Congresso di Federserd, la federazione nazionale dei servizi pubblici per le dipendenze, che ha aperto i suoi lavori a Sorrento alla presenza di 750 delegati provenienti da tutta Italia. Una trasgressione in piu', forse la piu' grave, dopo alcool, marijuana e psicofarmaci sottratti dall'armadietto di casa. Sono ragazzine che fanno parte di famiglie normali, integrate. Si conferma che le donne si avvicinano alla cocaina molto prima dei maschi, che usano questa droga dopo i 24 anni. Per quanto riguarda l'eta' della prima assunzione delle droghe, il limite rimane ancora intorno ai 13-14 anni, mentre e' piu' basso per quanto riguarda l'alcool. Ma questa non e' l'unica notizia preoccupante che danno gli operatori dei Sert, che a Sorrento studiano una strategia di responsabilizzazione che coinvolga chi si droga, chi cura il tossicodipendente, chi fa le leggi. L'altro allarme e' che un giovane su tre assume droghe: dalla marijuana, all'eroina, alla cocaina. E uno su due confessa che e' spesso avvicinato da gente che gli offre la droga. Ma non basta: un tossicodipendente su tre oggi in Italia ha problemi psichici, dalla paranoia all'ossessivita', all'aggressivita'. E cosi' diventa responsabile di atti di violenza, in casa e per strada, e questa violenza si scatena anche quando non e' alla ricerca di droga. Dal Congresso giunge quindi un preciso atto di accusa: 'siamo davanti ad una clamorosa insufficienza delle politiche contro la droga -dice Alfio Lucchini presidente della Federserd- sia a livello di Governo che delle Regioni e delle altre istituzioni. Vengono ignorate e talvolta emarginati gli operatori dei Sert che ogni giorno, quasi ogni ora, monitorizzano sul campo il 'calore' della situazione'. Un invito ai governi a superare le differenze ideologiche e a considerare la tossicodipendenza semplicemente come una malattia e' giunto oggi da Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell'Ufficio sulla droga e il crimine delle Nazioni unite (Unodc) di Vienna. Intervenendo con un videomessaggio all'apertura dei lavori del Congresso di Federserd, Costa ha insistito sul concetto di 'malattia' riguardo alla tossicodipendenza: 'Per la cura del cancro o della tubercolosi non ci sono divisioni politiche tra destra e sinistra, perche' sulla droga si'? E' una malattia, riconosciamolo!'. Il direttore dell'Unodc ha quindi reso noto che le Nazioni unite stanno proponendo all'Organizzazione mondiale della sanita' una 'vasta iniziativa congiunta sulla prevenzione e il trattamento delle dipendenze'. Il suo ufficio intende promuovere, insieme all'Oms, la creazione di una rete 'per gestire programmi appropriati'. E sara' necessaria, ha aggiunto Costa, una campagna contro lo stigma del tossicodipendente. Inoltre, intende sviluppare insieme all'Oms 'pratiche basate sulla scienza e sulla conoscenza'. L'obiettivo, ha concluso, e' quello di 'creare un partenariato globale per la cura delle tossicodipendenze' ma per farlo 'occorre la volonta' politica degli Stati membri'. Occorre 'riflettere se il carcere rappresenti la risposta idonea ed efficace per la problematica relativa ai tossicodipendenti': lo ha detto il direttore del Dipartimento di amministrazione penitenziaria (Dap), Ettore Ferrara. Premettendo di condividere 'le ragioni della giusta domanda di legalita' e sicurezza proveniente dalla societa' civile', Ferrara ha sottolineato la necessita', anche in conseguenza del grande sovraffollamento degli istituti penitenziari, di prevedere, per i tossicodipendenti che si macchiano di reati minori, misure alternative al carcere. Ferrara ha ribadito l'allarme sul sovraffollamento delle carceri, gia' lanciato di recente, fornendo anche le cifre che riguardano i tossicodipendenti. La percentuale di questi ultimi rispetto al totale dei detenuti, ha reso noto, si assesta fra un massimo del 33% al 31 dicembre 1991 e un minimo del 21% al 31 dicembre 2006. Un dato, ha sottolineato, frutto dell'indulto, ma che non deve far sperare se gia' nel primo semestre del 2007 questa percentuale e' aumentata. Al 30 giugno 2007, infatti, risultavano presenti 10.275 detenuti tossicodipendenti, pari al 23% circa dell'intera popolazione carceraria, una percentuale, ha sottolineato Ferrara, aumentata rispetto al dicembre 2006. Ecco quindi perch‚, secondo Ferrara 'le condotte illecite dei tossicodipendenti, nella maggior parte dei casi, sono indotte dal bisogno e si risolvono spesso nella commissione di reati previsti dal Testo Unico sulle droghe, cioe' proprio la normativa posta a tutela dei tossicodipendenti'. 'Non e' certo questo - ha precisato - il caso del trafficante, per il quale invece l'esigenza di sicurezza, e quindi di applicare sanzioni il piu' rigorose possibili, costituisce il presupposto a qualsiasi seria politica di sicurezza, ma il caso del piccolo consumatore, del piccolo dipendente'. Quanto alla seconda considerazione, Ferrara si e' chiesto se il carcere sia in grado di operare adeguatamente per prevenire la doppia recidiva dell'abuso e del reato di quei detenuti tossicodipendenti che siano definitivi, cioe' che non siano di passaggio nelle strutture penitenziarie perch‚ soggetti a custodia cautelare. Ancora, 'di garantire che vengano accolti nel circuito degli istituti e delle sezioni a custodia attenuata, riservata ad assuntori disposti a intraprendere un circuito riabilitativo'. Senza queste due condizioni, ha detto, 'il carcere non e' in grado di operare in maniera adeguata per prevenire la doppia recidiva'. Insomma, ha aggiunto, 'nessun risultato si puo' ottenere se la detenzione e' troppo breve e se non c'e' una sia pur minima volonta' dell'interessato a collaborare'. La detenzione in carcere, ha concluso Ferrara, deve quindi restare 'come estrema ratio, da utilizzare soltanto nella misura necessaria per proteggere la societa' da criminali pericolosi, e non come provvisorio contenitore di persone spesso indotte a commettere illeciti, che non denotano pericolosita' individuale, dal proprio stato di malato cronico come deve essere considerato il tossicodipendente. Legalita' e sicurezza devono significare certezza della pena e non necessariamente pena detentiva da espiare in carcere'. Quindi, per i tossicodipendenti autori di reati minori, occorre incrementare il ricorso alle misure alternative al carcere e 'trasformare le strutture alternative in servizi che garantiscano da un lato il controllo sociale sulle persone e dall'altro un'occasione concreta di recupero'. 29-10-2007 Usa. Schwarzenegger: "La marijuana non e' una droga, ma una foglia". Intervistato dalla rivista GQ, il governatore Arnold Schwarzenegger ha dichiarato che la marijuana non e' una droga, e ha ribadito di non avere mai assunto alcuna sostanza stupefacente. Il giornalista Piers Morgan ha pero' ricordato al governatore, ex campione di body building, che in un famoso documentario realizzato alla fine degli anni '70 "Pumping Iron" si vede chiaramente che fuma una sigaretta di marijuana. "Non e' una droga, ma una foglia", ha risposto Schwarzenegger. "La mia droga era il ferro, mi creda". Il documentario riapparve prima che l'attore si candidasse alla carica di governatore della California, e mostra l'atleta mentre fuma marijuana, ma come il presidente Bill Clinton che ammise di fumare, ma non di inalare, Schwarzenegger ha detto: "Non ho fumato e non inalai, ma eravamo negli anni 70, tenga presente questo. Ma da allora non ne ho piu' toccate", aggiungendo che non e' di pubblico interesse sapere se un politico ha mai preso una droga di Classe A, aggiungendo: "Cosa preferisce avere: un politico che fuma e non lo dice, ma che prende le decisioni giuste e migliora le cose, oppure un politico che nomina tutte le droghe che ha preso, ma che poi non decide per il bene del Paese?". Nell'articolo non si parla solo delle droghe, ma anche dell'interesse che Schwarzenegger ha per l'ambiente. "Washington non fa abbastanza. Ci sono circa 600 sindaci che hanno firmato il tratto di Kyoto, e' importante che gli Stati Uniti diventino leader nella protezione dell'ambiente", ha concluso. 29-10-2007 Gb. Casa reale e droga: ricatto da 75 mila euro La mattina del 2 agosto scorso squilla il telefono nell'ufficio di un membro della famiglia reale. Un uomo dice di avere del materiale che "forse qualcuno potrebbe essere interessato a vedere". E' l'inizio di una storia che ieri e' piombata sulla prima pagina del Sunday Times sotto il titolo "Un reale al centro di un ricatto a base di sesso e droga". A riferirlo e' il "Corriere della Sera" che racconta ancora come quella mattina di estate la voce al telefono aveva cominciato dicendo di avere la prova che una busta con cocaina era stata passata dal membro della Royal Family a un suo aiutante, che l'aveva sniffata e poi avrebbe ricambiato il favore con un atto sessuale. Coinvolto nella vicenda non sarebbe una "senior figure" della corona, ma di un personaggio "di basso profilo che non espleta alcun royal duty", ovvero non c'entrano possibili eredi al trono. Tutto filmato, sosteneva 'la voce', che poi, prosegue il quotidiano di Via Solferino, offriva di consegnare il nastro e dimenticarsi della vicenda in cambio di 50 mila sterline (75 mila euro). Il nobile pero' ha deciso di non cedere e si e' rivolto a Scotland Yard. La polizia ha messo un suo agente a gestire la trattativa e lo ha inviato all'appuntamento con i ricattatori. Fissato per l'11 settembre all'hotel Hilton di Park Lane a Londra. Credendo di trovarsi di fronte a un consigliere della Royal Family due persone hanno proposto di mostrare il nastro sul lettore dvd della stanza. Non sapevano che dietro la parete gli esperti della squadra anti-sequestri e ricatti di Scotland Yard avevano piazzato una loro telecamera per riprendere la scena. I due, riferisce ancora il giornale, sono stati arrestati e due giorni dopo sono comparsi di fronte a un tribunale di Westminster. Il giudice li ha rimandati in carcere in attesa dell'inizio del processo fissato per il 20 dicembre. Ma che cosa c'era nel videotape? Davvero sesso e droga? E soprattutto chi era il personaggio al centro del ricatto? Il giudice ha vietato di identificare la vittima o i testimoni e ha deciso di procedere "in camera", termine latino che significa a porte chiuse. Ieri Scotland Yard ha detto solo che "un uomo di 30 anni e uno di 40 sono comparsi di fronte alla corte di Westminster il 13 settembre per rispondere dell'accusa di ricatto". Il portavoce ha ricordato che e' stato posto "un divieto stretto di pubblicare qualsiasi informazione che possa portare all'identificazione dei protagonisti del caso". Una procedura, hanno spiegato al "Corriere" esperti legali britannici, che non e' connessa al rango dei personaggi coinvolti, ma e' comune in casi di ricatto, "per difendere l'onorabilita' della vittima di fronte ad affermazioni scandalose non sostanziate". Tra l'altro non ci sarebbe nessuna immagine di rapporti sessuali. 29-10-2007 Italia. Lumia: 'Ndrangheta attiva in Colombia La 'ndrangheta non si limita piu' a fare da intermediario per conto dei cartelli colombiani riciclando i proventi della cocaina, ma ha cominciato a produrre direttamente, comprando terreni nei quali agisce fianco a fianco ai cartelli. Lo ha denunciato il vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Lumia, intervenendo alla seconda giornata del congresso di Federserd, la federazione nazionale dei servizi pubblici per le dipendenze, in corso a Sorrento (Napoli). 'Le organizzazioni mafiose non mollano il loro rapporto forte con le sostanze stupefacenti. E la 'ndrangheta ha la grande capacita' di essere uno dei soggetti piu' forti, affidabili, delle intermediazioni nel campo della cocaina. La 'ndrangheta e' in condizione di offrire al cartello dei colombiani un servizio importante, quello dell'affidabilita' del mercato europeo. Nello stesso tempo sono in grado di mettere a disposizione delle organizzazioni colombiane il grande servizio del riciclaggio'. E' proprio su questo punto, ha sottolineato Lumia, che 'si determina l'offerta, positiva per il cartello, che fa la differenza rispetto a tutte le altre organizzazioni internazionali, al punto tale che ricerche piu' recenti ci offrono uno spaccato ancora piu' preoccupante: non sono solo piu' intermediari, ma addirittura compartecipano alla produzione, acquisendo dei territori particolari sui quali c'e' una presenza diretta della 'ndrangheta, fianco a fianco con il variegato mondo dei cartelli dei colombiani'. 'Le organizzazioni mafiose, quindi in questo contesto della globalizzazione senza regole, senza direttrici capaci di affrontare bene i nodi presenti nei nuovi scenari mondiali, sono in condizione appunto di farci prevedere che col tema delle sostanze avremo a che fare ancora per diversi anni'. 29-10-2007 Italia. Veneto. Cani antidroga anche nelle classi Cani antidroga anche dentro le aule scolastiche in Veneto, se i controlli dei finanzieri rilevano la necessita' di ispezioni piu' approfondite. Se il cane antidroga fiuta qualcosa di sospetto al passaggio degli studenti, il controllo di prevenzione puo' portare gli uomini delle fiamme gialle anche fino dentro gli istituti. E' accaduto per esempio a Vicenza, scrive oggi il Gazzettino, dove un cane antidroga della guardia di finanza berica allertato da una 'scia' cannabinoide ha indotto i militari, in accordo con il preside, a fare un controllo in aula, fino al banco di due 'sospetti'. L'hashish, com'e' noto, lascia una traccia olfattiva per diversi giorni. Il controllo dei finanzieri, rilevano al Comando Regionale del corpo, e' svolto pero' soprattutto a difesa dei ragazzi e viene attuato prevalentemente all'esterno delle scuole. I cani non sono spinti ad annusare gli studenti, ma sono presenti nei controlli per fini preventivi. Se a Vicenza le operazioni interessano la citta', a Treviso i finanzieri operano in tutta la provincia, alternando due scuole diverse alla settimana. Anche qui vige la regola della prevenzione, con i militari che operano all'esterno degli istituti, con accertamenti che possono arrivare fin nei bagni e nelle aree 'comuni', come il cortile, ma quando non sono presenti gli studenti. In due occasioni e' e' stato recuperato dell'hashish ad altrettanti ragazzi che stavano entrando nel plesso scolastico. 29-10-2007 Gb. Scozia. Professore chiede la tolleranza zero sulle droghe Uno dei maggiori esperti e sostenitori della politica proibizionista sulle droghe, il professor Neil McKeganey, ha invitato il Governo ad adottare la politica della zero tolleranza. In un meeting con alcuni politici svedesi sull'efficacia delle politiche antidroghe, il professore ha sottolineato che il suo Paese con la declassificazione della cannabis ha intrapreso la strada sbagliata. Declassificazione avvenuta nel gennaio 2004 e recentemente riapprovata. Per McKeganey la tolleranza zero svedese ha portato ad avere uno dei livelli europei piu' bassi di consumo delle sostanze stupefacenti, e chiede che la Scozia segua quella politica. "Ci sono dei potenziali benefici sull'adozione di una politica severa. Seguirne l'esempio puo' essere un vantaggio per noi, ma anche per loro", ha concluso. Della delegazione svedese faceva parte anche Tomas Hallberg, direttore della"European Cities Against Drugs". Solo alcuni giorni fa era pero' emerso che da quando la cannabis e' stata declassificata, il consumo di cannabis e' sceso del 21%. 29-10-2007 Italia. Torino. Consegnate firme petizione popolare su narcosala Riceviamo e pubblichiamo. Nel primo pomeriggio i promotori della petizione popolare per l’istituzione di almeno una narcosala a Torino hanno consegnato le firme raccolte presso gli uffici comunali competenti; il numero di firme necessario, previsto dallo statuto comunale, è di 800; le firme consegnate sono un migliaio. La conferenza stampa dei promotori si terrà domani, martedì 30 ottobre, a mezzogiorno, presso la sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (Torino, via Garibaldi n. 18, secondo cortile interno). Interverranno: - Franco Cantu’ (Coordinamento operatori servizi a bassa soglia); - Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani) - Domenico Massano (giunta segreteria Associazione Aglietta) - Alessandro Orsi (Malega9) - Susanna Ronconi (Forum Droghe) ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------