====== AVVERTENZE ========================= Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it Avvertenze numero 2008-15 del 1 Agosto 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Inflazione. C'e' poco da fare: solo organizzarsi per avere meno danni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=245 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=245 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=245 - La scheda. MUTUI A TASSO VARIABILE: RIDURRE LA RATA E/O RIDURRE I COSTI...... http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=227752 - La pulce nell'orecchio. STELLE CADENTI. FRA FISICA E MITOLOGIA http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? La gatta Milli e la via del Palazzo http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Il caso Eluana Englaro. I punti fermi e le implicazioni della sentenza della Corte d'Appello di Milano http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Le riforme solo annunciate deprimono http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. L'assemblea di condominio http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- ------------------------------------------- EDITORIALE Inflazione. C'e' poco da fare: solo organizzarsi per avere meno danni Con l'inflazione in area 4%... sembra quasi di essere tornati a qualche decina d'anni fa... No, non e' cosi'. Il problema non e' esclusivamente italiano ma europeo e mondiale. Abbiamo infatti simili numeri in altri Paesi europei e, cosa straordinaria, in Giappone e' tornata all'1,9% dopo 15 anni di deflazione; negli Usa e' al 5% come nel 1991, in Spagna al 5,3%... fino all'Islanda (uno dei 30 Paesi piu' ricchi del mondo) che segna il 13,6%. Quindi chi grida contro il precedente Governo Prodi o l'attuale Governo Berlusconi, lo fa a vuoto e inutilmente, cercando di strumentalizzare un contesto politico che, di riffa o di raffa, non sarebbe in grado di arginare il fenomeno. Il Governo Prodi, con le lenzuolate del ministro Pierluigi Bersani ci aveva timidamente provato, ma crediamo che anche se l'ultima lenzuolata bloccata dalla crisi che ha portato alle elezioni anticipate, fosse stata realizzata, non avremmo differenze rispetto ai numeri di oggi. Del resto, ci si poteva aspettare qualcosa di diverso con il prezzo del barile di petrolio che ha sfondato i 150 Usd, anche se ora e' in calo ma sempre ben al di sopra di quelle poche decine di Usd che sarebbe logico dovrebbe costare? La logica in cui dobbiamo entrare, consumatori e istituzioni economiche e politiche, non e' quella di soluzioni che facciano cambiare i numeri, ma cercare di galleggiare. Nel contesto mondiale, nonostante la bufala dei G8, il nostro e' un Paese che in termini di decisioni e imposizioni delle politiche e' provinciale, segue i Paesi piu' grandi, mentre il sogno dell'Unione Europea e' per l'appunto tale fintanto che non si decidera' di dargli anche gambe politiche scelte dai cittadini europei e non dai governi nazionali, cioe' fintanto che non avremo gli Stati Uniti d'Europa con tanto di Governo federale. Cosi', forse, potremmo meglio arginare (non certo farvi fronte) i condizionamenti che ci arrivano dall'economia Usa. Quindi crediamo che occorra cercare di farsi meno male possibile. Le istituzioni che abbiamo sono incapaci e, pur consapevoli che la scelta obbligata sarebbe di spendere meno, non riescono a non prestare ascolto alle corporazioni piccole e grandi e ad essere il loro cavalier servente. Il cittadino-consumatore, che innegabilmente continuera' a far parte di quella "corporazione degli evasori fiscali" (anch'essa ben protetta dalle nostre istituzioni: visto che, solo inasprendo le pene e non detassando, fanno solo politiche per mantenerla tale o farla aumentare... cos'altro dovremmo pensare?), deve interiorizzare, per esempio, che circolare con un'automobile (quando non ne puo' proprio fare a meno e quindi andare in bicicletta o in autobus, "incazzandosi" quindi quando questi non ci sono o funzionano male) non significa necessariamente farlo con un Suv o una finta utilitaria come la Fiat500, ma potrebbe farlo con un'auto indiana o di quelle che i francesi producono in est-Europa. Oppure che non e' sinonimo di frustrazione sociale non andare almeno una volta alla settimana a mangiare al ristorante o non farsi la settimana invernale a Sharm El Sheik. (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo U.E. / Norme sulle creme solari Tempo di vacanze, e la Commissione europea vigila su chi sta per sdraiarsi in spiaggia o ai bordi di laghi e piscine per la tintarella di prammatica. "Il nostro messaggio ai consumatori per l'estate e' molto chiaro", ha spiegato ieri la commissaria Meglena Kuneva. "Guardate bene le nuove indicazioni e scegliete, in base a queste informazioni, la giusta protezione solare per voi e i vostri cari". Sono quattro minuscoli pittogrammi che devono mostrare a tutti, dal bambino al vecchio, qual e' il grado di protezione piu' adeguato. A un anno dalla loro introduzione, i pittogrammi devono obbligatoriamente figurare su tutte le confezioni di creme o oli solari; nello stesso tempo non sono piu' ammesse indicazioni non veritiere come "protezione integrale". SVIZZERA / Giornali gratuiti paghino la raccolta dei rifiuti Il controllore dei prezzi, Rudolf Strahm, propone che i giornali gratuiti paghino per la rimozione delle pagine abbandonate per strada. "Mister Prezzi" si rivolge al dicastero dell'Ambiente e gli suggerisce di far valere il principio della responsabilita'. Oggi e' la collettivita' a sobbarcarsi la spesa della pulizia dei giornali letti e poi lasciati dove capita, cosi' come avviene per i sacchetti e le carte unte dei cibi da asporto. Il suo suggerimento e' dunque di riformare la normativa sulla raccolta dei rifiuti e il relativo finanziamento. GERMANIA / Chi e' 'quasi cascato' con l'aereo puo' esigere un risarcimento Il Tribunale federale (BGH) ha irrobustito i diritti dei viaggiatori, decidendo un risarcimento per danni derivati da un "quasi incidente aereo", suscettibile comunque di vanificare i benefici di una vacanza. I fatti. L'aereo, su cui viaggiava una coppia di ritorno dalle ferie in Turchia, a un certo punto ha cominciato a oscillare in modo tale da far temere il peggio, e i due si sono impauriti a morte. Per gli organizzatori del viaggio si era trattato di un banale "problema tecnico" e, dunque, anziche' restituire l'intera somma come richiesto dalla coppia, aveva concesso una restituzione parziale. Ma il tribunale ha stabilito che il danno psicologico subito e' meritevole del risarcimento totale. FRANCIA / La saga francese di "Red Bull" La bevanda energetica Red Bull vanta effetti anti-stanchezza grazie a due dei suoi ingredienti, la caffeina e la taurina. Lanciata nel 1987 in Austria, oggi viene commercializzata in 144 Stati, e il suo successo e' testimoniato dai 3,5 miliardi di lattine vendute nel 2007. Ma la Francia da dodici anni si rifiuta di cedere alla "RB mania". Dal 1996, su suggerimento dell'Alto comitato per la salute pubblica, la bibita e' vietata per i suoi "effetti neurotossici indesiderati". E dal 2001, l'Agenzia francese sulla sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa) continua a dare parere negativo. Esperimenti sui topi dimostrerebbero alterazioni a livello dei reni, anomalie comportamentali (iperattivita') e, peggio ancora, una tossicita' neurologica. Ma poiche' RB e' in circolazione in altri Paesi, la Commissione Europea impone il principio della libera circolazione delle merci. E fintanto che la Francia non riuscira' a dare la prova provata della sua nocivita' deve autorizzarne la vendita sul suo territorio. Conclusione (per ora): dal 15 luglio Red Bull e' in vendita in Francia con alcune avvertenze ("bere con moderazione"; "sconsigliato ai bambini e alle donne incinte"), ma il ministero della Sanita' invita a boicottarla e Afssa assicura che non la perdera' mai di vista. MONDO / Agrocarburanti sotto accusa piu' che mai Biocarburanti = biocatastrofe? Il nuovo rapporto dell'Ocse (Organizzazione dei Paesi industrializzati) non lo dice in modo netto, ma fa intendere che una moratoria sarebbe opportuna. Gli aiuti agli agrocarburanti costano molto cari ai contribuenti degli Stati ricchi: in America del Nord e nell'Ue, il sostegno pubblico ha raggiunto gli 11 miliardi di dollari nel 2006, e a questo ritmo si arriverebbe a 25 miliardi di Usd all'anno entro il 2015. In piu', le tasse sull'importazione "proteggono le imprese nazionali contro la concorrenza straniera" e "sono onerose per i consumatori". Ma soprattutto gli agrocarburanti non mantengono le promesse di lotta al surriscaldamento: il loro contributo alla riduzione dei gas serra nei trasporti puo' arrivare tutt'al piu' a uno 0,8% nel 2015. In quanto agli agrocarburanti di seconda generazione (scarti agricoli o piante non alimentari), "non saranno operativi prima di dieci anni". Inoltre potrebbero avere un effetto indiretto sulla deforestazione, necessaria per coltivarli". L'Ocse invita percio' i Governi a concentrarsi "sulle economie d'energia nei trasporti". ITALIA / Ue condanna Italia per gli interessi alle Poste: aiuti di Stato illeciti Gli aiuti concessi dal ministero del Tesoro alle Poste Italiane nel 2005, sono illegali. Lo ha stabilito la Commissione europea. "In un settore postale liberalizzato -ha commentato il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes- e' cruciale garantire condizioni di parita' tra i concorrenti. L'aiuto illegale versato a Poste Italiane deve pertanto essere recuperato" U.E. / Diritti di anziani e disabili in aereo Presentate le nuove norme europee che consentono alle persone anziane o disabili, di accedere al trasporto aereo senza ostacoli. Tra le novita', il divieto per le compagnie aeree di rifiutare le prenotazioni di passeggeri con difficolta' motorie e l'obbligo di fornire gratuitamente il trasporto della sedia a rotelle, o cani per i ciechi, per i voli entro l'Ue o in partenza dall'Ue. ITALIA / L'Ue boccia il condono Iva del 2002 Il condono Iva del 2002 e' stato bocciato dalla Corte di giustizia europea (sentenza 17-7-2008 c-132/06) perche' in contrasto con la norma comunitaria. La sanatoria ha pregiudicato il corretto funzionamento del sistema comune dell'Iva, introducendo rilevanti differenze di trattamento tra soggetti passivi, che alterano il principio di neutralita' fiscale e violano l'obbligo di garantire una riscossione equivalente dell'imposta in tutti gli Stati membri. ITALIA / Indagine Antitrust sulle commissioni di massimo scoperto dei conti correnti bancari L'Antitrust ha aperto quattro procedimenti su Bnl, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Monte dei Paschi per accertare se i consumatori siano stati informati in modo chiaro ed esaustivo sulle modalita' di calcolo e natura della commissione di massimo scoperto che viene applicata ai possessori dei conti correnti bancari. ITALIA / Telecom indagata per intercettazioni e dossier illegali La Procura di Milano, nell'ambito dell'inchiesta sui dossier illegali, indaga le società Telecom Italia e Pirelli per corruzione, mentre non sono indagati l'ex presidente del gruppo telefonico, Marco Tronchetti Provera, e l'ex top manager Carlo Buora. E' questo - riportano oggi i quotidiani Corriere della Sera, Repubblica e La Stampa - l'esito finale dei circa tre anni di indagine sull'attività di spionaggio e dossieraggio illegale, condotta dalla security aziendale diretta da Giuliano Tavaroli. Nessuno dei vertici - scrive Repubblica - compresi Tronchetti e Buora, risulta al momento indagato. L'atto finale - spiegano il Corriere e La Stampa - è stato l'interrogatorio segreto e simultaneo, in stanze separate, di Tronchetti e Buora. I due sono entrati senza avvocato e cosí sono usciti: segno che sono rimasti testimoni. Se le persone fisiche non sono indagate lo sono invece le società Telecom e Pirelli, in base alla legge 231 sulle responsabilità amministrativa delle società. Ma soltanto quando le notifiche verranno consegnate agli avvocati e le carte potranno essere lette nella loro interezza - scrive La Stampa - si saprà quali sono le esatte posizioni processuali. SPAGNA / Telefonia: accorciare i tempi del cambio di gestore Il Governo vuole che i gestori dei servizi di Tlc, sia fissi sia mobili, liquidino le procedure sulla portabilita' al massimo in due giorni, e non piu' in cinque come consentiti finora nella telefonia mobile. E' quanto prevede la bozza della Carta de Derechos del Usuraio de Telecomunicaciones, in cui si dice inoltre che le societa' non potranno imporre la domiciliazione bancaria come modalita' di pagamento. GERMANIA / Cartelli stradali: se sono troppi distraggono Il ministro dei Trasporti, Wolfgang Tiefensee, vuole sfoltire la giungla dei cartelli stradali. Dal primo gennaio 2009, la segnaletica dovrebbe fare a meno del fiocco di neve che indica il rischio di ghiaccio o del segnale che mette in guardia da una possibile caduta di sassi. In tutto dovrebbero abbandonare il campo 22 cartelli, in modo che, secondo la logica del ministro, l'automobilista non sia distratto da avvertimenti poco utili ma si concentri di piu' sulla guida. D'accordo con lui le scuole di guida, pero' non tutti gli esperti del traffico. Comunque l'elenco verra' stilato in collaborazione con i Laender. EUROPA / Il portale che fa la spia nel quartiere La piattaforma online Rottenneighbor.com sta creando un certo allarme in Usa, ma anche in Austria, Germania e Svizzera, dove sempre piu' persone vi accedono per conoscere le condizioni di vita nella zona di residenza. Qual'e' l'idea del sito? Per chi trasloca puo' essere utile sapere prima quello che gli riserva un determinato quartiere. I membri della comunita' Rottenneighbor partecipano alla redazione di una mappa satellitare, su cui, per esempio, segnalano con una casa rossa un vicino non troppo raccomandabile; cliccando su un dato simbolo e' possibile anche avere chiarimenti sui motivi che hanno portato alla valutazione negativa. Il tutto, giustificato con il crescente bisogno di sicurezza che si manifesta anche nel mercato abitativo. Ma i tutori della privacy storcono abbondantemente il naso. G.BRETAGNA / Spazzatura come carburante L'azienda chimica britannica Ineos, ha annunciato la messa a punto di un procedimento tecnologico che permette di trasformare l'immondizia in bioetanolo utilizzabile come carburante.. Si dovrebbero ricavare 400 litri di bioetanolo da ogni tonnellata di spazzatura biodegradabile asciutta. Il bioetanolo dovra' poi essere miscelato con la benzina super o il diesel perche' in Europa e Nord Amrica (con l'eccezione del Brasile) non c'e' un parco auto in grado di funzionare solo con il bioetanolo. G.BRETAGNA / Migliaia di spiati dal Bluetooth del telefonino Da tre anni, l'Universita' di Bath (Gb) segue le tracce di migliaia di persone attraverso il sistema di connessione senza fili Bluetoth utilizzato da quasi tutti i telefonini mobili. Sebbene l'universita' assicuri di non conoscere l'identita' delle persone "spiate", queste non sanno che la gigantesca bancadati raccoglie informazioni anche sui loro movimenti. L'operazione fa parte di una ricerca accademica volta a conoscere meglio le abitudini della gente ma, secondo il quotidiano The Guardian, e' l'esempio di quanto sia facile controllare un individuo con le nuove tecnologie e, alcune organizzazioni parlano di violazione del diritto alla privacy. Il programma e' gia' stato scaricato da internauti di tutto il mondo; si valuta che in questo momento ci sia un migliaio di scanner che seguono i segnali lasciati da 250.000 utenti. Il sistema permette di localizzare il terminale a meno 10 metri, di sapere quando una persona entra al pub, quando va a dormire, i viaggi che fa. EUROPA / Opinioni sul futuro dei giovani europei Cio' che vale per i giovani dell'Europa occidentale, calza anche per i loro coetanei del Centro, Est e Sud Europa: le nuove generazioni valutano in modo diverso -a seconda del Paese dove vivono- il loro futuro. Si va dall'ottimismo dei polacchi che, con 66 punti su 100, vedono buone prospettive per lo sviluppo del loro Paese, al pessimismo dei turchi (35 punti). Lo indica "CEE Jugend Stimmungsbarometer" di Bank Austria, interessata a sapere dove convenga investire. Il barometro della fiducia emerge dalle interviste a 15.000 giovani di 15 Stati in tema di economia, lavoro all'estero, atteggiamento verso le aziende estere. L'ottimismo non e' necessariamente legato alla prospettiva d'ingresso nell'Ue, come indica l'esempio del Kazakhstan: i trentenni dello Stato dell'Asia centrale, ricco di materie prime, guidano la classifica degli ottimisti, davanti a rumeni e polacchi. In quanto ad accettazione di imprese straniere, il 39% dei polacchi lavorerebbe volentieri per una di loro, in Turchia solo il 18%. Poco entusiasti anche russi, ucraini, sloveni. Mobilita': disposti a trasferirsi all'estero il 16% di bosniaci e il 13% di serbi, ma solo il 2% di ucraini, russi e austriaci. Infine: in tutti gli Stati, i giovani sono piu' fiduciosi dei vecchi nel proprio futuro economico, con uno scarto medio di 10 punti. Il divario piu' marcato in Ucraina: 60 contro 46 punti. ITALIA / Figlia affidata al babbo gay L'identita' sessuale non costituisce motivo di ostacolo all'attribuzione congiunta di una minorenne, salvo l'obbligo per entrambi i genitori di impegnarsi ad educare, formare e curare la figlia anche perche' venga messa a conoscenza gradualmente del fatto che il babbo e' gay. Cosi' un decreto amministrativo dello scorso 15 luglio da parte del tribunale di Bologna, prima sezione civile. ITALIA / Cause civili: lente al Nord e inefficienti al Sud Secondo il rapporto Censis - Consiglio nazionale forense, le cause civili al Nord sono molto lente, con l'esempio di Biella dove, per un procedimento di primo grado, occorrono tre anni. Mentre a Vicenza tra il 2001 e il 2005 i procedimenti esauriti sono l'11,6% con cause che possono durare anche 11 anni. Mentre Viterbo, con la sua nuova cittadella, e' un'oasi felice. A Benevento, invece, se le cause sono abbastanza veloci, non e' cosi' per i procedimenti esecutivi immobiliari con ritardi fino a 20 anni. A Messina un giudice deve gestire anche 2 mila cause a ruolo. U.E. / Bruxelles contro le proprie regole assurde La Commissione Europea ha fama d'organismo dedito a regolamentare tutto, anche in modo assurdo. In realta', talvolta e' davvero all'altezza della sua fama. Come quando decise che i cetrioli dovessero essere il meno curvi possibile, anzi dritti come fusi. Ma ora sembra stufa di fare il "bau bau". Anche perche' alcune delle norme contestate sono state volute da aziende o singoli Stati. Ha dunque deciso d'abrogare una serie di regole, inclusa quella famigerata sui cetrioli. La Commissaria all'Agricoltura Mariann Fischer Boel propone la mannaia per 26 delle 36 norme relative a frutta e verdura, spesso riguardanti anche solo il peso o la dimensione minima. La cosa curiosa e' che proprio gli Stati piu' critici verso la burocrazia di Bruxelles sono restii ad abolire queste regole. Germania, Italia, Spagna e Ungheria obiettano che c'e' il rischio d'abbassare la qualita' dei prodotti. USA / Letame bovino, risorsa energetica Le deiezioni solide e liquide delle mucche e di altri animali potrebbero essere trasformate in elettricita' per milioni di persone e, contemporaneamente, si farebbe del bene al clima. Secondo i calcoli di Michael Webber e Amanda Cuellar dell'Universita' del Texas ad Austin, con il letame degli animali che vivono in Usa si possono produrre 100 miliardi di kwh, il 3% del fabbisogno annuo -sufficiente a fornire energia a milioni di abitazioni e uffici, scrivono su Environmental Research Letters. Questa la loro tesi: la decomposizione delle feci sprigiona gas nocivi, vedi metano, ma e' possibile trasformare il letame senza ossigeno in biogas con cui le turbine generano elettricita'. Cosi' si riduce del 4% il volume dei gas serra. USA / Mangiare sano per un clima piu' sano Nutrirsi in modo sano non solo fa bene all'organismo, giova anche al clima. Lo sostiene l'equipe di David Pimentel dell'Universita' Cornell di Ithaca (Stato di N.Y). Come scrive su Human Ecology, i cittadini potrebbero salvaguardare il clima anche solo rinunciando al cibo superfluo. Uno statunitense assume in media 3.747 calorie al giorno, ossia 1.200-1.500 in piu' di quanto sarebbe consigliabile. Dando un taglio ai cibi preconfezionati e al fast-food si potrebbe "ridurre fino al 50% il consumo d'energia fossile impiegata nella filiera alimentare": un risparmio che equivale al 10% del consumo energetico complessivo. ITALIA / Bond Cirio: risarcito anche il guadagno mancato Oltre il danno subito, la banca dovra' risarcire il sottoscrittore del bond Cirio finito in default anche per il guadagno mancato, quello che giuridicamente si chiama "lucro cessante". La sentenza e' della Corte d'Appello di Cagliari (257/2008) ed e' innovativa proprio perche' non circoscrive il risarcimento de danno alle effettive perdite subite. ITALIA / Direttamente in causa contro Trenitalia senza passare dal reclamo La Corte Costituzionale (296/2008) ha invalidato il regio decreto dell'11 ottobre 1934 n. 1948, su tariffe e condizioni di trasporto delle Fs, dichiarando illegittimo il primo comma dell'art.15 che stabiliva l'obbligo, per il viaggiatore, di presentare un reclamo preventivo se aveva intenzione di fare un'azione giudiziaria all'Ente (disposizione che pero' escludeva i danni alla persona). La sentenza ha preso spunto da un risarcimento per danni materiali subiti in un furto sul treno notturno Lecce-Milano. USA / California: no ai grassi idrogenati La California vanta sole, cinema, cibo sano. E' su quest'ultimo che punta Arnold Schwarzenegger per lo Stato che governa dal novembre 2003. Il 25 luglio, ha infatti firmato una legge che vieta l'uso dei grassi trans nei ristoranti dal 2010, e nei prodotti da forno dal 2011; il cibo confezionato da asporto sara' graziato dalla normativa. Il governatore vuole indurre i suoi concittadini, inclini al fast food, a ridurre l'uso di acidi grassi presenti nella margarina e nella maggioranza degli oli. "Il consumo dei grassi trans e' legato alle malattie del cuore, per cui oggi facciamo un passo verso una California piu' sana", ha detto Schwarzenegger. La normativa e' sostenuta da scienziati, medici e difensori dei consumatori. FRANCIA / Iniziativa sulla sicurezza aerea Essendo difficile conoscere il livello di sicurezza delle compagnie aeree, François Nenin, giornalista investigativo e autore di varie opere sulla sicurezza aerea, ha creato il sito securvol.fr. Dice d'averlo fatto non a scopo di lucro, ma perche' i viaggiatori possano sapere a che tipo di compagnie s'affidano e per dare un taglio all'ipocrisia secondo cui in Europa gli aerei non sono pericolosi. Il suo barometro s'avvale soprattutto delle informazioni dell'Osservatorio della sicurezza aerea e del turismo (Obssat) di Ginevra, con cui ha stabilito un parternariato. Grazie alle informazioni di Obssat, e non solo, il sito suddivide le compagnie in cinque categorie: A sta per "buon livello", B per "corrette" , fino a E "da evitare". La classifica si basa su numerosi dati: eta' degli aerei, manutenzione, formazione dell'equipaggio, rispetto dei tempi di riposo, ambiente economico in cui opera l'azienda. MONDO / Lo shopping del futuro Tns, gruppo mondiale che fornisce approfondimenti e informazioni sui mercati, ha fatto una ricerca su come sara' lo shopping nel futuro. Il 60% dei consumatori del pianeta crede che entro il 20015 paghera' con un tocco di dita (60% di cinesi e 24% di tedeschi). Il 73%, invece, si aspetta il "touch screen" per comunicare da dentro a fuori il camerino del negozio. E alla meta' di loro non dispiacerebbe la ricreazione i "3D" del proprio corpo, oppure di inviare la propria immagine a parenti e amici per ricevere un consiglio sull'acquisto. Il 60% di cinesi vorrebbe un ologramma al posto di un commesso. FRANCIA / Meglio una cooperativa dell'ospizio per vecchi Contrarie alla casa di riposo, alcune donne dai 55 agli 80 anni di Perigord (Dordogna) hanno deciso di costruire un luogo di vita autogestito, in forma di cooperativa di abitanti. Il Comune di Saint-Julien-de Lampon e' pronto a vendere alla loro associazione, Lo Paratage, un terreno di 2 ettari a una cifra simbolica e a finanziare due dei quindici alloggi previsti. "Il nostro scopo e' d'invecchiare diversamente. Non vogliamo case di riposo, sia per motivi economici -diventeranno sempre piu' care- sia per essere responsabili del nostro destino anziche' prigioniere di strutture costrittive che ci rendono infantili", dice la presidente. L'idea e' di un habitat ecologico ma dotato di buoni servizi in comune, capace di contemperare vita privata e di gruppo. Secondo il progetto, l'immobile a U comprendera' una ventina tra abitazioni private ed edifici comuni; ogni appartamento dovrebbe costare sui 70.000 euro, l'affitto base attorno ai 290 euro a persona. Se in Francia e' la prima esperienza di questo genere, cooperative simili esistono gia' in Svizzera, Canada e Germania. EUROPA / I media paneuropei reggono la concorrenza con Internet Secondo l'ultimo studio EMS (European media and marketing survey), il gradimento degli europei di fascia alta per i media di vecchia tradizione resiste alla valanga di contenuti audiovisivi in Internet. Questo barometro internazionale, che copre 16 Paesi, tra cui Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda e Gran Bretagna, e' indispensabile ai pubblicitari per decidere i loro investimenti. Nel 2007 e' stato investito in comunicazione pubblicitaria oltre un miliardo di euro nella stampa e nella tv paneuropea. L'indagine s'interessa dunque soprattutto alle persone piu' agiate, una popolazione stimata in 39,6 milioni di europei. In base alla graduatoria 2008, Financial Times rimane il quotidiano di riferimento con 548.000 lettori, a grande distanza da International Herald Tribune o Wall Street Journal Europe. Buoni risultati anche per la rivista National Geographic, con 2,14 milioni di lettori, davanti al settimanale Time. In quanto alle televisioni, se Eurosport non e' detronizzabile con il suo 32% di ascolti, Euronews e' al primo posto per l'informazione con una quota del 17,6%, davanti a CNN International. ITALIA / Carceri vicine al collasso Le carceri rischiano di collassare per le presenze dopo la tregua dell'indulto di due anni fa. I recenti inasprimenti di pena e i nuovi reati dei provvedimenti governativi, potrebbero rappresentare il colpo definitivo. Al 27 luglio i detenuti erano 54.945, il 30% in piu' del livello di capienza delle 205 strutture penitenziarie attive in Italia. La ricettivita' e' di 42.950, con oltre il 90% riservato alla popolazione maschile e solo 2.359 alle donne. Il limite massimo di tollerabilita' e' fissato a 63.360. Il 41% sono detenuti europei, mentre quasi il 50% sono africani, il 4,8% asiatici e il 5,9% nord e sud America. ITALIA / La Sanita' assorbe l'80% dei bilanci delle Regioni Dalla relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni, curata dalla Corte dei Conti, si evince che la sanita' assorbe piu' dell'80% dei bilanci. Scrutando gli esercizi 2006-2007 e' cosi' ovunque con l'eccezione di alcune regioni del sud, e nonostante un aumento generalizzato delle entrate che ha provocato un miglioramento dei risultati 2007 e il calo del disavanzo. L'inceppamento del sistema e' incentrato sulle anticipazioni di Tesoreria, con gli effetti negativi che ne conseguono. SVEZIA / Cancro al polmone, il piu' mortale tra le donne Il cancro al polmone e' il tumore che causa piu' morti tra le donne svedesi, superando quello al seno, comunica la direzione della Sanita' e Affari sociali. Il tasso di mortalita' (numero dei morti ogni 100.000 abitanti) tra le donne decedute a seguito di cancro al polmone e' stato di 31,0 nel 2006 contro 17,7 nel 1987; e' un aumento del 75%. Negli uomini la tendenza e' inversa, con il tasso sceso dell'11% nel periodo dato. La spiegazione e' semplice: gli uomini smettono di fumare, le donne vanno in controtendenza. MONDO / Aumentano i divorzi via sms "Ti ripudio, ti ripudio, ti ripudio". In alcuni Stati arabi, basta che un musulmano invii a sua moglie un messaggino come questo perche' la coppia risulti divorziata. Gulf Daily News riferisce che nei Paesi del Golfo e' una modalita' di divorzio in crescita, tanto che le attiviste dei diritti delle donne stanno cercando le vie e i mezzi per contrastare un comportamento definito "inumano". E discriminatorio, giacche' una donna per poter divorziare deve rivolgersi al giudice e aspettare anche anni per avere una sentenza. MONDO / Prezzi alimentari alle stelle, colpa degli agrocarburanti Poco prima dell'incontro del G8 in Giappone, la Banca mondiale ha fatto trapelare ai media un testo interessante. Vi si legge che il 75% dell'aumento dei prezzi alimentari degli ultimi anni e' attribuibile ai sussidi statali per la produzione di agrocarburanti. Lo studio del suo economista Donald Mitchell, "A Note on Rising Food Prices", doveva essere a uso interno, e invece e' disponibile su Internet. Esso sostiene che, tra gennaio 2002 e giugno 2008, i prezzi dei generi alimentari essenziali (oli e cereali) sono aumentati del 130%, e che tre quarti dei rincari hanno origine dagli aiuti pubblici ai biocarburanti. Ossia sono causati dalle politiche adottate da Unione Europea e Stati Uniti. Il documento e' reperibile su http://go.worldbank.org/TSCSENOPLO ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA Wurstel: facili all’uso. Cosa c'e' dentro? Facili all'uso, pronti per le emergenze e pubblicizzati anche indirettamente con i film, i wurstel trovano sempre piu' consenso tra i consumatori. Con l'estate una bella insalata di riso, farcita di wurstel e' quanto di piu' facile trovare sulla tavola degli italiani. Ma a guardare cosa c'e' dentro, qualche perplessita' sorge spontanea. I wurstel si ottengono macinando tagli non pregiati di carne suina, bovina, equina, di pollo e tacchino, con aggiunta di acqua, che serve ad aumentare la massa, e quindi il peso e il sale. Le carni possono essere miste o singole. Ma e'…. l'aggiunta che preoccupa un po'. Al prodotto si aggiunge: * latte in polvere, che serve ad assorbire meglio l’acqua; * gli aromi per dare sapore; * il glutammato monosodico per esaltare il sapore; * l'ascorbato di sodio per mantenere il colore; * i polifosfati per amalgamare l’acqua con la carne; * il nitrito di sodio e nitrato di potassio per conservare; * l’aroma di affumicatura per dare il sapore di .....affumicato. Nel frattempo le allergie alimentari aumentano anche a causa degli additivi, che sono una marea, tra coloranti, conservanti, antimicrobici, antiossidanti, esaltatori di sapore, aromi, stabilizzanti, gelificanti, lievitanti, emulsionanti e acidificanti. Noi consigliamo di mangiare prodotti freschi, conservati con trattamento termico, calore o freddo, con prodotti naturali (sale, olio, ecc.) o con sistemi di essiccamento. Aborto/Ru486. A quando anche in Italia ed evitare i pericoli di una illegalita' crescente? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, Parlamentare Radicale - Partito Democratico Da marzo 2007, come riportato dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), il Comitato per le specialita' medicinali dell'Emea, l'Agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera alla pillola abortiva Ru486 (mifepristone) e l'azienda produttrice, la francese "Laboratoires Exelgyn", grazie alla propria autorizzazione in Francia, con la procedura europea di mutuo riconoscimento ha avviato la richiesta di commercializzazione anche in Italia. Ma dopo il parere favorevole dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) lo scorso febbraio, a cui avrebbero dovuto seguire alcuni passaggi burocratici (ratifica del cda dell'Aifa e negoziazione del prezzo), tutto e' ancora fermo. Eppure la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza prevede l'aborto farmacologico, e l'uso di questa pillola abortiva da anni in 21 Paesi dell'Ue, in Usa e in gran parte del mondo, dovrebbe pur significare qualcosa dal punto di vista della sicurezza sanitaria e della certezza scientifica. Nel contempo in Italia l'opzione dell'aborto farmacologico e' offerta solo in alcune aziende sanitarie locali, dove questo farmaco si sperimenta attraverso una faticosa, lenta e spesso tardiva procedura di importazione individuale, che crea una evidente disparita' dei livelli di assistenza offerti alle donne. Un ritardo che sta dando vita a fenomeni 'fai da te', con l'acquisto della Ru486 su siti online esteri, come riportato da numerosi media il 12 luglio 2008, o a forme di "turismo sanitario" verso Paesi confinanti come Svizzera, Austria e Francia. Per questo, insieme al sen. Marco Perduca, ho depositato un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali per sapere a che punto si trova l'iter burocratico per la immissione in commercio in Italia della pillola Ru486, quando si prevede che potra' essere a disposizione delle strutture sanitarie e cosa intende fare il Governo per garantire al piu' presto anche alle donne italiane la possibilita' di scegliere fra aborto chirurgico e farmacologico. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=226832 Agcom/Relazione. Che disastro! Intervenire su tempi e quantita' sanzioni tlc La relazione annuale sull'attivita' svolta dall'Autorita' di Garanzia sulle Comunicazioni (Agcom) e' lo specchio del disastro tlc nel nostro Paese. Nel leggere le tabelle ci abbiamo ritrovato tutti i problemi che quotidianamente ci vengono segnalati e che pubblichiamo nella rubrica "Cara Aduc" sul nostro sito Internet, problemi che spesso diventano l'incubo degli utenti e il disastro economico degli stessi e dell'intero Paese. In cima a tutto Telecom, sia –ovviamente- perche' e' il piu' grande operatore e sia perche' e' l'operatore che piu' massicciamente e sistematicamente considera i propri clienti come polli da spennare (con buoni emuli anche negli altri operatori). Tutto questo in un contesto in cui le procedure per rivalersi sono quasi inesistenti e fortemente penalizzanti gli utenti. A partire dall'obbligo di dover prima di tutto tentare una conciliazione in sede di Corecom regionale: conciliazione dove gli operatori spesso non si presentano e in cui conciliano solo quando "l'hanno fatta grossa" e i loro azzeccagarbugli non sono riusciti a mascherarla bene. La filosofia generale degli operatori e' di essere consapevolmente illeciti, tanto le sanzioni sono cosi' basse e rare che vale la pena pagarle perche' il guadagno dell'operazione illecita e' stato comunque maggiore; non solo, ma trattandosi spesso di illeciti di piccoli importi su milioni di utenti, sono pur sempre pochi coloro che per una manciata di euro sono disposti a spenderne molti di piu' (in tempo e denaro) per farsi valere. La relazione annuale dell'Agcom e' lo specchio di quella dell'anno scorso, dove gia' si manifestavano questi fenomeni in crescita e che oggi sono diventati la presa d'atto di un "sistema di garanzia" che garantisce solo la continuita' degli illeciti sugli utenti. La soluzione non e' dietro l'angolo e non e' neanche nel trasferire, come fa intendere l'Autorita', molte azioni alle associazioni di consumatori. Queste ultime, a nostro avviso, e' bene che siano altro dal potere politico/amministrativo e giudiziario e svolgano l'esclusiva funzione di raccolta e consulenza ai cittadini, altrimenti (vedi sindacati, specialmente quelli confederali) si trasformeranno a loro volta in cinghie di trasmissione del potere: la loro autonomia e' funzionale alla loro capacita' di essere voce dei cittadini. Purtroppo sappiamo che non e' cosi' per molte associazioni e che siamo quasi gli unici a pensarla e ad agire in questo modo... ma perseveriamo. Allo stato, lanciamo solo due richieste all'Autorita' e al legislatore: 1) multe piu' salate e commisurate al danno provocato e all'illecito guadagno e 2) tempi quasi immediati (sono frequentissimi i casi di chi avvia una procedura di controversia e ci rinuncia per i tempi jurassici). Filippine. I vescovi aprono al preservativo La Chiesa cattolica apre all'uso del preservativo per combattere la diffusione dell'Aids. L'utilizzo del contraccettivo e' "consentito" solo tra coniugi, nel caso in cui uno due sia ammalato di Aids o portatore sano di Hiv e quindi puo' contagiare l'altro, ma l'apertura avviene nelle Filippine, unico Paese cattolico dell'Asia e tradizionalmente conservatore. "E' sempre preferibile l'astinenza e il rapporto protetto deve essere l'ultima possibilita'", ha detto il portavoce della Conferenza episcopale cattolica (Cbcp), Edwin Carros, precisando che "la Chiesa continua a censurare l'uso del preservativo e ne permette l'utilizzo solo nel caso in cui serva a salvare una vita, quella della moglie del malato, che ha il diritto di manifestare amore per il coniuge senza correre il rischio di pregiudicare la propria salute". Questa settimana la Conferenza episcopale filippina, per la prima volta nella sua storia, partecipa ad un programma di educazione e sensibilizzazione in tema di Hiv, che prevede un manuale che sara' distribuito nelle scuole. Meglio tardi che mai, d'altronde ci sono voluti qualche centinaio di anni prima che la Chiesa cattolica accettasse che la Terra fosse uno dei tanti pianeti dell'Universo e che non ne fosse al centro con il Sole che le ruotava intorno. La speranza e' l'ultima a morire!! Privacy/Relazione. Ok, ma anche il Garante ha le sue colpe Il giudizio del Garante per la protezione dei dati personali sulla situazione italiana e' condivisibile: per molti aspetti, ed in particolar modo la giustizia, siamo all'anno zero. Cio' che invece preoccupa nella relazione e' la scarsa efficacia del Garante nel proteggere la privacy dei cittadini comuni. La relazione descrive una diminuzione dei ricorsi presentati dai cittadini al Garante (da 435 nel 2006 a 316 nel 2007). Ma se il Garante interpreta questo dato come segnale di un crescente rispetto della privacy, niente ci dice che non si possa invece parlare di una minore fiducia da parte dei cittadini nell'efficacia di questa istituzione. Infatti, nel 2007 le segnalazioni giunte alla nostra associazione per violazione della privacy sono state circa 600, ovvero il 4% in piu' rispetto al 2006. Inoltre, ricordiamo che fare ricorso al Garante costa 150 euro in diritti di segreteria, molto piu' di quanto costi ricorrere dal giudice di pace. Quasi sempre le sanzioni del Garante sono deludenti e i cittadini preferiscono ricorrere alla giustizia ordinaria per il rispetto dei propri diritti. Non vi e' dubbio che la colpa di tutto cio' e' solo in minima parte del Garante, il quale dovrebbe godere di maggiori poteri sanzionatori e di maggiori risorse per far fronte alla potenziale moltiplicazione delle violazioni. Infine esprimiamo un giudizio estremamente negativo sul sito Internet del Garante (www.garanteprivacy.it), poco "user friendly" e quindi pressoche' inutile al cittadino comune. Il sito e' quasi interamente dedicato agli adempimenti burocratici di aziende o amministrazioni. Una sola domanda frequente e' dedicata all'utente, rimandandolo ad una incompleta -e francamente illeggibile- scheda sulle modalita' per rivolgersi al Garante. Risulta addirittura introvabile il modulo obbligatorio per presentare un reclamo, una delle tre modalita' per denunciare abusi della riservatezza. Un sito pessimo che sicuramente scoraggia moltissimi utenti dal rivolgersi a questa Autorita'. Canone/Tassa Rai. Lo sfascismo e l'ipocrisia di chi l'amministra: il caso Petroni Il consigliere Rai Angelo Maira Petroni ci comunica di aver trovato la ricetta per far quadrare i conti della Rai: far pagare il canone/tassa a tutti, inclusi quelli che lo evadono. Solo cosi', secondo il consigliere oggi in un dibattito pubblico, la Rai non sara' costretta a divenire sempre piu' commerciale. C'e' piu' di qualcosa che non torna in questa uscita. Prima di tutto il fatto che il consigliere Petroni "dimentica" una presunta evasione su cui la Rai non fa nulla: quella degli uffici che possiedono un pc, lo stesso pc che se un contribuente possiede a casa propria, si vede tartassato da lettere e personaggi dai modi poco urbani che gli intimano il pagamento... personaggi e lettere che mai sfiorano gli uffici. Piu' di un miliardo di euro all'anno, su cui abbiamo anche fatto presentare dalla sen. Donatella Poretti una interrogazione parlamentare nella passata e nella presente legislatura e su cui il ministero non si e' degnato di darci risposta (1). Inoltre non torna il fatto che, sempre secondo il consigliere Petroni, tutti i Paesi europei hanno il canone per finanziare il sistema pubblico radiotelevisivo.... non e' vero: non c'e' canone/tassa in Olanda, Belgio fiammingo, Ungheria, Portogallo e Spagna. Se andiamo fuori Europa, questa forma di vessazione sul possesso di un apparecchio atto od adattabile a ricevere trasmissioni tv (anche un tostapane, perche' no?) non e' presente in Paesi civilissimi come India, Usa, Canada, Australia. Infine, l'abolizione del canone, per il nostro, sarebbe una maggiore ingerenza del Governo sul servizio pubblico. A parte che non ci spiega perche', ma quand'anche avesse motivazioni convincenti, perche' non si mette in pratica cio' che gli italiani hanno gia' chiesto con un referendum, cioe' la privatizzazione? E cosi' si darebbe un duro colpo a tutte le velleita' del Governo e si aprirebbe un mercato che oggi, col tripolio Rai/Mediaset/Sky, e' drogato e per niente interessante per investimenti che non siano figli della politica. Il consigliere Petroni ha confermato di essere lo specchio di una amministrazione dell'informazione pubblica che, guardando solo a se stessa e al potere politico che la alimenta, svolge un ruolo sfascista del mercato. E come tutti gli sfascismi si alimenta solo di ipocrisia e bugie. Qui il nostro settore per l'abolizione del canone/tassa: http://www.aduc.it/dyn/rai (1) http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=223295 Tremonti, dpef e numeri ballerini "Abbiamo il terzo debito pubblico senza essere la terza economia mondiale. Ridurre il deficit senza alzare le tasse", dice il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Potremmo ricordare al ministro che e' stato tale per quasi cinque anni (2001-2006), e che non ci pare che abbia fatto molto per ricondurre a normalita' un debito elevatissimo. Il caso Alitalia e' stato emblematico: invece di avviare un serio programma di ristrutturazione, come avevano fatto altre compagnie aeree, si e' supportata l'Alitalia per ben 3,332 miliardi di euro (2002-2005) senza alcun risultato. Ora con il Dpef in discussione in Parlamento si continua a giocare con i numeri: si prevedono fabbisogni per cifre iperboliche, 46,1 miliardi, quando a giugno ci si e' attestati su 23,5 miliardi che e' l'ordine di grandezza della spesa annuale, perche' il fabbisogno cresce prevalentemente nei primi sei mesi dell'anno per poi livellarsi sui valori del primo semestre. Basterebbe guardare i dati forniti dal ministero dell'Economia degli anni passati per rendersene conto. Insomma, come dice un vecchio proverbio "si piange il morto per fregare il vivo". E chi sarebbe il vivo? Il contribuente, al quale era stata promessa la diminuzione delle tasse, alla quale, vista la situazione tragica delle casse dello Stato, non si puo' dar corso. Basterebbe razionalizzare le spese per avere un sostanziale riduzione delle spese. A proposito che fine ha fatto la Commissione ministeriale sui conti pubblici, che aveva proprio il compito di razionalizzare la spesa? Test antidroga per la patente. Bufala estiva? Interrogazione Siamo fortemente perplessi dall'iniziativa annunciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, di sottoporre a test alcolemici e tossicologici coloro che fanno richiesta della patente di guida (1) Per prima cosa troviamo che sia un test del tutto inutile, in quanto difficilmente il candidato si presentera' al test medico sotto l'effetto di droghe o alcolici. Cio' che invece andrebbe fatto -ma che ovviamente e' soluzione ben piu' impegnativa- e' quadruplicare i controlli sulle strade, dotando le forze dell'ordine della strumentazione adatta per pizzicare in flagrante chi guida sotto stato di alterazione. Questa si' che sarebbe una rivoluzione! Ma d'estate, si sa, si proclamano iniziative clamorose e autopromozionali che lasciano il tempo che trovano. Secondo, la legge europea e italiana vieta il rilascio della patente di guida a chi e' dipendente o chi fa uso continuato di sostanze psicotrope, e non certo al consumatore occasionale (direttiva 2006/126/CE e Codice della Strada). Non si puo' quindi, allo stato attuale, impedire al consumatore occasionale di alcool o cannabis di ottenere la patente solo perche' un test individua tracce di alcolici o cannabis, magari assunti giorni prima. Per farlo e' necessario cambiare la legge, cosa che Giovanardi non ha il potere di fare. Terzo, non ci risulta alcuna direttiva europea che imporrebbe un tale controllo entro il 2011, come sostiene Giovanardi, ma potremmo sbagliarci. Abbiamo chiesto delucidazioni all'Ufficio del Dipartimento della Presidenza del Consiglio, che pero' non ci ha saputo rispondere. Quarto, il fatto che l'eventuale risultato positivo ai test venga immediatamente notificato ai genitori, dimostra che l'iniziativa ha ben poco a che fare con la sicurezza stradale. E' invece un maldestro tentativo di testare tutti i giovani italiani, cosa che non si e' riusciti a fare regalando i kit antidroga alle famiglie in alcune citta' italiane. Nei prossimi giorni presenteremo un interrogazione parlamentare grazie alla senatrice Donatella Poretti per chiedere gli estremi della sperimentazione e su quali normative essa si basi. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18423 Test antidroga per la patente Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=227115 Turismo. Essere risarciti per la paura di un quasi incidente aereo Il Tribunale Federale Tedesco (BGH) ha irrobustito i diritti dei viaggiatori, decidendo un risarcimento per danni derivati da un "quasi incidente aereo", suscettibile comunque di vanificare i benefici di una vacanza. I fatti. L'aereo, su cui viaggiava una coppia di ritorno dalle ferie in Turchia, a un certo punto ha cominciato a oscillare in modo tale da far temere il peggio, e i due si sono impauriti a morte. Per gli organizzatori del viaggio si era trattato di un banale "problema tecnico" e, dunque, anziche' restituire l'intera somma come richiesto dalla coppia, aveva concesso una restituzione parziale. Ma il Tribunale ha stabilito che il danno psicologico subito e' meritevole del risarcimento totale. Si apre una nuova frontiera per i diritti dei viaggiatori. Il caso potrebbe far scuola anche in Italia con richieste di risarcimento per "paura indotta". Test antidroga e alcool per la patente? Una inutile idiozia di dubbia legalita'. Interrogazione Intervento della Senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico Il sottosegretario Carlo Giovanardi ha annunciato l'avvio di una sperimentazione per sottoporre a test tossicologici e alcolemici tutti coloro che fanno richiesta di patentino e patente di guida. E' una vera e propria idiozia di dubbia legalita'. Per prima cosa perche' un esame fatto prima del conseguimento della patente e' inutile. L'unico strumento efficace sono i controlli stradali, come indicano tutte le ricerche scientifiche sull'argomento, la Commissione europea e l'Organizzazione mondiale della Sanita'. Secondo il rapporto "Drinking and Driving" dell'Organizzazione mondiale della Sanita', l'Italia risulta ultimo Paese europeo nel periodo 2003-2006 per controlli stradali con il solo 3% della popolazione sottoposta ai test alcolemici presso check-points della polizia stradale almeno una volta, e solo l'1% sottoposto ai test piu' di una volta. In Francia, le percentuali sono rispettivamente del 17% e 15%; in Germania, 17% e 7%; in Olanda, 23% e 14%; in Finlandia, 26% e 38%. Secondo i dati del Ministero dell'Interno, nel 2007 i controlli stradali con etilometro sono stati 800.000, rispetto ai 300.000 del 2006. Invece, il Governo ha tagliato i fondi per le Forze dell'Ordine con il Decreto fiscale, riducendo quindi i fondi che dovrebbero essere destinati ad un maggiore controllo delle strade. Poi, a seconda dell'esame impiegato, si rischia di negare la patente ad una persona che ha fumato un solo spinello un mese prima, dandola invece all'alcolizzato che cessa di bere qualche ora prima dell'esame. Con l'esame del sangue, infatti, le tracce di alcool infatti spariscono in poche ore, mentre quelle della cannabis rimangono fino a 30 giorni. Tutto questo a fronte del fatto che il 30-50% degli incidenti stradali e' causato proprio dall'alcool ( dati riferiti dall'Osservatorio nazionale alcol in collaborazione con l'Oms, l'Istituto superiore di sanita' e il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione della salute). Il sottosegretario Giovanardi, inoltre, sostiene che tale provvedimento anticipa una normativa europea che prevede entro il 2011 l'introduzione obbligatoria di questo test fra i Paesi membri. Ma l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) ha gia' chiesto in merito delucidazioni alla Presidenza del Consiglio, che pero' non ha fornito alcuna spiegazione Infine, questo provvedimento e' illegittimo. La legge europea ed italiana sancisce il divieto di rilascio della patente di guida a chi e' dipendente o chi fa uso continuato ed abituale di sostanze psicotrope, e non certo al consumatore occasionale (direttiva 2006/126/CE, Codice della strada). Non si puo' quindi, allo stato attuale, impedire al consumatore occasionale di sostanze psicotrope (legali o illegali) di ottenere la patente. Per farlo e' necessario modificare l'articolo 119 del Codice della Strada ed il decreto del presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada). Per questo, col senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione alla Presidenza del Consiglio per avere chiarimenti sulla base legislativa di questa iniziativa. Soprattutto, chiedo al Governo cosa intenda fare per raggiungere i livelli europei per quanto riguarda i controlli stradali con etilometro e test tossicologici, l'unico vero strumento di prevenzione e riduzione degli incidenti stradali. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=227150 Ristorazione. Piatto di pasta al sugo: da casa al ristorante +3.500% Da casa al ristorante un piatto di pasta al sugo aumenta del 3.500%. Eppoi ci si lamenta che i ristoranti sono in crisi! Il calcolo e' presto fatto: un piatto di pasta al sugo di 100 grammi costa mediamente 0,25 euro, mentre al ristorante si sconta un prezzo medio di 9 euro. Diamo per scontate le osservazioni dei ristoratori: occorre considerare tutte le spese che vengono sostenute, dal personale alle stoviglie. Gia', ma un aumento del 3.500% non e' eccessivo? Come si riesce a rilanciare un settore in crisi? Abbassando i prezzi, visto che da 15 anni il reddito reale medio non cresce e, invece, i prezzi al ristorante sono lievitati smisuratamente e furbescamente dall'entrata in vigore dell'euro. Secondo una nostra indagine, svolta a Roma, la percentuale di clienti e' diminuita del 30% nel mese di giugno. I ristoratori devono, quindi, mettersi in testa che il periodo delle vacche grasse e' finito e che se non vogliono cadere uno dietro l'altro come birilli devono adeguare (diminuire) i prezzi alla mutata realta' economica del Paese. Vacanze 2008 Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=227519 Comune di Roma. Come si moltiplicano le spese. Interventi stradali a pochi mesi di distanza Ci vuole poco a moltiplicare i costi degli interventi stradali: basta ripeterli sullo stesso tratto a pochi mesi di distanza. Un esempio? Poche settimane fa sono stati completati i lavori di sistemazione, ampliamento e miglioramento di via del Corso nella parte prospiciente la chiesa di S. Carlo. Ebbene, pochi giorni fa c'e' stato un ulteriore intervento, piuttosto consistente, di Italgas. La domanda sorge spontanea: i lavori di Italgas non potevano essere fatti in coincidenza con i lavori precedenti? Chi impediva un coordinamento dell'intervento? La disorganizzazione riguarda molti lavori stradali nella Citta' Eterna. Un tempo esisteva una commissione comunale che coordinava i lavori delle aziende (acqua, fogne, elettricita', telecomunicazioni, pavimentazioni, ecc.). Esiste ancora questa commissione? Lo chiediamo al sindaco, Gianni Alemanno. Non e' piu' tollerabile che si eseguano lavori a ripetizione che gravano sulle tasche dei contribuenti, gia' abbondantemente saccheggiate dalle supertasse nazionali e locali. Rave Party. Vietarli? Una proposta di chi non e' mai stato giovane... alimentando il consumo pericoloso di droghe Dopo la morte di una giovane ragazza per l'abuso di ecstasy e alcool durante un rave party a Venezia, sono diverse le voci che si sono sollevate chiedendo che questo tipo di raduni musicali siano vietati (1). Per eccellenza, si distinguono quegli onorevoli che non sono mai stati giovani e, deputati fin dalla nascita con la casacca di chi sa il fatto proprio e quello di tutti gli altri, fanno di tutto per cercare di affermare i loro principi di morale, eticita', ubbidienza, sottomissione che –a loro avviso- forgerebbero la gioventu' in tempra, spirito, cultura e dovere. Oltre al sottosegretario Carlo Giovanardi, si distingue l'on. Luca Volonte': "Il Governo emani un decreto ...per evitare lo spaccio incontrollato di mix di droghe e la somministrazione senza ritegno di alcool durante le 'feste macabre' estive...". Feste macabre? La liberta' di linguaggio e' fondamentale, soprattutto per coloro che non conoscono il significato delle parole: sembra quasi che il nostro onorevole non sia mai stato agli abituali riti che le diverse varianti del cattolicesimo celebrano in occasione della dipartita di un loro congiunto. Con un minimo di elasticita' cerebrale, valorizzerebbe "come da vocabolario della lingua italiana" il concetto e la pratica di macabro, scoprendo che ai rave party accade proprio il contrario... ma forse per comprenderlo bisognerebbe, per l'appunto, essere stati giovani e –magari- concepire lo sballo non necessariamente come qualcosa che ti ammazza, ma per divertirti. Anche noi siamo preoccupati per la morte della ragazza a Venezia, cosi' siamo preoccupati per tutti coloro che muoiono durante la transumanza automobilistica estiva dalle citta' alle vacanze. Non ci viene pero' per niente l'idea di vietare quest'ultima, ma solo di cercare di regolamentarla con consigli, norme e maggiore vigilanza da parte delle autorita'. Nel caso delle droghe, invece, il consiglio, da parte delle autorita', e' sempre e solo uno: non consumatela e se lo fate, se "ti cucco" (o meglio "se voglio cuccarti") piu' o meno ti rovino la vita... dipende solo se in quel momento il Giovanardi o il Volonte' di turno ha bisogno di stimolare il consenso di pancia di chi l'ascolta distrattamente. E' evidente che se sulle droghe ci fosse quell'informazione che serenamente potrebbe essere data quando si ha a che fare con sostanze legali, il fenomeno abuso sarebbe piu' controllato e meno dannoso. Ma questa e' un'evidenza che per essere compresa abbisogna di serenita', razionalita', buon senso, cioe' tutto cio' che sembra assente in chi non e' mai stato giovane. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18448 Estate e mode. Sushi, pesce crudo e infestazioni da anisakis Mangiare il pesce crudo e prendersi l'anisakidosi. E' un rischio concreto perche' va di moda il sushi, il pesce crudo, che in Giappone provoca decine di morti l'anno e che in Europa ancora non provoca grandi danni perche' il pesce si consuma prevalentemente cotto. L'anisakis e' un verme di 3-4 cm, che puo' infestare praticamente tutti i pesci ma che e' presente nell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi. Il vermetto provoca dolori addominali, diarrea, nausea, vomito, perforazioni dell'intestino e dello stomaco. L'eviscerazione del pesce puo' scongiurare il pericolo ma se l'anisakis migra verso la parete muscolare il rischio si fa concreto. La soluzione e' la cottura del pesce perche' l'anisakis non resiste a temperature superiori a 60 gradi. La legge prevede che i pesci consumati crudi devono essere lasciati nel congelatore per 24 ore a -18 gradi. La minaccia vale anche per un piatto molto popolare: le alici marinate. Il succo di limone o l'aceto non bastano ad uccidere il parassita, occorre appunto la refrigerazione prolungata. Sarebbe interessante chiedere ai ristoratori se le alici, o comunque il pesce crudo, che ci servono hanno passato una giornata nel congelatore. Mutui a tasso variabile. Ridurre la rata e/o ridurre i costi? Scheda pratica e assistenza dell'Aduc Avete ricevuto la proposta della banca di rinegoziare il mutuo e cercate di capire quale scelta sia piu' conveniente per voi? Avete stipulato un mutuo a tasso variabile negli anni in cui i tassi erano bassi e adesso state cercando di capire come diminuire il peso della rata? Una nuova e articolata scheda pratica cerca di far capire il problema, individuare le varie soluzioni che possono fare al caso specifico di ogni risparmiatore, i vantaggi, gli svantaggi e le relative implicazioni che ne conseguono. Capire il problema e' importante, perche' e' l'unico metodo per mettersi al riparo dai consigli di parte. Con le indicazioni di questa scheda si puo' poi agire da soli, esercitando il proprio potere contrattuale nei confronti della banca, altrimenti l'Aduc mette a disposizione dei professionisti indipendenti, che non agiscono in conflitto di interessi, quindi non promotori finanziari, mediatori creditizi o la banca stessa che, per quanto magari amici, parenti, conoscenti, dovranno pur sempre mediare fra l'interesse del risparmiatore, quello proprio e quello della banca. Il primo concetto da comprendere per l'uso razionale di questa scheda, e' che ridurre la rata del proprio mutuo non significa, necessariamente, ridurre il costo dello stesso. La scheda, curata da Roberto Cappiello (consulente finanziario dell'Aduc) e Alessandro Pedone (responsabile Aduc per la Tutela del risparmio), e' cosi' articolata: Il quadro della situazione Analisi della propria situazione Capitale, durata, tasso. Rinegoziazione; Surroga; Sostituzione Rinegoziazione di Stato Assicurazioni collegate ai mutui Valutazione dell'opportunita' di cambiare il mutuo: facciamo quattro conti Assistenza di un libero professionista indipendente Appendice tecnica: perche' la rata e' cresciuta cosi' tanto? La scheda pratica e' a questo indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=227752 Alitalia e malitalia Finalmente si comincia a ragionare. Passata la buriana della campagna elettorale, dove si promette di tutto e di piu' pur di acquisire voti, e' ora il tempo di attivare le cellule grigie del cervello. L'articolo apparso oggi sul quotidiano "Il Foglio" e' tutto da sottoscrivere. "Sarebbe stato piu' coerente lasciarla fallire dopo la mancata fusione con Klm" sottotitola il quotidiano di Giuliano Ferrara, che e' quello che stiamo proponendo da anni. "Alitalia-ovvero una lezione di politica industriale su come (non) si esercita il controllo azionario di una primaria azienda nazionale" e ancora "Palazzo Chigi e via Veneto non colsero l'importanza di quel crocevia che avrebbe permesso alla compagnia di fare da apripista alla nuova epoca di maxi fusioni", progetto che noi all'epoca sostenemmo. "Si e' cercato di somministrare accanitamente ossigeno ad un malato terminale…" ed e' quello che abbiamo recentemente scritto. "…ora ci si arrabatta con il puerile tentativo di tornare ad un monopolio nazionale fondendo Alitalia con il suo principale concorrente nazionale, Airone. Ma la beffa ai consumatori non portera' efficienza ne' redditivita' ". Insomma alla beffa si aggiungera' il danno. Agli utenti, ovviamente. Gestioni sul Forex: intervenga la Consob Abbiamo segnalato alla Consob alcune lettere che lo Studio Forex del dr. Roberto Zagatti sta inviando ai promotori finanziari relative ad una gestione sul Forex (cioe' sulle valute) che sarebbe, secondo la lettera, "effettuata e seguita in Home" dal loro team di analisti e trader. L'aspetto scandaloso di questa lettera e' che propongono ai promotori finanziari che incoscientemente fanno investire soldi dei loro clienti in questi strumenti, una commissione annua pari al 7,5%! (1) In pratica, se riescono a convincere un cliente ad investire 10.000 euro in questa gestione, ogni anno il promotore prendere 750 euro! Non sappiamo quanto prenda il dr. Roberto Zagatti da questa gestione, ma gia' il 7,5% all'anno di costi per una gestione, ci sembra qualcosa che rasenta la follia... Ci auguriamo che la Consob possa interrompere immediatamente queste proposte di investimenti finanziari travestiti da intermediazione in cambi. In ogni caso, consigliamo caldamente tutti coloro che dovessero ricevere una proposta del genere, non solo a non aderire ma a anche ad interrompere qualsiasi rapporto con chi propone cose del genere! Se un promotore ha talmente tanto pelo sullo stomaco per proporre una gestione che rende (a lui!) il 7,5% all'anno, puo' significare solo due cose: 1) e' un incompetente totale 2) e' un disonesto. In ogni caso, fuggite da un soggetto del genere! (1) Il testo della lettera puo' essere consultato a questo indirizzo: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=227864 Mangiare il pesce crudo.... Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=227877 Prezzi. Task force del Governo... che paura per i commercianti... ma, le tasse e le liberalizzazioni? Il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dopo essersi incontrato con la filiera del commercio e della grande distribuzione, si e' cosi' espresso: "Avvieremo una task force che possa mettere ordine nella filiera. E da subito, per tranquillizzare i cittadini e i consumatori, con l'osservatorio dei prezzi, avvalendosi anche del lavoro sul territorio di camere di commercio e prefetture, ci sara' un impegno anche massiccio della Guardia di finanza per controllare che nessuno pensi di fare il furbo in un momento difficile per l'economia italiana". Chissa' come staranno tremando di paura quei commercianti e quegli intermediari ai vali livelli che abitualmente fanno i furbi, secondo l'accezione di furbizia che il nostro ministro utilizza... cioe' -non considerando ovviamente chi viola le leggi- sembra che sarebbe furbo chi fa pagare il proprio lavoro quanto lui medesimo ritiene opportuno. E quindi, quale sarebbe la funzione di questa task force, visto che c'e' gia' la polizia annonaria dei Comuni, la polizia provinciale. la guardia di finanza, i carabinieri, la polizia, la polizia forestale, etc per pizzicare chi viola le leggi? Boh!! Dopo l'istituzione di Mister Prezzi (altro monumento inutile aggiunto a cio' che gia' c'era), abbiamo l'impressione che sia solo un goffo tentativo per mostrare muscoli e nascondere cio' che invece dovrebbe essere fatto perche' i prezzi si abbassino da soli (e non per l'intervento della task force di "babbo Stato") e che invece non viene fatto... anzi. Dov'e' la defiscalizzazione dei carburanti? Dov'e' la liberalizzazione degli orari e delle licenze commerciali (vera e non solo su leggi nazionali che tutti i Comuni fanno poi come vogliono)? Dov'e' la cacciata del capitale pubblico dalle societa' di gestione di servizi come quello elettrico, del gas, idrico, del trasporto pubblico locale e nazionale? Perche' regalare milioni di euro alla putrefatta Alitalia e prepararsi a pagare salate multe per questo all'Ue? Ci fermiamo qui. L'elenco sarebbe ancora molto lungo e facciamo notare al ministro e ai suoi commensali dei vari inutili tavoli che si apprestano ad imbandire (per osservare e trattare... dicono loro), che noi, come qualunque italiano medio, abbiamo occhi per vedere, sufficiente intelligenza per capire: solo il mercato e le sue semplici e precise regole possono far calare i prezzi, mentre le minacce e i musi duri fanno solo divenire piu' furbi e piu' delinquenti quelli che gia' lo sono, oltre a stimolare altri a divenirlo. Tatuaggi temporanei. Da evitare Da evitare i tatuaggi neri provvisori (quelli che scompaiono dopo qualche giorno), proposti sulle spiagge da simpatici individui che ne assicurano la totale innocuita'. Secondo l'Agenzia francese della sicurezza sanitaria, possono essere all'origine dell'eczema allergico che puo' portare dritti all'ospedale. Sotto accusa una sostanza, la parafenilendiammina (PPD), aggiunta all'henne' per dare il colore nero che e' piu' apprezzato del colore abituale, che varia dal bruno all'arancio. L'eczema allergico (dermatite allergica) e' una reazione infiammatoria della pelle, causata da una ipereattivita' di alcune cellule del sistema immunitario ad una determinata sostanza (allergene, in questo caso il PPD). I villeggianti sono quindi avvertiti: meglio evitare il tatuaggio nero. Fondi comuni d'investimento: Draghi va fortissimo nella teoria, a quando un po' di pratica? In questi giorni si accavallano le notizie sulla cosi' detta industria del risparmio gestito ed in particolare sui fondi comuni d'investimento. Pochi giorni fa la Banca d'Italia ha pubblico un rapporto dal titolo "Fondi comuni italiani: situazione attuale e possibili linee di intervento" nel quale si fanno delle affermazioni pesantissime (specialmente considerando la fonte istituzionale) sull'industria del risparmio gestito (1). Nel rapporto sono contenute molte delle cose che andiamo ripetendo da sempre. Si dice a chiare lettere che i fondi comuni italiani sono inutilmente costosi e che uno dei problemi centrali e' la rete distributiva (banche, promotori finanziari, ecc.) la quale mangia inutilmente commissioni. Che in questi anni i gestori non hanno potuto fare alcuna innovazione perche' le banche trattano i fondi comuni come delle mucche da mungere. Il rapporto identifica anche soluzioni che sono condivisibili! Dopo averlo letto, quasi non ci volevamo credere: la Banca d'Italia, che per anni e' stata baluardo del sistema bancario, mette nero su bianco le cose che da anni sosteniamo: - indipendenza delle societa' di gestione; - maggiore trasparenza e confrontabilita' fra i prodotti di risparmio gestito; - strumenti informatici per la sottoscrizione diretta di tutti i fondi comuni con commissioni di gestione che non prevedano alcuna retrocessione alla rete di distribuzione; - sviluppo di una versa consulenza indipendente: - armonizzazione del sistema fiscale. Che dire? Draghi va fortissimo con la teoria, ma cosa ha fatto in questo (ormai non brevissimo) periodo che ha passato come Governatore della Banca d'Italia? Fino ad oggi abbiamo registrato lodevoli moniti, pregevoli studi e infruttuose riunioni con gli operatori del mercato. Se nella teoria va fortissimo, ci permettiamo di osservare che nella pratica ci sono forse ampi margini di miglioramento... Anche perche' mentre Draghi fa moniti, commissiona eccellenti rapporti e si riunisce con tutti, il sistema continua a distruggere i risparmi degli italiani. Puntuale come le tasse, infatti, anche quest'anno l'ufficio studio di Mediobanca ha pubblicato il suo rapporto annuale sui fondi comuni d'investimento (2) e si tratta dell'ennesima conferma di come i fondi comuni distruggano i risparmi degli italiani. Solo negli ultimi sette anni, secondo lo studio di Mediobanca, sono stati distrutti 91 miliardi di risparmi degli italiani: piu' di una finanziaria all'anno! E' evidente che le cose non possono continuare cosi', per questo ci domandiamo: quand'e' che Draghi si decidera' a passare dalle parole ai fatti? (1) http://www.bancaditalia.it/vigilanza/pubblicazioni/altri_doc/rapp_risparmio_gestito.pdf (2) http://www.mbres.it/ita/mb_pubblicazioni/fondi.htm Stato di emergenza nazionale? Una trovata autopromozionale che decreta il fallimento della legge Bossi-Fini Lo stato di emergenza nazionale dichiarato oggi dal Governo per combattere l'immigrazione clandestina, oltre che una trovata dal sapore autopromozionale, e' l'ammissione del fallimento della legge Bossi-Fini, tutt'altro che un deterrente all'immigrazione clandestina. Il ministro Roberto Maroni, quando all'opposizione, ha infatti sostenuto che gli sbarchi negli ultimi anni erano causati da una applicazione lassista della legge da parte del Governo Prodi, e che la Bossi-Fini era invece un'ottima legge. Commentando l'ennesima tragedia a Lampedusa nell'agosto 2006, in cui persero la vita 40 persone, l'allora esponente dell'opposizione non esito' ad incolpare il ministro in carica Paolo Ferrero perche' aveva piu' volte espresso la necessita' di rivedere la legge: "Quando (Ferrero) dice che ci sono 30 milioni di africani che premono sulle frontiere e invita il governo a facilitare gli ingressi, le sue parole finiscono direttamente sui tg nazionali e quando arrivano nel Maghreb scatenano un tam tam che fa ripartire gli sbarchi". Ma nonostante Ferrero sia andato e dimenticato da mesi, gli sbarchi continuano, anzi aumentano! La domanda che poniamo al ministro e' quindi la seguente: e' sempre colpa di un Governo lassista? Noi sosteniamo che la legge Bossi-Fini sia una mostruosita' che favorisce e crea clandestinita'. E' necessario subito abolirla ed istituire il flusso continuo, per dare la possibilita' a chiunque abbia un lavoro di venire in Italia in qualsiasi momento dell'anno. Questo permetterebbe di combattere l'occupazione in nero dei clandestini, meta che spinge molti a rischiare la vita, e fenomeno purtroppo necessario per molte aziende vista l'inadeguatezza dei flussi. Solo cosi' riusciremmo a dare un messaggio forte alle popolazioni che aspirano a raggiungere le nostre coste: vieni solo quando avrai un lavoro, altrimenti rimarrai disoccupato. Ryanair/Bossi. La verita' fa male? La consapevole, o meno, pubblicita' della compagnia aerea Ryanair con l'immagine del ministro Umberto Bossi che con il dito medio alzato villaneggia la politica del proprio Governo su Alitalia, e' lo specchio delle scelte operate finora dal nostro Governo. Come si fa a dar torto alle frasi li riportate? "Il governo... Supporta le alte tariffe di Alitalia, Supporta i frequenti scioperi di Alitalia, Se ne frega dei passeggeri italiani". E come dar torto al fiuto del vettore irlandese che sta cavalcando una situazione frutto di un abuso di posizione dominante di Alitalia? E' bene ricordare che non si tratta solo dell'ultima tranche di 300 milioni che Bruxelles ci ha gia' detto che vanno restituiti allo Stato (e alla ricerca scientifica da cui erano stati sottratti...), ma di 5 miliardi e 187 milioni di euro, tra ricapitalizzazioni e prestiti, che in 10 anni l'Alitalia e' costata allo Stato, cioe' a noi contribuenti (1). Come si fa a competere in un contesto del genere (simile a quello Rai nell'informazione e Telecom nei telefoni)? Grazie Ryanair! La verita' fa male? (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=225183 Qui il nostro settore per la campagna "Vola Alitalia e paga l'Italia" per il fallimento della compagnia di bandiera: http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=221966 Vola Alitalia paga l'Italia. Privatizzare i profitti, socializzare le perdite. Doppia bufala "Vola Alitalia, paga l'Italia" (1), e' lo slogan giusto, altroche' "Io amo l'Italia, volo Alitalia" del presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. I conti sono presto fatti: negli ultimi 10 anni, tra ricapitalizzazioni e prestiti, l'Alitalia ha risucchiato qualcosa come 5 miliardi e 187 milioni di euro (3,332 miliardi dal 2002 al 2005, con il governo Berlusconi), negli ultimi 20 anni di bilanci Alitalia ne ha avuti 19 in perdita, l'ultimo, quello del 2007 registra un rosso di 495 milioni di euro. "Si e' cercato di somministrare accanitamente ossigeno ad un malato terminale" (2). Ora siamo giunti al redde rationem, del quale sono responsabili i governi, e i partiti, che nei passati 20 anni hanno governato l'Alitalia, che ha rappresentato una appetibile postazione di potere da occupare con propri uomini e i sindacati che, supportando irresponsabili rivendicazioni, hanno contribuito a mettere fuori mercato la compagnia. Ora si vuole lo spezzatino dell'Alitalia, con la parte buona assegnata ai concessionari autostradali, gia' premiati dalla legge che regala aumenti tariffari automatici, e la parte cattiva trasferita a Fintecna, societa' interamente controllata dal Ministero dell'Economia, cioe' dallo Stato, cioe' dai contribuenti. Doppia bufala per i cittadini italiani: per gli aumenti autostradali automatici e per l'accollo degli esuberi in societa' pubblica, in piu' ci mettiamo il regalo della parte attiva della compagnia a imprenditori piu' o meno noti. Il tutto secondo una prassi decennale: privatizzare i profitti, socializzare le perdite. Ha ragione Ryanair: il dito di Bossi va dritto dritto in quel del cittadino italiano. (1) Si veda: http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=221966 (2) Il Foglio 24.07.08 Succhi di frutta e diabete. Attenzione a quelli industriali Una lunga ricerca durata ben 18 anni, effettuata su 71.346 donne e pubblicata sulla rivista "Diabetes Care" ha dimostrato che i soft-drinks e i succhi di frutta industriali, aumentano del 18 per cento la possibilita’ di divenire diabetici. L’aspetto piu’ rilevante dello studio e’ che il consumo parallelo di succhi di frutta industriali, riduce fino ad annullare i benefici di una alimentazione sana, come il consumo di frutta fresca e verdure. E' stato evidenziato che consumare giornalmente due o tre porzioni di frutta fresca riduce il rischio di diabete anche del 20%, quota che quasi si annulla se si fa uso contemporaneo di succhi di frutta industriali. Per mantenere viva la nostra buona salute, prepariamoci da noi medesimi i succhi di frutta, giochiamo con la fantasia dei colori, tutti in un frullatore e, per chi non si accontenta del dolce naturale della frutta, si puo' aggiungere semplicemente un po' di miele. Sono quindi da sconsigliare succhi di frutta industriali e soft drinks, quelli bevuti soprattutto tra i pasti. Molto, molto meglio tanta buona acqua, soprattutto adesso nella stagione calda. Rai. Commissione Vigilanza. Basta con la tv di Stato! Quello che sta accadendo sulla presidenza della commissione parlamentare di vigilanza della Rai, e' l'ennesima dimostrazione di come sia dannoso l'attuale assetto della pubblica informazione. Fanno bene i parlamentari radicali che in questi giorni stanno occupando la sede della commissione per rivendicare il rispetto della legge e la necessita' di nominarne il presidente. Ma lo scempio che le istituzioni stanno dando ai cittadini rimane e, anche quando la nomina sara' fatta, l'abisso che divide il Paese dalle istituzioni sara' sempre li'. Da una parte i contribuenti costretti a pagare un'imposta travestita da canone o abbonamento per il mero possesso di un apparecchio tv, dall'altra un Parlamento che non e' in grado di rispettare i propri impegni: partiti politici che si scannano tra loro perche' ogni fetta di torta sia garantita a chi partecipa al gioco e, come nello specifico, perche' i controllori siano ben ammaestrati e non controllino piu' di tanto. Chi potra' fidarsi di questi controllori? A quale logica rispondono, a quella di una informazione pubblica o a quella di una tv di Stato che alimenta e garantisce il proprio assetto di potere? Quella della bonta' di un'informazione pubblica e' un'utopia del secolo scorso, intorno alla quale lo spettacolo che ci viene presentato in questi giorni e' funzionale ad un sistema partitico ed istituzionale che appare vecchio e lontano dai cittadini. I parlamentari radicali, con la loro occupazione, lo denunciano. Rimane pero' un problema che le nostre istituzioni fanno finta di ignorare: la privatizzazione della Rai chiesta dagli italiani con un referendum e la rimessa in discussione dell'intero assetto: e' necessaria una informazione di Stato? Internet. Negli Usa verso la condanna di Comcast per filtri anti p2p. E in Italia? La Federal Communications Commission dovrebbe annunciare questa settimana che uno dei principali gestori e fornitori di collegamenti Internet degli Usa, Comcast, ha violato la legge federale nel bloccare il traffico peer-to-peer. Lo riporta il Wall Street Journal. La commissione dovrebbe emettere venerdi' un verdetto in cui si condanna il gigante delle telecomunicazioni per aver precluso ad alcuni utenti l'accesso a BitTorrent ed altri protocolli di file-sharing. Comcast ha ammesso dinnanzi alla Commissione di aver 'ostacolato' il traffico diretto verso i siti di file-sharing. La decisione, che non includerebbe sanzioni, imporra' a Comcast di cessare immediatamente questo comportamento, redigere un piano per gestire il network in futuro ed illustrare ai suoi utenti quali fossero le misure adottate in passato. Quest'ultimo passo darebbe importanti munizioni agli utenti che si sono gia' organizzati in una class action. Speriamo che questa novita' spinga anche i gestori italiani a rivedere la loro politica, fatta di limitazioni non esplicitate in nessun contratto. Per questo motivo nel gennaio scorso abbiamo denunciato Tele2 per pubblicita' ingannevole all'Antitrust, che ha aperto un'istruttoria (1). Purtroppo sul P2P, nonostante le tante segnalazioni degli utenti (2), non ci risultano interventi dell'Agcom sui gestori. Non e' una novita', ma e' grave l'immobilismo in una questione che non si configura solo come inadempienza contrattuale, ma riguarda anche la libera circolazione delle idee e la cosiddetta Net Neutrality, vale a dire che il proprietario dei fili debba rimanere neutro rispetto ai contenuti che vi transitano. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=208958 (2) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=P2P&tipo=cara Cani, gatti, treni e traghetti. Come trasportarli Lasciare l'amico cane, o il gatto, a casa, da un parente o in pensione durante il periodo delle ferie? Neanche per sogno, perche' anche chi prende il treno o il traghetto puo' portare il proprio fido, o il proprio micio, a determinate condizioni. Vediamo i casi. * Treno: muniti di guinzaglio e museruola i cani possono sistemarsi nei compartimenti o, in mancanza di questi ultimi, nelle piazzole all'inizio e fine di ogni vagone (1), gratuitamente se in appositi contenitori (2). E' possibile anche la sistemazione in vagone letto o nelle cuccette, purche' il compartimento sia acquistato ad uso esclusivo; la sistemazione e' gratuita per cani o gatti in appositi contenitori e dietro pagamento per cane di grossa taglia (prezzo fisso 5 euro). Su tutti i treni prenotabili (3) e' necessario prenotare il viaggio facendo richiesta per il trasporto dell'animale. Da ricordare che i cani per i ciechi sono sempre ammessi gratuitamente. * Traghetti: le sistemazioni sono diverse in relazione al tipo di compagnia di navigazione. Alcune posseggono un piccolo canile, altre consentono Fido al seguito, limitando pero' la permanenza a determinati spazi; in questo caso e' obbligatorio il guinzaglio e la museruola. Sia nella prima che nella seconda sistemazione e' previsto il pagamento del biglietto. Non e' consentito invece portare cani nelle cabine. (1) Solo per Regionali, Intercity, Intercity Plus, Eurostar City Italia, Espressi ed Intercity Notte. Pagamento fino ad un importo massimo di 5 euro. (2) Solo per Eurostar Italia effettuato con materiale ETR 460, ETR480 e ETR500, Eurostar Italia Alta Velocita', Treno TBiz. (3) Espressi, Intercity, Intercity Plus, Intercity Notte, AV, ES, City, TBiz. Cani e umani. Intervenire subito per non continuare a farci male entrambi. Incoraggiamento alla sottosegretaria Martini Con l'estate e la vita all'aria aperta, si vengono a conoscere episodi del rapporto cane/umano che spesso non sono confortevoli come, invece, quello del cane del calciatore Totti che ha salvato una vita umana sul litorale romano. Si tratta di episodi in cui tutta l'assenza di cultura e informazioni in materia dimostrano che perdurare nell'attuale situazione serve solo a farsi male tutti, cani e umani. Prima di tutto c'e' da segnalar il fatto che si tratta di episodi (morsicamenti, etc.) accaduti anche altre volte ma che mediaticamente, siccome causati da cani che non fanno parte della lista di quelli pericolosi dell'ex-ministro Turco, hanno avuto meno risalto: un pastore tedesco che morde una bimba e' bene, per chi in modo incompetente ne da' notizia, non venga sottratto al mito del cane buono perche' quello dei poliziotti nelle fiction tv, mentre un pitbul, anche se solo abbaia piu' forte, e' bene criminalizzarlo perche' la leggenda lo presenta quasi essenzialmente come il cane dei delinquenti. Evidentemente, trattandosi di due esseri viventi entrambi appartenenti ai cosiddetti animali domestici, sono entrambi governabili dagli umani e, qualunque cosa accada, la responsabilita' e' da ricercare negli umani che li possiedono. Sbaglia a nostro avviso chi crede di poter affrontare il problema con l'imbarbarimento del rapporto cane/umano. Lo dimostra il fatto che tutti questi anni in cui c'e' stata la lista dei cani potenzialmente pericolosi, con relative assurde restrizioni per la circolazione nei luoghi pubblici (guinzaglio e museruola, insieme e non alternativamente come noi auspichiamo) non e' accaduto nulla che frenasse i morsicamenti, sia dei cani appartenenti a questa lista che di altri. A nostro avviso cio' accade perche' non e' stato affrontato il problema come dovrebbe: inserire la vita degli animali domestici nella nostra e, come per esempio accade per i bambini (con le enormi deficienze che molti genitori patiscono), attrezzare la societa' per accoglierli, ovunque. Questo lo ha capito la sottosegretaria al Welfare Francesca Martini, che ha piu' volte fatto sapere di voler abolire alcune delle restrizioni della lista dei cani potenzialmente pericolosi e aprire la nostra societa' ad una migliore convivenza con questi e con tutti i cani. Noi siamo qui a sollecitarla, ad invitarla a decidere senza indugi, perche' le sue intenzioni potrebbero essere un buon metodo per rispondere agli attuali disagi e per evitare che gli stessi si trasformino talvolta in tragedia. Anche perche' c'e' bisogno di indirizzi nazionali su cui muoversi, altrimenti la fantasia di diversi amministratori locali nell'imporre divieti assurdi e penalizzanti umani e cani, non avra' piu' freno: amministratori che spesso sembrano come quelli di condominio che vietano il transito dei cani negli spazi comuni, senza porsi il problema degli anziani che vivono con questi animali. Assegni sociali annullati. E' il terzo dito di Bossi E' il terzo dito di Bossi che va in quel posto ai percettori di assegni sociali, cioe' anziani e poveri, ultrassessantacinquenni, e con reddito zero o minimale. Il primo fu contro l'inno nazionale, lui che e' ministro della Repubblica Italiana, il secondo dito e' acquisito da tempo per "supportare" l'Alitalia a scapito degli utenti, come dice Ryanair, e il terzo e' per l'emendamento notturno alla manovra finanziaria che annulla, di fatto, le pensioni sociali. Si tratta di 622.665 beneficiari per un importo complessivo annuo di 2.844.542.030 euro che percepiscono 395,59 euro mensili. La pensione sociale e' una prestazione di carattere assistenziale, si potrebbe dire un assegno per i poveri, e non un corrispettivo pensionistico per i contributi versati durante il periodo lavorativo. Chi dobbiamo ringraziare per questa bella trovata? In primis la Lega Nord Padania, lo Svp (Partito popolare sudtirolese) e l'Udc il partito di Casini. Che dire? Che i deputati farebbero bene a lavorare di giorno e dormire di notte, quando le menti sono offuscate dalla stanchezza, oltre che dalla stupidita'. Gli elettori dovrebbero ricordare domani, quando si svolgeranno le elezioni, quanto accade oggi. Da segnare sul calendario del 29 luglio 2008: oggi Bossi ce lo ha messo in quel posto (d'altronde ce l'ha duro!), insieme a quel cattolico fervente di Casini e ai sudtirolesi che non si accontentano del fiume di denaro che da decenni versiamo nelle loro tasche perche' hanno la regione autonoma. Class Action Parmalat negli Usa. Pubblicati i moduli ufficiali per il risarcimento La Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Southern District di New York ha autorizzato la pubblicazione dei moduli per chiedere il risarcimento dalla Class Action 'Parmalat Securities Litigation'. Un patteggiamento parziale e' stato raggiunto e include gli investitori in Usa, Italia e nel mondo. La causa riguarda il prezzo pagato per i titoli di Parmalat Finanziaria S.p.A. Il patteggiamento prevede che i promotori ricevano 10.500.000 azioni della nuova societa' Parmalat riorganizzata. Inoltre prevede anche che i legali dei promotori possano applicare un onorario fino al 18,5% del valore del patteggiamento stesso, piu' le spese. Sul sito Internet specifico (http://www.parmalatsettlement.com/docs) ci sono i moduli da compilare con le relative istruzioni e informazioni per tutti coloro che intendono chiedere un risarcimento, oppure rinunciarvi o contestare lo stesso. Il termine per il deposito, attivato ieri 29 luglio, e' gennaio 2009. Sono diversi i risparmiatori italiani che, grazie all'Aduc e allo studio dell'avv. Pietro Adami che cura le class action dell'associazione in Usa, stanno partecipando a questa azione giudiziaria collettiva. Per informazioni piu' dettagliate: investire@aduc.it Spiagge e Mister Prezzi. Perche' dobbiamo pagare un cosi' inutile e umiliante servizio? Mister Prezzi ha concluso un accordo con le associazioni degli imprenditori balneari ed e' riuscito, per venire incontro al "caro bagno", a sottoscrivere un accordo per cui gli ingressi individuali nei bagni dopo le 14 potranno costare fino al 50% in meno del prezzo di stagione. Nessun obbligo per i gestori dei bagni, ma una libera scelta di praticare o meno questi sconti. Questa volta quasi fuori tempo massimo (la stagione e' al "giro di boa"), Mister Prezzi ci ha confermato la sua inutilita'. E con una buona dose di umiliazione per il consumatore: trattato come quei poveri che vanno ai ristoranti e in orario di chiusura e vengono dati loro gli avanzi. Questo a significare come i consumatori non sono la centralita', come dovrebbe essere in una economia moderna e di mercato, ma un di piu' da soddisfare "dopo", quando si e' esaurito il vero business, quello fatto di posizioni di rendita, corporazioni, monopoli locali e nazionali, etc. Purtroppo lo avevamo detto fin dalla istituzione della figura di Mister Prezzi: la sua funzione non potrebbe essere altro che porre sotto osservazione, cioe' quello che gia' fanno gli Osservatori sui prezzi a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, la Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del ministero dello Sviluppo economico, l'Istat, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), l'Ismea e vari istituti pubblici e privati. Cioe' un'istituzione per dare l'impressione che si stia facendo qualcosa per contenere l'innalzamento dei prezzi, ma che nei fatti e' fumo per nascondere l'incapacita' di dare risposte ai cittadini. E tutto questo ha un costo che i contribuenti pagano, costo a cui con la vicenda dei bagni si e' aggiunta anche la beffa. Il problema, come sempre, visto che le strutture di controllo gia' ci sono e magari andrebbe anche verificato che svolgano la loro funzione, e' nel creare opportunita' di mercato, non certo di imbrigliare lo stesso e limitarlo. E opportunita' significa solo liberalizzazioni e defiscalizzazione. Poi la concorrenza fa il mercato e crea opportunita' per consumatori, produttori e dispensatori di servizi. British piu' Iberia, Air france piu Klm, Lufthansa piu' Swiss air, Delta piu' Nortwest, Continental piu' United Arlines. Alitalia piu' Air One? British piu' Iberia, Air France piu Klm, Lufthansa piu' Swiss Air, Delta piu' Northwest, Continental piu' United Airlines. Alitalia piu' Air One? Sono sufficienti questi pochi esempi per rendere conto ai cittadini italiani la pochezza di visione dei nostri governanti. Se guardiamo ai bilanci, l'Alitalia ha chiuso il 2007 con un buco di 495 milioni di euro mentre "Il bilancio di Air One,……., ha si' archiviato il bilancio 2007 con un utile netto di 6,87 milioni,…..ma il dato che dal quartier generale della societa' hanno preferito non diffondere (forse sarebbe meglio dire omettere) e' quello riguardante i debiti che, solo negli ultimi 12 mesi, sono passati da 349 a 401 milioni." (1). L'orbo che sorregge il cieco? Cosa vorrebbero fare? Monopolizzare le rotte italiane, in particolare quelle piu' redditizie, come la Roma-Milano? E chi glielo consentirebbe? Non certo l'Antitrust, europeo e nazionale, e le altre compagnie aeree che farebbero il diavolo a quattro pur di evitare cartelli monopolistici. Dunque stiamo pagando i prezzi di una non politica dei trasporti che possiamo datare a 10 anni fa, con il governo di centro-sinistra, che e' proseguita, e prosegue, con il governo di centro-destra. A pagare il prezzo saranno utenti e dipendenti. Peggio di cosi' non poteva andare! (1) Libero Mercato, 28.06.2008 Il futuro e il gerundio Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=228507 Alitalia. Infrazioni sulla concorrenza in ambito comunitario? Chi sara' responsabile? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, Parlamentare Radicale - Partito Democratico Quando una compagnia aerea è in gravi difficoltà finanziarie, nonostante le cospicue iniezioni di denaro pubblico che a più riprese lo Stato ha concesso, può darsi che questa cerchi e riesca a operare una politica di prezzi al di fuori delle regole stabilite nei mercati internazionali dalle norme sulla concorrenza. È il sospetto che nasce preso atto di quanto rileva la società di revisione Deloitte, incaricata della certificazione del bilancio 2007 di Alitalia. Per questa compagnia sono in corso in Usa e in Ue- indagini antitrust su cartelli anticoncorrenziali sulle tariffe merci e passeggeri. In Usa è in corso una class action in cui altre compagnie aeree coinvolte (come la Lufthansa) hanno conciliato. In Ue, o scorso 21 dicembre la Commissione ha notificato ad Alitalia e altri vettori comunitari, uno Statement of Objection (Comunicazione degli addebiti) con cui e' stata avviato un procedimento per accertare eventuali infrazioni della concorrenza. Alitalia, lo scorso 21 aprile ha presentato una memoria difensiva. La Commissione, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e la Guardia di Finanza hanno poi predisposto una ispezione per verificare la costituzione di un cartello sulle tariffe passeggeri tra i Paesi Ue e il Giappone. Come gia' fatto per la class action in Usa (1), con il sen. Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Economia e Finanze e delle Infrastrutture e Trasporti, per sapere quale sia lo stato dell'arte di quest'altra controversia aperta in sede comunitaria e nazionale, se non si ritenga che il comportamento dei vertici dell'Alitalia, in caso di condanna da parte dell'Autorità competente, sia lesivo dell'immagine e degli interessi della Compagnia e se si configurano gli estremi per una azione di responsabilità nei confronti degli amministratori. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=226208 Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=228518 Nucleare. Le promesse mirabolanti e inconcludenti del ministro Scajola In futuro "Il nucleare dovra' produrre un quarto dell'energia del Paese (25%)", cosi' dichiara il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Facciamo un po' di conti. * La produzione elettrica rappresenta il 18% del nostro fabbisogno energetico complessivo. * L'82% del fabbisogno energetico va essenzialmente ai trasporti. Il che significa che per 4/5 di fabbisogno energetico dovremo ancora far riferimento al petrolio e derivati. * Il 25% del 18% fa 4,5%, che e' la quota riservata alla produzione di energia elettrica dal nucleare sul fabbisogno energetico complessivo. * Per le centrali nucleari previste, occorre un investimento di 30 miliardi di euro, che stante al ministro Scajola dovrebbero effettuare i privati. Dunque il nucleare ci fornira' una percentuale limitata di energia elettrica, il 4,5% appunto, che puo' essere ottenuta ottimizzando la produzione e attuando politiche di sviluppo delle energie rinnovabili. Quali imprenditori privati vorranno investire 30 miliardi di euro nel nucleare? Si annuncia una nuova bufala, a carico dei contribuenti, come quella che ci stanno somministrando con Alitalia. Alberghi per famiglie. L'Italia non c'e' Alberghi a misura di famiglie, con scalda-biberon, culle e fasciatoi per i più piccoli, lettini personalizzati e giornalini, spazi gioco, animazione e attivita' creative, piatti pensati appositamente per tutta la famiglia e preparati con prodotti locali genuini e, soprattutto, offerte speciali per tutta la famiglia. Anche in questo campo l'Italia e' fuori lista, superata non solo dalla Spagna, ma anche dalla Grecia e, addirittura, da Cipro! Secondo i siti TripAdvisor "che sono la piu' grande comunita' di viaggiatori al mondo con piu' di 25 milioni di visitatori al mese, piu' di 7 milioni di iscritti e oltre 15 milioni di recensioni e opinioni. Disponendo di suggerimenti veri di veri viaggiatori, i Siti TripAdvisor coprono piu' di 280.000 tra hotel e attrazioni."(1), "i migliori 10 hotel d'Europa a misura di famiglia" non comprendono l'Italia. Infatti nella classifica troviamo 6 alberghi spagnoli, 2 turchi, 1 greco e 1 di Cipro. Una bella sberla per chi ha fatto del turismo uno dei principali elementi distintivi del nostro Paese. Insomma i Paesi mediterranei si stanno attrezzando per nuove esigenze mentre noi continuiamo e vivere di gloria (passata) e ad illuderci che tanto i turisti in Italia ci verranno sempre. Chi vive di speranza muor cantando! (1) http://www.tripadvisor.it/pages/about_us.html Energia nucleare? Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=228631 Alitalia. Salvare un'azienda gia' tecnicamente fallita e con pendenti altri esborsi per violazione della concorrenza in Usa, Canada e Ue? Intervento della senatrice Donatella Poretti, Parlamentare Radicale - Partito Democratico E' uno stillicidio che pagheremo caro. Le continue indiscrezioni sul piano di rilancio di Alitalia (si taglieranno 5 mila o 7 mila lavoratori?) non possono che aumentare le preoccupazioni rispetto ai costi che gli italiani pagheranno per l'accanimento terapeutico con cui si tiene in vita una compagnia tecnicamente fallita. E nonostante l'attivismo del Governo che sta cavalcando l'onda populistica delle lobby che vorrebbero mantenere la compagnia in mano italiane, oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, fa sapere, a proposito degli imprenditori nazionali che dovrebbe far parte della cordata salva-Alitalia, che "tutti i nomi saranno resi noti a settembre". Tutto cio' e' sintomo di una patologia italiota che poco serve al servizio di trasporto aereo da garantire ai consumatori. I guai di Alitalia non derivano solo dalla prevedibile opposizione dei sindacati ai tagli di personale previsti dal piano al vaglio del Governo, altri sono "nascosti" tra le righe dei bilanci della societa'. In Usa e Canada, per un cartello sul trasporto merci da e quei Paesi, e' in corso una class action in cui altre compagnie aeree coinvolte –Lufthansa- hanno gia' conciliato per 90 milioni di Usd. In Ue, la Commissione ha avviato un procedimento su eventuali infrazioni della concorrenza e, con Antitrust e Guardia di Finanza ha inviato gli ispettori nei loro uffici contro un presunto cartello sulle tariffe passeggeri tra i Paesi Ue e il Giappone. Come gia' fatto per la class action in Usa e Canada (1), con il sen. Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Economia e Finanze e delle Infrastrutture e Trasporti, per sapere quale sia lo stato dell'arte di quest'altra controversia aperta in sede comunitaria e nazionale, se non si ritenga che il comportamento dei vertici dell'Alitalia, in caso di condanna da parte dell'Autorità competente, sia lesivo dell'immagine e degli interessi della Compagnia e se si configurano gli estremi per una azione di responsabilità nei confronti degli amministratori. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=226208 Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=228518 ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi STELLE CADENTI. FRA FISICA E MITOLOGIA Da che Terra e' Terra, nel suo incessante, infaticabile viaggio intorno al Sole, il nostro pianeta ha sempre attraversato zone, in cui si concentrano numerosi piccoli corpi celesti che sarebbero frammenti di comete e/o residui originati dall'esplosione di remotissimi pianeti e pianetini. Alcuni di questi corpi entrano nella sfera d'azione della forza di gravita' terrestre e precipitano, a una velocita' di circa 260.000 km/h, verso la superficie della Terra, con esiti differenti a seconda della loro grandezza e consistenza. Secondo gli scienziati, la Terra ha memoria di antichissimi impatti vertiginosi risalenti fino a oltre quattro miliardi di anni fa, con "doni" celesti di un peso consistente come la sessantina di tonnellate del meteorite rinvenuto in Namibia nel 1920, che peraltro si ritiene caduto sulla Terra solo ottantamila anni fa. Col passare del tempo, pero', la "generosita'" celeste sembra (fortunatamente per noi) diminuita, anche se gli esperti calcolano che ogni anno cadano sulla Terra almeno 150 meteoriti, molti dei quali si inabissano negli oceani. Per fare un paio di esempi piu' vicini alla nostra epoca, i meteoriti che piovvero sulla citta' di Siena il 16 giugno 1794 avevano un peso variabile fra pochi milligrammi e i 3 kg., mentre un altro meteorite caduto in Alabama nel 1954 aveva un peso di circa 4 kg. Comunque, la maggior parte degli sciami meteorici che la Terra incontra adesso sulla sua orbita sembra siano formati ormai in grande prevalenza da piccole schegge che si consumano quasi totalmente nell'attrito con l'atmosfera terrestre, limitandosi cosi' a mettere in scena quel suggestivo spettacolo che noi chiamiamo stelle cadenti. Ad esse gli esseri umani sembra siano stati sempre molto sensibili, e hanno attribuito loro significati differenti e contrastanti, piu' spesso forse negativi come e' il caso degli Spartani, che vi vedevano un segno sfavorevole verso il re, che veniva quindi deposto, e quello di antiche religioni orientali, fra cui in particolare quella persiana, in cui le stelle cadenti erano viste come demoni femminili che attentavano all'ordine cosmico. In epoca cristiana, le stelle cadenti dei primi d'agosto sono state interpretate come le lacrime del martire Lorenzo che fu arso vivo su una graticola; lacrime che vagano senza riposo per il cosmo, finche' non cadono appunto sulla Terra nell'anniversario del martirio. Un'altra interpretazione cristiana medievale ne fa una testimonianza del viaggio delle anime dei defunti, mentre nell'induismo si suggerisce l'immagine delle anime che tornano a incarnarsi sulla Terra. Al di la', o forse proprio in virtu' delle molteplici interpretazioni, una cosa e' certa: anche adesso che sappiamo quasi tutto sulla loro realta' scientifica, le stelle cadenti sono ancora capaci di suscitare emozioni e -perche' no?- suggerire interrogativi (e forse risposte) anche a supporto dei nostri miti personali. E' questo il caso, mi pare, della poesia X agosto di Giovanni Pascoli, per il quale, ancora bambino, questa data rappresento' un giorno di tragico lutto, a seguito del quale la famiglia Pascoli fu praticamente distrutta. Il 10 agosto 1867, infatti, suo padre, Ruggero, fu ucciso, come recita la dedica della poesia, da "alcuni ignoti uomini atroci", mentre tornava a casa dalla Fiera di Cesena. Dopo quasi trent'anni, nel 1896, al poeta riusci' di elaborare questo trauma dandogli una dimensione cosmica. Non so se dalla scrittura della poesia gli sia venuta non dico la rimarginazione della ferita, ma almeno una qualche consolazione. Resta pero' il fatto che l'elegia X agosto riesce a inscrivere l'essere umano in un quadro piu' vasto, dove il dolore umano e quello animale sono messi allo stesso pari perche' (sembra lecito leggere tra le righe) la vita e' una sola e le sorti dell'uomo e dell'animale fatalmente si intrecciano, si rispecchiano, coinvolgendo in tal modo anche il Cielo nell'unico dramma della violenza contro la creatura inerme, che si svolge sulla Terra. Un Cielo "infinito" "immortale" che tuttavia si commuove e inonda del suo pianto "quest'atomo opaco del Male". Ecco dunque di Giovanni Pascoli la poesia X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perche' tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perche' si' gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena de' suoi rondinini. Ora e' la', come in croce, che tende Quel verme al suo nido lontano; e il suo nido e' nell'ombra, che attende, che pigola sempre piu' piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; e resto' negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono … Ora l'a' nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi Sereni, infinito, immortale, oh! D'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! NOTA Il testo della poesia e' ripreso da: GIOVANNI PASCOLI, Myricae (a cura di Giuseppe Nava), Salerno editrice, Roma s.i.d., p. 158ss. Questa poesia fu pubblicata per la prima volta sul "Marzocco" del 9 agosto 1896, alla vigilia dell'anniversario dell'uccisione del padre avvenuta ventinove anni prima (10 agosto 1867) e successivamente inserita nella quarta edizione della raccolta Myricae. I critici fanno notare delle corrispondenze letterarie con il poeta e romanziere francese Victor Hugo per quanto riguarda le stelle cadenti come pianto, e con il Manzoni di una delle prime stesure della Pentecoste per quanto riguarda il tema della rondine uccisa che non puo' piu' portare il cibo ai rondinini. E in ultimo mi accorgo di una possibile consonanza dell'ultimo verso della poesia pascoliana con un verso dantesco che si trova nel canto XXII del Paradiso (v. 151) in cui Dante definisce la Terra "l'aiuola che ci fa tanto feroci". Ma naturalmente cio' che conta in ogni composizione e' il modo in cui temi ed immagini gia' note si amalgamano in forma nuova, dando vita a una creazione originale. Per quanto riguarda la biografia di Giovanni Pascoli vedere la nota a: L'ultimo giorno di scuola: variazioni sul tema: http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=223362 e piu' approfonditamente su: http://www.fondazionepascoli.it/ Notizie sugli aspetti scientifici e simbolici delle stelle cadenti le ho raccolte, fra l'altro, su http://it.wikipedia.org/wiki/Meteorite http://www.nautica.it/info/tecnica/meteore.htm http://www.pd.astro.it/meteoriti/cap2.htm http://www.archeoambiente.net/stelle%20cadenti.htm. ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi La gatta Milli e la via del Palazzo Avevamo appena 20 anni, io e mio fratello,un giorno per strada, mentre passeggiavamo, un tizio sconosciuto ci mostro' un esserino che stava in un palmo della mano, era di colore nero, tremava come una foglia, nato due settimane prima. uno Yorkshire. Il tizio disse che potevamo prenderlo, lo avrebbe lasciato li'. Eravamo pieni di gioia e di inesperienza, ci ando' bene quando, due settimane dopo, coccolato, curato, ci si ripresento' lo stesso tizio che, con voce piu' o meno intimidatoria, chiedeva il pagamento di 700 mila lire, era il 1986. Avevamo capito il giochetto furbo del tizio e dell'uso che faceva degli animali: "non farti vedere mai piu' da queste parti", disse veloce mio fratello, sforzandosi di acquisire un atteggiamento da film "Il padrino". La trovata per fortuna funziono', quel tizio scomparve per sempre, l'unica cosa che resto' della sua storia fu Rocky, il nostro amato cucciolo di Yorkshire. Quel tizio aveva il "viso tagliato", e forse non e' un caso che oggi mio fratello sia attore dilettante di teatro. Ma noi appena 20enni, sapevamo cosa significava possedere un cane? Assolutamente no. Se non ci fosse stata la mamma…, la cara unica mamma. Quindi fu la mamma, solo la Mamma e non noi, a prendersi cura di Rocky, da cucciolo alla sua scomparsa, avvenuta nel 2006, aveva 20 anni! Quando mia madre lo vide per la prima volta, fu meno inesperta di noi, ma non nego' la presenza di Rocky, lui era talmente piccolo che stava in una mano, tremava dal freddo, dalla fame e dalla paura. Per 20 anni, mia Madre accompagno', con regolarita' svizzera, Rocky per i suoi bisognini, piu' volte al giorno, con il caldo torrido o con il freddo delle mattine invernali sotto il vento, la pioggia. I bisognini di Rocky andavano al pari passo, con l'enorme scodella con dentro il tutto, dal formaggio ai pezzettini di carne, ai croccantini al pesce, ad attenderla v'erano i randagini, tantissimi, gatti che non appena la intravedevano da lontano le correvano incontro come lampi, con acrobazie di gioia e festa, in un balletto cosi' ordinato e geometrico, che a vederlo non poteva sembrare vero. Una gattina era la sua fidanzatina, i bacetti non mancavano. Per 20 anni la stessa storia, quella dei randagini bisognosi, avi ,bisnonni, nonni, genitori, figli, che non teneva il passo della genealogia e della statistica. Le comparse dei minuscoli nuovi arrivati, erano cosi' regolari che erano l'esempio dello scandire straordinariamente ordinato di Madre natura. La regolarita' degli abbandoni degli animali d'estate (esempio della straordinaria regolarita' della natura umana) dava motivo alla Mamma di aggiunte agli enormi cestoni per la presenza di "nuovi" randagini, questa volta cani, a festa anche loro. Tutto questo, ininterrottamente per 20 anni. La Mamma ci ha lasciato lo scorso anno, il 2007, per una lunga incurabile malattia. Rocky lo aveva fatto l'anno prima, il 2006. Qualcuno mi ha fatto sapere che per intere settimane i gatti, ogni mattina, erano dietro il portone ad attendere la Mamma, invano. Purtroppo nessuno la sostitui', mai. Fare del bene e' apparentemente cosa semplice, quando e' una tantum; ci sentiamo bene quando diamo una mano ad una vecchietta ad attraversare la strada, a fare qualche offerta a chi fa l'elemosina, non sapendo bene che e' la continuazione del gesto, la prova piu' difficile. La costanza e' la prova della forza interiore, di ognuno e ciascuno di noi. Tra i messaggi subliminali dall'uomo per l'uomo, c'e' un bassissimo "uso" degli animali, "dedicando cura ed amore" messaggio-immagine da inviare a terzi umani. Chi non si ricorda di Adolf Hitler che "amava" e prendeva cura di un famoso cane, mentre gli ebrei e non solo, entravano sistematicamente nelle camere a gas? E chi non puo' ricordare la scena, buffa, di George W. Bush nel giardino della Casa Bianca, in una kermesse studiata al tavolino nella quale si intravede un George W. Bush tutto fiero e dritto, con la mano alzata –simbolo di vittoria la oscilla per non sembrare una finta statua- mentre le videocamere intelligenti riprendono il "cagnetto presidenziale" forse un po' confuso, tanto che va a finire in una triste e buffa kermesse tutta americana, tra i piedi dello stesso George W. Bush, facendolo quasi cadere giu'…. Era proprio mia Madre che asseriva che l'amore per gli animali ha due caratteristiche, quella viva e reale, oppure quella del lifting-immagine. La prima opzione, sovente viene quando possibile celata, la seconda si fa di tutto, e con differenti mezzi, per sfoggiarla, nella sua bassa dimensione. Era anche per tal motivo che la mamma, ogni giorno, si muoveva presto, alle sei della mattina. Noi italiani ci distinguiamo nel mondo –con lunghi corto-circuiti purtroppo- per il pervaso senso di cultura umanistica ed umanitaria. Questo dovrebbe essere di stimolo, di fierezza di una nazione tra le piu' acculturate al mondo, ma non si intravedono intellettuali, giornalisti, che attraverso i media approfondiscano e valorizzino tale vantaggio, ciononostante sprecano del tempo a riferire e riferirci cosa abbia detto questo o quel politico, impegnato spesso in frivolezze, fino alle penose amenita' senza alcuna sostanza. Se in tutto cio' si intravedesse il tentativo di separare una nuova "casta" da una reale sovranita' popolare, si potrebbe credere che l'obbiettivo si stia muovendo con efficace risultanza, almeno per il momento. Questa operazione politica e giornalistica, si chiama "la via del palazzo". Giornalisti sudditi dei redattori, a loro volta "cani di guardia" delle segreterie politiche, a loro volta sudditi delle vere centrali del potere economico, potranno mai dedicarci reali concretezze? Non credo. Pertanto, vengono a mancare le sottigliezze che, apparentemente banali, sono dei "fari accesi nella notte", quelle che hanno valore, che esprimono la sostanza e le verita' delle cose. Nessun quotidiano o rivista, ad esempio, ha riportato delle particolari notizie, di non poco conto, sul Santo Padre Ratzinger. Un trafiletto dell'Ansa, redatto per "dovere" di ufficio, si prodigava e ci illuminava. Adesso capitera' che un giornalista tra i "migliori", abituato a mordere mortalmente con i denti aguzzi, per poi fuggire, dira', da bravo cane da guardia del potente, che queste informazioni sono "gossip", e guarda caso tanto "giustamente" avversate dai padroni, che a tali "gossip" faticano nel sottrarsi, facendo finta di non sapere, che nessuno li obbliga ad essere "personalita' pubbliche" (non glielo ha ordinato di certo il medico) mordendo perfino le intercettazioni telefoniche e perfino qualcosa che tutto il mondo ci invidia, la separazione dei poteri tra l'esecutivo e la magistratura. La onesta' professionale, come la bravura del giornalista, non e' garantita da nessuna scolastica formazione. Tutto nasce dalla propria personalita', da un istinto individuale che esiste o non esiste, che c'e' o non c'e'. Il giornalista e scrittore Tiziano Terzani, pochi mesi prima che ci lasciasse, asseriva che le scuole per giornalismo sono come le scuole per "poeti". Si potrebbe divenire poeti frequentando una scuola? Inoltre un giornalista che lavora alle dipendenze del suo redattore, che riceve ordini dal "centro economico" di riferimento, e' libero di poter esprimere qualche libero pensiero? Assolutamente no. Con un giornalismo come quello italiano (del quale siamo le uniche vittime) se fosse tale negli States, il Watergate di Nixon non sarebbe mai esistito e non ne avremmo mai saputo nulla. Pensate cosa significa la galera per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni. Tuttavia, in questa notte buia della politica e del giornalismo, esistono per fortuna piccoli fari accesi che resistono, e noi li ringraziamo per il loro lavoro. Pertanto, di Benedetto XVI, della quale anche noi duri, tesi, inperterriti avversari dello Stato confessionale, ci siamo commossi leggendo per caso quel lancio dell'agenzia Ansa, una goccia di informazione, sperduta in un oceano di cronistica e pseudo-notizia Italiota. A Roma, gli abitanti di Borgo Pio, il quartiere romano a ridosso del Vaticano dove ha sede la Congregazione della Dottrina della Fede e anche l'appartamento del Prefetto della stessa, notavano, e per diverse sere, una persona, in cui alcuni riconoscevano il cardinale Prefetto, scendere dai piani alti a dare da mangiare a qualche gatto affamato e bisognoso. Pagine spese per raccontare della vacanza di Bressanone del Papa, e nulla che analizzasse l'ospite di Benedetto XVI, la gatta Milly. Per coloro i quali conoscono ed amano gli animali –non alla Bush ne' alla Adolf Hitler– sanno bene le caratteristiche ed i "colori" della personalita' di chi ama gli animali. Non era una notizia qualunque, ma nessun giornalista e giornale l'ha colta, a torto o a favore non si sa. Noi dell'Aduc, la cogliamo, non solo per legittimo diritto di cronaca, ancor di piu' per amore di verita'. "La verita' vi fara' liberi" (Gesu' Cristo ) Cosi' questo Ratzinger ha il suo amore per gli animali come S. Francesco, ancora un pianoforte a coda, ospite nel suo appartamento da quando e' divenuto Papa, per suonarsi da se Mozart, con quella gattina che si affusola sul pianoforte delicatamente... Vi sembrano notizie da poco? E' un altro Ratzinger, quello vero, quello che nessuno ci narra, e quello che vogliamo e preferiamo molto, molto di piu'. Una sensibilita' accesa, non so dire se celata, a torto o a favore, ma da noi espressa, cosi' come racconteremmo tutto cio' che possiamo conoscere, senza esitazione alcuna, perche' noi non abbiamo "padroni" se non l'unico nostro vero padrone, la stessa intrinseca verita' delle cose di questo pazzo, pazzo mondo. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Il caso Eluana Englaro. I punti fermi e le implicazioni della sentenza della Corte d'Appello di Milano Sembra un miracolo che dalla Corte d'Appello milanese sia uscita una sentenza quale quella finale nel caso Englaro, quella stessa Corte che aveva sempre chiuso le porte al padre di Eluana, Beppino Englaro, che chiedeva il rispetto delle volonta' della figlia e il conseguente distacco dell'alimentazione che la tiene artificialmente in vita. Certo, si tratta pur sempre di una sentenza emessa a seguito di una pronuncia della Corte di Cassazione che gia' aveva enunciato il principio di diritto sul rispetto della volonta' di Eluana, ai quali i Giudici di Milano non potevano non uniformarsi. Ma in 60 pagine di motivazione sono andati ben oltre quanto loro richiesto, hanno espresso apertamente e con passione animata, con umanita' oltre che con competenze tecniche, quanto ritenevano, dopo tredici anni di battaglia legale, fosse finalmente il caso di dire, se non di "gridare". E senza veli o ripari, ne' mistificazioni tipiche di certa magistratura che non vuol decidere, stavolta la Corte e' andata "dritta al sodo", accogliendo, con le richieste della famiglia Englaro, anche tutte quelle istanze di liberta' e di scelta terapeutica che negli ultimi mesi si sono fatte strada, con i casi Welby, Nuvoli e altri. Nella precedente fase giudiziale, la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della famiglia Englaro, aveva elaborato il principio che ha vincolato la Corte d'Appello di Milano nel sentenziare di nuovo sul caso: E' possibile accogliere la richiesta del tutore dell'incapace di autorizzazione al distacco dalle terapie di sostegno vitale, a due condizioni: - che sia accertata la irreversibilita' e la permanenza della condizione di incapacita'; - che siano accertate le volonta' presunte dell'incapace, in merito alle sue convinzioni e al proprio concetto di se' e della propria dignita'. La Corte d'appello, che aveva l'ultima parola sul caso Englaro, e' partita da tale principio, e non lo ha solo applicato, ma lo ha "svolto" ulteriormente esplicitandolo e lo ha "difeso" da eventuali critiche, trovando nel parametro costituzionale la misura della sua assoluta validita'. E cio' per replicare in anticipo a chi avrebbe potuto imputarle di non aver sollevato la questione di legittimita' costituzionale sui principi che si apprestava ad applicare. La prima e decisiva difesa della Corte d'Appello e' quella in merito all'interpretazione effettuata dalla Cassazione sul diritto alla vita e alla salute, di cui all'art. 2 della Costituzione. Si chiarisce finalmente come il diritto alla vita non e' dovere alla vita. Si rifugge, infatti, da ogni possibilita' di fondare un presunto dovere alla vita su una disposizione costituzionale che invece sancisce il diritto alla vita. Nel tenere distinti i due concetti (diritto e dovere), la Corte afferma che tali e supremi diritti non possano mai esser considerati entita' esterne all'uomo e che possano, oggettivati e esteriorizzati appunto, esser imposti dispetto e contro la volonta' dell'uomo stesso. E' una precisazione importante che mette a tacere quanti, riempendosi la bocca di paroloni e di "diritti", vorrebbero imporre agli altri una propria concezione filosofica e di vita. Sull'irreversibilita' e permanenza della condizione di incapacita' di Eluana. In merito all'accertamento della irreversibilita' e permanenza della condizione di incapacita' in cui versa Eluana Englaro, la Corte, accogliendo le teorie della comunita' scientifica internazionale ha finalmente messo a tacere tutte quelle vox populi che vorrebbero il coma vegetativo sempre reversibile, o quelle che fondano le proprie tesi liberticide dietro ad un laconico "non si puo' mai sapere", o dietro a possibili "risvegli", magari di natura mistica. Si silenzia dunque quell'approccio antiscientifico (che pur i media non ci risparmiano, e non ci hanno risparmiato neppure nel caso Englaro) che vedrebbe nei segnali reattivi agli stimoli esterni (tipici della condizione di stato vegetativo permanente quale quello di Eluana), la prova che il paziente e' senziente e capisce ecc... Tale eventualita' (che come visto e' negata dalla scienza medica) se esistesse davvero, renderebbe ancor piu' atroce e insopportabile la tortura di una vita imposta e forzata quale quella che taluni vorrebbero per Eluana! L'incipit della motivazione della sentenza chiarisce che e' un dato di fatto che la stessa non avra' piu' alcun tipo di risveglio. Secondo la comunita' scientifica, infatti, nel primo anno lo stato vegetativo e' da considerarsi persistente dopo di che, laddove non ci siano stati sviluppi di recupero, lo si considera permanente, non piu' e non solo come "diagnosi", ma come "prognosi", ossia irreversibile. Essendo Eluana da anni in stato vegetativo permanente e irreversibile, dunque, e secondo il principio di diritto della Corte di Cassazione, la Corte di Milano, ritiene sussistere la condizione clinica per il distacco dalla terapia vitale. Ma allora, cosa succede alle volonta' di chi si trova in condizioni di incapacita' non irreversibile? Ad esempio chi, arrivato in ospedale a seguito di incidente, non vuol sottoporsi ad un certo tipo di intervento salva vita? Chi ad esempio non vuol neppure assumersi l'alto rischio di rimanere invalido a vita? Occorre necessariamente attraversare l'anno di persistenza del coma vegetativo per arrivare ad ottenere, solo giunti nella permanenza, l'autorizzazione al rispetto della propria volonta'? Se in tale condizione non e' ammesso procedere all'esecuzione delle volonta' della persona, non si configura una disparita' di trattamento (art. 3 e 32 Cost.) rispetto ad un individuo capace di intendere e di volere che puo', potendolo esprimere, rifiutare qualunque trattamento sanitario? La Corte di Milano nella sentenza affronta il quesito e si risponde che laddove il tutore potesse operare scelte anche per l'incapace che non versa in una incapacita' irreversibile, priverebbe il malato di una possibilita' legata la regresso della malattia: decidere per se stesso un domani. Insomma, la possibilita' di ripensarci. Su cio' pero' occorre riflettere. Fino a che, invece, non sara' data voce all'incapace (con lo strumento del testamento biologico in modo che la stessa sia piu' certa e chiara possibile) per poter dire tutto, ma proprio tutto quanto e' possibile oggi dire da capace, in merito ai trattamenti che si accettano o rifiutano sulla propria persona, non si raggiungera' l'obbiettivo di uguale trattamento fra chi e' cosciente e chi non lo e' piu', in dispregio dell'art. 3 della Costituzione e del pieno rispetto per tutti dell'art. 32. E questo e' il nodo che dovra' affrontare il legislatore che si occupera' di testamento biologico. Sul rispetto delle sue volonta' presunte. La sentenza della Corte d'Appello di Milano si dilunga molto nel motivare l'accoglimento delle richieste della famiglia Englaro sul punto della volonta' di Eluana, ricostruita, tramite testimonianze di amici e parenti, intorno al carattere, al temperamento della stessa, alla sua indole indipendente e al suo alto concetto di dignita' personale. In modo toccante si riportano episodi narrati dai testimoni in cui emerge chiaramente che mai Eluana avrebbe accettato una simile sorte per se stessa. L'episodio che meglio chiarisce le scelte della ragazza e' quello relativo all'amico che si e' trovato poco tempo prima di lei nella situazione che l'ha poi colpita. Nel recarsi in chiesa e nell'accendere un cero in favore dello stesso, Eluana ha chiesto e sperato che la morte venisse a liberarlo da una condizione di "non vita" in cui la vita lo aveva intrappolato. Una concezione non materialista ma spirituale dell'esistenza, che va oltre il concetto di "vita biologica" per abbracciarne uno piu' alto: quello del proprio essere in quanto essere mente, coscienza, esperienza, espressione e interazione, oltre che corpo. Non mancano punte di lirismo nel descrivere gli orientamenti di Eluana, che non sono dissimili da quelli di molti di noi, nonostante le tradizioni cattoliche vorrebbero relegarli come ateismo, miscredenza o devianza. La sentenza arriva persino a citare Ippocrate per sostenere e difendere la ragionevolezza di una simile concezione di se' e della propria esistenza. La Corte affronta poi un'ultima questione di possibile censura costituzionale del principio di diritto cui si deve uniformare. Se e' vero come e' vero che il soggetto incapace dovrebbe poter avere pari "voce" al soggetto capace e che cio' si ottiene ad oggi solo tramite lo strumento legale del tutore che lo rappresenta, e' legittimo limitare quest'ultimo (che appunto parla al posto dell'incapace stesso) alle volonta' espresse o presunte del soggetto sottoposto a sua tutela? Non si realizza cosi' una disparita' di trattamento nei riguardi dell'incapace, prevedendo indirettamente cosi' limitazioni del suo diritto di autodeterminazione? La Corte si risponde negativamente. La decisione in merito alla sospensione delle terapie di sostegno vitale e' atto personalissimo: deve poter essere presa solo se realmente "voluta" dal soggetto rappresentato (nel caso Eluana). La sentenza si pone tale questione per affrontarne una immediatamente conseguente: cosa succede a chi non ha espresso la propria volonta' o quest'ultima non possa esser presuntivamente ricostruita? Deve per per cio' solo subire trattamenti che "di per se'" e "oggettivamente" possono esser ritenuti degradanti, tali da costituire accanimento terapeutico? In altre parole, non esiste o non rileva il cosiddetto "best interest" in favore dell'incapace? La Corte di Milano, infatti, si pone il problema se il sondino naso-gastrico di Eluana, anche a prescindere dalla volonta' della stessa, non debba considerarsi di per se' accanimento terapeutico e se cio' da solo non possa esser sufficiente a consentire la sospensione su richiesta del tutore. Con cio' i giudici milanesi riaprono la spinosa questione su cosa sia e in che limiti si possa delineare l'accanimento terapeutico, questione che la Cassazione aveva chiuso, almeno nel caso di specie, dando esclusivo rilievo alla volonta' presunta. Nelle intenzioni della Corte vi e' chiaramente quella di andare incontro a quei soggetti incapaci che, al contrario di Eluana, non abbiano in passato espresso le proprie volonta', per sostenere e consentire al tutore di scegliere adeguatamente nel loro interesse. Il terreno su cui essa si muove e' pero' scivoloso. Ben invece fa la Cassazione ad astenersi dai labili confini di cio' che e' accanimento terapeutico o no e a fondare le decisioni in merito al fine vita solo sulla volonta' del soggetto su cui incidono. Cio' che per una persona, infatti, puo' sembrare degradante, inutile o inaccettabile, puo' non esserlo per un'altra. Tali insindacabili scelte competono all'individuo, il cui "best interest" puo' esser ricercato solo nelle sue scelte di vita, nelle sue convinzioni e credenze, non certo in un concetto astratto etero-imposto. Per questo, piu' che cercare di definire oggettivamente i limiti medici fra le cure utili e quelle inutili, il legislatore che disciplinera' la materia, dovrebbe invece occuparsi di porre in mano ad ognuno di noi lo strumento migliore per esprimere detto limite in modo certo, chiaro ma soggettivo, valevole per la propria persona. Link alla sentenza: http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/docu.php?id=226347 ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Le riforme solo annunciate deprimono In un recente articolo, pubblicato su www.lavoce.info viene messa in dubbio la relazione 'governo che fa le riforme uguale governo bocciato alle elezioni'. L'analisi condotta da Pietro Biroli, Marco Buti e Alessandro Turrini, che lavorano per la Commissione europea, elimina la giustificazione che molti politici italiani si 'danno' quando devono scegliere se approvare riforme radicali oppure tirare a campare. L'indagine e' stata condotta negli archivi elettoralie delle riforme strutturali di 21 Paesi dell’Ocse nel periodo tra il 1985 e il 2004. Risulta che la percentuale di esecutivi confermati dopo aver approvato riforme strutturali e' superiore al 50%, dato quasi identico a quello registrato per i governi che in una legislatura non hanno approvato riforme importanti. Quindi fare o non fare le riforme e' un fattore quasi ininfluente rispetto alla rielezione di un primo ministro. Dal 1994 in Italia si alternano coalizioni di centro destra e di centro sinistra, nessuna e' stata riconfermata. Ben al di sotto della media registrata nei 30 Paesi Ocse (1). Azzardiamo un'ipotesi. La mancata riconferma e' stata influenzata dal costante annuncio di riforme strutturali da parte dei governi che si sono succeduti, senza che questi propositi si trasformassero in realta'. E' questo un elemento rilevante che peggiora l'umore degli italiani, costretti dai continui annunci a non avere punti fermi per il futuro, da politici incapaci di andare fino in fondo, timorosi del malcontento che inevitabilmente viene fuori quando le regole del gioco vengono modificate. E pronti a zigzagare all'indietro. Spesso vengono diffusi sondaggi sulla fiducia che i cittadini nutrono rispetto al futuro. In questa fase siamo ai minimi. Sono sondaggi che semplificano in un indice una realta' molto complessa. Eppure hanno un loro rilievo, perche' alto indice di fiducia porta gli individui a 'rischiare' per tentare di migliorare la propria situazione. Nel 1950 gli italiani avevano molto meno di oggi, eppure scommettiamo che un sondaggio che misurasse la fiducia a soli cinque anni dalla fine di una guerra, avrebbe evidenziato un indice molto piu' elevato di quello attuale. Anche questa fiducia contribui' alla realizzazione del cosiddetto miracolo italiano. E' certamente difficile, in un contesto dove i venti di crisi spirano su molti Paesi del mondo, ridestare i politici e soprattutto gli italiani da un torpore che si trascina da anni grazie a mezze politiche, mezze scelte e mezze illusioni. Ci si riuscira' solo avendo piena coscienza che il mondo di domani e' pieno di incognite che non si potranno risolvere respingendo le novita'. Mettendo anche in conto (come scriviamo nell'editoriale di Avvertenze) che circolare con un'automobile non significhera' necessariamente farlo con un Suv o una finta utilitaria come la Fiat 500, ma potrebbe farlo con un'auto indiana da poche migliaia di euro. La politica dell'attuale governo, purtroppo, ruota solo attorno al filo conduttore: chiudere delimitare respingere; dagli immigrati, alle possibili societa' estere padrone di imprese italiane (vedi Alitalia). Una politica che rassicura nell'immediato (lo slogan padroni a casa nostra ha un certo fascino), ma che non prepara una nazione ad affrontare il nuovo mondo, le nuove difficolta' e ambire a nuovi traguardi. Speriamo che, dopo aver 'rassicurato', il governo si decida a fare le riforme strutturali vere, a cominciare da una profonda liberalizzazione in tutti i settori: abolendo i privilegi per gli inutili ordini professionali, rivedendo e semplificando profondamente le regole del mercato del lavoro e favorendo la reale concorrenza nei settori dei servizi (banche, telecomunicazioni, ecc.). (1) Ocse: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, a cui aderiscono 30 Paesi industrializzati. http://www.oecd.org/pages/0,3417,en_36734052_36761800_1_1_1_1_1,00.html ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci L'assemblea di condominio L'assemblea dei condomini puo' essere definita come l'organo deliberante del condominio. Facendo un parallelo con le istituzioni statali, l'amministratore sta al Governo, cosi' come l'assemblea sta al Parlamento. In sostanza il condominio e' un ente assembleare in cui vale il principio della maggioranza; il potere/dovere di dare corso alle delibere assembleari spetta all'amministratore. Una precisazione e' d'obbligo: per quanto, spesso e volentieri, si parli di assemblea e di amministratore come organi del condominio, stante il fatto che la piu' recente giurisprudenza nega la natura di ente al condominio (ancorche' privo di personalita' giuridica), il termine organo e' usato in senso a-tecnico. L'assemblea e' indetta (almeno) una volta l'anno dall'amministratore che in questa occasione rende il conto della propria gestione (assemblea c.d. ordinaria). Sempre in questa occasione si provvede alla conferma o alla revoca, con conseguente nuova nomina, dell'amministratore ed all'approvazione del rendiconto preventivo per l'anno (di gestione) successivo. Naturalmente si possono e devono discutere tutti quegli argomenti che la quotidianita' del condominio impone. Cosi' e' preferibile chiedere all'amministratore che, in sede di formulazione della convocazione, inserisca all'ordine del giorno tutti quegli argomenti che necessitano di essere affrontati. La convocazione e' un atto che compete all'amministratore; essa puo' essere fatta in qualunque modo, non prevedendo la legge alcuna forma obbligatoria. E' consigliabile, pero', che la stessa venga effettuata con raccomandata con avviso di ricevimento. E' obbligatorio per legge lasciare cinque giorni liberi tra la data della spedizione e quella della prima convocazione. Il termine puo' essere aumentato da un regolamento contrattuale, ma mai diminuito. Ogni successiva assemblea (c.d. straordinaria) puo' essere convocata dall'amministratore ogniqualvolta ne ravveda la necessita', o puo' essere richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell'edificio. In questo secondo caso, solo se sono trascorsi dieci giorni dalla richiesta e l'amministratore non abbia provveduto, e' concesso ai condomini di autoconvocarsi, naturalmente con il rispetto dei termini di legge sopraccitati e con l'invito anche all'amministratore. Va rammentato che non e' obbligatorio la presenza dell'amministratore all'assemblea, anzi alcuni professionisti, per evitare condizionamenti, al momento della votazione per la conferma o la revoca si allontanano dalla "sala della riunione". Una volta convocata, l'assemblea e' regolarmente costituita, in prima convocazione, se si presentano i due terzi dei partecipanti al condominio che rappresentino i due terzi del valore dell'edificio. In seconda convocazione, e' sufficiente la presenza di un terzo dei partecipanti al condominio che rappresentino un terzo del valore dell'edificio. Pur essendo differente il quorum previsto dalla legge, per la regolare costituzione dell'assemblea, per determinate materie (nomina amministratore, innovazioni, ecc. ) e' sempre necessaria la specifica maggioranza prevista dalla legge (sulle maggioranze si veda la relativa scheda pratica http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40720). In linea generale, all'assemblea hanno diritto di partecipare i proprietari di ogni singola unita' immobiliare, pur essendo prevista –per determinate materie– la possibilita' di partecipazione per usufruttuari e conduttori. La partecipazione, che non e' obbligatoria ma comunque doverosa, puo' avvenire direttamente o a mezzo delega (si veda scheda pratica sulla delega http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=225119). L'assemblea non puo' deliberare su tutto cio' che vuole (ad esempio sulle parti di proprieta' esclusiva) e le eventuali delibere, che esulino dalle proprie competenze, attribuite dalla legge, sono nulle. Le materie su cui l'assemblea ha competenza a deliberare, principalmente sono quelle individuate dagli artt. compresi tra il 1117 e il 1135 c.c. oltre a quelle previste da speciali disposizioni di legge. La votazione assembleare, che decide sui punti all'ordine del giorno, e' chiamata delibera. La delibera, che, se valida, e' assimilabile ad un contratto, e' obbligatoria per tutti i partecipanti al condominio (anche i dissenzienti e gli astenuti) e deve essere eseguita o fatta eseguire a cura dell'amministratore del condominio. Puo' accadere che la delibera sia viziata per i piu' svariati motivi (eccesso di potere, violazione dei termini per la convocazione, ecc.). In tal caso la si puo' impugnare che, a seconda dei casi e delle violazioni, si dice nulla o annullabile (sull'impugnazione delle delibere http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=218428). Le indicazioni di massima che, in conclusione, e' opportuno seguire –per un corretto e sereno svolgimento dell'assemblea- si risolvono nell'osservanza di pochi semplici precetti. Non si deve trasformare l'assemblea in un momento di scontro personale con gli altri condomini o l'amministratore. Per quanto spesso e' anche giusto che le discussioni siano accese e forti, non bisogna mai esasperare gli animi. Infatti, molte volte e solo per ripicca si da' inizio ad inutili querelle costose in termini di tempo e denaro. In secondo luogo, specie nelle grosse realta' immobiliari, nei casi in cui si devono affrontare argomenti complessi che comportano spese ingenti e specifiche competenze che spesso non possediamo, non e' sbagliato delegare a partecipare all'assemblea un professionista o esperto del settore di nostra fiducia. In ultimo, ma forse piu' importante, una elevata dose di pazienza e' un elemento indispensabile per affrontare le questioni condominiali. In questo modo molte decisioni potranno essere prese, oltre che nel rispetto della legge, soprattutto con quel buon senso che vale molto di piu' delle disposizioni del codice. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA MUTUI A TASSO VARIABILE: RIDURRE LA RATA E/O RIDURRE I COSTI...... Avete ricevuto la proposta della banca di rinegoziare il mutuo e cercate di capire quale scelta sia piu' conveniente per voi? Avete stipulato un mutuo a tasso variabile negli anni in cui i tassi erano bassi e adesso state cercando di capire come diminuire il peso della rata? Con questa scheda cerchiamo di mettervi in condizioni di capire il problema, individuare le varie soluzioni che possono fare al caso vostro, i vantaggi, gli svantaggi e le relative implicazioni che ne conseguono. Sottolineiamo subito l'importanza che ha per ciascuno di voi cercare di capire il problema, perche' solo cosi' vi metterete al riparo da consigli di parte. Una volta compreso quanto necessario dovrete passare all'azione, cercando di portare a casa il risultato. Potete fare da soli se ritenete di essere in grado di esercitare il vostro potere contrattuale nei confronti della banca, altrimenti vi consigliamo di affidarvi ad un professionista indipendente, uno che non agisca in conflitto di interessi (per intenderci non un promotore finanziario, non un mediatore creditizio, non la banca), perche' ricordatevi che questi soggetti per quanto amici, parenti, conoscenti dovranno sempre mediare fra l'interesse vostro, il loro e quello della banca. Siatene consapevoli, e' fondamentale. Il primo concetto da capire (che abbiamo cercato di introdurre fin dal titolo della scheda) e' che ridurre la rata non significa, necessariamente, ridurre il costo del mutuo. Per prima cosa, quindi, e' importante capire se lo scopo principale che ci proponiamo e' quello di avere un po' di respiro riducendo l'importo della rata (anche se questo implica un costo maggiore) o se l'obiettivo e' quello di avere un reale risparmio sui costi del mutuo. Il quadro della situazione Il precedente Governo ha introdotto alcune misure per stimolare la concorrenza nel settore dei mutui fra le quali la cosi detta "portabilita'" (surroga). Questa misura, che ha fatto molta fatica a decollare a causa dell'incredibile ostruzionismo da parte delle banche (agevolato dal testo della legge scritto con troppa disinvoltura), sta iniziando – finalmente – ad essere applicata da molti istituti finanziari e rappresenta quindi una concreta alternativa per la riduzione dei costi del mutuo. Proprio nel momento in cui la reale concorrenza nel mercato stava iniziando a decollare, l'attuale Governo ha proposto una "rinegoziazione-di-stato" che consente di ridurre la rata dei mutui prima casa a tasso variabile, attraverso un ulteriore finanziamento accessorio a titolo oneroso. Le opzioni per ridurre la rata e/o i costi del mutuo, oggi sono diverse: bisogna fare attenzione ad informarsi bene. E' chiaro, infatti, che la vecchia banca ha tutto l'interesse a dare informazioni finalizzate a far rimanere il cliente (magari proporra' la rinegoziazione-di-stato) mentre gli intermediari che vendono mutui hanno l'interesse opposto e magari proporranno nuovi mutui anche quando non sarebbe il caso (come vedremo meglio in seguito). Analisi della propria situazione La valutazione della possibilita' di rinegoziare, surrogare o sostituire il proprio mutuo si deve basare su un'analisi obiettiva della propria situazione, cercando di non farsi influenzare dai facili luoghi comuni che utilizzano i soggetti in conflitto di interessi. Bisogna imparare a fare un ragionamento mirato alla valutazione sia economica che finanziaria della convenienza di tali operazioni. Valutazioni che necessitano di informazioni che difficilmente vengono date spontaneamente dagli intermediari: bisogna chiederle espressamente. Bisogna imparare non solo ad avere un ruolo attivo nella trattativa con la banca, ma anche a chiarirsi le idee sui propri obiettivi prima di intraprendere qualsiasi trattativa con la stessa. Se stiamo valutando la possibilita' di cambiare il mutuo (qualunque forma si scelga) la prima domanda che dobbiamo porci e': qual e' l'obiettivo principale che vogliamo ottenere con il nuovo mutuo? Stiamo cercando di cambiare il mutuo per una impellente necessita' (non ce la si fa piu' a pagare la rata e si rischia di saltarne qualcuna?) o semplicemente siamo stati colti di sorpresa dall'aumento dei tassi e vogliamo provare a porvi un parziale rimedio? Siamo spaventati dall'aumento dei tassi e temiamo che questo aumento continui per cui cerchiamo una sicurezza con un mutuo a tasso fisso? Oppure, molto piu' semplicemente, abbiamo stipulato un mutuo quando la concorrenza nel settore era molto minore e vogliamo verificare se si puo' risparmiare qualcosa? Iniziamo col dire che nel caso in cui ci si trovi in estrema difficolta' a pagare la rata del mutuo, molto probabilmente non abbiamo alcun margine di trattativa con le banche. La soluzione principale al problema non va ricercata nella sostituzione del mutuo, ma nella riorganizzazione della propria vita. Forse abbiamo perso il lavoro, forse stiamo attraversando una situazione familiare difficile, forse abbiamo fatto il passo piu' lungo della gamba o chissa' cos'altro. In tutti i casi, bisogna provare a "prendere il toro per le corna" e cercare di affrontare e risolvere il problema principale che non ci consente di pagare il mutuo. Come ultima soluzione, dobbiamo valutare l'ipotesi di vendere la casa se proprio ci rendiamo conto di non poter pagare il mutuo e trovare una soluzione meno onerosa per la propria sistemazione (una casa piu' piccola o in affitto). Se ci troviamo in una situazione di estrema difficolta' a pagare le rate del mutuo (magari abbiamo gia' pagato qualche rata in ritardo) la "soluzione-tampone" migliore sarebbe quella di poter sospendere il pagamento delle rate del mutuo in modo da consentirci di avere il tempo necessario per riorganizzare la propria vita. Questa ipotesi e' stata contemplata dalla Finanziaria 2008: e' gia' legge dello stato. E' previsto che si possa sospendere fino a 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui per l'abitazione principale. Purtroppo il Governo non ha ancora emanato i provvedimenti attuativi e quindi, sebbene la legge sia in vigore, non si puo' applicare! In assenza di questa soluzione, e' evidente che l'adesione alla proposta di rinegoziazione derivante dalla convenzione Governo-ABI rappresenta una "mini-soluzione-tampone". Si tratta dell'unico caso in cui consigliamo di aderire alla rinegoziazione-di-stato, per la semplice ragione che chi si trova in estrema difficolta' a pagare le rate del mutuo (ad oggi) non ha altre soluzioni. In tutti gli altri casi, cioe' quando ci sono margini di manovra, e' opportuno fare delle valutazioni specifiche, torniamo quindi alla capacita' di auto-valutare la propria situazione specifica. Per negoziare con le banche e' necessario, prima di tutto, conoscere la propria forza. Il costo del mutuo dipende essenzialmente da due fattori: 1- il proprio merito creditizio, chiamato anche "credit scoring"; 2 - l'interesse che ha la banca nel concedere mutui in uno specifico momento. Di solito, non possiamo sapere nulla sul secondo punto, l'unico modo e' quello di girare per banche e farsi fare piu' proposte. E' importante invece, avere degli elementi per valutare il proprio merito creditizio. A grandissime linee, il credit scoring e' calcolato in base ai seguenti elementi: 1 - reddito complessivo; 2 - numero componenti della famiglia e le spese collegate; 3 - eventuale terzo fideiussore; 4 - se dipendente, tipo di contratto di lavoro (a tempo determinato o indeterminato); 5 - quanto e' stato pagato l'immobile, quanto e' stato dichiarato in atto e quanto vale oggi; 6 - se ci sono altri finanziamenti in corso e di che importo; 7 - se si e' sempre stati regolari nei pagamenti. Questi elementi servono a valutare, in sostanza, se il cliente e' (e con quale probabilita' lo sara' in futuro) in grado di pagare le rate previste del mutuo ed eventualmente quali altre garanzie la banca potra' attivare. Per avere un eccellente merito creditizio, un cliente dovrebbe avere – idealmente – un reddito stabile nel tempo di un importo tale da avere un rapporto rata/reddito intorno ad un terzo. Ad esempio, se si ha un rata di 1.000 euro si dovrebbe avere un reddito di 3000 euro. E' chiaro che il finanziamento dovrebbe essere al massimo pari all'80% del valore dell'immobile (sono ammessi finanziamenti che vanno oltre questi limiti, ma seguendo una serie di direttive imposte dalla Banca d'Italia). Se nell'atto del primo mutuo, come troppo spesso accade, si e' utilizzato un valore di perizia troppo elevato, questo potrebbe costituire un ostacolo ad una surroga. Infine, e' molto importante essere sempre stati regolari nei pagamenti. Se abbiamo saltato qualche rata, e' piuttosto difficile sperare di ottenere da una nuova banca condizioni migliori rispetto al mutuo attuale. Uno strumento on-line che puo' fornire qualche elemento di riflessione utile sul proprio merito creditizio e' "Monitorata" (http://www.monitorata.it), un questionario on-line che sulla base delle risposte che si danno riguardo ai propri redditi e alle proprie spese fornisce delle risposte che permettono di stimare la capacita' di sopportare una determinata rata. In sintesi, quindi, da una valutazione della propria situazione il mutuatario deve capire se – ed in che misura - puo' essere un cliente "appetibile" per le banche. Se ci si rende conto di non essere in questa felice situazione e' possibile che non valga la pena tentare di cambiare mutuo, a meno che non lo si faccia perche' si desidera abbassare la rata (pur sapendo che questo aumentera' i costi complessivi del mutuo) o per eliminare i rischi connessi a possibili, ulteriori aumenti dei tassi. Capitale, durata, tasso Valutata la propria situazione specifica, e' necessario iniziare a valutare il mutuo che si desidererebbe cambiare. Semplificando molto, i tre dati principali da conoscere sono: - il debito residuo; - la durata residua; - il tasso del proprio mutuo, in particolare lo "spread" applicato al parametro di riferimento (generalmente euribor a 1 mese, 3 mesi e 6 mesi). Probabilmente ancora non tutti sanno cosa e' lo "spread", quindi puo' essere utile fare un piccolo ripasso. Nei mutui a tasso variabile il tasso cambia al variare del "parametro di riferimento". Al parametro di riferimento, la banca aggiunge una percentuale, chiamata appunto spread (dall'inglese: ampiezza, distesa) che altro non e' se non il guadagno della banca. Il concetto e' molto semplice: la banca "compra" il denaro al tasso di riferimento (Euribor) e lo rivende al cliente con un ricarico (lo spread). La stessa cosa accade anche nel caso del tasso fisso, qui cambia il parametro di riferimento che e' l'Eurirs di periodo (15, 20, 25, 30 anni) al quale va aggiunto sempre lo spread. E' evidente, quindi, che per ridurre i costi del mutuo (e non soltanto la rata) e' necessario ridurre lo spread. La concorrenza nel settore dei mutui che si e' sviluppata in questi anni ha fatto si' che il ricarico medio delle banche nel settore sia tendenzialmente diminuito. Lo spread al quale si puo' "aspirare" dipende dal proprio merito di credito. Ovviamente le banche offrono un spread piu' basso ai soggetti che hanno un miglior credit scoring. Scendendo nel pratico, se anni fa le banche applicavano spread anche del 2% o superiori, oggi, uno spread del 2% sarebbe considerato improponibile. Un soggetto con un eccellente credit scoring puo' aspirare anche ad uno spread dello 0,6% se in quel momento, la politica commerciale della banca e' orientata verso il raggiungimento di certi budget. Naturalmente e' difficile che un cliente abbia un merito di credito eccellente. Con un merito di credito "medio" si puo' aspirare ad uno spread intorno all'1%. Cio' dipende anche dalla capacita' contrattuale della persona. Ovviamente, come tutti i prodotti, il costo del mutuo dipende anche dalla rete di distribuzione. Promotori, mediatori creditizi, sportelli bancari hanno tutti un costo che incide nella determinazione dello spread (anche in maniera consistente). E' per questo che le banche on-line, di solito, offrono condizioni migliori. Ipotizziamo di poter ridurre lo spread dello 0,5%. Di quanto si riduce la rata? La risposta e': dipende dalla durata residua del mutuo e dal modo in cui e' calcolato il piano di ammortamento. Lasciamo perdere per il momento il problema del piano di ammortamento. E' una questione un po' tecnica ed abbiamo preparato un'appendice con la quale cerchiamo di approfondire gli effetti degli ammortamenti a tasso fisso nei mutui a tasso variabile. Vediamo gli effetti della durata residua di un mutuo a tasso variabile ed ammortamento alla francese "classico". Se mancano 10 anni la rata si puo' ridurre del 2,3% circa ed il risparmio complessivo e' modesto. Se mancano ancora 20 anni la rata si riduce leggermente di piu' (intorno al 4%) ma poiche' il risparmio e' protratto per il doppio degli anni, il costo complessivo del mutuo puo' scendere in maniera significativa (in termini assoluti dipende, ovviamente, dal debito residuo). Se riusciamo ad abbassare lo spread dello 0,7% il risparmio della rata inizia a farsi apprezzabile: circa il 3% su 10 anni e circa il 5,5% su 20 anni di durata residua (per una rata di 1.000 euro al mese, per 20 anni, si parla di circa 13.000 euro di interessi in meno). Se abbiamo bisogno di una riduzione significativa della rata (superiore al 10%) e' necessario agire (quando possibile) sull'allungamento della durata residua del mutuo. In questo modo, sia chiaro, non diminuiremo il costo del mutuo, lo renderemo solo piu' sopportabile. Con un buon abbassamento dello spread (intorno allo 0,7%) ed una riduzione della rata inferiore al 10% (grazie anche all'allungamento), il costo complessivo del mutuo rimane pressoche' invariato. Ovviamente si tratta di calcoli approssimativi che hanno lo scopo di far valutare l'ordine di grandezza delle cifre in gioco. I calcoli esatti vanno fatti in relazione al caso specifico. Come si puo' vedere, non stiamo parlando di riduzioni enormi delle rate e dei costi dei mutui. Per questa ragione, gli eventuali costi connessi alla sostituzione del mutuo vanno valutati con molta attenzione perche' potrebbero inficiare la convenienza complessiva dell'intera operazione, specialmente se il capitale residuo non e' molto elevato (diciamo inferiore a 100.000 euro). Le tre opzioni nel libero mercato: rinegoziazione, surroga, sostituzione La strada maestra da perseguire per ridurre la rata del mutuo e/o ridurre il costo del mutuo e' quella del libero mercato, vediamo quali sono queste strade: 1) RINEGOZIAZIONE La rinegoziazione consiste in un atto unilaterale della banca (di solito su sollecitazione o richiesta del cliente), attraverso il quale si possono modificare i seguenti elementi: - Lo spread applicato; - il tipo di tasso da variabile a fisso o viceversa; - la durata del mutuo - il parametro di indicizzazione (molto difficilmente) - spese incasso rata La rinegoziazione non produce "novazione" del contratto, e' gratuita, non comporta perdita di benefici fiscali e potenzialmente puo' interessare tutte le tipologie di mutuo. Sostanzialmente, la rinegoziazione deve essere il primo tentativo da esperire se di desidera cambiare il mutuo. Si consiglia in primo luogo di fare un sondaggio presso due o tre banche richiedendo un preventivo per una surroga del proprio mutuo. Successivamente si informa la propria banca del desiderio di cambiar mutuo richiedendo una proposta di rinegoziazione. Spesso, la proposta della propria banca e' peggiore rispetto alle altre. E' strano, ma sembra che le banche preferiscano acquisire un nuovo cliente piuttosto che mantenerne uno. 2) SURROGA La surrogazione (o portabilita'). L’espressione portabilita'esprime il concetto secondo il quale chi ha contratto un mutuo con una banca puo' trasferire il suo debito ad un'altra banca, presumibilmente perche' gli concede condizioni migliori. In termini giuridici la portabilita' si realizza attraverso l’istituto della surrogazione di cui all’art.1202 del Codice Civile (surrogazione per volonta' del debitore) che disciplina appunto il subentro della nuova banca nella garanzia ipotecaria gia' iscritta a favore dell’originario creditore. L’istituto della surrogazione per volonta' del creditore gia' esisteva nel Codice Civile prima dell’intervento del decreto Bersani bis (*); la novita' del provvedimento normativo sta nel fatto che ora non e' piu' legittimo che la Banca precluda al debitore l’esercizio di questa facolta', impedendo o rendendo oneroso l’esercizio della surrogazione, infatti "e' nullo ogni patto, anche posteriore alla stipulazione del contratto, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l’esercizio della facolta'' di surrogazione". Con la surrogazione si possono cambiare tutti i parametri del mutuo (tasso, piano di ammortamento), ma non si puo' variare il debito residuo. Costi: per la surrogazione le banche, solitamente, richiedono l'atto scritto e la perizia di stima dell'immobile. Solitamente il costo dell'atto viene rimborsato dalla banca, difficilmente viene rimborsata la perizia (che di solito costa intorno ai 150 euro). Naturalmente il rimborso dei costi dipende dalla volonta' della banca. Attenzione: piu' costi rimborsa la banca, piu' alto e' lo spread che propone. Aspetti Fiscali: La surrogazione non determina la perdita dei benefici fiscali e puo' interessare tutti i tipi di mutuo il cui valore sia massimo pari all'80% del valore dell'immobile. Alcune banche arrivano anche al 90% ma attenzione ad altri costi nascosti. La surrogazione non produce novazione del contratto. Nella maggioranza dei casi, la surrogazione e' la migliore soluzione per cambiare mutuo se lo scopo principale e' quello di diminuire i costi del mutuo. (*) si veda la scheda pratica riportata tra i link utili 3) SOSTITUZIONE La sostituzione del mutuo consiste nella estinzione del vecchio mutuo e nella contestuale accensione di un nuovo mutuo. Costi: questa operazione produce novazione del contratto con tutte le problematiche che ne conseguono in termini di costo. Perche' fare una sostituzione quando si puo' fare la surroga? La sostituzione ha senso solo se la banca che ci propone il nuovo mutuo (a condizioni che giudichiamo molto convenienti) non vuole fare la surrogazione (ricordiamo che la vecchia banca non puo' opporsi, ma nessuno obbliga la nuova banca a fare la surrogazione) oppure se nel cambiare mutuo abbiamo contestualmente bisogno di nuova liquidita' (per ristrutturazioni o altro). L'estinzione anticipata determina le seguenti spese: - il pagamento della penale di estinzione anticipata, dove prevista, e comunque nei limiti dell'accordo ABI-Associazioni consumatori del 2 maggio 2007 (*); - La necessita' dell'estinzione ipotecaria ad opera del notaio (se la nuova banca esige la quietanza contestuale all'atto); - nuovo atto di mutuo; - nuovo atto di iscrizione ipotecaria; - imposta sostitutiva dello 0,25% sull'importo erogato - perizia di stima Questi costi possono essere a carico della banca qualora si faccia la cosi' detta "rottamazione" (la banca si accolla tutti i costi, di solito tranne la perizia). Condizioni per la rottamazione e' la coincidenza dell'importo finanziato dalla nuova banca con l'importo del debito residuo. Aspetti fiscali: non si perdono i benefici fiscali neanche in questo caso, a tal proposito si puo' consultare la "Risoluzione Agenzia Entrate n. 328 del 14.11.2007". (*) si veda la scheda pratica riportata tra i link utili. Rinegoziazione di Stato La caratteristica comune ai tre strumenti che abbiamo sopra analizzato e' quella di essere volontaria. Le parti (cliente e banca) scelgono di fare l'operazione se la ritengono conveniente. Le nuove norme sulla concorrenza nel mercato dei mutui hanno ridotto gli ostacoli che consentono di scegliere una nuova banca, ma la nuova banca, ovviamente, deve avere convenienza ad erogare il mutuo. Nel caso della rinegoziazione-di-stato, tutte le banche che aderiscono sono obbligate a eseguire la rinegoziazione per i clienti che lo richiedono perfino se questi sono cattivi pagatori. Non c'e' quindi contrattazione alcuna. Ma vediamo il funzionamento in dettaglio. L'accordo in oggetto prevede la possibilita' per chiunque abbia sottoscritto un mutuo a tasso variabile (finalizzato all'acquisto, costruzione o ristrutturazione dell'abitazione principale anteriormente al 29 Maggio 2008) di chiedere alla banca di fissare la rata del mutuo al valore medio che questa aveva nel corso del 2006, per tutta la durata residua del mutuo. La differenza fra la vecchia e la nuova rata viene pagata attraverso un nuovo finanziamento accessorio che prevede un tasso fisso pari all'irs a 10 anni + uno spread variabile fino ad un masimo di uno 0,5% (ad oggi, circa il 5,5%). L'operazione produce sicuramente una riduzione della rata in termini finanziari (cioe' tiro fuori meno soldi) ma da un punto di vista economico (costo totale per interessi) costituisce un aggravio di costi! La misura dell'aumento degli interessi complessivi dipende dall'andamento futuro dei tassi d'interessi. Supponendo che il tasso di riferimento rimanga invariato fino alla scadenza avro' sicuramente i seguenti effetti: - Aumento del costo totale del mutuo per interessi; - Aumento della durata del mutuo. Facciamo un esempio pratico e ipotizziamo 2 scenari circa l'andamento futuro dei tassi. Supponiamo di avere un mutuo a tasso variabile indicizzato all'Euribor 6 mesi + 1,7 % con debito residuo pari a 100.000 euro e durata residua pari a 20 anni. Supponiamo che la rata attuale sia pari a 750 euro e che la rata media del 2006 fosse pari a 650 euro. Si potranno verificare i seguenti scenari : A) Se ipotizziamo che i tassi di interesse non varieranno fino a scadenza il mio debito aumentera'' di 100 euro al mese per 20 anni, cioe' di 24000 che io andro' a rimborsare con interessi (irs 10 anni + 0,5%) allungando la durata del mutuo di circa sei anni per un costo aggiuntivo complessivo di circa 27.000 euro!; B) Se ipotizziamo che i tassi di interesse tornino al livello del 2006 molto rapidamente (nel giro di un anno) e restino cosi' fino a scadenza, la mia rata andra' a circa 650 euro al mese. Il debito aggiuntivo sara' di circa 600 euro da rimborsare con interessi (al tasso irs 10 anni + 0,5%) allungando il mutuo di pochissime rate. Naturalmente, questi due scenari sono solo esempi, abbastanza estremi, di quello che potra' verificarsi. Probabilmente la verita'' stara' nel mezzo. E' importante ribadire che con questa rinegoziazione non si sta portando il mutuo da tasso variabile a tasso fisso (come qualcuno ha detto), bensi' da tasso e rata variabile a tasso variabile e rata fissa. Coloro che fossero molto preoccupati di un ulteriore aumento dei tassi (non ci azzardiamo minimamente a fare alcuna previsione) devono sapere che in uno scenario di aumento dei tassi non solo non sarebbero protetti da questa rinegoziazione, ma subirebbero in maniera aggravata il danno perche' il finanziamento accessorio sarebbe sempre piu' ampio e pagherebbero interessi su interessi. Qualcuno ha sostenuto che se i tassi scendessero rapidamente e rimanessero bassi con questa rinegoziazione non si pagherebbe alcun costo. Falso! Affinche' non si paghi alcun costo si dovrebbe realizzare l'ipotesi (assurda) che i tassi ritornino immediatamente (cioe' gia' dalla prima rata) al livello del 2006. In questo modo il finanziamento accessorio non si accenderebbe mai. Cio' e' evidentemente impossibile (perche' non si puo' ipotizzare una diminuzione di diversi punti percentuali dei tassi in poche settimane). Nel momento in cui si accede al finanziamento (anche per poche rate) si dovranno pagare degli interessi aggiuntivi. Magari, in uno scenario di rapida discesa dei tassi a livelli molto bassi (anche piu' bassi di quelli del 2006) si potrebbe verificare l'ipotesi che il finanziamento accessorio venga rimborsato prima della scadenza originaria del mutuo e che quindi la durata del mutuo non si allunghi. Anche in questa ipotesi (estremamente favorevole) il totale degli interessi pagati sarebbe comunque maggiore rispetto al contratto originario. Considerate le caratteristiche di questa rinegoziazione-di-stato, ribadiamo che questa ipotesi e' da prendere in considerazione solo ed esclusivamente da coloro che si trovano in gravi difficolta' economiche ed hanno un estremo bisogno di abbassare la rata, pur sapendo che in tal modo aumenteranno i costi complessivi del mutuo. Fonte normativa: D.l. 93/2008 art.3 e Convenzione Ministero Economia-ABI del 19/6/08 (testo riportato tra i link utili). Assicurazioni collegate ai mutui Insieme alla stipula del mutuo vengono sottoscritte delle polizze assicurative. Recentemente, il presidente dell'Isvap (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni Private) Giancarlo Giannini, ha evidenziato il problema dei costi delle polizze in caso di surrogazione del mutuo. Secondo Giannini, la portabilita' dei mutui immobiliari rischia di essere frenata dalla rigidita' dei costi e delle pratiche di risoluzione dei contratti assicurativi che accompagnano i prestiti. Infatti, tanti hanno incontrato non pochi problemi a sciogliere i vincoli della polizza legata al mutuo. "La portabilita' dei mutui - ha avvertito Giannini- non puo' essere vanificata dalla rigidita' del settore assicurativo e da accordi compagnie-banche troppo onerosi per il cliente". In realta' riteniamo che spesso il problema e' affrontato nel modo non corretto e che possa essere aggirato. Cio' significa non richiedere il rimborso dei premi, ma semplicemente di modificare il vincolo del beneficio di queste polizze in favore della nuova banca. Prima di prendere una decisione in merito va valutata la situazione particolare, il tipo di polizze collegate e la loro funzione. Ne esistono di vari tipi e bisogna capire di quali polizze si tratta, di come sono state inserite, come vengono pagate ecc. La principale polizza collegata all'erogazione dei mutui, che e' anche obbligatoria per legge, e' quella incendio e scoppio che puo' essere sottoscritta dal mutuatario con qualsiasi banca o assicurazione, non necessariamente con la banca mutuante, ed ha lo scopo di coprire l'eventuale distruzione totale o parziale dell'immobile dovuta ad incendio e/o scoppio appunto. Poi c'e' la polizza TCM (temporanea caso morte) che non e' obbligatoria e copre l'intero valore del mutuo in caso di premorienza dell'unico mutuatario o del 50% in caso di mutuo cointestato. Un terzo tipo di polizza e' quella che copre dal rischio della perdita del lavoro garantendo comunque il pagamento di un certo numero di rate a seconda dei casi e per piu' periodi nell'arco di un certo tempo. Esistono poi altri tipi di polizza che le banche sottoscrivono con primarie compagnie di assicurazione quando erogano finanziamenti superiori all'80%. Molto spesso i premi di queste polizze vengono pagati in un'unica soluzione all'erogazione del mutuo. E' abbastanza ovvio che le banche facciano ostruzionismo al rimborso di questi premi. La cosa piu' semplice per risolvere il problema, quando si sceglie una nuova banca per il vecchio mutuo, e' quella di richiedere il vincolo del beneficio di queste polizze in favore della nuova banca, quando cio' e' necessario. Perche' eliminare una polizza che si e' gia' pagate per poi – magari – sottoscriverne un'altra con la nuova banca quando e' possibile semplicemente modificare il beneficiario? Valutazione dell'opportunita' di cambiare il mutuo: facciamo quattro conti Troppo spesso le informazioni sui mutui vengono fornite da persone che hanno interessi in conflitto con quelli del mutuatario (interesse a vendere un mutuo oppure interesse a tenere il cliente). Gli stessi mezzi d'informazione, anche involontariamente, tendono a riportare le informazioni che ricevono dagli intermediari finanziari alimentando ulteriore confusione. Tutta questa premessa per dire che, spesso, quando ci si mette a fare quattro conti sul proprio caso specifico, ci si accorge che i reali vantaggi nel cambiar mutuo ci sono, ma sono inferiori alle aspettative che sono state alimentate dai media. Cio' non significa che non valga la pena fare i conti, suggeriamo semplicemente di non farsi illusioni. Su internet esistono varie calcolatrici on-line che consentono di fare i calcoli. Fra quelle che abbiamo visto, troviamo che quella pubblicata sul sito del Sole 24 ore (che poi e' quella fatta dalla societa'' MutuiOnLine S.p.A.) sia la piu' semplice ed immediata: http://mutuionline.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/guidaestrumenti/calcolatori/rinegoziazione_surroga_in.asp Questa calcolatrice confronta l'esito della rinegoziazione-di-stato ipotizzando che il tasso Euribor rimanga costante (al tasso attuale oppure ad un altro tasso da inserire a propria scelta). Attenzione perche' la voce "Rata mensile 2008" puo' essere fuorviante (in ragione del piano di ammortamento del mutuo, si puo' consultare l'appendice per maggiori informazioni), il dato importante da valutare sono gli interessi totali che si paga e la rata media mensile. Facendo i calcoli si puo' vedere come in tutti i casi l'ipotesi di surrogazione del mutuo sia vantaggiosa rispetto alla rinegoziazione ABI/Governo. Utilizzando la calcolatrice sopra indicata (o altra calcolatrice che si trova on-line) si puo' verificare se il risparmio atteso da una eventuale sostituzione del mutuo possa essere nell'ordine di poche migliaia di euro oppure nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro. Assistenza di un libero professionista indipendente Qui bisogna fare una scelta. Se si ritiene di essere nelle condizioni di ottenere un notevole risparmio (almeno superiore a 10.000 euro) dal cambiamento delle condizioni del proprio mutuo o dal cambiamento del mutuo stesso, puo' aver senso affidarsi ad un libero professionista indipendente poiche' la parcella a lui dovuta, con buone probabilita', sara' compensata dal maggior risparmio e dalla maggior efficacia della trattativa con la banca. Il libero professionista affianca il cliente per aiutarlo a scegliere l'alternativa migliore per lui, sia dal punto di vista economico che finanziario. Il suo obiettivo e' quello di dare un servizio al cliente ed agisce in assenza di conflitto di interessi. E' remunerato dal cliente. Il mediatore creditizio, il promotore finanziario, il dipendente bancario, fanno la stessa cosa, ma il loro obiettivo e' quello di vendere il mutuo. Agiscono in conflitto di interessi, poiche' percependo una provvigione dalla banca avranno interesse a mediare fra il vantaggio del cliente, il loro e quello della banca. In buona sostanza se la banca dovra' pagare una provvigione al mediatore, al promotore o un incentivo ai dipendenti applichera' uno spread maggiore. Pensate, uno 0,2% in piu' su un mutuo di 100.000 euro a 30 anni corrisponde ad un maggior onere per il cliente di circa 5.000 euro. Se desiderate valutare il supporto dei professionisti che collaborano con l'Aduc per la rinegoziazione del vostro mutuo, potete compilare il modulo a questo indirizzo: http://investire.aduc.it/php/formmutui.php Link utili - Scheda pratica sul decreto Bersani Bis con le penali massime stabilite dall'accordo ABI-CNCU del Maggio 2007 per le estinzioni anticipate: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=170308 - Testo della convenzione tra Ministero dell'economia e ABI del 19/6/08 inerente la rinegoziazione dei mutui prevista dal d.l.93/08: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Rinegoz_Convenzione_MefABI_24_6_2008.pdf APPENDICE TECNICA. Perche' la rata e' cresciuta cosi' tanto? Le rate del mutuo vengono calcolate secondo un piano di ammortamento detto "alla francese". Con questo tipo di ammortamento, se il tasso e' costante, la rata e' fissa. Ogni rata include una quota di rimborso del capitale ed una quota di interessi. Man mano che si rimborsa il capitale gli interessi (ovviamente) diminuiscono poiche' sono riferiti ad un capitale minore. Ad esempio, ipotizziamo un mutuo di 100.000 euro al tasso del 4% per 20 anni con rata annuale. La rata sarebbe di 7.358,15 euro, di cui 3.358 di capitale ed il resto di interessi. Quando il mutuo e' a tasso fisso, si puo' anche ignorare il funzionamento dell'ammortamento alla francese. Per i mutui a tasso variabile, invece, il modo con il quale si calcola l'ammortamento puo' incidere (ed anche parecchio) sull'importo della rata in un dato momento del mutuo. Vediamo perche' (cercando di essere meno tecnici possibile, a costo di non essere estremamente rigorosi). Di regola si dovrebbe utilizzare il piano di ammortamento alla francese ricalcolando la rata ad ogni scadenza. In realta', e' sempre piu' frequente l'utilizzo di una serie di varianti che producono degli effetti diversi a seconda dei casi. Questo e' dovuto alla necessita' delle banche di differenziare l'offerta e all'interesse a mostrare alcuni aspetti piuttosto che altri a seconda delle politiche di marketing. Per esempio, alcune banche utilizzano l'ammortamento alla francese bloccando le quote capitale in base al piano di ammortamento calcolato al momento del rogito. Questo puo' produrre i seguenti effetti: A) se al momento del rogito i tassi sono bassi, la quota capitale che si rimborsa con le prime rate e' maggiore, di conseguenza, se i tassi aumentano le rate aumentano di piu' di un mutuo normale (maggior onere finanziario), mentre il costo dipende da come si evolveranno in futuro i tassi; B) se al momento del rogito i tassi sono alti, la quota capitale che si rimborsa con le prime rate e' minore, di conseguenza, se i tassi aumentano, le rate aumentano in misura minore rispetto ad un mutuo normale; il costo, dipende da come si evolveranno in futuro i tassi. In sostanza, in un mutuo a tasso variabile in cui le quote capitali sono fissate al rogito, il ritmo con cui si rimborsera' il capitale e' stabilito al momento del rogito e non cambia piu', mentre il costo per interessi dipendera' dalla dinamica dei tassi. In linea di principio e' piu' penalizzante un mutuo che nei primi anni mi fa rimborsare meno capitale (caso A), ma se nei primi anni aumentano molto i tassi la rata potrebbe diventare eccessivamente pesante. Il concetto chiave da capire, quindi, e' che con un mutuo a tasso variabile, predeterminare il piano di ammortamento del capitale all'atto del rogito puo' avere come effetto un innalzamento delle prime rate molto piu' sostanzioso di quello che avremmo avuto con un piano di ammortamento libero. Cio' accade perche' nelle prime rate si paga piu' capitale. Chi non ha troppa familiarita' con i numeri puo' interrompere anche qui la lettura di questa appendice, chi vuole approfondire puo' proseguire la lettura e cercare di capire insieme a noi come funziona questo ammortamento a quote capitali predeterminate al rogito in mutui a tasso variabile. Come abbiamo visto, a parita' di durata, la quota di capitale rimborsata in un mutuo con ammortamento alla francese, varia in base al tasso con il quale si e' calcolato il piano di ammortamento. Il seguente grafico mostra la quota capitale di un mutuo di 100 mila euro, rata annuale, durata venti anni. Come si puo' vedere nei primi anni, il mutuo con ammortamento al tasso del 4% ha rate con quote capitali piu' alte nei primi anni e piu' basse negli ultimi. Se il mutuo e' a tasso variabile la soluzione piu' logica sarebbe quella di ri-calcolare il piano di ammortamento ogni volta che si calcola la rata in base al debito residuo ed al tasso corrente. Spesso accade che i mutui a tasso variabile abbiano il piano di ammortamento delle quote di capitali fissato all'atto del rogito. Cio' significa che se si e' stipulato un mutuo a tasso variabile quando i tassi erano molto bassi, le quote capitale tendono ad essere piu' alte all'inizio e piu' basse alla fine (non in assoluto, ma rispetto ad un mutuo con un tasso piu' alto). Cosa c'entra tutto questo con l'innalzamento della rata? E' presto detto! Immaginiamo di stipulare un mutuo a tasso variabile con un piano di ammortamento al 4%, quindi una quota di capitale di 3.358 euro e spiccioli. Ipotizziamo che al momento del calcolo della prima rata vi sia un innalzamento del tasso di riferimento dell' 1%, ne consegue che la prima rata verra' calcolata con un tasso di interesse non al 4% ma al 5%. Gli interessi del 5% per un capitale di 100.000 euro sono pari a 5.000 euro. Cio' significa che la rata complessiva del primo anno sara' di 8.358 euro. Se la rata fosse stata ricalcolata con lo stesso tasso, sia per la quota capitale che per la quota interessi, l'importo della stessa sarebbe stato pari ad euro 8.024, ben 334 euro in meno. Casa sarebbe successo se fosse accaduto l'inverso? Se il piano di ammortamento fosse stato calcolato con un tasso del 6%, la quota capitale della prima rata sarebbe stata 2.718 euro. Quindi la rata complessiva sarebbe stata di 7.718 euro (stiamo ipotizzando che il tasso di interesse sia sceso al 5 %, quindi alla quota capitale sommiamo 5.000 euro di interessi). In questo secondo caso la rata di 7.718 euro e' minore di 8024. In sostanza quindi si ricava la seguente regola, in un mutuo a quote capitali predeterminate al rogito, un aumento del tasso induce un maggior aumento della rata rispetto ad un mutuo a tasso variabile con ricalcolo periodico (sia della quota capitale che della quota interessi); viceversa, una riduzione del tasso di interesse induce una maggiore diminuzione. Ovviamente questo vale fino alla meta' della durata del mutuo, poi i rapporti si invertono. Infatti dalla seconda meta' del mutuo un aumento del tasso di interesse indurra' un minor aumento dell'importo della rata rispetto ad un mutuo con ricalcolo periodico delle rate e viceversa. Il grafico che segue vi permette di cogliere immediatamente quanto ci siamo detti. Le tre linee rappresentano il valore di una rata annua, con interessi sempre del 5%, per un importo di 100.000 euro, ma i cui piani di ammortamento sono stati calcolato con tre tassi diversi. Nel caso della linea rossa il tasso del piano di ammortamento e' del 4% (quindi inferiore al tasso di interessi). Nel caso della linea verde e' del 5% (identico al tasso di interessi) e nel caso della linea blu e' del 6% (superiore). Come si puo' notare, a parita' di tasso di interesse della rata, nella prima meta' di durata del mutuo, la rata e' superiore se il tasso del piano di ammortamento e' inferiore e' viceversa. Avete ragione, sembra un rompicapo! Tornate sul grafico e capirete subito. Nei primi anni, la linea rossa e' piu' alta della verde, vero? Vuol dire che a parita' di tasso di interesse (5%), cio' che ci penalizza e' il tasso del piano di ammortamento (calcolato al 4% nel caso della linea rossa). Nella seconda meta' del mutuo la situazione si inverte, vero? Questo perche' all'inizio le rate contenevano piu' capitale, poi la situazione si e' invertita. Nel complesso, fra l'altro avremo qualche euro di interessi in meno rispetto al piano di ammortamento con pari tasso (per al precisione circa 1.530,80 euro in meno). Come si dice? Non tutto il male... Adesso fate mente locale, vi facciamo una domanda facile facile. Com'era il tasso di interesse quando avete stipulato il mutuo a tasso variabile? Piu' alto o piu' basso di quello attuale? Temo di conoscere la risposta (altrimenti non sareste a leggere queste noiosissime cose). Ecco spiegato perche' la rata del vostro mutuo e' cresciuta "cosi' tanto"! Oltre agli interessi piu' alti, pagate una quota di capitale piu' alta di quella che avreste pagato se il piano di ammortamento fosse stato fatto allo stesso tasso con il quale si pagano gli interessi. Questo accade perche' siete ancora nella prima meta' del mutuo. Se invece vi trovaste nella seconda meta' della durata del mutuo, la situazione sarebbe inversa poiche' avreste gia' pagato piu' capitale. Fino a qui ci sono le cattive notizie. Ecco una buona notizia: se sostituite il mutuo potete variare il piano di ammortamento. Questo implichera' (a prescindere dalla diminuzione dello spread e quindi del tasso) una diminuzione della rata perche' la quota capitale sara' inferiore. (Roberto Cappiello e Alessandro Pedone) ------------------------------------------- ARTICOLI Canada. Sostegno degli studenti per la ricerca sull'eutanasia Katia Moscano L'Associazione degli studenti della Kwantlen University sosterra' il professor Russel Ogden, i cui finanziamenti sono stati tagliati. Ogden e' stato ricercatore, specializzato sull'eutanasia e il suicidio assistito alla Exter University in Gran Bretagna e alla Simon Fraser University in Canada, prima di lavorare alla Kwantlen nella British Columbia. "Circa dieci anni fa' alla Simon Fraser University avevamo quasi le medesime ricerche. La differenza consiste nelle persone assistite nel suicidio: la ricerca della SFU riguardava l'assistenza di malati terminali di AIDS", ha dichiarato Ashley Fehr, direttrice per gli affari accademici. Per problemi legali, l'ufficio amministrativo della Kwantlen University ha tagliato i fondi del professore. Quando il nuovo rettore dell'universita' e' stato nominato, l'Associazione accademica dei professori ha iniziato la campagna a favore del collega. "Ora che la Kwanlten e' diventata una vera universita' dovrebbe poter avere dipartimenti anche sulle ricerche che sono controverse. Come possiamo migliorare la nostra conoscenza se non progrediamo nella ricerca? Vogliamo che i nostri studenti abbiano la migliore istruzione", ha aggiunto la Fehr. I fondi di Odgen sono stati tagliati nel dicembre 2006. Alcuni giorni fa, l'associazione nazionale dei docenti universitari, la Canadian Association of University Teachers (Caut), ha dato vita a una commissione per valutare se la Kwantlen University abbia violato la liberta' accademica nell'impedire al sociologo di osservare la pratica del suicidio medicalmente assistito. "Tutto ciò non è privo di conseguenze circa la libertà accademica", aveva spiegato James Turk, direttore esecutivo di Caut. Secondo Turk, "le università devono essere luoghi dove si possano studiare tutti i tipi di comportamento umano. In Canada, è illegale aiutare qualcuno a suicidarsi, ma non lo è osservare un comportamento illegale". Englaro. Con la mozione, e' il Senato che cerca di sostituirsi alla magistratura Donatella Poretti La Giunta del regolamento del Senato ha deferito alla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama la questione di un eventuale conflitto di attribuzione da sollevare tra il Senato della Repubblica e la Corte di Cassazione in merito alla vicenda di Eluana Englaro. Secondo i proponenti della mozione, la magistratura si sarebbe sostituita al legislatore laddove vi e’ un vuoto legislativo. E’ del tutto singolare che da una parte il legislatore invochi la separazione dei poteri, ma dall’altra compia una palese invasione di campo cercando di sostituirsi alla magistratura. E’ del tutto evidente a chiunque, infatti, che la mozione ha come scopo principale quello di spingere la Procura generale di Milano ad impugnare la sentenza della Corte d’Appello che ha riconosciuto ad Eluana Englaro il diritto al rifiuto delle cure. Ammesso che vi sia un vuoto legislativo, il giudice non poteva non decidere secondo le norme in vigore. Il tentativo e’ tanto piu’ maldestro se si considera che il vuoto legislativo in realta’ non c’e', in quanto l’articolo 32 della Costituzione sancisce in modo chiaro ed inequivocabile il diritto in questione: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge". Principio ribadito anche dalla Convenzione di Oviedo, sottoscritta dall’Italia nel 2001 ma mai ratificata dal Parlamento. Ci aspettiamo che la commissione Affari costituzionali rifletta bene prima di procedere in questa direzione, rispettando cosi’ quella carta fondamentale, la Costituzione della Repubblica, da cui prende il nome. Australia. Una sentenza per la liberta' di espressione... anche contro il Papa Marco Bazzichi Una sentenza di un tribunale di Sydney apre un varco nel clericalismo scatenato dalla visita del Papa in Australia. Arriva il Papa per la sfarzosa Giornata Mondiale della Gioventù (che vanta un budget di quasi 50 milioni di dollari americani) e viene rispolverata una legge del New South Wales che vieta qualsiasi "disturbo" o "mancanza di rispetto" nei confronti dei pellegrini e che prevede multe pari fino a 2.680 dollari americani persino per magliette irrisorie verso il pontefice. Il tribunale di Sydney l'ha invece dichiarata anticostituzionale, facendo arrabbiare le gerarchie cattoliche. "Non è altro che un papa che ce l'ha con gli omosessuali", ritiene Rachel Evans della "coalition" che mette insieme gli atei di Sydney e il movimento dei gay (CAAH): "Benedetto XVI ha condannato milioni di esseri umani all'Aids con la sua crociata contro i profilattici". "Feramo avere i profilattici ai giovani cattolici", promette Anthony England: "anche i giovani cattolici sanno benissimo distinguere quello che vogliono, nel rispetto della propria fede, e qullo che non vogliono". Oltre 25 milioni di persone sono morte di Aids dal 1981, e oltre 2 milioni nel 2007. Quasi il 70% della popolazione del Terzo Mondo che abbia contratto l'Aids vi è finito per problemi di droga, secondo quanto stima Soubhi Iskander, portavoce dell'Associazione del Sudan, uno dei paesi più interessati dal fenomeno, per i Diritti Umani. La mancanza di profilattici è una condanna morte per tutte queste persone. In reazione alla sentenza, l'arcivescovo di Sydney George Pell ha dichiarato che la chiesa non ha bisogno di leggi speciali, e che non vi è problema alcuno con una protesta che rientri nei limiti delle leggi che valgono per tutti. L'opinione pubblica non ha peso, conta molto di più quella della Chiesa anche per le questioni di bioetica: nel 1997 fu introdotta una legge federale che impedisce l'eutanasia nel Northern Territory, contro il pensiero del'80% degli australiani. Aborto/Niguarda-Milano. Interrogazione perche' sia garantito il diritto all'uso della legge 194 Donatella Poretti * La situazione dell'applicazione della legge 194 sull'interruzione di gravidanza e' sempre peggio. E' di oggi la notizia che lo scorso 8 luglio all'ospedale Niguarda di Milano un medico anestesista si e' rifiutato di somministrare un antidolorifico ad una paziente durante un aborto terapeutico appellandosi al proprio diritto all'obiezione di coscienza (1). Un episodio isolato? Non proprio. Secondo la relazione sulla legge 194 per il 2007, presentata alle Camere lo scorso aprile, l’obiezione di coscienza e' aumentata per i ginecologi dal 58,7% al 69,2%; per gli anestesisti, dal 45,7% al 50,4%; per il personale non medico, dal 38,6% al 42,6%. Nel Sud l’aumento e' ancora maggiore e in alcune Regioni addirittura i dati raddoppiano. E se questi numeri gia' sembrano impressionanti, e' probabile che siano ancora sottostimati. Il caso della Basilicata resta ad oggi un giallo ancora irrisolto, proprio come segnale che la raccolta di questi dati non sia tanto affidabile: nella relazione ministeriale dell'anno 2005 i ginecologi obiettori erano il 41,6%, mentre solo un anno prima, nel 2004, la relazione riferiva di un 92,6%. Nella relazione appena consegnata crescono di poco arrivando al 44,9%, dato da "isola felix" comparato alle altre regioni limitrofe (Campania 82,8, Puglia 79,9, Calabria 73,5%). Per questo, con il senatore Marco Perduca, ho presentato una interrogazione al ministro del Welfare, per sapere quali provvedimenti intenda prendere per impedire la crescente violazione del diritto delle pazienti a fruire dei servizi previsti dalla legge 194 sull'interruzione di gravidanza Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=166 (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=227003 * senatrice Prostituzione e fisco. Da una cartella esattoriale si puo' rivedere la Merlin? Donatella Poretti * Fisco e prostituzione, accertamenti esattoriali, tasse e diritti negati, era il tema della conferenza stampa tenutasi oggi al Senato. Di fronte alle richieste dello Stato alle prostitute di pagare le tasse sulla loro attivita', diventa ancora piu' urgente varare una legge su un ambito lasciato senza alcuna regolamentazione, tanto urgente da avere depositato gia' dal primo giorno della legislatura, un disegno di legge in materia con il senatore Marco Perduca. Un ddl in tre articoli per il riconoscimento dell'attivita' di 'prestazione di servizi sessuali remunerati tra persone maggiorenni consenzienti'. Due i regolamenti previsti, uno per i controlli igienico e sanitari, l'altro per il fisco. E proprio sulle richieste di tasse alle prostitute che oggi abbiamo depositato una interrogazione parlamentare per chiedere al governo una 'interpretazione uniforme' alla quale l'Agenzia delle Entrate si attenga per il trattamento fiscale dei redditi derivanti dalla prostituzione. Questo sempre in attesa di una legge che ponga fine all'attuale situazione di incertezza, ma che provoca anche lo sfruttamento di tante donne. All'incontro ha preso parte anche Margherita, una 'accompagnatrice' che ha avuto una 'cartella' da 88 mila euro, presente anche l'avvocato, Luca Berni, che assiste una prostituta che ha ricevuto un'altra cartella esattoriale e che spiega di volere non un pagamento "fatto cosi'" ma un reddito di una attivita' riconosciuta, superando l'ipocrisia di fondo e una morale cattolica che mantengono una situazione che porta allo sfruttamento e al degrado. Bruno Mellano, presidente dei Radicali, ha evidenziato come siamo di fronte alla sconfitta della politica, tale da far emergere contraddizioni che potrebbero spingere per affrontare il tema. Come si puo' fare la dichiarazione dei redditi per una attivita' che non e' riconosciuta giuridicamente? A fronte del pagamento delle tasse deve esserci il riconoscimento dell'attivita' svolta dalle prostitute. In caso contrario lo Stato sarebbe paragonabile ad uno sfruttatore perche' 'esige' o 'estorce' balzelli dai proventi della prostituzione, attivita' che non riconosce. Noi chiediamo quindi al governo di darci una risposta perche e' una situazione che potrebbe portare a denunce". A preannunciare proprio una denuncia per sfruttamento da parte dello Stato e' stata Pia Covre, presidente del Comitato dei diritti civili delle prostitute e su questo ha gia' visto il sostegno di Sergio Rovasio, segretario dell'associazione Certi Diritti, che ha evidenziato come in Italia stiamo regredendo in tema di diritti civili. Il disegno di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=227244 L'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=227245 Il video della conferenza stampa: http://www.radioradicale.it/scheda/258555/prostituzione-e-fisco * senatrice Divieto di espulsione e permesso di soggiorno per gli stranieri extracomunitari parenti di cittadini entro il quarto grado Emmanuela Bertucci I cittadini stranieri extracomunitari che convivono con parenti italiani entro il quarto grado, non possono essere espulsi sebbene siano presenti sul territorio italiano senza un regolare permesso di soggiorno e, di conseguenza, potranno richiedere alla Questura competente per territorio (in base al proprio domicilio) il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari. Tale divieto e' espressamente previsto all'art. art. 19, comma 2, lett. c che indica l'operativita' del divieto nei confronti: "degli stranieri conviventi con parenti entro il quarto grado o con il coniuge, di nazionalità italiana". Il grado di parentela I gradi di parentela sono disciplinati dal codice civile, all'art. 77: per i parenti in linea retta (cioe' quelle che discendono una dall'altra) i gradi di parentela si contano per generazioni; per i parenti in linea collaterale (cioe' quelli che pur avendo un capostipite in comune non discendono l'una dall'altra) si contano salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo fino al parente. Ad esempio sono: Parenti di primo grado: figli e genitori Parenti di secondo grado: fratelli e sorelle; nonni e nipoti Parenti di terzo grado: nipote e zii; bisnipoti e bisnonni Parenti di quarto grado: cugini Di tale divieto non puo' usufruire il convivente more uxorio (cioe' il convivente non sposato) con cittadino italiano, a meno che dalla convivenza non siano nati figli. In quest'ultimo caso, il diritto di soggiorno in Italia discende dalla parentela con il/la figlio/a italiano, e non si fonda piu' sul Testo Unico in materia di immigrazione ma sul d.lgs. 30 del 2007 che disciplina il soggiorno dei cittadini comunitari e dei loro parenti. Non possono usufruire del divieto di espulsione nemmeno gli affini, cioe' i parenti del coniuge di cittadino italiano collaterali (fratelli, sorelle, zii e cugini). Potranno invece vivere regolarmente in Italia i figli e genitori extracomunitari di stranieri coniugati con cittadino italiano che vivano a loro carico, grazie al d.lgs. n. 30 del 2007. La prova della parentela Per poter usufruire del divieto, il grado di parentela andra' provato con documentazione ufficiale, proveniente dal Paese di nascita (o residenza) del parente, tradotta e legalizzata presso l'ambasciata italiana. Tale documentazione dovrebbe corrispondere ad un certificato storico di famiglia (nel caso di genitori, figli o fratelli), cui andranno aggiunti i singoli atti di nascita nel caso di parentele in terzo o quarto grado, che provino per ogni grado il legame di parentela. Ad esempio, in caso di cugino straniero occorrera' produrre: - copia del proprio atto di nascita - copia dell'atto di nascita del padre - copia dell'atto di nascita dello zio (fratello del padre) - copia dell'atto di nascita del cugino (figlio dello zio e proprio cugino) Il requisito della convivenza Il divieto di espulsione non e' ricollegato solo alla parentela con un cittadino italiano, ma anche al requisito della convivenza effettiva con quest'ultimo. Tale divieto dunque sussistera' solo se si convive con il parente e solo finche' cio' avviene. Non e' dunque sufficiente la sola parentela, ne' aver convissuto insieme in passato. Se la convivenza termina' il parente straniero sara' nuovamente espellibile. Chiaramente anche la convivenza va provata, con testimoni o a seguito di controlli presso l'abitazione delle forze di polizia sulla sua effettivita'. Tale prova non deve essere fornita per i genitori e figli extracomunitari del coniuge straniero di cittadino italiano, poiche' la normativa che si applica in questi casi (d.lgs. 30 del 2007) non richiede tale requisito. Il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di famiglia non convertibile in permesso di altro tipo I soggetti che si trovino nelle condizioni su descritte, oltre ad essere inespellibili, se irregolari possono richiedere in Questura - non tramite il kit postale - il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari (previsto dall'art. 28 del d.p.r. 394 del 1999), che consentira' anche lo svolgimento di attivita' lavorativa. Tale permesso di soggiorno non puo' pero' essere convertito in alcun altro tipo, e verra' revocato in caso di cessazione della convivenza. Si rimane dunque legati a questo requisito, ma si potra' comunque partecipare (legittimamente presenti sul territorio dello Stato) ai vari decreti flussi, e nel caso di "vincita" di una quota, convertirlo per motivi di lavoro subordinato o autonomo. Ricorsi giudiziali In caso di revoca del permesso o di mancato rinnovo, poiche' si tratta di questioni attinenti l'unita' familiare, l'interessato potra' presentare ricorso al tribunale in composizione monocratica del luogo in cui risiede, il quale provvedera' in camera di consiglio. Il procedimento e' esente da imposta di bollo e di registro e da ogni altra tassa. Usa. Il fallimento della politica sulle droghe. Parola di un guerriero della droga Jonh Carnevale Ho trascorso quasi 15 anni nell'ufficio presidenziale in quanto esperto della lotta nazionale alle droghe. Undici di questi anni li ho trascorsi nell'Ufficio nazionale per la politica sulle droghe (ONDCP), lavorando sul budget, sulle strategie e verificandone l'efficacia. Ho lasciato il Governo nel 2000, ma continuo a lavorare nel settore, sia a livello nazionale che internazionale. Nell'ultimo rapporto dell'Office of National Drug Control Policy sulle strategie nazionali per il 2008, si legge che il Paese ha raggiunto un punto importante nella lotta alle droghe. In realta', abbiamo ragione di credere che ci sia stato solo un "significativo cambiamento". Le dichiarazioni dell'ONDCP si basano sul calo del consumo delle droghe tra i giovani, ma non tengono conto di quello degli adulti, del numero di tossicodipendenti, della difficolta' ad accedere ai programmi di disintossicazione, e della nascita di nuove sostanze, come le metanfetamine e il consumo errato dei medicinali prescritti. Se la politica contro le droghe fosse realmente un successo, la prossima amministrazione, che sia democratica o repubblicana, dovrebbe fare diventare l'ONDCP la guida nazionale contro gli stupefacenti. Negli anni '80, gli Stati Uniti si sono concentrati nella riduzione dell'offerta, soprattutto per rispondere all'epidemia della diffusione di cocaina, e ritenendo che l'interdizione all'entrata delle droghe in alcune aree del Paese fosse la politica migliore per dimezzare la diffusione degli stupefacenti, ma negli anni '90 abbiamo capito che queste politiche non diminuiscono il consumo, e soprattutto sono costose. Per questo, negli anni seguenti, ci siamo occupati alla riduzione della domanda. All'inizio del millennio, sorprendentemente, si e' tornati all'idea dell'interdizione. La cosa che piu' sorprende e' che ci siamo concentrati su queste strategie quando la maggioranza degli stupefacenti e' prodotta all'interno del nostro Paese. Il lavoro centrale dell'ONDCP, e quello che si ritiene essere il punto centrale del dibattito politico, e' di determinare la migliore combinazione dei cinque ingredienti centrali della politica sulle droghe: prevenzione, cure, azioni di polizia locale, programmi internazionali, e impedimento all'ingresso delle droghe nel Paese. Anche se l'ONDCP e' stato creato dal Congresso per creare una politica efficace sulle droghe, ha fallito. Negli anni '90, lo ONDCP creo' un metodo per valutare l'efficacia della sua politica: consumo, disponibilita' e conseguenze. Nel nuovo millennio quel metodo non e' stato utilizzato, e la politica brancola nel buio. Ossia questa politica non ha portato ad avere dati attendibili. Lo ONDCP ha fallito. Il primo passo per la nuova Amministrane dovra' essere quella di riorganizzarlo, per farlo diventare la nave ammiraglia che permetta al Congresso, agli americani, e allo stesso ONDCP di avere i risultati dell'efficacia della politica. Per stare al comando, l'Agenzia deve fare diventare una priorita' la raccolta dei dati e la ricerca. Inoltre, dovrebbe essere stabilito in modo chiaro il budget. La verifica federale al budget rivela che dall'anno fiscale 2002 l'attenzione e' stata concentrata sull'offerta dei programmi di disintossicazione invece che che sulla domanda. Le risorse per i programmi di riduzione dell'offerta sono aumentati di circa il 57% nel periodo 2002/2009, mentre i fondi per la riduzione della domanda, (per esempio centri di disintossicazione) sono aumentati solo del 2,7%, mentre il taglio e' stato del 25%. Queste decisioni sul budget va contro a quelle che sono i risultati delle ricerche, secondo i quali ridurre la domanda (attraverso la disintossicazione e la prevenzione) e' il modo piu' certo per risolvere il problema droghe. La nuova Amministrazione presidenziale dovrebbe rinforzare lo ONDCP rendendolo leader tra le organizzazioni del settore. Potrebbe tornare alle origini, diventando leader di una politica piu' efficace. Attualmente, e' una struttura datata che riflette la guerra alla cocaina degli anni '80, strategia che pero' dovrebbe essere abbandonata per una politica che si occupi delle varieta' di stupefacenti ora in commercio. La nuova Amministrazione avra' una opportunita' di ridefinire la politica nazionale sulle droghe. Lo ONDCP dovrebbe sviluppare una strategia basata sulle ricerche e sui risultati. Il budget dovrebbe finanziare i programmi piu' efficaci. Dipendera' dal nuovo presidente, che sia Democratico o Repubblicano, fare coincidere i bisogni della nazione con gli obiettivi dell'ONDCP. Il sesso permissivo porta alla morte... Pym Il Papa, in visita a Sidney, ha detto oggi ai giovani che l'approccio permissivo alla sessualita' porta alla morte. Ha ragione. GIOVANI, USATE IL PRESERVATIVO! E' morto il piccolo Davide Marco Cappato * E' morto stamane il piccolo Davide, il bambino di tre mesi affetto da sindrome di Potter la cui patria potestà era stata sottratta ai genitori, colpevoli di aver esitato nella scelta di curare il loro bambino. Davide è morto nel reparto di terapie intensiva dell'Ospedale di Bari. ... Mentre i telegiornali di regime ci offrono, senza repliche, il fiume di immagini dal palcoscenico di chi usa il corpo di Eluana Englaro seppellendola - lei, la sua storia, il dolore e le dignità di suo padre - sotto una montagna di bottigliette, chiedo ai Direttori degli organi di informazione italiani di ripubblicare, di rileggere, la lettera di Luca Volonté pubblicata dal quotidiano Liberal il 30 maggio. La lettera dell'Onorevole Volonté, nel giorno del dolore dei genitori di Davide, è davvero il miglior monito per quella folla di persone "per bene" che scaricano i propri liquidi imbottigliati contro Beppino Englaro; un monito affinché non perdano del tutto, se non il senso della pietà, almeno quello della misura e della decenza. Buona (ri)lettura: L'INCREDIBILE CINISMO DI QUEI GENITORI DI FOGGIA -(...) A Foggia e' nato un piccino con la sindrome di Potter (senza reni e uretri), un bimbo vivo che respira da solo e vorrebbe scalare il mondo.Se tutto andra' bene, sino all'eta' di dieci anni, Davide dovra' sottoporsi a dialisi e poi sara' trapiantato e stara' benone. I genitori vogliono consegnarlo invece alla morte, interrompere le cure e lasciarlo morire...lui che vuol vivere. Con loro, oltre ai Radicali, il solito suono stridulo dei compassionevoli sacerdoti della 'perfezione', del bambino pubblicitario, settebellezze e successi. Non sarebbe giusto curarlo per dieci anni per poi guarirlo, meglio accopparlo subito cosi' si spende meno, si ha un impiccio in meno e poi si consente la vita piu' agiata agli 'adatti'. Cartagine sacrificava i fanciulli al demone per aggraziarselo, in Italia si sacrificano i neonati al 'dio' consumistico della perfezione. Strano solo che nessuno si chieda che i sacerdoti di tale criterio, siano essi stessi imperfetti e, aggiungo, con molte rotelle fuori posto.Davide vivra', lo ha deciso il tribunale e il medico se ne prendera' cura, sempreche' i genitori non montino una campagna per il funerale del proprio figlio. Sarebbe una terribile prova del regresso civile italiano. (...) Luca Volonté Addio Davide. * deputato europeo radicale e segretario dell'Associazione Coscioni Leggi anche: Essential reading: l'assurdo caso del piccolo Davide Caso Davide Marasco. Porre subito rimedio a violenza inaccettabile da parte di medici e giudici La Sindrome di Potter nell'Italia del fanatico delirio IL BIMBO DAVIDE, DIRITTI E LIBERTA' TERAPEUTICHE. IL TRIBUNALE SPRANGA LA COSTITUZIONE Una prima valutazione sulla legge Leonetti sul fine vita Rosa a Marca Jean Leonetti fa un primo bilancio della commissione di valutazione della legge sul fine vita che presiede per incarico governativo dallo scorso aprile, a seguito della vicenda Sebire (Chantal Sebire che si e' suicidata dopo aver chiesto invano d'essere accompagnata a morire ndr). Dopo qualche mese appena di audizioni, l'autore dell'attuale legge conferma che essa "e' non solo mal conosciuta, ma anche mal applicata"; "gli intervenuti sono stati unanimi nel dircelo". In quanto a sapere se la legge risponda a tutte le situazioni del fine vita, Jean Leonetti sostiene che "non ogni morte dev'essere regolata dalla legge". Occorre distinguere tra due tipi di situazioni: quelle in cui una persona, con ancora qualche anno di vita davanti a se', chiede l'assistenza al suicidio perche' non vuole piu' vivere, e quelle dove un individuo sofferente e' condannato a morire di li' a poco. Nel primo caso, "la legge non ha titoli per rispondere a quel tipo di domanda". E' a partire dal secondo caso che la missione Leonetti ha riflettuto. "La maggior parte dei problemi non risolti ruota sempre intorno alla stessa problematica: quella dei malati tenuti in vita artificialmente", spiega il deputato. Per queste persone egli propone la sedazione profonda e l'accompagnamento del paziente e dei suoi cari. A proposito della "eccezione dell'eutanasia", Jean Leonetti sostiene che "quest'idea e' stata molto fragilizzata dalle audizioni". In primo luogo, perche' "se si tratta di dire, a posteriori, che l'eutanasia non dev'essere considerata un omicidio dalla giustizia, significa che dare la morte per compassione dev'essere ritenuto un movente che offre il destro a un trattamento giudiziario particolare", cosa che i giuristi rifiutano. In secondo luogo, perche' "se si tratta, a priori, d'autorizzare l'eutanasia per certi casi, la cosa porrebbe ancora piu' problemi" e avrebbe bisogno di "un montaggio complicato". "Oggi sono propenso a credere che "l'eccezione dell'eutanasia" sia una falsa buona idea", conclude. Su un punto la commissione ha trovato l'accordo: istituire un osservatorio sul fine vita per poter disporre di dati oggettivi. Ministro Bernat Soria sulle prospettive della ricerca spagnola con le cellule staminali Rosa a Marca Dopo l'incontro con il ricercatore Pedro Alonso al congresso Euroscience Open Forum 2008, inaugurato a Barcellona il 18 luglio e tuttora in corso, il ministro Bernat Soria ha sottolineato l'impegno del Governo nella cooperazione internazionale a livello sanitario, giacche' "migliorare la salute in altre zone del mondo e' anche migliorare e proteggere la salute dei cittadini spagnoli". Soria ha elogiato il lavoro di Alonso nella lotta alla malaria, che e' una patologia emergente in Spagna, dovuta all'ingresso di migranti e turisti. Bernat Soria ha annunciato che le prime applicazioni con le cellule staminali riguarderanno le malattie neurodegenerative o distrofie muscolari senza cura, cosi' come le malattie cardiovascolari, al fine di rigenerare la vascolarizzazione degli arti e quindi evitare le amputazioni, ad esempio il piede diabetico. "Si stanno gia' applicando le cellule staminali, ma ci sono certe patologie che tarderanno alcuni anni prima d'essere affrontate". Il ministro ha ribadito la necessita' di potenziare la ricerca di base, anche se questa ha gia' consentito d'accedere ad "applicazioni insospettate. Non solo applicazioni di terapia cellulare sostitutiva, simili al trapianto, ma anche altre, con effetti positivi nella rigenerazione". Soria ha vantato la posizione leader della Spagna nella ricerca con le cellule staminali, frutto delle modifiche legislative che permettono questi studi, e dello sforzo del Governo per finanziare programmi di ricerca e di procedimenti clinici. "Per il momento esiste un'esperienza clinica molto limitata, ma una base sperimentale molto solida", ha aggiunto. Ha elogiato il dibattito scientifico che ha riunito a Barcellona quasi 5000 ricercatori d'Europa e di altre parti del mondo, e ha stimato che gli aspetti analizzati relativi alle cellule staminali "non solo hanno una base scientifica, molecolare e cellulare", ma che si sta discutendo delle applicazioni, poiche' "gia' si cominciano a mettere in pratica in saggi clinici con pazienti". Impegno per la scienza e l'innovazione Il 18 luglio, all'inaugurazione del Congresso, il ministro per la Sanita' e il Consumo aveva posto l'accento sull'impegno del Governo verso la scienza e la tecnologia giacche' la conoscenza e' il "settore produttivo per eccellenza" del secolo XXI e "la riserva di opportunita' per crescere come societa' e per affrontare le sfide" del futuro, e aveva manifestato gioia nell'inaugurare un congressso che unisce "scienza e societa'". La sua tesi e' che l'acquisizione di conoscenze permettera' d'affrontare sfide quali il mutamento del clima, i problemi idrici e la fame. "Le minacce si convertiranno in opportunita'" per sviluppare conoscenza. Tra le volonta' del Governo, il ministro segnalava che nel 2010 l'Esecutivo dedichera' al programma di I+D+i (Ricerca+Sviluppo+Innovazione) il 2% del Pil, e che nel 2015 situera' la Spagna tra i dieci Paesi piu' avanzati in tecnologia e innovazione. Da parte sua, l'assessore catalano per l'Universita', l'Innovazione e l'Impresa, Josep Huguet, ha chiesto di sfruttare quest'occasione per proiettare la ricerca catalana in ambito internazionale. Traffico Internet con connect card o modem usb: pratiche commerciali scorrette, il primo provvedimento in materia Elisa Fontanelli A seguito delle numerose segnalazioni ricevute da utenti del servizio Tre.Dati Abbonamento e Adsm Modem Usb, il 9 giugno 2008 l'Autorita' Garante della concorrenza e del mercato ha aperto un procedimento volto ad accertare se fossero in atto pratiche commerciali scorrette (proc. n. PS557), in ottemperanza ai poteri di indagine e controllo ad essa riservati dal Codice del consumo. Ricordiamo che questo servizio, offerto anche da altri operatori telefonici con formule simili, consente agli utenti di collegarsi ad Internet sfruttando la rete dei telefoni cellulari tramite l'utilizzo di un modem esterno (chiave usb o altra connect card) senza che vi sia la necessita' di una linea fissa analogica o adsl. A febbraio avevamo evidenziato come i piani tariffari, cosi' come concepiti, nascondessero molteplici insidie, le cui conseguenze si riverberavano inevitabilmente sulle bollette degli ignari utenti: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=210366 L'Authority ci ha dato ragione, rilevando in particolare come il sistema, nel periodo analizzato che va dall'ottobre 2007 al giugno 2008, integrasse gli estremi della pratica commerciale scorretta non essendo dotato di strumenti adeguati per consentire agli utenti di monitorare l'effettivo traffico registrato, e quindi la relativa spesa. Questo aspetto, inoltre, secondo l'Authority era ben noto all'operatore destinatario dell'indagine conoscitiva, il quale era consapevole "di non operare secondo gli adeguati standard di diligenza professionale", tanto dal non aver esitato - in moti casi - a concedere sconti ad utenti che avevano contestato gli addebiti. Proprio questo aspetto, unito al riscontrato funzionamento distorto del sistema di fatturazione del traffico, ha portato all'adozione del provvedimento di sospensione provvisoria delle azioni predisposte dalla societa' H3G per il recupero del credito coattivo delle somme dovute dagli utenti che hanno inoltrato reclami scritti circa le offerte tariffarie sopra citate. Alla luce della decisione intervenuta, e considerato l'elevato numero di segnalazioni che ad oggi continuano ad arrivarci, rilanciamo il consiglio a tutti gli utenti che abbiano avuto gli stessi problemi con questo tipo di servizio - anche e sopratutto se sottoscritto con altri operatori telefonici – a contestare formalmente gli importi richiesti. Qui il provvedimento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato: http://www.agcm.it/agcm_ita/news/news.nsf/4bdc4 d49ebe1599dc12568da004b793b/fe45cb9657a1af81c12574 8d0033f9a5/$FILE/PS557.pdf Qui la modulistica di riferimento: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=210364 Intelligenti life-bed e il cammino dell'anima Giuseppe Parisi L'agenzia Americana Health Data Management, diffonde la notizia dei nuovi letti ospedalieri intelligenti. Di nuova generazione saranno in grado di dare l'allarme se il paziente e' in difficolta' o le sue condizioni precipitano. In due grandi strutture ospedaliere della Pennsylvania parte la sperimentazione in corsia dei LifeBed, in grado di avvertire lo staff sanitario se il paziente ha problemi respiratori o cardiaci. Il tutto con sensori a distanza che funzionano anche attraverso lenzuola e coperte o vestiti. I sensori sono in grado di segnalare anche se il paziente tenta di alzarsi da solo dal letto ospedaliero; in questo caso oltre al messaggio allo staff si avvia un messaggio registrato rivolto al paziente stesso. Il vantaggio dei LifeBed? Costano drasticamente meno delle apparecchiature di monitoraggio utilizzate ora nei reparti di Terapia Intensiva. Nella intelligente politica - management sanitaria Americana, il risparmio che va a favore dell'efficacia e' subito vincente. Si puo' ritenere che in pochi anni la maggior parte delle strutture ospedaliere degli appositi reparti sara' dotato dell'avanzato lettino. E da noi, dove lo spreco e' un intelligente vantaggio "sistematico-sistema" per le tasche dei politici? Il "cammino umano" per il benessere e' da sempre stato lo sforzo dell'umanita', in Italia il cammino e' invece quello del "granchio". E la sofferenza "eleva" l'anima. Iniziamo a soffrire, quindi, a cominciare dai tagli che questo Governo sta attuando alla Sanita', importanti per il "cammino" dell'anima, verso il…. Creatore…. Parto indolore a pagamento? Incivile, pericoloso e costoso per lo Stato Donatella Poretti Le politiche del Governo sulla Sanità pubblica sembrano destabilizzanti. L’ultima e’ la cancellazione, per motivi finanziari, dei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) voluti dall’ex ministro Livia Turco, per cui una grande quantità di prestazioni sanitarie non verranno più garantite ai cittadini dal SSN. Tra queste, è già annunciata per certa la cancellazione del parto indolore con tecniche di anestesia locale ed epidurale, pratica per la quale l’Italia è agli ultimi posti in ambito europeo e occidentale. Quell’Italia che, per converso, è ai primissimi posti per parti cesarei, anche non in presenza di reale necessità: pratica che raggiunge un tasso più che doppio rispetto a quanto raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, in virtù del più elevato tasso di mortalità per le partorienti che la tecnica chirurgica comporta. Inoltre, come ho evidenziato in una mia recente interrogazione (1), l’accesso di massa al cesareo, motivato essenzialmente per evitare il dolore nel parto, comporta notevoli costi aggiuntivi di ospedalizzazione. Credo sia importante che le tecniche del parto indolore possano essere una realtà anche per le donne italiane, per il diritto al benessere e per la libertà di scelta in un momento cruciale dell’esistenza di ognuna. E’ emblematico come in più occasioni il Parlamento si sia espresso, pressoché all’unanimità, favorevole alle mozioni che impegnavano il Governo a garantire l’assistenza analgesica per le partorienti, e una legge sul parto con importanti innovazioni in questo senso era stata approvata all’unanimità in Commissione Affari sociali alla Camera nella scorsa legislatura. Nell’eterno scaricabarile che, vuoi per disfattismo ideologico e partigiano, vuoi per patente incapacità a governare, sembra vigere in Italia su queste questioni, il Governo si fa beffe delle decisioni del Parlamento. Cancellare, oltre al parto indolore, decine di altre importanti prestazioni sanitarie dai LEA, è incivile, pericoloso dal punto di vista medico, ma soprattutto, favorendo prestazioni ben più costose come i parti cesarei, e’ molto piu’ costoso per lo Stato e quindi amministrativamente stupido. Credo che il Ministro Sacconi e il Ministro Tremonti siano ancora in tempo ad accorgersene e a mettere in campo dei rimedi. Occorre solo volontà politica e sensibilità appropriate che, maggioranza o opposizione che sia, qualunque essere umano ha. Qui il testo dell’interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=135 Gb/Scozia. Medico sospeso per aver assistito paziente a togliersi la vita. Per molti un segnale positivo Helen Puttick I pazienti non finiscono di elogiare il dottor Iain Kerr. Lo descrivono mentre visita gli anziani, oppure mentre sacrifica il giorno di ferie per recarsi a casa loro ed offrire quell'attenzione che non avevano mai ricevuto da nessun altro medico. Quando hanno saputo che era sotto indagine per aver prescritto alcune pillole ad una donna anziana perche' potesse togliersi la vita, hanno scritto lettere di elogio per Kerr a tutti gli organismi professionali e disciplinari coinvolti. "Potrei continuare a parlare di tutte le vite che ha toccato e tutte le vite che ha salvato, ma non ce n'e' bisogno", dice Susan Raskin, una sua paziente. "Le persone che hanno avuto la fortuna di essere suoi pazienti sanno bene quello che voglio dire". Nonostante questo il General Medical Council la scorsa settimana lo ha sospeso per sei mesi, sostenendo che "ha commesso gravi errori ed un potenziale reato". L'indagine del Council ha nuovamente sollevato la questione dell'eutanasia e del suicidio assistito, un tema che ormai e' sempre piu' discusso anche per i frequenti casi giudiziari sul fine vita che vedono coinvolti familiari e medici. Nel 1998 Kerr ha ammesso di aver prescritto alla paziente, una donna d'affari in pensione di 87 anni e malata terminale di cancro alle ossa, alcune pastiglie di sodio amitale come "polizza di assicurazione" dopo che la stessa aveva espresso preoccupazione per come sarebbe morta. Sette anni dopo, la donna ha deciso di togliersi la vita utilizzando un cocktail di farmaci, compreso il Temazepan prescritto proprio da Kerr. Anche la polizia aveva aperto una indagine, ma non aveva proceduto con l'incriminazione per insufficienza di prove. Ora anche il Council ha rigettato l'idea della radiazione dall'albo dei medici, pur comminando la sospensione temporanea. Per i sostenitori della legalizzazione dell'eutanasia, questo e' un segnale positivo. Il dottor Michael Irwin, ex medico delle Nazioni Unite, fu radiato dal Council nel 2005 per aver assistito un amico malato terminale a morire. Nel caso specifico, l'amico era troppo malato per assumere le pastiglie e mori' pochi giorni dopo senza aiuto. Irwin, che e' stato anche direttore dell'associazione Dignity in Dying, ritiene che la decisione di Kerr di limitarsi alla sospensione, e' un segnale positivo. "Non voglio sembrare eccessivamente ottimista, ma i medici vengono solitamente radiati per questo tipo di cosa", ha spiegato. Secondo l'ex medico, entro venti anni il suicidio medicalmente assistito sara' inevitabilmente legalizzato in Gran Bretagna, e forse la Scozia battera' tutti sul tempo. Jeremy Purvis, un deputato liberaldemocratico, ha gia' provato senza successo a proporre la legalizzazione al Parlamento scozzese. La proposta di legge era modellata sulla legge in vigore in Oregon, negli Stati Uniti. "Osservando questo caso, si potrebbe dire che un medico che assiste al suicidio non sara' radiato", ha detto Purvis. "Penso che questo sia potenzialmente un fatto molto positivo". Il suicidio non e' un crimine in Scozia. Ma alcuni giuristi non escludono che non vi sia una incriminazione per omicidio colposo o tentato omicidio. Michael Clancy, direttore della Law Society della Scozia, dice: "La legge in Scozia e' abbastanza chiara. La Convenzione europea sui diritti umani e' applicabile e chiunque cerchi di assistere qualcuno ad uccidersi potrebbe essere perseguito dalla legge". I medici sono divisi sull'argomento. Per un anno la British Medical Association ha adottato una posizione di neutralita' sul suicidio medicalmente assistito, ma il voto del congresso annuale ha riportato l'associazione su posizioni contrarie. Il dottor Lewis Morrison, un geriatra e membro della commissione sulla salute della comunita' dell'associazione, sostiene che per molti medici il suicidio assistito e' orribile. "Per la gran parte dei pazienti che fanno rumore sul fatto di volersi togliere la vita, il problema non e' il voler programmare la propria fine. Vogliono poter meglio controllare i sintomi". Morrison ha detto di incontrare al massimo un paziente all'anno che vuole seriamente anticipare la propria morte. Da The Herald del 26 luglio 2008 Florida. Consumatrice di marijuana trattata come una criminale: il caso di Rachel Hoffman Katia Moscano La 23enne Rachel Hoffman, trovata dalla polizia di Tallahassee in possesso di una borsa con della marijuana, e' stato chiesto di diventare un'informatrice per evitare di scontare quattro anni di detenzione La ragazza, laureatasi alla Florida State University, e' stata uccisa due mesi fa, durante un'incauta missione che le fu affidata. Anche il programma televisivo ABC 20/20 ha parlato del suo caso. "Combattere le droghe significa proteggere le persone, mentre sembra che questo obiettivo non venga rispettato", ha dichiarato Lance Block, legale della famiglia Hoffman. Il ministro della Giustizia dello Stato ha assicurato che controllera' le procedure seguite dalla polizia. Ma il caso ha riaperto i dubbi sulle leggi federali e statali sul possesso di marijuana. "La definisco una criminale", ha dichiarato alla ABC Dennis Jones, commissario di Tallahassee, aggiungendo che per il suo Dipartimento sia i consumatori che gli spacciatori sono considerati criminali. Per la legge statale, il possesso di oltre 20 grammi di marijuana e' un crimine. La ragazza fu trovata in possesso anche di due pastiglie di ecstasy, che per lo Stato e' un crimine, indipendentemente dalle quantita', e la polizia sospettava che vendesse anche, non fosse solo una consumatrice. "Il mio compito e' arrestare i criminali e tenerli lontani dalle strade", ha aggiunto Jones. Questo caso porta alla luce anche i modi con i quali la polizia ingaggia e usa i collaboratori. La Hoffman non fu addestrata prima di compiere la missione, ossia andare a comprare un grande quantitativo di droghe da due sospetti, uno dei quali l'ha poi colpita a morte L'adozione di un maggiorenne Claudia Moretti Originariamente l'istituto (Art. 291–314 del Codice Civile) nasceva per assicurare la discendenza a chi non l'avesse (rendendo, cosi', possibile la trasmissione del patrimonio e del cognome): l'interesse primario protetto da questo tipo di adozione, in altri termini, e' quello "dell'adottante, che, privo di discendenza, intende trasmettere il patrimonio ed il nome ad un soggetto cui e' legato da rapporti di affetto"; nella prassi, e' servito anche ad assicurare -per esempio- assistenza a persone anziane ed a soggetti maggiorenni portatori di handicap. L'adozione di persone maggiorenni era permessa, a norma del primo comma dell'art. 291 c.c.," alle sole persone che non avessero discendenti legittimi o legittimati, che avessero compiuto gli anni trentacinque e che superano almeno di diciotto anni l'eta' di coloro che essi intendono adottare". La condizione della mancanza di discendenti legittimi o legittimati dell'adottante, e' stata poi rimossa dalla Corte Costituzionale, la quale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l'art. 291 c.c. -per contrasto con l'art. 3 Cost.- nella parte in cui non consente l'adozione a persone che abbiano discendenti legittimi, maggiorenni e consenzienti. La Consulta, infatti, ha rilevato che mentre l'esistenza del coniuge non ostava -a norma dell'art. 297, primo comma, c.c.- all'adozione (sempre che il coniuge stesso avesse prestato il suo consenso), la circostanza, invece, che vi fossero figli legittimi o legittimati -benche' maggiorenni e consenzienti- impediva che si potesse procedere all'adozione medesima. Nel 2003, la Corte Costituzionale e' poi ulteriormente intervenuta per estendere gli effetti della precedente sua pronuncia anche in presenza di figli naturali, equiparandoli cosi' anche a quelli legittimi e legittimati. Si tratta di un istituto civilistico assai diverso dall'adozione di minorenne, con altre finalita' e con altri diritti/doveri nascenti in capo ai soggetti coinvolti, con altre procedure e presupposti. Effetti dell'adozione Chi viene adottato acquista uno status assimilabile, ma non coincidente, a quello di un figlio legittimo. Il primo segno tangibile dell'adozione e' l'assunzione del cognome. L'adottato assume il cognome di chi lo adotta e lo antepone al proprio. Oltre al cognome l'adottato acquista anche i diritti successori, con una posizione che e' assimilata a quella di un figlio concepito durante un matrimonio, entra quindi nell'asse ereditario sia in relazione alla quota di legittima che in relazione alle successioni legittime, L'adottando assume anche il diritto agli alimenti. L'adozione ordinaria non muta diritti e doveri dell'adottato verso la famiglia di origine e non produce effetti verso i parenti dell'adottante e verso quelli dell'adottato. Requisiti e procedure Puo' adottare un maggiorenne chi abbia compiuto 35 anni e che superi di almeno diciottanni l'eta' della persona che si intende adottare, non esistono invece limiti di eta' massima ne' per l'adottato ne' per l'adottante e possono adottare sia le coppie sposate che un'unica persona. Per adottare un maggiorenne e' necessario di regola non avere figli, legittimi o legittimati, o che i figli, se presenti siano maggiorenni e consenzienti all'adozione. La Corte di Cassazione, I sezione, sentenza n. 2426/2006 ha pero' stabilito che la presenza di figli minorenni dell'adottante non sia di assoluto impedimento all'adozione, ma richieda una valutazione caso per caso della convenienza nell'interesse dell'adottando. Nel caso in cui si desideri adottare un maggiorenne e si abbiano figli maggiorenni ma interdetti o non in grado di prendere una decisione del genere, e' il tribunale a decidere se concedere o no il consenso all'adozione nell'interesse del figlio legittimo o legittimato. Per l'adozione ordinaria occorre il consenso di: - adottante ed adottando e loro eventuali coniugi; - dei figli (legittimi o legittimati o naturali riconosciuti) maggiorenni dell'adottante; - dei genitori dell'adottando. In caso di adozione di piu' di una persona (ad es. fratelli) occorre un'istanza separata per ciascun adottando. Si richiede, a corredo dell'istanza, da presentarsi al Presidente del Tribunale, nelle forme della volontaria giurisdizione: - Copia integrale dell'atto di nascita dell'adottando, da richiedere al comune di nascita; - estratto dell'atto di nascita dell'adottante; - certificato di matrimonio (se coniugato) o di stato libero (se celibe o nubile) dell'adottante e dell'adottando; - certificato di morte dei genitori dell'adottando (se deceduti) (se viventi presenteranno il loro assenso nelle forme dell'art. 311 c.c.); - certificato di stato di famiglia dell'adottante in bollo; - certificato di residenza adottante e adottando in bollo. Il decreto di adozione ordinaria e' soggetto a registrazione cura delle parti interessate. La Cancelleria trasmette copia del provvedimento agli Ufficiali dello stato Civile per le prescritte annotazioni a margine degli atti di nascita del maggiorenne adottando. Poiche' la documentazione da produrre deve essere in lingua italiana, in caso di adozione di persona straniera occorre che i documenti originali in lingua straniera siano tradotti e la traduzione venga giurata. Nel caso di adozione di straniero occorre indicare la normativa in tema di adozione vigente nel Paese di origine della persona da adottare. Effetti dell'adozione sul titolo di soggiorno Il cittadino straniero, in seguito alla sentenza di adozione, potra' ottenere un visto per l'ingresso in Italia e una volta qui potra' richiedere un permesso di soggiorno per adozione. Quanto al diritto alla cittadinanza italiana, questo si matura dopo 5 anni di residenza regolare nel nostro Paese. Ovviamente l'acquisto non e' automatico, occorre fare un apposita richiesta al Ministero dell'Interno. ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977 Abi 06160 Cab 02817 Cin O - coordinate bancarie IBAN IT11O0616002817000007977C00 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. Se non sei interessato a ricevere le nostre notizie, visita la pagina http://www.aduc.it/dyn/adesabb/rem-avv.html -------------------------------------------