====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 19-08-2008 al 25-08-2008 n.35/2008 (Anno VIII ARTICOLI - Canada. Governo conservatore continua la sua battaglia contro riduzione del danno e cure palliative - Usa. Fatto il test, trovato l'inganno - Usa. California. Giudice federale difende legge statale sulla cannabis terapeutica NOTIZIE - Usa. Massachusetts. Sondaggio: schiacciante la maggioranza di favorevoli alla depenalizzazione della marijuana - Giappone. E' scandalo: campione di sumo arrestato per una canna nel portafogli - Italia. Torino. Il Pdl ammette: l'esercito non risolutivo per Parco Stura - Italia. Radicali a Olivero (Sermig): non sai cosa sono le narcosale - Peru'. Colletta nazionale della Chiesa cattolica sulla tossicodipendenza - Usa. Denver. Il sindaco alla polizia: non arrestare per possesso di marijuana durante Convention democratica - A.Saudita. Guerra alla droga: decapitati con spada due spacciatori - Giappone. Aveva spinello nel portafogli, federazione radia lottatore di sumo - Messico. Guerra alla droga: uccisi 7 ufficiali di polizia in poche ore - Bosnia. Arrestato il piccione spacciatore - Italia. Torino. Esercito al Parco Stura? E lo spaccio si sposta altrove - Italia. Giovanardi contro smart drugs e rave party. Test antidroga e medici per le strade - Svizzera-Germania. La dipendenza da cocaina lascia impronte sul cervello - Italia. Torino. Prefetto favorevole alle narcosale - Svizzera. Verdi favorevoli alla depenalizzazione del consumo di cannabis - Usa. California. Il Senato approva legge contro licenziamento per marijuana terapeutica - Eu. Liberal-democratici: si' a legalizzazione delle droghe - Italia. Test antidroga sulle strade, medici perplessi da proposta Giovanardi - Messico. Guerra alla droga: rapito e ucciso un altro capo della polizia. 2.700 morti dall'inizio dell'anno - Italia. Lazio. Stanziati 9 milioni di euro contro la tossicodipendenza - Italia. Giovanardi: ce l'hanno tutti con me - Usa. E nelle sigarette spunta il polonio - Italia. Sicurezza stradale, Maroni a Giovanardi: le limitazioni sulla vendita dell'alcool non servono ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 4 morti - 168 arresti - 218,398 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 134,908 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 83,490 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 394289 piante di cannabis - 43 giorni di detenzione ARTICOLI 20-08-2008 Canada. Governo conservatore continua la sua battaglia contro riduzione del danno e cure palliative Continua la battaglia del Governo conservatore contro la riduzione del danno, dopo che scienziati e giuristi si sono pronunciati a favore della narcosala Insite di Vancouver. Tony Clement, ministro federale della salute, ha dichiarato che i luoghi di somministrazione controllata delle droghe hanno fatto sorgere dei dubbi etici, avanzando anche delle riserve sui medici che sostengono questa pratica. "E' etico che i professionisti che si occupano della salute pubblica sostengano la somministrazione delle droghe, sostanze illegali?", ha dichiarato Clement alla riunione annuale dell'Associazione medica canadese che si e' svolta a Montreal. "In qualsiasi altro contesto, questa pratica sarebbe considerata altamente non professionale. Le stanze del buco minano l'aspetto etico della pratica medica, diventando un esempio negativo per tutti i medici e le infermiere che potrebbero pensare che sia accettabile lasciare un proprio paziente in overdose. Le stanze del buco dell'Insite di Vancouver non hanno ridotto il numero dei decessi per overdose, continuando il consumo nelle vie di periferia e nei motels di infimo ordine". Il minsitro ha anche messo in dubbio il concetto di cure palliative, concetto gia' avanzato alla fine degli anni '90 dall'Associazione medica della British Colombia. "Immaginiamo il caso di un medico che abbia un paziente malato di cancro, curabile. E' preferibile cha somministri subito della morfina o invece consigli delle cure? Perche' limitare le cure a quelle palliative? Ci deve essere una valida alternativa alle stanze del buco, e questa e' la possibilita' di disintossicazione. Anche se il tentativo fallisse, si deve riprovare una seconda, una terza volta e anche oltre". Il presidente dell'Associazione medica canadese Brian Day ha dichiarato che quasi l'80% degli associati sostiene le stanze del buco. Luoghi dove, sotto la supervisione medica, i tossicodipendenti possono iniettarsi le droghe, e che risultati rivelano avere dimezzato il consumo illegale. "E' chiaro che il ministro ha avanzato queste riserve per scopi politici", ha concluso Day. Katia Moscano 22-08-2008 Usa. Fatto il test, trovato l'inganno Secondo Amitava Dasgupta, professore di patologia dell'universita' del Texas, dipartimento di medicina, e' sempre piu' facile falsificare i risultati dei test antidroghe. Lo ha sentito il quotidiano Chicago Tribune. "Ho iniziato ad interessarmi alle falsificazioni quando il nostro ospedale ha iniziato ad eseguire i test. Andai a casa, e telefonai ad 800 numeri telefonici trovati online, e scoprii che potevo comprare qualsiasi cosa per falsificare i test, bastava pagare. Non e' chiaro come mai ci siano cosi' tanti prodotti", ha dichiarato alla riunione annuale dell'Associazione chimica, che si e' tenuta a Washinghton. "Il settore e' enorme, con un sottobosco incredibile. Soldi alla mano, si puo' acquistare il kit "Quick Fizz Detox Tablets" per 31,99 dollari oppure l'Urine Luck per 35". I tossicodipendenti, nel passato, aggiungevano candeggina, aceto o prodotti per la casa per falsare i test delle urine, e mentre prima si compravano "campioni puliti" ora ci si dirige verso prodotti che ne alterino la consistenza. Prodotti da ingerire o da mischiare con le urine. Il professore e' sorpreso da quanto le persone possano essere credulone. "Alcune pensano che questi prodotti siano efficienti perche' costosi. Spesso non lo sono e altre volte sono le persone a non saperli adoperare". La marijuana e' la sostanza piu' usata. Altre sostanze sono la cocaina, le metanfetamine, allucinogeni sintetici e le benzodiazepine, con un aumento del consumo di ecstasy, e droghe sintetiche. "Malgrado l'aumento di queste sostanze che falsificano i test", ha continuato Dasgupta, "i test sui dipendenti rivelano a livello nazionale una diminuzione del consumo". Mediamente, i datori di lavoro inviano per la certificazione i test dei dipendenti al Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA). Secondo i dati del SAMHSA, il 42,9% dei lavoratori a tempo pieno sono esaminati al momento dell'assunzione, e il 29,6% sono costretti dai datori di lavoro a fare i test negli anni a seguire. Nel 2007, il 3,8% dei risultati furono positivi, rispetto al 18,1% del 1987. "Il personale sanitario, quelli della Difesa e quelli delle compagnie aeree da anni sono esaminati", ha dichiarato Sue Murphy, manager del National Human Resources Association. "Ora anche altri settori si rivolgono ai test, come quello delle costruzioni, dell'insegnamento e dei servizi pubblici. Questo rivela un aumento di consapevolezza del problema del consumo. Non ci sono solo test prima di essere assunti, ma anche durante gli anni di servizio". Ma i datori come reagiscono ai metodi per falsare i test? Con Internet, questi prodotti ci saranno sempre, ma la DEA e lo FBI vegliano attivamente, e le compagnie sanno dell'esistenza di questi prodotti che alterano i risultati. Katia Moscano 23-08-2008 Usa. California. Giudice federale difende legge statale sulla cannabis terapeutica Un giudice federale ha dato nuova linfa alla legge statale sulla marijuana terapeutica. Il giudice distrettuale Jeremy Fogel, di San Jose, ha rifiutato la richiesta dell'Amministrazione Bush di rigettare l'azione legale presentata dalla citta' di Santa Cruz e dal gruppo dei sostenitori della marijuana terapeutica, i quali nel 2002 si sono visti sequestrare dagli agenti federali la marijuana terapeutica, legalmente coltivata e venduta. Il raid di Santa Cruz fu effettuato dagli agenti federali per sequestrare la marijuana usata a fini terapeutici, posseduta legalmente dopo il referendum del 1996. Furono puniti i medici e i proprietari del sito per violazioni delle leggi federali. La Suprema Corte e altri livelli di giudizio hanno spesso sostenuto le leggi federali, eccetto le limitazioni alla pratica medica comminate ai medici califoniani che sostengono la somministrazione terapeutica della sostanza. Ma in quest'ultima sentenza, il giudice Fogel ha espresso sostegno agli attori del processo, dichiarando che potrebbero dimostrare che il Governo federale ha ecceduto il limite dei suoi poteri, cercando di forzare lo Stato della California ad abrogare la legge sulla marijuana terapeutica. Fogel ha citato come precedente il collega Alex Kozinski, della Nona Corte d'Appello di San Francisco, che nel 2002 sentenzio' che "Anche se il Governo federale preferirebbe che in California fosse proibita la marijuana terapeutica, non puo' forzare lo Stato a farlo". Ha dichiarato Graham Boyd, avvocato dell'American Civil Liberties Union: "Un tribunale, per la prima volta, ha riconociuto che sono incostituziuonali i tentativi federali di minare le leggi statali". Katia Moscano -------------------------------------- NOTIZIE 19-08-2008 Usa. Massachusetts. Sondaggio: schiacciante la maggioranza di favorevoli alla depenalizzazione della marijuana Secondo gli analisti della Suffolk University e di canale 7News, e' certo il successo per il quesito referendario sulla decriminalizzazione della marijuana, che prevede una multa di 100 dollari per il possesso. Secondo il sondaggio, il 72% dei partecipanti si sono dichiarati favorevoli, mentre il 22% contrario. Dei tre quesiti referendari dello Stato, potrebbe passare solo questo sulla droga. "A novembre, l'opinione pubblica potrebbe dirci che perseguire il possesso di piccole quantita' di marijuana e' uno spreco di denaro. Il risultato rivela che i libertari sono la maggioranza della popolazione del Massachusetts", ha dichiarato David Paleologos, direttore del Political Research Center dell'universita'. 20-08-2008 Giappone. E' scandalo: campione di sumo arrestato per una canna nel portafogli Rocambolesca disavventura di un noto lottatore russo di sumo, la tradizionale lotta nipponica tra pesi massimi, finito in manette a Tokyo per il possesso di un piccolo quantitativo di cannabis rinvenuto nel portafoglio smarrito. Toshinori Wakanoho, nome di battaglia del ventenne Gagloev Soslan, astro nascente del campionato professionistico, e' stato arrestato con l'accusa di violazione della legge sulle sostanze stupefacenti, che considera un crimine perseguibile penalmente anche il semplice possesso di droghe, comprese quelle cosiddette 'leggere', per uso personale. A dir poco rocambolesco e' stato il modo in cui la polizia e' giunta sulle tracce del lottatore russo: una donna ha trovato per strada il portafoglio smarrito da Soslan, con soldi, documenti e anche una strana sigaretta dall'odore inequivocabile poi risultata essere una 'canna' con 0,368 grammi di cannabis. Durante la perquisizione effettuata nell'appartamento del lottatore, la polizia ha confiscato un'apposita pipa, presumibilmente utilizzata da Soslan per il consumo in casa. Il lottatore ha immediatamente ammesso le proprie responsabilita', affermando di aver acquistato la droga da un conoscente russo nel quartiere centrale di Roppongi, dove si concentra la presenza straniera nella capitale nipponica. Soslan adesso rischia la radiazione dal circuito di sumo, l'espulsione dal Giappone e una pena fino a cinque anni di reclusione. 20-08-2008 Italia. Torino. Il Pdl ammette: l'esercito non risolutivo per Parco Stura L'operazione di bonifica dei militari e' importante ma non risolutiva per 'Tossic Park' a Torino. Lo afferma il senatore del Pdl, Andrea Fluttero per il quale "dopo anni di degrado e di illegalita' la porta est di Torino, Tossic Park, ha un aspetto decoroso e il merito e' del Governo che con coraggio ha scelto l'intervento dell'esercito per ristabilire l'autorita' dello stato e garantire finalmente la sicurezza dei cittadini". Quindi, "e' evidente che l'esercito e' stato un punto fondamentale di partenza e ora, sara' compito del Governo attivare politiche mirate per contrastare da un lato il mercato delle sostanze stupefacenti e dall'altro aiutare chi si indirizza o da consumatore o da principiante al mondo delle droghe", aggiunge. Innanzitutto "sara' necessario prevedere per chi spaccia o traffica sostanze illecite, vera causa, anche se meno visibile del problema, severe e dure pene, anche con i lavori forzati, o mediante espulsioni immediate qualora, come spesso capita, si tratti di clandestini spacciatori". Compito del Governo sara' inoltre "attivarsi per il recupero dei tossicodipendenti. E' la sfida piu' difficile con l'esercito a Tossic Park abbiamo cominciato bene ma ora bisogna continuare con impegno e determinazione, coordinando le strutture sanitarie pubbliche, le associazioni di volontariato, le comunita' serie che da anni operano in questo settore in un grande sforzo per sradicare questa drammatica piaga che mina alla base la nostra societa'". osserva Fluttero. E' quindi "evidente che il problema droga, nella sua interezza non e' stato risolto e che ora lo Stato si debba attivare con azioni altrettanto incisive ed efficaci affinche' a Torino e in Italia non si rivedano altri Tossic Park", conclude Fluttero. 20-08-2008 Italia. Radicali a Olivero (Sermig): non sai cosa sono le narcosale Intervistato ieri da "La Stampa", Ernesto Olivero (grande capo del Sermig), alla domanda "Le narcosale possono essere utili?" risponde così: "Non voglio la droga di Stato. Voglio dei centri di recupero seri, con persone capaci di far riprendere il sogno». Gli esponenti radicali torinesi Giulio Manfredi e Domenico Massano gli rispondono cosi': "Le narcosale sono centri socio-sanitari dove il consumatore si inietta, sotto controllo medico e in condizioni igieniche accettabili, la dose acquistata fuori, nel mercato nero, la droga dello Stato proibizionista. La distribuzione del farmaco eroina sotto controllo medico è un’altra cosa, non è fatta nella narcosala. E’ grave che una persona autorevole come Ernesto Olivero non sappia o finga di non sapere la differenza fra narcosala e somministrazione controllata di eroina, come era grave che il sindaco Chiamparino giocasse su tale confusione per affossare, complice il ministro Livia Turco (e con l’altro ministro responsabile, Paolo Ferrero, colpevolmente inerte), l’istituzione di una narcosala a Torino. D’altronde, Olivero è coerente: dieci anni fa non voleva nemmeno che il pulman "Cango" per la riduzione del danno sostasse vicino al Sermig. Siamo d’accordo con Olivero, invece, sul fatto che l’esercito non risolve alcun problema; dopo l’ intervento a Parco Stura, siamo al punto di partenza; i consumatori si sono sparsi nei quartieri, i cittadini protestano, gli spacciatori intascano. Domenica pomeriggio abbiamo constatato di persona come al mercato di Porta Palazzo, sgombro dai banchi di frutta e verdura, fervessero gli scambi fra spacciatori e tossicodipendenti, con grida, rincorse, liti fra consumatori per accaparrarsi una siringa. Di fronte a tutto questo, a quando un tavolo comune fra forze dell’ordine e operatori sanitari per coordinare gli interventi?". 21-08-2008 Peru'. Colletta nazionale della Chiesa cattolica sulla tossicodipendenza (Radio Vaticana) Da domani fino al 24 agosto, in tutto il Perù, prenderà il via la Colletta nazionale a sostegno della Campagna di solidarietà "Condividere" 2008, organizzata dalla Conferenza episcopale del Paese andino. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare la popolazione sul problema della tossicodipendenza che colpisce in particolare i giovani. Allo stesso tempo la colletta serve a finanziare progetti a sostegno di coloro che vivono in prima persona questa emergenza. Fondamentale in tal senso - è stato sottolineato - è l’apporto dei media che hanno il compito di far conoscere il problema in ogni suo aspetto. Per maggiori dettagli si rimanda alla pagina internet: www.iglesiacatolica.org.pe/cep/compartir 21-08-2008 Usa. Denver. Il sindaco alla polizia: non arrestare per possesso di marijuana durante Convention democratica A Denver non sarà un affaire per soli addetti ai lavori e giornalisti. La convention, che formalmente sceglierà il giovane senatore dell'Illinois Barack Obama come candidato del partito democratico alla Casa Bianca, porterà la settimana prossima nella città del Colorado una folla da concerto rock, da Woodstock della politica, decine di migliaia di democratici, molti giovanissimi, con annessi e connessi. L'ipotesi che la polizia di Denver possa mettersi di traverso, punendo chi fosse trovato in possesso di marijuana, preoccupa una commissione istituita dal sindaco della città. Il Denver Marijuana Policy Review Panel chiede esplicitamente alle forze dell'ordine di chiudere un occhio: una piccola dose di cannabis, fino a un'oncia, per uso personale, non deve far scattare l'arresto e tanto meno giustifica la detenzione. Obama non parlerà com'è consuetudine in un palazzetto dello sport, ma salirà sul palco in uno stadio da football, il 28 agosto, di fronte a una folla di decine di migliaia di persone, all'aperto, in un clima di festa da concerto rock, piú che da riunione di partito. La commissione del sindaco John Hickenlooper "raccomanda al dipartimento della polizia di Denver di non arrestare o incarcerare nessuna persona di età superiore ai 21 anni trovata in possesso di fino ad un'oncia di marijuana durante la convention democratica". Gli abitanti di Denver, secondo Mason Tvert uno dei membri della commissione, "non vogliono che si sprechino i soldi dei contribuenti per punire chi sia in possesso di una sostanza meno dannosa dell'alcol. Ci aspettiamo che la polizia rispetti questa richiesta, avranno del resto molte altre cose da fare". La convention costa alla città 1,2 milioni di dollari per pagare gli straordinari degli agenti in servizio la settimana prossima. La polizia per il momento non promette alcun trattamento di favore ai democratici di Denver. Su mandato degli elettori il possesso di piccole quantità di marijuana è la meno importnate delle priorità della polizia, ma resta punibile per legge. "Abbiamo sempre rispettato questo statuto - spiega un portavoce - non vedo perch‚ dovremmo fare eccezioni". 21-08-2008 A.Saudita. Guerra alla droga: decapitati con spada due spacciatori Sono stati giustiziati oggi in Arabia Saudita due pakistani condannati per traffico di droga. Lo rende noto in un comunicato il ministero degli Interni specificando che la condanna a morte è stata eseguita tramite decapitazione con spada. I due sono stati fermati a Damman, nell'est del Paese, mentre contrabbandavano eroina. Questo tipo di reato viene punito nel Regno Saudita con la pena capitale. Dall'inizio dell'anno sono state 63 le condanne a morte eseguite nel Paese. 21-08-2008 Giappone. Aveva spinello nel portafogli, federazione radia lottatore di sumo La federazione giapponese di sumo ha deciso di radiare dal circuito professionistico il giovane lottatore russo arrestato per possesso di droga, un piccolo quantitativo di cannabis rinvenuto per caso in una 'canna' custodita nel portafoglio smarrito. Si tratta di un provvedimento eccezionale, fino ad oggi mai preso nella centenaria storia della disciplina tradizionale nipponica. Toshinori Wakanoho, nome di battaglia del ventenne Gagloev Soslan, era stato arrestato lunedi' con l'accusa di violazione della legge sulle sostanze stupefacenti, che considera un crimine perseguibile penalmente anche il semplice possesso di droghe, comprese quelle cosiddette leggere, per uso personale. La polizia era giunta sulle tracce del lottatore in modo assai rocambolesco dopo il ritrovamento del portafoglio smarrito di Soslan, al cui interno era stata trovata una sigaretta fatta a mano, dall'odore inequivocabile, che aveva fatto scattare le indagini. Il lottatore ha immediatamente ammesso le proprie responsabilita', affermando di aver ricevuto la droga da un conoscente russo. La federazione di sumo ha accolto inoltre le dimissioni del maestro di Soslan, Magaki, che in passato era gia' stato multato per violenze sui propri allievi. La radiazione del lottatore russo rappresenta un nuovo duro colpo per l'immagine dell'antico sport, che lo scorso anno era stato scosso dallo scandalo del nonnismo con la morte da percosse di un giovane lottatore. 22-08-2008 Messico. Guerra alla droga: uccisi 7 ufficiali di polizia in poche ore In un clima reso ancora piu' teso dall'uccisione in poche ore di sette membri della polizia in tre Stati del Messico il governo ha convocato il Consiglio nazionale di pubblica sicurezza che deve servire da base di lancio di un piano per dare soluzione ad una stagione di violenza che sta causando migliaia di vittime. Killer senza scrupoli, hanno riferito i media messicani, hanno ucciso nelle ultime ore, quasi a sfidare il vertice governativo, sette membri delle forze dell'ordine, fra cui un ufficiale, negli Stati di Jalisco, Mexico e Aguascalientes. Dall'inizio dell'anno sono piu' di 2.700 i morti causati finora dagli scontri tra bande di narcotrafficanti e delinquenti comuni (piu' di tutte le vittime violente registrate nell'intero 2007), e fra queste e le forze dell'ordine. Per contrastare il numero crescente di omicidi, ma anche di sequestri (400 solo nel 2008), durante la riunione del Consiglio nazionale a cui interverranno membri del governo e 32 governatori degli Stati messicani, verranno annunciate, fra l'altro, la creazione di corpi speciali di polizia e la costruzione di 12 nuove carceri, di cui 2 di massima sicurezza. Il vertice si tiene nel Palacio Nacional, sede del governo del Messico, trasformato per l'occasione in un bunker presidiato da esercito e polizia. 22-08-2008 Bosnia. Arrestato il piccione spacciatore La polizia bosniaca ha arrestato un 'piccione spacciatore' che trasportava droga nel carcere di massima sicurezza della citta' di Zenica, vicino Sarajevo. "Le guardie sospettavano che l'animale fosse coinvolto in un traffico di stupefacenti: avevano notato quattro prigionieri in evidente stato confusionale dopo l'arrivo del piccione nella loro cella" ha dichiarato Josip Pojavnik, funzionario della prigione di Zenica. I quattro detenuti, risultati positivi a un test sull'assunzione di eroina, dovranno ora subire dei procedimenti disciplinari. Pojavnik ha spiegato che la droga era nascosta in una piccola bustina attaccata alla zampa del piccione-corriere che uno dei detenuti teneva come animale da compagnia. "Sospettiamo che il piccione trasportasse la droga dalla citta' di Tuzla" a 70 chilometri dal carcere di Zenica. L'uccello e' ora sotto la custodia della polizia che indaga per scoprire chi lo riforniva. "Del piccione non sappiamo che farne, per adesso rimarra' dietro le sbarre" della sua gabbia. Dopo la scoperta del piccione spacciatore la direzione del carcere sta pensando di interrompere un proggetto rieducativo per i detenuti basato proprio sull'allevamento di piccioni. Tuttavia Pojavnik sostiene che il piccione in questione non faceva parte di quel progetto. Quest'anno un'altro caso di piccione-pusher era stato scoperto in un carcere brasiliano, ma in quel caso i piccioni oltre alla droga trasportavano anche telefoni cellulari. 22-08-2008 Italia. Torino. Esercito al Parco Stura? E lo spaccio si sposta altrove Una migrazione lenta, come i passi stentati che trascinano i tossicodipendenti. Dal parco Stura, dove avevano trovato una narcosala all'aperto, oltre che una sorta di rifugio per molti di loro, gli uomini-ombra hanno iniziato a spostarsi nelle altre aree della città. Due settimane fa il massiccio arrivo dell'esercito a pattugliare, a supporto di polizia e carabinieri, l'area di sassi e arbusti che da corso Giulio Cesare si allarga lungo il torrente Stura. Da allora la zona di fronte al Novotel e al Palazzo della moda si è improvvisamente spopolata. Ancora una manciata di arresti nei primi giorni e poi un resoconto sempre più stringato. Una ventina le persone identificate al giorno, uno o nessuno straniero senza documenti accompagnato per accertamenti. Continua... ALTRI COMMENTI Gli esponenti radicali torinesi Domenico Massano e Giulio Manfredi hanno dichiarato: "I primi risultati dell’intervento dell’esercito ci dicono che si è riusciti semplicemente a spostare un problema localizzato in un luogo, Parco Stura, su tutto il territorio cittadino. Questo rende il fenomeno meno controllabile, accrescendo i rischi per le persone tossicodipendenti e per l’intero tessuto urbano, che deve confrontarsi con una situazione inaspettata e altamente problematica. Come giustamente afferma il dott. Paolo Jarre (direttore dipartimento dipendenze ASL 5 di Rivoli) questo uso dei militari serve davvero a poco "servivano ospedali e docce" e, magari, la riapertura del discorso sulle narcosale. Sicuramente servirebbe, quantomeno, un confronto tra i titolari dei diversi interventi (militari, sanitari, sociali e di riqualifica), per evitare di intraprendere demagogicamente azioni i cui risultati rappresentano un problema più grande e complesso di quello che si tentava di affrontare in un primo momento. Le recenti morti di cittadini tossicodipendenti rappresentano una tragedia "evitabile" che dovrebbe richiamare l’attenzione dell’intera cittadinanza, ma, soprattutto, dei rappresentanti politici (Sindaco ed Assessori in primis) sull’urgenza di avviare un confronto serio e responsabile sull’attuale situazione, coinvolgendo le diverse parti in causa (esercito, servizi sanitari, sociali, cittadinanza, …) e prendendo in considerazione tutte le misure di intervento (incluse le narcosale), che potrebbero rientrare in una strategia di governo efficace del fenomeno." 22-08-2008 Italia. Giovanardi contro smart drugs e rave party. Test antidroga e medici per le strade Lotta alle cosiddette 'droghe furbe', stretta sui rave party e disponibilita' ad introdurre il test anti-droga per i parlamentari. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, alla lotta alla droga e al servizio civile, Carlo Giovanardi, intervistato da affaritaliani.it fa un bilancio di quanto fatto dal governo nel contrasto all'uso e allo spaccio di stupefacienti e soprattutto per svelare i prossimi provvedimenti e iniziative dell'esecutivo. 'Intanto abbiamo ripristinato il dipartimento anti-droga presso la presidenza del Consiglio, che era stato smantellato dal governo Prodi. In luglio poi abbiamo fatto un'assemblea con le 600 comunita' di recupero italiane per rilanciare un sistema di collaborazione tra il pubblico e il privato sociale sul territorio', ricorda Giovanardi. In settembre-ottobre, inoltre, decollera' un'iniziativa sperimentale a Foggia, Verona, Cagliari e Perugia che rendera' obbligatoria, in via sperimentale in quelle citta', il test anti-droga per chi chiede il patentino o la patente. Con l'intenzione poi di estendere questo test in tutta Italia, certamente anche per i rinnovi della patente. Gia' alla fine di luglio abbiamo mandato alla conferenza Stato-Regioni il protocollo che finalmente dichiara legge i test obbligatori per tutti i lavoratori a rischio, ad esempio gli autisti di pullman e piloti di aereo'. Allo studio del governo inoltre 'una norma che vogliamo introdurre nel disegno di legge sulla sicurezza, che dovrebbe permettere di contrastare i negozi dove vendono le cosiddette 'droghe furbe' e anche i rave party', annuncia Giovanardi. Una norma che 'proibisce la pubblicizzazione dell'uso di sostanze illecite nascondendosi dietro il cavillo giuridico che questi negozi dicono che vendono sostanze che hanno un nome di droghe, tipo oppio liquido, ma, fatta l'analisi chimica, droghe non sono. Lo vogliamo fare anche per contrastare il fenomeno dei rave party, che provocano danni all'ambiente ma soprattutto la diffusione di droghe e tanti decessi di giovani'. Quanto alla possibilita' di introdurre il test anche per i parlamentari, il sottosegretario non esclude la possibilita': 'Casini aveva presentato un disegno di legge durante la scorsa legislatura ma ho visto che in questa non lo ha ripresentato. Se il Parlamento votasse una norma di questo tipo non ci sarebbe nulla di male, anzi sarei favorevole. Sarebbe volontario e chi vuole lo fa. Cosi' ognuno si assume le proprie responsabilita''. Test antidroga a chi guida. Critiche dai medici - Troppe stragi al volante per uso di stupefacenti, l'ultima solo due giorni fa, quando sul litorale romano e' stata travolta e uccisa una ragazza di 25 anni, incinta. E la politica prende provvedimenti: il ministro Carlo Giovanardi e' deciso a introdurre il test antidroga sulle strade: "Se tutto va bene - scrive Il Corriere della Sera - uno se la cava in tre minuti, il tempo necessario al reagente immerso nella provetta piena di orina per dare il responso. Altrimenti, se risulti positivo, passi un brutto quarto d'ora, tra una visita neuropsicologica e un test di reattivita': pulsanti da premere per valutare la reazione agli stimoli e riconoscimento di colori, seguiti da un certificato di inabilita' alla guida e una denuncia penale. Stesso risultato se uno rifiuta di sottoporsi al test. (...) Parte tra le critiche di politici e medici il piano del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi (politiche antidroga) per fermare chi guida in condizione alterate. Per Benedetto Della Vedova (Riformatori liberali-Pdl) si rischia di criminalizzare chi, pur avendo fumato uno spinello il giorno prima, e' comunque in condizioni di guidare in tutta sicurezza. Amedeo Bianco, presidente degli ordini dei medici, si chiede che senso c'e' nel bloccare una famiglia di ritorno da una gita e costringere padre o madre a fare pipi'. Per Giovanardi tutto questo e' prevenzione e rientra nella logica del test antidroga obbligatorio per chi prende il patentino o la patente, che partira' sperimentalmente a Verona, Foggia, Perugia e Cagliari in ottobre. Dopo mesi di prove semiclandestine in Veneto, per mettere a punto una strategia in grado di funzionare, venerdi' prossimo il lancio, con laboratori montati su tir, camper per i prelievi e ministro. Accanto ai poliziotti, questa la novita', ci saranno medici e attrezzature sanitarie perche' trovare tracce di una delle tante sostanze in circolazione e' molto piu' difficile che accertare se uno ha bevuto oltre il consentito. Il ministro Matteoli (sicurezza stradale) e' d'accordo. Gli esperti ci stanno lavorando da mesi. Giovanni Serpelloni, medico, capo del Dipartimento di politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, ha messo a punto la nuova forma di collaborazione tra polizia stradale e Asl del Veneto: esami su strada, quindi piu' rapidi, controlli piu' numerosi. E risultati che confermano l'urgenza di trovare delle soluzioni: tra l'agosto 2007 e il gennaio 2008, su 800 persone fermate, in 454 casi e' stata riscontrato un tasso di positivita' all'alcol e alle droghe (44,5 per cento). Circa il 20 per cento dei conducenti sobri sono risultati positivi agli esami tossicologici, come nel caso di Anzio. Nei mesi invernali i test dovrebbero essere spostati nei Sert e nelle altre strutture pubbliche dedicate alle dipendenze. Ce ne sono circa 500 in tutto il Paese. Diventeranno i punti di riferimento per le pattuglie, dalla stradale ai carabinieri, dalla polizia municipale alla guardia di finanza. 'Per portare un automobilista in un pronto soccorso per un controllo tossicologico e riaccompagnarlo - spiega Serpelloni - ci vogliono alcune ore. In un Sert si possono fare 30, 40 controlli per notte con del personale specializzato'. Ma questa, ammette il medico, e' una pagina ancora tutta da scrivere. Occorre che i Sert siano d'accordo, che si instauri una collaborazione tra le varie forze. Ma dobbiamo andare avanti'". COMMENTI "Alle emergenze si deve rispondere con provvedimenti consequenziali: è apprezzabile quindi l'iniziativa del sottosegretario Carlo Giovanardi di far effettuare controlli antidroga a chi è alla guida di veicoli". Lo dichiara in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. "Lo Stato - aggiunge - deve fare tutto quanto è possibile per prevenire ed evitare tragedie come quella della morte della giovane di Anzio. Mi auguro che da sperimentali i controlli antidroga possano diventare ordinari, al pari di quelli effettuati per accertare l'assunzione di alcool. Non puo' esistere il diritto di drogarsi - conclude Matteoli - a maggior ragione non puo' essere consentito quello di guidare a chi fa uso di stupefacenti". 'Se Giovanardi vuol fare la guerra alle abitudini degli eletti, che almeno sia una guerra totale!': e' quanto affermano i senatori radicali del Pd Donatella Poretti e Marco Perduca, commentando le dichiarazioni del sottosegretario a favore dei test antidroga ai parlamentari. Secondo i Radicali 'occorre infatti che degli eletti si sappia tutto cio' che essi fanno in quanto rappresentanti del popolo, anche se in Italia i parlamentari sono nominati dai partiti e non liberamente eletti dai cittadini. Da antiproibizionisti radicali saremo i primi a sottoporci alla visita medica, per ora volontaria'. 'Il governo e il Parlamento - continuano - dovrebbero piuttosto metter mano alla creazione di una vera e propria anagrafe degli eletti, perche' l'operato dei legislatori venga conosciuto e giudicato. La delegazione radicale nel Pd al Senato ha presentato vari odg in materia, anche col senatore Ichino, che chiedono accesso totale all'attivita' e agli interessi economici dei parlamentari'. 'Gia' che ci siamo pero' - concludono - perche' non si pubblica anche lo excursus storico dello stato civile dei parlamentari con eventuali aggiornamenti sui procedimenti di divorzio in corso? Se ignoranza zero deve essere, via per tutti i 'non detti' e i privilegi'. 'Dimezzare le vittime sulle strade e' una priorita' dell'Unione Europea. La prevenzione, specie quella riguardante gli abusi di alcool o droga per chi guida, e' fondamentale ai fini del raggiungimento di questo obiettivo. L'Ue vuole giocare un ruolo da protagonista in collaborazione con gli Stati membri, quindi anche con l'Italia, in questa battaglia per salvare le vite umane. L'Europa approvera' entro la fine dell'anno una proposta della Commissione europea per rendere esigibili le multe in tutti gli Stati membri per le violazioni ai diversi codici della strada per la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, eccesso di velocita', mancato uso delle cinture di sicurezza e passaggio con il semaforo rosso'. Lo ha affermato all'ADNKRONOS il Commissario ai Trasporti Ue, Antonio Tajani, in relazione alle iniziative annunciate dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi. 'Il 18 agosto scorso -aggiunge Tajani- e' scaduto il termine per la partecipazione al finanziamento europeo per le campagne sulla sicurezza stradale. Fra gli altri, e' giunto alla Commissione un progetto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno, in collaborazione con la Polizia slovena, per un rilevante piano di sensibilizzazione dei giovani alla sicurezza stradale destinato agli studenti di tutta Europa'. Dopo gli incidenti mortali che si sono verificati sulle nostre strade nei giorni scorsi, il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni punta l'attenzione sulla necessita' di inasprire i controlli e rende noto di aver presentato un emendamento al ddl sulla sicurezza prossimamente in discussione al Senato. Nell'emendamento, si prevede che al momento dell'iscrizione al corso per la patente di guida l'aspirante e' obbligato a presentare certificato medico della Asl che attesti la totale negativita' alle sostanze stupefacenti, pena la non iscrizione per conseguire la patente. Il candidato non idoneo puo' ripresentare la richiesta di iscrizione 'dopo totale cura riabilitante e disintossicante' sempre attestata da certificato della Asl. Inoltre, accanto all'etilometro, il testo prevede la presenza di 'strumenti a test, come quelli per la gravidanza, che attestino presenza o meno di stupefacenti'. "L'iniziativa dei test antidroga sulle strade e' utile e benvenuta ma la droga c'e', circola a piene mani per strada, nei pub, nelle discoteche, nei coffee-bar e quindi si vede, non e' un oggetto misterioso e si vede prima e non dopo che e' stata inalata, sniffata, succhiata, fumata, strisciata, iniettata". E' quanto afferma Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, per il quale "i test antidroga sono allora utili ma si deve agire prima, intervenire prima anche perche' questi controlli anti-droga sono tecnicamente complicati, come ha ammesso lo stesso sottosegretario Giovanardi e spesso tardivi". Per Giro, "si richiede un forte coordinamento con le asl e la collaborazione non sempre facile di chi viene sottoposto al controllo del test. E installare due sole unita' mobili antidroga, nel nord Italia, come annunciato da Giovanardi, e' utile ma comunque una misura molto circoscritta. Allora, la soluzione concreta e dettata dal buon senso e' quella antica ma sempre valida della lotta allo spaccio delle droghe, con controlli serrati sul territorio nei luoghi della cosiddetta movida notturna, discoteche, locali, spiagge, piazze del centro storico notoriamente frequentate dagli spacciatori". "Chi guida sotto effetto di alcool o droghe e' consapevole di poter spezzare delle vite. Nonostante gli aggravi di pena previsti dal recente decreto sicurezza, approvato dal Governo Berlusconi, trovo ancora insufficiente la classificazione del reato definito colposo, quando alla guida di una vettura si causa uno o piu' incidenti mortali, avendo assunto coscientemente alcolici o stupefacenti di ogni genere". Lo dichiara il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, che domani partecipera' in rappresentanza del Comune ai funerali di Nelly Gerardi, e deporra' una corona funebre a nome del Campidoglio. 'I cittadini romani - dice Cutrufo - sono vicini, attraverso il Consiglio Comunale, la Giunta e il sindaco Alemanno, alla famiglia di Antonio Gerardi, funzionario della polizia municipale, da piu' di 30 anni in servizio sulle strade della Capitale, per l'immane tragedia che li ha colpiti, e domani saro' al loro fianco per testimoniarlo. Nella letteratura - continua Cutrufo - possiamo, per questa materia, fare riferimento a Stevenson, noto autore del best seller 'Lo strano caso del dottor Jeckyll e mister Hide', nel quale il protagonista, assumendo la pozione da lui stesso ideata, ben sapeva che avrebbe, in tutta probabilita', nelle vesti di mister Hide, compiuto degli omicidi. "Non e' incoscienza - ribadisce Cutrufo - assumere droghe come la cocaina e alcool in grande quantita' e poi mettersi al volante a folle velocita', ma e' un vero e proprio gesto criminale, che getta nel disperato dolore famiglie che, per fatalita' inutile, si vedono sottrarre figli, mariti, nipoti, madri. Sono convinto che sia necessario trattare questa fattispecie di reato non nella logica della colposita', ma della volontarieta', anche alla luce dei dati preoccupanti di morti falcidiati sulle strade del nostro Paese. Mi riferisco ai giovani fidanzati morti a viale Regina Margherita, la bambina tredicenne ad Ardea, o ancora le due turiste tedesche in vacanza nella nostra citta'. Solo cosi' - conclude - forse la sanzione prevista sarebbe talmente pesante da far ripensare questi soggetti, comunque deboli mentalmente, che se il loro vizio dovesse causare tanto dolore, il gesto sara' perseguito alla stregua di un omicidio tout court". 23-08-2008 Svizzera-Germania. La dipendenza da cocaina lascia impronte sul cervello La dipendenza da cocaina lascia impronte sul cervello. E ora queste prove sono state documentate dai ricercatori tedeschi dell'Istituto di salute mentale di Mannheim, dai colleghi del centro di ricerca sul cancro di Heidelberg e dall'universita' di Ginevra, in Svizzera. Contemporaneamente sono stati messi in luce, illustra il team di ricerca svizzero-tedesco su 'Neuron', i meccanismi della dipendenza da questa sostanza stupefacente. Quando infatti si resta presi nella rete della cocaina, cioe' si cerca sempre una nuova dose, si innescano nel cervello dei meccanismi specifici. In particolare avvengono "vere e proprie modificazioni e ristrutturazioni molecolari delle sinapsi nervose laddove si concentra la centrale della dopamina, l'ormone della ricompensa che viene rilasciato quando si assume la cocaina". Non solo, in risposta all'assunzione della droga, alcune proteine tra cui la NR1 vengono cambiate in specifici recettori complessi come il GluR1. Di conseguenza, le sinapsi modificate diventano capaci di trasmettere i segnali nervosi con una potenza accresciuta. Un fenomeno gia' descritto in letteratura scientifica come plasticita' sinaptica indotta dalla droga. Questo meccanismo e' stato a lungo ritenuto responsabile della dipendenza dagli stupefacenti, ma finora nessun ricercatore era riuscito a provarlo sperimentalmente. Cosa che invece e' riuscita a fare ora l'equipe svizzero-tedesca. Sfruttando l'ingegneria genetica, gli scienziati hanno infatti usato animali di laboratorio per documentare e fotografare la fisiologia della dipendenza da cocaina, riuscendo anche ad accendere o spegnere le proteine che azionano i recettori complessi che danno l'avvio al meccanismo che fa cercare in continuazione una nuova dose di droga, spinti dal piacere scatenato dalla dopamina. La prova del nove e' arrivata dai test condotti su gli animali geneticamente modificati o no, tutti sottoposti al contatto con la cocaina. Solo i primi, in cui i recettori erano spenti, continuavano a comportarsi da tossicodipendenti anche a lunga distanza dall'ultima assunzione della sostanza. Mostrando di mantenere nel cervello le modificazioni della dipendenza. Secondo gli scienziati, questa scoperta "apre nuove strade nel trattamento delle persone con problemi di droga". 23-08-2008 Italia. Torino. Prefetto favorevole alle narcosale «Che i tossicodipendenti si siano sparpagliati in giro per la città non è una sorpresa. Lo avevamo previsto anche noi: per questo fin dall'inizio abbiamo stabilito che l'esercito si dovesse muovere ad elastico, dove si presenti di volta in volta la necessità». Il prefetto di Torino Paolo Padoin non si stupisce per la nuova mappa dello spaccio, così come si sta definendo dopo gli interventi effettuati nella narcosala a cielo aperto di parco Stura. Da oltre due settimane ottanta alpini integrano le pattuglie di polizia e carabinieri nei controlli del territorio. Dopo la manciata di arresti dei primi giorni ora di fronte al Novotel non si aggira quasi più nessuno. «Il bilancio mi sembra positivo. Ho apprezzato la professionalità dei militari e a parco Stura abbiamo ottenuto il risultato che ci eravamo prefissi». Continua... COMMENTI Gli esponenti radicali torinesi Domenico Massano e Giulio Manfredi hanno dichiarato: "Anche il Prefetto di Torino, dott. Paolo Padoin, si esprime a favore dell’utilizzo delle narcosale a Torino. Nell’intervista pubblicata oggi su " la Repubblica ", il Prefetto afferma che le narcosale potrebbero essere "un’opportunità per levare qualcuno dalla strada, nell’ottica di potenziare servizi di prevenzione socio-sanitaria. In questo senso posso impegnarmi a dare una mano." Il Prefetto afferma, inoltre, che sarebbe necessario potenziare gli interventi preventivi e socio-sanitari sul territorio per poter rispondere al meglio all’emergenza "droga" in città. Dalle parole del Prefetto Padoin ed in quelle recenti del dott. Paolo Jarre (direttore dipartimento dipendenze ASL 5 di Rivoli), emerge chiaramente la necessità di rivedere le strategie complessive utilizzate per governare il fenomeno "droga" a Torino. Occorre avviare al più presto un tavolo di confronto e coordinamento tra i vari interventi (militari, sanitari, sociali e di riqualifica), per definire, senza preclusioni ideologiche nei confronti di alcun servizio (narcosale incluse), una strategia articolata ed efficace, capace di tutelare le persone tossicodipendenti e di restituire alla cittadinanza una città più sicura, libera e vivibile per tutti. E’ evidente che l’aver pensato di poter risolvere il problema presidiando con i militari Parco Stura è stata una scelta miope e demagogica che, per ora, è riuscita solo a disperdere su tutta la città un fenomeno prima localizzato prevalentemente in un solo luogo. Occorre superare proposte demagogiche e sterili contrapposizioni, per riportare al centro le persone partendo da quella politica dei 4 pilastri cui, a livello internazionale, si fa riferimento ormai da anni: repressione, prevenzione, cura e riduzione del danno. Le narcosale sono un servizio socio-sanitario che rientra in quest’ultimo pilastro ed andrebbero a completare l'attuale offerta di servizi di riduzione del danno, offrendo un'alternativa ed una concreta possibilità di tutela della vita per molte persone tossicodipendenti. Nelle città europee in cui tale servizio è stato sperimentato i riscontri sono stati sempre positivi, sia relativamente alla salute delle persone tossicodipendenti che al contesto cittadino in cui sono state realizzate. In particolare a Francoforte (come ha più volte affermato Jurgen Weimer, coordinatore dei servizi delle tossicodipendenze della città), dalla collaborazione fra i servizi socio-sanitari e le forze di polizia, si è potuta definire una strategia articolata e coerente di interventi che, grazie alla realizzazione di alcune narcosale sul territorio, ha permesso di agire efficacemente sul fenomeno." 23-08-2008 Svizzera. Verdi favorevoli alla depenalizzazione del consumo di cannabis I delegati del partito dei Verdi svizzeri, riuniti a Bienne, hanno invitato ad accettare l'iniziativa popolare per la depenalizzazione del consumo, del possesso, dell'acquisto e della coltivazione della canapa per uso personale. Il testo, in votazione il 30 novembre, e' stato accolto con 132 voti contro 8, e 11 astenuti. I delegati hanno invece deciso all'unanimita' di respingere la revisione della legge sugli stupefacenti. A loro avviso e' meglio sostenere la legge attuale che si basa sulla politica dei quattro pilastri: prevenzione, riduzione dei rischi, terapia e repressione. 24-08-2008 Usa. California. Il Senato approva legge contro licenziamento per marijuana terapeutica Il Senato dello Stato della California ha approvato una legge che tutela i diritti di chi assume marijuana terapeutica. L' AB 2279 si prefigge di proteggere migliaia di pazienti in California soprattutto dalle discriminazioni sul posto di lavoro. La proposta era arrivata in discussione nel mese di maggio, e ora è sul tavolo del Governatore in attesa del definitivo imprimatur. L'ideatore della legge è il democratico Mark Leno, eletto a San Francisco. Lo hanno aiutato Patty Berg, Loni Hancock e Lori Saldaña, tutti democratici. Lo spunto per la riforma legislativa venne dalla sentenza dalla Corte Suprema della California contro Ross V. Rangingeire, del quale fu riconosciuto come giusta causa il licenziamento per uso di droga, anche se fuori dal posto di lavoro. Eppure Ross consumava soltanto la marijuana prescritta dai medici. 24-08-2008 Eu. Liberal-democratici: si' a legalizzazione delle droghe Il parlamentare europeo Chris o dei cardini della medicina attuale?'. 'Controllare se chi si mette alla guida, sia giovani che escono dalle discoteche, o chiunque altro, e' nelle condizioni psico-fisiche per non essere un pericolo pubblico per se' e per gli altri - ribadisce Di Virgilio - costituisce davvero una violazione dei diritti personali? A mio modesto modo di vedere assolutamente no, perche' tutelare la salute dei cittadini e' un diritto sancito non solo dal buon senso ma dalla stessa Costituzione italiana. Le cronache riportano pressoche' quotidianamente incidenti mortali causati non solo dall'alcool ma anche dalla droga - conclude Di Virgilio - e, allora, le istituzioni non possono stare a guardare; e' il momento di agire, e quindi plaudo all'iniziativa del Sottosegretario Giovanardi che invito a non demordere!' Il prossimo incontro previsto per meta' settembre del comitato centrale dell'ordine dei medici si occupera' anche del contributo chiesto alla categoria nei controlli sulle strade con i test antidroga. Lo ha reso noto il vice presidente della federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Maurizio Benato. Nell'incontro, ha aggiunto Benato, i vertici dell'ordine dei medici esamineranno le misure introdotte. 'Si tratta di questioni da approfondire, considerando i vari aspetti che riguardano l'impegno dei medici che - ha concluso - non si sono mai tirati indietro nel contribuire a progetti per la salute pubblica'. 25-08-2008 Messico. Guerra alla droga: rapito e ucciso un altro capo della polizia. 2.700 morti dall'inizio dell'anno Il capo della polizia di uno stato del centro del Messico e' stato sequestrato e assassinato, un ufficiale della polizia e' stato abbattuto a colpi di pistola nel sud-est e altre nove persone sono state uccise nel corso delle ultime violenze registrate nel paese. Il capo della polizia dello stato di Hidalgo, Raymundo Zamorano, e' stato rapito venerdi' sera da uomini armati e il suo corpo crivellato di proiettili e' stato ritrovato sabato, ha riferito il responsabile della sicurezza dello stato, Damian Canales. Un altro poliziotto e' stato ucciso, e un suo collega ferito davanti al commissariato di Villahermosa, capitale dello stato di Tabasco, secondo un responsabile locale, e in diversi episodi di violenza sono state uccise nove persone nello Stato di Chihuaha. L'ondata di assassini, legata principalmente al narcotraffico, che continua a interessare il Messico, ha causato piu' di 2.700 morti dall'inizio dell'anno. 25-08-2008 Italia. Lazio. Stanziati 9 milioni di euro contro la tossicodipendenza La Giunta Regionale del Lazio, nella sua ultima riunione prima della pausa estiva, ha deliberato uno stanziamento di complessivi 9 milioni di euro destinati a specifici interventi sui servizi sociali per la lotta alle tossicodipendenze, per il recupero e il reinserimento sociale sia dei soggetti a rischio sia di quelli in situazioni di dipendenza. L'obiettivo è assicurare la continuità dei livelli assistenziali, qualità e quantità dei servizi sul territorio regionale. Il provvedimento, presentato dall'assessore alle Politiche Sociali Anna Salome Coppotelli, prevede che i fondi vengano assegnati al Comune di Roma e agli Enti e ai Comuni capifila di Distretti socio-sanitari che, entro il 15 ottobre prossimo, dovranno presentare alla Regione il proprio piano di interventi di lotta alla droga per il 2009, lo stato di avanzamento dei progetti già finanziati e un report sull'attuazione dei servizi radicati sul territorio. Una quota parte dei finanziamenti verrà destinata secondo indicatori e criteri di riparto che prevedono un 70 per cento assegnato sulla base della popolazione a rischio nel territorio (fascia d'età 15-44 anni) e un 30 per cento sulla base del numero dei Servizi per le tossicodipendenze (Sert) presenti nel territorio dei Distretti sociosanitari o nel Comune di Roma. (9Colonne) 25-08-2008 Italia. Giovanardi: ce l'hanno tutti con me 'Quella del guidatore designato e' la strada piu' sbagliata di tutte': lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, a margine di un dibattito a 'Cortina InConTra. E ha confermato, riferisce una nota di 'CortinaInConTra': 'Da venerdi' prossimo sperimenteremo nei controlli i test anti-alcol e anti-droga per tutti quelli che verranno fermati' Secondo Giovanardi, infatti, 'bisogna far si' che chi guida un auto, un pullman o un camion lo faccia in maniera lucida e sobria. Bisogna contrastare lo sballo dobbiamo rendere obbligatori i test anti-droga per chi vuole la patente'. Il sottosegretario boccia il cosiddetto guidatore designato perche' 'anche se il ragazzo non beve ma passa la notte in mezzo a musiche e locali, non dormendo, rientra nel rischio. Alle 4 del mattino anche chi non ha bevuto e' nelle condizioni peggiori per guidare. Le statistiche dicono che quelle sono le ore peggiori per guidare'. Sul divieto della vendita di alcolici, Giovanardi propone di 'estendere l'attuale divieto delle 2 del mattino non solo alle discoteche, ma a pub, chioschi e qualsiasi locale'. 'Il problema e' che i gestori dei locali non collaborano: nei controlli constatiamo che tutti gli esercenti vendono alcolici a qualsiasi ora, gli esercenti si fermano solo in caso di controlli. Non c'e' coscienza, ne' collaborazione da parte loro'. 'Da Jesolo alla riviera romagnola nessuno intende collaborare. Ne' i parlamentari, ne' le categorie interessate. Ogni volta che noi proponiamo di fare qualcosa anche il presidente dell'Ordine dei Medici dice che i controlli non servono e io rimango allibito'. 26-08-2008 Usa. E nelle sigarette spunta il polonio Se non fosse vero potrebbe essere la trama di un nuovo thriller che mischia storie di spie avvelenate, documenti top secret e multinazionali senza scrupoli. Ma purtroppo è la realtà, almeno stando al quotidiano inglese "The Independent": alcune delle piú grandi aziende produttrici di tabacco hanno nascosto i risultati di alcuni esami che attestano la presenza di polonio 210 nelle sigarette. Lo studio - basato su alcuni documenti ottenuti in seguito ad un'azione legale - verrà pubblicato nell'edizione di settembre dell'American Journal of Public Health. In tutto sono stati analizzati oltre 1,500 documenti stilati dalle multinazionali di tabacco in oltre 40 anni. Tra gli effetti documentati della sostanza radioattiva - responsabile della morte dell'ex agente Kgb, Alexander Litvinenko, ucciso a Londra nel novembre del 2006 - c'è il cancro ai polmoni e i ricercatori ipotizzano che il polonio 210 potrebbe causare l'un per cento di tutti i tumori ai polmoni nella popolazione americana. Gli studi dimostrano come il veleno sia presente nella foglia del tabacco. Per anni gli scienziati delle multinazionali hanno tentato invano eliminarla. Falliti anche i tentativi di alterare le piante geneticamente - si legge sull'Independent - le aziende avrebbero semplicemente deciso di omettere l'informazione poich‚ diffondere la notizia "vorrebbe dire svegliare un gigante che dorme". Una portavoce del British American Tobacco ha tentato - prevedibilmente - di minimizzare la notizia spiegando come il polonio 210 sia presente in ben piú consistenti quantità in altri alimenti, come le fragole. La signora in questione potrebbe anche avere ragione, peccato che le fragole non abbiano gli stessi avvocati difensori. 26-08-2008 Italia. Sicurezza stradale, Maroni a Giovanardi: le limitazioni sulla vendita dell'alcool non servono Le stragi sulle strade sono all'ordine del giorno sulle cronache italiane, e il ministro dell'Interno Roberto Maroni, durante 'Cortina incontra' ha sottolineato che la strada giusta è nella prevenzione nell scuole, non nel divieto di alcolici nelle discoteche. Maroni ha sottolineato il pacchetto sicurezza prevede una misura efficace: la confisca del veicolo di chi guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Infatti, secondo il ministro, "non serve aumentare le pene, bisogna colpire nel portafoglio. Uno che gira col macchinone e fa il bullo, va colpito portandogli via il macchinone". "Questa è l'unica sanzione efficace: io so che se guido ubriaco rischio la confisca del veicolo", ha sottolineato Maroni, sottolineando che "nei pochi giorni di vigore del decreto oltre 100 cento auto sono state confiscate per questo motivo: cento ubriachi costretti ad andare a piedi, e quindi meno incidenti". Maroni inoltre insiste sul valore della prevenzione, spiegando pero': "Giovanardi è un forte sostenitore della limitazione della vendita di alcolici in discoteca. E' stato fatto, riducendo l'orario alle due. Ma limitare la vendita di alcolici non ha determinato una riduzione del consumo di alcol ma ha solo limitato l'uso dentro le discoteche: fuori sono subito arrivati i camion che li vendano o i ragazzi se lo portano da casa". Quindi "dobbiamo trovare una soluzione che sia efficace" e per Maroni "bisogna intervenire nelle scuole per fare capire ai ragazzi". E "bisogna anche dare incentivi", ci sono - ha ricordato esperienze in tal senso: "Come dare un premio a chi guida, va in giro, porta gli amici ma lui non beve". "Sanzioni o espedienti non sono efficaci - ha concluso - bisogna intervenire con la cultura e colpire anche duramente gli spacciatori che fanno circolare la droga", bisogna "intervenire sulle coscienze dei ragazzi, far cambiare il modo di pensare: è difficile ma questa è la strada da seguire". Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale del Veneto, Raffaele Zanon, esprime soddisfazione per il provvedimento del ministro Carlo Giovanardi che introduce controlli con test antidroga per gli automobilisti. 'E' un provvedimento - afferma il consigliere - che coglie nel segno della lotta contro l'abuso di sostanze ed alcol. Ritengo che su questo versante ci debba essere un maggior impegno delle regioni e degli enti locali per migliorare la diffusione dei controlli nel territorio'. 'Come esponente di AN ritengo inoltre - prosegue il consigliere - che sia opportuna una verifica sui limiti di orario imposti solo a determinati locali che non hanno prodotto risultati significativi nella diminuzione del consumo di alcol specie tra le giovani generazioni'. Per Zanon a livello regionale dovranno essere potenziati i controlli sui guidatori che spesso sono soggetti a fenomeni di 'poliabuso' di sostanze. Zanon ritiene quindi che il sistema dei controlli in concorso con la polizia locale e con le Unita' sanitarie debba essere potenziato soprattutto nei fine settimana e che a tal fine vadano implementati i fondi regionali per garantire piu' prevenzione e piu' controlli. 'Nei prossimi giorni - conclude il consigliere regionale - il gruppo di AN sosterra' la petizione promossa dalle categorie del commercio per delimitare quei limiti legati alla somministrazione di alcolici che spesso rimangono inapplicati e sono facilmente aggirabili dalle giovani generazioni'. Controlli obbligatori sull'uso di alcol o droga ai rinnovi per la patente: e' la proposta del presidente della Federazione autotrasportatori italiani. "Nella passata legislatura - ricorda Ugge' in una nota - erano stati presentati emendamenti che rendevano obbligatorio, in occasione del rinnovo del permesso di condurre, esami medici per accertare se il soggetto fosse dedito al consumo di alcol o sostanze stupefacenti. Non solo, rendevano obbligatorio per i conducenti colpevolmente coinvolti in incidenti con feriti gravi o decessi, la dimostrazione, rilasciata dalle competenti Asl, di non essere ne' dipendenti da alcol ne' da sostanze stupefacenti". Il leader della Fai osserva che pero' "gli emendamenti furono respinti dal Ministro Bianchi e neppure sostenuti da coloro che oggi sulla stampa sostengono la tolleranza zero e ipotizzano interventi sulle strade con presidi, gia' giudicati poco attuabili da rappresentanti dell'ordine dei medici. La demagogia e la confusione sono dannose perche' producono aspettative difficili a realizzarsi e confusione dei ruoli (non serve intervenire contro il diffondersi delle droghe forzando le norme del Codice della strada che coinvolge competenze tecniche di diversi dicasteri)". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------