====== AVVERTENZE ========================= Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it Avvertenze numero 2009-8 del 15 Aprile 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Consumi, diritti e liberta': il secolo buio? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=262 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=262 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=262 - La scheda. VOLI AEREI: DIRITTI DEI PASSEGGERI E REGOLE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 - La pulce nell'orecchio. LA BANCA DEL TEMPO: PER AVERE (E DARE) UN CREDITO PRESSOCHE' INESAURIBILE http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Gli amici degli amici degli amici. Sempre piu' bisogni che soldi a disposizione http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Testamento biologico e amministrazione di sostegno http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Stralci di ordini professionali http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. La ripartizione delle spese in base all'uso http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Famiglia e Individuo. Contratti di convivenza per le famiglie di fatto http://www.aduc.it/dyn/famiglia/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/dyn/ucquot/ Notizie dal mondo - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- EDITORIALE Consumi, diritti e liberta': il secolo buio? Dimmi cosa mangi e ti diro' come te la caverai nei prossimi tempi con la salute. Dimmi cosa compri e ti diro' com'e' il tuo stato patrimoniale e come sta l'economia in generale. Dimmi sulla qualita' dei servizi di pubblica utilita' di cui fruisci e ti diro' sempre come sta l'economia. Dimmi cosa e quanto leggi, vedi e ascolti, e ti diro' sul tuo stato dell'informazione. Dimmi sulle emergenze, o presunte tali, e ti diro' se vivi o sopravvivi. Anno 2009. Il secolo buio? La frutta e verdura in un supermercato della cosiddetta grande distribuzione organizzata: mediamente schifose, con buona presentazione ma scarso gusto e profumo. Il pesce che se fosse tutto pescato in mare come dicono, gli allevamenti sarebbero invenzione di un buontempone. Le etichette, quando sono previste in modo esplicativo, a leggerle ci vuole una laurea in biochimica e lenti di ingrandimento. Il ristorante o il bar spesso fanno a cazzotti con semplicita' e qualita'. Certo, puoi scegliere qualita' e certezze maggiori scegliendo i posti che piu' si confanno alle tue esigenze, ma tutto costa di piu'. La tua salute e' quindi commisurata al tuo stato patrimoniale e all'importanza che tu dai all'alimentazione. Sembra che non si arrivi a fine mese con il trend di acquisti a cui ci siamo abituati negli anni passati. Ammesso che questo trend fosse una libera scelta e non indotto dal mercato pubblicitario e dalle relative mode, qualcosa non funziona, nonostante il Governo ogni giorno ci voglia far credere il contrario. Se fai un contratto del telefono o di una televisione, sei certo che avrai un mezzo di comunicazione/informazione, ma cosa dica questo contratto, quali siano i tuoi diritti, quali i metodi di rivalsa e garanzia per i tuoi diritti, e' quanto di piu' provvisorio e aleatorio si possa immaginare. Il massimo che tu possa sperare e' di doverti affidare alla giustizia per aver ragione su questioni di valore di qualche decina di euro. E per la luce? Il solco tracciato e sempre piu' profondo dei gestori della comunicazione sta facendo emuli anche in questo settore cosiddetto liberalizzato (ma di fatto solo privatizzato per garantire piu' guadagni ai gestori sempre sulla pelle degli utenti). La tv di Stato dilaga: tranne le scarse private regionali e piccoli circuiti nazionali insignificanti dal punto di vista della ricezione e diffusione, in un Paese in cui Governo e Stato sempre piu' si identificano, anche la tv diventa di Governo: Raiset. E la stampa, sempre con piccole eccezioni, si allinea: una palestra di rampanti giornalisti dediti all'esaltazione del potente potere (di governo o meno che questo sia) o a raccontare storie frutto quasi esclusivo delle proprie paranoie (i cani cattivi ed ammazza-bambini...). I libri? Bestseller che sono tali prima di essere scritti e premi letterari come trampolino ed esercizio del proprio potere (Grinzane Cavour come punta di un iceberg?). Terremoto, terremoto e terremoto. Ovunque e cannibalismo diffuso contro la trasmissione Annozero di Santoro (ma perche' non lo denunciano alla magistratura se ha detto delle falsita'?) che ha messo qualche "pulce nell'orecchio" su una protezione civile generosa ma su cui fare qualche domanda non dovrebbe essere delitto di lesa maesta'. Emergenza in Abruzzo? Ma un mese fa, perche' non era altrettanta emergenza? E dove prendiamo i soldi per gestire il malessere e il disastro che e' stato invece creato ad arte da parte di chi guadagna su ignoranza e poverta' di mezzi e di cultura? La legge lo prevede: contro le calamita' naturali c'e' l'8 per mille allo Stato (1).... ma non si tocca, perche' e' una scelta finta solo per meglio giustificare il quasi 100% che viene devoluto alla Chiesa vaticana in barba al fatto che ad indicare questa destinazione sia poco meno del 40%. Cioe'... e' una legge finta. Cosi' come finte sono le leggi che dovrebbero essere rispettate per costruire edifici pubblici e privati che non crollino al primo singhiozzo del Pianeta Terra. Finzione diffusa che esonda nel malaffare e di fronte alla quale si preparano altrettante finzioni di rimedi: scetticismo che in questo periodo viene giudicato sfascista rispetto alla necessita' di una forte unita' nazionale per la salvezza delle vite umane... ma non siamo noi che proponiamo di levare i soldi da altre parti (5 per mille e non solo) e di non utilizzare le leggi che dicono esplicitamente come usare certi soldi che non rappresenterebbero un centesimo in piu' di quanto viene sborsato. Ma la Conferenza episcopale italiana (il braccio politico del Vaticano nel Belpaese) fa sapere che loro con quell'8 per mille sicuramente devolveranno parte per il terremoto... e' normale che lo Stato dia al Vaticano perche' questo dia alla ricostruzione del territorio italiano? Per qualcuno e' normale, non per tutti. E se non c'e' un normale di tutti, intorno al quale si adagino altri normali garantiti nella loro esistenza, c'e' qualcosa che non funziona. Ma cosa succede? Credo che abbiamo sbagliato credendo che il nostro modo di pensare fosse quello diffuso. Abbiamo "peccato" di presunzione: abbiamo creduto che il nostro essere liberi e per il bene comune e diffuso, per i diritti ad ognuno che' ne facesse il miglior uso possibile secondo se stesso, potesse essere da scuola e da pratica di vita. Abbiamo sopravvalutato i nostri clerici avversari (non importa se con la tonaca religiosa o meno) che, invece di essere in se stessi con le loro liberta' e la loro fede, non hanno mai smesso di evangelizzare con metodi che -se le Crociate sono fuori moda- hanno di diverso solo i cavalli e le alabarde. Lo spazio che abbiamo creato e alimentato anche per loro, erodeva il nostro: e invece di diverse liberta' che marciano nel loro spazio riconoscendo un ulteriore spazio comune d'azione e di intenti, l'affermazione delle loro liberta' erodeva la nostra, soffocandoci. In economia, in cultura, in religione, in socialita'. Istituzionalmente valga per tutti la vicenda del testamento biologico in Senato. Ora c'e' il terremoto. Domani ci sara' il dopo-terremoto, nella sua valenza economica ed istituzionale? (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=256482 (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy/ PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486/ SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/ PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai/ ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo ITALIA / Digitale terrestre: dal 3 aprile vietata la vendita di televisori senza decoder Dal 3 aprile, nei centri commerciali e nei negozi di elettronica di consumo italiani, potranno essere venduti solo televisori con il decoder digitale terrestre integrato. Il provvedimento e' inserito nel decreto legge del 1o ottobre 2007 (n. 159), recante 'Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equita' sociale', e costituisce senza dubbio una nuova importante tappa nel passaggio dalla tv analogica a quella digitale terrestre. DGTVi, l'associazione per lo sviluppo del digitale terrestre (a cui aderiscono RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree e le associazioni di Tv locali FRT e Aeranticorallo), ha segnalato, con il bollino bianco DGTVi, tutti i modelli di televisori con decoder integrato, compatibili con il segnale dei canali in chiaro del digitale terrestre e con le offerte di tv a pagamento. Il calendario varato dal Governo prevede, per il 20 maggio prossimo, lo 'Switch Over' nel Piemonte occidentale (Province di Torino e Cuneo): da quella data i canali Rai2 e Retequattro non saranno piu' visibili in analogico, ma solo in digitale terrestre. Il 16 giugno tocchera' al Lazio con l'esclusione della provincia di Viterbo (Roma sara' la prima grande capitale europea a passare interamente al digitale), e il 10 settembre sara' la volta della Campania. Dopo la Sardegna, prima regione italiana 'Tutta digitale', dal 24 settembre al 9 ottobre il Piemonte occidentale vivra' la sua fase di 'Switch Off': il segnale analogico verra' spento del tutto, e la tv terrestre sara' trasmessa unicamente in tecnologia digitale, con la possibilita', per tutti i cittadini piemontesi di accedere a 28 canali tv nazionali gratuiti, invece dei 9 attuali. Roma e il Lazio vivranno questa seconda fase dal 16 al 30 novembre 2009 e la Campania dall'1 al 16 dicembre. Continua anche la marcia verso lo 'Switch Off' delle Regioni che gia' hanno effettuato lo 'Switch Over', Trentino e Val d'Aosta. ITALIA / Televendite di loghi e suonerie ingannevoli. Perquisizioni di Agcom e Guardia di finanza in 40 emittenti televisive: riscontrate molte irregolarita' Le unita' speciali della Guardia di finanza - Nucleo speciale per la radiodiffusione e l'editoria, in collaborazione con l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom), hanno eseguito 40 controlli nei confronti di emittenti televisive a carattere commerciale, alcune delle quali operanti in ambito nazionale (a Roma, Milano, Palermo, Napoli, Firenze, Torino, Cagliari, Catanzaro e Padova), che diffondono televendite di loghi e suonerie telefoniche, associate a concorsi a premio con accesso mediante numerazioni a pagamento. Le attivita' ispettive, finalizzate al riscontro dell'assolvimento degli obblighi informativi a tutela del consumatore da parte delle emittenti televisive e dei centri servizi, hanno consentito di individuare 21 operatori che non hanno rispettato la normativa di settore. In particolare, le trasmissioni pubblicizzavano premi di importo superiore a quello indicato nel regolamento del concorso; non indicavano il costo della chiamata telefonica; non descrivevano compiutamente gli oggetti posti in vendita; erano prive delle informazioni inerenti il diritto di recesso; omettevano gli estremi identificativi del venditore; non esponevano sullo schermo della dicitura "televendita". Le irregolarita' rilevate sono state segnalate all'Autorita' garante per l'avvio dei procedimenti sanzionatori. SVEZIA / Legalizzato il matrimonio omosessuale La Svezia e' divenuto il quarto Stato Ue -dopo Spagna, Olanda e Belgio- che autorizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il matrimonio omosessuale esiste anche in Norvegia, Canada e Sudafrica. Solo i cristiano-democratici svedesi si sono opposti alla legge, pero' hanno dato liberta' di voto, e il risultato finale e' stato di 261 voti a favore, 22 contrari e 16 astenuti. La legge, che entra in vigore il primo maggio, sostituisce una delle leggi di unioni delle coppie di fatto piu' antica d'Europa. Infatti, in Svezia l'uguaglianza dei diritti e' pressoche' assoluta dal 1995. ITALIA / Niente ipoteca sull'immobile per cartelle sotto gli ottomila euro Il Fisco non puo' ipotecare le case se il debito dei contribuenti non supera gli 8.000 euro. Il monito arriva dai giudici tributari di Napoli, una delle citta' dove si registra il maggior numero di ipoteche immobiliari basate su cartelle esattoriali. I giudici della commissione tributaria del capoluogo campano, con la sentenza 50 della sezione 23, hanno cosi' accolto il ricorso di un contribuente che si era visto ipotecare la propria abitazione da Equitalia Polis, la societa' di riscossione partecipata dall'Agenzia delle Entrate. FRANCIA / Antenne di telefonia mobile: l'esposizione e' piu' forte a distanza Contrariamente all'idea comune, l'esposizione alle onde di radiofrequenza non e' maggiore se si abita vicino a un'antenna di telefonia mobile. Uno studio francese ha permesso di constatare che per le due frequenze piu' utilizzate nella telefonia mobile, GSM (900 MHz) e DCS (1800 MHz), l'esposizione e' massima a circa 280 metri dal ripetitore in zona urbana, e a 1.000 metri in zona pre-urbana. Lo studio appare sulla rivista britannica Occupational & Environmental Medicine, edizione digitale del 31 marzo. ITALIA / I redditi degli italiani: uno su tre dichiara meno di 10 mila euro Il reddito medio degli italiani e' di quasi 19 mila euro, ma e' appunto una media. I 'ricchi' sono soltanto lo 0,9% dei contribuenti italiani - circa 400.000 se si considera che il totale e' circa 41 milioni - dichiarando un reddito superiore a 100.000 euro. Poi, il 35% dei contribuenti dichiara un reddito inferiore a 10.000 euro, il 58,4% dei contribuenti un reddito compreso tra 10 mila e 40 mila euro, il 2% un reddito superiore a 70 mila euro. Un altro dato interessante e' che il 51% dell'imposta e' pagata dal 10% dei contribuenti con redditi piu' alti. E' quanto risulta dai dati relativi alle dichiarazioni 2007 (anno d'imposta 2006) resi noti dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia. ITALIA / Causa con l'ospedale pubblico: il Tribunale non e' quello del consumatore In caso di contenzioso con una clinica privata, il paziente ha diritto di rivolgersi al Tribunale della propria citta'. Non e' cosi' se si tratta di ospedale pubblico o altra struttura sanitaria convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. In questo caso, il Tribunale a cui rivolgersi per ottenere, per esempio, un risarcimento danni e' quello dove ha sede la struttura sanitaria. A confermarlo e' stata la sentenza 8093 della Corte di Cassazione, che ha specificato che non si puo' considerare un ospedale legato al Ssn alla stessa stregua di un professioniosta come definito dal codice del consumo. ITALIA / Terremoto Abruzzo. Previsioni: falso allarme da denunciare o metodo scientifico da sostenere? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Nella drammatica vicenda del terremoto in Abruzzo si e' aggiunta una questione che occorrera' chiarire e su cui, insieme al senatore Marco Perduca, chiediamo fin da ora al ministero dell'Interno e al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di fornire delle risposte. Presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e' in funzione una strumentazione che potrebbe essere in grado di anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima. La tecnica e' basata sullo studio del "comportamento" dell'elemento chimico chiamato Radon. Il ricercatore Giampaolo Giuliani ammette che la comunita' scientifica non e' concorde nel giudicare il suo metodo, ma essendo ospite dei Laboratori evidentemente vi si ripone una qualche fiducia. La scorsa settimana dopo aver annunciato un terremoto disastroso, il capo della protezione civile Guido Bertolaso lo aveva apostrofato come uno di "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false". Ne era seguita una accusa di procurato allarme. Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: "Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto se ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato". Anche poche ore, minuti, possono essere utili per salvare vite umane dagli effetti di un terremoto. Con l'interrogazione si chiede ai ministeri di sapere: - quale valutazione scientifica intendono dare dello studio del "comportamento" dell'elemento chimico chiamato Radon, trovandosi tali apparecchiature nei Laboratori nazionali del Gran Sasso (LNGS), uno dei quattro laboratori dell'Istituto Nazionale Fisica Nucleare (INFN); - quali finanziamenti vi sono stati destinati e che rapporti intercorrono tra questi Laboratori e la Protezione Civile; - se intendono proseguire nel finanziamento di strutture di monitoraggio di eventi sismici come quelle presenti nei Laboratori nazionali del Gran Sasso, pur ignorandone i suoi eventuali allarmi. Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=576 U.E. / Non piu' confezioni standard per dentifrici, latte e zucchero: attenti al prezzo Nell'Ue, per prodotti come dentifrici, latte o zucchero, la grandezza delle confezioni finora era stabilita per legge. Dall'11 aprile la prescrizione decade e quindi i produttori di burro, cioccolata, acqua minerale, latte... possono scegliere la confezione a piacimento -piu' piccola o piu' grande, come vogliono. Fanno eccezione vini, spumanti, superalcolici. Che cosa cambia per il cliente? Che dal prossimo sabato dovra' stare piu' attento al prezzo unitario (litro, chilo), spiega un portavoce dell'associazione dei consumatori austriaci VKI. SVIZZERA / Aborto farmacologico: l'assenza della pillola Ru486 spinge le donne italiane verso il Canton Ticino Nelle cliniche del Canton Ticino quasi un terzo delle donne che si sottopongono ad aborto sono italiane, 200 su 682 nel 2008. Un dato che fa aumentare dell'11,25% rispetto all'anno prima il ricorso all'interruzione di gravidanza nel cantone della Svizzera italiana. Fra i motivi che stimolano viaggi fuori dai confini per abortire: tempi piu' brevi e privacy. Ma piu' di tutto favorisce l'esodo e' la facilita' con cui la donna che lo desidera riesce ad ottenere l'aborto farmacologico tramite la pillolo Ru486, che in Italia non viene commercializzata. Con solo pochi ospedali che la importano direttamente. GERMANIA / Lidl, ossia il vizio di schedare i dipendenti Non gli e' bastata la figuraccia costata una multa milionaria per aver spiato la vita privata dei dipendenti. Il gruppo tedesco della catena di discount Lidl e' stato "pizzicato" un'altra volta: in questo caso perche' schedava i dipendenti malati, di cui annotava dettagliatamente i motivi delle assenze in violazione del diritto alla riservatezza personale. Il ritrovamento di un bel numero di pagine interne, ora distrutte, ha provocato il licenziamento immediato del responsabile del gruppo Lidl per la Germania, Frank-Michael Mros, gia' sostituito con Juergen Kisseberth. Ancora non si sa se il licenziamento potra' evitare a Lidl un'altra sanzione pecuniaria. FRANCIA / Il 'mestiere di genitore' e' ancora affare di donne I "nuovi padri", esaltati negli anni 1980, concorrono davvero all'educazione dei figli? E l'arrivo massiccio delle donne sul mercato del lavoro dagli anni 1970 e' stato riequilibrato dentro casa? A queste domande hanno tentato di rispondere due ricercatori dell'Universita' Paris-Ouest-Nanterre, basandosi su un'indagine europea. Il loro lavoro, pubblicato nell'ultimo numero di Politiques sociales et familiales, valuta la partecipazione dei genitori in cinque momenti-chiave della vita dei figli: vestirli, accompagnarli all'asilo o a scuola, seguirli nei compiti a casa, metterli a letto, giocare e stare con loro nel tempo libero. Conclusioni: i padri continuano a dedicare molto meno tempo alle faccende domestiche delle madri; vestire e seguire i figli nei compiti spetta prevalentemente alla mamma, metterli a letto e stare con loro nel tempo libero e' invece piu' condiviso; la condivisione e' maggiore nel ceto sociale alto e tra i padri sotto i 35 anni; il comportamento dei papa' varia nettamente anche in funzione dell'eta' dei figli -l'apporto paterno diminuisce man mano che i bambini crescono; i padri privilegiano nettamente il figli maschi, e cio' perpetua una socializzazione basata sull'identita' sessuale -portatrice di disuguaglianza, chiosano gli autori, Carole Brugeilles e Pascal Sebille. G.BRETAGNA / Legalizzazione delle droghe: risparmio da 15 miliardi di euro all'anno Secondo una ricerca dell'organizzazione Transform, legalizzare le droghe farebbe risparmiare alla Gran Bretagna l'equivalente di 15 miliardi di euro all'anno. Che e' il costo delle politiche sanitarie, contro il crimine e il mercato illegale delle sostanze. Transform sostiene che le misure adottate dalla proibizione sono uno spreco, percio' chiede la legalizzazione. Ma il Governo per ora scarta quest'ipotesi e insiste sul fatto che la legalizzazione aumenterebbe il consumo di droghe. L'analisi dei costi condotta da Transform conclude che il proibizionismo ha causato "esattamente il contrario" di quanto si propone il Governo, giacche' l'uso e l'offerta di droghe continuano ad aumentare, cosi' come i problemi della salute, e il crimine si mantiene a livelli alti. Il rapporto stima che legalizzare e regolamentare tutte le droghe costerebbe 6.600 milioni di euro l'anno, equivalente a un risparmio di 15 miliardi per i contribuenti. E sostiene che in dieci anni il Governo ha buttato nella spazzatura 111 miliardi di euro nel tentare di sconfiggere il mercato illegale, e che spendera' "una quantita' simile nel prossimo decennio, se non cambia sostanzialmente la sua politica". "Non ci sono piu' scuse per non valutare l'impatto dei costi reali della politica attuale sulle droghe", dice Steve Rolles, direttore del dipartimento di Ricerca di Transform. Un portavoce del Governo contesta che "le droghe si controllano perche' sono dannose. La legge e' un importante elemento dissuasivo per l'uso di droghe e la legalizzazione porterebbe a un aumento enorme del consumo, con i relativi costi per la salute pubblica". ITALIA / Studio: la cannabis utile contro diverse patologie neurologiche Ormai da diversi anni ricercatori e medici discutono sul possibile uso della canapa indiana (cannabis sativa) e dei suoi derivati, come l'hashish e la marijuana, per scopi terapeutici in diverse patologie neurologiche come, ad esempio, la sclerosi multipla e i traumi cranici e del midollo spinale. Nonostante molte evidenze cliniche, pero', non sono ancora del tutto noti i meccanismi con cui i principi attivi contenuti nella cannabis svolgono un'azione neuroprotettiva. Nuova luce sulle effettive capacita' terapeutiche di questa sostanza e dei meccanismi su cui agisce arriva ora da un ulteriore studio svolto in questo campo dall'Irrccs Fondazione Santa Lucia di Roma in collaborazione con l'Universita' di Teramo. Il lavoro scientifico e' pubblicato sul Journal of Neuroscience, rivista ufficiale della Societa' Americana di Neuroscienze. Lo studio frutto del lavoro dei ricercatori della Fondazione Santa Lucia e dell'Universita' di Teramo ha permesso, per la prima volta, di distinguere gli effetti psicotropi della cannabis dall'azione neuroprotettiva che essa puo' svolgere. Da tempo si sa che a determinare le conseguenze a livello psichico e' prevalentemente uno specifico recettore presente sui neuroni: il recettore cannabico di tipo 1. In caso di danno cerebrale i neuroni sono pero' in grado di esprimere anche un secondo recettore, non presente in condizioni normali: il recettore cannabico di tipo 2. La ricerca della Fondazione Santa Lucia e dell'Universita' di Teramo ha dimostrato che proprio stimolando questo secondo recettore si induce un aumento della sopravvivenza neuronale. E' stato cosi' compiuto un passo avanti rispetto ai precedenti studi che hanno indagato il ricorso alla canapa indiana per il trattamento del dolore e della spasticita': le nuove informazioni scientifiche, infatti, contribuiranno ad individuare farmaci che siano in grado di stimolare l'azione neuroprotettiva evitando contemporaneamente gli effetti psicotropi e dannosi. Si aprono cosi' interessanti prospettive in ambito clinico per il trattamento di patologie a grande diffusione, come l'ictus e la sclerosi multipla, con approcci farmacologici capaci di bloccare anche i processi degenerativi secondari ad eventi traumatici del cervello e del midollo spinale. In particolare, i ricercatori della Fondazione Santa Lucia hanno evidenziato che, dopo una lesione cerebrale, i neuroni del Sistema Nervoso Centrale che vengono danneggiati in modo diretto nella loro struttura specializzata nella trasmissione delle informazioni, denominata "assone", sono in grado di esprimere un particolare recettore: il recettore cannabico di tipo 2. È proprio questo specifico recettore che e' capace di riconoscere il principio attivo della cannabis sativa: il tetraidrocannabinolo. Tale recettore non e' presente in condizioni fisiologiche, motivo per cui sino ad ora era stato considerato assente o non funzionante nel Sistema Nervoso Centrale. Lo studio italiano ha fornito la prima dimostrazione che effettivamente la stimolazione selettiva di questo recettore, ad opera dei derivati della canapa indiana, permette di bloccare i processi degenerativi delle cellule neuronali innescati da una lesione cerebrale o midollare, migliorando in modo significativo il recupero neurologico. Queste importanti evidenze scientifiche sono state ottenute utilizzando avanzate tecniche di neuromorfologia funzionale in microscopia laser, test farmacologici e valutazione comportamentale del recupero nel modello animale dopo un danno al sistema nervoso centrale. MONDO / Il pap test sostituibile con un test del Dna? La citologia cervicovaginale (striscio vaginale o pap test), usata comunemente nei Paesi occidentali per individuare il tumore del collo dell'utero, potrebbe avere i giorni contati. Un mega esperimento, realizzato nell'arco di otto anni in India tra oltre 130.000 donne, ha valutato l'efficacia di un nuovo test del Dna per scoprire l'infezione dovuta alle varianti piu' aggressive del papilloma virus, origine del cancro. L'esperimento ha messo a confronto il pap test e l'ispezione visuale con acido acetico. I risultati indicano che nei Paesi in via di sviluppo, dove lo striscio vaginale e' meno accessibile, il test del Dna riduce significativamente i casi di cancro della cervice e relativi decessi. L'esperimento e' stato guidato dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro dell'OMS nel distretto di Osmanabad, finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates. Lo si trova sulla rivista New England Journal of Medicine. EUROPA / Meno aborti dove la legge pone meno vincoli Austria, Grecia, Croazia, Svizzera, Belgio e Germania sono, nell'ordine, i Paesi europei con la quota piu' bassa di aborti. Nessuno di questi supera le 8 interruzioni volontarie di gravidanza per mille donne, e hanno tutti delle leggi che fissano nelle prime 12 settimane di gravidanza il termine per abortire (Austria e Svizzera parlano di primo trimestre), cui aggiungono una serie di eccezioni per le settimane successive. In Spagna, dove l'interruzione e' permessa in tre casi (stupro, malformazione del feto e grave rischio per la salute fisica o psichica della donna), il tasso di aborti nel 2007 -ultime cifre ufficiali disponibili- era di 11,49 per mille donne. Si tratta comunque di una quota tra le piu' basse d'Europa, come emerge dalle cifre dell'Agenzia Onu per lo Sviluppo. Pur tenendo conto di alcune variazioni temporali -quasi tutti sono dati del 2003, 2004, 2005- si nota che negli Stati in cui le leggi hanno stabilito solo il termine per poter abortire, e la pratica e' ormai consolidata da anni, ci sono poche variazioni tra un anno e l'altro. L'educazione sessuale, la politica sanitaria di pianificazione famigliare e contraccettiva, la fede religiosa della popolazione sembrano essere piu' determinanti delle leggi. L'Olanda e' uno degli esempi che dimostrano come una legge ampia non porti a un piu' alto numero di aborti. Essa autorizza l'interruzione per mera volonta' della madre entro la 24.a settimana di gestazione (da quel momento e' considerata reato da Codice Penale). Si tratta del termine piu' lungo nelle normative europee, eppure il tasso e' di 10,4 per mille. Che scenderebbe a 8 calcolando solo le residenti olandesi, e non anche le donne che vengono ad abortire in Olanda per le restrizioni vigenti nei loro Paesi. ITALIA / Otto per mille dello Stato per la ricostruzione dell'Abruzzo I Senatori Radicali Donatella Poretti, Marco Perduca ed Emma Bonino, eletti nelle liste del Pd, hanno depositato oggi un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio per chiedere se il governo non ritenga urgente lanciare una campagna informativa affinche' gli italiani destinino il loro 8 per mille allo Stato per finanziare la ricostruzione delle zone terremotate in Abruzzo. Nell'interrogazione si motiva tale richiesta col fatto che tra le finalita' dell'utilizzo dei fondi dell'8permille da parte dello Stato vi sono le calamita' naturali e la conservazione dei beni culturali. 'In un momento di crisi internazionale - sostengono Perduca, Poretti e Bonino - aumentare le entrate della pubblica amministrazione per far fronte a delle uscite straordinarie dovrebbe essere una priorita' di un governo che promette ricostruzioni lampo'. I senatori ricordano che rimane in ogni caso la necessita' 'di una radicale riforma del sostegno individuale e volontario alle confessioni religiose che passi attraverso l'abolizione dell'8 per mille per rafforzare la liberta' e la responsabilita' delle stesse'. Qui il link al testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=583 FRANCIA / Internet: bocciata la legge antipirateria, dovra' tornare in Parlamento Il disegno di legge Creation et Internet dovra' tornare in parlamento il prossimo 28 aprile. L'annuncio e' arrivato a poche ore dalla bocciatura a sorpresa del tanto discusso provvedimento contro la pirateria di film e musica in Internet. Se la legge era stata votata il 7 aprile nella commissione mista paritaria in una versione piu' severa di quella uscita dal dibattito dell'Assemblea, non ha pero' ottenuto il via libera del Parlamento, che doveva essere una pura formalita'. Secondo fonti parlamentari, e' la prima volta da 26 anni che un testo venuto da una commissione mista paritaria viene respinto. Comunque e' successo solo altre tre volte nella Quinta Repubblica: nel 1963, 1977, 1983. ITALIA / Terremoto. Animali domestici. Non dimentichiamoli. Raccolta fondi Vittime del terremoto sono anche gli animali domestici che, lontani dai padroni o fuori del loro contesto famigliare perche' seguono gli stessi nelle loro sistemazioni di fortuna, soffrono al pari degli umani. E come c'e' la disponibilita' di molti per aiutare gli umani, e' importante che altrettanto si faccia anche per loro, per il loro bene e per quello dei loro padroni, un animale domestico fa parte di una famiglia e con questa soffre e gioisce nei vari contesti e nelle varie situazioni. Sto parlando anche di quegli animali che, come i cani per esempio, sono in prima linea per rintracciare i corpi delle persone sotto le macerie. Gli appelli a fornire aiuti per evitare al massimo i disagi anche a loro, per fortuna sono molteplici. Per questo ho deciso di versare 500 euro all'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che -avviata una campagna di raccolta fondi, materiali e cibo ad hoc- in questi giorni e' in prima linea per questa emergenza. Rivolgo un invito a tutti coloro che hanno un rapporto con un animale domestico a fare altrettanto e, a coloro che ancora non hanno questa familiarita', a fare altrettanto: credo potrebbe essere una buona occasione per capire l'importanza di una vita serena con questi animali, che tanto ci danno e, tutto sommato, poco chiedono. Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' AUSTRIA / Azione collettiva contro una finanziaria L'associazione dei consumatori VKI comunica che 2.300 risparmiatori si sono aggregati in un'azione collettiva contro la societa' di consulenza finanziaria AWD, e la cui discussione e' prevista gia' a maggio o giugno. Gli investitori "danneggiati" sono 6.500, percio' almeno un terzo di loro ha aderito alla class action -una quota sorprendentemente alta, secondo VKI, giacche' di solito la partecipazione non supera un quarto degli interessati. L'accusa e' di cattiva consulenza in materia di titoli immobiliari ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA Famiglia e individuo. Sui diritti nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione. Nuovo servizio dell'Aduc con rubrica, consulenza online e telefonica E' impossibile esaurire il panorama "famiglia" considerando il solo concetto civilistico del codice del 1942. La riforma del diritto di famiglia degli anni 1970 non copre tutto il "diritto vivo" su cui si e' evoluta la materia. Numerose questioni nate nell'ultimo decennio sono approdate nelle aule di giustizia e in Parlamento, chiedendo risposte nuove a problemi nuovi o quantomeno maturi per una disciplina piu' attuale. Evoluzione giuridica Negli ultimi trent'anni si sono susseguite pronunce giudiziali anche della Corte Costituzionale, ripulendo l'impianto della riforma del diritto di famiglia, equiparando la donna all'uomo, il figlio naturale al figlio legittimo. Si sono fatti spazio i diritti di quegli individui che, all'interno della famiglia tradizionale, erano rimasti nell'ombra e rivendicavano uguaglianza formale e sostanziale. Si pensi ai diritti ereditari e alle proposte sulla possibilita' di scegliere il cognome materno per i propri figli senza dover adire un tribunale. Le nuove famiglie Si sono affacciate le "nuove famiglie" -conviventi more uxorio o coppie di fatto-, con persone dello stesso sesso che aspirano al riconoscimento dei benefici di un nucleo non-matrimoniale. Da qui le proposte di allargamento dei diritti "familiari" a chi famiglia formalmente non e', in quanto non sposato. I Pacs, i Dico, e le proposte di riforma delle adozioni internazionali e degli affidamenti. E ancora: le nuove istanze di chi, non potendo procreare naturalmente, chiede di ricorrere alla fecondazione assistita, rivendicando il diritto a divenire famiglia e genitore, grazie ai mezzi che la scienza mette a disposizione. Si e' poi preso atto dell'esistenza -anche in Italia- di numerose famiglie mononucleari, i single, e di un maggior ricorso a separazioni e divorzio per sciogliere famiglie e crearne altre. Cosi' nascono le proposte di legge sul "divorzio breve", per dare risposta a chi vive l'anacronismo dell'attesa di tre anni dalla separazione per sciogliere il vincolo matrimoniale. Si pensi infine alla recente riforma sulla bi-genitorialita': dopo vent'anni di gestazione ha riconosciuto il diritto-dovere di entrambi i genitori verso l'educazione, l'istruzione, la cura e la coabitazione con i figli minori, rivalutando il ruolo dei padri, costretti (volenti o nolenti) da una giurisprudenza consolidata, ai margini del rapporto parentale. Oppure alla riforma che ha introdotto la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare del convivente violento, a tutela delle donne vittime di soprusi. Tutto si muove e spinge su un doppio binario - l'individuo che, seppur legato da strutture giuridiche familiari, chiede piu' autonomia e rispetto delle proprie prerogative nei confronti di chiunque: al partner, ai genitori, ai figli e ai parenti; - l'istituito della famiglia, con il castello di norme che comporta, modellato non piu' o non solo sull'uomo e la donna che contraggono matrimonio, ma anche su aggregazioni nuove come "unioni", "sodalizi". L'impegno dell'Aduc Un "cantiere giuridico" in rapida evoluzione di cui la nostra associazione si e' piu' volte occupata, facendo proprie le istanze di chi si rapporta alla societa' e all'ordinamento giuridico, nonche' alla Pubblica Amministrazione e ai privati, come "membro di un legame giuridicamente rilevante", ma pur sempre individuo. Lo facciamo con approfondimenti, riflessioni, notizie della cronaca giudiziaria, proposte di legge (vedi sotto), nonche' facendo tesoro delle numerose lettere a cui rispondiamo e che pubblichiamo in "Cara Aduc". Famiglia e Individuo, la nuova rubrica Nasce ora questa rubrica per proseguire quanto gia' in corso e meglio presentarlo, con maggiore spazio per l'approfondimento: dagli attuali istituti che regolano la famiglia (matrimonio, separazione, divorzio, successioni ereditarie, imprese familiari, obblighi verso i figli minori ecc...) alle nuove tematiche che chiedono soluzioni giuridiche nuove. Alla base dei diritti sociali e delle norme che regolano le aggregazioni di ogni tipo -famiglia compresa- vi e' una tutela primaria che spetta all'"individuo persona" che ne fa parte, irrinunciabile e preliminare. Tutela senza la quale a nulla valgono i benefici, le sicurezze, le certezze, le protezioni per le quali le famiglie si formano. Come entrare in contatto - richiesta di consigli online, anche solo per raccontare la propria vicenda (rispondiamo in due/tre giorni): http://www.aduc.it/dyn/sosonline - per telefono il martedi' dalle 15 alle 18: 055282168 - di persona presso la sede nazionale di Firenze, via Cavour 68, il martedi' dalle 15 alle 18. Il servizio e' curato dagli avvocati Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci Le nostre proposte di legge in merito: - Cognome dei coniugi e dei figli. Modifiche al codice civile. Ddl 130: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=236636 - Modifiche al codice civile in materia di figli legittimi e naturali: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=153449 - Modifiche e aggiornamenti alla legge 184/1983 in tema di adozioni: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=153408 Vino. Le richieste dell'Aduc in occasione del vinitaly Si apre domani il grande appuntamento di Vinitaly di Verona e anche i consumatori hanno qualcosa da chiedere ai viticoltori e alle Autorita' interessate. Ecco le richieste dell'Aduc. * Donde viene il vino, cioe' l'uva? Il vino di qualita' spesso riporta la dizione "imbottigliato all'origine da..." (o analoghe dizioni), ma rappresenta una percentuale minoritaria della produzione nazionale, il resto e' vino del quale non viene indicato il luogo di provenienza. Si puo' certo ricorrere ai vini doc o docg, nei quali e' indicata l'area di coltivazione. Perche' non ricercare la trasparenza? Sarebbe utile mettere in etichetta la provenienza dell'uva, il luogo di vinificazione e imbottigliamento per tutti i vini, a garanzia del consumatore e qualificazione del produttore, visto che tra poco saremo invasi dal vino cinese. * La composizione del vino e' un altro mistero. E' cosi' difficile elencare i principali componenti (acqua, zuccheri, alcoli, aldeidi, eteri, sali, acidi, ecc)? Ormai tutti i prodotti alimentari indicano in etichetta la loro composizione; anche le acque minerali riportano analiticamente i propri elementi. Perche' non il vino? * E' noto, a pochi, che il vino puo' essere trattato (1): aggiunta di mosto (donde viene?) per fortificarlo (aumentare la gradazione), di enzimi per favorire la trasformazione del saccarosio in glucosio, di gelatine, caseine, albumine, colla di pesce, bentonite (roccia) per la chiarificazione, di solfiti per la conservazione (2), di anidride solforosa per impedire l'acidificazione, di acido tartarico o citrico per aumentare l'acidita', di acido sorbico o sorbato di potassio per stabilizzare, di solfato di rame per eliminare difetti di gusto e odore, di acidi, fosfati, ecc. Di tutti questi trattamenti non ne troviamo traccia nelle etichette, eccetto per i solfiti. Perche' il consumatore non dovrebbe saperlo? * Perche' si usano bottiglie da 75 cl (tre quarti di litro) e non da mezzo e da un litro? Una bottiglia dal costo di 7,75 euro in effetti costa 10,33 euro al litro e non abbiamo trovato nelle enoteche etichette sulle bottiglie che rapportino il costo con l'unita' di volume. (1) Allegato al Regolamento CE n. 1493/1999. (2) Direttiva comunitaria 2000/13/EC, GU L del 6.5.2000 e successive modifiche sui prodotti allergizzanti. Tatuaggi on-line con prezzo a sorpresa: il sito invita a registrarsi, sembra gratis, ma spendi 70 euro. Denuncia all’Antitrust Come far spendere 70 euro ad un appassionato di tatuaggi che naviga su Internet? Facendogli riempire un modulo di registrazione che e' un contratto a tutti gli effetti. E' quanto ci hanno segnalato diversi consumatori (1). Il sito Internet in questione, http://www.tatuaggifantasy.com, della Media World Service di Partinico (Pa), invita gli utenti a registrarsi per accedere ad una banca dati di disegni per tatuaggi, dando l’impressione che l'operazione sia gratuita. Infatti in cima alla pagina si legge: Dopo la Registrazione potrai accedere a oltre 5000 disegni di Tatuaggi. Iscriviti e partecipa al concorso in palio 5 buoni tatuaggi del valore di 200€ VINCI ADESSO Questa ambiguita' induce o potrebbe indurre in errore il navigatore. Infatti, il prezzo di 69,95 euro e' visibile solo in fondo alla pagina (nascosto tra le indicazioni relative alla tracciabilita' della propria connessione). Oltre a questa furbizia, anomalie permangono rispetto all'esemplificazione dei termini di esercizio del diritto di recesso. Abbiamo inviato una formale denuncia all'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), affinche' sia aperto un procedimento per pratica commerciale scorretta e siano presi tutti gli opportuni provvedimenti del caso. A questo link il testo integrale della denuncia http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=255369 (1) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=TATUAGGIFANTASY&tipo=cara Dimagranti vegetali tossici. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Come rilevato dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) mette in guardia dai dimagranti provenienti dalle regioni asiatiche, poiche' contengono principi attivi sintetici non dichiarati e, in parte, metalli pesanti che superano in modo massiccio i valori limite. Dall'indagine e' risultato che piu' della meta' dei prodotti conteneva componenti sintetici non dichiarati, e pertanto da classificare come contraffazioni di medicamenti potenzialmente pericolosi. Ben 8 prodotti su 13 contenevano principi attivi sintetici quali sibutramina, fenolftaleina, e caffeina. Un campione analizzato presentava il 43% in piu' di principio attivo rispetto alla dose massima giornaliera raccomandata. La sibutramina, in particolare, e' una sostanza sintetica altamente attiva che in Svizzera e' omologata a un medicamento soggetto a ricetta medica. L'assunzione di sibutramina e' legata a un elevato numero di controindicazioni e richiede l'osservanza di misure di precauzione, dovrebbe quindi essere assunta solo su prescrizione e controllo dei medici. La fenolftaleina e' un lassativo che viene ormai impiegato solo raramente, proprio a causa dei diversi effetti collaterali arrecati, e come la caffeina non e' adatta per far perdere peso in modo duraturo. Alcuni campioni sono stati inoltre analizzati per cercare contaminazioni con metalli pesanti quali piombo, cadmio e mercurio, riportando dei valori massicci di queste sostanze. Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione al ministro del Lavoro, della Salute e Welfare, per sapere se anche in Italia si fa commercio di questi prodotti. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=255376 Giornata mondiale dell'omeopatia. Il rimedio omeopatico: il non farmaco Oggi 2 aprile e' la "Giornata mondiale dell'Omeopatia". 11 milioni di italiani usano prodotti omeopatici percio' l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, ha deciso di porli sotto osservazione. Valuteremo le modalita' di analisi e i relativi risultati. Ovvio che se verranno applicate le stesse procedure usate per i farmaci allopatici probabilmente ne verra' fuori poco. Maria Teresa Di Lascia, (1954-1994), gia' deputata radicale e vincitrice del premio Strega con il libro "Passaggio in Ombra", presentando con noi il primo convegno transnazionale "Il rimedio omeopatico: Il non farmaco", scriveva: "l'omeopatia e' sopravissuta alla guerra che la scienza ufficiale le ha fatto per due secoli, alla disinformazione e alla diffamazione cui e' stata sottoposta, all'assenza di mezzi economici per la ricerca e le strutture medico-sanitarie a cui e' stata condannata un po' dovunque, alla falsa tolleranza e alla vera intolleranza con cui e' stata indicata all'opinione pubblica... Perche' l'omeopatia, come tutte le cose semplici, e' una scienza difficile e rigorosa che richiede preparazione professionale e maturita' umana, giacche' non lascia al medico nessuna copertura a largo spettro: l'unica risposta che conta e' la guarigione del paziente che o c'e' o non c'e'." Che dire di piu'? Gas serra negli oceani? Di male in peggio! Produciamo troppa CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) con conseguente effetto serra. Gli accordi internazionali (es. Kyoto) prevedono una graduale riduzione di tale gas. Qualcuno pensa, invece, di risolvere il problema immagazzinando il gas sottoterra o in profondita' negli oceani. Sono gia' stati effettuati esperimenti di confinamento nel sottosuolo riportati nell'ultima edizione di Nature. Altri pensano di immagazzinare il CO2 nel profondo degli oceani. A parte le difficolta' tecniche dell'operazione, in questo modo aumenterebbe la "mineralizzazione" delle acque oceaniche, avremmo cioe' acqua di mare gassata con un incremento di acidita' dannosa per fauna e flora locale. Si andrebbe cosi' a modificare un altro ecosistema per cercare di collocare l'inquinamento da CO2 delle nostre industrie. Dalla padella nella brace. Non sarebbe meglio diminuire la produzione di CO2 invece di ricorrere a questi artifizi cervellotici? Mozzarella e somatotropina La mozzarella proveniente dal latte delle bufale trattate con la somatotropina (ormone della crescita) fa male o no? E' questa la domanda che i consumatori ci hanno ripetutamente posto. Vediamo. La somministrazione della somatotropina, allo scopo di aumentare la produzione del latte, e' vietata nell'Unione europea (1) per motivi che attengono al benessere dell'animale, in questo caso le bufale. Il caso era gia' scoppiato nell'ottobre del 2006 quando furono sequestrati 9 allevamenti di bufale nel casertano. Oggi il caso si ripete e gli allevamenti coinvolti nell'indagine sono 25. In sintesi: * L'aumento della produzione del latte, dovuto alla somministrazione dell'ormone, stressa l'animale e puo' indurre l'infiammazione della mammella (mastite), che si cura anche con antibiotici. * La somministrazione di somatotropina dall'esterno potrebbe bloccare la produzione dell'ormone propria dell'animale, con effetto di farmaco-dipendenza, cioe' le bufale produrrebbero quelle quantita' di latte solo con iniezioni di somatotropina. Dunque, perche' mai un consumatore dovrebbe mangiare mozzarella proveniente da latte di bufala stressata, farmaco-dipendente e, magari, trattata con antibiotici? Chiediamo al ministro alla Salute, Maurizio Sacconi, se siano state effettuate analisi relative all'eventuale presenza di somatotropina e di antibiotici nelle mozzarelle di bufala vendute in Italia e se non ritenga opportuno pubblicare i nominativi delle 25 aziende del casertano coinvolte nelle indagini. Una interrogazione in tal senso e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti. 1) Decisione del Consiglio 1999/879/CE; direttiva 98/58/CE del Consiglio Crisi economica e tasse. Per il Belpaese entrambe non esistono Gli ultimi dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia sul reddito degli italiani nel 2006 (dichiarazione 2007) sono emblematici e preoccupanti. Il 51% delle tasse e' pagato dal 10% dei contribuenti. Un Paese di "Paperoni brava gente" che ripaga lo Stato perche' ben disciplina e articola il sistema economico e politico consentendogli di fare business, accumulare ricchezza e vivere sereni in un Paese ordinato, giusto e ben organizzato? Potrebbe esserlo se non ci fosse un altro dato che stride: un terzo dei contribuenti (35%) dichiara un reddito inferiore ai diecimila euro, cioe' 833 euro al mese. Certamente ci sono i casi estremi e drammatici... ma riguarda un terzo dei contribuenti? La crisi economica c'e', e' innegabile. Non pochi perdono il posto di lavoro o chiudono le proprie attivita' economiche, ma sono comunque la punta di un iceberg non l'intera montagna di ghiaccio che, invece e' quella raffigurata dai dati di cui sopra. Il nostro e', invece, un Paese per cui crisi economica e tasse non esistono, perche' il rimedio e' stato trovato, anzi confermato rispetto ad un atavismo congenito ed alimentato. Crisi economica e tasse, i due piu' temibili avversari di una qualunque comunita' civica in un qualunque Paese del mondo e su cui le forze politiche perdono e vincono le elezioni quando, per esempio, ad un'alta tassazione (come nei Paesi scandinavi) dovrebbe necessariamente corrispondere una notevole qualita' dei servizi pubblici, o ad una crisi economica (come negli Usa) dovrebbero corrispondere sostanziosi e lungimiranti interventi che confermino il motore liberistico del mercato. Il Belpaese, invece, riesce ad andare oltre, grazie anche ai Governi che si succedono e che, nonostante roboanti dichiarazioni in campagna elettorale dei vari contendenti, mai mette al centro della propria attivita' un drenaggio fiscale. Ogni tanto viene fatto, con lo spauracchio di un "tintinnio di manette" impossibile per norme e consuetudini, per cui nessun contribuente/evasore lo prende sul serio, proprio come gli stessi proponenti. Ma dov'e' una politica che, grazie ad un miglioramento della qualita' dei servizi, recuperi la fiducia dei contribuenti invogliandoli ad esser tali? Cosa deve pensare, per esempio, un cittadino medio, nella fattispecie fiorentino, che chiedendo all'ufficio anagrafe un atto di nascita si vede rispondere "passi fra diciotto giorni"? Come minimo pensera' ad una "vendetta" verso chi, prendendo le sue tasse, le usa in questo modo... e ognuno si "vendica" come puo'... Di conseguenza, la crisi economica, che l'attuale capo del Governo un giorno ci dice che esiste in modo incontrollato dal nostro Paese e un altro dice che invece dipende dagli italiani che non vogliono lavorare, non tocca il consumatore medio che, per esempio, non fa flettere gli indici dei consumi delle automobili o dei telefonini... e che automobili e che telefonini... Per questo motivo, crediamo che in Italia non succedera' mai quanto e' accaduto per esempio, in Islanda. Dobbiamo per questo stare tranquilli? Dipende dai punti di vista.... Ferrovie. Le Fs si scusano con passeggeri e pendolari. Quando arrivano i soldi? Il presidente di Fs, Innocenzo Cipolletta, in un incontro oggi 4 aprile a Cernobbio, dove ha presentato uno studio su liberalizzazione e competizione delle ferrovie, ha fatto presente che il servizio ferroviario "non e' adeguato" alle esigenze "di passeggeri e pendolari, coi quali ci scusiamo". "La nostra nuova frontiera non e' l'alta velocita', che e' come l'autostrada e serve a decongestionare le linee minori, ma e' una grande stagione di alleanze pluriennali fra ferrovie, passeggeri e regioni per avere contratti lunghi, di almeno sei anni, che diano la sicurezza di un servizio anticipato in termini di qualita'". Siccome il presidente Cipolletta non sta parlando con degli amici a casa sua o al ristorante, ma come massimo responsabile del servizio pubblico monopolista di trasporto su strada ferrata, il rapporto coi propri utenti/sudditi non puo' espletarlo con queste gentilezze del comportamento umano... che fanno piacere che' mostrano cortesia, ma che non sono sufficienti. In economia le scuse hanno bisogno di gambe, cioe' soldi. E siccome attualmente sono ridicoli e limitati i rimborsi che vengono dati a fronte di un disservizio, non riguardando quasi mai il trasporto pendolare regionale (il piu' penalizzato dall'incapacita' gestionale delle Fs), occorre che Cipolletta, se vuole essere credibile ci dica anche quanti soldi e come ha intenzione di restituirli alle vittime per i danni che l'azienda statale provoca ogni giorno. Se non sara' cosi', le frasi di Cipolletta sono solo circostanza e inganno, verso gli utenti/sudditi e verso quelle regioni che sono costrette, in assenza di mercato, a usufruire del loro servizio. Infine invitiamo Cipolletta a mettersi d'accordo col proprio amministratore delegato, Mauro Moretti, che a differenza di quanto lui dice, pare aver puntato tutto su l'alta velocita': anche un po' taroccata come l'operazione "Freccia Rossa" che, rispetto ai vecchi Eurostar, di diverso ha solo il colore dei vagoni, perche' alcune percorrenze sono anche con tempi maggiori rispetto al precedente servizio Eurostar sulle medesime linee. Terremoto Abruzzo. Ampliare le case o renderle sicure? Ampliare il volume delle case o ristrutturale per renderle sicure? Non sappiamo se il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si sia posto questo problema quando ha pensato all'ampliamento delle volumetrie esistenti delle abitazioni per rilanciare l'economia. Eppure il prof. Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in una intervista alla Stampa del 21 dicembre scorso, a proposito della sicurezza sismica "...non sono i terremoti a essere pericolosi, e' la qualita' delle costruzioni che e' pessima." Il nostro Paese si e' dotato di una legge in proposito solo nel 1974 (1), la mappa delle zone sismiche e' nota e individua proprio nella dorsale appenninica (2), che va dall'Umbria fino alla Calabria e alla Sicilia, passando, appunto, per l'Abruzzo, le zone di maggiore criticita'. Le costruzioni ante '74 sono prive dei criteri di antisismicita' e, come testimonia la tragedia odierna in Abruzzo, sono pericolose per la vita e l'incolumita' dei cittadini. Puntare su interventi edilizi, anche premiali, di sicurezza, funzionalita' ed estetica avrebbe, ed ha, lo stesso impatto economico dei soli aumenti volumetrici. Occorrono tragedie per ricordare che esiste il buon senso? (1) Legge2 febbraio 1974, n. 643, Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche; D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380; (2) http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html Terremoto L'Aquila e il piano casa Ecco al vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=255904 Fecondazione assistita e Corte Costituzionale Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=255813 Terremoto in Abruzzo. Lo Stato che non c'e' Lo Stato non c'e', checche' ne dica il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'emblema dell'assenza e' evidente nella foto che ritrae il crollo del Palazzo del Governo nel capoluogo abruzzese. Lo Stato non serve a proclamare un lutto ma ad evitarlo. La legge antisismica e' del 1974, che all'articolo 1 recita "In tutti i comuni della Repubblica le costruzioni sia pubbliche che private debbono essere realizzate in osservanza delle norme tecniche..."(1). Sono passati 35 anni e da allora si sono succeduti numerosi governi dei quali ricordiamo i capi: Rumor, Moro, Andreotti, Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, Goria, De Mita, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D'Alema. Costoro, cioe' lo Stato, avrebbero dovuto dedicarsi alla tutela della vita dei cittadini. In questi 35 anni, dopo il varo della legge antisismica, ci sono stati terremoti in Friuli, Umbria, Irpinia, Sicilia e Marche ma nessun Governo si e' messo all'opera per evitare il disastro successivo. In 40 anni si sono spesi 140 miliardi di euro per il post terremoto. Il Cnr calcola che basterebbero 8 anni per consolidare l'esistente oltre, evidentemente, a costruire bene. Dove', dunque, lo Stato? (1) Legge 2 febbraio 1974, n. 64, Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Tessere sconto fasulle: le aziende porta a porta padovane arrivano anche in Sardegna e Lazio. Come evitare il raggiro Il fenomeno delle tessere sconto fasulle si espande anche in Lazio e Sardegna. Sono anni che varie societa', tutte della provincia di Padova, sguinzagliando venditori di biancheria e altri prodotti per la casa, invitano i consumatori a sottoscrivere una tessera sconto in vista dell'imminente (quanto fantomatica) apertura di un centro commerciale in varie zone d'Italia, dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia all'Emilia Romagna. Successivamente sono state 'colpite' regioni del Centro, come Toscana, Umbria e Marche. Di recente ci sono pervenute molte segnalazione telefoniche e tramite mail anche da Lazio e Sardegna (1). Come funziona. Un venditore ottiene un appuntamento a casa del consumatore. L’agente promette che grazie a una tessera fedelta' il cliente si garantira’ un sconto per acquisti in un centro commerciale che sta per essere aperto in zona. A parole, nessun costo e impegno, ma viene fatto firmare un complicato e ambiguo contratto. Infine, viene preannunciato che dopo qualche settimana passera’ un nuovo agente che consegnera’ la tessera. A questo secondo incontro, la musica cambia. Dai toni rassicuranti si passa alle minacce. Se non si acquista per cifre che arrivano a 5 mila euro si sara’ citati in giudizio e altre minacce simili. Come difendersi. Il decreto legislativo 206/2005 permette il diritto di recesso (art.64), per gli acquisti al di fuori dei locali commerciali, senza penale entro 10 giorni. http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=133666 Ovviamente, a fronte di proposte ambigue e non chiare e' meglio non firmare. In casi di necessita', invece, ecco il modulo di recesso http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=40164 Importante. I dieci giorni per recedere decorrono dal momento della firma, ma se la merce oggetto d'acquisto non e' puntualmente visionata dal consumatore, i dieci giorni decorrono dalla consegna della stessa merce. Nel caso specifico, il cliente non ha idea di cio' che ha acquista, quindi e' possibile inviare la raccomandata di recesso anche dopo la seconda visita. Il raggiro dura da anni. Qui tutti i nostri comunicati: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=tessere+fasulle&tipo=comu (1) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=new+trade&tipo=cara http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=eurokontat&tipo=cara&x=0&y=0 Terremoto. Gestori mobili: campagna comune per raccogliere fondi tramite sms. Attenzione al numero da digitare. Attenzione ai siti carogna in Internet La macchina della solidarieta' per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto e' partita. I mezzi di informazione rilanciano numeri di conto corrente su cui effettuare versamenti. E' anche possibile usare un comodo sms per donare. Gli operatori di telefonia mobile Tim-Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo. Ogni sms inviato contribuira' con 1 euro, che sara' interamente devoluto alla Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. L'iniziativa e' lodevole, la comodita' del sistema facilitera' le donazioni, ma … attenzione all'esatta digitazione del numero. Purtroppo il piano di numerazione nazionale permette di usare numeri molto simili sia per meritevoli operazioni benefiche, sia per attivare servizi ludici molto meno nobili e spesso erogati dagli operatori con modalita' truffaldine. Si tratta dei 48xxx, numeri per cui basta sbagliare una cifra (digitando per esempio 48480) e anziche' aiutare i soccorsi in Abruzzo, magari ci si trova abbonati ad un servizio di chat erotica o si acquistano loghi e suonerie per cellulari. Nonostante le denunce, l'Agcom continua a tollerare quest'obbrobrio (1). E' necessario, inoltre, diffidare dai tantissimi siti Internet che annunciano a loro volta raccolta fondi. Sono molte le carogne che, sfruttando l'onda emotiva degli italiani, si improvvisano enti benefici, per gonfiare esclusivamente le loro tasche. (1) Sms ai numeri 48xxx: fai beneficenza o ti abboni ad una chat per adulti. L'Agcom rimedi a confusione ed errori: http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=237887 Mozzarelle alla somatotropina. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Sono numerosi i consumatori che si sono rivolti all'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) chiedendo informazioni circa la nocivita' per la salute umana delle mozzarelle confezionate col latte delle bufale trattate con la somatotropina (ormone della crescita). La somministrazione della somatotropina, allo scopo di aumentare la produzione del latte, e' vietata nell'Unione europea per motivi che attengono al benessere dell'animale, ma questo divieto risulta essere illegalmente eluso soprattutto quando organizzazioni criminali realizzano sul doping animale i loro traffici. Gia' nell'ottobre del 2006 nel casertano furono sequestrati 9 allevamenti di bufale dove si contravveniva alle leggi, e recentemente la Direzione distrettuale antimafia di Napoli e il Nucleo anti-sofisticazioni hanno condotto un'indagine sui traffici e la somministrazione alle bufale di tali sostanze da parte della criminalita' organizzata operante nelle campagne casertane, riscontrando che la somatotropina era usata in 25 allevamenti su 47 controllati. L'Aduc in merito rileva che l'aumento della produzione del latte, dovuto alla somministrazione dell'ormone, stressa l'animale e puo' indurre l'infiammazione della mammella (mastite), che si cura anche con antibiotici che potrebbero conferire al latte prodotto qualita' e effetti non desiderati. Inoltre, la somministrazione di somatotropina dall'esterno potrebbe bloccare la produzione dell'ormone propria dell'animale, con effetto di farmaco-dipendenza, cioe' le bufale produrrebbero quantita' soddisfacenti di latte solo per mezzo di periodiche iniezioni di somatotropina. Per queste ragioni, insieme al collega Marco Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali per sapere: - se siano state effettuate analisi relative all'eventuale presenza di somatotropina e di antibiotici nelle mozzarelle di bufala vendute in Italia, - se, nel caso, tale presenza possa comportare dei rischi per la salute, - se non si ritenga opportuno rendere pubblici i nominativi delle 25 aziende del casertano coinvolte nelle indagini. Qui il testo dell' interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=255995 Terremoto. Funerali di Stato? Al danno si aggiunge la beffa. La strana solidarieta' nazionale Funerali di Stato per i morti non del terremoto ma della negligenza e dell'inosservanza alle leggi? Si aggiunge, cosi', la beffa al danno, o meglio, alla tragedia. Coloro che hanno governato questo Paese, da quando e' stata approvata la prima legge antisismica nel 1974 (1), dovrebbero chiedere scusa. I presidenti del Consiglio che si sono succeduti dal 1974 in poi, ci sono tutti, da destra a sinistra (2) e forse e' per questo che c'e' uno strano clima di "solidarieta' nazionale" tra le forze politiche "maggiori", cioe' Pdl e Pd. Sono proprio queste due aree politiche che hanno espresso i capi di governo, vecchi e nuovi, che hanno governato l'Italia dal 1974 ad oggi. Come puo' l'opposizione criticare l'attuale governo se anch'essa e' stata inadempiente quando, a sua volta, ne era a capo? Sicche' sono tutti li' ad esprime "coesione politica" e a dimostrare che lo Stato esiste (oggi come ieri). No. Questo e' lo Stato dei funerali, che noi desidereremmo non si celebrassero perche' vorremmo evitare la tragedia dei morti e il dramma delle devastazioni, di ieri e di oggi. (1) Legge 2 febbraio 1974, n. 64, Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=255991 Cannabis. Preside rinviato a giudizio per aver detto che non fa male. Follia censoria, antiscientifica e contro la liberta' di insegnamento, espressione, e informazione Il preside di un liceo e' stato rinviato a giudizio dal tribunale di Trani per istigazione all'uso di stupefacenti: aveva detto ad una classe del quinto anno che non vi sono prove scientifiche sulla nocivita' della cannabis e sul fatto che crei dipendenza anche a lungo termine. I fatti descritti dall'accusa spiegano che il preside avrebbe espresso parere favorevole alla legalizzazione della cannabis. Il tutto mentre i carabinieri stavano facendo una lezione sui cosiddetti effetti devastanti della marijuana. Siamo alla follia censoria, contro la liberta' di insegnamento, di espressione e di informazione. Non potrebbe essere diversamente, visto che la politica e l'informazione sulle droghe e' lasciata quasi esclusivamente in mano a militari e poliziotti, piuttosto che a scienziati e medici. Quello che ha detto il preside lo difendiamo e se questa follia censoria fosse applicata alla lettera, anche siti Internet come il nostro, dove facciamo informazione quotidiana sulle droghe, dovrebbero essere denunciati per "istigazione al consumo": chiediamo, e da anni ci adoperiamo, per la legalizzazione della marijuana, ritenendo che la proibizione provochi maggiori danni di quanto le sostanze possano mai infliggere. Gli unici effetti nocivi individuati dagli oltre 17mila studi sulla marijuana, riguardano la salute neuropsichiatrica degli adolescenti, ma anche in questo caso non e' scientificamente dimostrato quanto la sostanza sia causa oppure solo fattore scatenante di una patologia gia' esistente. Ricordiamo anche che tabacco e alcool -sostanze legali- creano maggiore dipendenza della marijuana e producono nel mondo circa 4 milioni di vittime ogni anno, mentre non si registrano decessi per cannabis. Cio' che e' stato scientificamente e statisticamente dimostrato, e' che militari e poliziotti non dovrebbero fare informazione sugli stupefacenti nelle scuole, perche' provocano risultati contrari a quelli auspicati. Un enorme programma statunitense basato proprio sulle lezioni di poliziotti (il D.A.R.E.), non solo non ha dato risultati positivi nelle migliaia di scuole dove e' stato attuato, ma addirittura ha spinto i soggetti piu' curiosi e vulnerabili a provare droghe nuove. Insomma, da denunciare per istigazione al consumo sono i carabinieri e i poliziotti che vanno a pontificare nelle scuole e quei politici che ce li mandano. http://droghe.aduc.it Pasqua. Abbacchio, agnellone o castrato? Consigli per gli acquisti E' tradizione: a Pasqua si mangia abbacchio. Conviene? Sottoponiamo le nostre considerazioni alla valutazione dei consumatori, fermo restando il rispetto per tradizioni ormai consolidate, anche se piu' che di tradizioni forse si dovrebbe parlare di interessi consolidati. Riportiamo le tipologie di agnello: 1) abbacchio o agnello leggero: ha un mese di vita ed e' alimentato con latte materno. Ha valore nutritivo inferiore all'agnellone per il minor contenuto percentuale di proteine. Lo spezzato ha una percentuale di scarto del 60%, il coscio del 35%. Rappresenta il 70% delle carni ovine consumate. 2) agnellone o agnello bianco o pesante: ha 3-4 mesi di vita. Meno costoso e piu' nutritivo dell'abbacchio. Lo spezzato ha una percentuale di scarto del 50%, il coscio del 30%. 3)agnello adulto o castrato: ha piu' proteine e grassi dei due precedenti. Considerato che il consumo dell'abbacchio aumenta nel periodo pasquale, i consumatori dovrebbero stare attenti a non pagare un agnellone per abbacchio: gli elenchi sopra riportati hanno in comune il nome agnello, che ha prezzi e gusto diversi in relazione all'eta'. Di fronte ad un cartello con la scritta 'agnello' sarebbe utile chiedere se e' abbacchio, agnellone o castrato. Informarsi e' sempre utile, soprattutto per tutelare il proprio portafoglio e non farsi turlupinare. Telefonini e sms per beneficenza. Le fregature tecniche sono dietro l'angolo Circa due mesi fa ho sbagliato a digitare il numero nell'inviare un sms di beneficenza. Da quel momento mi arrivano due sms al giorno dal numero 4845641403 (chat per incontri galanti). Come posso fare ad eliminare dal mio cellulare questa Ossessione ? Grazie per la vostra risposta ed il vostro lavoro. E' il testo di una mail inviata da un'utente di Albenga (Sv) al nostro servizio di consulenza online. Nei giorni scorsi avevamo messo in guardia della pericolosita' dei numeri 48xxx [1], visto il presumibile ampio utilizzo di sms al numero 48580 (messo a disposizione dai gestori mobili) per inviare fondi alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Il pericolo, come abbiamo denunciato dall'ottobre scorso [2] nasce dalla confusione che regna nel piano di numerazione nazionale [3] predisposto dall'Agcom (l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni). Il piano prevede che i numeri che iniziano per 48 possano essere utilizzati indifferentemente sia per meritevoli operazioni benefiche, sia per attivare servizi ludici molto meno nobili e spesso erogati dagli operatori con modalita' truffaldine. Nel caso segnalato, un banale sbaglio di numero ha comportato l'attivazione di un abbonamento ad una chat per incontri galanti. Si tratta di servizi che vengono appioppati a fronte di una estrema facilita' di attivazione (per errore, come nel caso descritto) o per pubblicita' ingannevole (vedi le tante condanne dell'Antitrust [4]). Purtroppo riscontriamo l'inettitudine di Agcom e il dipartimento per le Comunicazioni (ministero dello Sviluppo economico) rispetto all'uso distorto che operatori scorretti fanno delle numerazioni a valore aggiunto (dagli 899, ai satellitari, ecc.). Le due autorita' intervengono in ritardo e quando i buoi sono gia' scappati. La confusione e possibilita' di prelevare ingiustamente soldi dalle tasche degli utenti e' insita nello stesso piano di numerazione nazionale, anche nella versione entrata in vigore l'estate 2008. La stessa possibilita' di inganno rappresentata dai numeri inizianti per 48, si ritrova in quelli inizianti per 8. Si passa dagli 800 che sono gratuiti, agli 899 che per anni hanno gonfiato migliaia di bollette. E anche quelli inizianti per 1: dai numeri di pubblica utilita' gratuiti (118, 112, 113, 115), ai 12xx (informazioni abbonati, l'ex 12 ora a pagamento). E' ovvio che se un numero a pagamento e' simile ad uno gratuito, il livello d'attenzione e di allerta del consumatore si allenta. Cosi' come se una numerazione e' utilizzata per scopi benefici, e' difficile immaginare che tramite un numero analogo ci si puo' abbonare ad una chat erotica a pagamento. Se tutti i numeri a valore aggiunto iniziassero (per esempio) per 2, basterebbe una buona campagna pubblicitaria per rendere piu' accorti gli utenti, riducendo cosi' truffe e raggiri ad un livello fisiologico. Se ci fosse la volonta', le difficolta' tecniche si supererebbero nel giro di qualche mese. Ma a Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni, e a Corrado Calabro', presidente Agcom, interessa fare ordine? [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=255998 [2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=237887 [3] http://www2.agcom.it/provv/d_26_08_CIR/d_26_08_CIR.htm [4] http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=loghi+e+suonerie&tipo=noti http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=loghi+e+suonerie&tipo=comu Agriturismo: sara' vero? Un vero e proprio boom per l'agriturismo soprattutto in queste vacanze pasquali. La voglia di natura, di aria pulita e di cibi genuini ha conquistato gli italiani, e non solo, e ha fatto decollare una formula che incontra sempre piu' successo. I dati 2009 parlano chiaro: 18mila aziende agrituristiche, 190mila posti letto; previste 160mila persone per il pernottamento e 900mila pasti. Tutto bene dunque? Ci permettiamo qualche dubbio per i servizi e soprattutto per la ristorazione. L'agriturismo e' un' attivita' complementare rispetto a quella propriamente agricola, vale a dire che l'agricoltore integra le entrate derivanti dalla propria attivita' di conduzione del fondo (che deve essere preminente, a differenza di quella relativa al turismo rurale e all'ecoturismo che non prevedono tale obbligo) con l'offerta di vitto e/o alloggio. La ristorazione prevede la somministrazione di pasti e bevande ricavati prevalentemente dalle materie prime dell'azienda. Un'ottima iniziativa, prevista dalla normativa nazionale (1) e da quelle attuative regionali, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti locali e nel contempo fornire un'ulteriore fonte di reddito per l'agricoltore. Per questo, oltre ai tradizionali sostegni all'agricoltura, le aziende agrituristiche ricevono finanziamenti pubblici aggiuntivi e facilitazioni (deroghe urbanistiche e sanitarie, formazione, promozione, ecc.), destinati a sostenere questa benemerita attivita'. Insomma il consumatore nel momento in cui siede a tavola ha gia' dato un contributo, con le proprie tasse, allo sviluppo dell'azienda agrituristica e vorrebbe tranquillamente gustare i "prodotti del contadino". Succede a volte che le materie prime non siano "prevalentemente ricavate" dall'attivita' del podere e che ci si trovi di fronte ad un comune ristorante di campagna. Al consumatore consigliamo di chiedere informazioni sui "prodotti del contadino" e alle Regioni e Province, che hanno compiti in materia, una verifica dell'attivita' delle aziende agrituristiche per evitare che un promettente settore venga travolto, tra qualche anno, dai soliti scandali dei soliti furbi. (1) Legge n. 730/85 Testamento biologico dal giudice? Quello tutelare di Firenze dice no. Reclamo in Corte d'Appello Il testamento biologico si fa dal giudice? No, almeno secondo quello tutelare di Firenze. Almeno non fino a quando non si e' già in condizioni di incapacita'. Lo scorso gennaio, per la prima volta in Toscana, un cittadino sano e nel pieno delle proprie facolta', senza l'assistenza di un legale (non necessaria), aveva richiesto la nomina della sorella per far rispettare le sue volonta' nel momento eventuale in cui egli non fosse stato piu' in grado di esprimerle, cosi' come prevede l'articolo 408 del codice civile (1). Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc, aveva redatto un scrittura privata presso il notaio Luigi Arico' (al costo di 1 euro), designando il proprio amministratore di sostegno e le proprie volonta' in materia di trattamenti sanitari (2). Ha cosi' seguito le orme di un cittadino modenese, che aveva ottenuto il decreto di nomina presso il proprio giudice tutelare (3). Ma il giudice di Firenze, nonostante il parere favorevole della Procura della Repubblica presente in udienza, ha rigettato la richiesta, in quanto essa potrebbe essere presentata, a suo dire, solo al momento del verificarsi dell'incapacita' (4). Con questo, il giudice non nega la validita' della procedura. La scrittura privata puo' essere comunque redatta in anticipo dal notaio e potrebbe essere presentata da un familiare al momento opportuno. Ma e' di tutta evidenza che, specialmente nel caso di incapacita' improvvisa (incidente stradale, ictus, etc.), prima di ottenere la nomina dell'amministratore di sostegno –ci vogliono fino a 60 giorni-, il paziente potrebbe essere soggetto a qualsiasi trattamento sanitario indesiderato. Non a caso, numerosi sono numerosi i giuristi che hanno ribadito il diritto ad ottenere la nomina dell'amministratore di sostegno anche solo in previsione dell'incapacita'. Va da se' che stiamo gia' lavorando al reclamo che presenteremo alla Corte d'Appello di Firenze entro 10 giorni. (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090410-ricorso-amm_sostegno.doc (2) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090410-designazione-amm_sostegno.doc (3) http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=239870 (4) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090410-amm-sostegno.pdf Piano casa e terremoto Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=256373 Terremoto e soldi. Tremonti senza ritegno, conferma la sudditanza al Vaticano E' sintomatica la proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di utilizzare la legge che consente di devolvere il 5 per mille del proprio contributo fiscale ad associazioni ed enti vari, per trovare soldi al finanziamento della ricostruzione dell'Abruzzo terremotato. Sintomatica perche' conferma la sudditanza del nostro Governo al Vaticano. I tre senatori Radicali/Pd hanno proposto, tramite una interrogazione parlamentare (1), che lo Stato promuovesse la devoluzione del proprio otto per mille allo Stato: niente di particolarmente rivoluzionario visto che la devoluzione di questi fondi per casi del genere e' gia' previsto dalla legge. Si tratterebbe solo di incrementare piu' di quanto gia' avviene questo tipo di scelta: tra le confessioni religiose e lo Stato la gara, sempre in teoria, dovrebbe esserci per definizione. Certo e' anomalo che lo Stato si metta a gareggiare con le confessioni religiose per questo tipo di finanziamenti, ma questa legge non l'abbiamo voluta noi (e la contrastiamo da anni) e, di fatto, e' cosi'. Tanto vale approfittarne per l'occasione, anche perche' gli introiti non sarebbero indifferenti visto il meccanismo di attribuzione dei fondi dell'otto per mille rispetto alla designazione volontaria di quelli del 5 per mille: anche se a indicare la destinazione del proprio otto per mille sono meno del 50% dei contribuenti (come avviene da sempre), accade che questo otto per mille di tutti i contribuenti (anche quelli che non scelgono) viene diviso seguendo le indicazioni di chi invece ha scelto. La parte del leone, ovviamente, lo fa la Chiesa vaticane con oltre il 90% di assegnazione di questi fondi. E forse e' proprio questo il motivo... non dare fastidio alla Chiesa di Ratzinger e, per farlo, si preferisce imbarcarsi nella solita operazione di ingegneria istituzionale emergenziale. Non ci stupiamo piu' di tanto dopo quello che e' accaduto al Senato sul testamento biologico, ma ci teniamo a sottolinearlo perche' ognuno sappia meglio come vengono utilizzati i propri contributi, anche e soprattutto quando si tratta di mettere le toppe a carenze come quello che hanno provocato la tragedia dell'Abruzzo. Per sapere meglio come funziona l'otto per mille, qui ci sono tutte le nostre informazioni: http://www.aduc.it/dyn/pulce/ (1) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=256271 Pasqua: falchi e colombe Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=256600 Terremoto e ponte sullo Stretto di Messina. 1,3 miliardi per ospedali antisismici. Appello a Berlusconi I soldi per il ponte sullo Stretto di Messina da utilizzare per mettere a norma antisismica gli ospedali. E' la richiesta al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni. Investimenti per la vita. Il ponte sullo Stretto dovrebbe costare 6,1 miliardi di euro con una partecipazione dello Stato, cioe' di tutti noi, di 1,3 miliardi. Vista la scarsita' di risorse pubbliche occorre scegliere tra una opera che puo' essere rimandata o attribuita al solo settore privato e la salvaguardia di vite umane in caso di terremoto con la messa a norma antisismica degli ospedali pubblici, in particolare quelli che si collocano in aree a rischio geologico. I momenti tragici e drammatici del recente terremoto in Abruzzo dovrebbero far riflettere i nostri governanti e indirizzare le poche risorse disponibili a strutture che sono state, sono e saranno coinvolte in prima istanza nella salvaguardia di vite umane. Nel nostro Paese ci sono 500 ospedali nelle aree a rischio da mettere a norma. Occorre intervenire prima che il prossimo terremoto, che sappiamo si verifichera', semini morte e distruzione. Un capo di Governo che abbia a cuore la vita dei suoi governati dovrebbe saper scegliere. Ancora multe Antitrust ai gestori telefonici: 735 mila euro a Telecom, 165 mila a Wind-Infostrada. Tutto inutile: aumentare la sanzione massima a 10 milioni di euro Telecom Italia dovra' pagare altri 735 mila euro all'Antitrust. Questa volta l'ex monopolista e' stato condannato per le false promesse relative alla velocita' dell'Adsl (provvedimento n. 19651, Alice 7 mega), false promesse per stimolare la portabilita' del numero mobile verso Tim (provvedimento n. 19654, Tim sogno), false promesse relative ad un'opzione tariffaria (Provvedimento n. 19684, Chiara di Tim). Definire il settore della telefonia una giungla e' ormai riduttivo. Su ogni bollettino dell'Antitrust sono almeno due o tre le sanzioni comminate ai gestori telefonici. Nell'ultimo (1), oltre alle tre condanne comminate a Telecom Italia, ce n'e' una a carico di Wind-Infostrada, (provvedimento n. 19679. Infostrada-mancato rimborso canone Telecom), sanzionata con 165 mila euro. Un paio d'anni fa e' stata elevata a 500 mila euro la sanzione massima comminabile dall'Antitrust per condotta commerciale scorretta. Nulla e' cambiato, per i gestori e' sempre conveniente comportarsi male e pagare le multe. La nostra proposta e' di elevare a 10 milioni di euro la sanzione massima per chi inganna i consumatori. Che governo e legislatore agiscano immediatamente. http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=188687 (1) Bollettino Antitrust 12/2009 del 14/04/2009 http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/6413c4b3cdc0ef9dc125759800336536?OpenDocument ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA VOLI AEREI: DIRITTI DEI PASSEGGERI E REGOLE Da Marzo 2009 e' in circolazione la nuova CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO, sesta edizione, realizzata dall'ENAC come guida e "riassunto" aggiornato di tutte le normative italiane ed europee esistenti sull'argomento. Gli argomenti trattati sono diversi, dalle regole sull'overbooking (negato imbarco) e sul ritardo/annullamento dei voli, fino alle disposizioni inerenti il bagaglio (danneggiamento, ritardo consegna, perdita). Questa edizione della carta si occupa anche degli utenti diversamente abili o a ridotta mobilita' e del trasporto liquidi a bordo. Si tratta ovviamente di norme a cui devono attenersi le compagnie aeree che, in ogni caso, regolano il viaggio con propri contratti e possono quindi prevedere condizioni diverse, piu' favorevoli. La carta e' facilmente fruibile da chiunque sia interessato, con esposizioni chiare e tabelle riassuntive. Tuttavia in questa scheda ne riassumiamo le parti di maggior interesse. Una copia della carta, in formato pdf, e' scaricabile in calce alla scheda, tra i link utili. E' importante rilevare che qualora il volo faccia parte di un pacchetto viaggio (contratto che comprende il viaggio, l'alloggio e altri servizi) le disposizioni della carta sono pienamente valide ma vi sono ulteriori norme, piu' specifiche, contenute nel codice del consumo. In questi casi e' bene valutare, a seconda del problema riscontrato, la giusta controparte a cui rivolgersi (vettore aereo o tour operator) per le eventuali contestazioni. Sul punto si veda la scheda pratica riportata piu' avanti, nella sezione PACCHETTI TURISTICI. IL BIGLIETTO AEREO L'acquisto del biglietto o della prenotazione (che puo' avenire direttamente presso le filiali della compagnia aerea, presso le agenzie di viaggio, via Internet, etc.), rappresenta l'atto con il quale si perfeziona uno specifico contratto di volo. Il potenziale passeggero deve essere messo a conoscenza, preventivamente, del contenuto di tale contratto (detto CGT, contratto generale di trasporto) e deve essergli consegnata, all'atto dell'eventuale acquisto, una ricevuta di viaggio (itinerary receipt). Le informazioni che devono essere date all'atto dell'acquisto sono: - la compagnia aerea che effettuera' il volo; - l’orario del volo; - il tipo di aeromobile; - le tariffe ed eventuali condizioni restrittive ad esse collegate; - il codice di prenotazione (PNR - Passenger Name Record); - limiti di responsabilita' della compagnia aerea in caso di decesso o lesione dei passeggeri; - limiti di responsabilita'in caso di danno, distruzione o smarrimento del bagaglio. Generalmente vengono anche fornite informazioni sulle modalita' e tempi per l'effettuazione del check-in. Da evidenziare che il passeggero ha diritto anche ad essere informato anticipatamente in merito alla compagnia aerea che effettua il volo nel caso in cui questa sia diversa da quella con cui si e' prenotato il trasporto. VOLI IN RITARDO, ANNULLATI O NEGATI (OVERBOOKING) Le tutele comunitarie riguardano: - ritardo prolungato del volo: la partenza dell'aereo e' ritardata rispetto all'orario previsto; - cancellazione del volo: il volo non parte; - negato imbarco (overbooking): il passeggero non viene imbarcato a causa dell'eccessivo numero di prenotazioni. Esse si applicano a tutti i voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario nonche' ai voli -effettuati da una compagnia comunitaria- in partenza da un Paese extracomunitario con destinazione un aeroporto comunitario. Non si applicano, quindi, ai voli in partenza da un Paese NON comunitario effettuati da compagnie NON comunitarie, pur se la destinazione e' un aeroporto comunitario. In questi casi valgono le normative locali del Paese di partenza. Per godere di queste tutele e' necessario possedere un biglietto aereo (compresi quelli emessi nell'ambito del programma Frequent Flyer o altri programmi commerciali), avere una prenotazione confermata e presentarsi all'accettazione nei modi e tempi previsti dalla compagnia aerea (in assenza di indicazioni il termine da rispettare e' di 45 minuti prima dell’ora di partenza pubblicata). Sono esclusi i passeggeri: - che viaggiano gratuitamente o ad una tariffa ridotta non accessibile al pubblico, direttamente o indirettamente (ad esempio i dipendenti delle compagnie aeree, delle agenzie di viaggio o dei tour operator); - a cui viene negato l’imbarco per motivi di salute, di sicurezza o in caso di documenti di viaggio non validi. NEGATO IMBARCO (OVERBOOKING) E' il classico caso in cui le prenotazioni per il volo sono eccessive rispetto ai posti disponibili. In questo caso la compagnia deve, per prima cosa, fare un appello ai volontari per verificare se vi siano persone disposte a cedere il proprio posto dietro concessione di benefici da concordare. Se non ci sono volontari, il passeggero a cui viene negato l'imbarco ha diritto a: * Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita oppure, in alternativa, ad un nuovo volo (riprotezione) con partenza il prima possibile o in data successiva piu' conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili. * Assistenza, ovvero: - pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; - adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti; - trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; - due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. (l'assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita' ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonche' ai bambini non accompagnati). * Compensazione pecuniaria di: - euro 250 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km; - euro 400 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km; - euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km. Se al passeggero viene offerta la possibilita' di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi -rispetto al volo prenotato- rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia puo' ridurre queste compensazioni del 50%. La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi. Ovviamente il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio. Si veda piu' avanti nella sezione dedicata alle modalita' di reclamo e contestazione. CANCELLAZIONE DEL VOLO In questi casi il passeggero ha diritto a: * Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita oppure, in alternativa, ad un nuovo volo (riprotezione) con partenza il prima possibile o in data successiva piu' conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili. * Assistenza, ovvero: - pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; - adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti; - trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; - due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. (l'assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita' ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonche' ai bambini non accompagnati). * In alcuni casi (vedi sotto le esclusioni) anche alla compensazione pecuniaria - euro 250 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km; - euro 400 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli inernazionali tra i 1.500 e i 3.500 km; - euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km. Se al passeggero viene offerta la possibilita' di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi -rispetto al volo prenotato- rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia puo' ridurre queste compensazioni del 50%. La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi. * La compensazione pecuniaria non e' dovuta nei casi in cui: - la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali (es. avverse condizioni meteorologiche, allarmi per la sicurezza, scioperi, etc.); - il passeggero sia stato informato della cancellazione: a) con almeno due settimane di preavviso; b) nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della data di partenza e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non piu' di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto; c) meno di sette giorni prima e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non piu' di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto. Ovviamente il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio. Si veda piu' avanti nella sezione dedicata alle modalita' di reclamo e contestazione. RITARDO PROLUNGATO DEL VOLO E' dovuta assistenza in questi casi: - ritardo di almeno due ore di voli intracomunitari o internazionali inferiori o pari a 1.500 km; - ritardo di almeno tre ore di voli intracomunitari superiori a 1.500 km e di voli internazionali tra 1.500 e 3.500 km; - ritardo di almeno quattro ore di voli internazionali superiori a 3.500 km. L'assistenza consiste in: - pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; - adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti; - trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; - due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. (l'assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita' ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonche' ai bambini non accompagnati). Se il ritardo e' di almeno cinque ore il passeggero ha la possibilita' di rinunciare al volo e di ottenere il rimborso del biglietto per la parte di viaggio non utilizzata, senza applicazione di penali. Nota: la fruizione della suddetta assistenza non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno, soggettivo, subito a causa del disservizio. In particolare, in caso di ritardo del volo, puo' essere richiesto alla compagnia un risarcimento fino a massimo 4.150 DSP (diritti speciali di prelievo), corrispondenti a circa 4.831 euro, circostanziando e documentando il danno subito. Il risarcimento non e' dovuto se la compagnia dimostra che sono state adottate tutte le misure necessarie per evitare il ritardo oppure se dimostra che era impossibile adottarle. Precisiamo che il risarcimento di danni da ritardo puo' esser richiesto solo alle compagnie registrate in Paesi che aderiscono alla convenzione di Montreal (vedi testo della Carta tra i link utili). Per i dettagli su come contestare si veda piu' avanti nella sezione dedicata alle modalita' di reclamo e contestazione. SISTEMAZIONE IN CLASSE SUPERIORE O INFERIORE Se la compagnia offre una sistemazione in una classe superiore a quella prevista dal biglietto aereo il passeggero NON e' tenuto al pagamento di supplementi. Se si viene sistemati in una classe inferiore, invece, spetta un rimborso (da pagarsi entro sette giorni in contanti, con assegno, con bonifico o, d'accordo col passeggero, col rilascio di un buono) del: - 30% del prezzo del biglietto per voli intracomunitari o internazionali inferiori a 1.500 km; - 50% del prezzo del biglietto per voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per voli internazionali da 1.500 a 3.500 km; - 75% del prezzo del biglietto per voli internazionali superiori a 3.500 km. PROBLEMI COI BAGAGLI I bagagli registrati sono quelli che vengono consegnati al check-in per il trasporto nella stiva dell'aereo, non accessibili al passeggero durante il volo. Essi vengono pesati, etichettati (con un talloncino di identificazione) e registrati sul biglietto del passeggero. Per contro, i bagagli a mano sono quelli che il passeggero puo' portare con se' in cabina per sistemarli negli appositi vani portaoggetti o sotto il sedile. Nel bagaglio a mano e' consigliabile inserire i documenti, i contanti, gli articoli di valore, i medicinali, gli oggetti fragili come il telefonino, le macchine fotografiche, le videocamere, etc. Il peso massimo del bagaglio a mano dipende dalla compagnia, va verificato quindi l'informazione riportata sul biglietto aereo o sull'email di conferma in caso di biglietto elettronico. La prima cosa da fare in caso di mancata riconsegna o danneggiamento del bagaglio registrato e' compilare un rapporto/denuncia presso gli sportelli "lost and found" dell'aeroporto di arrivo, utilizzando i moduli predisposti detti PIR (Property Irregularity Report). SMARRIMENTO Entro 21 giorni dalla consegna della prima denuncia in aeroporto (il PIR gia' detto), in assenza di ritrovamento del bagaglio, oppure entro 21 giorni dalla riconsegna del bagaglio in caso di ritrovamento (qualora si intenda chiedere comunque un rimborso), deve essere inviata una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno, quindi allegando scontrini, ricevute nonche' tutto cio' che puo' attestare l'importo delle spese sostenute a causa della perdita. Nel dettaglio questo e' quanto va allegato alla richiesta: - codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via Internet, oppure originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; - originale del PIR rilasciato in aeroporto; - originale del talloncino di identificazione del bagaglio e prova dell'eventuale avvenuto pagamento dell'eccedenza bagaglio; - elenco del contenuto del bagaglio in caso di bagaglio smarrito e non ritrovato; - elenco dell'eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; - originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell'attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; - indicazione delle coordinate bancarie complete: nome del titolare del c/c, nome e indirizzo della banca, codici IBAN, ABI, CAB, c/c, codice SWIFT nel caso di conto estero. Se i dati non corrispondono all'intestatario della pratica specificare anche l'indirizzo di residenza, il numero di telefono, eventuali fax ed email. E' bene inoltrare detta richiesta per raccomandata a/r, magari sottoforma di messa in mora. Per i dettagli si veda piu' avanti nella sezione dedicata alle modalita' di reclamo e contestazione. DANNEGGIAMENTO Entro 7 giorni dalla consegna della prima denuncia in aeroporto (il PIR gia' detto) deve essere inviata una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno. Alla richiesta vanno allegati: - codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; - originale del PIR rilasciato in aeroporto; - originale del talloncino di identificazione del bagaglio; - elenco del contenuto del bagaglio che abbia eventualmente riportato danni; E' bene inoltrare detta richiesta per raccomandata a/r, magari sottoforma di messa in mora. Per i dettagli si veda piu' avanti nella sezione dedicata alle modalita' di reclamo e contestazione. LIMITE DEL RISARCIMENTO In tutti i casi gia' visti (smarrimento, danneggiamento, ritardata consegna) il passeggero ha diritto ad un risarcimento massimo di 1.000 DSP (circa 1.164 euro), in caso di compagnie aeree dell'Unione Europea e dei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal (vedi pagina 27 della Carta riportata tra i link utili). Se la compagnia e' invece di un Paese che non aderisce alla convenzione di Montreal, il limite e' di 17 DSP (circa 19 euro) al Kg. Cio', ovviamente, salvo che il passeggero abbia sottoscritto un'assicurazione integrativa. In questo caso valgono le coperture previste dal contratto firmato. DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI O A MOBILITA' RIDOTTA Le tutele in questi casi si applicano a tutti i voli (di linea, charter, low cost) in partenza o transito da un Paese comunitario oppure in partenza da un Paese extracomunitario con destinazione un aeroporto dell’UE -a condizione che la compagnia sia comunitaria. Non si applicano, quindi ai voli in partenza da un Paese non comunitario operati da compagnie NON comunitarie, pur se la destinazione e' un Paese Ue. In questi casi vale la normativa locale del Paese di partenza. Hanno diritto a queste tutele i passeggeri che hanno difficolta' nell'uso del mezzo di trasporto aereo per qualsiasi disabilita' fisica (sensoriale o locomotoria, permanente o temporanea), handicap mentale o qualsiasi altra causa di disabilita', nonche' per ragioni di eta'. E' bene che gli interessati facciano richiesta di assistenza al momento dell'acquisto del biglietto, informando la compagnia aerea delle esigenze specifiche del disabile. Nel documento di viaggio viene riportata una sigla che deve corrispondere al tipo di assistenza necessaria (BLND: passeggeri ciechi, DEAF: passeggeri con disabilita' uditiva, DPNA: passeggeri con disabilita' intellettuali o comportamentali, etc.). TUTELE DELLA COMPAGNIA AEREA Per prima cosa, la compagnia aerea non puo' rifiutarsi di imbarcare una persona a mobilita' ridotta (PMR), per esempio in caso di overbooking, se questa e' munita di regolare prenotazione e biglietto. Un rifiuto puo' avvenire solo per motivi di sicurezza oppure se le dimensioni dell'aereo o dei portelloni rendono fisicamente impossibile l'imbarco o il trasporto del soggetto. La compagnia e' comunque obbligata a fornire le motivazioni del rifiuto nonche' -dietro richiesta- a metterle per iscritto entro cinque giorni. Essa deve inoltre proporre un volo alternativo o rimborsare il biglietto. La compagnia aerea puo' esigere che il soggetto sia accompagnato da una persona in grado di fornirgli l’assistenza necessaria, qualora non sia autonomo nello svolgimento di funzioni come il respirare, alimentarsi, sollevarsi, comunicare, relazionarsi, fruire dei servizi igienici, prendere medicinali, etc (dettagli in merito sulla Carta riportata nei link utili). Come gia' precisato, inoltre, i soggetti diversamente abili hanno la precedenza nella fruizione di tutti i servizi di assistenza obbligatori in caso di ritardo o annullamento del volo. Come gia' detto, le tutele e le assistenze devono essere espressamente richieste alla compagnia con un preavviso di almeno 48 ore rispetto all'ora di partenza del volo. TUTELE DEL GESTORE AEROPORTUALE Anche il gestore dell'aeroporto deve prestare gratuitamente assistenza ai soggetti PMR. In breve queste consistono nel consentire ai soggetti disabili di comunicare il proprio arrivo in aeroporto, di accedere al check-in, di adempiere le formalita' di accettazione, di accedere dal check-in all'area imbarco, imbarcarsi e sbarcare dall'aereo mediante elevatori, sedie a rotelle o altra assistenza, procedere dal portellone al posto a sedere e viceversa, riporre a bordo il bagaglio e recuperarlo, compresa l'eventuale sedia a rotelle o altro ausilio, etc. etc. (vedi, per il dettaglio, la pagina 19 della carta riportata tra i link utili). RECLAMI, CONTESTAZIONI, SEGNALAZIONI In tutti i casi in cui la compagnia non ottemperi ai propri obblighi contrattuali e di legge e' opportuno presentare una contestazione scritta. Come gia' visto, nei casi di problemi con il bagaglio (smarrimento, danneggiamento, etc.), per poter avanzare contestazioni scritte e' necessario aver presentato, all'atto dello sbarco (quindi presso l'aeroporto di arrivo), una denuncia sul modulo PIR disponibile presso lo sportello "Lost and Found" dell'aeroporto. La successiva contestazione, inoltre, deve essere inoltrata, a seconda dei casi, entro 7 o 21gg, allegando tutta la documentazione prevista (vedi sopra). Per i casi invece di problemi con il volo (annullamento, negato imbarco, ritardo prolungato) , sia che si intenda sollecitare il rimborso forfettario previsto dalla legge, sia che si intenda avanzare richieste di risarcimento dell'ulteriore soggettivo danno, un termine di decadenza non c'e', anche se e' bene provvedere al piu' presto allegando tutta la documentazione probatoria di cui si dispone. Nota: Attenzione! Se il volo fa parte di un pacchetto turistico e si intende presentare la contestazione al tour operator, il termine di decadenza e' di dieci giorni dal rientro. Si veda in proposito la scheda pratica I PACCHETTI VIAGGIO della quale riportiamo il link piu' avanti. In tutti i casi e' bene impostare fin da subito la contestazione come messa in mora, facendovi seguire -se questa non bastasse- una conciliazione presso il giudice di pace o la locale camera di commercio. Istruzioni ed informazioni sulla scheda LA MESSA IN MORA: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Per gli inadempimenti del gestore aeroportuale (rispetto per esempio all'assistenza obbligatoria ai disabili) la controparte del reclamo sara', ovviamente, lo stesso gestore. SEGNALAZIONE ALL'ENAC Le leggi prevedono che qualora la compagnia non risponda entro sei settimane, il disservizio puo' essere segnalato alla sede Enac che si trova nell'aeroporto ove si e' verificato l'evento (oppure di quello ove e' arrivato il volo per i disservizi avvenuti al di fuori dell'Ue, della Norvegia, dell'Islanda e della Svizzera). La segnalazione puo' avvenire anche attraverso il sito (vedi servizi on line e recapiti URP) http://www.enac.gov.it/La_Comunicazione/index.html Alla segnalazione seguono verifiche dell'Enac che possono sfociare anche in una sanzione per la compagnia aerea. L'Enac invia poi una sorta di "rapporto" su come si sono conclusi gli accertamenti e sulle sanzioni eventualmente irrorate. Questo documento puo' fungere da utile supporto nel caso di azioni legali. In alternativa, in caso di disservizi relativi a voli in partenza e arrivo nella Ue, in Norvegia, in Islanda e in Svizzera, e' possibile rivolgersi agli organismi responsabili riportati alle pagine 15 e 21 della Carta dei diritti del passeggeri (vedi tra i link utili). Per quanto riguarda i reclami dei passeggeri con handicap inerenti le tutele obbligatorie, sul sito dell'Enac c'e' un apposito modulo ma la segnalazione puo' essere fatta anche per email o per posta ordinaria. Informazioni sul sito Enac (tra i link utili). DANNI IN CASO DI INCIDENTE Non c'e' un limite al risarcimento richiedibile in caso di danni da indicente (per morte, ferite o lesioni personali) per i voli di compagnie di Paesi che aderiscono alla convenzione di Montreal Per i danni fino a 100.000 DSP (circa 116.411 euro) per passeggero la compagnia aerea ha l’obbligo di pagare senza poter addurre giustificazioni alla propria responsabilita'. Per danni superiori la compagnia aerea puo' contestare la richiesta solo se e' in grado di provare che il danno non le e' imputabile. In tutti i casi il risarcimento non e' dovuto o lo e' in misura minore qualora la compagnia aerea dimostri che il passeggero danneggiato e' responsabile del danno o vi ha contribuito per negligenza, atto illecito od omissione. Il diritto al risarcimento per danni si prescrive nel termine di due anni decorrenti dal giorno di arrivo effettivo a destinazione dell’aeromobile o comunque da quello previsto per l’arrivo a destinazione dell’aeromobile. E' bene inoltrare le contestazioni per raccomandata a/r, magari sottoforma di messa in mora. In casi del genere, piuttosto complessi e dove sono in gioco cifre alte, sarebbe bene consultarsi preventivamente con un legale. ALTRE INFORMAZIONI UTILI Sulla carta si trovano molte altre informazioni sulla sicurezza delle compagnie, sulla sorveglianza e manutenzione degli aerei, sulle licenze, sulla black list, etc. Quelle maggiormente utili per il viaggiatore sono: ARTICOLI CONSENTITI IN CABINA In cabina puo' essere portato un solo bagaglio a mano la cui somma di dimensioni non superi i 115 cm. Inoltre al passeggero e' normalmente consentito portare con se' (a meno che la compagnia non disponga divieti specifici): borsa portadocumenti o Pc portatile; apparecchio fotografico; fotocamera o lettore CD; telefonino; altri apparecchi elettrici di piccole dimensioni; soprabito o impermeabile; ombrello; stampelle o altro mezzo per deambulare; libri o riviste; culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini; articoli acquistai presso i "duty free" e esercizi commerciali all'interno dell'aeroporto o sull'aereo; medicinali liquidi o solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici o dietetici strettamente personali (per quelli liquidi e' necessaria la prescrizione medica), nonche' sostanze liquide nei limiti consentiti. TRASPORTO SOSTANZE LIQUIDE NEL BAGAGLIO A MANO Come risaputo, l'Unione Europea ha stabilito precise regole per il trasporto dei liquidi a bordo per proteggere i passeggeri dalle minacce terroristiche. Per i liquidi trasportati nel bagaglio registrato non vi sono invece limiti. Le restrizioni si applicano a tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali, qualunque sia la loro destinazione, nonche' dagli aeroporti di Norvegia, Islanda e Svizzera. I liquidi devono essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) od equivalenti (es. 100 grammi) e inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacita' non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20). I recipienti dovranno essere contenuti comodamente nel sacchetto cosi' da richiuderlo facilmente. Per ogni passeggero (bimbi compresi) sara' permesso il trasporto di un solo sacchetto di plastica. Possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine liquide e i liquidi prescritti a fini dietetici oltre che gli alimenti per bambini. Potrebbe essere necessario fornire prova dell’effettiva necessita' (prescrizione medica) ed autenticita' di tali articoli. L’ispezione ai punti di controllo viene effettuata separatamente rispetto al bagaglio a mano. Per il dettaglio delle sostanze liquide -o di analoga consistenza- ammesse e non ammesse si vedano le pagine 36 e 37 della Carta dei diritti. ARTICOLI PROIBITI IN CABINA Non possono essere portati in cabina questi articoli: - pistole, armi da fuoco e altre armi o qualsiasi oggetto che di fatto o in apparenza puo' sparare un proiettile o causare lesioni, fra cui per esempio accendini, balestre, pistole ad aria, pistole giocattolo, etc.; - articoli appuntiti o con lama che possono causare lesioni, fra cui per esempio coltelli, forbici lunghe oltre 6 cm, accette, arpioni, taglierine, cutter, martelli, pinze, chiavi inglesi, pattini da ghiaccio, rasoi aperti, etc.; - qualsiasi strumento smussato che puo' causare lesioni, fra cui per esempio attrezzature per arti marziali, mazze, manganelli, catene, canne da pesca, skate-board, stecche da biliardo e affini, etc.; - esplosivi e sostanze infiammabili o qualsiasi sostanza esplosiva o altamente infiammabile che rappresenti un rischio per la salute dei passeggeri e dell’equipaggio o per la sicurezza dell’aeromobile o dei beni, come per esempio acquaragia e solvente per vernici, bevande alcoliche con contenuto volumetrico di alcol superiore al 70% (140% in gradi proof), candelotti, petrolio, benzina, gasolio, fiammiferi non di sicurezza, fuochi d'artificio, etc.; - sostanze chimiche e tossiche o qualsiasi sostanza chimica o tossica che rappresenti un rischio per la salute dei passeggeri e dell’equipaggio o per la sicurezza dell’aeromobile o dei beni, tra cui per esempio acidi e alcali (ad esempio batterie "bagnate" versabili), estintori, materiale infettivo o materiale biologico pericolosi (ad esempio sangue infetto, batteri e virus), materiale radioattivo (ad esempio isotopi medici o spray disabilitanti o immobilizzanti, etc.; - sostanze liquide non contenute in busta di plastica o sacchetto trasparente richiudibile. Per visionare la lista dettagliata degli articoli proibiti in cabina e in stiva si veda le pagine da 38 a 42 della Carta dei diritti. REGOLAMENTAZIONE DEGLI SCIOPERI Non possono essere effettuati scioperi in questi periodi: - dal 18 dicembre al 7 gennaio; - dal 24 aprile al 2 maggio; - dal 27 giugno al 4 luglio; - dal 27 luglio al 5 settembre; - dal 30 ottobre al 5 novembre; - dal giovedi precedente al giovedi' successivo alla Pasqua; - dal terzo giorno precedente al terzo giorno che segue le consultazioni elettorali nazionali, europee e regionali, le consultazioni referendarie nazionali; - dal giorno precedente al giorno successivo alle elezioni politiche suppletive o alle elezioni regionali ed amministrative parziali per le sole aree interessate. E' inoltre garantita la regolare effettuazione di tutti i voli (anche i charter) programmati in partenza, secondo gli orari pubblicati, nelle fasce orarie 7.00-10.00 e 18.00-21.00 nonche' dei voli internazionali in arrivo entro mezz’ora dalla scadenza delle predette fasce. Nelle ore al di fuori delle fasce orarie 7.00-10.00 e 18.00-21.00, in caso di sciopero del personale dipendente delle compagnie aeree e' garantita, per ogni compagnia aerea: - l’effettuazione di un volo intercontinentale in partenza per continente; - un collegamento mono-giornaliero da e per le isole da ciascun aeroporto nazionale servito; - i voli charter di collegamento con le isole, regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. Tutte le informazioni sugli scioperi vengono pubblicate sul sito della Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali:http://www.commissionegaranziasciopero.it PACCHETTI TURISTICI In caso di viaggi organizzati (dove al viaggio e' abbinato l'alloggio e servizi accessori come le escursioni, etc) la normativa di riferimento e' il Codice del Consumo (d.lgs. 206/05). Tutte le informazioni, con nostra modulistica pronta, si trovano in questa scheda pratica: I PACCHETTI VIAGGIO http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40738 FONTI NORMATIVE - Convenzione di Varsavia del 12/10/1929 per l’unificazione di alcune regole relative al trasporto aereo internazionale, nel testo modificato dal protocollo dell’Aja del 28/9/1955. - Legge 146/1990 modificata dalla Legge 83/2000 “Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione della Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge”. - Convenzione di Montreal del 28/5/1999 per l’unificazione di alcune regole relative al trasporto aereo internazionale. - Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’art. 2, comma 2, Legge n. 146/1990 come modificata dalla Legge n. 83/2000 nel settore del trasporto aereo (Deliberazione n. 1/92 del 19/07/2001 Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. - Regolamento (CE) n. 889/2002 che modifica il Regolamento (CE) n. 2027/97 sulla responsabilita' del vettore aereo in caso di incidenti. - Regolamento (CE) n. 261/2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato. - Regolamento (CE) n. 785/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativo ai requisiti assicurativi applicabili ai vettori aerei e agli esercenti di aeromobili. - Regolamento (CE) n. 2111/2005 relativo all’istituzione di un elenco comunitario di vettori aerei soggetti a un divieto operativo all’interno della Comunita' e alle informazioni da fornire ai passeggeri del trasporto aereo sull’identita' del vettore aereo effettivo e che abroga l’art. 9 della Direttiva 2004/36/CE. - Decreto legislativo 69/2006 recante "Disposizioni sanzionatorie per la violazione del Regolamento (CE) n. 261/2004 (...)". - Regolamento (CE) n. 1107/2006 relativo ai diritti delle persone con disabilita' e delle persone a mobilita' ridotta nel trasporto aereo. - Decreto Ministeriale del 24/7/2007 n. 107/T recante "Designazione dell’organismo responsabile dell’applicazione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, n. 1107, concernente i diritti delle persone con disabilita' e delle persone a mobilita' ridotta nel trasporto aereo". - Decreto legislativo 197/2007 recante "Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 785/2004 relativo ai requisiti assicurativi applicabili ai vettori aerei e agli esercenti di aeromobili". - Regolamento (CE) n. 820/2008 che stabilisce talune misure di applicazione delle norme di base comuni sulla sicurezza dell’aviazione. LINK UTILI - Testo della carta dei diritti del passeggero con utili tabelle di facile consultazione: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=49168 - Testo del Regolamento Ce 261/04: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=151047 - Sito ENAC: http://www.enac.gov.it/I_Diritti_dei_Passeggeri/index.html (Rita Sabelli) ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Quindicinale di riflessione per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze di: Annapaola Laldi LA BANCA DEL TEMPO: PER AVERE (E DARE) UN CREDITO PRESSOCHE' INESAURIBILE Nelle mie noterelle del 15 dicembre 2008 http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=243449 fra i diversi libri presentati, inserii anche Vivere senza soldi della tedesca Heidemarie Schwermer (nella foto), soprattutto perche' ai primi di quel mese aveva ricevuto il "Premio Tiziano Terzani" che, almeno a Firenze, e' un riconoscimento piuttosto importante. Libro e autrice li conoscevo, infatti, piuttosto bene; il primo perche' lo avevo tradotto con passione e piacere nel corso del 2007 e la seconda perche', alla fine dello stesso anno, l'avevo accompagnata in giro per Firenze e dintorni a presentare la sua opera. Non immaginavo pero' che di li' a pochissimo tempo questo libro potesse rappresentare sempre di più una vera e propria, concreta "dritta" per tante persone che si trovano a vivere il dramma della perdita del lavoro. Del resto, l'idea iniziale di Schwermer, cioe' la creazione del Circolo "Dai e prendi", dove si pratica lo scambio di oggetti e prestazioni, era stata mutuata proprio da un'esperienza che, agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, si stava svolgendo in una cittadina del Canada, dove la chiusura di una fabbrica, che dava lavoro a quasi tutta la popolazione, rischiava di mettere alla disperazione l'intera comunita'. Da noi, questo tipo di esperienza e' nota, appunto, come "Banca del tempo", e in alcune parti d'Italia, come, per esempio, la Toscana, e' gestita anche con l'appoggio delle Amministrazioni comunali. Ricordo dunque ancora una volta questo libro -Vivere senza soldi- per proporre oggi, col gentile permesso della casa editrice, quella parte che mi sembra piu' adatta al momento attuale, e cioe' l'intervista a un disoccupato di lungo periodo e la lettera che Heidemarie Schwermer si senti' di inviargli dopo averla letta. Mentre rimando all'Appendice per altre informazioni sul libro e sull'autrice, mi preme far presente che Schwermer, dal 1996, vive davvero senza soldi, in modo itinerante, e dando, in cambio dell'ospitalita' che riceve, non piu' tanto una prestazione diretta come la custodia dell'abitazione di chi e' in viaggio/vacanza o l'aiuto a bambini e anziani, quanto piuttosto una prestazione rivolta a una cerchia piu' vasta di persone, come, per esempio, tenere conferenze e offrire consulenza psicologica a chi gliela richiede (Schwermer e' una psicoterapeuta e, prima di decidere di vivere senza soldi, aveva uno studio bene avviato); così facendo, in pratica, chi la ospita contribuisce a creare un piu' vasto scambio di relazioni. Mi preme anche ricordare che cio' che viene qui proposto intende essere semplicemente una "dritta" e non certo una ricetta di vita, cosa che, oltre tutto, non sarebbe nello spirito dell'autrice; ella infatti non vuole assolutamente convincere gli altri a fare come lei. Anzi. Il suo messaggio e' esattamente l'opposto: Conosci te stesso, te stessa, scopri qual e' il tuo compito nella vita, il tuo posto nel mondo e agisci di conseguenza. Ecco dunque da: Heidemarie Schwermer, Vivere senza soldi (traduzione di Annapaola Laldi), Editrice Aam Terra Nuova, Firenze 2007, pp. 131-135, i brani annunciati, dal titolo: "Il disoccupato di lungo periodo" (l'intervista al disoccupato francese Georges) e "Invertire la polarita'", che e' la lettera, con cui Schwermer invita Georges a guardare le cose in modo diverso per poter riprendere in mano le redini della propria vita. "Il disoccupato di lungo periodo L'intervista che segue mi e' arrivata con Internet. Il mio amico Rudi Eichenlaub l'ha fatta a un cosiddetto disoccupato di lungo periodo, il francese Georges di Muelhausen. D'accordo coi due interessati la ripropongo qui nella sua forma integrale, perche' Georges sta per milioni di altre persone che da molti anni non hanno lavoro, non sono praticamente piu' considerate collocabili e quindi sono emarginate rispetto alla nostra struttura sociale. "L'ultimo giorno di agosto mi incontro con Georges davanti ai Grandi magazzini di Muehlhausen. E' tutto il giorno che piove e il nostro umore corrisponde al tempo. Georges ha 48 anni, ma non e' il ritratto della salute. Lo conosco da due anni, perche' fa parte dei fondatori del VETO. Ammiro la sua buona conoscenza del tedesco e vorrei sapere di piu' di lui e della sua vita. Rudi: Georges, che cosa fai in una giornata di pioggia come questa? Sei un disoccupato felice? Georges: No, non sono felice. In parte passo il tempo, per esempio, al mercato, dove compro un paio di sciocchezze, chiacchierando coi venditori. In parte non posso neppure lasciare tutta sola mia madre che ha 80 anni. Se non ci fossi io, dovrebbe andare in una casa di riposo. Rudi: E' da tre anni che sei senza lavoro. Che cosa facevi prima? Georges: Dal 1972 al 1978 ho fatto l'elettricista nell'impresa edile SACM, ma poi, a ondate, hanno licenziato della gente, e fra questa c'ero anch'io. In quell'azienda non guadagnavo male, e anche per i primi due anni il sussidio di disoccupazione e' stato tale da farmi tirare avanti bene. Rudi: E oggi come stanno da voi le cose con la retribuzione? Che cosa ricevi tu ora e da chi? Georges: All'inizio paga l'assicurazione ASSEDIC. Ma la cifra diminuisce anno dopo anno, e alla fine si approda alla RMI (Revenu minimum d'insertion). Quest'ultimo e' pagato dallo Stato, e, dal nome, si potrebbe pensare a un "reddito di base" e a un "sussidio di reinserimento". Ma non e' questo il caso. Prova a vivere con 80 franchi (ca. 11,25 euro) al giorno (senza indennita' di residenza), e questo in una prospettiva a lungo termine. Ci puoi ancora mangiare e vestirti, ma fare qualcosa con gli amici, viaggiare e avere un computer, e' tutto tabu'. Per fortuna non fumo e non bevo. Alla DDTE, un ufficio di Muehlhausen, ti possono chiedere di dimostrare che stai cercando lavoro. Essere costretti ad accettare qualunque cosa, anche se non e' assolutamente quella adatta, per fortuna da noi questa situazione non si da'. Rudi: Allora tu hai abitato per tutto il tempo solo da tua madre? Non hai trovato piu' nessun lavoro? Non puoi fare una riqualificazione per un nuovo lavoro, in cui avere piu' opportunita'? Georges: Quante domande! No, nel frattempo ho vissuto anche con delle partner. Purtroppo la cosa non e' mai durata molto. In questo momento mi devo arrangiare abitando da mia madre, anche se spesso e' una cosa che mi pesa. Ho anche rilavorato alcune volte. In un vivaio, ma non e' andata bene per motivi di salute, oppure una volta, attraverso un agenzia per il lavoro temporaneo, ho lavorato un paio di settimane a Loerrach. Piu' di tutto mi sarebbe piaciuto un posto come guida turistica a Colmar; l'ho fatto qualche volta temporaneamente, ma non ho il titolo di studio richiesto per questo lavoro. Ah, si', la riqualificazione. Per esempio, ho imparato privatamente il tedesco e ho preso addirittura un diploma a Friburgo, e poi ho imparato anche a tenere la contabilita'. Queste cose qui le devo organizzare da me e a mie spese. Per altre cose i soldi che ho non bastano. Le capacita' le avrei, si'. Le riqualificazioni da noi sono assunte dalla AFBA. Ma o non hai i prerequisiti scolastici giusti oppure ti vogliono mandare in un'altra citta', perche' il corso, per il quale vieni accettato, guarda caso a Muehlhausen non si tiene. E' una faccenda senza prospettive. Rudi: Non suona molto bene. Ma tu non sei affatto scoraggiato. Per come ti conosco io, sei una persona molto impegnata. Georges: Oltre a quegli incontri, in cui ci siamo conosciuti, collaboro da volontario alla Croce rossa e alla Caritas. Con Daniel, dell'organizzazione dei disoccupati AC!, facciamo la rivista "ACC-… contrecourant" che esce dieci volte all'anno e si finanzia con gli abbonamenti. E' una rivista critica che chiama i problemi col loro nome, e io sono presente a tutte le riunioni di redazione. Se va bene, a dicembre andro' con loro anche a Nizza [incontro dei capi di governo UE] alla protesta di massa dei disoccupati e di quelli che lavorano in nero. Rudi: Potresti dire qualche parola anche sull'organizzazione dei disoccupati VETO? Georges: La mia esperienza e' che da noi un pugno di gente si affatica in tutte le organizzazioni possibili, e che sono sempre gli stessi e non crescono di numero. Nel VETO, in realta', non siamo molti, ma abbiamo almeno l'opportunita' di guardare oltre i confini, di vedere le cose analoghe che ci sono in tutti i paesi, ma anche capire dove ci vogliono ridurre al minimo comun denominatore. Invertire la polarita' Di che cosa si lamenta Georges? Principalmente di avere troppo pochi soldi e non una vera occupazione e non gli piace tanto neppure coabitare con la madre. D'altra parte dice che, senza di lui, la madre dovrebbe andare in un istituto. Il destino di Georges mi ha dato molto da pensare, e gli ho scritto la lettera che segue. Caro Georges, tu hai fatto di necessita' virtu', ma senza apprezzarla come si deve. Tu preservi tua madre dal vivere in un istituto, il che per lei e' senz'altro una bellissima cosa. Dato che a un certo punto hai deciso di abitare con lei, bisogna che tu lo faccia anche nel modo giusto. Naturalmente non so dove stiano i tuoi problemi con la casa. Forse non hai una buona intesa con tua madre? In tal caso ora avresti la possibilita' di lavorarci sopra. Potresti analizzare le tue reazioni, e' una cosa molto appassionante e divertente. E' certo che ci sono dei motivi che ti fanno tornare comodo vivere da tua madre. Paghi meno affitto o addirittura nessuno, questo naturalmente non lo so, ma ad ogni modo si tratta di trarre il meglio da ogni situazione. Se invece la trovi insopportabile, dovresti cambiarla. Capisci cosa intendo? Tutto dipende dal modo in cui si considerano le cose, e ciascuno ha la possibilita' di cambiare la propria vita. Consideriamo dunque il problema successivo: i soldi che hai a disposizione sono troppo pochi e dici che bastano per mangiare e vestirti. Del necessario, dunque, sei provvisto. Quale lusso ti manca? Annota quello che ti piacerebbe. Una delle mie idee nuove e' quella di dare a tutte le persone, dovunque siano, la possibilita' di esprimere i loro desideri. Cosi' che si possa arrivare dovunque allo scambio e alla condivisione. Se tu, dunque, lavori alla Croce Rossa, potresti sistemare li' un tabellone "Dai e prendi", sul quale chiunque possa attaccare due annunci, uno per cio' che vorrebbe, e uno per cio' che offre. In questo modo puoi ricevere tutto quello che consideri necessario senza spese di amministrazione ne' controlli. Nel caso che cio' ti sembri troppo complicato, ti potresti collegare con uno dei circoli di scambio gia' esistenti. Ce ne sono gia' in ogni citta', sicuramente anche in Francia. Dato che sei un artigiano, per te ci saranno di sicuro molte possibilita' di scambio. Veniamo adesso alla tua situazione lavorativa. Da tredici anni sei disoccupato, pero' ti dai da fare in diverse occupazioni. Io credo in un futuro migliore, in cui la gente, comunque, non fara' piu' per otto ore consecutive delle cose che forse non sono neppure particolarmente sensate, ma che, al contrario, sara' richiesta flessibilita' e varieta'. Credo anche che organizzeremo le nostre giornate in modo che ogni minuto ci appaia dotato di senso. Per me, ad esempio, sarebbe ormai un'idea spaventosa dovermi dedicare ogni giorno a un lavoro fisso, fare le vacanze solo una volta all'anno e dover pianificare tutto in precedenza. Il modo in cui vivo adesso mi piace molto di piu' perche' faccio soltanto quello che mi fa anche piacere. Ebbene, dato che a ogni persona fa piacere una cosa diversa, faresti bene ad annotare i tuoi desideri e poi, passo dopo passo, metterti a realizzarli. Rispetto al tuo lavoro politico non c'e' niente da obiettare, una cosa del genere e' pure importante. Comunque non dovresti farti illusioni sulla sua efficacia. Quando abitavo a Geesthacht, fu progettata la centrale nucleare di Kruemmel, a cinque chilometri di distanza. Partecipai a tutte le manifestazioni di protesta, la solidarieta' degli altri dimostranti mi fece bene, ma non abbiamo concluso niente. La centrale e' stata costruita ed emette le sue brave radiazioni. I politici sono smarriti esattamente come i disoccupati. I posti di lavoro vengono eliminati nel corso di un processo di razionalizzazione, le persone sostituite dalle macchine. Potrebbe quasi sembrare che noi siamo diventati superflui, ma non e' vero perche' ciascuno e' indispensabile. Tu sei importante per la tua rivista, per tua madre e per tutte le altre cose che stai facendo; tu hai un grande valore e io ti sono riconoscente per il fatto di aver potuto leggere la tua intervista. Per favore, non pensare che ti voglia insegnare qualcosa. I tuoi sentimenti e sensazioni sono legittimi, e non voglio toglierteli. Credo solo che molti non riescano a riconoscere la via d'uscita che, a volte, e' vicinissima. Sai, Georges, spesso non manca che un'inezia, un minimo cambiamento di visuale perche' la gioia possa irrompere nella vita". APPENDICE Riporto qui di seguito la parte delle noterelle del 15.12.2008, dal titolo: " Della serie: regalando un libro si casca sempre in piedi (o quasi…), in cui viene presentato il libro Vivere senza soldi e la sua autrice " Vivere senza soldi. Ovvero: l'esperimento/esperienza ormai ultradecennale di Heidemarie Schwermer E ora vengo al libro di cui anch'io sono parte,dato che ne ho caldeggiato la pubblicazione in italianoe l'ho anche tradotto. Si tratta di Heidemarie Schwermer, Vivere senza soldi , Editrice Aam Terra Nuova, Firenze, 2007, che, come ho gia' accennato, e' risultato vincitore del "Premio letterario Firenze per le Culture di Pace, dedicato a Tiziano Terzani" (consegnato il 14 dicembre 2008). Heidemarie Schwermer e' una signora tedesca, nata nel 1942 nell'allora Prussia Orientale (dal dopoguerra Unione Sovietica, oggi Lituania), che, a soli due anni, divenne profuga con milioni di altri tedeschi di quella zona, che, fuggendo di fronte all'esercito russo, cercarono rifugio nel "resto della Germania", cioe' nella Germania ovest. Nella sua infanzia, vissuta poveramente nel nord della Repubblica federale, disse solennemente a se stessa che avrebbe fatto di tutto perche' nel mondo non ci fossero piu' le ingiustizie e le umiliazioni che stava patendo lei; una promessa che di tanto in tanto e' riaffiorata nel corso della sua vita e che, dichiara apertamente, e' alla base della scelta di vivere senza soldi, iniziata, come esperimento di un anno, nel 1996. Quell'anno, infatti, lascio' il suo appartamento, regalo' libri, mobili e altri oggetti di casa, chiuse lo studio di psicoterapeuta della Gestalt, che aveva aperto alcuni anni prima, dopo aver fatto prima la maestra elementare e poi la terapeuta del movimento, e disdisse anche, come ultimo trepidante passo, l'assicurazione sanitaria. Da allora, come scrive nel libro, pubblicato in Germania quando l'esperimento durava da quattro anni, e come conferma adesso ogni volta che glielo si chiede, la sua vita ha acquistato moltissimo in fatto di qualita': "vivo", afferma,"senza paure, senza preoccupazioni, in una condizione di grande fiducia". Per comprendere meglio questo fatto, che ha certo dello straordinario, bisogna sapere che Heidemarie Schwermer ha fatto fin da giovane una vita molto basata su relazioni di scambio, per esempio sperimentando gia' negli anni Settanta del XX secolo quello che oggi si chiama "co-housing", in cui la coabitazione si fonde con il mantenimento di propri spazi privati. E' stato cosi', in gran parte, che ha potuto tirare su, da madre single, la figlia e il figlio avuti da un cileno, da cui divorzio' abbastanza presto. Ma non solo. Nel 1994 fondo' la "Centrale Dai e prendi" (Gib-und-Nimm-Zentrale), un circolo di scambio non solo di oggetti, ma anche di prestazioni artigianali e professionali, mutuando l'idea da un'esperienza che si stava svolgendo in una cittadina del Canada, dove la chiusura di una fabbrica, che dava lavoro a quasi tutta la popolazione, rischiava di mettere alla disperazione l'intera comunita'. L'esperienza, pur difficoltosa, di questo circolo (una sorta delle nostre "Banche del Tempo"), le dimostro' che il bisogno di denaro era diminuito drasticamente, e cosi', dato che ormai i figli volavano con le proprie ali, lei decise di osare l'impossibile…vivere, appunto, senza soldi. Ho conosciuto Heidemarie l'anno scorso a Firenze, quando e' venuta per la presentazione del suo libro, e ne ho ricavato l'impressione di una donna molto umana e molto determinata; sa ascoltare con attenzione, e nello stesso tempo afferma se stessa, la propria realta' con grande convinzione: d'altra parte tiene a precisare che non vuole assolutamente convincere gli altri a fare come lei. Anzi. Il suo messaggio e' esattamente l'opposto: Conosci te stesso, te stessa, scopri qual e' il tuo compito nella vita, il tuo posto nel mondo e agisci di conseguenza. Il suo, lei, lo ha trovato e testimonia questo fatto con pacata irresistibile fermezza. Il libro, che contiene la sua biografia degli oltre quarant'anni trascorsi fra la fuga all'Ovest nel 1944 e il 2000, e' molto onesto, perche' descrive apertamente le difficolta' incontrate in ogni fase della vita (da quelle legate all'insegnamento, a quelle vissute con i figli adolescenti, a quelle derivate dalle numerose relazioni di cui si e' sostanziata la sua vita specialmente quando ha intensificato lo scambio sostituendolo al denaro), e per questo e' un bel regalo che Heidemarie fa a chi lo legge. Perche' lei racconta anche i moti del suo animo con molta sincerita': confessa il proprio razzismo e la propria presunzione, che, a volte, con sorpreso sgomento, ha dovuto osservare senza veli proprio per rovesciarli e poterne fare punti di forza nell'allargare sempre piu' le sue relazioni col mondo circostante, senza piu' distinzioni fra ricchi e poveri, occupati e disoccupati, indigeni ed immigrati… Mi piace concludere questa presentazione con una frase che mi ha scritto nella sua piu' recente e-mail: "Ogni persona ha il diritto a un'esistenza piena e non deve sentirsi superflua". In questa frase e', a mio parere, la chiave del suo esperimento di vivere senza soldi, che non ha niente di ideologico, ma nasce dalla sua esperienza di vita, in cui a un certo punto ha scoperto che i soldi, da strumento neutro di scambio e anche di facilitazione della vita, sono diventati sempre di piu' uno strumento di discriminazione proprio sul piano esistenziale: chi li ha e' utile alla societa', chi non li ha diventa superfluo. Una pericolosa affermazione che sta, per esempio, sotto i reiterati, quanto stupidi, inviti dei nostri attuali governanti a consumare, a spendere perche' cosi' si fa del bene alla societa'… E chi proprio non puo' spendere e consumare che fa? Fa del male alla societa'? Ma scherziamo? Anche se certamente e' difficile cambiare drasticamente la vita come ha fatto Heidemarie Schwermer (e secondo me neppure del tutto auspicabile), il suo messaggio che si puo' vivere con meno denaro, stringendo relazioni piu' forti fra amici, fra vicini di casa, e allargandone il raggio anche con estranei attraverso le "Banche del Tempo", e' molto interessante, specialmente in questo momento, ed e' praticabile con piu' facilita' di quanto si pensi; basta osservare quanto gia' ci muoviamo spontaneamente in questa direzione (perche' anche questo facciamo, fra le altre cose), diventare coscienti di cio' e operare alcune correzioni di metodo. Sul libro Vivere senza soldi si puo' vedere la scheda apposita sul sito della casa editrice, che contiene anche un'intervista all'autrice: http://www.aamterranuova.it/article2626.htm NOTA Chi e' in grado di leggere il tedesco puo' visitare il sito di Heidemarie Schwermer http://projekte.free.de/gibundnimm dove si trova anche un aggiornamento sulla sua vita e attivita'. Sulle banche del tempo, fra le numerose segnalazioni che si trovano sui motori di ricerca, mi limito a indicare i due seguenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_del_Tempo http://www.tempomat.it/ ------------------------------------------- MEDICARE? Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Gli amici degli amici degli amici. Sempre piu' bisogni che soldi a disposizione Questa epoca di fine capitalismo ha il medesimo sapore di quella di fine comunismo. Vi sono persone che sostengono che gli allarmismi sulla recessione economica siano infondati e strumentali, altri, invece, la recessione la sentono con la cinghia che si stringe. Anche il terremoto e' cosi'. Una cosa e' sospettare anche con viva sensibilita' cosa possa significare, altra e' trovarsi con tutto che cade addosso. Chi sostiene che la recessione e' una burla, sicuramente e' uno di quelli che la paura della fame non lo sfiora, ha un nutrito numero di gonfi conti bancari, e non teme licenziamenti. Se a questi personaggi un po' bizzarri, si desse la possibilita' di decidere per nostro conto, la loro natura megalomane al limite dello psichiatrico, farebbe si' che, invece del necessario e urgentemente primario, si facesse l'esterioramente grande ed il vistosamente superfluo. Un esempio: il ponte sullo stretto, impresa "faraonica", costruita sulla terra piu' sismica d'Italia, quella a cavallo tra Reggio Calabria e Messina. Desidereremmo capire se qualche prestigioso giornalista della nostra stampa, abbia voglia di prodigarsi nel comprendere lo stato delle infrastrutture esistenti non solo a Reggio Calabria e a Messina, ma in tutta la Calabria ed in tutta la Sicilia. Se si facesse cio', l'impresa del faraone apparirebbe tale, cioe' una "piramide", "cattedrale nel deserto". Al Sud manca ogni dignitosa infrastruttura, anche quelle piu' elementari, come la rete idrica e l'acqua nei rubinetti. In molte zone il cittadino deve pagare anche il "pizzo" a certi personaggi per l'erogazione del primo bene, l'acqua; quello che questo Governo ha immediatamente privatizzato, amplificando tali fenomeni. In una famiglia normale, dove il capofamiglia non sia un soggetto da T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio), comprenderebbe bene che in circostanze nella quale i budget economici si restringono, bisognerebbe razionalizzare le priorita' dei bisogni, altrimenti il risultato sarebbe un pericoloso stillicidio. Cosa ha, se non di imbecille, uno che accresca la volumetria della casa, impegnando preziose risorse economiche quando quel denaro dovrebbe essere utilizzato per non finire inghiottito al prossimo terremoto? Rimaniamo fagocitati dagli eventi, per poi piangere lacrime di coccodrillo. In Giappone lo stesso terremoto che ha raso al suolo mezzo Abruzzo, cagionando morti, rovine e deserto, sarebbe stata una scoreggia. Ma siamo fatti cosi', questa e' l'Italia, adesso e' tempo di solidarieta', di discorsi istituzionali, di lutti, di lacrime e di preghiere, poi il dimenticatoio fino al prossimo disastro. Oggi le complessita' che investono le societa' sono molto articolate. Ci sono delle emergenze che sono alla medesima base della esistenza umana. Tra le piu' importanti, al primo posto gli Ecosistemi, l'ambiente, ed il micro-clima. Basti pensare che l'Organizzazione Mondiale della Sanita' sostiene che il solo accrescimento di 1 grado della temperatura globale, aumenta il tasso di mortalita', pari ad una impennata del rischio del 3% , con ricadute devastanti sul piano bio-evolutivo della specie umana ed animale. E' chiaro che gli sviluppi sostenibili non possono restare tali, ma devono essere amplificati, canalizzando ogni risorsa in tale direzione, per evitare il peggio, soprattutto in un momento dove i bisogni umani sono cresciuti e le risorse economiche sono diminuite. Tutto quello che si dovra' creare per le necessita' primarie dell'uomo non puo' che essere sostenibile. Lo ha ben compreso il Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, dirigendo ogni sforzo allo sviluppo di tali fonti energetiche. Queste importanti decisioni dell'amministrazione Obama, a casa nostra rimangono nel dimenticatoio. Nel frattempo, ne discutono la Federazione Nazionale degli Ordini dei medici -FNOMCeO- e la organizzazione medica ISDE Italia Medici per l'ambiente. Gli obbiettivi ritenuti improrogabili quanto immediati, sono: promuovere la salute, la giustizia sociale e la sopravvivenza delle generazioni attuali e future, dei poveri e dei ricchi, a livello locale e mondiale; limitare i cambiamenti climatici dovuti alle attivita' umane incongrue; avviare riflessioni e proposte su un modello di sviluppo sostenibile. Questo governo vede a senso unico, e comunque solo le priorita' del "ponte sullo stretto" e le "centrali nucleari". Se ne dovranno assumere ogni responsabilita' verso le future generazioni. In tempi meno sospetti, era il 2004, a Copenhagen si erano riuniti esperti di diversi settori, discutendo sulla fame del mondo, nutrizione, acqua, infezioni e malattie, problemi ambientali, instabilita' e crisi finanziarie. Furono redatti 10 rapporti scritti, e poi furono messi a confronto con 8 esperti famosi economisti mondiali, formulando la domanda di dove avrebbero speso nell'immediato i soldi, che sarebbero stati 50 miliardi di dollari. L'originaliita' della domanda consisteva nel valutare la possibilita' di accorciare i costi-benefici, spostando l'ago della bilancia verso il massimo beneficio al minor costo. Alla fine, su 17 capitoli di intervento prioritario, ne vennero scelti solo 4 e, in ordine di priorita', furono: - la lotta contro l'HIV (investendo 27 miliardi di dollari in otto anni si sarebbe dovuto salvare trenta milioni di persone dall'infezione. Il rapporto costi/benefici era enorme essendo valutato in cinquecento volte); - un programma per combattere la malnutrizione, l'anemia, la mancanza di vitamine e minerali; - la raccomandazione di ridurre le barriere doganali ed eliminare i sussidi all'agricoltura era al terzo posto. Risultato: 2.400 miliardi di dollari all'anno di benefici economici a favore prevalentemente dei Paesi sottosviluppati e dei consumatori. Un rapporto costi/benefici infinito perche' l'unico investimento richiesto per questo programma sarebbe stato la buona volonta' ed il buon senso di governi e politici; - al quarto posto la lotta alla malaria, dove 10 miliardi di investimento avrebbero migliorato la salute (o avrebbero salvato la vita) di intere popolazioni con un evidente aumento della produttivita' di vastissime zone; - agli ultimi posti della graduatoria e delle priorita' v'erano programmi per l'immigrazione e quelli relativi al clima, incluso il protocollo di Kyoto Motivazione: i costi e gli investimenti secondo gli esperti eccedevano i benefici realizzabili. Sappiamo come le cose andarono, eravamo in piena guerra mediorientale, e soprattutto all'Amministrazione Americana c'era George W. Bush, il mondo si era fermato nel tempo. Oggi le priorita' sono cambiate, crediamo che gli ecosistemi e la lotta alle calamita', che dagli squilibri di esso dipendono, siano prioritarie. Gli sforzi come gli investimenti devono dirigersi con tenacia in tale direzione. Ne e' convinta anche l'organizzazione mondiale della sanita, OMS, che spiega quanto sia prioritario ed urgente che ogni Paese diriga e converga gli sforzi economici nel sostenere i massimi standard della assistenza sanitaria. La qualcosa significa ospedali all'avanguardia, e soprattutto -con un mondo sotto la costante minaccia degli effetti devastanti dei mutamenti climatici, di terremoti ed eruzioni vulcaniche e dei conflitti armati- ospedali che non si sbriciolano al primo brivido di terremoto, per essere il punto di riferimento per ogni bisogno, in caso di gravi calamita'. Vediamo se questo governo ascoltera' l'esperienza della Organizzazione Mondiale della Salute, cosi' come quella dei medici Italiani. Noi ne dubitiamo. Ne dubitiamo perche' questo governo e' il primo in assoluto dove si esercita l'omologazione delle idee attraverso filtri e controlli sui media; e' il primo in assoluto dove si esercita il culto dell'uomo forte; e' in assoluto il governo dove la voce della gente non vale niente, compresa quella dei parlamentari, tanto che il Presidente Silvio Berlusconi intenderebbe dare voce solo ai capigruppo. Soprattutto favori agli amici, solo favori e basta: l'ospedale San Salvatore dell'Aquila? Chi lo ha costruito signor Presidente del Consiglio? E' venuto giu' come un fuscello, altro che raccomandazioni dell'OMS. L'Italia e' una Repubblica dalle banane lunghe, anzi meglio dagli amici lunghi. Per ultimare i lavori ci hanno impiegato 37 anni e speso 10 volte di piu' di quanto concordato agli inizi, ma chi costruiva? Si'! Chi costruiva il castello di sabbia? Ci fu nel 2000 anche una interrogazione parlamentare circa i tempi lunghissimi di consegna, le spese faraoniche e lo scarso materiale utilizzato, in altre parole si sapeva tutto sin dal primo giorno. Ecco ve lo diciamo noi, a costruire il castello di sabbia, fu la piccola ditta poco conosciuta, l'Impregilo. Fa parte della catena degli amici degli amici. Una azienda che ha tra i suoi consiglieri di amministrazione persone del calibro di Beniamino Gavio (Societa' iniziative Autostradali), Andrea Novarese (Gemina Spa), Giuseppe Piaggio e Claudio Cominelli, che sono anche consiglieri di amministrazione della Atlantia (la ex Autostrade Spa) del gruppo Benetton. In Atlantia, Piaggio e Cominelli siedono di fianco a Alberto Clò, che a sua volta e' consigliere della Italcementi, che vede nel consiglio di amministrazione anche Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria. Oltre a loro, nel consiglio di amministrazione siede anche Nicola Fallica, a sua volta consigliere di amministrazione della Immobiliare Lombarda della famiglia Ligresti. Questi nomi, non vi tornano nuovi, perche' facevano parte del "gruppo di amici" durante "l'operazione Alitalia". L'Impregilo, la medesima azienda che sta costruendo l'alta velocita' tra Milano e Napoli e tra Torino e Venezia. Quella stessa che sta ammodernando (come ha ammodernato l'ospedale San Salvatore?) la Salerno-Reggio Calabria, per cui ha appena chiesto un prolungamento di tre anni per la consegna dei lavori. Quella stessa a cui il governo fa di tutto nei suoi poteri per affidare i lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e delle nuove centrali nucleari. Voi credete, che quei due bimbi ricoverati in pediatria all'ospedale san Giuliano dell'Aquila, morti schiacciati sotto le macerie, avranno mai giustizia? ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Testamento biologico e amministrazione di sostegno Dopo i provvedimenti giudiziali di Modena, abbiamo provato a chiedere al Giudice Tutelare di Firenze di nominare un amministratore di sostegno per il nostro vice-presidente Pietro Yates Moretti, affinche', in caso di sua incapacita', potesse far sua vece per il rispetto delle volonta' sul proprio fine vita. Non ci siamo riusciti e adesso reclameremo il rigetto alla Corte d'Appello di Firenze. Vediamo perche' il Giudice tutelare ha ritenuto di non poter accogliere la domanda e perche', a nostro avviso, si tratta di una decisione sbagliata. Le norme E' necessaria preliminarmente una breve premessa in punto di diritto: l'art. 404 c.c. prevede la possibilita' di nominare un amministrazione di sostegno per colui che "per effetto di una infermita' ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilita', anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, puo' essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio". l'art. 406 c.c. Indica i soggetti che possono ricorrere al Giudice tutelare per la nomina dell'amministratore: "Il ricorso per l'istituzione dell'amministrazione di sostegno puo' essere proposto dallo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato, ovvero da uno dei soggetti indicati nell'articolo 417. Se il ricorso concerne persona interdetta o inabilitata il medesimo e' presentato congiuntamente all'istanza di revoca dell'interdizione o dell'inabilitazione davanti al giudice competente per quest'ultima”. l'art. 408 c.c. Prevede la possibilita' di "designare” anticipatamente il proprio amministratore, in vista di una eventuale incapacita': "La scelta dell'amministratore di sostegno avviene con esclusivo riguardo alla cura ed agli interessi della persona del beneficiario. L'amministratore di sostegno puo' essere designato dallo stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacita', mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata. In mancanza, ovvero in presenza di gravi motivi, il giudice tutelare puo' designare con decreto motivato un amministratore di sostegno diverso. Nella scelta, il giudice tutelare preferisce, ove possibile, il coniuge che non sia separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, il parente entro il quarto grado ovvero il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.Le designazioni di cui al primo comma possono essere revocate dall'autore con le stesse forme. " L'interpretazione del Giudice Tutelare di Firenze Posto che e' possibile scegliere, atto pubblico o scrittura privata, un proprio futuro amministratore di sostegno, e che detta scelta e' vincolante nella futura ed eventuale procedura giudiziale di nomina, non e' dato al cittadino richiedere che detta "investitura” sia preventiva al proprio stato di incapacita', e sancita con decreto del giudice. Insomma, in altre parole, al giudice si puo' ricorrere solo se e quando si cadra' nella malattia inabilitante. Detta interpretazione non solo riduce la portata delle norme, creando un ingiustificabile gap di tutela per l'incapace, ma a ben vedere contrasta apertamente con i principi generali dell'ordinamento sostanziale e processuale, oltre che con il dettato delle norme di cui al 404 c.c. e seguenti. Cosa accade, infatti, al soggetto che cade in incapacita' nelle more della nomina di un amministratore di sostegno? Ricordiamo che la norma consente al Giudice di decidere entro sessanta giorni dalla presentazione del ricorso, e che detto termine e' ovviamente ordinatorio. E' dunque impossibile ottenere un provvedimento di nomina in tempo reale. Chi lo rappresenta proprio in quei momenti di urgenza (i primi al sopravvenire dell'incapacita') ove spesso si decidono le sorti del suo fine vita? Si potrebbe obiettare che chi fosse in possesso della nomina di cui all'art. 408, scrittura privata o atto pubblico che sia, sia gia' "investito” della possibilita' di rappresentare il soggetto incapace. Ma cosi' non e'. Le norme civilistiche che regolano la tutela degli incapaci, difficilmente si concilierebbero con quelle relative della generica (o anche specifica) procura e rappresentanza. Si tratta infatti di decisioni personalissime e troppo indefinite (si puo' delegare anche la mera scelta e non il singolo atto) per costituire oggetto di "mandato” privatistico. E' evidente che allo stato un medico tutt'al piu' prenderebbe in considerazione dette volonta' (secondo quanto prevede anche la convenzione di Oviedo) ma certo non farebbe sottoscrivere alcun consenso informato all'amministratore indicato, o non lo riterrebbe rappresentante del paziente. Occorrerebbe, per dare validita' a dette scritture, proprio quella legge sul testamento biologico, ovvero una espressa previsione normativa sulla vincolativita' delle dichiarazioni anticipate di trattamento cosi' rese. In altre parole, occorrerebbe una legge che attua, decidendone forme precise, il testamento biologico, cosi' come il codice civile attua e conferisce validita' al testamento olografo, per atto pubblico ecc.... Del resto il Giudice ha ritenuto detta designazione per atto pubblico o scrittura privata valida ai soli fini della scelta dell'amministratore, riconoscendone la natura "strumentale” al futuro ed eventuale procedimento giudiziale di nomina. In altre parole, fin tanto che non si e' incapaci, le scritture in questione non hanno alcun valore ne' alcun effetto giuridico. Perche' non sarebbe possibile precostituirsi un titolo di rappresentanza finalizzato alla tutela nei momenti di futura incapacita'? A parere del Giudice, la legge prevede l'attualita' della situazione di incapacita' perche' l'art. 404 c.c. usa il termine "...si trova”. Tale interpretazione letterale, oltre che contrastare con quanto previsto all'art. 406 c.c. come vedremo, contrasta in primo luogo con la natura di volontaria giurisdizione della procedura di nomina dell'amministratore di sostegno, nonche' con i principi generali del nostro ordinamento processual-civilistico. Gli spazi della tutela giurisdizionale coprono non solo i contenziosi o le questioni gia' "esplose”, ma anche quelle che potrebbero esplodere. Si pensi a tutte le azioni di accertamento, o anche a provvedimenti quali il cosiddetto fratto o licenza per finita locazione. Insomma, e' nella logica del processo civile trattare casi che non hanno vera e propria attualita', ma che mirano a precostituire una situazione giuridicamente rilevante in vista di un possibile evento, contenzioso o meno che sia. Non si comprende dunque perche' cio' non debba avvenire proprio in vista un evento quale la propria incapacita'. L'interpretazione del Giudice contrasta, infine, con le norme stesse che regolano la nomina dell'amministratore, di cui all'art. 406 c.c.: "Il ricorso per l'istituzione dell'amministrazione di sostegno puo' essere proposto dallo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato, ovvero da uno dei soggetti indicati nell'articolo 417”. Cosi' statuendo, il legislatore ha chiaramente inteso consentire anche al soggetto che non e' incapace, di nominare un amministratore anche al soggetto pienamente capace di agire e di intendere e volere. Altrimenti non avrebbe usato la congiunzione "anche” che invece ha voluto utilizzare. Per questi motivi, e supportati dalle recenti pronunce giudiziali (1) e della numerosa dottrina che si e' spesa sull'argomento, procederemo a reclamare alla Corte d'Appello di Firenze il provvedimento, nella speranza che venga riformato. (1) sentenza del giudice di Modena: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/decreto-modena-amm-sostegno.pdf ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Quindicinale su come macro e micro economia incidano sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Stralci di ordini professionali Relazioni, analisi, suggerimenti e censure: tutto e' inutile, nulla scardina il potere degli ordini professionali in Italia. Basta leggere gli stralci di quanto ha scritto negli anni l'Antitrust e le reazioni degli ordini all'ultima indagine conoscitiva dell'Autorita'. I cosiddetti professionisti, mentre il mondo cambia, difendono il loro fortino fatto di tariffe minime, esame di Stato, codici deontologici, divieto di pubblicita' e di costituire societa' tra professionisti. Difendono il loro fortino corporativo immaginato e istituzionalizzato dal regime fascista. Anno 1997. L'Autorita' rileva come, in generale, la protezione e l'eccesso di regolamentazione dei mercati possano ostacolare lo sviluppo delle attivita' produttive e dell'offerta di servizi, limitando l'ingresso di nuovi soggetti e bloccando l'evoluzione dell'offerta verso equilibri piu' coerenti con le esigenze della domanda e con le opportunita' tecnologiche disponibili. L'effetto complessivo di queste politiche e' il venir meno dei naturali incentivi esistenti in una struttura concorrenziale volti sia ad incrementare i tassi di produttivita' e di produzione dell'attivita' sia ad introdurre innovazioni. Al riguardo, la variegata esperienza europea indica che i Paesi caratterizzati da assetti regolamentativi piu' rigidi, come l'Italia e la Grecia, sono anche quelli che registrano i tassi di crescita del reddito piu' modesti, con conseguenze negative sui livelli occupazionali. Anno 1999. … Il regime di esclusiva delle attivita' professionali e il sistema degli ordini dovrebbero rivestire carattere di eccezionalita': dovrebbero essere limitati soltanto a quelle attivita' professionali il cui esercizio e' congiuntamente caratterizzato dal riferimento a principi e valori costituzionali (quali il diritto alla salute e alla difesa), da una elevata complessita' delle prestazioni che impedisce agli utenti di valutare, anche ex post, la qualita' del servizio e la congruita' con i prezzi praticati, nonche' dalla particolare rilevanza dei costi sociali conseguenti ad una inadeguata erogazione della prestazione. Al di fuori di tali ipotesi, come avviene in altri Paesi, il sistema delle associazioni private tra professionisti -che, in presenza di determinati requisiti, possono conseguire il "riconoscimento" dallo Stato- dovrebbe costituire la regola. Anno 2005. … L’Autorita' ritiene che la fissazione di tariffe fisse o minime non solo non sia riconducibile al perseguimento dell’interesse generale, ma non garantisca elevati livelli qualitativi nell’erogazione della prestazione, sottraendo al contrario, al libero professionista, la disponibilita' di un’importante variabile nelle proprie scelte imprenditoriali. L’adozione di tariffe minime non rappresenta ne' un parametro di riferimento per il cliente che si trova a compiere le proprie scelte sul mercato, ne' un incentivo per il professionista ad offrire servizi qualitativamente migliori di quelli offerti dai propri concorrenti. Anno 2009. Trascorsi piu' di dieci anni dal primo intervento dell’Autorita' volto a promuovere la concorrenza nei servizi professionali, la riforma Bersani contenuta nell’art. 2 della legge n. 248/2006 ha costituito … un’occasione per procedere ad una verifica dello stato di recepimento dei principi della concorrenza negli ordinamenti deontologici professionali, considerato peraltro che, secondo la stessa legge Bersani, l’adeguamento dei codici deontologici sarebbe dovuto avvenire entro il 1 gennaio 2007. … In passato (2005) alcuni ordini professionali, tra cui l’Ordine degli architetti, l’Ordine degli avvocati e l’Ordine notarile, si erano mostrati disponibili ad introdurre nei rispettivi codici deontologici principi e regole pro-concorrenziali. Dall’indagine svolta e' emerso, invece, che l’apertura al cambiamento rilevata nel 2005, principalmente dagli ordini sopra menzionati, e' stata sostituita da un prevalente atteggiamento di chiusura nei confronti delle esigenze di modernizzazione imposte a livello legislativo e richieste, da oltre dieci anni, dall’orientamento antitrust nazionale e comunitario. Gli ordini compatti o quasi in difesa Rispetto all'indagine conoscitiva del 2009 dell'Antitrust, le reazioni degli ordini sono state … le solite: difesa delle loro 'peculiarita''. Tutte proiettate all'indietro, senza tener conto che entro la fine del 2009 la direttiva servizi numero 123/2009 dell'Unione europea dovra' essere attuata. Scrive l'Antitrust. Si noti che le reazioni di chiusura degli ordini alla riforma Bersani in materia di professioni non sono state mitigate dalla Direttiva Servizi (Direttiva n. 123/2006), che dovra' essere attuata entro la fine del 2009, che prevede l’abolizione dei divieti totali in materia di pubblicita' professionale e impone che i codici di condotta conformino al diritto comunitario la disciplina sulla pubblicita'. Antitrust: architetti, indagine viziata da pregiudizi ideologici (Ansa) - Roma, 23 mar - Il Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori esprime 'sconcerto per l'inizio di una nuova campagna di stampa antiordinistica artificiosamente indotta da toni e giudizi generali espressi dall'indagine Antitrust -che appare viziata da pregiudizi ideologici- in particolare in questo momento di crisi economica, e a fronte di una riduzione generalizzata di quasi il 50% delle tariffe nel nostro settore'. E' quanto si legge in una nota all'indomani delle conclusioni dell'indagine conoscitiva dell'Antitrust su 13 ordini professionali, avviata a gennaio 2007. Professioni: ingegneri, da Catricala' attacco gratuito. Stefanelli (Cni) chiede incontro a Berlusconi Roma, 24 mar.(Adnkronos) - "E' viziata da pregiudizi ideologici l'indagine conoscitiva condotta dall'Antitrust sugli Ordini professionali, considerati come vere e proprie caste con privilegi ingiustificati e a concorrenza zero". Lo ha detto, in una nota, il Presidente del Cni, Paolo Stefanelli che sullo stesso tema ha scritto direttamente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. 'In un periodo di continua ed intensa collaborazione con i Ministeri del Suo Governo sui temi della riforma universitaria, dello sviluppo, della sicurezza e dell'energia, viene pubblicata una indagine conoscitiva da parte dell'Autorita' Antitrust corredata da richieste di interventi del Legislatore nel sistema delle professioni in evidente e frontale contrasto con gli indirizzi provenienti dai suddetti ambienti governativi', si legge. 'Il Presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricala', ha infatti sparato a zero contro i professionisti e le loro categorie di rappresentanza facendo leva su una campagna di comunicazione priva di contraddittorio', ha sottolineato ancora Stefanelli che ha chiesto un incontro immediato al premier perche' soltanto il governo "puo' e deve rappresentare ed interpretare l'autentico interesse della collettivita', la tutela della quale rappresenta per noi l'unico privilegio che ci onoriamo di difendere'. Giustizia: Alpa ad Antitrust, riforma forense non corporativa (Ansa) - Roma, 25 mar - La proposta unitaria dell'avvocatura di aggiornamento professionale presentata lo scorso febbraio 'non ha finalita' conservative ne' corporative'. A pochi giorni dall'indagine dell'Antitrust sui 'privilegi' di 13 ordini professionali, il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, rivendica il fatto che l'intero impianto di riforma dell'avvocatura 'muove dalla definizione di valori' quali 'dignita' e decoro, indipendenza e autonomia, diligenza professionale e qualita' complessiva della prestazione'. In occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario forense, alla presenza del ministro della Giustizia Angelino Alfano, Alpa dichiara apertamente di non condividere le opinioni dell'Antitrust che 'auspica la soppressione di questi termini dal codice deontologico, quasi che si trattasse di una qualificazione ottocentesca limitativa della concorrenza e troppo discrezionale'. 'Cosi' come non condividiamo - aggiunge - l'auspicio di introdurre corsi di laurea professionalizzanti sostitutivi dell'esame di Stato'. La riforma non vuole 'chiudere i cancelli ai giovani' ma 'seguirli passo passo nella loro formazione'. 'Il controllo degli ordini, l'assicurazione obbligatoria della responsabilita' civile, la trasparenza e la semplicita' delle tariffe, le informazioni obbligatorie preventive forniranno ai clienti, imprese e consumatori - assicura Alpa - ogni garanzia per l'adempimento di una prestazione conforme alle attese'. Professioni: ordine farmacisti, da Antitrust rilievi di scarsa entita'. Mandelli, si riconosce che con confronto si possono evitare inutili contenziosi Roma, 21 mar. - (Adnkronos) - "E' consolante che, in un momento di crisi economica globale, che coinvolge anche l'Italia, almeno sul fronte delle professioni vengano notizie confortanti, visto che agli Ordini vengono mossi, alla fine, rilievi di scarsa entita'. Tra l'altro il Garante riconosce che, come nel caso dei farmacisti, con il confronto e la discussione si possono risolvere i punti controversi senza arrivare all'apertura di inutili contenziosi". E' il commento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi), alle conclusioni dell'Indagine conoscitiva sugli Ordini professionali condotta dall'Autorita' garante del mercato e della concorrenza. Mandelli, inoltre, evidenzia che nel caso delle restrizioni alla pubblicita', "ancora si mettono sullo stesso piano servizi rivolti alla salute e altri servizi professionali, sicuramente importanti ma con ben altro impatto sulla vita del cittadino. La promozione di beni e servizi nel campo della salute, del resto, e' sottoposta a regolamentazioni in tutta l'Unione europea. Abbiamo sotto i nostri occhi - conclude - i risultati di un mercato senza regole, di un'economia ultraliberista: non si puo' che convenire che, con qualche regola in piu', si sarebbe potuta evitare in larga misura una situazione critica come quella che il mondo sta vivendo oggi". Ordini professionali, gli psicologi respingono accuse Antitrust Roma, 24 mar (Velino) - "Gli psicologi respingono le accuse di corporativismo che arrivano dall'Antitrust. Trattare le professioni e gli ordini in questo modo non fa bene a nessuno: non tutela l'utenza, non stimola il cambiamento ma costringe alla difesa". E' quanto ha reso noto in un comunicato Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi. "La Legge Bersani per gli psicologi? Liberalizzava la pubblicita' -si legge nel testo- e gli psicologi hanno riposto va bene ed hanno approvato l'atto di indirizzo sulla pubblicita' nel pieno rispetto della normativa vigente. Abolizione tariffe minime? Niente di piu' facile: gli psicologi non hanno un tariffario approvato con decreto, quindi nulla da abrogare. Ma forse e' pure il caso di entrare nel merito: vogliamo dire che la tariffa minima 'consigliata' per un colloquio di 45 minuti (altre professioni hanno possibilita' di fare interventi anche in 5 minuti, uno psicologo no) e' di 30/35 euro? E forse e' appena il caso di aggiungere che si tratta di un intervento professionale che anche nella tariffa deve rispondere a criteri di dignita'. Per quanto riguarda l'accesso alla professione ed il presunto ruolo ostativo degli ordini, abbiamo gia' dimostrato, dati alla mano che nel caso degli psicologi la percentuale di superamento dell'esame di stato, gia' al primo tentativo, e' di circa l'80%". Professioni: consulenti lavoro, sistema ordinistico risorsa dell'Italia. Calderone, professionisti si fanno carico carenze p.a. Roma, 24 mar. - (Adnkronos/Labitalia) - 'Una visione ideologica della realta', che non tiene conto di come oggi i professionisti si facciano carico (a costi ridicoli) delle carenze della pubblica amministrazione e delle difficolta' dei propri clienti a pagare le prestazioni. Benche' ci siano obblighi fiscali da onorare e ai quali noi, anche in questa fase di crisi, non ci stiamo sottraendo'. Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, commenta cosi' l'impostazione generale dell'istruttoria Antitrust, 'secondo cui -precisa- gli Ordini non avrebbero fatto abbastanza per completare il quadro di una vera liberalizzazione del comparto, mantenendo in vita tariffe non piu' obbligatorie ma 'consigliate' e varie forme di 'moral suasion', nei codici deontologici, per scoraggiare pubblicita' e multidisciplinarieta''. 'Le professioni hanno recepito lo spirito della riforma Bersani -afferma Calderone- e definirci un sistema che fa acqua e' ingiusto e scorretto. Se uno dei problemi, per esempio, e' favorire i giovani con un tirocinio equo nella durata e nei contenuti, discutiamo di laboratori e percorsi professionalizzanti gia' all'universita'. Ma non demoliamo il valore del lavoro autonomo, che crea sbocchi e opportunita', per esempio, a tanti dipendenti e, nelle attuali difficolta', sostiene il cliente insolvente e i ritardi della pubblica amministrazione'. Unica eccezione, i commercialisti. Professioni: Siciliotti (commercialisti), soddisfatti conclusioni Antitrust. Condivisibile appello per concorrenza e liberalizzazione Roma, 21 mar. - (Adnkronos) - "Un pieno riconoscimento dello sforzo compiuto dalla nostra professione per coniugare garanzie e tutela dell'utenza e rispetto del libero mercato. E' evidentemente possibile difendere il ruolo determinante delle libere professioni e rilanciarne la funzione sociale, senza arroccarsi in atteggiamenti di chiusura e, in ultima analisi, corporativi". E' il commento di Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, sulle conclusioni dell'indagine conoscitiva dell'Antitrust sugli Ordini professionali. 'L'esplicito apprezzamento rivolto dall'Antitrust al codice deontologico dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in materia di tariffa e pubblicita' -afferma Siciliotti- e' per noi motivo di grande soddisfazione. Le aperture contenute nel nostro codice a logiche di mercato che non minano pero' il ruolo di tutela della fede pubblica garantito solo dagli Ordini professionali, sono del resto uno dei frutti di quella grande operazione riformista di cui ci siamo resi protagonisti con la nascita dell'Albo unico, che ha unificato gli Ordini dei dottori e dei ragionieri commercialisti. Un'operazione che rispondeva ad un'esigenza di semplificazione e modernizzazione di un comparto cruciale del sistema ordinistico quale quello delle professioni economiche'. 'I Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili -prosegue Siciliotti- non hanno reali barriere protezionistiche nelle attivita' e nell'accesso alla professione. Siamo protagonisti del mercato delle prestazioni professionali e questo e' per noi motivo di vanto'. ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci La ripartizione delle spese in base all'uso Il normale criterio di ripartizione delle spese elencate nel primo comma dell'art. 1123 c.c. "Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio, per la prestazione dei servizi nell'interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza, sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprieta' di ciascuno, salvo diversa convenzione", e' quello della proporzionalita' espressa dalla tabella millesimali di proprieta'. Un esempio delle spese che si ripartiscono in base al citato articolo chiarira' le idee. Se l'amministratore percepisce un compenso di 1000 euro e il condomino Tizio ha un quota millesimali pari a 200, per il compenso del professionista egli dovra' pagare 200 euro. Allo stesso modo per tutte le altre spese indicate dall'art. 1123 primo comma c.c. Per una serie di cose e servizi comuni il criterio di ripartizione della spese della proporzionalita' e' mitigato dal criterio dell'uso preveduto dal secondo comma dell'art. 1123 c.c. che recita: "se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell'uso che ciascuno puo' farne". Il contenuto di questa norma, che ha portata generale, trova delle specificazioni nei successivi artt. 1124 "Le scale sono mantenute e ricostruite dai proprietari dei diversi piani a cui servono. La spesa relativa e' ripartita tra essi, per meta' in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra meta' in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo (att. 68 e seguenti). Al fine del concorso nella meta' della spesa, che e' ripartita in ragione del valore, si considerano come piani le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere a tetto e i lastrici solari, qualora non siano di proprieta' comune" e 1126 c.c. "quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non e' comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico; gli altri due terzi sono a carico di tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno". Questi sono esempi in cui il posizionamento delle singole unita' immobiliari incide in maniera decisiva sulla possibilita' d'uso del bene a tal punto che la legge prevede specificamente il criterio di ripartizione parametrandolo all'uso. Tuttavia ci sono dei casi in cui non e' prevista una norma ad hoc. In queste situazioni interviene il secondo comma dell'art. 1123 c.c. Una premessa e' d'obbligo. L'uso di cui ci parla la norma appena citata non e' quello soggettivo e personale che ogni singolo condomino fa del bene comune. Cosi' dicendo il condomino che pur avendo il box non lo utilizza mai, non potra' chiedere di non partecipare alle spese di pulizia e/o illuminazione dello spazio manovra sulla base della asserita non utilizzazione. La Cassazione e' intervenuta sulla questione specificando che la ripartizione delle spese di cui al secondo comma dell'art. 1123 c.c. fatta "in misura proporzionale non gia' al valore della proprieta' di ciascun condomino ma all'uso che ciascun condomino puo' fare di una determinata cosa comune - riguarda il caso in cui la cosa comune (piu' esattamente il servizio comune) sia oggettivamente destinata a permettere ai singoli condomini di goderne in misura diversa (inferiore o superiore al loro diritto di comproprieta' sulle parti comuni); e, a tal fine, si deve avere riguardo all'uso che ciascun partecipante puo' farne, cioe' al godimento potenziale e non al godimento effettivo, e, quindi, non all'uso che effettivamente ne faccia o non ne faccia" (Cass. n. 13161 del 1991). Cosi' dicendo e' possibile che il condomino che non ha il box auto possa essere esonerato dalle spese di quella parte di condominio che non usa. Il fatto e' di stretta attualita' per quei locali commerciali che hanno accesso solo sulla pubblica via e che non utilizzano beni comuni interni al condominio (es. giardino comune spazi verdi ecc.) o servizi quali l'illuminazione delle stesse ecc. In questo caso, la possibilita' di utilizzo della luce scale rispetto agli altri condomini e' molto limitata. Un'analisi dei titolo d'acquisto per comprendere se esiste la comproprieta' su beni quali quelli citati può portare ad una forte riduzione se non addirittura esclusione della spese per determinati beni e servizi comuni. A questo link il testo della sentenza n. 13161 del 1991: http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=67866 ------------------------------------------- FAMIGLIA E INDIVIDUO Quindicinale sui diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione di: Emmanuela Bertucci Contratti di convivenza per le famiglie di fatto Falliti i tentativi di introduzione di Pacs e Dico, un riconoscimento giuridico organico delle coppie di fatto da parte del legislatore italiano e' oggi ben lontano dall'avvenire; nel frattempo aumenta la discrasia fra realta' sociale e veste formale delle unioni di fatto, "fenomeno" con cui anche il diritto, piaccia o meno al Parlamento, deve confrontarsi. L' evoluzione sociale italiana degli ultimi trent'anni e' ben descritta dai termini della lingua italiana utilizzati per indicare questa realta': prima della riforma del diritto di famiglia si parlava di "concubinato" (con una evidente valenza negativa legata soprattutto alle norme penali); si e' poi passati alla "convivenza more uxorio" (termine chiaramente indicativo della innegabilita' di una realta' impostasi con propria forza nel panorama sociale), e successivamente alla "famiglia di fatto" o "unione di fatto" odierna. La legge non ha pero' tenuto il passo dell'evoluzione sociale e il risultato, ad oggi, e' un panorama giuridico schizofrenico: non esiste una normativa unitario che riconosca le coppie di fatto, ma diverse leggi speciali (come vedremo) se ne occupano, in un complesso normativo estremamente disarticolato. Determinante e' stato allora il ruolo dei giudici che, chiamati a decidere sulle situazioni giuridiche dei conviventi nel corso e dopo la fine del rapporto, hanno contribuito all'evoluzione giuridica della tutela delle coppie di fatto, richiamando prima di tutto l'art. 2 della Costituzione che tutela il diritto inviolabile di manifestare la propria personalità in una formazione sociale, che e' appunto la coppia, anche al di fuori dell'ipotesi legislativa del matrimonio. Posta questa base, in assenza di legislazione unitaria, i giudici si sono poi indirizzati tentando di costruire attorno alle famiglie di fatto una sorta di sistema parametrato a quello della famiglia fondata sul matrimonio. Ai singoli resta comunque la possibilita', in assenza di norme organiche, di disciplinare autonomamente il proprio rapporto, con veri e propri contratti di convivenza o patti di convivenza che dir si voglia. Le persone sono infatti libere di concludere contratti atipici (cioe' non espressamente disciplinati dalla legge) in piena autonomia, purche' "siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico" (art. 1322 del Codice civile). Le coppie possono quindi disciplinare moltissimi aspetti della convivenza (prevalentemente da un punto di vista patrimoniale) e della cessazione del rapporto. Quello che segue e' una sorta di vademecum schematico su cosa si puo' e non si puo' disciplinare contrattualmente, su quali leggi (abbiamo considerato quelle maggiormente rilevanti) esistano in materia, sui diritti e doveri riconosciuti dalla giurisprudenza. Rapporti economici nel corso del rapporto E' possibile disciplinare contrattualmente tutti gli aspetti economici relativi alla vita quotidiana e a situazioni di straordinaria amministrazione, creare fondi comuni per la gestione della vita quotidiana, determinare diritti e doveri reciproci. E' possibile disciplinare contrattualmente il regime giuridico degli acquisti fatti durante la convivenza, tenendo presenti le norme che regolamentano la comunione ordinaria, prevedendo la contitolarita' dei beni e conferendo contrattualmente l'obbligo reciproco di trasferire all'altra persona quota del diritto acquistato. Il titolo dell'obbligo risiedera' nella reciproca contribuzione al rapporto di convivenza. Rapporti economici dopo la fine del rapporto E' possibile disciplinare con contratto anche i rapporti economici dopo la fine del rapporto, prevedendo ad esempio l'obbligo di pagamento di una penale da parte di uno dei due conviventi in favore dell'altro, in caso di cessazione del rapporto, disciplinando il regime che seguiranno i beni acquistati, "destino" che la Corte di Cassazione ha poi riconosciuto con la possibilita' di corresponsione, nei rapporti caratterizzati da stabilita', continuita' e regolarita', di somme di denaro fisse per un periodo di tempo (una sorta di equivalente dell'assegno divorzile) – Cass. Sez. Prima n. 11975/03. Diritti a seguito di morte del convivente L'eredita' Non esiste un diritto alla successione, dunque i conviventi potranno prevedere dei lasciti in favore dell'altro, che pero' non ledano le quote "di legittima" di eventuali eredi. Risarcimento del danno da morte In caso di morte del convivente per fatto illecito del terzo (es. in un incidente stradale), la giurisprudenza ha ormai pacificamente stabilito che e' ammesso il risarcimento dei danni morali e patrimoniali al superstite, se si da' prova del venir meno dell'apporto economico da lui offerto in vita (Corte Costituzionale, sent. n. 2988/1994). Assegnazione di casa popolare in caso di morte del convivente La giurisprudenza ha riconosciuto al convivente more uxorio il diritto al subentro nell'assegnazione di un alloggio dell'edilizia residenziale pubblica in caso di morte dell'assegnatario. L'unica condizione richiesta, ai fini dell'accoglimento della domanda, e' che la convivenza con l'assegnatario perdurasse al momento del decesso dell'assegnatario. Diritti di abitazione Casa in affitto e morte del convivente La Corte Costituzionale ha riconosciuto (sentenza n. 404/1988) il diritto a succedere nel contratto di affitto della casa comune in caso di morte del coniuge. Casa e cessazione della convivenza Con la stessa sentenza la Corte Costituzionale ha anche riconosciuto il diritto a succedere nel contratto di affitto -in presenza di figli- nel caso di allontanamento dalla abitazione per cessazione del rapporto. Casa popolare e morte del convivente Ricalcando le pronunce della Corte costituzionale poco sopra richiamate, la Cassazione ha riconosciuto al convivente more uxorio il diritto al subentro nell'assegnazione di un alloggio dell'edilizia residenziale pubblica in caso di morte dell'assegnatario. L'unica condizione richiesta, ai fini dell'accoglimento della domanda, e' che la convivenza con l'assegnatario perdurasse al momento del decesso dell'assegnatario. Famiglia anagrafica L'art. 4 D.p.r. n. 223 del 1989 definisce famiglia anagrafica non solo quella fondata sul matrimonio e legata da rapporti di parentela, affinita', affiliazione ed adozione ma, ogni altro nucleo che si fonda su legami affettivi, caratterizzato dalla convivenza e dalla comunione di tutto o parte del reddito dei componenti per soddisfare le esigenze comuni, quindi anche la famiglia di fatto. Questa definizione pero' ha una portata decisamente limitata, poiche' consente di provare la convivenza per le finalita' previste dalla legge, e cioe': - computo del reddito del convivente per la richiesta di gratuito patrocinio a spese dello Stato nelle cause civili, amministrative e penali (il convivente e' considerato tale, dalla legge italiana, quando e' lo Stato che ne puo' trarre beneficio -in questo caso diminuendo le possibilita' di accesso al patrocinio gratuito!); - possibilita' del convivente di non fare deposizioni in giudizio (art. 199 c.p.p.); - dipendenti pubblici conviventi con persone portatrici di handicap, che intendano ottenere il trasferimento per avvicinarsi al luogo di residenza (D.M. n. 382/95) Convivenza e figli In presenza di figli dei conviventi, il legislatore ha posto maggiori tutele in virtu' dell'interesse del minore. Il figlio nato fra conviventi ha ovviamente tutti i diritti dei figli nati in una coppia sposata, in punto di assistenza da parte dei genitori sia morale che materiale, sia durante il rapporto di convivenza che successivamente alla sua cessazione. E in quest'ottica la Corte Costituzionale (sentenza n. 166/1998) ha stabilito che in presenza di figli la casa familiare, indipendentemente da chi sia il titolare del diritto di proprieta', debba essere assegnata al genitore affidatario. Adozione L'art. 44 L. n. 184/1983 permette in alcuni casi, l'adozione a chi non e' coniugato. La legge quindi prevede espressamente la possibilita' che un single adotti un bambino, non anche una coppia di fatto (benche' l'adozione possa essere richiesta, nei casi indicati dalla legge stessa, da un singolo nell'ambito di un rapporto di coppia). Fisco e tributi Quando si tratta di pagare, la convivenza assume magicamente rilevanza giuridica e il convivente diventa responsabile in solido per il pagamento delle imposte che il compagno deve al fisco. ------------------------------------------- ARTICOLI Il gratuito patrocinio a spese dello Stato. Nuove norme Elisa Fontanelli Il diritto di difesa e' considerato dal nostro ordinamento giuridico un diritto universalmente riconosciuto, indipendentemente dalla nazionalita' dell'interessato o dal reddito conseguito. Per rendere effettivo questo principio, la legge italiana ha istituito il patrocinio a spese dello Stato, che consente alle persone che non hanno risorse finanziarie sufficienti per pagarsi un avvocato, di usufruire ugualmente dell'assistenza legale (1). L'onorario e le spese spettanti al legale, e le spese processuali, infatti, verranno liquidati dal giudice al termine del processo e pagati dallo Stato (2). Possono dunque accedere all'istituto i cittadini italiani, quelli comunitari e quelli provenienti da Paesi extra Ue, anche se -come vedremo in seguito- per questi ultimi si rendono necessarie alcune precisazioni che indicheremo. Ambiti di applicazione E' previsto per le cause civili, penali, amministrative, contabili, tributarie, gli affari di volontaria giurisdizione (es. separazione personale, affidamento dei figli, provvedimenti in materia di potesta' genitoriale), le cause relative alla fase dell'esecuzione, ai processi di revisione, di revocazione, opposizione di terzo, ai processi relativi all'applicazione di misure di sicurezza, di prevenzione, e nei procedimenti di competenza del tribunale di sorveglianza. La richiesta e' possibile in ogni grado e fase del processo, e per tutte le eventuali procedure ad esso collegate, anche se derivate o accidentali. E' invece escluso in via generale quando il motivo fatto valere venga ritenuto infondato. Nei confronti dei soggetti condannati con sentenza definitiva per i reati di associazione di tipo mafioso anche straniere, associazione finalizzate al contrabbando di tabacchi, associazione finalizzate al traffico di stupefacenti, traffico di stupefacenti limitatamente alle ipotesi aggravate dall’art. 80 del Dpr 309/90, reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p. avvero al fine di agevolare l’attivita' delle associazioni previste dallo stesso articolo, vige una presunzione di inidoneita' reddituale. Altre ipotesi di esclusione, in materia penale, riguardano i casi di soggetti indagati, imputati o condannati per reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell'evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Inoltre, non e' ammesso al gratuito patrocinio chi si fa assistere da piu' di un difensore. Il reddito Requisito fondamentale per l'ammissione e' il possesso di un reddito basso. Occorre, cioe', che l'interessato non disponga di un reddito superiore a € 10,628,16 (3) considerato il reddito imponibile Irpef risultante dall'ultima dichiarazione. Ai fini della determinazione di questi limiti si tiene conto anche dei redditi che per legge sono esenti dall'imposta Irpef o che sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, o a imposta sostitutiva. Se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito e' costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. Nelle sole cause penali, se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il limite di reddito aumenta di € 1,032,91 per ognuno dei familiari conviventi, ed e' costituito dalla somma dei redditi conseguiti nello stesso periodo da ogni componente della famiglia, compreso il richiedente. In alcuni casi, quando oggetto della causa sono diritti della personalita' o nei processi in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri familiari con lui conviventi, si considera solo il reddito del richiedente. Indipendentemente dai limiti di reddito, il recente decreto legge del 20 febbraio 2009 n. 11 (cd. Decreto Antistupro), ha previsto l'ammissione al gratuito patrocinio per le vittime dei reati di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e violenza sessuale di gruppo (artt. 609-bis, 609-quater e 609-octies del codice penale). Contenuto dell'istanza E' redatta in carta semplice, deve essere sottoscritta dall'interessato o autenticata dal difensore, e deve contenere a pena di inammissibilita': a) la richiesta di ammissione al patrocinio e l'indicazione del processo cui si riferisce, se gia' pendente; b) le generalita' dell'interessato e dei componenti la famiglia anagrafica, unitamente ai rispettivi codici fiscali; c) un'autocertificazione attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l'ammissione, e la specifica determinazione del reddito complessivo valutabile a tali fini; d) l'impegno a comunicare, fino a che il processo non sia definito, le variazioni rilevanti dei limiti di reddito. Se a seguito della presentazione dell'istanza viene richiesta ulteriore documentazione per accertare la veridicita' di quanto dichiarato, l'interessato la deve produrre a pena d'inammissibilita' della domanda. Se vi e' impossibilita' a presentare questa ulteriore documentazione, questa e' sostituita da un'autocertificazione. Per i cittadini extracomunitari: la legge prevede che debba allegare all'istanza una certificazione dell'autorita' consolare competente, che attesti la veridicita' di quanto in essa dichiarato. Nel caso in cui risulti impossibile ottenere questa certificazione dall'autorita' consolare, il cittadino extracomunitario la puo' sostituire con un'autocertificazione. La posizione dei cittadini comunitari e' equiparata a quella dei cittadini italiani (e' sufficiente quindi l'autocertificazione). Per i cittadini extracomunitari irregolari o senza codice fiscale: segnaliamo che la Corte costituzionale, con l’ordinanza n. 144 del 14 maggio 2004, ha stabilito che nel caso in cui il richiedente sia cittadino straniero non residente nel territorio italiano, la mancata indicazione del suo codice fiscale o di quello dei suoi familiari non costituisce causa d'inammissibilita' se vengono indicati gli elementi di cui all'art. 4 D.P.R. n. 605/1973 (cognome nome, luogo e data di nascita, sesso, domicilio fiscale estero). Grazie a questa ordinanza dunque, anche i cittadini stranieri clandestini possono usufruire del gratuito patrocinio, ad esempio per impugnare provvedimenti di espulsione o di diniego di rinnovo del permesso, in materia di lavoro e per procedimenti penali. N.B: la falsita' o le omissioni nell'autocertificazione, nelle dichiarazioni, nelle indicazioni e nelle comunicazioni previste alle lettere b), c), d) sopra indicate, o relative alle integrazioni richieste, sono punite con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da € 309,87 a € 1.549,37. La pena e' inoltre aumentata se dal fatto consegue l'ottenimento o il mantenimento dell'ammissione al patrocinio; la condanna importa la revoca, con efficacia retroattiva, e il recupero a carico del responsabile delle somme corrisposte dallo Stato. Modalita' di presentazione della domanda Nelle cause in materia civile l'istanza di ammissione al gratuito patrocinio deve esser presentata personalmente, o inviata tramite lettera raccomandata a/r, dall'interessato o dal suo difensore al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del luogo in cui ha sede il magistrato competente per la causa (4). La domanda deve contenere gli elementi in fatto e in diritto utili a valutarne la fondatezza, con la specifica indicazione delle prove di cui si intende chiedere l'ammissione. Il Consiglio dell'Ordine decide entro 10 giorni se ammettere o meno l'interessato al gratuito patrocinio, ed in caso positivo trasmette l'atto di accoglimento al giudice competente (l'istanza viene inviata anche agli uffici finanziari che verificano, anche con collaborazione con la Guardia di Finanza, la veridicita' delle dichiarazioni). In caso negativo, cioe' se il Consiglio dell'Ordine respinge la richiesta o dichiara inammissibile l'istanza, questa puo' essere presentata al giudice competente per il giudizio. Il trattamento previsto per il cittadino italiano e' assicurato anche allo straniero, che pero' deve risultare regolarmente soggiornante sul territorio nazionale al momento del sorgere del rapporto o del fatto oggetto del processo da instaurare. E' ammesso al gratuito patrocinio anche l'apolide, e gli enti o associazioni che non perseguono scopi di lucro e non esercitano attivita' economica. La parte ammessa al gratuito patrocinio che all'esito di un processo sia rimasta soccombente, non puo' usufruirne nuovamente per proporre impugnazione, salvo che per l'azione di risarcimento del danno nel processo penale. L'ammissione al patrocinio e' esclusa nelle cause per cessione di crediti e ragioni altrui, ad eccezione del caso in cui la cessione appare indubbiamente fatta in pagamento di crediti o ragioni preesistenti. Nelle cause tributarie, la domanda deve essere presentata alla Commissione del gratuito patrocinio istituita presso ogni Commissione tributaria. Nelle cause davanti agli organi di giustizia amministrativa di primo grado e le relative sezioni distaccate, davanti al Consiglio di Stato ed il Consiglio di giustizia amministrative per la Regione Sicilia, la domanda deve essere presentata alla Commissione per il patrocinio a spese dello Stato (legge finanziaria 2007). Nelle cause penali l'istanza deve essere presentata dall'interessato o dal difensore, ovvero inviata, a mezzo raccomandata a/r, all'ufficio del magistrato innanzi al quale pende il processo (5). Se il richiedente e' detenuto, internato in un istituto, in stato di arresto o di detenzione domiciliare, o custodito in un luogo di cura, la domanda puo' essere presentata tramite il direttore dell'istituto, che a sua volta la invia tramite raccomandata a/r all'ufficio del magistrato davanti al quale pende il processo. Fermi restando la deroga ai limito di reddito, ed i casi di esclusione per determinati reati, sopra indicati, puo' essere ammesso al gratuito patrocinio chiunque, cittadino italiano, straniero o apolide residente nello Stato, risulti indagato, imputato, condannato, persona offesa da reato, danneggiato dal reato che intenda costituirsi parte civile, responsabile civile ovvero civilmente obbligato per la pena pecuniaria. Un altra ipotesi di esclusione dal gratuito patrocinio riguarda l'indagato, l'imputato o il condannato di reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell'evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Il giudice entro 10 giorni dalla presentazione dell'istanza deve decidere se ammettere al gratuito patrocinio, verificando, avvalendosi anche della Guardia di Finanza, se sussistono i requisiti dichiarati, tenuto conto del tenore di vita del richiedente, delle condizioni personali e familiari, delle attivita' economiche eventualmente svolte e delle risultanze del casellario giudiziale (6). (1) Possono prestare assistenza con il gratuito patrocinio solo gli avvocati iscritti in speciali albi istituiti presso i Consigli dell'Ordine. (2) Si vedano a tal proposito gli artt. 130, 131 e 132 del Dpr 115/02. (3) Ogni due anni, con decreto dirigenziale del Ministero della Giustizia e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il limite di reddito viene adeguato alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertata dall'Istat. L'importo attuale e' stato fissato dal Decreto del Ministero della Giustizia del 20 gennaio 2009, (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 marzo 2009 n. 72). (4) Se procede la Corte di cassazione, il Consiglio di Stato, ovvero le sezioni riunite o le sezioni giurisdizionali centrali presso la Corte dei conti, il consiglio dell'ordine competente e' quello del luogo ove ha sede il magistrato che ha emesso il provvedimento impugnato. (5) Se procede la Corte di cassazione, l'istanza e' presentata all'ufficio del magistrato che ha emesso il provvedimento impugnato. (6) Cosi' come previsto dal d.l. 23 maggio 2008 n. 92. Fonti normative Artt. Da 74 a 145 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia Corte costituzionale boccia la legge 40 che ha condannato per 5 anni le donne a parti a rischio Donatella Poretti * Incostituzionale l'unico e contemporaneo impianto dei 3 embrioni. Dopo 5 anni la Corte finalmente interviene a favore della tutela della salute delle donne e dei bambini, un parto gemellare e' sempre un parto a rischio sia per la mamma che per i figli, imporlo per legge era e resta una mostruosita' contro scienza e coscienza dei medici (1). Peccato che la parte della legge sia restata in vigore per 5 anni condannando le coppie italiane ad andare all'estero quando potevano permetterselo e condannando quelle che restavano a trattamenti che comportavano parti a rischio, quali quelli gemellari. Sia da monito per la Camera dei Deputati che ha all'esame la legge sul testamento biologico, le norme ideologiche e incostituzionali fanno strage di diritto, ma alla fine decadono. * senatrice Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=255397 Fecondazione assistita. Ma perche' occorre una legge? Una riflessione Vincenzo Donvito Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato la parziale illegittimita' della legge sulla procreazione medicalmente assistita (1), notizia che ha avuto le prime pagine di quasi tutti i media, ogni politico e non solo, si sente in dovere di intervenire, ovviamente cercando di portare piu' acqua possibile al mulino della propria fazione. All'ignoranza diffusa in materia, quindi, se ne aggiunge altra. Portare sul piano prettamente politico una questione medica fa perdere il senso e la ragione della questione in se', per sposare quasi esclusivamente la propria presunta fazione di appartenenza. Meccanismo sempre meno diffuso in questi ultimi anni ma non abbastanza: i pro e i contro alcune impostazioni sui tempi cosiddetti etici o sensibili, si trovano in entrambe le fazioni, anche se spesso ridotte al lumicino rispetto alla posizione dominante in quell'ambito. Ma quando questo meccanismo dovrebbe condizionare la coscienza del legislatore per decidere se approvare o meno una legge (proprio com'e' accaduto di recente in Senato per il testamento biologico), salvo rare eccezioni che pero' mai turbano gli equilibri prestabiliti, la coscienza va in vacanza e fa posto alla ragion di Stato o di poltrona; dove quest'ultima, in un Parlamento degli scelti dal leader e non dagli elettori, ha un peso non indifferente per indirizzare il voto alla linea dettata dal capo-fazione. Quando una legge -e non e' solo il caso della n.40 sulla fecondazione assistita- si occupa di questioni che vanno oltre l'ordinamento di uno Stato in cui dovrebbero convivere tutte le diversita', succede questo. Noi ci domandiamo perche' una questione prettamente sanitaria debba essere disciplinata dalla legge e non solo da disposizioni relative alla propria tecnicita'. Forse per un'operazione d'appendicite o al fegato c'e' una legge? E' evidente che la risposta al nostro interrogativo apparentemente disincantato c'e': l'etica di Stato ha una sua funzione istituzionale, da secoli e secoli, e serve, secondo alcuni, a imporre a coloro che non sanno (o sanno in modo "sbagliato") come si dovrebbe vivere. Non e' un caso che l'etica si interseca e confonde con la religione per meglio inculcare il dovere: per fare due esempi semplici, nella salvaguardia della propria salute e quindi per meno incidere sui costi della pubblica amministrazione, si imponeva di non mangiare carne tutti i giorni e almeno il venerdi' di mangiare pesce, o di non mangiare carne di maiale in Paesi il cui clima torrido mal contribuisce all'assimilazione di tali proteine nell'organismo. Disposizioni che avevano senso quando la conoscenza era appannaggio di poche persone che regnavano su altre ma che oggi -entro certi imiti- fanno sorridere. Perche' non dovrebbe essere altrettanto per la procreazione assistita: 3 embrioni con scarsita' di successo per la fecondazione, divieto di quella diagnosi pre-impianto che evita la nascita di bimbi malati (chi vuole che il proprio bimbo nasca malato?), divieto di usare le staminali del cordone ombelicale per le malattie del proprio figlio (con l'ipocrisia che lo puoi fare se porti questo sangue all'estero), etc ... ma perche' lo Stato deve impormi qualcosa in questo ambito tutto mio? Perche' ci deve essere una legge sull'aborto coi limiti delle settimane (tanto se il figlio non lo voglio e' facilissimo abortire clandestinamente con relativi maggiori pericoli sanitari)? Perche' ci deve essere una legge sul divorzio che non prenda solo atto della volonta' di due coniugi di non essere piu' tali e li tiene per anni in attesa della sentenza definitiva? Perche' ci vuole una legge sul testamento biologico che disciplini il mio fine-vita? Perche' la famiglia legale deve essere solo uomo/donna, forse c'e' ancora bisogno che sia tale perche' occorre procreare braccia per i campi e per le fabbriche e per lo Stato, e quando la procreazione non e' piu' legata al rapporto uomo/donna... che succede, continuiamo coi figli di serie B? I perche' sarebbero tanti e potrebbero affievolirsi quando tutti prenderanno atto che il pianeta Terra e' un fenomeno in costante mutazione, soprattutto partendo dal mescolamento di tutto cio' che vi e' sopra, sotto e sopra. Impedire questo fenomeno crea inutili attriti che fanno solo danni, per chi ama la conservazione di cosi' come si e' e per chi ama il cambiamento: entrambi dovrebbero partire da un presupposto, siamo costretti a vivere insieme, facciamocene una ragione e diamogli corpo per farci meno male. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=255397 La politica antidroga del nostro Governo. Il giullare e lo spinello Pietro Yates Moretti "Nessuno potrebbe sostenere che la marijuana crei dipendenza come l'alcool o la cocaina". (1) Cosi' non qualche militante Radicale o un giovane di un centro sociale, ma il sito Internet dedicato all'informazione sugli stupefacenti della Brown University, uno dei piu' importanti atenei medici negli Usa. Questa frase, che in Italia sarebbe subito censurata come frutto di ideologia antiproibizionista, se non addirittura oggetto di denuncia per istigazione al consumo, in realta' e' un'ovvieta' scientifica (oltre che empirica, come sa bene chiunque abbia avuto vent'anni). Di ricerche sull'argomento ce ne sono a bizzeffe, ma bastera' menzionare lo U.S. Institute of Medicine: meno del 10% dei fumatori di cannabis diventano consumatori regolari, e la gran parte di questi ultimi smette volontariamente dopo i 34 anni di eta'. I sintomi osservabili di astinenza sono rari e di lieve entita', come irrequietezza, irritabilita', agitazione e interruzione del sonno. Al contrario, il 15% dei consumatori di alcool e il 34% dei fumatori di tabacco sviluppano dipendenza, con sintomi da astinenza spesso gravi. (2) E nessuno potrebbe -aggiungiamo noi- sostenere che si possa sviluppare dipendenza consumando una sola volta alcool o tabacco. Tutti noi reagiremmo con ilarita' e dileggio di fronte a colui che, a proposito di pazienti alcolizzati, pronunciasse la frase, "E' il primo bicchiere che ti frega". Sicuramente smetteremmo di prenderlo sul serio. Certo, sarebbe impossibile divenire alcolizzati senza aver mai consumato un bicchiere di sostanze alcoliche. Ma non e' certo il primo bicchiere che scatena la dipendenza, bensi' l'uso frequente e smoderato. Ma in Italia la scienza e' considerata una disciplina incerta, al contrario delle certezze dei politici. E cosi', il direttore di nomina giovanardiana del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni, e' andato ben oltre gli esempi appena menzionati parlando di una sostanza che ha un potenziale di dipendenza inferiore all'alcool e al tabacco: la cannabis. Ieri, il nostro ha solennemente affermato: "E' il primo spinello che ti frega, non l'ultimo, come si sente dire tra tossicodipendenti". Serpelloni ha poi elaborato (si fa per dire): "Quando si accetta di fumare si innesca un processo che non si conosce dove andra' a finire, che annulla la tua volonta' e incide sulla corteccia pre frontale del cervello, quella che controlla i comportamenti volontari, che ci fa discernere i comportamenti giusti da quelli sbagliati, che ci da' la consapevolezza di un problema" (3). E voila'! Ecco perche' i giovani italiani continuano a essere i piu' assidui consumatori di marijuana in Europa, nonostante gli sforzi dei Giovanardi e dei Serpelloni che da anni governano indisturbati il professionismo dell'antidroga. E' grazie alle loro "minchiate", senza dubbio sparate a fin di bene, che la loro credibilita' e soprattutto quella delle istituzioni e' ridotta a barzelletta. E cosi', mentre i giovani ridono a crepapelle -non perche' hanno fumato uno spinello, bensi' perche' sanno apprezzare una buona minchiata- succede che anche i messaggi e gli avvertimenti fondati siano ignorati perche' pronunciati da giullari, seppur vestiti da sottosegretari e da medici. (1) http://www.brown.edu/Student_Services/Health_Services/Health_Education/atod/marijuana.htm (2) http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309071550 (3) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19463 Legge 40, ora che giustizia e' fatta dobbiamo chiedere i danni Lamberto Coppola Emanuele Lauricella, è stato uno dei padri della fecondazione assistita in Europa. Noi tutti, quelli della vecchia guardia e pionieri in questo delicato settore, lo ricordiamo come un maestro di scienza e di vita, uomo di grande umanità e medico di cultura. GIà nel 1988 scrisse: “Dovere di uno Stato moderno è emanare norme precise, poche, semplici ed efficaci, per evitare danni, pericoli o abusi, tenendo conto delle diverse etiche vigenti nella nostra società pluralista”. E queste regole trasferì nel Codice di Autoregolamentazione dei Centri di Fecondazione Assistita aderenti al CECOS ITALIA , i quali per molti anni, in assenza di una norma nazionale, hanno costituito punto di riferimento per chi, operando in questo settore della medicina, abbia voluto avere una guida precisa, chiara ed onesta nelle scelte che si è portati a compiere con quotidianità. A mio avviso In Italia le cose si complicano, perché quando si deve emanare una legge il contraddittorio avviene sempre tra Maggioranza e Opposizione, se uno dice bianco l’altro per presa di posizione dice nero … il grigio ormai non esiste più! La legge 40 poi ha avuto la contrapposizione dei cattolici con i laici, ognuno diceva la sua e, alla fine, si è stati capaci di sovvertire i principi della biologia e nessuno di noi ha più capito nulla, nemmeno che cosa è l’embrione, nemmeno quando nasce la vita.. Tra tutte queste incertezze, senza ascoltare i tecnici e soprattutto senza ascoltare le associazioni dei pazienti, nel febbraio del 2004 il Parlamento Italiano (che durante il Referendum e prendendomene tutte le responsabilità ho sempre definito l’Ufficio Complicazioni Casi Semplici) ha emanato la Legge 40, che sin dal suo inizio tutti gli addetti ai lavori, molti scienziati e tanti costituzionalisti hanno definito priva di ogni logica. Il Referendum del 12 e 13 giugno del 2005 ha poi toccato il fondo, perché la gente comune, ascoltando il politichese di tutti i nostri deputati non è riuscita a capire il perché si andava al voto, sono stai ascoltati solo i consigli (naturalmente di votare 4 No) che provenivano dai pulpiti delle migliaia di chiese e parrocchie sparse in tutto il nostro territorio. Nessuno ha ascoltato noi tecnici che durante la campagna referendaria del 2005 abbiamo girato nelle piazze, nessuno ha ascoltato i 100 scienziati tra i quali Umberto Veronesi, Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco, che si sono mossi per ricordare al popolo italiano che la legge 40 era incostituzionale. Già nel 2005 quindi i 100 scienziati italiani che tutto il mondo ci invidia hanno chiaramente sostenuto il loro disappunto sulla legge con un documento in cui in primo luogo viene ribadito ciò che oggi la sentenza della Suprema Corte Costituzionale ha definito illegittimo. Fallito per mancanza di quorum il referendum abrogativo del 2005, nel corso degli anni si sono moltiplicati i ricorsi da parte di coppie infertili e con problemi di patologie genetiche. Tra tutti, il più importante è stato quello presentato al Tar del Lazio, che nel gennaio 2008 ha bocciato le Linee Guida della legge 40, motivandolo con il riscontro di un «eccesso di potere». È stato proprio il Tribunale del Lazio a chiedere poi alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità della norma, in particolare dell'art. 14 commi 2 e 3 della legge 40/04, nella parte in cui prevede per il medico la possibilità di produrre un numero di embrioni non superiore a tre e l'obbligo del contemporaneo impianto. Una norma che - secondo le parole dei fautori del ricorso - risulterebbe in contrasto sia con gli articoli 2, 3, 13 e con l'articolo 32 della Costituzione. È notizia di ieri che i giudici della Consulta hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Per la Suprema Corte viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell’articolo 14. Giustizia é fatta. Una norma ideologica, medievale, che non tutela il diritto alla maternità della donna, é stata abrogata dalla Corte Costituzionale. La sentenza svela quindi l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica. Come più volte ho sostenuto, la legge ha generato numerosi problemi, non solo per quel che riguarda la gestione medico-biologica dei pazienti, ma anche e soprattutto di carattere economico e sociale. Basti pensare che se esistono problematiche di coppia non risolvibili in Italia ai sensi della legge 40 (… e non per incapacità scientifica dei Centri!) ci si deve rivolgere all’estero, spendere tutti i propri risparmi o i soldi ottenuti mediante mutui dalle banche, con conseguenti deficit della nostra economia nazionale ed esporto di capitale. Oltre un anno fa Luca Gianaroli intervistato da Clicmedicina.it ha sostenuto che ““La predeterminazione del numero degli embrioni producibili e impiantabili e il divieto della diagnosi preimpianto sono in netto contrasto con il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Spero che - ha aggiunto Gianaroli – la coalizione al governo e tutti i politici italiani comprendano l’importanza di rivedere e superare quanto prima i limiti di una legge che ha reso più difficile il percorso terapeutico sia per i pazienti che per i medici” Il mio parere di oggi? Ve lo dico prendendomene tutte le responsabilità: “La legge 40/2004 ha prodotto effetti devastanti prima sulle coppie e poi sugli addetti ai lavori, il cosiddetto fenomeno del turismo procreativo ha messo in ginocchio l’economia degli italiani e rovinato la reputazione dei medici e dei biologi del nostro paese che un tempo hanno fatto scuola in questo settore. I danni ricevuti sono incommensurabili, per cui visto che giustizia è fatta è ora di chiederne il risarcimento, non allo Stato che purtroppo oggi vista la crisi non se la passa bene, ma personalmente e direttamente agli autori della legge 40, proprio a quei firmatari che hanno legiferato con negligenza e soprattutto con presuntuosa ignoranza .” Prof. Lamberto Coppola Andrologo - Ginecologo - Sessuologo Direttore dei Centri Associati di Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed (Nardò), Casa di Cura Salus (Brindisi) e Casa di Cura Fabia Mater (Roma) http://www.medicinadicoppia.it - http://www.centrotecnomed.it Abortire in Svizzera? Ru486, privacy e senza tempi di attesa. Interrogazione Donatella Poretti * Incredibile che dopo trent'anni dall'entrata in vigore della 194 le donne italiane, quelle che possono permetterselo, decidano di andare all'estero per abortire! Un segnale che occorre intervenire sulla legge e sulle modalita' di interruzione di gravidanza? Confidiamo che la relazione al Parlamento sulla 194, che doveva essere consegnata gia' da un mese, chiarisca il fenomeno e fornisca anche delle risposte. Secondo dati elaborati dall’Ufficio statistica e dall’Ufficio del medico cantonale nel 2008 in Ticino (Svizzera) sono state effettuate 682 interruzioni volontarie di gravidanza registrando un incremento dell’11,25%. Nel 33% dei casi le donne provenivano dall’Italia, pari a 221, di cui 206 di nazionalita’ italiana. Nel 2003 erano state 78 le italiane ad abortire in Svizzera, mentre il dato generale registrato dalle relazioni annuali in Parlamento sulla legge 194 registra un continuo calo di ricorso all’aborto (-3,9%). Tra le possibili spiegazioni, evidenziate da un articolo del quotidiano Corriere della sera (7 aprile 2009, pag 27): possibilita’ dell’aborto farmacologico con la RU486 (utilizzata in 180 casi e soprattutto nella fascia di eta‘ dai 25 ai 29 anni); la riservatezza e la mancanza dei temi di attesa. Per questo, con il sen. Marco Perduca, abbiamo interpellato il ministro del Lavoro, Politiche Sociali e Salute per sapere: Per sapere: - se il ministro e’ a conoscenza del fenomeno, se lo stesso sia stato registrato nella relazione al Parlamento della 194 sui dati del 2008 (che doveva essere consegnata alla fine di febbraio) e quale valutazione e spiegazione offre; - se tra le misure per ridurre il fenomeno ritiene utile promuovere: * l’immediata immissione in commercio della Ru486, visto che a seguito della procedura di mutuo riconoscimento, la pratica e' ferma all’Aifa solo per la definizione del prezzo; * la possibilita’ che in regime di intramoenia si possa agevolare l’intervento anche in cliniche private autorizzate e convenzionate; * una distribuzione del personale non obiettore per potenziare il servizio ed evitare i lunghi tempi di attesa. Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=579 * senatrice Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Conegliano. Medico 'eroe': denuncia ventenne straniera affetta da malore perche' non fornisce generalita' Pym Un medico, in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Conegliano, ha denunciato alla polizia una ragazza nigeriana di 20 anni, vittima di un malore, che non sarebbe stata convincente nel fornire le generalita'. Dopo le cure del caso, la donna e' stata trasferita al commissariato. Qui la polizia ha accertato la sua posizione irregolare, scoprendo che era gia' stata raggiunta da un ordine di allontanamento dal territorio nazionale. Gli atti relativi alla donna sono stati trasmessi alla magistratura, mentre all'immigrata e' stato notificato un secondo ordine di espulsione. Un vero eroe moderno, questo medico! Vorremmo davvero poterne conoscere il nome per offrirgli le nostre piu' sentite congratulazioni e batterci per il conferimento della medaglia d'oro al valor civile. Anzi, che dico, al valor militare. La differenza fra camice bianco e divisa militare e' ormai solo questione di colore nella coraggiosa lotta ai clandestini malati. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA. Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale 10411502 IBAN: IT 81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 - IBAN: IT 11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a se' stante e' la lettera O e non la cifra 0) -------------------------------------------