====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 01-07-2008 al 08-07-2008 n.28/2008 (anno VIII) NOTIZIE - Italia. Storie di proibizionismo: madri picchiate da tossicodipendenti - Olanda. Scatta divieto di fumo nei locali pubblici. Si potra' ancora fumare marijuana - Svizzera. Diminuisce il consumo di alcool e cannabis fra i giovani - Italia. Ex deputato Udc rinviato a giudizio per cessione di droga - Messico. Strage nel blitz antidroga, ex capo della polizia accusato di omicidio - Italia. Interrogazione parlamentare sui parlamentari che usano cocaina - Italia. Gdf lancia allarme "cyberdroghe", ma l'esperto smentisce: trovata commerciale per creduloni - Usa. Studio: si consuma piu' droga dove c'e' proibizionismo - Usa. Allucinogeno per combattere tossicodipendenza e depressione - Italia. Torino: i finanziamenti del Sindaco che non aiutano Tossic park - Usa. Inattendibili i test antidroga alle donne in gravidanza - San Marino. Proibito fumare alla guida - Mondo. Fumare, masticare o sniffare tabacco: comunque fa male - Francia. Test salivale antidroga per automobilisti - Italia. Arresto e appello per cannabis terapeutica - Siria. Muore per overdose un rifugiato palestinese ogni settimana - India. Storie di proibizionismo: italiano gravemente malato detenuto per possesso di qualche grammo di cannabis - Italia. Giovanardi annuncia test antidroga obbligatori per professioni a rischio - Ue. Studio: il nostro corpo produce cannabis per mantenere pelle sana - Usa. Droga e immigrazione. Washington Post: rapporti con America latina dipendono da nuovo presidente - Italia. Giovanardi: via i figli se genitori sono tossicodipendenti - Italia. Como, volontari Scientology raccolgono siringhe usate - Svizzera. Partiti socialista e liberale-radicale scendono in campo per depenalizzare cannabis - Argentina. Una sentenza ribadisce che possedere droga per uso personale non e' reato - Italia. Farina Coscioni: il proibizionismo alimenta il turn over nelle carceri - Gb. Arriva la bibita 'Cocaine'...e le polemiche - Canada. British Columbia. Cannabis e cocaina influenzano diversamente la guida - Italia. Ministero del Welfare lancia programma di ricerca sul doping - Italia. Falsi certificati di tossicodipendenza per uscire dal carcere - Le droghe che non sono 'sbarcate' in Italia - Giappone. I distributori di sigarette riconoscono l'eta' dal volto ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 88 arresti - 468,932 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 283,892 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 185,040 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 77239 piante di cannabis - 42 giorni di detenzione -------------------------------------- NOTIZIE 01-07-2008 Italia. Storie di proibizionismo: madri picchiate da tossicodipendenti Due tossicodipendenti che avevano minacciato e picchiato le proprie madri perche' si rifiutavano di dargli i soldi per l'acquisto della droga, sono stati arrestati dai carabinieri nell'hinterland romano. In particolare a Tivoli i militari hanno arrestato un uomo di 32 anni che aveva malmenato la madre di 65 anni e si era poi accanito sul patrigno, procurandogli varie lesioni con una prognosi di 30 giorni. In una localita' del litorale romano e' stato un uomo di 44 anni, affetto da H.I.V., a minacciare la madre 75enne, invalida, con due siringhe sporche di sangue per farsi consegnare i soldi. I carabinieri lo hanno arrestato dopo essere stati avvertiti dai vicini della donna. 01-07-2008 Olanda. Scatta divieto di fumo nei locali pubblici. Si potra' ancora fumare marijuana Entra in vigore il divieto di fumo nei locali pubblici in Olanda, ma solo per il tabacco. Da oggi, come in gran parte d'Europa, non e' piu' possibile accendersi sigarette o sigari nei ristoranti o nei bar, ma si potra' continuare a fumare hashish e marijuana nei tradizionali 'coffee shop', purche' la droga non venga mescolata con il tabacco. Questo perche', ha spiegato il ministro per la Salute olandese, Ab Klink, "i dipendenti dei coffee shop devono poter godere dello stesso diritto di chi lavora in qualsiasi luogo pubblico e lavorare in un ambiente libero dal tabacco". L'Authority per la sicurezza alimentare e della salute dei consumatori ha fatto sapere che i controlli saranno immediati e i trasgressori saranno puniti con multe fino a 2.400 euro. Di recente l'Ufficio centrale di statistica nazionale ha stimato che dal 2000 il numero di fumatori in Olanda e' diminuito di 100.000 unita'. 01-07-2008 Svizzera. Diminuisce il consumo di alcool e cannabis fra i giovani Meno alcol, fumo e cannabis: i giovani svizzeri rispetto al 2003 hanno ridotto il consumo di sostanze che creano dipendenza. Lo afferma uno studio dell'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA), secondo cui l'inversione di tendenza è da ricondurre alla prevenzione. Il problema numero uno resta comunque l'alcol, scrive L'ISPA in un comunicato. Regolarmente il 14% dei ragazzi e l'8% delle ragazze di quindici anni beve cinque o più bicchieri di bevande alcoliche, stando al sondaggio Espad effettuato a livello europeo e che in Svizzera ha coinvolto oltre 7500 giovani tra i 13 e i 16 anni. Nell'indagine del 2003 ciò era il caso per il 20% dei ragazzi e l'11% delle ragazze. Un quindicenne su cinque ha inoltre ammesso di aver fumato cannabis il mese precedente l'intervista, 3 punti percentuali in meno rispetto al 2003. Nelle ragazze la percentuale è diminuita dal 17 al 12%. Ad aver fumato nel mese prima dell'intervista è invece quasi il 30% dei quindicenni, 4 punti percentuali in meno rispetto al 2003. Molti giovani iniziano presto ad accendere la sigaretta e il 38% dei tredicenni ha già fumato. La tendenza al ribasso nel consumo giovanile di sostanze che creano dipendenza è positivo, ritiene l'ISPA. A suo avviso hanno un effetto dissuasivo i prezzi più elevati per gli "alcopops" e le sigarette nonché una maggiore consapevolezza del problema da parte dell'opinione pubblica. L'ISPA si dice tuttavia preoccupata per il comportamento di una minoranza di giovani che assume sonniferi e droghe quali la cocaina o gli allucinogeni. Per i giovani con un consumo problematico è fondamentale un intervento tempestivo, afferma il direttore dell'ISPA Michel Graf. 01-07-2008 Italia. Ex deputato Udc rinviato a giudizio per cessione di droga L'ex deputato dell'Udc Cosimo Mele e' stato rinviato a giudizio questa mattina dal gup, Renato La Viola, del tribunale di Roma, per rispondere di cessione di sostanza stupefacente. Mele nel luglio dello scorso anno era rimasto coinvolto in uno scandalo mentre si trovata nella sua suite all'Hotel Flora di via Veneto, dove una accompagnatrice, Francesca Zenobi, venne soccorsa per un malore e ricoverata all'ospedale San Giacomo in stato confusionale per aver assunto della cocaina. Era stata la stessa Francesca Zenobi a riferire agli inquirenti che lo stupefacente era stato offerto dallo stesso Cosimo Mele. L'ex deputato dell'Udc ha sempre negato questa circostanza ma il gup La Viola ha ritenuto di accogliere le richieste dei pubblici ministeri Italo Ormanni e Giovanni Di Leo, rinviandolo a giudizio. La prima udienza e' stata fissata per il 15 dicembre davanti alla quinta sezione penale del tribunale di Roma. Intanto per la stessa vicenda e' pendente una richiesta di archiviazione per il reato di omissione di soccorso contestato sempre a Cosimo Mele. A questa richiesta di archiviazione si sono pero' opposti i difensori di Francesca Zenobi. "Dimostreremo davanti al tribunale - ha dichiarato Mario Guagliani, che insieme all'avvocato Titta Madia assiste l'ex deputato Mele - la totale estraneita' del nostro assistito rispetto ai fatti contestati". Sempre al tribunale di Roma e' pendente una richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione per l'accompagnatrice Francesca Zenobi e un suo ex avvocato i quali secondo l'accusa avrebbero chiesto 100mila euro o un contratto televisivo per "ammorbidire" la versione dei fatti. 02-07-2008 Messico. Strage nel blitz antidroga, ex capo della polizia accusato di omicidio Guillermo Zayas, ex capo della polizia di Citta' del Messico, in carcere per le sue presunte responsabilita' nella morte di 12 persone durante un'operazione di sicurezza in una discoteca, ha chiesto che il capo di imputazione a suo carico venga cambiato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. Secondo Juan Arujo, difensore dell'ex direttore della polizia della capitale messicana, non ci sono elementi che dimostrino la volonta' di uccidere del suo assistito. Lo scorso 20 giugno, circa 600 ragazzi stavano festeggiando la fine dell'anno scolastico nella discoteca News Divine. L'arrivo della polizia, che stava conducendo un'operazione di controllo sulla vendita di droga e alcool a minorenni, dopo una serie di denunce, aveva scatenato il panico. I presenti, nel tentativo di fuga, avevano preso d'assalto l'unica porta rimasta aperta. Nella calca erano morte per asfissia 12 persone, tra cui tre minorenni e i tre poliziotti che sorvegliavano la porta. Nei giorni successivi la tragedia, 17 poliziotti e 12 funzionari del comune di Gustavo A. Madero, localita' della capitale dove e' avvenuta la tragedia, erano stati licenziati. Secondo le indagini condotte dal Procuratore del Distretto Federale, Ricardo Felix, gli agenti avevano infatti commesso 19 errori gravi nello svolgimento delle operazioni di controllo. Il presidente della Commissione dei diritti umani di Citta' del Messico, Emilio Alvarez, ha anche denunciato che alcuni dei sopravvissuti e i familiari delle vittime avevano ricevuto telefonate minatorie. 02-07-2008 Italia. Interrogazione parlamentare sui parlamentari che usano cocaina Una cinquantina di deputati di Pd e Udc hanno raccolto le firme necessarie, stabilite dal regolamento di Montecitorio, per portare il Governo a riferire in Aula sulle dichiarazioni del sottosegretario Carlo Giovanardi a proposito della presenza di droga tra i parlamentari. Secondo il primo firmatario dell'interrogazione al governo, Franco Laratta del Pd, le affermazioni di Giovanardi 'sono lesive della privacy e dell'onorabilita' del Parlamento e dei suoi membri, perche' tutti i parlamentari possono essere indiscriminatamente sospettati di essere consumatori di sostante stupefacenti, dal momento che il sottosegretario si e' lasciato andare ad accuse generiche all'istituzione senza alcun supporto documentale'. 'Le considerazioni dell'esponente di governo - ha denunciato Laratta - sono fortemente in contrasto con la recente sentenza della Corte Suprema di Cassazione, che il 10 giugno scorso ha confermato la condanna per violazione della privacy dei parlamentari nei confronti dei due giornalisti delle Iene ritenuti colpevoli di avere prelevato, 'con un comportamento ingannevole e fraudolento', tamponi di sudore di 50 deputati e 16 senatori per accertare la positivita' all'uso di stupefacenti'. I parlamentari chiedono quindi se il governo 'non ritiene opportuno chiedere al suo sottosegretario maggiori dettagli per riferirli al Parlamento, ovvero se non ritenga opportuno censurare lo stesso sottosegretario, per le gravi e gratuite insinuazioni che violano palesemente la privacy di tutti i parlamentari'; quali provvedimenti 'intende assumere per recuperare la lesa onorabilita' del Parlamento e dei suoi membri'; se 'al contrario non ritiene utile verificare e acquisire, al fine di stabilire la verita', effettivi riscontri interni per accertare la veridicita' delle considerazioni espresse dal sottosegretario, ovvero rendere specifici dettagli sul presunto coinvolgimento dei parlamentari per garantire la netta separazione comportamentale di ciascuno'. 02-07-2008 Italia. Gdf lancia allarme "cyberdroghe", ma l'esperto smentisce: trovata commerciale per creduloni Non piu' pasticche o strisce di polvere da inalare o peggio da 'spararsi' in vena: ora lo sballo arriva on line, basta collegarsi al sito giusto e scaricare speciali file contenenti particolari sequenze sonore. E dal nome del file si capisce quale effetto si puo' ottenere: c'e' il file 'marijuana', quello 'cocaina', 'alcol', 'ecstasy' e cosi' via. L'allarme sulle 'cyber-droghe' e' serio e arriva dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, i cui 007 informatici stanno da tempo monitorando un fenomeno che potrebbe rapidamente dilagare - come gia' avvenuto in Spagna - e che gia' vanta migliaia di appassionati che discutono attraverso la rete, si scambiano impressioni e consigliano modalita' e tecniche di somministrazione. Secondo quanto rilevato dalla Gdf, particolari onde - comprese tra 3 e 30 Hertz, ovvero frequenze su cui 'lavora' il cervello umano - sono in grado di innescare le piu' diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attivita' cerebrale. Ancora sconosciuti gli eventuali rischi per la salute o di dipendenza di queste nuove 'droghe': certo e' che, sottolinea la Gdf, le alte frequenze colpiscono in qualche modo il cervello. In ogni caso, ormai sono gia' centinaia le pagine web dedicate al nuovo sballo. Sulle cosiddette cyber-droghe non ci sono evidenze scientifiche tali da suffragare allarme in termini di rischio di sviluppo di forme di dipendenza: la precisazione e' del neurofarmacologo Felice Nava, direttore del Comitato scientifico nazionale di Federserd. 'Non ci sono studi scientifici o report anche aneddotici che possano far pensare che alcune musiche possono determinare fenomeni neurobiologici del tutto simili a quelli prodotti dalle piu' pericolose sostanze d'abuso'. 'Del resto se cio' fosse vero il problema della tossicodipendenza potrebbe essere risolto molto semplicemente, somministrando ad esempio ad un cocainomane una musica con un effetto simile a quella sostanza. Questo ovviamente e' solo fantascienza. Il fenomeno delle Cyber-droghe e' quindi solo una trovata commerciale ideata da astuti e loschi personaggi, con il solo scopo di arricchirsi sfruttando la credulita' e la voglia di sballo a ogni costo di alcuni ingenui giovani cibernauti'. 02-07-2008 Usa. Studio: si consuma piu' droga dove c'e' proibizionismo Malgrado abbiano leggi che puniscono severamente il consumo di droga, gli americani sono i piu' grandi consumatori di cocaina e cannabis. Secondo uno studio pubblicato sul magazine scientifico PLoS Medicine, il 16,2% dei cittadini statunitensi ha provato almeno una volta la cocaina e il 42,4% la marijuana. In Olanda, dove esiste la legge piu' peremissiva in materia di stupefacenti, solo l'1,9% ha provato la coca e il 19,8 per cento cannabis e suoi derivati. 02-07-2008 Usa. Allucinogeno per combattere tossicodipendenza e depressione L'effetto 'spirituale' della psilocibina, una sostanza allucinogena che prende il nome dai funghi da cui si estrae, durerebbe piu' di un anno e potrebbe aiutare tossicodipendenti e pazienti terminali. Lo sostengono alcuni ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland. In un esperimento portato a termine dal professor Roland Griffiths e' stata somministrata della psilocibina a 36 volontari, per verificare appunto gli effetti terapeutici. La maggioranza dei partecipanti alla cura, secondo quanto riporta un articolo pubblicato sul Journal of Psychopharmacology, ha dichiarato di aver provato sensazioni 'mistiche' o 'spirituali' nei mesi seguenti. Molti volontari hanno riferito di aver continuato a sperimentare uno stato di benessere e soddisfazione anche a un anno dalla assunzione e oltre la meta' del campione ha definito questa esperienza tra le cinque piu' importanti della propria vita. Secondo Griffiths, la scoperta potrebbe curare anche persone depresse o estremamente ansiose. La psilocibina e' proibita in linea di massima in tutti gli Stati Uniti, anche se molti Stati americani tollerano il suo uso in alcune cerimonie religiose di indiani nativi e altre minoranze etniche. 02-07-2008 Italia. Torino: i finanziamenti del Sindaco che non aiutano Tossic park Dopo l’ennesima retata di spacciatori effettuata dalle forze dell’ordine a Parco Stura (noto a tutti, come Tossic Park), il procuratore aggiunto torinese Francesco Saluzzo ha lanciato un appello al Comune di Torino: "Non si puo' abbandonare per troppo tempo una zona della citta'. E’ un conto che i cittadini non possono permettersi di pagare". Domenico Massano e Giulio Manfredi ( Associazione Radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato: Ringraziamo il procuratore Saluzzo per avere ricordato che il re e' nudo: dopo la creazione di "Tossic Park" grazie prima al trasferimento dello spaccio al Parco Stura per non disturbare le Olimpiadi Invernali di Torino di due anni fa e poi alla campagna martellante de "La Stampa" (a cui si deve il brand "Tossic Park"), dopo le polemiche sull’auspicabile istituzione di una narcosala, era calato il silenzio sulla processione continua di cittadini tossicodipendenti, costretti ogni giorno dalle leggi proibizioniste ad andarsi a rifornire nel mercato criminale che continua a prosperare sulle rive dello Stura. Intervenire sul territorio con iniziative esclusivamente repressive senza parallelamente definire adeguati interventi socio-sanitari, capaci di intercettare le persone tossicodipendenti e di porre i presupposti per una reale politica d’integrazione, e' come voler svuotare il mare con un cucchiaio. Non basta "ripulire" il Parco, bisogna farsi carico delle condizioni di vita di coloro che continueranno ad andare lì per acquistare e consumare sostanze stupefacenti. Il sindaco Chiamparino ha cosi' risposto alla sollecitazione del procuratore Saluzzo: "Dall’estate scorsa abbiamo impiegato oltre mezzo milione di euro in iniziative musicali e di intrattenimento per tenere viva l’area del Parco Stura". Mezzo milione di euro e' una bella cifra che forse avrebbe potuto avere altre destinazioni quali l'implementazione dei servizi di riduzione del danno attivi sul territorio cittadino, il finanziamento di programmi di prevenzione in ambito scolastico, l'attivazione di tavoli di confronto tra servizi, cittadini del quartiere e forze dell'ordine per la definizione di strategie comuni di intervento sul fenomeno. Dopo aver affossato, con la complicita' dell’ex ministro della Salute Livia Turco, la possibilita' di istituire una narcosala a Parco Stura (1), il nostro Sindaco si nasconde dietro gli spettacoli effimeri estivi per non vedere la dura realta' che devono vivere, ogni giorno, d’estate e d’inverno, tanti suoi concittadini, siano essi consumatori o semplicemente spettatori. Per loro il Comune ha allestito una bella rassegna di spettacoli, "RidiTorino" … ma non c’e' proprio niente da ridere! (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17491 02-07-2008 Usa. Inattendibili i test antidroga alle donne in gravidanza I test ospedalieri, sopratutto quelli per le metanfetamine e gli oppiacei, alle donne incinte possono risultare errati in quanto complessi e difficili da ricavare. Secondo l'universita' del Kansas, il Dipartimento federale per la salute mentale e l'Associazione chimica ospedaliera, mediamente il 26% dei test per scoprire tracce di metanfetamine sono inattendibili, arrivando anche al 70% di probabilita' di errore. "Anche il test piu' comune per i neonati, quello che rivela se la madre ha assunto metanfetamine nei ultimi 4/5 mesi, risulta errato in oltre il 70% dei casi", ha dichiarato il dottor Barry Lester, della Brown University. 02-07-2008 San Marino. Proibito fumare alla guida E' entrato in vigore ieri e i sammarinesi ne condividono le novita', anche se ritengono eccessiva la sanzione di 100 euro per un divieto di sosta. Ma 100 euro dovra' pagare anche chi non ha le cinture di sicurezza allacciate, chi in auto usa 'cuffie sonore o apparecchi telefonici' e inoltre chi fuma alla guida o il passeggero che fuma senza l'autorizzazione del guidatore (quest'ultima norma pero' e' sancita dalla legge del marzo scorso sulla 'tutela della salute pubblica dall'esposizione al fumo di tabacco'). Il nuovo codice della strada del Titano introduce maggiore severita' e un conseguente inasprimento delle sanzioni, il cui sistema si articola su tre livelli: la prima categoria prevede multe da 100 a 250 euro; la seconda da un minimo di 200 ad un massimo di 500 euro, mentre la terza stabilisce sanzioni da 400 a 750 euro. Inoltre, per le sanzioni che rientrano nella seconda e nella terza categoria, le multe raddoppiano di importo in caso di recidiva, cioe' se le infrazioni sono commesse nell'arco di 2 anni solari, passando quindi da 400 a 1000 euro per recidive di infrazioni che rientrano nella seconda categoria fino a multe da 800 a 1.500 euro per infrazioni recidive di terza categoria. C'e' poi sospensione della patente di guida, per un periodo da uno a quattro mesi, in caso di violazione del divieto di superare i limiti di velocita' di oltre 40 chilometri all'ora e dell'obbligo di moderare convenientemente la velocita' in tutti i casi in cui potrebbe costituire un effettivo pericolo per la sicurezza delle persone. C'e' ancora sospensione da uno a sei mesi in caso di guida in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico superiore a 0,80 o in stato di alterazione psicofisica, dovuta all'influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope o ad abuso di farmaci. Sospensione anche in caso di rifiuto, da parte del conducente, di sottoporsi agli esami per l'accertamento dello stato di alterazione psicofisica. Il nuovo codice sammarinese prevede pure una sorta di patente a punti: questa infatti e' sospesa, per un periodo da uno a quattro mesi, quando il titolare sia incorso negli ultimi due anni solari in almeno tre violazioni delle norme di comportamento elencate nel codice. Piu' severita' coi neo patentati, in quanto, se le infrazioni sono commesse da un conducente che abbia la patente da meno di due anni, la sospensione e' disposta per un periodo da 4 a 9 mesi. Il dirigente dell'Ufficio Registro Automezzi fara' ripetere l'esame teorico-pratico di abilitazione per la restituzione di una patente di guida sospesa per oltre tre mesi. 02-07-2008 Mondo. Fumare, masticare o sniffare tabacco: comunque fa male Tabagisti, scegliete dove farvi male. Masticare e sniffare tabacco è meno pericoloso per i polmoni, ma comunque hanno un tasso di tumore all'apparato orale superiore dell'80% alle sigarette. Lo rivela l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di 11 studi sviluppati in tutto il mondo. Sale anche del 60% il rischio di tumore all'esofago e al pancresas. Le somme sono tirate da Paolo Boffetta, epidemiologo che lavora all'Agenzia per la Ricerca sul Cancro della OMS. 02-07-2008 Francia. Test salivale antidroga per automobilisti In un'intervista al quotidiano Le Figaro, la ministra degli Interni, Michele Alliot-Marie, spiega il suo piano per individuare chi guida sotto l'effetto di droghe. Nei prossimi giorni, le forze dell'ordine ricorreranno al nuovo strumento, un test salivale per rilevare la presenza di stupefacenti negli automobilisti. In estate ne avranno a disposizione 50.000 unita'. Modalita': la saliva viene raccolta mediante un bastoncino: il colore cambia se vi sono tracce di droga. In caso di reazione positiva, il test e' completato da un prelievo di sangue, che dovra' confermare la presenza dell sostanza stupefacente e determinarne la natura. Facile da usare, il test sostituisce quello dell'urina, piu' macchinoso e percio' inadatto a compiti di deterrenza. 02-07-2008 Italia. Arresto e appello per cannabis terapeutica Pubblichiamo l'appello giuntoci da "Pazienti impazienti cannabis": Fabrizio Pellegrini, malato di artrite reumatoide in cura con la cannabis, è stato di nuovo arrestato e da lunedì sera si trova in carcere. Per sette volte negli ultimi 7 anni la pubblica autorità ha perquisito la sua abitazione, ogni anno sequestrando qualche pianta di cannabis e una piccola quantità di erba già essiccata. Quest' anno hanno scelto la sera del suo 40° compleanno per andarlo a trovare, sequestrargli le solite piantine e portarlo direttamente in carcere. Che non sia uno spacciatore è evidente, nè in tutti questi anni è mai stato accusato di tale comportamento. Fabrizio è una risorsa per la sua comunità: diplomato al conservatorio in pianoforte (ha suonato alla settimana Mozartiana di Chieti, e da un anno è ancora in attesa del compenso pattuito) è anche un pittore di talento, che ha esposto in diverse mostre. E’ un artista sensibile, una persona fragile e minuta, un sognatore, ma nella sua città il suo talento gli permette a stento di sopravvivere, specialmente dal momento che ogni anno viene dipinto dai media locali come un criminale, il che nel lavoro non aiuta. E poi regolarmente per i vari lavoretti che gli richiedono non viene pagato, dovendo invece sostenere spese legali crescenti. Così si è ritrovato col telefono staccato, niente connessione web nè soldi per ricaricare il suo cellulare, e le sue relazioni sociali si sono ancora ridotte. Il contrario di una vita da spacciatore, insomma. Ma Fabrizio alla sua salute tiene moltissimo. L' artrite reumatoide, per un musicista e un pittore è quanto di più invalidante e fastidioso si possa immaginare, e Fabrizio aveva scoperto da moltissimi anni che la cannabis gli elimina la rigidità ed i dolori delle articolazioni, così da poter lavorare in tranquillità. Per questo, il suo medico nel 2006 gli aveva regolarmente prescritto il Bedrocan, i fiori di cannabis medicinale prodotti e commercializzati dal Ministero della Sanità d' Olanda. La procedura, basata sul D.M.11-2-97, si era rivelata lunga e complessa, essendo stati Fabrizio ed il suo medico i primi (e tuttora gli unici) a consegnare il modulo di richiesta d' importazione per cannabinoidi alla Asl di Chieti, città che anche culturalmente non è certo una metropoli. Alla fine, arrivata alla Asl l' autorizzazione del ministero italiano per l' importazione della sua medicina, la stessa chiedeva il pagamento anticipato del costo totale della pratica, quasi mille euro per un mese. La maggior parte delle Asl italiane fanno lo stesso (solo alcune forniscono il farmaco al paziente senza spese, con evidente disparità di trattamento anche all' interno della stessa città), ma quella di Chieti si era impegnata verbalmente a far fronte alla spesa, dopo lettere e richieste in tal senso da parte di Fabrizio. Il quale non capiva proprio perchè alcune Asl consentivano ai malati di curarsi senza spese mentre lui, residente in Italia come gli altri, avrebbe dovuto rinunciare alla terapia, alla salute ed al lavoro solo perchè il suo reddito non gli permetteva di pagare il conto alla Asl. La solidarietà di altri pazienti, tramite l' organizzazione di una sottoscrizione nazionale, è riuscita in quella circostanza a permettergli di pagare la fattura e quindi ricevere la sospirata cannabis medicinale, e lui sembrava aver ripreso fiducia in se stesso e nell' umanità. Era di nuovo in grado ed impegnato a lavorare. Alla successiva richiesta presentata dal medico alla Asl per tre mesi di Bedrocan, non c'è stato nulla da fare: quasi 2000 euro anticipati o niente. Chiedere ad un paziente come Fabrizio di rinunciare alla cura che si è rivelata la più efficace, e di tornare senza una ragione plausibile ai suoi dolori e contrazioni muscolo-scheletriche, una forma di sadico menefreghismo orientato al profitto ai suoi occhi, si è ovviamente rivelato inutile. Fabrizio non rinuncerà mai alla possibilità di non soffrire, e non capisce perchè mai dovrebbe subire conseguenze penali per questo. Non dà fastidio a nessuno, fa del bene a se stesso, chi si permette di entrargli in casa e sconquassare la vita sua e della madre pensionata, per questo? Se davvero vogliono impedire a Fabrizio di curarsi, dovranno tenerlo in carcere finchè vive. Come è possibile che utilizzare i fiori femminili di una pianta come cura sia lecito se si hanno soldi per pagare ma porti al carcere se la stessa pianta la si coltiva per uso terapeutico personale? E' vero, lo scorso 24 aprile la Cassazione ha stabilito che coltivare anche un solo germoglio di cannabis è reato penale, esponendo così anche gli auto-coltivatori casalinghi alle apocalittiche sanzioni previste dalla L.309 modificata in senso ultra-repressivo dalla 49/2006 di Fini e Giovanardi, smentendo così la giurisprudenza precedente che, tendendo ad equiparare la coltivazione per uso personale di poche piante al possesso per uso personale, di fatto escludeva la rilevanza penale di tale pratica. Ma, l' intervento della Corte di Cassazione non riguardava affatto l' uso medico comprovato di tale pianta, su cui la Cassazione stessa non è stata mai chiamata ad esprimersi, nè il diritto sancito dall' art.32 della Costituzione "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" . La salute del cittadino è un diritto senza confini. Nell’atto costitutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è riconosciuta quale diritto fondamentale dell'Uomo: "il godimento del miglior stato di salute raggiungibile costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, opinioni politiche, condizione economica o sociale". Nel caso specifico di malati, il nostro ordinamento prevede che il fatto illecito (coltivazione) non venga considerato antigiuridico perchè, qualora sia accertato l' uso terapeutico, il diritto alla salute ed alla vita sono considerati valori assoluti ed insuperabili; Il Codice Penale, infatti, all' art. 51 recita: "L' esercizio di un diritto ... esclude la punibilità". Chi, nell'esercizio di un diritto legittimo, abbia a compiere atti o fatti che integrino una fattispecie preveduta dalla legge come reato, non può essere punito per questo. Nel punire un paziente che fa uso terapeutico di cannabis come Fabrizio, poi, viene meno anche un' altro aspetto costituzionale, quello dell' art. 25 della Costituzione, cioè del 'recupero del condannato', che in teoria è una delle finalità della pena. Come si può pretendere di mantenere forzatamente un cittadino in condizione di malattia o addirittura in carcere, rovinandogli la vita, allo scopo di recuperarlo da che? Entro venerdì prossimo ci sarà l' udienza di convalida, dove l' avvocato chiederà che Fabrizio almeno torni a casa in attesa di presentare la documentazione medica. Vi terremo aggiornati. telegrammi cartoline e lettere si possono spedire a: Fabrizio Pellegrini Casa circondariale di Chieti "Madonna del freddo" Via E. Ianni 30 Chieti era molto depresso questo periodo, e dopo questo bel regalo di compleanno è importante che non si senta solo.Sarebbe bello se ricevesse tanti messaggi di solidarietà, anche perchè così le autorità locali capirebbero che Fabrizio ha migliaia di amici che seguiranno da vicino la vicenda. FABRIZIO LIBERO ! I Pazienti Impazienti Cannabis roma@pazienticannabis.org 03-07-2008 Siria. Muore per overdose un rifugiato palestinese ogni settimana E' allarme per la diffusione delle tossicodipendenze in Siria tra i giovani rifugiati palestinesi: lo affermano alcune organizzazioni umanitarie che smentiscono le rassicurazioni del ministero degli Interni, secondo cui in Siria non circolano sostanze stupefacenti. Secondo dati non ufficiali fra i giovani profughi palestinesi la percentuale di quanti fanno uso di sostanze stupefacenti raggiungerebbe il 40 per cento, contro un 3 per cento fra i rifugiati iracheni. Un attivista, Nima Khaled, ha messo in evidenza l'aumento dei decessi per overdose tra i giovani palestinesi in Siria, sottolineando che in media si registra un caso alla settimana nella sola Damasco. Quanto alle droghe maggiormente diffuse, la Khaled ha ricordato "i numerosi tipi di pasticche" di ecstasy, ma anche "hashish, eroina, cocaina", oltre alla pratica di "inalare la colla". Il direttore dell'associazione irachena 'Al-Ikhwa' Yaser Badawi, ricordando "non c'è un solo stato al riparo dal pericolo droga", ha spiegato che la Siria "era per via della sua posizione geografica, un paese di transito" per il narcotraffico, ma oggi "è diventato un paese consumatore". Quanto alle cause del fenomeno tra i giovani palestinesi, la Khaled evidenzia "l'assenza di un progetto politico e culturale, la disoccupazione e la povertà". Al contrario, per Badawi la scarsa diffusione fra i giovani profughi iracheni sarebbe legata ai problemi economici ma anche alla "mancanza di consuetudine all'impiego di stupefacenti", dal momento che "gia' da prima dell'epoca di Saddam Hussein, erano state imposte leggi molto severe in questo senso e la diffusione di stupefacenti era praticamente inesistente in Iraq". 03-07-2008 India. Storie di proibizionismo: italiano gravemente malato detenuto per possesso di qualche grammo di cannabis L'ambasciata italiana in India intervenga in favore di Ivano Dal Bó, cittadino veneto di 54 anni, agli arresti domiciliari in India, dove era giunto per turismo, perchè trovato in possesso di alcuni grammi di sostanze stupefacenti (cannabis e 'charas'): sottoposto a procedimento penale e condannato nel gennaio 2007, è stato detenuto nella prigione di Mandi e, dopo il pagamento di una cauzione di 8.000 euro, trasferito agli arresti domiciliari in una pensione nel villaggio Bhuntar-Kulu nella regione dell`Himachal Pradesh indiano. È quanto chiede in una lettera inviata all'ambasciatore Armellini il presidente della conferenza dei Garanti dei detenuti Angiolo Marroni, spiegando che "il caso del signor Dal Bó mi è stato segnalato dall`anziano padre, che mi ha chiesto un aiuto dal momento che il signor Ivano è gravemente malato. Le sue condizioni si sono aggravate per il decorso della malattia, che già in Italia lo costringeva a sottoporsi a trattamento retro virale, e per l`impossibilità di cure adeguate oltre che per le scarse condizioni igienico-sanitarie del luogo in cui risiede". "Le sue condizioni di salute sono cosí delicate che impongono tempestive cure per salvargli la vita: mi appello quindi alla sua sensibilità affinche', nel rispetto delle leggi e delle procedure, si possa con un suo intervento a nome del governo italian far si che il signor Dal Bo` venga trasferito e curato nel nostro Paese". 04-07-2008 Italia. Giovanardi annuncia test antidroga obbligatori per professioni a rischio 'La cocaina e' la droga piu' diffusa tra imprenditori, professioni a rischio come autisti e piloti, e qualche pecora nera anche nelle forze dell'ordine. Tra pochissimo ci sara' l'obbligo per tutti i lavoratori a rischio di sottoporsi ai test antidroga'. Lo dice Carlo Giovanardi a Klauscondicio, sottolineando allo stesso tempo chenon denuncerebbe un collega del Parlamento che si droga sotto i suoi occhi. 'In Italia il consumo di droga non e' un reato. Chi fa uso di stupefacenti e' in realta' considerato una vittima, quindi non e' nemmeno denunciabile. Semplicemente, gli consiglierei di frequentare strutture di recupero pubbliche o private', spiega. 04-07-2008 Ue. Studio: il nostro corpo produce cannabis per mantenere pelle sana La cannabis prodotta dal nostro corpo aiuta a mantenere la pelle sana. Un gruppo di ricercatori ungheresi, tedeschi e inglesi ha scoperto che il nostro corpo non solo produce composti chimici simili al principio attivo della marijuana, THC, ma che questo svolge un ruolo importante nel mantenere sana la pelle. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista 'Faseb Journal', potrebbe portare alla realizzazione di nuovi farmaci contro l'acne, la pelle secca o addirittura contro alcuni tumori. "I nostri dati preclinici - ha detto Tama Biro, coordinatore dello studio - ci hanno incoraggiato a studiare come questi composti possono essere sfruttati a vantaggio della pelle. I nostri risultati hanno dimostrato che questi agenti possono essere applicati in modo efficace a livello locale, sotto forma di crema per la pelle". Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno trattato delle colture di cellule umane delle ghiandole sebacee (le ghiandole che rendono la nostra pelle come 'oleosa') con varie concentrazioni di endocannabinoidi (sostanze prodotte dal corpo che sono simili al principio attivo della marijuana). Successivamente hanno misurato la produzione di lipidi (cellule grasse), la sopravvivenza delle cellule e i cambiamenti della loro espressione genica. Infine hanno confrontato questi dati con quelli di un gruppo di controllo. "Questa ricerca ha dimostrato che noi possiamo avere qualcosa in comune con la pianta della marijuana", ha detto Gerald Weissmann, uno dei ricercatori. "Cosi' come il THC protegge le piante di marijuana dagli agenti patogeni, i nostri cannabinoidi possono essere necessari per mantenere la pelle sana e proteggerci dagli agenti patogeni". 05-07-2008 Usa. Droga e immigrazione. Washington Post: rapporti con America latina dipendono da nuovo presidente Il viaggio di questa settimana in Messico e in Colombia del candidato repubblicano alla Casa Bianca, John McCain, ha chiarito una cosa, scrive il Washington Post: il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e America Latina dipenderà dall'esito delle elezioni presidenziali americane del prossimo novembre. McCain e lo sfidante democratico, Barack Obama, hanno infatti due visioni divergenti su come gli Stati Uniti devono condurre la loro politica nell'emisfero sud. Il candidato repubblicano vuole imprimere un nuovo slancio ai rapporti con l'America Latina, continuando peró sulla linea seguita già dall'amministrazione Bush nella lotta al narcotraffico, nella promozione del libero commercio e nel contrasto all'immigrazione clandestina. Anche Obama intende assegnare una grande importanza ai rapporti con i Paesi latinoamericani, puntando peró a rafforzare la presenza degli Stati Uniti con la diplomazia e il "soft power", rendendosi anche disponibile a incontrare i leader della sinistra piú estrema come il presidente venezuelano Hugo Chavez. Come spiega anche Dan Lund, un sondaggista che ha vissuto per lungo tempo a Città del Messico, "c'è una grande differenza" tra i due candidati". "E' semplice capire che "McCain seguirà, senza eccezioni, la linea dell'amministrazione Bush, inclusa la politica verso Cuba", afferma. "I democratici invece sono un mistero. Molleranno alcune cose e non vorranno lottare con tutti come ha fatto Bush". Le divergenze tra i due candidati si comprendono alla luce dei loro diversi background. McCain ha visitato l'America Latina decine di volte, e ha sostenuto le battaglie politiche intraprese dagli Usa nella regione negli anni Ottanta. Obama al contrario non ha mai visitato un Paese latinoamericano. Ma entrambi i senatori sostengono che gli Usa debbano sviluppare rapporti piú stretti con la regione, e risolvere i problemi piú urgenti. 05-07-2008 Italia. Giovanardi: via i figli se genitori sono tossicodipendenti Cosa bisogna fare con i tossicodipendenti conclamati che hanno figli? Alla domanda di Klaus Davi per Klauscondicio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi risponde: "Nella mia attivita' di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe a famiglia, droga e servizio civile, e' capitato di trovare casi in cui i genitori somministrano droga o alcool ai propri figli. Leverei l'affido ai genitori tossicodipendenti conclamati. In quei casi dovrebbero intervenire i parenti e saranno loro a decidere se denunciarli ai servizi sociali". ALCOOL - Parlando dei controlli sul consumo di alcool nei locali notturni, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi dichiara: "Stiamo discutendo, nel decreto di legge sulla sicurezza, un provvedimento che interrompa la somministrazione di alcolici dalle tre del mattino. Ad esempio a Roma esiste gia' per le discoteche, ma non per pub e chioschi notturni. Alla nostra proposta la Confcommercio ha reagito affermando che non vogliono nessun controllo e che questo spetta alla Polizia. Io la considero un'affermazione assolutamente irresponsabile. Gia' 4 anni fa ho perso questa battaglia in Parlamento". Klaus Davi continua chiedendo se esiste una lobby di commercianti in Parlamento. Giovanardi risponde: "Basti vedere cosa succede da Rimini a Iesolo. Stanno incidendo sui parlamentari di quelle zone per evitare che passi qualsiasi forma di regola sugli alcolici". 05-07-2008 Italia. Como, volontari Scientology raccolgono siringhe usate Dopo Bergamo è la volta di Como: prosegue la marcia contro le droghe dei volontari di Scientology che domenica prossima raccoglieranno le siringhe lasciate in giro dai tossicodipendenti nella cittadina lombarda. Gli adepti dell'organizzazione non sono nuovi a questo tipo di iniziativa. Era già avvenuta lo scorso 22 giugno a Bergamo, dove sarà ripetuta domenica. L'evento è ispirato alla citazione di L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology: "Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere". 05-07-2008 Svizzera. Partiti socialista e liberale-radicale scendono in campo per depenalizzare cannabis I sostenitori della depenalizzazione del consumo di cannabis scendono in campo in vista della votazione federale del 30 novembre. Il mercato della canapa è incontrollabile; depenalizzarne il consumo permetterebbe di passare ad una regolamentazione severamente limitata dal profilo legale. Ne sono convinti esponenti dei socialisti, dei verdi, dei liberali e dei popolari democratici che venerdì hanno lanciato la campagna in favore di un sì all'iniziativa «per una politica della canapa che sia ragionevole e che protegga efficacemente i giovani». Secondo i suoi sostenitori, il progetto è preferibile all'attuale politica di proibizione perché darebbe un messaggio chiaro ai giovani: il consumo di canapa può nuocere alla salute ed è vietato ai minorenni. Diverso il discorso per quanto riguarda gli adulti. In questo caso, fumare uno spinello è frutto di una decisione personale e rientra nella responsabilità di ciascuno. Del resto, la legislazione in vigore non ha effetti sul consumo di canapa, che è rimasto stabile. La deputata liberale Christa Markwalder ha citato la cifra di 500.000 consumatori regolari ed occasionali. Inoltre, le 27.500 denunce registrate nel 2005 non fanno altro che oberare di lavoro la polizia. Per i sostenitori dell'iniziativa, il testo non è comunque un assegno in bianco per il consumo di stupefacenti. L'iniziativa è sostenuta ufficialmente dal Partito socialista svizzero e dal Partito liberale radicale. Il Partito popolare democratico invita a votare no, ma molti dei suoi membri sono a favore dell'iniziativa. 05-07-2008 Argentina. Una sentenza ribadisce che possedere droga per uso personale non e' reato La Sezione I della Camara Federal ha confermato che possedere droga non e' reato, e ha spiegato che punire un atto privato violerebbe l'articolo 19 della Costituzione Nazionale. Il possesso di droghe per consumo personale non e' reato in quanto il fatto appartiene alla sfera delle azioni private degli uomini e alla liberta' personale. La sentenza, resa nota nei tribunali il 30 giugno, ha ratificato l'incostituzionalita' del secondo paragrafo dell'articolo 14 della legge sulle droghe, la numero 23.737. L'articolo in questione recita che "la pena sara' da un mese a due anni di prigione quando, per la sua scarsa quantita' e per le circostanze, si desume inequivocabilmente che il possesso e' per consumo personale". Ma per i giudici Eduardo Freiler e Eduardo Farah, al di sopra della norma c'e' la priorita' dell'articolo 19 della Costituzione Nazionale, secondo cui "le azioni private degli uomini che non offendono in nessun modo l'ordine e la morale pubblica, ne' pregiudicano terzi, sono riservate solo a Dio ed esulano dall'autorita' dei magistrati". Inoltre i giudici ritengono che questo discusso punto della legge sulle droghe costituisca "un'irragionevole restrizione della liberta' personale". Il caso dal quale e' scaturita l'importante sentenza riguarda la detenzione di un giovane, fermato lo scorso 5 febbraio perche' in possesso di 49,29 grammi di marijuana. 06-07-2008 Italia. Farina Coscioni: il proibizionismo alimenta il turn over nelle carceri 'Il regime proibizionista' sulla droga 'alimenta un incessante turn over dei detenuti, di fronte al quale non valgono neanche le migliori intenzioni degli operatori': lo ha dichiarato Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata del gruppo Radicali-Pd, al termine di una visita - promossa dall'associazione Adelaide Aglietta - nelle due carceri di Torino, il Lorusso e Cutugno (chiamato comunemente delle Vallette) e il minorile Ferrante Aporti. La parlamentare ha sottolineato che le due dirigenti degli istituti di pena sono 'fortemente motivate e preparate' e i rispettivi comandanti delle guardie 'hanno dimostrato attenzione e competenza', aggiungendo di essersi soffermata, con loro, sui dati relativi ai consumatori di stupefacenti. Alle Vallette, dove oggi la popolazione e' di 1.189 detenuti e 76 detenute a fronte di una capienza di 1.100 unita' ('nelle sezioni maschili l'effetto indulto e' rientrato'), al 31 dicembre 2007 erano reclusi 326 tossicodipendenti, di cui solo 16 erano sottoposti a trattamenti metadonici. Al Ferrante Aporti ci sono problemi di sovraffollamento e di organici: tre giorni fa durante una protesta e' scoppiato un incendio. 06-07-2008 Gb. Arriva la bibita 'Cocaine'...e le polemiche "Cocaine", ultima nata tra le bevande energetiche, sta per sbarcare in Gran Bretagna e si preannunciano già polemiche. Secondo quanto riporta oggi il "Sunday Telegraph", questa bevanda che ha riscosso grande successo negli Usa contiene il 350 per cento in piú di caffeina rispetto alla famossissima "Red Bull", e 750 milligrammi di taurina. Fonti della compagnia Ocke Cokey hanno assicurato che questa bevanda energizzante, che negli Stati Uniti si è presentata come "l'alternativa legale" alla cocaina, sarà messa in commercio in Gran Bretagna a partire da questa estate. La versione americana contiene wasabi e cannella, uno strano composto che rende insensibili la gola e i denti, proprio come accade quando si assume cocaina. E per questo i critici sostengono che "Cocaine" non fa altro che avvicinare i piú giovani all'uso delle droghe. 07-07-2008 Canada. British Columbia. Cannabis e cocaina influenzano diversamente la guida Secondo la ricerca pubblicata sul Traffic Injury Prevention, la cannabis e la cocaina hanno doversi effetti sulle attivita' psicomotorie. I ricercatori del Centro per la tossicodipendenza della British Columbia hanno indagato le abitudini degli automobilisti, adulti, abituali consumatori di cannabis, cocaina e alcol. Secondo la ricerca, con la cannabis le persone guidano piu' prudentemente o addirittura vi rinunciano. 07-07-2008 Italia. Ministero del Welfare lancia programma di ricerca sul doping Si chiama "programma di ricerca 2008 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attivita' sportive" ed ha accluso un apposito bando di gara, pubblicato sulla G.U. di giugno. E' questa l'iniziativa presa dal Ministero della Salute sul problema-doping per il quale vengono promossi progetti mirati che dovranno essere realizzati secondo specifiche finalita'. E in una nota ministeriale si precisa che le finalita' di questi progetti dovranno: 1) "soddisfare gli scopi fondamentali" della L.376/2000 su promozione della salute e prevenzione del doping nelle attivita' sportive"; 2) "approfondire la conoscenza" degli effetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all'organismo dall'uso di farmaci, sostanze e pratiche mediche vietate per doping; 3) "sviluppare metodi di indagine" per evidenziare l'abuso di sostanze vietate per doping e di altre sostanze biologicamente attive in grado di influenzare la performance sportiva; 4) "promuovere studi farmacoepidemiologici" sull'uso di farmaci vietati e non vietati per doping nei praticanti attivita' sportiva sia a livello agonistico che amatoriale. I progetti dovranno pervenire in duplice copia alla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping, entro e non oltre 30 giorni a partire dal 30 giugno 2008, data di pubblicazione sul sito web del Ministero della salute, cioe' entro il 30 luglio 2008. 07-07-2008 Italia. Falsi certificati di tossicodipendenza per uscire dal carcere Dopo un anno di indagini la Squadra Mobile di Roma ha scoperto uno dei modi piu' ingegnosi, utilizzati dalla malavita comune ed organizzata, per sottrarsi all'esecuzione delle pene. Medici compiacenti, dietro compenso, certificavano tossicodipendenza ed alcolismo per consentire ai detenuti di ritornare in liberta'. Certificavano inoltre, falsamente, la regolare frequenza di programmi di riabilitazione consentendo cosi' agli ex detenuti di potersi muovere liberamente, fornendo loro anche un alibi in caso di consumazione di reato. L'operazione della polizia e' in corso con l'esecuzione di arresti. 07-07-2008 Le droghe che non sono 'sbarcate' in Italia (Il Tempo) KAVA o KAWA. Questa droga si ricava dalla pianta omonima (Piper mesthysticum) della famiglia delle Piperacee, diffusa in Polinesia e alle Hawai. L'assunzione a forti dosaggi provoca tachicardia, ipertensione, ansia, irritabilità e insonnia. Da notare che a bassi dosaggi è ansiolitica e sedativa. È stato accertato che distrugge il fegato. YOHIMBE o IOHIMBE La sostanza si estrae dalla corteccia di una Rubiacea (Corynanthe yohimbe) che si trova nell'Africa tropicale. Chi la consuma cade in stati di ansia, vomita, ha nausea, gli viene la tachicardia e ipertensione. Continua... 07-07-2008 Giappone. I distributori di sigarette riconoscono l'eta' dal volto Il ministero delle Finanze nipponico ha approvato formalmente il nuovo tipo di distributori automatici di sigarette intelligenti, cioe' in grado di riconoscere l'eta' dell'acquirente e vietare la vendita ai minori. Con il 'bollino' ministeriale i nuovi macchinari hi-tech sono ufficialmente riconosciuti dallo Stato alla pari di quelli convenzionali, in tutto oltre 570.000 sparsi in tutto il Giappone. I distributori intelligenti hanno iniziato a comparire ai margini delle strade nipponiche a partire da giugno, arrivando attualmente a un numero totale di 4.000 unita' attive. I nuovi macchinari sono dotati di una fotocamera digitale e di un sofisticato software che analizza i volti delle persone alla ricerca di particolari caratteristiche da collegare a una data eta', come colore dei capelli, rughe o quant'altro: se, dopo l'analisi facciale, non e' possibile determinare se il cliente sia maggiorenne (in Giappone 20 anni) o meno, viene richiesta una tessera di identita' su cui sia riportata la data di nascita. Secondo test eseguiti dall'azienda produttrice, i distributori intelligenti vantano un indice di accuratezza intorno al 90%. Alla prova dei fatti, tuttavia, la nuova tecnologia si e' dimostrata tutt'altro che infallibile: a dimostrarlo sono stati nei giorni scorsi alcuni giornalisti giapponesi, che sono riusciti a farsi vendere le sigarette mostrando alla fotocamera non il proprio volto ma riviste con particolari foto di persone di mezza eta'. I responsabili della ditta produttrice hanno ammesso il problema, che, assicurano, sara' risolto con il prossimo aggiornamento delle apparecchiature. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------