====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 20-01-2009 al 26-01-2009 n.4/2009 (Anno IX) ARTICOLI - Droga nell'esercito austriaco: non e' motivo d'inabilita' NOTIZIE - Usa. Studio: la dipendenza da tabacco inizia dalla bocca - Messico. Guerra alla droga: testa di poliziotto decapitato davanti a commissariato - Usa. Bush riduce condanne ad agenti che uccisero un trafficante di marijuana disarmato - Italia. Umbria regina delle morti da overdose, il Pdl propone 'commissione speciale' di indagine - Colombia. Cocaina, la scelta dei contadini: un ettaro rende 15 volte più del caffé - Italia. Torino. Radicali: comitati spontanei come parte lesa contro gli spacciatori? Rivedere proibizionismo - Afghanistan. Karzai: e' boom dell'oppio - Italia. Giovanardi e Napolitano parlano di droghe - Italia. Sacconi propone strategia innovativa contro gli incidenti: tolleranza zero per i giovani - Gb. Storie di proibizionismo: arrestato intero equipaggio aereo - Italia. Verso la proibizione della Spice? - Usa. Studio: con l'uso continuato di cannabis si rischia l'infertilita' - Iran. Impiccati tre spacciatori - Italia. Fini contestato alla Sapienza per politica sulle droghe - Spagna. Corte superiore di Madrid boccia 'permissivismo' sul fumo - 'Spice' proibita in Germania, non autorizzata in Svizzera - Giappone. Ricercatori cercano di sviluppare sigarette senza nicotina - Italia. Alcool e guida, Zaia contro il Governo: no a limiti piu' bassi, aumentare le pene - Italia. Meloni e Giovanardi mettono a punto nuova strategia antidroga: il braccialetto 'io non sballo' - Italia. Padova, 500 euro di multa a chi acquista sostanze stupefacenti - Messico. Storie di proibizionismo: ventuno agenti arrestati per corruzione - Afghanistan. La Russia pronta a collaborare con Obama contro l'oppio - Usa. Studio: il fumo provoca il 70% dei tumori negli uomini - Italia. Lazio. Arriva il numero verde per tossicodipendenti che chiedono aiuto - Colombia. Studio: Onu e Usa nascondono dati reali sul traffico di cocaina per dimostrare efficacia guerra alla droga - Messico. Studio: Governo non puo' vincere guerra alla droga - Gb. 100 sterline alle donne che smettono di fumare - Austria. Mercato nero della 'spice': 100 euro per mezzo grammo - Onu: indizi su banche salvate dai soldi del narcotraffico - Italia. Storie di guerra alla droga: prende piede il consumo di droghe fra gli ultrasessantenni ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 39 arresti - 297,447 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 178,992 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 118,455 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 45 giorni di detenzione ARTICOLI 21-01-2009 Droga nell'esercito austriaco: non e' motivo d'inabilita' Nel 15% dei soldati e' evidente il consumo di droga. Il fatto che nell'esercito si conosca bene la situazione del consumo di sostanze illecite dipende molto dalla routine dei test. Quanto sono tossici i soldati austriaci? Nel 10-15% delle reclute sottoposte a visita per il servizio militare e' riscontrabile l'uso di droghe. E a est del Paese, soprattutto nell'area metropolitana di Vienna, la quota e' superiore al 15%, come risulta allo stato maggiore del Ministro della difesa, Norbert Darabos. In effetti, il problema e' ben noto in ambito militare. "Non c'e' da smentire", dice Michael Bauer, portavoce del ministero della Difesa. Mancano invece cifre precise su come si sia sviluppato l'uso di droghe tra i soldati negli ultimi anni. Concentrazioni di casi -come nel battaglione corazzato 33 di Zwoelfaxing, dove, secondo rapporti giornalistici quasi il 25% dei militari era sotto l'effetto di droghe- non sono confermate: i dati non sono riferibili alle singole caserme, si precisa. Se sul consumo di droghe c'e' piu' chiarezza nell'esercito rispetto ad altre organizzazioni e luoghi di lavoro, dipende anche dal fatto che nelle caserme i test sono standard, sia durante la selezione sia alla visita di leva. E nel periodo della loro permanenza, le reclute sono spesso soggette a test casuali. Quando poi ci sono dei sospetti, ad esempio per un comportamento anomalo di un soldato, scatta un'ispezione accurata in tutta la camerata. E ogni tanto vengono impiegati anche cani antidroga. Segnalazione, controlli, congedo Se un soldato risulta positivo al test, e' segnalato all'autorita' circondariale di competenza e vengono adottate misure disciplinari. Verra' escluso da operazioni delicate -non potra' essere impiegato come autista, per esempio. Inoltre, dovra' sottoporsi regolarmente al test antidroga, e se per tre volte consecutive risulta positivo, sara' congedato. Ma se qualcuno spera in tal modo di sfuggire al servizio militare, si sbaglia; sara' richiamato in seguito, fino a quando non avra' espletato completamente i suoi obblighi. "In ogni caso, consumare droga non e' motivo d'inabilita'", spiega il portavoce Bauer. A meno che non ci siano ragioni sanitarie tali da rendere il servizio militare del tutto incompatibile. "Se qualcuno assume eroina per sette anni, non ce la fara' fisicamente a sopportare il servizio". Ma anche in questo caso spesso viene decretata solo l'inabilita' temporanea. L'esercito e' intenzionato ad agire di piu' sulla prevenzione. Cosi', l'anno scorso sono stati istituiti alcuni corsi d'aggiornamento per istruttori e personale sanitario ed e' stata avviata una cooperazione con strutture d'assistenza giovanile. Per quanto riguarda il consumo di droghe prima del servizio militare, poco si puo' fare, dicono al ministero della Difesa. "L'esercito", spiega Bauer, "non e' che lo specchio della societa'". Erich Kocina -------------------------------------- NOTIZIE 20-01-2009 Usa. Studio: la dipendenza da tabacco inizia dalla bocca La dipendenza dal fumo comincia dalla bocca. A dimostrarlo scientificamente e biologicamente arriva uno studio, pubblicato su Pnas, che ha scoperto per la prima volta la presenza dei recettori della nicotina nelle papille gustative. Una scoperta che puo' aprire la strada a nuovi farmaci anti-fumo da applicare direttamente sulla lingua. Oltre ai recettori della nicotina presenti nel cervello, i ricercatori hanno scoperto infatti un altro 'percorso' o 'strada' che contribuisce all'assuefazione al fumo da sigaretta, e che attiva anche un'area cerebrale che una volta danneggiata, porta istantaneamente alla perdita dell'assuefazione. Partendo dall'idea che il gusto sia importante per la dipendenza da tabacco, i ricercatori si sono concentrati sulla mancanza di una proteina nella bocca, la trpm5, implicata nel riconoscimento dei sapori amari, come la nicotina. Infatti gli individui con un'estrema capacita' di assaggiare e gustare l'amaro sono piu' resistenti all'assuefazione da fumo, e che le lesioni all'insula (l'area del cervello dove risiede la corteccia del gusto) influiscono su questo processo. Quello che hanno scoperto i ricercatori e' che la nicotina stimola due diversi sistemi nella bocca, uno legato alla proteina trpm5, usata anche per riconoscere le sostanze amare, e un altro apparentemente specifico per la nicotina e indipendente dalla trpm5, che attiva un modello neurale unico nella corteccia cerebrale del gusto. 'I recettori nicotinici non sono necessariamente legati al gusto della nicotina perche', oltre che a questa sostanza, fisiologicamente rispondono ad altri trasmettitori. Tuttavia, la possibilita' di sviluppare nuovi farmaci anti-fumo non e' remota, pero' bisognerebbe capire se trpm5 e' presente anche a livello del sistema nervoso centrale', ha commentato Silvio Garattini, farmacologo dell'Istituto Mario Negri. La vasta distribuzione dei recettori nicotinici nell'organismo e la molteplicita' di funzioni che svolgono, comunque, costituirebbe un problema qualora si volesse limitare l'azione di eventuali farmaci alla riduzione dell'assuefazione da nicotina. 'In ogni caso, la tossicita' legata alla sigaretta non cambierebbe, visto che gli effetti tossici, piu' che alla nicotina sono legati alle sostanze cancerogene che si sviluppano dal fumo', ha concluso Garattini. 20-01-2009 Messico. Guerra alla droga: testa di poliziotto decapitato davanti a commissariato La testa di un comandante di polizia e' stata depositata lunedi' davanti al suo ufficio, vicino a Ciudad Juarez, la citta' messicana dove si registra il maggior numero di omicidi, situata alla frontiera con gli Stati Uniti. Lo riferiscono autorita' locali, precisando che a Chihuahua, capitale dello Stato dove si trova anche Ciudad Juarez, sono stati trovati 6 cadaveri con abiti da poliziotto. La testa sarebbe stata trovata all'interno di un frigorifero, davanti all'ufficio della polizia municipale, insieme ad un messaggio di una banda locale 'indirizzato al cartello di Sinaloa'. Il comandante Martin Castro era stato rapito sabato scorso, appena cinque giorni dopo avere assunto le sue funzioni, insieme ad altri cinque poliziotti e ad un civile. Lo Stato di Chihuahua e' diventato da qualche tempo ampo di battaglia tra i cartelli della droga di Juarez e di Sinaloa, una guerra per il controllo del traffico che ha fatto nel 2008 piu' di 2.000 morti, di cui 1.600 nella citta' di Ciudad Juarez. 20-01-2009 Usa. Bush riduce condanne ad agenti che uccisero un trafficante di marijuana disarmato Il presidente americano George W. Bush ha ieri ridotto le condanne di due agenti di frontiera ai quali erano stati inflitti oltre dieci anni di carcere per avere ucciso un trafficante di droga nel 2005. Le guardie di frontiera Ignacio Ramos e Jose Compean erano stati condannati per avere aperto il fuoco, uccidendolo, contro un trafficante di droga disarmato che aveva superato illegalmente la frontiera con un carico di marijuana. E' tradizione per i presidente Usa giunti alla fine del mandato annunciare atti di clemenza a beneficio di persone condannate. I due agenti hanno gia' trascorso due anni in carcere. Usciranno di prigione entro un paio di mesi. 20-01-2009 Italia. Umbria regina delle morti da overdosi, il Pdl propone 'commissione speciale' di indagine I gruppi consiliari di opposizione, PDL, UDC e La Destra hanno presentato una proposta di legge con la quale si chiede 'l'istituzione di una commissione speciale per analizzare e predisporre atti legislativi e regolamentari da sottoporre al Consiglio regionale e finalizzati a contrastare il fenomeno delle tossicodipendenze e del traffico di stupefacenti in Umbria'. In una conferenza stampa unitaria e' stata illustrata stamane la proposta di legge. Secondo il capogruppo di An-Pdl, Franco Zaffini, 'la politica deve riappropriarsi delle sue competenze e responsabilita' su una questione divenuta emergenziale, con un traffico di stupefacenti che ha trasformato Perugia in un supermarket dello sballo ed ha portato al record di decessi per overdose'. La capogruppo di FI-Pdl, Fiammetta Modena, ha annunciato che sara' chiesta una integrazione, con la proposta di istituire una Commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni criminali in Umbria (che sara' in Aula domani essendo convocato il consiglio regionale - ndr-), poiche' si tratta anche aspetti connessi con il mondo delle tossicodipendenze e del traffico di eroina'. Modena ha parlato di una Umbria che, con i suoi 35 morti per overdose, ha fatto registrare un macroscopico 6,2% a fronte del dato nazionale che e' dell'1,5%'. Massimo Mantovani di FI-Pdl, membro della III Commissione, ha fatto notare che 'anche il Piano sanitario e quello sociale sono correlati al fenomeno che questa commissione speciale vuole monitorare. Serve una serie di provvedimenti che riguardino il livello sanitario, quello connesso alla sicurezza e anche quello culturale, risultato dell'estrema tolleranza della sinistra'. Per La Destra, il capogruppo Aldo Tracchegiani si e' dichiarato convinto che 'la miopia della maggioranza potra' essere scalfita, perche' ci troviamo in una situazione di piena emergenza', mentre per Enrico Melasecche (Udc) c'e' un problema di atteggiamento culturale. 'Ormai c'e'una certa assuefazione; dobbiamo mettere in sinergia tutte le capacita': dalla prevenzione, alla repressione. Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria) ha sottolineato come quello della tossicodipendenza sia un problema che 'viene visto spesso come se riguardasse 'sacche di emarginazione', ma non e' cosi'. Se andiamo ad analizzarlo seriamente potremmo evidenziare come l'utenza della droga, in modo particolare la cocaina, e' diffusa nelle classi medio-alte con percentuali che sono ben oltre quelle conosciute'. 20-01-2009 Colombia. Cocaina, la scelta dei contadini: un ettaro rende 15 volte più del caffé IL CORRIERE DELLA SERA - Immaginiamo una campagna di guerra, che costa tempo, denaro e vite umane. Che dopo dieci anni lascia il nemico forte quanto prima. E provoca danni collaterali difficili da calcolare, in economia, in politica, nell’opinione pubblica. Insomma un fallimento, che invita al ritiro unilaterale. Come se non avesse già abbastanza problemi e fronti aperti, Barack Obama si troverà nei prossimi mesi davanti al dilemma coca. Che senso ha per Washington continuare a spendere miliardi di dollari per distruggere le piantagioni in Sudamerica, quando negli Stati Uniti, ma anche in Europa, è ormai evidente che la politica non funziona? Che mentre gli aerei sorvolano le Ande spargendo veleni sui campi e i soldati scendono dagli elicotteri con i machete, il mondo non ha mai avuto a disposizione tanta cocaina e a prezzi sempre più accessibili? E intanto l’industria del narcotraffico se la passa piuttosto bene, tiene sotto scacco intere popolazioni e qualche governo, uccide e sequestra, sfugge alle polizie e si rigenera con grande creatività. Nel 1999 fu l’amministrazione Clinton a lanciare il cosiddetto Plan Colombia, un pacchetto di aiuti economici e militari per distruggere la piantagioni di foglie di coca e intanto combattere la guerriglia marxista. Il paradigma arrivava dagli anni Ottanta, con la stretta dell’era Reagan sulla droga: linea dura sui consumatori e riduzione dell’offerta come soluzione. Leggi tutto: http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_20/rocco_cotroneo_cocaina_la_scelta_dei_contadini_ccb1d99e-e6c0-11dd-8f4d-00144f02aabc.shtml 21-01-2009 Italia. Torino. Radicali: comitati spontanei come parte lesa contro gli spacciatori? Rivedere proibizionismo In merito alla richiesta della Procura di Torino di considerare come “parte lesa” i comitati spontanei di quartiere nei processi per spaccio di droga, Giulio Manfredi (vice presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) e Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato: “Abbiamo il massimo rispetto per il lavoro dei comitati spontanei; siamo al loro fianco, e viceversa, nel richiedere iniziative di riduzione del danno, come le narcosale, che riducono anche l’insicurezza, la violenza, il disordine nei quartieri. La decisione della Procura di Torino è comprensibile e puo’ legittimamente soddisfare i comitati. Ciò detto, cambierà anche solo per un minimo la situazione? Magari un cambiamento ci sarà: gli spacciatori venderanno un po’ più di roba a un maggior prezzo nell’eventualità, se arrestati e processati, di dover pagare risarcimenti ai comitati. Il vero processo da istruire è quello al regime proibizionista, che consegna al monopolio criminale il commercio e la vendita delle sostanze, facendo aumentare a dismisura il loro prezzo e costringendo milioni di persone in tutto il mondo a compiere reati per procurarsi i soldi per la dose. Esattamente un anno fa, il sindaco Chiamparino e la sua maggioranza si sono assunti la responsabilità di bloccare qualsiasi iniziativa che potesse attenuare i danni del regime proibizionista almeno a Torino, almeno a Parco Stura.”. 21-01-2009 Afghanistan. Karzai: e' boom dell'oppio Il presidente afghano Hamid Karzai ha ribadito che le potenze occidentali non fanno abbastanza per impedire le vittime civili nel conflitto con i taleban ne' per contrastare la produzione di oppio. Karzai, intervenendo all'apertura del Parlamento afghano, ha chiesto alle forze militari straniere presenti nel Paese di 'rivedere la strategia militare e di sicurezza', perche' la morte dei civili e' un fattore di instabilita'. Gli esperti stimano siano stati duemila i civili uccisi lo scorso anno. Il presidente afghano ha reso noto di aver discusso del problema con il vicepresidente eletto Usa, Joe Biden, nella sua visita in Afghanistan, la scorsa settimana. Biden ha proposto a Karzai, ha reso noto il presidente afghano, di creare una commissione bilaterale che affronti il problema. Karzai ha poi sottolineato che anche la corruzione e l'esplosione del traffico di oppio causano instabilita'. Nelle zone dove operano le forze internazionali 'le coltivazioni di papavero sono floride', ha detto Karzai. Ieri, il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, aveva sollecitato un maggiore impegno del governo afghano della lotta alla corruzione e al narcotraffico. 'Il problema fondamentale in Afghanistan non sono i troppi taleban, ma la troppo scarsa buona governance', ha denunciato Scheffer. 21-01-2009 Italia. Giovanardi e Napolitano parlano di droghe Ieri mattina al Quirinale, nell'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il sottosegretario Carlo Giovanardi ha illustrato il programma della Conferenza nazionale sui problemi delle tossicodipendenze, che si terra' a Trieste a marzo, e ha parlato del fenomeno dei consumi di droga. Lo riferisce all'ANSA lo stesso Giovanardi. 'Ho invitato il capo dello Stato a partecipare alla Conferenza di Trieste - ha spiegato il sottosegretario - e gli ho illustrato il programma dell'evento e le linee programmatiche e i progetti del governo in materia di tossicodipendenza'. Il presidente, ha aggiunto Giovanardi, 'ha ascoltato con vivo interesse, visto che conosce bene la materia', avendo tra l'altro dato il nome, insieme a Livia Turco, alla precedente legge quadro sulle tossicodipendenze, la Turco-Napolitano. Giovanardi e Napolitano, ha riferito infine il sottosegretario, hanno condiviso la comune preoccupazione per i crescenti consumi di cocaina e di nuove droghe, soprattutto tra i piu' giovani. 22-01-2009 Italia. Sacconi propone strategia innovativa contro gli incidenti: tolleranza zero per i giovani Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per le persone di età compresa tra i 15 e i 35 anni. Con questa premessa il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha introdotto il suo discorso di ieri alla Camera sul tema della sicurezza stradale (di cui offriamo il download della versione integrale). Ricordando che l'obiettivo comunitario è dimezzare, entro il 2010, il numero dei morti sulle strade europee, Sacconi ha proposto di portare il limite alcolico a zero per i giovani fino a 21 anni e per i neopatentati con l'estensione del valore zero per i conducenti professionisti, da quelli dei mezzi pubblici agli autotrasportatori. Continua: http://www.omniauto.it/magazine/7229/sacconi-la-tolleranza-zero-necessaria Proposta della Lega Nord. Niente alcol per i giovani fino a 21 anni e multe piu' salate per alcune infrazioni odiose, ma abolizione della possibilita' di somministrazione dopo le 2 di notte. Sono alcune delle proposte avanzate dai parlamentari Alessandro Montagnoli e Gianluca Pini della Lega Nord. 'Lo Stato deve tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini - affermano i due parlamentari della Lega - Appare indifferibile un intervento risolutivo per quello che e' la prima causa di morte in Europa per le fasce d'eta' comprese tra i 15 e i 35 anni. L'azione che i cittadini auspicano deve essere trasversale, non ispirata da uno spirito esclusivamente punitivo e vessatorio: c'e'la necessita' di uno Stato che attui politiche educative'. Dieci i punti chiave che racchiudono le linee guida proposte dalla Lega per tutelare i cittadini in considerazione del fatto che l'80% degli incidenti hanno luogo soprattutto nei centri urbani. 1)Tasso soglia zero per le fasce piu' deboli, cioe' i giovani guidatori con eta' comprese tra i 18 ed i 21 anni e i guidatori che abbiano ottenuto la patente di guida da meno di tre anni, a cui vanno aggiunte le categorie professionali piu' a rischio come gli autisti che trasportano persone e merci pericolose; 2) Mantenimento del limite di 0,5 grammi per litro per tutti gli altri guidatori;3) Abolizione dell'attuale normativa sul divieto di somministrazione dopo le due che non ha dato i frutti sperati per la presenza soprattutto di chioschi o attivita' abusive; 4) Incremento delle sanzioni per chi commette alcune delle piu' odiose e dannose infrazioni: chi non rispetta l'obbligo di occupare la corsia a destra piu' libera, chi non da la precedenza ai pedoni, chi occupa il parcheggio riservato ai disabili; 5) Innalzamento delle sanzioni per chi deturpa, danneggia e rovina le varie strade; 6) Introduzione della possibilita' di dotare i semafori di segnalatori segna secondi; 7) Obbligo di segnalazione dei sistemi di rilevamento della velocita', sia fissi che mobili, con cartelli luminosi; 8) Assegnazione dei mezzi confiscati alle Forze che hanno operato, su richiesta; 9) Utilizzo degli ausiliari del traffico per le mansioni piu' semplici di polizia urbana: in momenti in cui i comuni hanno problemi di bilancio questa norma puo' essere considerata una boccata di ossigeno, in un ottica di gestione delle nostre citta', al fine di aumentare i controlli; 10) Incremento dei fondi destinati ai controlli sulle strade, soprattutto al controllo degli autotrasportatori esteri, anche comunitari, che entrano nel nostro Paese e, sotto gli effetti di alcool e droghe hanno provocato molti danni e morti. 22-01-2009 Gb. Storie di proibizionismo: arrestato intero equipaggio aereo E' stata la polizia doganale dell'aeroporto londinese di Heathrow a scoprire ingenti quantità di cannabis e cocaina nei bagagli di un volo proveniente dal Sudafrica. L'intero equipaggio, dieci donne e cinque uomini compreso il pilota, sono stati fermati ed arrestati. Gli investigatori stanno cercando di capire se l'equipaggio lavorasse per un'organizzazione internazionale di droga. Gli agenti hanno sequestrato 50 chili di cannabis, per un valore di 150mila sterline (circa 160mila euro), e quattro chili di cocaina per un valore di circa 160mila sterline (172mila euro), contenuti in tre diversi bagagli imbarcati sul volo proveniente dal Sudafrica. L'intero equipaggio rimarrà in carcere e verrà sottoposto a interrogatori. 22-01-2009 Italia. Verso la proibizione della Spice? Verona. Si chiama Spice e, dopo Austria e Germania, ora è in arrivo anche in Italia e nella nostra città. Facile da reperire, senza entrare in contatto con gli spacciatori e la malavita organizzata, è già stata ribattezzata la «marijuana legale». E in internet impazzano i siti che spiegano come ricavare lo sballo da quelle erbe essiccate, vendute come profumatori. In realtà, si tratta di un mix di droghe che contiene anche thc sintetico, ovvero il principio attivo della cannabis, ma quattro volte più potente, spiegano gli esperti. Spice è infatti una sostanza inserita nella categoria delle Smart Drugs, le così dette «droghe furbe», che possono essere vendute liberamente dato che non rientrano nella tabella delle sostanze proibite. A parlare delle nuove droghe ma dei vecchi problemi sociali e fisici legati alla tossicodipendenza, ieri, nell'ambito del congresso della Società italiana di Tossicologia, è stato Giovanni Serpelloni che ha partecipato alla tavola rotonda su «Sostanze d'abuso: impatto sanitario e sociale delle nuove tipologie di consumo e delle Smart Drugs». Continua: http://www.larena.it/stories/Home/132037/ 22-01-2009 Usa. Studio: con l'uso continuato di cannabis si rischia l'infertilita' Elevati livelli di anandamide, sostanza simile ai composti contenuti nella marijuana e presente nell'organismo, comprometterebbe la fertilità dello sperma. Il rischio è che il consumo cronico della droga illegale porti all'infertilità maschile. A dimostrarlo è uno studio guidato da Xiaofei Sun e Sudhansu Dey del Dipartimento di Farmacologia del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Stati Uniti. I risultati della ricerca saranno pubblicati sul prossimo numero della rivista Biology of Reproduction. Tra le droghe illegali, il consumo di marijuana è il più diffuso. Evidenze sulla alterazione della fertilità in consumatori abituali di cannabis erano state già riportate in passato, ma i ricercatori americani sono riusciti a dimostrare il meccanismo a livello molecolare. In particolare, Sun e colleghi hanno visto che un aumento di anandamide determina una riduzione della capacità degli spermatozoi di penetrare l'uovo per fertilizzarlo. 22-01-2009 Iran. Impiccati tre spacciatori Dodici persone sono state impiccate nelle ultime 24 ore in Iran dopo essere state condannate per traffico di droga, omicidio, stupro e rapina a mano armata. Tre trafficanti di droga, riferisce l'Isna, sono stati impiccati a Yazd, nel centro del Paese. Ieri, sei persone erano state impiccate nel carcere della citta'. Tre erano trafficanti di droga, due erano colpevoli di stupro e uno di rapina a mano armata. Secondo l'agenzia Fars, altri due trafficanti di droga sono stati impiccati ieri a Isfahan. Il quotidiano governativo Iran ha riportato da parte sua l'impiccagione a Karaj di una persona condannata per omicidio e traffico di droga. Queste esecuzioni portano a sedici il numero di persone giustiziate in Iran dall'inizio dell'anno. Stando a un conteggio dell'Afp, nel 2008, 246 persone sono state giustiziate nel Paese. 22-01-2009 Italia. Fini contestato alla Sapienza per politica sulle droghe 'Vergogna, vergogna', 'fascista' 'vaffa-Fini': un imponente schieramento di forze dell'ordine non ha impedito all'onda degli studenti universitari di contestare il presidente della Camera con slogan anche pesanti. 'Non abbiamo fiducia nelle vostre riforme. Fini-tela'; 'universita' senza con-Fini'; 'fiducia, Fini non giustifica i mezzi'; 'no alla legge Fini sulle droghe': queste le scritte esibite su grandi cartelloni a sfondo bianco. E poi tanti slogan, contro i tagli all'universita' e contro l'attacco israeliano alla striscia di Gaza. A parte qualche momento di concitazione, la protesta non ha mai rischiato di finire in mischia, grazie anche alla superiorita' numerica di forze dell'ordine in divisa e in borghese. Raggiunta la sala riunioni del rettorato, il presidente della Camera non e' apparso per nulla turbato. Anzi. Cosi' ha iniziato la sua 'lectio magistralis' su 'parlamenti nazionali e istituzioni europee', ascoltato da un ristretto ma qualificato pubblico di docenti. Si e' speso perche' le istituzioni della Ue si rafforzino grazie anche 'ad una integrazione che dia luogo a forme di sovranita' condivisa. Solo cosi' si potra' evitare il declino del ruolo storico del nostro continente e delle nostre istituzioni democratiche, siano esse quelle nazionali o quelle dell'Unione europea'. Rispondendo poi ad alcune domande, Fini e' stato esplicito, soprattutto quando ha 'bacchettato' i nostri parlamentari a Strasburgo per la loro scarsa 'partecipazione e consapevolezza. E' evidente che gli altri paesi della Ue hanno capito tutto prima di noi'. Forse manca ancora una idea forte per rilanciare le istituzioni dell'Unione, ma Fini ha ricordato con piacere che oggi perfino 'Obama guarda alla vecchia Europa e all'idea di un'economia sociale e di mercato'. Quando ha lasciato il rettorato, quel centinaio di 'contestatori' aveva abbandonato il piazzale. Una voce isolata ha urlato qualche altro insulto a Fini, proprio mentre risaliva nell'automobile blindata. L'autore della 'lectio magistralis' aveva poco prima detto ai giornalisti di non sentirsi per nulla 'infastidito' dalla manifestazione: 'Era ampiamente prevista ed era anche previsto che fosse cosi' scarso il numero dei partecipanti'. I primi attestati di solidarieta' al presidente della Camera sono arrivati mentre era ancora nell'universita'. 'Fini nel suo ruolo istituzionale - ha commentato il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini - rappresenta i cittadini italiani e per questo risulta ancor piu' inaccettabile quanto oggi e' accaduto'. Per Gianfranco Rotondi, ministro dell'Attuazione del programma, 'quanto accaduto alla Sapienza e' un episodio assurdo che va semplicemente condannato senza se e senza ma'. In serata tutti i gruppi parlamentari hanno espresso in aula alla Camera la loro solidarieta' a Fini. E solo due commenti si sono distaccati da questa linea. Paolo Ferrero, leader di Prc, ha detto di non vedere 'nessuno scandalo, perche' in Italia il fischio e' libero'; Silvana Mura, deputata dell'Idv, ha fatto notare che 'in Italia ci sono liberta' di espressione e di pensiero anche nei confronti di chi ricopre incarichi istituzionali'.(Ansa/Cassini) 22-01-2009 Spagna. Corte superiore di Madrid boccia 'permissivismo' sul fumo Si avvicinano forse giorni piu' difficili per i fumatori anche in Spagna, uno delle ultime roccaforti europee per bar e ristoranti aperti a sigari e sigarette: la corte superiore della capitale spagnola ha bocciato per vizio di forma le norme permissive in vigore dal 2006 nella capitale spagnola. La sentenza riapre in Spagna il dibattito sul divieto o meno del fumo. La potente Organizacion de Consumidores e Usuarios (Ocu) ha subito chiesto al governo del premier socialista Jose' Luis Zapatero una nuova legge nazionale che vieti effettivamente di fumare in tutti i locali pubblici, compresi bar e ristoranti, senza deroghe o eccezioni. Per ora, nonostante la legge 'anti fumo' del 2006, il paese rimane uno degli ultimi bastioni europei della nicotina pubblica. Secondo una recente inchiesta pubblicata da Abc, in Spagna solo il 26% dei ristoranti sono 'libres de humo'. La percentuale paradossalmente e' anzi in aumento (38% nel 2007) dall'entrata in vigore della legge 'anti-fumo' del 2006. La norma introdotta dal governo Zapatero nel 2006 ha vietato in teoria il fumo in uffici e locali pubblici. In bar e ristoranti sotto i 100 metri quadrati impone ai titolari di scegliere se vogliono essere 'fumadores' o vietare il fumo. Quasi tutti hanno scelto la prima opzione. Al di sopra dei 100 metri quadrati devono prevedere una separazione fra la parte fumatori e quella non. Ma la legge e' largamente disattesa, anche perche' la sua applicazione e' affidata alle Comunita' autonome, le regioni, alcune delle quali l'hanno largamente ammorbidita, come Madrid. Le norme applicative approvate nel 2006 per la capitale, a guida Partido Popular, permettono in pratica di fumare anche nelle aziende e non impongono una separazione netta fra spazi per fumatori e non, prevista dalla legge nazionale. Queste norme sono state ora bocciate dalla giustizia madrilena. Piu' della meta degli spagnoli, secondo un recente sondaggio, ritiene che la legge anti-tabacco non venga applicata. Secondo il padre della normativa del 2006, Manuel Onorve de Torre, il governo socialista si avvierebbe verso un effettivo divieto del fumo per bar e ristoranti. Ma non e' chiaro ancora quando. La situazione attuale e' fra l'altro un elemento negativo per molti turisti stranieri, ormai abituati a locali senza fumo nei loro paesi, che spesso rimangono perplessi davanti all'aria irrespirabile di bar e ristoranti a Madrid, Valencia o Palma di Maiorca. Questo mentre nel vicino Portogallo dall'anno scorso 2008 e' in vigore una legge che vieta il fumo in tutti i locali sotto i 100 m2 e impone norme rigide di ventilazione e separazione per le zone fumatori in quelli piu' grandi. Ma i portoghesi, tradizionalmente grandi fumatori, si sono immediatamente adeguati. 22-01-2009 'Spice' proibita in Germania, non autorizzata in Svizzera Da oggi la Spice e' ufficialmente vietata in Germania. Sono puniti la vendita e il possesso, ha spiegato il 21 gennaio la ministra della Sanita', Ulla Schmidt. Spice era venduta come mix di erbe per aromatizzare le stanze, ma in realta' molti la fumavano. Contiene cannabinoidi sintetici, simili al Thc, ma piu' potenti e dagli effetti piu' prolungati, ha chiarito la ministra. In Svizzera la Spice non e' autorizzata. Il dipartimento della Sanita' dice che e' considerata un sostituto del tabacco, e che se qualcuno volesse commercializzarla, dovrebbe richiedere il suo benestare. Ma finora non si e' fatto avanti nessuno. 23-01-2009 Giappone. Ricercatori cercano di sviluppare sigarette senza nicotina Sigarette senza nicotina: e' quanto promette la ricerca portata avanti da un gruppo di ricercatori giapponesi hanno individuato i geni responsabili della presenza di nicotina nelle foglie di tabacco. Lo studio e' stato presentato dall'equipe di Kazufumi Yazaki, dell'universita' di Kyoto. Secondo la ricerca, i quattro geni identificati, chiamati Nt-JAT1, sono quelli che trasportano fisicamente la nicotina dalle radici fino alle foglie di tabacco. 'Se riuscissimo a trovare un modo per sopprimere la funzione di questi geni - spiega Yazaki - sarebbe possibile rimuovere la nicotina dalle foglie di tabacco e di conseguenza prevenire la dipendenza dal fumo'. Durante gli esperimenti, i ricercatori nipponici sono riusciti a confermare il passaggio della nicotina dalle radici, dove viene secreta dalla pianta, fino alle foglie. Sebbene fosse gia' noto il meccanismo di produzione della nicotina da parte delle piante, e' la prima volta, sostengono gli scienziati, che si e' arrivati a capire con esattezza il modo in cui la sostanza arriva alle foglie. 23-01-2009 Italia. Alcool e guida, Zaia contro il Governo: no a limiti piu' bassi, aumentare le pene La questione della sicurezza stradale "non si risolve portando il tasso alcoolemico dallo 0,5% allo 0,2%" come proposto di recente da alcuni esponenti del governo "significa fare demagogia". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia in audizione alla Commissione agricoltura della Camera. Piuttosto, secondo Zaia "bisogna inasprire le pene". Tuttavia il ministro si e' dichiarato disponibile "a ragionare sul tasso zero per i giovani". 23-01-2009 Italia. Meloni e Giovanardi mettono a punto nuova strategia antidroga: il braccialetto 'io non sballo' Un ciondolo alla moda ed un braccialetto con piastrina sui quali c'e' scritto 'Io non sballo'. E' lo strumento di comunicazione ideato da una associazione di Villafranca (Verona) che ha avuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e che avra' come testimonial i personaggi piu' seguiti e amati dai giovani: cantanti, attori e naturalmente i calciatori. E proprio a Milanello la campagna ha preso l'avvio con la consegna dei monili ai campioni rossoneri Kaka', Maldini, Gattuso e all'allenatore Carlo Ancelotti alla presenza del ministro della gioventu' Giorgia Meloni e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. 'Invece di drogarvi fate sport che vi aiuta a vivere, mentre la droga vi fa morire', l'appello dell'ex Pallone d'Oro brasiliano ai tanti ragazzi che oggi hanno riempito il centro di allenamento rossonero. 23-01-2009 Italia. Padova, 500 euro di multa a chi acquista sostanze stupefacenti E' attesa tra oggi e sabato la firma dell'ordinanza da parte del sindaco Flavio Zanonato che sanzionera' a Padova con multe da 500 euro chi compra, vende o detiene sostanze stupefacenti. 'Siamo convinti che l'ordinanza avra' effetti positivi sull'ordine pubblico in citta' - commenta l'assessore Marco Carrai - La situazione e' gia' migliorata dopo i controlli straordinari iniziati lunedi''. L'ordinanza, che verra' sottoposta alla Giunta martedi' e dovrebbe entrare in vigore mercoledi', dovrebbe dare secondo Carrai 'un importante contributo alla lotta allo spaccio ed al consumo di droga'. 23-01-2009 Messico. Storie di proibizionismo: ventuno agenti arrestati per corruzione Ventuno poliziotti in galera con l'accusa di proteggere il cartello di Arellano-Felix. L'indagine e' iniziata dagli attacchi perpetrati ad alcune macchine della polizia. La macchina degli appartenenti al cartello non recava segni di proiettili, mentre il loro obiettivo, una poliziotto di 27 anni, veniva ucciso, e tutto avveniva a poca distanza della popolare Revolution Street. Per le autorita' questo agguato potrebbe essere stata una vendetta, e 21 agenti sono stati accusati di corruzione: 19 della polizia di Tijuana, e 2 a quella statale. La polizia messicana sta cercando di combattere la corruzione alla radice. Un gruppo di agenti federali ha recentemente controllato le telecamere di sicurezza disposte nella citta' di Tijuana e in azione gia' da due anni. Alcune fonti hanno rivelato al telegiornale della Rete Televisiva San Diego 6 che spesso le telecamere di sicurezza sono spente o manomesse durante gli attacchi dei cartelli. 24-01-2009 Afghanistan. La Russia pronta a collaborare con Obama contro l'oppio La Russia e' pronta a cooperare con il nuovo presidente americano Barack Obama in Afghanistan nella lotta al terrorismo. Lo ha assicurato il presidente russo, Dmitry Medvedev. 'Siamo pronti a cooperare in questo settore con quasi tutti i Paesi, Stati Uniti compresi', ha detto Medvedev a Tashkent, al termine di un incontro con il suo omologo uzbeko, Islam Karimov. Tale collaborazione 'deve essere un partenariato effettivo ed equo', ha aggiunto, facendo riferimento alla cooperazione nella lotta contro il traffico di droga e il terrorismo. 'Speriamo che la nuova amministrazione americana sia maggiormente coronata da successo rispetto alla precedente per quanto riguarda i problemi legati all'Afghanistan', ha osservato. Obama ha dichiarato ieri che il suo governo 'si impegna a concentrare nuovamente la sua attenzione e le sue risorse sull'Afghanistan e il Pakistan' e a 'fare uso di queste risorse con saggezza'. 24-01-2009 Usa. Studio: il fumo provoca il 70% dei tumori negli uomini Cambia l'accusa e diventa ancor piu' pesante: il fumo siede sul banco degli imputati non solo per il cancro al polmone, ma pare legato a doppio nodo con il 70% di tutte le morti maschili imputabili a tumori. Una stima da brividi quella che arriva dallo studio della University of California, soprattutto considerando che raddoppia i numeri sullo scottante tema, fermi al 34% secondo una ricerca analoga del 2001. Ma il bicchiere potrebbe sembrare anche mezzo pieno ai piu' ottimisti. Piu' morti legate alle bionde, certo, ma anche piu' vite da salvare riducendo il consumo di tabacco. La ricerca, che ha guadagnato la pubblicazione su Bmc Cancer online, e' stata condotta utilizzando i dati del National Center for Health Statistics. Gli studiosi guidati da Bruce Leistikow hanno comparato i numeri sulle morti di cancro al polmone con tutti gli altri decessi causati da tumori negli uomini del Massachusetts nell'arco di ben 25 anni, ovvero dal '79 al 2003. Cosi' hanno potuto osservare che le morti, su entrambi i fronti, cambiavano 'in tandem', con una forte correlazione soprattutto nella fascia d'eta' 30-74 anni. "Lo studio - spiega Leistikow - mostra che il fumo, compreso quello passivo o comunemente definito di seconda mano, e' stato ampiamente sottovalutato, sinora, come fattore reo di neoplasie diverse dal cancro al polmone. Ora abbiamo un motivo in piu' per intensificare la lotta al tabagismo". 24-01-2009 Italia. Lazio. Arriva il numero verde per tossicodipendenti che chiedono aiuto Nel Lazio arriva un servizio telefonico gratuito per rispondere a chi ha un problema di dipendenza da alcool o droga. L'associazione onlus 'La tenda', che opera da oltre vent'anni nel campo delle tossicodipendenze, ha attivato Progetto Sfera, un servizio telefonico di aiuto immediato rivolto alle famiglie, agli insegnanti e a tutti coloro che sentano l'esigenza di ricevere un supporto su paure, ansie, dubbi, preoccupazioni relative alle dipendenze. Obiettivo del progetto dell'associazione, ente ausiliario della Regione Lazio, e' innanzitutto l'ascolto, l'accoglienza cioe' di ogni tipo di richiesta da parte di chi telefona, "per elaborare insieme una soluzione costruttiva e immediata alle difficolta' presentate". Inoltre l'associazione si propone di dare sostegno, ovvero un "appoggio all'individuo" sia emotivo che psicologico, per rendere la conversazione "una risorsa utile e produttiva". Obiettivi del Progetto sono anche l'informazione (per dare spiegazioni "sull'uso e gli effetti delle sostanze stupefacenti") e l'orientamento, per indicare indirizzo e numero di telefono di strutture adeguate alla gestione delle dipendenze (Sert, comunita' riabilitative, centri di recupero). Per chi fosse interessato, il servizio (al numero verde 800 144 903) e' attivo il lunedi', mercoledi', venerdi' dalle ore 10.00 alle ore 18:00; e vi rispondono operatori specializzati nel campo delle dipendenze. 24-01-2009 Colombia. Studio: Onu e Usa nascondono dati reali sul traffico di cocaina per dimostrare efficacia guerra alla droga Le Nazioni unite stimavano per la Colombia una produzione di 649 tonnellate di cocaina all'anno. Invece ne venivano messe sul mercato almeno 800 in un solo mese. Il tutto allo scopo di dimostrare che l'operazione plan Colombia era efficace e stava portando a una drastica riduzione della droga immessa sul mercato internazionale. E' la denuncia dell'associazione antimafia Libera, che in un rapporto mette a confronto le cifre pubblicate dall'ufficio Onu per la lotta alla droga (Unodc) con quelle raccolte da un data base di tutte le operazioni antidroga realizzate nel Paese sudamericano. L'Unodc, spiega l'associazione italiana, stima per il 2004 una produzione di 649 tonnellate di cocaina. Invece, afferma l'organizzazione, secondo i dati raccolti dalle forze di polizia e militari impegnate in Colombia contro la produzione di stupefacenti, in un solo mese sono state prodotte 800 tonnellate: sono stati scoperti infatti 311 laboratori di raffinazione; per 152 di essi le autorità hanno stimato una produzione complessiva di 600 tonnellate, mentre per le altre non hanno formulato una stima, ma, sottolinea Libera, a voler fare una valutazione decisamente riduttiva, si puó parlare di almeno di altre 200 tonnellate. Insomma, conclude l'organizzazione, la sproporzione tra i numeri forniti dalle Nazioni unite e quelli stimati e quelli stimati dalle forze di polizia è estremamente evidente. Non solo, ma anche in termini di superfici coltivate c'è stata una drammatica sottovalutazione degli uffici dell'Unodc, che parla di 99.000 ettari. Una cifra paradossale se, dice Libera, gli Stati Uniti sostengono di aver distrutto le coltivazioni in 500.000 ettari. Insomma, pur di sostenere l'efficacia dell'operazione plan Colombia gli americani sarebbero arrivati ad affermare di aver distrutto una quantità di coltivazioni cinque volte maggiore di quelle realmente esistenti. Evidentemente, sostiene Libera, l'obiettivo del plan Colombia non era quello di combattere la produzione di cocaina. "Sui veri obiettivi dell'operazione", peró, precisano dall'associazione, "non ci possiamo pronunciare: non è il nostro compito. Il nostro obiettivo è segnalare le contraddizioni alle Nazioni unite e sperando che vi pongano rimedio". E' stato nello stesso rapporto "plan Colombia-elements for success", redatto nel dicembre 2005 redatto da una commissione di indagine del Senato Usa, ad ammettere che forse le cose non erano andate cosí bene: "La mancanza di prove evidenti nei progressi documentati nella guerra contro la droga e nella neutralizzazione dei paramilitari è sconcertanti", afferma il report, spiegando che "nel 2005 le eradicazioni hanno raggiunto i 196.000 ettari. Ció nonostante la cocaina sequestrata nel 2004 è quasi triplicata e si prevede che sarà ancora maggiore nel 2005. Nel frattempo la Colombia continua a fornire il 90% della cocaina che giunge negli Stati Uniti". Quella relazione era firmata tra gli altri, anche da John Kerry e dall'appena insediato presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. 24-01-2009 Messico. Studio: Governo non puo' vincere guerra alla droga Il Messico "non e' pronto" per vincere la battaglia contro i gruppi di narcotrafficanti a causa della loro capacita' di resistere alle operazioni effettuate dalle forze dell'ordine. Lo rivela il primo rapporto dell'Osservatorio politico dell'America Latina e del Caribe, secondo il quale una delle sfide che dovra' affrontare il governo dev'essere quella di evitare le infiltrazioni dei membri delle forze dell'ordine nei gruppi criminali e intercettare le spie. Nonostante cio', dallo studio emerge il buon operato del governo del presidente Felipe Calderón, che ha sempre condotto una "guerra aperta" al narcotraffico, battaglia che l'anno scorso ha portato agli arresti dei capi di tre principali gruppi di trafficanti. MESSICO, PARTITO VERDE A FAVORE REINTRODUZIONE - E' sempre aperta in Messico la discussione sulla introduzione della pena di morte per i responsabili di sequestri che uccidano le loro vittime, proposta che nel paese latinoamericano e' sostenuto tra gli altri anche dal Partito verde, il Pvem. 'Il nostro paese si trova in una seria crisi sul fronte della sicurezza e la gente vuole risposte ferme, non possiamo ignorare che un settore importante della societa' e' a favore della reintroduzione della pena di morte', ha sottolineato Gloria Lavara, capogruppo al parlamento del Pvem (Partito verde ecologista del Messico). La formazione ecologista ha ottenuto in Parlamento il sostegno di altre tre partiti chiave, il Pan (Partito di Azione Nazionale, al governo), il centrista Pri (Partito rivoluzionario istituzionale), e il Prd (Partito della rivoluzione democratica), al fine di organizzare una serie di 'forum discussioni' in ambito parlamentare sulla possibilita' di applicare la pena capitale - che e' proibita dalla Costituzione - contro i sequestratori che uccidono le loro vittime. Sul tema si e' piu' volte pronunciata la Chiesa cattolica: il cardinale Norberto Rivera ha qualche settimana fa rifiutato con fermezza la pena di morte. Il 2008 e' stato l'anno record per le morti violente in Messico, oltre il doppio rispetto all'anno precedente, frutto degli scontri fra bande di narcotrafficanti e fra queste e le forze dell'ordine. Secondo fonti non ufficiali, a fronte di 2.221 morti nel 2006 e 2.561 nel 2007, le vittime della violenza sono schizzate lo scorso anno a 5.620. PER CONTO NARCOS HA DISCIOLTO 300 CADAVERI IN ACIDO - Un malavitoso al soldo dei narcotrafficanti messicani ha ammesso di aver disciolto nell'acido almeno trecento cadaveri nell'arco di una decina di anni: l'uomo, Santiago Meza, con la sua macabra confessione ha cosi' fornito un'ulteriore conferma dei livelli di brutalita' ai quali si e' spinta la guerra tra bande rivali in Messico, che miete ormai diverse centinaia di morti ogni anno. Originario di Guamachil, nello Stato nord-occidentale di Sinaloa, Meza era detto anche 'el Pozolero', cioe' 'colui che prepara lo stufato', e lavorava per Teodoro Eduardo Garcia Simental alias 'el Teo', boss di una fazione scissionistica del famigerato cartello diretto dai fratelli Arellano Felix. Insieme a tre complici e' stato catturato da unita' speciali dell'Esercito due giorni fa a Ensenada, cittadina situata nei pressi di Tijuana, nella Baja California, a un'ottantina di chilometri dalla frontiera con gli Usa. Mostrato ai giornalisti, ha dichiarato che il suo compito consisteva appunto nel far sparire ogni traccia degli avversari o dei debitori dei suoi mandanti: le vittime, ha precisato, erano gia' state uccise prima di essergli affidate; a lui spettava solamente infilarne i resti in fusti metallici e immergerli nella soda caustica. Per quel lavoro riscuoteva un 'salario' settimanale di 600 dollari. "Mi portavano i corpi e io semplicemente me ne sbarazzavo", ha tagliato corto. "Non provavo un bel niente". Come base operativa 'el Pozolero', 45 anni, si serviva di un cantiere abbandonato alle periferia di Tijuana, dove soltanto l'anno scorso a causa dei regolamenti di conti tra 'narcos' hanno perso la vita piu' di settecento persone. I cadaveri impiegavano in media 24 ore per sciogliersi, ma ne rimaneva sempre qualcosa, e allora Meza provvedeva a disfarsene gettando le spoglie in un pozzo. In effetti la polizia, che ritiene il malvivente abbia detto la verita', ha rinvenuto a varie riprese scheletri calcinati nei dintorni della citta'. "Possano perdonarmi" ha comunque concluso Meza, con riferimento alle vittime, prima di essere riportato dagli agenti in carcere. 25-01-2009 Gb. 100 sterline alle donne che smettono di fumare Cento sterline per spegnere la 'cicca'. E preservare cosi' la propria salute e quella del bimbo che nascera'. Questa l'ultima novita' del sistema sanitario britannico - il Nhs - per mettere al tappeto il vizio del fumo tra le donne in attesa della cicogna. Quelle che decidono di buttare le sigarette nel cestino otterranno 20 sterline la prima settimana, altre 40 dopo un mese, e le ultime 40, infine, se riusciranno ad astenersi dal vizio per un intero anno. Il tutto sotto forma di voucher con i quali potranno acquistare qualsiasi cosa, eccetto alcol e tabacco chiaramente. Ostetriche e medici verranno arruolati per promuovere il programma anti-fumo, mentre un test che misura il livello di monossido di carbonio nel sangue verra' utilizzato per rilevare se le future mamme sono riuscite ad astenersi dal vizio, meritando cosi' il buono acquisti. (Adnkronos) 26-01-2009 Austria. Mercato nero della 'spice': 100 euro per mezzo grammo In dicembre l'Austria ha vietato la commercializzazione dell'ultima droga di moda, la miscela d'erbe chiamata spice, ritenuta rischiosa per l'alto contenuto di sostanze attive. Ma subito e' emerso un altro pericolo: quello del mercato nero, dove se ne smercia un tipo a piu' alto contenuto stupefacente, come spiega il tossicologo Rainer Schmid di Vienna. E cosi', chi la vuole, ne ottiene mezzo grammo o "una bomba psichica", come dice l'esperto, pagandola 100 euro. Legalmente e' vietato comprare le sostanze attive o la miscela d'erbe contenente i cannabinoidi sintetici, ma il loro possesso e consumo non sono punibili, giacche' spice e' soggetta alla legge dei farmaci e non a quella degli stupefacenti come in Germania. Insomma, in Austria e' proibita la sostanza attiva JWH-018, presente in concentrazioni minime, ma non le altre sostanze. E la vendita via Internet non e' perseguibile a causa dei controlli troppo onerosi. A destare maggiore preoccupazione e' un altro tipo di cannabinoide sintetico presente nella spice, l'HU-210. E piu' in generale ancora, il pericolo e' che il consumatore non ha la possibilita' di verificare che cosa inala, ed e' alla totale merce' del fornitore. 26-01-2009 Onu: indizi su banche salvate dai soldi del narcotraffico Le Nazioni Unite stanno seguendo la pista delle banche che si sarebbero salvate dalla crisi finanziaria con i soldi delle droghe illegali. L'Ufficio responsabile per le droghe, UNODC, e' in possesso di indizi secondo cui i crediti interbancari sono stati finanziati con il denaro proveniente dal traffico di droghe e altre attivita' illegali, ha spiegato il suo direttore generale, Antonio Maria Costa, al periodico austriaco Profil. "Oggi, il denaro della droga e' spesso l'unico capitale d'investimento liquido disponibile". E nella seconda meta' del 2008, la liquidita' e' stato il maggior problema del sistema bancario, per cui il capitale liquido e' divenuto fattore essenziale. Costa non ha pero' voluto svelare il nome ne' delle banche ne' degli Stati oggetto dell'indagine. 26-01-2009 Italia. Storie di guerra alla droga: prende piede il consumo di droghe fra gli ultrasessantenni Arriva in Italia la tendenza al consumo di droga tra i non piu' giovani. Quattro mesi fa, un'indagine giunta dagli Stati Uniti, raccontava il dilagare del fenomeno tra gli over 60. Un fenomeno che sembra prendere piede ora anche nel nostro Paese, da un capo all'altro della Penisola. L'ultimo caso risale a qualche giorno fa. Un'anziana di 81 anni, Vita Lippolis, di Perinaldo, nell'entroterra di Bordighera (Genova), e' stata arrestata dai carabinieri; doveva scontare un definitivo di pena a 6 mesi circa di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma vista l'eta' non piu' verde della donna, le sono stati concessi gli arresti domiciliari. La nonna genovese era rimasta coinvolta in un'inchiesta partita tra il 2004 ed il 2005 che riguardava un traffico di droga. Qualche giorno prima, nella Capitale, nei pressi della stazione Termini due anziani, 76 anni lei, 74 lui, sono stati sorpresi a spacciare e sono stati arrestati dalla polizia ferroviaria. Stavano rifornendo di cocaina una giovane. Gli agenti della Polfer, a casa dei due anziani hanno trovato 65 panetti di coca e diecimila euro, provento dell'attivita' illecita. Due mesi fa, l'episodio di un pensionato 67enne di Catania arrestato, in casa del quale sono state trovate due piante di cannabis sativa e 38 grammi di marijuana poi sequestrate dalla Guardia di Finanza. Ai militari l'anziano ha detto di 'essere un tossicodipendente' e che la droga era 'detenuta a scopo personale'. Quattro mesi fa, la diffusione dell'indagine Usa, portata all'attenzione dall'Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori (Aduc), che raccontava come l'uso di droghe e' diventato un vizio dei 60enni. Se nel 2007 e' diminuito l'interesse delle persone sotto i 24 anni per cocaina, amfetamina e marijuana, il consumo di sostanze stupefacenti e' invece raddoppiato nella fascia che va dai 55 ai 65 anni (al 4,1%), che e' la generazione dei loro genitori e nonni. Un incremento, si sottolinea nella ricerca, dovuto al fatto che molti dei cosiddetti 'baby boomer' nati tra il 1946 e il 1964 e cresciuti in epoca di rock and roll ed emancipazione sessuale, hanno continuato a fare uso di stupefacenti. Il ministero della Sanita' statunitense di recente ha sottolineato che la sua preoccupazione che i 'baby boomer' continuassero a usare droghe aveva avuto conferme. In Italia comunque, la politica di contrasto del fenomeno riguarda ancora molti giovanissimi, anche perche' le statistiche continuano a indicare i ragazzi tra i 16 e i 30 anni come i maggiori consumatori. Il fenomeno statunitense e' pero' curioso e di certo i 'baby boomer' saranno i candidati ideali per una ricerca sulla guida, di portata europea, e che in Germania e' condotta dall'Universita' di Wuerzburg. Il progetto Druid ("Driving under the influence of drugs, alcohol and medicines"), cui partecipano 30 istituti di ricerca di 19 Paesi, e' finalizzato a misurare l'effetto dell'uso di droghe sugli automobilisti, e sara' utile nell'elaborazione di nuove norme stradali valide in tutta l'Unione Europea. L'ateneo di Wuerzburg cerca nella zona di Monaco consumatori abituali di cannabis e altre sostanze; 170 volontari si sono gia' annunciati per l'esperimento. Per quattro settimane dovranno girare con un BlackBerry (il computer portatile) e riempire un questionario ogni giorno, in cambio di 300 euro. Ai ricercatori interessa scoprire se c'e' chi si mette alla guida sotto gli effetti della droga; l'eventuale quantita' assunta; in quali circostanze e la frequenza. Dall'Ateneo fanno sapere che questo non e' un invito a consumare droghe, ma chiede solo l'apporto di chi ne fa gia' uso. Nessun problema legale per i partecipanti, assicurano le Procure di Monaco e Wuerzburg, perche' non verra' effettuato alcun accesso ai dati personali dei volontari, e questi non potranno essere ceduti a terzi. Il progetto e' stato studiato anche dal punto di vista giuridico ed e' stata esclusa l'istituzione di una commissione etica, giacche' l'esperimento non comporta la cessione di sostanze stupefacenti. Molte ricerche sottolineano come l'Europa stia registrando un notevole invecchiamento della sua popolazione. Nel corso del ventesimo secolo il numero di europei di 65 anni o di eta' superiore e' triplicato e l'aspettativa di vita e' piu' che raddoppiata. Nel 2028 piu' di un quarto della popolazione europea avra' raggiunto o superato i 65 anni di eta' e, secondo le previsioni, il numero di anziani con problemi legati all'abuso di sostanze o che necessitano di una cura a causa di tale consumo, aumentera' piu' del doppio fino al 2020. Questo e' in parte dovuto al numero di nati durante il 'baby boom' e al tasso superiore di consumo di sostanze in questa fascia generazionale.Gli anziani che fanno uso di sostanze possono essere classificati in due categorie: quella di coloro che hanno iniziato a consumare tali sostanze da giovani (precoci) oppure in eta' piu' avanzata (tardive). Chi ha iniziato precocemente di solito ha fatto uso di sostanze per molto tempo fino a tarda eta'. Chi le consuma in eta' avanzata, invece, secondo le piu' recenti ricerche, inizia nella maggior parte dei casi a causa di eventi di vita stressanti, come per esempio il pensionamento, la separazione dal coniuge, l'isolamento sociale o un lutto. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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