====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 02-10-2007 al 08-10-2007 n.41/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Usa. Studio: la proibizione della marijuana costa ai contribuenti 42 miliardi di dollari ogni anno in tasse - Droga/metadone. Brava ministro Turco NOTIZIE - Usa. Hawaii. Corte Suprema: fumare marijuana per motivi religiosi non e' un diritto - Italia. Veltroni: raddoppiare pene per spaccio a scuola - Afghanistan. Usa ai Paesi Nato: collaborate in operazioni antidroga - Italia. Veneto. Assessore Martini: no a narcosale. Bernardini: sono necessarie - Asia/Oceania. Societa' Croce Rossa e Mezzaluna Rossa adottano il Rome Consensus - Italia. Siena. Segretaria Radicali Italiani a processo per distribuzione marijuana in Piazza del Campo - Olanda. Rotterdam. Chiusi i coffee shops vicino alle scuole - Italia. I boss mafiosi si raddoppiano lo stipendio grazie al mercato illegale di droghe - Italia. Appello a D'Alema per italiano detenuto in India per possesso di droga - Olanda. Nei coffee shops qualita' di cannabis meno forte - Italia. Catania. Consumo di eroina superiore al resto del Paese - Egitto. Sono sei milioni i consumatori di sostanze stupefacenti - Italia. Poretti (Rnp): ipoteca Ds-Ulivo sul dibattito parlamentare - Italia. Turco: prescrizione metadone in dosi da 30 giorni, lo prevede la legge - Russia. Arrestato il numero due dell'antidroga - Italia. Epatologo: ecstacy distrugge il fegato - Italia. Umbria. Emprin (Prc): e' emergenza overdosi, cambiare legge - Olanda. Imbottiscono scarafaggi di cocaina per passare frontiera - Italia. Cesena. I dati del Sert sulle dipendenze. E' il vino la sostanza piu' usata dagli alcolizzati - Italia. Veneto. Assessore regionale Udc: no a narcosale - Olanda. Cala la qualita' della cannabis nei coffee shops - Canada. Premier annuncia leggi piu' severe contro la droga - Argentina. Un terzo dei giovani che prova l'ecstasy ci ricasca - Italia. E.Romagna. An accusa associazione Libera di incoraggiare produzione droga - Colombia. Giornalista americano accusa presidente Uribe; scappa dopo minacce di morte - Italia. Torino. Inizia raccolta firme su narcosala, aderiscono Cnca Piemonte e don Gallo - Italia. Carabinieri: eroina piu' leggera per avvicinare giovani - Italia. Mastella: no a gratuito patrocinio per chi traffica - Spagna. Studio: la cannabis anticipa il manifestarsi delle psicosi - Italia. Calabria. Muore per overdose in comunita' terapeutica - Ue. Lotta alla droga, Solana in Asia centrale - Italia. Turco: l'alcol porta all'uso di droghe - Italia. Roma: un consumatore su dieci e' minorenne - Afghanistan. Diserbanti contro campi papavero? - Italia. Ministro Ferrero: proibizionismo fallisce su alcool e droga ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 3 morti - 188 arresti - 389,161 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 211,859 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 177,302 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 506885 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 290445 piante di cannabis - 144 giorni di detenzione ARTICOLI 03-10-2007 Usa. Studio: la proibizione della marijuana costa ai contribuenti 42 miliardi di dollari ogni anno in tasse La marijuana "made in Usa" costituisce un business annuale da 113 miliardi di dollari, e costa ai contribuenti 41,8 miliardi di dollari ogni anno in spese destinate alle autorita' di polizia e giudiziarie e tasse mancate. Lo studio, "Tasse perdute e altri costi delle leggi sulla marijuana", di Jon Gettman, sostiene che la vendita di marijuana riguardi soprattutto adolescenti e giovani adulti. I dati rivelano anche che l'industria e' sostenuta da pochi consumatori pesanti. Lo studio si basa su diverse fonti tra cui indagini governative, ricerche private e anche la rivista "High Times" per determinare che circa 25 milioni di americani consumano complessivamente circa 13 tonnellate di marijuana ogni anno. Il numero di consumatori, ed il prezzo della marijuana, sono cambiati di poco negli ultimi anni, nonostante gli sforzi continui del Governo con interdizioni e incarcerazioni, spiega lo studio. Basandosi sui dati governativi secondo cui il 28,7% circa del prodotto interno lordo finisce in tasse destinate ai governi federale, statali e locali, i 113 miliardi di dollari potrebbero fruttare 31 miliardi in tasse. Prendendo per scontato che i reati legati alla marijuana, il 5,54% di tutti gli arresti, richiedono altrettanta percentuale del budget da 193 miliardi di euro destinati alle spese della giustizia penali, Gettman calcola l'ipotetico risparmio annuale in 10,7 miliardi di dollari. Gettman, che detiene un Ph.D. della George Mason University ed ha pubblicato numerosi studi sul business della marijuana, ammette che i suoi dati sono approssimativi, ma sostiene che lo studio offre una buona idea di cio' che costa mantenere la sostanza illegale. "I dati reali si trovano probabilmente in mezzo a tutti gli studi pubblicati sull'argomento", dice. "Sarebbe interessante capire cosa farebbe il Governo con altri 42 miliardi di dollari". Il rapporto e' disponibile sul sito della rivista The Bulletin of Cannabis Reform, l'organizzazione a cui appartiene Gettman. Ma lontano dai numeri da prima pagina, un esame piu' approfondito dello studio di Gettman offre un paio di sorprese interessanti. La quantita' annuale di marijuana consumata, 14 tonnellate, significa un consumo personale equivalente a circa 1,5 - 1,7 canne al giorno della lunghezza e circonferenza impiegata nelle indagini governative (85x25 millimetri). Ma la gran parte dei consumatori non si fa cosi' tante canne. Dei 25 milioni di consumatori annuali, circa 12,8 milioni sopra i 18 anni consuma marijuana ogni mese, ed il 23% di questi fuma tre o piu' canne al giorno. Sotto questo aspetto, la marijuana appare molto simile al mercato dell'alcool, che si basa sul 20% dei consumatori per oltre meta' del consumo. Inoltre, lo studio di Gettman sostiene che il 54,8% dei ragazzi fra i 12 ed i 17 anni ed il 52,8% degli adulti sopra i 35 anni sostiene che ottenere marijuana sarebbe facile. La percentuale sale pero' di 20 punti per gli adulti fra i 18 ed i 34 anni. Per quanto riguarda la vendita, comunque, i numeri sono piu' bassi. Secondo un'indagine del Governo citata nel rapporto, il 3,2% dei ragazzi fra i 12 ed i 17 anni ha venduto sostanze illegali, mentre per gli adulti fra 18 e 24 anni di eta' la percentuale sale a 6. Nuovamente scende al 2,3% per le persone fra i 25 ed i 34 anni, e a 0,7% per gli adulti sopra i 35 anni. Mentre questi numeri riguardano la vendita di qualsiasi droga, e non solo marijuana, Gettman sostiene che la legalizzazione della marijuana porterebbe alla bancarotta molti giovani spacciatori. "Ora, i ragazzi comprano da altri ragazzi", spiega. "I costi fissi per entrare nel giro sono abbastanza abbordabili per un ragazzo di 16 anni. Non abbiamo la stessa struttura gia' in essere per il business dell'alcool. C'e' un vero e proprio stimolo economico per i bambini a vendere marijuana, e nessun controllo sotto il regime attuale". Quentin Hardy Tratto dalla rivista Forbes online del 1 ottobre 2007 04-10-2007 Droga/metadone. Brava ministro Turco Droga/metadone. Brava ministro Turco La decisione del ministro Livia Turco di permettere la consegna di metadone in dosi che coprono fino ad un mese, e' sensata, oltre che umana. Un tossicodipendente che usa metadone, e che quindi cerca di uscire dal mercato illegale di eroina, ha il diritto di riprendere una vita il piu' possibile normale. Dovendosi recare ogni giorno al Sert, il reinserimento nella societa' e nel mondo del lavoro e' assai molto piu' difficile, esponendolo al rischio di ricadere nella vecchia abitudine. Tutto questo e' ancora piu' vero nel momento in cui quel giorno si e' in ritardo e si trova il Sert chiuso. E' come se il malato di cuore dovesse andare all'Asl ogni giorno a prendere i medicinali. Oltre alla enorme perdita di tempo e denaro (anche per le Asl), rischierebbe spesso di non assumere i medicinali necessari perche' il treno, il tram o l'autobus sono in ritardo. In questo modo, la terapia metadonica potra' essere continuativa ed efficace per il trattamento della dipendenza da oppiacei. Ci auguriamo che i soliti noti non usino nuovamente questo provvedimento, prettamente di carattere sanitario, per chiedere ancora la condanna all'inferno per i tossicodipendenti che chiedono di curarsi. Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 02-10-2007 Usa. Hawaii. Corte Suprema: fumare marijuana per motivi religiosi non e' un diritto La Corte Suprema ha emesso una sentenza contro un uomo che, pretendendo di appartenere ad una fede religiosa, (la Hawaii Cannabis Ministry), fumava marijuana. La Corte ha stabilito che la liberta' di religione di Joseph Sunderland non consente il diritto a fumare la marijuana. "La proibizione del possesso di marijuana vale per chiunque. Altrimenti ci potrebbe essere qualcuno che per la fede religiosa si arroghi il diritto di non rispettare la legge", ha dichiarato il procuratore Janet Garcia. Un giudice, pero', non ha condiviso la decisione, affermando che il diritto alla privacy consente alle persone la liberta' di fumare all'interno delle loro abitazioni. 02-10-2007 Italia. Veltroni: raddoppiare pene per spaccio a scuola Il sindaco di Roma e candidato leader del Pd, Walter Veltroni, propone di "raddoppiare le pene per chi spaccia droghe pesanti davanti alle scuole o ai ragazzi con meno di 18 anni". Lo ha detto ieri lo stesso Veltroni a Brescia al convegno "Governare l'immigrazione, sicurezza, diritti, legalità" organizzato dal Comitato per Veltroni. "La pena prevista oggi per chi spaccia droga va da 6 a 20 anni di reclusione. Se lo spaccio e' indirizzato ai minori, essa aumenta da un terzo alla meta'. Il mite Veltroni propone da Brescia il raddoppio della sanzione: cioe' che si arrivi a una pena massima di 60 anni di reclusione. Complimenti. Peccato che limiti il rilancio all'eroina e alle 'droghe pesanti'". Lo afferma Alfredo Mantovano (An). "E chi vende ai minori hashish o marijuana, magari col 20% di principio attivo? Peccato, ancora, che la sua richiesta sia rivolta a quello stesso governo che vuole demolire la legge sulla droga e che approva le narcosale, per il tramite della sua collega del Pd Livia Turco". Ma non sarebbe meglio, conclude Mantovano, "far applicare le norme in vigore, senza ansie abrogazioniste e senza furie punitive?" 02-10-2007 Afghanistan. Usa ai Paesi Nato: collaborate in operazioni antidroga Gli Stati Uniti chiedono aiuto alla Nato per combattere il narcotraffico in Afghanistan, da cui proviene il 90% dell'eroina venduta nel mondo e che finanzia le attività di guerriglia dei talebani. "E' per questo che sono qui", ha spiegato ieri Karen Tandy, direttrice dell'Agenzia Usa contro il narcotraffico (Dea) al termine di una visita al quartier generale della Nato a Bruxelles. "La capacità di fare di più per contrastare questi trafficanti di droga alleati con i talebani dipende dalla nostra capacità di eseguire delle operazioni di polizia in condizioni di sicurezza, e per quello ci serve l'Isaf", afferma Tandy, riferendosi alla missione Nato nel Paese, che conta circa 40.000 uomini. Tandy ha sottolineato che gli Usa non chiedono ai militari Nato di sradicare i campi di papaveri -un'operazione decisamente osteggiata dalla popolazione locale, per cui la coltivazione dell'oppio è l'unica fonte di sostentamento, ma di fornire un'azione di copertura alle operazioni contro i narcotrafficanti, condotte da unità specializzate della polizia afgana, addestrate dalla Dea. 02-10-2007 Italia. Veneto. Assessore Martini: no a narcosale. Bernardini: sono necessarie Narcosale'? No grazie! Bastano poche parole a Francesca Martini, assessore alle Politiche Sanitarie della Regione del Veneto, per bocciare il progetto del ministro della Salute, Livia Turco, che mira a promuovere l'uso controllato dell'eroina. Spiega Martini: 'Creare luoghi dove i tossicodipendenti cronici possano 'bucarsi' in tranquillita' e in sicurezza sotto controllo medico cominciando cosi' lentamente un 'ipotetico' cammino di recupero e' una teoria quanto meno fantasiosa. I giovani tossicodipendenti necessitano di interventi di ben altro spessore'. 'Per il ministro Turco la cura migliore e' somministrare droga sotto controllo medico: al contrario io credo che la lotta all'utilizzo di droghe debba avvenire prettamente attraverso protocolli e programmi terapeutici riabilitativi. Sono azioni che i Sert delle Aziende Sanitarie venete stanno portando avanti con successo da molti anni su prassi consolidate, cosa che continuano a fare con risultati scientificamente provati per il recupero sanitario, psicologico e sociale del tossicodipendente'. Conclude Martini: 'Il percorso di liberazione dalle droghe e' sempre lungo e doloroso e proprio per questo non si deve lasciare spazio a nessuna iniziativa sperimentale e anche pericolosa'. Rita Bernardini,Segretario Nazionale di Radicali Italiani che domattina a Siena,difesa dagli avvocati Giuseppe Rossodivita e Flavia Urciuoli, sarà processata per la disobbedienza civile del 2002 quando con Claudia Sterzi e Giulio Braccini distribuì marijuana in piazza del Campo,ha definito le narcosale "uno strumento socio-sanitario non solo di riduzione del danno per i cittadini tossicodipendenti ma anche di riduzione dell'insicurezza,della paura e della violenza a vantaggio di tutti gli abitanti dei quartieri e della città. Plaudo perciò all'iniziativa dell'Associazione Adelaide Aglietta di Torino a sostegno del progetto in discussione in consiglio comunale". "Quello delle narcosale è un metodo giusto per ridurre il danno, adottato ormai in mezza Europa. La prima "stanza del consumo" fu aperta a Berna nel 1986; ora ne esistono 72 e sono state validate dagli appositi organismi dell'Unione Europea". "A Ginevra, Amsterdam, Francoforte e Madrid le cosiddette "stanze del buco" hanno dato grandi risultati dal punto di vista della profilassi e del monitoraggio di un fenomeno ancora oggi vittima del silenzio e dell'ipocrisia delle istituzioni". 02-10-2007 Asia/Oceania. Societa' Croce Rossa e Mezzaluna Rossa adottano il Rome Consensus Nove Societa' Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dell'Asia e Oceania hanno firmato il 29 settembre a Manila la "Dichiarazione delle Filippine", con la quale hanno ufficialmente adottato il 'Rome Consensus' per una politica umanitaria verso i tossicodipendenti, impegnandosi a diffonderne i contenuti presso le altre Societa' Nazionali della regione. La riunione, durata due giorni - riferisce una nota - e' stata organizzata dalla Croce Rossa delle Filippine e dal Senlis Council, e presieduta dal Presidente Nazionale della CRI, Massimo Barra, nella veste di Chairman del gruppo ristretto di Societa' Nazionali incaricato di dare seguito al Rome Consensus. Nella dichiarazione finale, le Societa' Nazionali di Filippine, Cina, Vietnam, Thailandia, Malesia, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka e Figi, pur ribadendo le molte diversita' che contraddistinguono le reciproche realta', sottolineano l'importanza di un approccio umanitario comune al fenomeno delle tossicodipendenze e si impegnano ad agire in maniera libera dal pregiudizio e orientata alla riduzione del danno, che consideri i tossicodipendenti come persone malate che possono essere curate, piuttosto che come criminali. Alla riunione hanno partecipato anche le Societa' Nazionali di Grenada e Capo Verde, che organizzeranno a breve simili incontri regionali, quella Australiana, che ha demandato l'adozione del Rome Consensus all'approvazione del proprio Consiglio Direttivo e la CRI, presente con il Funzionario del Servizio Relazioni Internazionali, Federico Fadiga. Con la riunione di Manila, le Societa' Nazionali firmatarie del Rome Consensus ammontano ora a 58, cui vanno aggiunte la International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies (IFCR), l'European Red Cross/Red Crescent Network on Hiv, Aids and Tb (ERNA) e l'Asian Regional Task-force (ART). Nella conferenza stampa seguita all'incontro, il Presidente Barra ha sottolineato "l'importanza del fatto che le Societa' Nazionali della regione abbiano preso una posizione ferma e coraggiosa di fronte al fenomeno delle tossicodipendenze e che, come spesso accade, tale posizione sia all'avanguardia rispetto alle decisioni dei propri Paesi". 02-10-2007 Italia. Siena. Segretaria Radicali Italiani a processo per distribuzione marijuana in Piazza del Campo La Segretaria di Radicali Italiani,Rita Bernardini, domani verrà processata dal Tribunale di Siena insieme a due altri militanti radicali, per aver distribuito marijuana in Piazza del Campo, Era il 7 giugno di cinque anni fa quando Rita Bernardini, Claudia Sterzi e Giulio Braccini venivano fermati per aver distribuito piccole dosi di marijuana nella piazza del palio a Siena. Quella disobbedienza civile, in particolare, aveva come obiettivo la legalizzazione della marijuana terapeutica utile per contrastare la nausea e il vomito provocato dai farmaci chemioterapici e lo stato di inappetenza nei malati di AIDS, oltre che agli spasmi provocati dalla sclerosi multipla e per curare il glaucoma. "Le leggi italiane continuano ad avere l`impronta di uno Stato proibizionista -afferma alla vigilia del processo Rita Bernardini- che però ipocritamente incassa i proventi di altre droghe come le sigarette e i superalcolici per non parlare degli psicofarmaci prescritti a go-gò a milioni di italiani da medici generici e persino pediatri. Sono anni, ormai, che i radicali si battono per la legalizzazione delle droghe, non solo per evitare spaccio e delinquenza, ma anche per snellire il sistema giudiziario da un`interminabile serie di processi. Basti pensare che i fatti di cui verrò accusata domani sono accaduti nel 2002. Come la Segretaria, così anche gran parte del gruppo dirigente radicale, a cominciare dal leader Marco Pannella, ha subito nel corso degli anni di militanza condanne e processi per atti di disobbedienza civile, finendo in alcuni casi anche in galera (Pannella, Cappato, Luigi Del Gatto). Le disobbedienze civili dei radicali italiani per cambiare la legislazione vigente sulla droga, hanno coinvolto, dal 1995 ad oggi 43 persone. Di queste, 14 sono state condannate in via definitiva, 17 assolte in via definitiva, 8 sottoposte a misure di restrizione delle libertà personali, 9 hanno tuttora procedimenti in corso. In seguito alle sentenze definitive, 13 persone non possono più candidarsi alle elezioni regionali, provinciali, comunali. 02-10-2007 Olanda. Rotterdam. Chiusi i coffee shops vicino alle scuole Con l'intento di proteggere gli adolescenti, il Consiglio comunale di Rotterdam ha annunciato di chiudere 18 coffee shops perche' troppo vicini ad edifici scolastici. L'ordinanza e' stata presa per l'aumento del consumo di marijuana tra i giovanissimi. "Diciotto coffee shops vicino (dai 200 ai 250 metri) alle scuole non potranno vendere piu' droga leggera entro il primo giugno 2009", si legge nel comunicato stampa del Consiglio. Attualmente ci sono 62 coffee shops situati vicino alle scuole. 02-10-2007 Italia. I boss mafiosi si raddoppiano lo stipendio grazie al mercato illegale di droghe I capimafia hanno i loro costi e le loro esigenze economiche e per questo motivo, diversamente da quanto sta accadendo in politica, il nuovo capo di Cosa nostra a Palermo, Salvatore Lo Piccolo, latitante da oltre 23 anni, al momento del suo insediamento al vertice dell'organizzazione ha deciso come primo provvedimento di aumentarsi lo 'stipendio'. Al capomafia andrebbero 40 mila euro al mese, quasi il doppio di quello che percepiva fino ad un anno fa Bernardo Provenzano. La contabilita' emerge da alcuni 'pizzini' trovati nel covo del boss latitante Francesco Franzese, arrestato dalla polizia di Stato a Palermo il 2 agosto scorso. Le somme di denaro incassate dall'organizzazione mafiosa provengono dal pizzo imposto a commercianti e imprenditori e dal traffico di droga che Lo Piccolo ha deciso di rilanciare su grande scala facendo accordi con i calabresi e con le famiglie di Cosa nostra americana. Secondo quanto emerge dalle inchieste della squadra mobile solo nel quartiere di Partanna Mondello Lo Piccolo raccoglie 120 mila euro al mese dal racket del pizzo. Il 'bilancio' della mafia palermitana indica, quindi, che al capo vanno 40 mila euro; al figlio del boss, Sandro Lo Piccolo, anche lui latitante, spettano invece 25 mila euro; le altre somme vengono divise tra la moglie e i figli del padrino San Lorenzo-Tommaso Natale, mentre ai 'picciotti' spetta uno 'stipendio' di mille euro al mese e l'autorizzazione a mettere a segno, di tanto in tanto, qualche affare illegale, sempre sotto il controllo dei vertici di Cosa nostra. L'ascesa di Salvatore Lo Piccolo al vertice della mafia di Palermo coincide con l'arresto di Provenzano, avvenuto l'11 aprile 2006 a Corleone. Sarebbe stato proprio il padrino di Corleone a bloccare l'ordine che era stato impartito da un altro boss, Antonino Rotolo, poi arrestato, di uccidere Lo Piccolo. Il sicario incaricato di questo progetto di morte era stato Giovanni Nicchi, attualmente latitante. Franzese era uno degli uomini di fiducia di Lo Piccolo e dal suo arresto e' emerso che aveva avuto l'ordine di uccidere Nicchi e i boss avevano pure scoperto il covo in cui si rifugiava. L'arrivo della polizia nella villa utilizzata dal latitante Franzese ha di fatto salvato la vita al giovane sicario di Rotolo. Salvatore Lo Piccolo, 63 anni, latitante dal 1983, e' a capo del mandamento di San Lorenzo, borgata di antica e consolidata tradizione mafiosa. Secondo gli inquirenti in questi ultimi anni, anche in conseguenza dell'arresto dei piu' autorevoli uomini d'onore palermitani, sarebbe diventato il piu' stretto collaboratore di Provenzano nel controllo degli affari illeciti in citta', in particolare nel campo del racket delle estorsioni. (di Lirio Abbate/Ansa) 02-10-2007 Italia. Appello a D'Alema per italiano detenuto in India per possesso di droga Il consigliere regionale della Basilicata, Antonio Di Sanza (Uniti nell'Ulivo), e l'eurodeputato Gianni Pittella (Ds-Pse) ribadiscono la necessita' di intervenire per la liberazione del giovane lucano Angelo Falcone, di Rotondella (Matera), detenuto in India da 6 mesi ed in attesa di giudizio. I due esponenti politici hanno ribadito al ministro degli esteri, Massimo D'Alema, 'come sia diventato 'discutibile' il lungo periodo di detenzione cautelare assegnato al giovane e al suo amico Simone Nobili arrestati nella citta' indiana di Mandi lo scorso 10 marzo per una 'poco chiara' vicenda giudiziaria'. Viene contestato il possesso di droga. 'Il ministro -fanno sapere Di Sanza e Pittella- ha assicurato che nei prossimi giorni, allorquando sara' in India, provvedera' a segnalare la questione al collega ministro degli esteri indiano'. I due esponenti lucani si augurano che questo ulteriore intervento possa portare 'maggiore certezza ed un piu' rapido e giusto trattamento giudiziario in capo al giovane Falcone e al suo amico'. Il padre di Angelo sta cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso un blog: giovannifalcone.blogspot.com . 03-10-2007 Olanda. Nei coffee shops qualita' di cannabis meno forte Secondo i dati della ricerca del Trimbos Institute, e' diminuita la qualita' della cannabis venduta nei coffee shops. Il THC presente e' sceso dal 17,5% del 2006 al 16. L'Istituto esegue ricerche dal 1999 per conto del ministero della Salute, controllando la quailita' della cannabis venduta. Fino al 2004, la qualita' di cannabis e' diventata sempre piu' potente, con il livello di THC del 20%. Inoltre, per la prima volta dal 1999 e' aumentato il prezzo della cannabis locale e di quella importata. Quest'anno il prezzo e' piu' alto del 20% rispetto al 2006. Il prezzo medio di un grammo di cannabis e' di 7,30 euro. "L'alto prezzo e la qualita' meno potente sono probabilmente il risultato delle operazioni della polizia contro le coltivazioni. La diminuzione dell'offerta fa aumentare il prezzo", si legge nel rapporto del Trimbos. Il livello di THC e' diminuito anche nell'hashish importato. Il livello e' sceso dal 18,7% del 2006 al 13,3% del 2007. Anche il prezzo e' salito: da 7,30 euro a 7,70. "Forse il cambiamento climatico nelle regioni di produzione, spesso del Marocco, ha portato ad un raccolto peggiore, oppure le piu' severe misure antidroghe della polizia marocchina hanno influito sulle esportazioni e sulla diminuzione del reddito derivato dai commerci illeciti", conclude il rapporto. 03-10-2007 Italia. Catania. Consumo di eroina superiore al resto del Paese Nella provincia di Catania il consumo di cannabis e inferiore alla media nazionale, quello di cocaina e' in linea con il resto del Paese, mentre quello dell'eroina e' superiore al dato statistico italiano. E' quanto emerge dal 'Primo rapporto sul fenomeno delle dipendenze patologiche' presentato dall'Azienda Usl 3. Dai dati della ricerca dell'Italian population survey on alcool and drugs), effettuata su 600 persone tra i 15 e i 54 anni, emerge che il consumo di cannabis in provincia di Catania e' inferiore rispetto al resto d'Italia. Il 25,9% di persone, di eta' compresa tra i 15 e i 54 anni, ha ammesso di averne fatto uso almeno una volta nella vita, contro il 31% nelle restanti regioni d'Italia e il 26,5% nel resto della Sicilia. L'uso di cocaina in provincia di Catania e' in linea con il campione nazionale, dove il 6,7% dichiara di averne fatto uso nell'arco della vita e il 2,2% di averla utilizzata nell'ultimo anno. Nel territorio etneo, in particolare il 6,4% delle persone esaminate dichiara di averla provata almeno una volta nella vita, il 2% negli ultimi dodici mesi. Per quanto riguarda il consumo di eroina, in provincia di Catania si registra un maggior utilizzo rispetto all'intero campione nazionale. L'1,6% dei residenti nella provincia etnea, di eta' compresa fra i 15 ed i 54 anni, dichiara di aver fatto uso di eroina almeno una volta nella vita, contro l'1,3% del resto d'Italia. Dalla ricerca emerge anche che il 71,6% degli intervistati percepisce i rischi associati all'utilizzo di sostanze illegali e che il 9,3% si puo' definire 'poliassuntore', poiche' ha fatto uso di almeno due sostanze psicotrope illegali nell'arco della propria vita. 'Questo dossier -ha spiegato il direttore generale dell'Ausl 3, Antonio Scavone- rappresenta una 'lente di ingrandimento' sull'incidenza delle dipendenze patologiche nella provincia di Catania. Si tratta del piu' importante sforzo, effettuato nel nostro territorio, per la sistematizzazione di tutte le informazioni sulla tossicodipendenza Questo capillare lavoro di indagine ci consentira' di mettere a punto nuove e piu' efficaci strategie di prevenzione e cura delle dipendenze, in relazione agli stili di consumo di giovani e adulti'. 03-10-2007 Egitto. Sono sei milioni i consumatori di sostanze stupefacenti L'Egitto conterebbe circa sei milioni di consumatori di sostanze stupefacenti, pari all'8,5% della popolazione. Lo afferma un rapporto ufficiale del Consiglio nazionale di lotta contro la dipendenza dalle droghe (Ncfta). Sempre secondo lo studio, ben 439.000 studenti liceali assumerebbero regolarmente delle droghe. In Egitto, Paese produttore di tutti i tipi di narcotici, è il "bango", un'erba simile alla marijuana, che va per la maggiore. Anche se sul mercato locale non mancano cocaina, eroina e le droghe chimiche come l'ecstasy e la metamfetamina. Sul 12,2% dei liceali che interpellati dall'Ncfta hanno ammesso di fare uso di droghe, il 9% ha detto di fumare il bango, il 3% di prendere l'hashish e lo 0,21% droghe chimiche o eroina. Secondo l'agenzia delle Nazioni unite contro la droga e la criminalità (Unodc), la posizione geografica rende l'Egitto un crocevia per il traffico di eroina e di cannabis provenienti dal sud est asiatico e destinate ai mercati europei. L'Unodc osserva anche che il 'bango' è molto coltivato nel Sinai dove sono presenti anche vaste piantagioni di oppio. 03-10-2007 Italia. Poretti (Rnp): ipoteca Ds-Ulivo sul dibattito parlamentare Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, ha dichiarato: Leopoldo Di Girolamo, per la Commissione Affari Sociali, e Paolo Gambescia per la Commissione Giustizia, tutti e due dell'Ulivo, saranno i relatori del testo sulle tossicodipendenza che dalla meta' di ottobre sara' in discussione in entrambe le commissioni. E' una bella ipoteca quella che questo gruppo parlamentare si e' fatto, considerato che a richiedere la calendarizzazione della riforma della Fini-Giovanardi sono stati in primis i radicali della Rosa nel Pugno in compagnia dei gruppi dei Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Italia dei valori e Nuovo Ps. A testimoniarlo la riunione delle due commissioni di luglio. Con l'ipoteca di oggi il gruppo dell'Ulivo decidera' se stoppare o accelerare il dibattito di una riforma cosi' politicamente lacerante per il neo Partito Democratico. Aspettando l'inizio del dibattito in commissione, mi chiedo che fine abbia fatto il disegno di legge sulle droghe del Ministro della Soliderieta' Sociale, Paolo Ferrero, preannunciato fin dal suo insediamento e l'ultima volta il 19 settembre scorso rispondendo ad un mio question time ( www.donatellaporetti.it). 04-10-2007 Italia. Turco: prescrizione metadone in dosi da 30 giorni, lo prevede la legge Oggi viene distribuito giornalmente dai Sert, ma, in futuro, il metadone potrebbe essere consegnato ai tossicodipendenti da eroina in dosi che coprono fino ad un mese. Lo prevederebbe, secondo un'esclusiva de "Il Quotidiano Nazionale", il decreto che il ministro della Salute Livia Turco dovrebbe presentare oggi alla Conferenza Stato-Regioni. Gli eroinomani, dunque, potrebbero vedersi consegnare dosi da autogestire per un mese. "E' consentita la consegna dei medicinali -si legge nel passaggio del decreto riportato dal Quotidiano Nazionale- da parte del servizio di cura, per una durata non superiore ai trenta giorni, direttamente ai pazienti". TURCO:QUANTO SCRITTO OGGI È PURA DISINFORMAZIONE - "Sono profondamente sconcertata dall'enfasi data ad una notizia che non e' una notizia. E ancora di piu' lo sono per l'evidente superficialita', che evidenzia una palese ignoranza delle norme in vigore, di quanti hanno commentato la mia presunta volonta' di elargire 'metadone a go-go' come titolava, imprudentemente, stamattina un quotidiano". Cosi' il ministro della Salute Livia Turco commenta le notizie di stampa e i successivi commenti apparsi oggi in merito a un suo decreto sui medicinali per il trattamento delle tossicodipendenze. Il ministro ci tiene a precisare che "la realta' e' ben diversa e- specifica Turco- l'onorevole Giovanardi ne dovrebbe essere consapevole avendo lui stesso firmato le modifiche alla legge sulla droga (con la Fini-Giovanardi, ndr) che hanno portato da otto a trenta giorni la durata massima della terapia oggetto di una singola prescrizione di farmaci contenenti sostanze stupefacenti, compresi quelli utili al trattamento delle tossicodipendenze, tra i quali per l'appunto il metadone". Con il decreto, all'esame della Stato-Regioni, chiarisce il ministro, "abbiamo semplicemente dato attuazione a quella legge prevedendo le modalita' attraverso le quali i Sert possono erogare tali trattamenti, sempre secondo il piano terapeutico stabilito dal medico e per un massimo di trenta giorni come, lo ribadisco, previsto dalla legge Fini-Giovanardi all'articolo 43". A tale proposito, Turco spiega anche che e' bene sottolineare che "gia' oggi la legge consente al tossicodipendente di ritirare in farmacia il metadone per terapia fino ad un massimo di trenta giorni". "Se di scandalo dobbiamo parlare- prosegue il ministro- e' per quest'ennesima strumentalizzazione politica della lotta alle tossicodipendenze, basata tra l'altro su una grave disinformazione all'opinione pubblica". Il ministro interviene anche "sull'altra finta 'notizia scandalo' sulla presunta liberta' di movimento in Italia dei tossicodipendenti in cura con metadone. "Anche in questo caso- spiega- e' sempre la legge Fini-Giovanardi a stabilire che il tossicodipendente possa circolare con un quantitativo di metadone per un massimo di trenta giorni di terapia, purche' in possesso del piano terapeutico o della prescrizione medica.". Lo stesso dicasi per quel che concerne la possibilita' di portare all'estero la quantita' di medicinale legalmente posseduta, per la quale, chiude il ministro, "e' stato predisposto un ulteriore decreto per ottemperare agli accordi di Shengen e alle linee guida delle Nazioni Unite, che hanno invitato gli Stati a emanare norme per regolamentare il libero transito dei medicinali stupefacenti al seguito dei pazienti in trattamento (morfina, metadone, codeina, buprenorfina, benzodiazepine, barbiturici, etc) per tutte le patologie, tossicodipendenze incluse". "Spero che, contrariamente a quanto strillato dall'ala oscurantista della Casa delle liberta', o a quanto annunciato sulla canapa terapeutica o le narcosale, la ministro Turco confermi finalmente e con chiarezza quanto anticipato dal Quotidiano Nazionale. Occorre rompere il tabu' del metadone che non e' una droga di stato ma una medicina considerata fondamentale per la cura della tossicomania anche dall'Organizzazione mondiale della sanita'". Lo dichiara Marco Perduca, vice presidente del Senato del Partito radicale nonviolento, secondo cui "perche' la misura si possa tradurre in un effettivo allargamento della liberta' di cura di chi fa un uso problematico di stupefacenti, occorre affiancarla con una vasta campagna di informazione sul fenomeno delle tossicomanie, per responsabilizzare il malato. Non e' possibile- aggiunge Perduca- che nel 2007 si continui a considerare cio' che circonda gli stupefacenti come una mera questione di ordine pubblico come gridano i vari reazionari forzisti o dell'Udc". Per l'esponente radicale, infine, "i tempi, e gli italiani, sono piu' che maturi per attuare la parte del programma dell'Unione che voleva riformare radicalmente la legge Fini-Giovanardi. "Lo Stato non puo' diventare spacciatore di metadone. No alla droga di Stato. Dopo la depenalizzazione dell'hashish e le stanze del buco, ora la Turco si inventa addirittura la fornitura mensile del metadone per i drogati". Questa la reazione di Isabella Bertolini, vicePresidente dei deputati di Forza Italia alle indiscrezioni de "Il quotidiano nazionale". Se saranno confermate, dice Bertolini, "siamo di fronte ad un'altra scelta scellerata di un ministro e di un governo sempre piu' schiavo dei ricatti dei comunisti antiproibizionisti. Ancora una volta il governo Prodi, pur di rimanere a galla, paga una cambiale salatissima alla sinistra radicale, provocando un danno enorme per la nostra societa'". 'Siamo fiduciosi che il Ministro Turco smentisca la davvero incredibile notizia anticipata questa mattina dal Quotidiano Nazionale relativa ad un'altra estemporanea iniziativa del Governo, un decreto con il quale i Sert fornirebbero ai tossici una scorta di metadone per un mese, liberamente gestibile dagli interessati'. Lo afferma in una nota l'onorevole dell'Udc Carlo Giovanardi, riferendosi a quanto riportato dal quotidiano nel quale si annuncia l'imminente presentazione alla Conferenza Stato-Regioni di un decreto sulla somministrazione di questo farmaco ai tossicodipendenti. 'Se e' vero si tratta di una follia che scardinerebbe anche la teoria della riduzione del danno per diffonderlo e moltiplicarlo in modo irresponsabile'. Un'interrogazione al Presidente del Consiglio è stata presentata da Maurizio Gasparri, coordinatore dell'Intergruppo parlamentare Libertà dalla droga e membro dell'esecutivo di An, per sapere se risponda al vero quanto riportato oggi dal Quotidiano Nazionale. "Il ministro - dice infatti Gasparri - avrebbe manifestato l'intenzione di fornire ai pazienti tossicodipendenti in cura presso i Sert una quantità 'autogestibile' di metadone. Mi auguro francamente che questa notizia non trovi alcun riscontro e sia prontamente smentita. In caso contrario - prosegue - si tratterebbe dell'ennesima follia di un ministro che dopo aver provato a liberalizzare la droga, dato il placet alle cosiddette narcosale dove spacciare droga di Stato, adesso vorrebbe fornire scorte intere di metadone dando così il via allo spaccio dello stesso. Piuttosto che aiutare, non si sa più come far morire chi è entrato nel disperato tunnel della tossicodipendenza. Ora anche il metadone spacciato dallo Stato, il cui uso selvaggio è pericolosissimo e causa più morti dell'eroina. La Turco spacciatrice di metadone - conclude Gasparri - è l'ultima triste icona di un governo in agonia". Nessuna novita': la legge Fini-Giovanardi gia' prevede la possibilita', per i medici dei Sert, di prescrivere dosi di metadone sufficienti fino a un massimo di 30 giorni ai pazienti in cura da dipendenza da eroina: la precisazione e' di Alfio Lucchini, presidente nazionale di Federserd, la federazione dei servizi pubblici per le dipendenze in merito al decreto che il ministero della Salute starebbe preparando. Interpellato dall'ANSA, Lucchini spiega di essere a conoscenza di un'iniziativa del Ministero per 'dare una sistematizzazione' alla normativa gia' esistente su questo punto delicato. 'Al Ministero ci sono state consultazioni delle societa' scientifiche - afferma - per delle valutazioni su un decreto in itinere, che ha lo scopo di chiarire e rendere omogenea su tutto il territorio nazionale l'attuale normativa, che era stata variamente interpretata'. 'Per cio' che ne so - prosegue Lucchini - le linee del decreto prevedono un piano terapeutico per i pazienti tossicodipendenti da eroina, alla cui attuazione possono anche concorrere i medici di medicina generale'. L'insieme del provvedimento, aggiunge, 'tende a rafforzare le capacita' dei soggetti in cura di inserirsi in una vita lavorativa e sociale sempre piu' 'normale''. Pericoli che possono derivare dall'affidamento ai pazienti stessi - o a un parente da loro delegato, come prevede la legge - di una grande quantita' di metadone come puo' essere quella sufficiente per un mese? 'Non ne vedo - risponde Lucchini - perche' il medico e l'equipe hanno tutti gli strumenti scientifici e di valutazione socio-ambientale per valutare, caso per caso, se ci sono le condizioni per un affido del farmaco per tempi prolungati'. 'Chi non sa nulla e parla di queste cose - ammonisce il presidente di Federserd - guardi a quanti sono i pazienti che ricevono il metadone per un intero mese. La maggior parte ce l'ha per un periodo limitato'. ( "I mercanti di morte di questo governo non si arrendono". Cosi' Gabriella Carlucci, parlamentare di Forza Italia. "Il decreto della Turco sul metadone esiste- spiega Carlucci- ed e' stato addirittura portato in discussione al tavolo delle regioni". Nessuno, secondo la ex show girl "sembra rendersi conto delle gravi conseguenze che un simile provvedimento di aumento delle dosi di metadone potrebbe comportare. 30 giorni di metadone sono una dose che puo' uccidere si' una persona, ma anche piu' individui". Segnalazioni poi si sono avute, spiega Carlucci "su casi di intossicazione di bambini da metadone, perche' i tossicodipendenti non hanno una grande cura nella custodia di questi farmaci, ma ancora di piu', il decreto va ad incentivare la vendita al mercato nero". Di fronte a tutto questo, conclude la deputata azzurra "lancio un appello alla maggioranza affinche' si esprima su questi pericoli. Solo il loro aiuto ed il buonsenso delle linee guida regionali- conclude Carlucci- impediranno questo massacro". 'Con la nostra legge abbiamo facilitato, in un contesto di sicurezza generale, l'impiego di farmaci antidolorifici nell'ambito delle cure palliative, prevedendone la prescrizione attraverso l'utilizzo di un particolare ricettario che consente al paziente di dimostrare la legittima detenzione e la destinazione dei farmaci stessi'. Lo ricorda l'ex ministro Giovanardi, che poco prima aveva invece criticato il ministro Turco per aver implementato una delle previsioni della sua legge. 'E' stata questa una risposta - aggiunge - alle giuste polemiche di chi lamentava che ad esempio i malati di tumore dovessero ripetutamente ricorrere a nuove ricette per ottenere l'antidolorifico. Nella stessa legge al 5ø comma dell'Art. 43 e' stato stabilito che la prescrizione di tali farmaci, compreso il metadone, avvenga con la medesima ricetta speciale ma nel rigoroso rispetto di un 'piano terapeutico personalizzato' predisposto da una struttura pubblica SERT o da una comunita' di recupero a cio' abilitata e che tenga conto di tutti i fattori tesi a definire la quantita' di medicinale da assumere in relazione al profilo del tossico dipendente'. 'Fa piacere conclude l'esponente dell'Udc che il Ministro Turco riconosca l'equilibrio della Legge Fini-Giovanardi, cosi' spesso acriticamente demonizzata, e nel contempo consideri egualmente folle ogni interpretazione di libera consegna ai tossicodipendenti di un mese di dosi di metadone sulla base di una loro semplice richiesta'. Rita Bernardini (segretario Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) hanno dichiarato: Ci saremmo volentieri risparmiati le ennesime polemiche su metadone=droga di Stato, in un’ Italia dove oltre la metà degli utenti dei servizi tossicodipendenze (parliamo di circa 70.000 cittadini) assume ogni giorno quella dose di metadone che gli consente di potere vivere normalmente, lontani da siringhe e spacciatori. Il ministro Giovanardi ha preso una cantonata pazzesca: la legge Fini-Giovanardi (art. 43, comma 2, del DPR 309/90) prevede già la possibilità di prescrivere il metadone per un massimo di 30 giorni; se vuole, Giovanardi può rimproverare se stesso, non altri. E ricordiamo allo smemorato Giovanardi che fu il primo governo Berlusconi, con il ministro della Sanità Raffaele Costa, a dare finalmente il riconoscimento scientifico che meritava al metadone con la “circolare Costa” del 30 settembre 1994, n. 20 (Linee-guida per il trattamento della dipendenza da oppiacei con farmaci sostitutivi). 04-10-2007 Russia. Arrestato il numero due dell'antidroga I servizi di sicurezza russi hanno arrestato il numero due dell'agenzia statale antidroga, Alexander Bulbov, al suo arrivo all'aeroporto di Mosca. Stando a quanto hanno riferito i mezzi di informazione locali, Bulbov, luogotenente generale del Servizio federale di Controllo sulle droghe, e' stato arrestato martedi' insieme con altri tre funzionari dell'agenzia per il Servizio generale di Sicurezza, l'ex Kgb. Secondo l'interpretazione data dagli osservatori moscoviti, l'operazione va inquadrata nell'ambito di una lotta tra le diverse agenzie. Ma la stampa locale ha ipotizzato che i quattro abbiano condotto intercettazioni telefoniche non autorizzate. 04-10-2007 Italia. Epatologo: ecstacy distrugge il fegato Insufficienze epatiche fulminanti da 'ecstasy', che richiedono trapianti di fegato in tempi brevissimi pena la sopravvivenza. Si tratta di un fenomeno nuovo, ed i casi documentati sono limitati, ma la preoccupazione c'e'. A mettere in guardia sono epatologi ed esperti di trapianti: 'A rischio sono soprattutto i giovanissimi, tra i quali piu' diffuso e' l'utilizzo di droghe come l'ecstasy ed il pericolo e' tanto piu' grave poiche' si tratta di una reazione imprevedibile'. 'I casi non sono molti -ha affermato il responsabile del Centro trapianti di fegato di Padova, Umberto Cillo, in occasione dell'incontro 'Malattie del fegato e ricerca in epatologia'- ma si tratta di una patologia che fino a pochi anni fa non conoscevamo e di cui recentemente stanno emergendo dei casi, proprio a seguito della maggiore diffusione di questo tipo di sostanza stupefacente'. In pratica, ha spiegato l'esperto, 'in brevissimo tempo dopo l'assunzione dell'ecstasy, in alcuni casi si puo' presentare un'insufficienza epatica acuta e gravissima, che porta prima al coma e poi alla morte se non si procede al trapianto di fegato nel giro di pochissimi giorni'. La reazione e' appunto scatenata dalla sostanza: si definisce 'idiosincrasia' ed e' una risposta anomala del fegato a particolari sostanze. Il fenomeno 'pur se eccezionale ha effetto mortale e riveste, dunque, una rilevanza molto significativa, anche perche' si tratta di ragazzi giovanissimi, tra i 18 e i 20 anni'. Fondamentale quindi, ha concluso Cillo, 'e' innanzitutto informare i giovani, che il piu' delle volte non sanno di questi possibili effetti, dicendo loro chiaramente che non c'e' un identikit del giovane a rischio, poiche' il fenomeno e' assolutamente imprevedibile'. 04-10-2007 Italia. Umbria. Emprin (Prc): e' emergenza overdosi, cambiare legge "In Umbria ormai siamo in piena emergenza overdose; il trentesimo ragazzo morto dall'inizio dell'anno a Perugia ci spinge a rinnovare la nostra richiesta di intervento immediato al governo. Sono morti annunciate queste, sono anni che assistiamo a un aumento di decessi per overdose in Umbria, regione che detiene uno degli indici più alti d'Europa". Lo afferma in un una nota la senatrice del Prc-Se Erminia Emprin Gilardini, capogruppo in Commissione Sanità di Palazzo Madama che aggiunge: "L'elevato pendolarismo che si concentra a Perugia, e la tendenza dei consumatori alla clandestinità per sfuggire alle pesanti sanzioni della legge Fini-Giovanardi, rende molto complicata la distribuzione dei farmaci salvavita da parte del Servizi". "Ho sollecitato il governo con una interrogazione al ministro della solidarietà Sociale, affinché promuova l'adozione di un piano intraregionale per affrontare l'emergenza overdose in Umbria e rilanciare la politica dei servizi per la prevenzione, la cura, la riabilitazione e la repressione del narcotraffico. Mi auguro che il parlamento discuta e approvi al più presto la modifica alla legge Fini-Giovanardi, superando l'impatto repressivo che non fa distinzione tra spaccio e consumo e tra droghe leggere e pesanti". 05-10-2007 Olanda. Imbottiscono scarafaggi di cocaina per passare frontiera I funzionari della dogana olandese si sono insospettiti quando hanno visto, ai raggi X, che in un pacco c'erano un centinaio di scarafaggi morti. L'hanno aperto, hanno delicatamente esaminato gli insetti e hanno appurato che erano stati 'aperti' e riempiti di cocaina. 'E' un metodo per trafficare davvero incredibile, non avevamo visto niente del genere prima', ha osservato il portavoce del governo, Kees Nanninga. Gli scarafaggi corrieri della droga avrebbero trasportato in Europa, dal Peru', un quantitativo di circa 300 grammi di cocaina, per un valore al dettaglio di 8.000 euro. 05-10-2007 Italia. Cesena. I dati del Sert sulle dipendenze. E' il vino la sostanza piu' usata dagli alcolizzati L'eroina continua a "tirare", anche se e' in lieve calo rispetto al 2005; la cocaina conferma il trend ascendente; calano i superalcoolici, battuti ancora dal vino. Questi, in sintesi, i dati sulle dipendenze resi noti dall'Azienda Usl di Cesena, che ieri ha presentato una "mappa" per mettere in contatto i soggetti con dipendenze da alcool, droghe e tabacco con i centri e i servizi che si occupano del loro problema. Sono state 1122, nel 2006, le persone che si sono rivolte al Sert di Cesena per problemi con queste sostanze, di cui 702 inseriti in un percorso terapeutico. Un incremento del 16,5 rispetto al 2005. Per quanto riguarda le tossicodipendenze, si conferma la differenza fra i "consumatori" uomini (81,7%) e le donne (19,3%, che si alza al 25% nelle fasce piu' giovani), e anche la netta preferenza per l'eroina, che pur registrando un lieve calo rispetto a un anno fa resta la droga piu' abusata (per il 71,1% del totale). Ben piu' della cocaina, il cui consumo pero' cresce, attestandosi al 14,1%. Stabile l'uso della cannabis, cosi' come quello della birra per gli alcolisti (che per il 57,9% del totale, pero', abusa soprattutto di vino). Quanto al tabacco, sono 24 i fumatori che nel 2006 si sono rivolti all'Ausl di Cesena per smettere di fumare: 9 uomini e 13 donne fra i 40 e i 60 anni. Ma l'obiettivo della sanita' cesenate e' ora quello di aiutare tutti quelli che ne sono fuori ad inserirsi nel circuito dell'assistenza. A questo serve la ""Mappa dei Servizi di prevenzione e cura", stampata in 3.000 copie: strumento di orientamento che indirizzera' i soggetti con problemi di abuso e dipendenza verso i diversi servizi pubblici, del privato sociale e del volontariato che si occupano del loro problema. Fra questi ci sono il Centro di ascolto e consulenza nuove droghe, il centro "La Meridiana", il polo ospedaliero di alcologia clinica e riabilitativa e le associazioni di volontariato (Alcolisti anonimi e Al-anon). 05-10-2007 Italia. Veneto. Assessore regionale Udc: no a narcosale 'Un'iniziativa, quella delle 'narcosale' proposta dalla Ministra Turco, non rispettosa della dignita' delle persone. L'invito a tutti gli Assessori Regionali alle Politiche Sociali a prenderne le distanze e a concentrarsi sui veri percorsi di cura e riabilitazione delle persone tossicodipendenti'. Lo scrive Stefano Valdegamberi, Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, in una lettera indirizzata alla Ministra della Sanita' Livia Turco e agli Assessori regionali alle politiche sociali. 'Sono convinto che per qualsiasi scelta di interesse sociale o sanitario che un buon amministratore pubblico debba fare (sia esso un Assessore Regionale che un Ministro della nostra repubblica) prima di tutto deve mettere al centro la persona con tutte le sue componenti: fisiche, psichiche, sociali, spirituali e morali. Non vi e' dubbio che non possiamo rinunciare alla lotta alla droga e al degrado sociale che essa si porta dietro, ma e' necessario vigilare anche verso le troppo facili soluzioni che penalizzano soprattutto le vittime delle droga. Soluzioni, come quella da lei proposta che spesso acquisiscono forme che apparentemente appaiono o vogliono essere fatte passare come scelte di civilta' o di salute pubblica. Mi riferisco proprio alla declamazione, cinica e non accettabile, del buon auspicio che Lei ha fatto sulla proposta di aprire le cosiddette 'narcosale' (piu' appropriatamente definibili come le camere del buco o meglio ancora della vergogna) proposte dal sindaco di Torino Chiamparino'. 'Non posso pertanto non condividere le valutazioni fatte in questi giorni anche dai maggiori esperti e scienziati italiani in materia che, nel valutare l'opportunita' di realizzare anche in Italia le 'narcosale' per l'iniezione di eroina, bisogna innanzi tutto chiedersi quali sono ad oggi le priorita' nella lotta alla droga ed in particolare per l'assistenza di chi usa droghe. Non certo il creare punti e luoghi di iniezione protetti, ma quello di potenziare la rete esistente dei servizi e delle comunita' terapeutiche in profonda crisi organizzativa e di risorse da sempre. Il grado di 'cinismo sociale' nei confronti dei tossicodipendenti che questa scelta, se venisse fatta da pubbliche amministrazioni, introdurrebbe nella comunita', e' molto alto e inaccettabile soprattutto per la pericolosa cristallizzazione e codifica che puo' instaurarsi nella gente con la definizione di un vero e proprio ruolo sociale istituzionalizzato di 'tossicodipendente cronico incurabile' cosa chiaramente contro ogni logica di recupero e valorizzazione della persona'. Nella sua lettera a Livia Turco, l'Assessore veneto tocca anche l'aspetto economico della faccenda: 'ritengo che le risorse economiche e di personale necessarie per costruire e mantenere le narcosale siano ingenti ed e' sicuramente piu' opportuno e necessario investirle per incrementare le possibilita' di cura presso i Dipartimenti delle Dipendenze e delle Comunita' Terapeutiche invece di essere sprecate in iniziative di scarsa efficacia terapeutica oltre che diseducative e moralmente inaccettabili. Vale solo la pena di ricordare che la preoccupazione principale che in questo momento abbiamo nelle nostre citta' e nelle nostre Regioni non e' certo il problema di dove vanno ad iniettarsi i tossicodipendenti, anche se ci preoccupano le condizioni igieniche in cui lo fanno e per questo esistono gia' programmi ed interventi ben articolati, ma la grande ondata che ci sta sommergendo della cocaina e della cannabis (ormai quasi sempre associate all'alcol) che sempre di piu' prendono piede in tutte le citta' italiane soprattutto a svantaggio dei giovanissimi'. 'Preoccuparsi di attivare le narcosale distoglie l'attenzione dal vero ed attuale problema che investe i nostri giovani e introduce una modalita' di analizzare e rappresentare il fenomeno in maniera cinica, che non appartiene alla nostra cultura di vera solidarieta' ed umanita' nei confronti delle persone malate e svantaggiate che non possono quindi essere ghettizzate in 'stanze del buco', ma devono essere a pieno titolo recuperate ad una vita piena e soddisfacente, dando loro dignita' di uomini e donne e non di tossicomani irrecuperabili che di fatto verrebbero ad essere trattati e marchiati come 'rifiuti della societa' cosa che non e' minimamente accettabile'. 'Inorridito e indignato'. Cosi' Francesco Storace, segretario della 'Destra', ha descritto la sua reazione alla notizia dell'iniziativa, lanciata a Torino da un gruppo di consiglieri della maggioranza di centrosinistra, di creare delle narcosale. Il parlamentare ne ha parlato oggi nel capoluogo piemontese a margine di un convegno sulla legalita' in cui ha presentato, insieme all'onorevole Roberto Salerno, il pacchetto di proposte preparato da La Destra in materia di sicurezza. 'Torino - ha detto - e' una citta' che in questo campo ha grandi problemi. E ha pure un sindaco che si inventa le narcosale per i drogati. Questa idea mi ha indignato. E mi ha fatto inorridire l'applauso del ministro della Salute'. 'Ai ragazzi - ha concluso Storace - bisogna dire che drogarsi e' un delitto contro se stessi, contro la propria famiglia e contro la comunita', non che e' un diritto da esercitare in una stanzetta'. 05-10-2007 Olanda. Cala la qualita' della cannabis nei coffee shops Secondo i dati della ricerca del Trimbos Institute, e' diminuita la qualita' della cannabis venduta nei coffee shops. Il THC presente e' sceso dal 17,5% del 2006 al 16. L'Istituto esegue ricerche dal 1999 per conto del ministero della Salute, controllando la qualita' della cannabis venduta. Fino al 2004, la qualita' di cannabis e' diventata sempre piu' potente, con il livello di THC del 20%. Inoltre, per la prima volta dal 1999 e' aumentato il prezzo della cannabis locale e di quella importata. Quest'anno il prezzo e' piu' alto del 20% rispetto al 2006. Il prezzo medio di un grammo di cannabis e' di 7,30 euro. "L'alto prezzo e la qualita' meno potente sono probabilmente il risultato delle operazioni della polizia contro le coltivazioni. La diminuzione dell'offerta fa aumentare il prezzo", si legge nel rapporto del Trimbos. Il livello di THC e' diminuito anche nell'hashish importato. Il livello e' sceso dal 18,7% del 2006 al 13,3% del 2007. Anche il prezzo e' salito: da 7,30 euro a 7,70. "Forse il cambiamento climatico nelle regioni di produzione, spesso del Marocco, ha portato ad un raccolto peggiore, oppure le piu' severe misure antidroghe della polizia marocchina hanno influito sulle esportazioni e sulla diminuzione del reddito derivato dai commerci illeciti", conclude il rapporto. 05-10-2007 Canada. Premier annuncia leggi piu' severe contro la droga Il premier conservatore Stephen Harper, all'interno di una nuova strategia antidroghe, ha promesso che piu' spacciatori saranno arrestati e che verranno offerti piu' aiuti per i tossicodipendenti. Harper ha annunciato che il suo Governo approvera' nelle prossime settimane una legislazione piu' severa, che include la detenzione obbligatoria per i reati piu' gravi connessi alle droghe. Allo stesso tempo, il premier non e' entrato nei dettagli del programma, dichiarando che le misure hanno come obbiettivo gli spacciatori. "Attualmente non ci sono termini minimi di detenzione per la produzione e il traffico di metamfetamine e cocaina. Questi sono reati gravi, e chi li commette deve aspettarsi una pena severa", ha dichiarato. Il programma prevede aiuti agli agenti doganali per intercettare le quantita' di crystal metanfetamine e delle altre sostanze stupefacenti che entrano nel Paese, e piu' risorse per la polizia per combattere le coltivazioni illegali di marijuana. Il premier ha maggiormente evidenziato l'altro aspetto del programma. Due terzi dei 64 milioni del programma, saranno destinati alla prevenzione e alle cure dei tossicodipendenti e nella promozione di campagne informative per agli adolescenti. Lo scorso anno, Harper chiari', in qualita' di primo ministro, che il possesso di marijuana rimaneva un crimine. Per un disegno di legge del precedente governo liberale, il possesso di un'oncia e mezzo di marijuana sarebbe stato multato e non perseguito penalmente. Disegno di legge mai passato, perche' i liberali persero le elezioni nel gennaio 2006. 05-10-2007 Argentina. Un terzo dei giovani che prova l'ecstasy ci ricasca In base a un rapporto di SEDRONAR, quasi il 90% degli studenti universitari consuma alcol, cio' che potenzia la combinazione con la droga. A seguito della commozione suscitata dal caso di un'adolescente morta per un mix di ecstasy e alcol, la Segreteria di Programacion para la Prevencion de la Drogadiccion y la Lucha contra el Narcotrafico ha reso noto uno studio allarmante sul consumo della droga sintetica. Secondo quest'indagine, realizzata su 3.300 studenti a livello nazionale, tra coloro che hanno sperimentato l'ecstasy, uno su tre e' recidivo. E' vero che solo il 2,3% degli intervistati ammette d'aver provato l'ecstasy contro il 19,2% che riconosce d'aver provato la marjiuana, ma il problema si nasconde tra quell'86% del campione che beve alcol. Quest'ultimo indicatore preoccupa molto gli operatori e i professionisti perche' se quasi il 90% degli studenti interpellati e' consumatore piu' o meno occasionale d'alcol, la probabilita' che vi mescolino una pasticca e' molto alta. Lo dicono le stime ufficiali. Un Plan Nacional sobre Drogas, la cui campagna e' stata diffusa in castigliano e nelle altre tre lingue ufficiali dello Stato, allo scopo di sensibilizzare i giovani sui rischi legati all'uso di queste sostanze, segnalava che: "l'alcol uccide ogni anno 2.000 giovani in incidenti stradali"; "la cocaina causa piu' urgenze ospedaliere dell'eroina"; "l'ecstasy produce danni cerebrali" e "fumare spinelli moltiplica gli effetti del tabacco". 06-10-2007 Italia. E.Romagna. An accusa associazione Libera di incoraggiare produzione droga Una festa per indurre all'autoproduzione di marijuana. Di questo, An, accusa lo spazio sociale Libera, vicino all'area anarchica modenese, che in questi giorni ha organizzato e pubblicizzato la Terza festa del raccolto, prevista per oggi, distribuendo volantini nelle scuole modenesi. E non lascia spazio a fraintendimenti il volantino dell'iniziativa, costellato di foglie di marijuana e con lo schizzo di un coltivatore. Sul fondo, poi, la dicitura: "contro lo spaccio", significativa di una vera e propria presa di posizione di Libera e delle altre associazioni organizzatrici, nei confronti del proibizionismo, che finora secondo loro non ha dato alcun risultato. Sull'iniziativa il consigliere comunale a Modena, Michele Barcaiuolo, presentera' un'interrogazione al sindaco per chiedere "se l'amministrazione e' a conoscenza che nella nostra citta' esistono o si vuole dare la percezione che esistano zone in cui la legalita' non ha accesso". La speranza e' poi quella che le forze dell'ordine siano messe nella condizione di poter compiere gli adeguati controlli. L'allusione alla produzione di sostanze cannabinoidi, secondo An e' chiara sui volantini, "come si evince dal sottotitolo Per l'autoproduzione -afferma Barcaiuolo-. Non possiamo che criticare con assoluta convinzione e fermezza l'iniziativa di Libera, con cui si vuol far passare il messaggio che la droga e' un diritto di liberta', oltre che essere un fatto lecito e legittimo". Libera tocchera' probabilmente l'argomento delle denunce di An in una riunione che si terra' stasera. Prima di allora, Colbi, portavoce dello spazio sociale, non vuole esprimere in merito nessuna posizione: "Noi abbiamo offerto il nostro spazio perche' condividiamo l'iniziativa e conosciamo l'approccio delle altre associazioni per questo tipo di serata, piena di musica e molto gioiosa. Si tratta comunque di un evento che avviene in tutte le citta' d'Italia". 06-10-2007 Colombia. Giornalista americano accusa presidente Uribe; scappa dopo minacce di morte Il corrispondente in Colombia del Nuevo Herald, la versione in lingua spagnola del Miami Herald, lascia in fretta e furia la Colombia dopo le accuse rivoltegli dal presidente Alvaro Uribe e "24 minacce di morte" ricevute negli ultimi due giorni. Ad annunciare la 'fuga' dal Paese è lo stesso Gonzalo Guillen, in un'intervista all'Associated Press. I problemi di Guillen sono legati alla pubblicazione di un libro di una ex amante di Pablo Escobar ('Loving Pablo, hating Escobar). L'autrice, Virginia Vallejo, rilancia le voci di una vecchia amicizia tra colui che è stato il Signore della Coca e l'attuale Presidente: Uribe avrebbe aiutato Escobar negli anni Ottanta, quando era ai vertici dell'autorità di controllo dell'aviazione, dando il via libera ai voli degli aerei che portavano la droga negli Stati Uniti. Sospetti che il Presidente colombiano ha seccamente smentito con un comunicato. Per poi attaccare Guillen, indicandolo pubblicamente come il ghostwriter del libro della Vallejo. 06-10-2007 Italia. Torino. Inizia raccolta firme su narcosala, aderiscono Cnca Piemonte e don Gallo E' iniziata questa mattina la raccolta firme sulla petizione al Consiglio Comunale di Torino per l'istituzione di una narcosala. Il banchetto, allestito nella centralissima via Garibaldi ha al tavolo tra gli altri: Susanna Ronconi(presidente Forum Droghe); Franco Cantu' (Coordinamento operatori bassa soglia del Piemonte); Alessandro Orsi (curatore del documentario sulle narcosale 'La Stanza dei figli'); Domenico Massano (giunta segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta); Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani). Dichiarazione di Domenico Massano (Associazione Radicale Adelaide Aglietta), Alessandro Orsi (Malega9 Produzioni), Franco Cantù (Forum Droghe), i tre presentatori della petizione al Consiglio Comunale di Torino per l’istituzione di una narcosala: Segnaliamo l'adesione ed il sostegno all'iniziativa da noi avviata da parte del Presidente del CNCA Piemonte, Mauro Giacosa, che ci ha scritto: "Il CNCA Piemonte ritiene necessario sviluppare le politiche di riduzione del danno e, all'interno di queste, avviare la sperimentazione di una narcosala al fine di assicurare un servizio di prossimità e di cura della salute. Auspichiamo dunque che possa procedere l'attivazione di un servizio sperimentale nella città di Torino." Questa adesione si aggiunge alle molte altre pervenute in questi giorni tra cui quelle di: Don Andrea Gallo, Fabio Scaltritti, Franca Bellingeri (Comunità di San Benedetto di Genova); équipe della narcosala "SAPS Creu Roja" di Barcellona; servizi di riduzione del danno di Venezia; associazione P24 Lila Livorno. Al banchetto di via Garibaldi abbiamo raccolto la firma di Bianca Guidetti Serra e il sostegno dell'assessore Tricarico e del consigliere comunale Salinas, che ci ha aiutati nella raccolta firme. Riteniamo che l'adesione del Presidente del CNCA Piemonte e delle altre strutture comunitarie rappresenti un’importante indicazione di come le narcosale non siano un'iniziativa di riduzione del danno in contrasto bensì in continuità, in sinergia con gli altri interventi di prevenzione e di cura delle dipendenze. Le tante adesioni ricevute da cittadini comuni, inoltre, ci dicono che la cittadinanza è consapevole e matura, che anche questo campo è molto più avanti dei suoi rappresentanti istituzionali e che è importante proseguire nell’iniziativa da noi intrapresa di incontro con le persone, di informazione e sensibilizzazione, di raccolta firme a sostegno della mozione presentata in consiglio comunale. 06-10-2007 Italia. Carabinieri: eroina piu' leggera per avvicinare giovani Piu' leggera allo scopo di abbattere i prezzi e avvicinare i giovani, ma con inalterato potere di assuefazione nel lungo periodo. E', secondo gli esperti dei carabinieri, la nuova politica degli spacciatori di eroina, sostanza fino a ieri destinata a specifiche fasce sociali, venduta ad alti costi, causa di immediata assuefazione per le potenti quantita' di principio attivo contenute nelle dosi, e conseguenze spesso letali per gli assuntori. Oggi un grammo di eroina, specie se molto pura, e' tagliato in modo da ricavarne quattro, cinque grammi 'da strada', dosi piu' 'leggere' il cui scopo e' quello di creare dipendenza nel tempo e assicurare un mercato di consumatori stabile, se non in crescita. Oggi una dose e' venduta a un prezzo che oscilla dai 25 ai 40 euro: accessibile anche ai giovani. Il tipo di sostanza cosi' spacciato stimola un iniziale stato di euforia seguito da una piacevole sensazione di rilassatezza. E' per questo, come accertato dai carabinieri, che molti la consumano nel fine settimana, talvolta mischiata ad altre sostanze psicotrope. 06-10-2007 Italia. Mastella: no a gratuito patrocinio per chi traffica "Non e' tollerabile che chi notoriamente accumula grandi ricchezze con traffici illegali, possa poi ricorrere ad espedienti vari per essere difeso a spese dello Stato". Il ministro della giustizia Clemente Mastella, a New York per le celebrazioni del Columbus Day, anticipa ai giornalisti l'intenzione di escludere dal gratuito patrocinio tutti i processi riguardanti i reati di criminalita' organizzata e il grande traffico di droga. Si tratta di una proposta destinata a far parte del Pacchetto Sicurezza che il governo si appresta a presentare e che i tecnici del Ministero stanno mettendo a punto d'intesa con gli Interni e gli altri Dicasteri competenti. Un'iniziativa, quella del Guardasigilli, che si aggiunge ad alcune proposte che via Arenula ha gia' definito: la riforma del sistema di misure cautelari per i reati di grave allarme sociale, la riforma della cosiddetta "Legge Simeone" per garantire la certezza della pena, il rafforzamento delle misure patrimoniali antimafia. Il Ministro, inoltre, ha poi confermato di voler proporre nel pacchetto sicurezza nuove norme in materia di lotta alla contraffazione; contraffazione sempre piu' spesso collegata alla criminalita' organizzata e che tanto danno arreca alle piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale della nostra economia. In proposito, Mastella ha ricordato ai giornalisti come, gia' in sede di Legge Finanziaria, sia stata prevista la realizzazione del nuovo casellario giudiziario, integrato con i dati dei carichi pendenti e delle misure cautelari. 07-10-2007 Spagna. Studio: la cannabis anticipa il manifestarsi delle psicosi L'uso della cannabis, droga illegale che viene consumata in Spagna dall'11,2% della popolazione, anticipa l'eta' dell'apparizione delle psicosi -persino di dodici anni nei casi di forte dipendenza. Lo rileva uno studio che sara' pubblicato prossimamente su Journal of Clinical Psychiatry. La ricerca e' stata fatta da un'equipe di psichiatria dell' ospedale Santiago de Vitoria, diretta da Ana Gonzales Pinto, su 131 pazienti ricoverati tra il 1997 e il 1999 per un primo episodio di psicosi, una malattia che colpisce il 2% della popolazione e che si manifesta con delirii e allucinazioni. La comunita' scientifica aveva gia' stabilito un nesso tra l'uso di cannabis e le psicosi, ribadito anche in un rapporto sulla cannabis del ministero della Sanita' del febbraio 2006, in cui si affermava che il suo consumo "puo' triplicare il rischio d'apparizione di psicosi soprattutto nei soggetti vulnerabili". Quest'ultimo studio conferma che l'uso della cannabis, in particolare l'abuso e la dipendenza, hanno un effetto significativo sul momento dell'attacco psicotico, anticipando l'insorgenza della malattia in media di 7, 8,5 e 12 anni nel caso rispettivamente d'uso, abuso e dipendenza, rispetto a persone psicotiche non consumatrici. Il documento, presentato da Ana Gonzales Pinto al Congresso Nazionale di Psichiatria appena concluso a Santiago de Compostela, raccoglie i dati di 131 persone dall'eta' media di 28 anni (tra 15 e 65 anni), le quali presentavano un quadro di psicosi spontanea al momento del ricovero, escludendo quindi pazienti con ritardo mentale, disordine cerebrale o consumatori di droga come prima diagnosi. Dei 131 pazienti studiati, 87 erano uomini e 44 donne; sul totale, 67 erano consumatori di cannabis (53 uomini e 14 donne). "C'e' stato un dibattito importante sulle riviste specializzate relativamente al fatto se la cannabis riducesse o no l'eta' d'inizio della psicosi. In alcuni casi si e' concluso che poiche' i giovani ne consumano di piu', si riscontrano associazioni dovute alla casualita'", spiega la dottoressa Gonzales Pinto. Dal punto di vista scientifico "abbiamo utilizzato una metodologia che porta a una conclusione piu' forte rispetto a quanto e' stato scritto o dibattuto finora", afferma. "Abbiamo studiato un campione molto ampio di quadri di psicosi, e il risultato e' che a fronte di un maggiore abuso corrisponde un maggior rischio di sviluppare prima la malattia, cio' che segna una differenza molto importante con le indagini precedenti". L'effetto di diminuzione degli anni d'inizio si ottiene anche, secondo la psichiatra, analizzando il gruppo di persone piu' giovani, cio' che rafforza l'ipotesi secondo cui i risultati non variano sulla gente di minore eta'. Infine, esaminando i consumatori di cannabis dediti anche ad altre sostanze stimolanti o all'alcol, risulta che "e' solo la cannabis la responsabile dell'accelerazione dell'eta' d'inizio delle psicosi". Altri studi recenti non hanno invece riscontrato alcun nesso di casualita' fra il consumo di cannabis ed il manifestarsi di psicosi, suggerendo invece che i soggetti particolarmente vulnerabili potrebbero essere maggiormente proni all'abuso di sostanze come alcol e cannabis. 07-10-2007 Italia. Calabria. Muore per overdose in comunita' terapeutica Un uomo, P.C., 36 anni, di Napoli, e' morto per una presunta overdose di droga mentre era nella comunita' terapeutica 'Il Delfino' di Castiglione Cosentino. L'uomo e' stato trovato da alcuni operatori della comunita' terapeutica che hanno allertato i carabinieri. Nel luogo dove e' stato trovato il cadavere i carabinieri hanno trovato elementi che fanno ritenere che si e' trattato di una overdose di droga. Il cadavere e' stato sottoposto ad una ispezione medico legale e sara' sottoposto ad autopsia. L'uomo e' giunto nella comunita' terapeutica dall'agosto scorso. 08-10-2007 Ue. Lotta alla droga, Solana in Asia centrale L'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune della Ue Javier Solana e' fino a mercoledi' 10 ottobre in missione in Turkmenistan, Kyrgizstan e Kazakstan per rafforzare le relazioni dell'Unione europea con l'Asia centrale. I colloqui della visita saranno incentrati soprattutto su due questioni: la cooperazione energetica e la lotta contro il traffico di droga. L'Asia centrale e' infatti uno dei principali corridoi per il transito dell'oppio prodotto in Afghanistan. E in campo energetico, c'e' in corso il progetto per la costruzione di un gasdotto dal Turkmenistan all'Azerbaijan per il trasporto di gas. La decisione di Solana di non visitare l'Uzbekistan riflette le preoccupazioni crescenti della Ue verso la politica di questo paese. Il Turkmenistan al contrario sta diventando il migliore partner europeo in questa area. Il suo presidente Gurbanguly Berdymukhammedov potrebbe visitare Bruxelles prima della fine dell'anno. 08-10-2007 Italia. Turco: l'alcol porta all'uso di droghe "Penso, con l'Organizzazione mondiale della sanita', che sia giusto vietare la vendita di superalcolici fino a 18 anni". Lo ha affermato a 'Domenica In' il Ministro della salute, Livia Turco. Turco ha ricordato che il dicastero dei lei diretto sta "definendo un gruppo tecnico che si occupi di elaborare etichette che aiutino a consumare in modo responsabile gli alcolici". "Gli incidenti mortali collegati all'alcool", ha spiegato, "sono la prima causa di morte tra i giovani. L'abuso di alcool veicola l'abuso di droghe. E' necessario sollecitare tutti ad una forma di responsabilità, e tra questi ci sono le aziende che producono alcolici e superalcolici". Per il deputato di An, Gianni Alemanno, anche lui ospite della trasmissione, "tra i giovani è presente una cultura dello sballo che è la prima spinta verso droga e alcolismo. E' importante questo impegno del Ministero e mi auguro che si faccia lo stesso anche nei confronti della drogra. Lo sballo però non deve essere cavalcato dalle pubbliche amministrazione, dalle quali deve arrivare un segnale di sobrietà". 08-10-2007 Italia. Roma: un consumatore su dieci e' minorenne A Roma un consumatore di droga su dieci e' minorenne ed i primi spinelli si fumano gia' a 10 dieci anni. A riferirlo e' un'inchiesta del quotidiano "Il Messaggero" che sottolinea come, ogni anno, alla Prefettura della Capitale vengono segnalate 4000 persone e ce ne sono anche molte che fanno abuso di alcol e vengono sorprese alla guida dell'auto. Il 90% delle persone segnalate sono uomini tra i 17 ed i 45 anni. Intanto sono 12mila i colloqui che la Prefettura di Roma deve ancora fare ad altrettanti cittadini che sono stati segnalati per uso di sostanza stupefacenti negli ultimi tre anni. La gran parte dei cittadini segnalati non si reputa a rischio, creando un allarme sulle responsabilita'. Trentenne, laureato, impiegato: e' questo l'identikit delle 12 mila persone segnalate al Prefetto che devono ancora essere esaminate dagli assistenti sociali. Tutti coloro che non vengono seguiti dall'autorita' giudiziaria, dovrebbero sostenere un colloquio con i funzionari dell'ufficio territoriale di governo. L'Ufficio territoriale, oltre a stabilire la sanzione amministrativa (sospensione della patente o del passaporto da 1 mese ad un anno), puo' decidere di invitare il soggetto a seguire un programma terapeutico e socioriabilitativo. Ma il Nucleo per le tossicodipendenze della Prefettura non ce la fa a smaltire il consistente numero di segnalazioni. "Puntiamo a raddoppiare l'organico del nucleo. I primi funzionari in piu' sono gia' arrivati" spiega al quotidiano romano il prefetto Carlo Mosca. Riguardo i consumi di droga arrivano dieci segnalazioni al giorno alla prefettura di Roma. Il trend e' cresciuto. Nel 2002 erano 3.852, nel 2003 4.410, nel 2004 4.943 e nel 2005 si e' arrivati a 4.990. Poi e' cambiata la legge che prevede nuovi adempimenti per le forze dell'ordine che colgono in flagrante gli assuntori di sostanze stupefacenti. Soltanto per questo, probabilmente, nel 2006 le segnalazioni sono scese a 4.060 e al 30 settembre del 2007 hanno raggiunto quota 2.850, insomma, una media di dieci segnalazioni al giorno. 08-10-2007 Afghanistan. Diserbanti contro campi papavero? Il governo afghano torna a prendere in considerazione l'ipotesi di spruzzare diserbanti per combattere la coltivazione del papavero da oppio fortemente caldeggiata dall'Amministrazione americana. Citando fonti dei Governi Usa e afghano, il quotidiano "New York Times" rende noto che una nuova proposta americana ha 'trovato alcuni sostenitori' nell'entourage del presidente afghano Karzai, che rivalutano una iniziale risposta negativa 'categorica' a questo genere di interventi. Alcuni esponenti del governo afghano, rappresentanti dei dicasteri dell'Ambiente e della Salute, sono d'accordo nel provare il glifosato su alcuni campi gia' nella fase di crescita delle piantine, prima del raccolto della primavera prossima (questo significa nelle prossime settimane). Nei giorni scorsi, numerosi esponenti del Governo afghano sono rimasti favorevolmente colpiti da un briefing 'tecnico' di Charles Helling, consulente scientifico dell'ufficio narcotici del dipartimento di Stato, dove viene fatta girare una nota tecnica secondo cui la sostanza e' 'meno tossica del sale, del caffe' della nicotina e della vitamina A'. Penso che ora la questione sia gestibile', testimonia Thomas Schwich, assistente del segretario di stato per le questioni del narcotraffico internazionale, annunciando numerosi programmi di aiuto ai coltivatori costretti a convertire i loro campi. Quest'anno, l'Afghanistan ha prodotto il 93 per cento degli oppiacei distribuiti nel mondo (dal 2006 all'anno successivo, le coltivazioni sono aumentate del 17 per cento, la produzione di oppio del 34 per cento). E sempre piu' papavero da oppio viene trasformato in eroina e altri derivati direttamente in Afghanistan, elevando in modo esponenziale i profitti dei narcotrafficanti, a stretto contatto, quantomeno geografico, con gli insorti. Il problema maggiore e' nella provincia meridionale di Helmand, dove quest'anno sono state prodotte 4.400 tonnellate di oppio, quasi la meta' della produzione nazionale. Il programma governativo per la conversione dei campi e la distruzione dei raccolti ha fino a ora dato scarsi risultati. Quest'anno solo il nove per cento dei campi coltivati a papavero e' rientrato nel programma di estirpazione delle piantine, il 24 per cento in piu' dello scorso anno ma sempre troppo poco per contrastare un fenomeno in netta crescita. 'Il processo di estirpazione delle piantine negli ultimi cinque anni non ha funzionato. Quest'anno e' stato una farsa', ha dichiarato Antonio Maria Costa, il direttore del programma dell'Onu per la lotta agli stupefacenti. 'Il Presidente Karzai ha respinto categoricamente l'adozione di un programma di irrorazione con diserbanti. I danni collaterali sarebbero immensi', ha dichiarato in una recente intervista al New York Times, Farooq Wardaq, ministro per i rapporti con il Parlamento, senza citare esplicitamente il rischio tutto politico della disgregazione del gia' molto fragile governo. Malgrado questo, nelle ultime settimane, il Governo, o quantomeno alcuni esponenti dell'amministrazione Karzai, sembrano aver fatto marcia indietro. 'Stiamo lavorando per convincere i ministri cruciali e lo stesso Karzai ad accettare questa strategia. Vogliamo convincerli a dimostrare di avere potere. Il governo deve dimostrare il suo potere nelle province lontane', ha spiegato il funzionario del governo afghano citato dal New York Times. Lo stesso ministro per la lotta al narcotraffico, il generale Khodaidad, ha spiegato al quotidiano americano che la proposta dell'uso del diserbante e' 'seriamente valutata' a Kabul. 08-10-2007 Italia. Ministro Ferrero: proibizionismo fallisce su alcool e droga "La relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia evidenzia il fallimento della legge Fini-Giovanardi e la necessità di intervenire sulla materia. Per questo auspico che il Consiglio dei Ministri discuta rapidamente della nuova legge sulle tossicodipendenze". Lo afferma il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero che domani invierà la relazione a tutti i parlamentari. "Dalla Relazione emerge infatti il completo fallimento delle politiche proibizioniste che quindi non ritengo sia corretto proporre oggi a proposito dell'alcol. Per quanto riguarda la limitazione del consumo di alcolici da parte dei minorenni ritengo sarebbe molto più efficace approvare il Disegno di Legge che ho presentato e che propone di vietare la pubblicità degli alcolici in televisione e che è fermo da mesi al preconsiglio". "Si tratta di impedire le forme di istigazione al consumo rappresentate dalla costruzione di modelli culturali che legano l'uso degli alcoli al successo personale, E' su questi aspetti che si deve intervenire se si vuole affrontare fino in fondo e efficacemente il problema". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------