====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2008 Numero 161 14-03-2008 la prossima edizione: 28-03-2008 EDITORIALE New York. Le ricerca sulle staminali non 'andra' a puttane' di Redazione ARTICOLI - Brasile. Il Tribunale Federale Supremo rinvia decisione su ricerca con staminali embrionali di Rosa a Marca NOTIZIE - Italia. Messa a punto nuova tecnica per bypassare divieti su diagnosi preimpianto - San Marino. Authority: via libera a seconda cell factory - Usa. Individuato meccanismo che causa sindrome senilita' precoce - Italia. Tar Lazio: inammissibile ricorso Osidea Onlus su conservazione staminali cordonali - Italia. Soddisfazione dal settore privato per legalizzazione della conservazione autologa delle staminali cordonali - Italia. Terapia a base di staminali per riparare il rene - Italia. Furure Health denuncia: solo l'1% dei cordoni e' conservato - Italia. Veneto. Parte progetto pilota per conservazione del cordone ombelicale - Italia. Brindisi. Ancora adesioni alla richiesta banca del cordone - Corea del Sud. Ancora scandali su ricerche scientifiche 'truccate' - Mondo. Unesco premia ricercatrice italiana per studio su trealosio - Italia. Prof. Bernardini su 'New Scientist': il Papa danneggia scienza e societa' italiana - Olanda. Dopo scandali sudcoreani, arriva kit contro i falsi scientifici - Italia. Brescia. Compie un anno l'unita' di trapianti del midollo agli Spedali Civili - Italia. Roma. Al San Camillo nuova banca per la manipolazione delle 'cellule bambine' - Usa. Nanotubi di carbonio per riprogrammare cellule adulte in staminali - Gb. Acceso il dibattito sul 'seme artificiale' - Italia. Primi studi clinici sull'uomo contro staminali del cancro al colon - Usa. Iniezioni di staminali fanno ringiovanire il cervello - Ue. Italia al primo posto per donazione di tessuti - Corea del Sud. I vescovi si preparano a dare battaglia sulla bioetica - Vietnam. Presto al via prima banca di cellule staminali cordonali - Italia. Staminali non differenziate nel latte materno - Italia. Via libera a sperimentazione di Fase III contro la leucemia - Usa. Agenzia federale riconosce brevetti Universita' Wisconsin su staminali embrionali - Brasile. 75% dei cittadini favorevole alla ricerca con le staminali embrionali -------------------------------------- EDITORIALE - New York. Le ricerca sulle staminali non 'andra' a puttane' Con lo scandalo prostituzione che ha travolto il Governatore di New York Eliot Spitzer, inflessibile -quanto ipocrita- moralizzatore del grande business e della politica, si appresta ad ascendere al potere il suo vice, il poco conosciuto David A. Paterson. Come spesso abbiamo riportato, Spitzer era un ardente sostenitore della ricerca con le cellule staminali anche embrionali, tema che era divenuto centrale nella sua campagna elettorale del 2006. In poco tempo, Spitzer -ora rinominato dalla satira statunitense "cliente n. 9"- aveva fatto di New York il secondo Stato dell'Unione per finanziamenti alla ricerca con le staminali (il primo rimane la California, che con un referendum nel 2004 ha deciso di stanziare ben 3 miliardi di dollari). Ma chi e' il suo successore? La stampa si e' concentrata soprattutto su alcuni elementi che faranno indubbiamente di Paterson un Governatore memorabile. Sara' infatti il primo Governatore afro-americano di quello Stato, ed il primo Governatore legalmente non-vedente nella storia degli Stati Uniti. Ma cosa pensa della ricerca con le staminali? Andando a scavare nel passato da senatore di New York, carica che ha mantenuto fino alla sua elezione a vice-Governatore, appare evidente che Paterson e' un sostenitore forse ancora piu' strenuo della liberta' di ricerca. E' stato infatti uno dei principali fautori dell'iniziativa referendaria che ha sancito un finanziamento statale di un miliardo di euro per la ricerca con le staminali. Ed e' stata proprio su quella proposta che Eliot Spitzer ha poi basato la sua campagna elettorale. Insomma, scandalo o no, lo Stato di New York continuera' ad eccellere nel campo della ricerca con le staminali. di Redazione -------------------------------------- ARTICOLI - Brasile. Il Tribunale Federale Supremo rinvia decisione su ricerca con staminali embrionali La suprema corte federale brasiliana ha chiuso la sessione del 6 marzo scorso senza concludere la votazione che decidera' dell'uso scientifico delle cellule staminali embrionali, e ha aggiornato a data da stabilire la continuazione del dibattito sul tema controverso. Il rinvio e' stato sollecitato dal magistrato Carlos Alberto Menezes Direito, che ha chiesto tempo per studiare tutta la documentazione a sostegno del ricorso per incostituzionalita' della Legge sulla Biodiversita' che, nel 2005, ha autorizzato l'uso di questo materiale biologico. Nella sessione , durata circa quattro ore, sono stati espressi solo due voti, ambedue favorevoli ad autorizzare la ricerca con le cellule staminali, e quindi, contrari al ricorso promosso dalla Chiesa. Il primo voto e' stato quello del giudice istruttore, Ayres Britto, preceduto da quasi due ore d'illustrazione, fondata sulla lettura di 78 pagine di argomentazioni. Poi la presidente del tribunale, Ellen Gracie, ha anticipato il suo voto che si pensava dovesse essere per ultimo, e ha impiegato solo cinque minuti per esprimere il suo parere negativo riguardo alla presunta incostituzionalita' della legge. La giudice Gracie ha spiegato che la ricerca con le cellule staminali "non attenta" al diritto alla vita umana, come sostengono i gruppi appoggiati dalla Chiesa cattolica che hanno inoltrato il ricorso d'incostituzionalita', giacche' l'ordinamento giuridico brasiliano considera che "la vita comincia dopo la nascita". Lo spinoso tema ha visto la contrapposizione tra Chiesa, vari settori della societa' civile brasiliana e il Governo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva che, alla vigilia della votazione dell'Alta Corte, ha espresso il suo parere favorevole alla ricerca. Lula ha detto d'essere "particolarmente a favore" dell'approvazione dell'uso delle cellule staminali perche' "il mondo non puo' prescindere da una conoscenza scientifica che puo' salvare l'umanita' da molte cose". Da parte sua, il ministro della Sanita', Jose' Gomes Temporao, che gia' ha ingaggiato diversi scontri con l'episcopato brasiliano in tema di aborto e contraccezione, ha ricordato che l'uso scientifico delle cellule staminali "non e' una questione religiosa". di Rosa a Marca ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Italia. Messa a punto nuova tecnica per bypassare divieti su diagnosi preimpianto Ora e' possibile, per le coppie portatrici di malattie genetiche in attesa di sottoporsi ad un ciclo di fecondazione assistita, di evitare il rischio di avere figli malati. E questo senza violare la legge 40 che proibisce la diagnosi preimpianto sugli embrioni. Un gruppo di ricercatori romani del Genoma Molecular Genetics Laboratory, guidati da Francesco Fiorentino e in collaborazione con colleghi dell'Universita' La sapienza di Roma, sono infatti riusciti a mettere a punto una tecnica di diagnosi genetica che, gia' prima del concepimento, e' in grado di stabilire se un ovocita e' sano o se e' portatore della stessa malattia dei suoi genitori. Di fatto questa tecnica permetterebbe di selezionare e di utilizzare nei cicli di fecondazione assistita solo quegli ovociti sani, prodotti dalla madre e di scartare quelli malati. In questo modo gli embrioni creati nel corso di un ciclo di fecondazione assistita sarebbero tutti sani e la mamma non rischierebbe poi di far nascere un bambino malato, o di interrompere la gravidanza dopo analisi prenatale. La tecnica, descritta in un articolo pubblicato sul numero di gennaio della rivista 'Prenatal Diagnosis', prevede infatti l'analisi genetica del cosiddetto 'globulo polare', una piccola cellula speculare all'ovocita che pero' non ha alcun ruolo nei processi di condazione. In questo modo i ricercatori sono stati in grado di aiutare una giovane donna del Lazio portatrice di una grave malattia genetica legata al cromosoma X denominata Charcot Marie Tooth, di rimanere incinta di una bambina sana. Ora la donna si trova alla dodicesima settimana di gravidanza e la bambina sembra crescere senza problemi. Per arrivare a questo risultato i ricercatori hanno sottoposto la signora 'Anna' (il nome e' di fantasia) ad un ciclo di terapia ormonale che le ha permesso di produrre in tutto 15 ovuli di cui sette sani e sei malati, mentre altri due non erano di diagnosi certa. Quindi i ricercatori hanno scartato gli ovociti malati e hanno impiegato solo quelli sani per la normale fecondazione artificiale. La nuova tecnica diagnostica di fatto e' una vera e propria rivoluzione nel nostro paese. Dopo l'adozione della legge 40 che ha escluso l'analisi preimpianto degli embrioni, le coppie, e sono molte, portatrici sane di qualche malattia genetica -la piu' comune in Italia e' l'anemia mediterranea- per essere sicuri di avere bambini sani dovevano per forza andare all'estero ed effettuare un ciclo di fecondazione assistita in paesi dove e' permessa l'analisi preimpianto degli embrioni. "Ora invece si potra' evitare questo triste fenomeno di turismo procreativo e anche in Italia queste persone potranno essere aiutate". La Diagnosi Genetica pre-concepimento (PCGD) non risolve pero' tutti i problemi di diagnosi preimpianto sorti a seguito dell'approvazione della legge 40. "La PCGD puo' essere utilizzata solo per quelle malattie originate da mutazioni genetiche della mamma. Ma non puo' dirci nulla per quelle trasmesse dal papa' attraverso gli spermatozoi. Pero' abbiamo fatto una valutazione sulle coppie che si sono rivolte a noi in questi quattro anni e abbiamo stimato che almeno nel 95,8 per cento dei casi avremmo potuto benissimo usare questa tecnica di diagnosi'. "Inoltre questa tecnica non puo' essere usata per selezionare embrioni compatibili per un eventuale trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale nel caso di fratellini malati". Attualmente pero' i ricercatori sono in grado di diagnosticare attraverso la PCGD almeno 30 diverse malattie genetiche tra cui la Corea di Huntington, la beta-talassemia, la fibrosi cistica il retinoblastoma, l'X fragile e l'emofilia A e B. - San Marino. Authority: via libera a seconda cell factory Una seconda cell-factory aprira' presto i battenti sul Titano. Dopo Bioscience Institute, primo caveau privato di cellule staminali dello Stivale, inaugurato nell'aprile 2007, la Repubblica di San Marino ha spalancato ufficialmente i suoi confini a Isf, una seconda "banca del cordone" che avra' sede a Domagnano. Incassato il parere favorevole dell'Authority il 18 febbraio scorso, la nuova struttura sanitaria privata ha convinto anche il congresso di Stato che ha accolto, nelle ultime sedute, la delibera favorevole alla sua realizzazione. - Usa. Individuato meccanismo che causa sindrome senilita' precoce Uno studio pubblicato su Cell Biology di questa settimana svela il meccanismo con il quale la proteina progerin contribuisce alla Sindrome della Senilità Precoce, interferendo con le cellule mesenchimali umane (hMSCs) e chiarisce, altresì, alcuni processi del normale invecchiamento. La Sindrome della senilità precoce(o malattia Hutchinson-Gilford Progeria Syndrome- HGPS) è molto rara ed è caratterizzata da una senilità accelerata e da una morte precoce per infarto o malattie coronariche. Progerin, però, non è solo associata in modo negativo a HGPS, se si trova in cellule sane e viene espressa regolarmente in individui normali, ma ha un suo ruolo anche nel normale processo d'invecchiamento. Paola Scaffidi, National Cancer Institute, NIH, Bethesda, Maryland, Usa, e colleghi hanno scoperto che alti livelli di progerin alterano l'identità delle cellule staminali, a danno del processo di osteogenesi e adipogenesi, creando una condizione consistente con i sintomi riscontrati nella malattia HGPS. Gli scienziati hanno anche visto che le proteine che sono nella "via" (processo o sistema chimico-metabolico) di Notch, importante per la differenziazione delle cellule staminali, sono molto più attive quando progerin è presente e questo crea interferenze con la funzione delle cellule staminali. Solo bloccando la via di Notch, che nei pazienti HGPS appare alterata, si possono, in parte, evitare i problemi a carico delle cellule staminali. Secondo i ricercatori questa ricerca, oltre a fare luce sul meccanismo con il quale progerin viene ad avere un ruolo determinante nella comparsa della sindrome HGPS; aiuta anche a capire come avviene nell'uomo il normale processo d'invecchiamento. Molto probabilmente, ipotizzano gli scienziati, lo stesso effetto che la proteina alterata ha sulla via di Notch, potrebbe averlo anche sulle cellule staminali mesenchimali umane sane riducendone, in tarda età, sia il potenziale di rinnovamento e sia l'omeostasi dei tessuti. - Italia. Tar Lazio: inammissibile ricorso Osidea Onlus su conservazione staminali cordonali Il Tar del Lazio ha giudicato inammissibile il ricorso dell'associazione Onlus Osidea che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza del 4 maggio 2007 del Ministro della Salute, riguardante 'misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale', nella parte in cui, all'art. 1 comma 7, viene affermato il divieto di istituire banche per la conservazione di sangue da cordone ombelicale presso strutture sanitarie private anche accreditate, e di ogni forma di pubblicità connessa. L'associazione ricorrente sosteneva la violazione da parte dell'ordinanza della legge 21 ottobre 2005 n. 219, che prevede la realizzazione di una rete nazionale di banche per la conservazione di cordoni ombelicali a fini di trapianto. Ma il Tar, con sentenza n.1939/08, ricordando 'che la legge del 2005, individuando esplicitamente tra i soggetti autorizzabili anche le strutture private, si riferisce a strutture trasfusionali', ha osservato che, trattandosi la ricorrente di un'associazione culturale, 'non è legittimata ad agire, non ricoprendo quella posizione giuridica qualificata che le consentirebbe di lamentare una lesione diretta e concreta al proprio interesse'. Il ricorso, aggiunge il Tar, è anche inammissibile 'per carenza di un concreto interesse'. Infatti l'invocata norma della legge 219/05 'subordinava l'autorizzazione alla costituzione di banche dati per cellule staminali alla emanazione di un decreto che individuasse i requisiti e i criteri per gli accreditamenti; regolamento che, seppure sia trascorso il termine previsto per la sua emanazione, non risulta ancora adottato'. Il Tar ricorda infine che l'entrata in vigore, successivamente alla presentazione del ricorso, del decreto legislativo 6 novembre 2007 n. 191, che disciplina diversamente i criteri di individuazione delle strutture autorizzabili per la conservazione delle cellule staminali, prevedendo anche un termine di attuazione non ancora scaduto, 'dispiega sull'atto impugnatorio effetti di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse'. 'L'esigenza ormai indifferibile di autorizzare la raccolta e la conservazione delle cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale a fini terapeutici e di ricerca, da me sollevata fin dalla scorsa estate con una proposta di legge regionale, prima fra tutte le regioni italiane, e' confermata dalla recente sentenza del Tar del Lazio n.1939/08'. Lo afferma il Presidente della Commissione Sanita' del Consiglio Regionale del Lazio Luigi Canali. 'La mia proposta di legge, che mira a rendere disponibili questo tipo di cellule non solo per i familiari delle donatrici, ma anche per tutti i cittadini della regione, per la cura di importanti patologie, prevede la creazione di una banca regionale e di banche anche presso strutture private, per evitare che, come oggi succede, le donatrici si rivolgano all'estero. E' inammissibile che dispute interpretative in ordine alle competenze delle varie istituzioni ostacolino e blocchino un percorso, che in Regione Lazio abbiamo intrapreso con coraggio, volto a tutelare e salvaguardare su tutto la salute dei cittadini. Per questo auspico l'immediato passaggio della mia proposta di legge in aula per l'esame e l'approvazione'. - Italia. Soddisfazione dal settore privato per legalizzazione della conservazione autologa delle staminali cordonali "Una svolta, che porta anche in Italia un'opportunita' oggettiva e incredibile". Patrizia Patrizi, presidente di Future Health Italia (Bio-banca specializzata nello stoccaggio di cellule staminali da cordone ombelicale) saluta cosi' l'apertura del nostro Paese, grazie all'approvazione del decreto milleproroghe, alla conservazione autologa (per se' stessi) del sangue del cordone ombelicale, e alle banche private. "La prima esigenza -spiega, infatti, durante un incontro a Roma- e' non sprecare le risorse contenute nel sangue cordonale". In Italia, continua Patrizi, "vista la discrepanza tra nascite e donazioni, c'e' sicuramente spazio sia per le realta' private che per quelle pubbliche". Realta' che "operando insieme, in sinergia, possono contribuire a diffondere una maggiore preparazione sull'importanza della conservazione, e indirizzare i futuri genitori verso una decisione consapevole". Future Health, che in un anno di attivita' in Italia ha raccolto l'adesione di oltre 500 coppie, vuole lavorare "per diffondere la cultura della conservazione, sia pubblica che privata, delle cellule staminali". Vuole "garantire la liberta' di scelta ai genitori, con un servizio di grande qualita', certificato in tutti i suoi passaggi". Il costo, spiega Future Health, e' di 2.150 euro per un ciclo conservativo di 20 anni (102 euro l'anno). - Italia. Terapia a base di staminali per riparare il rene Un studio che apre importanti prospettive per la messa a punto delle terapie con le cellule staminali: lo ha realizzato il gruppo di ricerca coordinato da Paola Romagnani, professoressa associata di Nefrologia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze, ed è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista scientifica americana 'Journal of Experimental Medicine'. La pubblicazione costituisce lo sviluppo di una precedente linea di ricerca dello stesso team, che ha recentemente identificato una popolazione di cellule staminali nel rene adulto che, se iniettata in topi affetti da insufficienza renale acuta, riduce la gravità della malattia e ripara il tessuto danneggiato. Nella nuova pubblicazione vengono analizzati i meccanismi che consentono a queste cellule di svolgere il loro effetto terapeutico. Si tratta di due proteine, denominate CXCR4 e CXCR7, che se espresse in maniera coordinata, permettono alle cellule staminali renali, a seguito dell'iniezione nei vasi sanguigni, di sopravvivere in circolo e migrare in maniera selettiva verso il tessuto danneggiato attraversando le pareti vascolari. In pratica, l'espressione di queste due proteine rende le cellule staminali renali capaci di comprendere dove è necessaria la loro capacità rigenerativa, e quindi di ottimizzarne l'utilizzo a fini terapeutici. - Italia. Furure Health denuncia: solo l'1% dei cordoni e' conservato Ben 580 mila nascite l'anno nelle strutture pubbliche italiane, eppure le 16 banche di conservazione di cellule da cordone ombelicale del Ssn finiscono per trattare solo 5/6 mila cordoni l'anno, ovvero circa l'1%. In tutto, nella Penisola, sono 20 mila i cordoni che giungono nelle banche pubbliche e private per essere trattati e dare vita a nuove speranze di cura. A fornire i numeri di una realta' che testimonia "un enorme spreco di risorse" e' Future Health Technologies, che attraverso la Future Health Italia "ha intenzione di diffondere la cultura della conservazione, sia pubblica che privata, delle cellule staminali da cordone ombelicale". Per questo, la banca privata di sangue cordonale con sede a Nottingham, in Inghilterra, all'indomani dell'approvazione in Italia del decreto mille proroghe che apre anche nel nostro Paese la possibilita' di conservare in modo autologo le cellule staminali da sangue cordonale, "ha attivato un sito interattivo dove scoprire e approfondire il progresso scientifico in materia di staminali: 'www.futurehealth-italia.it'. L'obiettivo principale e' divulgare la 'cultura' della prevenzione -si legge in una nota di Future Health Italia- e il valore della ricerca scientifica applicata al campo delle cellule staminali', promuovendo un'informazione chiara e al tempo stesso autorevole. - Italia. Veneto. Parte progetto pilota per conservazione del cordone ombelicale Parte a Noventa Vicentina (Vicenza) il progetto pilota regionale, per sensibilizzare le donne immigrate alla donazione del cordone ombelicale. L'iniziativa e' promossa da ADoCes Associazioni Donatori Cellule Staminali e dal Coordinamento delle Ostetriche del Veneto che hanno costituito un Gruppo di Lavoro per studiare un percorso di donazione per le mamme straniere. Nel Veneto e' possibile donare presso molte unita' di ostetricia che inviano le raccolte presso le tre banche di crioconservazione istituite dalla Regione Veneto presso le Aziende ospedaliere di Padova, Treviso e Verona. La donazione e' volontaria, anonima e gratuita e non comporta alcun rischio medico per la madre e il neonato e nessun problema etico. L'Unita' Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Noventa Vicentina, diretta dal Vincenzo Tinelli, vuole ora sensibilizzare le mamme immigrate sempre piu' presenti nelle corsie dei reparti maternita'. L'iniziativa e' sostenuta da una campagna informativa con poster nelle sette lingue piu' rappresentative e da una brochure in lingua italiana. Il Gruppo di Lavoro ha inoltre studiato un Manuale operativo 'Percorsi multilingue per la donazione del sangue cordonale' utilizzato dalle ostetriche durante il colloquio con la donna per agevolare la comprensione per una donazione consapevole, responsabile e sicura. - Italia. Brindisi. Ancora adesioni alla richiesta banca del cordone Sono state numerose le associazione culturali, sociali e di volontariato che hanno aderito all'invito del presidente del comitato 'Ba.c.o.' (Banca del cordone ombelicale), dottor Francesco Cucci, primario di Medicina trasfusionale dell'ospedale 'Perrino' di Brindisi, per fare in modo che la Regione Puglia autorizzi la istituzione a Brindisi della seconda banca pugliese per il prelievo e la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale. Il dottor Cucci chiede che le associazioni di Brindisi si attivino nella raccolta delle firme utili alla sottoscrizione di una petizione popolare destinata al Consiglio regionale. Tra i primi ad aderire c'e stata l'associazione 'Progetto per la Vita', presieduta da Livia Antonucci che riveste, come e' noto, anche il ruolo di vicepresidente della Commissione per le Pari Opportunita' della Regione Puglia. Dell'associazione fa parte anche il gruppo, di recente costituzione, 'Giovani Progetto per la Vita', coordinato da Marco Spagnolo, il cui obiettivo e' quello di impegnarsi nel servire la societa' e nel portare aiuto a chi ne ha bisogno. Livia Antonucci rivolge un invito soprattutto alle donne affinche' il traguardo, al momento ambizioso, delle diecimila firme sia raggiunto al piu' presto. - Corea del Sud. Ancora scandali su ricerche scientifiche 'truccate' A quanto pare in Corea del Sud la pratica di 'taroccare' i dati e' piu' diffusa di quanto si credesse. Nello stesso istituto dove qualche anno fa un ricercatore desto' scandalo per aver usato dati falsi per la sua ricerca sulle staminali un altro studioso e' finito sotto inchiesta per due articoli, uno pubblicato da Science e uno da Nature, sulle nanoparticelle. Lo riferisce il sito di Science. La ricerca sotto accusa riguarda l'utilizzo di nanoparticelle per raggiungere le cellule e darne un'immagine tridimensionale, e per rallentarne l'invecchiamento. Secondo un comunicato del Korea Advance Institute of Science and Technology (Kist), Tae Kook Kim, l'autore degli studi, e' stato sospeso il 13 febbraio, ed e' oggetto di una inchiesta formale:'Dai risultati preliminari siamo convinti che i due articoli non contengano alcuna verita' scientifica'. L'inchiesta segue un protocollo sviluppato proprio in occasione del primo 'incidente'. Dopo pochi giorni dall'inizio lo scienziato sotto accusa ha lasciato la Corea e ora nessuno sa dove sia, mentre il suo staff ha ammesso 'condotte non scientifiche' per entrambe le ricerche. - Mondo. Unesco premia ricercatrice italiana per studio su trealosio Assomiglia al saccarosio. Allo zucchero per eccellenza lo accomuna addirittura la stessa formula chimica, ma vi sono delle differenze strutturali che ne fanno la sua forza. Si tratta del trealosio, uno zucchero che ha capacita' bioprotettive e che potrebbe un giorno essere impiegato, oltre che nell'alimentazione e nella cosmesi, per conservare cellule staminali, anticorpi e vaccini. Ma anche essere usato per conservare il plasma in polvere, cosi' da utilizzarlo sui campi di battaglia nei momenti di estrema emergenza. Esattamente come avviene per il caffe' istantaneo, sarebbe sufficiente aggiungere dell'acqua per curare, ad esempio, soldati feriti. Questo zucchero, che viene sintetizzato da una classe di organismi, gli estremofili, capaci di resistere in habitat ritenuti proibitivi per la vita, ieri e' valso il premio internazionale istituito da 'L'Ore'al e dall'Unesco 'For Women in Science' a un'italiana, Federica Migliardo, una ricercatrice di soli 32 anni. Siciliana di Messina, Migliardo spiega all'Adnkronos Salute il suo impegno nello studio di "un protocollo di bioprotezione che consentirebbe di usare il trealosio come conservante, o meglio come stabilizzante. Questo zucchero, infatti, ha la capacita' di deformare la struttura dell'acqua, ostacolando la formazione di ghiaccio. In altre parole, e' come se fungesse da antigelo". Per questo, l'impiego del trealosio potrebbe essere estremamente variegato, e spaziare dalla medicina alla farmaceutica, passando dalla cosmesi alla 'cucina molecolare'. Il trealosio, ad esempio, trova impiego nella cura di malattie neurodegenerative e di patologie associate all'aggregazione anomala di proteine. Infatti, ha mostrato effetti curativi nella sindrome di Huntington, patologia caratterizzata da movimenti involontari, ipotonia muscolare e turbe psichiche, poiche' inibisce l'aggregazione di huntingtina, proteina che nella malattia mostra comportamenti anomali. Altri ambiti applicativi riguardano l'industria alimentare e quella cosmetica. Il trealosio, infatti, permette di essiccare, in corrente di vapore, frutta e prodotti vegetali,al posto dei costosi sistemi di liofilizzazione, minimizzando i processi di imbrunimento e incrementando la stabilita' delle proprieta' organolettiche in prodotti derivati e conservati, come, ad esempio, succhi di frutta, yogurt, marmellate e biscotti. E' inoltre un ingrediente potenzialmente prezioso nella 'cucina molecolare' che si fonda sui principi fisici della struttura della materia e che e' finalizzata al miglioramento delle pietanze sia dal punto di vista gastronomico che nutrizionale. In questo ambito, il trealosio puo' essere utilizzato per cuocere senza grassi e dimezzare i tempi di cottura. - Italia. Prof. Bernardini su 'New Scientist': il Papa danneggia scienza e societa' italiana Carlo Bernadini, professore emerito di fisica, e' stato uno dei 67 professori della Sapienza di Roma che sono finiti sulle prime pagine dei giornali per aver protestato contro l'invito del rettore dell'universita' a Benedetto XVI a parlare all'apertura dell'anno accademico. In un'intervista rilasciata alla rivista scientifica New Scientist, a quasi due mesi di distanza, Bernardini torna a parlare e spiega perche' e' 'tempo per la scienza di combattere' contro i danni che stanno perpetrando le gerarchie cattoliche alla societa' e alla scienza in Italia. 'In questa universita' insegniamo ai nostri studenti che devono imparare a ragionare attraverso processi induttivi, a dubitare di cio' che hanno imparato attraverso le loro personali interpretazioni e a rigettare i pregiudizi, che sono invece diffusi nella tradizione cattolica. Non credo sia possibile riconciliare il pensiero dogmatico e la fenomenologia su cui si basa la ricerca scientifica. Durante la cerimonia di apertura, il nostro pro-rettore ha letto il discorso del pontefice, che in poche parole diceva che la scienza non raggiunge alcuna verita' senza la fede'. Le gerarchie cattoliche stanno danneggiando, continua Bernardini, 'la scienza e la societa' italiana. i conflitti sulle cellule staminali, la fecondazione assistita, l'aids, l'aborto, la contraccezione e le cure terminali stanno paralizzando l'Italia. Si tratta di temi delicati, che definiranno il futuro della nostra societa', e di cui non si puo' discutere in termini di slogan emotivi o giocando con l'ignoranza dell'elettorato, come ha fatto la Chiesa con la legge 40'. Quello che preoccupa Bernardini, e' la 'reazione avuta dai media italiana, i commentatori e i politici di sinistra che ci hanno definito come intolleranti perche' volevamo chiudere la bocca al Papa. Ma Benedetto XVI parla continuamente'. - Olanda. Dopo scandali sudcoreani, arriva kit contro i falsi scientifici Dopo i non pochi casi, alcuni clamorosi come quello dei falsi dati su staminali embrionali del sudcoreano Hwang Woo Suk, ecco 'PERK', 'kit-antifrode' scientifica, un sistema di istruzioni che in futuro si avvarra' anche di un software 'scova-truffa' per smascherare scienziati che tentano di pubblicare ricerche duplicate o rei di plagio. E' quanto ideato tra gli altri dall'italiana Federica Rosetta, originaria di Vercelli ed oggi ad Amsterdam dove si occupa delle riviste nel settore farmacologico della grande casa editrice scientifica Elsevier, oltre 2000 titoli di giornali scientifici all'attivo. 'Almeno 200 mila dei circa 17 milioni di articoli scientifici presenti oggi in Medline (il grosso database di pubblico accesso dove si possono cercare i lavori scientifici per argomento, autore etc) -ha detto Rosetta all'Ansa- potrebbero essere plagi o pubblicazioni duplicate dello stesso lavoro'. Gli esperti demandati a controllare i lavori loro sottoposti per decidere se accettarne o meno la pubblicazione, si trovano sempre piu' subissati dal pericolo plagi o falsi dati. Riviste importanti come Nature e Science non poche volte si sono trovate ad affrontare casi come quello di Suk. 'Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento notevole dei casi non etici nella ricerca scientifica inoltre grazie al sistema di sottomissione online dei lavori il volume di articoli di cui si chiede la pubblicazione e' aumentato a dismisura'. PERK viene quindi in soccorso dei referee e di quanti sono chiamati a giudicare i singoli lavori sottoposti al vaglio per la pubblicazione con un 'albero' di consigli che permette loro di procedere passo passo quando si trovano di fronte a una sospetta frode, o per gestire le delicate questioni di conflitto di interessi. Il software anti-plagio in via di sviluppo, ha spiegato Rosetta, si chiama 'CrossCheck', controllo incrociato, e funziona proprio come un grosso cervellone elettronico che, confrontando parole chiave negli articoli scientifici sottoposti al vaglio dei curatori delle riviste, riesce a scovare i falsi, le copie, gli articoli che contengono esperimenti vecchi spacciati per nuovi e molto altro. La sua realizzazione e' un progetto pilota portato avanti dall'Associazione antiplagio CrossRef. - Italia. Brescia. Compie un anno l'unita' di trapianti del midollo agli Spedali Civili Festeggia il suo primo anno di attivita' l'unita' di trapianto di midollo osseo per adulti degli Spedali Civili di Brescia. Dal marzo del 2007 nella struttura 'sono stati eseguiti con successo 20 trapianti -spiegano dall'ospedale- e 14 raccolte di cellule staminali emopoietiche da donatori volontari bresciani, destinate ad altrettante procedure di trapianto in vari centri nazionali e internazionali'. Di questi 20 trapianti di midollo, sei erano autologhi (cioe' dal paziente a se' stesso) e 14 allogenici (cioe' da un individuo a un altro). A cui, continua l'ospedale, 'vanno aggiunti i numerosi pazienti che sono in attesa di trapianto e gli altri 13 pazienti sottoposti a trapianto allogenico da donatore volontari e seguiti presso il nostro centro, dopo trasferimento dai Centri trapianto di Bologna e Udine'. In totale, secondo il presidio bresciano, 'oltre 30 pazienti hanno potuto beneficiare di terapie trapiantologiche salvavita e completare il loro percorso terapeutico secondo le linee guida dipartimentali condivise con le unita' di ematologia, il servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale, e il laboratorio di istocompatibilita' del servizio di reumatologia e immunologia clinica'. Proprio in questi giorni, aggiungono gli Spedali Civili, per l'unita' di trapianti di midollo 'e' arrivato l' accreditamento Jacie, richiesto entro il 2008 dal Centro nazionale trapianti e dall'European bone marrow transplantiation group. L'ottenimento di tale accreditamento internazionale in un tempo record (meno di due anni) potra' consentire all'unita' di essere certificata per eseguire tutti i tipi di trapianto: non solo quello da donatore famigliare (finora eseguito), ma anche il trapianto di cellule staminali emopoietiche da donatore volontario o da registro, e da cordone ombelicale'. 'In vista di questi importanti traguardi l'augurio e' che si riesca a consolidare l'attivita' trapiantologica attraverso il completamento dell'organico medico e infermieristico, e l'attivazione di tutti i posti letto disponibili'. - Italia. Roma. Al San Camillo nuova banca per la manipolazione delle 'cellule bambine' Una banca del cordone ombelicale, gia' attiva, a cui seguira' una banca per le cellule staminali, che serviranno per i trapianti ma anche per studiare terapie rigenerative di organi e tessuti. Nel nuovo Istituto di Ematoterapia, inaugurato al San Camillo di Roma, infatti, si attivera' anche un centro per la manipolazione delle 'cellule bambine', che possono diventare cellule dei tessuti muscolari, cellule nervose o cutanee. Le attivita' di ricerca pura, ma anche clinica, avverranno nella struttura di quattro piani, 800 metri quadrati, che ha trovato posto nel vecchio padiglione Cisalpino dell'ospedale. Dieci posti letto, completamente sterili, in cui i pazienti saranno guardati a vista attraverso grandi finestre dopo i trapianti, 20 per le degenze ordinarie e dieci per il day hospital. Nell'istituto saranno impegnate quotidianamente oltre cento persone, tra medici e personale infermieristico, e saranno accolti ogni anno circa 200 tra pazienti e donatori. 'Sara' uno dei centri piu' importanti d'Europa -sentenzia Ignazio Majolino, direttore del reparto di Ematologi - il primo che mette insieme l'ematologia e la Medicina trasfusionale'. Il piano terra del padiglione ospitera' infatti la medicina trasfusionale, che avra' a disposizione ambulatori, ma anche piccoli laboratori per le urgenze e per la ricerca, e una stanza adibita a frigoemoteca per conservare il sangue. Ma le novita' riguarderanno anche l'impatto della lunga degenza sui pazienti. 'Assieme all'universita' di Dublino stiamo sperimentando il sistema 'Windows', una sorta di 'finestra' che proiettera' sulle pareti immagini scelte dai malati per rendere piu' gradevole il loro periodo di isolamento'. - Usa. Nanotubi di carbonio per riprogrammare cellule adulte in staminali Cellule adulte 'riprogrammate' in modo da tornare allo stato di staminali grazie a nanotubi in carbonio, e dunque senza utilizzare le tecniche 'tradizionali' che impiegano vettori virali ad alto rischio di tumori. L'esperimento sarebbe riuscito con successo ai ricercatori di una societa' privata biotech californiana, la PrimeGen, come riferisce il sito della rivista Nature. L'annuncio e' stato dato dalla compagnia, che ha base a Irvine, ad una riunione di finanziatori, ma lo studio non e' stato ancora pubblicato da nessuna rivista scientifica. I biologi americani avrebbero usato, quindi, per portare all'interno delle cellule i geni necessari alla riprogrammazione, non i virus ma dei nanotubi, strutture di carbonio della grandezza di pochi milionesimi di millimetro. I geni 'ancorati' ai nanotubi sono stati inseriti in cellule di testicolo e di retina umana, e secondo i ricercatori il successo del trasporto sarebbe dell'80%. La notizia, pero', e' stata accolta con un certo scetticismo da parte degli esperti, soprattutto perche' non ancora pubblicata ufficialmente. La PrimeGen ammette che ci sono ancora problemi di percorso, perche' se e' vero che le cellule riprogrammate iniziano a comportarsi come staminali, cio' avviene solamente per i primi 14 giorni. Ovviamente se la notizia e l'efficacia della tecnica dovessero trovare conferma, sarebbe un notevole passo avanti nella ricerca scientifica sulle cellule staminali. Per il tedesco Frank Edenhofer dell'Universita' di Bonn, esperto in materia, "la tecnica e' sicuramente attraente e promettente", ma da alcuni suoi studi -riferisce il sito di Nature- e' risultato che "le nanoparticelle sarebbero tossiche e poco efficienti". Non solo. "altre ricerche hanno dimostrato che possono 'uccidere' le cellule stesse e trovano difficolta' a rilasciare il proprio 'carico' genetico". - Gb. Acceso il dibattito sul 'seme artificiale' Si' o no al concepimento con seme artificiale? Al giorno d'oggi non e' ancora tecnicamente possibile ma in Gran Bretagna il dibattito gia' infuria. Nel giro di un decennio questa nuova, controversa forma di fecondazione dovrebbe essere disponibile e ai Comuni un gruppo di deputati di vari partiti con a capo il liberal-democratico Evan Harris si appresta a chiedere con un emendamento che venga autorizzata senza ulteriori indugi. 'Non c'e' alcuna buona ragione -ha spiegato Harris al domenicale 'Observer'- per negare quest'opzione a chi e' sopravvissuto al cancro e non puo' piu' avere figli. Dobbiamo fare questo miglioramento alla legge sulla fecondazione se vogliamo poter dire che la Gran Bretagna ha una regolamentazione razionale ed evolutiva'. Attualmente in Gran Bretagna sono permesse le ricerche di laboratorio sullo sperma artificiale (partendo da cellule embrionali o da cellule staminali prelevate dal midollo osseo) ma oltre non si puo' andare e gli scienziati pensano che ci vorra' ancora una decina di anni prima della messa a punto di una tecnica utilizzabile a colpo sicuro sugli esseri umani. Alcuni esperimenti sono gia' stati compiuti sui topi ma con risultati non del tutto positivi: grazie al seme artificiale si e' riusciti a mettere al mondo vivi sette piccoli roditori che sono pero' tutti morti poco dopo. In effetti le ricerche non sono limitate al seme maschile: e' perfettamente ipotizzabile anche la creazione di ovuli femminili, partendo sempre da cellule embrionali o staminali. In linea di massima il governo laburista capeggiato da Gordon Brown e' ben disposto nei confronti di chi crede che questa sara' la prossima frontiera della fecondazione artificiale. Dawn Primarolo, sottosegretario alla Sanita', ha detto che sta esaminando la questione e le appaiono 'potenti' le argomentazioni addotte a favore di questa tecnica da parte di numerosi deputati e scienziati. Non saranno prese decisioni affrettate tenendo conto delle 'profonde questioni etiche sollevate' ma le sembra importante esplorare nuove strade, non foss'altro in risposta alla crescente scarsita' di seme donato per i concepimenti. Con questo spirito di apertura il governo di Sua Maesta' vuole anche garantire al Regno Unito una posizione di primo piano nel lucroso campo delle ricerche genetiche ma non mancano -soprattutto tra i credenti- i detrattori che per ragioni deontologiche si oppongono agli 'esperimenti Frankenstein'. A proposito della produzione artificiale di sperma e ovuli l'associazione 'Comment on Reproductive Ethics' grida ad esempio all''incesto supremo' in quanto teoricamente si potra' ricavare da una sola persona (non importa se maschio o femmina) tutto il necessario per il concepimento: 'Una persona -tuona l'associazione- potra' essere allo stesso tempo padre e madre di un bambino creato in provetta'. Il liberal-democratico Harris ha comunque puntualizzato che l'emendamento da lui promosso (visto positivamente dalle associazioni dei medici) vieta in modo categorico la possibilita' di ricavare seme e ovuli da una stessa identica persona. Un atteggiamento di 'grande cautela'. E' quello cui invita il ginecologo Carlo Flamigni, 'pioniere' delle tecniche di fecondazione assistita. 'La prospettiva di riuscire ad ottenere sperma che alcuni definiscono 'artificiale', ovvero partendo da cellule embrionali o da cellule staminali prelevate dal midollo osseo richiede un lavoro di ricerca molto complesso e penso sara' ancora necessario un tempo molto lungo, ben oltre dieci anni. Si tratta, cioe', di un progetto a lunghissima distanza e verso il quale e' necessaria grande prudenza'. Infatti, sottolinea l'esperto, 'gli esperimenti finora eseguiti su animali hanno portato a gravi malformazioni; Si tratta quindi di una tecnica da studiare attentamente'. Naturalmente, aggiunge Flamigni, 'sono d'accordo nel proseguire su questa linea di ricerca perche', se si dovesse riuscire, cio' significherebbe risolvere il problema della sterilita' umana, ma la strada e' lunga e molto difficile'. Quanto al dibattito in Gran Bretagna, 'trovo strano che se ne discuta a livello politico, dato che siamo ancora solo all'inizio di una sperimentazione che si annuncia estremamente complessa. Prima di pensare se rendere o meno legale l'eventuale impiego di seme artificiale bisognerebbe cioe' pensare a rendere tale prospettiva concreta'. - Italia. Primi studi clinici sull'uomo contro staminali del cancro al colon Colpire le staminali che 'accendono' il cancro colorettale, fonti primarie del tumore e delle metastasi. Senza queste cellule 'bambine', infatti, il tumore del colon retto non riuscirebbe a formarsi. La loro presenza, invece, apre la strada a questa neoplasia, seconda causa di morte per tumore nel mondo. Con questo obiettivo nei prossimi mesi partiranno "i primi studi clinici sull'uomo", che nel 'mirino' hanno proprio le staminali incriminate, spiega Giorgio Stassi, del dipartimento di scienze chirurgiche e oncologiche dell'universita' di Palermo, intervenendo a Roma in un convegno su questa neoplasia promosso da Amgen Dompe'. "Le cellule staminali -spiega Stassi, illustrando i risultati dei test su topi- sono invulnerabili alla convenzionali terapie. Nel nostro istituto abbiamo pero' scoperto che queste staminali hanno un tallone d'Achille: al loro interno e' presente l'interleuchina-4, una particolare sostanza che da un lato le protegge dalla chemioterapia, dall'altro puo' diventare un obiettivo terapeutico. Infatti, bloccando l'azione dell'interleuchina-4 con specifici composti si puo' aumentare la risposta alla chemioterapia e quindi l'efficacia del trattamento. Nei prossimi mesi testeremo sull'uomo le possibilita' di questa interessante ipotesi di lavoro". - Usa. Iniezioni di staminali fanno ringiovanire il cervello Ringiovanire il cervello grazie alle cellule staminali. E' la promessa di ricercatori dell'universita' della Florida meridionale, che hanno iniettato cellule ematiche del cordone ombelicale in cavie di laboratorio 'anziane', ottenendo il 'ringiovanimento' dell'ippocampo e la nascita di nuove staminali neuronali, condizione che si perde con l'eta'. Secondo gli autori dello studio pubblicato nell'edizione online del BMC Neuroscience, i risultati indicano la possibilita' di una terapia cellulare per rendere piu' giovane il cervello. La neurogenesi, la proliferazione di nuove cellule cerebrali, diminuisce con l'eta'. Nel cervello ci sono due riserve di staminali, di cui una si trova nell'ippocampo: con l'invecchiamento le cellule 'madri' perdono la capacita' di generare nuove cellule, principalmente per via dell'infiammazione che si instaura negli anni. "La neurogenesi, diminuisce moltissimo invecchiando -spiega Alison Willing del Center of Excellence for Aging and Brain Repair dell'universita' della Florida meridionale- soprattutto a causa del crescente impoverimento del microambiente del cervello, dovuto all'instaurarsi di una condizione infiammatoria. Dopo l'iniezione con cellule del cordone ombelicali abbiamo assistito al ripristino della proliferazione cellulare, probabilmente proprio grazie alla diminuzione dello stato infiammatorio". Lo studio mostra un incremento delle cellule che si riproducono nelle 24 ore successive all'iniezione, condizione che prosegue per almeno 15 giorni dopo un singolo trattamento. "Abbiamo mostrato come le cellule del cordone ombelicale siano in grado di ridurre la neuroinfiammazione -conclude Paul Sanberg, direttore del Center of Excellence for Aging and Brain Repair- in base ai nostri risultati esiste la possibilita' che la terapia cellulare sia un approccio per combattere l'invecchiamento cerebrale e ripristinare le capacita' perdute con l'eta'". - Ue. Italia al primo posto per donazione di tessuti L'Italia e' il primo Paese europeo per donazione di tessuti. Gli italiani meritano il primato nel Vecchio Continente per numero di donatori di cornee, cute, osso, vasi, valvole e membrana amniotica. In particolare, nel 2007 sono stati 10.816 i donatori di tessuti e 12.327 i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di questo tipo. "Un dato -spiega Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale trapianti (Cnt), in una conferenza nella sede del ministero della Salute- che ci pone al primo posto in Europa". Non solo. L'Italia vanta anche "una delle migliori reti di banche di tessuti", assicura il presidente del Cnt. Nel 2007 sono stati inoltre effettuati 78 trapianti di cellule staminali emopoietiche per milioni di abitanti, pari a 4.500. E anche su questo fronte l'Italia guadagna un bel primo posto nel Vecchio Continente. Non a caso l'Ue ha affidato al Centro nazionale trapianti il compito di raccogliere a livello europeo tutti dati relativi ai trapianti di cellule e tessuti effettuati negli Stati membri e di coordinare il gruppo di esperti che sta scrivendo le regole per le norme di qualita' delle banche dei tessuti e delle cellule. - Corea del Sud. I vescovi si preparano a dare battaglia sulla bioetica Alla loro recente plenaria primaverile a Seul, i vescovi sud-coreani hanno deciso di potenziare la Commissione episcopale di bioetica, allo scopo di rendere più incisivo l'impegno della Chiesa per la costruzione di una "cultura della vita" in Corea. L'organismo è stato istituito nel 2000 come organo subordinato della Commissione per la Dottrina della Fede, con il compito di studiare le implicazioni etiche delle biotecnologie e di elaborare indicazioni pastorali per i fedeli in materie bioetiche. Oltre a diventare indipendente, esso lavorerà in collaborazione con il "Movimento Vita 31" promosso dalla Conferenza episcopale e con il Comitato pro-vita dell'arcidiocesi di Seul. Tra i suoi impegni prioritari -ha spiegato all'agenzia Ucan il presidente, mons. Francis Xavier Anh Myong-ok- vi sarà la revisione della legge sull'aborto del 1972. Se la Chiesa riuscisse in questo intento sarebbe risolto "naturalmente" il problema demografico in Corea, uno dei Paesi con la più bassa natalità al mondo. Negli ultimi anni in Corea del Sud il tema della difesa della vita umana è stato al centro di vivaci polemiche fra la Chiesa, da una parte, e il mondo scientifico e il governo di Seoul, dall'altra. In particolare, al centro delle critiche dei vescovi, oltre all'attuale legislazione sull'aborto (in Sud Corea esso è permesso in caso di malformazioni del feto, stupro, incesto e minacce alla salute della madre), vi sono la promozione della fecondazione in vitro (finanziata dallo Stato), ma anche le aperture del governo di Seul alla sperimentazione sulle cellule staminali embrionali. (Fonte: Ucan - Zengarini) - Vietnam. Presto al via prima banca di cellule staminali cordonali L'azienda farmaceutica vietnamita Mekophar avviera' la prima banca di cellule staminali estratte dal cordone ombelicale del Paese, informano fonti della sanita'. L'istituto scientifico lo ha deciso firmando a Ho Chi Minh un contratto di trasferimento della tecnologia e conservazione di queste cellule tra Mekophar e la sua omologa Cordlad di Singapore. La banca entrera' in funzione all'inizio d'aprile in quella che e' la seconda citta' per importanza dello Stato indocinese. Specialisti nazionali concordano nel dire che l'introduzione di questa procedura nel sistema assistenziale sanitario aprira' grandi aspettative per il trattamento di malattie della pelle, dei nervi e del diabete, tra le altre. - Italia. Staminali non differenziate nel latte materno Riccardo Davanzo, Neonatologo IRCCS Burlo Garofolo (Trieste) parla fa il punto dello stato della ricerca sul latte materno quale fonte di staminali non differenziate. Dall'inserto Salute della Repubblica del 13 marzo 2008: http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/03/13/medicinagiramondo/015lat57115.html - Italia. Via libera a sperimentazione di Fase III contro la leucemia Claudio Bordignon, docente di ematologia all'Universita' Vita-Salute San Raffaele e presidente di Molmed, fa il punto sullo stato della sperimentazione con le staminali contro le leucemie ad alto rischio. Da La Stampa del 12 marzo 2008: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp? ID_blog=38&ID_articolo=632&ID_sezione=243&sezione=News - Usa. Agenzia federale riconosce brevetti Universita' Wisconsin su staminali embrionali Due tecniche per produrre cellule staminali embrionali brevettate dall'Universita' del Michigan sono state riconosciute dall'Agenzia federale sulla proprieta' intellettuale. Il brevetto, registrato dalla Wisconsin Alumni Research Foundation (WARF), e' stato contestati dalla Foundation for Taxpayer and Consumer Rights (FTCR) e dalla Public Patent Foundation (PUBPAT) in quanto risultato di ricerche precedenti. A marzo, il Patent Office aveva gia' accolto il ricorso. Il ricercatore dell'Universita' del Wisconsin, James Thompson, e' stato il primo ad isolare cellule staminali embrionali nel 1998, una scoperta che poco aveva brevettato. Il brevetto, insieme ad altri sei intestati alla Wisconsin Alumni Research Foundation, sono stati criticati dalla comunita' scientifica in quanto ostacolerebbero la ricerca, imponendo costi aggiuntivi agli istituti di ricerca sulle embrionali per poter utilizzare la tecnica. "E' inconcepibile che la scoperta del Dr. Thompson, che il Science Magazine ha definito una delle piu' importanti nella storia della scienza, non venga ritenuta degna di brevetto", aveva tuonato Carl Gulbrandsen, direttore dell'istituto che detiene i brebetti, ad aprile dello scorso anno. - Brasile. 75% dei cittadini favorevole alla ricerca con le staminali embrionali La stragrande maggioranza dei brasiliani e' favorevole alla ricerca con le cellule staminali, secondo un sondaggio della Ibope. Il 75% degli intervistati si schiera senza se e senza ma a sostegno della liberta' di ricerca. Questi i risultati della ricerca: Sei favorevole o contrario alla ricerca con le cellule staminali derivate da embrioni? Completamente a favore: 75% Parzialmente a favore: 20% Contrario: 5% ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------