====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 29-05-2007 al 04-06-2007 n.23/2007 (anno VII) ARTICOLI - Droga a scuola. Chi cerca trova... Ma non solo a scuola... Verso lo Stato di polizia? Parlamento e Governo inermi! - Droga/tabacco. Prendere atto che questo Governo e' ostile alla riduzione del danno NOTIZIE - Italia. Turco: ispezioni dei Nas contro gli spinelli a scuola (2) - Italia. Turco: ispezioni Nas non sono irruzioni con cani. 9 italiani su 10 favorevoli - Usa. La marijuana non altera il processo decisionale - Italia. Lazio. De Lillo (Fi): distribuire kit antidroga alle famiglie romane - Italia. Croce Rossa: inutile Nas nelle scuole - Italia. Libro virtuale di San Patrignano sulla prevenzione - Spagna. Ecco le droghe virtuali - Italia. Iss: tabacco la droga piu' letale. Turco: indagine sulla pericolosita' delle droghe - Italia. Belluno. Provvidenza manda cani antidroga nelle scuole - Italia. Roma. Cnr: nell'aria si respira cocaina - India. Ribelli maoisti si finanziano con l'oppio - Italia. E.Romagna. An e Fi chiedono piu' controlli con cani antidroga - Emirati Arabi. Sceicco grazia regista italiano condannato per droga - Olanda. Maastricht. Impronte digitali e documento richiesti nei coffee shop - Usa. Rhode Island. Legge sulla marijuana passera' anche con veto Governatore - Svizzera. Controlli antidroga nelle Ferrovie - Olanda. Rotterdam. Divieto parziale di vendita di cannabis - Italia. Anche il Comune di Bologna vuole distribuire kit antidroga alle famiglie - Italia. Roma. Veltroni: cocaina nell'aria? Potrebbe accadere in qualsiasi citta' - Italia. Gramazio e Luzzi (An): medico scolastico meglio dei Nas - Italia. Ministro Turco: probizionismo ha fallito; ora sperimentiamo con Nas nelle scuole e kit antidroga - Vaticano-Messico. Incontro con Calderon incentrato su lotta a narcotraffico - Emirati Arabi. Manfredi (Radicali): bene grazia a Bassano, concentrarsi ora su De Angelis ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 4 morti - 176 arresti - 591,678 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 311,090 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 280,588 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 37880 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 4980 piante di cannabis - 118 giorni di detenzione ARTICOLI 30-05-2007 Droga a scuola. Chi cerca trova... Ma non solo a scuola... Verso lo Stato di polizia? Parlamento e Governo inermi! Il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, stimola le famiglie a comprare kit per verificare se i figli si drogano, il ministro della Salute, Livia Turco, le fa eco e vorrebbe ampliare portando i Nas dei Carabinieri nelle scuole. Un ragazzo si fa di crack-cocaina a scuola e muore. Alcuni presidi chiamano la polizia per verificare se nella loro scuola circola droga, altri si trovano le forze dell'ordine nell'istituto senza neanche essere stati interpellati. In questo turbinio di notizie in cui il consumo di droghe degli studenti a scuola e' al centro, la polizia, andando a spulciare nei bagni e nei banchi, le sostanze le trova... e cosa ci si aspettava, di non trovarle? Non era un mistero che quasi tutti gli studenti si fanno le canne, dentro e soprattutto fuori delle scuole. Crediamo che se in tutto gli istituti superiori e universita' le forze dell'ordine vadano a cercare droga, la troveranno. Cosi' come la troveranno in tutte le discoteche e in tutti i luoghi di aggregazione dei giovani, al chiuso e all'aperto, cosi' come in qualunque bus di gita scolastica. Per fortuna i ragazzi sono abbastanza assennati e prendono molto raramente sostanze diverse dal classico spinello, per cui quelli che corrono pericolo sono pochissimi, e l'allarme sanitario in merito e' quasi inesistente (checche' ne dicano quelli che dopo il quarto grappino sostengono che lo spinello sia pericolosissimo). Ma cosa abbiamo intenzione di fare, polizia e controlli ovunque? Cioe' limitazione delle liberta' individuali e della privacy in nome di un presunto bene collettivo e della sicurezza pubblica? I ragazzi che si fanno gli spinelli rappresentano questo pericolo per se stessi e per la collettivita'? O non e' piuttosto un pericolo la trasformazione del nostro Stato da quello di Diritto a quello di Polizia, perche' e' di questo che si tratta nel momento in cui l'appartenenza ad una categoria (studenti in questo caso) o la frequentazione di certi luoghi (scuole e discoteche, per esempio) e' quello che fa scattare il sospetto e il controllo. E' questo il metodo che lo Stato e il Governo intendono utilizzare per governare un fenomeno diffusissimo? Un poliziotto che cerca droga in ogni luogo in cui c'e' una persona? Eppure ci sembrava che nel programma di questo Governo ci fosse un cambiamento in senso meno punizionista dell'attuale legge Fini-Giovanardi, mentre prendiamo atto che, non solo si sta attuando quella legge che quando fu approvata fu dagli oppositori dell'epoca (oggi governanti) molto contestata, ma si ha intenzione di andare molto oltre, inasprendo le pene e mettendo in pericolo lo Stato di Diritto. Forse e' il caso che, nel Governo e nel Parlamento, tra le priorita' in agenda sia inserita anche questa. Altrimenti se facciamo fare ai singoli ministri e alle singole autorita' (presidi inclusi) ci facciamo un male a cui poi sara' molto difficile porre rimedio. Vincenzo Donvito 01-06-2007 Droga/tabacco. Prendere atto che questo Governo e' ostile alla riduzione del danno E' ormai il caso di dire che l'attuale Governo rischia di passare alla storia come il piu' proibizionista degli ultimi due decenni. Ecco le proposte in materia di droga che il Governo ha fatto o accolto con interesse: 1. Arbitraria sospensione patente per 10 giorni per chi e' sospettato di guidare sotto l'effetto di alcool in attesa di esami piu' scientifici; 2. Proibizione della vendita di bevande alcoliche negli autogrill; 3. Proibizione della pubblicita' di bevande alcoliche; 4. Cani antidroga e carabinieri nelle scuole superiori; 5. Proibizione della vendita di sigarette agli under 18; 6. Lavori forzati per i consumatori di droga, compreso chi si fa uno spinello. Di queste proposte, alcune sono gia' legge, altre sono al vaglio del Parlamento, altre ancora sono allo stato embrionale, ventilate piu' che altro dal ministro della Salute. Tutti provvedimenti che, gia' adottati e sperimentati altrove (in particolare negli Usa), sono dimostrabilmente inefficaci, come spiegano numerosi studi scientifici. Infatti, invitiamo il Governo ed i suoi sostenitori a citare un singolo articolo scientifico pubblicato su riviste scientifiche serie (peer-reviewed) a sostegno dell'efficacia di questi provvedimenti. Tutto questo nonostante l'attuale compagine governativa si fosse presentata alle elezioni con un programma elettorale improntato alla riduzione del danno e non alla repressione. Per coloro che sostengono politiche di riduzione del danno e' tempo di prendere atto di cio' che e' in gioco oggi. Il proibizionismo e' la fonte di una delle maggiori catastrofi sanitarie e di ordine pubblico che da tempo affligge il Paese. Esso alimenta le organizzazioni criminali, spinge a delinquere i tossicodipendenti, abbandonandoli a sostanze non controllate vendute in ogni angolo di strada, riempie le carceri di persone che necessitano semmai di assistenza sanitaria, disinforma sulla reale pericolosita' delle sostanze. Se provvedimenti come questi fossero stati proposti dal Governo precedente, vi sarebbe stata una sollevazione di popolo al grido di "fascisti". Forse e' il caso di cominciare a convincersi che questo Governo e' capace di fare cio' a cui neanche il suo predecessore aveva il coraggio di pensare. Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 29-05-2007 Italia. Turco: ispezioni dei Nas contro gli spinelli a scuola (2) segue da http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16513 I carabinieri nelle scuole "non rappresentano un utile strumento per dissuadere i giovani". Così Chiara Moroni, parlamentare di Forza Italia sulla proposta del Ministro. "Il proibizionismo non ha mai pagato e non produce risultati. E' necessaria - aggiunge Moroni - una battaglia culturale e sociale. Il rapporto fra i giovani e le droghe non si può combattere con la repressione". Lo stato confusionale della sinistra ha raggiunto "una rara vetta con le dichiarazioni del ministro Turco che sulla stampa afferma da un lato che va depenalizzato il consumo delle droghe, e dall'altro vuole mandare i Nas nelle scuole a controllare gli studenti". E' quanto afferma in una nota la parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo sottolineando che "non si può dire ai giovani che drogarsi è lecito e contemporaneamente mandare i carabinieri in classe a cercare hashish e pasticche perchè drogarsi fa male". "Il Ministro che voleva raddoppiare la dose di cannabis detenibile per uso personale - prosegue Prestigiacomo - ora si atteggia a paladina dell'antidroga. Sono due ruoli inconciliabili che danno tuttavia la cifra delle insanabili contraddizioni che vede la compagine governativa su questo come su altri temi. E puntualmente, anche stavolta, dallo stesso esecutivo si sono levate voci critiche e consensi". "Invece di procedere con annunci ad uso mediatico - conclude - che evidenziano solo la babele di voci all'interno del Governo, perchè la Turco non propone alle Camere un disegno di legge sulle tossicodipendenze, come le chiediamo da mesi? Forse perchè sa di non avere i voti anche su questo tema?". "Sono rimasto molto stupito delle dichiarazioni del ministro Turco". Cosi' Paolo Ferrero, ministro della Solidarieta' sociale. "Mi pare, infatti, che se il problema e' migliorare la prevenzione sul versante dell'educazione- spiega Ferrero- l'idea dell'intervento a tappeto mi sembra in contraddizione". Sulle proteste che sono arrivate oggi da tutto il mondo delle associazioni che lavorano per il recupero della tossicodipendenza, Ferrero chiudendo commenta: "i loro interventi sono quantomai condivisibili". "Il Ministro della Salute Livia Turco ancora una volta dimostra la sua totale incoerenza e lo stato confusionale nell'affrontare problematiche delicate come quella della droga e degli stili di vita: prima ha strombazzato ai quattro venti con puntiglio e caparbieta' che si potevano fumare spinelli fino a 1 grammo al giorno senza incorrere in alcuna sanzione, ora ci viene a proporre di inviare i Nas nelle scuole". E' quanto afferma Domenico Di Virgilio, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari Sociali della Camera. " Non e' questo il modo di avviare una efficace campagna contro l'uso delle droghe- prosegue Di Virgilio- perche' si tratta di una battaglia che va combattuta principalmente con una ponente campagna preventiva prima che repressiva, con idee chiare e senza contraddizioni". "Quindi Signor Ministro si metta d'accordo con se stessa e poi anche con il Ministro Ferrero- continua l'esponente di Fi- perche' con i vostri comportamenti contrastanti state confondendo i cittadini e soprattutto i giovani. E- chiude- forse bisognerebbe informare il ministro Turco che la settimana prossima le scuole chiudono per la sosta estiva!". 29-05-2007 Italia. Turco: ispezioni Nas non sono irruzioni con cani. 9 italiani su 10 favorevoli Le possibili ispezioni dei Nas nelle scuole non sarebbero "irruzioni" da parte dei carabinieri: ma il "lavoro di un corpo specializzato, prezioso, che con scrupolo, competenza e discrezione potrà essere utilizzato in collaborazione con i presidi" di cui non si intende mettere in discussione l'autorità. Il ministro della Salute, Livia Turco, torna a parlare della sua proposta di disporre ispezioni dei Nas all'interno delle scuole per contrastare la diffusione delle droghe. Questa mattina, intervenendo al programma Radio Tre Mondo, in onda su Radiotre, il ministro definisce la sua proposta "una forma di collaborazione con le autorità scolastiche, perchè è essenziale creare delle alleanze per risolvere la dilagante diffusione delle sostanze stupefacenti fra i giovani". "Noi abbiamo lavorato fin dall'inizio del mandato a questo problema, istituendo anche una consulta di esperti, e sempre seguendo la cultura politica del centrosinistra, cioè prevenire, non incarcerare, non punire. Nel corso dell'anno abbiamo costruito un programma di azioni per la prevenzione, come 'Guadagnare in salute', e stiamo lavorando con il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni sul progetto di inserire l'educazione alla salute nelle scuole, rendendola un'attività curriculare. Abbiamo inoltre avviato una ricognizione sullo stato dei servizi pubblici come i Sert e le comunità. Tutto questo però pare non fare notizia". "All'interno di questo lavoro è importante che il ministro guardi anche i dati: non solo si stanno diffondendo fra i giovani più tipi droghe, ma anche quelle più leggere raggiungono i ragazzi alterate, tagliate male, e dunque molto più pericolose. A partire da questo dato, e non solo in relazione ai recenti fatti di cronaca, mi è parso doveroso offrire alla scuola pubblica, dove i ragazzi passano più tempo, il 'sistema sanitario' nel suo insieme. Quindi medici di base, operatori delle dipendenze, specialisti, e questo corpo che apprezzo moltissimo che sono i Nas. Sono nuclei che lavorano in maniera specializzata e spesso vengono acclamati dai cittadini". Il ministro spiega inoltre di essere rimasta stupita dal clamore suscitato dalla sua proposta: "Non me l'aspettavo e sono preoccupata, perchè penso che il tema meriti non uno slogan, ma che si entri nel merito. E mi colpisce che non si sappia che quando parlo di ispezioni Nas non intendo irruzioni con cani. Ma dove siamo? Le alzate di scudi non servono a nulla, e i ragazzi vanno tutelati, non incarcerati. Con il lavoro dei Nas anche in condizioni normali, e non solo nelle emergenze, si possono creare ambienti sicuri per i nostri figli". Proprio davanti a questa sempre maggiore diffusione del fenomento droga tra i giovani, secondo il ministro "è doveroso offrire alla scuola pubblica, che è il luogho dove i ragazzi si formano e dove dovrebbero essere di più tutelati, il sistema sanitario nel suo insieme". "Siamo di fronte all'innegabile aumento della diffusione delle droghe e dunque al fallimento totale di una legge", la Fini-Giovanardi, "che aveva detto 'pugno di ferro contro tutte le sostanze', ponendo limiti oltre i quali scatta la presunzione di spaccio. Tutto questo dimostra che l'impianto proibizionista non funziona. Nella riforma della legge ci dovrà essere anche la quotidianità, per creare sicurezza, prevenzione e presa in carico". La proposta del ministro Turco di inviare ispezioni dei Nas nelle scuole italiane, per ridurre il consumo di droga, ha diviso il mondo politico, ma sembra trovare d'accordo gli italiani, stando a un sondaggio di "Donna moderna". Dal sondaggio emerge che ben il 92% degli intervistati (su un campione di circa 200 lettori che hanno risposto via sms) sono d'accordo con la proposta del ministro di mandare i Nas a controllare le scuole. Vale anche per i giovani: il medesimo quesito e' stato posto alle persone di eta' inferiore ai 25 anni attraverso il sito www.donnamoderna.com, ottenendo l'83% di risposte favorevoli. COMMENTI 'Sulle droghe basta parole, serve subito un piano nazionale di prevenzione'. E' questo l'appello al Governo del Coordinamento Nazionale delle Comunita' di Accoglienza, che critica in una nota le dichiarazioni del ministro della Salute Livia Turco, secondo la quale sarebbe necessario prevedere estesi controlli dei Nas nelle scuole italiane. 'Da anni chiediamo alla politica un'attenzione diversa sulla diffusione delle sostanze e sui contesti in cui vengono consumate', ricorda Riccardo De Facci, responsabile dipendenze del Cnca. Ed ora, spiega, 'il dibattito che si e' aperto sugli eventi di queste settimane rischia di schiacciare fenomeni complessi e articolati su messaggi semplificanti e sensazionalistici, che non permettono di capire cosa sta accadendo sia nelle scuole sia tra i giovani'. Per la Cnca, 'la via breve del controllo, della repressione rappresenta una delle soluzioni piu' facili ma anche piu' inefficaci'. Occorre invece muoversi in una direzione del tutto diversa, cercando di 'definire, in tempi brevi, un piano nazionale di prevenzione e salute che coinvolga adolescenti e giovani nelle scuole e nei luoghi informali e del divertimento'. Il Cnca chiede allo Stato 'non messaggi allarmistici, ma assunzioni di responsabilita' che si traducono in impegni rilevanti e concreti'. "Bisogna attivare subito presidi sanitari in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per tutelare la salute dei nostri figli". Lo dichiara in una nota Gianni Romano, segretario regionale della Fials Confsal del Lazio, che aggiunge: "I mini-ambulatori, dove periodicamente dovra' essere presente un medico, funzioneranno come un vero e proprio deterrente all'uso di droga. Basandoci su questi presupposti, proponiamo al ministro della Salute, Livia Turco, di dare seguito alla nostra proposta". "La figura del medico scolastico - continua Romano - sarebbe quella cui fare riferimento, oltre che per la diagnosi immediata di patologie, anche per l'individuazione di uno stato psicologico fragile che puo' sfociare in atti di violenza e nell'uso di droghe. Il ministro della Salute farebbe bene - precisa - a presentare un Disegno di legge che contenga anche norme adeguate alla tutela della salute della popolazione in eta' scolastica, come appunto quella da noi richiesta. Avremmo il piacere di non sentire piu' dal ministro Turco un panegirico sui massimi sistemi come quello contenuto nel testo 'L'orgoglio di cio' che siamo e il coraggio di cambiare', dove e' lampante la dimenticanza della societa' scolastica. Forse il ministro Turco - conclude Romano - potra' recuperare la gaffe dando seguito alle nostre richieste, e portando avanti il progetto di programmazione sul medico scolastico che la stessa Fials Confsal aveva presentato al suo predecessore, Francesco Storace, a ridosso dell'appuntamento elettorale del 2006". "Gli stili di vita negativi diffusi oggi fra giovani e giovanissimi sono nient'altro che il frutto dell'atteggiamento totalmente irresponsabile avuto dalla sinistra negli ultimi decenni". Lo afferma Giancarlo Miele, coordinatore di Forza Italia Giovani del Lazio. "Negli anni scorsi - ha proseguito Miele - le varie anime della sinistra hanno lanciato ripetutamente messaggi volti a minimizzare e a normalizzare le condotte che si andavano diffondendo fra i giovani e che sono espressione di un diffuso disagio giovanile che e' dilagante soprattutto in grandi centri urbani come Roma. E' vergognoso -conclude Miele- che la sinistra al Governo, che ha emesso il provvedimento che raddoppia la dose massima consentita per uso personale dica di voler promuovere stili di vita positivi quando i Sindaci di centrosinistra come Veltroni sono tolleranti e non fanno alcunche' per contrastare il dilagare della droga fra i giovani". 30-05-2007 Usa. La marijuana non altera il processo decisionale Secondo i risultati di una sperimentazione clinica pubblicati sul Journal of Clinical and Experimental Neuropsychology, il consumo di marijuana non produce alcun ostacolo allo svolgimento di un determinato compito. I ricercatori della Columbia University e del New York State’s Psychiatric Institute hanno misurato l'impatto dell'intossicazione acuta da cannabis sulle capacita' di decidere di 36 soggetti, sottoposti al test della performance chiamato Iowa Gambling Task. I volontari hanno completato il test una volta da sobri e tre volte dopo aver fumato cannabis o un placebo. Anche le l'intossicazione da cannabis ha portato ad un aumento del tempo necessario per completare un compito, la precisione e l'efficacia dei volontari non e' stata influenzata dalla marijuana. "La selezione di carte vantaggiose ed il denaro vinto durante il testo non sono diminuite dopo il consumo di marijuana", hanno concluso gli autori dello studio. "Questi risultati confermano studi precedenti secondo cui l'intossicazione da marijuana di consumatori abituali influisce sulla rapidita' nei test e sulla performance delle funzioni esecutive, ma non sulla precisione". 30-05-2007 Italia. Lazio. De Lillo (Fi): distribuire kit antidroga alle famiglie romane 'Dobbiamo dirlo chiaramente: la droga fa male, e ogni genitore adulto e responsabile ha l'obbligo morale e legale di difendere i figli da un'insidia dalle conseguenze complesse e mai positive, che un minorenne non puo' prevedere. Perche' non distribuire anche alle famiglie romane il kit antidroga proposto a quelle milanesi dal sindaco Moratti, e sul quale anche il Ministro Turco ha voluto dare un'apertura?'. A lanciare l'iniziativa e' Stefano De Lillo, vicepresidente della Commissione Sanita' della Regione Lazio. 'Affiancato alla lotta al narcotraffico, alla prevenzione e ai controlli nelle scuole, l'utilizzo del kit antidroga e' forse uno strumento non usuale per le abituali relazioni tra genitori e figli: ma puo' salvare vite, e questo primo diritto e dovere di ogni genitore, questo obiettivo supremo conta piu' di ogni altra cosa. Salvare vite, e non solo quella del proprio figlio, ma anche di quelli che da parte sua potrebbero essere avvicinati'. 'Il kit e' un mezzo che risponde ad una autentica emergenza, il rapido dilagare della droga fra i giovani e purtroppo perfino nelle scuole. Sull'emergenza-droga fra i giovani vorremmo che si abbandonassero parole come 'allarme', che a differenza di un' 'emergenza' non e' necessariamente documentato da dati, e 'droghe' al plurale, per distinguere da quelle 'pesanti' quelle cosiddette 'leggere'. Vorremmo che si prendessero in mano dati e statistiche sulla diffusione della droga, sull'incidenza sulla salute anche di quelle cosiddette 'leggere' e su come queste costituiscano spesso soltanto un passaggio a quelle 'pesanti''. 'Vorremmo che, finalmente si parlasse chiaro: la droga e' una piaga che uccide, e che getta migliaia di famiglie nella tragedia. E' ora di prenderci la responsabilita' di salvare dalla droga i nostri figli.' 31-05-2007 Italia. Croce Rossa: inutile Nas nelle scuole Una proposta che lo lascia perplesso: cosi' Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana, ha commentato al Giornale radio di Teleradiostereo l'ipotesi di inviare i Nas nelle scuole per contrastare la diffusione degli spinelli. 'Quando lo Stato mostra i muscoli -ha spiegato Barra, che e' anche fondatore della comunita' per tossicodipendenti di Roma Villa Maraini- e' segnale di sconfitta. Preferisco il protagonismo dei giovani alla repressione, che serve a poco. Se si pesca un ragazzo con uno spinello non si fa altro che farlo diventare un fascicolo. Prendete il caso di quel povero ragazzo che e' deceduto: tutti sanno che l'hashish non e' mortale, eppure si e' osato dire che la causa del decesso era quella'. Barra si dice contrario a 'una prevenzione basata su messaggi banali del tipo: 'non farlo perche' fa male''. Bisogna, ha detto, 'creare nei ragazzi la capacita' di distinguere l'utile dal dannoso, il conveniente dallo sconveniente. Io non giudico e mi limito a curare chi e' affetto da questa dipendenza, ma vanno distinti quattro livelli: uso, abuso, dipendenza e mania. Dire che le droghe sono tutte uguali non aiuta'. 'Le leggi di questi anni? In questo mondo mediatizzato un ministro deve mandare dei segnali, conta piu' una battuta in tv che una legge. E i ministri si adeguano'. Il sottosegretario alla Giustizia, Daniela Melchiorre, non critica, in via di principio, la proposta del ministro Turco di far intervenire i carabinieri nelle scuole e chiede che contro la droga si attuino politiche condivise nell'ottica della prevenzione. 'Non scaglio una pietra contro la Turco', ha detto il sottosegretario a margine una presentazione di una nuova iniziativa a favore degli adolescenti di Don Antonio Mazzi. 'Ma in un ottica di medio periodo occorre trovare modalita' condivise nell'ottica della prevenzione'. Per il sottosegretario alla Giustizia quella della Turco e' stata una proposta forte per rispondere ad una situazione d'emergenza. 'Trovare una ricetta equilibrata tra educazione e repressione non e' facile. Se ne deve parlare. Una soluzione non l'ha trovata nessuno'. Pertanto l'intervento dei carabinieri nelle scuole, per il sottosegretario, puo' anche essere necessario in casi particolarmente problematici. 'Un insegnante dovrebbe capire da solo i fenomeni; ma ci sono casi di gravi problematicita' e se l'insegnante non e' in grado di farlo, allora, in via iniziale, si puo' anche pensare a questo'. Infine Daniela Melchiorre, rispondendo all'invito di don Mazzi di proporre modelli positivi per i piu' giovani, ha annunciato un nuovo provvedimento da parte dell'esecutivo. 'Il governo sta lavorando a un disegno per regolamentare la pubblicita' delle bevande alcoliche'. "I cani a scuola servono a poco e niente per fermare lo spaccio di droga e servono molto invece a 'rassicurare', e dunque ad abbassare la guardia, favorendo la deresponsabilizzazione delle famiglie, della scuola e dei ragazzi stessi". Lo afferma in una nota il consigliere Roberto Pinter (Ds) in relazione all'intervento del ministro Turco. "Carabinieri e polizia a scuola non fermano la criminalita' organizzata, fermeranno forse i piu' sprovveduti ma la droga continuera' a girare, tra i figli delle famiglie bene e fuori delle scuole. Si continuera' cosi' a inseguire il piccolo spaccio, a mantenere bassa la capacita' delle forze dell'ordine nella repressione del grande traffico di droghe e ancor piu' bassa la capacita' di prevenzione. Esattamente il contrario di quello che serve". 31-05-2007 Italia. Libro virtuale di San Patrignano sulla prevenzione E' qualcosa di piu' di un libro, un nuovo modo di fare prevenzione sul web. Raccoglie su un cd-rom testi, immagini, filmati, suoni, musiche, rimandi e approfondimenti scientifici e bibliografici. E' accessibile, consultabile, scaricabile, via internet, utilizzabile anche da tutte le persone diversamente abili, grazie a uno specifico programma. Si chiama "Tema in classe la droga": e' "un learning object" realizzato la comunita' di San Patrignano e pubblicato l'editore Guaraldi (consultabile agli indirizzi www.sanpatrignano.org oppure www.guaraldi.it). Per gli insegnanti basta accreditarsi su www.apprendereinrete.it, lo spazio web dedicato all'educazione da Microsoft, o accedere a www.digiscuola.it, dove e' entrato a fare parte dei testi virtuali adottati dal ministero dell'Istruzione. Il nuovo "libro virtuale" nasce dagli ultimi quattro anni d'iniziative nel campo della prevenzione dell'uso di droga e dell'educazione alla salute, realizzate da San Patrignano nelle scuole medie superiori: oltre 150mila studenti incontrati, con 188 tappe tra spettacoli teatrali e format di prevenzione presentati in ogni regione del nostro Paese. Gli spettacoli, ideati per raggiungere un target giovanile tra i 14 e i 20 anni d'eta', hanno i loro protagonisti in ragazzi che si stanno lasciando alle spalle la droga e si raccontano ai loro coetanei. "Abbiamo utilizzato la rappresentazione teatrale per costruire un nuovo modo di raccontare -spiega Gianpaolo Brusini, tossicologo e responsabile scientifico di San Patrignano- Insieme al racconto di com'e' facile finire dentro la droga, di quanto e' difficile uscirne, di corrette e chiare informazioni sui danni alla salute creati dagli stupefacenti, abbiamo anche inserito la traccia di come si puo' scrivere una sceneggiatura". 31-05-2007 Spagna. Ecco le droghe virtuali Drogarsi su Internet senza ingerire alcuna sostanza: questa e' l'ultima moda fra i giovani spagnoli che stanno impazzendo per gli stupefacenti e allucinogeni virtuali disponibili per pochi euro sulla Rete. Basta scaricarli subito ad un modico prezzo o comprarli su CD o MP3 e 'ascoltarli' a casa propria a volonta' e senza bisogno di fornitori e senza gli eventuali rischi legali. E si ottengono anche 'prove' gratuite. Una dose costa appena 3 euro, mentre un CD o MP3 con Peyotl, Cocaina, Marijuana e Oppio costano rispettivamente 16 e 13 euro e stessi prezzi per altri con Lsd, Extasis, Morfina e via dicendo. Prezzi assai inferiori a quelli delle sostanze vere e proprie. E 'con gli stessi risultati e senza pericolo', e nessuna assuefazione, secondo i Laboratori I-Dosers che dagli Stati Uniti hanno messo in commercio i software a loro volta rilanciati da siti spagnoli. Il sistema funziona sulla base dei cosiddetti 'battiti binaurali' (dall'inglese: binaural beats) sperimentati sul cervello negli anni Settanta dal dr. Gerald Oster alla clinica newyorkese Mount Sinai, e che consistono nell'applicare frequenze herziane diverse ai due orecchi per stimolare il cervello a seconda della loro intensita'. Le frequenze cerebrali vanno da 1 a 4 Hz per il livello Delta, quello del sonno profondo, fino ad un massimo di 30Hz allo stato vigile che corrisponde alla frequenza Beta, passando per Theta e Alfa, uno stato quest'ultimo di semiveglia usato nei sistemi di Controllo Mentale perche' consente di sincronizzare i due emisferi potenziando l'attivita' cerebrale. Le 'dosi' proposte da I-Dosers si ottengono applicando, con auricolari, alte frequenze asincrone ai due orecchi, per esempio 500 e 510 Hz rispettivamente, causando nel cervello un tono di 10 Hz cioe' in pieno livello Alfa e favorendo cosi' gli effetti di alterazione della percezione. Non mancano i 'siti' internet che utilizzano i 'battiti binaurali' per favorire la meditazione, il sonno o curare il mal di testa, ma nessuno li aveva applicati alle droghe. L'interesse dei giovani spagnoli, grandi consumatori di stupefacenti, per le droghe virtuali, emerso nei chats e blogs, ha cominciato a provocare l'interesse dei media. Dapprima Rolling Stones America Latina ed ora uno dei principali quotidiani spagnoli, Abc, con un lungo articolo sul tema intitolato 'Droghe virtuali, farsi in rete'. Abc ha intervistato Enric Munar, docente di psicologia all'Universita' delle isole Baleari e uno dei maggiori esperti in Spagna sulla percezione. Secondo Munar l'offerta di droghe virtuali e' il frutto di un software che mette in rapporto le diverse frequenze con i vari tipi di droga utilizzando gli studi esistenti sulla tossicomania. Ma, sentenzia, 'tutto cio' ha molto a che fare con la suggestione e poco con la scienza'. Leggendo i consumatori in Rete, le cose non sembrano pero' cosi' semplici e le reazioni diverse a seconda della persona e del luogo. In alcuni casi non succede niente, in altri il consumatore si addormenta e in altri ancora esclama: 'hei, questa roba e' super!'. E la 'Generazione B', come qualcuno l'ha soprannominata dalle frequenze Binaurali, e' gia' entrata in un rapporto dell'impresa Pew Internet che prevede che le droghe virtuali insieme a tecnoterroristi e al problema della privacy saranno le principali sfide della Rete nei prossimi dieci-quindici anni. Una preoccupazione che non sfiora pero' i ragazzi la cui sfida sembra piuttosto quella di riuscire a riprodurre le frequenze di I-Dosers e ottenere le dosi gratis. Qualcuno per risparmiare anche quei pochi euro, altri per puro divertimento hacker. 31-05-2007 Italia. Iss: tabacco la droga piu' letale. Turco: indagine sulla pericolosita' delle droghe Il fumo e' la droga che provoca piu' morti ed e' sempre tagliata male: Piergiorgio Zuccaro direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanita' non ha dubbi in proposito e in occasione della presentazione dell'indagine sui fumatori in Italia ne ribadisce i pericoli. Il fumatore con una sola sigaretta inserisce nel proprio organismo piu' di 4 mila sostanze, molte di queste tossiche e cancerogene come le ammine aromatiche, benzene, il piombo, il cadmio e molte altre. 'In assoluto il fumo di tabacco e' la principale cause di malattie e di morti evitabili e la dipendenza che provoca e' il vero motivo per cui in Italia il 27,9% degli uomini e il 19,3% delle donne sono fumatori. Si stima che solo in Italia oltre 80 mila morti siano legati al fumo ogni anno, praticamente il 14,2% di tutti i decessi. Negli uomini il fumo e' responsabile del 91% di tutte le morti per cancro al polmone e nelle donne nel 55% dei casi. Intanto il ministro della Salute Livia Turco ha dato incarico al presidente dell'Istituto Superiore di sanita' di avviare un 'rapporto scientifico sulla tossicita' e la dipendenza dalle sostanze d'abuso, compresi il fumo e l'alcol, al fine di programmare adeguate politiche di contrasto e di prevenzione. La decisione e' stata resa nota oggi in occasione della presentazione del rapporto Doxa-Iss che ha evidenziato un aumento del consumo in Italia di sigarette. 'Ritengo necessario e urgente -spiega il ministro in una lettera inviata al presidente dell'Istituto Enrico Garaci- avviare uno studio che possa, in tempi brevi fornire un quadro esaustivo dell'incidenza delle dipendenze sulla popolazione italiana'. 31-05-2007 Italia. Belluno. Provvidenza manda cani antidroga nelle scuole Prevede l'impiego di cani antidroga nelle scuole, se necessario anche durante le ore di lezione, il piano che la Prefettura di Belluno ha messo a punto per arginare lo spaccio e il consumo di stupefacenti negli istituti superiori della provincia. Il protocollo, che il Prefetto Raimondo Provvidenza ha gia' sottoscritto nei giorni scorsi con i rappresentanti delle 26 scuole superiori, l'ufficio scolastico provinciale, e le due Ussl del territorio, prevede a questo scopo 'attivita' di controllo, con o senza unita' cinofile, in tutti i plessi scolastici, sia negli orari di lezione sia al di fuori degli stessi, negli spazi pubblici antistanti, all'interno delle scuole e nei punti di snodo dei mezzi di trasporto usati dagli studenti'. Sotto il profilo operativo il piano prefettizio dovrebbe partire da settembre, con l'inizio del prossimo anno scolastico. Oltre alle attivita' di prevenzione, il progetto 'Fuori la droga dalle scuole' prevede anche una formazione specifica degli insegnanti e dei dirigenti scolastici sui temi delle leggi antidroga, e sugli aspetti sanitari, farmacologici e psicologici legati all'assunzione di stupefacenti. I controlli nelle scuole saranno programmati previa informazione ai dirigenti degli istituti, e verranno effettuati con la presenza del personale insegnante. 31-05-2007 Italia. Roma. Cnr: nell'aria si respira cocaina Non solo smog: in alcune zone di Roma si respira anche qualche particella di cocaina. Dopo i fiumi, come Po e Tamigi, e' quindi la volta dell'aria ad essere stata testata per la presenza della 'polvere bianca'. E' quanto emerge dal primo studio sulla presenza di droghe nell'atmosfera di alcune citta' condotto dal gruppo di ricerca dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr. Sui tre centri urbani presi in esame (Roma, Taranto e Algeri) la 'dose' piu' alta riscontrata di droga e' stata quella della Capitale. La cocaina appare invece in concentrazioni molto piu' basse a Taranto e risulta assente ad Algeri. Al contrario, nicotina e caffeina sono sempre presenti 'dimostrando l'estrema diffusione del consumo di queste sostanze e la loro permanenza' spiega Angelo Cecinato, responsabile del progetto. Oltre a cocaina e sostanze tossiche conosciute come il benzopirene (un idrocarburo cancerogeno presente nel fumo di sigaretta e negli scarichi delle automobili), le analisi hanno registrato anche il cannabinolo ( principale componente attivo di marijuana), l'hashish e altre droghe, meno dannose, come nicotina e caffeina. In particolare, lo studio indica che il picco massimo registrato della cocaina in aria si e' registrato a Roma: circa 0,1 nanogrammi per metro cubo. Questo tipo di concentrazioni potrebbero sembrare relativamente contenute, spiega il Cnr, ma sono appena 5 volte inferiori ai limiti stabiliti per legge per una sostanza riconosciuta come tossica come il benzopirene, mentre nella misura massima corrispondono ad un quantitativo 10 volte maggiore della diossina. Quanto tempo rimanga sospesa nell'atmosfera la cocaina e' ancora tutto da definire, ma evidentemente 'la novita' e' che rimane nell'aria abbastanza da poter essere rilevata e ora si dovrebbe indagare sugli effetti di lungo termine della sostanza nell'aria, come e' stato fatto per le polveri sottili, considerando la combinazione con gli altri inquinanti'. Le misurazioni dello studio del Cnr fanno riferimento a diversi periodi dell'anno, nel 2005 e nel 2006 'mentre una prima osservazione occasionale a Roma era stata fatta nel 2004. Una presenza della cocaina - precisa il responsabile del Cnr - era stata gia' rilevata a Los Angeles in un lavoro del '98, ma non era l'oggetto dello studio'. Le concentrazioni piu' elevate di cocaina sono state riscontrate al centro di Roma, in particolare nell'area dell'Universita' La Sapienza, che include anche un ospedale e lo stesso istituto del Cnr. 'Anche se a causa del limitato numero di misure eseguite non si puo' dire con certezza che il quartiere universitario sia quello piu' inquinato di cocaina. Ne' possiamo affermare tout court che vi siano piu' diffusi il consumo e/o lo smercio di droghe: le cause di questa concentrazione sono tutte da indagare'. Tracce di cocaina e cannabinolo sono state osservate anche in aree extraurbane e nei parchi cittadini, dove sembrano piu' alte che nelle strade trafficate del centro. 'Il particolato sospeso, meglio conosciuto con il termine Pm10 o polveri sottili -spiega il direttore del'Ila-Cnr, Ivo Allegrini- e' gia' di per se' motivo di grande preoccupazione, in quanto e' ben documentato che anche piccole concentrazioni in aria di questo inquinante causano gravi danni alla salute'. Secondo Allegrini 'la ricerca testimonia che tali presenze nell'atmosfera dei centri urbani meritano ulteriori studi e indagini, non solo a livello nazionale, ma anche su scala internazionale, visto che e' presumibile che risultati simili a quelli riscontrati a Roma si trovino anche in qualunque altra metropoli'. Intanto i risultati delle analisi sono stati trasmessi ai carabinieri Ris. "Sono stupito da certe dichiarazioni con cui il centrodestra non fa altro che gettare inutili allarmismi rispetto a una questione, come quella sollevata dal Cnr, per certi versi non solo fraintesa ma anche strumentalizzata, con un'enfasi al limite del grottesco. Allarmismi, tra l'altro, smentiti dallo stesso direttore dell'Istituto inquinamento atmosferico del Cnr, Ivo Allegrini". Massimilano Valeriani, consigliere del Comune di Roma (Ulivo) e presidente della commissione Ambiente, commenta cosi' lo studio del Cnr secondo cui nell'aria della Capitale ci sono particelle di droga in sospensione. "Allegrini infatti precisa che non solo risultati simili a quelli riscontrati a Roma e' presumibile si trovino anche in qualunque altra metropoli, ma soprattutto che in questi anni la qualita' dell'aria ha visto un sostanziale miglioramento, come dimostrato dagli stessi studi e rilevamenti del Cnr". Secondo l'esponente dell'Ulivo, quindi, "e' questa la migliore conferma dei risultati ottenuti dalle politiche ambientali messe in atto in questi anni dall'amministrazione capitolina, che non ci fara' certamente abbassare la guardia rispetto alla questione ambientale, ma che spingera' a lavorare sempre di piu' per garantire standard sempre piu' elevati". 'La notizia data dal Cnr che a Roma la droga e' perfino nell'aria non deve portare a banalizzare quella che e' una autentica emergenza. La cocaina costituisce un rischio immediato per chi la assume anche solo per provare, perche' per la sua composizione chimica, e come dimostrano le statistiche sui decessi per droga, di cocaina si puo' morire anche alla prima assunzione'. E' quanto ha dichiarato Stefano De Lillo, vicepresidente della Commissione Sanita' della Regione Lazio. 'Questa notizia deve invece far riflettere su una realta' - ha aggiunto - la droga sta dilagando, soprattutto fra i giovani, e serve lo sforzo di tutti per fermarne l'avanzata. Se vogliamo combatterla, bisogna cambiare strategia. Bisogna abbandonare i distinguo sul tipo e sulla presunta accettabilita' dei vari tipi di droga e bisogna affermare chiaramente che non esistono droghe 'leggere' o 'pesanti' ma esiste invece 'la droga' che, in qualsiasi forma si presenti, prima o poi uccide'. 'Un dato preoccupante che deve far riflettere gli antiproibizionisti e tutti coloro che sottovalutano il fenomeno dell uso delle droghe. A Roma esiste un allarme droga che va affrontato in maniera decisa e radicale'. Lo ha detto il deputato dell Udc Luciano Ciocchetti commentando lo studio del Cnr sull'inquinamento atmosferico. 'Bisogna agire su due fronti: uno di natura culturale, per insegnare ai giovani che tutte le droghe sono nocive alla salute, l altro di natura giuridica, per dire chiaramente che drogarsi e' illecito. Il problema e' serio e non deve essere affrontato in maniera ideologica come sta facendo il Governo ha concluso Ciocchetti - ma con serieta', competenza e massimo rigore'. 'E' una notizia di una gravita' inaccettabile. Da oggi Roma, in tutto il mondo avra' il triste primato della cocaina concentrata nell aria. I romani, oltre alle polveri sottili, da oggi respirano sostanze stupefacenti'. Questo il commento del coordinatore regionale e commissario di Roma di Forza Italia ai risultati dello studio del Cnr, Francesco Giro. 'Questo e' l effetto di una politica dissennata, una miscela esplosiva di permissivismo, buonismo, scarso rispetto delle leggi, assoluta mancanza di senso civico, prodotto da una sinistra irresponsabile. Il primo a denunciare, solo 4 mesi fa, l allarme cocaina a Roma e' stato Silvio Berlusconi con un discorso sui mali di Roma alla consulta azzurra dei municipi e la risposta del sindaco Veltroni e' stata quella del politico sprezzante, che considera i propri avversari dei nemici da irridere'. 'Oggi, di fonte a questi dati, Forza Italia esige che il sindaco Veltroni chieda scusa innanzitutto ai romani e a chi, in questi ultimi anni ha condotto una dura e inascoltata battaglia, di fronte ad una amministrazione immobile e cinica. Ora dobbiamo reagire uniti di fronte a questa emergenza, anche dopo la tardiva denuncia dello stesso prefetto Serra che, nella sua relazione annuale sulla sicurezza a Roma, si accorge finalmente che la capitale e' l epicentro della cocaina in Italia, una denuncia che il Campidoglio sembra avere finora bellamente sottovalutato'. 31-05-2007 India. Ribelli maoisti si finanziano con l'oppio Per finanziarsi, i ribelli maoisti delle regioni orientali dell'India coltivano il papavero. I ribelli, che occupano 18 dei 22 distretti di Jharkhand, dichiarano di lottare per i diritti delle popolazioni locali di almeno cinque Stati. Le coltivazioni iniziarono circa due anni fa nelle aree di Chatra e Katkamsandi, e sono ora diffuse su oltre 20 mila acri di terreno di circa 300 villaggi. Per il Governo questo e' un commercio di milioni di rupie, e i maoisti non solo coltivano la droga, ma tassano anche i contadini e i commercianti (che collaborano al traffico). Intervistato dalla BBC inglese, il capo della polizia del distretto di Hazaribagh ha dichiarato: "I maoisti di questa zona sono coinvolti nelle coltivazioni di papavero, e ogni anno la situazione peggiora". Nel distretto di Chatra le forze dell'ordine locali hanno dichiarato che: "E' florido il commercio dell'oppio condotto dai ribelli". "Nel distretto di Jharkhand, molti contadini hanno convertito i propri campi alla coltivazione del papavero. E' diventato un vero business per i ribelli", ha dichiarato Gariban Paswan dei servizi segreti indiani. 01-06-2007 Italia. E.Romagna. An e Fi chiedono piu' controlli con cani antidroga 'Un ministro della salute come Livia Turco che inaugura il suo ministero raddoppiando la dose consentita di sostanze stupefacenti e che qualche mese dopo propone di inviare i carabinieri del Nas nelle scuole, perche' e' morto in classe un ragazzo che ha fumato crack, dimostra la folle miseria della politica permissivista di sinistra.' Franco Zaffini, capogruppo An in Consiglio regionale, al di la' del personale sconcerto, si dichiara 'favorevole' ai controlli anti-droga nelle scuole, definendoli 'una scelta in linea con la politica della tolleranza zero contro tutte le droghe sostenuta dalla legge Fini-Giovanardi'. 'Sono stupito pero', ha continuato il capogruppo di An delle affermazioni del direttore scolastico regionale dell'Umbria e di altri presidi che non vedono di buon occhio il Nas a scuola e che negano la presenza di droga negli istituti umbri'. 'Non dico che i direttori scolastici non svolgano bene il loro lavoro, ne' e' mia intenzione creare falsi allarmismi, ma affermare oggi che a scuola la droga non gira, e' come non voler vedere un problema che invece c'e', va affrontato, e tanto adeguatamente quanto drasticamente contrastato. La scuola non e' immune allo spaccio e ai pericoli connessi, questo a detta di molti studenti che si vantano di come sia facile procurarsi e fumare uno spinello in bagno durante la ricreazione, aggirando i controlli di docenti e non-docenti. Ma anche qualora si accertasse, come e' stato detto, che negli istituti umbri non circola droga, rimarrebbe comunque la responsabilita' educativa e morale della scuola nei confronti dei tanti ragazzi che fanno uso di stupefacenti'. Zaffini ha infine proposto 'che i dirigenti scolastici affrontino la realta' che molti dei loro studenti si drogano. E' anche il caso che il Consiglio regionale cominci a cercare soluzioni, secondo le proprie possibilita'. Non e' sbagliato creare un sistema di controllo Nas, se serve a rendere consapevoli i ragazzi stessi - ha concluso - che fumare uno spinello non e' poi cosi' normale come sono abituati a pensare o come qualche 'Lucignolo' vorrebbe loro far pensare, perche' anche uno spinello, o una pasticca o una sniffata, fa perdere il controllo e puo' portarti all'ospedale, ucciderti nel peggiore dei casi'. Oltre ai Nas nelle scuole, ora il ministro alla Salute, Livia Turco, deve mandare i cani antidroga alla manifestazione "Cannabis tipo forte" di Bologna. A lanciare la provocazione e' Isabella Bertolini, vice presidente dei deputati di Forza Italia, che ha presentato un'interrogazione alla Camera sulla manifestazione in programma da domani al Parco Nord di Bologna. "Dopo avere avallato lo spinello libero per tutti il governo Prodi si appresta a promuovere l'uso della marijuana tra i giovani nella manifestazione 'Cannabis tipo forte', sponsorizzata anche dalla Regione Emilia-Romagna. La presenza, tra i relatori del dibattito pro-cannabis organizzato domenica 3 giugno, del sottosegretario Paolo Cento dimostra il reale orientamento di un governo che anziche' contrastare vuole incentivare l'uso della droga nella societa'". Secondo Bertolini, "la linea anti-proibizionista dimostrata e confermata dall'irresponsabile governo di sinistra e' una grave offesa per tutti coloro che ogni giorno combattono l'uso della droga, in ogni sua forma, e cercano di prevenire i danni incalcolabili alla salute delle persone e alla societa' provocati dal suo consumo". Rivolgendosi a Turco, l'azzurra chiede poi di spiegare "in quale contesto di prevenzione e contrasto si inserisce la partecipazione di un sottosegretario" ad una manifestazione tesa a contrastare la legge anti-droga varata dal governo di centro destra e a promuovere l'uso della cannabis in tutte le sue forme. "Il ministro Turco che ha dichiarato di voler inviare i cani antidroga nelle scuole- incalza la deputata- perche' non invia le unita' cinofile anche alla manifestazione 'Cannabis tipo forte' che si terra' a Bologna nel prossimo fine settimana? Cento riuscira' a spiegare anche ai genitori dei bimbi morti a Vercelli che fumare marijuana fa bene?". Bertolini accusa poi d'incoerenza il governo Prodi, "che a parole dice di volere contrastare l'uso di droga mentre nei fatti lo esalta" e stigmatizza la scelta della Regione Emilia Romagna che ha patrocinato l'iniziativa. "Noi- conclude le deputata forzista- continueremo a dire no alla droga, no allo sballo e si alla vita, per il bene dei nostri figli e della nostra societa'". 'La terza mostra-convegno eco-tecnologica della cannabis medicinale e industriale che si svolge al Parco Nord di Bologna e' un evento culturale e scientifico che non merita le polemiche ossessive dell'onorevole Bertolini. I convegni a cui parteciperanno diversi relatori tratteranno i temi dell'utilizzo della canapa in agricoltura cosi' come della rilevanza che la canapa puo' avere nella medicina soprattutto nelle terapie del dolore'. E' la replica del sottosegretario del Ministero dell'Economia e deputato dei Verdi Paolo Cento. 'La lotta contro le droghe non si fa con l'ossessione proibizionista ma semmai rafforzando la prevenzione e le politiche di riduzione del danno. Anche per queste ragioni non c'e' assolutamente nulla di scandaloso nel fatto che politici, parlamentari, tecnici abbiano dato la disponibilita' a intervenire ai numerosi convegni promossi dagli organizzatori. Confermo la mia adesione politica al convegno a cui mi hanno invitato pur avendo gia' comunicato ai promotori di non poter essere fisicamente presente per altri impegni gia' presi'. 01-06-2007 Emirati Arabi. Sceicco grazia regista italiano condannato per droga Lo sceicco del Dubai (Emirati Arabi Uniti) ha concesso la grazia al regista italiano Lorenzo Bassano, arrestato nel marzo scorso all'aeroporto di Dubai City per il possesso di 0,8 grammi di hashish e condannato il 20 maggio a 4 anni di carcere dal Tribunale di Dubai City. A riferire della concessione della grazia e' il blog "tutticonlorenzo", curato da partenti e amici del 40enne cesenate regista di spot pubblicitari, che ha seguito tutti i passaggi della vicenda. "Lo Sceicco del Dubai ha all'ultimo aggiunto il nome di Lorenzo alla lista di persone recluse a cui ha concesso la sua Grazia. Al momento Lorenzo e' ancora in carcere e ci rimarra' ancora per qualche giorno, per assolvere a questioni burocratiche e formali che riguardano il provvedimento di espulsione. Ma ormai e' questione di pochi giorni e rivedremo Lorenzo fra noi", si legge oggi sul blog. "Ringraziamo tutti. Col cuore in mano. Gli amici, i conoscenti, tutti quelli che hanno dato il loro apporto, supporto, senza mai smettere di crederci e sperare. Un ringraziamento particolare va alle cariche istituzionali che ci hanno aiutato, i politici, il Consolato italiano a Dubai, che non ha mai fatto mancare il suo conforto e soprattutto lo Sceicco del Dubai, che ha ascoltato le nostre preghiere". 01-06-2007 Olanda. Maastricht. Impronte digitali e documento richiesti nei coffee shop Per dimostrare di non violare le leggi, i gestori dei coffee shop di Maastricht dovranno prendere le impronte digitali e richiedere un documento identificativo (ID) ai clienti. La direttiva e' stata approvata con l'intento di prevenire la vendita delle droghe ai minori e perche' non sia violata la quantita' autorizzata (giornaliera) per cliente. "E' una regola che seguiremo volentieri. Spero che anche Rotterdam e altre cittadine di confine seguano il nostro esempio. Allo stesso tempo siamo preoccupati di perdere clienti, ma non abbiamo altra scelta perche' il Consiglio comunale ha cosi' deliberato", ha dichiarato Marc Josemans, presidente della Unione dei coffee shop cittadini. In Olanda la marijuana e' formalmente illegale, ma nelle citta' ci sono i coffee shop, luoghi autorizzati alla vendita di massimo cinque grammi di sostanza per cliente (per giorno), ma e' assolutamente vietata la vendita ai minori di 18 anni. Eletto sindaco di Maastricht nel 2002, Gerd Leers ha inasprito la politica sulle droghe. I coffee shop che violino la legge sono chiusi per tre mesi, alla seconda infrazione rimangono chiusi per sei mesi, e per sempre alla terza infrazione. Finora 11 su 26 coffee shop sono stati chiusi. 01-06-2007 Usa. Rhode Island. Legge sulla marijuana passera' anche con veto Governatore Neppure il governatore puo' fermare la legge che rafforza la legislazione sulla marijuana terapeutica. Il Senato e la Camera hanno gia' approvato la legge (rispettive leggi), e malgrado il governatore Donald Carcieri abbia annunciato di porre il veto, essa puo' alla fine diventare esecutiva in quanto entrambi gli organi legislativi l'hanno gia' approvata con oltre l'80% dei voti. Per questo non ci dovrebbero essere problemi, dopo l'eventuale veto, a ricevere il sostegno dei due terzi dei voti. Nel 2005, Carcieri pose il veto alla legge sulla marijuana terapeutica, ma nel gennaio 2006 per le maggioranze raggiunte alla Camera e al Senato esso fu "scavalcato" e la legge passo'. La "Edward O. Hawkins and Thomas C. Slater Medical Marijuana Act" intende proteggere i malati, i dottori e gli operatori sanitari dall'arresto per violazione delle leggi federali. Essa inoltre richiede la prescrizione medica della sostanza e la registrazione presso il Dipartimento della salute. I malati e gli operatori sanitari potranno possedere massimo 12 piante e 2,5 once (70 grammi) di marijuana. 01-06-2007 Svizzera. Controlli antidroga nelle Ferrovie Per motivi di sicurezza, la societa' ferroviaria Sbb vorrebbe sottoporre il proprio personale ai test antialcol e antidroga al di la' di quanto prevede l'ordinamento attuale, ossia anche al di fuori dell'orario di servizio e per chi non ha compiuto i quarant'anni. Il Garante della riservatezza dei dati personali, Hanspeter Tuer, ritiene che non vi siano gli estremi di legge per autorizzare queste nuove forme di controllo, e ha invitato le Ferrovie a riconsiderare il tutto. 01-06-2007 Olanda. Rotterdam. Divieto parziale di vendita di cannabis Dal 2009 circa meta' di tutti i coffee shop di Rotterdam non potranno piu' vendere la cannabis perche' si trovano nelle vicinanze di scuole secondarie. Il rischio che i minori facciano uso di sostanze stupefacenti ha spinto le autorita' locali a vietare la vendita della cannabis in questi locali. 02-06-2007 Italia. Anche il Comune di Bologna vuole distribuire kit antidroga alle famiglie Il Comune di Bologna vuole distribuire test antidroga alle famiglie che ne fanno richiesta. "Potremmo fornire i test antidroga ai consulenti dei nostri servizi sociali -spiega al 'Corriere di Bologna' l'assessore comunale alla Salute e alla Comunicazione, Giuseppe Paruolo- e loro li potranno dare alle famiglie che ne faranno richiesta". Ma Paruolo precisa che Bologna non vuole replicare meccanicamente il modello di Milano dove a circa quattromila famiglie e' stato spedito un coupon per il ritiro gratuito in farmacia del kit. L'amministrazione Cofferati sta pensando a un vero e proprio servizio pubblico, come spiega ancora Paruolo: "Contattero' la mia collega della Giunta milanese, Carla de Albertis, per avere informazioni, ma noi non siamo interessati a spedire i test a tutte le famiglie. Stiamo pensando a un servizio per chi ne fa richiesta". Si tratta comunque di una svolta, dato che solo tre settimane fa, proprio Paruolo, in Consiglio comunale, disse: "Il Comune di Bologna non intende avviare la sperimentazione del kit come a Milano". Era stata Alleanza nazionale a chiedere di copiare l'esperienza della Giunta Moratti ("Non vogliamo il controllo delle famiglie, ma il controllo nelle famiglie", spiego' il consigliere comunale finiano Galeazzo Bignami), ma l'11 maggio l'esecutivo Cofferati disse sostanzialmente di no. Ora l'orientamento della Giunta Cofferati cambia, all'indomani dei controlli di agenti della Questura che hanno trovato all'Istituto comunale Aldini-Valeriani mezzo grammo di hashish e mezzo grammo di marijuana. Una scoperta, peraltro, commentata dall'assessore comunale all'Istruzione, Milly Virgilio, collega di Paruolo, con queste parole: "Non e' gradevole, ma non mi meraviglia" perche' trovare questa sostanza a scuola "e' fisiologico", anche perche' "e' un quantitativo tale da non far pensare allo spaccio, ma al semplice uso personale". Parole duramente condannate dal vescovo ausiliario di Bologna, monsignor Ernesto Vecchi, che le ha giudicate una sciocchezza. E ora Paruolo riapre i giochi, mostrandosi possibilista rispetto alla distribuzione dei kit. Ma l'assessore comunale alla Salute e' comunque cauto: su questi temi, dice sempre al "Corriere", "bisogna evitare due rischi contrastanti: quello di criminalizzare la questione, invocando la repressione e quello di sottovalutarla, affrontando con leggerezza il problema". Cio' detto, "non mi sento di escludere la possibilita' di distribuire i test antidroga. Non sono favorevole a spedirli a casa a tutti, ma a gestirli nell'ambito di un rapporto tra i nostri servizi sociali e le famiglie". Cioe' "se qualcuno ce li richiede e gli esperti ritengono che esista un problema, allora noi dovremmo essere in grado di darli gratis". "Il kit antidroga non e' che uno degli strumenti" utilizzabili nella lotta all'uso di stupefacenti nei giovanissimi. Soprattutto perche' "di fronte ad un fenomeno grave come questo, ipotizzare che il kit possa essere una soluzione e' molto riduttivo; non pensiamo di sanitarizzare un risposta al disagio". Cosi' la vicesindaco di Bologna Adriana Scaramuzzino, ieri a Palazzo D'Accursio a margine di una conferenza stampa, commenta le dichiarazioni dell'assessore alla Sanita', Giuseppe Paruolo, che apre all'uso dei test, ma con un sistema diverso da quello adottato a Milano. Il kit antidroga, per scoprire dall'esame delle urine le sostanze stupefacenti, e' il ragionamento di Scaramuzzino, sarebbe uno strumento da inserire in un discorso piu' ampio, che coinvolge "scuola, Ausl e famiglie, con cui si stanno gia' studiando degli incontri". Come affermato da Paruolo, lo studio di fattibilita' del kit da parte dei tecnici del Comune prosegue, e non si esclude quindi la possibilita' di metterlo in campo ache come strumento aggiuntivo, ma "se viene una richiesta forte da parte delle famiglie", dice Scaramuzzino. E "dovranno esserci prima dei confronti con le famiglie, con gli operatori sociali e sanitari- inoltre- ora la domanda forte delle famiglie non c'e'". Occorre inoltre "una fase di sperimentazione, come per tutte le iniziative per contrastare fenomeni gravi". Scaramuzzino sottolinea anche "la valenza del legame tra ragazzo e famiglia", ed e' convinta che, se si arriva al punto di dover utilizzare un tale strumento, "bisogna interrogarsi sullo stato dei rapporti tra genitori e figli". Risponde anche all'Altra Sinistra, gia' sul piede di guerra e pronta a fare le barricate qualora venisse distribuito il kit antidroga alle famiglie. "Non ho mai avuto paura della piazza e bisogna essere laici nell'affrontare questi problemi, interrogando soprattutto i ragazzi, per capire perche' alcuni fanno uso di sostanze e altri no". L'assessore aggiunge infine che la prevenzione "non deve essere una decisione di moda, ma un lavoro continuo che si fa, anche quando le scuole sono chiuse". Quello dell'assessore comunale alla Salute, Giuseppe Paruolo, e' sicuramente "un abbaglio". Ne sono certi i Verdi di Bologna, che criticano la proposta dell'assessore alla Salute del Comune di distribuire i kit antidroga alle famiglie. "E' una proposta vecchia e inutile- attacca in una nota Filippo Bortolini, vicepresidente del Quartiere Reno ed esponente cittadino del Sole che ride- sulla stessa scia dell'amministrazione di Milano. Io che sono cresciuto alla Barca- fa notare Bortolini- territorio che di problemi di droga ne ha avuti tanti negli anni '70 e '80, credo molto di piu' all'uso di personale specializzato sui territori". Anche perche', prosegue il verde, "una volta che la famiglia sa che il proprio figlio fa uso di droga cosa fa? Lo denuncia, come ha detto con una uscita poco felice anche il questore Cirillo?". Secondo Bortolini servono piuttosto quegli "operatori di strada che negli ultimi anni sono spariti. Persone che sappiano parlare con i giovani, che conoscano i loro linguaggi, li informino e non li criminalizzino. Questa- afferma il vicepresidente del Reno- dovrebbe essere una politica contro la droga di una Giunta di sinistra". Sulla questione della droga a scuola "bisognerebbe piuttosto preoccuparsi, meglio ancora attivarsi". La Margherita di Bologna benedice la proposta di distribuire alle famiglie il kit antidroga. Ma allo stesso tempo critica l'assessore alla Scuola, Milly Virgilio, che aveva definito il ritrovamento di un grammo di hashish alle Aldini "fisiologico". "Trovo stravagante - scrive in una nota Luca Rizzo Nervo, coordinatore cittadino dei Dl- che si associ questo aggettivo alla presenza e al consumo di droghe nelle scuole, soprattutto da parte di chi ricopre ruoli amministrativi. Fisiologico in italiano significa naturale, non patologico". Nel campo del consumo giovanile di droga, prosegue Rizzo Nervo, diventa dunque "importante aumentare gli strumenti con cui combattere, insieme alle famiglie, la diffusione del consumo di stupefacenti fra i giovani". Per questo la proposta dell'assessore Giuseppe Paruolo "merita attenzione, perche' va in questa direzione, aprendo un terreno di confronto senza pregiudizi. E' necessario infatti aiutare le famiglie nell'individuazione del problema senza lasciarle sole ad affrontarlo". Secondo il coordinatore della Margherita bolognese, "non si puo' pensare che un problema come questo possa essere lasciato in capo alla sola scuola, alla sola famiglia o ai soli servizi pubblici. C'e' bisogno- afferma Rizzo Nervo- di una sinergia fra diversi soggetti con diversi compiti e strumenti, che si basi sulla comune convinzione che il problema esiste, che vanno trovate soluzioni attive e che non si puo' in alcun modo far prevalere l'accettazione al contrasto". (Dire) 02-06-2007 Italia. Roma. Veltroni: cocaina nell'aria? Potrebbe accadere in qualsiasi citta' 'Oggi i giornali dicono che c'e' la cocaina nell'aria di Roma. In realta' il Cnr ieri ha mandato una dichiarazione alle redazioni per spiegare che basta avere gli strumenti per rilevarla e si puo' constatare che la cocaina potrebbe trovarsi nell'aria di qualsiasi citta' del mondo'. Lo ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni, in riferimento alla notizia della presenza di tracce di cocaina e di altre droghe nell'aria di Roma rilevata da uno studio del Cnr reso pubblico ieri. 'I giornali hanno urlato la notizia, ma i lettori sono consapevoli. Credo che i cittadini abbiano percepito il messaggio del Cnr. Questo non attenua la preoccupazione perche' non deve esserci cocaina da nessuna parte'. 'Se si conferma il dato significa che ci vuole una strategia piu' dura contro le droghe e dobbiamo essere piu' energici con i trafficanti e gli spacciatori. Ma se parliamo di allarme sulla salute, dobbiamo preoccuparci degli inquinati cancerogeni'. Ha commentato cosi', il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, la ricerca del Cnr che ha trovato tracce di cocaina nell'aria di Roma. 'Non vorrei - ha detto Pecoraro - che si guardasse alle microscopiche particelle di cocaina nell'aria e si trascurassero le grandi particelle inquinanti e cancerogene. Mi preoccuperei di piu' della loro presenza'. 'Chiediamo al Comune di Roma e alle autorita' sanitarie competenti di disporre controlli a tappeto sulla frutta e sulla verdura in vendita presso i banchi dei mercati all'aperto. Cio' al fine di verificare se tracce di tale sostanza siano presenti anche su prodotti destinati all'alimentazione e, nel caso, accertare eventuali conseguenze negative per la salute dei cittadini'. Cosi' il Codacons prende posizione in merito ai risultati della ricerca del Cnr, che ha accertato la presenza di cocaina nell'aria della capitale. 'Al Comune chiediamo anche di predisporre tutti gli interventi utili a bonificare e migliorare l'aria della capitale - conclude il Codacons - riducendo le tracce di droghe nell'atmosfera'. 'Tocca al sindaco Veltroni tutelare la salute dei cittadini, il fenomeno della cocaina a Roma non e' nuovo, ma e' assolutamente preoccupante'. Cosi' il presidente degli eurodeputati di Fi, Antonio Tajani, e' intervenuto oggi alla conferenza stampa indetta dopo la notizia della presenza di particelle di cocaina nell'aria di Roma, rilevata da uno studio della Cnr. 'E' vero - ha commentato Tajani, in merito alle dichiarazioni di oggi di Veltroni sulla questione - che e' un problema diffuso in tutta Europa, ma non per questo si puo' far finta che a Roma non ci sia, o non fare nulla per intervenire; e' lapalissiana la risposta di Veltroni. Era meglio - ha continuato - fare meno feste e tagli di nastri e tutelare di piu' i cittadini'. Tajani ha ricordato che la cocaina e' la seconda droga, utilizzata dopo la cannabis e spesso viene accoppiata con l'alcool per calmare l'eccitazione indotta dallo stupefacente. 'C'e' un incremento dell'uso di cocaina - ha aggiunto -. E' responsabilita' della sinistra aver detto che le droghe leggere non sono pericolose perche' tutti quelli che fanno uso di droghe pesanti sono passati prima per quelle leggere'. 'Il controllo del territorio da parte della polizia municipale - ha aggiunto Tajani - e' importante e la sinistra ha fatto di tutto invece per evitare il vigile di quartiere che tutela il territorio, e che rappresenta un deterrente davanti alle scuole, o nei giardini pubblici e in tutti i luoghi di spaccio. Il Comune - ha concluso - su questo e' stato debole'. E' un 'fatto gravissimo', che dipende anche dall'aumento del consumo di sostanze stupefacenti nella capitale, e che si inquadra in una serie di problematiche gia' denunciate nel discorso di Berlusconi del 23 Febbraio sui 'mali di Roma', la cui responsabilita' grava sul sindaco Veltroni. E' quanto hanno sostenuto gli esponenti di Fi a proposito della cocaina riscontrata nell'aria da uno studio del Cnr. Ma nonostante questo Fi 'e' disposta a un tavolo congiunto, perche' su tematiche che riguardano la salute dei cittadini, non esiste destra o sinistra ma c'e' bisogno di soluzioni condivise'. 'E' un fatto di inaudita gravita' e verso cui le forze politiche responsabili hanno l'obbligo di dare una risposta - ha detto il coordinatore regionale e commissario di Roma di Fi, Francesco Giro -. La cocaina non viene da Marte ed e' chiaro che c'e' un aumento del consumo nella citta' '. 'Nell'aria di Roma - ha aggiunto il capogruppo di Fi in consiglio regionale del Lazio, Alfredo Pallone - c'e' di tutto. Noi le chiamiamo polveri sottili (le Pm 10) , ma l'80% di queste sono polveri sottilissime (le Pm2,5), che vengono monitorate male. Per quanto riguarda il monitoraggio sulla cocaina le rilevazioni dell' Arpa sulle 24 ore, rischiano di subire approssimazioni per difetto, perche' la media andrebbe fatta nelle ora di picco, quelle in cui il cittadino e ' maggiormente a contatto con la citta' '. Pallone ha denunciato anche altri problemi della capitale: 'Roma e' in Europa la citta' con il piu' alto tasso di mortalita' per incidenti stradali e dove il sistema ambientale e' a rischio. Chiediamo prevenzione, educazione nelle scuole, cultura della vita, e repressione laddove non arriva la prevenzione' ha concluso il capogruppo di Fi in Campidoglio Michele Baldi. 02-06-2007 Italia. Gramazio e Luzzi (An): medico scolastico meglio dei Nas I Nas per arginare il fenomeno della droga a scuola? No, meglio ripristinare il medico scolastico. Ne sono convinti il senatore Domenico Gramazio, capogruppo di Alleanza Nazionale al Senato, e Tommaso Luzzi, di An, componete della commissione Sanita' della Regione Lazio che propongono di reinserire in tutti gli istituti di ogni grado il medico scolastico, figura abolita dalla riforma sanitaria nel lontano 1992. "Bisogna ricreare questo ruolo che ha la possibilita' del controllo delle visite e di scoprire quindi la necessita' di interventi anche nei riguardi della famiglia per qualsiasi tipo di droga". In questo caso i carabinieri, dunque, potrebbero restare all'esterno delle scuole per colpire e arrestare gli spacciatori. Gramazio ha presentato proprio oggi un'interrogazione al ministro della Salute Turco "per chiedere se e' a conoscenza che nei giorni passati alcuni sindacati della scuola hanno chiesto il reinserimento nelle scuole del medico scolastico". 04-06-2007 Italia. Ministro Turco: probizionismo ha fallito; ora sperimentiamo con Nas nelle scuole e kit antidroga "La politica tutta deve capire che la questione droga non può più essere gestita in modo così ideologico" e per questo è necessario "fare un po' d'ordine nelle nostre convinzioni". Quali convinzioni? Le elenca il ministro della Salute Livia Turco su 'Il Riformista' di oggi e in testa alla lista -anche se citato per ultimo- ricorda quell'"approccio proibizionistico" che "non ha mai funzionato con i giovani". Innanzitutto, spiega il ministro, bisogna fare chiarezza sulla questione dei Nas nelle scuole, che "ha suscitato un incredibile vespaio mediatico", ma alla fine alcuni sondaggi hanno dimostrato come "la stragrande maggioranza degli italiani sia a favore". Quindi la lotta allo spaccio, sulla quale "siamo tutti d'accordo" e per questo è importante "incentivare gli sforzi contro il traffico". Per Turco è poi "innegabile" che "sulla lotta al consumo siamo divisi" politicamente: "e allora anzichè litigare tra noi scegliamo la via delle azioni concrete, si abbia il coraggio di sperimentare operazioni nuove", dal "kit per le famiglie" alle "nuove modalità di prevenzione e riduzione del danno per i tossicodipendenti in condizioni gravissime". Sul fatto "che tutte le droghe non siano uguali" il ministro ritiene "sia indispensabile promuovere un grande studio scientifico che tenga conto degli effetti delle vecchie e delle nuove droghe, legali e illegali. Valutiamoli questi effetti, senza ideologie". Eppoi, prosegue Turco, "qualcuno pensa che alcool e fumo non siano anch'esse droghe? Parliamone". "Su una cosa dovremmo invece dirci tutti d'accordo: chi si droga non è un criminale ma una persona che va aiutata e sostenuta. Ed è qui che la legge Fini-Giovanardi ha fallito. Perchè fa del consumatore un potenziale criminale a prescindere. È questo l'approccio giusto? Io penso di no". "Ecco perchè l'approccio proibizionistico non funziona. Non funziona con le sigarette, con l'alcool, con la velocità in auto. Con i giovani serve altro. Serve portarli a ragionare, a pensare, a parlare, a confrontarsi". 04-06-2007 Vaticano-Messico. Incontro con Calderon incentrato su lotta a narcotraffico La lotta contro la violenza e il narcotraffico, la questione delle popolazioni indigene, il tema dell'immigrazione e i problemi dell'ambiente sono fra i temi trattati questa mattina nei colloqui che il Presidente del Messico, Felipe Calderon, ha avuto prima con Benedetto XVI, quindi con il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e con il ministro degli Esteri della Santa Sede, mons. Dominique Mamberti. E' quanto ha reso noto oggi la Sala stampa della Santa Sede in un comunicato. Ancora, si afferma nel testo, 'i cordiali colloqui hanno permesso uno scambio di opinioni sui temi attinenti all'attualita' internazionale, anche in vista dell'imminente vertice del G8, al quale il Presidente Calderon partecipera' come inviato speciale'. Oltre ai temi politici e sociali elencati, 'si e' parlato della situazione della Chiesa cattolica, considerando soprattutto i significativi passi in avanti, gia' compiuti o ancora da compier, nei rapporti con lo Stato'. Quindi e' stata fatta menzione del fatto che nel 2007 ricorre il quindicesimo anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra Messico e Santa Sede. Calderon ha anche invitato il Papa a visitare il Paese. 04-06-2007 Emirati Arabi. Manfredi (Radicali): bene grazia a Bassano, concentrarsi ora su De Angelis Dichiarazione di Giulio Manfredi (Direzione nazionale Radicali Italiani): E’, innanzitutto, positivo che si avvii a soluzione la vicenda riguardante il signor Bassano, in precarie condizioni di salute essendo affetto dal morbo di Chron. Deve, però, trovare identica conclusione anche la vicenda del signor de Angelis; una quantità infinitesimale di hashish sommata a un errore burocratico non può dare come risultato quattro anni di carcere; in Italia il signor de Angelis avrebbe rischiato, al massimo, il ritiro della patente. Rispondendo ad un’interrogazione sulla vicenda della Rosa nel Pugno (Mellano e altri), il Viceministro degli affari esteri Franco Danieli aveva scritto che “La concessione della grazia non è automatica, avviene solitamente in occasione di particolari feste religiose islamiche ed è, come in tutti i sistemi giuridici, possibile solo dopo l'avvenuta condanna in primo grado.”. Esistono ora tutte le condizioni giuridiche per una nuova e forte offensiva diplomatica del governo italiano nei confronti del governo del Dubai, tale da permettere il ritorno a casa di entrambi i nostri connazionali.”. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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