====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 29-04-2008 al 05-05-2008 n.19/2008 (anno VIII) ARTICOLI - Argentina. Intervista a Nelson Feldman: la tossicodipendenza non puo' essere reato - Usa. New York. Polizia sotto accusa: arresti per marijuana colpiscono le minoranze NOTIZIE - Afghanistan. La Bbc accusa: truppe Onu smerciano oppio - Gb. Gordon Brown contro i suoi esperti: maggiori sanzioni per chi consuma cannabis - Vietnam. Metadone per combattere contro l'eroina e l'Aids - Usa. Studio: i divieti di fumo causano aumento incidenti per alcool - Italia. Afragola. Consigliere Pdl arrestato per detenzione di droghe - Svizzera. Morto Albert Hoffman, padre dell' LSD - Gb. Governo: droga e gravidanze nuovi criteri per giudicare singole scuole - Usa. 'Poliziotto' della serie tv Csi arrestato per possesso di droga - Uruguay. Adesione allla marcia per "liberare" la marjiuana - Usa. Studio dell'Esercito: i migliori soldati hanno avuto problemi con la droga - Gb. Anche la Polizia dice no a punizioni piu' severe per possesso di marijuana - Italia. Bologna. Tre universitari arrestati: coltivavano otto piantine di marijuana - Italia. Carlucci (Pdl) chiede programma Rai contro le droghe condotto da Muccioli - Usa. Evasa dopo una condanna per droga, mamma modello finisce in carcere 22 anni dopo - Italia. Roma. Dedicata ad Aldo Bianzino l'ottava edizione della Million Marijuana March - Italia. Costituita l'Associazione Radicale Antiproibizionisti - Italia. A Cava de' Tirreni studenti delle scuole elementari sniffati dai pitbull antidroga - Messico. Guerrero. Bollettino di guerra alla droga: 20 morti nel fine settimana - Brasile vieta marcia antiproibizionista: e' apologia d'uso - Austria. Vorarlberg. Amann: proibire la cannabis favorisce la mafia - Usa. New Hampshire. Senato boccia la decriminalizzazione del possesso di marijuana - Studio: legame fra marijuana e psicosi e' minimo - Spagna. Oss. europeo sulle droghe: l'informazione allarmistica puo' indurre al consumo ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 76 arresti - 390,819 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 217,829 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 172,990 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 27394 piante di cannabis - 65 giorni di detenzione ARTICOLI 30-04-2008 Argentina. Intervista a Nelson Feldman: la tossicodipendenza non puo' essere reato Per lui, il consumo di sostanze e' una decisione personale e 'non un reato'. Depenalizzare non e' la stessa cosa di legalizzare. Il tossicodipendente ha un problema di salute, e non si rimedia criminalizzandolo. Lo Stato dev'essere preparato a curare i consumatori bisognosi d'assistenza. L'autore di queste frasi e' Nelson Feldman, argentino residente in Svizzera, specialista di droghe presso il Servizio d'abuso di sostanze del Dipartimento di psichiatria dell'ospedale universitario di Ginevra. Feldman si trova a Buenos Aires per una conferenza al ministero di Giustizia, Sicurezza e Diritti Umani. E' che, di recente, il ministro Anibal Fernandez ha sorpreso con il cambio d'atteggiamento manifestato nella Sessione Straordinaria delle Nazioni Unite sul consumo di droghe e narcotraffico. Ha detto che occorre 'rivedere le norme' e 'smetterla con un sistema che persegue il consumatore e lo criminalizza'. Cosi', e' stato istituito un Comitato con l'incarico d'elaborare un progetto per depenalizzare il consumo di tutte le droghe. La Svizzera, paese federale (suddiviso in Cantoni), non ha depenalizzato per legge l'uso di droghe, ma nei fatti si potrebbe dire di si'. 'Di otto milioni di svizzeri, 300 mila sono consumatori di droghe. Se si applicasse la legge, ci sarebbero 300 mila persone fuorilegge. Per quanto attiene l'uso di stupefacenti, il giudice applica il cosiddetto principio di opportunita', che in pratica non punisce una persona perche' fa uso di droghe, ma cerca d'avviarla a un centro di recupero'. -Com'e' che in Svizzera non e' stata conseguita la depenalizzazione? -Perche' la gente pensava che potesse portare alla legalizzazione delle droghe. E in realta' ci sono due dibattiti differenti: depenalizzare significa non punire il consumatore, mentre legalizzare e' autorizzare la vendita in certi luoghi, come avviene nei 'coffee shop' in Olanda. Pero' esiste un sistema di salute che tratta il tossicodipendente... Si', certo. In materia di droga esiste una politica basata su quattro pilastri: la prevenzione, il trattamento, la riduzione del danno e la repressione, che ha a che vedere con la lotta al traffico. E sono tutti complementari. Vi ha influito l'Aids? L'Aids e' stato il catalizzatore del cambiamento nella politica delle droghe. Come si applica il concetto di riduzione del danno? Si cambiano le siringhe vecchie con quelle nuove, si danno cannule per aspirare e, nei trattamenti di sostituzione, si fornisce metadone fino all'eroina, pura. Esiste un'associazione civile, 'Prima linea', con presidi per le strade, dove i tossicodipendenti si possono drogare in modo sicuro. Cosi' si evitano le overdose, il contagio dell'epatite o dell'Aids. E la polizia non interviene. Coloro che si oppongono alla depenalizzazione dicono che il consumo cessa di essere un problema individuale quando, per effetto della droga, si causano danni ad altre persone. Tutte le droghe, anche l'alcol, sono sostanze psicoattive, vale a dire, che cambiano il comportamento. Per questo la legge dev'essere chiara e punire, per esempio, coloro che guidano sotto l'effetto di droghe. In Svizzera si porta la persona al commissariato per sottoporla all'analisi delle urine e vedere se ha consumato droghe. In Francia il test viene fatto con la saliva. Con un argomento simile usato contro il divorzio, gli oppositori dicono che depenalizzare indurra' all'aumento del consumo. E' un errore. E' evidente che, malgrado la legge punizionista, il consumo e' enorme in tutte le classi sociali. La societa' deve adeguare le sue leggi alla realta'. Criminalizzare il malato e' discriminarlo, emarginarlo. Mi azzarderei a dire che, da una certa prospettiva, la depenalizzazione e' persino un fatto umanitario. Mariana Iglesias Intervista tratta dal quotidiano argentino Clarin, traduzione di Rosa a Marca 01-05-2008 Usa. New York. Polizia sotto accusa: arresti per marijuana colpiscono le minoranze Negli ultimi dieci anni la polizia ha arrestato piu' di 350 mila persone per possesso di marijuana, e si e' visto che il target dei controlli senza motivo sono i giovani afro-americani e gli adulti ispanici. La pratica di cui e' accusata la polizia e quella di scegliere le persone da controllare in base al colore della pelle, quello che si chiama 'racial profiling' (discriminazione istituzionale). A parita' di infrazioni, vi sono cosi' maggiori probabilita' di finire in carcere rispetto ad altre razze o etnie. Il rapporto e' stato pubblicato dalla American Civil Liberties Union. Dura la risposta delle autorita' di polizia che parlano di confusione dovuta a "numeri gonfiati e falsi". "Per esempio, tra il 2003 e il 2006, gli arresti sono diminuiti del 25% rispetto ai 4 anni precedenti, e questo dato non c'e' nel rapporto", ha dichiarato Paul Browne, portavoce del Dipartimento di polizia. Il sociologo del Queens College Harry Levine e l?avvocatessa Deborah Patterson Small, autori del rapporto (?The Marijuana Arrest Crusade in New York City: Racial Bias in Police Policy 1997-2007?) scrivono che l?aumento delle infrazioni per il possesso, 350 mila nel periodo 1997 e 2006, sono numeri impressionanti se paragonati alle 33 mila infrazioni del periodo 1977 e 1986. Per gli autori e i ricercatori dell?universita? di New York, la polizia ignora la decriminalizzazione statale del possesso di marijuana per consumo personale avvenuta nel 1977. Per la legge, poche once di marijuana sono punibili solo con una multa. In Italia non sono stati fatti ancora studi approfonditi sul fenomeno del racial profiling -riscontrato quasi ovunque in Europa- ma e' chiaro che la pratica colpirebbe soprattutto la popolazione immigrata, a cui appartengono la grande maggioranza delle persone di colore o di etnie differenti. -------------------------------------- NOTIZIE 29-04-2008 Afghanistan. La Bbc accusa: truppe Onu smerciano oppio Alcuni caschi blu dell'ONU pachistani e indiani, in missione nella Repubblica Democratica del Congo, hanno fornito armi ai ribelli del Fronte dell'integrazione nazionale (Fni) e contrabbandato oro e avorio usando velivoli delle Nazioni Unite. Lo afferma la britannica Bbc, che ha condotto in Congo un'inchiesta per 18 mesi. Le Nazioni unite respingono l'accusa e dicono che un'inchiesta interna ha gia' smentito tutto. Secondo l'emittente, i vertici delle Nazioni Unite hanno insabbiato le indagini per paura di contrariare il Pakistan, il paese che fornisce all'ONU il piu' alto numero di soldati. Per i cronisti di Panorama, il programma di giornalismo investigativo della BBC, diventato un'istituzione in Gran Bretagna, 'la missione delle Nazioni Unite nel Congo (Monuc), che con 17 mila effettivi e' la piu' imponente messa in campo dal Palazzo di vetro, ha contribuito alla stabilizzazione del paese e alla ricostruzione'. 'Allo stesso tempo - proseguono i reporter - vi sono prove sostanziali che: 1) i caschi blu pachistani dislocati nella citta' orientale di Mongbwalu hanno contrabbandato oro, fornendo alle milizie dell'FNI armi per salvaguardare la sicurezza delle miniere; 2) il contingente indiano che opera nell'area di Goma ha gestito traffici con i miliziani responsabili del genocidio del Ruanda; 3) sempre gli indiani hanno contrabbandato oro, acquistato droga dai miliziani e usato un elicottero dell'ONU per portare munizioni nel parco nazionale di Virunga, dove le hanno scambiate con avorio'. Il governo pachistano ha respinto le accuse, definendole 'infondate' e negando di poter influenzare l'ONU in alcun modo. 'Non vi sono prove - hanno aggiunto i pachistani - che le nostre truppe fossero coinvolte nei traffici illegali e in operazioni di riarmo'. L'esercito indiano ha assunto la stessa posizione. Gli indiani hanno citato un'indagine interna dell'ONU che ha rivelato come tutte le accuse si siano rivelate basate su 'dicerie' o 'indizi'. La Bbc e' riuscita ad avere accesso al carcere di massima sicurezza di Kinshasa, la capitale della RDC, dove sono detenuti due leader dell'FNI: 'Kung-fu' e 'Dragon'. I due hanno confermato all'emittente britannica di aver ricevuto le armi dai caschi blu dell'ONU. 'Si' e' vero, ci hanno dato le armi', ha dichiarato Kung-fu, al'anagrafe 'Generale' Mateso Ninga, 'e ci hanno detto che era per la sicurezza del paese: li avremmo aiutati a mantenere il controllo dell'area'. Per quanto riguarda l'ipotesi di 'insabbiamento' da parte dai vertici del Palazzo di vetro, ci sarebbero le testimonianze di alcuni funzionari dell'ONU - la cui identita' non e' stata resa nota dai reporter di Panorama - che hanno confidato alla Bbc come le indagini siano state bloccate per 'ragioni politiche'. Alan Doss, il segretario dell'ONU nella RDC, ha ammesso ai microfoni della Bbc che 'qualunque tentativo di riarmare i miliziani rappresenta per noi una fonte di preoccupazione. Non dimentichiamoci che abbiamo perso delle vite combattendo proprio contro queste milizie'. Doss non ha pero' dato peso alle dichiarazioni di 'Kung-fu' e 'Dragon': 'I miliziani sono quello che sono: miliziani. E hanno i loro interessi. Tutto quello che posso dire e' che le indagini ufficiali hanno smentito le loro accuse'. L'Onu ha smentito la notizia. "Il reportage della Bbc si basa su affermazioni di due o tre anni fa, che sono stato oggetto di un'indagine dell'Oios (Ufficio dei servizi di controllo interno dell'Onu)", ha dichiarato Marie Okabe, una dei portavoce. "Gli elementi nuovi presentati (...) arrivano da voci o provengono da fonti come capi delle milizie, la cui integrità e le motivazioni sono molto discutibili poiché sono stati fermati e arrestati dai soldati del Monuc" (missione dell'Onu in Rdc), ha detto. "L'affermazione secondo cui l'Onu ha coperto notizie su traffici d'armi da parte dei suoi caschi blu è falsa", ha aggiunto Okabe. 29-04-2008 Gb. Gordon Brown contro i suoi esperti: maggiori sanzioni per chi consuma cannabis La decisione del premier britannico Gordon Brown di inasprire le sanzioni per il consumo di cannabis potrebbe finire davanti all'Alta Corte britannica, dopo che il Consiglio consultivo sull'abuso di droghe (Acmd) ha consegnato al Ministero degli Interni un rapporto nel quale si raccomanda che la cannabis rimanga una droga di "classe C" (a bassa pericolosità). Come riporta il quotidiano britannico The Guardian citando fonti di Whitehall, Brown appare infatti intenzionato a ignorare il consiglio degli esperti anche se un annuncio ufficiale dovrebbe esservi solo la prossima settimana, dopo le elezioni amministrative. Per legge, il governo è obbligato a consultare l'Acmd prima di rivedere qualsiasi classificazione delle droghe: in caso il parere degli esperti venga ignorato, esiste la possibilità di un ricorso legale da parte dei gruppi che sostengono l'uso della cannabis con possibilità di successo qualora venga dimostrato che i Ministri abbiano preso la loro decisione senza prendere in considerazione il rapporto. La cannabis era stata classificata come di "classe C" nel 2004, e da allora l'uso sembra essere calato: riportarla alla classe superiore renderebbe la detenzione della sostanza un reato per il quale è previsto l'arresto. (Apcom) 30-04-2008 Vietnam. Metadone per combattere contro l'eroina e l'Aids Lanciata una campagna per fornire ai tossicodipendenti il metadone necessario per ridurre le crisi di astinenza e per evitare la diffusione del virus dell'Hiv. Aperte due nuove cliniche nel nord del Paese, a Haiphong, luogo con innumerevoli problemi di spaccio di eroina e casi di Aids, che fino a dicembre cureranno circa 700 consumatori. Lo rivelano in un comunicato stampa le Nazioni Unite, che si sono anche congratulate con il Vietnam per il lavoro che sta facendo "per la riduzione del danno e per dare una risposta al problema dell'Hiv", ha dichiarato Eamonn Murphy, dell'UNAIDS per il Vietnam. Un'altra clinica sara' aperta nel piu' grande centro urbano del Paese, a Ho Chi Minh, che ha il tasso piu' alto di infezioni di Hiv, causati dallo scambio di siringhe infette. Circa 300 mila vietnamiti sono Hiv positivi. In Vietnam, l'eroina e' la droga piu' popolare, e contro i consumatori e spacciatori vige la pena di morte. 30-04-2008 Usa. Studio: i divieti di fumo causano aumento incidenti per alcool Le leggi contro il fumo nei luoghi pubblici sarebbero indirettamente responsabili di un aumento degli incidenti stradali dovuti a guida in stato di ebbrezza. E' quanto sostenuto da un nuovo studio americano pubblicato sul numero di giugno del 'Journal of Public Economics' e basato su dati governativi relativi all'85% delle contee statunitensi. La ricerca ha scoperto che le citta' e gli stati Usa che hanno adottato politiche anti-fumo dal 2000 al 2005 hanno anche visto aumentare del 13% la percentuale di vittime di incidenti stradali causati da guida sotto l'effetto dell'alcol nell'anno successivo all'entrata in vigore della legge. Il meccanismo sarebbe questo: non potendo piu' fumare nei bar e nei ristoranti, la gente beve di piu' con conseguenze nefaste una volta che si mette al volante. 'Questo atteggiamento aumenta il rischio di incidenti per guida in stato di ebbrezza' ha sostenuto Scott Adams, il professore di economia dell' universita' di Wisconsin-Milwaukee che ha condotto lo studio in collaborazione con l'economista Chad Cotti. E la relazione diretta tra numero crescente di leggi contro il fumo e vittime della strada per eccessivo tasso di alcool nel sangue preoccupa ancora di piu' di fronte ai dati di un'altra ricerca. Una fondazione Usa per la sicurezza stradale fa sapere che il 9% degli americani (su un campione di 2509 intervistati) ammette di guidare anche se ubriaco. 30-04-2008 Italia. Afragola. Consigliere Pdl arrestato per detenzione di droghe Un consigliere comunale eletto nelle liste del Pdl ad Afragola (Napoli), uno dei comuni al di sopra dei 50.000 abitanti in cui si e' votato in Campania, e' stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. R.I., 24 anni, era stato eletto due settimane fa con oltre 500 preferenze. Con lui sono stati denunciati anche il padre, Francesco di 51 anni, e un conoscente di quest'ultimo, R.D.B. di 34, per voto di scambio, sostituzione di persona e per aver turbato il regolare svolgimento delle consultazioni elettorali. Proprio dalle indagini su un presunto caso di voto di scambio in cui e' coinvolto il padre del consigliere, gli agenti sono risaliti alla droga che era in casa di R.I. dove la polizia si era recata alla ricerca di un certificato elettorale. 30-04-2008 Svizzera. Morto Albert Hoffman, padre dell' LSD Il celebre chimico svizzero Albert Hofmann, meglio conosciuto come il 'padre dell'LSD', si e' spento ieri mattina all'eta' di 102 anni nella sua casa di Burg, vicino a Basilea, per un attacco cardiaco. La notizia e' stata confermata oggi all'agenzia Ats dalla segrataria comunale del piccolo villaggio del Leimental. Nato a Baden l'11 gennaio 1906, ricercatore nei laboratori del gruppo farmaceutico Sandoz dal 1929 al 1971, Hofmann fu il primo a sottoporsi alla prova della droga allucinogena, incorrendo durante gli esperimenti in varie overdose dalle quali usci' indenne e senza alcun danno alla sua materia grigia. Fu nel 1943 che il chimico scopri' gli effetti allucinogeni dell'LSD, l'acido lisergico. L'LSD e' stata la droga che ha cambiato la cultura americana degli anni '60 e '70, usata dagli aautori della Beat Generation e dai musicisti della scena rock, che danno vita alla rivoluzione psichedelica. Nel 1967 viene messa al bando. 30-04-2008 Gb. Governo: droga e gravidanze nuovi criteri per giudicare singole scuole Non solo rendimento degli allievi: le scuole britanniche potranno essere giudicate dall'Ofsted (Organismo preposto alla valutazione delle scuole, ndr) anche in base ai casi di gravidanza e obesità registrati tra gli studenti e ai loro problemi con droga e criminalità. E' quanto rivela oggi il Guardian, precisando che l'iniziativa rientra nel Piano per i bambini presentato a dicembre dal ministro per l'Istruzione Ed Balls, volto a rafforzare la campagna 'Every child matter', avviata fin dal 2004 dal governo di Londra, per garantire salute, sicurezza, divertimento e rendimento scolastico ai ragazzi. Secondo il nuovo piano messo a punto dal Dipartimento per i bambini, le scuole e le famiglie, intitolato 'Indicatori del contributo delle scuole per il benessere degli studenti', gli ispettori dell'Ofsted dovranno tener conto di 18 nuovi parametri nel loro giudizio sulle scuole, dai casi di bullismo a quelli di abbandono, fino a quello che succede ai ragazzi una volta usciti da scuola. Tuttavia, la proposta è stata bollata coma una "pazzia" da parte degli insegnanti del Regno Unito, che accusano il governo di voler affidare alle scuole il compito di risolvere problemi sociali su cui non possono avere il controllo. Il Regno Unito ha il più alto tasso d'Europa di casi di gravidanza tra le teenager, il più alto d'Europa, e registra un forte consumo di droga tra gli adolescenti. Una ricerca condotta lo scorso anno in Inghilterra tra 115.000 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni ha rivelato che uno su sette ha fatto uso di stupefacenti. 30-04-2008 Usa. 'Poliziotto' della serie tv Csi arrestato per possesso di droga L'attore Gary Dourdan, che recita nella fortunata serie tv "Csi", è stato arrestato con l'accusa di possesso di cocaina, eroina e altre sostanze stupefacenti. Lo ha detto la polizia. Dourdan, 41 anni, è stato fermato dalla polizia nella località di villeggiatura di Palm Springs, a est di Los Angeles, dopo essere stato trovato addormentato in un'auto lunedì, poco prima dell'alba, secondo quanto ha detto la polizia in un comunicato. L'auto era parcheggiata sul lato sbagliato della strada con la luce dell'abitacolo accesa e Dourdan era parso disorientato e "probabilmente sotto l'influenza di alcol e/o sostanze stupefacenti" quando è stato avvicinato da un funzionario della polizia. Il funzionario ha trovato sostanze che si ritiene siano cocaina, eroina, ecstasy e altre sostanze stupefacenti, secondo quanto detto dalla polizia. Dourdan è stato arrestato per possesso di narcotici e di sostanze stupefacenti pericolose e messo in carcere per circa cinque ore prima di essere rilasciato dietro il pagamento di una cauzione da 5.000 dollari. (Reuters) 30-04-2008 Uruguay. Adesione allla marcia per "liberare" la marjiuana L'Uruguay aderisce alla marcia mondiale per la legalizzazione della marijuana con festeggiamenti, gruppi musicali e fiere artigiane, che il 3 maggio dovrebbero riunire seimila persone in un parco nei pressi di Montevideo. "Ci unisce la rivendicazione dell'autocoltivazione della cannabis poiche' crediamo che nella legge attuale ci sia un vuoto, posto che in Uruguay si puo' consumare marijuana ma non c'e' modo di accedervi senza cadere nel traffico; i mezzi per ottenerla per ora sono fuorilegge", ha detto all'Ansa Francesca Casariego del Movimiento por la Liberacion del Cannabis. L'autocoltivazione "e' il modo migliore per ottenere la sostanza senza cadere nei circuiti clandestini del narcotraffico", ha aggiunto. Sabato prossimo, il Movimento per la Liberazione, che si e' costituito l'anno scorso tra varie organizzazioni sociali e politiche come la Joventud Socialista, si aggiungera' alle oltre duecento citta' del mondo per reclamare la legalizzazione della marijuana. Un anno fa, lo stesso evento vide la partecipazione di seimila persone, cifra che gli organizzatori si augurano di ripetere o superare. La giornata iniziera' alle 14 ora locale e proseguira' fino alle 22 tra canti balli e suoni. La normativa vigente, approvata negli anni della dittatura (1973-85) e leggermente modificata nel 1988, consente il consumo e il possesso per uso personale. Il Movimento pro liberazione della cannabis si batte per una nuova legge sulle droghe che garantisca il libero accesso alla marijuana, ne regolamenti produzione e distribuzione, e sollecita un dibattito nazionale su questo tema. Considerata la "piu' legale" delle droghe illegali, la marijuana e' tra le sostanze piu' consumate: riguarda oltre il 4% della popolazione mondiale, secondo dati ONU. 01-05-2008 Usa. Studio dell'Esercito: i migliori soldati hanno avuto problemi con la droga I soldati americani che entrano nell'esercito con storie di cattiva condotta alle spalle tipo droga o crimine sono promossi di grado piu' velocemente e portano a casa piu' stellette e medaglie al valore dei commilitoni dal passato 'pulito'. E' quanto rilevato da uno studio interno all'esercito Usa realizzato tra il 2003 e il 2006 e mai reso finora di pubblico dominio. I soldati migliori sono quelli che entrano nei ranghi dell'esercito con deroghe speciali a causa di reati di diverso valore precedentemente commessi: dallo spaccio di droga a semplici infrazioni del codice stradale. I 'bad boy', dice la ricerca, fanno piu' assenze ingiustificate rispetto agli altri (le cosiddette AWOL in gergo militare Usa) e finiscono piu' frequentemente di fronte alla corte marziale (1% contro lo 0,7 dei 'bravi'), ma sono i soldati che fanno piu' rapidamente carriera. La media per la promozione al grado di sergente e' di 35 mesi contro i 39 degli arruolati in deroga. Inoltre, i 'cattivi' restano piu' a lungo nell'esercito rispetto ai compagni bravi. La questione dell'arruolamento di chi ha la fedina penale sporca e' controversa: negli ultimi anni, sia l'Esercito che il corpo dei Marines hanno fatto incetta di reclute dal passato criminale per sopperire alla crescente mancanza di nuovi soldati. Nei tre anni della ricerca 276.231 reclute sono entrate a far parte dell'esercito: di questi, circa 18 mila con esoneri speciali. 01-05-2008 Gb. Anche la Polizia dice no a punizioni piu' severe per possesso di marijuana Il governo britannico intende considerare la cannabis una droga pericolosa, passandola alla categoria "b"; ma i vertici della polizia, afferma oggi The Guardian, non intendono modificare le procedure che adottano attualmente nei confronti di chi detiene questa droga per consumo personale. Nel 2004, la cannabis era stata 'declassata' a droga di tipo C, la stessa categoria dei tranquillanti. L'esecutivo di Gordon Brown ha dichiarato che intende riportarla alla categoria 'b' che fu creata nel 1971 appositamente come stadio intermedio fra le droghe "leggere" e quelle "pesanti" come l'eroina (categoria 'a'). Attualmente, chi viene trovato in possesso di cannabis per consumo personale si vede confiscare la droga e riceve un "avvertimento" ma non viene portato in commissariato. L'Associazione dei Dirigenti di Polizia (Acpo) ha confermato ieri al Guardian che intende continuare con questa prassi. Il Guardian cita diverse voci contrarie alla riforma, fra cui quella di Roger Howard, già consulente del governo e ora presidente della UK Drug Policy Commission, organo indipendente che studia le strategie in materia di lotta agli stupefacenti. Secondo Howard "al passaggio della cannabis in classe 'b' non corrisponderanno nuovi poteri o nuove risorse per la polizia". A suo parere, la decisione non manderà poi nessun "messaggio" utile ai giovanissimi: nei 4 anni in cui la cannabis è stata in classe 'c', afferma Howard, il numero di ragazzini in età scolare che vogliono provare lo spinello si è dimezzato. Leggi anche: Gb. Gordon Brown contro i suoi esperti: maggiori sanzioni per chi consuma cannabis Gb. Consumo diminuito del 21% dopo declassificazione cannabis 03-05-2008 Italia. Bologna. Tre universitari arrestati: coltivavano otto piantine di marijuana Una piccola serra per coltivare piante di marijuana e' stata scoperta dai carabinieri nell'appartamento condiviso a Bologna da tre studenti universitari, che sono stati arrestati. Il blitz dei militari della Compagnia Bologna Centro e' scattato, al termine di alcune indagini, in un'abitazione nei pressi di Piazza Aldrovandi, in pieno centro storico, e ha portato al sequestro di otto piante di cannabis, oltre a varie foglie in corso di essicazione, custodite in contenitori per alimenti, e a 22 semi della stessa pianta. Sequestrati anche alcuni ventilatori e le lampade del sistema d'illuminazione allestito nel ripostiglio adibito a serra, per fare crescere al meglio le piantine. In manette, per coltivazione e detenzione di stupefacenti, sono finiti due giovani di Aosta, S.C. e C.J., di 22 e 23 anni, e la ventiduenne M.P., di Ivrea (Torino), tutti studenti e incensurati. I militari hanno inoltre denunciato a piede libero, per gli stessi reati, un'altra studentessa, di origine svizzera, ospitata da alcune settimane nell'appartamento. I giovani sono scomparsi davanti al giudice monocratico Liviana Gobbi che ha convalida l'arresto e disposto gli arresti domiciliari a casa del padre di uno degli studenti, ad Aosta, l'unico che era stato avvisato dal figlio. Il processo e' stato fissato per il 22 maggio. I ragazzi, che sono difesi dall'avv.Stella Pancari, al giudice hanno spiegato di essere accomunati da un vizio, quello di fumare la marijuana, 'comune a sei milioni di italiani e a 200 milioni di presone nel mondo'. Un vizio - hanno aggiunto - che ha aspetti negativi, come quello di essere illegale e di essere costoso, e le piante sono state coltivate anche per non alimentare un mercato illegale e acquistare per strada sostanze di cui non si sa il contenuto. Gli studenti hanno anche spiegato di volere evitare col loro comportamento futuro di passare un'altra esperienza traumatica come quelle dell'arresto e di tre giorni passati in celle di sicurezza. Il difensore ha anche prodotto i libretti universitari dei tre, tutti prossimi alla laurea, che attestano un buon rendimento negli studi. 03-05-2008 Italia. Carlucci (Pdl) chiede programma Rai contro le droghe condotto da Muccioli Gabriella Carlucci (Pdl) accoglie e rilancia un'idea di Andrea Muccioli, responsabile della Comunita' di San Patrignano, preannunciando che chiedera' al nuovo Governo di impegnarsi con un' azione di sensibilizzazione verso la Rai: Secondo la Carlucci il tema delle tossicodipendenze e' cosi' delicato e strategico che la tv di Stato dovra' dedicare una trasmissione, a cadenza almeno mensile, in prima serata, dedicata alla sensibilizzazione preventiva. "Come ha sostenuto giustamente Muccioli, uno spot contro la droga, da solo, non serve a nulla e' assurdo che le spese dello Stato per campagne di prevenzione vengano destinate a pagare piu' la creativita' delle agenzie pubblicitarie che l'acquisto di spazi sui media". "Senza trascurare l'impegno che debbono mettere in atto anche le tv private. Mediaset gia' fa qualcosa attraverso le campagne di promozione sociale, deve essere anzitutto la Rai a dedicare, in prime-time, una trasmissione ad hoc, contro l'uso di droghe e l'abuso di alcool, fenomeni sempre piu' diffusi tra i giovani". "Una trasmissione che veda coinvolti star del sistema dello spettacolo, da Fiorello a Albanese, per esempio che, in modo diretto e divulgativo, simpatico e non pedagogico, spieghino, con crudezza, i rischi dell'assunzione di droghe, e soprattutto di quanto anche le droghe leggere possano essere l'apripista di dipendenze ancora piu' gravi e letali". "Il messaggio deve essere forte, radicale, senza infingimenti e prudenze da prima serata soft. Il titolo potrebbe essere proprio 'Drugs Off', sintetico ed efficace, come il sito internet che la Comunita' di San Patrignano ha costruito, e che appare un modello assolutamente efficace". "Credo che una coproduzione tra la Rai e la Comunita' di San Patrignano sarebbe una soluzione ideale, unendo l'enorme potenziale comunicazionale della tv pubblica e la lunga esperienza sul campo maturata da Muccioli". 03-05-2008 Usa. Evasa dopo una condanna per droga, mamma modello finisce in carcere 22 anni dopo Per 22 anni è stata una insospettabile madre di tre figli che viveva in un quartiere esclusivo di Del Mar, in California. Nessuno avrebbe immaginato che questa signora elegante era in realtà una fuggitiva, evasa da un carcere di Detroit nel 1976 dopo una condanna per spaccio di droga. Susan LeFevre era riuscita a ricrearsi una vita: aveva cambiato il nome in Maria Walsh, si era trasferita in California, si era sposata ed era diventata mamma. Ma il passato è tornato a bussarle alla porta pochi giorni fa quando gli agenti della polizia, a seguito di una segnalazione anonima, sono andati ad arrestarla. "Sapevo che sarebbe successo prima o poi" ha detto la donna in un'intervista sull'emittente Cnn, rilasciata dal carcere di San Diego dove ora è detenuta. "Ho vissuto ogni giorno con la consapevolezza che potesse essere l'ultimo in libertà" ha aggiunto. L'arresto è tuttavia stato uno shock dal momento che nessuno nella sua nuova famiglia era al corrente di quanto accaduto 20 anni prima. Ora la donna dovrà andare incontro ad un altro processo e scontare la nuova condanna. Il suo avvocato ha chiesto clemenza: "E' stata una buona moglie e madre ed una persona rispettata nella comunità" ha detto. 04-05-2008 Italia. Roma. Dedicata ad Aldo Bianzino l'ottava edizione della Million Marijuana March E' stata dedicata ad Aldo Bianzino (il falegname quarantenne umbro arrestato lo scorso inverno perche' aveva piante di marijuana nel suo casolare e morto in carcere il giorno dopo) l'ottava edizione della Million marijuana march, che alle 16 e' partita da piazza della Repubblica a Roma. La marcia fa parte di un'iniziativa mondiale che, partita dalle poche decine di citta' del 1999, coinvolge ormai piu' di 220 citta' su tre punti rivendicativi: fine delle persecuzioni per i consumatori; diritto all'uso terapeutico della Cannabis per i pazienti; diritto a coltivare liberamente una pianta che e' parte del patrimonio botanico del pianeta. "Quest'anno la dedicheremo ad Aldo Bianzino -afferma Alberto Sciolari, uno degli organizzatori- perche' la sua vicenda e' davvero inquietante: lo arrestarono nel suo casolare in campagna perche' aveva qualche pianta di marijuana e il giorno dopo mori' in cella. Dissero che si trattava di un malore, ma dall'autopsia risulto' la frattura di alcune costole e danni al fegato, come se avesse subito un pestaggio fatto ad arte per non lasciare tracce evidenti". Un pensiero Sciolari lo rivolge pero' anche al nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno: "Ora ci si puo' aspettare di tutto, perche' in teoria,a differenza di Veltroni che aveva cercato di mantenere una pace sociale, Alemanno potrebbe decidere di far applicare rigorosamente la legge Fini-Giovanardi, usandola come grimaldello. Da parte nostra cercheremo di mantenere dei paletti, soprattutto sul diritto dei malati a curarsi con la cannabis, perche' se il peggio inizia poi non si ferma piu'". (Dire) 05-05-2008 Italia. Costituita l'Associazione Radicale Antiproibizionisti Ieri, al termine dei lavori dell'Assemblea dei Mille, presso il Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme, si e' costituita l'Ara, Associazione Radicale Antiproibizionisti. Claudia Sterzi, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Responsabile dell'ARA, aveva annunciato l'iniziativa nel corso del suo intervento a Chianciano: 'Una forza politica laica, liberale, socialista e radicale non puo' e non deve aspettare a dare una risposta sensata a milioni di consumatori per lo piu' innocenti; la risposta, dopo anni di esperimenti desolanti di proibizionismo non puo' essere altra che riprendere e rilanciare la battaglia antiproibizionista radicale, dando sostegno alle altre forze antiproibizioniste che non hanno ancora trovato sponde nei loro uomini politici'. 'Cogliamo l'occasione dell'Assemblea dei Mille per lanciare l'iniziativa di una forte associazione antiproibizionista che continui a rifornire il dibattito politico di informazione, di analisi, di ricerca sul fenomeno dell'assunzione di sostanze psicotrope lecite ed illecite', ha dichiarato Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani aggiungendo che 'noi radicali continueremo a portare avanti la lotta contro la criminalita' politica e degli spacciatori, con gli strumenti della nonviolenza e della disobbedienza civile". Qui l'audio dell'assemblea costituente: http://www.radioradicale.it/scheda/253109/assemblea-costituente-dellassociazione-radicale-antiproibizionisti 05-05-2008 Italia. A Cava de' Tirreni studenti delle scuole elementari sniffati dai pitbull antidroga Il loro lavoro iniziera' stamani, alle ore 8.15 in punto. Jonny, Kim e Diana, i 'cani poliziotto', voluti dal Comune di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, debutteranno davanti alla scuola elementare 'Mazzini'. Obiettivo? Scovare pusher e malviventi insieme ai vigili urbani. E tutti quei cittadini che pensano che razze come i pitbull sono esclusivamente pericolose, oggi forse dovranno ricredersi perche' saranno difesi proprio da un pitbull. Si tratta di Diana, la lady tra i tre i cani poliziotto che ieri, in vista del debutto, ha perfino ricevuto un mazzo di fiori. Contro di lei, fino a poco tempo fa, in parecchi si sono schierati. La sua storia inizia dal comando dei Vigili urbani di Cava, comune di poco piu' di 50mila abitanti: e' li' che arriva quasi appena nata, regalata proprio dall'ideatore dell'iniziativa, l'assessore comunale alla Sicurezza, Alfonso Senatore, un passato nel Msi ed oggi Udeur. 'Tutti continuavano a dirmi che avrebbe creato solo problemi, che era cattiva e pericolosa - racconta l'assessore - Io, invece, sin da allora ho pensato ad un'unita' cinofila'. E dall'idea e' passato ai fatti, in una giunta di centrosinistra, e all'addestramento di Diana e di due pastori tedeschi. Una squadra che avra' compiti ben precisi: Kim, detto 'il bello' perche' nipote di un campione internazionale, affianchera' i vigili urbani; Johnny, detto 'il secchione' sara' affidato alla Protezione Civile; mentre Diana, detta 'la buona', sara' con le pattuglie dei Rangers, corpo di volontari che prende ordini dalla polizia municipale. In tanti, oggi, racconta l'assessore, lo hanno chiamato per congratularsi; anche il sindaco della vicina Salerno, Vincenzo De Luca, che due anni fa diede i manganelli ai vigili. E, in tanti, l'idea dei cani vogliono importarla. 'Il nostro obiettivo e' quello di prevenire, non ci illudiamo che la sicurezza si tutela cosi', ma siamo convinti che cani addestrati come i nostri, possono capire prima di noi se qualcuno e' in possesso di droga, possono inseguire piu' velocemente un malvivente, possono difendere i nostri vigili'. I cani poliziotto, se l'idea funzionera' e ci saranno le condizioni, a detta del sindaco di Cava dei Tirreni, Luigi Gravagnuolo, potranno anche aumentare. Del resto, a Cava, la sicurezza sembra essere una parola d'ordine: anche se la criminalita', dicono tutti, non e' di casa, si fa di tutto per evitare che possa radicarsi. E, quindi, l'assessore alla Sicurezza ha dotato, gia' da qualche anno, i vigili di manganelli ed e' pronto anche ad adottare lo spray anti aggressione. Intanto nella piccola cittadina tutti sembrano contenti dell'arrivo dei tre 'agenti speciali'. Lo sono i cittadini e i commercianti: tutti dicono di sentirsi 'piu' sicuri'. 'Nei prossimi mesi inviteremo a Cava tutti i migliori cani addestrati d'Italia e speriamo anche di specializzare i nostri cani. Il mio sogno? Che uno di questi cani possa farci arrestare uno spacciatore, cosi' coloro che all'inizio ci hanno ostacolato capiranno la validita' della nostra iniziativa'. 05-05-2008 Messico. Guerrero. Bollettino di guerra alla droga: 20 morti nel fine settimana Il Messico sta vivendo una recrudescenza delle violenze legate al crimine organizzato, segnata questo fine settimana dalla morte di venti persone: sedici nello stato di Guerrero e quattro poliziotti federali nello stato di Sinaloa. Lo hanno riferito le autorità messicane. L'attacco più violento è avvenuto ieri mattina nella località di Petlalan (stato di Guerrero) dove circa sessanta criminali armati di AK-47 hanno ucciso nove persone e ne hanno ferite gravemente altri sei in un'azienda agricola che appartiene a uno dei dirigenti degli allevatori locali. Quest'ultimo, che era stato bersaglio ieri di un tentato omicidio mentre usciva da un albergo della città di Iguala, non figura fra le vittime. Due responsabili della polizia federale sono stati assassinati questa settimana nella capitale messicana e altri due poliziotti comunali a Sinaloa, secondo il quotidiano Universal. "Questa reazione del crimine organizzato testimonia la lotta sistematica condotta dallo stato messicano", ha commentato il ministro della sicurezza pubblica, Genaro Garcia Luna, in occasione di un omaggio ai poliziotti caduti sotto i proiettili dei killer dei cartelli della droga. Il governo del presidente Felipe Calderon ha dispiegato 36mila soldati e migliaia di poliziotti negli stati in cui operano i cartelli, in particolare Sinaloa, roccaforte di Joaquin "El Chapo" Guzman evaso da un carcere di massima sicurezza nel 2001. Il 2 maggio, soldati e poliziotti hanno arrestato nello stato di Sinaloa tredici killer a libro paga del cartello e hanno sequestrato armi e 379mila dollari. A Iguala, nello stato di Guerrero, sette persone sono state uccise e altre otto ferite in un attacco di un commando di otto persone. Dall'inizio dell'anno, in Messico ci sono stati più di 1.100 omicidi legati al crimine organizzato. 05-05-2008 Brasile vieta marcia antiproibizionista: e' apologia d'uso Manifestare per la liberalizzazione della marijuana è "apologia di uso". Per questo motivo alcuni tribunali del Paese, tra cui quelli di San Paolo e Rio de Janeiro, hanno vietato le manifestazioni anti-proibizioniste programmate per ieri. Il no della giustizia è giunto due sere fa per volontà del pubblico ministero dello Stato. La manifestazione era programmata in dieci capitali, tra cui Brasilia, Belo Horizonte, ma è stata concessa solo in una, Recife. Secondo gli organizzatori il divieto non si spiega. "Ho difficoltà a capire il concetto di apologia di uso", chiarisce Renato Cinco, sociologo, uno degli organizzatori della marcia pro-marjiuana. "Dall'inizio della divulgazione dell'evento, ci siamo preoccupati di sottolineare che difendiamo la discussione sulla legalizzazione delle droghe, e non l'uso. Se il Brasile è un Paese nel quale non si può discutere la questione, diventa difficile credere che si sia in una democrazia". Per contro, il deputato federale Marcelo Itagiba, del PMDB (Partito del Movimento Democratico Brasiliano, ex-segretario per la sicurezza dello Stato di Rio), responsabile del ricorso che ha bloccato la manifestazione di Rio, "non si tratta di censura a un dibattito pure necessario, ma il dibattito deve essere fatto nelle sedi opportune, in ambito accademico e nelle sedi legislative, e non nella pubblica piazza". Nei giorni scorsi, prima che arrivasse la decisione giudiziaria di impedire la manifestazione, la Polizia Militare di Rio aveva annunciato "specifica vigilanza" dell'evento, programmato sulla spiaggia di Copacabana. La polizia aveva annunciato arresti in flagrante nel caso si fossero verificati comportamenti contro la legge. Alla manifestazione potevano partecipare solo i maggiori di diciotto anni. Stamattina si è svolta regolarmente la contro-manifestazione già programmata, chiamata "Rio in difesa della famiglia": circa 200 persone hanno sfilato contro l'uso della droga alla quale hanno partecipato famiglie e bambini. Il movimento anti-proibizionista, chiamato "Marcha da maconha" (come si chiama la marijuana in Brasile), è nato a Rio nel 2002 e si è diffuso anche nelle altre città. 05-05-2008 Austria. Vorarlberg. Amann: proibire la cannabis favorisce la mafia "Non e' che diventeremo tutti degli spinellati. Si tratta invece di affermare che la repressione e' una politica fallimentare, in quanto attenta ai diritti dei cittadini, e costa soldi alla collettivita' senza portare ai risultati auspicati". A parlare e' Bernhard Amann, portavoce dell'Iniziativa popolare "Legalize! Oesterreich", che promuove l'equiparazione della cannabis alle droghe legali quali alcol e nicotina. L'anno scorso in Austria sono stati segnalati 25.000 reati collegati alla marijuana e la spesa per perseguire questo genere d'infrazione penale ammonta a 120 milioni d'euro l'anno. "Piu' del doppio della somma disponibile per le terapie". Se ci fosse la distribuzione controllata dello Stato si toglierebbe acqua al mulino del mercato nero, mentre con la situazione normativa attuale si favorisce solo la mafia della droga. 05-05-2008 Usa. New Hampshire. Senato boccia la decriminalizzazione del possesso di marijuana Voto contrario, unanime, del Senato sulla legge per la decriminalizzazione del possesso di minime quantita' di marijuana. La proposta di legge intendeva rendere il possesso di un massimo di 1,25 once (poco piu' di 35 grammi) di marijuana una infrazione punibile con una multa di 200 dollari, invece di un reato punibile con un anno di carcere e con una multa fino a 2.500 dollari. La House ha, al contrario, aveva approvato il disegno di legge. 05-05-2008 Studio: legame fra marijuana e psicosi e' minimo Pubblicati sulla rivista scientifica Human Psychopharmacology i risultati di una ricerca secondo cui "e' minimo il legame tra la cannabis e i casi di psicosi o schizofrenia". I fumatori di cannabis, sottoposti al questionario sul livello di schizofrenia dei consumatori di droghe (Schizotypal Personality Questionnaire), hanno fatto registrare un livello simile a quello dei consumatori di droghe legali, mentre il risultato piu' alto e' stato raggiunto dai consumatori di cannabis, di cocaina ed ecstasy. Questa ricerca si contrappone a quelle che invece dichiarano una forte connessione tra la sostanza e il rischio di psicosi. "La nostra ricerca ha studiato gli effetti di nove droghe, sopratutto stimolanti che intaccano i neurotrasmettitori del cervello che sono strettamente connessi alle psicosi", ha dichiarato Mitch Earleywine, co-autore della ricerca e membro nella Norml (Associazione per la legalizzazione della marijuana). Una ricerca condotta nel 2006 in Inghilterra dal Consiglio sulle droghe (ACMD) rivelo' che "per le prove disponibili, il rischio di soffrire di schizofrenia per il consumo di cannabis e' pari all'1%". Earleywine sottolinea quel risultato, dichiarando: "Per me, la cannabis puo' avere un ruolo nelle psicosi nei casi di soggetti con predisposizione genetica e che inizino il consumo in eta' molto giovane". 05-05-2008 Spagna. Oss. europeo sulle droghe: l'informazione allarmistica puo' indurre al consumo E se le campagne per evitare il consumo di droghe tra i giovani non fossero efficaci? E se l'informazione sui loro effetti fosse controproducente e inducesse al consumo? Gregori Burkhart, responsabile dell'Area di Prevenzione dell'Osservatorio Europeo sulle droghe, intervistato dal quotidiano spagnolo La Nueva España risponde perentorio: "Il mero provvedimento d'informare gli alunni e' inefficace. Nessuno cambia il proprio comportamento solo per essere stato informato". Anzi, l'informazione puo' essere negativa se si riferisce solo al consumo e ai suoi effetti, e se lo si fa in modo allarmistico. Si rischia di suscitare curiosita' morbose e d'indurre al consumo proprio i ragazzi che non ci pensavano affatto. A questo proposito ha citato Cipro, dove e' proibito parlare di droga senza un'esplicita autorizzazione, proprio per non suscitare interesse. Burkhart, che partecipa al V Congresso Internazionale di Psicologia ed Educazione in corso a Oviedo, ha affermato che i dati sul consumo spesso danno una percezione sbagliata giacche' normalmente si riferiscono a dati di consumo saltuario, e quindi le cifre sono piu' alte di quelle reali, cio' che ha un effetto negativo sulla prevenzione. Succede infatti che "i minorenni, spesso sovrastimino il consumo dei loro coetanei, e pensino che se tutti lo fanno, loro sono strani, quando in realta', il 90% di una classe normalmente non consuma". Cita un'eccellente campagna olandese imperniata sul messaggio:"Tu non consumi, nemmeno l'80% lo fa". L'Europa, il cui piano antidroga 2005-2008 sara' valutato prossimamente, non ha fatto un grande sforzo, secondo Burkhart, per evitare campagne inefficaci. La Spagna e' stata esemplare in questo senso, ma dovrebbe estenderle a tutte le Comunita'. "Un buon programma non insiste tanto sulle sostanze, bensi' sui comportamenti", spiega. "E se e' ben fatto, e' efficace". Consiglia di condurre una "prevenzione selettiva per gruppi o individui particolarmente vulnerabili", che possono facilmente arrivare a picchi alti di consumo una volta iniziato. In quanto ai piani contro alcol e tabacco, benche' abbiano un effetto a lungo termine, "il solo fatto di ritardare l'eta' di inizio del consumo e' gia' positivo: il cervello sara' piu' stabile e anche la persona". Riguardo alla Spagna, l'esperto ricorda che e' al primo posto nell'Ue per consumo di cannabis -molto legato al tabacco- insieme a Italia e Gran Bretagna. Ed e' il Paese dove il "consumo di sostanze come l'alcol e' il meno regolamentato e la cui legge contro il tabacco e' confusa e permissiva". Rispetto al fenomeno bing drinking, ossia l'assunzione d'alcol in grandi quantita', cosi' come l'uso di droghe sintetiche, Burkhart li associa all'industria del tempo libero. "Si tratta di epidemie industriali", commenta. Tuttavia, altri Stati s'impongono con norme di polizia o ambientali, incluse iniziative positive come quella di favorire i trasporti pubblici notturni dalle zone del divertimento. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con c