AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2006-19 del 1 Ottobre 2006 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriali -1- Telecom: chi si preoccupa degli utenti? -2- The Wall http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=201 - Le petizioni dell'Aduc - Notizie Telex http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=2&ed=201 - News dall'Europa e dall'Italia http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=1&ed=201 - Le iniziative nella seconda quindicina di settembre http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=201 - La scheda. LA COMPRAVENDITA IMMOBILIARE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=156425 - La pulce nell'orecchio. BOLLETTE. OVVERO: QUANDO LA DIFFIDENZA E' NECESSARIA http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Passaggio in Oriente. I re ed i premier alla Paperon de Paperoni… http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Eutanasia. Il caso Welby e il diritto italiano http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, e un sito per i diritti degli immigrati in Italia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione ------------------------------------------- EDITORIALI -1- Telecom: chi si preoccupa degli utenti? -2- The Wall -1- Telecom Italia: chi si preoccupa degli utenti? Telecom Italia e' nella bufera da molte settimane, ormai. Da molti punti di vista: giudiziario (indagini della magistratura sulle intercettazioni illegali); politico (il Governo ha interferito negli affari di una societa' privata?); finanziario (c'e' la fara' a reggere il peso del debito di oltre 40 miliardi di euro?); societario (vendera' Tim? sara' scorporata la rete?). Commentatori, politici, autorita' varie e addetti ai lavori finiscono inevitabilmente per concentrarsi sui retroscena: chi c'e' dietro questa storia? Chi ne trarra' vantaggio? E tutto diventa una sorta di giallo giornalistico-politico gia' visto in decine di altri casi-scandali. Un esercizio inutile e dannoso. Perche' non si sapra' mai quello che e' accaduto, persisteranno per anni diverse versioni; finisce per diventare un dibattito incomprensibile per i cittadini (sono cose da potenti, ecc.); e poi perche' viene distolta l'attenzione da questa semplice domanda: qual e' l'utilita' della societa' per la clientela. Perche' Telecom Italia deve continuare a godere di privilegi, visto che riesce a fare “business” con modalita' che rasentano la truffa? Rifacciamo l'elenco della spesa: attivazioni di servizi non richiesti; tempi biblici per l'attivazione di servizi richiesti; l'eterna piaga dei dialer; una rete commerciale fuori controllo. Questo dovrebbero chiarire i capi di Telecom Italia, le Authority e, nei limiti delle sue competenze, il Governo. Avendo quotidianamente riscontri dell'inefficienza truffaldina dell'ex monopolista, abbiamo sperato ad ogni piano di ristrutturazione (il penultimo riguardava l'incorporazione di Tim nella pancia di Telecom Italia) “va be' con quest'ultima furbata finanziaria rimette a posto i conti e finalmente iniziera' a vendere servizi in modo pulito, rispettando le regole della concorrenza, ecc.”. Confessiamo la nostra ingenuita'. Cosa succedera' ora? Il futuro della compagnia non dipende dalla capacita' della stessa a soddisfare la clientela, ma da un procedimento giudiziario, dalle decisioni delle Autorithy, dalla politica e dalla capacita' della dirigenza a porre rimedio alla pesante situazione debitoria in tempi brevi. A questo proposito, la rapidita' degli interventi sara' determinante. Infatti, prima o poi i finanziamenti ottenuti andranno a scadenza e, se sara' necessario, il loro rinnovo sara' sicuramente a tassi di interesse piu' onerosi. E questo, cheche' ne dica Guido Rossi (il nuovo presidente Telecom Italia) potrebbe compromettere seriamente l'equilibrio economico del gruppo. Vi immaginate cosa potrebbe accadere ai piccoli azionisti della societa' in questo caso? Facciamo gli scongiuri. Nell'immediato verra' trovata una soluzione “temporanea” che preservera' l'italianita' della compagnia, lasciando immutata la percezione per la clientela di aver a che fare con un gestore telefonico inaffidabile (sempre piu' ben imitato dai concorrenti). Insomma si mettera' una toppa all'emergenza, l'ennesima. Intanto non sono poche le persone che rinunciano ad avere un telefono fisso a casa, e questo e' desolante. Domenico Murrone -2- The Wall In primis, nel mondo, fu la Muraglia cinese. Il piu' famoso in Occidente era quello di Berlino. Ma ce n'erano anche altri meno noti, come quello di Gorizia (anche se questo era una rete). Sono i muri che sono stati eretti per impedire il passaggio senza controllo di persone e merci. Ma poi qualcosa ha cominciato a cambiare. La Muraglia in Cina e' un bellissimo reperto storico che milioni di turisti godono. Berlino e Gorizia sono crollati in due momenti storici di grande portata: la riunificazione della Germania e l'ingresso della Slovenia nella Unione Europea. Finiti i muri? No. Ce ne sono stati tanti altri. I piu' famosi tra i recenti sono quello di Gaza in Israele, Melilla (l'enclave spagnola in Marocco) e Padova. Poi la notizia, nei giorni scorsi, della costruzione di un muro tra Iraq e Arabia Saudita perche' cosi' i sauditi impedirebbero le infiltrazioni di terroristi. Ora si va verso la costruzione (per ora e' stato votato dal Senato: 80 contro 19) del muro sul confine tra Mexico e Usa: 11 mila chilometri per impedire l'ingresso degli immigrati clandestini, ma che significa anche, per esempio, blocco dei trafficanti di droghe illegali. Senza nessuna battuta, visto che, per esempio, gli Usa hanno problemi con l'import di farmaci dal Canada, e sempre da li' temono il facile ingresso di terroristi che in questo Paese entrano piu' facilmente che non negli Usa, non ci sarebbe da stupirsi piu' di tanto se altrettanto muro fosse eretto su quel confine. Un'altra possibilita', geograficamente piu' vicina, e' del nostro Governo: visto che con l'aumento delle tasse previsto per la prossima legge finanziaria e' prevedibile che proprio coloro che si vorrebbe maggiormente colpire (i ricchi) riprenderanno a mandare clandestinamente all'estero i loro capitali, e visto che tra i metodi non e' escluso che ci possano ancora essere i vecchi spalloni che fanno la spola tra le Alpi italiane e quelle svizzere, un muro tra l'Italia e la Confederazione Elvetica potrebbe essere preso in considerazione anche dal Governo di centro-sinistra (le barriere ideologiche per certe iniziative sono ormai crollate: non e' di centro-sinistra il Sindaco di Padova che ha eretto il muro anti-violenza e anti-spaccio?). E chissa' quanti altri muri stanno progettando nel mondo. Non abbiamo fatto una ricerca, ma crediamo che siano molti. Se continua cosi' ci ritroveremo tutti in tante belle stanze che arrederemo in maniera sempre piu' sofisticata (come si confa' alle stanze buone dei nostri appartamenti). Stanze per ora senza tetto, perche' dal cielo sembra sufficiente la difesa che oggi abbiamo, ma se sono tecnologicamente riusciti a coprire gli stadi, fra non molto sara' un gioco da ragazzi coprire anche quelle stanze che si chiamano Nazioni. Dal punto di vista ambientale e sociale, con questa logica non si e' molto distanti da quanto gia' avviene tra le nostre case, nei giardini, in tutto quello che confiniamo per impedire che altri non-titolati ne possano fruire. Sempre di confini stiamo parlando: che siano quelli della nostra proprieta' individuale o della proprieta' di tutta la Nazione, che differenza fa? Questa e' la logica che sovrintende a quanto sta accadendo e che sembra espandersi. L'immigrazione, la droga e il terrorismo sono dei problemi? La risposta, col muro, e': che restino tali e ben lontani da noi. Come con la prostituzione: ci da' fastidio? Mettiamo un cartello di divieto (e costruiamo magari un muro) e facciamo fare un po' di raid alla polizia, magari anche privata: poi la prostituzione se la beccheranno altri quartieri della medesima citta'. Ma cosa succede, una volta che abbiamo protetto le nostre citta' e le nostre Nazioni, li' dove invece abbiamo relegato, confinato immigrazione, droga, terroristi e prostituzione? Lo lasciamo immaginare a chi ci legge e, per quanto riguarda le nostre stanze/Nazioni, non ci sara' da stupirsi piu' di tanto se, quando riescono ad entrarvi faranno di tutto per distruggerle. E ci entreranno sicuramente perche' saranno chiamati da noi: chi raccoglie i pomodori e assiste i nostri anziani? Chi ci porta le droghe che vogliamo acquistare? Chi ci offre sesso a buon mercato e innovativo di cui difficilmente riusciamo farne a meno? Certamente entreranno contingentati e controllati, ma tra essi non potra' non esserci il terrorista che cerca il riscatto politico/religioso e noi siamo sempre di piu' il suo avversario. Mentre intorno ai muri delle nostre stanze l'assiepamento dei disgraziati sara' sempre piu' drammatico, regalando proseliti ai terroristi, oltre che morte, miseria e distruzione al di la' di questi muri, ad un livello tale che sara' impossibile si ritorca contro di noi, anche per le forme di Governo ostile alle nostre nazioni che si daranno per l'innato odio che il povero ha sempre verso colui che non e' tale. Noi, non solo crediamo che i muri non paghino, ma siamo convinti che siano molto piu' dannosi della loro non esistenza. Affrontare i problemi mettendoli sotto il tappeto come la polvere che non si vuole spazzare, non rende le nostre stanze senza polvere. Anzi. Le ricette non le abbiamo. Ma sappiamo che diverse cose non funzionano e vanno cambiate col loro perfetto contrario, si' da non subirle nella loro espressione casuale e governata dalla malavita, ma renderle governabili da sistemi democratici e liberali. Questo vale per l'immigrazione, vale per le droghe, vale per la prostituzione. Legalizzare crea legalita' ed emargina il malaffare e il terrorismo. Ripetiamo: non abbiamo ricette. Ma intuiamo che la tendenza possa essere questa e percio' abbiamo gia' messo nel nostro zaino il piccone per andare ad abbattere gli attuali e i futuri muri, cosi' come abbiamo fatto con quelli del passato. Vincenzo Donvito ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- NOTIZIE TELEX ITALIA / Gli italiani con problemi di linea sono cresciuti del 25% Su 58 milioni di abitanti si contano quasi 17 milioni di persone sovrappeso. A cui si devono aggiungere altri 5 milioni di obesi, il 9% della popolazione. I “grassi” in Italia sono aumentati del 25% in soli 5 anni. Il fenomeno piu' preoccupante e' al Sud: meta' popolazione ha chili di troppo. La causa e' banalmente di una dieta troppo ricca e di un'attivita' fisica ridotta. I dati sono dell'Associazione dietetica e nutrizione clinica. SVIZZERA / L'eutanasia ammessa in una clinica universitaria I medici di Exit (organizzazione di sostegno al suicidio) potranno agire anche all'interno della clinica universitaria di Ginevra (Hug). Il 14 settembre, il consiglio d'amministrazione dell'ospedale ha infatti deciso d'autorizzare il loro intervento, ma solo nei casi in cui il paziente sia vicino a morire e non possa piu' tornare a casa, sia in grado d'intendere e volere, sia capace di prendere una decisione convinta. U.E. / Fiat guadagna posizioni in un mercato calante Doppia frenata per il mercato europeo dell'auto: una flessione del 4,5% a luglio e un calo dell'1,4% ad agosto hanno ridimensionato il margine positivo (piu' 1,3%) che era stato accumulato nel primo semestre rispetto al 2005. Nonostante il calo generale il gruppo Fiat ha incrementato le vendite del 18,1% dall'inizio dell'anno, portando la sua quota di mercato dal 6,5% al 7,6%. Al primo posto rimane Volkswagen con il 20%. EUROPA / Salgono a 54 i britannici recatisi in Svizzera per il suicidio assistito Nelle ultime sei settimane, altri quattro britannici hanno fatto ricorso al suicidio assistito in una clinica svizzera. Lo ha rivelato "Dignity in Dying", il gruppo che difende il diritto di scelta del paziente a porre fine alla propria vita. I nuovi decessi, che si aggiungono ai cinquanta precedenti, rafforzano la necessita' di una legge sul suicidio assistito anche in Gran Bretagna, sostiene l'associazione. ITALIA / Pubblicita' e professionisti dopo il decreto Bersani Dopo il decreto Bersani, con la caduta degli ostacoli alla pubblicita' informativa, il settore delle professioni diventa un mercato per gli operatori della comunicazione. “Moltissimi professionisti”, spiega l'ad di Seat Pagine Gialle, Luca Majocchi, “sono gia' presenti con nome, indirizzo e numero di telefono”. Ma ora si attendono cambiamenti come l'indicazione, nelle inserzioni, anche delle specializzazioni dei professionisti. PORTOGALLO / Si riprova a depenalizzare l'aborto I socialisti portoghesi hanno inoltrato la loro terza proposta di referendum per depenalizzare l'aborto. Nel 2005 l'iniziativa fu respinta due volte (dal presidente J.Sampaio e dalla Corte costituzionale, sempre per motivi di scadenze). Il referendum vuole abrogare una delle leggi piu' restrittive d'Europa; essa consente l'aborto solo se sono a rischio vita e salute della madre, nei casi di malformazione fetale o di stupro. U.E. / I gestori italiani di acqua, luce, gas e rifiuti hanno i profitti piu' alti Beati gli operatori italiani dei servizi alla collettivita'. Secondo "Group 1 Software", i gestori italiani di acqua, gas, elettricita', rifiuti realizzano i maggiori profitti in Europa, con un beneficio medio di 137 euro l'anno per utente. Effettuato in cinque Paesi -Gran Bretagna, Germania, Italia, Spagna, Francia- lo studio analizza anche banche, grande distribuzione, assicurazione danni, telefonia mobile (qui vince la Francia). COTE D'IVOIRE / Sette morti causati da rifiuti tossici importati Residui tossici in Costa d'Avorio, contenitori radioattivi in Somalia: l'Africa e' piu' che mai discarica del mondo -favorita da miseria, corruzione e scarsa democrazia. L'ultimo esempio? Abidjan in Costa d'Avorio. Un'azienda olandese di gestione dei rifiuti, una nave greca, una societa' ivoriana hanno provveduto a depositare nelle discariche 400 tonnellate di rifiuti tossici provocando 7 morti, 24 malati gravi, 37.000 visite mediche. ITALIA / Scoperto del riso ogm illegale Il riso americano geneticamente modificato, con la certificazione ogm free, ha beffato le leggi, ha ignorato le dogane e si e' presentato illegalmente. Sono state scoperte 4 partite di riso ogm, una quantita' esigua ma significativa. Il riso analizzato sara' ritirato dal mercato e distrutto o rimandato al Paese di produzione. Il problema riguarda Italia e Olanda, ma lo scandalo era gia' esploso in Germania e Austria. ITALIA / Eutanasia: appello a Napolitano da un malato “Morire mi fa orrore, ma quello che mi e' rimasto non e' piu' vita. E' solo un accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche”. Piergiorgio Welby, 60 anni, malato di distrofia muscolare, chiede di morire. E dal momento che l'eutanasia e' vietata in Italia ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Welby e' copresidente dell'Associazione Luca Coscioni per la liberta' della ricerca scientifica. ITALIA / Farmindustria: le medicina sono le meno care d'Europa Secondo il rapporto di Farmindustria in Italia ci sono i prezzi piu' bassi per i farmaci in Europa. Quelli con prescrizione (rimborsati dal Ssn piu' quelli pagati dai cittadini) sono a quota 100 contro 109 in Spagna, 111 in Francia, 124 nel Regno Unito, 128 in Germania e ben 142 in Canada e 263 negli Stati Uniti. Questi valori si riferiscono ai primi 200 farmaci venduti in Italia con prescrizione. USA / Wal-Mart lancia i farmaci low cost Wal-Mart e' di nuovo nell'occhio del ciclone per aver abbassato i prezzi di alcuni medicinali. Il piu' grande ed aggressivo dettagliante al mondo ha sferrato un altro attacco contro la concorrenza decidendo di vendere circa 300 farmaci generici al prezzo fisso di 4 dollari per una dose mensile, dal 20 al 60% in meno di quanto non costino in una normale farmacia. Reazioni negative dai produttori di farmaci. ITALIA / Aumenta il credito al consumo delle famiglie Novanta miliardi di euro. Ecco a quanto ammonteranno secondo il Crif a fine anno le consistenze di credito al consumo in essere presso le famiglie italiane. Un dato stimato in crescita del 17,6% rispetto al 2005 che ha chiuso a 76,5 miliardi (piu' 20,8% rispetto al 2004). Anche per i prossimi due anni la crescita prevista sara' a due cifre, il che portera' il comparto del credito al consumo a superare i 120 miliardi. ITALIA / Aumenta l'uso delle carte di credito. Boom per le revolving Le carte di credito sono sempre piu' diffuse ed utilizzate, ma il settore ha ancora margini di crescita. Nel 2005 il numero delle carte in circolazione e' aumentata del 6,9%, quelle attive sono cresciute del 14,2%, eppure oggi solo il 49% di quelle in circolazione viene utilizzato abitualmente. Ancora piu' forte i tassi di crescita delle carte revolving (piu' 24%), quelle che permettono di dilazionare nel tempo il rimborso del saldo. ITALIA / Eutanasia: favorevoli il 58% degli italiani e anche il 45% dei cattolici Secondo un sondaggio per il Corriere della Sera alla domanda se e' opportuno legalizzare in Italia l'eutanasia il 20% ha detto si, il 38% si e' detto favorevole ma solo in caso di dolore fisico insopportabile per il malato. In totale il 58% e' per un'apertura alla dolce morte, tra cui il 45% dei cattolici. Il 37% e' contrario, il 5% non sapeva. Solo nel 2001 i contrari erano ben il 54%, mentre il 25% non aveva un'opinione. U.E. / Abbigliamento: e' allarme per le etichette false Oltre la meta' dei capi d'abbigliamento venduti in Europa non rispetta le prescrizioni comunitarie sulla composizione fibrosa del tessuto e porta etichette ingannevoli, mentre 1 su 3 non presenta alcuna indicazione d'origine e uno su 10 contiene addirittura ammine aromatiche cancerogene. E' l'allarmante quadro che emerge dall'indagine svolta dell'Italian Textile Fashion (Itf), l'organismo delle Camere di Commercio italiane per la moda. USA / Per la prima volta in 10 anni calano i prezzi delle case Il mercato immobiliare perde smalto, subendo il quinto declino mensile consecutivo nelle vendite di case e la prima flessione nei prezzi dalla meta' degli anni Novanta. In agosto le vendite di case esistenti sono diminuite dello 0,5%. Gli analisti prevedevano un calo ancora piu' consistente. Il continuo indebolimento, comunque, si e' rispecchiato nei prezzi, nel mese scorso su scala nazionale c'e' stato un calo in media dell'1,7%. GERMANIA / 400 studi odontoiatrici promettono denti gratis McZahn promette la "sostituzione di un dente a costo zero", sul modello della rete di ottici Fielmann, che negli anni 1980 promuoveva "gli occhiali senza spesa". Nel caso di McZahn l'offensiva dei prezzi e' facilitata dall'importazione di materiali dalla Cina. Il primo dei 400 studi odontoiatrici a basso costo aprira' le porte a Krefeld il 28 settembre, accolto dalle critiche di dentisti e tecnici. SPAGNA / Prima applicazione della legge sul fallimento di un privato Una coppia catalana e' la prima in Spagna ad essere ufficialmente fallita. Grazie alla decisione di un giudice, la coppia ha trovato un accordo con i suoi creditori per evitare il pignoramento e non pagare il 30% residuo dei 160.000 euro dovuti. Lo consente la "Ley Concursal" in vigore dal 2004, una formula simile al fallimento usato dalle aziende, ed ora estensibile ai privati impossibilitati ad onorare il debito. ----------------------------------------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue ITALIA / Il conducente e' responsabile del mancato allaccio delle cinture del passeggero La Cassazione ha sentenziato: il conducente e' responsabile del mancato allaccio delle cinture di sicurezza del passeggero. E' stato rigettato il ricorso di un'automobilista che era stata multata per i danni subiti da un'amica (senza cintura) coinvolta in un incidente. Il tribunale di Torino aveva gia' confermato la validita' del verbale e la Cassazione ha ribadito il concetto: il conducente e' il responsabile della sicurezza nell'auto. SPAGNA / Zapatero approva la clonazione terapeutica Approvato dal Governo Zapatero il progetto di legge che permettera', entro limiti ben definiti, la clonazione terapeutica. Non ci sono dubbi che il provvedimento verra' approvato dal Parlamento, portando la Spagna nel club dei Paesi europei che gia' la ammettono: Svezia, Gran Bretagna e Belgio. La clonazione permettera' di ottenere -da una cellula staminale- qualsiasi organo o tessuto da impiantare senza pericoli di rigetto. ITALIA / Sanita': pochi controlli e a pagare visite e farmaci sono in pochi Le cifre governative, benche' ufficiose, sono da capogiro: 22-23 milioni italiani non pagano visite e analisi. Cifra che sale per i farmaci: gli esenti sono almeno 34 milioni, il 60% degli assistiti. Con un particolare in piu': quel 40% di italiani che niente deve per visite specialistiche, analisi di laboratorio e diagnostica, consuma almeno il 75% di quella spesa sanitaria pubblica. Rari sono i controlli sulle autocertificazioni. ITALIA / L'Abi bloccata sui conti correnti L'Antitrust applica per la prima volta le misure previste dalla legge Bersani, sospendendo una circolare diffusa dall'Abi riguardo la 'Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali dei conti correnti'. L'Authority contesta le interpretazioni date dall'associazione bancaria alle nuove regole in fatto di variazione di condizioni contrattuali, diritto di recesso, variazione dei tassi d'interesse e spese di chiusura. U.E. / Autorizzata la commercializzazione di colza Ogm Benche' la maggior parte degli Stati sia contraria, l'Ue ha autorizzato la commercializzazione di tre tipi di colza modificata geneticamente: "Ms8", "Rf3", "Ms8xRf3" della Bayer. Favorevoli Belgio, Gran Bretagna, Olanda, Finlandia, Germania, Portogallo, mentre i 14 Paesi contrari non costituiscono la maggioranza qualificata, necessaria per opporvisi. ITALIA / Cannabis terapeutica: pronto il provvedimento del Governo Il Governo e' pronto ad aprire le porte del Ssn alla cannabis terapeutica. I malati terminali e cronici potranno acquistare farmaci derivati dalla cannabis in farmacia e i medici potranno utilizzare per la prescrizione il normale ricettario, al momento devono usarne uno specifico per gli oppioidi. Il disegno di legge del ministro Livia Turco sara' varato in uno dei prossimi Consigli dei ministri, dopo iniziera' l'iter parlamentare. SVEZIA / Stoccolma approva il pedaggio urbano Ci sono voluti 7 mesi per convincere gli abitanti di Stoccolma. A gennaio, oltre due terzi dei residenti della capitale svedese s'erano opposti all'introduzione di un pedaggio urbano per ridurre la circolazione nel centro cittadino; il 17 settembre, il 53% degli elettori ha invece votato a favore di una tassa anti imbottigliamento. La sperimentazione, durata dal 3 gennaio al 31 luglio, ha dunque sortito l'effetto sperato. FRANCIA / Escluso il canone sulla tv via computer. Per ora Poiche' Internet ha un ottimo sviluppo -vi accede un francese su due e ci sono 10 milioni di abbonati Adsl- il primo ministro D.de Villepin non intende porre freni; percio' esclude, almeno per ora, di far pagare il canone a chi guarda la tv al computer. Se il capo del Governo e' contrario, il ministro delle Finanze, J-F.Copé, spiega che col tempo il problema si porra', visto che saranno sempre meno gli acquirenti di televisori. ITALIA / Il Belpaese maglia nera: non rispetta le norme Ue sull'ambiente L'ultima relazione della Commissione europea, per il 2005, dimostra che le procedure di infrazione avviate contro il nostro Paese in tema ambientale sono aumentate rispetto all'anno precedente, mentre nel resto della Ue si registra una netta inversione di tendenza. In tutto le procedure avviate nel 2005 contro l'Italia sono state 77, due in piu' del 2004. FRANCIA / Il Parkinson riconosciuto come malattia professionale Il tribunale per la sicurezza sociale (Tass) di Bourges ha riconosciuto come malattia professionale il morbo di Parkinson che ha colpito un ex operaio agricolo. E' la prima volta che accade. Il tribunale ha ammesso la fondatezza del legame di causa/effetto tra l'esposizione prolungata ai pesticidi per motivi di lavoro e l'insorgenza del Parkinson ad appena 44 anni d'eta'. ITALIA / Il Governo vara il decreto contro la lentocrazia degli uffici pubblici Risarcimento del danno e pagamento di una multa in favore dell'utente danneggiato. Sara' questo il conto a carico delle pubbliche amministrazioni che non daranno risposte ai cittadini in tempi ragionevoli. Penalizzazioni anche per i dirigenti degli uffici inadempienti. Sono alcune delle previsioni del disegno di legge varato ieri dal Governo, ora il provvedimento passa al Parlamento. ITALIA / La restituzione dei punti della patente non prima di fine anno Un decreto legge collegato alla Finanziaria da convertire in legge entro la fine dell'anno. E' questo il provvedimento in cui il ministero dei Trasporti vorrebbe confluire la sanatoria per i punti illegittimamente sottratti alla patente dei proprietari dei veicoli che non hanno indicato chi era alla guida al momento di un'infrazione. Nello stesso testo dovrebbe confluire il passaggio dalla confisca al fermo amministrativo per le moto. ITALIA / La Cassazione annulla la multa non notificata dalle poste La Corte di cassazione con la sentenza n. 20440 del 21 settembre, ha dichiarato la nullita' delle multe notificate attraverso societa' cui il Comune ha, improvvisamente, affidato il servizio. E' stato accolto il ricorso di un automobilista, cui il giudice di pace aveva confermato la validita' della notifica non effettuata tramite le poste. La sentenza non e' “legge”, ma mette in discussione l'organizzazione predisposta da molti comuni. ITALIA / Tassi massimi sui mutui in aumento Dal primo ottobre al 31 dicembre 2006 il tasso usuraio per i mutui a tasso fisso con garanzia reale aumenta all'8,57%. Lo comunica la Banca d'Italia nella consueta rilevazione, sui tassi d'interesse effettivi globali medi effettuata in base alla legge sull'usura. Il tasso soglia dei mutui a tasso fisso nel terzo trimestre era stato fissato a 7,95%. Quelli sui mutui a tasso variabile e' passato dal 6,63% al 7,16%. ITALIA / Ru486: stop alla sperimentazione a Torino Parola fine sulla sofferta storia della sperimentazione della pillola abortiva Ru486 in Piemonte. Dopo la relazione del Comitato etico regionale che conferma la violazione del protocollo, i vertici dell'Ospedale Sant'Anna di Torino hanno deciso la sospensione dello studio avviato il 6 settembre del 2005. Mancavano pochi casi alla conclusione della sperimentazione: soltanto 38 sui 400 previsti. SPAGNA / Prima adozione per una coppia di omosessuali La responsabile per la Famiglia della Generalitat della Catalogna, C.Figueras, ha comunicato che una coppia di uomini omosessuali di Barcellona ha completato l'iter per l'adozione -il primo caso in Spagna. La cosa e' resa possibile da due leggi, una del marzo 2005 sull'adozione e una successiva sul matrimonio omosessuale. Da quando esiste la legge sulle adozioni, sono 28 le pratiche adottive inoltrate da omosessuali. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE dal 15 al 30 settembre 2006 TELECOM, PRODI, PADOA-SCHIOPPA E BABBO NATALE Abbiamo gia' detto che ad una certa eta' possiamo permetterci l'innocenza ma non l'ingenuita'. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, quella eta' l'ha raggiunta e non puo' credere, ne' chiederci di credere, all'esistenza di Babbo Natale. Sulla vicenda Telecom il presidente Prodi ha dichiarato che non ne sapeva niente. Il suo consigliere economico, Angelo Rovati, rivela che il piano di "salvataggio" della Telecom era solo "uno studio molto artigianale". Che il Governo sia preoccupato per la questione Telecom e' naturale, che elabori un piano e' comprensibile ma non giustificabile, ma che il consigliere Rovati invii tale piano ai vertici della Telecom senza farne cenno al proprio capo, cioe' al presidente del Consiglio Prodi, ci appare del tutto incredibile. La credibilita' di questo Governo e' messa a dura prova anche dalle dichiarazioni del suo ministro all'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che qualche mese fa dichiarava che la situazione economica era peggiore di quella del 1992, quando l'allora ministro Giuliano Amato, varo' una manovra finanziaria da 93mila miliardi di lire (circa 48 miliardi di euro). Oggi la stessa manovra si attesta su 30 miliardi di euro. Dunque anche il ministro Padoa-Schioppa crede, e vuol farci credere, a Babbo Natale? EUTANASIA. CONTRO LA SOFFERENZA E PER LA LIBERTA' DI SCELTA. PER NON DOVER CONTINUARE AD ANDARE IN SVIZZERA, APPELLO AL MINISTRO DELLA SALUTE: LEGALIZZARE L'EUTANASIA E PROMUOVERE LA MEDICINA PALLIATIVA Dopo Zurigo, dove da anni opera la clinica di assistenza al suicidio Dignitas e l'associazione Exit, ora anche a Ginevra i pazienti terminali potranno usufruire dell'assistenza al suicidio. Da ieri infatti gli ospedali universitari di Ginevra permettono a medici esterni di organizzazioni quali Exit di assistere i pazienti li' ricoverati. Potranno usufruire dell'assistenza esterna al suicidio soltanto i pazienti che ne fanno richiesta in maniera libera e cosciente, che sono affetti da malattia in fase terminale e che rifiutano opzioni terapeutiche alternative. Mentre in Svizzera viene sempre piu' estesa la liberta' dell'individuo, in Italia continuano ad essere negati diritti fondamentali quali l'autodeterminazione e la libera scelta terapeutica. Nel nome della sacralita' della vita, e' obbligo di legge prolungare la sofferenza ed il morire contro la volonta' dell'individuo, che e' costretto a vedersi negare un trapasso –anche se imminente- non traumatico e indolore. Per fortuna c'e' la Svizzera, dove cliniche quali Dignitas offrono assistenza non solo ai residenti, ma a tutti i cittadini del mondo. Di fatto, e' in Svizzera che un cittadino italiano malato puo' –anche se contro la legge italiana- trovare realizzati diritti che da noi rimangono inattuati e sulla carta, nonostante questa carta si chiami Costituzione (art. 13 e 32). Allo stesso tempo l'eutanasia (nonche' i tentativi tragicamente violenti di suicidio) di pazienti terminali avviene in maniera clandestina ed incontrollata, e quindi anche quando evitabile. Solo con la regolamentazione di questa pratica, oltre a dare vita a diritti fondamentali oggi negati, si potra' controllare cio' che oggi sfugge al controllo medico e spesso anche alla libera scelta individuale (come dimostrano molti studi sull'argomento). Infine, rivolgiamo un appello al ministro della Salute Livia Turco. Per realizzare una piena liberta' di scelta terapeutica, si faccia uno sforzo maggiore per offrire a coloro che soffrono un'alternativa al dolore. L'Italia e' il fanalino di coda dell'Europa nel campo delle cure palliative e nella somministrazione di antidolorifici. Un ritardo inescusabile che non puo' non spingere verso l'eutanasia ed il suicidio assistito (e magari verso la Svizzera) molti che invece potrebbero, con le necessarie terapie del dolore, vivere in condizioni che reputano accettabili. Questo il nostro settore dedicato all'argomento: http://www.aduc.it/dyn/eutanasia QUANTITA' MINIMA DI CANNABIS: CHE FINE HANNO FATTO LE NUOVE TABELLE DELLA TURCO? SONO FERME DAL GUARDASIGILLI? Intervento dell'on. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno e segretaria della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Alla fine giugno il ministro della Salute Livia Turco si impegno' ad elevare "con atto amministrativo" il quantitativo massimo di cannabis detenibile, per evitare che il possesso di qualche spinello facesse rischiare di incorrere nella presunzione di spaccio, con i conseguenti provvedimenti punitivi fino al carcere. Dichiarazioni alla stampa, dichiarazioni ufficiali rese anche nella sede istituzionale della Commissione Affari Sociali e conseguenti polemiche e accuse da parte dei sostenitori del modello punizionista. Poi le vacanze. Tornata alla commissione Affari sociali a settembre il ministro ha confermato di avere rivisto le tabelle, di avere innalzato i quantitativi. E allora perche' le tabelle sono sempre le stesse? Non e' che si sono fermate in qualche altro ministero come quello della Giustizia in attesa di una controfirma? E' una sosta tecnica o politica? Se a cio' si aggiunge che nel frattempo anche il ministro Paolo Ferrero ha annunciato un testo di legge per depenalizzare il consumo di cannabis eliminando anche le sanzioni amministrative, e' importante sapere se su questa impostazione il Governo ha una posizione unitaria, oppure si rischia di trovarsi in una situazione simile a quella dell'indulto con un ministro (Antonio Di Pietro) autosospeso e impegnato in azione ostruzionistica. E' urgente intervenire in materia con approccio pragmatico e scevro da ideologie che fino ad ora non hanno prodotto altro che risultati fallimentari, come evidenziato anche dall'ultima relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze. Si e', infatti, registrato il raddoppio dei consumatori sia di cannabis (2 milioni nel 2001 e 3.800.000 nel 2005) che di cocaina (350 mila nel 2001 e 700 nel 2005), mentre l'80% delle oltre 90 mila segnalazioni nel 2005 per uso e possesso di sostanze stupefacenti riguardava la cannabis, il 13% la cocaina e il 7% l'eroina. Contemporaneamente all'aumento dei consumi e alla reperibilita' sul mercato nero delle sostanze si e' verificato un calo dei prezzi nonostante un aumento dei sequestri. Credo che da parte delle istituzioni il miglior contributo che possiamo dare sia l'accelerazione degli iter delle leggi per la depenalizzazione presentate, oltre a interventi d'urgenza per sospendere quelle norme che hanno trasformato il malato-tossicodipendente e il consumatore medio di droghe in delinquente. TASSA/CANONE RAI. VERSO LA REGIONALIZZAZIIONE DELLA GABELLA E QUINDI UN AUMENTO A MACCHIA DI LEOPARDO? Il neo vice-presidente della Commissione parlamentare di vigilanza della Rai, on. Giorgio Merlo della Margherita, ha definito interessante la proposta della presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che viste inevase le richieste di un rilancio degli insediamenti Rai torinesi, chiede che sia lasciato alla Regione un terzo del gettito del canone pagato dai piemontesi. Una razionalizzazione e una piu' efficiente spalmatura del tributo pagato dagli italiani per consentire l'abuso di posizione dominante della Rai nella comunicazione tv? Probabile, ma chi paga? Ve l'immaginate i dirigenti Rai che accettano di prendere meno soldi perche' devono lasciarne un po' alle Regioni pur se per i rilanci dei loro insediamenti territoriali? Noi no! Perche' ogni anno assistiamo ai balletti piu' incredibili per cercare di aumentare la tassa o per contenere gli aumenti in ambito dei livelli inflattivi; inoltre non ci risulta che all'interno della Rai sia in atto una politica, per esempio, per diminuire i compensi o razionalizzare le spese (mediamente cio' che realizza la Rai, se fatto da una tv privata con medesimo livello qualitativo, significa una spesa dimezzata). Certamente la Rai anche prima della sollecitazione della governatrice del Piemonte doveva pensare ai propri insediamenti territoriali, ma quando qualcuno gli sta alle costole per farlo e chiede parte dei suoi soldi, e' probabile che si faranno piu' realizzazioni e saranno meno quelle che resteranno sulla carta. Quindi piu' soldi che non potranno che venire dai contribuenti. Non solo, ogni Regione ha poi le sue esigenze. Quelle del Piemonte, essendo la sede Rai per eccellenza, sono certamente maggiori di quelle, per esempio, della Toscana. Qualcuno crede che non ci potrebbero imporre una regionalizzazione della gabella? Da chi continua a chiamare canone/abbonamento una tassa per il possesso di un apparecchio tv, sfidando tutte le logiche e il buon senso umano e nozionistico, c'e' da aspettarsi questo e' altro. Per cui auspichiamo che gli altri componenti della Commissione di vigilanza frenino in tempo le fregole del nostro on.Merlo per soddisfare il proprio collegio elettorale. Qui il link per firmare la petizione che chiede l'abolizione del canone/tassa: http://www.aduc.it/dyn/rai Notiziario Cellule Staminali - Le staminali nei mei primi cento giorni alla Camera dei Deputati E' uscito il numero centoventidue anno V, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_122.html CLONAZIONE TERAPEUTICA: FORZA ZAPATERO! IN ITALIA SI VALUTA... Intervento dell'on. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, responsabile del "Notiziario Cellule Staminali" edito dall'Aduc Mentre dallo Stato Vaticano giunge l'ennesima condanna di Papa Benedetto XVI alla ricerca scientifica con le cellule staminali embrionali, dalla Spagna arriva una buona notizia: il Governo ha approvato un progetto di legge sulla clonazione terapeutica. Da uno Stato teocratico si lanciano anatemi morali e si accusa di omicidio chi pratica tale ricerca, e da uno Stato laico si regolamentano e si dettano le regole a beneficio di tutta la societa'. Magari l'Italia seguisse l'esempio spagnolo sulla ricerca, invece che stare nel guado tra la Roma papalina e quella oltretevere delle istituzioni laiche, almeno in teoria! Il Governo del socialista Jose' Luis Rodriguez Zapatero ha deciso di inserire il suo Paese tra quelli piu' avanzati nel campo della medicina rigenerativa e di unirsi al gruppo dei Paesi Ue che ammettono e regolamentano la tecnica del trasferimento nucleare come la Gran Bretagna, la Svezia e il Belgio. In Italia questa tecnica e' vietata esplicitamente nella legge 40 che si occupa di procreazione medicalmente assistita e la difficolta' dell'Unione nel volerla rimettere in discussione e' stata evidente anche nella riunione del 13 settembre della commissione affari sociali della Camera dei Deputati. Anche a fronte della disponibilita' di alcuni parlamentari dell'opposizione a rivedere parti di quella legge, abbiamo infatti deciso di prendere in esame la relazione annuale sulla legge 40 che il ministro della Salute ha gia' depositato al Parlamento da giugno. E solo dopo di valutare se la legge e' da cambiare. Mentre in Italia facciamo le nostre valutazioni, gli altri Paesi vanno avanti nella ricerca scientifica sostenendola e supportandola con leggi adeguate, dando cosi' speranze di cura a malattie ad oggi incurabili come il Parkinson o l'Alzheimer. TELECAMERE ANTI-LUCCIOLE NELLA CAPITALE. BASTA CON QUESTO GIOCO AL MASSACRO CIVICO ED ECONOMICO. E' L'ORA DI LEGALIZZARE Il prefetto di Roma, Achille Sera, in una intervista e' tornato sul tema della prostituzione, non nuovo per chi, come lui, ha sempre perorato la fine dei vari divieti. Questa volta, oltre a ricordarci l'abituale invasione di prostituzione che e' nelle nostre strade, si e' dichiarato disponibile all'installazione di telecamere per controllare i luoghi piu' frequentati, si' da monitorare e impedire incidenti stradali. Siamo nel 2006 e con forza non possiamo che rimarcare che non se ne puo' piu' di assistere a questo massacro quotidiano, civico ed economico, di noi stessi, delle nostre citta', delle nostre istituzioni, della nostra intelligenza che continua ad esserci grazie ai divieti di fare del proprio corpo una merce. Non se ne puo' piu' di delinquenza a cui questi divieti offrono in un piatto d'argento il loro business. Non se ne puo' piu' di disperate/i dei Paesi poveri che vengono messi in mano a sfruttatori e protettori che alimentano il nostro e il loro disagio. Non se ne puo' piu' di forze di polizia costantemente impiegate a giustamente provvedere ad un ordine pubblico, il cui pericolo sarebbe molto attenuato con l'abolizione dei divieti. Non se ne puo' piu' di soldi pubblici buttati via per rimuovere un problema da una parte e ritrovarselo puntualmente da un'altra. Nell'attuale Governo abbiamo fior fiore di ministri (quello della Salute, Livia Turco, in testa) che piu' volte si sono espressi per la legalizzazione, donne e uomini che in passato, quando erano all'opposizione tuonavano, anche con consensi e iniziative di esponenti dell'allora maggioranza governativa, perche' si arrivasse ad una soluzione veloce. Quest'anno nelle cronache e nei dibattiti estivi si e' parlato meno della prostituzione (nonostante l'estate sia in genere un buon momento per farlo, in quanto con le finestre aperte ci si accorge di piu' del problema), forse perche' e' mancato qualche cadavere o sono stati insignificanti le dimostrazioni dei residenti di questo o quel quartiere contro le invasioni notturne di chi vende clandestinamente le proprie prestazioni sessuali. Ci sono vari approcci alla soluzione legalizzatrice (per esempio noi non siamo d'accordo con chi sostiene che solo le cooperative fra prestatori d'opera dovrebbero poter agire, in quanto non ci piace il moralismo, neanche quello a meta' di chi crede che fare business in materia sia indecente), ma non possiamo continuare a parlarci addosso magari con la scusa che un modo di legalizzare sia meglio di un altro. Questo dovremo sicuramente farlo dopo. Subito, invece, qualunque sia la formula, occorre legalizzare, anche al limite con un decreto del Governo. Cominciare a recuperare la serenita' nelle nostre citta' e vedere impegnate le nostre istituzioni in qualcosa di credibile e non che gira a vuoto su se stesso com'e' oggi, creerebbe vantaggi a tutti. La parola a chi ci governa e al legislatore. CALVIZIE E LOZIONI. CONSIGLI E' in arrivo l'autunno e insieme alle foglie sembra che devono cadere anche i capelli, sicche' in questo periodo la pubblicita' dello lozioni anticalvizie e' piu' insistente. Servono? "Lasciate ogne speranza, voi ch'intrade". Ci siamo permessi di citare il Sommo Poeta (sperando di essere perdonati) per affrontare un tema che interessa il 48% dei maschi: la calvizie. "Intrare" nel club dei calvi significa lasciare ogni speranza di uscirne. Come abbiamo detto, la caduta delle foglie e' collegata ad un aumento della perdita dei capelli, e quindi in autunno il problema si ripropone: sono efficaci i prodotti contro la caduta dei capelli e per la loro ricrescita? Non ci risulta che un calvo abbia riacquistato la capigliatura utilizzando i vari prodotti in commercio e il motivo e' semplice: non e' possibile. La perdita dei capelli ha diverse motivazioni, dalla componente genetica, all'eta', alla produzione ormonale, allo stress, ad una cattiva alimentazione ad un'alterazione della funzionalita' epiteliale. Se in qualche modo e' possibile limitare i danni dovuti a situazioni contingenti (stress, alimentazione, ecc.), ben diverso e' il caso di situazioni legate a fattori come l'eta' o le caratteristiche genetiche. In commercio, oltre a shampoo, lozioni o balsami, vi sono anche prodotti farmaceutici, come il minoxidil e il finasteride, che danno qualche risultato ma che devono essere usati per lunghissimi periodi o per sempre. Rivolgersi ad un dermatologo e' sempre cosa utile, con un'avvertenza: i soldi spesi per prodotti che fanno ricrescere i capelli non sono proprio ben spesi, e' bene saperlo. LEGALIZZAZIONE PROSTITUZIONE: UNA URGENZA CHE NON PUO' PIU' ASPETTARE! RIVEDERE LA LEGGE MERLIN AFFINCHE' PROSTITUIRSI SIA UN MESTIERE LEGALE Intervento dell'on. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno e segretaria della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Tra i punti politici che hanno fatto nascere la Rosa nel Pugno c'e' quello di battersi per la legalizzazione della prostituzione, per cosi' tenere sotto controllo un fenomeno che al momento e' gestito dalla criminalita' con tutte le conseguenze di vero e proprio sfruttamento delle donne, o degli uomini, in particolare quando sono immigrati irregolari. Il prefetto di Roma, Achille Sera, in una intervista e' tornato sul tema, non nuovo per chi, come lui, ha sempre sostenuto la fine dei vari divieti. Questa volta, oltre a ricordarci l'abituale invasione di prostituzione che e' nelle nostre strade, si e' dichiarato disponibile all'installazione di telecamere per controllare i luoghi piu' frequentati, si' da monitorare e impedire incidenti stradali. Dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e consumatori, e' giunto l'ennesimo appello a prendere provvedimenti urgenti nella direzione della legalizzazione della prostituzione, una misura che non puo' piu' aspettare i tempi dei dibattiti. E' urgente incardinare percio' iniziative parlamentari. Da parte mia riproporro' una proposta di legge di iniziativa popolare a suo tempo elaborata dai Radicali Italiani che si ispira ai principi delle normative piu' avanzate e delle migliori prassi adottate all'estero, nella convinzione che governare i fenomeni sociali sia piu' efficace che proibirli ciecamente, nell'interesse delle persone che si dedicano alla prostituzione o che fruiscono della prostituzione altrui, nonche’ della societa' intera. In alcuni Stati europei, ed in particolare nei Paesi Bassi, anche su pressione delle stesse organizzazioni dei cosiddetti "sex workers" (lavoratori sessuali), si e' deciso di procedere alla legalizzazione della prostituzione ed alla trasformazione di questa attivita' in una normale professione, sotto forma di lavoro dipendente, indipendente o cooperativo, con i diritti e doveri che conseguono, di assicurazione previdenziale e di tassazione compresi. Questa misura ha innanzitutto permesso di separare la prostituzione volontaria da quella coatta: la prima e' "emersa" e ha trovato forme legali di svolgimento, minimizzando i costi che ricadono sulla societa' e sulle persone che svolgono l'attivita'. L'apparato repressivo si e' potuto cosi' concentrare in modo piu' efficace ed efficiente sulla lotta alla prostituzione coatta ed allo sfruttamento, compreso quello dei minori, delle persone minorate o tossicodipendenti. NO ALLA CONFISCA DEI MOTORINI. PROPOSTA DI LEGGE Proposta di legge dei deputati della Rosa nel Pugno on. Donatella Poretti, segretaria della commissione Affari Sociali, e on. Marco Beltrandi, vicepresidente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Firenze, 18 settembre 2006 Questo il testo della relazione di presentazione: La presente proposta di legge e' elaborata in collaborazione con l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori). Si intende rivedere le modifiche al Codice della strada introdotte dalla legge n. 168 del 17 agosto 2005. In particolare, quella legge ha esteso la sanzione della confisca del motociclo o motoveicolo alle seguenti violazioni: - viaggiare in numero di persone superiore a quello previsto; - guidare senza casco o con un casco non allacciato o non omologato; - trasportare animali non in gabbia o oggetti non solidamente assicurati; - sedere in posizione scorretta o senza entrambe le mani sul manubrio; - trainare o farsi trainare da un altro veicolo; - sollevare la ruota anteriore. E' da notare che queste violazioni non comportano il sequestro per qualche mese o qualche anno, ma la confisca vera e propria, un provvedimento definitivo. Non vi e' dubbio che alcune di queste violazioni possano essere gravi e pericolose. Ma se e' vero che amputando le mani ai ladri si possono prevenire ulteriori furti, questa consapevolezza non giustificherebbe, in un Paese civile, un provvedimento cosi' estremo e punitivo. Credo che la confisca per le violazioni di cui sopra sia altrettanto sproporzionata ed ingiusta. Prima di tutto perche' si pone una palese disparita' di trattamento tra conducenti di motoveicoli e quelli di automobili, colmabile solamente nel caso in cui la logica della suddetta legge fosse estesa anche alle quattro ruote. Ad esempio, dovrebbe essere confiscata quell'automobile il cui conducente non si e' allacciato le cinture o sta parlando al telefonino. Si dira' che e' una ipotesi impraticabile, come lo e', a mio avviso, la stessa sanzione per i proprietari delle due ruote. Inoltre, ritengo che la confisca obbligatoria faccia sorgere una grave incongruita' tra la sanzione pecuniaria, modesta, prevista nei casi indicati dagli articoli del codice della strada e la sanzione accessoria della confisca del mezzo. Ad esempio, una violazione quale quella di guidare col casco slacciato prevede una multa di 68,25 euro e la sanzione accessoria della confisca del motociclo o motoveicolo. Ma forse l'aspetto piu' paradossale di questa legge e' la violazione del principio di responsabilita' personale, in quanto punisce pesantemente il proprietario anche quando questo non e' il conducente. Sono giunte numerosissime segnalazioni all'Aduc di persone che hanno dato in prestito il loro motorino (magari ad un amico o ai figli), per poi ritrovarselo confiscato. Molte di queste segnalazioni giungono da proprietari che usavano il motorino o il motociclo per recarsi al lavoro ogni giorno. Allo stesso tempo, il conducente che ha commesso l'infrazione potra' tornarsene immediatamente a guidare un altro motociclo, magari il proprio. E anche quando la confisca colpisce il conducente, in quanto anche proprietario, questo potra' sempre guidare un altro motorino, magari andandoselo a ricomprare se ne ha i mezzi. Se l'obiettivo della legge e' quello di rendere piu' sicura la circolazione sulle strade, credo che la confisca di cui sopra sia sproporzionata oltre che spesso inefficace. Al contrario, la sospensione del certificato di idoneita' alla guida dei ciclomotori o della patente e' lo strumento piu' adatto a punire efficacemente e direttamente il comportamento del conducente. Pertanto, nella seguente proposta di legge, che consta di un unico articolo, la sanzione accessoria della confisca obbligatoria introdotta dalla legge n. 168/2005 viene sostituita con la sospensione fino a 3 mesi della patente o del certificato di idoneita' alla guida del conducente. Tale sanzione non e' pero' estesa alle violazioni di cui all'articolo 171 concernenti l'uso del casco protettivo, in quanto, contrariamente alle violazioni di cui agli articoli 169, commi 2 e 7, e 170, creano un rischio solamente al conducente, e quindi pienamente equiparabili alle norme sulle cinture di sicurezza. Il comma 2 prevede la revoca dei provvedimenti di sequestro e confisca di cui alla legge 168/2005, e alla restituzione dei veicoli e dei relativi documenti di circolazione ai proprietari. PROPOSTA DI LEGGE Articolo 1 Modificazioni al codice della strada 1. Nel decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il comma 2-sexies dell'articolo 213 e' sostituito dal seguente: "2-sexies. E' sempre disposta la sospensione fino a 3 mesi del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o della patente del conducente in tutti i casi in cui un ciclomotore o un motoveicolo sia stato adoperato per commettere una delle violazioni amministrative di cui agli articoli 169, commi 2 e 7 e 170 o per commettere un reato.". 2. Dall'entrata in vigore della presente legge, i provvedimenti di sequestro e di confisca di cui alla legge 168/2005 sono revocati. Le autorità competenti provvederanno, su istanza scritta del proprietario, a restituire i veicoli ed i relativi documenti di circolazione entro e non oltre 30 giorni dalla richiesta. L'ANTITRUST BOCCIA LA CIRCOLARE DELL'ABI SULLE SPESE DI CHIUSURA DEI CONTI. LA CORPORAZIONE QUESTA VOLTA NON LA SPUNTERA'? La sospensione della circolare emanata il 7 agosto dall'Abi e' una buona notizia ed e' la certificazione dell'atteggiamento corporativo dell'associazione bancaria, che mirava a neutralizzare gli effetti del decreto Bersani in fatto di conti correnti. In particolare l'Autorita' Antitrust ha detto che la circolare puo' costituire un'intesa restrittiva del libero mercato con "il rischio di un danno grave e irreparabile per la concorrenza". Era ora, perche' la legge -che diceva letteralmente “il cliente ha sempre la facolta' di recedere dal contratto senza penalita' e senza spese di chiusura”- e' stata bellamente stravolta dalla circolare ora sospesa, nella quale l'Abi puntualizza che, secondo la loro interpretazione, con i termini "penale" e "spese di chiusura", non si devono intendere una serie di costi, “ma al cliente sono addebitabili le spese a valle dell'estinzione”. Secondo i burocrati dell'Abi erano quelle spese generate da ulteriori servizi richiesti dopo la chiusura del rapporto. Un'esemplificazione pratica (si fa per dire) era: spese sostenute dalla banca in presenza di prestazioni fornite da terzi per il trasferimento di titoli. Forti di queste interpretazioni i singoli istituti di credito si sono ben guardati dall'applicare le nuove disposizioni, e infatti sono state molte le segnalazioni pervenuteci da parte di consumatori sbalorditi dagli annunci del Governo (“i costi saranno eliminati”) e l'effettiva realta' nelle filiali, dove le spese di chiusura continuavano ad essere richieste. L'avevamo subito denunciato http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php??id=152839 e tramite l'onorevole Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, gia' il 25 agosto scorso avevamo presentato un'interpellanza al Governo http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=153039 La decisione dell'Antitrust pone freno, speriamo definitivamente, a questi colpi di coda di un'associazione che, anziche' confrontarsi con il nuovo mercato, punta ancora a mantenere privilegi e balzelli che sanno tanto di Medio Evo. Ma siccome quando si ha a che fare con le banche (e non solo) non e' mai detta l'ultima parola, le nostre attenzioni e le nostre denunce saranno costanti e continue. TAXI A ROMA. IL SINDACO TAGLI LA TESTA AL TORO La commedia dei taxi prosegue. Sono stati promessi 2500 taxi in piu' al giorno con una rimodulazione dei turni di servizi. Abbiamo qualche dubbio che la promessa sia divenuta realta': ne e' dimostrazione odierna l'ennesimo serpentone di passeggeri in attesa di taxi alla stazione Termini. D'altronde abbiamo gia' detto che i taxi, proprio in base all'accordo, non sono 2500 ma piu' o meno la meta' perche' i turni non sono di 8 ore piu' 8 ma di 8 piu' 4; la tariffa fissa Roma-Fiumicino aeroporto e' una bufala come abbiamo dimostrato (1). I tassisti insistono per un aumento delle tariffe; il Comune di Roma vorrebbe controllare il rispetto dell'accordo ma non ha strumenti di verifica ai quali, peraltro, si oppongono i tassisti. Che fare? Tagliare la testa al toro. A Roma servono 2000 taxi in piu'? Bene si rilascino 2000 licenze! Sembra la scoperta dell'acqua calda. Invitiamo il sindaco di Roma, Walter Veltroni, a prendere la fatidica decisione. Si passi il Rubicone e si decida per un servizio degno della Capitale e nell'interesse della collettivita'. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=153815 CASSAZIONE: NULLE LE MULTE DEGLI AUSILIARI DEL TRAFFICO SULLE AUTO IN SOSTA NELLE CORSIE PREFERENZIALI Un'altra sentenza in materia di competenza degli ausiliari del traffico. La Cassazione, con pronuncia del 18 agosto scorso, ha chiarito la normativa vigente, in particolare dettando limiti precisi alle possibilita' di elevare multe in zone non adibite al loro controllo. La legge 127 del 1997, art. 17 comma 132 e l'art. 68 della legge 488 del 1999, stabilisce che le funzioni di detti ausiliari sono limitate alle aree oggetto di concessione e agli spazi necessari alle manovre dei veicoli che vi sono parcheggiati. Non possono invece venir loro delegate, da parte del Comune, le funzioni relative alle aree di transito adibite al trasporto pubblico, quali quelle di elevare multe ai contravventori del divieto di sosta nelle corsie preferenziali, che al contrario possono esser elevate unicamente al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone (art. 133 della stessa legge), nelle forme previste dalla legge 142 del 1990 (art. 22 e 25). Insomma, sono impugnabili al giudice di pace le multe per la sosta vietata nelle suddette corsie laddove non siano state elevate dagli appositi agenti accertatori dipendenti delle aziende di trasporto pubblico. In poche parole: "ciascuno il suo". La sentenza della Cassazione ha il pregio di far chiarezza in una materia dal travagliato iter normativo e di difficile districabilita' per il singolo consumatore. Ed ha il pregio, proprio perche' emessa dall'organo che dovrebbe uniformare le interpretazioni del nostro diritto, di far da guida ai numerosi giudici di pace che spesso sono altrettanto disorientati. ATTIVITA' SPORTIVA DOPO LE VACANZE, PER RIMANERE IN FORMA Tornati dalle vacanze qualcuno vuole dimagrire, altri vorrebbero mantenere le buone condizioni fisiche acquisite. Non ci vuole molto basta una passeggiata di mezz'ora al giorno. L'iscrizione alle palestre o l'intensa attivita' sportiva non servono alle nostre tasche e tutto sommato non servono al nostro corpo. Una passeggiata, anche distribuita nel corso della giornata, mantiene in forma e protegge da una serie di affezioni, quali le malattie cardiovascolari, l'obesita', il cancro dell'intestino crasso, l'artrite e l'osteoporosi. Unica avvertenza e' quella di passeggiare nel verde; camminare o, peggio, correre in mezzo alle automobili non fa che aumentare la quantita' di inquinanti assorbiti dal nostro organismo. TELECOM E AGCOM. GLI INCONTRI IN CUI PARLANO DI ACQUA CALDA E SI IMPEGNANO A IMBOTTIGLIARE LA STESSA PER MEGLIO VENDERLA (TELECOM) E MEGLIO GIUSTIFICARE LA PROPRIA ESISTENZA (AUTORITA') Si sono incontrati i nuovi vertici di TelecomItalia, il neo-presidente Guido Rossi e l'ad Riccardo Ruggero, e l'Autorita' Garante delle Comunicazioni (Agcom). Il presidente di quest'ultima, Corrado Calabro', ha ricordato che i suoi interventi sono sempre ispirati alla tutela della concorrenza e degli utenti. Per quanto riguarda il miglioramento della trasparenza delle condizioni di accesso alla rete fissa, il Consiglio dell'Autorita' e i vertici di Telecom Italia hanno condiviso d'intraprendere un confronto sul percorso da sviluppare, finalizzato -nell'ambito della competenza istituzionale dell'Autorita'- ad una modulazione degli impegni e delle condizioni regolamentari, con salvaguardia del contesto concorrenziale: un percorso complesso e articolato che –hanno detto- richiedera' i tempi necessari. Tradotto in linguaggio per i comuni mortali, significa che l'Agcom si e' impegnata a fare cio' per cui e' stata istituita, mentre TelecomItalia continuera' a fare cio' che ha sempre fatto, facendo modulare le norme e i tempi alle proprie esigenze. Cioe' questi due soggetti hanno parlato dell'acqua calda e si sono impegnati a imbottigliarla per meglio venderla –da parte Telecom- e meglio giustificare la propria esistenza –da parte Agcom. Acqua calda che tutti i fruitori dei servizi Telecom ben conoscono perche' ne sono stati ampiamente scottati e che, purtroppo, sono costretti a comprare (direttamente o indirettamente attraverso altri gestori schiavi dell'ultimo miglio) pena l'assenza di servizi di telefonia fissa, soprattutto Adsl (li' dove questo servizio e' fruibile). A noi che TelecomItalia sia italiana o meno non ci interessa. E crediamo che chi si pone questo problema, in era comunitaria e globalizzante, e' solo per una presunta caccia di consensi nazionalpopolari e protezionisti. A noi interessano i servizi che non ci sono e la pessima qualita' di quelli che ci sono. L'acqua calda dell'incontro odierno e' per l'appunto tale e non ci sembra apporti alcuna modifica a questi indirizzi di politica commerciale e istituzionale. Anzi. Questi indirizzi contribuiscono nel discredito delle nostre istituzioni e nella conferma di un capitalismo italiano che sopravvive solo grazie ad abusi di posizione dominante come quello di Telecom con l'ultimo miglio, con tanto di ingabbiamento grazie alla golden share. Telecom, Prodi, Tronchetti Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=155442 CONFISCA MOTORINI. UN PROVVEDIMENTO TALEBANO. PROPOSTA DI LEGGE DELL'ADUC. LA COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA HA DECISO DI OCCUPARSENE "Stavo guidando col casco slacciato e mi hanno confiscato la mia moto nuova pagata 10mila euro". La testimonianza di questo 'indisciplinato' proprietario e' una delle tante giunteci a seguito delle modifiche del codice della strada introdotte lo scorso anno con la legge n. 168. Avere il casco slacciato infatti prevede la confisca del mezzo (un provvedimento definitivo!), e quindi il nostro proprietario non potra' mai piu' guidare la sua moto. Peccato per lui che non era a Napoli, dove invece questa legge non puo' ancora essere applicata per mancanza di carroattrezzi (dal Corriere della Sera di oggi). Questa norma del codice della strada, oltre ad essere iniqua, e' un classico esempio di talebanismo giuridico. Perche' allora non confiscare l'auto a chi non mette la cintura o a chi guida parlando al telefonino? Perche' sarebbe ed e' un provvedimento straordinariamente sproporzionato all'offesa. Inoltre questa sanzione non punisce necessariamente il conducente che commette l'infrazione, ma il proprietario del mezzo, magari un amico o un genitore che ha dato in prestito il motorino. Infine, per i piu' facoltosi, la confisca e' alquanto inefficace, in quanto potranno permettersi l'acquisto di un altro veicolo. I meno facoltosi dovranno invece usare l'autobus o andare a piedi. Non sarebbe piu' logico punire il conducente con la sospensione della patente o del patentino? In questo modo si puniranno coloro che effettivamente violano il codice della strada, e gli si impedira' di guidare altri mezzi, cosa che possono fare oggi tranquillamente. E' questo il senso della proposta di legge elaborata dall'Aduc e presentata dai deputati della Rosa nel Pugno Donatella Poretti, segretaria della commissione Affari Sociali, e Marco Beltrandi, vicepresidente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. E proprio questa commissione ha istituito in questi giorni un comitato ristretto per prendere in esame la modifica della confisca. La nostra proposta, pertanto, ci sembra proprio quello che occorre. Nella proposta, che consta di un unico articolo, la sanzione accessoria della confisca obbligatoria introdotta dalla legge n. 168/2005 viene sostituita con la sospensione fino a 3 mesi della patente o del certificato di idoneita' alla guida del conducente. Tale sanzione non e' pero' estesa alle violazioni di cui all'articolo 171 concernenti l'uso del casco protettivo, in quanto, contrariamente alle violazioni di cui agli articoli 169, commi 2 e 7, e 170, creano un rischio solamente al conducente, e quindi pienamente equiparabili alle norme sulle cinture di sicurezza. Il comma 2 prevede la revoca dei provvedimenti di sequestro e confisca di cui alla legge 168/2005, e alla restituzione dei veicoli e dei relativi documenti di circolazione ai proprietari. Qui la relazione e il testo della proposta: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=155188 TELECOM E L'ITALIANITA'. 14.032 lettere di protesta... Riciccia l'italianita' delle aziende. L'argomento tocca le corde sensibili degli italiani preoccupati che una azienda passi di mano, agli "stranieri". Stessa preoccupazione ci fu quando la banca Antonveneta era contesa da Bpi (Banca popolare italiana) l'olandese Abn Amro. L'argomento si e' dimostrato pretestuoso e nascondeva, come si e' visto, altri interessi. Si sta creando la medesima situazione per Telecom. E' in pericolo l'italianita' della piu' grande azienda di telecomunicazione, si dice. Ecco che si ergono a difesa della Patria, media, sindacati, partiti e comuni cittadini. Noi la vediamo in altro modo. Non si e' parlato per anni della globalizzazione? Non si e' affermata l'idea che capitali, merci e persone devono circolare liberamente? Purtroppo siamo ancora affetti dalla sindrome del Nimby, vale a dire che le suddette idee valgono per gli altri e non per noi. Eppoi questi "italiani" che ne hanno fatto della Telecom? Oggi la societa' ha 41,3 miliardi di debiti, il titolo vale 2 euro quando ne valeva 6, solo negli ultimi 12 mesi ha perso in Borsa il 20%, i disservizi agli utenti sono all'ordine del giorno. In questo senso e' interessante collegarsi al nostro indirizzo http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=telecom&tipo=cara&x=7&y=8, e leggere una delle (ad oggi) 14.032 lettere di protesta che ci sono giunte. Vero e' che una societa' "straniera" puo' investire altrove i proventi della "nostra" Telecom, ma non ci sembra che la dirigenza "italiana" abbia ben operato per l'utente e il risparmiatore, piuttosto si e' fatta semplicemente i fatti propri. Dunque cosa dobbiamo temere? EUTANASIA. LA NOSTRA SOLIDARIETA' A WELBY E IL NOSTRO IMPEGNO AFFINCHE' L'ITALIA CESSI DI INCENTIVARE L'EUTANASIA CLANDESTINA Piergiorgio Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni e malato di distrofia muscolare progressiva, si e' oggi rivolto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per chiedere l'eutanasia. A Welby va la nostra solidarieta' per uno Stato che impedisce non solo l'esercizio di un diritto umano quale l'autodeterminazione e la liberta' terapeutica, ma impedisce anche di parlarne. A fronte di legislazioni quali quella svizzera, belga, olandese, francese, ecc., il legislatore italiano non solo non discute di eutanasia, ma non ha neanche una legge sul testamento biologico. E facendo questo invita coloro che decidono di togliersi la vita a farlo clandestinamente, e quindi senza controllo e aiuto adeguato, spesso producendo effetti disastrosi; o in alternativa li spinge ad andare in Svizzera (l'unico Paese che offre assistenza al suicidio anche ai non residenti) quando ancora non troppo malati per viaggiare, e quindi privandoli di mesi o anni di vita preziosi. Se a tutto cio' si aggiunge che l'Italia e' inescusabilmente arretrata in fatto di terapia del dolore, l'ultima in Europa, non vi sono dubbi che nel nostro Paese e' fortemente incentivata l'eutanasia clandestina. Per questo abbiamo chiesto, insieme all'Associazione Coscioni, che venga promossa una indagine conoscitiva sulla pratica dell'eutanasia clandestina in Italia. Ma temiamo che non la si voglia fare perche' si ha paura di cio' che emergera', e che alcuni studi pubblicati da riviste scientifiche hanno gia' messo in luce: l'eutanasia clandestina, anche involontaria, e' un fenomeno vivo e vegeto. E' ora che il legislatore cominci a discutere del tema dell'eutanasia. In questo siamo vicini a Welby, che ha il raro coraggio di non rassegnarsi alla clandestinita', ma chiede di poter scegliere legalmente e liberamente sul proprio corpo e la propria sofferenza per offrire a tutti noi la stessa liberta'. MELE. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI La mela ha avuto un posto di rilievo nella nostra cultura, come simbolo di tentazione e istigazione: da Adamo ed Eva, a Biancaneve e la Strega, a Guglielmo Tell e Isacco Newton. Nel mondo ci sono 7000 varieta' di mele che maturano in climi e tempi diversi. In Italia il periodo di raccolta va da agosto a novembre, per cui e' meglio mangiarle ora che sono ancora fresche: nei prossimi mesi le troveremo sul mercato ma saranno quelle conservate a bassa temperatura e in atmosfera povera di ossigeno. Un antico proverbio afferma che "una mela al giorno toglie il medico di torno", in effetti, la mela e' un concentrato di sostanze benefiche: fibre (per l'intestino e il colesterolo), vitamina C (ossidoriduzioni, sintesi del collagene, distribuzione del ferro), fruttosio (per diabetici e sportivi), potassio (contrazioni muscolari, conduzione nervosa), acido malico (sbianca i denti, protegge dalla carie). La mela svolge anche una moderata azione diuretica. Le mele provengono da coltivazioni tradizionali (uso di fertilizzanti, pesticidi, cere esterne) o biologiche, biodinamiche e da lotta integrata (uso minimo di sostanze chimiche abbinato a tecniche biologiche). Noi consigliamo ovviamente queste ultime anche se sono un po' piu' care. Se badiamo al rendimento e' ovvio che le mele piu' grandi hanno una maggiore quantita' di polpa rispetto allo scarto, costituito dal torsolo, e sono quindi piu' convenienti. Quando invecchia la mela produce un gas, l'etilene, che ha un effetto deleterio sulle altre mele, di qui l'antico detto sulla mela marcia che rovina le altre, e in genere su frutta e verdura. Va quindi conservata al fresco e nella spesa al supermercato sarebbe opportuno scegliere quelle che sono tenute a bassa temperatura. Anche in casa e' preferibile la conservazione in frigorifero. Spesso si trovano mele... splendenti, tirate a lucido con la cera; il motivo non e' estetico ma pratico: la cera rallenta l'ossidazione e quindi l'invecchiamento, conservando al frutto un bell'aspetto. A NAPOLI NON SI CONFISCANO LE MOTO. INTERPELLANZA AI MINISTRI DELL'INTERNO E DEI TRASPORTI intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Il vice-questore di Napoli ha denunciato sul Corriere della Sera del 21 settembre che nella sua citta' non e' possibile confiscare motorini e moto per mancanza di carri attrezzi e societa' di trasporti che non siano legate alla malavita. Una norma iniqua ed inefficace come quella che prevede la confisca del motorino o della moto per alcune violazioni, anche lievi, al codice della strada, rischia di produrre una ulteriore e grave ingiustizia. Per la stessa violazione, a Milano o a Palermo si perde la moto, a Napoli no. Inoltre, poiche' la confisca e' obbligatoria per legge a seguito dell'accertamento di alcune violazioni, ne consegue che a Napoli non solo non si confiscano le moto, ma non si fanno neanche le contravvenzioni. Per questo ho presentato, insieme all'on. Marco Beltrandi vicepresidente della commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Camera, un'interpellanza ai ministri dell'Interno e delle Infrastrutture e Trasporti, perche' forniscano i dati circa l'attuazione, regione per regione, del comma 2-sexies dell'articolo 213 del codice della strada introdotto dalla legge n. 168 del 2005. Se quanto dichiarato dal vice-questore di Napoli sara' confermato, sara' ancora piu' urgente modificare questa norma inapplicata, inapplicabile, e eccessivamente punitiva. A questo, sempre con Beltrandi, alcuni giorni fa abbiamo depositato una proposta di legge elaborata in collaborazione con l'Aduc (Associazione Diritti degli Utenti e Consumatori) in cui viene eliminata la sanzione della confisca e sostituita, per i casi piu' gravi con la sospensione del patentino o della patente fino a 3 mesi: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=155188 A seguire il testo dell'interpellanza. Interpellanza ai ministri dell'Interno e delle Infrastrutture e Trasporti premesso che - la legge n. 168 del 2005 ha introdotto la confisca obbligatoria dei motoveicoli a due ruote per le violazioni al codice della strada di cui agli artt. 169, commi 2 e 7, 170 e 171; - un comitato ristretto per la modifica di questa norma e' stato istituita presso la commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera; - attraverso il Corriere della Sera del 21 settembre 2006 il vice-questore di Napoli faceva sapere che nella sua citta' tale provvedimento non viene applicato per mancanza di societa' in grado di trasportare i mezzi confiscati; per sapere se la legge 168/2005 e' stata ed e' applicata in maniera uniforme sul territorio: - quanti motoveicoli a due ruote sono stati sequestrati e confiscati, regione per regione, secondo la legge 168/2005, dalla sua entrata in vigore; - quante violazioni degli articoli 169, comma 2 e 7, 170 e 171 del codice della strada sono state accertate, regione per regione, nell'anno precedente all'entrata in vigore della legge 168/2005. SEMPLIFICAZIONE P.A. SPERIAMO MA E' TROPPO POCO, MANCA LA RESPONSABILITA' CIVILE DEI FUNZIONARI Il disegno di legge del Governo per la semplificazione amministrativa e' un buon segnale in una buona direzione, li' dove il cittadino/utente e' sempre in balia di arroganza, disorganizzazione e inefficienza. Per giudicarlo occorrera' metterlo alla prova, oltre al fatto che alcuni provvedimenti non si capisce bene perche' siano in certi termini: la carta di identita' perche' deve durare dieci anni e non essere permanente? C'e' una grande pecca, pero', che rischia di compromettere il tutto. E' la stessa dell'amministrazione della giustizia: manca la responsabilita' civile di chi crea problemi all'utente. Non e' bastata la pessima esperienza nell'ambito giustizia, dove, nonostante un esplicito referendum approvato dagli elettori, agli errori civili dei magistrati si e' preferito che fosse lo Stato a risponderne, col risultato che i magistrati continuano a sbagliare e questo nulla influisce sulla loro carriera mentre influisce sulla funzionalita' del servizio. Lo stesso vale nella pubblica amministrazione, dove agli errori dei funzionari ne rispondera' l'amministrazione medesima, non conferendo maggiore responsabilita' ai singoli individui che, per loro colpa, hanno creato danni in sede civile ai cittadini. In questo modo e' facilmente ipotizzabile che succeda come con i magistrati: gli errori continueranno ad esserci e tutta l'amministrazione dovra' pagare per l'inefficienza dei singoli, che continueranno ad essere inefficienti e dannosi per l'ufficio e per gli utenti... tanto paga Pantalone. La responsabilita' individuale in termini civili (quella penale c'e' gia', ovviamente), che potrebbe portare anche al licenziamento del singolo colpevole, e' una chiave fondamentale per l'efficienza di un servizio che voglia essere responsabilmente al servizio del cittadino. La riforma e' quindi monca, e non di poco. TELEFONIA. DOPO LE FERIE I CALL CENTER HANNO RICOMINCIATO A TRUFFARE GLI UTENTI Firenze 23 settembre 2006. La fine dell'estate porta il fresco autunnale ma anche le gelate telefoniche. Le segnalazioni degli utenti dimostrano che la grande beffa continua. Le Authority devono fare di piu' predisponendo meccanismi di controllo e sanzioni vere nei confronti dei furbi. A cosa serve all'Agcom denunciare nella sua ultima relazione che le denunce alla stessa sono aumentate a circa 6.500 (ma il dato reale e' da moltiplicare minimo di cento volte), mentre l'anno prima erano la meta', se poi gli strumenti di risoluzione delle controversie non sono efficaci e soprattutto mancano multe salatissime che rendano sconvenienti i comportamenti truffaldini e le pubblicita' ingannevoli? Anche la politica potrebbe fare di piu' favorendo un mercato realmente concorrenziale. E veniamo a fatti, iniziando dai mitici call center che ormai sono adibiti dai gestori solo a fare nuovi contratti, e non a risolvere problemi. Dopo la pausa agostana sono tornati a colpire in grande stile con attivazioni di servizi mai richiesti, o con condizioni molto differenti rispetto a quanto pattuito. Naturalmente c'e' Telecom Italia che stravince in questa gara a chi “fotte” meglio l'utente, ma non solo. Per esempio, i telefonisti di Tele2 hanno fatto un salto di qualita'. Tra l'altro, per rassicurare il cliente potenziale, si spacciano da operatori Telecom Italia e dicono “vuoi pagare un canone Telecom piu' basso?”. Alla fine della conversazione l'utente non sa neppure con quale gestore ha parlato. Un esempio e' raccontato in questa lettera http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=154800 Ma non e' solo questione di attivazione di servizi. Anche la vendita di apparecchi telefonici e' effettuata con l'inganno . In questo genere prevale Telecom Italia con il suo “Aladino” che di magie ne fa poche, mentre in bolletta costa 90 euro e non e' gratuito o in noleggio come viene promesso telefonicamente. Poi continuano gli addebiti tramite le numerazioni speciali: 899, 70x e satellitari (circa 40 segnalazioni solo a settembre). Continua nonostante gli impegni di tutti i governi che si sono succeduti a partire dagli Anni 90 e dagli 144. Contro queste continue truffe, consigliamo agli utenti di avvalersi delle previsioni del codice del consumo che prevedono il diritto di recesso entro 10 giorni http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40722 e di agire sin da subito tramite una raccomandata ar di messa in mora, evitando di perdere tempo con i call center http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Sul nostro sito, inoltre, abbiamo predisposto una scheda: S.o.s. call center. Norme per l'uso… e per non arrabbiarsi http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=150442 EUTANASIA. PARLIAMONE PARTENDO DAL PRESUPPOSTO CHE OGNUNO E' LIBERO DI DECIDERE SU SE STESSO. PER IL REFERENDUM Il confronto sull'eutanasia e' esploso grazie al Piergiorgio Welby e, soprattutto, grazie al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato le istituzioni a fare la loro parte. I dibattiti nel nostro Paese non sono mai sereni, perche' chi in genere, come in questo caso, si oppone a che ognuno sia libero di decidere cio' che crede su se stesso, mistifica, sposta il tiro, prefigura scenari da fine della civilta', e cose del genere: l'obiettivo e' intricare talmente il tutto (che invece sarebbe di una semplicita' lapalissiana) per cercare di far perdere di vista l'obiettivo e portare tutto sul tavolo dello scambio politico. Questo metodo coinvolge chi e' scontato che lo faccia, come l'on.Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di Alleanza nazionale, sempre in prima fila contro tutto cio' che sia liberazione dell'individuo dallo Stato protettore. Ma coinvolge anche persone che non ci si aspetterebbe lo facciano, come il ministro della Salute Livia Turco: quando dice che non dovrebbe essere materia di referendum, il nostro ministro vuole evitare che gli italiani possano decidere indipendentemente dalla loro appartenenza partitica, e vuole ricondurre la questione a decisione da prendere fra schieramenti partitici. In altre parole il ministro Turco non vuole che l'eutanasia sia legalizzata e usa il metodo piu' sicuro: c'e' qualcuno che intravede la possibilita' di una rottura nell'attuale maggioranza di governo grazie all'eutanasia (come non potrebbe non essere vista la sua composizione arcobaleno da un punto di vista confessional-religioso)? Quindi, tra il ministro Livia Turco e chi blatera di eutanasia come scelta relativa al diritto alla vita e/o alla morte, se la decisione non verra' presa fuori del Parlamento, crediamo sara' impossibile che il Parlamento medesimo decida: stiamo parlando di una istituzione che, pur se nella passata legislatura, non ha ritenuto opportuno esprimere una maggioranza perche' il divorzio fosse possibile ottenerlo dopo un anno di separazione e non tre come continua ad esserlo. Da parte nostra continuiamo la nostra opera di informazione col nostro spazio quotidiano sul portale Internet dell'associazione ("Vivere&Morire" http://www.aduc.it/dyn/eutanasia) e, siccome vorremmo arrivare alla liberazione dell'individuo da chi fa uso impropriamente e violentemente del suo corpo e del suo cervello, ci daremo da fare e auspichiamo che sulla materia si metta in moto una grande campagna referendaria. IL GOVERNO NON TUTELA I RISPARMIATORI AFFOSSANDO LA CONSULENZA FINANZIARIA INDIPENDENTE MA SOLO LA COSIDDETTA INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO Con una certa sordina mediatica, giovedi' 20 settembre, e' stata approvata alla Camera la legge comunitaria 2006 che recepisce (o da' al Governo la delega per recepire) oltre un centinaio di direttive comunitarie. Nella stessa seduta alla Camera e' stato approvato un emendamento presentato dal Governo (redatto, a quanto ci risulta, dal Ministero dell'Economia e delle Finanze) il quale, se venisse approvato anche al Senato, avrebbe l'effetto di affossare lo sviluppo in Italia della consulenza finanziaria indipendente poiche' per poter ricevere l'autorizzazione sara' necessario essere banche o societa' per azioni (art. 8, atto camera 1042). La consulenza finanziaria indipendente, quindi, esercitata come liberi professionisti o societa' fra liberi professionisti, non sarebbe piu' possibile. Da notare che le stesse direttive europee hanno previsto una eccezione per "le imprese che sono esclusivamente autorizzate a prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti” (cfr. art. 67 della direttiva 2004/39/CEE) specificando che le stesse debbano avere un capitale sociale minimo di 50.000 euro, in alternativa debbono sottoscrivere delle assicurazioni professionali con massimali prestabiliti (oppure una combinazione di questi due requisiti). Le successive direttive di attuazione di quella comunitaria 2004/39/CEE specificano che gli Stati membri, recependola, devono tener conto delle dimensioni del soggetto e della tipologia di servizio che viene svolto; inoltre possono decidere su requisiti organizzativi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla direttiva solo in casi eccezionali. “Tale intervento”, chiarisce la direttiva, “deve essere pero' ristretto ai casi in cui vi siano rischi specifici per la tutela degli investitori o l’integrita' del mercato, compresi quelli relativi alla stabilita' del sistema finanziario, non adeguatamente affrontati dalla legislazione comunitaria, e deve essere strettamente proporzionato”. Ci domandiamo: quali rischi specifici, per gli investitori, ha visto il Governo nel servizio di consulenza finanziaria senza passaggio di denaro per imporre vincoli aggiuntivi rispetto a quanto previsto nella direttiva? Noi crediamo che la consulenza finanziaria indipendente, quella retribuita esclusivamente con la parcella pagata dal cliente, possa contribuire in maniera determinante a limitare i danni della disparita' di informazioni fra chi fornisce i prodotti/servizi finanziari e chi li sottoscrive. Forse qualcuno ha confuso i rischi per gli investitori con i rischi per la cosi' detta industria del risparmio gestito che correrebbe il rischio di vedere diminuiti i propri guadagni derivanti dallo sfruttamento dell'ignoranza in materia finanziaria dei propri clienti, non assistiti da professionisti indipendenti. Il Governo, piuttosto, dovrebbe preoccuparsi di creare una distinzione molto netta fra consulenza finanziaria oggettiva (cioe' retribuita direttamente ed esclusivamente con una parcella) e quella strumentale alla vendita dei prodotti (cioe' quella che – in teoria – fanno oggi i promotori finanziari ed i dipendenti bancari). Se l'iter di recepimento della direttiva pone ostacoli inutili (e perfino contrari alle stesse direttive europee) alla consulenza finanziaria indipendente, svolta come liberi professionisti o come societa' di liberi professionisti, allora significa che al Governo interessa piu' tutelare la cosiddetta industria del risparmio gestito che non i risparmiatori. Ci auguriamo che si tratti di una svista dovuta alla fretta e speriamo che il Senato sappia porvi rimedio. ALITALIA E DEUTSCHE BANK. VALUTAZIONI OTTIMISTICHE Che l'Alitalia, la compagnia di "bandiera" italiana sia da tempo sull'orlo della crisi, e' cosa nota ai piu', anzi a nostro parere e' ora di portare i libri in tribunale. Non sono dello stesso parere gli analisti inglesi della Deutsche Bank che seguono le quotazioni Alitalia. A febbraio scorso la banca tedesca consigliava un "buy" (compra) con un target di prezzo di 1,43 euro. Oggi il titolo vale 0,85 euro con un deprezzamento del 40%. Ancora a giugno scorso la Deutsche Bank ne consigliava l'acquisto, mentre Alitalia continuava a deperire. La banca tedesca ha forse la palla di vetro e vede un futuro radioso per la nostra compagnia? Macche'! A fine dello scorso anno Alitalia ha varato un aumento di capitale per un miliardo di euro e, guarda caso, la banca tedesca fa parte di un consorzio di banche che ha garantito il prestito. Domanda: la Deutsche Bank sta tutelando il suo investimento o quello dei risparmiatori? TESTAMENTO BIOLOGICO. IL DISEGNO DI LEGGE DI IGNAZIO MARINO, SE APPROVATO, SARA' UN ULTERIORE SCHIAFFO ALLA LIBERTA' TERAPEUTICA . Intervenendo sul caso di Piergiorgio Welby, il presidente della commissione Igiene e Sanita' del Senato, Ignazio Marino, ha detto che una legge sul testamento biologico 'ridimensionera' molto il problema dell'eutanasia'. Siamo d'accordo con Marino, a patto che non sia il suo disegno di legge ad essere approvato, sicuramente il peggiore fra quelli che saranno discussi nella sua commissione, in quanto sancirebbe per legge cio' che gia' avviene: il primato della volonta' del medico su quella del paziente. Prima di tutto perche' renderebbe l'intervento del medico obbligatorio nella formazione delle dichiarazioni anticipate. E' come se fosse obbligatorio l'intervento di un avvocato nella compilazione del testamento per la successione, o di un meccanico per riparare un'auto. Utile si', ma obbligatorio no. Cosa accade se il medico non condivide cio' che e' scritto nelle dichiarazioni anticipate? Puo' rifiutarsi di approvarle? Ma questo non e' l'unico punto oscuro del disegno di legge di Marino. Innanzi tutto non rende vincolante per il medico la volonta' del paziente, di fatto negando il diritto all'autodeterminazione e alla liberta' di scelta terapeutica. Fa dei sanitari i giudici ultimi del "migliore interesse" del paziente, anche se il loro giudizio contrasta con la volonta' espressa dal paziente. E infine, in caso di pericolo di vita, deve essere ignorato il testamento biologico. Ma non e' proprio in queste circostanze che dovrebbe contare la volonta' del paziente? Essendo espressione della presidenza della commissione, il disegno di legge Marino parte come favorito e per questo siamo particolarmente attenti. Ma nel nome della liberta' professionale del medico –e forse anche nel nome del delicato equilibrio politico a sinistra- si ostacola la liberta' del paziente di decidere sul proprio corpo e sulla propria sofferenza. Se i principi scolpiti nel disegno di legge Marino fossero approvati dalla commissione e quindi dal Parlamento, siamo convinti che la Corte Costituzionale dovra' dichiararli incostituzionali, in quanto palesemente in conflitto con il diritto all'autodeterminazione e alla liberta' di scelta terapeutica. Per conto nostro abbiamo presentato insieme all'associazione Luca Coscioni, e grazie all'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, una proposta di legge (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=150639) che mira al pieno rispetto della volonta' dell'individuo e ad una diffusa azione di informazione dei cittadini affinche' abbiano gli strumenti per la compilazione delle dichiarazioni anticipate. Ne tengano conto i legislatori. Alibank Ecco la vignetta di Gianninohttp://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=155956>/a> PATATINE E OBESITA' Secondo la British Heart Foundation mangiare un pacchetto di patatine croccanti al giorno equivale a consumare quasi 5 litri di olio da cucina in un anno. Il rischio e' che questo tipo di alimento, oltre a far ingrassare, crea dei danni al cuore soprattutto nei minori. Il 50% dei genitori ha ammesso che i loro figli mangiano almeno un pacchetto di patatine al giorno. Tutta colpa di quei disgraziati dei loro genitori che li mandano a scuola con un pranzo al sacco pieno di schifezze, dichiara Jamie Oliver, il gio